Aerre Dicembre 2007
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DiCEMBRE 2007
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NOVEMBRE 20073
editoriale elairotide
il suo “messaggio”CCari Lettori, , si avvici-na il Natale...
Mentre gran parte di noi giàrespira ovunque aria di festae si appresta a passare conserenità ed allegria questegiornate tra vetrine addobba-te, regali, ritrovi con parentied amici, un pensiero nonpuò non andare a chi, malati,anziani soli, disabili, non hala stessa opportunità.Non desidero retoricamentedire cose che sanno di scon-tato ma troverete nelle variepagine del Vostro giornale,anche in questa occasione ,quella leggerezza per non farpesare a chi è solo questoperiodo dell’anno. Per alcuni infatti è una gioiama per molti altri, mè com-presa, un periodo che vorreipassasse il più in fretta possi-bile.Mi immergo quindi neiVostri messaggi, negli arti-coli che mi avete mandato eche ringraziando, considero“Perle di saggezza” . Non riuscirò forse a scriverecome Voi ma mi pregio diavervi come amici e questo èun grande dono! Il fatto poi che abbiate deci-so di intraprendere con mequesta avventura non per-mettendo che io possaabbandonarmi a sconforti
editoriali, mi sostiene in que-sta piacevole e riempitivaavventura. I tempi sono purtroppo breviper la realizzazione delnumero in corso e so già chementre tutti correranno a fareacquisti, io preparerò il pros-simo numero di gennaio.Chissà quanti di Voi sarannoda soli ...ecco... io spiritual-mente sono lì accanto a Voicon il nostro giornale che èun mezzo di espressione,vorrei infatti ricevere anchele Vostre poesie o raccon-ti...parliamone insieme e,vedrete che leggere e scrive-re ci porrà nella condizionedi non sentirci più soli ma incompagnia. Ma permettetemi dianticiparVi cosa è pubblicatoin AERRE di dicembre: - inquesto numero parleremoanche di cure sanitarie inEuropa e di cosa fa l’Italiaper i Nonni, purtroppo benpoca cosa... A proposito c’è all’internouna deliziosa intervista fattaad un centenario di nomeBernardo, una persona spe-ciale che il buon Dio tiene inottima salute, mi sento didire che ne dimostra almenoventi in meno.
Con l’occasione vorreipregarVi di farmi sapere seanche Voi volete essereintervistati. Mi piacerebbe conoscerVitutti ! Ognuno può raccontare lapropria storia, purchè siadisposto a riceverci ed a con-dividere con altri la propriaesperienza. Abbiamo effettuato unaintervista ancheall’Assessore con delega aglianziani ed alla sanitàMaurizio Galardo .Parleremo anche di rispar-mio, necessità e pensioni,qualche consiglio utile, disocializzazione, disabilità,economia, daremo notizie dicome pagare l’ICI, ma anchedei cammini del turismo reli-gioso e di luoghi a noi vicinieppur così poco conosciuti.Presenteremo con recensionidue libri e parleremo di unabellissima iniziativa Lionsnel frusinate. Per la salute,poi, cosa fare in caso diinfluenza e anche terapiealternative .Insomma anche questa voltale pagine non sono bastateper tutte le cose che avrem-mo voluto dirVi.
DICEMBRE 20074
RUBRICHE
PERIODICO d'INFORMAZIONE - ANNO 10 - NUMERO 3 - Dicembre 2007
IL DIRETTORE
LETTERE IN REDAZIONE
LÕANZIANO?e LÕEUROPA
LÕANZIANO?e LÕITALIA
VOGLIA DI VIVERE
CULTURA E ANZIANI
AUGURI BERNARDO
VIVERE A... LATINA
SICURI E INFORMATI
il MEDICO
lÕ AVVOCATO
il VETERINARIO
PIACERI E LUOGHI DA SCOPRIRE-LA VIA FRANCIGENA
CASSINO
ALIMENTAZIONE da SBALLO o NATURALE?
STORIA CULTURA E RECENSIONI
BIBLIOTECA DÕARGENTO
LO SHIATSU
CONSIGLI UTILI
SI AVVICINA NATALE
INDIRIZZI UTILI: Alcune associazioni di volontariato
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COSA INSEGNA LA TVDISABILI IN ETAÕ SENILELETTERA AI COETANEIBIOETICAPICCOLI FLASHCONVENZIONIECONOMIALÕANGOLO FISCALE
DICEMBRE 20075
in REDAZIONEAbbiamo ricevuto qualcheletera alla quale diamo segui-to così come promesso.il Sig. Peppe di Terracina ciscrive dandoci un suggerimen-to: - “complimenti innanzi-tutto per il giornale. Vorrei pero'sottoporvi una critica: ho trova-to l'articolo di pag. 20 di otto-bre, troppo poco "analitico". misarebbero piaciute tabelle indi-canti l'eta' media e la crescitadegli anziani. Sapete dirmi inol-tre quanti sono gli anziani mini-stri italiani e dei paesi principa-li dell'unione europea ?Insomma, qualche dato piùpreciso sulla quale riflettere.tutto qua. Complimenti ancoraper tutto.”Risposta: Grazie per il suocommento. Faremo un’inda-gine approfondita e nei pros-simi numeri troverà notizie atale richiesta.il Sig. Mario di Pontinia ci scri-ve: - “ Mi piacerebbe leggere inArre anche qualcosa che riguar-da suggerimenti sul ricambiogenerazionale o posizioni reli-giose, ne parlerete?”Risposta: Grazie per il suointeressamento. Sono convin-ta che la cultura cattolica sialmeglio esternata in giornalispecifici, ma traggo spunto daquanto richiesto e giro allaredazione. Comunque la suae' un'osservazione che meritaapprofondimento.il Sig. Stefano di Latina ci scri-ve: - “ A commento dell'articoloapparso in ottobre nella rubricaanimali, ho letto del rapportoaffettivo tra anziani e animali e
solo in parte sono d’accordo,ma questo affetto non sarebbemeglio dividerlo con i familia-ri?”Risposta: Grazie per lasua domanda.Certo che sarebbe meglio, seper meglio si intende , non cal-pestare i diritti degli animali enon soffocare in eccesso glistessi. Ma non mi ha scritto lasua età, non mi ha scritto la suacondizione familiare e non miha scritto inoltre, se vive dasolo. Con queste poche notizienon avrei la pretesa dirisponderLe con frasi retoriche
o preimpostate, ma avrei indub-biamente più chiaro il profilodel mio interlocutore.Ritornando agli animali, il rap-porto sociale con i medesimiche entrano di diritto a far partedella famiglia e non solo quan-do si è anziani, ma anche quan-do si hanno bambini piccoli equando si ritiene di aver tantoda dare a tutti quelli che si rac-colgono per strada, quelliabbandonati. Ritengo valido iltrattamento pet therapy sia neibambini che negli adulti edindispensabile per gli anziani,per non chiudersi in sterili gior-nate che sembrano trascorreresolo per portare alla conclusio-ne della nostra vita.
CONVENZIONEACI
L’Automobile Club Latina presieduto dall’Avv. AldoPanico e diretto dal Dr. Verboschi offre ai lettori di questarivista, la possibilità di avere diritto ad uno sconto perassociazione all’A.C.I.Tutti i lettori che presenteranno una copia di questa pub-blicazione presso gli sportelli dell’Automobile ClubLatina, potranno godere di una particolare agevolazione– invece di pagare 69,00 euro la tessera A.C.I. per l’anno2007-2008, potranno sottoscriverla a 59,00 euro.Coloro i quali hanno già stipulato la tessera A.C.I. conscadenza nel 2007 e nel 2008, avranno diritto a rinnovarela tessera alla tariffa agevolata.L’operazione TESSERA A.C.I. potrà essere effettuatapresso la sede centrale dell’Ente in Via Saffi, 23 e nelledelegazioni di Aprilia, Cisterna, Fondi, Formia, Gaeta,Monte San Biagio, Priverno, Sabaudia, Sonnino,Terracina.
LETTERE
DICEMBRE 20076
ome abbiamo visto daimiei interventi prece-
denti l'Unione Europea indiriz-za ai suoi Stati Membri delle"raccomandazioni" nel campodelle politiche sociali. Li consiglia mettendo in evi-denza i problemi e stabilendodegli standard minimi che ognistato dovrebbe garantire aipropri cittadini.Per fare cio' la CommissioneEuropea raccoglie un certonumero di informazioni e leelabora facendo poi un rappor-to di confronto.In questo primo anno di coor-dinamento l'UE ha pubblicatoquest'anno un documento ( cheevidenzia differenze abbastan-za marcate. Se prendiamo ad esempio lasperanza di vita questa va dai65,4 ai 77,9 anni per gli uomi-ni e dai 75,4 agli 83,8 per ledonne: in questo l'Italia occupauna delle prime posizioni inEuropa. In molti paesi, siriscontrano notevoli disparitàanche secondo lo stato socioe-conomico. Si tratta di risultati influenzatida molti fattori, tra cui le con-dizioni di vita e di lavoro.
Gli Stati membri cercano diridurre queste differenzemigliorando la prevenzione,l’educazione sanitaria e l’ac-cesso all'assistenza sanitaria.Le disparità maggiori si regi-
strano nella fruizione dell’assi-stenza sanitaria e di lungadurata, quest'ultima particolar-mente importante per la terzaetà. Tutti i paesi si stannoimpegnando per garantireun’adeguata assistenza sanita-ria e di lunga durata, ciò pero'non si traduce necessariamentein un accesso universale erestano disuguaglianze signifi-cative. Per non ostacolare l’accesso ai
gruppi più vulnerabili, gli Statimembri introducono esenzio-ni, acconti e tetti di spesa.La distribuzione dell’assisten-za non è sempre uniforme. Disparità regionali sono dovu-
te non solo a situazioni geo-grafiche, ma anche a caratteri-stiche istituzionali. Il decentra-mento, pur permettendo ai ser-vizi di adeguarsi alle circo-stanze locali, ha condotto peròa differenziazioni nelle coper-ture e nelle modalità dei tratta-menti. Anche la capacità difinanziamento può differire dauna regione all’altra. I Fondi strutturali dell'UE aiu-tano a migliorare l’infrastrut-
l’EUROPAl’ANZIANO e
CURE SANITARIEe assistenza di lunga durata
CC
DICEMBRE 20077
tura sanitaria e a ridurre talidifferenze.Occorre sviluppare regimi diassistenza di lunga durata perrispondere a una domanda chesta crescendo. L’offerta attualeè spesso insufficiente, ha ele-vati costi di personale e lunghitempi di attesa. La mutevole struttura dellefamiglie, la maggior mobilitàgeografica e la diffusione dellavoro femminile impongonoun’assistenza più personaliz-zata soprattutto per anziani edisabili.
L'UE consiglia quindi agliStati membri di dare la prioritàai servizi di assistenza a domi-cilio e all’introduzione dinuove tecnologie (sistemi afavore di una vita autonoma)perché gli interessati possanovivere il più a lungo possibilein casa propria. Gli Stati membri dal canto loro
sottolineano anche l’importan-za della riabilitazione al finedel ritorno alla vita attiva. La necessità di una solida basefinanziaria per l’assistenza dilunga durata è sempre piùampiamente riconosciuta ealcuni Stati membri si stannogià fortemente muovendo inquesta direzione.
L’uso razionale delle risorse èun fattore essenziale per ren-dere sostenibili i regimi sanita-ri e mantenere alta la qualità, edeve essere perseguito da tuttii paesi. Alcuni paesi dovranno peròincrementare le risorse umanee finanziarie per coprire ade-guatamente l’intera popolazio-ne. Come già detto anche in prece-denza quindi un miglior coor-dinamento, stili di vita sani eprevenzione possono divenirestrategie a vantaggio di tutti,contribuire a elevare lo stato disalute e a ridurre la crescita deicosti.
On.le Stefano Zappalà
Parlamento Europeo
l’EUROPAl’ANZIANO e
DICEMBRE 20078
““LLa legge che ha isti-
tuito la Festa dei nonni preve-
de che tale festa sia celebrata
il 2 ottobre di ogni anno, gior-
no degli Angeli Custodi, quali
sono i nonni per i loro nipoti-
ni. La legge riserva alla Festa
dei nonni un onore ed una con-
siderazione particolare, stabi-
lendo che sia celebrata ogni
anno con una serie di iniziati-
ve che valorizzino l'importan-
za del ruolo svolto dai nonni
italiani all'interno delle fami-
glie, specialmente con la cura
dei nipoti, e dell'intera società.
Iniziative che avranno il loro
fulcro nella scuola: il ministe-
ro della Pubblica Istruzione,
infatti, dovrà impartire delle
direttive a tutti gli istituti sco-
lastici affinché ogni anno, il 2
ottobre, si discutano ed appro-
fondiscano le tematiche relati-
ve alle crescenti funzioni
assunte dai nonni nei nuclei
familiari e nella società italia-
na. Anche in considerazione
del fatto che il nostro Paese è
il più longevo del mondo, e
quindi ha e avrà sempre più
tanti nonni. Dunque, dibattiti
ed incontri in classe, nei quali
i nonni saranno i protagonisti
e, perché no, potranno sedere
fra i banchi fianco a fianco
con i nipoti, per dialogare e
confrontarsi con loro, aiutan-
doli a crescere".
"Viene poi istituito il Premio
nazionale del nonno e della
nonna d'Italia: un riconosci-
mento annuale che verrà asse-
gnato ai dieci nonni che
durante l'anno si siano distinti
per aver compiuto azioni par-
ticolarmente meritorie sul
piano sociale. Le "buone azio-
ni" dei nonni saranno giudica-
te dai nonni stessi: il governo,
infatti, nominerà una commis-
sione composta solo da citta-
dini over 65, che avrà il com-
pito di valutare le dieci azioni
socialmente più meritevoli
compiute da nonni sulla base
di segnalazioni e di informa-
zioni di qualsiasi tipo.
Dunque, per aspirare a vince-
re il premio non sarà necessa-
rio finire sui giornali; in teo-
ria, potrebbe bastare una lette-
ra alla commissione da parte
di un nipotino particolarmente
orgoglioso di un'azione com-
piuta dal proprio nonno. I
dieci vincitori riceveranno il
premio dal presidente della
Repubblica: niente denaro,
ma, quasi sicuramente, una
targa o un diploma consegnati
in una cerimonia al
Quirinale".
Riccardo PEDRIZZI
www.riccardopedrizzi.it
L’ITALIA L’ANZIANO e...
LEGGE e PREMIO Nazionale LEGGE e PREMIO Nazionale
DICEMBRE 20079
IIl volontariato è una real-
tà del nostro Paese. Anche
i Clubs di servizio, quali i
Lions, i Rotary ed altri ancora,
hanno come fondamento statu-
tario la solidarietà per il pros-
simo, vuoi a livello territoriale
locale, vuoi sul piano naziona-
le ed internazionale. Quando
ho fatto l’esperienza di presie-
dere il lions club cui sono
iscritto, proposi come tema di
studio e di sostegno quello dei
bambini e degli anziani. Due
problemi che consideravo e
considero molto delicati pro-
prio perché rappresentativi
delle due categorie più deboli
di ogni società. Come non
sostenere quelle iniziative
mirate al potenziamento della
ricerca per le malattie di cui
sono vittime i bambini oppure
collaborare con quelle asso-
ciazioni che hanno a cuore gli
anziani e che pongono in esse-
re soluzioni per facilitare la
vita quotidiana di quanti non
sono in grado da soli di gesti-
re i diversi momenti di una
normale giornata. Ma il
volontariato può supplire alla
mancanza dello Stato?
Certamente no, in quanto è
importante comprendere che
per gli anziani è indispensabi-
le una politica mirata a
costruire le condizioni per una
sopravvivenza dignitosa, in
particolar modo per quanti
sono titolari di una modestissi-
ma pensione. Quindi status
economico, sanitario e sociale
sono tre presupposti che
dovrebbero rappresentare una
priorità per coloro che hanno
la responsabilità di governare.
Garantire una vita dignitosa,
una assistenza sanitaria gra-
tuita, una sicurezza ed una
integrazione sociale degli
anziani, significa costruire
una società civile nel vero
senso della parola. Ma per
arrivare a questo obiettivo
occorrono volontà, convinzio-
ne e piena disponibilità di tutte
le forze politiche. Oggi come
oggi, purtroppo, registriamo
solamente provvedimenti
occasionali, molta demagogia,
scarsa presa di coscienza di
una realtà triste e brutale.
L’ anziano pare abbandonato
a se stesso. L’anziano, che non
gode del supporto di una fami-
glia, spesso non è in grado di
programmarsi e rimane in
balia del caso: non sa a chi
rivolgersi, a chi chiedere
aiuto. Non esistono punti di
riferimento se non quelli tradi-
zionali del pronto intervento.
Ma non sempre i problemi
sono di tale gravità da richie-
dere questa emergenza. Non
melodramma ma realtà! Cosa
fare. Intanto è necessario
avere coraggio di porsi sul
piano amministrativo la que-
stione anziani. Anche tenendo
conto che la società italiana
vive più a lungo, che l’età
media si è elevata enormemen-
te, per fortuna, sia per gli
uomini che per le donne,
affrontare questo spinoso tema
vuol dire trovare soluzioni
anche per il futuro.
Sarebbe già un primo passo,
per il presente, riconoscere
agli anziani che vivono con
pochi euro l’esenzione fiscale
non solo ai fini IRPEF ma
anche per tutti gli altri nume-
rosi oneri che insistono sui cit-
tadini sul piano comunale e
regionale. Determinare dei
provvedimenti amministrativi
che affermino, per gli anziani
con il minimo della pensione,
la gratuità delle bollette per
l’energia elettrica, gas ed
acqua, i cui costi rimangano a
carico della Pubblica
Amministrazione. Favorire
quelle associazioni di volonta-
riato che si pongano come ele-
mento prioritario la tutela
sociale dell’anziano e le ini-
ziative mirate a salvaguardare
l’anziano di fronte al verificar-
si di fatti imponderabili.
Prendere coscienza di questa
realtà sarebbe già un motivo
di incoraggiamento per prose-
guire in un percorso di sensi-
bilità e di altruismo.
VOGLIA di... VIVERE
ÒCOSA FARE...Ódi Mario Rapanà
LL’’allungamento delladurata della vita ponenumerosi e non piccoli
problemi, che portano anche ilrischio di accentuare i natura-li conflitti generazionali.Numerosi gli interventi diimportanti esperti e studiosidell’argomento, in questi gior-ni. Tutti volti ad indicare comesoluzioni quelle che respingo-no ai margini del sistema glianziani, per favorire l’inseri-mento dei giovani.Il piccolo uomo della stradanon può fare a meno di notarequanto questa “scuola di pen-siero” sia tuttavia in contrastocon alcune semplici e logicheconsiderazioni, che con suasomma meraviglia, vengonodel tutto ignorate da questiesperti della materia. Il primoprovvedimento da essi propo-sto sarebbe quello di ridurreper legge le fasce di età previ-ste per occupare posti di diri-genza, inibendo ad esempio,ad una persona che abbiasuperato i 55 anni di ricoprireun incarico direttivo e, di con-seguenza, collocarlo in quie-scenza, lasciando ovviamenteil posto a un soggetto più gio-vane. Altrettanto ovviamente questaproposta trova un facile acco-glimento in alcuni settori gio-vanili e di famiglie che hannocomponenti che tardano asistemarsi. Sembra dunque la
più drastica ed efficace dellesoluzioni. Come quella che piùsicuramente di ogni altra curail mal di testa.Tagliandola.In tutte le civiltà pregresse, glianziani erano considerati,anche per la loro scarsezza, unpatrimonio prezioso di espe-rienza, di saggezza e di com-petenza, da conservare il piùlungo possibile e da utilizzareal meglio. Oggi gli anziani sono cresciutie quindi questa “risorsa” èaumentata. E noi vorremmosperperarla. E vorremmo farloin nome di una necessità che èsolo in parte reale. Se, infatti ,i tempi delle generazioniattuali si sono tutti dilatati, neconsegue che lo sono anchequelli della gioventù, come èfacile constatare ogni giorno.Il fenomeno dei figli che “nonse ne vogliono andare” è sem-pre più diffuso e va intesocome una conseguenza inparte non evitabile dellavariazione demografica dellanostra società. Ma vi è molto di più! Finoraabbiamo assistito a un conti-nuo e assillante bombarda-mento mediatico che ci haspiegato la dura necessità diallungare di uno o due anni lanostra attività lavorativa, sem-pre per ragioni legate all’al-lungamento della vita e allesue conseguenze attuariali
pensionistiche.Come si concili questo conl’accorciamento delle carrieredei dirigenti non è facile capi-re. E ancora: se implementia-mo a dismisura il parco anzia-ni inattivi, quelli che sonocostretti a riempire le panchi-ne dei giardinetti, propriomentre la scienza moderna limette in condizioni di goderedi una efficienza prima scono-sciuta, quali sono i costi diquesta inutilizzazione di risor-se umane, che si trasformanoparadossalmente in un pesoper la collettività?Non si può sostenere oggi unacosa e subito dopo il suo con-trario senza dare la penosaimpressione di una pericolosaschizofrenia intellettuale. Cosìcome accade in un ambitoparallelo: quello della merito-crazia. Siamo passati bruscamentedalla condanna più dura diessa, come espressione di unacultura borghese e reaziona-ria, a una invocazione ango-sciata di un suo ripristino, ingrado di estirpare radicalmen-te la mala pianta dei “fannul-loni”, che poi, tutto sommatosono quei poveracci che beneo male mandano avanti labaracca, mentre un ristrettogruppo di “boiardi” e di loromanutengoli saccheggianoveramente e senza alcun rite-gno i beni comuni.
CULTURA e... ANZIANI
lARGO lARGO ai...ai...VECCHIVECCHIdi Pasquale Bossa
DICEMBRE 200710
DICEMBRE 200711
Siamo andati a trovare
il signor Bernardo
Morazzano che il 29
novembre ha compiuto
cento 100 anni.
Nato a Sezze nel 1907, in
una famiglia molto numero-
sa, avendo avuto 12 fra fra-
telli e sorelle, è un uomo
dall’aspetto veramente gio-
vanile e non dimostra asso-
lutamente i suoi anni.
E’ molto vivace dal punto di
vista intellettivo e a parte
una leggera sordità per il
resto sta molto bene.
Vive solo e da solo cucina i
suoi frugali pasti. E’uno dei
segreti della sua longevità.
Ci dice : “non mi abbuffo
mai”, mangio poco e bevo
un bicchiere di vino a pran-
zo e uno a cena. Dopo
mangiato, sonnellino e poi
una passeggiata, sia al
mattino che al pomeriggio”.
Chiediamo al signor
Bernardo se frequenta i cir-
coli dove gli anziani si
incontrano.
Ci guarda con i suoi occhi
vivacissimi e ci dice: “no,
prima sì, ma ora ci sono
troppi vecchi e fanno troppa
confusione.”
Il signor Bernardo è stato
sempre un uomo attivo che
ha dedicato tutta la vita al
lavoro e alla famiglia.
Sposatosi con una giovane
di Priverno ha vissuto con
lei più di 50 anni.
E’ stato un marito molto
amorevole che non disde-
gnava di aiutare la moglie
anche lavando i pavimenti o
facendo altri servizi di
casa, pur di alleviare un po’
di fatica alla moglie e madre
dei suoi 5 figli.
La prima bambina per una
grave malattia è morta
all’età di appena 4 anni.
Per la moglie-scomparsa
dieci anni fa- comprava gli
elettrodomestici più innova-
tivi.
La figlia,presente al nostro
incontro con il padre, ci rac-
conta che appena uscì la
lavatrice a manovella la
madre fu una delle prime
donne a poterla utilizzare.
Il signor Bernardo ha
cominciato a lavorare come
fabbro e ancora conserva
alcuni suoi magnifici lavori
come le cornici in cui ha
posto le foto più care. Ha
fatto anche l’elettricista e
anche l’insegnante, in
quanto presso l’Istituto
Professionale di Latina il
preside di allora, vista la
RACCONTATECI un momento della Vostra vita
100...il compleanno di Bernardo!
Bernardo Morazzano, ha festeggiato i suoi primi 100 anni !
DICEMBRE 200712
sua bravura manuale, gli
chiese di insegnare agli stu-
denti come funzionavano gli
strumenti, che per i loro
corsi, dovevano usare.
Chiediamo al signor
Bernardo, con il quale
discorriamo piacevolmente,
qual è un altro segreto della
sua vita così lon-
geva. Ci rispon-
de:”ho sempre
fatto del bene, e
quando ho ricevu-
to del male non
mi sono mai preso
la mia rivincita”. E
a far del bene con-
tinua ancora.Ci fa
vedere la sua
casa, in ordine
perfetto.In una
stanza, adibita a
magazzino ci sono
tantissimi pacchi-
dai giocattoli alle
medicine- da man-
dare in Camerun, a bam-
bini che ne hanno biso-
gno
Dal signor Bernardo si
può imparare molto.
Ha visto nascere la città di
Latina, la sua bonifica, gli
incontri con Mussolini,
che veniva a controllare le
mappe dei lavori.Ha assisti-
to allo sviluppo della città e
lui stesso ha partecipato a
tanti lavori che hanno reso
vivibile Latina
Il 29 novembre però a casa
Morazzano c’è stata una
doppia festa perché la più
piccolina dei suoi 4 proni-
poti ha compiuto un anno.
Un compleanno bellissimo
dunque, per il signor
Bernardo, con tutti i suoi
figli e i suoi 12 nipoti, che
però- abbiamo saputo- coc-
colano il loro nonno e
bisnonno, non solo il 29
novembre ma tutto l’anno.
Auguri Signor Bernardo!
Anche da tutta la nostra
redazione.
Rita Grimaldi
RACCONTATECI un momento della Vostra vita
DICEMBRE 200713
VIVERE a LATINA
D. Assessore Galardo, il suosecondo mandato, quale il pro-gramma fatto e da fare per glianziani?R.. Abbiamo fatto un percorsodi cinque anni in cui i centrisociali che sono i contenitorisociali degli anziani di questacittà, hanno avuto un grandesviluppo. Abbiano potenziato icentri sociali, già esistenti edabbiamo sviluppato nuovedimensioni sul comprensorio.Abbiamo aperto Borgo Faiti,ristrutturato ed ampliato quellodi Via Ezio, abbiamo rilanciatoanche le attività di Via Veneto.Gli abbiamo dato un impulsoenorme, abbiamo modificato emigliorato anche BorgoBainsizza, quindi si può direche i centri anziani hanno avutoa livello logistico e numerico,
un grosso incre-mento. Poi abbiamo fattodiverse attività,oltre quelle cheabbiamo sostenu-to, ricreative esociali, abbiamosviluppato un pro-gramma di preven-zione importante,con visite mediches p e c i a l i s t i c h e .Infatti ogni annovengono sottopo-sti ad una serie dicontrolli tipo: eco-c a r d i o g r a m m i ,
ecografie, vasi carotidei, per laquale ci vogliono almeno dueanni per le liste di attesa. Sonostate rilevate delle patologieimportanti ed i controlli preven-tivi, in alcuni casi hanno salva-to anche la vita. A questo propo-sito vorrei anche aggiungereche abbiamo fatto un protocollod’intesa con gli anziani perabbattere il costo dei farmaci,presso le Farmacie Comunali.D. Assessore, come raggiunge-te tutti gli anziani, anche quel-li che non frequentano i cen-tri?R. Intanto facciamo i centrianziani perchè sono una direttaemanazione del Comune, sonorisorse che noi facciamo utiliz-zare come se fossero dei contri-buti e poi sui centri anziani noisappiamo che possiamo fare un
intervento, ma sui 10mila o15mila anziani del territorio diLatina non lo possiamo fare, nèci possiamo sostituire alla strut-ture sanitarie.Magari ci riuscissimo a colmareuno spazio così, ma è proprioimpossibile!D. La delega per la terza etàperò, dovrebbe poter raggiun-gere tutta la terza età... e allo-ra?R. Infatti, ma questo dipendedalle risorse, ed il Comune diLatina oltre 40/50, mila eurol’anno non può stanziare. Possodire che se non li raggiungiamotutti, il motivo è solo per man-canza delle risorse e, non permancanza di competenze, biso-gnerebbe trovare altri contribu-ti. Abbiamo promosso perl’estate un opuscolo che è statoinviato a tutti per la prevenzionedel caldo. Ci incontriamo spes-so con tutte le categorie sinda-cali e con il Sindaco per valuta-re le problematiche del territo-rio e favorire sempre meglio glispazi di aggregazione sia neicentri sociali che nelle associa-zioni spontanee che nascono.D. La prima generazione dianziani latinensi, avete fattouno screening per saperequanti sono?R. Sì possiamo dire che ormaiabbiamo i nostri “primi” anzia-ni infatti 5/6 mila persone nate aLatina hanno ormai raggiunto i75 anni.
Intervista all’Assessore Maurizio Galardo
Assessore alla Sanità con delega agli Anziani
DICEMBRE 200714
L L a cronaca ci mette tuttii giorni davanti a casi di truffenei confronti degli anziani e,quindi abbiamo ritenuto dove-roso anche noi fornire alcuniconsigli utili a proteggerci dachi si approfitta della nostrabuona fede e della nostradisponibilità. Abbiamo bisogno di sentirciamati e molte volte la ricercadi un po’ di comprensione,apre invece la porta agli appro-fittatori, a coloro che in fondonon sanno che il torto adessofatto a noi, un giorno gli si tor-cerà contro, poichè anche loroinvecchieranno e, si troveran-no in un mondo ancora piùarido, se non impareranno daoggi, a rispettare gli anzianiper poi essere rispettati a lorovolta.Le Regioni, Provincie eComuni valutano il problemadi volta in volta, di anno inanno, organizzano campagnefatte in occasione dell’estate,ma il problema è, secondo lamia opinione, un problema disempre,. di ogni città. Infatti si dice che nella grandecittà, gli anziani siano più soli,ed è vero. Ma Anche nelle cittàdi medie dimensioni gli anzia-ni sono soli, ma anche neiComuni, sono soli. E allora?Come si può pensare che lepersone anziane siano piùesposte solo nelle grandi città!
La cronaca ci porta in eviden-za molte truffe praticate dalnord al sud della nostra bellaItalia... Ultimamente in TVabbiamo sentito di una personache ha percorso tutta l’Italiapraticando una semplice truffae per semplice intendo dipochi spiccioli ( cento , due-cente euro al massimo).Dunque il rischio è ovunque.Ma da questa premessa devo-no scaturire idee ed un grandesostegno dalle Amministrazioni, non solo un vademecum ouna campagna estiva.Negli ultimi anni, vuoi per unproblema economico, che perun a perdita accentuata deivalori, sono stati registrati nei
nostri Commissariati e negliuffici preposti, oltre trecento-mila denunce per truffa aidanni di anziani. Oltre il 70%colpisce le persone sole e over65. Questo dimostra come si ègià accennato, alla nostra vul-nerabilità con l’avanzare del-l’età. Apriamo quindi questepagine nei prossimi numeri, aduna serie di consigli, per difen-derci dalle truffe ad personame per elencare una serie di pos-sibilità di difesa, anche incasa, (dalle persone che cidovrebbero accudire, ai vendi-tori), per strada, in automobile,in pulman, in banca, all’ufficiopostale, ect. ect.Ognuno di questi postinasconde delle insidie ma pur-troppo ce ne accorgiamo solodopo che hanno agito e hannofatto noi, centro delle loro cat-tive intenzioni.Viene spontanea la domanda:ma allora come dobbiamovivere, trincerati in casa?Senza nessun contatto? Senzala possibilità di uscire e pas-seggiare? Senza la possibilitàdi sentirci ancora autonomi edefficienti almeno per i nostripiccoli fabbisogni giornalieri ?Il rischio c’è e, non sarei one-sta se non lo prendessi in con-siderazione. Cerchiamo “insie-me” di sollecitare leIstituzioni, le Amministrazionie i nostri parenti a starci un po’più vicini...
rha
SICURI e INFORMATI
Consigliutili
anti-truffe
DICEMBRE 200715
LLa “TV è lo specchiodella società di oggi ,che è senza scopi e
senza progetto” . Così si èespresso un ex diretto-re Rai alcuni giorni fà. Come dargli torto?Personalmente sonoconvinto che non esistauna politica editorialesia in Rai che inMediaset e che l’unicoobiettivo perseguito siaquello di produrre oredi televisione a bassocosto , infarcendo letrasmissioni con pro-grammi di infimo livel-lo e svilendo l’infor-mazione con gossip ecronaca nera .La gravità di una taleimpostazione risiede nel nonrendersi conto che la televisio-ne è ormai entrata in tutte lecase ed è vista per parecchieore al giorno da adulti e bam-bini . Questa teledipendenzaobbliga ad una attenta pro-grammazione da parte del-l’emittente, in quanto ciò cheviene trasmesso si insinua
nelle menti, le orienta , addirit-tura le governa . La responsa-bilità , quindi , è grande , mapare che al di sopra di tutto ci
sia come al solito il profittoche prevale sul ruolo educati-vo , se non formativo , che laTV potenzialmente possiede .Sia la scuola che la famiglia ,le due principali agenzie edu-cative , per vari motivi che nonstiamo quì ad indagare , attra-versano un periodo di crisi edhanno colpevolmente abdi-
cato . Ma a favore di chi ? Diun soprammobile , una scatoladi immagini e parole , unoggetto che si è impadronito
delle nostre case ,che regna indi-sturbato nei salot-ti, nelle cucine,nelle camere daletto , che sforna aritmo continuomessaggi spessopericolosi e/oingannevoli .E’ segno deitempi , purtroppodeclinanti , consi-derare come van-gelo ciò che offreil piccolo scher-mo . Ci troviamoad affrontare
un’ipnosi collettiva che condi-ziona i nostri atti ed il nostromodo di vivere . Coinvoltisono sia gli adulti che i bambi-ni . Partiamo da questi ultimi .Da un “rapporto infanzia” diTelefono Azzurro si hannoquesti dati : il 43,6% dei bam-bini tra i 7 e gli 11 anni affer-ma di guardare la televisione
IL FATTO
COSA INSEGNA LA TVCOSA INSEGNA LA TV
IL FATTO
di Carlo Padula
DICEMBRE 200716
da 1 a 3 ore al giorno ; l’8,3%da 4 a 5 ore ; il 6,6% per più di5 ore ; solo 1 bambino su 10afferma di non guardare la TVtutti i giorni ; solo 1 su 4 lavede per meno di 1 ora . Inprimo piano nelle ore di tra-smissione, vi sono gli spot . I bambini italiani sono tra i piùbombardati d’Europa .Durante la cosiddetta “fasciaprotetta” ( ore 16-19 ) si tra-smettono spot secondo questaclassifica : Canale 5 è primocon 416, seguono Retequattrocon 349 , Italia 1 con 206 , Rai1 con 176 , Rai 2 con 67 edinfine Rai 3 con 42 . Nel 36 %dei casi , i prodotti alimentarireclamizzati ( vedi merendineed altro ) contengono eccessi-ve quantità di zuccheri , grassi, calorie e coloranti . 1256 spotanalizzati in Italia si riferisco-no soltanto a 160 prodotti .Quindi , in media , ognuno diquesti prodotti viene ripetuto 8volte . La conseguenza di talemartellamento sulle giovanimenti è di chiara intuizione.Ecco nascere, perciò , il desi-derio di bibite , merendine ,cioccolato , dolcetti e caramel-le che, peraltro, un recente stu-dio della SouthamptonUniversity ha mostrato, per i
coloranti usati, di essere causadell’aumento di aggressivitàdei bambini . Gli adulti , inve-ce , vengono straordinaria-mente affascinati dalle soap ,interminabili serial televisividi estrema pochezza e dalletrasmissioni sulla sanità .Queste ultime hanno provoca-to un male incurabile : l’auto-determinazione della diagnosie della terapia !!Ma veniamo ai programmi.Insulsi è il termine che li defi-nisce . Inguardabili, noiosi ebanali. Non si trasmettealtro che soap , reality , quiz, fiction , format da quattrosoldi comprati all’estero ,varietà e film di quart’ordine ,dibattiti politici ove impera lalitigiosità e l’arroganza , inter-viste a qualche indagato peromicidio che diventa il princi-pe della TV .Per ultimo, nonultimo, sesso , tanto sesso . Programmi culturali pratica-mente assenti , concerti alletre del mattino , film–cult dopola mezzanotte e via di questopasso . Un quadro desolante. Il dramma è che verso tutto ciònoi subiamo senza reagire,assuefatti, come siamo, allamediocrità !
Il punto nodale è : quali mes-saggi si inviano dal piccoloschermo ? Quali valori vengo-no sottolineati ? Ognuno di noi può sforzarsi didare una risposta . La mia è quanto mai sprezzan-te . Si insegna la violenza , laforza e la supremazia sull’altrocome bene primario e valoreassoluto ; l’inganno , il sotter-fugio , la menzogna , il tradi-mento , presenti in ogni soaped in ogni fiction ( oh! , queibei sceneggiati di un tempo ! ); il culto della bellezza ad ognicosto , dell’apparire e non del-l’essere . Si vendono illusioni . Una passerella di vallette ,attricette, veline che si trasfor-mano in personaggi di primopiano . Diventano opinionisti coloroche non lo sono mai stati e nonsono in grado di esserlo . Il compito di noi adulti, anzia-ni e non , sarà di salvaguarda-re i nostri figli e i nostrinipoti , controllando i pro-grammi che vedono , aiutan-doli nelle scelte e diversifican-do il loro tempo libero conattività ben più remunerativedal punto di vista dello svilup-po fisico e psichico .
IL FATTO IL FATTO
DICEMBRE 200717
DISABILI in età seniLe
UNIVERSO ANZIANI INDAGINE
CCon il miglioramentodelle condizioni divita e i progressi della
scienza medica, le aspettativedi vita medie sono aumentateper tutti, compresi i soggetticon disabilità. Se per un verso questo è unfattore assolutamente positivo,comunque, determina la nasci-ta di nuove problematiche,ossia la creazione di appositestrutture in grado di far frontealle necessità di questa“nuova” classe di disabili.Con l’avanzare dell’età le pro-blematiche di natura psicoso-ciale aumentano, ed in parti-colare si assiste ad una regres-sione nei livelli di autonomia eun decadimento del livellocognitivo. Seppur la scienza medica hapreso particolarmente inesame gli effetti dell’invec-chiamento sui soggetti consindrome di Down, è comun-que possibile tracciare deipunti fondamentali circa l’ef-fetto dell’età avanzata: proces-si di deterioramento dellarapidità di risposta, dellacapacità visuospaziale, della
capacità mnestica, della capa-cità linguistica, della capacitàadattativa all’ambiente (talidecadimenti sono tanto piùgravi quanto maggiore risultala menomazione stessa);aumento della frequenza dellamalattia di Alzheimer perdecadimento neurofisiologico,con ragioni geneticamenteimputabili. Sembrerebbe infatti, che ilgene decodificatore della pro-teina denominata (beta amiloi-de) responsabile delle placcheneurofibrillari presenti nelmorbo di Alzheimer, risultaessere posto nel bracciolungo del cromosoma 21.Chiedo scusa per la terminolo-gia tecnica, ma anche io misono dovuta documentare unpo’ poichè è una materia vera-mente da approfondire conespeerti del settore!Un intervento positivo, fina-lizzato a rallentare i processidi decadimento, e le inevitabi-li involuzioni, prevede la crea-zione di una serie di serviziche stimolino e incentivinomomenti di incontro e relazio-ne. Fenomeni ottimali sia pergli individui con ritardo, che si
insewriscono nella società ren-dendosi utili e sia per le fami-glie, che trova in questa lonta-nanza giornaliera il tempo disvolgere tanti impegni.Purtroppo, l’attuale situazio-ne, offre un quadro a dir pocosconcertante, con carenza diservizi per i soggetti in etàavanzata, ed in strutture che sipongono più sul piano assi-stenziale che integrativo.Queste strutture, limitando glistimoli, di fatto accelerano ilprocesso degenerativo.Il decadimento, lì dove trattatocon competenza e professiona-lità, è un processo tutt’altroche incontrovertibile. In alcuni studi si è evidenziato,infatti, come, in soggettimediamente anziani, che eranoancora impegnati nel lavoro(come da L. 104/92) e peròrientravano a casa, a fine gior-nata poichè vivevano in fami-glia, le loro capacità percetti-ve, mnestiche ed adattative sierano deteriorate meno che inindividui della stessa età ritira-ti in strutture assistenziali.Quindi si evince che lavorarefa bene...anche a loro!
rha
DICEMBRE 200718
LLe problematiche della
terza età sono certo
tante, oggettivamente
superabili ed insuperabili.
Vorrei da ottantacinquenne,
quale mi ritrovo, tentare di
ritenerle sempre superabili.
Vi chiederete, a questo punto,
se non sono “fuori di testa”,
semi o tutto folle, presuntuoso
o che so io.
Probabilmente avete ragione
voi, però se me lo consentite
voglio dirvi il mio perchè.
A parte che gli Anziani, in
buona o media salute dovreb-
bero stare vigili, svegli, alzati,
a logorarsi il cervello dalle
6,30 alle 23,30 di ogni giorno,
riposando, addormentati,
anche perchè stanchi, nelle
altre ore, occorre che gli stes-
si ricordino l’esistenza di alcu-
ni proverbi che aiutano ( per
me è stato ed è così! ) a vivere;
proverbi del tipo: “chi lo dice
che è un male” - “ se c’è qual-
cosa da fare che ti arrabbi a
fare” e “se non c’è nulla da
fare che ti arrabbi a fare”?!!
Non solo, perchè è importante
che gli stessi predispongano il
loro animo anche a ritenere
“mezzo pieno” il bicchiere e
non lo stesso “mezzo vuoto”, a
considerare che non sempre
“più buio di mezzanotte non
può fare” perchè tale ipotesi è
superata stando... in una notte
senza luna, in una miniera di
carbone con dei negri, man-
giando pasta condita con il
nero delle seppie!
Ma ancora, ripensando con
intensità anche ai momenti
belli del passato, non con
nostalgico ricordo, ma rivi-
vendoli nell’attualità, senten-
do ancora vivi, con le sensa-
zioni e le speranze, i desideri,
gli affetti, quelli che riscalda-
no il cuore.
Se poi la giornata è piena non
di passeggiate con il cane, non
di coltivazione dell’orticello,
ma del come superare la grave
difficoltà che la vita può riser-
varci in ogni istante, spremen-
do il cervello, trovando la
forza ed il coraggio necessari
per superare i momenti più
critici (che in genere non man-
cano), allora di meglio non
può capitare.
Perchè a questo punto, tutto è
superato, è scomparso: il tuo
io è diventare sereno ( o rasse-
gnato).
Le problematiche qualunque
sia l’epilogo non esistono più
perchè l’anziano ha fatto tutto
quello che poteva fare, ope-
rando, pensando, con la sua
“interiorità” e la sua “esterio-
rità”, facendo anche testimo-
nianza.
Tentiamo, amici, di superare i
momenti brutti sapendoci
accontentare ma ricordando
anche quello che ad un
“Anziano” può capitare, che
un principe reale, in quel caso
fu Vittorio Emanuele II°, pas-
sando per la strada, si tolse il
cappello e lo salutò.
Gli fu chiesto perchè l’avesse
fatto; rispose ma perchè è unanziano! e va rispettato.
Ancora, per finire, se un
Anziano è indigente lo Stato
sembra gli consentirà di vede-
re gratis la televisione, senza
nulla pagare.
Vi pare poco?
Cordialità.
LUNGA VITA
LETTERA AI COETANEILETTERA AI COETANEIParliamone: la vita può essere bella o quantomeno agrodolce....
ELISIR di
di Silvestro Stazzone
segue dal numero scorso
IIn Olanda sono invecestati presi in considera-zione i pazienti ortope-
dici: oltre duemila personeche si erano rivolte a una cli-nica ortopedica dopo averconsultato già un altro medi-co. Il 30% ha detto che stavaespressamente cercando unsecondo parere. Perché?Principalmente perché rite-nevano di non essere statiadeguatamente informatiriguardo al loro disturbo e altrattamennto, o non eranosoddisfatti per i risultati dellecure. I ricercatori olandesihanno poi intervistato anchei medici che avevano espres-so il primo parere. In mag-gioranza questi non eranoconsapevoli dei problemi dicomunicazione lamentatiinvece dai loro assistiti.
L’informazione è il punto.Quindi non si tratta di sfidu-cia verso le capacità delmedico, ma della sensazione,molto spesso fondata, chequesti non parli con la dovu-ta chiarezza. In Svizzera, leautorità sanitarie raccoman-dano di chiedere un secondoparere per alcuni interventi,
soprattutto. Per esempio:l'asportazione di calcolibiliari (colecistectomia),l'asportazione di emorroidi(emorroidectomia), l'aspor-tazione chirurgica dell'utero(isterectomia), quando l'indi-cazione non è una malattiatumorale, la tonsillectomia.La scelta di questi e di altriinterventi è dovuta alla con-statazione, su basi epidemio-logiche, che i medici e i lorofamigliari vengono sottopo-sti più raramente a questitrattamenti. Perché più infor-mati delle possibili alternati-ve e del rapporto tra rischi ebenefici di ciascun tratta-mento di quanto lo sia il cit-tadino “normale”. Sempre inSvizzera consigliano diporre sempre al medico que-ste domande:
* Perché questo trattamen-to è necessario?
* Quali sono i beneficiattesi e quali i rischi poten-ziali?
* Cosa potrebbe capitare(e con quale probabilità) sequesto trattamento non fosseeseguito?
* Esistono uno o più trat-tamenti alternativi?
* Se sì, quali sono i rischi
e i benefici in rapporto aquello proposto?
* Il trattamento è scientifi-camente fondato (evidence-based)?
* Al mio posto lei si sotto-porrebbe al medesimo tratta-mento? Lo proporrebbe aisuoi familiari? Se no, perquale motivo?
Non c’è bisogno di una lau-rea in medicina, o in psicolo-gia, per riuscire a saperne dipiù, anzi a saperne quantoserve.
“Il fatto che una personapossa essere dichiarata vivain uno Stato e morta in unaltro è certamente un para-dosso, una sfida al sensocomune”. E proprio unasfida al senso comune puòessere definito il nuovo librodi Carlo Alberto Defanti, pri-mario neurologo emeritoall’ospedale Niguarda Ca’Granda di Milano dalTitolo: Soglie. Medicina efine della vita.
Fonti: Maurizio Imperiali -van Dalen I et al. Motives for seeking asecond opinion in orthopaedic surgery.
l’OPINIONE di...
BIOETICA:CosA ne PensiAmo...
DICEMBRE 200719
DICEMBRE 200720
PREMIO IMMAGINE
Domenica 16 dicembrep.v. alle ore 17,30 nellasala convegni del Palazzodella Cultura in Via OresteLeonardi 30 a Latina, siterrà la cerimonia di conse-gna del Premio ImmagineLatina 2007 (alla sua deci-ma edizione), organizzatad a l l ’ A s s o c i a z i o n eCulturale Nuova Immaginedi Latina presieduta daFranco Borretti -Associazione giunta al suoventicinquestimo anno diattività.I riconoscimenti ogni annovengono assegnati a perso-naggi di Latina e Provinciache si sono distinti per laloro professione in Italia enel mondo.La cerimonia si tiene nel-l’ambito delle celebrazionidel 75mo anniversario dellafondazione del Capoluogo
Si è tenuto al Teatro GabrieleD’Annunzio - Via Umberto,
1 a Latinamercoledì 28 novembre 2007ore 21,00 uno Spettacolo di
Beneficenzadal titolo: “ Il Magico Mondo
dell’Operetta”organizzato da “ Le Voci
d’Oro di Latina”°°°°°°°°
UNIVERSITA’ POPOLARE DI LATINA
In occasione della ricorrenzadel 10° anniversario,
la U.P.T.E.L. UniversitàPopolare per Tutte le Età ha organizzato venerdì 30
novembre al Teatro CafaroPalazzo della Cultura a
Latina in Viale XXI Aprile,43- ore 21,00 -una serata
musicale, con la presentazio-ne Video delle attività e lo
intervento di numeroseAutorità cittadine. Si sono
esibiti: la Corale di SanMarco e il Gruppo Folk
Road con un repertorio dimusica celtica.
°°°°°°°°Collegium Musicum diLatina ha organizzato vener-dì 30 novembre un Concertobenefico intitolato “GiacomoLauri Volpi” con le CultureItalo Latino-Americane.Coro A.N.A. - DirettoreFrancesco Milita, MirtaHerrera, pianoforte - AnnaMaria Ferrante, canto lirico -Patrizia Gallo, pianoforte -Cappella Ars Musicalis -Direttore Jose Maria Sciutto.
FLASHPICCOLI
e del 73mo anniversariodella fondazione dellaProvincia di Latina.
DECIMA EDIZIONE
SARANNO pREmIAtI:per l’Arte - Enzo Lisi pittore;
Economia - Antonio Santarelli
imprenditore agricolo; Industria - Aldo Braca impren-ditore industriale; Informazione - Lavinia
Cappucci giornalista;Letteratura - Giuseppe
Cassieri scrittore; Professioni - Emma Palombi
pilota Aeronautica Militare;Medicina - Agostino Pierro
medico chirurgo-pediatra;Informatica - Bruno Vitali inge-gnere informatico; Scienze - Maurizio Giura fisico;Spettacolo - Erasmo cantante;Volontariato - Mario Sbarigia
sacerdore già coordinatoreCaritas; Riconoscimento di Merito adErnesto Iannicola - artificiereEsercito Italiano.
Domenica 2 dicembre 2007 ore 19,00 al Teatro Jacopone da Todi ( ex Teatro Turreno)
presso la Parrocchia dell’Immacolata Concezione,Viale XXVIV Maggio a Latina. Si terrà un Concerto benefico
dal titolo “ Recital di Romanze e Arie Liriche”
con il Gruppo “ Tre voci e un pianoforte” nelle persone di Alberto Cardarello, Eusebio Consoli,
Antonio de Asmundis e Roberto Battista.
DICEMBRE 200721
Sabato 24 novembre si ètenuta la “giornatanazionale della colletta
alimentare”.L’associazione nazionaleBanco Alimentare onlus, hapromosso da undici anni aquesta parte, la manifestazio-ne che vede in quell’occasio-ne, per tutto il giorno, all’in-gresso di ogni supermercatoaderente all’iniziativa, la pre-senza dei volontari delBanco, che hanno consegnatoai clienti un sacchetto perriporre i prodotti da destinareai bisognosi. L’associazione, infatti, sidedica al recupero delle ecce-denze alimentari per ridistri-buirle gratuitamente a enticaritativi: nel 2006 eranocirca 8.000, ma sono in con-
tinua crescita. Attraverso queste realtà, for-tunatamente, si servono ognigiorno pasti a oltre un milionee mezzo di bisognosi, moltidei quali sono gli anziani chenon arrivano alla fine delmese e, utilizzano questocanale almenno un paio divolte alla settimana, e non stoparlando di quelli ai margi-ni della società! Le stime rese pubbliche dalRapporto annuale Istat, evi-denziano e rimarcano che lesituazioni familiari sono piùesposte al rischio povertà ec’è una sempre maggiorerichiesta d’aiuto, rilevatadalle strutture preposte all’ac-coglienza. Infatti , si evince, che: il 15%delle famiglie residenti in
Italia ha dichiarato di arrivarealla fine del mese con moltadifficoltà; il 30%, ha invecespecificato di non aver potu-to far fronte a una spesaimprevista di importo relati-vamente modesto; mentresono circa due milioni lefamiglie che, almeno unavolta negli ultimi uno o duemesi, non hanno avuto soldiper acquistare generi alimen-tari. Per famiglie, naturalmente,intendo anche quelle monopersona, con spesa per consu-mi , inferiore alla soglia dipovertà. Sette milioni circa di personeche non arrivano alla fine delmese, devono far riflettere,le nostre Istituzioni! Che nedite?
CONVENZIONI
LA GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE
Undicesima Edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Teniamo presenti per le prossime volte queste sedi di raccolta a Latina e doniamo:
LT Aprilia Cityper Via MascagniLT Cisterna Sma LT Fondi Cross Superstore Via Appia KM. 119LT Formia Conad Via CondottoLT Formia Panorama Via Mamurrano - Loc. Santa Croce LT Latina Panorama Via NerviLT Latina Sma Via IsonzoLT Terracina Conad Via Badino 119LT Terracina Coop
DICEMBRE 200722
Forniamo l’elenco dei
Capoluoghi di Provincia
suddiviso in 6 Zone
Climatiche, in base alla
Legge del 9/1/91, n. 10 (G.U.
n. 13, del 16/01/91), al DPR
del 26/8/93, n. 412 (G.U. n.
242, del 14/10/93) e succes-
sive modifiche, che ci dice
quando accendere o spegne-
re il riscaldamento.
Zona A 6 ore al giorno 1/12 - 15/3 Zona B 8 ore al giorno 1/12 - 31/3Zona C10 ore al giorno 15/11 - 31/3Zona D12 ore al giorno 1/11 - 15/4Zona E 14 ore al giorno 15/10 - 15/4Zona F nessuna limitazione
REGIONE (All'interno glialtri comuni) e PROVINCE -Val d'Aosta
E Aosta.PiemonteE Alessandria, Asti,Biella, Novara, Torino,Verbania, Vercelli.F CuneoLombardia
E Bergamo, Brescia,Como, Cremona, Lecco,Lodi, Milano, Pavia,Sondrio, Varese.Trentino A. A.E Bolzano.F Trento.VenetoD Verona.E Padova, Rovigo,Treviso, Venezia, Vicenza.F Belluno.Friuli V. G. E Gorizia, Pordenone,Udine, Trieste.Liguria D Genova, La Spezia,Savona.C Imperia.Emilia R. E Bologna, Ferrara,Modena, Parma, Piacenza,Ravenna, Reggio Emilia,Rimini.D Forlì.Toscana D Firenze, Grosseto,Livorno, Lucca, Massa C.,Pisa, Pistoia, Prato, Siena.E Arezzo.UmbriaE Perugia.D Terni.
MarcheD Ancona, Pesaro,Macerata, Ascoli Piceno.LazioC Latina.D Roma, Viterbo.E Frosinone, Rieti.AbruzzoD Chieti, Pescara,Teramo.E L'Aquila.MoliseE Campobasso.D Isernia.CampaniaC Benevento, Caserta,Napoli, Salerno.D Avellino.PugliaC Bari, Brindisi, Lecce,Taranto.D Foggia.BasilicataD Matera.E Potenza.Calabria B Crotone, ReggioCalabria.C Catanzaro, Cosenza.D Vibo Valentia.SiciliaB Agrigento, Catania,Messina, Palermo, Siracusa,Trapani.C Ragusa.D Caltanissetta.E Enna.Sardegna C Cagliari, Oristano,Sassari.D Nuoro.
eConomiA DomestiCA
QUANDO ACCENDERE e spegnere il riscaldamento?
Da sicet.it
DICEMBRE 200723
eConomiA ECONOMIA
AAseguito, forse, dellaLegge finanziariaanche le Società che
rilasciano prestiti si sonoattrezzate! Ecco nascere alloratutta una serie di offerte econo-miche per le esigenze degliAnziani. Mentre prima eravamo consi-derati ormai inaffidabili, guar-da caso all’improvviso andia-mo nuovamente bene... Cosa voglio dire? Che il credito ormai negatoci,poichè fuori dal lavoro,Anziani, pensionati e, quindi,nell’impossibilità per le strut-ture finanziarie stabilire inquanto tempo, avessimo potu-to restituire quanto concesso,anche per il calcolo degli inte-ressi alquanto sostenuti, venia-mo nuovamente valutati congrandi aperture e disponibilità. Viene da credere: “Finalmente ... qualcuno apensato a noi!”. E’ vero che l’ottimismo e l’es-senza della vita ma, vieneanche spontaneo pensare cheforse questa operazionenasconde, da parte delle strut-ture finanziarie, una certezza ecioè che gli Anziani sonoormai una grande fetta dellapopolazione e quindi un mer-cato ancora aperto e dalla
quale si può attingere e offrireservizi, un businnes che nonpuò essere trascurato. Sono stati rivisti i parametri difido ed ecco le finanziariepronte sul mercato con varipacchetti da offrire. D’altro canto per i pensionatiche hanno delle necessità: unaiuto ai figli, un elettrodome-stico nuovo, la macchina darottamare, la casa, ectc. etc. siapre uno spiraglio di soluzionidecorose. Nel numero precedente diAerre abbiamo ricordato chepossono essere rilasciatimutui per la casa, senza paga-re le rate. Questa volta in poche righevorremmo ricordare, a mestessa prima di tutto ed a Voi,che gli Anziani hanno DIRIT-TO di ottenere un finanzia-mento come un qualsiasi altrolavoratore.Infatti ciò che fino a pochimesi fa sembrava impossibileoggi è diventato semplice .
Ecco in 12 punti, di cosa dob-biamo sincerarci, nel momentoche abbiamo deciso di chiede-re un prestito :
1° controllare quale sia l’effet-tivo vantaggio tra le varie
strutture finanziarie sul territo-rio;2° controllare la rapidità e laconvenienza;3° controllare il piano di rim-borso delle rate;4° controllare la non obligato-rietà a possedere un conto cor-rente o alla apertura del mede-simo;5° ricordare che non è richie-sta alcuna motivazione al pre-stito;6° ricordare che può essererichiesto fino a 78 anni;7° ricordare che i prestiti sonogarantiti da una copertura assi-curativa;8° ricordare che non è neces-saria alcuna visita medica;9° ricordare che non è richie-sto per lo svolgimento dellapratica alcun garante;10° ricordare che sono appro-vati anche in presenza di altriprestiti personali o mutui incorso;11° ricordare che possonoessere approvati anche conprecedenti disguidi bancari;12° controllare il tasso degliinteressi e la liberatoria gratui-ta nel caso ci si ripensi.
Rha
RisoLto il disagio economico...
DICEMBRE 200724
CCon l’approssimarsidella scadenza per ilversamento della rata
di saldo dell’ICI, riteniamoutile fornire alcune informa-zioni necessarie per un corret-to versamento dell’imposta.Liquidazione dell’ICI. L’art.37, comma 55, del D.L. n.223/2006 ha previsto la possi-bilità, per i contribuenti inte-ressati, giovani e anziani, diliquidare l’ICI in sede didichiarazione dei redditi(modelli Unico o 730). E’ opportuno sottolineare chesi tratta di una facoltà, e nondi un obbligo. Peraltro talefacoltà non risulta ancora oggiesercitatile. Infatti, per la defi-nizione dei termini e dellemodalità per l’attuazione dellanuova disciplina afferente laliquidazione ed il versamentodell’ICI, l’art. 37 del citatoD.L. rinviava ad un provvedi-mento del direttoredell’Agenzia delle Entrate daemanarsi, sentita la conferen-za Stato-città ed autonomielocali, entro la data del 1°novembre 2006. Tale provve-dimento è stato emanato sol-tanto in data 26 aprile 2007 enon dispone nulla in meritoalla liquidazione dell’ICI in
sede di dichiarazione dei red-diti.Nuovi termini per il versa-mento dell’ICI. L’art. 37, comma 13, del D.L.n. 223/2006, modificandol’art. 10, comma 2, del D. Lgs.30/12/1992, n. 504, ha fissatonuovi termini per il versa-mento dell’acconto e del saldoICI:
••L’acconto ICI andava
versato entro il 16 giugno2007 (invece del 30 giu-
gno previsto in precedenza);
••Il saldo ICI deve essere
versato entro il 16 dicem-bre 2007 (invece del 20
dicembre previsto in preceden-za) Il versamento dell’ICImediante F24. l’art. 37,comma 55, del D.L. 223/2006prevede la possibilità, per icontribuenti interessati, diversare l’ICI con le modalitàdel Capo III del D.Lgs. n.241/97, utilizzando il modelloF24 contenente la Sezione“ICI ed altri tributi locali” efacendovi valere eventualicrediti fiscali e contributiviammessi in compensazione. Anche in questo caso si trattadi una facoltà e non di unobbligo, di modo resta possi-bile effettuare il versamentoICI secondo le modalità tradi-
zionali (es. utilizzando il bol-lettino di c/c postale conformeal modello ministeriale).Codici tributo. Qualora ci siavvalga del modello F24 per ilpagamento dell’ICI bisognaindicare i seguenti codici tri-buto:
••3901 Ici per abitazione
principale;
••3902 Ici per i terreni
agricoli;
••3903 Ici per le aree fab-
bricabili;
••3904 Ici per gli altri
fabbricati.
Si ricorda, inoltre, che nelmodello F24, nella sezione”Ici ed altri tributi locali”,occorre indicare:
••il codice catastale del
Comune in cui sono ubi-cati gli immobili per i
quali si dà luogo al versamen-to, nel campo “codiceente/codice comune”;
••l’anno cui si riferisce
l’imposta da versare, nelcampo “anno di riferimen-
to” (es. per il saldo 2007 inscadenza il 16 dicembre 2007,occorre indicare “2007”.
Giuseppe Messinese
L’angolo Fiscale...
I C II C I istRUZioni PeR L’Uso
l’esperto risponde
DICEMBRE 200725
NNel nostro organismocircolano, in media,cinque litri di sangue.
Al suo movimento e alla suaefficienza è legata la nostravita. Il sangue è un tessutovivente composto di elementicellulari sospesi in un liquidodetto plasma. Gli elementicellulari costituiscono circa il45% del sangue. Essi sono iglobuli rossi (o eritrociti oemazie), i globuli bianchi (oleucociti) e le piastrine. IlPlasma rappresenta il 55% delsangue. Il volume di sanguecorrisponde a circa 1/12 delpeso corporeo. I globuli rossio emazie o eritrociti (RBC) :sono cellule prive di nucleo, aforma di disco e vengonocostruite nel midollo osseosotto la stimolazione di unormone, la eritropoietina oEPO prodotto dai reni, in fun-zione del grado di ossigena-zione dei tessuti. La vitamedia dei globuli rossi è di120 giorni: la loro distruzioneavviene nella milza, nel fega-to, nel midollo osseo. La lorofunzione è quella di trasporta-re ossigeno dai polmoni aitessuti e di portare l'anidridecarbonica prodotta dai tessutiai polmoni (dove viene scam-biata con l'ossigeno dell'aria)grazie al contenuto di emo-globina. Il sangue nel suo
complesso esercita numerosefunzioni: respiratoria (scam-bio ossigeno/anidride carbo-nica), nutritizia (porta a tuttele cellule le sostanze nutrien-ti), escretrice (raccoglie irifiuti che convoglia agliorgani destinati a distrugger-li), termoregolatrice (distri-buisce il calore), regola l'equi-librio idrico (per mezzo delplasma), difesa (trasporta iglobuli bianchi con le piastri-ne e le altre sostanze chefavoriscono i processi di coa-gulazione). I globuli rossiquindi hanno la funzione ditrasportare l'ossigeno dai pol-moni ai tessuti ed in sensoinverso trasportando, ai fini diuna sua eliminazione, l'anidri-de carbonica, grazie ad unaproteina in essi contenuta –l’emoglobina. Presiedonoanche alla regolazione acido-base del sangue. Sono costi-
tuiti per il 65% di acqua e peril 35% di sostanze solide(95% di emoglobina e 5% dilipidi, enzimi). Il numero deiglobuli rossi, di media, va da4,2 a 6 milioni per millimetrocubo. I globuli rossi nascononel midollo osseo rosso, con-tenuto in sterno, vertebre,costole, cranio, bacino ed ossalunghe. Si formano a partireda cellule progenitrici chematurano normalmente inpresenza di aminoacidi (costi-tuenti di base delle proteine),di ferro e di alcuni fattori dicrescita come le vitamine(B6, B I 2, acido folico, ribo-flavina e vitamina C). Per laloro funzione vitale il sangueed i suoi costituenti trovanoun ampio impiego terapeuti-co, vengono infatti utilizzatiper la cura di diverse malattiee in alcuni casi rappresentanoun rimedio urgente e indi-
il meDiCo racconta Dott. Claudio BELTRAMI
GLoBULi RossiGLoBULi Rossio emazie o eritrociti (RBC)o emazie o eritrociti (RBC)
DICEMBRE 200726
spensabile per la salvezza dellavita del paziente. La quantità di sangue prelevataai fini trasfusionali è compresatra 400/450 ml. La donazione può essere volon-tariamente ripetuta, non primache siano trascorsi 90 giorni.Non più di quattro volte all'an-no per l'uomo. Non più di duevolte all'anno per la donna.Vengono trasfusi in caso digrave anemia conseguente a:leucemie, tumori solidi, emor-ragie acute, interventi chirurgi-ci, difetti congeniti come latalassemia. Il “Gruppo Sanguigno” è ilsistema di classificazione deidiversi tipi di sangue in basealla presenza di sostanze speci-fiche sulla superficie dei globu-li rossi. La determinazione del grupposanguigno è un requisito indi-spensabile prima di procederead una trasfusione sanguigna. Questo fatto è noto dall'iniziodel XX secolo, quando si osser-vò che l'esito infausto delle tra-sfusioni era di frequente colle-gato all'incompatibilità deigruppi sanguigni di ricevente edonatore. Nel 1901 il patologo austriacoKarl Landsteiner operò la clas-sificazione dei gruppi sanguignie scoprì che venivano trasmessida una generazione all'altra inbase alle leggi di Mendel. I più importanti e conosciutigruppi sanguigni sono per il<sistema AB0>: A, B, AB e 0 eper il <Sistema Rh> : Rh +(positivo) e – (negativo).
Dott. Claudio BELTRAMI specialista in igiene e medicina Preventiva
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, il Ministrodella Salute Livia Turco ha inviato il seguente messaggio:
“In Italia almeno 2 milioni e mezzo di cittadini soffrono di diabete.
Una malattia grave che, se non curata precocemente e in modo
appropriato fin dall’infanzia, determina complicanze ed invalidità.
Il diabete è infatti una malattia sociale, cronica e invalidante: un
diabetico grava sulla sua famiglia e le condizioni socio economiche
sono fortemente correlate alla peggiore gestione della malattia.
I cattivi stili di vita, principalmente l’obesità, il fumo e l’inattività
fisica, sono fattori determinanti della malattia e causa di un rapido
aumento del numero dei diabetici nel nostro Paese, con la relativa
insostenibilità dei costi sociali e sanitari. L’aumento dell’obesità
nei bambini, anche piccolissimi, ha già provocato cambiamenti nel-
l’epidemiologia della malattia. Stanno aumentando i bambini e gli
adolescenti con diabete insulinodipendente, ponendo nuove e forti
criticità, rispetto alla presa in carico complessiva dei loro bisogni
di salute e di qualità della vita, a partire dalla scuola. Il diabete di
tipo 2, il più frequente, è prevenibile; ancor più prevenibili sono le
sue complicanze tanto da rendere possibile il diabete quale “malat-
tia di lunga vita in qualità”. Purtroppo esiste in Italia un importan-
te gap tra gli straordinari successi di diagnosi e terapia e i modesti
successi della prevenzione. Per questo il Ministro ha proposto, su
intesa con le Regioni, un Piano Nazionale Diabete che punta sia
sulla prevenzione primaria in relazione al Piano Nazionale di
Prevenzione per il programma “Guadagnare Salute”, sia su un
approccio integrato multidisciplinare di presa in carico del pazien-
te diabetico. La lotta al fumo, all’alcol, all’obesità, all’inattività
fisica è quindi elemento di prevenzione primaria e, insieme all’ap-
proccio integrato nei confronti del paziente diabetico, può ridurre
la epidemia diabetica che si va configurando e garantire qualità di
vita ai cittadini diabetici. L’odierna Giornata Mondiale del Diabete
trova l’Italia attiva e partecipe grazie al lavoro e all’impegno di
migliaia di diabetologi, operatori sanitari, associazioni di malati e
di volontariato e grazie alla collaborazione tra le diverse istituzio-
ni, a partire da quella tra il mondo della sanità e della scuola. A
tutti costoro va la mia profonda gratitudine.Mi rivolgo, infine, alle famiglie che ancora oggi sopportano buonaparte del peso della malattia, con l’impegno del Servizio SanitarioNazionale a progredire ulteriormente per alleviare le vostre fatichee sofferenze, soprattutto per garantire al cittadino diabetico unavita lunga e di qualità”.
DICEMBRE 200727
LLeggevo ancuni giorniaddietro sulla stampanazionale una notizia
idonea a suscitare non sobene se il riso o un incom-prensibile sconcerto. Il giorno 8 novembre dell’an-no di grazia 2007 l’On.Donata Lenzi (classe ‘56) del-l’appena nato PartitoDemocratico, prima firmata-ria, ha presentato, in sede diriforma della Costituzione,che si sta votando allaCamera dei Deputati, unemendamento/ (anche se ssu-bito ritirato) con il quale sivoleva fissare, per essere elet-ti, un limite di anzianità sino a75 anni. Emendamento questodefinito sarcasticamente“antirughe”. Ora più chenaturale che da parte di colo-ro che hanno di recente conte-stato e contestano attualmen-te la liceità e Legalità (?) del-l’esercizio del diritto di votodei Senatori a vita si approfit-tasse e l’occasione era quantomai propizia per rinnovarel’accusa ormai nota “esserescandaloso che un Governosia tenuto in vita da chi ha piùdi 90 anni, portato in barellaper votare, alla faccia dellosvecchiamento della classepolitica”.Ferma restando-almeno per
quanto mi riguarda- l’ameni-tà dell’emendamento (ripete-si, subito ritirato) della On.Donata Lenzi, mi viene vogliadi chiedere a quanti negli ulti-mi tempi negano (su qualibasi non si sa) il diritto divoto ai Senatori a vita..E la domanda è più che leg-
gittima. E sapete perchè? Al fine di rendere accessibileai più la risposta, ritengonecessario riferire un fatto,acquisito alla storia delnostro paese che, brevementee succintamente val la pena dirievocare. Nella precedente legislatura(2001-2006) dai due Rami delParlamento venne approvatoin seconda votazione a mag-gioranza assoluta, ma infe-riore ai due terzi dei membridi ciiascuna Camera, il Testodi legge costituzionale, recan-te “Modifiche alla Parte IIdella Costituzione”, pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale18/11/2005, n.269. Con dettariforma costituzionalel’art.59 II° comma il qualecosì recitava: “Il Presidentedella Repubblica può nomi-nare senatori a vita cinquecittadini che abbiano illustra-to la Patria per altissimimeriti nel campo sociale,scientifico, artistico e lettera-
rio, veniva così modificato esostituito dall’art.5 del nuovoTesto di riforma del seguentetenore: “All’art. 59, primocomma della Costituzione, laparola senatore è sostituitadalla seguente “deputato eil...... comma, sempre dellostesso art. 59, veniva sostitui-to dal seguente: “ ilPresidente della Repubblicapuò nominare deputati a vitacittadini che hanno illustratola Patria per altissimi meritinel campo sociale, scientifi-co, artistico e letterario. Ilnumero totale dei deputati dinomina presidenziale non puòin alcun modo essere superio-re a tre”.Ora, se mi è consentito chie-dere: perchè mai in sede diriforma, a differenza di quan-to previsto nella norma costi-tuzionale modificata, nonvenne aggiunto l’inciso “ ideputati a vita di nomina pre-sidenziale non hanno “dirittoal voto?”. E se quanto sopra riferito ètutto incontestabilmente“vero e reale” e documental-mente provato, perchè maiancora oggi si continua aripetere ossessivamente che i“senatori a vita” non essendostati eletti dal popolo nonhanno diritto al voto?
L’ AVVoCAto sergio Rossi
AMENITà GIURIDICO- COSTITUZIONALI“ Q U A n D o L A R e A L tA’ s U P e R A L A FA n tA s i A“ Q U A n D o L A R e A L tA’ s U P e R A L A FA n tA s i A ””
DICEMBRE 200728
Per poi fare marcia indietro eripiegare capziosamente sullanatura politica della censura.Per completezza è utile ricor-dare che la riforma costituzio-nale del 2005 venne, come ènoto, bocciata a seguito delreferendum indetto e svoltosiil 25 e 26 giugno 2006. E poi,perchè scandalizzarsi?Nella democratica Inghilterraforse che i Lords (vale a dire irappresentanti della c.d.Camera Alta, nominati dallaRegina) non votano? Al di là,però, di ogni altra, pertinentee non, considerazione, va sot-tolineato un fatto che, comun-que, mutuando significata-mente il nome di battesimo diquesta rivista “AERRE”(Anziani Rispettati), di enor-me rilievo e che deve sempreavere il massimo rispetto, nondeve essere dimenticato: l’os-servanza responsabilmenteconsapevole del dovere diguardare agli anziani condeferenza quando non addirit-tura con profonda ammirazio-ne. Non posso a questo puntonon richiamare l’attenzionedei lettori e delle lettrici sul-l’ultimo evento che ha avutoleggittimo ed ampio spazioalcuni giorni addietro suigiornali di tutto il mondo e sulpiccolo schermo:il conferi-mento del prestigioso premioNobel alla famosa scrittricebritannica Doris Lessing che,nonostante i suoi 88 anni, nonavendo mai perso carattere epersonalità, dopo aver vinto
tutti i premi letterari diEuropa, nell’apprendere lanotizia giunta da Stoccolma,mentre si trovava in un mer-cato di Londra a fare acqui-sti, ai cronisti che l’assedia-vano per sentire da lei i primicommenti, rispondeva con ilsuo colorito ed ironico mododi fare. “ Ho vinto tutti ipremi d’Europa, ogni danna-to premio, così sono felice divincerli tutti. E’ come al poker, ho fatto unascala reale”. Allora io dico agran voce: come non leggereil suo primo libro “L’erbacanta”, storia di un rapportocontroverso tra una donnabianca e un servitore di colo-re? E l’altro “Sotto la pelle”il primo volume della suaautobiografia? E così ancora“ Se gioventù sapesse” ed ilracconto intitolato “ Lenonne”, storia di affetti cheoltrepassano le convenzionilegate all’età. Non senzamotivo la Doris Lessing èstata definita un gigante dellaletteratura mondiale, anche(secondo alcuni) per avereriservato ad un argomentospiritoso e per molti versiancora interdetto come lavecchiaia un posto particola-re. E come qualche critico digrande spessore culturale,(come Maria Vittoria Vittori)ha scritto, con riferimentoalla Lessing: “ Se ancorarestava nella nostra culturaoccidentale, questo ultimo
tabù relativo al sesso edall’amore nella vecchiaia (esopratutto al versante fem-minile), negli ultimi anni lascrittrice britannica di èdedicata a sfatarlo per quel-la sua particolare dote dalei definita “una quieta osti-nazione nell’immaginare ilfuturo”. Non si obietti che sonoandato oltre quella che eraforse la mia iniziale inten-zione non senza concludereche ciascuno desidera divivere a lungo, ma nessunovorrebbe essere vecchio.Aveva ragione il mai dimen-ticato immortale poeta tra-gico greco Euripide allor-quando nell’”Alcesti”“esclamava” i vecchi men-tono quando invocano lamorte e si lagnano dei moltianni e della eccessiva lun-ghezza della vita: Infatti, se la morte si avvici-na, non vogliono morire esembra loro leggera persinola vecchiaia”Ho sempre condiviso quellasignificativa ed eloquenteesclamazione di BenedettoCroce, famoso filosofo estorico che ha improntato disè e della sua cultura e deisuoi insegnamenti l’interosecolo ventesimo: “ Unacosa i giovani non impare-ranno mai: a diventare vec-chi”.
Sergio Rossi
i nostri diritti: l’ AVVOCATO
DICEMBRE 200729
ADDIO BELLANY,(FieRo Leone)
RE DEL BIOPARCO
Nei primi giorni di novembrel’anziano maschio di leoneasiatico nonchè re del bioparcoe beniamino di tutti i bambini,è tornato a correre libero nellepraterie dei suoi sogni. Ha lasciato questa terra con unbrutto tumore al pancreas.Con fierezza così come siaddice ad un re non ha mostra-to la sua malattia nè ha datosegni di malessere fino a pochigiorni prima di chiudere persempre quei suoi dolci eambrati occhioni.
L’animale, che condivideval’area con la leonessa Giada,era sotto osservazione per pro-blemi di inappetenza; poiall’improvviso si è evidenziatoun gonfiore dell’addome (glianimali nascondono le malat-tie fino all’ultimo per evitaredi essere predati o spodestatidal loro ruolo sociale) cherapidamente è aumentato. Leindagini immediatamente
effettuate hanno evidenziatoun tumore al pancreas alta-mente invasivo, purtroppo eraormai incurabile.Bellamy era arrivato alBioparco nel 2001 dallo Zoodi Londra, dove era nato edove era stato svezzato daiguardiani allorchè rifiutatodalla madre. Questo tipo di allevamentoaveva compromesso la regola-rità della crescita, tanto che nel2006 divenne necessario effet-tuare un delicatissimo inter-vento per impiantare particelled’oro nella colonna vertebralein modo da alleviargli i doloricausati da una forte artrosi.Comunque prestissimo avre-mo un altro re e compagno perGiada (il leone è l’unico felinosociale e per il mantenimentodel suo benessere non puòstare da solo); i candidati pro-verranno certamente daun’operazione di salvataggioda qualche zoo fatiscentedell’Est europeo.
________________________
Mi sono laureato!
CANI A SCUOLA PERDIVENTARE “DOTTORI”
Chi soffre di autismo,depres-sione,anoressia,bulimia ,fobievarie ha ora a disposizione unanuova,originale terapia.Si
chiama pet therapy, cioè tera-pia del cane.Si svolge dal 2006 per inizia-tiva dell’Ancapet,l’Associazione NazionaleCani da terapia e assistenzache ha per promotore LuigiPolverini, studioso di psicolo-gia canina e autore, su questamateria, di numerosi libri.L’associazione seleziona ani-mali ritenuti idonei a questocompito-di solito GoldenRetriever o Labrador ma inqualche caso la scelta cadeanche su qualche bastardino-eli sottopone a corsi che duranoquarantotto mesi., durante iquali si cerca di sviluppare almeglio le capacità che permet-tono ai nostri amici a quattrozampe di assumere il compor-tamento più adatto nelle variesituazioni. Alla fine dell’addestramento ilcane che vive con il disabile lopuò aiutare nelle normali fac-cende quotidiane svolgendoper lui anche i compiti più dif-ficili:come aprire il frigorifero,prendere la cornetta del telefo-no, accendere la luce, attivareun salvavita e altri utili servizi.Finora i cani che hanno supe-rato la prova del corso sonocinque,tutti Labrador.Da parte dell’Ancapet sonoprivilegiati per i corsi cani conun buon carattere ,molto equi-librati e poco eccitabili, ingrado per questo di prepararsipoi ad assistere le personebisognose del loro aiuto.
la PAROLA agli ANIMALI...
DICEMBRE 200730
NNerina è una meticciadi piccola taglia, nonsterilizzata, di 14
anni d’età; la sua proprietariaha notato da qualche tempoche c’è qualcosa che non va: lacagnetta non vede più bene acausa delle cataratte e, purapparendo in discrete condi-zioni fisiche, presenta un peloopaco e una diffusa desquama-zione furfuracea. Nerinamanifesta anche dei sintomiche vengono scambiati persegni di buona salute: un appe-tito notevolmente aumentato e,soprattutto, una sete senzafreni che la porta a urinareabbondantemente e frequente-mente, anche in casa e durantela notte non riuscendo a tratte-nersi.Napoleone invece è un gattocolor crema, sterilizzato, di 19anni che ha subito in passatogravi fratture del bacino el’asportazione di un tumoreintestinale: come il suo nomesuggerisce ha un caratteraccioed è assolutamente insofferen-te a qualsiasi visita. I suoiproprietari hanno notato chenelle ultime settimane il micioha perso peso; il consumod’acqua è aumentato poiché la
ciotola deve essere riempitapiù volte al giorno ed èaumentata la quantità di urinaprodotta: nella lettiera . Infattinon si formano più le solitepallette raggrumate, ma lasabbia si presenta diffusamen-te inzuppata. L’andatura si èfatta difficoltosa senza che ilmicio mostri di soffrire: sem-bra piuttosto che sia particolar-mente affaticabile; la zampaposteriore ha assunto un atteg-giamento peculiare: il tallone,che normalmente nei gatti èportato sollevato, è abbassatoe giunge a toccare terra comese il gatto fosse diventatoplantigrado. E infine c’è Mosè, un canemeticcio, castrato, di 12 anni:si presenta in discrete condi-zioni generali ma, pur essendomolto vorace, è dimagrito ;mostra un mantello opaco conabbondante forfora, un addo-me disteso e una muscolaturaipotrofica, un temperamentoun po’ abbattuto. A causadella sete intensa si reca conti-nuamente a bere e produce un’enorme quantità d’urina: comeil suo omonimo biblico, ilnostro Mosè ha un rapportoparticolare con l’acqua: più
che per i soggetti normali, perlui è vitale poter contare su unapporto idrico costante.In tutti questi tre pazienti èstato sufficiente un sempliceesame per comprendere cosastava succedendo: l’aumentodello zucchero nel sangue (=iperglicemia) e la presenza dizucchero nelle urine (=glico-suria) suggerivano diabetemellito! Questa malattia colpiscesoprattutto i soggetti anziani,magari soprappeso, e, nellaspecie canina, le femmine nonsterilizzate.Nel gatto, come nell’uomo,prevale la forma di diabete cheè detta non insulino-dipenden-te (=di tipo II): può esseregestita senza ricorrere all’insu-lina ma utilizzando ipoglice-mizzanti orali associati a unadieta specifica; nei felini que-sta malattia ha la sorprendentepossibilità di guarire, tempora-neamente o permanentemente!Nel cane invece prevale laforma insulino-dipendente(=di tipo I) che richiede, oltrealla dieta, la somministrazionesottocutanea di insulina pertutta la vita del paziente.Nei nostri animali domestici il
la PAROLA a: il VETERINARIO
SALVATI DALL’ACQUA
DICEMBRE 200731
diabete mellito è contraddi-stinto da sintomi che facilmen-te possono destare attenzione :- aumento della sete(=polidip-sia)- aumento dell’urinazione(=poliuria)- aumento dell’appetito- dimagrimento , atrofiamuscolare- cataratta, nel cane- polineuropatia, atteggia-mento di plantigrado nel gatto - perdita di appetito, alito diodore dolciastro, stupore,coma nei casi complicati dachetocidosi- predisposizione alle infezionidi cute e vie urinarie.La diagnosi del diabete aieffettua con esami molto sem-plici:è importante però esclu-
dere altre malattiesottostanti o com-plicanti .Questa malattiarichiede un’attentagestione del pesocorporeo e un regi-me dietetico speci-fico attuato inmaniera rigorosa. La somministra-zione di insulinasi esegue per viasottocutanea una odue volte al dì:l’iniezione è sem-plicissima e non vi
è persona che non impari aeseguirla correttamente inpochissimo tempo; la difficol-tà sta invece nell’individuazio-ne della dose giusta: è impor-tante modificare la dose conmolta gradualità lasciando iltempo all’organismo di adat-tarsi al trattamento.Ovviamente ogni variazionedeve essere stabilita dal veteri-nario in seguito alla determi-nazione della glicemia. Il ruolo del proprietario ècomunque fondamentale per-ché deve valutare attentamentegli effetti della terapia. L’efficacia del trattamento incorso è testimoniata dalla ridu-zione della sete, della fame edell’urina prodotta; è impor-
tante che il proprietario siaconsapevole della possibilitàche insorgano episodi di ipo-glicemia: si tratta di eventipericolosi per la vita delpaziente contraddistinti dasonno quasi invincibile e, neicasi più gravi, convulsioni ecoma. Data la pericolosità di questiepisodi bisogna interveniretempestivamente sommini-strando anche solo dell’acquazuccherata da bere.Se il paziente è una cagna nonsterilizzata è indispensabileprocedere all’ovariosterecto-mia appena il diabete è statostabilizzato..E’ prioritario prevenire e trat-tare tutte quelle condizioniinfettive, quali quelle a caricodell’apparato urinario, che inquesti pazienti possono risul-tare molto aggressive a causadella compromissione delsistema immunitario.Tutto ciò, sia ben chiaro, nonha l’obiettivo di ristabilire lanormale concentrazione emati-ca del glucosio, meta chesarebbe perfino pericolosoperseguire , ma assicurare alpaziente una qualità di vitaquanto più prossima alla nor-malità.
Dr.Gianfranco Sperandio -Murato
la PAROLA a: il VETERINARIO
DICEMBRE 200732
da scoprire
IIl pellegrinaggio è proba-bilmente la più anticaforma di turismo, in grado
di muovere milioni di personeper migliaia di chilometri,indifferentementedal culto praticato.Pur se spinto esclu-sivamente da moti-vazioni di tipo reli-gioso, il pellegrinoè un turista in sensostretto, nel momen-to in cui domandavitto e alloggio, tra-sporto e serviziaggiuntivi. Pertutto il ‘900 il turi-smo religioso èstato consideratodagli operatori un“turismo povero”, avolte anche didisturbo rispetto aiflussi consolidati, e quindi datralasciare o meglio da evitare. Grazie al Giubileo, all’impe-gno in prima persona di PapaGiovanni Paolo II e a numero-si interventi di organizzazionee promozione su scala nazio-nale e sopranazionale, il turi-smo religioso sembra aver
ritrovato nuovo vigore, conflussi crescenti ed ingentimovimenti di capitale. Questariscoperta del fenomeno haspinto molti imprenditori ad
organizzarsi per offrire un pro-dotto specifico, e molti ammi-nistratori locali ad avviare esostenere iniziative a favoredei pellegrinaggi. L’Italia è da sempre tra le prin-cipali mete del “turista pelle-grino”, con Roma capofila enumerosi centri altrettanto
gettonati, spesso anche di pic-cole e piccolissime dimensio-ni. Uno strumento per mettere asistema più località, per creare
una rete sul territo-rio è il “percorsoturistico”: gastro-nomico, culturale,ecologico e soprat-tutto religioso.Anche per questomotivo negli ulti-missimi anni sisono riscoperti icammini religiosi,le vie storicamentepercorse da illustrirappresentanti diculto, e dopo diloro da grandiflussi di pellegrini. Tra questi itinerarila Via Francigena,
la strada che collegaCanterbury con Roma (e que-sta con Gerusalemme raggiun-gendo il porto di Brindisilungo la Via Appia -Traiana),sembra destinata a riscuotere ilmaggior successo.Riconosciuta nel 1994 quale “Itinerario Culturale d’Europa”
i cammini del turismo religioso:i cammini del turismo religioso:La Via FrancigenaLa Via Francigena
Piaceri e luoghi
di Marco Brogna
DICEMBRE 200733
Piaceri e luoghi da scoprire
la Via, lungo i suoi1.750 chilometri, attra-versa Inghilterra,Francia, Svizzera edItalia, in cui giungevalicando il Passo delGran San Bernardo.Tra i cammini religiosiè certamente il piùinteressante, dal puntodi vista morfologicoper i paesaggi attraver-sati, eterogenei e fra-stagliati, e dal punto divista culturale, per ipopoli incontrati. Inquesto caso il prodottoturistico non è la metada raggiungere (laBasilica di San Pietro)ma il cammino stesso,con tappe predetermi-nate e luoghi di cultoda visitare. Di partico-lare interesse è il tratto di ViaFrancigena che attraversa ilLazio, ripercorrendo quelloche certamente fu il camminodell’Arcivescovo diCanterbury Sigerico: la primatappa, in piena Tuscia parte daAcquapendente, transita perBolsena, e da qui giunge finoal borgo medioevale diMontefiascone; la secondaconduce al capoluogo Viterboe la successiva all’altro centromedioevale di Vetralla; quindiuna tappa verso l’antica cittàetrusca di Sutri, per entrare,nella penultima tappa, in pro-
vincia di Roma e giungere aCampagnano di Roma; di qui,verso la città di Pietro, dopoaver sostato una notte fraFormello ed Isola Farnese. Ilpercorso attraversa 13 comunidi interesse storico (tra tuttiSan Lorenzo Nuovo,Caprinica e Nepi) e numerosearee di interesse naturale (ilParco di Veio, i laghi di Vico,Bolsena, Bracciano eMartignano), arricchendo lafilosofia del pellegrinaggiocon ulteriori interessi culturalie paesaggistici. Le tappe pre-vedono circa 22 chilometri algiorno, per 5/6 ore di cammi-
no. Un percorsoalla portata dimolti, se non ditutti. L’offertaricettiva è beno r g a n i z z a t a :considerandoanche i comunilimitrofi, esclu-sa Roma, è pos-sibile indivi-duare 67 eserci-zi alberghieri e241 esercizicomplementari,di cui 34 caseper ferie, oltrenumerose strut-ture di tipo reli-gioso difficilida censire. Seun tempo il pel-legrino cercavaun viaggio a
basso costo oggi non è piùnecessariamente così. Ad un’offerta di classe econo-mica si affiancano un’offertaintermedia ed una di livelloelevato. Lo stesso vale per laristorazione e per i servizicomplementari. Il cammino èfacile da seguire anche conmezzi propri, grazie ad unaspecifica segnaletica interna-zionale, ad una cartellonisticaparticolarmente curata e adun’opera di promozione ecomunicazione diffusa su tuttoil territorio, nazionale e inter-nazionale.
DICEMBRE 200734
IIl Comune di Cassino è tra leCittà decorate al Valor Militareper la Guerra di Liberazioneperché è stato insignito dellaMedaglia d'Oro al ValorMilitare il 15 febbraio 1949per i sacrifici delle sue popola-zioni durante la seconda guer-ra mondiale. Ma... lo sapevate che è anti-chissima? Posta nella partemeridionale della RegioneLazio e precisamente nellaprovincia di Frosinone,Cassino ha da sempre, il centrocollocato alla base del collechiamato Montecassino, roc-cioso, che si eleva fino a oltre500m. sul livello del mare,allargandosi nella pianura rac-chiusa dai fiumi Liri e Rapido.Poco lontano dal centro, infat-ti, il Rapido si versa nel Liriche diventa così il “ famoso”fiume Garigliano. A causa di questa abbondanzadi acque, i primi insediamentisono sorti nelle caverne dellacollina, proprio perché nellavallata vi era un bacino lacu-stre. Sono stati rinvenuti, infat-ti, reperti che attestano la pre-senza umana, risalenti alNeolitico; nell’Età del ferro sidovrebbe essere formato unostanziamento attestato dallapresenza di una necropoli.Secondo alcuni studiosi, l’ori-gine del nome deriva dallaparola sabina cascum, dalsignificato di "antico", ad indi-care la remota origine dell’in-sediamento. La città, in epoca
romana, viene chiamataCasinum. Essa era collocata alconfine fra i territori deiVolsci, sotto cui sarebbe sorta,e quello dei Sanniti. Quando i romani nel 313 a.C.presero il controllo dell’area,fondarono una colonia,Interamna Succasina, che con-trollava parte del territorio diAquino e Cassino. Annibaletransitò nell’area durante laseconda guerra punica, maCasinum rimase fedele aRoma. In epoca romana l’abitato eracollocato presso l’attuale fra-zione Crocefisso ed era attra-versato dall’antica via Latina.Era fortificato da circa 4 km dimura ed era ricco di monu-menti, essendo la città agiata.A Casinum eresse una sua villaMarco Terenzio Varrone. Fuprima municipium, poi coloniaed infine praefectura a testi-monianza del progressivoinserimento nell’ordinamentodell’Urbs. Oltre al passaggio della via
Latina, nel territorio diCasinum nasceva una viaverso la Val di Comino,l’Abruzzo, Sora e che infinegiungeva a Roma. A causa delle vicende medioe-vali, non mantenne sempre lostesso nome: divenne primaCastellum Sancti Petri, poiEulogimenopoli, ovvero "Cittàdi San Benedetto", infine SanGermano. Solo con l’Unità d’Italia, nel1863, la città riprese il nomeoriginario.Ma attraverso le vicende, i luo-ghi e gli uomini che hannosegnato gli otto mesi più san-guinosi della campagnad'Italia, rischiò proprio nell’ul-tima guerra, di sparire persempre dalle mappe, con tuttala sua soria e la sua cultura.La battaglia di Cassino, è con-siderata ancora oggi uno degliscontri bellici più importanti ediscussi della Seconda GuerraMondiale.
rha
CASSINO non solo guerra...
Piaceri e luoghi da scoprire
DICEMBRE 200735
LLa cucina tradizionaleciociara antica e nuovaallo stesso tempo è un
prezioso reperto che viaggianei secoli dentro e fuori dai con-fini della provincia, infatti, lacucina di questa antichissimazona della regione del Laziomeridionale custodisce inveceun insieme di sapori e di parti-colarità di primissimo ordine edall'insospettabile varietà. Dasfatare il luogo comune chevuole la cucina ciociara comepovera e rozza. La sua innega-bile matrice contadina (comunealla quasi totalità delle cucinetradizionali italiane) è moltovaria e ricca, come la moltepli-cità dei popoli che hanno abita-to la Ciociaria. La tradizioneculinaria le cui tracce si trovanonei "quaderni delle nonne" hatutti i diritti e i requisiti peressere considerata "ciociara" e"tipica". Si tratta, infatti, moltospesso di rielaborazioni, arric-chimenti e affinamenti di quelleche sono le ricette universal-mente considerate tradizionali.Tanto per fare un esempio, levarietà di zuppe sono tante chemeriterebbero più di un articoloapposito. La varietà di gusti e dipreparazioni è molto interessan-te e i risultati, spesso, sonoassolutamente sorprendenti. Siva dalle versioni più semplici erozze a vere e proprie "ribolli-te", se si vuole anche più gusto-se del celeberrimo piatto tosca-no, se non altro per l'assolutasuperiorità del pane di grano
ciociaro su quello tanto osanna-to dei fiorentini. Altro punto diforza della cucina ciociara ècustodito nella varietà dellepaste fresche e nelle salse a basedi pomodoro e carni. Uno deisegreti di tali preparazioni con-siste nella qualità degli insacca-ti e proprio delle carni. Il maia-le ciociaro, gli agnelli deipascoli ciociari, il pollo d'aia evia di seguito. Le paste freschedella tradizione ciociara cono-sciute al di fuori della regionesono poche e, tutto sommato, sitratta delle meno caratteristiche.Ci riferiamo, ovviamente, allefettuccine, ampiamente presentianche in altre zone d’Italia.Meno noti i maccheroncini dipasta all'uovo (fini fini) o vere eproprie rarità, gli impasti disemplice acqua e farina, con laquale si preparano in varietàcospicue, i maccheroni ai ferrio i Paternostri, o gli strozzapre-ti, realizzati anche con l'utilizzodi utensili metallici. Numeroseanche le variazioni del timballoalla ciociara, realizzato origina-riamente con lasagne di pastaall'uovo farcite a strati da sughidi carne e formaggio fresco. Se ne trovano di diversi tipi,particolarmente ricchi dove fre-quente anche l'uso dell'uovosodo e polpettine di carne emozzarella magari di bufala.Oppure specialità come gli
insaccati di maiale. Molto usatenelle salse sono le salsicce da,poi, utilizzare come pietanza oin piatto unico insieme al loro"sugo". Celebri i piatti a base diagnello e di capretto, infornati obrodettati, anche a seconda delperiodo dell'anno e della dispo-nibilità. Particolarissime alcunericette speziate come ilGarofolato di Veroli o ilcosciotto di capretto allaCiociara, infornato con copioseerbe aromatiche. Buono ancheil pollo alla ciociara, cucinatosemplicemente al tegame convapori di vino e aceto.Tantissime le minestre e lezuppe a base di verdure locali.Ottimi i broccoletti, le cicorie,le verze. I legumi la fanno dapadrone in tante preparazioni.Squisiti i funghi preparati inzuppa, alla piastra e in millealtri modi specialmente nellesalse. In ultimo, ma solo per lospazio editoriale, vari e preliba-ti i formaggi della zona, soprat-tutto di pecora e di capra. Il viaggio nella terra ciociarapuò essere dunque sorprendenteanche per il palato, oltre che perla vista. Orientarsi quindi in unterritorio così interessante puòessere fatto anche con un per-corso culinario che ci avvicinaalla storia ed al passato.
rha
la cucina tradizionale
Tradizioni e... Cucina
DICEMBRE 200736
LLa fine del millennio vede cre-scere, inattesa, una "grandepaura": quella dell'alimenta-zione quotidiana. Dalla"mucca pazza" al pollo alladiossina, passando per il bovi-no agli ormoni, la soia transge-nica, le farine agli estratti dicadavere per gli animali damacello o i pesci d'allevamen-to, fino all'acqua minerale ealla Coca-Cola contaminate, lalista dei prodotti di consumoadulterati si allunga. Un filo rosso collega questeaberrazioni: la ricerca del mas-simo profitto da parte dellemultinazionali dell'agroali-mentare che stanno trasfor-mando l'agricoltura in un'indu-stria che non lascia più spazioal contadino. La salute peralcuni, gli affari per altri, men-tre noi rischiamo di trovare intavola, il vino senz'alcool e glispaghetti agli antibiotici.In alcuni Paesi la vigilanza incampo alimentare fa capo alministero della Sanità, in altriai dicasteri dell'Industria o delCommercio, mentre l'Europaunita sta lavorando per ottene-re sui prodotti, soprattutto unlivellamento di qualità.Certo, qualche dettaglio restada precisare. Non è ancora chiaro se sarà ilfruttivendolo a vendere medi-cine o se si finirà per fare laspesa in farmacia. Se si rischierà di intossicarsi
facendo il bis di broccoletti. Se sulle confezioni di zucchinemodificate comparirà l'avviso:"Attenzione, è un farmaco.Leggere le avvertenze prima dicucinare".Tuttavia la linea di tendenza èormai evidente: molte aziendescommettono che in un futuroe neanche tanto lontano, cisarà, il cibo che guarisce o lamedicina che nutre, a secondadel punto di vista. Solo qualche anno fa, infatti, sipensava di avere il futuroagroalimentare in pugno,c’erano aziende specializzateche lavoravano credendo allarivoluzione agricola, allamodificazione genetica, alla
diffusione dei semi genetica-mente modificati (GM), a par-tire dall’America e, che signi-ficava "lanciare il più impor-tante successo tecnologico ditutti i tempi, dalla scoperta del-l'aratro in poi". Ma poi si tuttoridimensionato e per fortunasia da noi che in Europa non haattechito. Anzi c’è stata un’avversionenei confronti delle nuove col-ture transgeniche, con sfilate emobilitazioni di associazioni . Fu addirittura coniato un nomeper l’occasione : “Nouvellecuisine per i poveri”. Oggi per aggirare un'opposi-zione sensibile, soprattutto aitransgenici in tavola, dai labo-ratori è uscita una nuova pro-posta: un prodotto ibrido;qualcosa che si venda con lafrequenza di un cibo ma abbiail valore aggiunto di una medi-cina. Non resta che aspettare dicapire come difenderci anchequesta volta... ma nel frattem-po mi viene da pensare: diquesto passo dove andremo afinire?
Fonte -Sinclair D et al. Sirtuin activators
mimic caloric restriction and delay
ageing in metazoans.
ALIMENTAZIONE da SBALLO o NATURALE
sCienZiAti ...PAZZie...sALUte
DICEMBRE 200737
E’davvero uno
straordinario roman-zo. Fu scritto nel 1894 daFederico De Roberto, unnarratore che fu , insieme aVerga e a Capuana, uno deimaggiori esponenti del veri-smo italiano ma restò pur-troppo poco conosciuto.Tanto che “I Viceré” rara-mente è entrato nelle scuoleanche se è un vero capola-voro.Il romanzo narra la storia di
una nobile famiglia sicilianadi origine spagnola, gliUzeda. Sono gli anni chevanno dai moti che si ebbe-ro nell’isola in occasionedello sbarco dei Mille diGaribaldi fino alle elezionidell’82. Gli Uzeda compongono unafamiglia numerosa dilaniatada una brama di potere e didenaro su cui si scatenanoaspre contese. I protagonisti sono: il princi-pe Giacomo, che riesce adiventare capo famiglia, èduro negli affetti ed è avi-dissimo di denaro; il dissolu-to conte Raimondo, che fasoffrire la moglie con i suoitradimenti; il cinico e cor-rotto Don Blasco, amantedelle belle donne e dei piace-ri della vita; il principinoConsalvo, costretto dal padreGiacomo ad entrare in unconvento e la sorella, donnaFerdinanda.Alle beghe tra i vari parentisi aggiunge la lotta che tuttiinsieme fanno per conserva-re i loro privilegi, in unacornice di grandi avveni-menti che preparano l’unitàd’Italia. Così succede che DonBlasco approfitti della sop-
pressione dei conventi peracquistare beni della Chiesa,il vecchio don Gaspare fingeidee liberali e riesce a farsieleggere deputato, così comefarà anche Consalvo, l’ulti-mo degli Uzeda che otterrà,anche lui, di farsi eleggerealla Camera ,al prezzo, però,di poco onorevoli compro-messi. Questo capolavoro, cono-sciuto da pochi sta trovandoda qualche settimana una tar-diva notorietà.Accade per-ché dal bellissimo romanzo èstato tratto un film che è orain programmazione in cine-ma di tutta Italia..Solo che nella versione cine-matografica la grande, gran-dissima opera narrativa delu-de le aspettative della granparte del pubblico ed èaccolto dalla critica con giu-dizi complessivamente nega-tivi. Il pur bravo(in altre occasio-ni)regista Roberto Faenzaonestamente avverte,neititoli di testa,che il film è“liberamente ispirato” alromanzo di De Roberto. In realtà con la trasposizionesullo schermo il capolavorosubisce un vero e propriostravolgimento..Anzitutto
STORIA, CULTURA e RECENSIONI
Titolo: I VICE REAutore: Federico De Roberto( scritto nel 1894 )Prezzo di copertina: €14,50Dati: anno 2007Editore: E/OCollana: Super E/O
“ I VICE RE ”
DICEMBRE 200738
non rappresenta minima-mente lo spirito e l’animache caratterizzano l’opera erapiscono chi la legge. E poi perché il regista tenta,senza riuscirci, di moderniz-zarla creando situazioni edesprimendo concetti chesembrano applicabili più alnostro tempo che a quello incui si svolge la vicenda dellafamiglia Uzeda. Detto questo è tuttavia consi-gliabile andare a vedere ilfilm. Perchè ci incoraggia a ricer-care, quindi a leggere la verastoria, quella che ha scrittoDe Roberto. E perché per-mette di scoprire in LandoBuzzanca, finora conosciutocome attore comico ,ungrande e sublime attoredrammatico cui è affidata laparte del principe Giacomo. Bravo anche il giovaneAlessandro Preziosi, cheinterpetra la parte del princi-pino Consalvo, combattutotra la schiavitù alle ferreetradizioni di famiglia e ilbisogno di vivere e di conta-re in un mondo nuovo, quel-lo promesso dall’arrivo deigaribaldini nel 1860.
Rita Grimaldi
L’avvento del traguardodella terza età non pre-clude la rinuncia asso-
luta alla cura del propriocorpo. La dimostrazione evi-dente e’ l’attenzione prestatadall’editoria nazionale allapresentazione di testi riguar-danti la salute e il benessereumano. Una citazione parti-colare merita il testo pubbli-cato dalla Casa EditriceCortina che da sempre sioccupa attraverso la collanaSalute e Società della pro-sperità fisica dei lettori. Inquesta brossura di 389 pagi-ne ( 18 Euro ) stampata sul
finire del 2006 dal titolo “L’attività fisica nella terzaetà. Promozione. Prescrizione. Controllo.Valutazione “ il curatore del-l’opera R. Saccomanni si e’interessato particolarmentedell’addestramento fisicocome vincolo irrinunciabileper il wellness personale. Illibro risponde alle domandepiù variegate sul tema delmantenimento corporeo inuna condizione di salute otti-male e come prevenzione eazione da seguire sulle even-tuali patologie cronicheemergenti. L’analisi accuratae dettagliata sul mondo deiveterani permette attraversodegli strumenti analitici l’individuazione delle esigen-ze primarie e non deglianziani, sulle risorse fisichee materiali a loro disposizio-ne in modo da individuare leattività più adatte per conse-guire e mantenere una buonaqualità di vita individuale esociale. Inoltre il testo e’ dipossibile utilizzazione daparte degli operatori del set-tore sociale ( assistenti dibase, educatori, fisioterapisti) che si occupano quotidia-namente delle problematichepiù comuni della terza età.Una piccola spesa per ungrande sapere.
nico Ciampelli
STORIA, CULTURA e RECENSIONI
Titolo: L’attività fisica nellaterza età
Curatore: Saccomani R.Pagine: 389Prezzo di copertina: €18,00Data pubblicazione: 2006Editore: Cortina Raffaello
Collana: Salute e società
DICEMBRE 200739
LIONS CLUBS 108L – I.T.A.L.Y.
BBiblioteca D’Argento èil nome dato alla nuovaBiblioteca aperta nel
Centro sociale di “Villa Rita” aFrosinone. Alla presenza delVice Sindaco e Assessore aiservizi sociali Dr. MicheleMarini, e del Presidente delcentro sociale, SilvanaImperoli, il Presidente CarmineCuomo a nome dei Lions, delClub Nova Civitas, ha donatoal centro sociale trecento testidi narrativa. Nell’ambito diquei progetti sociali di cui ogniComune dovrebbe farsi carico,anche se le finanze non permet-tono un incremento dell’attivitàculturale, l’unione delle forzesarà l’arma vincente e permet-
terà la realizzazione di operecome questa, inaugurata allapresenza di autorità lionistichee sociali, nel Comune diFrosinone . Un primo passo che apre lastrada alla collaborazione trapubblico e privati.Una collaborazione fattiva,verso una creazione di una retedi servizi che possano portareal raggiungimento degli obiet-tivi. Aver recuparato i libri che
compongono questa biblioteca,ha un significato importante:un libro è un amico che fa com-pagnia, che riempie la giornata,che aiuta la mente a mantenersigiovane e attiva. Svaghi, diver-timenti, ma anche cultura quin-di, offerta gratuitamente allepersone capaci ancora di emo-zionarsi con le pagine di unlibro.
rha
L’idea di realizzare una biblioteca presso un centro anziani del nostro comune cominciò a bale-narmi in occasione del Congresso Lions a Taormina quando un socio Lions presentò un serviceriguardante la terza età e proiettò delle immagini relative alla raccolta di libri per una bibliotecapresso un centro anziani che chiamò “biblioteca d’argento”.Rimasi molto sensibilizzata da detta iniziativa e con la collaborazione dei soci del mio Clubabbiamo dato inizio alle necessarie operazioni. Allo scopo di fare un’azione utile alla comunitàdi Frosinone abbiamo esposto il progetto alle Autorità comunali che, espresso parere positivo,hanno messo a disposizione una struttura comunale, Villa Rita, sede di un centro ricreativo peranziani. Insieme ai soci abbiamo raccolto circa trecento libri e dopo circa due mesi di impegno,siamo riusciti ad inaugurare la biblioteca dove ovviamente, in una apposita saletta con idoneascaffalatura per poggiare i libri, abbiamo voluto che campeggiasse il logo del nostro Lions ClubFrosinone Nova Civitas.Naturalmente abbiamo coinvolto gli ospiti del centro nella organizzazione e nella conduzionedella biblioteca dove, tra l’altro, i soci del Club si alternano nella lettura di alcuni libri commen-tandoli e stimolando uno scambio di idee per far sì che la mente degli anziani non segua l’invec-chiamento fisiologico del corpo.E’ risaputo infatti che la terza età, se vissuta tenendosi aggiornati ed avendo qualche interessepuò dare ancora delle soddisfazioni. Pertanto è dovere di tutti noi avere grande rispetto per gliAnziani e cercare di rendere la loro vita quanto più interessante e piacevole possibile.
Tina Amodio Dell’Aquila
UNA BIBLIOTECA“D’ARGENTO”
DICEMBRE 200740
GINNASTICA DOLCE...
Lo Lo sHiAtsUsHiAtsUPP
er capire un pochino loSHIATSU bisognaavere molto chiara
l’idea che l'uomo è un esserevivente nato dalla, nella e permezzo della Natura e pertantolui stesso è Natura.La Natura è equilibrio nellacontrapposizione; (giorno-notte, estate-inverno, caldo-
freddo, nascita-morte,……)Per vivere nel giusto modoanche l’uomo non può esimer-si dal vivere fuori da que-st’equilibrio naturale; l'equili-brio consiste nel corretto rap-porto tra corpo e mente, tragioia e dolore, tra lavoro eriposo, tra pensieri ed azioni,
tra vita e morte….L’uomo in equilibrio vive unalunga vita , armoniosa e sana;quello con poco equilibrio èdebole e soggetto agli attacchiesterni , alle malattie e , se nonripristina in tempo l’equilibriotra il corpo e la mente, non hapiù la capacità di reagire ecombattere; l’uomo che non è
in armonia vivemale, con dolorie muore prima.Il mangiaretroppo, il beretroppo, l’arrab-biasi troppo, ildormire poco, ilfumare, ….Porta il corpo inuno stato disquilibrio ener-getico; lo stoma-
co, il fegato, i polmoni, lacistifellea e tutti gli altri orga-ni, lavorano sottosforzo. Nel mulino se mettiamo piùgrano di quanto questi possamacinare, le macine lavoranosottosforzo e, se non si ristabi-lisce al più presto un equili-brio, il mulino si romperà.
Con lo SHIATSU, che letteral-mente vuol dire PRESSIONEcon le DITA, l’operatore cercadi ripristinare l’equilibrio nel-l’uomo, premendo con le ditasui MERIDIANI o canali ener-getici.Cos’è un MERIDIANO?Come il mulino a vento permacinare ha bisogno dell’ener-gia del vento o quello ad acquadella forza della corrente, cosìnella visione orientale delcorpo ogni organo ( il fegato,lo stomaco, i reni, i polmoniecc.) ha un MERIDIANO ocanale energetico che gli portal’energia per funzionare, edove il MERIDIANO prendel’energia da portare all’orga-no?Tra il cielo e la terra esiste unmoto perpetuo d’energia chesale in cielo e scende sullaterra, come l’acqua del mareche evapora in cielo e poiriscende sulla terra. Tutta la NATURA si alimentada questa fonte inesauribiled’energia, è da questa cheanche il corpo si carica del-l’energia necessaria per far
DICEMBRE 200741
Il contadino cerca il motivodella mancanza d’acqua scen-dendo il canale fino ad indivi-duarne la causa. L’operatore SHIATSU fa quel-lo che fa il contadino, indivi-duato l’organo (campo) chenon funziona bene, con lepressioni delle dita percorre ilpercorso del MERIDIANO(canale) corrispondente perindividuare il punto in cui c’èl’ostruzione. Come il contadi-no ripristina il passaggio del-l’acqua lavorando e portandovia il materiale in eccesso, cosìfa l’operatore SHIATSU che,individuato il punto di ostru-zione ( punto che quando si
preme fa molto male), cerca diliberarlo per ripristinare illibero fluire all’energia. Per questo lo SHIATSU non èun massaggio terapeutico, nonè una terapia alternativa, non èuna medicina non convenzio-nale.Lo SHIATSU stimola il corpoa ritrovare il proprio equili-brio e riattiva l’ AUTOGUA-RIGIONE.
Giancarlo Quagliotto
Operatore shiatsu A.P.O.S.
GINNASTICA DOLCE...
funzionare i suoi organi attra-verso i MERIDIANI che si ali-mentano di quest’energia e latrasportano fino agli organi.I principali MERIDIANI sono12, uno per ciascun organo, 6scorrono dai piedi alla testa e 6dalla testa ai piedi e, come unfiume che nel suo camminoalimenta il lago, il MERIDIA-NO alimenta l’organo.L’organo è come un campo diriso, se per una frana, unosmottamento, un terremoto ilcanale viene ostruito, l’acquanon arriva più al campo di risoo ne arriva poca e il campo nonriesce a produrre il riso neces-sario. Non è il campo che èammalato, ma c’è un’ostruzio-ne nel canale.Nel corpo il campo èl’ORGANO e il canale è ilMERIDIANO. Per il corpo, la frana potrebbeessere una botta o una cadutaricevuta, lo smottamento,un’infezione e un terremoto,un forte dolore o qualcos’altroche ostruisce il fluire del-l’energia nel canale o MERI-DIANO.
AnCHe..AnCHe.. PeR LAPeR LAterzaterza ETA’ETA’??
NOVEMBRE 200742
AAlcuni alimenti comunioffrono un certo gradodi protezione dall’as-
salto dei virus influenzali nelperiodo invernale. Ed è belloricordare quando si era ragazzie la mamma ci propinava ilbrodo.Ad esempio per il tradizionalebrodo di pollo, ricordiamo : lesue virtù sono collegate alcalore che crea vasodilatazio-ne e quindi beneficio per le vieaeree superiori irritate e uneffetto fluidificante su muco ecatarro. A queste proprietà sisomma un’attività antinfiam-matoria intrinseca di recentedimostrata da uno studioscientifico pubblicato sullarivista internazionale Chestche spiega: - “ Nel brodo dipollo vi sono proteine cheaccelerano il rinforzo dellamembrana dei globuli bianchie di altre cellule del sistemaimmunitario”.Se poi aggiungiamo spezie e,in particolare di peperoncino,– in virtù delle proprietà vaso-dilatatrici di quest’ultimo – ilbrodo di pollo, rende solita-mente ancora più efficace que-sto antico rimedio della nonna.Vi sono poi alcuni alimenti
base, in particolare frutta eortaggi di stagione che fornen-do un’assunzione di vitamine,oligoelementi e altre sostanzeutili alla difesa dell’organi-smo, costituiscono una poten-ziale barriera naturale anti-virus durante la stagione inver-nale. Prendiamo per esempio ilcavolo, esso in tutte le suevarianti appartenenti alla fami-glia delle crucifere - verza,cavolo bianco, rosso e cappuc-cio – contiene minerali come ilferro, sali minerali e vitamine(in particolare C) che agisconopotenziando gli enzimi protet-tivi e i processi di difesa anti-virus dell’organismo. Le virtù benefiche del cavolopossono essere sfruttate anchegrazie al suo succo o utilizzan-done le foglie. Un’attenzioneparticolare va posta alle moda-lità di cottura delle crucifereche non devono essere scalda-te troppo a lungo e a tempera-ture troppo elevate che ne dan-neggiano i nutrienti protettivi.Altri ortaggi di uso comune dicui può essere aumentato ilconsumo in cucina nei mesiinvernali sono la cipolla el’aglio: oltre ad essere ricchi divitamine e sali minerali, hanno
proprietà antisettiche ed espet-toranti e sono quindi utili perfluidificare ed eliminare ilcatarro. Sappiamo che proprie-tà fluidificanti sono attribuiteanche alle pere e alle melecotte, tra i rimedi di stagionepiù tradizionali. In questo casoconsiglio di prepararle conl’aggiunta di miele che favori-sce la fluidificazione del catar-ro. Questo caldo rimedio puòanche servire a calmare le crisidi tosse e la raucedine secca.Utili per l’apporto di vitamine,in particolare la C, sono sia ilimoni che le arance. I limonida alcuni sono consideratianche depurativi tanto da con-sigliarne un consumo elevato.Fatto sicuro e accertato è chela vitamina C, disponibile atavola grazie ai limoni, costi-tuisce un complemento utilis-simo dell’alimentazione eaumenta le difese dell’organi-smo: infatti il limone, spremu-to a freddo sui cibi, facilitàl’assorbimento del ferro daglialtri alimenti che ne sono ric-chi (cavoli, spinaci, carnirosse) potenziando quindi ledifese naturali. Contro raffred-dore, mal di gola e tosse, quin-di, non dieta ma cibi giusti.
consigli utili
INFlUENZA... INFlUENZA... quale la giusta dieta?quale la giusta dieta?
consigli utili
NOVEMBRE 200743
SSi avvicina il Natale contutte le sue problemati-che...Sia che intendiate
passarlo in casa con i vostriparenti, sia che siate costretti apassarlo in una casa di riposo,ognuno di noi ha diritto diavere il proprio albero diNatale. Da bambini si speravanei doni, da adulti il donomigliore è la salute, poi la con-dizione economica e la sereni-tà e, questi sono i doni chedovremmo chiedere sempre alnostro Signore . Manca circa un mese al Natalee già da tempo in giro si respi-ra la delirante atmosfera con-sumistica che precede questafestività. Mi piacerebbe inquesto periodo prenataliziocercare e scovare ecoregali dapresentare a parenti e amici,magari da scartare in un atmo-
sfera il più possibile sostenibi-le. Il dilemma “albero diNatale vero o albero di Natalefinto” sembra un problemainsolubile. Ed ecco alloraprendere spunto per un alberodiverso...Avete mai pensato ad un albe-ro di Natale fatto di giornali?Ecco questo è una formanuova per non imbattersi nel-l’impatto ambientale delle dueopzioni . Sì perchè sia che siavero e sia che sia di plastica,entrambi vanno a rovinare unecosistema. Per il primo (vero)cerchiamo di adottare tutte leaccortezze possibili per garan-tire un’ospitalità dignitosaall’albero nella nostra casa. Seil tema vi interessa il CorpoForestale fornisce tutta unaserie di consigli da seguireprima, durante e dopo ilNatale. Ma sappiamo che inmolti casi la pianta vienetagliata. o muore con la diver-sa allocazione. Il secondo(quello finto), nella speranzache duri il più a lungo possibi-le negli anni, con lo smalti-mento della plastica ed acces-sori. Quindi? Ecco allora l’al-bero di carta. Alla fine dellefeste potrà essere smontato ericiclato. L’unica cosa di cui
dovrete munirvi è qualche pal-lina e qualche filo di luci colo-rate. E’ più facile di quello chepensiate. Adesso vi dico comesi fa:1) In ogni luogo si trovanogiornali, ma se siete abbonatiad un giornale, con i quotidia-ni viene meglio2) Arrotolateli ad uno ad uno:andranno a formare i rami delvostro albero ecologico3)Unite tra di loro i giornaliusando del nastro adesivo.Molto nastro adesivo...4) Decorate a piacimento e...accendetelo!!!
SI AVVICINA NATALE...
CONSIGLI UTILI CONSIGLI UTILI
DICEMBRE 200744
UTILIINDIRIZZI
AIMA(Associazione ItalianaMalattia di Alzheimer)L’associazione svolge attivitàdi informazione, supporto etutela dei malati morbo diAlheimer e dei loro familiari.Organizza seminari e corsi diformazione per operatorisocio-sanitari.
AIUTO(Associazione ItalianaUguaglianza Tutela pariOpportunità invalidi)Esegue trasporti a favore dianziani e disabili per visitemediche, terapie, esami. Ilservizio è gratuito.
ANTEAS(Associazione NazionaleTerza Età Attiva Solidale)È un'associazione di volonta-riato e di solidarietà promossadalla Federazione Pensionatidella CISL. Intende offrireun'occasione di impegno orga-nizzato a coloro che, ritiratisidal lavoro, sono disponibili adedicare una parte del lorotempo e delle proprie capacitàpersonali in attività e progettidi carattere sociale.
Antica Italia(Associazione NazionaleTrasporti Invalidi Civili edHandicappati)Esegue trasporti a favore dianziani e disabili per visitemediche, terapie, esami. Ilservizio è gratuito.
ANVA(Associazione NovareseVolontari per Anziani)È espressione dei Centri diIncontro per anziani operantiin città. Si occupa, oltre allaorganizzazione degli stessicentri, della promozione diattività culturali e ricreative,socio-assistenziali e sanitariea favore della popolazioneanziana. Gestisce inoltre unaCasa Famiglia e promuove“Un sorriso per amico”, asso-ciazione di volontari presso la“Casa Protetta”.
ASAP(Associazione di Solidarietà edi Assistenza Popolare)L'associazione opera a livellocittadino in vari ambiti didisagio. Svolge gratuitamenteattività di assistenza ad anzia-ni bisognosi parzialmente o
non autosufficienti, sia adomicilio che in istituto.Inoltre organizza attività dianimazione, incontri, gite esoggiorni estivi per anzianinon autosufficienti.
Associazione Costantinianadi San Giorgio ONLUSOffre servizio socio-assisten-ziale ai centri per anziani.
Associazione di volontariatoper la tutela dei diritti delmalato
Associazione NazionaleVolontari Lotta contro iTumoriAssistenza ai malati oncologi-ci e ai loro familiari.
Associazione “Vivi La Vita”TelesoccorsoL'associazione svolge un ser-vizio di telesoccorso e tele-controllo a favore degli utenticollegati (in prevalenza anzia-ni) attraverso: risposta in vivavoce agli allarmi che giungo-no alla centrale di ricezione;contatto telefonico bisettima-nale per gli assistiti che lodesiderano
Associazioni di volontariato eAssociazioni di anziani
DICEMBRE 200745
UTILIINDIRIZZI
Associazione Volontari dellaNotteOffre assistenza notturna adegenti ospedalieri in condi-zione di bisogno.
AUSER(Associazione perl’Autogestione dei servizi e lasolidarietà)Fornisce consulenza fiscale elegale, organizza la formazio-ne per il volontariato e !'auto-gestione, regola i rapporti conenti ed istituzioni.
AUSER – Filo d’argentoÈ un telefono di solidarietàgestito da operatori volontari,effettua servizi di trasporto edaccompagnamento alle perso-ne disabili o anziane con diffi-coltà motorie.
AVO(Associazione VolontariOspedalieri)c/o Az. OspedaliereOffre assi-stenza ai malati in ospedale.
AVSA(Associazione VolontariatoSimeone e Anna)Offre ai Centri d’incontroanziani assistenza fiscale,disbrigo pratiche e accompa-gnamento
Caritas DiocesanaPromuove il volontariato siasingolo che organizzato.Gestisce centri di accoglienzaper i bisognosi. Organizza
centri di ascolto del bisognopresso le parrocchie, cui èpossibile rivolgersi o sostene-re con il proprio aiuto.
CRICroce Rossa ItalianaAttualmente interviene intempo di guerra, di calamità edi pace, dovunque necessiti,con lo scopo di alleviare lesofferenze umane con impar-zialità, senza distinzione dirazza, di convinzioni politichee religiose.
CVS(Associazione “CentroVolontari della Sofferenza”)Gruppi di ammalati che sisostengono a vicenda incon-trandosi periodicamente conmomenti di spiritualità, aiutatida altre persone che fannoparte dell’Associazione.
Club TriventenniOrganizza attività ludicomotoria (corsi di ginnasticadolce) mirate alla promozionedella salute nelle personeanziane, in tutti i quartieri.
Gruppi di VolontariatoVincenzianoc/o Caritas diocesana.È un’associazione cattolicapresente in varie parrocchiecittadine. I suoi volontari sioccupano di persone indigentie malati fra cui gli anziani,svolgendo un’attività a carat-
tere prevalentemente domici-liare.
OFTAL(Opera Federativa TrasportoAmmalati a Lourdes)Associazione di volontari cheorganizza viaggi ai santuariper pellegrini, specializzatanell’accompagnamento diammalati e disabili.
Telefono AmicoOffre telefonicamente soste-gno psicologico e morale apersone in condizione di disa-gio esistenziale tutti i giorni.
UNITALSIUnione Nazionale ItalianaTrasporto Ammalati aLourdes e SantuariInternazionali.
UNITREUniversità Terza Età NovaraÈ un’associazione che pro-muove iniziative di educazio-ne permanente e di aggiorna-mento culturale
U.P.T.E.L.UNIVERSITA’ POPOLAREPER TUTTE LE ETà DILATINA.La UPTEL mira a potenziarele qualità dell’individuo e acoltivare il pensiero, la manua-lità, la memoria, le emozioni,l’affettività: una forma di cre-scita individuale che diventapatrimonio della collettività.
DICEMBRE 200746
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Dott. Claudio Beltrami, Dr. Pasquale Bossa, Prof. MarcoBrogna, Prof. Nico Ciampelli, Dr.ssa Rita Grimaldi, Dr.Fabio Marino, Dr. Giuseppe Messinese, On.le Riccardo
Pedrizzi, Dr. Giancarlo Quagliotto, Anna Raccuja, Avv. Mario Rapanà, Avv. Sergio Rossi ,
Avv. Silvestro Stazzone, On.le Stefano Zappalà
Tutte le collaborazioni e gli articoli inviati alladirezione sono a titolo gratuito e previo invito.Gliarticoli pubblicati sono redatti a cura e responsabi-lità dei collaboratori. L’Editore e il DirettoreResponsabile declinano - pertanto - ogni e qualsia-si responsabilità presente e futura relativa alle opi-nioni, alle notizie, alle dichiarazioni raccolte equant’altro riportato negli articoli a firma dei col-laboratori .
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