#AdUmbria2015: Azione e aspettative dell'Agenda digitale dell'Umbria
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Azioni ed Aspettative dell’Agenda digitale dell’Umbria
Restituzione dei focus group sulle 5 missioni
Prof. Stefano Epifani
Sapienza, Università di Roma
I FOCUS GROUP
Gli obiettivi
Condividere le esperienze
Rilevare le esigenze
Sviluppare la collaborazione
Le tappe
Competenze digitali ed e-Inclusion
• Orvieto
• 10 marzo 2015
• 22 partecipanti
Qualità della vita e salute
• Foligno
• 11 marzo 2015
• 18 partecipanti
Infrastrutture tecnologiche digitali
• Città di Castello
• 13 marzo 2015
• 26 partecipanti
Cittadinanza e diritti esigibili
• Perugia
• 17 marzo 2015
• 23 partecipanti
Sviluppo per la competitività
• Terni
• 18 marzo 2015
• 23 partecipanti
Le modalità operative Lo
str
um
ento
• Focus group guidato
Gli
atto
ri
• Il moderatore
• L’esperto
• La società civile
• La task force regionale
Gli esperti coinvolti
Salvatore Marras
•Competenze digitali/e-inclusion
•Orvieto
Paolo Colli Franzone
•Qualità della vita e salute
• Foligno
Alfonso Fuggetta
• Infrastrutture tecnologiche e digitali
•Città di Castello
Donato Limone
•Cittadinanza e diritti esigibili
•Perugia
Maria Rita Fiasco
• Sviluppo per la competitività
•Terni
LE ESIGENZE TRASVERSALI ALLE
5 MISSIONI
Banda larga ed ultra-larga,
connettività diffusa • Strumento di inclusione
digitale;
• Supporto
all’erogazione dei
servizi delle
Amministrazioni sul
territorio;
• Leva di sviluppo
economico;
• Canale per esercitare i
propri diritti.
Competenze digitali
• Per avere
consapevolezza ed
acquisire una visione
delle opportunità offerte
dal digitale (e sfruttarle);
• Per supportare
l’inclusione (digitale e
non);
• Per promuovere lo
sviluppo ed essere
competitivi nello scenario
nazionale ed
internazionale.
Dati aperti
• Per supportare lo
sviluppo di servizi da
parte delle imprese;
• Per incrementare il
livello di trasparenza ed
accountability
dell’amministrazione;
• Per promuovere il
coinvolgimento dei
cittadini.
Software libero
• Per far risparmiare
risorse alla
collettività;
• Per ottimizzare gli
investimenti in IT;
• Per “restituire”
valore al territorio
promuovendo
standardizzazione e
riuso.
Collaborazione
Tanto tra centro e periferia
che tra l’Amministrazione
ed i suoi Stakeholder, per:
• Abbattere il rischio di
autoreferenzialità;
• Aumentare il livello di
sinergia;
• Garantire concretezza alle azioni progettuali;
• Rispondere alle esigenze
del territorio.
Allineamento
Contemperare la
dimensione strategica (di medio/lungo
periodo) con:
• le esigenze
operative e di
servizio immediate;
• i progetti attivati sul
territorio.
Luoghi di condivisione
• Per portare il digitale
nei territori;
• Per sviluppare momenti
di confronto e di
crescita;
• Per ibridare le
esperienze;
• Per far conoscere e
condividere le buone
pratiche.
LE ESIGENZE DELLE SINGOLE
MISSIONI
Infrastrutture tecnologiche e
digitali Missione A
Assicurare
un'infrastruttura
digitale utilizzabile dal
sistema pubblico e
privato
Città di Castello, 13
marzo
Infrastrutture tecnologiche e digitali (1/3)
Attivazione della fibra ottica
“Purtroppo non possiamo aspettare. Da anni ci muoviamo in
accordo e con il supporto della Regione, oggi abbiamo bisogno
di vera banda larga”
Massimo Belardinelli, Dirigente scolastico
“Il problema non è solo se nel 2020 avremo il 100% degli utenti
che avranno i 100 megabit. È importante usare bene quella che
è già stata posata!”
Alfiero Ortali, Dirigente Provincia di Perugia
Infrastrutture tecnologiche e digitali (2/3)
Consolidamento applicativo
“Questo incontro ci insegna che c’è già un alto livello di sinergia,
ma talvolta la cooperazione applicativa tra enti potrebbe essere
aumentata e migliorata. Al cittadino non importa dove sta il
datacenter del CUP. Al cittadino importa cosa può fare
concretamente”
Alfiero Ortali, Dirigente Provincia di Perugia
“L’informatizzazione ha raggiunto il suo obiettivo se non devo andare in 10 uffici per completare un processo: posso anche
presentare un foglio di carta, ma l’intero processo deve risolversi
in due giorni. In questo senso l’interoperabilità è fondamentale”
Angelo Larotonda, Umbria Digitale
Infrastrutture tecnologiche e digitali (3/3)
Coordinamento strategico
“Troviamo il modo di strutturare e dare continuità a una
comunità di competenze distribuite nella pubblica
amministrazione (ma non solo), per avviare un dialogo
permanente a supporto dello sviluppo”
Stefano Moretti, Umbria Digitale
“C’è bisogno di una regia unica che possa dare chiarezza,
perché la chiarezza permette alla PA e al privato di lavorare insieme al meglio”
Alfiero Ortali, Provincia di Perugia
Cittadinanza e diritti esigibili
Missione B
Riconoscere la
cittadinanza digitale
e rendere esigibili i
diritti con il digitale
Perugia, 17 marzo
Cittadinanza e diritti esigibili (1/2)
Momenti di incontro e confronto
“Servono tavoli di coordinamento: gli stakeholder da coinvolgere all’inizio
servono per avere il quadro della situazione e per definire le strategie. Poi la
cabina di regia avrà il compito di articolare le linee d’azione”
Ernesto Rossi, Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria
“Servono momenti di confronto come questo, aperti ai cittadini, anche per la
programmazione dei servizi. Se vogliamo porci nell’ottica dell’erogazione di
servizi a categorie diverse, quando un comune vuole sviluppare un programma
per automatizzare la ragioneria, per esempio, non può rivolgersi solo ai funzionari
interni, deve rapportarsi con il territorio!”
Francesco Mosiello, Comune di Terni
“Dobbiamo costruire ‘comunità’ attorno ai temi del digitale, per far comprendere a cosa serva il digitale alle categorie professionali. Servono incontri
periodici con gli imprenditori, con le categorie professionali”
Roberto Palazzetti, Rappresentante Assintel
Cittadinanza e diritti esigibili (2/2)
Semplicità
“Il problema è anche come far incontrare domanda e offerta.
Le Associazioni lavorano sui loro focus d’attività, ma a volte è
difficile estrapolare quelle informazioni che servono a
determinate categorie d’utenza, che sono distribuite su più siti
della PA”
Ernesto Rossi, Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria
“Come associazione abbiamo esigenza di un linguaggio
semplice. Abbiamo commercianti, attori della comunicazione e imprenditori che hanno bisogno di riposte veloci e concrete”
Roberto Palazzetti, Rappresentante Assintel
Competenze digitali ed
e-inclusion Missione C
Sviluppare le
competenze digitali
del capitale umano e
rinforzare i processi di
inclusione nella
società digitale
Orvieto, 10 marzo
Competenze digitali ed e-inclusion (1/3)
Sapere di non sapere
“Le fasce colpite oggi dal digital divide sono popolate da
coloro che non sanno di non sapere. Tantissimi anziani, ma
anche giovani e persone di 30 o 40 anni, che hanno quasi un
‘blocco’ verso la tecnologia. Un blocco che dipende dal fatto
che non sanno nemmeno che l’Information Technology
potrebbe essergli utile”
Giuseppe Greco, Unione Nazionale lotta analfabetismo
“Non c’è formazione di base. E vale non solo per il pubblico ma
anche per il privato: le piccole aziende non hanno
consapevolezza di come e a cosa serva gestire, ad esempio, i
social network, o un sito di e-commerce”
Laura Ricci, Italian Webmaster Association
Competenze digitali ed e-inclusion (2/3)
Nuove modalità per la formazione
“La formazione in aula non ha più un gran senso da sola: la
formazione oggi è stimolare la necessità dell’uso del digitale;
facciamo capire quante opportunità ci sono nella rete, solo così
si formerà educazione spontanea”
Caterina Moscetti, Coder Dojo
“E’ importante trovare strumenti e modelli che permettano a
scuole ed università, di creare laboratori digitali aperti alla
società, anche agli artigiani. Dove operatori turistici e commercianti, possano, ad esempio capire l’importanza per il
loro lavoro del digitale e dei suoi strumenti”
Osvaldo Gervasi, Università di Perugia – Associazione LibreItalia
Competenze digitali ed e-inclusion (3/3)
Supportare il software libero
“Puntiamo sull’open source in prospettiva continuativa e non
dimentichiamo di lavorare su attività digitali open anche sui libri
di testo. Ci sarebbe un risparmio enorme per le famiglie”
Maria Paola Sebastiani, Dirigente Liceo Marconi di Foligno
“L’esperienza fatta con la Provincia di Perugia con LibreOffice
ha portato vantaggi enormi: le persone formate all’uso di
strumenti di base come LibreOffice, per esempio, vivranno la loro
esperienza lavorativa in un modo nuovo, creativo e in linea con le aspettative del futuro”
Osvaldo Gervasi, Università di Perugia – Associazione LibreItalia
Sviluppo per la competitività
Missione D
Innovare con il
digitale mercati,
prodotti e processi
per la competitività
Terni, 18 marzo
Sviluppo per la competitività (1/2)
Piattaforme e circolarità dell’informazione
“La disponibilità di dati aggiornati sul territorio – ad esempio sugli
eventi dei singoli Comuni – è di grande aiuto per albergatori e
commercianti, che possono basarsi su queste informazioni per
sviluppare offerte ad-hoc”
Enrico Valentini, Confcommercio - Federalberghi
“Non solo la disponibilità di dati aperti, ma anche la loro
organizzazione in un contesto ove sono attivi molteplici attori
differenti è fondamentale per supportare la promozione del territorio attraverso l’Information Technology in una logica di
piattaforma”
Federico Allegretti, Linux User Group - Terni
Sviluppo per la competitività (2/2)
Open Source come risorsa della collettività
“Se i bandi pubblici favorissero gli attori che ricorrono a
software libero o che utilizzano dataset messi a disposizione
dalla Regione promuoveremmo l’attivazione di un circolo
virtuoso che alimenta il territorio attraverso risorse che
tornano ad esso e possono essere riutilizzate
efficacemente”
Federico Allegretti, Linux User Group – Terni
“Favorire il ricorso ai formati aperti per software e dati e
promuovere processi di standardizzazione facilita lo
sviluppo di soluzioni create con una logica di piattaforma”
Gabriele Ponzo, Linux User Group - Terni
Qualità della vita e salute
Missione E
Accrescere la qualità
della vita, il benessere
e la salute dei
cittadini con il digitale
Foligno, 11 marzo
Qualità della vita e salute (1/4)
Semplificazione
“I cittadini chiedono processi e servizi semplici. Più sono facili, più
vengono capiti ed usati. E lo stesso vale per i medici: sono un nodo
centrale nella gestione del problema. Anche per loro l’esigenza di
semplicità è prioritaria. Altrimenti è difficile portarli ad usare i servizi
offerti”
Basilio Passamonti, USL Umbria 1
“Dobbiamo ripensare il fasciolo sanitario elettronico – pur in compliance
con la normativa nazionale – perché serva davvero ai medici ed alle
strutture sanitarie. Una struttura troppo complessa non è utile, servono
soluzioni agili, semplici e realmente efficaci, con una struttura pensata
per valorizzare al meglio gli investimenti già fatti dalla Regione”
Barbara Gamboni, USL Umbria 1
Qualità della vita e salute (2/4)
Strategia e tattica
“Si deve contemperare l’esigenza di perseguire obiettivi a lungo termine, che
sono propri dei progetti complessi come il Fascicolo Sanitario Elettronico, con
quella di garantire l’operatività immediata delle strutture e la funzionalità dei
servizi”
Barbara Gamboni, USL Umbria 1
“Se aspettiamo il software perfetto non passeremo mai davvero al digitale.
Aggreghiamo le esperienze esistenti, seppure disomogenee, identifichiamone i
punti di forza e quando saranno pronte le soluzioni definitive facciamo confluire
quanto fatto verso di esse”
Mauro Zampolini, USL Umbria 2
“Non possiamo aspettare che si sblocchino i fondi, o che si avviino eventuali piani
straordinari, il mio problema è che non ho il laboratorio analisi che parla con il
pronto soccorso, non ho tempo! Dobbiamo identificare dei ‘workaround’ in
attesa delle soluzioni definitive”
Basilio Passamonti, USL Umbria 1
Qualità della vita e salute (3/4)
Key Performance Indicator
“Si deve porre grande attenzione alle modalità usate per
misurare i risultati degli investimenti fatti. Non tanto per questioni
di trasparenza o di rendicontazione, quanto piuttosto per
rispondere a domande che sono per noi fondamentali: quali
benefici ha portato ogni progetto? Come sono quantificabili? In
che termini? I Key Performance Indicator sono utili per capire come agire in futuro e sfruttare al meglio le risorse”
Barbara Gamboni, USL Umbria 1
Qualità della vita e salute (4/4)
Il ruolo dei dati
“Dati, e quindi informazioni e conoscenza sono fondamentali per
affrontare e risolvere problemi pratici del territorio. In questo senso
servono standard definiti e condivisi per rispondere alle esigenze di
interoperabilità”
Antonio Natale, imprenditore
“La sanità ha dati puntuali di tantissimi tipi ma nessuno li ha mai
analizzati. Diamoli alle università!”
Barbara Gamboni, USL Umbria 1
“è importante passare da un concetto di open data ad un concetto di
open geo data: ossia georeferenziare i dati prodotti per poter
sviluppare servizi più avanzati”
Antonio Natale, imprenditore
ALCUNE CONSIDERAZIONI PER
CONCLUDERE…
Il digitale non serve
al digitale
L’agenda (digitale?)
si scrive tutti insieme!
Rompiamo
i muri!
Portiamo la Rete
fuori dalla rete
Usiamo il digitale come enzima
di cambiamento
Non c’è più tempo!