ABA e autismo Bandini IMOLA 2019.pdf · ABA FAQ Mio figlio ha un autismo ad alto funzionamento, ABA...
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ABA e autismo
Analisi del Comportamento e Autismo
19 ottobre 2019Progetto Costruire Insieme, Imola
Valentina BandiniPsicologa
Analista del Comportamento BCBA
Valentina Bandini BCBA
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Parleremo di…
ABA come scienza dell’apprendimentoI principi universali dell’apprendimento
umanoIl disegno di un programma individualizzatoIl training alla comunicazione funzionale
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Nelle prossime lezioni…
• 26 ottobre: Insegnamento delle competenze verbali e non verbali. Sviluppo curricolare e generalizzazione delle competenze. ELENA CLO’, BCBA
• 16 novembre: Comprendere e gestire i comportamenti problema. FEDERICA BATTAGLIA, BCBA
• 7 dicembre: Gli ambienti di insegnamento: NET e strutturato. Insegnamento delle autonomie e delle abilità sociali. LUCA URBINATI, BCBA
MATERIALI:http://www.paneecioccolata.com/home/risorse.html
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Autismo
L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita.
Si configura come una disabilità “permanente” che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se le caratteristiche del deficit sociale assumono un’espressività variabile nel tempo.
LINEE GUIDA SINPIA
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• Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale
• Comportamenti, interessi o attività ristrettii e ripetitivi
Si manifesta nei primi anni di vita:• non sempre ce ne accorgiamo subito• i sintomi non restano immutati nel tempo
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Disturbi dello spettro autistico: criteri diagnostici DSM-5
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Caratteristiche associate
• Ritardo cognitivo (oltre 50%)• Ritardo del linguaggio• Iperattività• Disturbi neurologici (morfologia del
cervello, ritardi motori, epilessia, tic…)• Presenza di comportamenti aggressivi
(68%) e autoagressivi (50%)• Disturbi fisiologici (sensoriali, del sonno,
gastrointestinali…)
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La diagnosi
• Non esistono test medici che permettono di fare diagnosi di autismo o di escluderlo
• La diagnosi si basa su metodi osservativi:Il bambino è sottoposto a test per l’autismo e viene osservato durante lo svolgimento di queste attività
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Emergenza educativa
• E’ il disturbo evolutivo più diffuso in età scolastica
• Un bambino con autismo ogni tre/quattro classi, almeno un alunno con autismo nella carriera di ogni insegnante
• Nessun trattamento farmacologico specifico
• Necessità di delineare e promuovere un intervento di dimostrata efficacia e con procedure replicabili: Evidence Based Education
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La scuola
Obiettivo dell’integrazione scolastica è di offrire • al bambino con diagnosi la possibilità di
apprendere e interagire con i pari• ai compagni di classe la possibilità di imparare
a conoscere e valorizzare le diversità
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Costruire un progetto di integrazione scolastica per alunni con disabilità
• Programmare in modo individualizzato descrivendo obiettivi specifici in tutte le aree di apprendimento
• Formare educatori ed insegnanti di sostegno• Suscitare disponibilità e interesse dei compagni di
classe; renderli competenti (con insegnamento specifico) nell’aiutare il bambino con autismo
• Disponibilità, condivisone e collaborazione con le insegnanti
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L’analisi del comportamento applicata (ABA) è la scienza che utilizza tecniche e procedure derivate dai principi del comportamento per
incrementare repertori comportamentali socialmente significativi (abilità linguistiche, sociali, cognitive, accademiche, lavorative, di autonomia, ecc..)e ridurre quelli problematici
ABA: cos’è
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Linee Guida Italiane (LGN, 2011)
• Progetto finanziato dal Ministero della Salute Italiano
• Raccomandazioni di intervento messe a punto mediante un processo di revisione sistematica della letteratura
• «Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l’analisi comportamentale applicata (Applied behaviour intervention, ABA): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico»
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Tabella interventi LG21 (ISS)
Tratta da degli Espinosa (2012). L’Analisi del Comportamento Applicata nella Linea Guida 21. Psicologia Clinica dello Sviluppo (2012).
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ABA e studi internazionali a lungo termine….
Dal 1973 (Lovaas, Koegel, Simmons) alle recenti meta-analisi (Viruez Ortega, 2010), follow up studies (Howard 2005, 2014) e review sistematiche della letteratura, l’intervento intensivo e precoce comportamentale (EIBI) risulta superiore a ogni altro approccio in termini di efficacia e costituiscono la base per la pratica basata sull’evidenza e la modalità standard di presa in carico in USA e Canada.
http://www.ontaba.org/pdf/ONTABA%20OSETT-ASD%20REPORT%20WEB.pdf
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…complessivamente ci dicono che
Nessun altro modello di trattamento può dimostrareun’efficacia paragonabile: a paritá d’intensitád’intervento, il trattamento EIBI produce maggiorprogresso in tutte le aree evolutive, comequoziente intellettivo, abilità adattive, linguaggio,
MA interventi comportamentali a bassa intensitànon portano a risultati paragonabili all’interventocomportamentale intensivo e precoce.
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ABA e autismo
ABA: ramo applicativo dell’ analisi del comportamento sperimentale
Scopo di migliorare comportamenti socialmente significativi:• Incrementare competenze deficitarie• Ridurre repertori problematici
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Intervento educativo ABA
• Sulla base dell’osservazione diretta del bambino
• Si definiscono gli obiettivi educativi prioritari (socialmente significativi)
• Si delineano strategie di insegnamento derivate dai principi di base dell’apprendimento (rinforzo, punizione, estinzione)
• Si misurano i comportamenti per monitorare l’apprendimento nel tempo
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ABA: cosa non è
• Non è un metodo• Non è una cura per l’autismo• Non consiste in una serie di esercizi
ripetitivi• Non è l’insegnamento a tavolino• Non produce comportamenti rigidi• Non robotizza i bambini• Non è una serie di programmi uguali per
tutti
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In altre parole
È un intervento educativo altamente specializzato, che deriva le strategie di insegnamento dai principi universali dell’apprendimento per insegnare qualcosa di socialmente utile e ridurre i possibili comportamenti problema.
Cosa si insegna (programmazione) e come si insegna (procedure, ambiente di insegnamento) dipendono dalle priorità educative del bambino e dal suo stile di apprendimento.
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Le 7 dimensioni dell’ABA
1. Analitica2. Comportamentale3. Applicata4. Tecnologica5. Concettualmente sistematica6. Efficace7. Generale
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ABA e disabilità
Modelli di trattamento:Focused ABA: interventi focalizzati a un numero limitato di comportamenti target
Comprehensive ABA treatment: EIBI- Early Intensive BehavioralIntervention
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Focused ABA
Nessuna restrizione di età, livello di funzionamento, condizioni mediche associate
Servizi diretti al cliente con obiettivi specifici
A volte parte di un piano di dimissione da un programma EIBI
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Comprehensive ABA treatment
Trattamento indirizzato all’insegnamento di obiettivi in tutte le aree di sviluppo
EIBI- Early Intensive BehavioralIntervention è il trattamento d’elezione per soggetti con autismo
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EIBI- Early Intensive BehavioralIntervention
Risultati ottimali per interventi di 25-30 ore settimanali per almeno 2 anni, con inizio entro i 4 anni di età
Contesto di insegnamento individualizzato, con la diretta partecipazione dei genitori e trasferimento delle competenze a tutti gli ambienti attivamente programmato
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Assunti di base dei programmi ABA
Tutte le persone con autismo…1. possono imparare2. hanno diritto a un trattamento efficace3. hanno sempre ragione4. hanno diritto al massimo sviluppo delle
proprie potenzialità5. hanno diritto all’intervento meno
intrusivo
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COSA insegnare: obiettivi educativi
IndividualizzatiGlobali: in tutte le aree dello sviluppoEvolutivi: con lo sviluppo regolare come
guidaRealistici: l’alunno ha i prerequisiti per
l’apprendimentoSocialmente significativi: migliorano
l’adattamento dell’alunno immediatamente o in termini di futuri apprendimenti
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PERCHE’: finalità
• Linguaggio e comunicazione• Assenza di comportamenti problema gravi• Capacità di auto-intrattenimento• Autonomia personale
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QUANDO insegnare
Insegnamento domiciliare:• Sessioni di insegnamento tutti i giorni• 2-3 ore • Condotte da tutor o genitoreInsegnamento incidentale:• Durante l’arco della giornataInsegnamento a scuola:Sessioni individualizzate, in piccolo gruppo, in
sezione o classe
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CHI: Titolarità e responsabilità nell’intervento
La supervisione e la responsabilità del trattamento è in mano a persone esperte sia di autismo sia di analisi del comportamento
Le procedure di insegnamento sono derivate dai principi dell’analisi del comportamento
Green, Brennan, Fein 2002
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Organizzazione di un team
Analista del Comportamento BCBA
Genitori Educatori domiciliari Scuola
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ABA FAQ
A che età si dovrebbe iniziare un programma ABA?
Le ricerche dicono il prima possibile (entro 4 anni), ma non è mai troppo tardi.
Mio figlio ha solo 3 anni, l’ABA può stancarlo?L’insegnamento, nelle prime fasi dell’intervento,
avviene attraverso il gioco facendo leva sulla motivazione del bambino. La sessione di insegnamento dovrebbe essere divertente.
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ABA FAQ
Mio figlio non parla, l’ABA può aiutarlo?L’ABA aiuterà il bambino a esprimere le sue necessità
alle persone che gli stanno intorno. Facciamo questo incoraggiandolo a chiedere gli oggetti che vuole e di cui ha bisogno. Quando possibile viene incentivato il linguaggio parlato, in alternativa l’utilizzo del PECS o dei segni.
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ABA FAQ
Mio figlio ha un autismo ad alto funzionamento, ABA può aiutarlo?
Assolutamente si, le strategie ABA possono essere efficaci nell’insegnare abilità sociali, sviluppare la conversazione, comprendere emozioni e prospettiva altrui, incrementare il pensiero critico e il ragionamento astratto.
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La teoria di base
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Il comportamento operante
La maggior parte dei comportamenti non sono casuali, ma avvengono per una ragione.
Il comportamento è operante, cioè è selezionato, modellato e mantenuto dalle sue conseguenze: il comportamento cresce o cala in virtù delle conseguenze ambientali che incontra.
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I principi del comportamento
La maggior parte dei comportamenti è appresa
Tutti i comportamenti avvengono per una ragione
I comportamenti continuano ad presentarsi perché sono efficaci
I comportamenti non efficaci non si presentano più
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Principi fondamentali
A
Antecedente
B
Comportamento-risposta-
C
ConseguenzaRinforzo
Punizione
Estinzione
Le relazioni funzionali tra stimoli antecedenti e conseguenti e il comportamento sono state identificate
da Skinner nei suoi primi esperimenti e chiamate “principi fondamentali” del comportamento
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Il comportamento e le sue conseguenze
I comportamenti operanti seguiti da rinforzatori si rafforzano, i comportamenti operanti seguiti da stimolo punitivi si indeboliscono.
Quando possiamo determinare le variabili di controllo del comportamento, allora possiamo prevedere il comportamento stesso e plasmarlo.
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Comportamento
Osservabile e quantificabile
E’ importante descrivere esattamente il comportamento e non usare etichette riassuntive
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Topografia e funzione
Topografia di un comportamento: forma che il comportamento assume (cosa fa l’individuo)
Funzione del comportamento: relazione tra comportamento e conseguenze che produce (cosa ottiene l’individuo)
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Conseguenze
Vengono definite in base all’effetto che hanno sul comportamento
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RINFORZO PUNIZIONEEvento il cui effetto è quello di aumentare la frequenza con cui comparirà un determinato comportamento
Evento il cui effetto è quello di diminuire la frequenza con cui comparirà un determinato comportamento
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ESERCITAZIONE
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Rinforzo positivo e negativo
RINFORZO POSITIVO RINFORZO NEGATIVO
La presentazione di un evento segue immediatamente un comportamento e risulta in un aumento della frequenza futura del comportamento
Implica la rimozione contingente di un evento presente che risulta in un aumento della frequenza futura del comportamento
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Rinforzo positivo vs. Rinforzo negativo
Entrambi producono un aumento nella risposta
Il rinforzo positivo implica uno stimolo che non era presente prima della risposta
Il rinforzo negativo implica invece la terminazione di uno stimolo presente prima della risposta
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Caratteristiche del rinforzo
• IMMEDIATEZZA: per ottenere la massima efficacia il rinforzo deve agire immediatamente
• AUTOMATICITA’ DEL RINFORZO: non è necessario la consapevolezza del soggetto che la sua risposta è rinforzata perché aumenti
• MOTIVAZIONE: la momentanea efficacia di uno stimolo come rinforzatore dipende dal livello di motivazione rispetto ad esso, quanto più lungo è il periodo di deprivazione, tanto più efficace sarà il rinforzo
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Applicazioni del rinforzo positivo
Scegliere il comportamento targetü Socialmente significativoü Possibilità di essere mantenuto da contingenze naturali
Scegliere il rinforzatoreü Facilmente somministrabileü Sufficientemente potenteü Varietà di rinforzatori
Consegnare il rinforzatore immediatamente e contingentemente al comportamento target
Video insegnamento IMITAZ. ARSIValentina Bandini BCBA 48
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Cosa insegnare: EIBI Curricula
Organizzazione degli obiettivi educativi per aree e per progressione e con lo sviluppo tipico come guida
I principali curriculum che includono l’analisi di Skinner sul linguaggio (Verbal Behavior, 1957):• EBIC: Early Behavioral Intervention Curriculum di
Francesca degli Espinosa (2011)• VB Mapp: Verbal Behavior Milestones Assessment and
Placement Program di Sundberg (2008)• ABLLS®-R: The Assessment of Basic Language and
Learning Skills - Revised di Partinghton (2006) • VIDEO SUMMER 2018
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EBIC di Francesca degli Espinosa (2011)
190 obiettivi educativi organizzati in 12 aree e sequenziati secondo un ordine crescente di difficoltà e suddivisi in 3 livelli (iniziale, intermedio, avanzato)
• Dall’indicazione per richiedere alle richieste per informazione
• Dal gioco di causa ed effetto al gioco simbolico, di ruolo e con regole
• Dalle istruzioni in contesto alla comprensione di un testo• Dalla denominazione al ragionamento astratto
EBIC-italian.pdf
a disposizione sul sito www.analisicomportamentale.com
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VB-MAPP di Sundberg (2008)
Livello 1: 0-18 mesiMandTactEcoicoAscoltatoreImitazione motoriaAbilità visuopercettive (VP-MTS)
Gioco indipendenteComportamento socialeVocale
Livello 2: 18-30 m.IntraverbaleRFCAStruttura linguisticaRoutine di classe e
abilità di gruppo
Livello 3: 30-48 m.Abilità accademiche:
matematica, lettura, scrittura
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I livelli curricolariLivello 1: 0-18 mesi
• Massima intensività e insegnamento rigorosocentrato su competenze comunicative
• Frequente necessità di un sistema dicomunicazione aumentativo
• Insegnamento estremamente strutturato
• Documentazione rigorosa di obiettivi, schemidi rinforzo, ritmi di acquisizione
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I livelli curricolariLivello 2: 18-30 mesi
• Espansione sistematica delle competenzein tutte le aree comunicative
• Passaggio alle 2 parole• Primi intraverbali (risposta a domande)• Generalizzazione delle competenze in
ambienti meno strutturati• Coinvolgimento dei coetanei
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I livelli curricolariLivello 3: 30-48 mesi
• Ampliamento quotidiano del vocabolario dibase
• Richieste per informazione• Passaggio alla frase• Ragionamento astratto• Prime competenze accademiche e di
apprendimento in un contesto di gruppo
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Dove insegnare: ambiente di insegnamento
• insegnamento individuale• insegnamento in gruppo• insegnamento strutturato• insegnamento in ambiente naturale
Ø In quale contesto educativo il bambino avrà imiglioramenti più significativi?
Ø Il bambino ha le necessarie competenze verbali per poter beneficiare di un insegnamento in gruppo?
Ø L’insegnamento in gruppo viene modificato sulla base delle competenze dello studente con disabilità?
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La comunicazione
È una priorità educativa per soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico
Soggetti con autismo tendono a esibire comportamenti problema come forma di comunicazione
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Training alla comunicazione
È la prima forma di comportamento verbale acquisita dai bambini
Permette al bambino di ottenere ciò che vuole e di farsi capire quando il desiderio è cambiato
Insegna un comportamento sostitutivo ai comportamenti problema
L’operatore è associato alla consegna del rinforzatore, cioè a qualcosa di gradito
Le denominazione in bambini con autismo non si trasforma automaticamente in richieste
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Unità di apprendimento: atto comunicativo
A
AntecedenteNecessità di chiedere
Presenza interlocutore
B
ComportamentoVocaleSegniPecsCP
C
ConseguenzaOttenimento o menodi quanto richiesto
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La forma della richiesta
Scegliere il sistema di comunicazione adeguato alle competenze vocali dell’alunno:
• Vocale: quando il bambino ripete le parole
• Con segno o con immagini: quando il bambino non è in grado di ripetere parole o non sono comprensibile (CAA comunicazione aumentativa alternativa)
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Comunicazione con segni
Insegnare il linguaggio dei segni a persone con autismo o altre disabilità dello sviluppo non interferisce con l’acquisizione del linguaggio parlato, può al contrario favorirla
Esempi di vocabolari- Signalong- Makaton- Spread the Sign
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Comunicazione per scambio di immagini (PECS)
Sistema di comunicazione che si basa su simboli che raffigurano i rinforzatori del bambino
Inizialmente si insegna a “scambiare” una carta per avere un rinforzatore
Luca Urbinati, BCBA
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Prima di insegnare il mand
Stimulus stimulus pairing è un processo in cui uno stimolo neutro (educatore, giocattoli,
setting) diventa un rinforzatore condizionato
L’insegnante cattura la motivazione dell’alunno e identifica i rinforzatori con i quali può associarsi per diventare esso stesso un rinforzatore. Quando questo avviene l’insegnante e l’insegnamento diventeranno rinforzanti
• Identificare oggetti/cibo/attività (rinforzatori) preferiti dal bambino
• Consegnarli solo in presenza dell’educatore
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Pairing: obiettivi
Il bambino accetta cibi/oggetti graditi dalle mani dell’educatore
Si avvicina spontaneamente all’educatore, quando l’educatore è vicino ad item graditi
Resta vicino all’educatore durante un’attività gradita
Fa richieste durante un’attività graditaFa richieste e accetta di collaborare alle
istruzione dell’educatorePRESA DATI OBIETTIVI SOCIALI. VIDEO LEO PICCOLO
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Mand: insegnamento
ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZAIdentificare oggetti/attività che piacciono al bambino
L'educatore trattiene il gioco o blocca l'attività per aspettare che il bambino mostri interesse (MO)
Immediatamente viene dato il suggerimento per la richiesta
Il bambino dice la parola (richiesta vocale), fa il segno (richiesta con segno), scambia l’immagine (richiesta con scambio di immagini)
L’educatore consegna ciò che il bambino ha richiesto
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Le prime richieste: quali insegnare
Parole collegate ad una forte MOTIVAZIONE
Parole collegate ad item che permettono prove multiple (ad es. caramelle, patatine, puzzle, lego)
Non insegnare: Parole aspecifiche: “è mio”, “dammi”, “ancora”, “perfavore”, “si”.
Parole che si riferiscono a categorie generali “mangiare”, “bere”, gioco”.
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Linee guida per l’insegnamento della richiesta
• Centinaia di opportunità di insegnamento della richiesta al giorno
• Tenere basso lo sforzo e alta la motivazione: dare a volte il SR+ gratis
• Usare più attività per ogni richiesta
• Inizialmente insegnare richieste di categorie motivazionali diverse
• Inizialmente non dare suggerimenti verbali del tipo «cosa vuoi?»
Valentina Bandini 66
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Comunicazione aumentativa e vocalizzazione
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Alunni con un minimo repertorio ecoico hanno maggiori probabilità di sviluppare il linguaggio se l’insegnamento si concentra sull’insegnamento intensivo del mand.
Vantaggi del mand training:
• Forte rinforzo• Stimulus Stimulus paring delle parole dette
con la consegna del rinforzo
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Dopo aver imparato a chiedere…
…insegniamo ad accettare l’ASPETTA e il NO sulla richiesta
Molti dei comportamenti problema scaturiscono quando il bambino deve aspettare per avere
quello che vuole o non può averlo. E’ fondamentale insegnare la tolleranza al NO.
68Valentina Bandini BCBA
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Ringraziamenti
Un grande grazie ai bambini e alle loro famiglie
ai genitori che mi hanno permesso di mostrare i video deiloro bambini
a Francesca degli Espinosa, analista del comportamento e mio supervisore per tutto quello che ha saputo insegnarmi
A Elena Clò, Federica Battaglia, Paola Nobile, Silvia Cottitto, Monica Mercatelli, Erika Leonetti, Alessandra Cangini, Luca Urbinati, Beatrice Mariani, colleghi con cui condivido quotidianamente la passione per questo lavoro
Valentina Bandini BCBA 69