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Sabato 6 settembre 2014 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno III Numero 121 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale IL DISSENSO DELLE FORZE DELL’ORDINE ITALIANE SI SALVI CHI PUO’! di Christian Montagna Mancava soltanto questo in un’Italia che sempre meno può definirsi na- zione. I sindacati di polizia minacciano lo sciopero. Se così dovesse essere, miei cari lettori, siamo a un passo dal baratro. Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica in cui i prota- gonisti indiscussi della sicurezza, gli uomini e le donne che indossano la di- visa decidono di non servire più uno Stato che, a dir loro, non li tutela. Ma i guai in Italia non arrivano mai da soli, si sa. In un momento delicato come questo in cui si teme lo scoppio di una terza guerra mondiale, in cui l’inva- sione degli immigrati e delle patologie infettive è a livelli record, perdere il so- stegno delle forze dell’ordine sarebbe un vero e proprio disastro. I sindacati sono stati molto chiari e si sono espressi senza mezzi termini: polizia di stato, corpo forestale, vigili del fuoco e polizia penitenziaria sono tutti uniti nel protestare contro un sistema che non ha saputo valorizzare sacrifici e professionalità e che per il quinto anno consecutivo proroga il blocco degli stipendi. Renzi dal suo canto, cerca la via del dialogo e della diplo- mazia progettando al più presto un ta- volo di discussione e additando suddetta protesta come insensata visto il momento che il Paese sta attra- versando. Ma, caro Presidente, ormai sono tanti anni,forse troppi, che l’Italia sta in queste condizioni. Quale po- trebbe essere secondo lei il momento più giusto per insorgere? Mentre passa la patata bollente al ministro Alfano, un intero paese trema ... ROMA, MONTESACRO: PRESO TOPO D’APPARTAMENTO Roma - Grazie all’allarme collegato al cellu- lare e al provvidenziale intervento di una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, que- sta notte, si è sventato un furto in apparta- mento. I fatti: verso le due e trenta circa, il proprietario di un appartamento di via Ettore Romagnoli, un 41enne romano che al mo- mento era fuori dall’abitazione, è stato aller- tato dall’allarme di furto collegato al suo cellulare che segnalava la presenza di un ladro in casa. Immediatamente l’uomo ha chiamato il 112, così sul posto è arrivata una pattuglia dei Carabinieri che ha bloccato il ladro sul fatto. In manette è finito un 59enne cittadino romano, con precedenti. Il ladro arrestato dai Carabinieri, è stato accompagnato in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo e dovrà rispondere di tentato furto aggravato in abitazione. “Le buste paga dei dipendenti statali saranno bloccate anche nel 2015.” Le parole del Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, hanno fatto infuriare i lavoratori pubblici. di Christian Montagna, Marco Luca Comellini, Murizio Costa. LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] LM FRANCHISING PER ROMA E PROVINCIA Tel.: 06/93.14.524 Fax: 06/93.14.362 [email protected] RENZI, DOMANI E’ TROPPO TARDI... DAMOSE DA FA’! di Emanuel Galea Nella conferenza stampa dello scorso 1 settembre 2014 il premier ha illustrato ai giornalisti un suo ca- novaccio di possibili riforme a lunga gettata, fino a maggio 2017. In quell’occasione ha annunciato la sua agenda dei mille giorni sul web, di- cendo: ”Così i cittadini controlle- ranno” e poi «Bisogna cambiare l’Italia cambiando l’Europa» Oramai gli italiani sono abituati a queste uscite. Tanto si sa, “qui lo dico e qui lo nego”. L’uomo che si ri- spetti ha una sola parola. Il “poli- tico”si nutre del “forse”, del “magari”, del “può darsi”.E’ passata alla storia , ormai, la famosa “una ri- forma al mese”! Oggi siamo al “cano- vaccio” da materializzare in mille giorni. Quando Renzi lanciò lo slogan della “una riforma al mese”, nono- stante fosse un’esagerazione, tanti si sono lasciati illudere, sperare al punto di dare fiducia a un prodotto in scatola chiusa. Hanno sbagliato. Sono stati sei mesi a guardare il cielo renziano in attesa del prodigio, spesi inutilmente. Che cosa deve control- lare il cittadino? E’ scoraggiato ad aspettare una riforma che ormai non arrivi più. Il grido che sale dal pro- fondo del paese è : dacci oggi il no- stro pane quotidiano! Non è una preghiera. E’ il lamento ... I NAPOLI: DAVIDE BIFOLCO, 17ENNE, NON SI FERMA ALL’ALT DEI CARABINIERI E VIENE UCCISO DA UN COLPO DELLA PISTOLA DI ORDINANZA a pagina 3 Continua a pagina 2 Continua a pagina 2

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Sabato 6 settembre 2014

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 / 3494659156 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno III Numero 121

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

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L’editoriale

IL DISSENSO DELLE FORZE DELL’ORDINE ITALIANE

SI SALVI CHI PUO’!di Christian Montagna

Mancava soltanto questo in un’Italiache sempre meno può definirsi na-zione. I sindacati di polizia minaccianolo sciopero. Se così dovesse essere,miei cari lettori, siamo a un passo dalbaratro. Sarebbe la prima volta nellastoria della Repubblica in cui i prota-gonisti indiscussi della sicurezza, gliuomini e le donne che indossano la di-visa decidono di non servire più unoStato che, a dir loro, non li tutela. Ma iguai in Italia non arrivano mai da soli,si sa. In un momento delicato comequesto in cui si teme lo scoppio di unaterza guerra mondiale, in cui l’inva-sione degli immigrati e delle patologieinfettive è a livelli record, perdere il so-stegno delle forze dell’ordine sarebbeun vero e proprio disastro. I sindacatisono stati molto chiari e si sonoespressi senza mezzi termini: poliziadi stato, corpo forestale, vigili delfuoco e polizia penitenziaria sono tuttiuniti nel protestare contro un sistemache non ha saputo valorizzare sacrificie professionalità e che per il quintoanno consecutivo proroga il bloccodegli stipendi. Renzi dal suo canto,cerca la via del dialogo e della diplo-mazia progettando al più presto un ta-volo di discussione e additandosuddetta protesta come insensatavisto il momento che il Paese sta attra-versando. Ma, caro Presidente, ormaisono tanti anni,forse troppi, che l’Italiasta in queste condizioni. Quale po-trebbe essere secondo lei il momentopiù giusto per insorgere? Mentre passala patata bollente al ministro Alfano,un intero paese trema ...

ROMA, MONTESACRO: PRESO TOPO D’APPARTAMENTORoma - Grazie all’allarme collegato al cellu-lare e al provvidenziale intervento di unapattuglia di Carabinieri del Nucleo Operativodella Compagnia di Roma Montesacro, que-sta notte, si è sventato un furto in apparta-mento. I fatti: verso le due e trenta circa, ilproprietario di un appartamento di via EttoreRomagnoli, un 41enne romano che al mo-mento era fuori dall’abitazione, è stato aller-

tato dall’allarme di furto collegato al suo cellulare che segnalava la presenza di unladro in casa. Immediatamente l’uomo ha chiamato il 112, così sul posto è arrivatauna pattuglia dei Carabinieri che ha bloccato il ladro sul fatto. In manette è finito un59enne cittadino romano, con precedenti. Il ladro arrestato dai Carabinieri, è statoaccompagnato in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del ritodirettissimo e dovrà rispondere di tentato furto aggravato in abitazione.

“Le buste paga dei dipendenti statali saranno bloccate anche nel 2015.” Le parole del Ministro della Pubblica Amministrazione,

Marianna Madia, hanno fatto infuriare i lavoratori pubblici. di Christian Montagna, Marco Luca Comellini, Murizio Costa.

LM FRANCHIS ING PER ROMA E PROVINCIA

Tel.: 06/93.14.524Fax: 06/93.14.362

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RENZI, DOMANI E’ TROPPO

TARDI... DAMOSE DA FA’!

di Emanuel Galea

Nella conferenza stampa delloscorso 1 settembre 2014 il premierha illustrato ai giornalisti un suo ca-novaccio di possibili riforme a lungagettata, fino a maggio 2017. Inquell’occasione ha annunciato la suaagenda dei mille giorni sul web, di-cendo: ”Così i cittadini controlle-ranno” e poi «Bisogna cambiare l’Italia cambiando l’Europa»Oramai gli italiani sono abituati aqueste uscite. Tanto si sa, “qui lodico e qui lo nego”. L’uomo che si ri-spetti ha una sola parola. Il “poli-tico”si nutre del “forse”, del“magari”, del “può darsi”.E’ passataalla storia , ormai, la famosa “una ri-forma al mese”! Oggi siamo al “cano-vaccio” da materializzare in millegiorni. Quando Renzi lanciò lo slogandella “una riforma al mese”, nono-stante fosse un’esagerazione, tanti sisono lasciati illudere, sperare alpunto di dare fiducia a un prodottoin scatola chiusa. Hanno sbagliato.Sono stati sei mesi a guardare il cielorenziano in attesa del prodigio, spesiinutilmente. Che cosa deve control-lare il cittadino? E’ scoraggiato adaspettare una riforma che ormai nonarrivi più. Il grido che sale dal pro-fondo del paese è : dacci oggi il no-stro pane quotidiano! Non è una preghiera. E’ il lamento ...

I

NAPOLI: DAVIDE BIFOLCO, 17ENNE, NON SI FERMA ALL’ALT DEI CARABINIERI E VIENE

UCCISO DA UN COLPO DELLA PISTOLA DI ORDINANZA a pagina 3

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Sabato 6 settembre 2014 - Anno III Numero 121

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

dalla prima l’editoriale di Emanuel Galea

di tante famiglie che non hanno red-diti, quelli che con la pensione arri-vino appena appena alla terzasettimana. E’ il rantolo delle impreseitaliane, ne chiudono due ogni ora. Lodice l’allarme di Confesercenti chemette in guardia questo governo in-formandolo che nel 2014 hanno giàchiuso 391 negozi. Hanno dovuto ti-rare giù la saracinesca per colpa della crisi e della pressione fiscale. Dacci il pane quotidiano lo gridanocon disperazione le imprese che van-tano crediti enormi nei confrontidella Pubblica amministrazione.Messi in ginocchio e, ad alcuni al sui-cidio, dai troppi ritardi del pubblico nel saldare i conti dovuti. «Bisogna cambiare l’Italia cambiandol’Europa» Renzi, domani è troppotardi. Bando alle riforme demagogi-che! Fior di economisti di fama inter-nazionale, senza nulla togliere aquelli nostrani, lo stesso Presidentedella Bce e altri personaggi di buonsenso, hanno, in lungo e in largo, sug-gerito all’Italia di mettere mani seria-mente alle riforme strutturali. Ben vengano i tanti Gottarelli per rior-

dinare,riassettare l’Italia, sforbi-ciando le Municipalizzate,la Rai, Enti,PA, Regioni, future Area Metropolitane. L’Italia versa in codice rosso. Sta per-dendo sangue. Un’intensiva SpendingReview può dare vita alla busta pagadei lavoratori, rimettere in moto iconsumi e riavviare il ciclo industriale e commerciale.Sta prendendo corpo la convinzioneche le ambizioni del governo Renzinon sono quelli dell’italiano. La vitto-ria di Renzi, con tutto il dovuto ri-spetto verso la signora Mogherini,per l’Alta carica di rappresentanza inEuropa non entusiasma affatto gli ita-liani, anche perché allo stato attualel’Europa sta dimostrando che di politica estera non ne ha. Il governo Renzi predilige “un postoin prima fila”. Lo potrebbe averepure, solamente non quando a casaha gente in una scarpa e l’altra in unaciabatta, che aspetta la provvidenza. No, Renzi, l’Italia non può concedertimille giorni. Domani è troppo tardi. Per dirla con Giovanni Paolo II: Damose da fà!

dalla prima “SI SALVI CHI PUO’!”

di Christian Montagna

... per un imminente blocco nazionale.E se stavolta si blocca la Nazione, nonci sono più vie di uscita. Magari sequalcuno avesse ascoltato prima le ri-chieste dei sindacati, senza arrivare adun punto di non ritorno, una solu-zione sarebbe senz’altro uscita fuori.Ma è altrettanto risaputo che devono

passare tanti e tanti anni prima che unproblema possa essere valutato e poirisolto. Sempre più convinto del fattoche si stanno a caro prezzo pagandole spese di chi per anni ci ha governatosenza nulla fare per il benessere col-lettivo, è all’orizzonte un altro flop ge-nerale poiché, senza il sostegno delleforze dell’ordine, uno Stato non puòessere definito tale. Si salvi chi può.

PER SUPERARE BLOCCO STIPENDI UNIFICARE FORZE

POLIZIA. BASTANO 5 MINUTI… MA SERVE VOLONTÀ.

di Luca Marco Comellini*

Per unificare le 5 forze di polizia ba-stano cinque minuti e se Renzi lovuole veramente ha il potere di farlo”commentando la risposta del premierMatteo Renzi alle proteste dei sinda-cati delle forze di polizia e del Cocerin merito alla prosecuzione anche peril 2015 del blocco degli stipendi. Cin-que minuti, bastano soltanto cinqueminuti per ricomporre lo strappo isti-tuzionale che ieri ha visto protagonistipoliziotti e militari. Infatti, è questo iltempo che è necessario per leggere edecidere di dare attuazione alle nostreproposte per l'unificazione delle forzedi polizia e per la smilitarizzazionedel Corpo della guardia di finanza che

sono state presentate nel corso dellapassata legislatura dai parlamentariradicali. L'attuazione di quelle propo-ste non solo renderebbe più efficientela “sicurezza” che lo Stato deve garan-tire ai cittadini, ma libererebbe ancherisorse per circa 4 miliardi di euro al-l'anno. Soldi che sarebbero più chesufficienti per superare l'annunciatoblocco degli stipendi dei dipendentipubblici. Renzi questo lo sa bene, e saanche che per scrivere e firmare undecreto legge per unificare le forze dipolizia e smilitarizzare la guardia difinanza gli occorrerebbero soltanto cinque minuti.*Segretario del partito per la tutela deidiritti di militari e forze di polizia (Pdm)

UCRAINA: DALLE 18 DI IERI LE TRUPPE RUSSE SI SONO

RITIRATE E CESSATO IL FUOCO

Ucraina - Tregua. L'Ucraina e i ribellifilo-russi hanno firmato a Minsk un ac-cordo per un cessate il fuoco nelle re-gioni orientali partito dalle 18 (le 17ora italiana) di ieri 5 settembre 2014.Lo riferisce l'agenzia Interfax. Fonti diKiev sostengono che in base all'intesale truppe russe si dovranno ritirare dal territorio ucraino.Merkel: sanzioni Ue a Russia sospese se tregua rispettataL'intesa e' stata firmata da rappresen-tanti di Kiev con quelli dell'autoprocla-mata Repubblica di Donetsk e dellaRepubblica del popolo di Lugansk, allapresenza di una delegazione russa e diuna dell'Osce. Il protocollo e' compostoda 14 disposizioni, tra le quali tutti gliaspetti relativi ai controlli e allo scambio di prigionieri.Poco dopo l'inizio della riunione aMinsk, il premier ucraino Arseniy Yat-senyuk aveva precisato che la Russiadeve ritirare le sue forze dal Paese. "Ilpiano deve comprendere il ritiro del-l'esercito russo, di banditi e terroristi,

e il ripristino dei con-fini", ha detto in un in-contro con il suo governo.A Newport, nella 'duegiorni' al vertice dellaNato, i leader dell'Alle-anza Atlantica hannoriaffermato con forza ilpieno sostegno al-l'Ucraina. Ue e Usa hannoconfermato che le nuovesanzioni contro la Russia

saranno annunciate oggi, anche se ilcapo del Foreign Office, Philip Ham-mond, ha chiarito che le misure restrit-tive potrebbero essere alleggerite quando la tregua sara' stata siglata.La Nato comunque, ha annunciato il se-gretario generale Anders Fogh Rasmus-sen, ha gia' approvato il piano dirafforzamento delle difese dell'Alle-anza nell'Europa orientale in rispostaall'intervento russo in Ucraina. Pianoche include la creazione dell'annun-ciata "punta di lancio" dell'Alleanza,una forza di reazione rapida con equi-paggiamenti pre-posizionati e nei Paesidell'Est in modo che possano rapida-mente rinforzati nel caso di una crisi.Il Regno Unito ha gia' annunciato chepartecipera' con 3.500 soldati a questaforza. L'obiettivo della nuova strutturae' rassicurare i Paesi membri della Natoche una volta appartenevano al bloccosovietico, specialmente i Paesi baltici,Lituania, Estonia e Lettonia oltre la Polonia.

La Nato comunque, ha annunciato il segretario generale Anders

Fogh Rasmussen, ha gia' approvato il piano di rafforzamento delle

difese dell'Alleanza nell'Europa orientale

FORZE DELL’ORDINE PRONTE ALLO SCIOPERO

di Maurizio Costa

“Le buste paga dei dipendenti statalisaranno bloccate anche nel 2015.” Leparole del Ministro della PubblicaAmministrazione, Marianna Madia,hanno fatto infuriare i lavoratori pub-blici. I sindacati delle forze dell’or-dine, in particolare, hanno avuto unareazione forte, che secondo AngelinoAlfano, Ministro dell’Interno, è ancheun po’ eccessiva nei toni utilizzati.Il comunicato diramato dai sindacatidella polizia, del corpo forestale, deivigili del fuoco e dai Cocer di Eser-cito, Marina, Aeronautica, carabinierie Guardia di Finanza, ha annunciatouno sciopero per la fine di settembrein tutte le piazze italiane, con campa-gne di sensibilizzazione per infor-mare tutti i cittadini dell’oltraggiodello Stato nei confronti dei difensori della sicurezza pubblica.Gli stipendi delle forze dell’ordine ri-marranno fermi. Dal 2010 ad oggi lasituazione è rimasta la stessa: infatti,i compensi non aumentano da quel-l’anno perché lo Stato non ha le ri-sorse necessarie. Questo significa chechiunque faccia avanzamenti di car-riera nel reparto statale, comprese leforze dell’ordine, non percepisce unaumento di stipendio. Questa condi-zione crea delle situazioni moltostrane: può capitare, infatti, che unsuperiore guadagni meno di un suo sottoposto. Anche le ore di straordinario sono li-mitate: la legge impone che ogni di-pendente non superi una certa soglia.

Se questo limite viene oltrepassato, illavoratore statale non percepiscenessun aumento di stipendio. Una si-tuazione che va avanti dal 2010 e cheil Ministro Madia ha alimentato negliultimi giorni. Si calcola una perditanetta in busta paga di 400 euro men-sili se si prende come esempio unmaresciallo dei carabinieri con 20 anni di servizio.Angelino Alfano è disposto al dialogoma modera i toni: “Sono legittime lerichieste della Polizia ma i modi uti-lizzati sono stati eccessivi nel comunicato stampa.” Il Ministro dell’Interno incontrerà ivertici delle forze dell’ordine e anchei sindacati, cercando di far calmare leacque. “Ribadisco che la sicurezza èuna priorità assoluta soprattutto inquesto momento - ha continuato Al-fano - e siamo molto vicini alle forze dell’ordine.” Anche il premier Matteo Renzi hadetto la sua: “Il blocco degli stipendistatali era già previsto nel Def (Docu-mento Economia e Finanza), quindinon c’è nulla di nuovo.” In Galles, du-rante il vertice della Nato, l’ex Sin-daco di Firenze ha anche detto che“siamo l’unico Paese ad avere cinqueforze di polizia”, una dichiarazioneforte che potrebbe risultare distrut-tiva in questo momento. Intanto, isindacati di Polizia di Bologna hannoannunciato un blocco delle deroghedi orario. “Sappiamo che si tratta diuna decisione grave - hanno dichia-rato i sindacati bolognesi - ma è as-solutamente necessaria.”

Renzi: “Siamo l’unico Paese ad avere cinque forze di polizia.”

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CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

NAPOLI, RIONE TRAIANO: DAVIDE BIFOLCO, 17ENNE, NON SI FERMA ALL’ALT DEI

CARABINIERI E VIENE UCCISO DA UN COLPO DELLA PISTOLA DI ORDINANZA

di Christian Montagna

Napoli - “E’ stato un ‘omicidio, non inventasseroscuse”- sono queste le parole di Tommaso Bifolco

fratello di Davide il ragazzo ucciso la scorsa notte da un carabiniere. E’ accaduto a Napoli e non è la prima volta che unesponente delle forze dell’ordine si faccia scappare un colpo d’arma. Colpito al cuore, in fin di vita e pure ammanettatocon la testa rivolta verso la terra e la polvere in bocca:è la descrizione del fratello nel momento del ritrovamento del corpo. Un ragazzo d’oro, senza precedenti penali e senzaalcun vizio che aveva scelto di abbandonare gli studiper lavorare con il fratello. Quella notte era lì percaso con gli amici a fare un giro nel quartiere. Se-condo la ricostruzione dei fatti, i tre ragazzi in sellaad uno scooter stavano percorrendo il rione Traianoe non si sono fermati all’alt dei carabinieri del nucleoradiomobile di Napoli. Da lì è scattato l’inseguimento

terminato a via Cinthia, a Fuorigrotta, quando il con-ducente del mezzo ha perso il controllo urtando lagazzella e cadendo al suolo. Durante l’inseguimento,uno dei tre è riuscito a seminare i militari mentre gli altri due, tra cui la vittima, hanno avuto la peggio. Secondo il racconto del militare, è partito accidental-mente un colpo dalla pistola di ordinanza. Portatod’urgenza all’ospedale San Paolo, il 17 enne è deceduto. Il pm di turno, chiamato sul luogo dell’inci-dente sta lavorano alla ricostruzione dei fatti. Il mo-torino è risultato sprovvisto di assicurazione e igiovani privi di patentino. Nel frattempo, è scoppiatauna vera e propria rivolta nei confronti delle Forzedell’ordine: due auto dei carabinieri sono state dan-neggiate; in ospedale è scoppiata la rivolta dei fami-liari. Sul corpo della giovane vittima è stato disposto un esame autoptico.

“E’ stato un ‘omicidio, non inventassero scuse”- sono queste le parole di Tommaso Bifolco fratello di Davide

COSENZA INPS: 517 FALSI BRACCIANTI, TRUFFA DA QUASI 2 MILIONI DI EURO

Cosenza - E' di circa 1,8 milioni di euro (tra indennitàagricole illegittimamente erogate e contributi INPSdovuti e non versati) l'ammontare della truffa, ope-rata da uno pseudo imprenditore agricolo della Siba-ritide, perpetrata ai danni dell'INPS, scoperta daifinanzieri del Gruppo di Sibari al termine di un'arti-colata e complessa attività investigativa, condotta a tutela delle uscite del bilancio dello Stato.L'indagine delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Pro-cura della Repubblica presso il Tribunale di Castro-villari, ha consentito di appurare il modus operandiposto in essere dal citato imprenditore, per consen-tire a terzi la percezione delle indennità previdenziali ed assistenziali in argomento.In particolare, il predetto imprenditore, attraverso la

predisposizione di falsi contratti di fitto/comodatodi terreni, ha documentato all'INPS una rilevante di-sponibilità di fondi agricoli idonei a giustificare, conriferimento al periodo 2007-2013, l'assunzione diOTD (operai agricoli a tempo determinato), per oltre 40.000 giornate lavorative.A tale scopo ha provveduto a:predisporre fraudolentemente, tutti i documenti ne-cessari per legittimare l'impiego della manodopera;inoltrare, una denuncia aziendale (mod. D.A.), utilead ottenere il rilascio da parte del predetto istitutoprevidenziale del relativo codice CIDA, ed indispen-sabile per l'invio trimestrale dei modelli DMAG (di-chiarazione di manodopera agricola) e la conduzione dei terreni sopra indicati;dichiarare falsamente all'INPS, di aver impiegatocomplessivamente n. 517 operai a tempo determinato, per complessive n. 41.420 giornate;giustificare l'effettivo esercizio dell'attività d'im-presa, e quindi l'impiego dei lavoratori dichiarati,anche attraverso la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi.Con tale condotta ha indotto in errore l'Ente Pubblicoerogatore, circa la sussistenza dei requisiti di legge,ottenendo l'erogazione delle indennità in argomentoa favore degli OTD comunicati dall'azienda agricola,

così distinte: nr. 431 per disoccupazione agricola; nr.352 per malattia; nr. 31 per maternità e nr. 18 percongedo parentale, il tutto per un importo complessivo di circa 1,4 milioni di euro.Inoltre, gli accertamenti condotti hanno consentitodi appurare che l'azienda agricola, per il periodo al2007 al 2012, ha omesso di versare nelle casse delloStato i relativi contributi previdenziali INPS quantificati in oltre euro 400.000,00.Tutte le situazioni penalmente rilevanti emerse a ca-rico del titolare dell'azienda agricola interessata dagliaccertamenti sono state opportunamente segnalate alla prefata Autorità Giudiziaria.Al termine dell'attività sono stati individuati nr. 517braccianti agricoli la cui posizione è al vagliodell'A.G. competente per le indennità indebitamente percepite.Anche questa operazione di servizio conferma la fon-damentale importanza del ruolo istituzionale di Po-lizia Economico Finanziaria affidato alla Guardia diFinanza nel settore del controllo sulle "USCITE" delbilancio dello Stato, considerato che un corretto e ap-propriato uso delle risorse economiche disponibiliconsente di destinare maggiori risorse alle politichedi effettivo sostegno verso imprese e famiglie che sipongono in un contesto di regolarità.

Il Tribunale di Castrovillari, ha consentito di appurare il modus operandi posto in essere dal citato imprenditore, per consen-

tire a terzi la percezione delle indennità

Barletta - I Carabinieri dellaStazione di Barletta hannoarrestato un 45enne agricol-tore incensurato del luogo ri-tenuto responsabile diviolenza sessuale aggravatanei confronti della figlia15enne in esecuzione diun’ordinanza di custodiacautelare in carcere emessadal Gip del Tribunale diTrani, su richiesta della lo-cale Procura della Repubblica(PM Dott. SCIME’). Le indagininate dalla denuncia sportapresso la locale stazionedalla minore accompagnata

dalla madre e dagli assistentisociali, hanno consentito diappurare che gli abusi del-l’uomo sono iniziati quandola figlia aveva circa 10 anni.La puntuale ricostruzione deifatti ha costituito il presup-posto per trarre in arrestol’uomo che è stato associatopresso la casa circondarialedi Trani. Nel corso dell’ope-razione i Carabinieri hannosequestrato alcune pen drive,2 personal computer ed al-cuni supporti informatici chesaranno sottoposti ad accer-tamenti.

BARLETTA: MOLESTAVA SUA FIGLIA

MINORE. ARRESTATO 45 ENNEUna mozzarella su quattro in vendita in Italianon è ottenuta direttamente dal latte, ma da se-milavorati industriali, chiamati cagliate, che ven-gono dall’estero senza alcuna indicazione inetichetta. E’ quanto afferma la Coldiretti nel-l’esprimere apprezzamento per l’operazione deiNas che hanno sequestrato nel bresciano 350tonnellate di cagliate congelate destinate allaproduzione di formaggi a pasta filata, come lemozzarelle, provenienti da stabilimenti tedeschie lituani. Sono questi i comportamenti - sottoli-nea la Coldiretti – che provocano una distorsionedel mercato, deprimono i prezzi pagati ai alleva-tori italiani e causano la chiusura degli alleva-menti. “Di fronte a questa escalation di truffe einganni per salvare il Made in Italy non c’è piu’tempo da perdere e occorre rendere subito ob-

bligatoria l’indicazione di origine del latte in tuttii prodotti lattiero caseari per garantire la traspa-renza dell’informazione e la salute dei consuma-tori”, ha affermato il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo. Occorre tutelare l’immaginedel Made in Italy in Italia e nel mondo - concludeMoncalvo - per raggiungere l’auspicabile e realiz-zabile obiettivo fissato dal Governo guidato dalpremier Matteo Renzi di 50 miliardi del valorede l l ’ expor tagroalimen-tare nei pros-simi millegiorni, indi-cato con “passodopo-passo ”.

MADE IN ITALY, TRUFFE E INGANNI - MOZZARELLE, NAS: UNA

SU 4 DA CAGLIATE STRANIERE.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: BOLLETTE PAZZE E TARIFFE SALATE

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia - Non sono solo le analisi e lamancanza di comunicazione, così come evidenziatonell’ articolo dello scorso 17 agosto [ANGUILLARA,ARSENICO A PONTON DELL’ELCE: TRA VALORI SCHI-ZOFRENICI E INTERVENTI LUMACA RISPOSTE CHE“FANNO ACQUA”] a far preoccupare la cittadinanza.Nel mese scorso sono state consegnate le bollette peril 2014, che riportano un consumo presunto dall’ul-tima lettura (effettuata nel mese di novembre 2013) fino al 31 dicembre 2014!L’attribuzione di consumi presunti è una pratica chein numerose occasioni è stata condannata dai Tribu-nali Amministrativi Regionali. Nel caso di Anguillarainoltre la presunzione di consumo, che è considerataillegittima, anche se il periodo per cui viene chiestoil consumo non verificato è trascorso, risulta parti-colarmente indigesto agli utenti, perché viene chiestodi pagare in anticipo un consumo futuro presunto.È stata la Cassazione nel 2007 a dire che “in difettodi rilevazione del consumo effettivo, non sia comun-que consentito in materia far ricorso a criteri di con-sumo presuntivo […]”, e numerose altre sentenzehanno condannato i gestori che hanno emanato bol-lette senza un preventivo accertamento del reale consumo degli utenti.Ad esempio nel 2009 il Tribunale di Nocera Inferioreaffermava “All’uopo s’osserva che i Comuni nella ge-stione del servizio per la distribuzione dell’acqua po-tabile, non possono determinare il canone, avente

natura di corrispettivo reso, sulla base dei consumipresuntivi in quanto possono richiedere il paga-mento solo per l’acqua effettivamente erogata”.Non da meno il Giudice di Pace di Nuoro, nel 2011, aseguito di un ricorso di un cittadino contro un ge-store ha dichiarato: «Abbanoa non può determinareil canone sulla base di consumi presunti. È illegit-timo. Deve chiedere il pagamento solo per l'acquache ha effettivamente erogato e non per consumi non effettuati».Identiche sentenze sono state emesse a Patti (ME), Agrigento, Castellammare del Golfo.Ci chiediamo a questo punto: perché il Comune diAnguillara Sabazia emette le bollette utilizzando uncriterio già dichiarato più volte illegittimo da tutti igradi della Magistratura, a rischio di veder accoltoqualche ricorso dei cittadini, per poi trovarsi nel casoin grave difficoltà? Sindaco e Assessore sono così fi-duciosi che i cittadini di Anguillara siano così bene-voli nei loro confronti da non utilizzare questostrumento per evitare di mettere in difficoltà il Comune?Rifacendoci alla sentenza della Cassazione del 2007già citata, la stessa indica come: “Quanto al nolo delcontatore e al relativo canone, osserva la Corte che ilgiudice di pace ha affermato che esso ha costituitoun aggeggio che ha ingombrato la casa dell'utentesenza che svolgesse alcuna funzione né per l'utente,né per il Comune”, per cui, non effettuando il Co-mune almeno due letture l’anno, sono illegittimianche i 60 euro di “quota fissa” chiesti da Anguillara.

E proprio la quota fissa è un’altra voce che è maldi-gerita dai cittadini di Anguillara. Infatti, questo ulte-riore balzello smentisce alcuni esponenti della giuntalocale, che si vantavano sui social network di averele tariffe più basse rispetto ai paesi vicini. Le tariffe,come prezzo al metro cubo, in effetti sono basse, mase a queste si aggiunge una quota fissa esagerata, ilprezzo finale pagato dai cittadini (che non guardanole tabelle al metro quadro, ma quanto esce realmentedalle proprie tasche) è più alto di altre realtà simili.Facendo il confronto con Bracciano, che nominal-mente ha delle tariffe più alte, si può notare comesotto il castello Orsini un cittadino che consuma 40metri cubi l’anno paga 40 euro contro i 77 di Anguil-lara, una famiglia che consuma 100 metri cubi l’annopaga 87 euro contro 117, chi consuma invece 500metri cubi l’anno paga 640 euro a Bracciano, e 100euro in più nella cittadina vicina di Anguillara. Que-sto perché Anguillara Sabazia ha in bolletta unaquota fissa (per il contatore, o forse per l’onore di es-sere allacciati all’acquedotto cittadino?) di 60 euro,contro gli 8,21 di Bracciano. Facendo una piccola in-dagine abbiamo scoperto come le quote fisse chetutti i gestori fanno pagare in genere sono dell’ordinedella decina di euro l’anno, al massimo 22. Perché adAnguillara Sabazia si paga una quota fissa (non corrispondente ad alcun consumo) così alta?La storia delle tariffe somiglia a quelle pubblicità chepropongono prestiti a tasso nominale zero, salvoscoprire in seguito che il TAEG (che corrisponde aquanto effettivamente paga l’utente) è oltre il 20%.

Bollette a confronto: L'acqua di Anguillara non è la meno cara del comprensorio.

ROMA, OSPEDALE SPALLANZANI. ARRIVA L'EBOLA? E SCOPPIA IL PANICO

Roma - E' nello sconcerto totale che dopo i fatti gra-vissimi denunziati da Assotutela sui casi di positi-vita' al test di manteux,apprendiamo che tra martedie giovedi della prossima settimana, lo Spallanzani di

Roma, accogliera' per dare un "esempio",gli affetti di ebola per offrire cure. Lo di-chiara in una nota il presidente Michel EmiMaritato, siamo allibiti, non perche' si of-frano cure, ma perche' ci chiediamo se lapaura che serpeggia fra gli infermieri dinon avere dispositivi di sicurezza, sia vera.Lo stesso direttore del nosocomio sopra-citato ha dichiarato ieri in una trasmis-sione televisiva,che gli operatori di polizia,che hanno aderito alla class action, ave-vano in fornitura, dispositivi di sicurezzaben superiori a quelli previsti. Il dr Cipranidirigente di polizia direzione centrale sa-

nita', prima riferisce che gli agenti vengono sottopo-sti costantemente a monitoraggio, ma gia' smentitodalla circolare del capo Panza, (4 luglio) che invita glioperatori di polizia a sottoporsi a test utili, all'accer-

tamento di eventuali malattie infettive, sempre nellastessa trasmissione, pensa di incantare le platee ita-liane asserendo l'acquisto da parte del Ministero del-l'interno,di tutti quei dispositivi come tute protettivee, mascherine con filtro,ecc, previste dai protocollisempre ignorati, laddove invece tali dispositivi nonrisultano neppure mai ordinati,per la scusa di man-canza fondi. L'unica verita' che il dicastero, tuonal'avv. Cicchetti coord. delle attivita' legali dell' assou-tela nonche' legale di fiducia del dg sindacale ManciniAlberto gia' positivo al test di Manteux, e' che il me-desimo ha appreso solo di recente dallo Spallanzanistesso di essere risultato positivo anche al test cdquantiferon, senza rischio di contagiosità. Non vor-remmo che lo stesso trattamento gia' riservato ai po-liziotti venga accordato anche agli infermieri altracategoria generalmente altamente a rischio e digande utilita' sociale conclude Maritato.

Roma - “I vigili urbani sono sempre pochi, la segna-letica orizzontale è sempre carente, con vernice chese ne va in pochi giorni, ma il problema è ora anchela segnaletica verticale. Alcuni cartelli stanno per ca-dere, altri sono incredibilmente orientatati in dire-zione di muri e palazzi, altri ancora sono illeggibili,e assurdamente altri sono posti in orizzontale”, cosìin una nota Augusto Santori, esponente di DifendiAMO ROMA. “Ma le segnalazioni della cittadinanzanon finiscono qui. Cartelli rubati a Torre Angela, se-gnaletica e semafori nascosti tra i rami degli alberidi Via Portuense, semafori girati verso i muri, cartelliinteramente ricoperti di adesivi e volantini. Poi il casodi un cartello di attraversamento pedonale posto inorizzontale, comico, se non fosse che si trova pro-

prio di fronte alla scuola Gramsci diVia Affogalasino in Municipio XI”,prosegue la nota.“Non abbiamo adoggi una mappatura dettagliata deicartelli installati nel tempo sul terri-torio di Roma, e buona parte sonostati anche oggetto di furto per po-terne ricavare metalli. Altri ancora,senza pali di sostegno, sono poggiatiper terra. Anche da queste cose sivede l’attenzione per il decoro, maancora prima per la sicurezza stra-dale, della nostra città e di chi ognigiorno la vive. Senza parlare poi dello spreco del de-naro dei contribuenti romani, i più tassati d’Italia,

che di certo non meritano questo ennesimo disservizio”, conclude Santori.

ROMA, CARTELLONISTICA. SANTORI (DifendiAMO ROMA): TUTTE LE ASSURDITA’

DEL DEGRADO DELLA SEGNALETICA VERTICALE

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TARQUINIA (VT): CAMBIO AI VERTICI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Mazzola: “La Guardia di Finanza ha sempre avuto un ruolo importante per la città”

VITERBO, TRASPORTO MACCHINA SANTA ROSA: IL CONSIGLIERE MOLTONI RINGRAZIA

I VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

RIETI, DIMINUZIONE CORSE COTRAL: I SINDACATI MINACCIANO LO SCIOPERO

Tarquinia (VT) - Il sindaco Mauro Mazzola hapartecipato ieri mattina alla cerimonia per ilcambio al vertice della Guardia di Finanza diTarquinia, con l’arrivo del nuovo comandante,tenente Antonio Petti, che sostituisce la collegaDaniela Vizzino, e l’elevazione della caserma datenenza a compagnia. Presenti il vice sindacoRenato Bacciardi, il comandante provincialedella Guardia di Finanza, colonnello AlfonsoAmaturo, e i rappresentanti di tutte le forzedell’ordine. “La Guardia di Finanza ha sempreavuto un ruolo importante per la città. - hadetto il primo cittadino - È una grande soddi-sfazione vedere il passaggio da tenenza a com-pagnia, anche perché Tarquinia rappresentauna realtà in costante crescita. Al riguardo rin-grazio vivamente il colonnello Amaturo. Un sa-luto lo rivolgo al tenente Vizzino, che ha svoltoun lavoro egregio, e porgo il benvenuto al te-nente Petti. La nostra Amministrazione ha sem-pre avuto una stretta e proficua collaborazionecon tutte le forze dell’ordine, sempre nel reci-proco rispetto dei propri ambiti”.

di Gennaro Giardino

Viterbo - “Grazie”. Il consigliere comu-nale delegato alla Protezione CivileFrancesco Moltoni ringrazia i 300 vo-lontari che lo scorso 3 settembre sisono adoperati e impegnati per garan-tire assistenza e sicurezza lungo il per-corso della Macchina di Santa Rosa. “Liringrazio uno ad uno, a nome dellaCittà di Viterbo e a nome mio perso-nale. Il successo della manifestazioneè stato possibile anche grazie al lorocontributo. Anche quest'anno nonhanno fatto mancare il loro sostegno –ha aggiunto il consigliere Moltoni -. Unsostegno prezioso che ha contribuitoalla riuscita dell'evento più importanteper la nostra città, quest'anno, con iltratto aggiuntivo di via Marconi, an-cora più impegnativo degli altri anni”.

Rieti - Le OO.SS. territoriali di Rieti, unitamente alleRSU Cotral dell’impianto di Rieti, in riferimento allenotizie relative l’imminente interruzione dell’unicoservizio diretto di collegamento con la Capitalepresso la stazione di Fara Sabina FFSS, hanno espresso totale dissenso e disappunto.“Sconcertante è la volontà espressa dai vertici Cotrale dalla Regione Lazio di fermare i bus dellaRieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara Sabina, -si legge nella nota sindacale - penalizzando ulterior-mente tutti i pendolari reatini già vessati da un ser-vizio approssimativo dovuto da un parco autobusvetusto ed obsoleto mai aggiornato da troppi anni.I contenuti della nostra lettera - prosegue la nota -aperta del 5 agosto diffusa a mezzo stampa sono ri-masti inascoltati dalla Regione Lazio, dalle Istituzioni

locali e dai vertici di Cotral S.p.A, ormai completa-mente insensibili alla sorte dei pendolari reatini.Mentre gli altri capoluoghi di provincia del Lazio èconcesso un doppio collegamento con la capitale gra-zie a bus e ferrovia, Rieti rischia di vedersi toglierel’unico collegamento diretto, considerando che latratta ferroviaria Rieti/Terni/Orte/Roma rappresenta il nulla. Invece di adoperarsi per reperire finalmentedei bus nuovi, più volte annunciati e promessi e lacui gara di acquisto è ferma in un binario morto, diorganizzare un servizio diretto efficiente via auto-strada, è volontà di questi signori costringere i pen-dolari reatini a partire con il bus, fermarsi a FaraSabina FFSS, viaggiare in treno fino alla stazione Ti-burtina FFSS, salire su un mezzo diretto a PiazzaGondar, Largo Somalia, Via Somalia, Ponte Salario

ecc. ecc.. per poi prendere un mezzo Atac per recarsi a lavoro. E con quali mezzi gli autisti dovrebbero in-tasare la Salaria in andata e ritorno dalla stazione diFara Sabina FFSS? Sicuramente con un confronto pre-ventivo tra tutte le parti interessate anche i sordiavrebbero compreso che siamo di fronte ad una pro-posizione scellerata, improponibile a pendolari ed autisti. Per quanto sopra - conclude la nota - e nell’assolutacontrarietà sia nei metodi adottati che per i contenutinefandi letti sulla stampa, le scriventi OO.SS. hannoattivato le procedure di legge prima della proclama-zione dello sciopero ai sensi della normativa vigentee diffidano Regione Lazio e Cotral SpA ad intrapren-dere azioni unilaterali vietate durante l’espletamento delle procedure stesse.

“Sconcertante è la volontà espressa dai vertici Cotral e dalla Regione Lazio di fermare i bus presso la stazione FFSS di Fara Sabina"

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CORI (LT): VERSO L’ISTITUZIONE DELLA PRIMA SCUOLA DI CANTO E MUSICA CORALE

PER GIOVANI COMPLETAMENTE GRATUITA

LATINA, COLDIRETTI: PREZZO DEL LATTE, ALTA L’ATTENZIONE SUL TAVOLO CONVOCATO

DALLA REGIONE

Latina - La Coldiretti di Latina prende atto della con-vocazione, da parte della Regione, del Tavolo agroa-limentare di settore per il prossimo 8 settembre, inseguito alle ripetute sollecitazioni giunte dall’Organizzazione. Le pressioni della Coldiretti erano scattate in conse-guenza dell’ormai insostenibile stato di sofferenzain cui versa il settore zootecnico laziale, con partico-lare riferimento alla questione del prezzo del lattevaccino pagato alla stalla ai produttori agricoli che loconferiscono all’industria di trasformazione operanti nel nostro territorio. Per questo motivo la Coldiretti aveva annunciato,pochi giorni fa, una mobilitazione generale dei propriallevatori con una manifestazione davanti alla Re-gione, manifestazione che, solo per il momento, vistal’apertura attraverso la convocazione del Tavolo, ri-tiene doveroso sospendere, fermo restando che ilmalcontento, divenuto ormai esasperazione da partedei produttori, costringe la Coldiretti pontina comele altre sedi laziali a mantenere la propria base in “stato di mobilitazione” pronta a sfociare in un “de-mocratico momento di protesta” qualora i risultati

dei lavori del Tavolo non soddisfino le legittime aspettative del mondo allevatoriale.Questa la posizione con la quale Coldiretti Lazio par-teciperà ai lavori del Tavolo, fondata sui seguenti ele-menti oggettivi: scadenza dei contratti diconferimento del latte alla stalla lo scorso 30 giugno2014 e conseguente sottoscrizione di nuovi accordisenza il riferimento di un quadro generale necessarioper la tutela delle posizioni contrattuali degli alleva-tori; calo di circa il 5% del prezzo del latte alla stallapagato agli allevatori tra la scadenza di contratti e ladata odierna passando da circa 45 centesimo al litro agli attuali poco più di 42 centesimi al litro. Inoltre il prezzo del latte fresco al consumo che con-tinua a rimanere oltre 4 volte il prezzo alla produ-zione nonostante quest’ultimo sia calato negli ultimitre mesi e i costi di produzione che rimangono am-piamente al di sopra dei prezzi di vendita non remunerando il lavoro degli allevatori. Coldiretti Latina chiarisce e ribadisce, inoltre, tramiteil direttore Saverio Viola, che alla Regione non vienechiesto un intervento teso a incidere sul normalemeccanismo della domanda e dell’offerta regolato

dal funzionamento del mercato ma, piuttosto a svol-gere a pieno il suo ruolo di propulsore e mediatore,nel rispetto delle normali regole della concorrenza,come avviene ormai da tempo nella Regione Lombar-dia che, come noto, rappresenta il mercato di riferimento per tutto il Paese.La Coldiretti – aggiunge Viola - è consapevole chenon si tratta di siglare un contratto di conferimentoregionale, né tanto meno di perfezionare un accordointerprofessionale ai sensi di una legge ormai abro-gata ma di favorire il consolidamento di “una logicadi leale collaborazione tra le parti che permetta la programmazione delle attività produttive”.Infine, l’auspicio della Coldiretti di Latina - spiega ilpresidente Carlo Crocetti, in sinergia con la Coldirettidel Lazio, come sempre, è quello che i lavori del Ta-volo risultino efficaci ed efficienti per il futuro delmondo allevatoriale e portino ad un leale confrontotra le parti che permetta di garantire un prezzo equodel latte alla stalla ai produttori, la valorizzazionedella qualità del latte laziale e l’identità del territorioche lo produce così come richiesto anche dai consumatori.

Le pressioni della Coldiretti erano scattate in conseguenza dell’ormai insostenibile stato di sofferenza in cui

versa il settore zootecnico laziale

Cori (LT) - Istituire sul territorio la prima scuola dicanto e musica corale per giovani, completamentegratuita. Parte il progetto d’esordio dell’Associazioneculturale «Idee in corso», presieduta da EmanueleVari. Nata lo scorso dicembre con finalità sociali, ilgruppo dei 13 soci punta a mettere in campo idee peril paese, da concretizzare nel tempo col dialogo e lapartecipazione delle istituzioni e degli altri soggetti

associazionistici locali. La progettualità iniziale prevede un percorso in tretappe di avvicinamento alla formazione dell’embrio-nale coro polifonico giovanile di Cori, da realizzarsialla fine di settembre, con la preziosa collaborazionedel M° Giovanni Monti. Un’opportunità per i giovanidi intraprendere un’esperienza artistica diversadall’offerta attuale, usufruendo gratis della compe-tenza di un artista di fama internazionale, ma anchedi crescere e formarsi da un punto di vista umano e relazionale. Sabato 13, dalle ore 18, presso l’Agritu-rismo Pietra Pinta, il M° Monti presenterà il suo ul-timo lavoro «Terra Nuda», insieme ai suoi compagnid’avventura, i musicisti Alessandro Girotto, Sara Na-talizi, Luca Nobile e Carmine Pongelli, con la parteci-pazione straordinaria dell’attrice corese AlessiaNavarro. Il ricavato del concerto live e della cena ser-virà all’acquisto delle attrezzature di base per l’avvio

del corso. Sabato 20, dalle ore 18, l’anfiteatro deigiardini di Piazza Signina (oratorio della ParrocchiaSS. Pietro e Paolo, in caso di maltempo), ospiterà loYouth Choir Città di Nettuno, diretto dal M° GiovanniMonti. Una realtà ormai apprezzata anche all’estero,che oltre ad incantare il pubblico con una splendidaperformance musicale, servirà da dimostrazione pra-tica di ciò che può rappresentare, non solo a livelloartistico, una corale polifonica di giovani.A fine mese, infine, presso l’oratorio della ParrocchiaSS. Pietro e Paolo, partiranno le audizioni degli aspi-ranti coristi a cura del M° Monti. I ragazzi e le ra-gazze, dai 10 ai 25 anni, interessati a parteciparepossono iscriversi, gratuitamente, entro il 21 settem-bre. La squadra selezionata inizierà un ciclo gratuitodi lezioni di musica e canto corale, due ore a setti-mana, fino alla primavera 2015, quando si esibirà inpubblico in occasione del saggio finale.

FROSINONE: PARTITI I LAVORI DI INSTALLAZIONE DEI PANNELLI ANTIRUMORE SUL

TRATTO AUTOSTRADALE A1 CHE ATTRAVERSA IL TERRITORIO COMUNALE

Frosinone - Sono iniziati i lavoridi installazione della barriere an-tirumore lungo il tratto autostra-dale che attraversa il territoriodel Comune di Frosinone. Nellescorse settimane, infatti, l’ammi-nistrazione Ottaviani aveva con-cluso un accordo con la SocietàAutostrade per la installazionedei pannelli antirumore, sullatratta autostradale che passanella zona bassa del capoluogo.L’importo complessivo dell’inter-vento, superiore ai due milioni dieuro, sarà a carico del quinto

tronco della Società Autostrade,dopo il via libero ottenuto dalMinistero dei Lavori Pubblicinell’ottobre dello scorso anno. Ilprimo tratto di lavori riguarda iltratto tra via le Rase e via leLame, in prossimità del cavalca-via autostradale, per circa un chi-lometro e mezzo lineare. Ladurata è stimata in dodici mesicirca. Le barriere antirumore ri-sultano essere di ultima genera-zione con caratteristiche disilenziatori e di limitatori di dif-fusione del suono.

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