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Rassegna Stampa TPL del 26 ottobre 2016
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INDICE
CLICKMOBILITY
26/10/2016 Corriere della Sera - Milano
Caparre e penali I costi imprevisti del car sharing
10
26/10/2016 Corriere della Sera - Milano
Sala e Maroni divisi dai fondi sui trasporti per i disabili
11
26/10/2016 Corriere della Sera - Milano
Car sharing, i costi imprevisti
12
26/10/2016 Corriere della Sera - Roma
Ztl per i pullman, i ritardi colpa del Comune
13
26/10/2016 Corriere della Sera - Roma
Atac, il Senato dà l'ok al commissariamento Adesso tocca a Raggi decidere cosa
fare
14
26/10/2016 Corriere della Sera - Roma
LETTERE AL CORRIERE
15
26/10/2016 Corriere della Sera - Bergamo
Dopo la rapina fugge in bus
17
26/10/2016 Il Sole 24 Ore
I treni merci Isc sull'Alta velocità
18
26/10/2016 Il Sole 24 Ore
SU INTERNET
20
26/10/2016 Il Sole 24 Ore
Atac, sì a odg Pd-Fi su commissariamento L'ira dei Cinque Stelle
21
26/10/2016 La Repubblica - Nazionale
"Ora che governano si scoprono garantisti"
22
26/10/2016 La Repubblica - Milano
Maroni e Sala patto su treni e metropolitane
23
26/10/2016 La Repubblica - Bologna
Cosa dice il codice
25
26/10/2016 La Repubblica - Firenze
E Condotte chiede agli operai di lavorare nei festivi
26
26/10/2016 La Repubblica - Napoli
Patto, ecco tutte le opere
27
26/10/2016 La Repubblica - Napoli
Quindici grandi interventi dalle Vele al centro storico e il metrò spunta alla Sanità
29
26/10/2016 La Repubblica - Palermo
Per rilanciare via Roma "potenziate subito i bus"
31
26/10/2016 La Repubblica - Roma
Ok bipartisan al commissario Atac insorgono i grillini: "No allo scippo"
32
26/10/2016 La Repubblica - Album
D'asfalto, di ferro e d'acqua arrivano le nuove autostrade
33
26/10/2016 La Stampa - Aosta
Bando servizi agli anziani Slitta tutto di trenta giorni
34
26/10/2016 La Stampa - Aosta
Ferrovia, in arrivo il primo bimodale
35
26/10/2016 La Stampa - Imperia
Interruzione della linea ferroviaria Treni sostituiti da 250 corse di bus
36
26/10/2016 La Stampa - Imperia
Un treno storico "saluterà" la tratta che sarà dismessa dopo 144 anni
37
26/10/2016 La Stampa - Novara
Risorse fresche per i disoccupati
38
26/10/2016 La Stampa - Savona
L'ultimo viaggio sul treno del 1940 chiude un'epoca
39
26/10/2016 Il Messaggero - Nazionale
«Roma, il governo commissari Atac» Schiaffo del Senato
40
26/10/2016 Il Messaggero - Nazionale
Maroni-Sala: più fondi per i trasporti pubblici
41
26/10/2016 Il Messaggero - Roma
«Vietato fumare sull'autobus» La baby gang assale l'autista
42
26/10/2016 Il Messaggero - Roma
Casalotti "snobba" la funivia: «Meglio che ci portino i bus»
43
26/10/2016 Il Messaggero - Roma
La truffa-bis dei biglietti clonati «Buco nero da 60 milioni l'anno»
44
26/10/2016 Il Messaggero - Roma
Rapine con siringhe, cacciaviti e coltelli: è allarme sicurezza
45
26/10/2016 Il Messaggero - Roma
Acilia, baby gang all'assalto del bus 04
47
26/10/2016 Il Messaggero - Nazionale
Il 98 % delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni di leadership
48
26/10/2016 Il Messaggero - Metropolitana
Casalotti snobba la funivia: «Meglio che ci portino i bus»
49
26/10/2016 Il Messaggero - Metropolitana
La truffa-bis dei biglietti clonati «Buco nero da 60 milioni l'anno»
50
26/10/2016 Il Messaggero - Latina
«Un commissario all'Atac» Le condizioni del governo
52
26/10/2016 Il Messaggero - Abruzzo
«Tua ha recuperato 32 milioni Troppi dirigenti? Ci mancano»
53
26/10/2016 Il Messaggero - Abruzzo
Il 98% delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni di leadership
54
26/10/2016 Il Messaggero - Metropolitana
Acilia, baby gang all'assalto del bus 04
55
26/10/2016 Il Messaggero - Civitavecchia
Disco verde per i lavori alla stazione
56
26/10/2016 Il Messaggero - Metropolitana
«Vietato fumare sull'autobus» La baby gang assale l'autista
57
26/10/2016 MF - Nazionale
MONTE DEI PASCHI DI SIENNA BANCA DAL 1472
58
26/10/2016 ItaliaOggi
Fnm, ebitda raddoppiato a 100 mln
63
26/10/2016 Avvenire - Milano
Ferrovie Nord, Maroni rilancia la proposta: fusione con Atm e Fs
64
26/10/2016 Avvenire - Milano
Ricarica elettrica al supermercato Apre la prima stazione Shop'ngo
65
26/10/2016 Il Giornale - Milano
Maroni: «Possibile l'integrazione tra Fnm e Atm»
66
26/10/2016 Libero - Milano
Fusione FN-FS-Atm Il piano di Maroni per i trasporti del Nord
67
26/10/2016 Libero - Milano
L'auto elettrica si prenota al supermarket
68
26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
«Bus, via le banchine Inutili e pericolose»
69
26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
UNA raccolta firme per chiedere la rimozione delle...
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26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non dec...
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26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Asili nido, palestre, benefit Grazie al welfare aziendale lavorare diventa più facile
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26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
Sabotati due bus di Seta Prima un'asse coi chiodi Poi il motore danneggiato
74
26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Forli
Trasporto scolastico, 20mila euro per aiutare le famiglie
75
26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Non ha il biglietto, spintona controllore ed è clandestino, denunciato
76
26/10/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini
«Trattati come malviventi dai controllori del bus»
77
26/10/2016 QN - Il Giorno - Nazionale
Trenord-Atm, ipotesi di fusione per diventare colosso internazionale
78
26/10/2016 QN - Il Giorno - Nazionale
Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non dec...
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26/10/2016 QN - Il Giorno - Nazionale
Asili nido, palestre, benefit Grazie al welfare aziendale lavorare diventa più facile
80
26/10/2016 QN - Il Giorno - Lodi
«Corso Cavour, si voti»
82
26/10/2016 QN - Il Giorno - Varese
Le «pizze spaziali» della Piedigrotta raccontate in un libro
83
26/10/2016 Il Gazzettino - Venezia
«Potenziare i collegamenti anche per il San Camillo»
84
26/10/2016 Il Gazzettino - Treviso
Nuova isola pedonale intorno a S. Caterina
85
26/10/2016 Il Gazzettino - Treviso
C'entro in bici con le gomme sgonfie
86
26/10/2016 Il Secolo XIX - Genova
Periferie abbandonate e rischio "ghetti " , così Genova si sta spopolando
87
26/10/2016 Il Secolo XIX - Genova
«I progetti avviati sono tanti ma i frutti si vedranno nel tempo»
89
26/10/2016 Il Secolo XIX - Imperia
Un convoglio storico per l'ultimo viaggio sulla vecchia linea
90
26/10/2016 Il Secolo XIX - Imperia
Bus sostitutivi orari e corse su sito Trenitalia
91
26/10/2016 Il Secolo XIX - Imperia
Bus troppo piccolo, scatta la protesta
92
26/10/2016 Il Mattino - Nazionale
Il 98 % delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni di leadership
93
26/10/2016 Il Mattino - Nazionale
Si insedia il nuovo consiglio della Città metropolitana
94
26/10/2016 Il Mattino - Nazionale
Dal governo fondi anche a «Restart Scampia»
95
26/10/2016 Il Mattino - Nazionale
Chiatamone tra frane e lesioni ma bonifica ferma da 10 anni
97
26/10/2016 Corriere Adriatico - Ascoli
Metropolitana di superficie vicina la fermata Martinsicuro
99
26/10/2016 Corriere Adriatico - Ascoli
«Navetta eco per il centro Così funziona alla grande»
100
26/10/2016 Corriere Adriatico - Fermo
Il Comune si ritrova con un tesoretto Arrivano i fondi per sistemare le scuole
101
26/10/2016 Corriere Adriatico - Pesaro
Terre Roveresche ai giovani, dibattito sui social
102
26/10/2016 Corriere del Trentino - Trento
Passi dolomitici senza traffico, presto il calendario
103
26/10/2016 Corriere dell'Umbria
La Fiera dei Morti pronta a stupire La festa è più lunga
104
26/10/2016 Corriere dell'Umbria
Ecco come muoversi con i mezzi pubblici
105
26/10/2016 Gazzetta del Sud - Cosenza
Viale Parco verde e senz ' auto per l ' ok alla metro
106
26/10/2016 Gazzetta del Sud - Cosenza
Spreco delle risorse umane e di denaro
107
26/10/2016 Gazzetta del Sud - Catanzaro
Aiuti per le famiglie in difficoltà
108
26/10/2016 Il Centro - Nazionale
Rissa al terminal dei bus Giovane ferito con un coltello
109
26/10/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
Fusione tra gli aeroporti ecco le carte dell'accordo
110
26/10/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Basilicata
Bus: le nuove pensiline saranno senza barriere
111
26/10/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Basilicata
«A Pistoia fanno 300 treni mentre qui nemmeno uno»
112
26/10/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Brindisi
«Ferraris», ore decisive per la sede dell'ex Fermi
113
26/10/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia
Dal 29 ottobre al 2 novembre navette interne gratis
114
26/10/2016 La Sicilia - Enna
Sicurezza alle " bambinopoli " e regolamento per l'Ecomuseo
115
26/10/2016 La Sicilia - Messina
Unione dei Comuni, boccata d ' ossigeno
116
26/10/2016 La Sicilia - Ragusa
Aree ad hoc per bus turistici e camper
117
26/10/2016 La Verita'
Renzi mantiene i treni della vergogna 600 milioni per qualche Sì in Campania
118
25/10/2016 Quotidiano del Molise
Presidio Atm, Giglio: la Regione può sostituire l'azienda inadempiente
120
25/10/2016 Quotidiano del Molise
Intervento di Giorgio Simonetti Debiti con Trenitalia La Cgil tiene alta la guardia
121
CLICKMOBILITY
95 articoli
Mobilità Caparre e penali I costi imprevisti del car sharing Giacomo Valtolina a pagina 7 Caparre e penali I costi imprevisti del car sharing
26/10/2016Pag. 1 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 10
Salta il finanziamento regionale da 7 milioni di euro. Il governatore: colpa dei tagli del governo Sala e Maroni divisi dai fondi sui trasporti per i disabili Andrea Senesi Comune e Regione divisi da sette milioni di euro, la cifra che Palazzo Marino ha richiesto al Pirellone per
coprire i costi del servizio di trasporto per i disabili ma che la Regione non può permettersi di stanziare
perché «quel fondo è stato tagliato a sua volta dal governo Renzi». Maroni e Sala tornano a confrontarsi: il
governatore lombardo ha restituito ieri pomeriggio la visita di poche settimane fa del sindaco (Sala subito
prima ha incontrato Giovanni Malagò per la candidatura di Milano alla sessione del Cio del 2019). In
agenda, soprattutto, i temi del trasporto pubblico, e su quasi tutto si trova un accordo. Pet gli extra-costi
delle tre linee del metrò, per esempio con la Regione che s'impegna a coprire i 3,5 milioni di euro per il
prolungamento delle tre linee e a cofinanziare il rinnovo del parco autobus del capoluogo. Rimane aperta la
questione del trasporto dei disabili. Dopo la lettera del Comune ieri è arrivata la risposta della Regione:
«Non ci sono i soldi, colpa dei tagli». Sala e Maroni hanno discusso anche della possibile super-holding del
trasporto pubblico lombardo: Comune, Regione e Trenitalia insieme per gestire le due società di servizio,
Atm e Trenord. Il progetto, come ha detto Maroni, è ancora nella «fase preliminare», ma certo i numeri
sono da capogiro: la futura società avrà un fatturato da due miliardi di euro, al nono posto tra i player
europei. «Fu Pisapia a iniziare il dialogo sulla possibile fusione, prima di essere costretto alla frenata dalla
sua stessa maggioranza», ha ricordato Maroni. Fnm intanto cambia nome, ha annunciato il presidente
Andrea Gibelli: la sigla ora sta per Finanziaria del Nord per la Mobilità.
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Foto: Leghista Il presidente della Lombardia Roberto Maroni
26/10/2016Pag. 7 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 11
Car sharing , i costi imprevisti Non solo rincari in periferia ma anche pre-addebiti e penali Giacomo Valtolina Con l'arrivo di Bmw, nel mare magnum del car sharing milanese è approdata in città anche un'inedita voce
di spesa. Una voce «preaddebitata», in verità. Una cauzione. Una mini-copertura assicurativa per i primi 15
minuti di corsa, condizione necessaria per accedere all'auto condivisa con il livello più alto rispetto all'offerta
di mercato. Ma anche una gabella a sorpresa che ha sorpreso i primi iscritti a DriveNow. E cioè quella cifra
tra i 10 e i 20 euro che il servizio trattiene per ogni prenotazione avviata (e che variano nel singolo importo
per motivi di sicurezza elettronica delle transazioni). Cifra che sale di molto nel caso la prenotazione
riguardi i pacchetti orari: da 29 euro (per tre ore) a 109 euro del giornaliero (per le 24 ore). «È un nostro
standard europeo - spiega l'ad del servizio, Andrea Leverano -. Di norma restituiamo tutto entro 72 ore,
spesso addirittura 48, all'estero non è mai stato un problema, d'altronde mettiamo in condivisione vetture di
un certo livello e i nostri clienti ne sono consapevoli». I maggiori disagi riguardano chi ha l'addebito su carte
prepagate (soprattutto se scariche) e chi usa il car sharing più volte al giorno, magari quattro o cinque, il
quale si trova, ogni sera, dai 40 agli 80 euro in meno sul conto corrente. «Non escludiamo la possibilità di
introdurre dei correttivi», apre Leverano.
La protesta è montata sui social network, Twitter in testa. E se da un lato le vetture piacciono e convince
l'«esperienza» di guida su queste auto appena uscite dalla fabbrica, dall'altro l'addebito «a tradimento» e i
lunghi tempi per la registrazione, dovuti alla convalida dei documenti inviati via app, sono protagonisti del
dibattito online. Qualcuno sostiene siano trascorsi cinque giorni senza la restituzione dell'addebito. Altri
oltre tre solo per la registrazione del profilo. «Stiamo controllando centinaia di documenti», spiegano dal
servizio clienti: 20mila gli iscritti, già prima di accendere i motori. Per ovviare alle perdite di tempo, il
customer care consiglia di andare alla sede di via Cornaggia 16.
Prima dell'addebito di Bmw, fece molto discutere il rincaro per chi portava le automobili condivise in
periferia introdotto a Ferragosto 2015 da Car2go. Una misura oggi ripresa proprio da Bmw ma non dagli
altri servizi. Alcuno prevedono costi di iscrizione altri no (si veda la tabella). Diverse le fattispecie prese in
considerazione, i cui costi sono ben descritte su tutti i siti internet dei car sharing (eccetto Enjoy che mostra
solo le tariffe di utilizzo base). Si va dai viaggi all'estero (250 euro per tutti) ai 100 euro di fissa per incidente
o ai 50 euro per pulizie straordinarie e per rimozione/ricollocamento dell'auto, fino ai 20 di spesa per la
gestione delle multe. Enjoy e DriveNow chiedono 250 euro a chi posteggia in garage privati; Car2go 350
euro per lo smarrimento delle chiavi; Share'ngo multa di 100 euro se il guidatore non è l'iscritto e se
vengono lasciati i finestrini aperti o le luci accese, 50 se si fuma nel veicolo, 150 se si deve «sanificare» un
trasporto animali.
Qualche novità, infine: Enjoy lancia la tariffa agevolata per gli scooter fino a fine anno (25 cent/minuto). E
l'elettrico Share'ngo presentato con il Comune, al Carrefour di via Farini, il primo di otto posteggi previsti nei
supermercati della catena (30 posti). Sconti previsti per chi andrà a fare la spesa in autobus e rientrerà
sull'elettrica gialla.
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d'Arco Numero di mezzi Il confronto di flotte e tariffe Costo al minuto Quota d'iscrizione Dati in euro
Addebito anticipato Zona a tariffa maggiorata Gestione di ogni multa Rimozione del veicolo Fissa per
incidenti Luci accese o finestrino abbassato Soggetto diverso alla guida Smarrimenti (cavi elettrici) (chiave)
CAR2GO ENJOY SHARE'NGO DRIVE NOW 480 0,31-0,34 29 10-20 4,90 20 50 100 50 0 50 800 0,24-
0,26 9 0 4,90 20 50 100 0 0 350 (colpa (chiave) del cliente) (carta carburante) 50-250 50 950 0,25 0 0 0 25
250 500 50 100 650 0,18 -0,28 10 0 0 20 50 100 50 100
26/10/2016Pag. 7 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 12
Ztl per i pullman, i ritardi colpa del Comune Accuse dell'Anticorruzione di Cantone sulla gestione dell'appalto per la realizzazione dei varchi d'accessoSolleciti «Chiesti più volte chiarimen- ti» Fulvio Fiano «I ritardi nelle installazioni delle sbarre nei parcheggi per i bus turistici sono imputabili solo all'Agenzia per
la mobilità». L'Anac ricostruisce nero su bianco la sua attività sul bando per i varchi elettronici per ribadire
che, su questo «buco nero» nella gestione logistica e finanziaria del Giubileo, non ci sono altre
responsabilità che quelle interne al Campidoglio.
Anzi, l'Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone rincara la dose, spiegando di aver «più volte
sollecitato un chiarimento a proposito della tardiva aggiudicazione dell'appalto», ottenendo solo il 17 agosto
una risposta che sa di ammissione: «L'Amministrazione comunale ha riconosciuto che i ritardi sono da
addebitarsi all'avvicendamento di tre direttori al Dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma Capitale, origine
dello "scollamento nei rapporti con la società in house Roma Servizi per la Mobilità». Col risultato che i
lavori da un milione di euro, parte di un più ampio stanziamento per le telecamere di sicurezza, saranno
completati solo nelle prossime settimane quando ormai l'Anno Santo della Misericordia sarà quasi finito.
Proprio sull'origine di questi ritardi, svelati dal C orriere della Sera , l'Agenzia per la mobilità aveva chiamato
in causa l'Anac e i suoi «molti rilievi che hanno allungato i tempi». Una affermazione, «priva di ogni
fondamento», contrattacca l'Autorità anticorruzione, che riconduce i suoi solleciti «nell'ambito dei controlli
preventivi di legittimità sulle procedure giubilari». Una volta avuti dall'amministrazione capitolina i
chiarimenti «sulla intempestiva installazione dei sistemi di controllo degli accessi nei parcheggi per bus
turistici rispetto all'evento giubilare», l'Anac sottolinea di aver rilasciato i propri pareri nei tempi previsti
(massimo 7 giorni dalla ricezione degli atti). Nel frattempo, l'Agenzia per la Mobilità «ha comunque
garantito, nelle more della realizzazione degli appaltandi impianti, sebbene in maniera non ottimale, il
presidio dei parcheggi bus turistici direttamente con personale dipendente della stessa Società"».
L'installazione delle sbarre ai varchi videosorvegliati per leggere la targa dei pullman e permettere l'entrata
nei parcheggi autorizzati solo a chi è in regola coi pagamenti era inserita nel piano dei trasporti dall'ex
sindaco Marino. Lavori definiti il 29 novembre 2015, bando partito a primavera del 2016 e realizzazione
iniziata lo scorso settembre. Anche sui tempi di consegna è lecito avere qualche riserva, considerando che
i lavori negli stalli designati di largo Cardinal Micara, stazione Aurelia, largo Martin Luther King, Olimpico e
Tor di Quinto appaiono ancora molto indietro. La stima dei mancati introiti dai ticket di sosta dei pullman di
pellegrini (284 ingressi ogni giorno, 68.328 solo negli ultimi otto mesi) è a sei cifre.
Una beffa che si aggiunge allo spreco.
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284 Gli ingressi
dei pullman registrati ogni giorno nella capitale
Foto: L'invasione
Pullman ovunque, dal Colosseo
ai lungotevere
26/10/2016Pag. 3 Ed. Roma
diffusione:254805tiratura:382356
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 13
La sfida politica Atac, il Senato dà l'ok al commissariamento Adesso tocca a Raggidecidere cosa fare Andrea Arzilli L'odg sul trasporto pubblico locale a Roma approvato ieri in Senato - 181 i sì tra Pd e centrodestra e 49 i no
M5S e Sel più 9 astensioni - apre la partita politica su Atac. Con il documento - presentato dai senatori
Aracri (FI), Augello (Movimento Idea), Esposito e Filippi (Pd) - il governo mette sul piatto l'ipotesi del
commissariamento, previa verifica della «situazione economico-finanziaria» della municipalizzata del
Campidoglio. E la situazione di Atac è arcinota, soprattutto ai romani che troppo spesso restano ore ad
aspettare sotto la palina: il servizio è ai limiti del collasso causa scarsezza (ed età) dei mezzi e il debito è
gigante (1,4 miliardi, di cui circa 450 con il Comune che si è appena impegnato con un «pagherò» per
dilazionare i 170 milioni di buco con le banche).
Come uscirne? Al Campidoglio servirebbero circa 6-700 milioni per far tornare in azienda un minimo di
equilibrio, almeno per rimetterla in piedi con l'obiettivo di arrivare alla scadenza del 2019 (3 dicembre fine
contratto di servizio con il Comune) e così essere realmente competitiva nel bando europeo per il Tpl a
Roma. E, dopo l'odg passato ieri in Senato, il governo (quindi il Mef) è diventato, nell'ottica del risanamento,
l'interlocutore politico. Che ora può porre il Campidoglio davanti al bivio.
Da una parte c'è la «sponda» del Mef che, però, potrebbe voler dire la sua sui metodi per risanare l'azienda
mettendo un soggetto politico - un commissario - a capo del progetto. «Nessuno vuole togliere le castagne
dal fuoco a Raggi, il sostegno del governo è solo un'opzione per un'azienda di importanza nazionale», dice
il senatore dem e assessore ai Trasporti con Ignazio Marino, Stefano Esposito. Ma da Palazzo senatorio
interpretano questa opzione - «Un vero colpo di mano», la definisce Stefano Fassina di SI - come
l'anticamera della privatizzazione, magari a rilascio lento verso Rfi: «Ora vogliono svendere e privatizzare
Atac dopo averla fatta a pezzi in questi anni», il post Facebook dell'assessora ai Trasporti della giunta
Raggi, Linda Meleo. «Ecco perché abbiamo assistito ad un crollo del servizio di Tpl. Mi verrebbe da
commentare: non è casualità. Noi vogliamo rilanciare e soprattutto risanare l'azienda. E ribadiamo: Atac
deve rimanere pubblica, in mano a Roma Capitale».
Ecco, l'altra via per il Campidoglio è quella dell'indipendenza, cioè provare a risanare Atac senza l'aiuto di
nessuno. Ovviamente è una strada molto impegnativa per ragioni di contesto - Atac non è certo l'unica
azienda disastrata del Comune - e per problemi di filosofia interna, non ultimo la scelta di puntare tutto su
una mobilità (più) sostenibile come la bici o la funivia. Ma un varco potrebbe aprirsi: il patrimonio
immobiliare Atac vale 400 milioni di euro ma rende zero. E' forse questa la chiave dei Cinque Stelle per
restare liberi?
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Foto: Lunghe attese Autobus a rilento, molti rimangono fermi nei depositi
26/10/2016Pag. 3 Ed. Roma
diffusione:254805tiratura:382356
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 14
LETTERE AL CORRIERE pagina a cura di Ester Palma Lavori stradali
«Anche Anac ha capito»
Ce n'è voluto di tempo prima che venisse attirata l'attenzione dell'Anac, Autorità nazionale anticorruzione,
sulla colossale incongruenza insita nell'affidare la sorveglianza dei lavori di manutenzione delle strade
romane - e quindi l'accertamento della loro più o meno corretta esecuzione - alla stessa impresa
aggiudicataria dei singoli lotti dei lavori, come finora previsto dai bandi comunali. Con l'aria che tira, era una
porta grande aperta a malversazioni di ogni genere, quasi un implicito invito ai corrotti a accordarsi per
ricavarne un utile, di certo a danno della collettività come ben sanno i romani, siano essi pedoni, ciclisti,
motociclisti o conducenti di autoveicoli.
Antonio Benazzo
Metro / 1
«Un percorso di guerra»
Mia figlia era entusiasta di Roma, ma non vuole più viverci. «Perché vivere qui è sempre più difficile».
Abitiamo vicino alla stazione metro di Ponte Mammolo. Dove il larghissimo marciapiede antistante la
stazione è stato regalato agli ambulanti che lo occupano interamente. E ai bordi del marciapiede sostano i
loro furgoncini. E le persone sono perciò costrette a camminare in strada dove il passaggio dei bus che
fanno capolinea nella piazza è continuo. La Tiburtina è a pochi passi e da anni è un continuo cantiere. La
popolazione è rassegnata, come a una calamità naturale. Ma provate a passarci la mattina: quanti operai vi
lavorano? A volte 2 o 3. Spesso nessuno. Di tempo per osservare ne avrete tanto, giacché le auto vanno a
passo d'uomo. Giorni fa abbiamo preso assieme la metro. Fuori aveva smesso di piovere, ma dentro, sulle
scale mobili, ancora pioveva. Sulle vecchissime vetture ancora in circolazione non potete che rattristarvi. Lo
squallore delle pareti scarabocchiate, la puzza nonostante i finestrini aperti, giacché non ci sono i
condizionatori, il timore che da un momento all'altro si guasti, come accade spesso. Che magari si stacchi
una porta e ti piombi addosso.
Veronica Tussi
Metro / 2
«Gli annunci assordanti»
Giorni fa sulla metro B, tra le tante cose negative da segnalare ne ho notata un'altra: a ogni stazione il
disco registrato che annuncia la fermata in italiano e inglese era a un volume sfonda timpani. Ma perché?
Fabio Todini
Viabilità
Con dissuasori e dossi
Visto che il nostro sindaco ha soldi da spendere per un «esperto di biciclette» perché non proteggere con 4
dissuasori l'inizio e la fine delle principali strisce per non far parcheggiare le auto? E perché non creare
dossi prima di stop e precedenze pericolosi?
Roberto de Robertis
Via Sistina
La banana sul portone
L'altra mattina su via Sistina ho notato una buccia di banana appesa alla maniglia di un portone di un
palazzo di fronte al celebre Hassler. Dopo un primo momento di disgusto davanti a tale sconcio, soprattutto
in una via attraversata ogni giorno da centinaia di turisti, mi è venuto un dubbio: è inciviltà o forse
altruismo? Infatti non gettandola a terra, l'ignoto consumatore potrebbe aver evitato la classica scivolata
26/10/2016Pag. 13 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 15
sulla buccia di banana.
Domenico Sinopoli
Foto: Le lettere vanno inviate a: Corriere della Sera via Campania, 59/C 00187 Roma Fax: 0668828541 @
26/10/2016Pag. 13 Ed. Roma
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Seriate, bandito arrestato Dopo la rapina fugge in bus Un rapinatore è stato preso poco dopo il colpo mentre fuggiva su un bus dell'Atb. D.P.M., 21 anni,
senegalese residente a Villongo, ha incontrato in via papa Giovanni a Seriate due donne dominicane di 42
e 36 anni che lo avevano contattato su un sito di incontri. Le ha minacciate con un coltello facendosi dare
500 euro e uno smartphone. Le donne hanno dato l'allarme e i carabinieri di Bergamo e Seriate hanno
rintracciato il rapinatore sul bus.
26/10/2016Pag. 6 Ed. Bergamo
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LOGISTICA ALL'INTERNO I treni merci Isc sull'Alta velocità Marco Morino u pagina 11 CERNOBBIO (COMO). Dal nostro inviato pDue novità dal fronte della logistica in treno. Dalla
primavera del 2018 i treni merci di Interporto servizi cargo (Isc), impresa ferroviaria privata di proprietà
dell'Interporto Campano (Nola), viaggeranno sui binari dell'Alta velocità collegando il Mezzogiorno alle
grandi piattaforme logistiche e intermodali del Nord. Seconda novità: Rete ferroviaria italiana (Rfi) è pronta
a stringere accordi quadro pluriennali con gli operatori della logistica (spedizionieri, imprese di trasporto e
altri) per calibrare gli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale in funzione delle loro richieste e delle loro
esigenze. Entrambi gli annunci arrivano da Cernobbio (Como), dove ieri si è concluso il forum
internazionale su trasporti e logistica promosso da Conftrasporto-Confcommercio. L'idea di Giuseppe
Sciarrone, amministratore delegato di Isc, è di portare anche al Sud i mega-trailer, cioè i semirimorchi,
sfruttando il trasporto intermodale strada-rotaia. Attualmente i mega-trailer, che costituiscono la modalità di
trasporto più diffusa in Europa per gli spostamenti delle merci sulle lunghe distanze, sono bloccati dai limiti
di sagoma delle galleria del sistema ferroviaria italiano, che non permettono i collegamenti con il
Centro-Sud. «Sfruttando le caratteristiche della rete Alta velocità/Alta capacità - spiega Sciarrone - sarà
finalmente possibile far viaggiare i megatrailer sui treni anche in direzione del Mezzogiorno. Nello scorso
mese di luglio Isc e Rfi hanno avviato il tavolo tecnico per la stipula dell'accordo quadro. Il 2017 sarà
interamente dedicato ai test e all'omologazione delle nuove locomotive, per cui pensiamo di lanciare il
servizio commerciale dalla primavera del 2018». La compagnia campana si appresta a ordinare 10-15 nuovi
locomatori, capaci di viaggiare a 160 km/h contro i 120 km/h dei locomotori attuali. «L'obiettivo- continua
Sciarrone - è collegare gli interporti di Pomezia (Roma) e Nola (Napoli) con tre grandi hub del Nord:
Quadrante Europa di Ve- rona, Milano Segrate e Busto Arsizio, quest'ultimo posizionato sull'asse del
Gottardo. Puntiamo a 50mila trasportianno. È un bel progetto per il Sud, perché avvicina il Mezzogiorno
all'Europa». Capitolo Rfi. «Il 2017 - spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato della società - sarà
caratterizzato da una grande attività di Rfi: vogliamo stringere accordi quadro con tutti gli operatori della
logistica per cercare di capire quali sono le loro esigenze e trasformarle in investimenti utili. La rete
ferroviaria - dice Gentile - non è in concorrenza con le altre reti, ma si pone in termini di integrazione e
sinergia, però vorremmo che tutti gli investimenti che stiamo facendo fossero finalizzati a un utilizzo
proficuo. Questi accordi - sottolinea Gentile - permettono di capire le esigenze del mercato e trasformarle in
investimenti utili per un uso maggiore della rete ferroviaria, evitando cattedrali nel deserto e realizzando
così piani di trasporto integrati tra strada, ferrovia e aereo in una logica di intermodalità pianificata e non
estemporanea». Chiude i lavori il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il ministro ricorda ancora una
volta la cura del ferro messa in campo dal governo che miraa colmare il ritardo del trasporto ferroviario di
merci rispettoa quello stradale. Il piano ha l'obiettivo di trasferire una quota crescente del trasporto merci
verso la ferrovia da altre modalità di trasporto più inquinanti. Cura del ferro che, per quanto riguarda lo
sviluppo dei corridoi ferroviari merci, prevede investimenti per circa due miliardi (si veda la tabella in
pagina). «La logistica - sottolinea Delrio - è fondamentale per la competitività del Paese. Se il sistema
logistico italiano avesse l'efficienza della Germania, saremmo la prima manifattura d'Europa. E invece
l'Italia è divisa in due in termini di accessibilità, con le regioni del Centro a fare da cuscinetto. Questo
problema ce lo dobbiamo porre». Infine i corridoi Ten-T. «I fatti in campo dicono che noi crediamo
moltissimo nei corridoi europei: sono andato a parlare con i sindaci della Val di Susa per dire che i corridoi
non li metto in discussione perché l'Italia deve stare connessa».
L'ANNUNCIO
26/10/2016Pag. 9
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Gentile (Rfi): accordi quadro con gli operatori della logistica e del settore cargo dal 2017 per
incrementare la quota delle merci su ferro
26/10/2016Pag. 9
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SU INTERNET Trasporti HITACHI Treni della metro di Miami realizzati a Napoli e Reggio Trentino VINO I conti di Cavit in
forte crescita grazie all'export Emilia Romagna ARREDAMENTO Lo storico marchio di parquet Gazzotti si
rilancia
26/10/2016Pag. 9
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AL SENATO Atac, sì a odg Pd-Fi su commissariamento L'ira dei Cinque Stelle pIl Senato ha approvato ieri con 181 sì, 49 no e 9 astenuti l'ordine del giorno di maggioranza e parte
opposizioni,da FI a Cor, che punta al commissariamento di Atac, l'azienda di trasporto pubblico del
Comune di Roma. Il testo impegna il governo a valutare «se sussistano condizioni per porre in essere
procedure idonee a sostenere il rilancio dell'azienda anche attraverso procedure straordinarie». Inoltre,a
valutare la «possibilità di collocare temporaneamente la partecipazione di Atac all'interno di un organismo
statale». Critiche sono piovute dai 5 stelle, che governano il Comune di Roma: «Hanno portato Atac
sull'orlo del baratroe oggia gran voce ne chiedono il commissariamento», ha detto assessora alla Città in
Movimento del Campidoglio Linda Meleo: «Ora vogliono svendere e privatizzare Atac».
26/10/2016Pag. 19
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 21
L'INTERVISTA. FEDERICO PIZZAROTTI, SINDACO DI PARMA E EX MOVIMENTO 5 STELLE "Ora che governano si scoprono garantisti" ANNALISA CUZZOCREA ROMA. Sindaco, lei è stato sospeso - e ha poi deciso di lasciare il Movimento - per un avviso di garanzia
per il quale il giudice ha deciso di non procedere. È stato sorpreso dalle parole garantiste di Virginia Raggi
su Paola Muraro? Per lei la sindaca di Roma non aveva mosso un dito.
«Nel nostro caso nessuno ha mosso un dito perché il problema non erano le indagini in corso, ma si
voleva trovare un pretesto. Sono convinto che l'avviso di garanzia non c'entrasse nulla e che saranno
garantisti anche in altre situazioni, basta essere allineati».
Quindi il Movimento 5 stelle ha rivalutato il garantismo? «In realtà non è mai stata garantista quella parte
del Movimento che non ha nessun tipo di responsabilità, ma se guardiamo i singoli amministratori nel
tempo, se pensiamo a Livorno, chi ha voce in capitolo, i vari Di Maio e compagnia bella, hanno preso una
linea ben più moderata».
Perché è indispensabile quando si arriva a governare? «Perché essere indagati non è un'ammissione di
colpa e poi, mentre è in corso un'indagine, bisogna capire cosa c'è o meno. Far dimettere tutti al primo
sospetto sarebbe un'arma a doppio taglio nelle mani degli altri partiti, a quel punto chiunque ti può
denunciare».
Cosa pensa delle tesi complottiste della sindaca di Roma sui frigoriferi in strada o sulla società dei trasporti
che sarebbe vittima di un tentativo di privatizzazione? «Ma sa, leggo che a Roma la raccolta dei rifiuti
ingombranti è bloccata. A Parma basta che li porti in strada e ci scrivi sopra il nome e Iren passa a ritirarli.
E anche da noi non tutti rispettano le regole. Comunque, il complottismo è comodo perché si tocca la
pancia delle persone senza il bisogno di lavorare per rispondere concretamente ai loro bisogni e cercare di
gestire i problemi».
Facile dire che è sempre colpa di qualcun altro? «Sì, questo sì. E anche demonizzare le privatizzazioni è
facile. Hai l'applauso di chi si riempie la bocca di frasi come "acqua pubblica, suolo pubblico, trasporti
pubblici", senza pensare che a volte le cose sono più complicate».
Crede che abbia ragione Virginia Raggi quando dice che Grillo e Casaleggio danno solo una mano con la
comunicazione in mancanza di un house organ? «Penso che sia evidente che il rapporto non sia solo di
comunicazione, per rilanciare informazioni, che ci sia una forma di controllo».
Ha avuto contatti con il Movimento da quando ha detto addio? «Macché, per loro sono come morto».
ALLINEATI
Gli avvisi di garanzia non c'entrano, l'importante è essere allineati
Foto: FUORIUSCITO Federico Pizzarotti, sindaco di Parma dal 2012, ha lasciato il Movimento 5 Stelle il 3
ottobre scorso
26/10/2016Pag. 11
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I TRASPORTI Maroni e Sala patto su treni e metropolitane ANDREA MONTANARI Patto tra Beppe Sala e Roberto Maroni sulle metropolitane e il futuro del trasporto pubblico locale. Una
mossa per non far fallire la trattativa con le Ferrovie dello Stato per la costituzione di un nuovo polo del
trasporto pubblico locale, che contempli la possibile integrazione di Trenord e Atm. E la possibile nascita di
un'unica holding con soci Regione, Comune e Fs, che darebbe vita al nono player a livello europeo nel
settore dei trasporti su rotaia. L'intesa tra il sindaco e il governatore è arrivata ieri durante un incontro a
Palazzo Marino. A sole ventiquattr'ore dalla notizia del via alla trattativa sul futuro di Trenord con Fs, la
società proprietaria attraverso Trenitalia dell'altro cinquanta per cento di Trenord, che gestisce il trasporto
pubblico regionale.
MONTANARI A PAGINA IV PATTO tra Beppe Sala e Roberto Maroni sulle metropolitane e il futuro del
trasporto pubblico locale. Una mossa per non far fallire la trattativa con le Ferrovie dello Stato per la
costituzione di un nuovo polo del trasporto pubblico locale, che contempli la possibile integrazione di
Trenord e Atm. E la possibile nascita di un'unica holding con soci Regione, Comune e Fs, che darebbe vita
al nono player a livello europeo nel settore dei trasporti su rotaia. L'intesa tra il sindaco e il governatore è
arrivata ieri durante un incontro a Palazzo Marino. A sole ventiquattr'ore dalla notizia del via alla trattativa
sul futuro di Trenord con Fs, la società proprietaria attraverso Trenitalia dell'altro cinquanta per cento di
Trenord, che gestisce il trasporto pubblico regionale. Una trattativa ancora in salita, visto che finora
l'amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini si è limitato a proporre alla Regione l'acquisto dell'intero
controllo della società mista nata nel 2010. Ecco perché Beppe Sala avrebbe messo una precondizione:
che prima si chiarisca la partita aperta tra la Regione e Fs. Una linea prudente condivisa sia da Maroni che
dal presidente di Fnm Andrea Gibelli, che ieri hanno presentato il piano strategico 2016-2010 del gruppo e
chiesto ai vertici di Fs di puntare non solo su un progetto puramente finanziario come l'acquisizione di
Trenord, ma su un piano industriale, che preveda investimenti e vantaggi per i cittadini. «Non c'è nessun
accordo perché siamo in una fase di valutazione, ma non scarto nessuna ipotesi - ha precisato Maroni, che
ieri per la prima volta è uscito allo scoperto sulla trattativa con Fs - Io credo sia la strada giusta. C'è la
disponibilità a confrontarsi da parte del Comune e ne sono lieto. Quindi lavoriamo con intensità e in tempi
rapidi». La questione dell'integrazione tra Trenord e Atm, però, sarebbe ancora una partita separata.
Il numero uno di Fnm Gibelli continua a escludere la cessione della quota di Trenord a Fs. Mentre «la
nascita di una nuova super holding quotata in Borsa potrebbe trovare fondi per gli investimenti sul mercato
e la sua zona di influenza potrebbe arrivare alle regioni confinanti», dice. Per il momento, l'unica novità è
che da ora in poi Fnm cambierà nome. Si chiamerà Finanziaria del Nord per la Mobilità, ma l'acronimo
resterà lo stesso.
Il faccia a faccia tra Sala e il governatore è servito finora soprattutto a trovare una soluzione al problema
degli extracosti per la realizzazione del prolungamento delle linee delle metropolitane M1, M2 e M5 e per il
rinnovo del parco autobus. Il pacchetto prevede che la Regione versi circa 20 milioni di euro al Comune per
coprire gli extracosti delle linee. Si è parlato anche della vicenda della possibile cessione di quote della
società Serravalle, e della necessità di firmare l'accordo di programma sul Parco di Monza. Inoltre la
Regione ha proposto un pressing comune sul governo perché il Comune ottenga i 7 milioni che gli
mancano per garantire il trasporto ai disabili.
I PUNTI I SOLDI La Regione darà al Comune 20 milioni di cui 13,5 per coprire gli extracosti del
prolungamento della linee della metropolitana M1 E M5 Verranno riattivati il prolungamento della tratta
Sesto Monza-Bettola e lo studio del prolungamento della linea lilla M2 Con i fondi regionali verrà garantita
la copertura dei costi delle alberature e dei tornelli aggiuntivi nell'area Cantalupa AUTOBUS Il pacchetto
26/10/2016Pag. 1 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 23
prevede anche il finanziamento, con circa 6 milioni, del ricambio dei mezzi pubblici di superficie
www.regione.lombardia.it www.comune.milano.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: IL SINDACO E IL GOVERNATORE L'incontro che si è svolto a Palazzo Marino serve a non far fallire
la trattativa aperta con Fs per costituire un nuovo polo del trasporto pubblico locale, con integrazione di
Trenord e Atm
26/10/2016Pag. 1 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 24
LA LEGGE Cosa dice il codice IL Codice penale parla di "Deturpamento e imbrattamento di cose altrui" all'articolo 639.
Riguardo all'impossibilità di fare denuncia per imbrattamenti a meno di non essere proprietari dei muri,
tuttavia, la norma fa una distinzione.
Al primo comma del codice si legge infatti che la "querela della persona offesa" è necessaria nel caso di
imbrattamenti di cose "mobili". Per gli imbrattamenti su "immobili, mezzi di trasporto pubblico o privato" e su
"cose di interesse storico o artistico" si procede invece "d'ufficio".
26/10/2016Pag. 4 Ed. Bologna
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 25
E Condotte chiede agli operai di lavorare nei festivi Galgani, Cgil: "È necessaria una decisione rapida". Pistonina, Cisl: "Non si blocca un'opera così avanzata" ILARIA CIUTI NELLA stazione Foster, che le Ferrovie hanno deciso di cancellare lasciando il tunnel Tav, si lavora
accanitamente. Per i circa 150 operai, più gli impiegati, salta già questo 1° novembre il ponte prima
concordato e l'impresa ha loro comunicato di tenersi pronti a lavorare domenica e festivi. Al contrario di
quanto accade in genere, i lavori della stazione sono rapidi, si sta finendo il primo solaio di cui è già
costruito il 40%, l'intelaiatura a rete destinata a reggere la cupola di vetro e acciaio è già terminata. Il
paradosso deriva dal fatto che le Ferrovie, le quali hanno appena formalizzato la loro modifica in campo da
mesi e attendono l'esame di Comune e Regione, non hanno ancora rescisso il contrato con Condotte che
ha l'appalto, così la ditta va avanti. Intanto Cgil, Cisl e Uil fiorentine, con le rispettive categorie degli edili,
scrivono al sindaco Nardella e al governatore Rossi per chiedere un incontro. Non bastano le dieci
domande di Nardella alle Ferrovie. «È necessaria una decisione rapida, basta con questa altalena di idee.
Anche il sindaco, con le cui domande per alcuni versi concordo, fa parte dell'altalena», premette la
segretaria Cgil, Paola Galgani. Spiega: «Gli obiettivi del progetto originale, con stazione e tunnel connessi,
erano fare di Firenze un nodo strategico dell'Alta velocità, potenziare i treni pendolari e giovare alla città
liberandola di auto. Un grande progetto di mobilità per Firenze e la Toscana». Ora si cambia: «Ma questi
obiettivi restano inalterati o c'è il rischio che, con il tunnel ma senza stazione, non se ne raggiunga neanche
uno? Gravando i fiorentini di uno scavo che non porta loro vantaggi». La questione non si risolve senza il
confronto con sindacati, categorie, sindaci del territorio, dicono Cgil, Cisl e Uil e Galgani conclude: «Politica
e istituzioni assumano il loro ruolo. Altro che domande: non può essere un'azienda a decidere, una parte
invece della comunità».
Il segretario Cisl, Roberto Pistonina: «Non si può cambiare dopo venti anni un progetto oggetto di studi,
approfondimenti, espropri, lavori, non si blocca un'opera così avanzata».
Le questioni secondo lui sono due: «O si è sbagliato per venti anni e allora chi lo ha fatto ne renda conto
alla comunità, o si sbaglia adesso». Pistonina è convinto del seconda ipotesi: «La politica deve essere
seria. Non è possibile che non si decida mai niente di definitivo, ora è no alla Foster e poi sarà no
all'inceneritore, all'aeroporto. Con la conseguenza di spostare tutte le leve fuori Firenze e di favorire
Bologna anche dal punto di vista aeroportuale». Lo stesso, Francesca Cantini, segretaria Uil: «Per venti
anni la città è stata disegnata tenendo conto di quel progetto, a cominciare dalla tramvia, non si può
travolgerla adesso, perdendo non solo la sua centralità ma anche posti di lavoro. Non solo i posti immediati
ma anche quelli futuri connessi a una stazione moderna. Un tunnel che passa e scappa non porta lavoro e
trasferisce centralità a Bologna e al suo aeroporto».
I lavoratori dell'Alta velocità si riuniranno in assemblea giovedì, preoccupati del futuro e che a fine
novembre già scada il contratto di 50 di loro. Sarà rinnovato? «Chiediamo subito un tavolo Comune-
Regione - impresa - Ferrovie per sapere se ci sono possibilità di continuare il lavoro. Se così non è,
bisogna darsi da fare per spostare i lavoratori su altre opere, per esempio la Firenze sud-Incisa», dichiara il
segretario Fillea - Cgil, Marco Benati.
Foto: NEL CANTIERE Secondo gli operai Condotte avrebbe annunciato turni di lavoro anche nei giorni
festivi
26/10/2016Pag. 3 Ed. Firenze
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 26
Patto, ecco tutte le opere Oggi in prefettura la firma dell'accordo per Napoli tra il premier Renzi e il sindaco de Magistris In anteprimagli interventi: dalle Vele al metrò, dal parco archeologico all'Albergo dei poveri OTTAVIO LUCARELLI «Dopo la firma del Patto per Napoli i rapporti con il governo sul piano istituzionale miglioreranno perché
abbiamo dimostrato che non c'è bisogno di scorciatoie che comprimono la democrazia. Devo dare atto che
tra Comune e Palazzo Chigi si è lavorato molto bene per arrivare alla firma». L'annuncio del sindaco arriva
durante la diretta facebook di Repubblica Napoli a poche dalla sigla del Patto da 308 milioni tra il premier
Matteo Renzi e Luigi de Magistris prevista stamattina alle 10 in prefettura. Un Patto che mira a ridisegnare
la città, dalla demolizione delle ultime tre Vele di Scampia al depuratore di Napoli est, dalla messa in
sicurezza degli edifici scolastici al completamento dell'anello della linea 1 metropolitana e della linea 6, ex
Ltr. Uno dei sedici Patti per il Sud che il governo ha deciso di sottoscrivere con Regioni e Città
metropolitane.
A PAGINA II, SERVIZI DA PAGINA II A PAGINA V «DOPO la firma del Patto per Napoli i rapporti con il
governo sul piano istituzionale miglioreranno perché abbiamo dimostrato che non c'è bisogno di scorciatoie
che comprimono la democrazia. Devo dare atto che tra Comune e Palazzo Chigi si è lavorato molto bene
per arrivare alla firma». L'annuncio del sindaco arriva durante la diretta facebook di Repubblica Napoli a
poche dalla sigla del Patto da 308 milioni tra il premier Matteo Renzi e Luigi de Magistris prevista
stamattina alle 10 in prefettura.
Un Patto che mira a ridisegnare la città, dalla demolizione delle ultime tre Vele di Scampia al depuratore di
Napoli est, dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici al completamento dell'anello della linea 1
metropolitana e della linea 6, ex Ltr. Uno dei sedici Patti per il Sud che il governo ha deciso di sottoscrivere
con Regioni e Città metropolitane. Napoli arriva tra le ultime dopo un percorso condizionato dai contrasti
politici tra Renzi e de Magistris, dal commissariamento dell'area ex Italsider di Bagnoli fino al tema
caldissimo del referendum per la riforma costituzionale. Tra dichiarazioni al vetriolo del sindaco e richieste
di incontro rimaste lettera morta per due anni, il riavvicinamento è scattato il 29 settembre con l'incontro a
Palazzo Chigi tra de Magistris e il sottosegretario Claudio De Vincenti, punto di partenza per una serie di
incontri tecnici che hanno portato il 12 ottobre alla definizione del Patto.
«Oggi finalmente - commenta il sindaco potrò parlare con Renzi». E torna alla carica: «Non ci sono stati
equivoci o malintesi, ma per la firma è trascorso qualche giorno in più del previsto perché il premier è
andato in America a fare campagna elettorale.
Con Palazzo Chigi, comunque, si è lavorato molto bene. Arrivano 308 milioni immediatamente cantierabili
su progetti voluti da Comune e Città metropolitana. Si abbattono tutte le Vele di Scampia tranne una e,
dove non si abbatte, nasce il cuore della Città metropolitana. Il quartiere da periferia diventa centro. Poi ci
sarà il tram veloce a Napoli est. Infine ci sarà la messa in sicurezza delle scuole».
Il sindaco torna a usare carota e bastone.
E spiega: «Nessuno si deve preoccupare se c'è difformità di opinioni con il governo.
Noi manteniamo ben distinte la polemica politica dalla collaborazione istituzionale.
Io sono uomo delle istituzioni, sono stato magistrato, ma sono un uomo libero. E da uomo libero dico che
se si fosse dato seguito ai contenuti della firma del 14 agosto 2014, oggi a Bagnoli saremmo in una fase
avanzata della bonifica. Dopo la stipula del Patto per Napoli il tema del commissariamento di Bagnoli si
potrà rivedere, il paese non ha più bisogno dei commissariamenti.
Non ci mettiamo sull'Aventino e se il presidente del Consiglio fa qualcosa che non condividiamo glielo
diciamo anche pubblicamente». Tornando così a criticare la scelta del governo di nominare a Bagnoli il
26/10/2016Pag. 1 Ed. Napoli
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commissario Salvatore Nastasi. Vicenda per la quale il Comune, dopo aver perso al Tar, è ora al Consiglio
di Stato.
De Magistris torna ad affrontare la vicenda Bagnoli anche commentando il rimborso spese che ha chiesto
al Comune per la trasferta nel giorno della protesta romana assieme ai comitati: «Il rimborso per il corteo a
Roma ha una logica precisa. Ero lì in una delegazione istituzionale. Io sono un sindaco che viaggia in
seconda classe e che non chiede rimborsi pasto. Mi potete svuotare i calzini. Sono una persona
trasparente».
Infine la sicurezza. De Magistris innanzitutto elogia i napoletani «per gli striscioni di accoglienza agli
immigrati». Poi bacchetta il ministro dell'interno Angelino Alfano per quanto ha dichiarato due giorni fa
durante la visita in prefettura: «Alfano ha esagerato. La gente collabora, partecipa. L'ho visto durante la
notte bianca. Un ministro dell'Interno non può usare l'omertà come alibi perché non si raggiungono i risultati
sperati contro la criminalità. Non nego che ci sia omertà, ma non è il problema principale. La priorità è
accelerare le indagini e avere i mezzi per farlo. Ad esempio la famiglia Cesarano attende di sapere chi ha
ucciso il figlio, credo vittima innocente».
Alle 10 la firma in prefettura. Poi il premier Matteo Renzi andrà ad Avellino dove alle 16 è previsto un suo
intervento al teatro Gesualdo.
Sul Patto per Napoli, intanto, è intervenuto in serata anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca,
durante il suo appuntamento del martedì a radio Kiss kiss: «Una giornata importante che stabilisce un
principio di collaborazione. Bisogna lavorare sempre così, senza esasperazioni polemiche, e io ho lavorato
in queste settimane per il dialogo. Si tratta di destinare 308 milioni di euro, fondi per la coesione. Una bella
boccata di ossigeno. Per Bagnoli sono già stati stanziati dal governo 320 milioni.
Fondi che si aggiungono ai tre miliardi della programmazione europea che noi come Regione abbiamo
investito su Napoli.
Un'occasione straordinaria di sviluppo, crescita e riqualificazione urbanistica. Ora sta a noi spendere le
risorse».
LE TAPPE
L'INCONTRO Oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Luigi de Magistris, dopo mesi di
polemiche, si incontrano al mattino in prefettura LA FIRMA Matteo Renzi e Luigi de Magistris firmano il
cosiddetto Patto per Napoli, un insieme di interventi per la città il cui importo complessivo è di 308 milioni
L'INIZIATIVA Subito dopo la firma del Patto per Napoli in prefettura, il presidente del Consiglio va ad
Avellino per partecipare ad una iniziativa politica sul referendum
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Foto: IL GELO Il presidente del Consiglio Matteo Renzi al San Carlo. A destra Luigi de Magistris Accanto al
premier il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca PRESIDENTE Sergio Matterella presidente
della Repubblica ha fatto da mediatore tra il sindaco Luigi de Magistris e il premier Matteo Renzi
26/10/2016Pag. 1 Ed. Napoli
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 28
In anteprima i contenuti del "Patto per Napoli" firmato oggi in prefettura da Renzi e de Magistris Cantieri per308 milioni in 5 ambiti: infrastrutture, sviluppo, ambiente, cultura, amministrazione Quindici grandi interventi dalle Vele al centro storico e il metrò spuntaalla Sanità Riqualificazione delle antiche scale cittadine, fondi per ultimare la metropolitana da Mergellina a piazzaMunicipio ALESSIO GEMMA UN'USCITA della metropolitana nel quartiere Sanità. Gli interventi sul Real Albergo dei Poveri, eterna
opera incompiuta, un restauro lasciato per anni a metà. E anche i soldi per attrezzare la raccolta
differenziata dei rifiuti nel Centro storico Unesco.
Ecco le ultime novità del "Patto per Napoli", i 308 milioni di euro che il governo destina alla città, oggi in
prefettura c'è la firma tra il sindaco Luigi de Magistris e il premier Matteo Renzi.
"Repubblica" è in grado di anticipare nei dettagli, elencando cifre e opere, l'accordo che oggi viene siglato,
i 15 interventi principali su cui si articola l'accordo tra Napoli e il governo nazionale. Ci sono le periferie, i
trasporti, compresa la riqualificazione delle scale antiche, e gli incentivi per il restauro degli edifici storici.
Ma sono cinque gli assi su cui si distribuiscono i finanziamenti. Eccoli: infrastrutture, sviluppo economico,
ambiente e territorio, valorizzazione culturale, rafforzamento della pubblica amministrazione. C'è da dire
che oltre la metà dei fondi totali, quasi 180 milioni di euro, sono destinati ai trasporti, il settore che il sindaco
de Magistris ha definito «la vera emergenza in città». Nelle risorse per il completamento delle due metro
gestite dal Comune, spunta "una chicca": la "seconda uscita della stazione Materdei della linea 1" verso "il
quartiere Sanità" che vale 6,9 milioni di euro. Poi ci sono i 20 milioni di euro che servono per acquistare altri
due elettrotreni della metro collinare: per cui salgono a 12, non più a 10, i treni in arrivo e che porteranno i
tempi di attesa della metro a soli 5 minuti, in linea con le città europee. La parte del leone sulle infrastrutture
la fanno i 42 milioni per la tratta Capodichino-Di Vittorio della linea 1, i 23 milioni per il completamento di
Mergellina-Municipio della linea 6, i 20 milioni per ampliare i depositi e le officine di manutenzione a
Piscinola e via Campagna. Ci sono poi i 40 milioni per realizzare il tram che correrà su una corsia riservata
nella zona orientale collegandola a Volla. Ma sul crinale tra archeologia e metropolitana arrivano 8 milioni,
una parte dei 30 milioni necessari, per ammirare le 3 navi di epoca romana trovate a piazza Municipio nel
corso dei lavori di scavo per la metro: sarà realizzato un parco archeologico con l'esposizione dei reperti
nel sottopasso che collega il porto alla piazza. Due le periferie al centro del patto: Scampia e le sue Vele
con uno stanziamento di 30 milioni per l'abbattimento di tutte tranne una e anche Napoli Est, dove sono
previsti interventi sulle strade e aree verdi. Circa un quarto delle risorse, quindi una fetta consistente,
affronta il problema dei crolli in città: ci sono 75 milioni per la "riqualificazione con adeguamento antisismico
e risparmio energetico delle sedi pubbliche istituzionali e delle scuole".
Il sindaco ha già anticipato che le procedure di gara per i soldi del patto saranno più veloci, in modo da
evitare cantieri infiniti, sempre però con la vigilanza dell'Anac, l'Autorità anticorruzione presieduta dal
magistrato Raffaele Cantone. C'è anche il progetto Sirena-bis: dopo la decisione di mettere in liquidazione
la società del Comune che si occupava del restauro dei palazzi, attraverso incentivi ai condomini privati, si
riparte da 20 milioni per il restyling degli edifici del centro storico Unesco. È il cuore di Napoli sul quale il
patto ha in serbo altri 5 milioni: sono i fondi classificati come "ottimizzazione dei servizi di igiene e raccolta
rifiuti". In una parola: nuove attrezzature per portare nei vicoli della Napoli storica la raccolta differenziata.
Infine, cinque milioni per il collaudo di Palazzo Fuga a piazza Carlo III e i 10 milioni per il progetto de "La
città verticale". Ossia, i percorsi pedonali sulle scale uniche della città, quelle che portano dalla collina al
mare.
LA SCHEDA IL COMPLETAMENTO DELLE LINEE 1 E 6 DEL METRÒ Il Patto stanzia circa 140 milioni
per completare le tratte delle Linee 1 e 6 in particolare Capodichino-Di Vittorio, Mergellina-Municipio.
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 29
In più l'ampliamento di depositi e officine a Piscinola e via Campagna, più due nuovi treni RIPARTE IL
PROGETTO SIRENA NEL CENTRO STORICO Venti milioni per incentivare i restauri degli edifici del
centro storico Unesco. Per adeguamento antisismico di scuole e sedi istituzionali previsti altri 75 milioni. 10
milioni per i percorsi pedonali tra la collina e il mare RACCOLTA RIFIUTI E PARCO ARCHEOLOGICO
MUNICIPIO Il Patto per Napoli stanzia cinque milioni per "ottimizzare i servizi di igiene e raccolta dei rifiuti"
nel centro storico. Otto milioni sono riservati al progetto di un parco archeologico della metropolitana linea 1
a piazza Municipio ALBERGO DEI POVERI E TRAM NELL'AREA EST Cinque milioni verrano utilizzati per
interventi di consolidamento del Real Albergo dei poveri a piazza Carlo III. Ben 40 milioni per l'area
orientale, dove verrà realizzato un tram speciale su corsia riservata, fino a Volla www.governo.it
www.napoli.repubblica.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: SCAMPIA Una immagine delle Vele di Scampia: nel "Patto per Napoli" che viene firmato oggi in
prefettura da Renzi e de Magistris è previsto l'abbattimento di tutti gli edifici ancora in piedi, tranne uno
26/10/2016Pag. 5 Ed. Napoli
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 30
PROPOSTE E SUGGERIMENTI DEI LETTORI SU REPUBBLICA.IT Per rilanciare via Roma "potenziate subito i bus " ANGELO AMANTE Più parcheggi, potenziamento dei mezzi pubblici e realizzazione di itinerari artistici. Sono questi finora i
suggerimenti più significativi dei lettori di "Repubblica" per il rilancio di via Roma, la strada finita nelle
polemiche dopo il varo della zona a traffico limitato nel centro storico di Palermo.
Enzo e Valentina consigliano di creare posteggi sotterranei nella zona della stazione centrale come in
quella di via Cavour, che consentirebbero di lasciare con maggiore facilità le automobili fuori dalla Ztl.
Per invogliare i cittadini a fare shopping tra le vetrine di via Roma, bisognerebbe anche intervenire sui
mezzi pubblici. La navetta da sola non basta: tutti i bus dovrebbero essere gratuiti. La pensa così
Giuseppe, che ritiene necessario aumentare le vetture in servizio dentro il perimetro della zona a traffico
limitato.
Via Roma potrebbe essere inclusa nel percorso del tram, che partirebbe dalla stazione centrale per
raggiungere la stazione Notarbartolo passando per via Libertà.
Secondo i palermitani, la strada potrebbe essere trasformata anche in un incubatore d'arte. «Installare
bacheche per esporre foto, quadri e disegni fatti dai cittadini, così da far diventare via Roma un museo
condiviso», consiglia Michele Romano. Oltre a questo, la strada potrebbe essere abbellita con panchine e
lampioni di design, che la renderebbero più luminosa e adatta ai pedoni. Per trasformare via Roma e
dintorni nel salotto della città, serve però partire dall'essenziale.
Come sottolinea Danilo Ancona: «Mancano le corsie preferenziali nelle strade limitrofe e quando ci sono
vengono invase dai mezzi privati. Non ci sono abbastanza pensiline alle fermate dell'autobus, per non
parlare dello stato in cui versano le poche piste ciclabili: sono tutte occupate da automobili e cassonetti dei
rifiuti».
Foto: La strada va abbellita con lampioni e panchine Potrebbe diventare un incubatore d'arte
26/10/2016Pag. 3 Ed. Palermo
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 31
L'ordine del giorno. In Senato il testo proposto da Fi e Pd Meleo: vogliono svendere e privatizzare l'aziendadei trasporti Ok bipartisan al commissario Atac insorgono i grillini: "No allo scippo" I firmatari: "Vogliamo evitare che la municipalizzata non sia più in condizione di partecipare alla gara pergestire il servizio" (gio.vi.) IL DISEGNO fatto sulla testa dei cittadini per commissariare Atac e farla gestire a Rfi», evocato ieri dalla
sindaca Raggi nell'intervista a Repubblica, è andato in porto. Il Senato ha approvato in serata - con 181 sì,
49 no e 9 astenuti - un ordine del giorno bipartisan che impegna il governo «a verificare la situazione
economico-finanziaria» della controllata dal Campidoglio. Nonché a valutare «se sussistano le condizioni
per porre in essere procedure idonee a sostenere il rilancio dell'azienda anche attraverso procedure
straordinarie» e «la possibilità di collocare temporaneamente la partecipazione di Atac all'interno di un
organismo statale dotato delle necessarie competenze, affidando contestualmente ad una struttura tecnica
scelta ad hoc il compito del risanamento industriale e patrimoniale dell'azienda».
Un passaggio, specie quest'ultimo, che ha fatto andare su tutte le furie i grillini. «Hanno portato Atac
sull'orlo del baratro e oggi a gran voce ne chiedono il commissariamento.
E come al solito il tutto sulla pelle dei romani», ha subito tuonato su Facebook l'assessora comunale alla
Mobilità Linda Meleo. «Ora vogliono svendere e privatizzare Atac dopo averla fatta a pezzi in questi anni -
rincara - abbandonandola ad una politica fatta di assenza di investimenti e scelte gestionali ed
organizzative discutibili: basti pensare alle assunzioni e al caso Parentopoli». A nulla sono servite le
rassicurazioni dell'ad di Rfi Maurizio Gentile, che in mattinata da Cernobbio aveva smentito la teoria della
Raggi circa l'esistenza di «un piano di svendita di Atac a Rfi», pur ribadendo la disponibilità a un'azione di
supporto: «Siamo molto interessati a quello che accade al di fuori di casa nostra», ha spiegato Gentile, «se
c'è qualcosa che non funziona e ce lo chiedono siamo pronti a intervenire, noi vogliamo che il servizio sia
fatto bene». Anche Il senatore 5S Andrea Cioffi va giù durissimo: «I partiti rivogliono mettere le mani su
Atac, i suoi bilanci e appalti da centinaia di milioni di euro l'anno e coprire così le magagne di un ventennio
di malagestione che ha portato a 1,4 miliardi di debiti».
L'ordine del giorno - proposto da Francesco Aracri (Fi), Andrea Augello (Movimento Idea), Stefano
Esposito e Marco Filippi (Pd) - «consegna al Campidoglio, diversamente da quanto dichiara il nostro
spensierato sindaco, un'arma in più per evitare che Atac venga privatizzata o peggio che non sia in
condizione di partecipare alla gara che entro il 2019 deciderà il gestore del trasporto pubblico locale»,
spiega il senatore Augello. Ma per il leader di Si Stefano Fassina, che ha votato contro, si tratta di «un vero
e proprio colpo di mano del super partito della Nazione». Che tuttavia suscita qualche perplessità pure fra i
dem: «Oltre ad essere fuori dalle leggi ordinarie, il commissariamento di Atac rischia di rappresentare un
precedente preoccupante», dice il deputato Marroni. «Non vorrei che qualcuno, da sempre incline alla
privatizzazione dei servizi pubblici strategici, approfittasse della ormai palese inadeguatezza della giunta
Raggi per svendere ai privati l'Atac».
Di certo c'è che l'azienda capitolina - con i suoi 11.878 dipendenti, in perdita da 13 anni, un disavanzo di
89 milioni solo nel 2015 - è uno dei dossier più complessi per l'amministrazione grillina. Oberata dai debiti,
da mesi senza direttore generale e con un servizio ormai al collasso, è considerata dal neo-assessore alle
partecipate Massimo Colomban la grana numero uno: «Una società che versa in condizioni gravissime,
provocate da anni di malagestione», ha spiegato ai sindacati, promettendo un piano industriale per
riportarla entro tre anni in pareggio o in positivo.
Cosa accadrà adesso non è chiaro. Ma a Palazzo Madama c'è già chi ipotizza che l'impegno chiesto al
governo con l'ordine del giorno su Atac possa essere «tradotto a breve in un norma da inserire nella
manovra» all'esame del Parlamento.
26/10/2016Pag. 3 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 32
In regione D'asfalto, di ferro e d'acqua arrivano le nuove autostrade Non di sola Bologna vive l'Emilia Romagna. Anzi. L'agenda di governo. Regioni e Cipe è fitta di progetti già
avviati o in attesa di partire. Questa, stilata con l'aiuto dell'assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini,
è la lista dei principali. Per superare il cronico isolamento fisico di cui soffre il distretto della ceramiche, è
appena stato approvato il finanziamento del raccordo autostradale CampogaUiano-Sassuolo, che
collegherà la A l all'A22. Costo complessivo 506 milioni, i cantieri dovrebbero aprire nel 2018. Sarà
inaugurato entro il prossimo anno il Trasporto regionale costiero (Tre): una linea di trasporti su gomma - ma
in sede dedicata che collegherà Rimini a Riccione. Costo complessivo 92 milioni. Ancora al di là da venire,
ma in rampa di lancio, è il più ambizioso dei progetti infrastrutturali: la Cispadana, che da Reggio Emilia
andrà a innestarsi con la superstrada Ferrara-Mare attraversando tutto il territorio devastato dal sisma del
2012. La valutazione d'impatto ambientale dovrebbe essere rilasciata entro l'anno: in tal caso i cantieri
potrebbero partire nel 2019. Costo preventivato: 1,3 miliardi. Imminente invece (2017), è la fine dei lavori
per velocizzare la linea ferroviaria Rimini-Bologna: 70 milioni per consentire ai treni di ridurre da 52 a 44
minuti il tempo di percorrenza. Ancora in Romagna, aspetta l'approvazione definitiva il piano per
l'escavazione dei fondali del porto di Ravenna: il costo dell'opera si aggirerà attorno ai 200 milioni, i lavori
dovrebbero iniziare entro il 2019. A proposito di trasporti su acqua, procede la realizzazione dell'Idrovia
lungo il Po per migliorarne la navigabilità. Il tratto su cui si sta lavorando, attualmente, è il Ferrara-Porto
Garibaldi. Infine, la Ti-Bre, autostrada che collegherà il Tirreno al Brennero. Il via ai lavori per il tratto Al-
Trecasali, nel parmense, è imminente.
26/10/2016Pag. 25REGIONI-EMILIA ROMAGNA
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 33
TRASPORTI E POLITICA Bando servizi agli anziani Slitta tutto di trenta giorni Mammoliti a pagina 40 TRASPORTI E POLITICA
In arrivo il primo treno bimodale
Mammoliti a pagina 40
26/10/2016Pag. 39 Ed. Aosta
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 34
Audizione dell'assessore regionale in quarta commissione Ferrovia, in arrivo il primo bimodale daniele mammoliti Elettrificazione, ammodernamento, raddoppio della linea, riattivazione della tratta per Pré-Saint-Didier e
puntare a portare le rotaie fino a Courmayeur. Sono alcune delle azioni contenute nella proposta di legge di
iniziativa popolare «per una ferrovia moderna ed un efficiente sistema pubblico integrato dei trasporti» che
ha iniziato ad essere analizzata e che presto arriverà in Consiglio Valle. Ieri la quarta Commissione
«Sviluppo economico» presieduta da Giuseppe Isabellon ha voluto confrontarsi sul testo della legge
ascoltando l'assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz. Il quale, dopo un'ora scarsa di confronto, ha
mostrato apertura: «La legge di iniziativa popolare? E' una buona base per riuscire a fare un ragionamento
di buon senso».
Marguerettaz ha appena ricevuto buone notizie sul fronte dei tanto attesi - e discussi - treni bimodali («Va
tutto come previsto e siamo anzi in anticipo sui tempi. Il primo treno sarà concluso entro i primi mesi del
2017») e continua a difenderne la strategia: «So che dalla Gran Bretagna ne hanno appena acquistati 40
uguali ai nostri». Ma non per questo chiude la porta ad una legge di iniziativa popolare «che contiene
principi condivisibili». Certo, le sette azioni che i promotori individuano per la ferrovia parlano di temi che
spesso hanno diviso le associazioni dei viaggiatori e la Regione, come la famosa elettrificazione, il destino
della linea dell'Alta Valle, le stesse modalità di sostegno e promozione del trasporto pubblico. Ma
l'assessore ieri è stato il più conciliante possibile spiegando: «Non è che noi non abbiamo fatto queste
cose. Il punto è che bisogna rivedere la base di partenza, cioè i progetti. Tutta la strategia legata alla
ferrovia è legata allo "studio Caposio"» cioè la piattaforma programmatica sulla ferrovia non solo
valdostana ma anche piemontese che risale al 2006. «Possiamo ragionare - ha detto Marguerettaz - sulla
possibilità di un suo aggiornamento. Anche perché: come si può pensare di individuare gli interventi da fare
senza avere un progetto complessivo in cui inserirli?». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
26/10/2016Pag. 40 Ed. Aosta
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 35
Trasporti , dal 2 novembre Interruzione della linea ferroviaria Treni sostituiti da 250 corse di bus Circa 250 nuove corse di bus, nell'arco di 41 giorni di interruzione della ferrovia, con una media giornaliera
di 140 corse e con punte fino a 180. Sono pronti i bus sostitutivi per il Ponente, nel periodo tra il 2
novembre e metà dicembre, per vari lavori previsti nella galleria di Capo Mele e del ponte sul rio Borghetto.
Ad annunciare la novità dei trasporti, l'assessore regionale Gianni Berrino: «L'orario dei nuovi bus sostitutivi
è frutto di un lungo lavoro condiviso con comitati, associazioni di pendolari, istituti scolastici e
rappresentanti del territorio». Nelle stazioni di interscambio sarà presente personale Trenitalia per gestire
eventuali imprevisti. La prima fase di interruzioni sarà dal 2 novembre al 10 dicembre con bus tra Diano e
Alassio, dal 2 partono anche i lavori a Bordighera, con interruzioni prima soltanto fino a Ventimiglia e poi
anche tra il 28 novembre e 10 dicembre, con bus tra Ventimiglia e Diano. [l.r.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI
RISERVATI
26/10/2016Pag. 39 Ed. Imperia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 36
Verso il raddoppio ferroviario Un treno storico "saluterà" la tratta che sarà dismessa dopo 144 anni Non poteva essere che così, con un viaggio simbolico, il saluto alla linea ferroviaria costiera del tratto San
Lorenzo-Andora che sarà dismessa dopo 144 anni. Un treno storico che emblematicamente segnerà la
chiusura programmata per il prossimo 1 novembre.
In realtà tra il 2 e il 27 novembre transiteranno ancora treni pendolari nella tratta tra Diano Marina e
Ventimiglia - 14 coppie al giorno - mentre i convogli dal 2 non passeranno più verso levante per i lavori alla
galleria di Capo Mele: dal 28 la linea si bloccherà definitivamente per arrivare l'11 dicembre all'apertura del
raddoppio a monte. L'iniziativa del treno storico - collaborazione tra Fondazione FS Italiane e Regione -
porterà per l'ultima volta un convoglio d'epoca sui binari di una linea che ha scritto tra l'altro le pagine più
importanti della storia del turismo e del trasporto dei fiori dalla Riviera al mondo.
Il raddoppio atteso da decenni - 19 km di cui circa 16 km in galleria per un investimento di 580 milioni di
euro - manderà in pensione la linea costiera «storica», unica, dai panorami mozzafiato. Aperta nel 1872,
dopo anni di attivazioni a tratte, ha visto la trazione a vapore fino al maggio 1931, sistema Trifase fino a
ottobre 1967 e in corrente continua fino ai giorni nostri, ma sempre a binario unico. La storia della ferrovia
Genova-Ventimiglia è suggestiva: fautore di tale progetto fu il conte Camillo Cavour. I lavori furono sanciti
nel 1860 e si svolsero nel giro di dodici anni, raggiungendo Ventimiglia il 25 gennaio 1872. Ma quale sarà il
treno storico che attraverserà per l'ultima volta lungo la costa le due province? «Il convoglio è composto
dalle locomotive E 626 294 (costruzione O.M./C.G.E. 1937), E 428 202 ( Ansaldo di Genova nel 1940) con
carrozze tipo Corbellini e Centoporte, colorazione "castano/isabella"».
Il costo del biglietto andata e ritorno è di 26 euro adulti e 13 ragazzi (4-12 anni) per chi parte tra Savona ed
Alassio e 14 euro adulti e 7 per chi parte da Andora in poi: solo andata o solo ritorno al 50%. Biglietti in
vendita attraverso i canali Trenitalia. Andata: Finale L. 9.59, Albenga 10.13, Alassio 10.26, Andora 10.34,
Cervo/S. Bartolomeo 10.41, Diano M. 10.45, Imperia O. 10.52, Imperia P. M. 10.57. Ritorno: Imperia P. M.
16.49, Imperia O. 16.54, Diano M. 17.01, Cervo/S. Bartolomeo 17.05, Andora 17.15, Alassio 17.24,
Albenga 17.31, Pietra L. 17.44, Finale L. 18.03. Le principali caratteristiche tecniche della nuova linea
Andora-S. Lorenzo: lunghezza totale 18.825 metri; lunghezza gallerie 15.430 metri (82% tracciato),
lunghezza viadotti 1.413 metri (8% tracciato). [m. a.] BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
26/10/2016Pag. 45 Ed. Imperia
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Fondazione Bpn Risorse fresche per i disoccupati La Fondazione Bpn sostiene il progetto «Vesta», che nel 2016 ha dato lavoro a 20 disoccupati in carico ai
servizi sociali del Comune di Novara. Il contributo da 50 mila euro permetterà ad altre sei persone di essere
selezionate per svolgere piccole mansioni in collaborazione con l'Assa: raccolta di foglie e rami sui viali,
pulizia dei mercati, manutenzione del verde. «L'accordo - spiega il sindaco Alessandro Canelli - verrà
esteso ad altre realtà. Tramite Atc e Sun potranno essere definiti per esempio incarichi di pulizia degli
alloggi popolari e dei mezzi di trasporto pubblico». L'obiettivo è sviluppare un'iniziativa per cui quest'anno
sono stati stanziati 166 mila euro, di cui 75 mila concessi dalla Regione. I 20 lavoratori, su 300 che avevano
chiesto di partecipare al bando, sono impegnat i cinque ore al giorno per cinque giorni a settimana.
Ricevono tra 500 e 600 euro al mese che al lordo dei contributi agevolati assume un valore di 8 mila euro
all'anno. «Speriamo che i fondi concessi dal ministero e gestiti dalle regioni per queste attività vengano
confermati o incrementati - prosegue Canelli -. Ci piacerebbe che anche i privati partecipassero». Franco
Zanetta, presidente di Fondazione Bpn: «Speriamo che il nostro aiuto sia di buon esempio». [f. m.]
26/10/2016Pag. 41 Ed. Novara
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L'ultimo viaggio sul treno del 1940 chiude un'epoca Michele Costantini Sarà il treno storico, costruito dall'Ansaldo nel 1940, con le carrozze dall'originale colorazione
«castano/isabella», a salutare il 1° novembre la chiusura definitiva della tratta ferroviaria tra San Lorenzo al
Mare e Andora. Per l'ultima volta, dopo 144 anni, un convoglio d'epoca percorrerà il tragitto con vista mare,
per poi attendere l'11 dicembre, quando entrerà in funzione la nuova tratta di collegamento, quasi
totalmente in galleria. La linea costiera storica, unica e aperta totalmente, dal 1872 al 1931, aveva visto i
convogli con la trazione a vapore, poi sino all'ottobre 1967 con il sistema elettrico trifase, e infine sino ai
giorni nostri, con la corrente continua. Sempre però con un binario unico. Per provare l'emozione del
viaggio sul treno storico, la Fondazione FS Italiane, Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia, la Regione
e il Gruppo museale del Dlf di Ventimiglia, ha aperto il convoglio ai viaggiatori, con partenza da Savona alle
9,42 e arrivo a Taggia-Arma alle 11,11. Il rientro è previsto a Savona alle 18,25, con partenza da Taggia
alle 16,35. Costo del biglietto andata e ritorno 26 euro adulti e 13 ragazzi (4-12 anni) per chi parte da
Savona e Alassio e 14 euro (adulti) e 7 euro (ragazzi) per chi parte da Andora in poi. Ecco in dettaglio le
altre fermate: Finale Ligure 9,59, Albenga 10,13, Alassio 10,26, Andora 10,34, Cervo-S.Bartolomeo 10,41,
Diano Marina 10,45, Imperia Oneglia 10,52 e Imperia P.M. 10,57. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
26/10/2016Pag. 39 Ed. Savona
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«Roma, il governo commissari Atac» Schiaffo del Senato Voto bipartisan boccia la giunta Raggi e sollecita interventi per salvare l'azienda Simone Canettieri Lorenzo De Cicco ROMA Il Senato ha approvato un ordine del giorno bipartisan che punta a salvare Atac, schiacciata da 1,3
miliardi di debiti, attraverso un'amministrazione straordinaria con trollata dal governo nazionale. Il testo
impegna Palazzo Chigi a valutare la «possibilità di affidare a una struttura tecnica scelta ad hoc il compito
del risanamento dell'azienda». Canettieri e De Cicco a pag. 8 ROMA Il primo step dell'operazione che
potrebbe portare Atac sotto un commissario straordinario, indicato da Palazzo Chigi, è andato in porto. Ieri
pomeriggio l'aula del Senato ha approvato un ordine del giorno bipartisan presentato da Pd, Forza Italia ed
ex Ncd - che punta a salvare la più grande azienda del trasporto pubblico d'Italia, schiacciata da 1,3 miliardi
di debiti, attraverso un'amministrazione straordinaria controllata dal governo nazionale. Il testo, passato con
181 sì, 49 no e 1 astenuto, impegna Palazzo Chigi a valutare «se sussistano le condizioni per sostenere il
rilancio dell'azienda anche attraverso procedure straordinarie». E quindi a valutare la «possibilità di
collocare temporaneamente la partecipazione di Atac all'interno di un organismo statale» - il ministero dei
Trasporti o dell'Economia - «affidando contestualmente a una struttura tecnica scelta ad hoc il compito del
risanamento industriale e patrimoniale dell'azienda». LA REAZIONE Un'ipotesi che ha subito scatenato la
reazione polemica del Campidoglio a trazione M5S. Che dell'Atac - 12mila dipendenti, un contratto di
servizio da oltre mezzo miliardo di euro - ha appena preso il controllo, avendo liquidato alla fine dell'estate
la vecchia governance nominata dal commissario Francesco Paolo Tronca, rimpiazzandola con un
amministratore unico che gode della fiducia della sindaca Virginia Raggi. Proprio a nome della giunta M5S,
ieri ha parlato l'assessore ai Trasporti, Linda Meleo. «I vecchi partiti - è la linea hanno portato Atac sull'orlo
del baratro e oggi a gran voce ne chiedono il commissariamento». Sul tema è intervenuto anche
l'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo: «L'intervento pubblico dovrebbe mettere a disposizione nuovi
mezzi o le risorse finanziarie necessarie ad acquistarli, non certo puntare all'esproprio dell'azienda». In
realtà l'ordine del giorno a firma Aracri (FI), Augello (Movimento Idea), Esposito e Filippi (Pd) «consegna al
Campidoglio un'arma in più per evitare che Atac venga privatizzata - spiega il senatore Andrea Augello - o
peggio che non sia in condizione di partecipare alla gara che entro il 2019 deciderà il gestore del Trasporto
pubblico locale». Anche il dem Stefano Esposito annota: «Ma quale scippo, è il Comune che dovrebbe
eventualmente chiedere l'amministrazione straordinaria per risanare i conti». LO SCENARIO Un'opzione
che al momento sembra poco gradita alla giunta grillina. Tanto che la sindaca si sarebbe già attivata per
portare nell'aula del Consiglio comunale una mozione anti-commissariamento. Ma lo scenario potrebbe
cambiare da qui ai prossimi mesi. Quando cioè l'Atac dovrà approvare il suo bilancio consuntivo per il 2016:
in rosso, per l'ennesima volta. Qual è la novità, si dirà, per un'azienda che in un lustro ha bruciato oltre un
miliardo di euro? Il decreto Madia, appena pubblicato in Gazzetta, prevede che le società partecipate che
«per tre esercizi consecutivi» hanno chiuso il bilancio in perdita, non possano più essere ricapitalizzate (o
salvate attraverso altri strumenti straordinari) dalle amministrazioni pubbliche che le controllano. A meno
che il governo non conceda una deroga per decreto. È in questo contesto che, forse, la giunta di Virginia
Raggi potrebbe bussare al portone di Palazzo Chigi. E l'ipotesi del commissario, a quel punto, potrebbe
non essere così remota. Simone Canettieri Lorenzo De Cicco
I conti Atac PERDITE (milioni di euro) 2010 319 2011 179 2012 156 2013 219 2015 70 2014 140 I NUMERI
DELL'AZIENDA Bus 2.085 Tram 166 Filobus 30 Treni (metro e ferrovie urbane) 171 Dipendenti 11.696
Autisti 6.000 Macchinisti 500 Dirigenti 61 Debito complessivo 2015 1,3 miliardi Debito verso i fornitori 320
milioni
26/10/2016Pag. 1
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 40
Vertice a Milano Maroni-Sala: più fondi per i trasporti pubblici Nuovi fondi addizionali per il potenziamento del trasporto pubblico locale sono stati definiti ieri dal Comune
di Milano e da Regione Lombardia nel corso di un incontro che si è tenuto a Palazzo Marino, presenti il
sindaco Giuseppe Sala e il presidente Roberto Maroni. «L'impegno delle istituzioni - si legge in una nota di
Palazzo Marino - rappresenta un importante passo verso l'avvio e il completamento di opere che
consentiranno di potenziare il trasporto pubblico di Milano e dell'area metropolitana, in particolare da
Monza e Assago, alleggerendo così l'entrata delle auto private dei city users all'interno della città».
26/10/2016Pag. 8
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 41
«Vietato fumare sull' autobus » La baby gang assale l'autista Polisano Hanno infastidito gli altri passeggeri, urlando e fumando, poi hanno minacciato l'autista. Un commando di
sei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni ha preso in ostaggio il bus della linea 04 che da Ostia porta
ad Acilia. Una volta scesi dalla vettura, i ragazzi hanno dato vita a una fitta sassasiola contro i vetri delle
portiere e i finestrini provocando seri danni al mezzo pubblico. E infine hanno aggredito un coetaneo. I
carabinieri di Ostia ne hanno fermati tre, denunciandoli a piede libero. Altri tre sono riusciti a fuggire.
all'interno
26/10/2016Pag. 41 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 42
IL VIAGGIO Casalotti "snobba" la funivia: «Meglio che ci portino i bus » IL QUARTIERE FREDDO SUL PROGETTO RILANCIATO DA RAGGI E C'È CHI IRONIZZA: «IO LOSKIPASS NON ME LO FACCIO» L. De Cic. Quando svolti all'uscita dell'Aurelia, come cantava Venditti-Guzzanti, c'è Casalotti Boccea. È qui, «giù al
controviale», forse proprio quello della canzone (con «il distributore che te frega il resto...»), che la sindaca
Raggi vorrebbe far partire le sue cabine fluttuanti nell'aria verso la metropolitana di Battistini. Un viaggio di
5 chilometri a testa in giù, appesi a un filo, per scavalcare il traffico. Certo l'esordio di questa «rivoluzione
della mobilità», come l'ha chiamata la sindaca, non è stata accolta con la considerazione (e la serietà) che
la giunta M5S si augurava. Saranno forse un po' smaliziati da anni di disservizi infiniti, ma i residenti di
questa borgata dell'agro romano, fuori dal Gra, appena sentono la parola «funivia» scoppiano a ridere. «Ma
che stai a dì la gondolina?», dice Annamaria Rao, edicolante di via Casalotti. Perché qui, la "funivia a
Cinque stelle" la chiamano tutti così: «gondolina», dal soprannome affibbiato al progetto, diversi anni fa, da
un giornale di quartiere, quando la proposta era poco più che una boutade da bar. «IN TUTA DA SCI»
«Quando la inaugurano, ce parto con sci e tuta», sghignazza un'altra residente della zona, Paola Boggio.
«Qui dovrebbero fare la metropolitana - dice, tornando seria - Altrimenti moriremo nel traffico». Per chi è
costretto ad avventurarsi su via Boccea nelle ore di punta, c'è un detto: «Prima di metterti in macchina ti
devi fare il segno della croce: sai quando parti, non sai quando torni», spiega Marina Alessandri, 58 anni,
titolare di un bar. «Al ponticello di La Storta c'è gente che ci arriva alla pensione... Magari facessero la
metro!». A quello che dovrebbe essere il capolinea della cabinovia sognata dal M5S, all'incrocio tra via
Battistini e via dei Monti di Primavalle, sfodera la sua ricetta Remo Cecchini, 75 anni, pensionato. «Meglio
che mettano gli autobus. Sai quanti ne hanno tagliati negli ultimi due anni?». Messaggio chiaro: «Io lo
skipass non me lo faccio».
Foto: La metro Battistini
Foto: (foto TOIATI/RIZZO)
26/10/2016Pag. 43 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 43
LE CARTE La truffa-bis dei biglietti clonati «Buco nero da 60 milioni l'anno» Scoperta una nuova tranche di ticket falsi ancora in circolazione: il caso in Procura Boom di portoghesi suimezzi: il 30 % viaggia gratis. Gli incassi vanno a picco Lorenzo De Cicco La nuova indagine sui biglietti clonati del trasporto pubblico romano - quelli che ancora oggi, a distanza di
tre anni dallo scandalo del sistema parallelo di bigliettazione, viaggiano su bus e metro della Capitale -
nasce da un episodio come tanti altri. Come ne accadono a centinaia ogni giorno. E se non fosse stato per
un pugno di dipendenti che si sono incaponiti attorno alla singola anomalia legata a un unico tagliando, non
si sarebbe mai arrivati un'inchiesta interna prima e poi a una segnalazione alla Procura della Repubblica.
La scena è questa: siamo ai primi di maggio, un turista spagnolo continua a obliterare il biglietto, ma niente.
Non funziona. La macchina continua a risputarlo fuori. «Ma l'ho appena comprato!», protesta con gli addetti
della stazione. I quali si avvicinano e notano che qualcosa non va: il ticket effettivamente non riportava
nessun segno di validazione, eppure il codice del tagliando risultava già obliterato. I vigilantes si sono rivolti
ai superiori, che a loro volta hanno girato il caso agli ispettori aziendali. Ne è nata un'indagine interna
ramificata che ha accertato come il giro d'affari sotterraneo - e potenzialmente milionario - venuto alla luce
nel 2013 sia ancora in piedi. Con le matrici originali duplicate (a volte triplicate) immesse sul mercato.
Irregolarità talmente gravi ed estese che tra maggio e giugno la più grande partecipata dei trasporti pubblici
d'Italia è stata costretta a rescindere il contratto con tre degli otto grossisti incaricati di distribuire i ticket ai
piccoli esercenti (dalle edicole e alle tabaccherie). E l'ex direttore generale della partecipata, Marco
Rettighieri, ha deciso di portare tutto ai pm di piazzale Clodio. L'inchiesta interna avviata tre anni fa dal
Campidoglio - con Marino sindaco - invece si è trasformata in un buco dell'acqua. Basta considerare che il
presidente dell'organismo che avrebbe dovuto fare luce sui «proventi illeciti» della doppia bigliettazione -
con il sospetto che venissero dirottati nelle casse di partiti politici e dirigenti corrotti - è quel Massimo
Caprari poi arrestato nell'inchiesta di Mafia Capitale. Per capire che qualcosa non quadrasse, forse,
sarebbe stato sufficiente sfogliare gli ultimi report interni sulla bigliettazione. Bastava leggere, ad esempio,
che nel 2015 l'Atac ha venduto 6,6 milioni di biglietti in meno rispetto all'anno precedente. Nonostante
questo, le vidimazioni ai tornelli delle stazioni della metro, tra il 2014 e il 2015, sono aumentate. Con quali
biglietti, verrebbe da chiedersi, visto che la vendita dei tagliandi aveva registrato una perdita milionaria.
INTROITI IN PICCHIATA Secondo la Ragioneria generale del Campidoglio, i ricavi da titoli di viaggio «sono
passati dai 269 milioni di euro del 2014 ai 258,6 milioni del 2015, con un decremento annuo pari a 10,4
milioni di euro», come si legge nell'ultimo rapporto sul Trasporto pubblico locale a Roma. Ma i mancati
incassi per Atac, secondo le stime che circolano nel quartier generale dell'azienda in via Prenestina, sono
molto più alti. Almeno 60 milioni di euro all'anno il "buco" creato dai famigerati "portoghesi", quelli che
salgono a bordo dei mezzi pubblici senza sborsare un centesimo. Si tratta almeno del 30% dei passeggeri
dell'Atac, suggeriscono le stime più prudenti: almeno la metà dei passeggeri degli autobus, dove i controlli
sono più blandi, mentre sui vagoni della metro si oscilla tra il 10 e il 20 percento dei viaggiatori, a seconda
delle stazioni. Sarà un caso, ma quelle maggiormente presidiate (anche dalle forze dell'ordine) sono le
stesse in cui si registra il maggior numero di accessi durante l'anno: non solo Termini (12,2 milioni di
vidimazioni sulla linea A, altri 9,3 milioni sulla B), ma anche Ottaviano (8,7 milioni), Flaminio (7,6 milioni), il
capolinea di Anagnina (7,5 milioni) e la stazione Tiburtina (5,8 milioni). In tutto, l'anno scorso l'Atac ha
venduto 97 milioni di biglietti, contro i 103 milioni del 2014. Quelli clonati, invece, non li ha contati nessuno.
Foto: [email protected]
26/10/2016Pag. 43 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 44
IL FENOMENO Rapine con siringhe, cacciaviti e coltelli: è allarme sicurezza Due donne aggredite ad Anagnina e a Tor Tre Teste I banditi erano armati di aghi sporchi e un punteruoloDOMENICA SCORSA UNA PENSIONATA E UNA SUA AMICA ERANO STATE DERUBATE EPICCHIATE Paola Vuolo Tre donne rapinate in due giorni, sono state picchiate e minacciate con due siringhe sporche di sangue e
un cacciavite. Gli episodi sono avvenuti all'Appio, al capolinea della metro A, e a Tor Tre Teste. La vittima
della rapina all'Appio è una pensionata di 81 anni, il bandito ha preso a pugni anche l'amica che ha cercato
di difenderla. I rapinatori di strada usano nuove tecniche, niente pistole, preferiscono coltelli, cacciaviti,
punteruoli, taglierini e siringhe sporche di sangue per spaventare le vittime ed evitare reazioni. «Stanno
abbandonando le pistole, in alcuni casi non le usano per un motivo preciso spiegano gli investigatori - lo
fanno perché se vengono arrestati la condanna è minore - altre volte si tratta di tossicodipendenti che
colpiscono a caso, girano con armi improprie e scelgono come vittime le persone che gli sembrano più
indifese». Dopo gli ultimi episodi di violenza metropolitana scatta l'allarme sicurezza in strada, e i romani
temono di diventare prede di questi banditi che cercano soldi facili. Le ultime due vittime sono donne
giovani. La prima, una ragazza di 25 anni, è stata colta di sorpresa ieri mattina nel parcheggio esterno della
metro alla stazione Anagnina. «Dammi tutto o ti pungo», le ha urlato l'aggressore con in mano le siringhe
che aveva appena usato, e senza esitare l'ha picchiata, l'ha scaraventata sul cofano della macchina e le ha
rubato la borsa con i soldi, scappando nella campagna circostante e poi arrestato. LE STORIE La seconda
vittima, una ragazza di 23 anni, è stata sequestrata lunedì sera da uno sconosciuto che si è infilato nella
sua auto e l'ha costretta a sedergli accanto sotto la minaccia di un cacciavite. Voleva che si dirigesse a un
bancomat per prendere i soldi. La ragazza è stata soccorsa da due militari dell'Esercito fuori servizio che
l'hanno aiutata a rialzarsi dopo che il sequestratore l'aveva scaraventata fuori dalla vettura e l'aveva
investita a via Walter Tobagi, a Tor Tre Teste. Il rapinatore, un pregiudicato di 29 anni, è stato poi
rintracciato e arrestato dai carabinieri della compagnia Casilina. Gli investigatori hanno sequestrato il
cacciavite usato come un'arma. Così vengono adesso minacciate le vittime, con coltelli, taglierini, siringhe e
cacciaviti. «Da ora in poi avrò paura a girare da sola», ha detto la ragazza rapinata, anche se i dati dei
carabinieri e della polizia parlano di un calo di oltre il 20 per cento dei reati predatori (rapine, scippi e furti)e
di un aumento degli arresti (undici solo nell'ultimo fine settimana). Gli investigatori spiegano che le strade
della città sono super sorvegliate «il controllo maggiore è scattato dopo gli attentati terroristici e la presenza
di più uomini in divisa è un deterrente per rapinatori e ladri. Per questo bisogna distinguere tra la sicurezza
reale e la percezione della sicurezza, che a volte sembra diminuire nella gente quando si commette una
rapina che ha delle modalità eclatanti, o quando passa un tempo breve tra un episodio e l'altro di violenza,
come è accaduto nelle ultime 24 ore». «Noi cerchiamo ogni giorno di stare dietro ai nostri obblighi, ma non
riusciamo a stare dietro a tutte le segnalazioni che ci pervengono sia direttamente, sia dal sistema «Io
segnalo via web». Dice il comandante della polizia locale di Roma Capitale Diego Porta, «Roma conta un
organico di 5800 agenti di polizia locale, a fronte di un organico della polizia locale del Lazio di 9000 e
dell'organico nazionale di 60mila unità. Milano, che ha un'estensione territoriale pari a due Municipi di
Roma, può contare su 3.200 agenti. Noi subiamo aggressioni quasi quotidiane, abbiamo appena sventato
una rapina e un nostro collega ha riportato la frattura delle costole e del polso. Purtroppo nel 2011 ci venne
tolto dal legislatore nazionale quell'equo indennizzo che ci accomunava alle altre forze di polizia per il
rischio che corriamo».
GLI INVESTIGATORI: «USANO DI MENO LE PISTOLE PERCHÉ SE VENGONO ARRESTATI
RISCHIANO DI PIU'»
26/10/2016Pag. 50 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 45
Foto: Il rapinatore catturato dopo il colpo all'Anagnina
Foto: I soccorsi alla vittima rapinata alla metro A
26/10/2016Pag. 50 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 46
L'ALLARME Acilia, baby gang all'assalto del bus 04 Un gruppo di sei minorenni ha preso a sassate il mezzo pubblico dopo aver minacciato i passeggeri e ilconducente Fumavano a bordo e una volta scesi hanno aggredito alcuni coetanei: tre sono stati denunciati,gli altri sono riusciti a fuggire Mirko Polisano «Sull'autobus non si può fumare». Il rimprovero severo dell'autista non è stato gradito dalla baby gang che
domenica sera era a bordo dello 04, la linea che collega Ostia con Acilia e tra le più a rischio della Capitale.
Così un commando di sei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni ha preso in ostaggio il mezzo,
minacciando l'autista e terrorizzando le poche persone sedute sul bus. Poi, è partito l'assalto alla vettura.
Una sassaiola contro i vetri delle portiere e i finestrini che ha danneggiato l'autobus. Secondo quanto
ricostruito dai carabinieri di Ostia che stanno indagando sulla vicenda, durante il tragitto i bulli hanno prima
infastidito gli altri passeggeri, urlando e accendendo sigarette sul mezzo pubblico. LA RISSA Non contenti,
hanno cominciato a prendersela con un loro coetaneo, tentando di aprirgli lo zaino che aveva sulle spalle. A
quel punto è intervenuto il conducente del bus che ha cercato di calmare gli animi e riportare la situazione
alla normalità. «Non si può fumare qui», ha intimato il macchinista cercando di far scendere e allontanare
dal mezzo la banda di baby teppisti. Ma il gruppetto invece di dileguarsi ha puntato al collo l'autista,
costringendolo in un angolo. Arrivati ad Acilia, la tensione è aumentata. I delinquenti hanno impedito al
dipendente Atac di risalire e si sono impossessati del bus. Hanno bloccato le porte evitando di far salire
passeggeri e conducente. Corse sospese e ritardi di oltre mezz'ora. «Adesso ci siamo noi, che fai?»,
avrebbero detto i sei all'uomo che ha allertato le forze dell'ordine. LA CATTURA Accorgendosi della
chiamata al 112, la baby gang ha cercato la fuga, ma non prima di aver colpito ripetutamente e con
violenza il veicolo con alcune pietre, raccolte da terra. Uno, due, tre colpi. Un vero tiro al bersaglio. Le
sassate hanno pesantemente danneggiato la carrozzeria esterna. Pochi minuti dopo, tre dei sei componenti
della baby gang sono stati coinvolti in una lite alla fermata della Roma-Lido di Acilia. È qui che i carabinieri
della stazione di Ostia li hanno bloccati e identificati, mentre stavano dandosele con altri coetanei, molto
probabilmente appartenenti a una banda rivale. I militari li hanno identificati e condotti in caserma. I giovani
sono stati denunciati a piede libero al Tribunale per i Minorenni di Roma, mentre proseguono le indagini per
risalire agli altri tre componenti del gruppo. I teppisti, molti dei quali appena quindicenni, potrebbero essere
riconosciuti come responsabili anche di altre precedenti scorribande sui mezzi pubblici. Ora, tutti dovranno
rispondere di danneggiamento aggravato, minacce e interruzione di pubblico servizio. Soltanto pochi mesi
fa, nella stessa zona una baby gang aggredì un altro conducente. Cinque balordi riversarono il contenuto di
un estintore addosso all'uomo, poi ricoverato sotto choc. Un episodio simile risale anche al giugno dello
scorso anno. Gli inquirenti non escludono che ad agire possano essere state le stesse persone.
SONO ACCUSATI DI DANNEGGIAMENTI E INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO POCHI MESI FA
UN'ALTRA AGGRESSIONE
Foto: Un bus della linea 04 che collega Ostia ad Acilia considerata una delle più a rischio: in balìa di bande
di teppisti
26/10/2016Pag. 51 Ed. Roma
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 47
Il 98 % delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni dileadership LO SVILUPPO MOBILE DIPENDE DAL MERCATO DI PRODOTTI E SERVIZI ACQUISTABILI: LASVOLTA CON LA PA E I TRASPORTI Ma. B. È stata tra le prime banche a nascere con una vocazione "tecnologica". E oggi, dopo otto anni di vita, conta
che il 98% delle transazioni dei propri clienti avviene sul canale Internet. «Siamo sicuramente oltre la media
del mercato - ammette Roberto Ferrari, direttore generale di CheBanca! - che in Italia viaggia con un ritardo
di cinque-sei anni rispetto ai Paesi leader in Europa e negli Stati Uniti. Sul mobile banking invece non
abbiamo, come Paese, un gap sensibile. Nel nostro caso il mobile banking sta crescendo a ritmi accelerati,
anche se i clienti che fanno un uso dispositivo delle nostre due app sono meno del 20% del totale». L'ETÀ
NON FA DIFFERENZA Anche chi è stato all'avanguardia deve continuamente cambiare. La compulsività
nell'uso del device mobile si trasferisce in modo relativamente lento al fronte delle transazioni. Si consulta
l'estratto conto, l'esecuzione di un bonifico atteso, le ultime informazioni diffuse dalla propria banca, ma
quando si tratta di eseguire pagamenti e disporre transazioni si finisce per lo più a decidere la ricarica del
telefono o della carta prepagata. I bollettini sono la nuova frontiera. Resta poi la necessità di fare una
analisi dei clienti e della loro propensione all'uso di nuovi canali e di nuovi strumenti per collegarsi ai servizi
bancari. «Sull'età non vedo un grande problema - spiega Ferrari - nel senso che notiamo una grande
trasversalità. Solo gli over65 mostrano una minore predisposizione. Fino a quell'età non ci sono
significative differenze anagrafiche. Persiste un piccolo divario geografico: picco d'uso nelle regioni del
Nord Ovest. Ma credo che quello che fa e che farà la differenza è l'attitudine». «La vera differenza si
manifesterà quando si allargheranno le opportunità di mobile payement - analizza Ferrari - i punti di snodo
saranno il sistema dei trasporti e la Pubblica Amministrazione. Noi lo vediamo nella reportistica dei nostri
clienti. C'è disponibilità ad allargare il menu. Vediamo il mobile utilizzato per pagare il car sharing, come per
le offerte last minute di qualche shop online. Quando sarà possibile eseguire pagamenti per tutto il sistema
dei trasporti, urbani e interurbani, ferrovie e compagnie aeree, e quando la Pubblica Amministrazione sarà
attrezzata per ricevere pagamenti di bollette e servizi in modalità app, allora vedremo una vera esplosione
del canale mobile». D'altronde la diffusione del cellulare nel mercato italiano non è secondo a nessuno. C'è
forse da colmare una abitudine, quella della dematerializzazione del denaro, in un Paese che fa un uso
patologico del contante. I NUOVI SERVIZI IN FILIALE «È giusto chiedersi a cosa servano oggi le filiali e
quale esperienza si può offrire al cliente in questa modalità di contatto» si domanda Ferrari. Che spiega:
«C'è una caratteristica di branding reputation collegata al punto vendita fisico, quindi ineliminabile. Dal
punto di vista del servizio erogato in filiale si accentueranno quelle di un investment center, dove il cliente
può affrontare problemi specifici, che richiedono una modalità di rapporto tradizionale, frontale, diretta. Il
customer service si svolge prevalentemente lì. In filiale si integrano gli altri canali, quindi ci deve essere il
wi-fi gratis, ci deve essere chi spiega come scaricare e come usare le app. Anche nei rapporti tradizionali ci
vuole tecnologia. Come il nostro smista code, non è solo un "elimina code", ma un servizio collegato al
Crm, che consente di essere ricevuti allo sportello già con la conoscenza del problema che si vuole
sottoporre alla banca». Per assicurare una continua evoluzione tecnologica del rapporto banca-cliente,
occorrono investimenti costanti. «Con la consapevolezza - conclude Ferrari - che i budget disposti sull'It
fanno diminuire gli investimenti nel back office. Un esempio? il 40% della customer acquisition avviene
ormai online, con una ottimizzazione del budget».
Foto: Roberto Ferrari, CheBanca!
26/10/2016Pag. 23
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Casalotti snobba la funivia: «Meglio che ci portino i bus » IL VIAGGIO
Quando svolti all'uscita dell'Aurelia, come cantava Venditti-Guzzanti, c'è Casalotti Boccea. È qui, «giù al
controviale», forse proprio quello della canzone (con «il distributore che te frega il resto...»), che la sindaca
Raggi vorrebbe far partire le sue cabine fluttuanti nell'aria verso la metropolitana di Battistini. Un viaggio di
5 chilometri a testa in giù, appesi a un filo, per scavalcare il traffico. Certo l'esordio di questa «rivoluzione
della mobilità», come l'ha chiamata la sindaca, non è stata accolta con la considerazione (e la serietà) che
la giunta M5S si augurava. Saranno forse un po' smaliziati da anni di disservizi infiniti, ma i residenti di
questa borgata dell'agro romano, fuori dal Gra, appena sentono la parola «funivia» scoppiano a ridere. «Ma
che stai a dì la gondolina?», dice Annamaria Rao, edicolante di via Casalotti. Perché qui, la funivia a
Cinque stelle la chiamano tutti così: «gondolina», dal soprannome affibbiato al progetto, diversi anni fa, da
un giornale di quartiere, quando la proposta era poco più che una boutade da bar.
«IN TUTA DA SCI»
«Quando la inaugurano, ce parto con sci e tuta», sghignazza un'altra residente della zona, Paola Boggio.
«Qui dovrebbero fare la metropolitana - dice, tornando seria - Altrimenti moriremo nel traffico». Per chi è
costretto ad avventurarsi su via Boccea nelle ore di punta, c'è un detto: «Prima di metterti in macchina ti
devi fare il segno della croce: sai quando parti, non sai quando torni», spiega Marina Alessandri, 58 anni,
titolare di un bar. «Al ponticello di La Storta c'è gente che ci arriva alla pensione... Magari facessero la
metro!».
A quello che dovrebbe essere il capolinea della cabinovia sognata dal M5S, all'incrocio tra via Battistini e
via dei Monti di Primavalle, sfodera la sua ricetta Remo Cecchini, 75 anni, pensionato. «Meglio che mettano
gli autobus. Sai quanti ne hanno tagliati negli ultimi due anni?». Messaggio chiaro: «Io lo skipass non me lo
faccio».
L. De Cic.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
26/10/2016Pag. 47 Ed. Metropolitana
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La truffa-bis dei biglietti clonati «Buco nero da 60 milioni l'anno» LE CARTE
La nuova indagine sui biglietti clonati del trasporto pubblico romano - quelli che ancora oggi, a distanza di
tre anni dallo scandalo del sistema parallelo di bigliettazione, viaggiano su bus e metro della Capitale -
nasce da un episodio come tanti altri. Come ne accadono a centinaia ogni giorno. E se non fosse stato per
un pugno di dipendenti che si sono incaponiti attorno alla singola anomalia legata a un unico tagliando, non
si sarebbe mai arrivati un'inchiesta interna prima e poi a una segnalazione alla Procura della Repubblica.
La scena è questa: siamo ai primi di maggio, un turista spagnolo continua a obliterare il biglietto, ma niente.
Non funziona. La macchina continua a risputarlo fuori. «Ma l'ho appena comprato!», protesta con gli addetti
della stazione. I quali si avvicinano e notano che qualcosa non va: il ticket effettivamente non riportava
nessun segno di validazione, eppure il codice del tagliando risultava già obliterato. I vigilantes si sono rivolti
ai superiori, che a loro volta hanno girato il caso agli ispettori aziendali. Ne è nata un'indagine interna
ramificata che ha accertato come il giro d'affari sotterraneo - e potenzialmente milionario - venuto alla luce
nel 2013 sia ancora in piedi. Con le matrici originali duplicate (a volte triplicate) immesse sul mercato.
Irregolarità talmente gravi ed estese che tra maggio e giugno la più grande partecipata dei trasporti pubblici
d'Italia è stata costretta a rescindere il contratto con tre degli otto grossisti incaricati di distribuire i ticket ai
piccoli esercenti (dalle edicole e alle tabaccherie). E l'ex direttore generale della partecipata, Marco
Rettighieri, ha deciso di portare tutto ai pm di piazzale Clodio.
L'inchiesta interna avviata tre anni fa dal Campidoglio con Marino sindaco invece si è trasformata in un
buco dell'acqua. Basta considerare che il presidente dell'organismo che avrebbe dovuto fare luce sui
«proventi illeciti» della doppia bigliettazione con il sospetto che venissero dirottati nelle casse di partiti
politici e dirigenti corrotti è quel Massimo Caprari poi arrestato nell'inchiesta di Mafia Capitale.
Per capire che qualcosa non quadrasse, forse, sarebbe stato sufficiente sfogliare gli ultimi report interni
sulla bigliettazione. Bastava leggere, ad esempio, che nel 2015 l'Atac ha venduto 6,6 milioni di biglietti in
meno rispetto all'anno precedente. Nonostante questo, le vidimazioni ai tornelli delle stazioni della metro,
tra il 2014 e il 2015, sono aumentate. Con quali biglietti, verrebbe da chiedersi, visto che la vendita dei
tagliandi aveva registrato una perdita milionaria.
INTROITI IN PICCHIATA
Secondo la Ragioneria generale del Campidoglio, i ricavi da titoli di viaggio «sono passati dai 269 milioni di
euro del 2014 ai 258,6 milioni del 2015, con un decremento annuo pari a 10,4 milioni di euro», come si
legge nell'ultimo rapporto sul Trasporto pubblico locale a Roma.
Ma i mancati incassi per Atac, secondo le stime che circolano nel quartier generale dell'azienda in via
Prenestina, sono molto più alti. Almeno 60 milioni di euro all'anno il buco creato dai famigerati portoghesi,
quelli che salgono a bordo dei mezzi pubblici senza sborsare un centesimo. Si tratta almeno del 30% dei
passeggeri dell'Atac, suggeriscono le stime più prudenti: almeno la metà dei passeggeri degli autobus,
dove i controlli sono più blandi, mentre sui vagoni della metro si oscilla tra il 10 e il 20 percento dei
viaggiatori, a seconda delle stazioni. Sarà un caso, ma quelle maggiormente presidiate (anche dalle forze
dell'ordine) sono le stesse in cui si registra il maggior numero di accessi durante l'anno: non solo Termini
(12,2 milioni di vidimazioni sulla linea A, altri 9,3 milioni sulla B), ma anche Ottaviano (8,7 milioni), Flaminio
(7,6 milioni), il capolinea di Anagnina (7,5 milioni) e la stazione Tiburtina (5,8 milioni). In tutto, l'anno scorso
l'Atac ha venduto 97 milioni di biglietti, contro i 103 milioni del 2014. Quelli clonati, invece, non li ha contati
nessuno.
Lorenzo De Cicco
26/10/2016Pag. 47 Ed. Metropolitana
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 50
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(1-continua)
26/10/2016Pag. 47 Ed. Metropolitana
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 51
«Un commissario all'Atac» Le condizioni del governo LA DECISIONE
ROMA Il primo step dell'operazione che potrebbe portare Atac sotto un commissario straordinario, indicato
da Palazzo Chigi, è andato in porto. Ieri pomeriggio l'aula del Senato ha approvato un ordine del giorno
bipartisan - presentato da Pd, Forza Italia ed ex Ncd - che punta a salvare la più grande azienda del
trasporto pubblico d'Italia, schiacciata da 1,3 miliardi di debiti, attraverso un'amministrazione straordinaria
controllata dal governo nazionale. Il testo, passato con 181 sì, 49 no e 1 astenuto, impegna Palazzo Chigi a
valutare «se sussistano le condizioni per sostenere il rilancio dell'azienda anche attraverso procedure
straordinarie». E quindi a valutare la «possibilità di collocare temporaneamente la partecipazione di Atac
all'interno di un organismo statale» - il ministero dei Trasporti o dell'Economia - «affidando contestualmente
a una struttura tecnica scelta ad hoc il compito del risanamento industriale e patrimoniale dell'azienda».
LA REAZIONE
Un'ipotesi che ha subito scatenato la reazione polemica del Campidoglio a trazione M5S. Che dell'Atac -
12mila dipendenti, un contratto di servizio da oltre mezzo miliardo di euro - ha appena preso il controllo,
avendo liquidato alla fine dell'estate la vecchia governance nominata dal commissario Francesco Paolo
Tronca, rimpiazzandola con un amministratore unico che gode della fiducia della sindaca Virginia Raggi.
Proprio a nome della giunta M5S, ieri ha parlato l'assessore ai Trasporti, Linda Meleo. «I vecchi partiti - è la
linea - hanno portato Atac sull'orlo del baratro e oggi a gran voce ne chiedono il commissariamento». Sul
tema è intervenuto anche l'assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo: «L'intervento pubblico dovrebbe mettere
a disposizione nuovi mezzi o le risorse finanziarie necessarie ad acquistarli, non certo puntare all'esproprio
dell'azienda».
In realtà l'ordine del giorno a firma Aracri (FI), Augello (Movimento Idea), Esposito e Filippi (Pd) «consegna
al Campidoglio un'arma in più per evitare che Atac venga privatizzata - spiega il senatore Andrea Augello -
o peggio che non sia in condizione di partecipare alla gara che entro il 2019 deciderà il gestore del
Trasporto pubblico locale». Anche il dem Stefano Esposito annota: «Ma quale scippo, è il Comune che
dovrebbe eventualmente chiedere l'amministrazione straordinaria per risanare i conti».
LO SCENARIO
Un'opzione che al momento sembra poco gradita alla giunta grillina. Tanto che la sindaca si sarebbe già
attivata per portare nell'aula del Consiglio comunale una mozione anti-commissariamento. Ma lo scenario
potrebbe cambiare da qui ai prossimi mesi. Quando cioè l'Atac dovrà approvare il suo bilancio consuntivo
per il 2016: in rosso, per l'ennesima volta. Qual è la novità, si dirà, per un'azienda che in un lustro ha
bruciato oltre un miliardo di euro? Il decreto Madia, appena pubblicato in Gazzetta, prevede che le società
partecipate che «per tre esercizi consecutivi» hanno chiuso il bilancio in perdita, non possano più essere
ricapitalizzate (o salvate attraverso altri strumenti straordinari) dalle amministrazioni pubbliche che le
controllano. A meno che il governo non conceda una deroga per decreto. È in questo contesto che, forse,
la giunta di Virginia Raggi potrebbe bussare al portone di Palazzo Chigi. E l'ipotesi del commissario, a quel
punto, potrebbe non essere così remota.
Simone Canettieri
Lorenzo De Cicco
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26/10/2016Pag. 8 Ed. Latina
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 52
«Tua ha recuperato 32 milioni Troppi dirigenti? Ci mancano» LO SCONTRO
PESCARA Una società in ottima salute. Molto meglio rispetto alla situazione precedente la fusione di Arpa,
Gtm e Sangritana, «che - sottolinea subito Luciano D'Amico - due anni fa stavano per portare i libri in
tribunale». Più che un incontro con la stampa, quella del presidente di Tua è apparsa ieri una lunga lezione
accademica durata una cinquantina di minuti, con tanto di slide piene di cifre e grafici utilizzati per smontare
gli affondi del M5S. A proposito: «Attacchi - ribadisce il rettore-presidente - lontanissimi dalla realtà
certificata dal nostro bilancio». Ma c'è un'altra sottolineatura: «Il consigliere regionale Domenico Pettinari si
è fatto strumentalizzare da schegge impazzite che puntano a difendere privilegi personali». Come dire, la
gola profonda sarebbe proprio all'interno della società.
Il M5S aveva accusato la partecipata della Regione di non avere conseguito alcun risparmio con la fusione
che nel 2014 ha portato alla nascita di Tua, di vantare crediti inesigibili, di avere gonfiato, anziché ridotto, i
costi di gestione e il numero dei dirigenti. D'Amico ribalta tutto: «Abbiamo incassato tutti i crediti, ridotto i
debiti, recuperato 32milioni di euro rispetto alla precedente gestione che sono stati restituiti alla Regione,
quindi ai cittadini». Nel dettaglio: il posizionamento di Tua nella graduatoria nazionale in termini di fatturato
(140,1 milioni), la pone oggi al decimo posto tra le società di trasporto pubblico e al settimo in termini di
percorrenza: 37,9 milioni di km. Nel 2016 sarebbero stati incassati crediti per 13.497.481 euro.
NUMERI
Anche quelli verso la Regione sarebbero rientrati al 97,86% nell'esercizio in corso, mentre l'indebitamento
complessivo è passato dagli 80.176.199 del 2013 ai 78.234.755 certificati nel 2015. Dal segno meno a
quello più l'esposizione finanziaria verso le banche: - 8.185.937 nel 2013, +7.190.310 nel 2015. Il
patrimonio netto passa, nello stesso periodo, da 0,14 a 0,48 (indice primario di struttura). Quello
secondario: patrimonio netto più finanziamenti, da 0,30 a 0,60. Anche l'utile di bilancio della società
sarebbe in vertiginosa ascesa: da -12.416.157 del 2013 a +19.055 certificato nel 2015.
PUNTI SENSIBILI
D'Amico sorprende tutti quando si tocca l'altro punto sensibile, quello dell'alto numero dei dirigenti
segnalato dal M5S rispetto ai risparmi che si sarebbero dovuti conseguire: «Oggi sono 10, ma non vi
stupite perché li aumenteremo. Senza di loro l'intera struttura non andrebbe avanti e oggi il numero dei
dirigenti di Tua è sottostimato rispetto all'organico standard segnalato da Asstra-Federmanager: l'1% del
totale dei dipendenti». Dunque, siccome la società ha oggi quasi 1.600 lavoratori in pianta organica, i
dirigenti dovrebbero essere 16 e non 10. E, sempre in riferimento al costo del personale dirigente, è
passato da 2.073.517 a 1.367.980, perché tutti avrebbero accettato di ridursi l'indennità, compreso il
presidente di Tua che svolge praticamente il suo mandato a costo zero per la Regione. Il problema,
segnalato dal segretario regionale della Fit Cisl Alessandro Di Naccio, è semmai un altro: «L'azienda deve
assumere, soprattutto autisti e meccanici, perché entro fine anno ne andranno via 90». I primi 20 autisti
sanno assunti proprio oggi attingendo alla graduatoria. Quanto all'andamento della società unica: «Il
bicchiere è mezzo pieno - osserva il sindacalista - ma siamo sulla strada giusta, soprattutto se si pensa che
sono stati recuperati quasi 30milioni rispetto alla precedente gestione».
Saverio Occhiuto
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26/10/2016Pag. 42 Ed. Abruzzo
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 53
Il 98% delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni dileadership È stata tra le prime banche a nascere con una vocazione tecnologica. E oggi, dopo otto anni di vita, conta
che il 98% delle transazioni dei propri clienti avviene sul canale Internet. «Siamo sicuramente oltre la media
del mercato ammette Roberto Ferrari, direttore generale di CheBanca! che in Italia viaggia con un ritardo di
cinque-sei anni rispetto ai Paesi leader in Europa e negli Stati Uniti. Sul mobile banking invece non
abbiamo, come Paese, un gap sensibile. Nel nostro caso il mobile banking sta crescendo a ritmi accelerati,
anche se i clienti che fanno un uso dispositivo delle nostre due app sono meno del 20% del totale».
L'ETÀ NON FA DIFFERENZA
Anche chi è stato all'avanguardia deve continuamente cambiare. La compulsività nell'uso del device mobile
si trasferisce in modo relativamente lento al fronte delle transazioni. Si consulta l'estratto conto,
l'esecuzione di un bonifico atteso, le ultime informazioni diffuse dalla propria banca, ma quando si tratta di
eseguire pagamenti e disporre transazioni si finisce per lo più a decidere la ricarica del telefono o della
carta prepagata. I bollettini sono la nuova frontiera. Resta poi la necessità di fare una analisi dei clienti e
della loro propensione all'uso di nuovi canali e di nuovi strumenti per collegarsi ai servizi bancari. «Sull'età
non vedo un grande problema spiega Ferrari nel senso che notiamo una grande trasversalità. Solo gli
over65 mostrano una minore predisposizione. Fino a quell'età non ci sono significative differenze
anagrafiche. Persiste un piccolo divario geografico: picco d'uso nelle regioni del Nord Ovest. Ma credo che
quello che fa e che farà la differenza è l'attitudine».
«La vera differenza si manifesterà quando si allargheranno le opportunità di mobile payement analizza
Ferrari i punti di snodo saranno il sistema dei trasporti e la Pubblica Amministrazione. Noi lo vediamo nella
reportistica dei nostri clienti. C'è disponibilità ad allargare il menu. Vediamo il mobile utilizzato per pagare il
car sharing, come per le offerte last minute di qualche shop online. Quando sarà possibile eseguire
pagamenti per tutto il sistema dei trasporti, urbani e interurbani, ferrovie e compagnie aeree, e quando la
Pubblica Amministrazione sarà attrezzata per ricevere pagamenti di bollette e servizi in modalità app, allora
vedremo una vera esplosione del canale mobile». D'altronde la diffusione del cellulare nel mercato italiano
non è secondo a nessuno. C'è forse da colmare una abitudine, quella della dematerializzazione del denaro,
in un Paese che fa un uso patologico del contante.
I NUOVI SERVIZI IN FILIALE
«È giusto chiedersi a cosa servano oggi le filiali e quale esperienza si può offrire al cliente in questa
modalità di contatto» si domanda Ferrari. Che spiega: «C'è una caratteristica di branding reputation
collegata al punto vendita fisico, quindi ineliminabile. Dal punto di vista del servizio erogato in filiale si
accentueranno quelle di un investment center, dove il cliente può affrontare problemi specifici, che
richiedono una modalità di rapporto tradizionale, frontale, diretta. Il customer service si svolge
prevalentemente lì. In filiale si integrano gli altri canali, quindi ci deve essere il wi-fi gratis, ci deve essere
chi spiega come scaricare e come usare le app. Anche nei rapporti tradizionali ci vuole tecnologia. Come il
nostro smista code, non è solo un elimina code, ma un servizio collegato al Crm, che consente di essere
ricevuti allo sportello già con la conoscenza del problema che si vuole sottoporre alla banca».
Per assicurare una continua evoluzione tecnologica del rapporto banca-cliente, occorrono investimenti
costanti. «Con la consapevolezza conclude Ferrari che i budget disposti sull'It fanno diminuire gli
investimenti nel back office. Un esempio? il 40% della customer acquisition avviene ormai online, con una
ottimizzazione del budget».
Ma. B.
26/10/2016Pag. 23 Ed. Abruzzo
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 54
Acilia, baby gang all'assalto del bus 04 L'ALLARME
«Sull'autobus non si può fumare». Il rimprovero severo dell'autista non è stato gradito dalla baby gang che
domenica sera era a bordo dello 04, la linea che collega Ostia con Acilia e tra le più a rischio della Capitale.
Così un commando di sei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni ha preso in ostaggio il mezzo,
minacciando l'autista e terrorizzando le poche persone sedute sul bus. Poi, è partito l'assalto alla vettura.
Una sassaiola contro i vetri delle portiere e i finestrini che ha danneggiato l'autobus. Secondo quanto
ricostruito dai carabinieri di Ostia che stanno indagando sulla vicenda, durante il tragitto i bulli hanno prima
infastidito gli altri passeggeri, urlando e accendendo sigarette sul mezzo pubblico.
LA RISSA
Non contenti, hanno cominciato a prendersela con un loro coetaneo, tentando di aprirgli lo zaino che aveva
sulle spalle. A quel punto è intervenuto il conducente del bus che ha cercato di calmare gli animi e riportare
la situazione alla normalità. «Non si può fumare qui», ha intimato il macchinista cercando di far scendere e
allontanare dal mezzo la banda di baby teppisti. Ma il gruppetto invece di dileguarsi ha puntato al collo
l'autista, costringendolo in un angolo. Arrivati ad Acilia, la tensione è aumentata. I delinquenti hanno
impedito al dipendente Atac di risalire e si sono impossessati del bus. Hanno bloccato le porte evitando di
far salire passeggeri e conducente. Corse sospese e ritardi di oltre mezz'ora. «Adesso ci siamo noi, che
fai?», avrebbero detto i sei all'uomo che ha allertato le forze dell'ordine.
LA CATTURA
Accorgendosi della chiamata al 112, la baby gang ha cercato la fuga, ma non prima di aver colpito
ripetutamente e con violenza il veicolo con alcune pietre, raccolte da terra. Uno, due, tre colpi. Un vero tiro
al bersaglio. Le sassate hanno pesantemente danneggiato la carrozzeria esterna. Pochi minuti dopo, tre
dei sei componenti della baby gang sono stati coinvolti in una lite alla fermata della Roma-Lido di Acilia. È
qui che i carabinieri della stazione di Ostia li hanno bloccati e identificati, mentre stavano dandosele con
altri coetanei, molto probabilmente appartenenti a una banda rivale. I militari li hanno identificati e condotti
in caserma. I giovani sono stati denunciati a piede libero al Tribunale per i Minorenni di Roma, mentre
proseguono le indagini per risalire agli altri tre componenti del gruppo. I teppisti, molti dei quali appena
quindicenni, potrebbero essere riconosciuti come responsabili anche di altre precedenti scorribande sui
mezzi pubblici. Ora, tutti dovranno rispondere di danneggiamento aggravato, minacce e interruzione di
pubblico servizio. Soltanto pochi mesi fa, nella stessa zona una baby gang aggredì un altro conducente.
Cinque balordi riversarono il contenuto di un estintore addosso all'uomo, poi ricoverato sotto choc. Un
episodio simile risale anche al giugno dello scorso anno. Gli inquirenti non escludono che ad agire possano
essere state le stesse persone.
Mirko Polisano
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26/10/2016Pag. 52 Ed. Metropolitana
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 55
Disco verde per i lavori alla stazione L'AMMODERNAMENTO
La stazione ferroviaria da oggi si rinnova, con il cantiere che resterà aperto più di un anno. A piazzale
Matteuzzi inizierà un'operazione di sistemazione che prevede diversi interventi: installazione di pensiline e
ascensori, oltre all'innalzamento dei marciapiedi sui binari dei treni metropolitani. Ovviamente non si tratterà
di interventi in contemporanea, bensì a tappe: i passaggi seguiranno un cronoprogramma stabilito da Rfi,
che gestisce lo scalo ferroviario dal punto di vista infrastrutturale. Per i croceristi, i servizi nuovi saranno
disponibili dall'estate, in particolare gli ascensori. I pendolari invece dovranno pazientare: le pensiline
verranno installate solto da luglio.
«Rete Ferroviaria Italiana fanno sapere dall'ufficio stampa ha stanziato fondi per 2,2 milioni di euro.
L'ultimazione dei lavori, eseguiti per fasi, è prevista entro il 2017». Poi si entra nel dettaglio delle opere da
realizzare: «La prima fase riguarderà l'innalzamento a 55 centimetri di circa 350 metri del primo
marciapiede lato mare. Questo intervento è volto a rispettare gli standard europei previsti per i servizi
ferroviari metropolitani, al fine di consentire un accesso agevole ai treni». In questo caso l'intervento il
primo che verrà effettuato non sarà lungo, però creerà qualche disagio: «Sarà necessario sospendere il
servizio di assistenza ai viaggiatori a ridotta mobilità, che necessitano del carrello elevatore, per circa un
mese e mezzo. Per tutti gli altri passeggeri con disabilità, il servizio sarà sempre disponibile prenotandolo al
numero verde gratuito 800.90.60.60 da rete fissa; al numero unico nazionale a pagamento 199.30.30.60 da
rete fissa e mobile o via mail scrivendo a [email protected]».
Il marciapiede verrà completato a giugno 2017, poi toccherà agli altri camminamenti, a partire da gennaio.
Per quanto concerne gli ascensori, si parte ad anno nuovo e ne verranno installati tre. Entro l'estate,
assicurano da Rfi, saranno attivati gli elevatori sui binari 1, 2-3 e 4-5. Saranno di nuova generazione, con
portata da 630 kg e capienza di otto persone. La novità dovrebbe scoraggiare i malintenzionati fin da
subito: gli impianti, in funzione tutti i giorni, verranno sorvegliati con videocamere sia all'esterno sia
all'interno della cabina. Infine le pensiline. Queste verranno innalzate fra luglio e agosto prossimi e saranno
coperture metalliche di 70 metri da posizionare per prime sul marciapiede del secondo binario tronco. A
settembre è stato fissato il montaggio della seconda pensilina metallica di 70 metri sul marciapiede che
serve il binario 1 e il primo tronco.
Alessio Vallerga
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26/10/2016Pag. 43 Ed. Civitavecchia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 56
«Vietato fumare sull' autobus » La baby gang assale l'autista Hanno infastidito gli altri passeggeri, urlando e fumando, poi hanno minacciato l'autista. Un commando di
sei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni ha preso in ostaggio il bus della linea 04 che da Ostia porta
ad Acilia. Una volta scesi dalla vettura, i ragazzi hanno dato vita a una fitta sassasiola contro i vetri delle
portiere e i finestrini provocando seri danni al mezzo pubblico. E infine hanno aggredito un coetaneo. I
carabinieri di Ostia ne hanno fermati tre, denunciandoli a piede libero. Altri tre sono riusciti a fuggire.
Polisano a pag. 51
26/10/2016Pag. 41 Ed. Metropolitana
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 57
MONTE DEI PASCHI DI SIENNA BANCA DAL 1472 AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA STRAORDINARIA E ORDINARIA Gli Azionisti di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (" BMPS" o " Società" o " Banca ") sono convocati
in Assem blea straordinaria e ordinaria in Siena - Viale Mazzini 23 - il 24 novembre 2016 alle ore 9:30, in
unica convocazione, per trattare e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO Parte straordinaria: 1.
Situazione patrim oniale al 30 settem bre 2016 e proposta di riduzione del capitale sociale a copertura delle
perdite pregresse e delle perdite risultanti dalla situazione patrim oniale al 30 settem bre 2016; relative m
odifiche allo Statuto sociale e deliberazioni inerenti e conseguenti. 2. Raggruppam ento delle azioni
ordinarie Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria avente godim
ento regolare ogni 100 azioni ordinarie esistenti; relative m odifiche allo Statuto sociale e deliberazioni
inerenti e conseguenti. 3. Proposta di attribuzione al Consiglio di A mm inistrazione di delega ai sensi
dell'art. 2443 del codice civile - da esercitarsi entro e non oltre il 30 giugno 2017 - per aum entare a pagam
ento in denaro, anche in via scindibile, in una o più volte e per singole tranche, il capitale sociale, con
esclusione o lim itazione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, co mma 5, del codice civile per un im
porto m assimo com plessivo di euro 5.000.000.000,00 (cinque m iliardi/00), com prensivo dell'eventuale
sovrapprezzo. Conseguenti m odifiche statutarie. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Deleghe di poteri.
Parte ordinaria: 1. Adozione dei provvedim enti relativi: (a) all'im putazione del sovrapprezzo che andrà ad
originarsi a seguito dell'esercizio della delega e conseguente esecuzione dell'aum ento di capitale di cui al
punto 3 della parte straordinaria; (b) alla distribuzione in natura della riserva sovrapprezzo, una volta
costituitasi in conseguenza dell'esecuzione di quanto deliberato alla precedente lettera (a) del presente
punto della parte ordinaria, m ediante assegnazione agli Azionisti di BMPS di titoli rappresentativi di junior
notes rivenienti dalla cartolarizzazione di crediti in sofferenza. Deliberazioni inerenti e conseguenti. 2. Nom
ina di un a mm inistratore per integrazione del Consiglio di A mm inistrazione a seguito cooptazione.
Deliberazioni inerenti e conseguenti. 3. Nom ina di un a mm inistratore per integrazione del Consiglio di A
mm inistrazione. Deliberazioni inerenti e conseguenti. 4. Scelta, tra i mem bri del Consiglio di A mm
inistrazione, del Presidente (ed occorrendo del Vice-Presidente). Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Informazioni generali Le azioni ordinarie sono n. 2.932.079.864 e ognuna di esse attribuisce il diritto ad un
voto nelle assem blee ordinarie e straordinarie. Alla data del presente Avviso di Convocazione BMPS
detiene n. 147.618 azioni ordinarie a titolo di usufrutto; il diritto di voto relativo a tali azioni risulta sospeso.
Nomina di amministratori e scelta del Presidente Si precisa che riguardo ai punti 3 e 4 all'ordine del giorno
della parte ordinaria, non sono state form ulate proposte da parte del Consiglio di A mm inistrazione. Nel far
rinvio all'art. 15 dello Statuto sociale (reperibile nel sito www.m ps.it nella sezione Investors - Corporate
Governance ), si evidenziano sin d'ora i seguenti punti. L'Assem blea sarà chiam ata a deliberare la nom
ina di un a mm inistratore per integrazione del Consiglio di A mm inistrazione a seguito di cooptazione
(punto 2), nonché la nom ina di un ulteriore a mm inistratore per integrazione del Consiglio di A mm
inistrazione (punto 3), con le m aggioranze di legge, senza l'applicazione del voto di lista (art. 15, co mma
1, paragrafo 1.7 dello Statuto). Si fa inoltre rinvio a quanto previsto, sul possesso dei requisiti e sulle cause
di decadenza degli a mm inistratori, all'art. 15 dello Statuto (reperibile nel sito www.m ps.it nella sezione
Investors - Corporate Governance ). Fermo restando che le candidature potranno essere presentate anche
in sede di Assem blea, al fine di agevolare lo svolgim ento dei lavori assem bleari, si invitano gli Azionisti a
depositare le eventuali proposte presso la sede sociale con congruo anticipo e, indicativam ente, alm eno 5
(cinque) giorni prima dell'Assem blea. Le candidature potranno essere corredate da una dichiarazione di
accettazione del candidato attestante, sotto la propria responsabilità, l'assenza di cause di ineleggibilità e di
incom patibilità, ed il rispetto dei lim iti di età previsti dallo Statuto e la non sussistenza di situazioni rilevanti
26/10/2016Pag. 22
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ai sensi dell'art. 36 " Tutela della concorrenza e partecipazioni personali incrociate nei m ercati del credito e
finanziari" del D.L. n. 201/2011 convertito in Legge n. 214/2011, l'esistenza dei requisiti prescritti dalla legge
e dallo Statuto e l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza previsti dagli articoli 147- ter e 148, co
mma 3 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive m odifiche (il " TUF ") e dal Codice di
Autodisciplina delle società quotate, nonché da un curriculum vitae, in italiano e in inglese, contenente
un'esauriente inform ativa sulle proprie caratteristiche professionali e dall'elenco degli eventuali incarichi di
a mm inistrazione e controllo ricoperti presso altre società. I candidati saranno inoltre tenuti a dichiarare di
non ricoprire la carica di mem bro del consiglio di a mm inistrazione, del consiglio di gestione o del consiglio
di sorveglianza di banche concorrenti, non facenti parte del Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena,
che dispongano di licenza bancaria rilasciata dall'autorità di vigilanza e siano attive nei m ercati della
raccolta bancaria o dell'esercizio del credito ordinario in Italia. In conform ità a quanto previsto dalle
Disposizioni di Vigilanza per le banche (Circ. n. 285 del 17 dicem bre 2013 e successive m odifiche e
integrazioni) in m ateria di com posizione degli organi collegiali, si ricorda che il Consiglio di A mm
inistrazione, già in occasione dell'Assem blea del 16 aprile 2015 ha provveduto a portare a conoscenza
degli Azionisti, tram ite apposito docum ento pubblicato e disponibile sul sito internet della Banca www.m
ps.it e depositato presso la sede sociale e la società di gestione del m ercato, le valutazioni in m erito alla
propria com posizione quali-quantitativa considerata ottim ale in relazione agli obiettivi indicati nelle
suddette Disposizioni di Vigilanza ed il profilo teorico (ivi com prese caratteristiche di professionalità e di
eventuale indipendenza) dei candidati, ritenuto opportuno a questi fini, affinché la scelta dei candidati
possa tener conto delle professionalità e dei requisiti richiesti. Al riguardo, si rim anda anche a quanto
contenuto nella Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123- bis del TUF
approvata dal Consiglio di A mm inistrazione in data 25 febbraio 2016, presentata all'Assem blea del 14
aprile 2016 e disponibile sul sito internet della Banca www.m ps.it. Inoltre, in conform ità a quanto previsto
dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche in m ateria di com posizione degli organi collegiali, il Consiglio
di A mm inistrazione provvederà, nei term ini di legge e regolam entari, a pubblicare le relazioni illustrative
degli argom enti all'ordine del giorno di cui all'art. 125- ter del TUF, che saranno disponibili sul sito internet
della Banca www.m ps.it e depositate presso la sede sociale e la società di gestione del m ercato.
Partecipazione all'Assemblea La legittim azione all'intervento in Assem blea e all'esercizio del diritto di voto
è attestata da una com unicazione, effettuata alla Banca da un interm ediario abilitato, in favore del
soggetto a cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze relative al term ine della giornata contabile
del 15 novem bre 2016, settimo giorno di m ercato aperto precedente la data fissata per l'Assem blea in
unica convocazione. Le registrazioni in accredito e in addebito com piute sui conti successivam ente a tale
term ine non rilevano ai fini della legittim azione all'esercizio del diritto di voto nell'Assem blea: pertanto,
coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivam ente a tale data non avranno il diritto di
partecipare e di votare in Assem blea. Sarà possibile, per i titolari di azioni depositate presso la Banca e
possessori di PasKey Internet Banking, effettuare anche tram ite tale applicativo la richiesta di
partecipazione in Assem blea, secondo le m odalità ed i tem pi tecnici indicati a m ezzo lo stesso
applicativo. La partecipazione degli Azionisti in Assem blea è regolata dalle norme di legge, regolam entari
e statutarie in m ateria. BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A. - Sede sociale in Siena, Piazza
Salim beni, 3 - www.m ps.it - Capitale Sociale: euro 9.001.756.820,70 alla data del 03/07/2015 - Cod. Fisc.,
Partita IVA e n. iscrizione al Registro delle Im prese di Siena: 00884060526 - Gruppo Bancario Monte dei
Paschi di Siena - Codice Banca 1030.6 Codice Gruppo 1030.6 - Iscritta all'Albo presso la Banca d'Italia al
n. 5274 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo Nazionale di Garanzia.
Procedura per l'esercizio del voto per delega Colui al quale spetta il diritto di voto potrà farsi rappresentare
in Assem blea nei m odi di legge, utilizzando la form ula di delega eventualm ente inserita in calce alla
copia della com unicazione rilasciata dall'interm ediario o, in ogni caso, com pilando il m odulo di delega
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disponibile sul sito internet www.m ps.it (nella sezione Investors - Corporate Governance - Assem blee e
CdA ). La delega può essere conferita con docum ento inform atico sottoscritto in forma elettronica ai sensi
dell'art. 21, co mma 2 del D.Lgs. 7 m arzo 2005 n. 82, così come m odificato dall'art. 18 del D.Lgs. 26
agosto 2016, n. 179. Il rappresentante - attestando sotto la propria responsabilità l'identità del delegante e
la conform ità della copia della delega all'originale della stessa - può consegnare, in luogo dell'originale,
una copia della delega all'atto del ricevim ento pre-assem bleare; tale copia può essere anche trasm essa,
anticipatam ente alla data dell'Assem blea, alternativam ente in form ato elettronico tram ite il sito www.m
ps.it (nella sezione Investors - Corporate Governance - Assem blee e CdA ), o tram ite PasKey Internet
Banking per i possessori di tale applicativo o all'indirizzo di posta elettronica certificata bancam
[email protected] ps.it o m ediante invio al num ero di fax +39/0577/296396. Ai
sensi della norm ativa vigente, il rappresentante dovrà conservare l'originale della delega e tenere traccia
per un anno, a decorrere dalla conclusione dei lavori assem bleari, delle istruzioni di voto eventualm ente
ricevute. Si rappresenta che è intenzione della Banca procedere, in qualità di prom otore, con una
sollecitazione di deleghe di voto ai sensi degli artt. 136 e ss. del TUF, per cui sarà pubblicato separato
avviso nonché m essa a disposizione la relativa docum entazione. Rappresentante Designato
dall'Emittente Per l'Assem blea di cui al presente Avviso di Convocazione, la Banca ha designato, ai sensi
dell'art. 135- undecies del TUF, la società Com putershare S.p.A. (di seguito il " Rappresentante Designato
") quale soggetto a cui l'avente diritto di voto, legittim ato nelle forme di legge, può gratuitam ente conferire
delega con istruzioni di voto, nel rispetto delle previsioni di cui all'art. 135- undecies del TUF. La delega al
Rappresentante Designato ha effetto per le sole proposte in relazione alle quali siano im partite istruzioni di
voto su tutte ovvero su alcune delle m aterie all'ordine del giorno. La delega al Rappresentante Designato è
conferita m ediante com pilazione e sottoscrizione dell'apposito m odulo con le istruzioni di voto disponibile
sul sito internet www.m ps.it (nella sezione Investors - Corporate Governance - Assem blee e CdA) oppure
richiesto agli indirizzi di seguito riportati. I m oduli per il rilascio della delega e delle istruzioni di voto,
debitam ente com pilati e firm ati in originale, dovranno pervenire per posta al Rappresentante Designato -
unitam ente a copia di un docum ento di identità valido - entro le ore 24:00 del giorno 22 novem bre 2016,
all'indirizzo di Via Monte Giberto 33, 00138, Rom a. Copia della delega con istruzioni di voto, accom
pagnata da una dichiarazione che ne attesti la conform ità con l'originale, potrà eventualm ente essere
anticipata al Rappresentante Designato, entro il m edesimo term ine, per posta elettronica all'indirizzo
ufficiorom [email protected] o via fax al num ero +39/06/45417450. Entro lo stesso term ine, delega e
istruzioni di voto sono revocabili con le m edesime m odalità. Le azioni per le quali è stata conferita la
delega, anche parziale, sono com putate ai fini della regolare costituzione dell'Assem blea. In relazione alle
proposte per le quali non sono state conferite istruzioni di voto, le azioni non sono com putate ai fini del
calcolo della m aggioranza e della quota di capitale richiesta per l'approvazione delle delibere. A partire
dalla data di pubblicazione del presente Avviso di Convocazione, il Rappresentante Designato m etterà a
disposizione per inform azioni e chiarim enti il num ero telefonico +39/06/45417413 e la casella e-m ail
ufficiorom [email protected]. La com unicazione effettuata alla Banca dall'interm ediario, attestante la
legittim azione all'intervento in Assem blea e all'esercizio del diritto di voto, è necessaria anche in caso di
conferim ento della delega al Rappresentante Designato; in m ancanza della predetta com unicazione, la
delega dovrà considerarsi priva di ogni effetto. Diritto di porre domande Coloro ai quali spetta il diritto di
voto possono porre dom ande solo sulle m aterie all'ordine del giorno anche prima dell'Assem blea - im
prorogabilm ente entro il giorno 21 novem bre 2016 com preso, - trasm ettendole, unitam ente alla com
unicazione rilasciata da un interm ediario abilitato, al num ero di fax +39/0577/296396 o all'indirizzo di posta
elettronica certificata bancam [email protected] ps.it. Alle dom ande sarà data
risposta al più tardi durante la stessa Assem blea, anche m ediante m essa a disposizione di ciascuno degli
aventi diritto al voto delle relative risposte in form ato cartaceo. Potrà essere fornita una risposta unitaria
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alle dom ande aventi lo stesso contenuto. Integrazione dell'ordine del giorno Ai sensi dell'art. 126- bis del
TUF gli Azionisti che, anche congiuntam ente, rappresentino alm eno un quarantesimo del capitale sociale
possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente Avviso di Convocazione,
l'integrazione dell'elenco delle m aterie da trattare, indicando nella dom anda gli ulteriori argom enti proposti
ovvero presentare proposte di deliberazione su m aterie già all'ordine del giorno. Colui al quale spetta il
diritto di voto può presentare individualm ente proposte di deliberazione in Assem blea. La dom anda -
unitam ente alla certificazione attestante la titolarità della partecipazione e copia di un docum ento di
identità (per le persone fisiche) oppure della docum entazione attestante i relativi poteri (per le persone
giuridiche) - dovrà essere presentata per iscritto e consegnata presso la Sede sociale oppure inviata per
posta raccom andata a Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Area Legale e Societario, Piazza Salim
beni 3, 53100, Siena (Italia) o tram ite posta elettronica certificata al seguente indirizzo bancam
[email protected] ps.it . La titolarità della quota m inima di capitale sociale
sopra indicata è attestata da parte di un interm ediario abilitato in conform ità alle proprie scritture contabili,
attestanti il possesso di alm eno un quarantesimo del capitale sociale e recanti l'indicazione del diritto
sociale esercitabile. L'integrazione dell'ordine del giorno non è a mm essa per gli argom enti sui quali
l'Assem blea delibera, a norma di legge, su proposta dell'organo di a mm inistrazione o sulla base di un
progetto o di una relazione da esso predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125- ter, co mma 1, del
TUF. Delle eventuali integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di
deliberazione su m aterie già all'ordine del giorno, verrà data notizia, nelle stesse forme prescritte dalla
legge per l'Avviso di Convocazione, alm eno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assem blea. Le
ulteriori proposte di deliberazione su m aterie già all'ordine del giorno verranno m esse a disposizione del
pubblico con le m odalità di legge, contestualm ente alla pubblicazione della notizia della presentazione. I
soci che richiedono l'integrazione dell'elenco delle m aterie da trattare o presentano proposte di
deliberazione su m aterie già all'ordine del giorno devono predisporre una relazione che riporti la m
otivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove m aterie di cui essi propongono la trattazione ovvero
la m otivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su m aterie già all'ordine del
giorno; detta relazione deve essere trasm essa al Consiglio di A mm inistrazione entro il term ine ultimo per
la presentazione della relativa richiesta, come sopra indicato. La relazione verrà m essa a disposizione del
pubblico, accom pagnata dalle eventuali valutazioni dell'organo di a mm inistrazione, contestualm ente alla
pubblicazione della notizia dell'integrazione dell'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte
di deliberazione con le m odalità di legge. Voto per corrispondenza o con mezzi elettronici Non sono
previste procedure di voto per corrispondenza o con m ezzi elettronici. Documentazione La docum
entazione concernente gli argom enti all'ordine del giorno sarà depositata nei term ini di legge presso la
Sede sociale (in Siena, Piazza Salim beni 3) e presso la società di gestione del m ercato (Borsa Italiana
S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari 6) a disposizione degli Azionisti che avranno facoltà di
ottenerne copia. Detta docum entazione (unitam ente al presente Avviso di Convocazione) sarà altresì m
essa a disposizione sul sito internet www.m ps.it, nella sezione Investors - Corporate Governance - Assem
blee e CdA, unitam ente ai m oduli che gli Azionisti hanno la facoltà di utilizzare per il voto per delega
ordinaria o al Rappresentante Designato, come sopra indicato. Nel m edesimo sito internet sono inoltre
disponibili una Guida per l'Azionista, che riepiloga le norme che regolano la partecipazione in Assem blea
precedentem ente citate, nonché le inform azioni sull'a mm ontare del capitale sociale, con l'indicazione del
num ero di azioni in cui è suddiviso. I Signori Azionisti sono cortesem ente invitati a presentarsi in anticipo
rispetto all'orario d'inizio dell'Assem blea, in m odo da agevolare le operazioni di a mm issione e consentire
la puntuale apertura dei lavori. Eventuali ulteriori inform azioni riguardanti le m odalità di partecipazione
all'Assem blea possono essere richieste ai seguenti num eri telefonici: +39/0577/296863 -
+39/0577/296376 - +39/0577/293360 +39/0577/293135. Milano, 24 ottobre 2016 Il Presidente del Consiglio
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di A mm inistrazione Dott. Massimo Tononi
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PIANO AL 2020 Fnm, ebitda raddoppiato a 100 mln Da Ferrovie Nord Milano a Finanziaria del Nord per la mobilità: è questa la nuova missione del gruppo di
piazzale Cadorna, controllato con il 57,57% dalla Regione Lombardia, che ha presentato il piano strategico
2016-2020. Il documento stima per il 2020 un ebitda di 100 milioni di euro, raddoppiato rispetto allo scorso
anno. I pilastri sono quattro: sviluppo del trasporto passeggeri anche con il rilancio del car sharing elettrico,
rinnovo della flotta Trenord, potenziamento del trasporto merci su ferro dai porti della Liguria e
realizzazione e gestione di infrastrutture di trasporto, compreso l'ingresso nel settore aeroportuale. «Come
avversari avremo solo l'auto privata», ha detto il presidente di Fnm, Andrea Gibelli. «Per il resto cerchiamo
alleanze importanti con l'obiettivo di integrare la mobilità». È una risposta «industriale» alla proposta di Fs,
che Gibelli ha defi nito puramente «finanziaria», di cedere alle Ferrovie dello stato quote di Trenord. ©
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Il nodo Ferrovie Nord, Maroni rilancia la proposta: fusione con Atm e Fs Ma Comune e Stato hanno idee diverse Presentato il piano strategico del gruppo La situazione è assaicomplessa: Fs vorrebbe aumentare la partecipazione attraverso Trenitalia in Trenord, superando il 50% ANDREA D'AGOSTINO a Ferrovie Nord Milano a Finanziaria del Nord per la mobilità. La Regione Lombardia pensa a un nuovo
polo che unisca insieme anche Ferrovie dello Stato e Atm (Comune di Milano). L'idea di un'unica holding
per creare un polo della mobilità da due miliardi di euro - che sarebbe il nono player a livello europeo - è
stata al centro della proposta lanciata ieri in Regione alla presentazione del piano strategico di Ferrovie
Nord, il gruppo di trasporto pubblico locale del Pirellone. «Stiamo discutendo con Atm e Fs un percorso di
possibile integrazione - ha spiegato il governatore Roberto Maroni -. Ci sono tante difficoltà perché ci sono
sistemi diversi, governance diverse, ma ho affidato al presidente di Fn, Andrea Gibelli, il compito di fare
tutte le valutazioni esplorative», spiegando che l'obiettivo «è quello di arrivare a creare, con l'intesa di tutti e
mettendo insieme tutte le società, un grande player di livello internazionale che vada anche oltre i confini
della Lombardia». In particolare, il piano strategico prevede lo sviluppo del trasporto di passeggeri, un
rinnovo della flotta di Trenord, il potenziamento del trasporto merci su ferro dai porti della Liguria e
realizzazione e gestione di infrastrutture di trasporto. Con lo sviluppo delle aree di business previste nel
piano, il gruppo si propone di ottenere un incremento del margine operativo lordo da 50 milioni di euro
conseguiti nel 2015 a 100 milioni al termine del relativo periodo di durata. La questione, in realtà, è molto
complessa: per ora Comune e Ferrovie dello Stato restano freddi alla proposta. Fs vorrebbe aumentare la
sua partecipazione (attraverso Trenitalia) in Trenord superando il 50%. Ora invece la società che si occupa
del trasporto ferroviario in Lombardia è metà di Trenitalia e metà di Ferrovie Nord. Maroni non scarta
l'ipotesi a priori, ma avverte che dovrà esserci un tornaconto per i cittadini, che tradotto significa più
investimenti sulle linee dei treni da parte di Fs. E non mancano le perplessità, anche all'interno del
centrodestra: per Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, «le quote di Trenord
devono rimanere in capo alla Regione: su questo il Consiglio regionale si è già espresso. E in questa
direzione ci sembrava si fosse orientato anche l'assessore ai Trasporti Alessandro Sorte, quando aveva
dichiarato che gli investimenti per ora sono solo slide. Le dichiarazioni di oggi invece ci sembrano in
contrasto con quelle precedenti. Noi ci atteniamo alla prima versione, così come si era espresso anche
Gibelli pochi giorni fa», ovvero che «non esiste alcuna trattativa finalizzata alla cessione di quote di
Trenord». E il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Iolanda Nanni ha criticato Fs, che «non ha dato
prova in quest'ultimo decennio di investire sul servizio ferroviario regionale», mentre «non è credibile né
oggi né in futuro qualunque promessa di futuri investimenti. Trenord deve migliorare il servizio ai lombardi e
rimanere nelle mani della Regione, in qualità di patrimonio di tutti i cittadini». Nel pomeriggio, Maroni si è
recato a Palazzo Marino dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala per discutere di mobilità; al termine
sono stati annunciati i nuovi fondi addizionali per il potenziamento del trasporto pubblico locale, in
particolare per Milano e l'area metropolitana da Monza e Assago. I principali interventi riguarderanno tre
linee della metropolitana: della M1, la linea rossa, verranno riattivati i cantieri per il prolungamento della
tratta da Sesto Fs a Monza Bettola. Per la linea M5, la lilla: verrà avviato lo studio di fattibilità e l'analisi
costi-benefici del prolungamento verso Monza, premessa necessaria alla fase progettuale finanziata con il
Patto per Milano. Per la M2 verde Famagosta-Assago sarà garantita infine la copertura dei costi di
realizzazione delle nuove alberature nell'area Cantalupa e dei tornelli aggiuntivi. Previsto anche il rinnovo
del parco autobus: grazie ai fondi governativi e regionali, Milano potrà continuare nel ricambio dei mezzi di
superficie.
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Via Farini 79 Ricarica elettrica al supermercato Apre la prima stazione Shop'ngo Per incentivare l'uso dei mezzi, ai clienti verranno offerte agevolazioni come minuti di guida gratuita con laconversione dei punti fedeltà SOFIA ROSSI Con il nuovo progetto Shop'n go inaugurato dalla catena di supermercati Carrefour market in partnership
con Share'ngo CS Group Spa la città di Milano diventa sempre più ecosostenibile. Un primo passo
importante era già stato fatto a maggio, con l'arrivo in città del primo car sharing elettrico. Ora, grazie
all'accordo delle due aziende, in città sono in arrivo 30 nuove postazioni di ricarica e fino a 40 posizioni di
parcheggio in più, dislocate nei 32 punti vendita cittadini della catena francese della grande distribuzione.
Per incentivare l'uso dei mezzi a basso impatto ambientale e diminuire quello delle auto private, ai clienti
del supermercato il servizio verrà offerto con numerose agevolazioni, come ad esempio 30 minuti di sosta
gratuita per ogni spesa fatta o la possibilità di tramutare i punti raccolti con gli acquisti in minuti di guida
gratuita. L'iniziativa, partita dal punto vendita di via Farini, vuole quindi promuovere sia l'uso di mezzi non
inquinanti che i comportamenti ecosostenibili, e si inserisce in un'ottica di sensibilizzazione sui vantaggi
della mobilità condivisa nelle grandi città apprezzata anche da Palazzo Marino. «Siamo di fronte ad una
scelta di responsabilità di due soggetti privati che autonomamente hanno deciso di portare avanti
un'iniziativa che stimola comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale di cui a beneficiare sarà
l'intera comunità», ha commentato Marco Granelli, assessore alla Mobilità e all'Ambiente del comune di
Milano, presente ieri all'inaugurazione del nuovo parcheggio di fronte al supermercao di via Farini insieme a
Carlo Bacchetta, direttore sviluppo commerciale dei supermercati Carrefour Italia, Emiliano Niccolai,
amministratore delegato di Share'ngo CS Group Spa e il direttore marketing dell'azienda, Luca Mortara.
«Questo progetto, con cui viene promesso l'uso di mezzi non inquinanti - ha proseguito l'assessore -, aiuta
concretamente l'elettrico ad espandersi e dà una mano a cittadini e amministrazioni nella loro battaglia
contro le emissioni di anidride carbonica e le polveri sottili in città». Con Shop'n go l'automobile diventa
quasi un telefono a quattro ruote, un cambiamento di abitudini in grado di modificare la mobilità cittadina.
26/10/2016Pag. 1 Ed. Milano
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FERROVIE NORD CAMBIA NOME Maroni: «Possibile l'integrazione tra Fnm e Atm» Il governatore apre e non esclude anche un tavolo con le Ferrovie dello Stato per l'unica holding Paolo Stefanato Fnm: resta l'acronimo, cambia il nome. Ferrovie Nord Milano, storica società che risale al 1876, si chiamerà
Finanziaria del Nord per la Mobilità. Questa semplice novità racchiude le prospettive che il gruppo si dà nel
piano strategico al 2020: la vocazione squisitamente ferroviaria si espande nella più ampia accezione di
mobilità, con integrazioni di ogni tipo, gomma, biciclette, trasporti urbani, commercio elettronico. Il bacino si
amplia e il gruppo vuole diventare un attore leader nella macroregione delle Alpi, rafforzando i servizi
passeggeri e creando flussi di merci tra i porti della Liguria e gli interporti del Nord. Il presidente del gruppo,
Andrea Gibelli ricorda che «l'80% dei residenti in Lombardia vive all'interno di un raggio di 5 chilometri da
una stazione: la mobilità elettrica, le due ruote e la capacità di raggiungere le stazioni aprono un altissimo
potenziale». È il concetto dell'ultimo miglio, mutuato dal mondo delle telecomunicazioni e adattato al
trasporto pubblico. Il presidente della Regione, Roberto Maroni, ricorda che il piano regionale della mobilità
, «il primo dopo trent'anni, approvato il 20 settembre, prevede per il 2020 un incremento dell'offerta
ferroviaria del 20% e una riduzione del traffico automobilistico privato del 7%». Le prospettive
d'integrazione in questo momento hanno due principali interlocutori: Ferrovie dello Stato e Atm, con i quali
si arriva a ipotizzare persino una unica holding. Le prime, per iniziativa dell'ad Renato Mazzoncini, hanno
reso esplicito il proprio interesse ad accrescere la presenza in Trenord, la società del trasporto passeggeri
oggi al 50% tra FS e Fnm-Regione Lombardia. «Non ci sono trattative in corso, ma solo colloqui
preliminari», dice Maroni, per il quale comunque «non c'è un no a priori». Oggi gli 800 milioni di fatturato di
Trenord non li consolida nel bilancio nessuno dei due azionisti; aumentando la propria quota, le Fs
potrebbero farli entrare nel proprio perimetro e accrescere così tutti i parametri conseguenti, specie in
prospettiva di una quotazione in Borsa di Trenitalia-Frecce (va ricordato che Fnm è a sua vota quotata).
«Noi contrapponiamo una visione industriale a quella finanziaria delle Fs - spiega Maroni - Se le Fs portano
investimenti rilevanti sulle reti infrastrutturali, se ne può parlare. Non c'interessano invece investimenti in
materiale rotabile: già lo facciamo noi. Quanto ad Atm e all'integrazione, Maroni ricorda che il discorso fu
avviato (e poi interrotto) con l'amministrazione Pisapia, e che oggi è ripreso con il sindaco Giuseppe Sala,
con cui «il dialogo è ottimo». «La questione è complicata ma la disponibilità c'è, perché il disegno appare
come una scelta giusta».
Foto: IL PIANO 2016/20 Il governatore della Lombardia Maroni alla presentazione del piano 2016/2020
Fnm
26/10/2016Pag. 2 Ed. Milano
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Apertura dal sindaco di Milano Sala Fusione FN-FS-Atm Il piano di Maroni per i trasporti del Nord Pirellone pronto a creare un unico gestore per i mezzi della Lombardia Ma potrebbe anche affidargli lamobilità su due ruote e il car sharing FABIO RUBINI Qualche settimana, un mese al massimo, per capire se tutti i soggetti in campo sono interessati e in caso di
risposta affermativa, via al tavolo di lavoro per creare una sinergia che unisca Ferrovie Nord Milano,
Ferrovie dello Stato e Atm. Ecco il piano di Roberto Maroni e del presidente Fnm Andrea Gibelli, per creare
un player unico capace di governare i trasporti in Lombardia (e non solo) sia su rotaia sia su gomma.
Insomma un grande «polo della mobilità del Nord, capace di costruire una sinergia tra tutte le modalità di
trasporto dalla bicicletta, al treno, alla gomma fino all'aereo - perché una regione come la Lombardia che
voglia essere leader in Europa deve avere un servizio di mobilità assolutamente integrato» ha spiegato
Gibelli, aggiungendo che «vogliamo dare la possibilità ad ogni persona di scegliere la modalità di trasporto
che più si adatta alle sue esigenze. L'unico nostro "nemico" è l'auto privata». Parole sposate in toto da
Maroni: «Quello di Fnm è un piano strategico importante, con investimenti rilevanti per il trasporto su ferro,
che noi siamo pronti a fare. Ovviamente, con il sostegno del Governo, per questo ho chiesto a Renzi di
firmare il "Patto per la Lombardia"». Entrando nello specifico, il governatore ha poi lanciato l'idea del player
unico: «Stiamo discutendo con Atm e Ferrovie dello Stato un percorso di possibile integrazione: ci sono
tante difficoltà perché ci sono sistemi diversi e governance diverse, ma ho affidato al presidente di Fnm
Gibelli il compito di fare tutte le valutazioni esplorative. L'obiettivo è di arrivare a creare un grande player di
livello internazionale che vada anche oltre i confini della Lombardia coinvolgendo le regioni che confinano».
Maroni pensa alla creazione di una superholding capace di riunire al suo interno le partecipazioni azionarie
nelle società di trasporto regionale. Ad oggi non ci sarebbero stati contatti ufficiali, ma è difficile pensare
che Maroni abbia fatto questa uscita senza consultarsi con i soggetti protagonisti. Del resto quello del
player unico è un pallino del governatore. Ci aveva provato anche un paio d'anni fa, trovando però le porte
chiuse dell'amministrazione "tanta ideologia e poche idee" guidata da Giuliano Pisapia. Ora con Beppe
Sala al timone di Palazzo Marino quelle porte sembrano essersi riaperte e da piazza Scala si dice che tra i
due ci sia collaborazione vera (del resto la lista dei problemi risolti dalla Regione durante l'Expo dell'ad Sala
è bella lunga) e che una mezza telefonata sull'argomento sia già stata fatta. A prova di questo in serata
Sala e Maroni si sono incontrati per definire i fondi aggiuntivi che il Pirellone concederà per il
potenziamento del trasporto pubblico locale. Si parla di una cifra attorno ai 20 milioni di euro che serviranno
per progetti relativi ai prolungamenti delle linee M1, M2 e M5 della metropolitana e per continuare nel
ricambio dei mezzi di superficie. Prove d'intesa che fanno capire che l'idea del player unico, insomma,
possa decollare per davvero, col tavolo di lavoro che dovrebbe partire entro la fine di novembre. Il vero
nodo da sciogliere, però, è quello finanziario legato alle partecipazioni. Sarà su questo tema che si giocherà
la vera partita.
::: IL PROGETTO IL PIANO Regione Lombardia è pronta a creare un unico gestore per i mezzi della
Lombardia sia su rotaia sia su gomma. L'obiettivo, condiviso dal governatore Maroni e dal presidente di
Fnm Andrea Gibelli, è quello di unire Ferrovie Nord Milano, Ferrovie dello Stato e Atm I COMMENTI «Una
regione come la Lombardia che voglia essere leader in Europa deve avere un servizio di mobilità
assolutamente integrato», ha spiegato Gibelli. «Quello di Fnm è un piano strategico importante che noi
siamo pronti a fare. Ovviamente col sostegno del governo, per questo ho chiesto a Renzi di firmare il
«Patto per la Lombardia», ha detto Maroni
Foto: Il governatore della Lombardia Roberto Maroni [Ftg]
26/10/2016Pag. 37 Ed. Milano
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 67
«SHOP'NGO» L'auto elettrica si prenota al supermarket A. CAP. È stata presentata ieri al supermercato Carrefour di via Farini 79 la prima stazione di ricarica Shop'ngo,
idea nata dalla collaborazione tra il servizio di car sharing Share'ngo e la catena di supermarket. Il progetto
prevede 8 stazioni che saranno attivate entro la fine dell'anno, con 30 postazioni di ricarica e 40 posizioni di
parcheggio complessivi. All'inaugurazione oggi erano presenti l'assessore alla Mobilità, Marco Granelli, il
direttore sviluppo commerciale Carrefour Italia, Carlo Bacchetta, e l'amministratore delegato di Share'ngo,
Emiliano Niccolai. Il servizio prevede un'integrazione tra le auto in condivisione e il supermercato, con
agevolazioni come 30 minuti di sosta gratuita per ogni spesa e la possibilità di convertire i punti della carta
fedeltà payback in minuti di guida. Per l'assessore Granelli Shop'ngo «aiuta i cittadini a svolgere attività
quotidiane usando auto sharing e elettriche, con meno traffico e inquinamento. È una scelta innovativa che
aiuta la città e l'amministrazione, e diffonde la cultura dello sharing e dell'elettrico».
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 68
« Bus , via le banchine Inutili e pericolose» di FRANCESCO PANDOLFI INUTILI, dannose e pericolose. Le banchine degli autobus di via Irnerio, via
dei Mille e via Marconi vengono bocciate senza appello da commercianti e residenti. Per chiedere al
Comune di fare un passo indietro e rimettere le fermate dei bus sotto i portici è partita una raccolta firme,
organizzata da Ascom e dal Comitato Palasport. Ai negozianti sono stati consegnati dei moduli che clienti,
residenti e altri commercianti del centro e di altre zone possono compilare e firmare. «Abbiamo
praticamente già finito i fogli per raccogliere le adesioni, sono tantissime le persone che non vedono l'ora di
dare il loro contributo, perché le banchine non piacciono - spiega Costanza Coraucci, dell'Ottica
Macchiavelli di via Irnerio -. Sono stati spesi soldi per costruire qualcosa che è più pericoloso che utile.
Sabato, per esempio, c'era un delirio, con code infinite di auto e bus bloccati nel traffico, senza dimenticare
le difficoltà che abbiamo ora noi commercianti con il carico e scarico». SPOSTANDOSI in via Marconi
l'attenzione dei commercianti finisce ancora sulla scarsa utilità e sull'alta pericolosità delle banchine,
soprattutto dopo che solo due settimane fa un camion si è schiantato contro una di queste. «La città è
piena di portici dove poter aspettare il bus, senza dover andare sotto una banchina che non protegge
neanche dalla pioggia - dice Maurizio Manca, del bar Illuminati di via Marconi -. Questi sono stati lavori fatti
male, dovevano servire per il Civis che poi non è neanche mai arrivato in città». Nei negozi, intanto, il via
vai di persone che si alternano per firmare la petizione prosegue senza sosta, visto che il problema
riguarda praticamente tutti. «VIA MARCONI e Irnerio sono sempre state tra le strade più scorrevoli e sicure
della città, vista la loro larghezza. Da quando sono state costruite le banchine assistiamo a incidenti e code
che prima non c'erano - racconta Andrea Tosi, del Bag's Store di via Marconi -. È palese che le banchine
siano pericolose, non ci vuole tanta perspicacia». Traffico e incidenti che si sommano anche ai problemi di
chi prende i mezzi pubblici. «I clienti che sono venuti a firmare la petizione si lamentano di avere difficoltà a
scendere e salire dai bus, perché a volte i mezzi si fermano troppo lontano dalla banchina - conclude
Cristina Taffani, de 'La casa del tegamino' di via Marconi -. Il Comune ha creato un disagio anche a noi
commercianti. Prima con la fermata del bus sotto i portici c'era molto più passaggio di persone che si
fermavano per guardare le vetrine. Ora, invece, questo non accade più».
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 69
UNA raccolta firme per chiedere la rimozione delle... UNA raccolta firme per chiedere la rimozione delle banchine dei bus in via Marconi, dei Mille, Irnerio e per il
ripristino delle fermate sotto i portici. È questa l'iniziativa promossa da Ascom e dal Comitato Palasport, che
vede impegnati in prima linea i commercianti che, da sabato scorso, stanno raccogliendo le adesioni.
«Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione a questa iniziativa di commercianti e residenti della
zona, ma anche da parte degli universitari e di chi viene in centro solo per passeggiare o per lavoro -
spiega Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom -. Le banchine creano evidenti problemi ad anziani, disabili ed
utenti deboli che utilizzano il bus. Quindi chiediamo al sindaco Virginio Merola e all'assessore alla Mobilità
Irene Priolo di prendere decisioni dettate dal buon senso rispetto a questi temi e di non difendere, per
partito preso, una scelta sbagliata». Dello stesso avviso anche Renato Nucci, presidente del Comitato
Palasport. «Questa raccolta firme è un modo per dire che le banchine non vanno bene e non se ne devono
costruire altre - conclude Nucci -. Il Comune deve agire seguendo le esigenze dei cittadini e non i bisogni di
Tper. È inutile spendere soldi per dar vita alle 'zone 30' e poi costruire queste fermate dei bus che sono
pericolosissime». f. p.
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 70
Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non dec... Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non decolla. In pochi hanno lasciato la vecchia strada del
mutuo per la nuova del leasing, quando è venuto il momento di acquistare casa. C'è lo zampino dei tassi, a
livelli così convenienti come non se ne vedevano da tempo, tali da far pendere la bilancia a favore del
mutuo anche a confronto con gli incentivi fiscali del leasing. E c'è l'importo delle rate: il leasing a tempi più
stretti del mutuo, perciò, a parità di costo dell'immobile, le rate sono più alte. Il Ministero dell'economia e
delle finanze (Mef) ha confezionato un provvedimento per aprire le porte dell'acquisto casa anche a chi non
ha le caratteristiche adatte per un mutuo, ma può permettersi una locazione finanziaria. Specie per gli
under 35, che hanno specifici incentivi fiscali. «Devo dire però che sono veramente pochi gli istituti di
credito che si sono attrezzati per questo strumento - spiega Vincenzo Albanese, vicepresidente nazionale
della Federazione italiana mediatori agenti d'affari (Fimaa) -. Sul campo fa fatica a confrontarsi con i mutui,
per via dei tassi scesi in maniera significativa». Tanto che Albanese ha ricevuto pochissime richieste in
materia e ancora meno sono quelle che sono andate in porto. È dello stesso avviso anche Achille Colombo
Clerici, presidente di Assoedilizia: «Per le famiglie il mutuo è ancora lo strumento più conveniente. La forma
del leasing, dal punto di vista fiscale, serve per abbattere le spese ed è più adatta a un imprenditore». La
durata, d'altronde, è un discrimine strategico: i mutui possono viaggiare nell'ordine di una gittata temporale
trentennale, il leasing arriva a un massimo di 20 anni, ma in media si aggira su 12-15 anni tempo, con rate
perciò che possono essere più alte. ALTRO fenomeno scomparso dai radar del mercato immobiliare è il
box come forma di investimento. Lo conferma Albanese: «Nelle grandi città ormai si usa l'automobile
sempre meno, anche per via della diffusione del car sharing. Per questo il box, che in passato era visto
come un investimento, ha sempre meno interesse». «Lo vediamo anche dalle decisioni sull'acquisto della
casa, il box non è più un imperativo - osserva Albanese -. Al contrario, si cerca di risparmiare quel 10%
sulla casa per altri acquisti». Colombo Clerici guarda a Milano, città termometro dei trend del Paese.
«Ormai il box non ha più quell'appeal che aveva una volta», puntualizza il numero uno di Assoedilizia. E
«non ha dato ancora i risultati sperati il rent to buy - osserva Colombo Clerici -. Sono formule che in una
situazione di crisi del mercato soffrono. Il mutuo ha un rapporto più lineare per l'economia delle famiglie».
Secondo Albanese, «una prospettiva interessante potrebbe arrivare dall'affitto con riscatto. Ma solo un
soggetto istituzionale può portare avanti questo progetto, che ha durata di 20-30 anni, perché il privato non
ha la possibilità di rimanere sul campo così tanto». SCHEDA
Un affitto finanziario come per le auto
La locazione finanziaria dell'immobile è un contratto stipulato con una banca. Si entra in possesso di una
casa pagando un canone.
Durate, tassi e condizioni finali
Il leasing dura 20 anni, al termine l'affittuario può decidere se pagare la maxi rata finale, scontata dei canoni
già versati.
Dall'acquisto alla costruzione
Il leasing potrà essere attivato sia nel caso in cui l'immobile debba essere acquistato che nel caso in cui
debba essere costruito.
DOVE VA IL MERCATO DELLA CASA
Vincenzo Albanese, numero due Fimaa
ANALISI SUI TREND DI CRESCITA
Nella foto grande Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia
26/10/2016Pag. 10
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 71
Asili nido, palestre, benefit Grazie al welfare aziendale lavorare diventapiù facile Andrea Telara LA RETTA degli asili nido per i figli, l'iscrizione alla palestra, l'abbonamento ai trasporti
pubblici. Tre tipologie di prestazioni che spesso le aziende, almeno quelle in cui si lavora meglio,
concedono come benefit ai propri dipendenti. Grazie ad alcune novità legislative, oggi è più facile per le
imprese concedere tali agevolazioni ai lavoratori, senza correre il rischio di essere sospettate di voler
evadere le tasse. Non di rado il fisco ha messo nel mirino le società che concedevano benefit ai dipendenti,
con il sospetto che certe prestazioni fossero date al solo scopo di sostituire dei regolari aumenti di stipendio
e non pagare così tutte le imposte e i contributi annessi e connessi. «Finalmente il legislatore ha voluto
compiere un atto di fiducia nei confronti del mondo delle imprese», afferma Donatella Cungi, partner dello
studio Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, che spiega le importanti novità entrate in vigore con la legge di
Stabilità 2016. Innanzitutto, è stata concessa la possibilità per i dipendenti di ricevere dalla loro azienda i
premi di produzione (cioè la quota di salario extra pagata ai lavoratori per i risultati raggiunti) anche sotto
forma di prestazioni in natura, cioè attraverso benefit come appunto l'asilo nido per i figli o l'abbonamento
dell'autobus. IL PREMIO di produzione erogato sotto forma di benefit, se negoziato con i sindacati, è
completamente esentasse e non gravato dei contributi, contro il prelievo fiscale del 10% che si applica
invece quando lo stesso premio viene pagato in denaro. Ovviamente, esistono dei limiti a questo tipo di
agevolazioni, che sono esentasse soltanto fino a un massimo di 2.500 euro all'anno e sono limitate ai
dipendenti che hanno una retribuzione non superiore a 50mila euro lordi. Dal 2017, questi tetti saranno
probabilmente innalzati (fino a 4mila euro l'anno e su una retribuzione massima 80mila lordi), ma non è
detta ancora l'ultima parola. «Queste misure sui premi di produzione vanno salutate indubbiamente con
favore - aggiunge ancora Cungi - ma non sono l'unica novità degli ultimi mesi». Da quest'anno infatti,
esistono agevolazioni per molte altre prestazioni delle aziende a favore dei dipendenti, anche per quelle
non strettamente legate ai premi di produttività. Nel 2016 è stato tolto il cap, il tetto massimo previsto per i
cosiddetti fringe benefit, cioè per quelle agevolazioni e prestazioni che diverse imprese concedono ai loro
dipendenti (per esempio la macchina o il telefonino) per migliorare la loro vita quotidiana. Anche in questo
caso, ci sono dei paletti da rispettare poiché i benefit devono comunque costituire una quota di salario
aggiuntivo e non possono essere erogati al posto dei minimi e dei cosiddetti superminimi retributivi previsti
dal contratto individuale e collettivo di lavoro. A parte questi dettagli, tuttavia, per Cungi una cosa è certa:
«anche con queste norme - dice l'avvocato -si è voluto dare un segno di fiducia alle imprese». LO
SVILUPPO di certi benefit, secondo Ciungi, non fa altro che allineare l'Italia alla realtà di molti paesi
europei, dove esistono dei sistemi di welfare all'interno delle aziende molto più avanzati. «Si tratta di
agevolazioni che hanno sempre effetti positivi sulla produttività e favoriscono la fidelizzazione dei lavoratori
alle loro aziende - aggiunge ancora il legale dello studio Toffoletto De Luca Tamajo e soci - visto che i
dipendenti apprezzano le imprese capaci di aiutarli a risolvere le incombenze della vita quotidiana, dalla
cura dei figli sino agli spostamenti da casa verso l'ufficio». Grazie alle agevolazioni introdotte nel 2016, si
sta anche sviluppando un mercato di prestazioni di welfare che esiste da tempo ed è alimentato da aziende
specializzate, per esempio da broker assicurativi o da società di servizi. Intermediari che mettono a
disposizione delle imprese e dei loro dipendenti dei cataloghi di benefit, in base a determinati budget. Sarà
poi il lavoratore a scegliere la prestazione che preferisce: chi ha dei figli piccoli, avrà bisogno di un asilo
nido, chi ha i genitori anziani, invece preferirà invece qualche forma di assistenza sanitaria.
In principio erano solo i pionieri del web. Oggi tante aziende pensano a benefit per migliorare la vita dei
dipendenti. Tutti i grandi gruppi sperimentano idee
26/10/2016Pag. 12
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 72
La lista degli asili aziendali, con le mamme che lasciano i bambini nei loro luoghi di lavoro, si è fatta
davvero nutrita. Tutti i gruppi più friendly hanno aperto il loro nido
26/10/2016Pag. 12
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 73
Sabotati due bus di Seta Prima un'asse coi chiodi Poi il motoredanneggiato di SETTIMO BAISI - VENTASSO - GRAVI atti di sabotaggio e di intimidazione ai danni di Seta, azienda del
trasporto pubblico reggiano, ignobili gesti mai accaduti, condannati dall'azienda il cui presidente, Vanni
Bulgarelli, ha presentato denuncia contro ignoti. «Abbiamo denunciato i fatti ai carabinieri senza esitazione
- dichiara il presidente Bulgarelli - ai quali offriamo piena collaborazione. Non accettiamo nessuna
intimidazione, confidiamo che i responsabili siano individuati». Due gli episodi accaduti nella giornata di
lunedì in due località dell'Appennino reggiano, atti di sabotaggio ed intimidazione ai danni di Seta per i quali
l'azienda, esprimendo ferma condanna, ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti, riservandosi
altresì di attivare ogni ulteriore azione volta a tutelare l'incolumità dei propri dipendenti, dei passeggeri e la
sicurezza generale del servizio di trasporto pubblico che sta eseguendo su tutto il territorio. Nel primo caso,
avvenuto alle ore 6,20 circa in località Schiocchi di Collagna, comune Ventasso: una corriera partita dal
deposito di Castelnovo Monti e diretta a Cerreto Laghi per prendere servizio, giunta in prossimità della casa
cantoniera posta al Km. 42,5 della strada Statale 63, si è imbattuta in un ostacolo posto sull'asfalto e
costituito da due assi di legno nei quali erano stati conficcati numerosi grossi chiodi, che sporgevano per
una lunghezza di circa 20 cm. FORTUNATAMENTE il conducente della corriera si è accorto in tempo
dell'ostacolo nonostante l'oscurità (nel tratto in questione non è presente illuminazione pubblica), riuscendo
così a fermare l'autobus prima dell'impatto, che avrebbe senz'altro provocato quantomeno la foratura di tutti
i pneumatici o altre conseguenze anche peggiori. Una volta accostato il mezzo, l'autista ha rimosso i
manufatti dalla carreggiata e li ha portati nel deposito Seta di Castelnovo Monti, dove sono custoditi a
disposizione degli inquirenti. Il secondo episodio, dalle conseguenze materiali ancora più serie, si è
verificato alle ore 10,30 circa a Busana: una corriera parcheggiata al Km. 52,6 della strada Statale 63, in
pausa tra due turni di servizio, è stata pesantemente danneggiata e resa inutilizzabile. IGNOTI hanno
approfittato dell'assenza del conducente per forzare il vano motore, tagliare la cinghia degli alternatori e
tranciare di netto il tubo dell'idroguida. Al di là del danno patrimoniale, ancora da quantificare, l'atto
vandalico ha causato l'interruzione temporanea del servizio, costringendo Seta a predisporre la sostituzione
del mezzo per ripristinare la corsa prevista. «A nome dell'azienda esprimo la più ferma condanna per
queste azioni incivili, - afferma il presidente Vanni Bulgarelli - che non possono trovare alcuna
giustificazione e che avrebbero potuto avere conseguenze molto gravi sia per il nostro personale che per i
passeggeri degli autobus. Abbiamo denunciato senza esitazione i fatti ai Carabinieri di Collagna, ai quali
offriamo la nostra collaborazione. Auspichiamo una rapida individuazione dei responsabili».
26/10/2016Pag. 17 Ed. Reggio Emilia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 74
BERTINORO APPROVATO IL BANDO CHE PREVEDE AGEVOLAZIONI PER IL PAGAMENTODELL'ABBONAMENTO ANNUALE Trasporto scolastico, 20mila euro per aiutare le famiglie IL CONSIGLIO Comunale di Bertinoro, riunitosi giovedì scorso, ha approvato all'unanimità il bando che
prevede agevolazioni per il pagamento dell'abbonamento annuale del trasporto pubblico per le scuole
secondarie di secondo grado. Il bando potrà contare su un fondo di circa 20.000 euro. POSSONO
accedere ai contributi i nuclei in possesso dei requisiti di cittadinanza che dispongono di un Isee inferiore a
20.000 euro, con uno o più figli regolarmente iscritti ad un istituto superiore della Regione per l'anno
scolastico in corso e che usufruiscono del trasporto tramite il pagamento di apposito abbonamento. È
possibile presentare domanda fino al 18 novembre all'ufficio protocollo del Comune di Bertinoro aperto dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17 compilando l'apposito modulo.
«Dalle previsioni fatte - spiega Gessica Allegni, assessore alle politiche sociale - prevediamo la possibilità
di abbattimento del costo dell'abbonamento per una percentuale che va dal 75% per le famiglie con Isee
inferiore a 5.000 euro al 40% per chi possiede un reddito tra i 15 e 20.000 euro». La modulistica e l'elenco
dei criteri di partecipazione sono reperibili nel sito www.comune.bertinoro.fc. «Ci auguriamo una buona
partecipazione - afferma l'assessore - e di potere, con questa scelta, alleggerire il carico delle spese
familiari e migliorare la qualità della vita scolastica dei nostri ragazzi, agevolandone la frequenza, in linea
con quanto previsto dalla Legge regionale sul diritto allo studio. Vorrei ringraziare i consiglieri di
maggioranza e opposizione - conclude - per il sostegno e la condivisione di questo provvedimento che si
inserisce in un quadro di politiche di welfare per giovani e famiglie in cui il nostro Comune ha intenzione di
continuare ad investire in futuro». Matteo Bondi
26/10/2016Pag. 8 Ed. Forli
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 75
SULL' AUTOBUS Non ha il biglietto, spintona controllore ed è clandestino, denunciato ERA sul bus ma senza il biglietto ed era clandestino in italia. La polizia ha denunciato un uomo di 24 anni
per i reati di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato e resistenza a pubblico ufficiale. Qualche
mattina fa, in via Missiroli, un controllore di Start Romagna ha richiesto l'intervento di una Volante della
Polizia. Il richiedente, ha raccontato agli agenti che poco prima all'interno dell'autobus, nel tentativo di
procedere al controllo del titolo di viaggio di un ragazzo, veniva più volte spintonato da parte di quest'ultimo
nell'intento di guadagnare l'uscita. Il viaggiatore è risultato poi essere un giovane di 24 anni di origine
albanese non in regola con le norme sul soggiorno. Pertanto è stato indagato in stato di libertà per ingresso
e soggiorno illegale nel territorio dello Stato e resistenza a pubblico ufficiale.
26/10/2016Pag. 11 Ed. Ravenna
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 76
LA DENUNCIA DI DUE TURISTI AUSTRIACI DOPO LA GITA AL MERCATO DI RICCIONE «Trattati come malviventi dai controllori del bus » SCATTA l'ennesima denuncia nei confronti dei controllori dei Start Romagna. Arriva dall'Austria via mail,
firmata da un turista, Thomas Kettner, che ora minaccia di non tornare in Riviera per le vacanze. «Io e mia
moglie - scrive i signor Kettner - siamo turisti austriaci che vengono da 40 anni a Rimini. Però dopo quello
che ci è successo non siamo più sicuri di tornarci». Dopo la premessa, inizia il racconto. «Il 2 settembre mia
moglie ha comprato due biglietti per andare al mercato di Riccione. Entrata sull'autobus ha timbrato il primo
biglietto, al ritorno ha fatto la stessa cosa ma l'obliteratrice non funzionava. Poco dopo sono entrati sul bus
tre controllori tra i quali una signora. Alla fermata del nostro hotel hanno fermato mia moglie e l'hanno
trattata come una malvivente. Lei non capisce bene l'italiano, così è venuta in hotel dove io stavo
pranzando. Ho spiegato agli agenti perché il biglietto non era timbrato. La donna non credeva che mia
moglie fosse una turista straniera e voleva aprirle la borsa per vedere il passaporto. Ho spiegato che non
era sua intenzione fare qualcosa di sbagliato, pregando di non sanzionarla. Ma hanno fatto la multa e
hanno distrutto l'ultima settimana delle nostre vacanze. Queste cose sono una vergogna per tutta la
Regione: secondo voi è giusto fare una multa di 81,30 euro per un biglietto non timbrato che vale 1,30
euro?».
26/10/2016Pag. 11 Ed. Rimini
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 77
Trenord-Atm, ipotesi di fusione per diventare colosso internazionale Stefania Consenti MILANO UN POLO unico dei trasporti che metta insieme Regione, Comune di Milano e
Ferrovie dello Stato, rilanciando l'ipotesi di fusione fra Atm e Trenord, per poter gestire in maniera
innovativa la mobilità in Lombardia. E competere - il progetto vale 2 miliardi - come nono maggiore player
europeo. Questa l'idea che supporta il piano strategico del gruppo Ferrovie Nord Milano (si chiamerà
Finanziaria del Nord per la Mobilità) presentato ieri. Un progetto che piace al governatore della Lombardia
Roberto Maroni e che, al momento, frena ogni possibile ambizione di Fs di aumentare la partecipazione in
Fnm. C'è infatti un tavolo di lavoro sul trasporto pubblico in Lombardia e lo stesso dg di Ferrovie dello
Stato, Renato Mazzoncini, ha confermato l'interesse a partecipare («Vediamo dove ci porterà») e precisato
che «il Comune di Milano gioca un ruolo importante in questo schema». QUINDI, sul possibile interesse di
Ferrovie, «non dico sì e nemmeno no, dobbiamo fare valutazioni e capire che ci offre, cosa conviene di più
ai lombardi - spiega il presidente della Regione Lombardia - e chiedo che le valutazioni si facciano nelle
sedi più opportune. Sulla fusione Atm -Trenord, il sindaco Sala è disponibile a riaprire confronto. Non sarà
facile perché ci sono sistemi di governance diverse ma ho affidato al presidente di Fnm, Andrea Gibelli, le
valutazioni complessive». Insomma, insiste il governatore, «è questa la direzione in cui dobbiamo andare»,
direzione delineata nel nuovo Programma della Mobilità approvato in Consiglio regionale con interventi
previsti fino al 2020. Piano, ha ricordato, che prevede «l'incremento dell'offerta di servizio ferroviario
regionale nella misura del 20% e la riduzione del trasporto privato su strada nella misura del 7%».
Nell'illustrazione del piano strategico 2016-2020 il presidente Andrea Gibelli ha puntualizzato che la mission
per il futuro «è costruire una sinergia tra tutte le modalità di trasporto, dalla bicicletta, al treno alla gomma e
all'aereo, perché una regione con dieci milioni di abitanti che voglia essere leader in Europa deve avere un
servizio di mobilità integrato». LE DIRETTRICI del piano vanno nella direzione di «uno sviluppo del
trasporto passeggeri, rinnovo della flotta di Trenord, potenziamento del trasporto merci su ferro dai porti
della Liguria e realizzazione di infrastrutture di trasporto». Il responsabile dei trasporti di Legambiente,
Dario Balotta, appare «scettico» sul progetto di costituzione di una super holding dei trasporti. «Prima si
devono liberalizzare i servizi». Quanto ai treni, sembrano migliorati gli indici di puntualità ma i pendolari
lombardi si lamentano ancora per le condizioni di viaggio, poco confortevoli, in particolare su alcune linee
come Treviglio, Chiasso, Albairate. SCHEDA
L'obiettivo
Una super holding con tre soci (Regione Lombardia, Comune Milano e Ferrovie italiane) per creare un
player competitivo anche all'estero
I quattro pilastri
Il piano strategico 2016/2020 del gruppo di piazzale Cadorna è basato su quattro pilastri: rinnovo flotta,
sviluppo trasporto passeggeri, merci e infrastrutture
Finanziaria del Nord
Finanziaria del Nord per la mobilità: Fnm (gruppo controllato con il 57,57% dalla Regione Lombardia)
cambia significato e punta ad allagare gli orizzonti
26/10/2016Pag. 20
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Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non dec... Luca Zorloni MILANO IL LEASING immobiliare non decolla. In pochi hanno lasciato la vecchia strada del
mutuo per la nuova del leasing, quando è venuto il momento di acquistare casa. C'è lo zampino dei tassi, a
livelli così convenienti come non se ne vedevano da tempo, tali da far pendere la bilancia a favore del
mutuo anche a confronto con gli incentivi fiscali del leasing. E c'è l'importo delle rate: il leasing a tempi più
stretti del mutuo, perciò, a parità di costo dell'immobile, le rate sono più alte. Il Ministero dell'economia e
delle finanze (Mef) ha confezionato un provvedimento per aprire le porte dell'acquisto casa anche a chi non
ha le caratteristiche adatte per un mutuo, ma può permettersi una locazione finanziaria. Specie per gli
under 35, che hanno specifici incentivi fiscali. «Devo dire però che sono veramente pochi gli istituti di
credito che si sono attrezzati per questo strumento - spiega Vincenzo Albanese, vicepresidente nazionale
della Federazione italiana mediatori agenti d'affari (Fimaa) -. Sul campo fa fatica a confrontarsi con i mutui,
per via dei tassi scesi in maniera significativa». Tanto che Albanese ha ricevuto pochissime richieste in
materia e ancora meno sono quelle che sono andate in porto. È dello stesso avviso anche Achille Colombo
Clerici, presidente di Assoedilizia: «Per le famiglie il mutuo è ancora lo strumento più conveniente. La forma
del leasing, dal punto di vista fiscale, serve per abbattere le spese ed è più adatta a un imprenditore». La
durata, d'altronde, è un discrimine strategico: i mutui possono viaggiare nell'ordine di una gittata temporale
trentennale, il leasing arriva a un massimo di 20 anni, ma in media si aggira su 12-15 anni tempo, con rate
perciò che possono essere più alte. ALTRO fenomeno scomparso dai radar del mercato immobiliare è il
box come forma di investimento. Lo conferma Albanese: «Nelle grandi città ormai si usa l'automobile
sempre meno, anche per via della diffusione del car sharing. Per questo il box, che in passato era visto
come un investimento, ha sempre meno interesse». «Lo vediamo anche dalle decisioni sull'acquisto della
casa, il box non è più un imperativo - osserva Albanese -. Al contrario, si cerca di risparmiare quel 10%
sulla casa per altri acquisti». Colombo Clerici guarda a Milano, città termometro dei trend del Paese.
«Ormai il box non ha più quell'appeal che aveva una volta», puntualizza il numero uno di Assoedilizia. E
«non ha dato ancora i risultati sperati il rent to buy - osserva Colombo Clerici -. Sono formule che in una
situazione di crisi del mercato soffrono. Il mutuo ha un rapporto più lineare per l'economia delle famiglie».
Secondo Albanese, «una prospettiva interessante potrebbe arrivare dall'affitto con riscatto. Ma solo un
soggetto istituzionale può portare avanti questo progetto, che ha durata di 20-30 anni, perché il privato non
ha la possibilità di rimanere sul campo così tanto». SCHEDA
Un affitto finanziario come per le auto
La locazione finanziaria dell'immobile è un contratto stipulato con una banca. Si entra in possesso di una
casa pagando un canone.
Durate, tassi e condizioni finali
Il leasing dura 20 anni, al termine l'affittuario può decidere se pagare la maxi rata finale, scontata dei canoni
già versati.
Dall'acquisto alla costruzione
Il leasing potrà essere attivato sia nel caso in cui l'immobile debba essere acquistato che nel caso in cui
debba essere costruito.
DOVE VA IL MERCATO DELLA CASA
Vincenzo Albanese, numero due Fimaa
ANALISI SUI TREND DI CRESCITA
Nella foto grande Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia
26/10/2016Pag. 10
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 79
Asili nido, palestre, benefit Grazie al welfare aziendale lavorare diventapiù facile Andrea Telara LA RETTA degli asili nido per i figli, l'iscrizione alla palestra, l'abbonamento ai trasporti
pubblici. Tre tipologie di prestazioni che spesso le aziende, almeno quelle in cui si lavora meglio,
concedono come benefit ai propri dipendenti. Grazie ad alcune novità legislative, oggi è più facile per le
imprese concedere tali agevolazioni ai lavoratori, senza correre il rischio di essere sospettate di voler
evadere le tasse. Non di rado il fisco ha messo nel mirino le società che concedevano benefit ai dipendenti,
con il sospetto che certe prestazioni fossero date al solo scopo di sostituire dei regolari aumenti di stipendio
e non pagare così tutte le imposte e i contributi annessi e connessi. «Finalmente il legislatore ha voluto
compiere un atto di fiducia nei confronti del mondo delle imprese», afferma Donatella Cungi, partner dello
studio Toffoletto De Luca Tamajo e Soci, che spiega le importanti novità entrate in vigore con la legge di
Stabilità 2016. Innanzitutto, è stata concessa la possibilità per i dipendenti di ricevere dalla loro azienda i
premi di produzione (cioè la quota di salario extra pagata ai lavoratori per i risultati raggiunti) anche sotto
forma di prestazioni in natura, cioè attraverso benefit come appunto l'asilo nido per i figli o l'abbonamento
dell'autobus. IL PREMIO di produzione erogato sotto forma di benefit, se negoziato con i sindacati, è
completamente esentasse e non gravato dei contributi, contro il prelievo fiscale del 10% che si applica
invece quando lo stesso premio viene pagato in denaro. Ovviamente, esistono dei limiti a questo tipo di
agevolazioni, che sono esentasse soltanto fino a un massimo di 2.500 euro all'anno e sono limitate ai
dipendenti che hanno una retribuzione non superiore a 50mila euro lordi. Dal 2017, questi tetti saranno
probabilmente innalzati (fino a 4mila euro l'anno e su una retribuzione massima 80mila lordi), ma non è
detta ancora l'ultima parola. «Queste misure sui premi di produzione vanno salutate indubbiamente con
favore - aggiunge ancora Cungi - ma non sono l'unica novità degli ultimi mesi». Da quest'anno infatti,
esistono agevolazioni per molte altre prestazioni delle aziende a favore dei dipendenti, anche per quelle
non strettamente legate ai premi di produttività. Nel 2016 è stato tolto il cap, il tetto massimo previsto per i
cosiddetti fringe benefit, cioè per quelle agevolazioni e prestazioni che diverse imprese concedono ai loro
dipendenti (per esempio la macchina o il telefonino) per migliorare la loro vita quotidiana. Anche in questo
caso, ci sono dei paletti da rispettare poiché i benefit devono comunque costituire una quota di salario
aggiuntivo e non possono essere erogati al posto dei minimi e dei cosiddetti superminimi retributivi previsti
dal contratto individuale e collettivo di lavoro. A parte questi dettagli, tuttavia, per Cungi una cosa è certa:
«anche con queste norme - dice l'avvocato -si è voluto dare un segno di fiducia alle imprese». LO
SVILUPPO di certi benefit, secondo Ciungi, non fa altro che allineare l'Italia alla realtà di molti paesi
europei, dove esistono dei sistemi di welfare all'interno delle aziende molto più avanzati. «Si tratta di
agevolazioni che hanno sempre effetti positivi sulla produttività e favoriscono la fidelizzazione dei lavoratori
alle loro aziende - aggiunge ancora il legale dello studio Toffoletto De Luca Tamajo e soci - visto che i
dipendenti apprezzano le imprese capaci di aiutarli a risolvere le incombenze della vita quotidiana, dalla
cura dei figli sino agli spostamenti da casa verso l'ufficio». Grazie alle agevolazioni introdotte nel 2016, si
sta anche sviluppando un mercato di prestazioni di welfare che esiste da tempo ed è alimentato da aziende
specializzate, per esempio da broker assicurativi o da società di servizi. Intermediari che mettono a
disposizione delle imprese e dei loro dipendenti dei cataloghi di benefit, in base a determinati budget. Sarà
poi il lavoratore a scegliere la prestazione che preferisce: chi ha dei figli piccoli, avrà bisogno di un asilo
nido, chi ha i genitori anziani, invece preferirà invece qualche forma di assistenza sanitaria.
In principio erano solo i pionieri del web. Oggi tante aziende pensano a benefit per migliorare la vita dei
dipendenti. Tutti i grandi gruppi sperimentano idee
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 80
La lista degli asili aziendali, con le mamme che lasciano i bambini nei loro luoghi di lavoro, si è fatta
davvero nutrita. Tutti i gruppi più friendly hanno aperto il loro nido
26/10/2016Pag. 12
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 81
«Corso Cavour, si voti» di MANUELA MARZIANI - PAVIA - UN REFERENDUM per chiedere la riapertuta di corso Cavour agli
autobus. La richiesta inoltrata al sindaco Massimo Depaoli, al segretario comunale Carmelo Fontana, al
presidente del Consiglio comunale Antonio Sacchi e al presidente della Commissione di garanzia
Francesco Adenti, è stata depositata all'ufficio protocollo di palazzo Mezzabarba dal 'Comitato spontaneo
cittadino promotore del referendum consultivo per la riapertura di corso Cavour agli autobus'. «La Giunta ha
deciso, dopo una breve sperimentazione - si legge nella richiesta - di pedonalizzare un tratto di corso
Cavour comportando modifiche del trasporto locale e di conseguenza variazioni radicali nella mobilità di
migliaia di cittadini». Per contrastare tale scelta, oltre 1700 pavesi con l'appoggio del consigliere comunale
Rodolfo Faldini, hanno sottoscritto una petizione e si sono costituiti in comitato. Recentemente il gruppo si è
presentato al Consiglio comunale dove ha sottolineato le difficoltà che la pedonalizzazione causa: «Anziani,
ma anche genitori di bambini e ragazzi che frequentano le scuole, pendolari, lavoratori e tutti coloro che
dalle periferie si spostano verso il centro e viceversa - ha scritto il comitato in una nota - sono limitati nella
libertà e nel diritto di poterlo fare come prima. La stazione, gli ospedali, il posto di lavoro e i banchi di scuola
sono sempre più lontani e gli zaini carichi di libri sono sempre più pesanti, cosi come pesante è il disagio
che si ha nel percorrere centinaia di metri a piedi sotto l'acqua. Il Comune, chi lo governa, non dovrebbe
rendere più semplice, più sostenibile e vivibile la quotidianità?». DA QUI l'idea di chiedere che cosa ne
pensano i pavesi. Come previsto dall'articolo 58 dello statuto, «i componenti del Comitato sono pronti a
presentare alla Commissione di garanzia i termini della questione e lo schema del quesito referendario.
Restano in attesa di una convocazione che auspicano sia in tempi brevi per consentire ai cittadini di
esprimere in maniera democratica favore o contrarietà alla riapertura di corso Cavour ai mezzi del
trasporto pubblico». L'amministrazione però, sembra essere convinta della bontà della propria scelta e la
questione diventa terreno di scontro politico. L'ex vicesindaco, oggi senatore della Lega Nord Gian Marco
Centinaio infatti sostiene: «Il referendum arriverà con le elezioni, quando chiederemo ai pavesi di ridare
dignità a una città umiliata dall'improvvisazione e dall'incapacità a confrontarsi con chi la città la vive
davvero».
26/10/2016Pag. 7 Ed. Lodi
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 82
Le «pizze spaziali» della Piedigrotta raccontate in un libro HALLOWEEN sulla carrozza d'epoca. Domenica 30 è in programma un viaggio a Locarno organizzato da
Verbano Express con la Pro loco. «Potremo goderci - dice Alessandra Miglio, assessore ai Trasporti del
Comune che patrocina l'evento - il lago di notte dai finestrini e far festa in treno». Durante il viaggio sarà
servito un gustoso bis di risotti con zucca amaretto e luganega. IL PUNTO
L'operatore sanitario rinviato a giudizio Il processo a suo carico si aprirà il 10 marzo
26/10/2016Pag. 5 Ed. Varese
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 83
LE RICHIESTE «Potenziare i collegamenti anche per il San Camillo» Chiedono semplicemente di essere un po' meno dimenticati, come cittadini del Lido. Fanno parte del
nucleo storico degli Alberoni e si stanno dando da fare, in questi giorni, per raccogliere firme a sostegno del
rinforzo ogni dieci minuti della linea A.
In un paese in cui manca ormai da decenni l'ufficio postale, dove non ci sono farmacie, nè supermercato,
nè scuola nè c'è mai stata una banca il trasporto pubblico diventa essenziale per raggiungere servizi
essenziali.
«D'estate l'autobus passa ogni 10 minuti, ma ci si può muovere in bicicletta, e il trasporto viene organizzato
soprattutto in funzione dei turisti e dei bagnanti. Ma la popolazione è in difficoltà soprattutto durante la
stagione invernale: spesso gli studenti non riescono a salire su autobus sovraffollati che magari si svuotano
prima di Malamocco, ma intanto sono costretti ad aspettare 20 minuti. Senza dimenticare la presenza degli
ospedali del San Camillo, dove capita che anziani vadano ad assistere altri anziani. E capita di fare viaggi
infernali soprattutto quando il Lido si riempie di turisti, che salgono carichi di valigie: i bus diventano
insufficienti».
Gli abitanti hanno intenzione di chiedere alla Municipalità un incontro, non solo per consegnare le firme che
vengono raccolte dal giornalaio, nel negozio di alimentari e nei bar, ma anche per chiedere un impegno per
i troppi progetti dimenticati.
Come quello della piazza con parco giochi per bambini, che doveva sorgere dietro alla fermata dell'autobus
di Alberoni centro, e che attualmente è un terreno incolto, con tanto di macchinari abbandonati, ricettacolo
di ratti e zanzare.
E i residenti vorrebbero anche parlare della darsena, restaurata un paio di anni fa e già a pezzi e del
parcheggio che doveva trovare spazio davanti all'ex colonia di Padova.
© riproduzione riservata
26/10/2016Pag. 44 Ed. Venezia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 84
LA VIABILITÀ Nuova isola pedonale intorno a S. Caterina TREVISO - (P. Cal.) Parte la mostra di Marco Goldin, oggi la vernice e venerdì sera l'apertura ufficiale al
pubblico, e anche la viabilità ne risente. Per agevolare i visitatori in arrivo, e se ne prevedono alcune
migliaia per tutto il fine settimana, l'amministrazione ha deciso di chiudere al traffico via Sant'Agostino, via
Manzoni, via Carlo Alberto e via Santa Caterina creando di fatto una nuova isola pedonale. Il
provvedimento avrà la durata di pochi giorni, ma sarà di sicuro impatto e si trascinerà dietro qualche
polemica. Si parte venerdì pomeriggio, una manciata di ore prima del taglio inaugurale del nastro fissato
per le 20. Tra visitatori e autorità, si prevede un notevole afflusso di persone. E quindi dalle 16 all'una di
notte non si potrà circolare in via Santa Caterina e nemmeno nelle vie di accesso alla zona, quindi
Sant'Agostino, Manzoni e Carlo Alberto. Una fetta di città importante e ricca di storia diventerà ad uso e
consumo dei pedoni. Unica eccezione: mezzi di trasporto pubblico e veicoli dotati di pass e autorizzazioni. Il
divieto di circolazione rimarrà in vigore fino al primo novembre e poi riprenderà il 5 e il 6 novembre. Occhio
però alle fasce orarie. Il traffico sarà interdetto il 28 ottobre dalle 16 all'una di notte; il 29 dalle 8 di mattina
all'una di notte; il 30 e 31 ottobre dalle 8 alle 23; il primo novembre dalle 8 alle 20 e sempre dalle 8 alle 20
anche per il 5 e 6 novembre. I provvedimenti di chiusura potrebbero essere riproposti anche in altri fine
settimana. Una decisione non è ancora stata presa ma sarà materia di discussione della giunta nei prossimi
giorni.
26/10/2016Pag. 42 Ed. Treviso
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 85
Claudia Borsoi C'entro in bici con le gomme sgonfie A poco più di dieci anni dall'avvio in città del progetto di bike sharing, molte bici oggi sono arrugginite, le
catene se ci sono versano in pessimo stato, alcune due ruote hanno i freni rotti, altre le gomme a terra. Il
progetto C'entro in bici non gode insomma di buona salute. Lo documentano alcune foto scattate dai
vittoriesi, ma basta dare un occhio di persona per rendersene conto. Il progetto comunale, con 36 bici
arancioni posizionate in nove rastrelliere da nord a sud della città, pare non trovare l'effettivo interesse da
parte dei vittoriesi. Voluto dall'allora amministrazione Scottà, aveva come scopo promuovere la mobilità
urbana sostenibile. Bici a disposizione di tutti, previo ritiro di una chiave, numerata e personale, versando
un contributo di 7 euro. Le bici si trovano a Porta Cadore, in via Petrarca, in piazza Medaglie d'Oro, in viale
Trento e Trieste fuori dalla stazione dei treni, in piazza Giovanni Paolo I, a Soffratta, a Meschio in viale del
Cansiglio all'ingresso della pista ciclabile, a San Giacomo in via Isonzo e infine al parco San Valentino di
Cozzuolo. «Pedalare con queste bici testimonia un titolare di chiave è un'impresa, sono pesanti, le gomme
sono sgonfie, la catena spesso è giù e in alcuni casi assente. Alcune parti della struttura sono arrugginite».
Fino al 2013 la manutenzione delle due ruote era affidata dal comune alla ditta Aurora, che poi ha chiuso.
Nel 2015 sono state una ventina le richieste di chiave, molte a tempo, dunque per un uso limitato. Il servizio
è tutt'ora attivo, le chiavi possono essere richieste all'ufficio Iat, ma il futuro di questo progetto chiede un
aggiornamento. «C'è una progettualità con bici elettriche» conferma il vice sindaco e assessore alla
mobilità Alessandro Turchetto. Un progetto che dovrebbe sostituire le attuali bici arancioni con quelle più
moderne a pedalata assistita.
26/10/2016Pag. 59 Ed. Treviso
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 86
COM'È CAMBIATO IL VOLTO DEI QUARTIERI IN DIECI ANNI Periferie abbandonate e rischio "ghetti " , così Genova si sta spopolando In Valbisagno pi ù case vuote e meno servizi, a Sampierdarena meno negozi ma pi ù stranieri. I piccoli "boom " di Morego e Molo EMANUELE ROSSI UNA CITTÀ sempre più "sfilacciata". Dove il declino della popolazione(30 mila
residenti in meno in dieci anni) è bilanciato, ma solo in qualche quartiere, dall'insediamento di immigrati.
Con il rischio di creare dei "ghetti". E poi le periferie, dove la crisi ha svuotato prima i negozi, con il
depauperamento del piccolo commercio a favore della grande distribuzione, poi anche le case. Che in
intere strade rimangono invendute a lungo nonostante prezzi da saldo. Ma Genova è anche una città
policentrica, dove alcune "periferie" (Voltri, Pontedecimo, Nervi, Sestri Ponente) mantengono una loro
identità, con negozi e associazionismo, e reagiscono meglio alla crisi generale, anche sul mercato. Persi 30
mila abitanti L'analisi dell'andamento della popolazione, quartiere per quartiere (che potete leggere in
queste pagine) a Genova negli ultimi dieci anni dice molto, ma non tutto, di come è cambiata la città nel
recente passato. E di quale sarà lo scenario futuro. Lo spopolamento c'è e si vede: su 71 "unità
urbanistiche" individuate dal Comune solo in cinque casi la popolazione non è diminuita. Un paio sono
emblematici: a Morego, con lo sviluppo di Iit, i residenti sono cresciuti del 22%. Tra il Molo e Sarzano, nella
parte più "risanata" del centro storico, dove i valori immobiliari continuano a crescere, hanno preso la
residenza 2.000 persone in più. Ma i residenti crescono pure a Sampierdarena o a San Quirico, dove però il
segno più è spinto soprattutto dagli immigrati che mettono su casa in maniera stanziale. E la convivenza
con gli italiani non è sempre semplice. In parallelo, si osserva un calo vistoso e generalizzato della
Valbisagno bassa e alta: a San Fruttuoso vivono quasi 2.000 persone in meno rispetto a dieci anni fa, a
Quezzi il calo è stato del 9%, idem in via Fereggiano. Valbisagno, case vuote A Molassana, Prato, Doria e
sulle alture si assommano le case lasciate vuote in parallelo con l'invecchiamento della popolazione. «In
Valbisagno una volta abitava la classe media impiegatizia, i lavoratori del pubblico e dei servizi - legge i dati
il sociologo Mauro Palumbo - tutti settori che sono andati in crisi dopo il 2007. Se poi ci si aggiunge la
pochezza del trasporto pubblico, la distanza dal centro, lo svuotamento di servizi sociali e sanitari...». Il
Ponente, invece, ha una storia diversa. Ha patito prima, con la crisi della grande industria, ma ora "tiene
botta" meglio di altre zone. In Valpolcevera, la popolazione resta più o meno stabile - con l'apporto degli
stranieri - eppure l'ambiente, la sicurezza, la mancanza di servizi spingono in basso il valore delle case con
veri e propri crolli dei valori a Rivarolo o al Campasso. Il caso di Carignano Una sorpresa al contrario è il
caso di Carignano: il quartiere in cui la popolazione è calata maggiormente in percentuale, ma resta uno dei
più appetibili sul mercato immobiliare. «Non sorprende: la popolazione invecchia e le case si "liberano", ma
nelle zone pregiate e vicine al centro la domanda tiene, anzi intercetta quella che una volta avrebbe cercato
in zone di minor prestigio». Sono tanti i fattori che influiscono nel determinare la "appetibilità" di un
quartiere, che si riflette sull'andamento del mercato immobiliare. «L'andamento demografico è dato
soprattutto dagli stranieri, negli ultimi anni. E infatti sono pochi i quartieri di Genova che crescono - spiega
Stefano Poli, ricercatore di sociologia generale dell' Università genovese - Genova non avrà mai le banlieue
come ci sono in altre città anche italiane, ma è evidente che la presenza di massicce comunità straniere
porta a un accentuamento della frammentazione. Un altro elemento cruciale è il declino di un sistema di
associazionismo, volontariato, luoghi d'incontro che ha reso vive le periferie per decenni». Secondo
sociologi ed urbanisti non bisogna concentrarsi solo sulla presenza di immigrati, ma anche sulla qualità
urbana: spazi verdi, servizi, tipologia dell'edificazione hanno un peso non indifferente nel caratterizzare il
maggiore o minore appeal di una zona su un'altra. «Rivalutare i municipi» Uno dei temi che interessano di
più gli esperti invece è il comportamento a lungo termine degli immigrati: ecuadoriani e albanesi, quelli
presenti da più tempo, in molti casi puntano a tornare al paese di origine. Ma rischiano di non potere perché
26/10/2016Pag. 14 Ed. Genova
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indebitati per comprare l'abitazione in anni in cui il mercato immobiliare era in pieno boom. Gli appartamenti
fantasma sono destinati ad aumentare? Probabile. Ma si possono prendere contromisure: «Gli scenari non
sono buoni, finché l'economia resterà in contrazione - sostiene Poli - ma qualcosa si può fare: un migliore
decentramento, con Municipi in grado di dare effettive risposte sul decoro urbano, una maggiore attenzione
al tessuto associativo e ai servizi e un coinvolgimento delle comunità immigrate che li faccia sentire più
partecipi del territorio possono fare argine al degrado». [email protected] cc BY NC ND
ALCUNI DIRITTI RISERVATI I quartieri che crescono Morego +22,46% Molo +22,12% San Quirico +4,58%
Quelli che perdono popolazione Sampierdarena +2,80% Cà Nuova -8,71% Teglia +0,38% Quezzi -9%
Begato -9,29% Carignano -12,45% Crevari -10,68% Unit à urbanistica 1 Crevari 2 Voltri 3 Ca' Nuova 4
Palmaro 5 Pra' 6 Castelluccio 7 Pegli 8 Multedo 9 Sestri 10 S. G. Battista 11 Calcinara 12 Borzoli Ovest 13
Borzoli Est 14 Certosa 15 Rivarolo 16 Teglia 17 Begato 18 Bolzaneto 19 Morego 20 S. Quirico 21
Pontedecimo 22 Cornigliano 23 Campi 24 Campasso 25 San Gaetano 26 Sampierdarena 27 Belvedere 28
S. Bartolomeo 29 Angeli 30 San Teodoro 31 Lagaccio 32 Oregina 33 Prè 34 Maddalena 35 Molo 36 San
Nicola 37 Castelletto Totale 2006 1.320 12.178 6.910 7.752 7.483 5.662 17.305 4.988 18.897 15.047
10.654 2.387 2.602 12.873 9.473 4.763 4.963 13.841 1.398 3.930 8.765 14.090 1.192 8.936 9.484 8.563
8.964 9.070 11.129 10.819 13.145 12.845 7.889 5.956 9.489 9.119 12.509 Totale 2015 1.179 11.223 6.308
7.262 6.921 5.297 16.537 4.619 18.387 14.318 10.073 2.309 2.545 12.590 9.330 4.745 4.502 13.351 1.712
4.110 8.253 13.799 1.097 8.731 9.092 8.803 8.365 8.795 10.643 10.417 12.426 11.929 7.586 5.572 11.588
8.530 12.028 Differenza -141 -955 -602 -490 -562 -365 -768 -369 -510 -729 -581 -78 -57 -283 -143 -18 -
461 -490 +314 +180 -512 -291 -95 -205 -392 +240 -599 -275 -486 -402 -719 -916 -303 -384 +2.099 -589
481 Variazione percentuale - 10,68 -7,84 -8,71 -6,32 -7,51 -6,45 -4,44 -7,40 -2,70 -4,84 -5,45 -3,27 -2,19 -
2,20 -1,51 -0,38 -9,29 -3,54 +22,46 +4,58 -5,84 -2,07 -7,97 -2,29 -4,13 +2,80 -6,68 -3,03 -4,37 -3,72 -5,47 -
7,13 -3,84 -6,45 +22,12 -6,46 -3,85Unit à urbanistica
38 Manin 39 S. Vincenzo 40 Carignano 41 Foce 42 Brignole 43 S. Agata 44 S. Fruttuoso 45 Quezzi 46
Fereggiano 47 Marassi 48 Forte Quezzi 49 Parenzo 50 San Pantaleo 51 Montesignano 52 S. Eusebio 53
Molassana 54 Doria 55 Prato 56 Bavari 57 S. Desiderio 58 Apparizione 59 Borgoratti 60 Chiappeto 61 San
Martino 62 Albaro 63 San Giuliano 64 Lido 65 Puggia 66 Sturla 67 Quarto 68 Quartara 69 Castagna 70
Quinto 71 Nervi 72 Porto Totale 2006 7.743 5.493 8.215 5.501 10.787 9.692 27.509 11.949 9.401 11.570
9.658 15.478 6.207 14.278 2.841 9.674 4.570 6.034 1.105 2.051 2.759 9.602 6.381 9.498 9.374 8.734
6.256 5.799 8.495 8.288 5.890 8.404 8.857 11.114 89 Totale Genova 615.686 Totale 2015 7.349 5.165
7.192 5.326 10.211 9.112 25.612 10.874 8.898 11.191 8.826 14.756 6.068 13.324 2.639 9.221 4.384 5.774
1.074 1.927 2.683 8.842 5.911 9.159 8.873 8.311 5.817 5.464 8.093 7.913 5.584 7.804 8.411 10.704 5
587.469 Differenza -394 -328 -1.023 -175 -576 -580 -1.897 -1.075 -503 -379 -832 -722 -139 -954 -202 -453
-186 -260 -31 -124 -76 -760 -470 -339 -501 -423 -439 -335 -402 -375 -306 -600 -446 -410 -84 -28.217
Variazione percentuale -5,09 -5,97 -12,45 -3,18 -5,34 -5,98 -6,90 -9,00 -5,35 -3,28 -8,61 -4,66 -2,24 -6,68 -
7,11 -4,68 -4,07 -4,31 -2,81 -6,05 -2,75 -7,92 -7,37 -3,57 -5,34 -4,84 -7,02 -5,78 -4,73 -4,52 -5,20 -7,14 -
5,04 -3,69 -94,38
Foto: Carignano visto dall'alto: il quartiere ha registrato un drastico calo di abitanti
26/10/2016Pag. 14 Ed. Genova
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 88
LA DIFESA DEL COMUNE, PARLANO CRIVELLO E BERNINI «I progetti avviati sono tanti ma i frutti si vedranno nel tempo» «NON è vero che non è stato fatto nulla sulle periferie. I Por (programmi obiettivo regionali) di Genova sono
tutti di riqualificazione urbana, da Sampierdarena a Cornigliano a Molassana a Pra'. E i risultati si vedranno
nei prossimi anni. Se in via Cornigliano e in via Sampierdarena passeranno molte meno auto ne trarrà un
giovamento tutto il quartiere. Noi possiamo agire sulle infrastrutture, ma poi molto dipende dal mercato del
lavoro, dai luoghi d'incontro e di associazionismo». Secondo Stefano Bernini, vicesindaco di Genova con
delega all' Urbanistica, le periferie di Genova non sono destinate a un declino irreparabile o a diventare dei
nonluoghi. «Ci sono periferie e periferie. Dove c'è un'identità, un tessuto sociale di associazioni, di luoghi
d'incontro, di negozi, la vivibilità dei quartieri resiste. Penso a Sestri, a Pegli, a Pontedecimo. Ma è ovvio
che dobbiamo fare di più e meglio. Purtroppo i frutti di tanto lavoro fatto negli ultimi anni si vedranno solo
nel futuro, sono processi lenti». Secondo il vicesindaco, la sfida cruciale per Genova sarà riportare sotto la
lanterna una media borghesia che nell'ultimo decennio è andata verso Milano o altri lidi. «Erzelli è un
esempio. Un segnale: lavoratori qualificati che vengono a Genova, non solo per il porto o per l'industria che
è in crisi». Recentemente, proprio con lo scopo di riqualificare le periferie italiane, il governo ha stanziato
500 milioni di euro. A Genova ne sono arrivati 18, concentrati dal Comune su quattro progetti di restyling tra
Sampierdarena, Campasso e Certosa. «Ma non c'è solo quello, abbiamo un casino di cose da fare -
sostiene l'assessore ai lavori pubblici Gianni Crivello - anche tutti i lavori di messa in sicurezza per il
Bisagno sono riqualificazione urbana: una volta ultimati anche San Fruttuoso e Marassi potrebbero
cambiare volto». Il caso critico, secondo Crivello (che è stato anche presidente di municipio a Rivarolo)
rimane la Valpolcevera: «è un territorio che merita attenzione anche perché dovrà sopportare ancora grandi
cantieri per le opere (Gronda, terzo valico) e deve essere sostenuta la vivibilità dei quartieri». E.ROS.
DA MOLASSANA A PRA': I POR SONO IN RITARDO ANCORA lavori in corso a Sampierdarena,
Molassana e Pra' per i lavori di riqualificazione compresi nei " Por " finanziati dall'Unione europea. Tanti
interventi sulla viabilit à .
PIANO DI TURSI PER CAMPASSO E CERTOSA IL GOVERNO ha concesso a Genova 18 milioni per le
periferie, verranno spesi in quattro interventi di riqualificazione tra Sampierdarena, il Campasso e Certosa.
26/10/2016Pag. 14 Ed. Genova
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 89
IL GIORNO SUCCESSIVO IL TRANSITO FERROVIARIO SARÀ PROGRESSIVAMENTE INTERROTTO Un convoglio storico per l'ultimo viaggio sulla vecchia linea Il 1 ° novembre locomotive e vagoni d'epoca percorreranno la tratta Ventimiglia-Savona LE LEGGENDESaranno utilizzate due leggendarie motrici: la mitica E626 del 1937 e la E428 del 1940 MILENA ARNALDI IMPERIA. Non poteva essere che cos ì , con un viaggio simbolico, il saluto alla linea
ferroviaria costiera del tratto San Lorenzo-Andora che sarà dismessa dopo 144 anni. Un treno storico che
emblematicamente segnerà la chiusura programmata per il prossimo 1 novembre. In realtà tra il 2 e il 27
novembre transiteranno ancora treni pendolari nella tratta tra Diano Marina e Ventimiglia - 14 coppie al
giorno mentre i convogli dal 2 non passeranno più verso levante per i lavori alla galleria di Capo Mele: dal
28 la linea si bloccherà definitivamente per arrivare l'11 dicembre all'apertura del raddoppio a monte.
L'iniziativa del treno storico - collaborazione tra Fondazione FS Italiane e Regione Liguria - porterà per
l'ultima volta un convoglio d'epoca sui binari di una linea che ha scritto tra l'altro le pagine più importanti
della storia del turismo e del trasporto dei fiori dalla Riviera al mondo. Il raddoppio atteso da decenni - 19
km di cui circa 16 km in galleria per un investimento di 580 milioni di euro manderà in pensione la linea
costiera "storica", unica, dai panorami mozzafiato. Aperta nel 1872, dopo anni di attivazioni a tratte, ha visto
la trazione a vapore fino al maggio 1931, sistema Trifase fino a ottobre 1967 e in corrente continua fino ai
giorni nostri, ma sempre a binario unico. La storia della ferrovia GenovaVentimiglia è suggestiva: fautore di
tale progetto fu il conte Camillo Cavour. I lavori furono sanciti nel 1860 e si svolsero nel giro di dodici anni,
raggiungendo Ventimiglia il 25 gennaio 1872. Ma quale sarà il treno storico che attraverserà per l'ultima
volta lungo la costa le due province? «Il convoglio è composto dalle locomotive E 626 294 (costruzione
O.M./C.G.E. 1937), E 428 202 ( Ansaldo di Genova nel 1940) con carrozze tipo Corbellini e Centoporte,
colorazione "castano/isabella"». Il costo del biglietto andata e ritorno è di 26 euro adulti e 13 ragazzi (4-12
anni) per chi parte tra Savona ed Alassio e 14 euro adulti e 7 per chi parte da Andora in poi: solo andata o
solo ritorno al 50%. Biglietti in vendita attraverso i canali Trenitalia. Andata: Finale L. 9.59, Albenga 10.13,
Alassio 10.26, Andora 10.34, Cervo/S. Bartolomeo 10.41, Diano M. 10.45, Imperia O. 10.52, Imperia P. M.
10.57. Ritorno: Imperia P. M. 16.49, Imperia O. 16.54, Diano M. 17.01, Cervo/ S. Bartolomeo 17.05, Andora
17.15, Alassio 17.24, Albenga 17.31, Pietra L. 17.44, Finale L. 18.03.
Foto: Locomotore modello E626
Foto: FOTOSERVIZIO MAURO GIUSTO
Foto: Convoglio d'epoca
Foto: Una carrozza " centoporte "
26/10/2016Pag. 18 Ed. Imperia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 90
Informazioni Bus sostitutivi orari e corse su sito Trenitalia ••• SONO state illustrate dall'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino le principali novit à dell'orario
ferroviario in vista degli interventi conclusivi per l'attivazione del raddoppio Andora-San Lorenzo e per gli
interventi nella galleria Capo Mele e i lavori sul ponte rio Borghetto di Bordighera. «Lo sforzo comune - ha
detto Berrino - è stato quello di ridurre al minimo i disagi, comunque inevitabili. Se inizialmente l'interruzione
ferroviaria sarebbe dovuta durare oltre 50 giorni, grazie al lavoro di riprogrammazione svolto da Rfi si è
scesi a 41 giorni. Per tutte queste fasi - ha aggiunto - Regione con Rfi e Trenitalia ha previsto un servizio di
bus sostitutivi con una media giornaliera di circa 140 corse con punte fino a 180 corse » . Da ieri su tutti i
canali di vendita di Trenitalia online, biglietterie ed emettitrici self service sono consultabili i nuovi bus
sostitutivi.
26/10/2016Pag. 18 Ed. Imperia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 91
DA PIAZZA COLOMBO A SAN PIETRO ALL'ORA DI PUNTA Bus troppo piccolo, scatta la protesta SANREMO. Una prova di sopravvivenza. I passeggeri che l'altra mattina, poco dopo le 11, hanno preso l'
autobus in pazza Colombo per salire verso San Pietro hanno vissuto un'esperienza "drammatica". Tutti
stipati come bestie in un pulmino da una ventina di posti. Non un bus in piena regola come meriterebbe una
corsa all'ora di punta, ma un piccolo mezzo, il numero 3229, totalmente inadeguato per contenere donne di
ritorno dalla spesa con sporte, pacchi e sacchetti, e un buon numero di persone dirette all'ospedale, molte
delle quali anziane. Naturalmente è scoppiata la protesta dei passeggeri, che per far uscire qualcuno
dovevano scendere in massa dal pulmino e riversarsi sul marciapiede, per poi risalire lottando con quelli in
attesa alle fermate per non perdere il posto. Troppo poco lo spazio all'interno del mezzo per lasciare una
via di fuga verso le uscite. Di salire nemmeno a parlarne: chi lungo il percorso ha tentato di "infiltrarsi" nella
muraglia umana è stato sistematicamente rimbalzato, salvo la contestuale discesa di qualche passeggero
arrivato a destinazione. Il coro era unanime: «E' sempre cos ì , c'è bisogno di un mezzo più capiente».
Porte aperte e chiuse, gente bloccata in mezzo, sudate, mancamenti, insomma una piccola odissea. G. G.
26/10/2016Pag. 19 Ed. Imperia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 92
Il 98 % delle transazioni avviene online Per CheBanca! otto anni dileadership È stata tra le prime banche a nascere con una vocazione "tecnologica". E oggi, dopo otto anni di vita, conta
che il 98% delle transazioni dei propri clienti avviene sul canale Internet. «Siamo sicuramente oltre la media
del mercato - ammette Roberto Ferrari, direttore generale di CheBanca! - che in Italia viaggia con un ritardo
di cinque-sei anni rispetto ai Paesi leader in Europa e negli Stati Uniti. Sul mobile banking invece non
abbiamo, come Paese, un gap sensibile. Nel nostro caso il mobile banking sta crescendo a ritmi accelerati,
anche se i clienti che fanno un uso dispositivo delle nostre due app sono meno del 20% del totale». L'ETÀ
NON FA DIFFERENZA Anche chi è stato all'avanguardia deve continuamente cambiare. La compulsività
nell'uso del device mobile si trasferisce in modo relativamente lento al fronte delle transazioni. Si consulta
l'estratto conto, l'esecuzione di un bonifico atteso, le ultime informazioni diffuse dalla propria banca, ma
quando si tratta di eseguire pagamenti e disporre transazioni si finisce per lo più a decidere la ricarica del
telefono o della carta prepagata. I bollettini sono la nuova frontiera. Resta poi la necessità di fare una
analisi dei clienti e della loro propensione all'uso di nuovi canali e di nuovi strumenti per collegarsi ai servizi
bancari. «Sull'età non vedo un grande problema - spiega Ferrari - nel senso che notiamo una grande
trasversalità. Solo gli over65 mostrano una minore predisposizione. Fino a quell'età non ci sono
significative differenze anagrafiche. Persiste un piccolo divario geografico: picco d'uso nelle regioni del
Nord Ovest. Ma credo che quello che fa e che farà la differenza è l'attitudine». «La vera differenza si
manifesterà quando si allargheranno le opportunità di mobile payement - analizza Ferrari - i punti di snodo
saranno il sistema dei trasporti e la Pubblica Amministrazione. Noi lo vediamo nella reportistica dei nostri
clienti. C'è disponibilità ad allargare il menu. Vediamo il mobile utilizzato per pagare il car sharing, come per
le offerte last minute di qualche shop online. Quando sarà possibile eseguire pagamenti per tutto il sistema
dei trasporti, urbani e interurbani, ferrovie e compagnie aeree, e quando la Pubblica Amministrazione sarà
attrezzata per ricevere pagamenti di bollette e servizi in modalità app, allora vedremo una vera esplosione
del canale mobile». D'altronde la diffusione del cellulare nel mercato italiano non è secondo a nessuno. C'è
forse da colmare una abitudine, quella della dematerializzazione del denaro, in un Paese che fa un uso
patologico del contante. I NUOVI SERVIZI IN FILIALE «È giusto chiedersi a cosa servano oggi le filiali e
quale esperienza si può offrire al cliente in questa modalità di contatto» si domanda Ferrari. Che spiega:
«C'è una caratteristica di branding reputation collegata al punto vendita fisico, quindi ineliminabile. Dal
punto di vista del servizio erogato in filiale si accentueranno quelle di un investment center, dove il cliente
può affrontare problemi specifici, che richiedono una modalità di rapporto tradizionale, frontale, diretta. Il
customer service si svolge prevalentemente lì. In filiale si integrano gli altri canali, quindi ci deve essere il
wi-fi gratis, ci deve essere chi spiega come scaricare e come usare le app. Anche nei rapporti tradizionali ci
vuole tecnologia. Come il nostro smista code, non è solo un "elimina code", ma un servizio collegato al
Crm, che consente di essere ricevuti allo sportello già con la conoscenza del problema che si vuole
sottoporre alla banca». Per assicurare una continua evoluzione tecnologica del rapporto banca-cliente,
occorrono investimenti costanti. «Con la consapevolezza - conclude Ferrari - che i budget disposti sull'It
fanno diminuire gli investimenti nel back office. Un esempio? il 40% della customer acquisition avviene
ormai online, con una ottimizzazione del budget». Ma. B.
LO SVILUPPO MOBILE DIPENDE DAL MERCATO DI PRODOTTI E SERVIZI ACQUISTABILI: LA
SVOLTA CON LA PA E I TRASPORTI Roberto Ferrari, CheBanca!
26/10/2016Pag. 17
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 93
L'assemblea Si insedia il nuovo consiglio della Città metropolitana Si è insediato ieri, a Santa Maria la Nova, il nuovo Consiglio Metropolitano di Napoli designato con le
elezioni dello scorso 9 ottobre. Il sindaco Luigi de Magistris ha presentato all'assemblea le linee
programmatiche e di mandato per il prossimo quinquennio. Molti i punti toccati nel programma, che parte
dalla ricognizione delle funzioni affidate all'Ente per arrivare a temi quali la pianificazione strategica
metropolitana, la pianificazione urbanistico-territoriale, la realizzazione delle zone omogenee, la mobilità ed
il trasporto pubblico, anche via mare. Il sindaco si è soffermato su quanto realizzato e quanto da realizzare
su scala metropolitana su ambiente e rifiuti, infrastrutture connesse alla viabilità, edilizia scolastica, sviluppo
e cultura intesa come motore di sviluppo economico, chiedendo a tutti di lavorare insieme anche nei
confronti di Regione e Governo.
26/10/2016Pag. 31
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 94
Gli investimenti Dal governo fondi anche a «Restart Scampia» Oltre l'intesa altri 30 milioni per riqualificare il quartiere dopo l'abbattimento delle Vele Gerardo Ausiello Forse stavolta, dopo anni di incertezze e ritardi, le ruspe entreranno davvero in azione per
cancellare dal tremolante orizzonte della periferia settentrionale le famigerate Vele, divenute nel frattempo
set cinematografico ideale per tanti racconti noir, più o meno di successo. Gli investimenti per
l'abbattimento dei mostri di cemento non rientrano nell'elenco di misure contenute nel Patto per Napoli, che
verrà siglato stamane in Prefettura, ma sono frutto di un intervento specifico che, per decollare, necessita
comunque di una piena e leale collaborazione istituzionale tra governo e Comune. Per questo sarà
fondamentale la stretta di mano in Prefettura tra Renzi e de Magistris, grazie alla quale saranno sbloccati
altri 30 milioni nell'ambito del bando per la riqualificazione delle periferie approvato dal Consiglio dei ministri
lo scorso 25 maggio (l'intero programma, ha spiegato nei giorni scorsi il premier, vale 2 miliardi). Fondi che
saranno impiegati, come scritto nello studio di fattibilità del Comune, per l'abbattimento delle Vele A, C e D
nonché per la riqualificazione dell'unico edificio destinato a restare in piedi, la Vela B, che ospiterà servizi e
funzioni pubbliche. È tutto nero su bianco nel progetto denominato «Restart Scampia», con cui le istituzioni
nazionali e locali puntano a trasformare il degradato quartiere dell'area nord di Napoli in cuore pulsante
dell'intera area metropolitana, tant'è che lì sorgerà anche la futura sede della Città metropolitana. In questa
strategia un ruolo cruciale spetterà alla facoltà di Scienze infermieristiche della Federico II, i cui lavori di
realizzazione sono entrati nella fase conclusiva: la presenza dell'Università dovrebbe allora fare da volano
per la riqualificazione e lo sviluppo degli spazi circostanti mettendo in moto un circolo virtuoso. Il modello è
quello già attuato nella zona orientale, a San Giovanni a Teduccio, dove il polo di Ingegneria della Federico
II è divenuto anche sede dell'Accademia di Apple. Che questo accada pure nella periferia settentrionale è
naturalmente tutto da vedere. Per ora si tratta di un'appassionante scommessa. Così come rappresenta
una sfida da vincere l'operazione di rilancio studiata a tavolino per Napoli Est. È questo l'intervento più
significativo del Patto per Napoli, con il quale arriveranno all'ombra del Vesuvio 308 milioni: di questi 180
anI «tesori» Dal piano risorse per valorizzare l'Albergo dei Poveri e le scale storiche dranno proprio alla
zona orientale per le bonifiche, il depuratore, l'ecodistretto e per mettere in moto il Brt, il trenino su gomma
che, partendo da San Giovanni a Teduccio, raggiungerà Barra e Ponticelli fino a Volla. Un altro pezzo
importante del Patto riguarda le infrastrutture su ferro, in primis la chiusura dell'anello della metropolitana
(linea 1), che costa 42 milioni: quando i lavori verranno ultimati, il treno giallo raggiungerà anche Miano e il
Centro Direzionale, passando per Secondigliano e per l'aeroporto di Capodichino. Non solo. Un altro
investimento, pari a 20 milioni, riguarderà infatti la linea 6 e in particolare la tratta Mergellina-piazza
Municipio, grazie alla quale ci sarà l'interscambio con la linea 1: a quel punto nel sottosuolo si potrà andare
senza soluzione di continuità dalla periferia nord a quella ovest attraversando Chiaia e il centro storico.
Sempre per il comparto su ferro ok al finanziamento dell'officina di manutenzione dei treni della linea 1 a
Miano e di una nuova uscita della metropolitana gialla a Materdei. Resta il problema dei tempi di attesa: per
accorciarli nel Patto vengono messi a disposizione fondi per acquistare altri treni per il metrò, aggiuntivi ai
10 previsti con la gara già aggiudicata. Tra le ultime misure dell'accordo governo-Comune il finanziamento
del progetto Sirena 2.0, che consentirà di mettere in sicurezza edifici privati nel centro antico con la formula
già collaudata degli incentivi (per complessivi 20 milioni). In questo capitolo rientrano anche gli edifici
pubblici, in particolare le scuole, che dovranno essere messi in sicurezza. Infine 10 milioni per il
funzionamento della Città metropolitana e le misure finalizzate alla valorizzazione culturale della città, come
le opere di consolidamento dell'Albergo dei Poveri (5 milioni) e di valorizzazione delle scale storiche ma
anche quelle per la costruzione del parco archeologico di piazza Municipio (8 milioni): progettato
dall'archistar portoghese Alvaro Siza, avrà come principale attrazione le barche romane ritrovate durante i
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 95
lavori di realizzazione della stazione del metrò e oggi conservate in un deposito nella periferia
settentrionale. Risorse fresche, per progetti immediatamente cantierabili, attese in città come la manna dal
cielo e rimaste finora congelate a causa delle polemiche e delle tensioni istituzionali dei mesi scorsi che
forse, oggi, verranno finalmente spazzate via, anche se sul piano politico la distanza Renzi-de Magistris
resterà inevitabilmente tale. 42 milioni Per la tratta della Linea 1 della metro Capodichino - Di Vittorio 40
milioni Per il trenino su gomma "Brt" 5 milioni VALORIZZAZIONE CULTURALE Consolidaz. Albergo dei
poveri 8 milioni Parco archeologico della staz. Municipio 2 Officina di manutenzione dei treni Linea 1 a
Miano 8 10 milioni Per il funzionamento della città metropolitana 3 9 Seconda uscita stazione Materdei
Linea 1 20 milioni Linea 6 sulla tratta Mergellina Municipio 4 6 10 60 milioni Per bonifiche Napoli Orientale
80 milioni Per il depuratore Napoli est Messa in sicurezza degli edifici privati, sarebbe modello Sirena,
incentivi per: 20 milioni
26/10/2016Pag. 31
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 96
La strada sbarrata Chiatamone tra frane e lesioni ma bonifica ferma da 10 anni Chiusura per due settimane: riapre alle auto un tratto di Lungomare Pierluigi Frattasi È emergenza crolli a via Chiatamone. La strada della movida resterà chiusa fino al termine delle verifiche
sulla stabilità del costone di Monte Echia. Tempi incerti, potrebbero passare fino a 2 settimane. Ieri, i tecnici
comunali hanno effettuato i sopralluoghi. Già fatta la spicconatura, mentre è stata apposta una rete
protettiva sul barbacane. Nel frattempo, resterà in vigore il dispositivo di traffico temporaneo che prevede la
svolta da via Dumas su via Partenope, all'altezza dell'Hotel Continental, per proseguire verso via Santa
Lucia. Il cedimento dei pezzi di tufo di lunedì pomeriggio è avvenuto all'altezza delle rampe Lamont Young,
poco distante dal cantiere infinito di Monte Echia. Dieci anni non sono bastati al Comune di Napoli per
rimetterlo a nuovo. Il progetto per riqualificare il piazzale che si apre a 55 metri sul mare con vista sul golfo
e realizzare l'ascensore che dovrebbe collegarlo a Santa Lucia risale al 2006. I lavori dovevano durare 2
anni, ma si sono arenati tra mille difficoltà. A cominciare dalla scoperta, fatta nel 2010, che si stava
lavorando «alla presenza di un banco tufaceo con forti irregolarità altimetriche». Circostanza che portò alla
prima variante da 417mila euro per realizzare le opere di consolidamento. Dopo la pedonalizzazione di via
Partenope, il traffico del Lungomare passa proprio da qui. E l'incrocio con via Santa Lucia, tra trensenne
per il pericolo crolli e quelle per l'uscita camion, per gli automobilisti del sabato sera si trasforma in una
strettoia infernale. Non solo, il costone di tufo che scende a picco sui cortili dei condomini di via
Chiatamone è ridotto malissimo. E quando piove si rischiano continue frane, come quella che lunedì sera
ha portato alla chiusura temporanea della strada. «I tecnici comunali - spiega il presidente della I
Municipalità, Francesco De Giovanni - stanno lavorando alacremente, ma bisogna concludere i lavori e
ridurre il cantiere sul belvedere da troppo tempo negato». Dopo anni di stallo, però, negli ultimi giorni il
progetto pare aver registrato un'accelerata. Il 13 ottobre scorso, infatti, la giunta de Magistris, con una
delibera «sblocca-cantieri» da 10 milioni ha liberato circa 610mila euro di fondi per il cantiere di Monte
Echia che erano rimasti congelati nell'avanzo vincolato. Si tratta di somme a disposizione che, se non
impegnate entro il 31 dicembre, si rischiava di perdere. Nello specifico, si recuperano 61.178 euro per
pagare gli oneri di conferimento in discarica. Fondi del 2008 finanziati con mutuo di Cassa Depositi e
Prestiti, mai incassati, e finiti tra le somme a disposizione. Altri 556.479 euro, invece, vanno a coprire le
varianti, con due tranche: la prima da 117mila euro, su un mutuo del 2008 sempre con Cassa Depositi e
Prestiti, l'altra da 439.479 euro del 2015, per maggiore spesa. La storia del cantiere parte da lontano. È il
23 novembre 2006 quando la giunta Iervolino approva il progetto esecutivo per la "sistemazione e
riqualificazione del belvedere" e la realizzazione dell'elevatore. Il progetto prevede la costruzione di due
ascensori gemelli che dovrebbero collegare via Santa Lucia alla sommità di Monte Echia. Per realizzare
l'opera, il Comune ha a disposizione 4,8 milioni, finanziati da Cassa Depositi e Prestiti. A inizio luglio 2007
arriva l'ok della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Pochi giorni dopo, l'amministrazione bandisce la
gara da 3,4 milioni. Durata lavori prevista: 24 mesi. Ad aggiudicarsi definitivamente l'appalto, il 10 dicembre
2008, per 3 milioni, è l'Ati composta da Edil Sud 75, capofila, Amato Trivellazioni Srl e Foman srl, che
l'anno successivo si trasforma nella Società Consortile "Monte Echia scarl". Partono i lavori, ma sorgono
quasi subito i primi intoppi tecnici. A dicembre 2010, il Comune è costretto ad approvare una prima perizia
di variante, proposta dalla Direzione Lavori, «in conseguenza di "sorpresa geologica" - è scritto in delibera -
riconducibile alla presenza di un banco tufaceo con forti irregolartià altimetriche fratturato e di numerose
cavità». Importo complessivo: 417mila euro. Soldi che dovranno servire a realizzare le opere strutturali di
consolidamento. Il costo dell'opera, quindi, sale a 3,2 milioni, con circa 1,6 milioni di somme a disposizione
per altri imprevisti. Intanto, dopo un lunghissimo carteggio amministrativo iniziato nel 2006, il 29 agosto
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2013, arriva anche il nulla osta tecnico dell'Ustif del ministero delle Infrastrutture al progetto dell'ascensore.
Ma non è finita qui. Perché, nel frattempo, nel 2010, il ministero dei Trasporti ha modificato la normativa per
gli ascensori destinati al servizio di trasporto pubblico. L'ascensore di Monte Echia va adeguato. Il Comune
è costretto a fare una seconda perizia di variante, da 170mila euro, approvata il 10 luglio 2014. Il costo
dell'opera sale ancora a 3,4 milioni. I ritrovamenti archeologici, infine, e la difficoltà nei pagamenti rallentano
ancora i tempi. Per gli scavi sono stati stanziati circa 110mila euro.
Dieci anni di attesa 2006 Il progetto esecutivo 2007 A luglio l'autorizzazione della Soprintendenza 2007
Luglio, la gara d'appalto 2008 L'aggiudicazione dei lavori 2009 La nascita della società consor tile tra le
imprese 2010 La prima variante al progetto 2013 Il nulla osta per la realizzazione degli impianti 2014
Seconda variante del progetto 2016 Nei giorni scorsi lo sblocco dei fondi congelati 2016 Due giorni fa la
caduta di pezzi del costone tufaceo
Foto: I tempi In 15 giorni deve essere montata una rete metallica di protezione per i passanti
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Metropolitana di superficie vicina la fermata Martinsicuro I TRASPORTI
MARTINSICURO A grandi passi verso un fermata della metropolitana di superficie nella città truentina. A
confermarlo è il consigliere regionale Luciano Monticelli. Membro della commissione Trasporti, si è
adoperato, in passato, per Pineto ed oggi sta sostenendo la battaglia dei martinsicuresi.
L'incontro chiave
Proprio l'esponente della maggioranza D'Alfonso annuncia un importante incontro sul tema. La data da
cerchiare in rosso sul calendario è quella del 3 dicembre. Nell'occasione Monticelli conta di portare a
Martinsicuro i tecnici delle Ferrovie con in testa Stefano Morellina. «L'obiettivo spiega il consigliere è
istituire nuovamente la stazione di Colonnella». Fino al 1961 le due cittadine erano unite in un solo comune
ed i treni fermavano proprio in territorio di Martinsicuro. «Abbiamo già fatto un passaggio formale con le
Ferrovie precisa Monticelli e servono 300 metri di marciapiede ed una pensilina». In realtà c'è molto di più.
C'è una stazione fantasma che è stata realizzata anni addietro nell'ambito del Prusst Tommolini dinanzi al
cimitero.
La struttura
Un'area commerciale ed una residenziale in cambio di spazi di sosta e di una struttura che non è mai
entrata in funzione. Nessun treno vi si è mai fermato. Nessun passeggero ha usato la sala di attesa (tuttora
chiusa) e i bagni (sempre con l'uscio serrato). Solo il cortile viene utilizzato dai ragazzini per partite di
calcetto come fosse un campo in asfalto. E poi ci sono i writer che non hanno mai smesso di imbrattare le
mura esterne. Tanto che ieri il sindaco, Paolo Camaioni, ha postato una foto nella quale si vedono gli
operai intenti a ripristinare la recinzione attorno alla stazione. Un modo per scongiurare il rischio che la
zona sia mal frequentata tanto di giorno quanto di notte. Ma, soprattutto, per evitare che finisca nel degrado
ancor prima di essere inaugurata.
Lo stesso Monticelli precisa che, in verità, la stazione non sarebbe necessaria. Basterebbe una pensilina
ma, esistendo una stazione, è logico che il treno si andrà a fermare lì, dietro il Tigotà. «Speriamo di fare
questo incontro con le Ferrovie ed il presidente della giunta regionale», è l'auspicio di Monticelli che venne
contattato, mesi addietro, dal comitato per la Metropolitana di Superficie con al timone Mauro Paci (ex
assessore) e la Pro loco cittadina. Il sindaco Camaioni è già intervenuto sul tema, inviando, lo scorso 18
marzo, tre distinte lettere. La prima indirizzata al governatore D'Alfonso per caldeggiare la nascita di un
punto sosta anche nel capoluogo. La seconda allo stesso consigliere Monticelli che era riuscito a portare a
termine una simile iniziativa a Pineto. La terza alla direzione territoriale di Ancona di Rfi affinché capisca
quanto il tema è sentito per la comunità martinsicurese e villarosana ma, soprattutto, per i pendolari e gli
imprenditori turistici. Ad oggi i martinsicuresi sono, infatti, costretti ad utilizzare le due stazioni limitrofe, cioè
quella di Alba e quella di Porto d'Ascoli.
Gloria Caioni
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26/10/2016Pag. 49 Ed. Ascoli
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 99
«Navetta eco per il centro Così funziona alla grande» LA PROPOSTAFERMO Il trenino a Fermo e Porto S. Giorgio bella attrattiva per il Turismo e non solo.
Parola dell'ex presidente di Italia Nostra, il prof. Elvezio Serena. «Vorrei rivolgere un encomio alla Steat e al
comune di Fermo per aver attivato, finalmente, una navetta ecologica (a metano) gratuita che, transitando
nel centro storico (Terminal, via Bellesi, corso Marconi-Cavour-Cefalonia, piazza del Popolo e Girfalco),
collega zone importanti della città e avvia la disincentivazione all'uso del mezzo privato».
L'analisi
Da anni Serena auspicava simile collegamento, che raggiungesse anche il Girfalco, e rendesse così più
facilmente fruibile il Parco storico della città, spesso dimenticato o trascurato, dove è necessario investire
per farlo tornare a nuova vita tutto l'anno e non solo d'estate. «Un parco che può attrarre bambini e adulti,
residenti e turisti, per le valenze ambientali e culturali, che deve essere goduto da tutti in tranquillità, senza
l'invasione selvaggia di auto in tutte le occasioni: l'area giochi, la stupenda Cattedrale con il ricco Museo
Diocesano, le vedute quasi a 360 gradi e l'aria salubre, il parco della Rimembranza, il monumento ai
caduti».
Complimenti ad Alessandrini
«Approfitto per complimentarmi con il Presidente Steat e Trasfer Fabiano Alessandrini per l'elezione nel
Consiglio nazionale Asstra, che raggruppa le principali aziende di trasporto pubblico locale italiane. Una
rappresentanza che speriamo possa portare presto benefici, sopratutto per la Provincia di Fermo, in
passato sempre penalizzata su questo settore. Un encomio vorrei dedicarlo anche a Francesco Reali,
titolare dell'omonima azienda di trasporto pubblico da turismo, che ha investito sul territorio del Fermano
acquistando un bellissimo e comodo trenino che nell'estate scorsa ha fatto la gioia di grandi, piccini e....
nostalgici de Lu Trinittu. Proprio quattro anni fa avevo auspicato l'attivazione di un trenino turistico,
operativo in molte città d'Italia. A Fermo, ma anche in altri centri similari, un giro con un normale pullman da
55-60 posti non sarebbe possibile, a causa delle eccessive dimensioni. Grazie anche alle amministrazioni
di Fermo e Porto S. Giorgio, che hanno creduto nel progetto, è piacevole, per residenti e turisti, girovagare
nel centro storico di Fermo con questo mezzo, o nelle zone litoranee di Porto S. Giorgio, Lido di Fermo e
Torre di Palme».
r. f.
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26/10/2016Pag. 51 Ed. Ascoli
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 100
Il Comune si ritrova con un tesoretto Arrivano i fondi per sistemare lescuole LA STRATEGIACIVITANOVA Variazioni di bilancio, via libera del consiglio comunale alla «manovrina»
d'autunno con cui si sono liberati 1,4 milioni frutto di maggiori entrate, fondi regionali e un mutuo.
Un'operazione contabile in cui «sono state accolte tutte le indicazioni provenienti dai vari uffici comunali, dai
servizi sociali ai lavori pubblici» come tiene a sottolineare l'assessore Silenzi.
La soddisfazione
«Un bilancio risanato e solido, in cui abbiamo agito sulla pesantezza del debito, ci ha permesso di avere
somme immediatamente spendibili per i servizi comunali afferma il vicesindaco , il tutto senza andare a
toccare le entrate tributarie, che anzi sono state abbassate».
Nelle variazioni di bilancio, 768mila euro arrivano da maggiori entrate rispetto alle previsioni («sempre
molto prudenziali») della programmazione 2016: 190mila euro sono una «gradita sorpresa» perché si tratta
del pagamento di Ici e Imu pregresse della Civita Park, erogate dal curatore fallimentare; 100mila euro
sono maggiori entrate dall'occupazione del suolo pubblico e tassa sulla pubblicità: 60mila euro in più
dall'Irpef, («segno che il reddito complessivo dei civitanovesi è aumentato di qualcosina»): 32mila euro
rappresentano un maggior trasferimento del fondo di solidarietà dello Stato; 50mila euro è il rimborso di
personale comunale utilizzato dall'Ambito e altri 50mila euro sono il recupero di multe pregresse da parte
della Polizia Municipale.
Infine 286mila euro sono il contributo a fondo perduto per la manutenzione ordinaria dell'area portuale da
parte della Regione. Come detto, c'è anche un mutuo, «il primo contratto in 4 anni», sottolinea Silenzi, di
350mila euro per asfaltare via Oroboni, Sonnino e Maroncelli, oltre a manutenzione della pista ciclabile del
Castellaro. Infine 313mila euro arrivano dalla Regione per opere di collegamento della spiaggia al molo
nord e ripascimento scogliere.
Le spese
Totale, 1,4 milioni. Che saranno così spesi: 100mila euro per vecchie parcelle di avvocati; 20mila euro per
strumenti informatici della polizia municipale; 30mila euro per il sostegno scolastico degli alunni portatori di
disabilità; 14mila euro per iniziative culturali della biblioteca; 70mila euro per coprire la spesa Cosmari
causata dall'aumento dei rifiuti organici nel corso dell'estate; 80mila euro per interventi sulla viabilità.
Inoltre, tra le spese per gli investimenti che vanno finanziati con la parte corrente ci sono: 70 mila euro per
la strada di collegamento alla nuova chiesa di San Marone; 100mila euro per la messa in sicurezza nelle
scuole (caldaie, infissi, manutenzione straordinaria, ecc.) e il rifacimento del tetto dell'asilo di via Guerrazzi
(50mila euro).
La critica
L'opposizione rimane critica di fronte a queste operazioni. Fabrizio Ciarapica (Vince Civitanova) non ritiene
che «estinguere un mutuo con 2,2 milioni, tra l'altro rutto dell'avanzo dell'amministrazione Mobili, sia motivo
di Vanto». Meglio sarebbe stato continuare a pagare gli interessi «e usare quel fondo per opere pubbliche
necessarie alla città».
Sul fronte delle tasse, di fronte all'abbassamento della Tari «ma in maniera molto minore rispetto
all'aumento iniziale della tassa sui rifiuti (+38%)», ricorda l'incremento dei buoni pasto (si paga per fasce di
reddito, ndr), delle rette degli asili, dei trasporti urbani e dei servizi cimiteriali».
Emanuele Pagnanini
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26/10/2016Pag. 55 Ed. Fermo
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 101
Terre Roveresche ai giovani, dibattito sui social LA PROVOCAZIONEORCIANO «Un appello: cari sindaci non candidatevi alle prossime elezioni del nuovo
Comune Terre Roveresche, lasciate il posto ai giovani!». Potrebbe essere una battuta o una provocazione.
L'unico neo è che è stata postata sul sito del quindicinale Il Metauro e poi ripresa dai social cittadini, senza
firma. La precisazione del sindaco di San Giorgio di Pesaro Antonio Sebastianelli, interpellato in merito, non
può che essere condivisa dai suoi colleghi.
«Dopo il referendum del 13 novembre, se si avrà il nuovo Comune, i sindaci in carica si dimetteranno
perché entrerà in azione il commissario prefettizio - sottolinea Sebastianelli -. Si tornerà alle urne a maggio-
giugno del prossimo anno. In quell'occasione ognuno potrà presentare le liste che desidera nel rispetto del
gioco democratico. Nessuno preclude nulla ai giovani».
La lettera è interessante per quanto riguarda gli auspici: «Un nuovo Comune lo sogniamo capace di
dialogare con i cittadini con tutti i mezzi della tecnologia e quelli della dialettica rendendoli partecipi delle
scelte politiche dello stesso, che possa migliorare la qualità della vita di tutti e di ciascuno con servizi e
infrastrutture innovative. Vorremmo un Comune che possa offrire ai bambini spazi sicuri e verdi e
opportunità di crescita sociale e culturale, un Comune senza barriere architettoniche e con trasporti pubblici
efficienti, un Comune dove la sanità si occupi del benessere delle persone e non delle patologie dei singoli
organi, un paese dove la gente si incontri per parlare e crescere insieme nella solidarietà senza bisogno di
denunciare alcuna empietà. Insomma un Comune nuovo che faccia scelte chiare sulla gestione dell'acqua,
sul consumo di energie rinnovabili, sull'uso del territorio e il recupero dei centri storici con un commercio
diffuso che renda vivibili i centri urbani. Ma soprattutto un Comune dove a decidere ci siano i giovani, subito
perché sono loro ad avere le maggiori energie disponibili, le idee più all'avanguardia e la purezza
intellettuale».
Roberto Giungi
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26/10/2016Pag. 49 Ed. Pesaro
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 102
Passi dolomitici senza traffico, presto il calendario <p>Trento e Bolzano istituiscono un coordinamento unico. Parteciperanno anche i consorzi turistici</p> I. G. BOLZANO Definire calendario e orari dei Green Days a Passo Sella nel corso dell'estate 2017, garantirne
regolarità ed efficacia tramite controllo degli accessi, comunicazione e coinvolgimento degli operatori
economici, potenziare il trasporto pubblico locale, coordinare gli interventi infrastrutturali per promuovere la
mobilità sostenibile (e-bike, navette private), monitorare i flussi di auto private sino all'autunno del prossimo
anno. Sono questi i compiti del tavolo interprovinciale «Passi dolomitici», che verrà istituzionalizzato a
breve tramite la sottoscrizione di un accordo di programma. Ieri la Giunta provinciale ha approvato i
contenuti dell'intesa, autorizzando gli assessori competenti Florian Mussner e Richard Theiner a firmarlo
assieme all'assessore trentino Mauro Gilmozzi, al sindaco di Selva di Val Gardena, Roland Demetz, al
primo cittadino di Canazei, Silvano Parmesan, nonché ai vertici di Comun Generela de Fascia e Apt Valle
di Fassa e alle associazioni turistiche Gardena e Alta Badia. Di fatto, il gruppo di lavoro è già operativo da
circa un anno con il coinvolgimento di istituzioni, operatori turistici e mondo economico, e in questi mesi si è
concentrato sull'analisi dei flussi di auto private sui passi del Sella Ronda (25mila passaggi fra il 5 e il 31
agosto), proponendo alcune iniziative di sensibilizzazione. La prima riguarda i cosiddetti Green Days,
ovvero le giornate che, nell'estate del prossimo anno, vedranno la strada che porta a Passo Sella chiusa al
traffico privato. «In quelle giornate - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Richard Theiner - l'accesso alle
auto sarà limitato per sperimentare nuove forme di tutela di un ecosistema particolarmente delicato come
quello delle Dolomiti».
«Verrà intensificato il servizio di trasporto pubblico con il cadenzamento di una corsa ogni 30 minuti - ha
aggiunto l'assessore Florian Mussner - e l'offerta sarà integrata con gli impianti a fune. Sempre in tema di
mobilità, il tavolo interprovinciale, inoltre, avrà il compito di elaborare un orario integrato fra i servizi offerti
da Bolzano e Trento». L'accordo di programma che verrà sottoscritto a breve, precisa l'assessore Theiner,
«prevede la più ampia rappresentanza degli interessi coinvolti». Oltre ai funzionari provinciali e ai sindaci
per parte altoatesina saranno presenti rappresentanti dei consorzi turistici Val Gardena e Alta Badia,
Unione albergatori, Dolomiti Superski e Fondazione Dolomiti Unesco.
26/10/2016Pag. 8 Ed. Trento
diffusione:11196La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stam
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 103
Sei giorni tutti da godere. Spunta il biglietto scontato per bus e minimetrò A piazza del Bacio arrivano alcunioperatori delle zone terremotate La Fiera dei Morti pronta a stupire La festa è più lunga Enrico Agamennone PERUGIA - Mancano solo pochi giorni all'inizio della Fiera dei Morti 2016, un appuntamento molto sentito
dai perugini e non solo. La manifestazione infatti, come recita il volantino promozionale - rappresenta la
fiera più grande del Centro Italia. Sono numerose le novità di questa edizione, in particolare per quanto
riguarda la durata, estesa di un giorno. La fiera, infatti, sarà fruibile dal primo al 6 novembre dalle 9 alle 21.
Tutti i dettagli sono stata illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa itinerante partita dal
terminal del minimetrò al Pincetto per giungere in autobus alla stazione di Fontivegge, facendo tappa
intermedia a Pian di Massiano. "L'obiettivo - ha spiegato l'assessore al commercio, artigianato e mobilità
Cristiana Casaioli - è quello di sottolineare l'altra grande novità di questa edizione, un biglietto unico a
tariffa scontata di 3,50 euro valido per 24 ore dalla prima convalida su autobus e Minimetrò, utilizzabile
anche più volte al giorno. Vogliamo stimolare una cultura del trasporto pubblico - ha sottolineato l'assessore
- un'opportunità di risparmio, sia in termini di tempo che di soldi oltre che di inquinamento, nei confronti di
un pianeta che sta soffocando". Tanta attenzione, inoltre, è stata rivolta alla comunicazione, grazie alla
creazione del sito internet fieradeimorti.comune.perugia. it, dove sono disponibili tutte le informazioni, e ad
una campagna "social" rivolta ai fotografi e agli Igers di Perugia. Come l'anno passato, saranno tre le
piazze che ospiteranno gli oltre 600 operatori, ognuna con le sue specificità. A Pian di Massiano troveranno
spazio oltre 500 postazioni e saranno disponibili le più disparate merceologie, dai prodotti per la persona a
quelli per la casa, dai prodotti di ferramenta a quelli di erboristeria oltre, ovviamente, a numerosi punti di
ristoro presenti lungo tutti gli itinerari disponibili. In centro storico saranno presenti le eccellenze degli
espositori di artigianato di qualità oltre alle tipicità regionali del gusto, con le specialità enogastronomiche
italiane, e i prodotti delle città gemelle. Un'ottantina di operatori distribuiti tra piazza Italia, corso Vannucci,
corso Matteotti e piazza IV Novembre. In piazza del Bacio per arricchire la gamma di prodotti artigianali,
alimentari e agricoli saranno presenti alcuni operatori economici dei comuni terremotati, che - grazie
all'ospitalità di Federalberghi e al supporto del Comune - avranno l'occasione per vendere i loro prodotti nel
tentativo di rilanciare le proprie attività. L'appuntamento per l'inaugurazione è martedì primo novembre, alle
10 a Pian di Massiano, alle 11 in piazza del Bacio e alle 12 in piazza Italia. B
26/10/2016Pag. 16
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 104
Previsto anche un concorso su Instagram per vincere la maglia del Perugia autografata dai giocatori Ecco come muoversi con i mezzi pubblici PERUGIA ( en. a. ) Tutti i visitatori della Fiera dei Morti 2016 potranno partecipare tramite Instagram al
concorso #selfieinfiera, per vincere la maglia ufficiale del Perugia Calcio, autografata dai giocatori. Per farlo
dovranno cercare un oggetto nascosto in una delle tre piazze e, se pensano di averlo individuato, scattarsi
una foto, da pubblicare sul social network, prendendo se stessi e l'oggetto nell'inquadratura. Ad aiutare i
partecipanti un indovinello: "Piccolo ma potente. Di ferro, aitante. Se lo baci sul rostro ti trasformi in un
mostro... Sì, ma d'ingegno!". Un'occasione per visitare con attenzione tutte e tre le piazze della
manifestazione, anche in virtù del biglietto giornaliero "Up speciale fiera" grazie al quale sarà possibile
utilizzare tutti i mezzi di Bus Italia Srl e Minimetrò Spa, anche più volte al giorno, per 24 ore al prezzo di
3,50 euro. Saranno, inoltre, potenziate le linee F e G e il Minimetrò rimarrà aperto martedì primo novembre
dalle 8.30 fino alle 21.15, nei giorni feriali dalle 7 alle 21.05, sabato 5 dalle 7 alle 22.45 e domenica 6
novembre dalle 9.00 alle 20.45. In occasione della fiera la viabilità nell'area di Pian di Massiano sarà
modificata e, spiega la vice comandante della polizia municipale Antonella Vitali, "saremo al lavoro con il
piano del traffico e nella lotta alla contraffazione e all'abusivismo". "Per fruire al meglio dei servizi del
trasporto pubblico locale consigliamo - suggeriscono gli organizzatori della fiera - di scaricare sul proprio
smartphone la nuova App Moovit, che combina i dati del trasporto con quelli forniti in tempo reale dagli
utilizzatori".
26/10/2016Pag. 16
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 105
In fase avanzata il dialogo tra Occhiuto e Regione : via libera alla maxi-opera solo se verranno accolte leproposte migliorative del sindaco Viale Parco verde e senz ' auto per l ' ok alla metro L ' idea è estendere il necessario Accordo di programma ancora bloccato all ' intero sistema bruzio dimobilità Fabio Melia La miccia l ' ha innescata sul finire della scorsa settimana il democrat Carlo Guccione: il
sindaco Mario Occhiuto ha cambiato idea e adesso è d ' accordo sulla realizzazione della metrotranvia. Un '
ipotetica inversione di rotta che ha generato illazioni e fibrillazioni interne alla stessa maggioranza di
Palazzo dei Bruzi. Eppure, almeno secondo le indiscrezioni che provengono da Comune e Regione, l '
intricata vicenda della metropolitana bruzia starebbe seguendo un binario ben diverso. Il primo cittadino, del
resto, lo ha già detto a più riprese che non avrebbe mai firmato l ' Accordo di programma se non fossero
state accolte le sue richieste migliorative in merito all ' imponente opera pubblica da 160 milioni di euro.
Anzi, qualora si fosse verificata una " forzatura " Occhiuto avrebbe addirittura disposto l ' immediato
sequestro del cantiere. Ecco perché negli scorsi mesi dal muro contro muro si sarebbe passati a toni più
concilianti, nel tentativo di trovare un punto di contatto tra il sindaco e il governatore Mario Oliverio,
principale sponsor della metrotranvia Cosenza-Rende-Unical. E questo intenso lavorio diplomatico avrebbe
già prodotto delle proposte, in un clima nettamente più disteso rispetto al passato. I tempi, del resto,
stringono dato che la Regione intende procedere entro i primi di novembre a dare il via libera alla
progettazione esecutiva. Un compito, quest ' ultimo, affidato alla coop che si è aggiudicata il mega-appalto:
la Cmc di Ravenna. Le condizioni del sindaco Occhiuto avrebbe in primo luogo chiesto di allargare i confini
del fondamentale Accordo di programma, estendendolo all ' intera mobilità cittadina. Il tutto sulla base di
due pre-condizioni a quanto pare irrinunciabili per il sindaco: il rilascio da parte della Regione dell ' ex Hotel
Jolly (luogo funzionale al Museo di Alarico tanto caro ad Occhiuto) e lo sblocco dei finanziamenti destinati
alla riqualificazione di Santa Lucia, una delle aree più degradate del centro storico. Oltre a queste
condizioni, ci sarebbero poi le istanze direttamente riferite alla metroleggera. Quella più clamorosa avrebbe
a che fare con la totale scomparsa delle automobili dal viale Parco, almeno lungo il tratto compreso tra i
Due Fiumi e la sopraelevata. Occhiuto avrebbe infatti pensato a un ' enorme area verde sulla quale far
passare vagoni senza cavi elettrificati sospesi, evitando pure la realizzazione di marciapiedi e banchine
rialzate. In questo caso, il traffico verrebbe assorbito dalla nuova strada in via di ultimazione sulla riva
destra del Crati (per intendersi nella zona di Gergeri) legata al centro cittadino dal costruendo ponte di
Calatrava. Per incentivare il trasporto pubblico e provare a ridurre il caos delle automobili, il sindaco
avrebbe pure pensato a dei bus elettrici utili a formare delle linee trasversali in partenza da un viale Parco
ormai trasformato in immenso giardino. Un ' altra richiesta avrebbe a che vedere con la cessione gratuita al
Comune delle ex officine delle Ferrovie della Calabria, oltre all ' elettrificazione fino a Casali della linea
ferrata pre-esistente. Un ' operazione che dovrebbe costare complessivamente 20 milioni di euro, da
inserire in questo nuovo Accordo di programma non più incentrato sulla sola metroleggera. La questione
rendese Guardando pure oltre al Campagnano, in ballo ci sarebbe l ' agognata creazione del ponte di
collegamento - più o meno all ' altezza dell ' ultimo lotto di via Popilia - tra i due tratti di viale Parco, quello
cosentino dedicato a Giacomo Mancini e quello rendese intitolato a Francesco e Carolina Principe. Un '
opera attesa da anni rimasta tuttavia incredibilmente ferma al palo. Bypass che rappresenterebbe l '
ulteriore passaggio della tanto decantata integrazione dell ' area urbana, tema sul quale le amministrazioni
comunali interessate e la Regione starebbero finalmente dialogando. 3
Foto: Clima più disteso con Oliverio ma niente cantiere senza i cambiamenti progettuali richiesti
Foto: Metroleggera da ridefinire in tempi brevi. La Regione sarebbe intenzionata a partire con la
progettazione esecutiva entro i primi giorni di novembre
26/10/2016Pag. 23 Ed. Cosenza
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 106
Osservatorio permanente di Diamante Spreco delle risorse umane e di denaro Porto e conti pubblici sempre oggetto delle sollecitazioni DIAMANTE Turismo, commercio, politiche giovanili, porto e conti pubblici: questi gli argomenti al centro del
primo incontro di " Sblocca Diamante " , osservatorio civico permanente, ideato e promosso da Antonio
Cauteruccio, Achielle Ordine e Francesco Milano. Nella sala consiliare tanti i cittadini che hanno preso
parte alla riunione. Dal confronto sono emerse lamentele sui consumi elettrici nel settore della depurazione,
la rete idrica, la Valle del Corvino e la «scarsa attenzione verso l ' ambiente, la pubblica sicurezza con la
videosorveglianza dimenticata, i drammi della scuola, le nuove normative comunitarie che minacciano i lidi
balneari, le opportunità turistiche». Gli organizzatori hanno dato spunto alla riflessione, partendo dal
Regolamento comunale generale delle entrate tributarie e arrivando alle «note modificate con cui il Comune
pretendeva di sospendere licenze, concessioni, autorizzazioni, una Dia o una Scia per morosità non
aderenti alla stessa natura della sospensione o non accertare con gli strumenti previsti dalla legislazione
vigente». Nella discussione è finita anche la disamina della delibera di Giunta su quello che, ormai, tutti
definiscono lo " staff dell ' assessore al Turismo " - se ne parla da settimane - e sui soldi che, a detta di
Cauteruccio, Ordine e Milano, potrebbero essere usati diversamente, magari investendo nel trasporto
urbano e nei collegamenti stabili su gomma con l ' aeroporto di Lamezia. «La Giunta ha stanziato 12 mila
euro per l ' ultima operazione sui murales e, tra questi, oltre mille per realizzare degli utilissimi Qr Code -
dove sono? - e di un percorso interattivo tra i Murales. Lo spreco - incalzano da Sblocca Diamante - non
riguarda solo il denaro ma le risorse umane, poiché nella delibera di Giunta non si valorizzano i ragazzi che
quest ' estate il primo Qr Code tra i nostri Murales lo hanno realizzato per primi e da soli». 3 (ale. ant.)
Foto: Il porto del centro tirrenico. Si sollecita la sua efficienza
26/10/2016Pag. 29 Ed. Cosenza
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 107
Anche a Jonadi si muove l ' amministrazione comunale Aiuti per le famiglie in difficoltà Previsti benefici di ordine economico pure per le donne sole JONADI Il Comune di Jonadi mette in campo aiuti per le famiglie in difficoltà, nell ' ambito del progetto " La
Roccia " del distretto socio-sanitario di Vibo Valentia. Il relativo avviso pubblico che spiega le modalità
attraverso cui sarà possibile accedere ai benefici, è stato pubblicato sul sito istituzionale dell ' Ente. Previsti,
in particolare, interventi economici in favore di famiglie disagiate per la fruizione di servizi essenziali quali: l '
energia elettrica, il gas, l ' acqua potabile, le utenze telefoniche (fisse) ed i trasporti locali. Possono
accedere al beneficio tutte le famiglie con figli conviventi (compresi quelli in affido) aventi un reddito
massimo di Isee di 7mila e 500 euro e le donne sole con prole convivente (vedove, ragazze madri,
separate). «Il beneficio sarà corrisposto - spiega il sindaco di Jonadi, Caterina Signoretta - alle famiglie in
possesso dei requisiti richiesti che occuperanno le prime 250 posizioni in graduatoria e la somma da
erogare sarà uguale per tutti e verrà determinata dal rapporto tra il fondo disponibile ed il numero degli
aventi diritto». Dal canto suo l ' assessorato alle politiche sociali del Comune fa sapere che chi intende
usufruire di tale beneficio «potrà scaricare dal sito del Comune il modello " A " o ritirarlo direttamente al
Comune rivolgendosi all ' ufficio di competenza, compilarlo in ogni sua parte e presentarlo entro le ore 12
del quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione sull ' albo on-line del Comune stesso». 3 (v.v.)
Foto: Il sindaco. Caterina Signoretta
26/10/2016Pag. 40 Ed. Catanzaro
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 108
Rissa al terminal dei bus Giovane ferito con un coltello lanciano Rissa al terminal dei bus Giovane ferito con un coltello LANCIANO Rissa con accoltellamento lunedì sera al terminal bus della Pietrosa. Due ragazzi frentani e
cinque giovani, tutt'ora da identificare, prima si sono offesi, poi se le sono date di santa ragione fino a
quando uno dei cinque aggressori ha tirato fuori un coltello e ha colpito, ad una gamba, uno dei due ragazzi
aggrediti. I due trentenni, uno di Lanciano e uno di Castel Frentano, sono finiti in ospedale, riportando
ciascuno sette giorni di prognosi. Sono avvolte dal riserbo le indagini dei carabinieri di Lanciano, guidati dal
capitano Massimo Capobianco, sull'aggressione avvenuta lunedì sera, pare dopo una lite, al terminal bus
della Pietrosa. Attorno alle 21 nella parte alta del terminal, nella zona di via Sargiacomo (la strada che
conduce a via Ferro di Cavallo), i due trentenni sarebbero stati avvicinati da cinque giovani a loro
sconosciuti, come hanno riferito ai carabinieri. Tra le due parti scoppia un diverbio. I sette si prendono a
parolacce per futili motivi. Poi dalle parole si passa ai fatti. Da una prima ricostruzione dei carabinieri, i
cinque aggrediscono con calci e pugni i due giovani frentani. Ne nasce una rissa che col passare dei minuti
diventa sempre più accesa, con i cinque presunti aggressori particolarmente violenti tanto che uno di loro,
ad un certo punto, tira fuori un coltello e colpisce ad una gamba il lancianese, R.L.. A questo punto i due
amici aggrediti chiamano i carabinieri. Una volante raggiunge il posto ma dei cinque aggressori non c'è più
traccia. Si sono dileguati tra la zona di via Rosato, il terminal e via Dell'Asilo. Un'area molto vasta da coprire
e che ha favorito la fuga degli aggressori. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 che ha medicato e poi
portato in ospedale il ragazzo ferito alla gamba. Al Pronto soccorso del Renzetti è arrivato anche l'altro
giovane, colpito da calci e pugni. Per entrambi la prognosi è di sette giorni. Una strada buia via
Sargiacomo, nel terminal non ancora finito che di sera diventa terra di nessuno. Pochi i testimoni. I
carabinieri hanno già ascoltato i due trentenni che pare non conoscessero i cinque aggressori, i quali sono
ora ricercati. Potrebbero essere accusati di lesioni lievi aggravate, porto abusivo di armi e rissa. Ancora
un'aggressione, dunque, su cui indagano i carabinieri, in una città che si scopre piuttosto violenta. Solo un
mese fa altri due episodi: il 14 settembre la rissa tra giostrai e rom in piazza D'Amico e il 27 settembre
l'aggressione ad un finanziere, preso calci e pugni da due sconosciuti. (t.d.r.)
26/10/2016Pag. 22
diffusione:15733tiratura:22485
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TRASPORTI L'INTESA TECNICA FRA PUGLIA E NAPOLI ENTRO DICEMBRE: POI IL CONFRONTOPOLITICO Fusione tra gli aeroporti ecco le carte dell'accordo Scontro fra treni , Emiliano: colpa dei soldi SCAGLIARINI ALLE PAGINE 8 E 9 >>
Foto: BARI L'aeroporto Karol Wojtyla
26/10/2016Pag. 1 Ed. Bari
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 110
MOBILITÀ URBANA TRASPORTI PUBBLICI INTERVENTI Due interventi del Comune per facilitare lamobilità dei diversamente abili, uno da 890mila euro e l'altro da 970mila Bus : le nuove pensiline saranno senza barriere Ma non mancano le polemiche sui costi dell'o p e ra z i o n e Un terzo intervento riguarda l'installazionedelle paline con pannello informativo elettronico GIOVANNA LAGUARDIA l Il volto delle fermate d'a u t o bu s in città sta cambiando. Ma l'in stallazione
delle nuove pensiline non ha mancato di accendere il dibattito tra i cittadini. In particolare sui costi
dell'operazione di svecchiamento delle infrastrutture a servizio della mobilità pubblica. Infatti, era
serpeggiata la voce che ognuna delle nuove pensiline dal design moderno e dal colore satinato fosse
venuta a costare al Comune di Potenza ben 50mila euro. In realtà, conti alla mano, considerato che il primo
intervento di sostituzione riguarda 80 pensiline ad un costo di 890.000 euro (senza Iva), le nuove fermate
del bus, una volta completate con vetri, panchine ed illuminazione verranno a costare poco più di undicimila
euro l'una. L'intervento è stato finanziato dal Comune di Potenza con fondi Pr usst. Il rinnovamento delle
pensiline, del resto, risultava quanto mai necessario, visto che a più riprese negli corsi anni i cittadini hanno
denunciato lo stato di estremo degrado in cui versavano quelle vecch i e. L'intervento attualmente in corso,
fa sapere l'assessore alla Mobilità Gerardo Bellettieri, fa parte di un programma più ampio di investimenti
per migliorare la mobilità, soprattutto delle persone diversamente abili, denominato «Percorsi e fermate
senza barriere». Al primo intervento attualmente in corso, ne seguirà un altro, da 970.000 euro (fondo di
sviluppo e coesione) grazie al quale verranno installate altre trenta pensiline ed eseguiti una serie di lavori
per abbattere le barriere architettoniche: un collegamento per il ponte attrezzato, un collegamento da viale
del Basento alla stazione Centrale, un ascensore dal tunnel alla piazza della stazione, oltre alla
sistemazione dei marciapiedi. Aggiudicato, infine, l'appalto per l'installazione delle paline della infomobilità:
saranno ottanta, per un importo di circa 900mila euro.
Foto: PENSILINE Le nuove pensiline alle fermate [foto Tony Vece]
Foto: BUS Studenti in attesa alla fermata del bus [foto Tony Vece]
26/10/2016Pag. 33 Ed. Basilicata
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 111
FERROSUD CASTELLUCCIO: RENZI CONFERMA FORNITURE PER HITACH RAIL ITALY E A MATERAÈ UN PA N TA N O «A Pistoia fanno 300 treni mentre qui nemmeno uno» l «Qualcuno spieghi perché a Pistoia si possono fare 300-360 treni e a Matera nemmeno uno». È il vice
presidente de Consiglio regionale, Paolo Castell u c c i o , di Forza Italia, a gettare il sasso nello stagno.
Perché intorno allo stabilimento di Jesce che produce materiale ferroviario, è un pantano. Nessuno si
preoccupa delle sorti di quella che era l'industria metalmeccanica per eccellenza della città. «La settimana
scorsa, esattamente il 17 ottobre, il premier Renzi - spiega Castelluccio - in visita allo stabilimento di Pistoia
di Hitach Rail Italy, in precedenza Ansaldo Breda, ha confermato il contratto di fornitura per lo stabilimento
toscano di circa 300 treni, tra cui Etr 1000 e convogli per il trasporto regionale. Lo stesso premier ha parlato
della possibilità di estendere la commessa del 20 per cento, quindi di arrivare fino a 360 treni. Un'occasione
per il gruppo Ferrovie dello Stato, attraverso Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia, per
ribadire l'attenzione per l'azienda di Pistoia. Qualcuno deve spiegarci a questo punto perché 300-360 treni
si possono fare a Pistoia e nemmeno uno a Matera». Ma Castelluccio ricorda anche che «nel maggio
scorso Trenitalia ha indetto una maxi-gara per costruire 500 treni destinati a potenziare, nell'arco dei
prossimi 5-6 anni, il trasporto regionale italiano. Una commessa del valore di 4,5 miliardi di euro a cui
guardano con estremo interesse tutti principali costruttori di treni del mondo. La città di Matera e la
comunità materana invece rischiano di essere doppiamente penalizzate: senza collegamenti alla rete
ferroviaria nazionale e senza commesse di materiale ferroviario per la Ferrosud. Non basta la solidarietà ai
lavoratori e rivendicare un tavolo nazionale di trattativa con il Governo. Occorre un impegno diretto della
Giunta regionale su Rfi e Ministero alle Infrastrutture tenuto conto che nel contratto di programma con Rfi ci
sono 9 miliardi di euro di investimenti da spendere nei prossimi anni anche nella costruzione di nuovi treni e
carrozze. Lo stabilimento Ferrosud, come dimostrano le commesse eseguite, tra le tante, negli anni
passati, per le metropolitane di Boston, San Francisco, Copenaghen, al pari di quello di Pistoia, è in grado
di produrre carrozze di alta tecnologiae pertanto non può essere tagliato fuori dal giro delle commesse. Non
c'è da perdere più tempo - conclude il vice presidente del Consiglio regionale - per ottenere un piano
industriale in grado di dare tranquillità a lavoratori e famiglie e da Rfi e Ministero ai Trasporti il
riconoscimento di unità produttiva che deve essere messa nelle condizioni di lavorare. È il caso di ricordare
al Governo Renzi e ai manager di Rfi l'esperienza acquisita in oltre 40 anni ed il know how posseduto,
unitamente alle dotazioni ed impianti, che mettono la Ferrosud in condizione di poter costruire qualsiasi tipo
di carrozza in acciaio al carbonio, acciaio inox e lega leggera. A meno che si debba di nuovo far ricorso a
commesse estere nonostante le risorse statali assegnati alle Ferrovie Italiane».
26/10/2016Pag. 38 Ed. Basilicata
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 112
PIANETA SCUOLA LUCI E OMBRE SULLA DIDATTICA RIPRESE INTANTO LE LEZIONI Da lunedì, sonoriprese le lezioni grazie alla sistemazione provvisoria presso il Belluzzi, ma ci sono disagi per i pendolari«ATTENDIAMO CON ANSIA» La preside: «Incrociamo le dita e aspettiamo qualche segnale positivo,anche perchè alternative valide non ne vedo» «Ferraris», ore decisive per la sede dell'ex Fermi Si attendevano notizie ieri, ma la «fumata» è stata ancora... grigia l Ore decisive per l'Ipsia "Fer raris", in attesa di risposte dal Consiglio di Amministrazione della Cassa
Ragionieri in relazione alla possibilità di disporre dell'ex "Fer mi" sino alla fine dell'anno s c o l a s t i c o.
Sino alla tarda serata di ieri, la dirigente scolastica, prof.ssa Rita De Vito , ha aspettato un segnale -
positivo o negativo che fosse -, ma dalla riunione non è trapelato nulla e, con ogni probabilità, il discorso è
rimandato alla giornata di oggi. Come è noto, le riserve della Cassa sono legate alle disponibilità
economiche della Provincia che, nell'e l ab o r a z i o n e del contratto di locazione, ha posto delle clausole
di salvaguardia rispetto alle quali l'en te proprietario dell'immobile di viale Porta Pia continua a tentennare. Il
presidente Mau rizio Bruno , in buona sostanza, ha fatto sapere che la Provincia può coprire le spese sino
a dicembre e senza un centesimo in più rispetto agli 85mila euro proposti. Da gennaio in poi... si vedrà.
«Abbiamo atteso vari giorni, pazienteremo ancora qualche altra ora - ha commentato ieri la preside -. C'è
trepidazione, inutile negarlo, anche e soprattutto tra gli studenti e i loro genitori, anche perchè allo stato non
c'è all'orizzonte una soluzione alternativa valida. Speriamo bene: incroceremo le dita e staremo in allerta
sino a quando qualcuno ci riferirà cosa è stato deciso». Nel frattempo, da lunedì sono riprese, sia pure ad
orario ridotto (dalle 15 alle 18) le attività didattiche, grazie alla sistemazione provvisoria presso l'ex Belluzzi
al rione Casale, di giorno occupato dagli studenti dei liceo scientifico "Fer mi-Monticelli". E probabilmente
già da oggi riprenderanno le lezioni anche quelli del turno serale. Un lento ritorno alla normalità, per
garantire appieno la quale, però, mancano ancora diversi "tasselli", in primis con riferimento al servizio di
trasporto pubblico: «Mentre la Stp - evidenzia ancora la prof.ssa De Vito - è venuta incontro sin da subito e
con grande disponibilità alle nostre esigenze (sicuramente diverse rispetto al primo mese di scuola svolto in
orario diurno nella sede di via Adamello), non la stessa cortesia abbiamo avuto in riscontro dalle Ferrovie
Sud-Est per i nostri studenti che vivono in provincia. Sinora ogni sollecito a rivedere gli orari delle linee
extraurbane è caduto nel vuoto e l'ente continua a restare sordo ai nostri appelli, con conseguenti grossi
disagi per i pendolari che devono raggiungere il Belluzzi e poi tornare a casa». [p. potì]
Foto: CHIUSA PER I N AG I B I L I T À La sede centrale dell'Ipsia «Ferraris», chiusa ormai da diversi giorni
per seri problemi strutturali che mettono a rischio l'incolumità degli studenti
26/10/2016Pag. 30 Ed. Brindisi
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 113
Cimitero Dal 29 ottobre al 2 novembre navette interne gratis Con l'ordinanza dirigenziale numero 1 del 20 ottobre 2016, il dirigente del Servizio Sociale e prevenzione -
Politiche della famiglia, Nicola Ruffo, ha vietato l'accesso al cimitero ai possessori di contrassegno del
parcheggio disabile per la giornata di sabato 29 ottobre 2016. Il concessionario PFC (Progetto Finanza di
Capitanata) ha predisposto, in accordo con l'Amministra zione comunale in occasione della ricorrenza della
commemorazione dei defunti, una navetta per il trasporto pubblico gratuito all'interno dell'area cimiteriale
dal 28 ottobre fino al 2 novembre 2016 (compreso). Il servizio sarà attivo nei giorni indicati dalle ore 8.30
alle ore 12.30 percorrendo tutti e quattro gli ingressi del cimitero (i due di via Manfredonia più i due
posteriori di via Sprecacenere). Le persone con mobilità ridotta potranno parcheggiare l'auto all'in gresso
principale e poi usufruire della navetta per raggiungere la zona desiderata, con partenza dagli uffici
comunali.
26/10/2016Pag. 35 Ed. Foggia
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 114
CONSIGLIO COMUNALE. Molti gli argomenti, approvati debiti fuori bilancio Sicurezza alle " bambinopoli " e regolamento per l'Ecomuseo Una maggiore sicurezza intorno alle bambinoli, ma anche l'approvazione del regolamento sull'Ecomuseo
ed il rinvio di quello sul servizio del trasporto scolastico, mentre la proposta di istituire un evento culturale
denominato " Jazz sotto le stelle " si è trasformato in una verifica sulle azioni di promozione
dell'Amministrazione. Si è occupato di questo il Consiglio comunale ennese aperto con una mozione della
consigliera Stefania Marino che ha chiesto interventi per dare maggiore sicurezza in tutte le bambinopoli ed
in particolare in quella di piazza della Legalità dove non c'è delimitazione con la strada con evidenti rischi
per i bambini. L'assessore Giovanni Contino ha assicurato che c'è già in itinere l'intenzione di intervenire in
questa come in altre bambinopoli. La mozione proposta da Marta Potenza per istituire un evento jazz, è
stata condivisa all'unanimità dall'aula, ma sono arrivate anche le critiche dell'opposizione legate all'idea di
sviluppo turistico e rivolte all'amministrazione con l'assessore Paolo Di Venti che ha elencato alcune degli
eventi appoggiati e promossi dal Comune. Il consigliere Saverio Cuci nel suo duro intervento ha presentato
un emendamento chiedendo di riqualificare i luoghi «prima di pensare agli eventi». Da Mario Tremoglie
invece ancora una volta l'appello per dare slancio ad Enna " città della cultura, universitaria e congressuale
" . L'amministrazione ha poi ritirato il regolamento sul servizio di trasporto scolastico per rivedere la parte in
cui viene definito il " centro abitato " dopo che l'assessore Contino ha rilevato che «l'interpretazione dei
tecnici non risponde alle esigenze dei cittadini» ed ha fatto l'esempio della ex contrada Santa Caterina a cui
è stata data una via ma mancano ancora le opere di urbanizzazione e non è servita dal servizio di trasporto
urbano. Approvato invece il regolamento sull'Ecomuseo che ha già dato alla città due punti accoglienza e
mette insieme le associazioni del settore anche se sono stati pure sottolineati dei disagi con la rete internet
e con la sede di piazza Vittorio Emanuele chiusa da dieci giorni. Approvati infine anche i debiti fuori
bilancio. L'aula tornerà a riunirsi oggi alle 16,30 per riapporre alcuni vincoli sul Parco Urbano; a seguire,
spazio all'assemblea che permetterà di aprire l'iter conoscitivo del Prg. WILLIAM SAVOCA
Foto: AULA CONSILIARE DURANTE L'ULTIMA SEDUTA
26/10/2016Pag. 23 Ed. Enna
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 115
LETOJANNI, DALLA REGIONE CONTRIBUTI PER INCENTIVARE L ' ASSOCIAZIONISMO DEGLI ENTILOCALI Unione dei Comuni, boccata d ' ossigeno L ETOJANNI . Arriva ossigeno dalla Regione per " rianimare " le forme aggregative intercomunali. Risorse
economiche, delle quali l ' assessorato regionale delle Autonomie locali si appresta a effettuare la
ripartizione, ponendosi nelle condizioni di erogare tali provvidenze ai raggruppamenti di enti pubblici, che
ne faranno richiesta. A tal proposito il dicastero palermitano ha diramato una nota, pervenuta anche al
presidente dell ' Unione dei Comuni del comprensorio di Naxos e Taormina, Rosario D ' Amore, contenente
modalità e termini per concorrere al riparto delle somme destinate all ' incentivazione dell ' associazioni
smo comunale, riguardante gli anni 2014, 2015 e 2016. Della lettera ne ha dato notizia Mariateresa Rammi,
assessore del Comune di Letojanni per i rapporti con l ' Unione, della quale fanno parte oltre Letojanni
anche Giardini, Castelmola, Gallodoro e Mongiuffi Melia. Per potersi mettere in lista, al fine di beneficiare
dei fondi previsti per l ' espletamento di una serie di funzioni (da documentare le attività svolte negli anni
2014 e 2015), il sodalizio del polo turistico della Perla (che è l ' unica a mancare ancora all ' appello) deve
presentare relativa istanza entro il 17 novembre, pena l ' esclusione dai finanziamenti. I quali, come si
evince dal decreto assessoriale, contemplano una quota fissa e una variabile, quest ' ultima a secondo del
numero dei servizi espletati. La prima ha diverse sfaccettature: 30mila euro per il fatto di godere dello
status di Unione; 5mila per ciascun Comune aderente; 5mila se il raggruppamento esiste da più di cinque
anni; 2mila, infine, per ogni amministrazione con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. La quota variabile
non potrà, invece, sforare il tetto dei 200mila euro, essendo strettamente subordinata ai servizi espletati,
che non devono essere superiori a 4. Ai componenti l ' aggregazione è fatto obbligo, tra l ' altro, di conferire
a quest ' ultima l ' esercizio, in via esclusiva - e ciò entro il prossimo 31 dicembre - di almeno una funzione
(quale, ad esempio, gestione del verde, servizio di polizia municipale, trasporti urbani o altro). Condizione
indispensabile per poter accedere ai contributi. ANTONIO LO TURCO
Foto: Il presidente dell ' Unione Rosario D ' Amore (primo da destra) con alcuni componenti il sodalizio nella
tappa a Malta relativa al progetto " New Strategies for Participation and Active Citizenship in Eu "
26/10/2016Pag. 24 Ed. Messina
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 116
Aree ad hoc per bus turistici e camper Parcheggi. Zone d ' interscambio servite da navette Meno strisce blu e «riserva» ridotta per i residenti "Ringrazio il comando di Polizia municipale ed il vice sindaco Iannucci per l'impegno nel mettere a punto un
regolamento innovativo, che va oltre alla gestione delle strisce blu. Abbiamo immaginato un servizio di
sosta a pagamento che possa dare ulteriori risposte alla città". Questo il commento del sindaco Federico
Piccitto a proposito del nuovo regolamento per la gestione della sosta a pagamento. L'atto, esitato dalla
Giunta martedì, è stato illustrato nei dettagli dal vicesindaco Massimo Iannucci e dal capitano della polizia
municipale Umberto Ravallese. Novità principalmente nella regolamentazione della sosta degli autobus
turistici, dei mini bus, dei camper e delle auto a lunga sosta. "Al fine di decongestionare il centro città da
questo tipo di traffico - è stato spiegato - abbiamo previsto aree di interscambio collegate al centro storico di
Ragusa superiore e di Ibla attraverso una navetta". Si intende risolvere in questo modo anche i problemi
legati al transito dei bus nella circonvallazione di Ibla o al ponte San Vito, oltre a fornire una prima risposta
alla penuria di parcheggi a Ibla. "Metteremo a regime il sistema di navette che al momento utilizziamo solo
nel corso delle grandi manifestazioni, come Ibla Busker. La soluzione a lungo termine - ha aggiunto il
sindaco - sarà quella di realizzare a Ibla un parcheggio multipiano, alternativa alla quale stiamo lavorando".
La sosta di autobus, minibus, camper verrà dirottata su aree già individuate ed inserite nel bando della
gestione degli stalli a pagamento che dovrebbe partire nelle prossime settimane. La Giunta municipale ha
infatti dato mandato all'ufficio Contratti di avviare il bando. Nel frattempo, fino al 15 novembre è attiva
l'attuale convenzione che probabilmente verrà prorogata in attesa del nuovo gestore. Nei centri storici, solo
alcune novità. Cambia il periodo di riserva delle aree destinate ai residenti: come già avviene a Ibla, anche
a Ragusa superiore la sosta verrà limitata dalle 20 alle 8. Il settore blu invece verrà diminuito di circa 60
stalli rispetto all ' at tuale. Rimarranno blu i parcheggi nel piazzale di fronte all'ospedale Civile. L.C.
Foto: Il capitano della polizia municipale Ravallese, il vicesindaco Iannucci e il sindaco Piccitto
Foto: PIANO ENERGETICO. La Giunta municipale ha approvato, come proposta per il Consiglio
Comunale, l'allegato energeticoambientale al regolamento edilizio comunale redatto come strumento
attuativo di azioni inserite nel Paes comunale approvato dal Consiglio Comunale nel 2015. E ' lo strumento
operativo nel settore edilizio.
26/10/2016Pag. 24 Ed. Ragusa
diffusione:20803tiratura:33216
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 117
MANCIA ELETTORALE Renzi mantiene i treni della vergogna 600 milioni per qualche Sì inCampania A Napoli il No è in vantaggio: il governo tappala voragine di Eav, gestore della disastrosa CircumvesuvianaÈ la stessa azienda che sfiorò uno sciopero contro il taglio dei biglietti gratuiti per i parenti dei dipendentiAUa base della pretesa di corse omaggio e 'era un regio decreto datato 1931 La Lega Nord denuncia:«Queste sono marchette elettorali» CARLO TARALLO B Seicento milioni di euro. Mille miliardi (più o meno) di vecchie lire. È la somma destinata dal governo,
attraverso il decreto fiscale, all'Ente autonomo Volturno, che non si occupa della bonifica di un fiume, ma
che un fiume (di denaro) ha ricevuto da Matteo Renzi. L'Eav, infatti, è l'azienda della Regione Campania
che gestisce il trasporto pubblico locale. Circumvesuviana, Eavbus, Metro Campania, Sepsa: linee
ferroviarie e di trasporto su gomma che - se si fermassero defìnitivamente - lascerebbero a piedi tutta la
regione: 3.100 dipendenti, disservizi a go go e una vera e propria voragine dei conti, che si è allargata anno
dopo anno. Una voragine che Renzi ha pensato bene di «tappare». «A copertura dei debiti del sistema di
trasporto regionale su ferro, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, è attribuito alla Regione
Campania un contributo straordinario - si legge nel decreto fiscale - nel limite di 600 milioni di euro, per
l'anno 2016 per far fronte ai propri debiti verso la società Eav Sri, riguardanti esercizi pregressi per attività
di gestione e investimenti svolte dalFEav sulla rete». Già, perché i 600 milioni di euro non saranno utilizzati
per acquistare nuovi vagoni, migliorare la sicurezza delle linee, assumere nuovi addetti, ammodernare il
sistema di trasporto. No. Serviranno solo a coprire i debiti che Eav ha accumulato nei confronti dei creditori
nel corso di anni e anni di sprechi. E nemmeno tutti: il «rosso» della holding ammonta a 700 milioni di euro.
Roba da portare il libri in tribunale. Di Eav i mass media nazionali si sono occupati pochissimi giorni fa, a
causa di uno sciopero molto particolare (poi revocato) che ha scatenato una vera e propria bufera. A
minacciare di incrociare le braccia, salvo cambiare idea all'ultimo istante, lo scorso 10 ottobre, erano stati in
particolare gli iscritti al sindacato autonomo «Confail». Motivo della protesta? Lo stop ai biglietti gratis per i
familiari dei dipendenti. Proprio così: in base a quanto stabilito da un regio decreto del 1931, i parenti di chi
lavora all'Eav avevano diritto a viaggiare gratis. Un privilegio abolito dal neopresidente, Umberto De
Gregorio, sul quale si era abbattuta l'ira del sindacato. E a proposito di De Gregorio: impegnatissimo sui
social network nella campagna per il Sì al referendum, il presidente di Eav non manca di omaggiare
adeguatamente Renzi e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca: «I giornali - scrive De Gregorio su
Facebook - parlano di 600 milioni per salvare Eav da parte del governo Renzi grazie ad una norma inserita
nel decreto fiscale. La questione è un pochino più complessa. La Regione ci sta lavorando da mesi ed
avremo modo di ragionarci approfonditamente quando il Decreto Legge sarà pubblicato e potremo leggere
il testo definitivo della norma. Ricordo poi a tutti che il decreto legge deve essere convertito in legge dal
Parlamento. Per ora soltanto un grazie al governo Renzi e soprattutto al Presidente De Luca». Già, De
Luca. Il sud, a quanto risulta dai sondaggi, vede prevalere per il momento il No al referendum costituzionale
del prossimo 4 dicembre. E su chi può contare Matteo Renzi per arginare la prevedibile sconfitta nel
Mezzogiorno? Innanzitutto proprio sullo «sceriffo» di Salerno, che però come tutti sanno è un osso duro. La
Lega, a proposito dei 600 milioni destinati all'Eav, ha subito gridato allo scandalo, parlando di
«provvedimento clientelare». «Quella di Renzi - ha attaccato la deputata Barbara Saltamartini - è la politica
delle marchette elettorali». «Parole ridicole della Lega» ha replicato De Gregorio. Comunque sia, un po' di
benzina nel motore del Sì in Campania è arrivata. tik SCHEDA L'Eav (Ente autonomo Volturno) oltre alla
Circumvesuviana gestisce Eavbus, Metro Campania e Sepsa. PLATIA La società, controllata da Regione
Campania, ha 3.100 dipenden' ti.Unnumeroconsiderevoledifamiglie, in vista del referendum del 4 dicembre
26/10/2016Pag. 6
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 118
Foto: ACCONTENTATI Grazie alla mega iniezione di fondi pubblici, ora il debito di Eav è sceso a «soli»
100 milioni
26/10/2016Pag. 6
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 119
Presidio Atm, Giglio: la Regione può sostituire l'azienda inadempiente CAMPOBASSO. Nuova protesta ieri davanti la Prefettura di Campobasso degli autisti dell'Atm che hanno
reclamato il mancato pagamento degli stipendi da parte dell'azienda. Presenti all'incontro anche i sindacati
Faisa-Cisal, Fit-Cisl, Uilt e Ugl che sono stati ricevuti dal Prefetto Francesco Paolo Di Menna. A subire
particolari disagi sono circa 40 autisti dell'azienda di trasporto locale che devono ancora percepire dalle 3
alle 5 mensilità. Da quanto sottolineato dalle proteste altri dipendenti, invece, sarebbero stati pagati in
relazione all'ultima determina di pagamento di settembre per chi non avrebbe presentato un decreto
ingiuntivo. Per risolvere la questione sono state due le soluzioni prospettate al rappresentante del Governo
da parte dei sindacati. "O si fa una determina vincolata al pagamento degli stipendi arretrati - ha detto
Pasquale Giglio della Faisa Cisal ai giornalisti presenti- oppure si intervenga in base alla norma del codice
degli appalti che prevede un intervento sostitutivo. In pratica la Regione entro 15 giorni può sostituirsi
all'azienda inadempiente e pagare le retribuzioni". Un'altra spina nel fianco per i lavoratori è rappresentata
dal mancato versamento dei fondi previdenziali. "Sono due anni che l'Atm non paga i fondi previdenziali -
ha concluso Pasquale Giglio - l'azienda si sta finanziando con il futuro pensionistico dei lavoratori. Inoltre, ci
sono palesi violazioni sui riposi degli autisti". La protesta continua domani con un nuovo presidio davanti il
Consiglio regionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: Il presidio degli autisti Atm ieri davanti la Prefettura di Campobasso
25/10/2016Pag. 3
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Intervento di Giorgio Simonetti Debiti con Trenitalia La Cgil tiene alta laguardia CAMPOBASSO. "Novanta milioni arriveranno per ripianare le residue compensazioni del Contratto di
Servizio tra Regione e Trenitalia". A dirlo Giorgio Simonetti della Federazione Trasporti della Cgil. "E' di per
sé una buona notizia, e non abbiamo nessuna velleità di entrare nel merito della vicenda - continua
Simonetti - ma solo considerare la citata disponibilità finanziaria e l'ambizioso Piano industriale decennale
presentato solo pochi giorni fa dal Gruppo Ferrovie dello Stato". Per Simonetti "con la migliorata situazione,
vorremmo non più assistere a pretestuose chiusure della linea Termoli-Campobasso e vedremmo
finalmente scongiurata la definitiva chiusura della linea CampobassoBenevento, argomento valido e
suggestivo, ripreso autorevolmente dalla Commissione Trasporti del Consiglio Regionale, per congiungere
il Molise alla più incisiva opera infrastrutturale del Sud, la costruzione della linea Alta Velocità-Alta Capacità
Bari-Caserta- Roma". © RIPRODUZIONE RISERVATA
25/10/2016Pag. 3
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CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 26/10/2016 121