30 marzo 6 aprile

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22 (784) Unità Pastorale della Val Liona Domenica 30 MARZO 2014 - IV di Quaresima Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO Orario: giovedì e venerdì 9.30-12.00 mercoledì 15.30-19.00 (anche per prenotazione stanze e, su richiesta, ricerche in archivio) Telefono fisso 0444/889557 Cell. Parrocchia 347 3327097 e-mail: [email protected] bollettino e notizie in rete www.upvalliona.joomlafree.it Domenica 30 Marzo LA PAROLA dal Vangelo di Giovanni (9,1-41) In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io so no andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!».Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevan o paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.Gesù seppe che l’av evano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane». Quarta settimana di Quaresima: Gli occhi lavati dall’acqua: In questa domenica al termine della Messa, ciascuno può accedere al fonte battesimale e lavarsi gli occhi con un po’ d’acqua. Questa settimana, nei momenti di preghiera in famiglia e in parrocchia il gesto può essere ripetuto ogni giorno, dopo aver ascoltato il testo biblico. Abbiamo incontrato il pozzo per dialogare con Gesù: oggi incontriamo il fango per vedere Gesù e credere che lui è il figlio dell’uomo. Vedere è credere. I nostri bui, i nostri perché, le nostre paure e la nostra cecità sono le vie per incontrarlo. Lasciamoci coprire gli occhi con il fango per poter vedere dentro la nostra realtà la sua luce che rischiara le tenebre. Chiediamoci: come ci ha aperto gli occhi? Di chi si è servito per lavarci gli occhi?

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Unità Pastorale della Val Liona

Domenica 30 MARZO 2014 - IV di Quaresima

Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO Orario: giovedì e venerdì 9.30-12.00

mercoledì 15.30-19.00 (anche per prenotazione stanze e, su richiesta, ricerche in archivio)

Telefono fisso 0444/889557 Cell. Parrocchia 347 3327097

e-mail: [email protected] bollettino e notizie in rete

www.upvalliona.joomlafree.it

Domenica 30 Marzo

LA PAROLA dal Vangelo di Giovanni (9,1-41) In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!».Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

Quarta settimana di Quaresima: Gli occhi lavati dall’acqua: In questa domenica al termine della Messa, ciascuno può accedere al fonte battesimale e lavarsi gli occhi con un po’ d’acqua.

Questa settimana, nei momenti di preghiera in famiglia e in parrocchia il gesto può essere ripetuto ogni giorno, dopo aver ascoltato il testo biblico.

Abbiamo incontrato il pozzo per dialogare con Gesù: oggi incontriamo il fango per vedere Gesù e

credere che lui è il figlio dell’uomo. Vedere è credere. I nostri bui, i nostri perché, le nostre paure e la

nostra cecità sono le vie per incontrarlo. Lasciamoci coprire gli occhi con il fango per poter vedere

dentro la nostra realtà la sua luce che rischiara le tenebre.

Chiediamoci: come ci ha aperto gli occhi? Di chi si è servito per lavarci gli occhi?

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S.MESSE dal 30 marzo al 6 aprile 2014

attenzione al cambio di luogo sabato prossimo

DOMENICA 30 MARZO -IV Quaresima Sam 16,1.4.6-7.10-13 Sal 22 Ef 5,8-14

Gli occhi lavati dall’acqua Gv 9,1-14

9.00 S.GERMANO

10.30 GRANCONA

15.00 SPIAZZO

LUNEDI 31 marzo Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato

VILLA ore 19.00 – Visentin Rosanna - Trivellin Livia – Franchetto, Bressan, Cazzola e familiari -

– ann. Ceretta Alessandro e Franchetto Matilde – ann. Zulian Danila – Ferraro Ettore e Paiola Angelina

MARTEDÌ 1 aprile Dio è per noi rifugio e fortezza

CAMPOLONGO ore 7.30 (mattino) - ann. Cantarella Carla – Bottona Luigi e Angelina

MERCOLEDÌ 2 aprile Misericordioso e pietoso è il Signore

GRANCONA ore 19.00 – ann. Spoladore Mario

GIOVEDÌ 3 aprile Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo

SPIAZZO ore 19.00 – ann. Trevisan Severino e famiglia

CAMPOLONGO ore 20.00 ADORAZIONE EUCARISTICA per tutti VENERDÌ 4 aprile Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato

S.GERMANO ore 19.00 – 30° Sartori Ada (deceduta a Cardano al Campo-Varese)

– ann. Sartori Rino e Silvio – Trestini Romildo e fam. Bisognin

SABATO 5 aprile Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio

CAMPOLONGO ore 11.00 matrimonio di Godalli Maurizio e Peruzzato Iessica

S.GERMANO ore 18.30 prefestiva

DOMENICA 6 APRILE V Quaresima Ez 37,12-14 Sal 129 Rm 8,8-11 Gv 11,1-45

Chiamati per nome

9.00 SPIAZZO Presentazione ragazzi PRIMA COMUNIONE

10.30 VILLA Presentazione battezzandi

15.00 CAMPOLONGO

AVVISO IMPORTANTE PER LA VISITA AGLI ANZIANI E AMMALATI

Don Domenico farà visita agli anziani e ammalati della nostra Comunità nelle famiglie, negli

ospedali e nelle case di riposo, durante la settimana precedente alla Settimana Santa – dal 7 al

12 aprile – per portare l’augurio di buona Pasqua.

Vi preghiamo di comunicare ai Ministri straordinari della Comunione, o agli Amici nel

bisogno, oppure nelle Sacrestie o in Ufficio Parrocchiale, gli indirizzi delle abitazioni, delle

case di riposo e dei reparti ospedalieri dove Domenico don potrà incontrare le persone. Grazie

Impegni settimanali dell’Unità Pastorale

Domenica 30 GRANCONA

S. GERMANO

10.15

16.00

Coro Aquiloni per animare la Messa

IV incontro gruppo famiglie battezzandi: Il rito del Battesimo

Lunedì 31 MONTEBELLO

MELEDO

20.30

20.00

Incontro con i Capi-Coca Scout del vicariato

S.Messa vicariale per i Missionari martiri, segue veglia

Martedì 1 SPIAZZO 20.45 Prova Schola Val Liona

Mercoledì 2

SPIAZZO

SPIAZZO

CAMPOLONGO

20.30

20.30

20.00

Amici nel Bisogno preghiera e ascolto

Responsabili liturgia e cori per preparare Settimana Santa

Confessione fidanzati

Giovedì 3 CAMPOLONGO

SPIAZZO

20.30

21.30

ADORAZIONE EUCARISTICA per tutti

Presidenza CPU (dopo l’adorazione)

Venerdì 4

SPIAZZO

SPIAZZO

14.30

20.30

Partenza per Monte Berico Camm. Penitenziale anno A

Quarto e ultimo incontro vicariale “Il ruolo del canto nella

liturgia” invitati tutti i cantori

Sabato 5 S.GERMANO 15.00 Prove coro Aquiloni

Domenica 6

VILLA

16.00 Prima Confessione

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DOMENICA 6 APRILE

A VILLA DEL FERRO ORE 16.00

questi ragazzi del cammino penitenziale

incontreranno per la prima volta

LA MISERICORDIA DI DIO

Capitanio Michael Chiodi Filippo Cortivo Chiara Danzo Emma

Donatello Lara Donello Sharon

Ferrasin Riccardo Frison Alessandro Fusato Angelica Gaspari Samuel Gentilin Lorenzo

Gobbo Giovanni

Gobbo Nicole Guiotto Massimo Gusella Eleonora Mainente Patrick

Menoncin Francesca Pasqualotto Francesca

Peotta Jacopo Salmaso Nicholas Salvadore Sofia

Santagiuliana Nicolò Sinigaglia Simone

Valè Elettra

“Dio ci perdona sempre, non si stanca di perdonarci. Noi non dobbiamo stancarci di andare a chiedere perdono”

(papa Francesco)

IMPORTANTE: Mercoledì 2 Aprile a Spiazzo alle ore 20.30

Incontro con tutti i responsabili della liturgia e i dei cori parrocchiali

per preparare la Settimana Santa e la Pasqua.

Corso vicariale per lettori e coristi, e per quanti desiderano approfondire e condividere

un’esperienza sulla Parola CHIESA DI Spiazzo

Venerdì 4 aprile ore 20.30

Don Pierangelo Ruaro parlerà del “RUOLO DEL CANTO NELLA LITURGIA”

Sono inviati particolarmente i coristi, gli organisti, i direttori e i responsabili dei cori parrocchiali e quanti amano il canto

GIOVANISSIMI (dalla 1^ alla 3^ superiore) è arrivato il momento di ritrovarci per un altro incontro…

vi aspettiamo mercoledì 2 aprile ore 20.30 in sala Tregnago a Villa i vostri animatori

Speciale catechesi

Mercoledì 4 aprile uscita a Monte Berico per la visita al Santuario e alla Penitenzieria

dei bambini del cammino Penitenziale anno A. partenza da Spiazzo ore 14.30,

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Riportiamo qui di seguito la riflessione proposta ai genitori dei

ragazzi del catechismo

che ci sembra di particolare interesse per tutti.

« Gesù disse: seguitemi

CONOSCERE E VIVERE IL VANGELO PER AVERE LA VITA

GRUPPO 1/ Dio si è fatto carne I Vangeli ci descrivono Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio, nella sua umanità, come una persona che dorme, che

mangia, che si rallegra, che ama, che piange, che soffre. Essi ci raccontano la sua umanità in maniera semplice ed

insieme sconvolgente: lo descrivono mentre riposa su un cuscino, mentre cammina avanti ai discepoli impauriti

per lastrada che conduce a Gerusalemme, mentre mangia e beve con i peccatori e leprostitute, mentre piange alla

morte dell’amico Lazzaro. Ricordiamo pure quanto Gesù amasse i bambini e a chi chiedeva loro di non

disturbare il Maestro, rispondeva di lasciarli andare da Lui, li accarezzava e li benediceva.

GRUPPO 2/ La nostra quotidianità è benedetta da Dio Capite la forza e la bellezza di questa verità? Dio è totalmente presente inCristo, è totalmente presente nella

concretezza del suo corpo, della sua vita! Frala carne umana, così fragile e debole, così soggetta all'usura del

tempo e allamorte, e lo splendore di Dio non c'è più opposizione. Al momento dellaTrasfigurazione, a tre degli

apostoli fu concesso di contemplare l'umanità diGesù risplendente della luce di Dio, completamente ripiena della

sua presenza.Da sempre l'Incarnazione di Dio in Gesù ha aiutato l'uomo a vivere l'apparente

opacità della vita. Senza la sua presenza nel mondo, si sarebbe potuto pensareche la quotidianità della vita, le

cose da fare e disfare ogni giorno, per poidoverle rifare di nuovo, non potessero avere niente a che fare con Dio.

Daquando Gesù ha portato Dio nella carne umana, ecco che tutte le coserisplendono nella loro bellezza, nel loro

significato. Certo, noi proviamo ancora la fatica, talvolta anche la ripetitività. Pensatea quanti gesti ripetiamo

ogni giorno per accudire i bambini che crescono e aquanta fatica costa stargli vicino di notte, quando non fa

dormire. Mal'Incarnazione ci assicura che Dio ha così tanto amato la nostra vita daassumerla. Per questo abbiamo

la certezza che Dio ci vuole proprio in quella vitanella quale ci ha posto. Così non chiediamo più che la nostra

giornata duri 36 ore o 12 ore al posto di 24. Se Dio ci ha dato quel tempo, è quel tempo che èbenedetto. Se ci fa

incontrare quelle concrete persone, proprio quelle ci affida,perché possiamo camminare con loro.

GRUPPO 3/ Vivere da figli del Padre Al cuore di questa accettazione della realtà, sta proprio la realtà dell'essere Figlio. Gesù ha insegnato agli uomini

a vivere da figli di Dio. Un grande studioso ha dato una spiegazione perfetta del famoso comando di Gesù: «Se

non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,2). Questo autore,

Jeremias, lo commenta così: «“Diventar di nuovo bambino” significa imparare a dire di nuovo Abba». È proprio

questo il Vangelo: vivere la vita come figli del Padre, come figli di Dio. Con la fede scopriamo che non esiste

niente di più bello che vivere la nostra esistenza, certi della relazione con Dio, come figli. Il cielo non è vuoto, si

china sulla terra, sulla nostra vita, e tutto ciò che noi viviamo acquista pienezza di significato. Così pure il nostro

impegno nel mondo, le persone care, i figli che Lui ci ha donato, quelli che più amiamo e quelli difficili da

amare.

GRUPPO 4/ Leggere i Vangeli per accogliere la Parola di Dio che illumina la vita. Gesù non ha scritto niente, proprio perché Egli stesso è la Parola di Dio completa, più perfetta di qualsiasi Libro.

Ma i Vangeli sono stati scritti perché noi possiamo avere continuamente accesso a Lui. Le parole dei Santi

Vangeli sono state scritte perché nell'oscurità della vita noi possiamo avere sempre con noi la luce della Sua

presenza. A partire da quelle parole ispirate da Dio noi possiamo credere e, credendo, avere la vita. Per questo la

Chiesa proclama in ogni Eucarestia quella Parola e raccomanda che essa sia letta da tutti i cristiani.

CONFRONTIAMO QUELLO CHE ABBIAMO LETTO CON LA NOSTRA VITA REALE:

QUALE RIFLESSIONE SUSCITA IN NOI?

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NOTIZIE DALLA COMUNITÀ CIVILE

PRO VAL LIONA: domenica 6 aprile propone un’escursione sul sentiero 53 di San Germano dei Berici.

Partenza dalla piazza S.Germano ore 8.30; al ritorno pranzo, su prenotazione, presso la Casa del Giovane.

Prenotazione obbligatoria per il pranzo 340.3915756 per tutte le escursioni si ricorda che i minori dovranno

essere accompagnati da persone adulte.–

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BIBLIOTECA CIVICA di GRANCONA. Mercatino del libro con la libreria Girapagina di Vicenza venerdì 11

ore 9-12 e 15.30-18.30 e sabato 12 aprile ore 9-12 e 15.00-18, 00