I consumatori sono oggi sempre più consapevoli del ruolo svolto
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ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA-DATI GENERALI-
II Istituto ComprensivoVia I. Nievo Giulianova – provincia di Teramo C.A.P. 64022Telefono-fax: 085-8000043Codice istituto: TEIC84400LCF91043500676
Scuola dell’infanziaPLESSI:Lungomare Zara, L’Annunziata, Zona OrtiNumero sezioni: 12Numero alunni: 282Numero alunni stranieri :15Numero docenti: 27Orario: 8,30-16,30 dal lunedì al venerdì
Scuola primariaPLESSI:Zona Orti, Via LepantoNumero classi: 29Numero alunni: 611Numero alunni stranieri: 35Numero docenti: 48Orario: 8,15-12,45 dal lunedì al sabato
Scuola MediaPLESSI: Bindi – AnnunziataNumero classi: 16Numero alunni: 336Numero alunni stranieri: 30Numero docenti: 39ORARIO: 8,20–13,20
Corso MUSICALE (Pomeridiano)ORARIO: Lunedì- martedì- mercoledì-giovedì-dalle ore 14 alle ore 18
Personale A.T.AN°1 Direttore generale servizi amministrativi
N°7 Assistenti amministrativi di ruoloN°15 Collaboratori scolastici di ruoloN° 1 Collaboratori scolastici non di ruoloL.S.U.-S.F.L. Soc.CooperativaN°6 Lavoratori in mobilità (4 ore giornaliere )N°1 Bibliotecari (docenti collocati fuori ruolo permanentemente)N°4 Docenti collocati annualmente
DIRIGENTE SCOLASTICO: DOTT. AVOLIO Vincenzo
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO:SCUOLA MEDIA: Prof.GOZZI CarloSCUOLA PRIMARIA: Ins.BRUSCA Anna Rita*
INSEGNANTI FUNZIONI OBIETTIVO
GESTIONE DEL P.O.F. E COORDINAMENTO DEI PROGETTI (AREA 1) Ins.DI IORIO Maria, Prof.ssa ROSATI Anna
AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO Prof.ssa Ruffini Maria Grazia, Ins.DI TEODORO Anna
RAPPORTI ENTI LOCALI Prof.ssa DI DOMENICO Santina, Ins.SPINOZZI Lolita
CONTINUITA’ CURRICOLARE (AREA 2) Ins.CREATI Maddalena, Prof.ssa Cappelletti Rosella
INCLUSIONE HANDICAP DSA BESProf.ssa NEPA Concetta
Orario ricevimento Dirigente scolastico: GIOVEDI’ DALLE ORE 11,30 ALLE ORE 12,30
Orario apertura segreteria al pubblicoDAL LUNEDI’ AL SABATO DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12,30MERCOLEDI’ 15.00-17.00
LA NOSTRA SCUOLA…OGGI
La scuola primaria, in seguito all’emanazione del regolamento che prevede un nuovo ordinamento (d.p.r. 20 marzo 2009 n.89), si interroga su quali modifiche dovrà apportare alla propria organizzazione didattica.Nei documenti ufficiali, da ultimo nell’Atto di indirizzo emanato dal ministro dell’Istruzione (8 settembre 2009), c’è un importante
riconoscimento dell’autonomia, definita “quadro di riferimento irrinunciabile”, e questo carica le scuole di maggiori responsabilità e discrezionalità, anche con riferimento all’impiego del personale docente.L’attuazione delle nuove norme è diluita in un quinquennio e coesistono più modelli orari.
Per la scuola dell’Infanzia del II Istituto comprensivo di Giulianova, l’organizzazione è rimasta invariata.La scuola primaria si è organizzata con 27 ore settimanali per tutte le classi , mentre l’assegnazione degli organici ha salvaguardato alcune ore che saranno destinate alle sostituzioni e alle attività di compresenza nelle classi di supporto.
Dall’Atto di Indirizzo i docenti del II Istituto Comprensivo colgono il richiamo ad alcuni principi essenziali, alcuni criteri guida per la Scuola Primaria e dell’Infanzia:
l’esigenza di adeguarsi ai discorsi pedagogici; l’insistenza sul recupero di livelli sicuri di alfabetizzazione
strumentale; il richiamo ad una valutazione più rigorosa, al fine di evitare
evidenti difformità tra valutazioni interne e rilevazioni esterne degli apprendimenti;
l’invito a confrontarsi con il tema degli standard di apprendimento, anche in chiave internazionale;
il recupero della continuità inteso non solo come raccordo o curricolo verticale, ma come scansione di tappe intermedie e traguardi, da rendere più espliciti e meglio definiti.
Su questa piattaforma di maggiore rigore cognitivo, si snodano il tema della convivenza e delle regole, dell’educazione alla cittadinanza, dell’inclusione dei disabili e degli stranieri.
LA CITTADINANZA ATTIVA
L’Istituto, come prevedono le Nuove Indicazioni per il curricolo, persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.
VERTICALELa vita di ogni persona è diventata un intreccio complesso in cui
esperienze multiformi ed eterogenee si incontrano ed interagiscono.La scuola s’impegna a promuovere un sentimento di
appartenenza alla propria comunità nazionale ed europea che sia
forte ma nello stesso tempo aperta ad altre esperienze e ad altre culture.
E’ necessario privilegiare i legami sui quali si fonda una comunità, con le varie tradizioni e le varie stratificazioni culturali che ci provengono dagli spazi e dai tempi della nostra storia.
ORIZZONTALEIl nostro Istituto si prefigge di perseguire un’attenta
collaborazione con le famiglie e con attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative
I CRITERI GUIDA PER LA SCUOLA MEDIA BINDI ANNUNZIATA:
valorizzare l’iter formativo degli alunni affinchè il processo di apprendimento possa portare ricchezza di esperienze, conoscenze e competenze personali;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo in forme di interazione;
attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità affinchè non diventi disuguaglianza;
realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, per dare senso e significato a ciò che l’alunno“va imparando”.
PREMESSA
Attraverso il presente Piano dell’Offerta Formativa, il II Istituto Comprensivo di Giulianova comunica all’utenza le linee- guida dalla propria impostazione educativa e didattica.Per l’anno scolastico 2014/2015 la scuola intende operare con flessibilità, autonomia e gradualità, ma in coerenza con il Decreto Ministeriale del 31/07/2007 che ha emanato le Indicazioni del Curricolo per la scuola dell’infanzia e per il I Ciclo di istruzione.La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio per far sì che ognuno possa “svolgere”, secondo
le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 della Costituzione).Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, che nel processo di apprendimento possono portare ricchezza di conoscenze e competenze personali;
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo in forme di interazione;
promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e strategie che favoriscano la costruzione di itinerari personali;
favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi;
attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, affinché non diventi disuguaglianza;
realizzare percorsi formativi in forma di laboratorio, al fine di favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
SITUAZIONE AMBIENTALE
Giulianova si estende lungo la costa adriatica, delimitata a sud dal fiume Tordino e al nord dal fiume Salinello, su una superficie di 27,4 Kmq con oltre 21977 abitanti.La città è suddivisa in quattro quartieri: il Lido, che costituisce la zona di rilevanza turistica; L’Annunziata, nella zona sud dove nacque e si sviluppò in origine la colonia romana di Castrum Novum; il Paese dove si trova il centro storico; Colleranesco che, insieme a Case di Trento, costituisce la diramazione del nucleo urbano verso le zone agricole interne.La pesca, il turismo, il terziario, molto sviluppati, sono i cardini dell’economia di Giulianova.Il porto (sia turistico che commerciale) e il mercato ittico, tra i più importanti della costa, garantiscono lavoro a molti operatori del settore.Il Lido concentra le maggiori attività, dirette e indotte, legate al turismo: sia nelle zone centrali che in quelle adiacenti al lungomare si estende la rete alberghiera supportata dai campeggi (agli estremi
nord e sud) e dagli stabilimenti balneari, ma anche dai numerosi ristoranti ed esercizi commerciali. Nella zona del quartiere Colleranesco, lungo la statale 16 da e per Ancona, presenti numerose attività artigianali e industriali che in questo periodo risentono della crisi economica nazionale e internazionale Il II Istituto comprensivo di Giulianova è situato nella zona Lido e comprende la Scuola Secondaria “Bindi” (zona Orti) e succursale (L’Annunziata), le scuole primarie “Don Milani” a zona Orti, sede anche della Dirigenza e “G.Braga” a via Lepanto, le scuole dell’infanzia “Don Milani”, nello stesso edificio della scuola primaria, via Simoncini e L’Annunziata.In linea di massima le famiglie dei bambini che frequentano le scuole del Circolo, hanno un reddito basato su attività eterogenee, non riconducibili a settori fortemente caratterizzati. In generale, il problema disoccupazione è presente. Da analisi condotte è emerso che la maggior parte dei genitori ha un livello di istruzione superiore. All’interno delle scuole vi è la percentuale del 15% di presenza etnicamente diversificata, in costante aumento, ma integrata con la realtà sociale di Giulianova. Si rileva la presenza di un gruppo di genitori che affronta con particolare impegno e coinvolgimento il rapporto scuola – famiglia, creando anche spazi e progetti che costituiscono un arricchimento per la scuola e per l’istituto comprensivo.
RISORSE DELTERRITORIO
CULTURALI SOCIALI SPORTIVE
Biblioteca civica V. Bindi
Centro sportivo comunale
Palazzetto dello sport
Centro di servizi cult.Regione Abruzzo
Centro sportivo C.u.o.r.e.
Campi di calcio
Centro documentazioneMusicale G. Braga
Croce Rossa Italiana Campi da tennis
Biblioteca P. Donatelli Centro assistenza anziani
Pattinodromo
Pinacoteca civica V. Bindi
Centro handisport Costantini
Piscina
Centro congressi kursaal
Centro accoglienza dono di Maria
Palestre
Museo d’arte dello Splendore
Centro scuola Massi Associazioni sportive private
Cinema e teatri Anfas Pista di atletica
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
L’ambiente scolastico, gli Enti Locali, l’azienda ASL, le forme di associazionismo culturali, ricreative, sportive, sociali presenti nel territorio, costituiscono un unico habitat di vita degli alunni e rappresentano un’entità unitaria di riferimento, in vista di un programma educativo territoriale in cui siano precisati i compiti e le responsabilità di ciascuno.Il II Istituto Comprensivo di Giulianova intende continuare ad essere componente attiva della comunità sociale mostrando la propria progettualità, esibendo le proprie esperienze e contribuendo a concretizzare la “strategia dell’attenzione “ della scuola verso la società e della società verso la scuola.La scuola propone momenti di integrazione con il territorio in forma creativa e con carattere di estemporaneità, al termine dei progetti attivati. La scuola “esce” sul territorio per:
conoscerlo, comprenderlo e valorizzarlo in modo più ampio e approfondito attraverso itinerari guidati, mostre, feste, tradizioni… I docenti intendono promuovere viaggi di istruzione e uscite sul territorio come iniziative complementari alle attività didattiche, collegati alla programmazione educativa e ai curricoli, essendo utili occasioni per arricchire il patrimonio culturale e la socializzazione degli alunni;
utilizzarne spazi e servizi (biblioteche, musei, pinacoteche, centri culturali, centri sportivi).
Il territorio “entra” nella scuola con le sue istanze, i suoi stimoli e le sue risorse:
convenzione della gestione di servizi pre e post scuola e di assistenza per alunni in difficoltà;
mensa, trasporti, equipe medico-psico-pedagogica; contributi per la realizzazione dei progetti del POF; partecipazione ad iniziative promosse dall’amministrazione
comunale, provinciale, regionale, nazionale; progetto AIRC “Con la ricerca contro il cancro”, le arance della
salute” (a gennaio 2015 si effettuerà la vendita delle arance in tutti i plessi dell’Istituto comprensivo);
prove di evacuazione in ottemperanza alla legge 626; progetto “In libreria con la classe”; progetto CIP per favorire l’inclusione di alunni diversamente
abili attraverso l’attività motoria; eventuali altri progetti sportivi proposti; teatro in lingua classi III scuola media; progetto” Noi della Don Milani andiamo a scuola in BICIBUS; progetto vela;
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
La scuola intende promuovere costantemente una collaborazione educativa con i genitori, con l’obiettivo di stringere rapporti e relazioni costanti che definiscano e riconoscano i reciproci ruoli “supportandosi vicendevolmente nelle comuni finalità educative”.
I rappresentanti dei genitori all’interno degli Organi Collegiali (Consigli d’Interclasse/Intersezione, Consigli di classe, Consiglio di Istituto), partecipano attivamente alla gestione dell’attività scolastica sia nelle fasi di progettazione, sia in corso di realizzazione che nel momento della verifica sulla qualità dei progetti attivati.
Per favorire il dialogo e la collaborazione, la scuola utilizza:
distribuzione del diario scolastico ad ogni alunno con il patrocinio dell’amministrazione comunale e altri partners;
accesso al registro elettronico con credenziali individuali; incontri tra docenti e genitori con modalità assembleare e
individuale; coinvolgimento dei genitori in attività ricreative e culturali.
PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO
Le scuole medie, primarie e dell’infanzia del 2° Istituto Comprensivo di Giulianova, in riferimento alla Carta dei Servizi, si attengono ai seguenti principi:
uguaglianza, in quanto garanzia di pari opportunità per tutti gli alunni;
educazione alla civile convivenza democratica; imparzialità e regolarità del servizio; accoglienza e integrazione ai fini del superamento delle
situazioni di difficoltà e disagio degli alunni; diritto alla scelta delle famiglie ed il relativo superamento degli
ambiti territoriali per le iscrizioni degli alunni nei limiti della capienza obiettiva;
elaborazione del contratto formativo in base al quale all’inizio dell’anno vengono stabilite regole condivise da docenti e studenti e presi accordi rispetto agli impegni di studio e al materiale scolastico.
Rispetto al contratto lo studente deve condividere: i traguardi di apprendimento da raggiungere; la consapevolezza del progredire del suo apprendere; la fiducia nelle sue potenzialità.
Il docente deve: illustrare l’offerta formativa; motivare l’intervento didattico;
esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione.
Il genitore deve: conoscere l’offerta formativa, esprimere pareri e proposte;
I meccanismi di responsabilità e decisione sono contenuti nella Carta dei servizi. Si considerano fondamentali:
la collegialità docente; la condivisione delle scelte operative attraverso deleghe e
gruppi di lavoro; la flessibilità dell’orario disciplinare, salvaguardando il monte
ore annuale minimo da destinare alle singole discipline; la flessibilità nella formazione dei gruppi di lavoro funzionale ai
progetti; la flessibilità nel predisporre itinerari e percorsi formativi
personalizzati; la trasparenza nelle decisioni; la partecipazione delle famiglie.
PIANIFICAZIONE
Indicazioni per il curricolo; ampliamento dell’offerta formativa in orario scolastico ed
extrascolastico; organizzazione ed intensificazione di iniziative di recupero,
potenziamento e alfabetizzazione per gli alunni stranieri ed italiani;
iniziative di continuità; formazione ed aggiornamento dei docenti; coinvolgimento alla vita della scuola di alunni, famiglie,
territorio; maggiore conoscenza e migliore fruizione dei beni produttivi,
culturali e storici del territorio.
RISORSE INTERNE UTILIZZATE
SCUOLA DELL’INFANZIA
AREA DISCIPLINARE PLESSOZONA ORTI
PLESSO VIA SIMONCINI
PLESSO L’ANNUNZIATA
SOSTEGNO DIDATTICO 2 e 1/2 1/2 1
SCUOLA PRIMARIA
AREA DISCIPLINARE PLESSOZONA ORTI
PLESSOVIA LEPANTO
LINGUA 2 1 1SOSTEGNO DIDATTICO 4 3
SCUOLA MEDIA
AREA DISCIPLINARESOSTEGNO DIDATTICO 2
MATERIALI DIDATTICI
Le scuole dell’Istituto sono dotate di materiali audiovisivi e multimediali, biblioteche, Centro di documentazione educativa e didattica, LIM, laboratori artistici scuola media, forni cottura per la ceramica, palestre ed attrezzature sportive.
OFFERTA FORMATIVA
scuola dell’Infanzia-scuola primaria-scuola media
Gli insegnanti del II Istituto Comprensivo di Giulianova, elaborano i curricoli di studio, tenendo conto delle nuove Indicazioni per il Curricolo, secondo una metodologia operativa di studio e di approfondimento, accompagnata da flessibilità e gradualità di applicazione.
La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Sviluppare l’identità significa: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare
nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;
imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile;
sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.
Sviluppare l’autonomia: comporta l’acquisizione delle capacità di interpretare e
governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le
emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le
proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;
assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare le competenze significa: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere le proprie esperienze e tradurle in tracce
personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi;
sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa:
scoprire gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise;
porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
I Consigli di Interclasse e di Classe hanno stabilito i seguenti obiettivi educativi, didattici e psicomotori (intermedi e operativi)
OBIETTIVI EDUCATIVI
1. Socializzazione ed integrazione nel gruppo classe:
imparare a collaborare con tutti , aiutare ed accettare di essere aiutati;
rispettare le idee e le opinioni degli altri; rispettare le regole della vita di gruppo; comportarsi in modo corretto e responsabile nelle diverse
situazioni.2. Partecipazione ed interesse:
non distrarre il compagno durante il lavoro in classe; partecipare in modo pertinente alle attività, prestando
attenzione agli stimoli proposti; seguire le istruzioni impartite durante l’attività didattica.
3. Impegno: eseguire con regolarità e in modo consapevole i lavori
assegnati ed operare con regolarità;1. Metodo di lavoro:
saper lavorare autonomamente da soli e in gruppo; saper distribuire i propri impegni di studio nel tempo; avviarsi ad apprendere in modo consapevole e non
mnemonico.
La finalità della scuola primaria è la promozione del pieno sviluppo della persona.
Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni :
alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la
dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del
sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni :
nell’elaborare il senso della propria esperienza; nel promuovere la pratica consapevole della cittadinanza
attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base.
FINALITÀ DELLA SCUOLA MEDIA
Considerate le indicazioni del P.O.F. sulle finalità della Scuola Media si intende:
La consapevolezza della propria esperienza
motoria, emotiva e razionale
SCUOLA FAMIGLIA
TERRITORIO
Concorrono a formarenel ragazzo
L’abilità di valutare sé stesso
e le proprie azioni
L’abitudine a riflettere
con spirito critico
La capacità di affrontare in modo
logico gli argomenti
La coscienzamultietnica emulticulturale
La capacità di interrogarsi e comprendere la complessità della vita con la consapevolezza dei propri limiti
La volontà di concepiree attuare progetti di vita Portan
do al
Successo Formativo
promuovere l’educazione a corretti rapporti interpersonali fondati sul rispetto e sulla collaborazione;
promuovere l’educazione al sapere e al saper fare; promuovere la capacità d’interiorizzare il sapere, effettuare
scelte consapevoli acquisendo valori organicamente organizzati; comprendere e mettere in pratica il concetto di uguaglianza nel
rispetto della diversità e delle altre culture; promuovere l’educazione alla coscienza della corporeità e
all’equilibrato sviluppo delle capacità motorie;
OBIETTIVI TRASVERSALI
Ascolto Mantenere l’attenzione all’ascolto Riflettere e chiedere chiarimenti
Conoscenza Ricordare e riconoscere un contenuto in forma praticamente identica a quella nella quale è stato presentato
Comprensione
Leggere in modo corretto Tradurre e/o trasporre un contenuto da una
forma simbolica ad un’altra; Spiegare un contenuto per coglierne il
significato globale e/o implicito.Applicazione
Utilizzare un contenuto in una situazione nuova per risolvere un problema o per apprendere con maggiore facilità
Analisi Scomporre un contenuto nei vari elementi che lo compongono
Individuare le relazioni che intercorrono fra i vari elementi di un contenuto
Sintesi Organizzare e combinare elementi e parti di un contenuto in modo da produrre un nuovo modello o una nuova struttura
Valutazione Avviarsi a saper valutare l’esattezza, la pertinenza, la coerenza, il grado di precisione di un contenuto attraverso il confronto con modelli forniti
Valorizzazione
Cogliere il valore di idee, fatti, metodi, contenuti….
PREMESSA
Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.), previsto dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n. 8/2013 a firma del Capo Dipartimento per l'Istruzione, intende fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, di cui il P.A.I. è parte integrante. Il P.A.I., infatti, non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione. Il P.A.I. non va dunque interpretato come un “piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ad integrazione del P.O.F. (in questo caso più che di un “piano per l’inclusione” si tratterebbe di un “piano per gli inclusi”), e non è quindi un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Tali complessi e delicati
passaggi – proprio affinché l’elaborazione del P.A.I. non si risolva in un processo compilativo, di natura meramente burocratica anziché pedagogica – richiedono un percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante, facilitando processi di riflessione e approfondimento, dando modo e tempo per approfondire i temi delle didattiche inclusive, della gestione della classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva di un miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica, il cui modello – è bene ricordarlo – è assunto a punto di riferimento per le politiche inclusive in Europa e non solo. Il nostro Istituto si propone, quindi, di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine intende:
• creare un ambiente accogliente e di supporto; • sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del
curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; • promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al
processo di apprendimento;• favorire l’acquisizione di competenze collaborative; • promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso
una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Destinatari
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita dell’educazione e/o apprendimento. Si manifesta in un funzionamento problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un piano educativo individualizzato o personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. L’istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità.
A. Rilevazione dei BES presenti a.s. 2014/2015 N°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista - minorati udito 2 Psicofisici 23
2. disturbi evolutivi specifici DSA 13 ADHD/DOP 2 Borderline cognitivo Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 19 Linguistico-culturale (NAI–neo arrivati Gennaio 20___)
6
Disagio comportamentale/relazionale 6 Altro 14
Totali 85% su popolazione scolastica 6,6
N° PEI redatti nell’a.s. ____________ 23N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti in presenza di certificazione sanitaria (Legge 170/2010) nell’a.s. ____________
13
N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti in assenza di certificazione sanitaria nell’a.s. ____________
49
B. Risorse professionali Prevalentemente SI/NO
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità C. M. 8/2013RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI NELLA SCUOLA
specifiche utilizzate in…Insegnanti di sostegno Attività
individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
sì
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
sì
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
sì
Funzioni strumentali / coordinamento
2 per area Integrazione eInclusione
sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
1 referenti BES4 coordinatori BES
sì
Esperti esterni noDocenti tutor no
Altro:
C. Coinvolgimento docenti Attraverso…
Docenti curricolari
Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni noPresenza Commissione BES
sì
Progetti didattico- sì
educativi per l’inclusione dei BES
Docenti di sostegno
Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìTutoraggio alunni sìPresenza Commissione BES
sì
Progetti didattico-educativi per l’inclusione dei BES
sì
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI sìRapporti con famiglie sìPresenza Commissione BES
sì
Progetti didattico-educativi per l’inclusione dei BES
sì
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili
no
Collaborazione con docenti
sì
Altro:E. Coinvolgimento famiglie Condivisione PDP e
scelte educative sìCoinvolgimento in progetti di inclusione no
Percorsi di formazione specifici no
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogiadell’età evolutiva
no
Coinvolgimento in attività di promozione della
sì
comunità educanteCondivisione percorsi orientativi
sì
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocollidi intesa formalizzati sulla disabilità o su disagio e simili
no
Informazione sìConsulenza sìFormazione noProcedure condivise di intervento sulla disabilità
no
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
no
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati
no
Progetti integrati a livello di singola scuola
no
Progetti a livello di reti di scuole
no
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestionedella classe
sì
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
sì
Didattica no
interculturale / italiano L2Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
no
Altro:
Aree di intervento a.s. 2014/2015Sono riportate le aree di intervento per l’a.s. 2014/2015 previste dal
Piano Annuale dell’Inclusione
1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
5. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
7. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
8. Valorizzazione delle risorse esistenti9. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progetti di inclusione
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
GLI e GLH: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferita a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali. Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/ confronto sui casi; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES.Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’a.s.2014-2015
della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni e non DSA; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente). Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Assistente educativa: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità e integrazione nei percorsi didattici e scolastica.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti
Periodicamente vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). Si prevede l’attuazione di interventi e corsi di formazione su:
metodologie didattiche e pedagogia inclusiva;strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;nuove tecnologie per l'inclusione;tecniche riabilitative della letto-scrittura;le norme a favore dell'inclusione;strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Il GLI, come detto in precedenza, rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola stessa ed elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula. La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi di apprendimento della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES, in correlazione con quelli previsti
per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno che, in contitolarità con gli insegnanti di
classe, promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratori ali con gruppi;
assistenti educatori che promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscano l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto, unitamente al docente in servizio in contemporanea;
assistenti specializzati nel metodo ABA; referenti per i BES: tre referenti, uno per ogni ordine di scuola
(infanzia, primaria e secondaria); sportello di consulenza psicologica.
Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all’inclusione e al successo della persona, anche attraverso:
attività per piccoli gruppi (cooperative learning); la presenza di un insegnante tutor;
interventi individualizzati per alunni BES, da effettuare in compresenza e all’interno della classe, in orario aggiuntivo a quello curricolare;
il “Circolino”, servizio di aiuto allo studio per alunni dai 6 ai 13 anni, attivo in orario pomeridiano, che segue bambini e ragazzi nello svolgimento dei compiti scolastici, grazie al lavoro di personale qualificato.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’inclusione scolastica.
La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività.
La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti, per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso:
la condivisione delle scelte effettuate; il coinvolgimento nell’approvazione dei PDP.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
In base alle situazioni di disagio e alle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità – BES). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo – didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzione scolastica e realtà socio – assistenziali o educative presenti sul territorio, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:-rispondere ai bisogni individuali;-monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioniintraprese;-monitorare l’intero percorso;-favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità – identità.
Valorizzazione delle risorse esistenti (punti di forza)Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola; visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori, nonché le proposte didattico – formative per l’inclusione, si ritiene necessaria la presenza di docenti utilizzati come risorsa interna per sostenere gli alunni in particolare difficoltà.I punti di forza della scuola sono:
presenza consistente delle Lavagne Interattive Multimediali (LIM) nelle classi, che rappresen-tano un valido supporto nell’azione educativo – didattica, in particolare per i BES;possibilità di collaborazione con un’esperta psicopedagogica, relativamente alle difficoltà di letto – scrittura;
organizzazione di attività di drammatizzazione e psicomotricità al fine di promuovere l’inte-grazione e prevenire i disagi evolutivi (scuola dell’Infanzia);presenza di uno sportello di consulenza psicologica che collaborerà con gli insegnanti dei vari ordini di scuola per la somministrazione di test d’ingresso e di uscita degli alunni, per il moni- toraggio e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento;l’attuazione, ormai divenuta prassi consolidata dell’istituto comprensivo, del Progetto Ponte per l’inserimento graduale degli alunni, in particolare i BES, nell’ ordine di scuola successivo, con incontri periodici e attività comuni programmate, mirate a favorire l’accoglienza scolastica e a rendere meno traumatico possibile il passaggio tra ordini di scuola diversi.
Per quanto riguarda l’accoglienza e l’iscrizione di alunni stranieri con svantaggio linguistico, la scuola si impegna ad elaborare delle attività atte a verificare l’effettivo grado di conoscenza delle varie discipline da parte dell’alunno, in particolar modo la lingua italiana, per facilitarne l’inclusione e l’inserimento nella nuova classe che non deve essere basato sull’età anagrafica, ma sulle reali abilità e conoscenze possedute dall’alunno.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione (punti di
criticità)
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi
prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita di:
assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti; finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni; assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità; assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità sin dal primo periodo dell’anno scolastico; incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione; risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici; risorse per la mediazione linguistico culturale e per la traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie; definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari; costituzione di reti di scuole in tema di inclusività; costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’inclusione in data 19 novembre 2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26 novembre 2014
CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI
Convegno studi regionali “Disordini e difficoltà scolastiche :condizioni dell’infanzia oggi”Corso per docenti e dirigenti della scuola dell’infanzia e primaria “Bisogni educativi speciali: strumenti di progettazione e gestione didattica”“metodi e strumenti di didattica innovativa nella scuola dell’infanzia”Convegno BESFormazione docenti immessi in ruolo due per l’infanzia e due per la scuola secondaria di primo grado, ore on line, lezioni frontali e con tutorSportello d’ascolto per alunni, genitori, docenti.
I DIPARTIMENTI
Il dipartimento è il luogo di conoscenza delle diverse professionalità presenti nella scuola e di confronto di scelte curriculari e metodologiche ; è il luogo dove si riflette sulla normativa scolastica applicandola in maniera più congrua al proprio contesto scolastico: che tipo di utenza è presente; quali sono i livelli di apprendimento nella media ; quali sono le scelte prevalenti per l’orientamento in uscita.Il nostro istituto,ritiene fondamentale effettuare un’attività di riflessione sui percorsi curricolari di ogni classe dove i docenti sono invitati a confrontarsi , il confronto è fondamentale per arricchire l’apprendimento dell’alunno perché si considera un percorso di cui si deve avere la consapevolezza nella sua interezza: quali argomenti? Con quali metodologie sono stati sviluppati. Quali carenze?Il curricolo verticale però, deve anche interfacciarsi con la scuola successiva ,quindi si rende necessario incontri fra i tre ordini di scuola.Particolare attenzione alle classi ponte, alla verifica dei prerequisiti possibilmente comune per tutte le classi, e alla luce dell’esito delle prove è importante discutere e confrontarsi sulla situazione di partenza degli alunni per adattare meglio la programmazione .Il dipartimento è anche il luogo dove riflettere sulla VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI : si riprendono gli obiettivi formativi delle
indicazioni per il curricolo delle varie discipline e si decidono le linee comuni per la valutazione ; pur nella libertà d’insegnamento che deve essere garantita anche nell’ambito dei lavori del dipartimento . E’ importante discutere sulla VALUTAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE per essere consapevoli delle differenze nella valutazione a seconda degli ordini di scuola. Certamente ogni ordine di scuola avrà i suoi parametri di valutazione e non devono essere modificati per avvicinarsi alla scuola successiva però il docente deve essere consapevole di cosa la scuola successiva richiede e come valuta. RIUNIONI DI DIPARTIMENTO
Nell’anno scolastico 2014/2015 l’ Istituto Comprensivo ha espletato il seguente progetto esecutivo annuale, prevedendo 4 incontri della durata di circa 2 ore ciascuno così suddivisi:
1. Discussione programmazione annuale specifica di ogni disciplina argomentando i più salienti nodi didattici da affrontare e le fasi del lavoro scandite. Riflessione sul documento finora realizzato e in fase di
integrazione e di adattamento. Riflessione sulla successione dei contenuti basata dall’
esperienza della scuola:
analisi dei contenuti effettivamente trattati nei periodi didattici
confronto dei tempi di lavoro definizione degli standard di apprendimento
2. Prevedere verifiche degli apprendimenti con modalità comuni: far emergere i nuclei portanti della disciplina attraverso il
confronto tra le progettazioni disciplinari dei singoli docenti: ciò che è comune è ciò che tutti ritengono contenuto fondamentale e su quello si può impostare la rilevazione periodica degli apprendimenti.
3. confronto sul metodo: in particolare le attività e i contenuti ritenuti significativi, e i
principi metodologici a cui fare riferimento, al fine di condividere un linguaggio comune tra le diverse scuole.
strutturare un item in un modo piuttosto che in un altro può fare la differenze per gli allievi; va sempre ricordato che non esiste un metodo migliore di un altro, ma diversi metodi che mostrano la loro efficacia nelle diverse situazioni educative.
4. Confronto fra docenti : Si confrontano ed operano docenti della stessa area
disciplinare appartenenti alla Scuola Primaria e alla Scuola Secondaria di I grado, docenti della scuola dell’Infanzia e primaria sui campi di esperienza sui seguenti punti:
le competenze in uscita / ingresso, cioè le capacità che si ritiene i bambini debbano aver acquisito al termine del percorso scolastico alla scuola dell’infanzia, funzionali ad un proficuo approccio agli apprendimenti specifici della scuola primaria e dalla primaria alla secondaria. Tale definizione rappresenta un impegno da parte delle scuole ad operare nella direzione indicata:
- condividere una base comune, non solo di obiettivi ma anche di percorsi operativi,
- mostrare alla scuola il tipo di lavoro che viene svolto con i bambini, la metodologia e le proposte didattiche, ma decisivi per la definizione del curricolo.
le situazioni critiche, cioè i “casi” difficili che richiedono un approccio particolare. Rispetto a questi cercare di sviscerare i “problemi”, individuando i segnali o i disturbi a cui prestare attenzione e concordando linee comuni a cui attenersi al fine di prevenire e affrontare le difficoltà di apprendimento.
Al termine di ogni incontro verrà redatto un verbale che annoterà le attività svolte all’interno di ogni dipartimento.
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PROGETTO CONTINUITA’ E DUCATIVO-DIDATTICA’
SCUOLE INTERESSATE
NIDI COMUNALIINFANZIA ANNUNZIATAINFANZIA DON MILANIINFANZIA SIMONCINIPRIMARIA BRAGAPRIMARIA DON MILANISECONDARIA BINDISECONDARIA ANNUNZIATASCUOLE PARITARIE
ANNO SCOLASTICO 2014/2015PREMESSA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
Da tempo il corpo docente del 2° istituto comprensivo di Giulianova è impegnato nel coinvolgimento didattico ed emotivo del progetto educativo di continuità, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria ,con la partecipazione delle scuole paritarie ed i nidi del territorio. Continuità significa progettare iniziative didattiche congiunte, un esempio concreto è quello dei progetti-ponte che di anno in anno possono trovare una realizzazione diversa , a seconda della progettazione didattica concordata a livello di istituto. In questo percorso sono racchiusi interrogativi, problemi, ansie degli alunni e dei genitori; pertanto le insegnanti saranno impegnate a favorire una concreta partecipazione in itinere per facilitare il passaggio. Il progetto infanzia-primaria vedrà gli alunni impegnati in “Una storia interrotta” dal titolo( “Mastro Disastro e…poi?”);Il progetto infanzia-nido impegnerà i più piccoli a muoversi nel loro ambiente con “Mi divertono i racconti con la mimica–gestuale ;Il progetto primaria –secondaria verterà sull’esperienza di “Una giornata tipo” e/o “Una lezione in comune” nelle classi prime delle scuole secondarie.
FINALITA’ GENERALI
o Consentire agli alunni di conoscere in modo graduale gli ambienti della scuola successiva per limitare le ansie del nuovo
o Realizzare, fra le insegnanti, uno scambio d’informazioni utili alla conoscenza degli alunni e dei percorsi didattici da loro effettuati.
o Instaurare un dialogo continuo per tra i vari ordini di scuola per un adeguato coordinamento verticale
o Sperimentare attività in cui i “più grandi” con la loro esperienza rassicurino i “più piccoli”.
OBIETTIVI COMUNI
Capacità di organizzare con gli altri situazioni ed azioni insieme
Accogliere il “nuovo” nel rispetto delle regole Documentare con elaborati di vario tipo, alcune tra le
competenze maturate
PROGETTO INFANZIA-PRIMARIA
Una storia interrotta (Mastro Disastro e…poi?)
SCUOLE INTERESSATE
INFANZIA ANNUNZIATAINFANZIA DON MILANIINFANZIA SIMONCINIINFANZIA PARITARIAPRIMARIA BRAGAPRIMARIA DON MILANI
PREMESSA INFANZIA - PRIMARIA
Ormai da tanti anni ,il corpo docente del 2° istituto omprensivo è sensibile e impegnato nel coinvolgimento didattico ed emotivo del progetto continuità.Il progetto continuità nasce per accompagnare i bambini ad affrontare il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.In questo passaggio sono
racchiusi ,interrogativi,problemi,ansie degli alunni e dei genitori,nasce così tanta sensibilità da parte dei docenti che permetterà una concreta partecipazione da parte degli alunni.Il progetto infanzia-primaria vedrà impegnati gli alunni delle due scuole nel progetto :”Una storia interrotta”dal titolo ( Mastro Disastro ….e poi?)
RACCORDO CULTURALE
FINALITA’
Favorire il passaggio alla scuola primaria attraverso lo scambio di informazioni, di progettazione e di verifica di attività educative e didattiche
Sperimentare da parte degli alunni della scuola primaria un ruolo di responsabilità attiva
Realizzare fra le insegnanti ,uno scambio di informazioni sugli alunni
Effettuare le informazioni di passaggio per la conoscenza degli alunni
OBIETTIVI
(per gli alunni dell’infanzia)
Facilitare il passaggio tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria mediante strategie operative in attività comuni
Condividere con gli alunni della scuola primaria nuove esperienze
OBIETTIVI
(per gli alunni della scuola primaria)
Rendere possibile agli alunni della scuola primaria la memoria storica delle esperienze attraverso l’interagire.
Condividere l’esperienza ,sviluppando lo spirito di collaborazione
TRAGUARDI INFANZIA TRAGUARDI PRIMARIA
Campi di esperienza Aree disciplinari
I discorsi e le parole
1-Individuazione dei momenti fondamentali di una storia2-illustrare personaggi e ambienti di una storia
Immagini,suoni,colori
1- Favorire attività comuni
Conoscenza del mondo
1-Conoscere un nuovo ambiente per vivere serenamente il passaggio
2-Rappresentazione grafica del nuovo ambiente
lingua italiana
1-Lettura di una storia
2- Inventare il finale di una storia
Educazione all’immagine
1- Vivere serenamente nuove esperienze attraverso il fare
Area matem.-scient.-tecnologica
1-Dare la possibilità ai bambini della primaria la memoria storica attraverso il vivere insieme
2- Descrizione dell’ambiente fisico
RACCORDO METODOLOGICO
Valorizzazione dei semplici saperi Intervista agli alunni delle classi prime Illustrazione grafica di ogni esperienza Analisi grafica e verbale di analogie e differenze dei due ordini di scuola Presentazione dei lavori alle insegnanti delle classi quinte Scambi di visite
RACCORDO ORGANIZZATIVO
Documentazione di passaggio Informazioni di passaggio Produzione di elaborati grafici foto Visite delle insegnanti delle scuole dell’infanzia presso le scuole primarie
nei primi giorni di scuola Il progetto sarà svolto in orario curricolare Il percorso si realizzerà in 9 fasi di seguito descritte:- Fase n°1: date da concordare per attività comuni e scambi di visite
- Fase n°2 : visita agli alunni delle classi prime da parte delle ins. della scuola dell’infanzia nel primo periodo di frequenza
- Fase n°3 :lettera di invito per gli alunni dell’infanzia da parte degli alunni delle classi prime
- Fase n°4 conoscenza degli ambienti e operatori della nuova istituzione. Gli alunni delle classi quinte svolgeranno la funzione di tutor tra i gruppi.
- Fase n°5 : svolgimento di attività comune in orario curricolare presso le scuole primarie
- Fase n°6 :attività grafica presso la scuola di appartenenza- Fase n°7 : presentazione del cartellone agli alunni delle classi prime- Fase n°8: visita nelle classi quinte e invito alle ins. per conoscere i futuri
alunni- Fase n°9: invito a pranzo agli alunni delle classi prime
ITINERARIO DIDATTICO
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA PRIMARIA (primo incontro)
- Conoscenza degli insegnanti, alunni, operatori - Scoperta degli ambienti con i tutor delle classi quinte- Conversazione guidata sulle differenze e analogie delle due
istituzioni
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA PRIMARIA (secondo incontro)
- Lettura di una storia interrotta, invitando i bambini ad inventare un finale
- Invento un finale /più finali- Conversazione
ATTIVITA’ NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA(terzo incontro)
- Accoglienza degli alunni delle classi prime- Lettura alle immagini della storia rappresentata graficamente- Consegna dei cartelloni illustrati alle insegnanti della primaria
SPAZI
Aule-palestre-giardini-mensa scolastica
MATERIALI
Testo: “Mastro Distratto …e poi”Materiali di facile consumoFotocopiatriceMacchina fotografica
MEZZI
Servizio scuolabus
VERIFICA
Dopo l’esperienza si valuterà lo stato emotivo degli alunni per verificare se è stata dissipata ogni ansia e insicurezza . Si osserverà il senso di responsabilità e di collaborazione nell’interagire nel nuovo ambiente. Valuteremo la modalità di mettersi in gioco, di confrontare nuove situazioni nel grande gruppo ,dimostrando l’inventiva personale nell’attività.
Responsabile del progetto: Ins,Pattocchio Maria GiovannaPROGETTO NIDO-INFANZIA
RACCONTO E MI DIVERTO CON :
“ LA MIMICA-GESTUALE”
SCUOLE INTERESSATE
INFANZIA ANNUNZIATAINFANZIA DON MILANIINFANZIA SIMONCINI
ASILI NIDO
NIDO ARCOBALENONIDO COCCINELLE
PREMESSA
Le insegnanti delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, nell’affrontare l’interazione tra le due istituzioni e considerando l’importanza di una continuità tra i bambini divezzi ed i piccoli dell’infanzia; hanno ritenuto opportuno effettuare degli incontri comuni per favorire il passaggio attraverso iniziative di confronto. Nel corso dell’anno si effettueranno incontri atti a realizzare raccordi di tipo organizzativo, pedagogico e didattico. Inoltre si è pensato di svolgere una attività che vedrà i piccoli impegnati in racconti accompagnati da espressioni mimiche-gestuali e
precisamente in ”L’avventura di un coniglio” e “Il ragno e la mosca”.
RACCORDO CULTURALE
Rafforzare le proprie conoscenze con serenità in un nuovo ambiente
Proporre iniziative per realizzare attività comuni Favorire nei bambini della scuola dell’infanzia la possibilità di
ritornare nell’istituzione precedente per storicizzare le proprie esperienze
Facilitare fra i docenti lo scambio di informazioni utili sugli alunniTRAGUARDI
Esprimere con la mimica-gestuale una storia Vivere lo scambio di esperienze con serenità Conoscere nuove figure (per gli alunni del nido)OBIETTIVI COMUNI
Accrescere l’interesse e l’ascolto in un nuovo contesto Capacità di esplorare un nuovo ambiente Capacità di utilizzare la memoria storica
RACCORDO METODOLOGICO
Momenti di interazione che si concretizzeranno in :
Condivisione del progetto Collaborazione in itinere Scambi di informazioni
CONTENUTI
Ascolto della storia “l’avventura di un coniglio” con mimica-gestuale
Canto con mimica-gestuale “il ragno ,la mosca” Giochi liberi in giardino Canti per conoscersi Conoscenza degli ambienti Conoscenza delle insegnanti e operatori delle due istituzioniRACCORDO ORGANIZZATIVO
Il progetto avrà inizio con un primo raccordo per fare il punto del progetto e la scelta delle attività. Nel mese di ottobre si svolgerà l’incontro tra le insegnanti per le informazioni di passaggio. Nella seconda parte dell’anno si effettueranno gli incontri per le date da destinare e per stabilire il percorso didattico che si espleterà nel mese di maggio. Il progetto sarà effettuato utilizzando gli spazi interni ed esterni dei nidi e della scuola dell’infanzia. Si prevede la realizzazione di foto per documentare lo svolgimento delle attività.
FASI DELL’ESPERIENZA
Incontro per informazioni di passaggio Attività di ascolto Mimica-gestuale della storia Gioco presso i nidi Visita dei reparti dei nidi Visita dei bambini dei nidi presso le scuole dell’infanzia Le scuole dell’infanzia Annunziata e Simoncini opereranno con il
nido Arcobaleno La scuola dell’infanzia Don Milani opererà con il nido Coccinelle
TEMPI
Settembre 2014 (accordi per la scelta della tematica) Ottobre 2014 (informazioni di passaggio) Nel secondo quadrimestre (sviluppo del percorso didattico) Maggio 2015 (realizzazione del progetto)
DESTINATARI
Bambini divezzi nido Arcobaleno Bambini divezzi nido Coccinelle Bambini frequentanti il primo anno di scuola dell’infanzia 2°
istituto comprensivo Giulianova
MATERIALIMateriale di facile consumo ,materiale strutturato, giochi da giardino.
SPAZITutti gli spazi interni ed esterni dei nidi e delle scuole dell’infanzia
VERIFICA La verifica si svilupperà durante le varie esperienze di ogni bambino. Si osserverà il bambino in momenti di gioco, di ascolto di partecipazione alle performance.
Responsabile del progettoIns. Pattocchio Maria Giovanna
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PRIMARIA -SECONDARIA
PROGETTO : “UNA LEZIONE IN COMUNE”
CONTINUITA’
EDUCATIVA
SCUOLE INTERESSATE
PRIMARIA BRAGAPRIMARIA DON MILANISECONDARIA 2°GRADO ANNUNZIATASECONDARIA 2°GRADO BINDI
PREMESSA
Un nuovo ambiente scolastico sconosciuto, è sicuramente motivo di preoccupazione per gli alunni che dovranno ambientarsi in una nuova istituzione. I docenti dei due ordini , sentono la necessità di limitare le incertezze degli alunni, promuovendo sicurezza e serenità. Per favorire l’integrazione, la conoscenza e lo “stare bene insieme”, i docenti delle secondarie inviteranno gli alunni delle classi quinte primarie ad un concerto per un primo appuntamento nel mese di dicembre. Nel secondo quadrimestre ci sarà un incontro in cui gli alunni delle classi quinte assisteranno ad una lezione nelle classi prime . Dopo la lezione, gli alunni delle classi prime svolgeranno una funzione tutoriale alfine di facilitare la conoscenza degli ambienti, la socializzazione e la capacità di collaborazione fra i due ordini.
RACORDO CULTURALE
FINALITA’
Promuovere conoscenze e confronti a cura dei docenti dei due ordini di scuola
Accrescere l’interesse e l’ascolto degli alunni di quinta primaria e prima secondaria di 2° grado
Instaurare un dialogo tra i due ordini per un coordinamento verticale
TRAGUARDI
Favorire l’inserimento in una nuova realtà scolastica Favorire lo scambio di informazioni e di progettazione tra i
docenti Utilizzare metodologie didattiche comuni tra i due ordini di
scuola Facilitare il raccordo fra gli insegnanti per adeguare le richieste
ai livelli di competenza raggiunti dagli alunni
RACCORDO METODOLOGICO /ORGANIZZATIVO
Facilitazione del passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado
incontri per scambi e confronti (informazioni di ritorno) conversazioni guidate concerto di natale ascolto di una lezione comune Conoscenza del nuovo ambiente Incontri tra i docenti per raccogliere informazioni utili all’atto
della formazione delle classi
SPAZILocali e aule scuole secondarie 1° grado
TEMPIDa settembre 2014 a maggio 2015 in orario curricolare ed extracurricolare
RISORSEDocenti primaria e secondaria, docenti progetto musicale, funzione strumentale.
VERIFICAOsservazioni sul grado di disponibilità ad apprendere e socializzare di ciascun alunno durante l’esperienza diretta.Responsabile del progetto Pattocchio Maria Giovanna
VALUTAZIONE /AUTOVALUTAZIONEa.s. 2014/2015
Nel nostro Istituto Comprensivo opera una commissione che si occupa di valutazione e autovalutazione. Essa ha raccolto l’eredità proveniente dalla precedente commissione che operava a livello di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Le insegnanti Ruffini Maria e Di Teodoro Anna hanno assunto l’impegno di guidare la nuova commissione che comprende:3 insegnanti della scuola dell’infanzia: Carrera, Di Giacomo, Di Martino; 3 della scuola primaria: Barnabei, Di Pietro, Marcozzi;
2 della scuola secondaria del primo ciclo: Filippone, Orsini. La finalità è quella di predisporre degli strumenti in grado di rilevare i diversi aspetti del servizio offerto. L’obiettivo è quello di avviare una riflessione capace di sollecitare il miglioramento continuo. I risultati che emergeranno dalle indagini, saranno l’occasione per una discussione utile ad innescare un processo di cambiamento condiviso.
Nel testo delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo, si legge:“La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole.”
Il DPR n.122/2009 (Regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia …) all’art.1, commi 2 e 3 recita: “2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000….”.
Nel testo di settembre 2012 delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo, (testo inviato al CNPI) nel paragrafo dedicato alla valutazione, si legge:
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.”
Nel testo si fa inoltre riferimento alla necessità di: ”… assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.”
La valutazione degli apprendimenti degli alunni è di competenza degli insegnanti.L'istituzione del Dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo unico, che all'art. 7 recita: "Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione didattico-educativa e di valutazione degli alunni".
In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati aconcordare scelte comuni inerenti la programmazione
didattico-disciplinarestabilire standard minimi di apprendimento, declinati in termini
di conoscenze, abilità e competenzedefinire i contenuti imprescindibili delle discipline,
coerentemente con le Indicazioni Nazionali individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali.
Nell’anno scolastico corrente 2014/15 sono stati istituiti, nel nostro Istituto, i Dipartimenti che costituiscono un importante luogo di riflessione, anche per quanto concerne la valutazione.Compito della Commissione sarà quello di approntare delle griglie di valutazione da sottoporre all’attenzione dei vari dipartimenti che, una volta visionate e adottate dalle diverse commissioni disciplinari, saranno raccolte affinché tutti i docenti ne possano usufruire.
Nel nostro sistema scolastico è presente da anni un istituto nazionale che fra i suoi compiti si occupa della rilevazione degli apprendimenti degli alunni e studenti di tutti gli ordini di scuola. Questo istituto è chiamato INVALSI ed è sorto nel 1999 con D.Lgs. 258 e successive modificazioni. Relativamente alla rilevazione degli apprendimenti, i risultati, ogni anno, vengono restituiti alle scuole per una discussione sugli esiti, volta a rimodulare il lavoro dei docenti.Nelle Indicazioni, in riferimento all’INVALSI si legge che:
“… il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione. L’istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove.”
In ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva del Ministro 85/2012, e ora dal D.P.R. 80/2013, che istituisce il Sistema nazionale di valutazione di cui le prove INVALSI costituiscono un importante elemento, sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2014/ 2015.Lo svolgimento delle prove INVALSI 2015 riguarderà gli stessi livelli scolastici già coinvolti nelle rilevazioni dell’anno scolastico passato e si articolerà secondo il seguente calendario:
5 maggio 2015: prova preliminare di lettura (II primaria) e prova d’Italiano (II e V primaria);
6 maggio 2015: prova di Matematica (II e V primaria) e questionario studente (V primaria);
12 maggio 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano e questionario studente ( II secondaria di secondo grado);
19 giugno 2015: prova di Matematica, prova d’Italiano (III secondaria di primo grado-Prova nazionale all’interno dell’esame di Stato).
La direttiva n.85 del 12 ottobre 2012 riferita al triennio 2012/2015 prevede che:
“… ai fini delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, le aree disciplinari dell’italiano e della matematica … verranno valutate in coerenza con gli obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali.”
La rilevazione esterna degli apprendimenti potrà riguardare, oltre all’italiano e la matematica, anche le scienze e l’inglese, ma con riferimento ad un campione di scuole da determinare.Sono confermate le prove nelle classi 2^ e 5^ primaria, 3^ classe scuola secondaria di primo grado. Nelle classi campione, durante la somministrazione delle prove, sarà presente un osservatore esterno che riporterà i dati secondo la modalità digitale. Per le classi non campione saranno le scuole a provvedere direttamente alla correzione delle prove.Rispetto all’autovalutazione e valutazione delle scuole, la Direttiva anticipa che, nel corso del triennio di riferimento, l’Invalsi proporrà a tutte le scuole gli strumenti e i processi messi a punto nell’ambito del progetto sperimentale denominato “VALES” – Valutazione e Sviluppo Scuola”.
Progetti di ampliamento dell’offerta formativa
SCUOLA DELL’INFANZIA Attività laboratoriali“Il laboratorio squillante”
Ore di docenza: 110
Ore di non docenza: 22
SCUOLA PRIMARIA RECUPERO, AMPLIAMENTO, LABORATORIPlesso G.Braga “Orto didattico Gigi lombrico”
Ore di docenza: 236 ore
Ore di docenza 12
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
RECUPERO-CONSOLIDAMENTO (CLASSI TERZE)
Ore di docenza: 120
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA
Il Centro è ormai alla sua decima annualità e vuole rappresentare e custodire la memoria del Circolo.
OBIETTIVI
ricercare materiale didattico-educativo (cartaceo e multimediale) prodotto sia dagli alunni che dai docenti del circolo; riordinare e classificare il materiale trovato; rafforzare l’attività del centro attraverso la sua progressiva trasformazione in centro di ritrovo, consultazione,scambio per ulteriori ampliamenti rispetto al proprio lavoro.
DESTINATARI
Il centro si rivolge sia ai docenti del circolo che di altri circoli.Altresì si rivolge agli alunni.
RAPPORTI CON LE ALTRE ISTITUZIONISi cercherà di entrare in contatto con le istituzioni presenti sul territorio per eventuali progetti.
DURATAIl progetto è attivo dal 1° settembre al 30 giugno ed è aperto all’utenza interna ed esterna alla scuola
PROGETTO CURRICOLARE “PIU’ SANI PIU’ BELLI”PROGETTO ACCOGLIENZAPROGETTO ILLABORATORIO SQUILLANTE
2° ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
PROGETTO ACCOGLIENZA
SCUOLE DELL’INFANZIA ANNUNZIATADON MILANISIMONCINI
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PREMESSA
La scuola dell’infanzia per molti bambini e genitori ,rappresenta il primo ambiente di contatto con alunni, adulti ed un mondo tutto nuovo da esplorare. L’ingresso dei “nuovi” bambini ma anche il rientro dei più grandi è un evento molto atteso, sia per il distacco dalla famiglia, sia per le nuove aspettative.Noi insegnanti oltre a preparare un ambiente accogliente, utilizzeremo alcune storie accattivanti per favorire
l’inserimento/accoglienza.Tali racconti saranno differenziati per le tre fasce di età e precisamente:- ai bambini di 2 ½ -3 sarà proposta la storia “Oggi non possoandare a scuola” tratta da una guida didattica ;- ai bambini di 4 anni sarà proposta :”Un giorno importante” tratta dalla rivista Gulliver ;- a tutti i bambini sarà proposta :” Una zuppa di sasso” che per alcuni plessi introdurrà la programmazione curricolare .Attraverso l’ascolto, il parlare, il chiedere, la sicurezza della routine e dietro ogni piccolo gesto, il corpo docente garantirà lo stare bene nella scuola di appartenenza.
FINALITA’Creare un ambiente sereno che contribuisca a favorire il distacco dalla famiglia; ad attivare i primi processi di relazione con i coetanei, con gli adulti (docenti ed operatori) e con l’ambiente.
CAMPI DI ESPERIENZA
- Il sé e l’altro- I discorsi e le parole- Il corpo e il movimento- Immagini, suoni ,colori
Obiettivi ( 2 ½ -3 anni)
Conoscere i nomi dei compagni Conoscere gli spazi della scuola Conoscere lo spazio-sezione Conoscere la insegnanti di sezione Conoscere i collaboratori
Obiettivi (4 anni)
Conoscere gli spazi della scuola e sapersi orientare Comunicare in modo autonomo con gli adulti Riconoscere gli adulti come punto di riferimento
Obiettivi (5 anni)
Sapersi distaccare dagli adulti di riferimento Partecipare in attività di gruppo coinvolgendo i più piccoli Svolgere attività di routine in tutta sicurezza
ORGANIZZAZIONE
Allestimento degli spazi scolastici e delle sezioni Assemblea con i genitori dei bambini nuovi iscritti Consegna ai genitori dei nuovi iscritti, di un questionario
utile alle insegnanti per approfondire la conoscenza dei bambini
I nuovi iscritti verranno lasciati a scuola per tempi progressivamente più lunghi, dopo una valutazione di insegnanti e genitori
ATTIVITA’
- Attività di gioco in piccolo e grande gruppo- Giochi libero/organizzato/simbolico- Scoperta delle regole- Attività espressive libere e guidate(disegno-pittura)- Attività di ascolto- Conversazioni- Scoperta dell’ambiente-scuola- Drammatizzazioni- Manipolazione di materiali (pasta di sale-pongo)- Uso di angoli strutturati- Filastrocche - Canti- Poesie- Calendario di registrazione del tempo- Calendario degli incarichi- Coloritura dei contrassegni- Ascolto di canti e musiche classiche
FASI DEL PROGETTO
Fase n° 1 : OPEN DAY nel mese di giugno dell’anno scolastico precedente per conoscere la scuola, le insegnanti, il personale ;
Fase n°2: ASSEMBLEA DEI GENITORI nel mese di settembre c.m. prima dell’inizio delle lezioni;
Fase n° 3 : INSERIMENTO in tempi abbreviati o allungati in base ai bisogni dei bambini;
fase n°4 : incontri per informazioni di passaggio con le educatrici dei nidi
SPAZITutto l’ambiente scolastico, interno ed esterno (tempo permettendo)
TEMPIDall’undici settembre al quindici ottobre.Per i bambini di 2 ½ -3 anni si adotterà un orario flessibile e individualizzato fino alla capacità di accettare un tempo prolungato.
VERIFICAOsservazioni individuali nel gioco libero, simbolico e di movimento, nella conversazione e nella narrazione .Nella capacità di interagire con gli altri.
2° ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVAPROGETTO DIDATTICO
TITOLO DEL PROGETTO : “ Il laboratorio squillante”
Scuole interessate
Infanzia AnnunziataInfanzia Don MilaniInfanzia Simoncini
Anno scolastico 2014/2015
PREMESSA
Da sempre è considerata una scelta importante quella di avvicinare i bambini alla musica ,in quanto influisce sullo sviluppo psico-fisico-emotivo. Avvicineremo i bambini al meraviglioso mondo della musica e dei semplici suoni ,mediante divertenti esperienze in itinere. Saranno presi in esame i suoni e in particolare quelli prodotti dal proprio corpo ( battere le mani,i piedi, battere sul proprio corpo ,schioccare le dita ,tamburellare sul pavimento o altre superfici, saltare pesantemente ecc.).Nel percorso didattico, saranno proposte attività di movimento ,canti, con accenni strumentali. Sarà possibile sviluppare nel progetto alcuni argomenti trattati nella programmazione curricolare che diverranno il soggetto del nostro percorso musicale.
FINALITA’
Vivere il laboratorio musicale in serenità, sentendosi accettati e liberi di esprimersi sia positivamente che negativamente ,rispettando gli altri e migliorare la propria capacità espressiva e relazionale in un contesto stimolante
OBIETTIVI
Riconoscere alcuni strumenti dopo averli manipolati, suonati, ascoltati
Saper eseguire semplici ritmi Affinare l’attenzione e la percezione uditiva Saper confrontare i toni vocali Maggiore apertura e disponibilità verso i compagni Sviluppa interesse per l’ascolto della musica
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti
ATTIVITA’
Canti ad una o più voci Giochi ritmici liberi Danze Manipolazione e ascolto di semplici strumenti musicali Ascolto guidato di musiche registrate
METODOLOGIA
Il laboratorio mirerà a valorizzare le capacità di ogni bambino ,potenziandoquelle già in possesso.Le attività proposte verteranno sul buon esito del singolo e del gruppo. Si farà vivere l’esperienza in maniera gratificante e in un ambiente accogliente e stimolante .Utilizzeremo i suoni del proprio corpo ,i suoni di strumentini strutturati e suoni di strumenti occasionali. Ascolto di brani di diversi stili musicali(moderno, classico, pop, latino-americano ecc.)La linea di condotta delle varie attività ,conterranno una giusta dose di alternanza tra gioco, canto e movimento.
DESTINATARI
Tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del 2° istituto comprensivo.
TEMPI
Da novembre 2014 a maggio 2015 in orario curricolare per gli alunni . Le insegnati faranno dei rientri per preparare feste canore e non ,in concomitanza delle varie festività .MATERIALI
Strumenti (legnetti-maracas-nacchere-cembali ecc.),registratori, lettori CD ,corde ,nastrini, materiali occasionali ,amplificatori, macchine fotografiche.
VERIFICA
Si osserverà ogni singolo alunno ed ogni attività del gruppo sia nelle consegne ,sia nelle libere espressioni
2°ISTITUTO COMPRENSIVO GIULIANOVA
SCUOLA DELL’INFANZIA ANNUNZIATA-DON MILANI-SIMONCINI A.S.2014/2015
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE : “PIU’ SANI E PIU’ BELLI”
BENESSERE ALIMENTAZIONE
INTERCULTURA ECOLOGIA
PREMESSAIl percorso didattico di questo anno scolastico intende focalizzare l’attenzione sullo “star bene” con sé e con gli altri. Nelle nuove indicazioni ,sull’organizzazione del curricolo ,al capitolo:I bambini,le famiglie,i docenti,l’ambiente di apprendimento si legge “…che fra i 3 e i 6 anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese che osservano e interrogano la natura,che elaborano le
prime cose ,sugli eventi,sul corpo, sulle relazioni,sulla lingua…”e ancora…”le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere”. A conclusione del progetto Accoglienza, con il progetto curricolare” PIU’ SANI E PIU’ BELLI”, ci inoltreremo nel percorso del “benessere” , passeremo all’argomento “ALIMENTAZIONE,proseguiremo con “L’INTERCULTURA per concludere con “L’ECOLOGIA”.Adotteremo diversi testi ed avremo un filo conduttore che sarà un lupo buono, tratto dal testo “Una minestra di sasso”, che ci presenterà ogni tematica.
FINALITA’ DEL PROGETTO La finalità del percorso è quella di offrire ai bambini adeguate
opportunità di esplorazione ed elaborazione dei loro mondi emozionali e relazionali
Stimolare il bambino ad esteriorizzare le paure con la consapevolezza che dare voci alle paure e condividerle con gli altri lo aiuta a superarle.
Promuovere modalità di relazioni all’interno del gruppo orientate alla collaborazione, all’aiuto reciproco, al rispetto delle persone e delle cose
FINALITA’DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
CONSOLIDAMENTODELL’IDENTITA’
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA
CONSOLIDAMENTO DELL’IDENTITA’
-Imparare a stare bene e sentirsi sicuri per affrontare le esperienze di ogni giorno-prendere coscienza di sé per sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile-sperimentare nuovi ruoli e diverse forme d’identità (figlio/a, femmina, maschio, cittadino…)
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA
FINALITA’DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCOPRIRE LA CITTADINANZA
-Saper partecipare alle attività nei diversi contesti-esprimere sentimenti ed emozioni-saper esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana-provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto-Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi
SVILUPPO DELLE COMPETENZE
-Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali-Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio del confronto-Fare domande, riflettere, negoziare i significati
SCOPRIRE LA CITTADINANZA
-Gestire i contrasti attraverso le regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero-Porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato come primo orientamento dei diritti e dei doveri
-Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI,SUONI,COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
EORGANIZZAZIONE DEL
CURRICOLOATTRAVERSO…
-SPAZIO ACCOGLIENTE,CALDO,CUR
ATO,ORIENTATO CON GUSTO
-TEMPO DISTESO ,ADATTO AL BAMBINO
-DOCUMENTAZIONE COME PROCESSO CHE PRODUCE
TRACCE-STILE EDUCATIVO FONDATO SULL’ASCOLTO,REGIA,OSSERVAZIONE,PROGETTUALITA’
-PARTECIPAZIONE, INCORAGGIAMENTO AL DIALOGO E ALLA
COOPERAZIONE
CAMPI DI ESPERIENZA-COME LUOGHI DEL FARE E
DELL’AGIRE DEL BAMBINO-SUGGERISCONO ALL’INSEGNANTE ATTENZIONI E RESPONSABILITA’ NEL CREARE PISTE DI LAVORO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CAMPO DI ESPERIENZA:IL SE’ E L’ALTROTRAGUARDI
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo semplice e più adeguato
Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali,su ciò che è bene e male, sulla giustizia; ha raggiunto una prima consapevolezza sui propri diritti e doveri delle regole del vivere insieme
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre
CAMPO DI ESPERIENZA : IL CORPO E IL MOVIMENTO
TRAGUARDI
Il bambino vive pienamente la propria corporeità ,ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo ,matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata scolastica.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento , nella musica, nelle diverse comunicazioni espressive
Riconosce il proprio corpo, le sue parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento
CAMPO DI ESPERIENZA :
IMMAGINI, SUONI, COLORITRAGUARDI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura ed altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti ,tecniche espressive e creative, esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione);Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLETRAGUARDI
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
CAMPO DI ESPERIENZA : LA CONOSCENZA DEL MONDO
TRAGUARDI Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e
della settimana Riferisce correttamente eventi del passato recente e del
futuro immediato prossimo
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla portata
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
MAPPA DEGLI ITINERARI
BENESSERE ALIMENTAZIONE
ACCOGLIENZA
ITINERARI E TEMPI
SETTEMBRE –OTTOBRE ACOGLIENZA
OTTOBRE-NOVEMBRE2 BENESSERE
DICEMBRE ‘14-GENNAIO-FEBBRAIO 20153 EDUCAZIONE ALIMENTAREMARZO.20154 INTERCULTURA APRILE-MAGGIO 20155 ECOLOGIA
“PIU’ SANI E PIU’ BELLI”
INTERCULTURA
ECOLOGIA
SETTEMBRE-OTTOBRE 2014
PROGETTO ACCOGLIENZA
ADEMPIMENTI E FESTA DI FINE ANNO
GIUGNO 2015 ADEMPIMENTI DI FINE ANNO
ITINERARIO N°2BENESSERE
OTTOBRE-NOVEMBRE 2014
PERCORSI
Acquisizione di norme igienicheEducazione ad un corretto comportamentoRispetto e conoscenza del mio corpoCura della mia salute
CAMPO DI ESPERIENZA :IL SE’ E L’ALTROOBIETTIVI
Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri Sviluppa il senso dell’identità personale Saper comunicare e condividere un momento di gioia Sa di avere una storia personale e familiare
CAMPO DI ESPERIENZA :Il CORPO E IL MOVIMENTOOBIETTIVI
Riconosce i segnali ed i ritmi del proprio corpo Ha una buona condotta di autonomia e cura di sé Adotta pratiche corrette di igiene e di sana alimentazione Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e
motori
CAMPO DI ESPERIENZA : IMMAGINI,SUONI COLORIOBIETTIVI
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative
Utilizza materiali e strumenti Realizza tecniche espressive e creative
CAMPO DI ESPERIENZA :I DISCORSI E LE PAROLEOBIETTIVI
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale
Sperimenta rime, filastrocche drammatizzazioni Ascolta e comprende narrazioni,racconta
CAMPO DI ESPERIENZA :LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
Il bambino raggruppa ed ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata
ITINERARIO N° 3ALIMENTAZIONE
DICEMBRE 2014-GENNAIO-FEBBRAIO 2015
PERCORSI
I pasti principaliPerché ci nutriamo?I 5 sensi e il ciboNorme e regole del buon comportamento a tavolaAlimentazione in inverno
CAMPO DI ESPERIENZA :IL SE’ E L’ALTROOBIETTIVI
Aiutare i bambini a riconoscere la relazione tra la cura del proprio corpo e l’alimentazione
Conoscere e acquisire le norme igieniche da seguire prima, dopo e durante i pasti
Conoscere l’esistenza di alcune regole di comportamentoCAMPO DI ESPERIENZA :
IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
Riconoscere i segnali del corpo Conoscere il corpo attraverso i sensi Mantenere sano il proprio organismo attraverso una corretta
alimentazione
CAMPO DI ESPERIENZA :IMMAGINI,SUONI,COLORIOBIETTIVI
Sperimentare tecniche diverse per rappresentare i vari alimenti
CAMPO DI ESPERIENZA :I DISCORSI E LE PAROLEOBIETTIVI
Nominare correttamente gli alimenti Ascoltare, comprendere e rielaborare brevi racconti Memorizzare poesie e canti Arricchire il lessico
CAMPO DI ESPERIENZA :LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
Riconoscere gli alimenti e scoprire alcuni processi di trasformazione
Suddividere e classificare i cibi in categorie
ITINERARIO N° 4INTERCULTURA
MARZO 2015
PERCORSI
Racconti trasversali a tema Intervento a scuola di genitori per la conoscenza di diverse culture (extracomunitari)Visita didattica in agenzia viaggi
CAMPO DI ESPERIENZA : IL SE’ E L’ALTROOBIETTIVI
Scoprire la scuola come luogo di incontro di diverse culture
Scoprire alcuni giochi tipici di altre culture Riconoscere e rispettare i bisogni degli altri ponendosi in
atteggiamento di ascolto Capire come le differenze spesso rispondono ad esigenze
ambientaliCAMPO DI ESPERIENZA :I DISCORSI E LE PAROLEOBIETTIVI
Ascoltare narrazioni di fiabe e racconti di altre culture Migliorare il proprio lessico arricchendolo con parole
appartenenti ad altre lingue
CAMPO DI ESPERIENZA:LA CONOSCENZA DEL MONDOOBIETTIVI
Raggruppare e confrontare secondo criteri dati Percepire e riconoscere quantità: pochi, tanti, uni, di più, di
meno Mettere in relazione e fare corrispondenze Progettare e realizzare strumenti per costruire simboli e forme
geometriche
ITINERARIO N° 5
ECOLOGIAAPRILE-MAGGIO- 2015
PERCORSINarrazione/drammatizzazione di racconti a temaIntervento a scuola di un espertoUscita didattica (ripuliamo la spiaggia)
Rielaborazione grafica di ogni esperienza
CAMPO DI ESPERIENZA :IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
Interiorizzare comportamenti ecologicamente corretti Sviluppare il senso di appartenenza alla natura Valorizzare i materiali riciclabili
CAMPO DI ESPERIENZA :IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
Sviluppare la motricità globale durante le uscite all’aperto Sviluppare la propria sensorialità manipolando materiali diversi
CAMPO DI ESPERIENZA :IMMAGINI,SUONI,COLORIOBIETTIVI
Comporre i colori della natura e sperimentare con essi (colori vegetali)
Rielaborare e creare con gli elementi naturali Utilizzare con creatività diverse tecniche artistiche per la
realizzazione di lavoretti
CAMPO DI ESPERIENZA.I DISCORSI E LE PAROLEOBIETTIVI
Ascoltare racconti sull’ambiente e sul riciclo Interiorizzare filastrocche sull’ecologia Formulare ipotesi su tematiche ecologiche Arricchire il proprio lessico sulle tematiche ambientali
CAMPO DI ESPERIENZA :LA CONOSCENZA DEL MONDOOBIETTIVI
Conoscere i tipi di rifiuti per la raccolta differenziata Comprendere il concetto di riciclaggio
ITINERARIO N° 6FESTA E ADEMPIMENTI DI FINE ANNO
GIUGNO 2015
PercorsiElaborazione della propria cartella (porta-lavori)Realizzazione dei tocchiUltimazione di scenografieAttività didattiche da ultimareSchede didattiche per documenti di passaggio
ORGANIZZAZIONE METODOLOGICA
L’ambiente educativo sarà organizzato tenendo presente i vari momenti della giornata ,partendo dal cerchio come momento in cui ognuno può parlare di sé. Attraverso il gioco e la cooperazione proporremo attività di dialogo e di ascolto che favorirà la capacità di esprimere i propri bisogni. Mediante l’espressione verbale impareremo a conoscere e ad esplorare nuove culture per maturare atteggiamenti sempre più cooperativi . Useremo giochi di gruppo per confrontarsi e crescere nel rispetto ,di ciascuno e dell’ambiente .
Agevoleremo il graduale inserimento soprattutto per coloro che presentano difficoltà dal distacco delle figure parentali. Incoraggeremo i piccoli a muoversi nello spazio-sezione e spazio-scuola con sicurezza ed autonomia.I bambini saranno stimolati ad esplorare materiali didattici e di gioco che offre la scuola o la famiglia. Favoriremo una graduale accettazione di piccole regole di gruppo e di vita comunitaria(intersezione),gruppi misti ed omogenei per età. Le strategie che utilizzeremo vanno dal circle-time al braim-storming alla conversazione guidata al problem-solving
UTILIZZO DEI SEGUENTI MEDIATORI :
ATTIVI (conversazioni, rappresentazione verbale di personaggi e ambienti;
ICONICI (lettura di immagine, interruzioni di immagini-video, ricerca di oggetti inerenti la tematica)
ANALOGICI (drammatizzazione delle storie, travestimento dei personaggi, giochi psicomotori)
SIMBOLICI (rappresentazione di istogrammi, riproduzioni in sequenze spazio-temporale, rappresentazione con finali diversi)
DESTINATARISaranno coinvolti tutti i bambini di tre, quattro, cinque anni dei tre plessi di scuola dell’infanzia (Via Simoncini, Annunziata, Don Milani) del 2° istituto comprensivo di Giulianova.
SPAZI
Spazio- sezioneSpazio-routineSpazio-angoliSpazio-giardino
Spazio –atrio per attività di intersezioneSpazi esterni alla scuola
STRUMENTI- MATERIALI
Materiale di facile consumoMateriale strutturatoDVD audio e video Macchina fotograficaMicrofoniTelevideoTelevisionePersonal computerMateriale plasticoMateriale da riciclo
TEMPI
La programmazione avrà durata annuale e si intersecherà con progetti trasversaliin alcuni periodi dell’anno scolastico.
ATTIVAZIONE DEL TERRITORIO
Enti localiFamiglie
Esperti esterniAmbiente naturaleAgenzie di viaggiAssociazioni culturali
DOCUMENTAZIONI
Elaborazione di cartelloniElaborati spontaneiProduzioni grafiche /fotoCostruzione di piccoli libriciniTesti sceltiRacconti a tema Rassegne fotografiche per la memoria storica FotocopieProgrammazione curricolareProgetti trasversaliVerifiche in itinere
BIBLIOGRAFIA
Testo : “Oggi non posso andare a scuola” di Maura Testo :”Una storia importante” dalla rivista GulliverTesto: “Una zuppa di Sasso” di AnalisVaugeladeTesto: “ Piccolo Riccio non vuole dormire “di Testo:” Frigorillo” di Sandro Barbalarga
Testo :”L’amico del mondo “di Lia Levi-Dafne tafuriTesto :”In giro per il mondo” di Nicoletta CostaTesto: “Il leone si è addormentato”Henri SalvadorTesto:”Il draghetto mangiarifiuti” e altri racconti dalla guida didattica “Progettare e ricercare”VALUTAZIONELa valutazione verrà condotta dalle insegnanti in itinere attraverso l’uso dei grafici, degli elaborati da loro prodotti, l’utilizzo di schede specifiche, il coinvolgimento mediante lo “BRAIM-STORMING” ,il “fare e l’agire” quotidiano. Le modalità di partecipazione e di intervento in itinere, accompagnate dal rispetto verso l’altro saranno una costante dell’azione educativa. Mediante griglie ci saranno rilevamenti sistematici di processi, atteggiamenti e comportamenti suddivisi per livelli di età. Tali griglie avranno cadenza quadrimestrale (gennaio 2015-giugno 2015) e forniranno alle insegnanti una lista essenziale e mirata di indicatori di osservazione.