BERTINI · 2017. 10. 3. · Bertini: la continuità informata al rinnovamento di Ugo Fortini...
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GIOVANNI FACCENDAUGO FORTINI
BERTINIDAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
COLLANA ARTE CONTEMPORANEA
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BERTINIDAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
Marcello Bertini
a cura di
Giovanni FaccendaUgo Fortini
Testi
Giovanni FaccendaUgo Fortini
BERTINIDAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
MARCELLO BERTINIDal fiume, al borgo, al contado
17 Ottobre - 22 Novembre 2009
Mostra e libro a cura diGiovanni FaccendaUgo Fortini
Testi diGiovanni FaccendaUgo Fortini
Contributi criticiAntonio PaolucciCristina AcidiniDino CarlesiGiovanni FaccendaUgo FortiniUmberto CecchiGiovanna Maria CarliPier Francesco ListriTommaso PalosciaLodovico Gierut
Scheda biobibliograficaUgo Fortini
Relazioni esterneCarla Guiducci BonanniMichela Bertini
Organizzazione e coordinamentoAlessandro CiucciMichela BertiniGraziella GuarnieriAngela Sabatino
Progetto graficoMichele Bertini
ImmaginiPaolo Guerrazzi
Ufficio stampaPaola Scuffi
Informazioni Ufficio Stampa Comune di Lastra a SignaTel. 055 8743232Ufficio Turistico di Lastra a SignaTel. 055 8725770Biblioteca comunaleTel. 055 3270124Marcello BertiniTel. 339 5817608www.marcellobertini.it
EdizioniMasso delle Fate - Signa (FI)www.massodellefate.it
RingraziamentiRiccardo NenciniAndrea BarducciCarlo NannettiLeonardo CappelliniCristiano RigoliRiccardo FanfaniAlessandro CiucciBeatrice SpagnoliRenzo SpagnoliGalleria SpagnoliPierfrancesco NestiUfficio Tecnico Comune di Lastra a Signa
In copertinaTramonto sul torrione, 2008.Olio su tavola, cm 50x40
Nel retro di copertina:Tramonto sul fiume, 2008.Olio su tavola, cm. 50x20 (studio)
ISBN 978-88-6039-153-7
REGIONE TOSCANACONSIGLIO REGIONALE
PROVINCIA DI FIRENZEPRESIDENZA
COMUNE DI LASTRA A SIGNA
Con il contributo
Sede espositivaAntico ‘brunelleschiano’Spedale di S. AntonioVia Dante AlighieriLastra a Signa (FI)
Al mio babbo e Grattugia
Tramonto sul torrione, Lastra, 2008.Olio su tavola, cm. 18x24 (studio)
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Torno a scrivere di Marcello Bertini e della sua pittura al vol-gere di una primavera generosa di romantici incanti.Conoscendo bene la sensibilità di quest’artista, votato, perindole, alle meraviglie del paesaggio, posso facilmenteimmaginare come un simile tripudio di colori abbia ispiratouna tavolozza, la sua, sin dagli esordi suscitata dai prodigidi una natura che, per mano, lo accompagna.La dimensione sentimentale di un esercizio pittorico indif-ferente alle mode del momento, così come alle artificiositàpiù banali, risalta stavolta con argentina intensità: soggettodi questo ciclo, cresciuto con lentezza antica fra i segretidell’anima, è infatti quel territorio lastrigiano, tanto ricco,per Bertini, di ispirazioni e memorie autobiografiche.Il modo in cui egli perpetui sulla tela vedute e scorci tipicidi un luogo accompagnato dal melodioso gorgoglìo delleacque dell’Arno, ebbre di bellezza dopo aver transitatosotto i ponti di Firenze, desta, agli occhi dei più sensibili,una stupita ammirazione: luci che non sono luci e ombreche non sono ombre, ma simbolici accenti emozionali,accendono o spengono il giorno lungo sentieri, viuzze estrade che conducono dal borgo al contado. In questo sug-gestivo itinerario, ogni muro, albero o fiore ha una sua sto-ria da raccontare, e Bertini se ne fa portavoce con quantogli è più congeniale: quel lirico impasto cromatico cheesprime, al solito, rapimenti e note nostalgiche.Ciò che prende forma – una forma, beninteso, ideale –, nel-l’acceso realizzarsi di un simile impegno espressivo, è unavisione che qualcuno potrebbe persino dire trasognata delle
cose, delle case e degli spazi architettonici di una Lastra chenon è più Lastra, ma una mèta elettiva e spirituale chechiunque vorrebbe abitare, scoprendo come certi cieli pos-sano variare dall’azzurro languido del mattino al vermigliomagico di qualche sublime crepuscolo…Nuove atmosfere intervengono così a sostanziare un’opera,quella di Bertini, che conserva caratteristiche peculiari, rive-lando, allo stesso tempo, inedite aperture insistite in piùd’un versante. Ma a colpire è soprattutto quell’attenzione,diresti ossessiva, al rapido disfarsi della luce, che fa pensa-re al Monet di Giverny, all’ansia di chi coltiva nella mentel’illusione di poter catturare un chiarore, dono della magni-ficenza di Dio.Senti, allora, nella poesia di questi dipinti, che rappresen-tano un atto di fede e insieme d’amore, l’eco, lontana, di unpendolo immaginario che pare darci conto delle ore che sisuccedono nella grande lotteria del giorno e, più in gene-rale, del tempo; la vita che scorre senza che se ne accor-gano gli uomini, a meno che questi non abbiano l’umanitàe quella grande ricchezza interiore che guida e confortaBertini nel confronto quotidiano e titanico con l’enigmadella pittura. Di cui qualcosa indoviniamo, o solo ci sembradi farlo, guardando con curiosità quell’interno che raffigurail suo studio, ovvero il suo mondo, nel quale Lastra entra didiritto con alcune prospettive familiari – tetti, finestre, bal-coni –, il cui mistero Bertini conosce come nessun altro.La solitudine di quest’artista è tutta in quei bricchi di colo-re, adagiati sul tavolo vicino al cavalletto, che raccontanouna vita spesa rincorrendo liquide emozioni, non importa setra file di alberi che annunciano il fiume o all’ombradell’Antico Spedale di Sant’Antonio o della Loggia delBrunelleschi nella stagione più bella. Restano certezze evibrazioni che ci confortano sul valore di Bertini. E, oggi,anche il pensiero di chi se ne è andato da poco, dopo avervisto il figlio affermarsi come pittore, alla cui cara memoriavogliamo dedicare questa mostra e questi versi che, dalcuore, ebbe a cogliere come fiori – fiori che adesso sonoanche di Bertini – Camillo Sbarbaro:
Padre, se anche tu non fossi il miopadre, se anche fossi a me un estraneo,per te stesso egualmente t’amerei.
Firenze, maggio 2009.
Memorie di Bertini: dal fiume, al borgo, al contadodi Giovanni Faccenda
«Molti, la natura li disturba; i più non la vedono.In lei io mi verso. È la sola costanza,
la sola fedeltà che conosconell’incertezza di tutto».
Camillo Sbarbaro, Fuochi fatui
Marcello Bertini con Giovanni Faccenda, Ugo Fortini all’inaugura-zione della mostra: Bertini dipinge Pascoli, misteri, luci, colori epoesie nella Valle del Serchio, Barga, luglio 2007.
Estate a Carcheri, Lastra, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
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Un pennello partito dal borgoMarcello Bertini torna da protagonista - da eccellenza arti-stica di vasto respiro - con le sue opere in mostra pressoil ‘brunelleschiano’ insigne Spedale di S. Antonio a Lastra aSigna; città appena fuori dalle mura fiorentine.Egli la chiama borgo, anzi: “il mio amato borgo”. Un luogofortificato che anticamente faceva parte del contado e sisnoda fra la confluenza, nell’Arno, del Vingone da una partee del Bisenzio dall’altra; dove la strada maestra, in quel pit-toresco tratto, si spinge avvicinandosi al fiume e ai colli chescendono quasi a serrarne il corso. “Borgo” dove il pittoreè nato e dal quale ha mutuato lo spirito naturalistico dellabellezza, le purificate forme paesistiche, le loro dolcezze equelle serrate spinte emozionali così efficacemente espres-se nella sua pittura. Certi valori - retaggio di una cultura umanistica - il Maestronon li ha mai traditi, anzi col passar del tempo sono più chemai rinsaldati, vissuti dall’artista in strettissima unità, quasiin simbiosi, con l’ambiente che glieli ha indotti e che tutto-ra glieli suscita.
Da soggetto letterario a disegno esteticoBertini ha consapevolezza d’incarnare con la sua pittura ivalori della tradizione, ma ha anche coscienza d’aver pro-dotto, nell’ambito dello stile in linea alla sua poetica, unautentico e profondo rinnovamento attraverso un percorsodi sintesi e di nuove formulazioni estetiche che nel tempohanno assurto al compito di traghettare dal passato al pros-simo avvenire quello che la maggior parte degli amanti dal-l’arte figurativa chiama “sano realismo pittorico”. Infatti l’o-
pera bertiniana - la critica che conta ha sottolineato datempo questo suo merito - si è posta come ponte di tran-sizione per passare dalle varie stagioni artistiche (movi-menti, scuole e succedutesi avanguardie, ormai logorate) erientrare nel gioco dell’arte ispirata dall’emozione percepitadalla contemplazione e dall’osservazione della natura e dalconseguente apprezzamento del bello. Egli persegue lucidamente questo disegno estetico che poneparticolare attenzione all’autenticità del linguaggio e sirichiama alla purezza espressiva suggeritagli dalla natura.
L’eco... ricompostaNel realismo di Bertini, che non si concede ai ‘dettagli’ nési fa sedurre dal ‘particolare’ per non incorrere nell’imita-zione, riecheggia con genuina freschezza quel lontano rea-lismo che Giotto per primo introdusse nella pittura.Attento nello studio degli impianti compositivi, negli accor-di e nell’impasto dei colori, tesse con rapide pennellate veriincanti paesistici catturando in fresche e luminose atmosfe-re di particolare bellezza momenti fuggenti, irripetibili,come si evince dalla serie di dipinti in catalogo, dedicataalla sua terra, che raffigura con amore in felicissimi scorci diabitati, nel suo celebre fiume, o nelle selve sublimi di unpaesaggio collinare dallo spirito eternamente etrusco; comequello a cui si richiama Dino Campana: “A Signa nel ron-zio musicale e assonnante ricordo quel profondo silenzio: ilsilenzio di un’epoca sepolta, di una civiltà sepolta”.2.
L’espressività artistica prevalente di Bertini è ancorata al suosentirsi pittore mediterraneo, acceso, immerso nella naturaa lui circostante, ma nondimeno sensibile a profonde medi-tazioni non disdegnando nei suoi mirabili interni e nellenature morte (vd. cat.) espressività più riposte, intimizzate,vissute nel profondo del suo animo, nutrite di misteriose earcane presenze evocate da brocche, vasetti e fasci di fiorio iscritte in oggetti venati di poetiche simbologie.Bertini: un artista, pittore-poeta, in cui arte e vita si fondo-no e si completano vicendevolmente. L’espressione orazia-na: Disiecti membra poetae…, «le membra del poeta fattoa brani…», sta ad indicare come, sia pure tra frammenti dicose diverse che si fondono, è possibile ravvisare quell’es-senza che determina il poeta.
1. Catullo, Le poesie, Einaudi, Milano, 1972, LXIII, p.160. «… sed ubioris aurei Sol radiantibus oculis/ lustravit aethera album, sola dura,mare ferum. » La traduzione dei faleci riportati è dell’estensore.2. Dino Campana, Canti orfici, Vallecchi Editore, Firenze 1966, p.71.
Bertini: la continuità informata al rinnovamentodi Ugo Fortini
Marcello Bertini con Umberto Sereni Sindaco di Barga e Ugo Fortiniall’inaugurazione della mostra: Bertini dipinge Pascoli, misteri, luci,colori e poesie nella Valle del Serchio, Barga, luglio 2007.
…Ecco il sole. Il suo volto di lucetocca col lungo sguardo il bianco cielo,
la terra dura, il feroce mare.Catullo, Le poesie.1
Casa di Baccio, 2008.Olio su tavola, cm. 24x18
Campo di avena, 2007.Olio su tela, cm. 100x70
Dipinti
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1. Convento a Monte Orlando, 2008.Olio su tela, cm. 80x80
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2. Tramonto al convento di Monte Orlando, 2008.Olio su tela, cm. 80x80
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3. Barchetto, 2008.Olio su tavola, cm. 18x24
4. Al finire del giorno, 2008.Olio su tavola, cm. 20x30
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5. Casolare con barche, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
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6. Mura brunelleschiane, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
7. S. Lucia, 2007.Olio su tavola, cm. 50x35
Realtà e Poesia: binomio classico della pittura del Vero. Mimetto nei panni di Marcello Bertini che dipinge uno dei suoitipici interni dai colori lirici ed armoniosi, dal saldo telaio pro-spettico, dalle bilanciate proporzioni delle masse, dalla me-diata esattezza di linguaggio, elementi tutti della Realtà. Mala Realtà cosa sarebbe in pittura senza il soccorso della Poe-sia? L’epifania del Vero può essere fermata e sublimata soloda quel processo intellettuale “metalogico” che chiamiamoPoesia. Perché la poesia ferma il tempo, sospende l’inesaustoprocesso che conduce noi e le cose nel flusso della vita. Comesempre, di fronte all’arte, per capire bisogna guardare e guar-
dare ancora con il favore della Poesia. Guardate gli interni, ipaesaggi e le nature morte di Bertini e vi accorgerete chequei colori e quelle immagini sono il luminoso affioramento,la splendida emersione di un universo poetico e spirituale nelquale il Vero visibile si riflette come uno specchio. Vedere conocchi limpidi, cuore caldo e mente serena e dividere con noi ilprivilegio della visione secondo Poesia: questo è il destinodell’arte, questo è il mestiere del pittore quando il pittore è,come Marcello Bertini, poeta del Vero.
Antonio Paolucci
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8. Mura brunelleschiane (Lastra), 2006.Olio su tela, cm. 70x70
BERTINI
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9. Barca sul fiume, 2009.Olio su tela, cm. 30x40
10. Cala la sera, 2007.Olio su tavola, cm. 20x30
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11. Barche sull’Arno, 2009.Olio su tela, cm. 70x50
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13. Campo di grano, 2007.Olio su tavola, cm. 24x18
12. Rispecchi, 2008.Olio su tavola, cm. 30x20
Bertini a questo incontro si presenta con la forza vitale dellasua pittura e prima ancora del suo disegno. È il disegno infat-ti che anzitutto capta e propone la ritmica dei partiti geome-trici sottogiacenti nelle cose: gli spigoli delle coste rupestripuntate verso il cielo, le linee spezzate delle chiome di albe-ri maestosi, l’incrocio spontaneo – e quanto elegante – dellefalde dei tetti accostate a testuggine, il mosaico spoglio dellefacciate ristrette l’una all’altra, come a voler proteggere dallacuriosità o dal pericolo la vita dei paesi e dei loro abitanti. Nei
quadri poi il colore si addensa a costruire muraglie o si scio-glie nel riflesso in uno specchio d’acqua, si slancia negli scuripennacchi dei cipressi e si aggroviglia nei rami degli ulivi,adombra atmosfere silenti o fruscianti in cui si può ancoradistinguere l’eco nella quale affondano le nostre radici cultu-rali [toscane], così vive da alimentare tutt’oggi fioriture diimmagini come quelle che Bertini ci regala.
Cristina Acidini
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14. L'arno e i tre cipressi, 2008.Olio su tela, cm. 80x60
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15. Papaveri e fiori gialli, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
16. Anemoni e margherite, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
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17. Casolari, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
18. Campo di papaveri e cipressi, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
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20. Anemoni e fiori gialli, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
19. Girasoli e anemoni, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
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21. Girasoli e anemoni, 2009.Olio su tela, cm. 70x50
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22. Vecchio mulino, 2008.Olio su tavola, cm. 20x20 (studio)
23. Casolare sul fiume, 2007.Olio su tela, cm. 60x80
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24. Vecchio mulino, 2008.Olio su tavola, cm. 50x50
25. Lastra dallo studio, 2008.Olio su tavola, cm. 150x60
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26. Campo di papaveri, 2008.Olio su tavola, cm. 150x60
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27. Tubi di colore, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
28. Studio, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
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29. Tavolozza, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
30. Olii, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
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31. Vecchio borgo, 2009.Olio su tavola, cm. 30x30
32. Tabernacolo delle Selve, 2008.Olio su tavola, cm. 20x20 (studio)
Gli interni di Bertini sono generalmente rappresentati dal suostudio, uno studio che ci accoglie nell’intimità di uno spazio incui la realtà si trasfigura e gli oggetti divengono personaggi checi coinvolgono nella loro resurrezione. Lo spazio esige appositemisure e costringe la fantasia a confrontarsi con la logica deglioggetti (stracci, vasetti, quadretti e cavalletti) che si distribui-scono secondo rare armonie compositive. Lo studio è sempre il
luogo del ripensamento, è lì che gli oggetti divengono prota-gonisti di uno scenario incantevole, lì nascono progetti e sogni(un fiore, un albero, un libro, un quadretto seminascosto, un co-lore che gira per riportare a essenzialità la visione…), ogni ele-mento divenendo pretesto cromatico e spirituale.
Dino Carlesi
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BERTINI
33. Tabernacolo delle Selve, 2008.Olio su tela, cm. 60x60
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34. Il torrione (Lastra), 2008.Olio su tavola, cm. 24x18 (studio)
35. La Luna (Lastra), 2008.Olio su tavola, cm. 30x40
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36. Il torrione, 2008.Olio su tela, cm. 60x50
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37. Campagna a Malmantile, 2008.Olio su tavola, cm. 150x60
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38. Tramonto sul fiume, 2008.Olio su tavola, cm. 150x60
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39. Campo di papaveri, 2008.Olio su tavola, cm. 50x20 (studio)
40. Campagna a Malmantile, 2008.Olio su tavola, cm. 50x20 (studio)
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41. Calcinaia (Lastra), 2007.Olio su tela, cm. 60x60
42. Tramonto sul fiume, 2008.Olio su tavola, cm. 20x50 (studio)
43. Il fiume, 2009.Olio su tavola, cm. 20x30
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Di Marcello Bertini, pittore incline all’incanto, continuo adapprezzare la meraviglia incontaminata che alimenta, sot-terranea, quella che è l’esaltazione poetica di una naturaideale, un mondo sospeso fra realtà ambientale e Edenimmaginifico. Un mondo, soprattutto, dinanzi al quale con-frontare e maturare la propria coscienza estetica, risolven-do gli inevitabili dubbi e, anzi, rafforzando quelle raggiuntecertezze che accompagnano l’ispirata esistenza di un tem-
peramento romantico e spontaneo, quale, appunto, è quel-lo di Marcello Bertini. Un artista destinato a trovare, nellasegreta intimità offerta dalla pittura, nuovi, suggestivi pre-testi per proseguire in quelle contemplazioni naturali, nellequali, da vicino, senti riecheggiare il verso melodioso dellapoesia più struggente.
Giovanni Faccenda
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44. Barchetti sull'Arno, 2007. Olio su tela, cm. 80x70
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46. Tabernacolo delle Selve, 2008.Olio su tavola, cm. 24x18 (studio)
45. Vecchie mura della Lastra, 2009.Olio su tavola, cm. 40x30
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47. Taberrnacolo delle Selve, 2008.Olio su tela, cm. 60x60
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48. Papaveri e limoni, 2007. Olio su tavola, cm. 24x18
49. Fiori di montagna, 2007. Olio su tavola, cm. 24x18
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50. Fiori rossi e bianchi, 2008.Olio su tela, cm. 50x40
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51. Campagna a Malmantile, 2007. Olio su tela, cm. 40x30
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52. Campagna, 2008. Olio su tavola, cm. 24x18 (studio)
Sull’opera di Marcello Bertini sono stati versati fiumi d’inchiostroda tanti autorevoli critici d’arte, tuttavia essendo egli un artistache alimenta le sue opere di continui rinnovamenti non mancaspazio per indagare ancora. Oggi lo facciamo sulla serie di di-pinti che presenta in questa rassegna, incentrata sui temi a luicari: paesaggi dai cieli fiammei, scenari di un reale costante-mente svisato e ricomposto, reinventato, nutrito nell’animo se-greto e poetico del pittore; nature morte dalle splendide modu-
late paste cromatiche intrise di luci (fiori, brocche, vasetti) fra lecui gamme colorali, nell’ansia di trattenerne significati reconditi,annidano enigmi; interni dove sono raffigurati, con intensa liri-cità e sapore intimistico, i luoghi della quotidianità dell’artista;dove si respira un’atmosfera carica di suggestioni pittoriche trasospese luci e incombenti ombre che celano misteri.
Ugo Fortini
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53. Campagna, 2008.Olio su tela, cm. 50x40
BERTINI
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54. Vecchio borgo, 2007.Olio su tavola, cm. 30x30
55. S. Lucia, 2009.Olio su tavola, cm. 30x30
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56. Le Selve, tramonto, 2008.Olio su tavola, cm. 30x30
57. Casolari a Marliano, 2008.Olio su tavola, cm. 30x30
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Se in un dipinto ci deve essere un’anima – e non sempre c’è, nésempre è necessario ci sia, ci sono anche dipinti senz’anima,ma se quest’anima deve esserci come accade nella maggiorparte dei casi –, allora Bertini quest’anima l’ha trovata: direi l’hacatturata sulla riva del suo fiume, sulle vette di colli come Arti-mino, fra le gole di roccia dove scorrono le acque prima di af-frontare la grande corsa al mare, in un interno dove affioranobrani di intime memorie – e si leggono – in sublimate visioni.Nei paesaggi di Bertini Dio ha occhi sereni. Un’illusione da ar-tista o una concessione alla poesia? È semplicemente un mo-mento di grazia, dove materia e colore, aria e luce si amalga-
mano e si confondono per dar vita ad uno spettacolo fra i piùsuggestivi: albe e tramonti, arcobaleni e fate morgane sono lìper noi ogni giorno. Anche se spesso non li vediamo, tutti pre-si come siamo a cercare di impinguare il nostro povero ego.Solo a qualcuno, toccato dal destino, capita di vedere tuttoquesto e non dimenticarlo pochi minuti dopo. Ma di ripercor-rerlo con la memoria e realizzarlo di nuovo, questa volta sì,grazie a una sintesi chimica che deve necessariamente essereimpastata di colore, di luce e di poesia.
Umberto Cecchi
59. Riflessi sull'Arno, 2008.Olio su tavola, cm. 20x20
58. Crepuscolo, 2008.Olio su tavola, cm. 20x20 (studio)
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60. Crepuscolo, 2008.Olio su tela, cm. 60x60
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61. Convento a Monte Orlando, 2009.Olio su tela, cm. 70x50
62. La misericordia di Lastra, 2009.Olio su tavola, cm. 30x40
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63. Portone di Baccio, 2009.Olio su tela, cm. 60x60
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64. I tre barchetti, 2008.Olio su tavola, cm. 20x50
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65. L'Arno e il Bisenzio, 2009.Olio su tavola, cm. 50x100
BERTINI
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Lo studio di un artista è per lui al pari di un luogo sacro dove,in genere, i profani non sono ammessi. È il luogo predilettodove nascono le visioni che dall’intelletto guidano la manoche impugna matita o pennello.Bertini apre le porte del suo studio e per mezzo della pitturamostra le creature mute con cui ama intrattenere lunghi e mi-steriosi dialoghi silenziosi. Come faceva Morandi, egli disponegli oggetti del suo quotidiano su un tavolo, seguendo il pesodelle forme e dei colori, bilanciando i pieni e i vuoti, ottenen-do un’immagine carica di pathos.
Il tema dello studio è sviluppato da Bertini sia come quadronel quadro in un gioco di specchi, sia come raffigurazione ditavolozze e pennelli poggiati sul piano di lavoro, sia incen-trando la tensione creativa nella rappresentazione di queglioggetti silenti che compongono le sue nature morte (fiori,vasi, brocche, boccali, scatole). Nell’interno della camera cisono i libri, le sedie, i tubetti strizzati, tutto ciò che quotidia-namente lo circonda.
Giovanna Maria Carli
67. La Luna (Lastra), 2008.Olio su tavola, cm. 20x20
66. Tramonto, 2007.Olio su tavola, cm. 24x18
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68. Campo di papaveri, 2009.Olio su tela, cm. 70x70
BERTINI
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70. Composizione con vaso, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
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69. Composizione, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
Bertini attinge, in certi felici momenti creativi (quando i suoiequilibrati e misteriosi interni, i suoi lirici fiori, le sue sintesipaesaggistiche prospetticamente perfette smemorano la da-tità naturalistica e si affidano totalmente alla magia della pit-tura), notazioni sintattiche che sono già proprie del linguaggioinformale. Allora la gradevolezza di questo pittore all’apparen-
za così facile si fa solenne e originale linguaggio di poesia.Così un pittore della sfolgorante verità naturalistica sa esserediarista finissimo di una cronaca spirituale, sempre attuale esempre nuova.
Pier Francesco Listri
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71. Anemoni e narcisi, 2008.Olio su tela, cm. 50x40
BERTINI
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73 Calcinaia, 2008.Olio su tavola, cm. 40x50
72. Santa Maria a Castagnolo, 2008.Olio su tavola, cm. 40x70
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BERTINI
74. Calcinaia, 2008.Olio su tela, cm. 50x60
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75. Calcinaia, 2007.Olio su tavola, cm. 30x40
76. Autunno, 2007.Olio su tavola, cm. 30x40 (studio)
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77. Autunno, 2007.Olio su tela, cm. 50x70
BERTINI
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78. Tabernacolo tra i papaveri, 2007.Olio su tavola, cm. 24x18
DAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
79. Campo di papaveri, 2007.Olio su tavola, cm. 20x20
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BERTINI
80. Paradisino in Lastra, 2008.Olio su tela, cm. 50x70
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DAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
82. Ginestre, 2008.Olio su tavola, cm. 30x30
81. Campagna a S. Ilario, 2008.Olio su tavola, cm. 20x20 (studio)
La pittura di Bertini esprime una sintesi astratta del tradiziona-le hortus conclusus, aggiornando alla evoluzione moderna unagrande eredità. A quella evoluzione partecipa con naturalezzae autorevolezza agendo con disinvoltura e fluidità nelle strut-ture delle immagini dettate dalla natura a lungo indagata.
Tommaso Paloscia
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BERTINI
83. Campagna a S. Ilario, 2008.Olio su tavola, cm. 50x50
84. S. Lucia (Lastra), 2008.Olio su tela, cm. 50x70
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DAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
86. Fiori gialli e libro verde, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
85. Anemoni, 2007.Olio su tavola, cm. 30x20
[...] Bertini disegna e dipinge su un percorso fissato dallastoria dell’arte, con i suoi ‘amorevoli pretesti’, con tenacia esofferenza, lungo i percorsi di una figurazione che vuoleessere una metafora colta e sottile di una realtà che appar-tiene alla sua poetica. Convinto sostenitore dei margini diricerca, che esistono ancora in questo campo, dove la sinte-si in molti casi rasenta l’informale. La prova è data dal lavoro
che da molto tempo sperimenta ‘sugli interni di studio’,soggetti che affianca ai temi amati del paesaggio e delmondo dei fiori. Tali opere costituiscono un lavoro di intro-spezione e analisi di un luogo mitico qual è lo studio perun’artista. [...]
Lodovico Gierut
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BERTINI
87. Girasoli, 2008.Olio su tavola, cm. 50x40
88. Campo di papaveri, 2008.Olio su tavola, cm. 50x40
Tabernacolo in Roveta, 2008.Olio su tavola, cm. 70x40
Marcello Bertini
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Marcello Bertini nasce a Porto di Mezzo – Firenze – nel1946. Consegue la maturità tecnica. Appassionato d’arte fi-no da giovane, frequenta i musei fiorentini incentivato dalpadre Giuseppe, dirigente alla galleria degli Uffizi. Si iscri-ve all Scuola d’Arte fiorentina di Porta Romana, al corso dipittura. Studia con rigore forme e cromie ispirandosi allanatura e agli oggetti del quotidiano. Dopo febbrili ricerchecompie una precisa scelta stilistica subito divenuta perso-nale e inconfondibile. Già dalla prima metà degli anni Set-tanta si susseguono le sue esposizioni personali che spa-ziano per tutta Italia e all’estero. Escono vari cataloghi chescandiscono, periodicamente, l’evolvere della sua opera.Arrivano i successi, i primi riconoscimenti ufficiali, con leprime committenze: illustrazioni di libri, grafica per rivisteed altre pubblicazioni, copertine, manifesti. ecc. A partiredal 1980 le sue opere (dipinti anche di grandi dimensioni)entrano a far parte di importanti collezioni in Italia e all’e-stero. Espone in prestigiose gallerie d’arte, instaura con al-cune un particolare assiduo rapporto, fra queste: NuovoSagittario, Milano; Florence Art Gallery, Firenze; Il Quadra-to, Milano; La Tavolozza, Cuneo; Colonna, Brescia; Bonaiuti,Siena. Studia ed approfondisce la conoscenza dei chimismicromatici. Frequenta un corso all’Università di Pisa volto al-la sperimentazione fisica e chimica (intensità, luce, lun-ghezze d’onda, temperature, impatto psicologico) del colo-re. La sua pittura diventa più asciutta, essenziale, ricca disignificati nascosti. Negli anni ’90 pubblica la monografia:Marcello Bertini, Dipinti, disegni, grafica, Ed. Palazzo Ghi-bellino, Empoli, pp. 96. In codesti anni la svolta decisiva:s’impone all’attenzione di autorevoli critici d’arte mentresusseguono esposizioni in siti istituzionali e note galleried’arte quali: Bongiovanni, Riccione; Valiani, Pistoia; ArteFiera, Bologna; Arte Expo, Bari; Palazzo Datini, Prato;Sotheby’s Gallery, Londra; Golfo dei Poeti, Lerici; Art expo,Bruxellex; A.Turelli, Montecatini Terme. L’amore per l’artesegna la sua vita. A cura del Comune di Signa esce, con lapresentazione critica di Ugo Fortini, il Catalogo: M. Bertini,Realtà e poesia nel gioco magico del colore, Ed. Massodelle Fate, Signa 2000, pp. 112. Pubblica, con la presenta-zione critica di Tommaso Paloscia: M. Bertini, Poesia perimmagini, La Spezia 2001, pp. 64. A cura della Provincia diFirenze, esce il Catalogo delle opere dell’ultimo periodo,esposte alla Galleria di Via Larga in Firenze, con il com-mento critico di Pier Francesco Listri: Di Marcello pittoresegreto di fiori e di paesaggi, Firenze 2002, pp. 48. Esponenella storica Villa Bottini di Lucca, presentato a catalogo daMaurizio Vanni: Visioni di Natura, Ed. Polistampa, Firenze2003, pp. 48. È presente all’Artefiera di Bologna e all’Isti-tuto per il Commercio di Bordeaux. l’Istituto Termale di
Gambassi si dota di una sua opera di grandi dimensioni.Nel marzo del 2004, a Firenze, nella sede del Consiglio Re-gionale della Toscana e ad Arezzo, al Museo Civico d’ArteModerna e Contemporanea, viene presentata la monogra-fia dal titolo L’incanto struggente a cura di Giovanni Fac-cenda, con testi di Ugo Fortini, Umberto Cecchi, Ed. Massodelle Fate, Signa 2004, pp.124. La pubblicazione sussidiaquattro importanti mostre: Spedale di S. Antonio Lastra aSigna; Palazzo Casali, Cortona; Palazzo Panciatichi Covoni,sede del Consiglio Regionale della Toscana; Palagio di Par-te Guelfa. Dona alla Pinacoteca del Consiglio Regionaledella Toscana una sua importante opera. La Banca di Credi-to Cooperativo di Signa acquista un’opera di alta levaturache viene collocata nella direzione generale dell’istituto.
Scheda biobibliograficaa cura di Ugo Fortini
Marcello Bertini con Vittorio Sgarbi e Giovanni Faccenda, MuseoCivico di Arte Moderna e Contemporanea, Arezzo, 2003.
Marcello Bertini con Philippe Daverio, Museo di Arte Sacra,Fiesole, 2006.
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Esegue, per la Sala Giunta dei Comuni di Signa e Lastra aSigna, due grandi opere a tempera grassa. Introdotte daG.Faccenda con L’incanto struggente le personali: allo Spe-dale di S. Antonio di Lastra a Signa e a Palazzo Casali diCortona. Presentato da Dino Carlesi, espone a Empoli pres-so il Centro Culturale Misericordia. A fine 2004 due ampiepersonali: allo storico caffè d’arte Ceccarelli di Follonica e al
Convento della Madonna di Lumata di Lucca. Dona la se-conda opera alla Pinacoteca del Consiglio Regionale dellaToscana. Nel marzo 2005 si conclude L’incanto struggentecon la personale a Palagio di Parte Guelfa di Firenze. Nelmaggio la suggestiva esposizione di Ruralia 2005 – Bertini– Toscana, misteri ed emozioni a Villa Demidoff, Vaglia, acura della Provincia di Firenze. A giugno, promosso daglienti: Regione Toscana, Accademia Musicale, AccademiArteFirenze, Regione Corsica, l’appuntamento espositivo di Ber-tini nel salone Le Bastion di Porto Vecchio, Corsica. A di-cembre in anteprima, nella sede del Consiglio Regionaledella Toscana, in via Cavour a Firenze, vengono presentatialla stampa: la monografia Bertini, la scatola magica e il si-lenzio delle cose, a cura di Giovanna Maria Carli, con testidi Antonio Paolucci, Dino Carlesi, Ugo Fortini, Ed. Polistam-pa, Firenze 2005, pp.176 e il Calendario d’Arte 2006, nelquale si ripetono le tematiche artistiche di interni di studio,Ed. Masso delle Fate, Signa; pubblicazioni che sussidiano larilevante personale promossa dal Comune di Campi Bisen-zio, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali – Roma –; Regione Toscana – Presidenza del Consi-glio Regionale–; Soprintendenza Speciale per il Polo Mu-seale Fiorentino, Provincia di Firenze – Presidenza –; Comu-ne di Firenze, tenuta a Villa Rucellai nel dicembre2005–gennaio 2006. Su invito del Comune di Campi Bisen-zio esegue un trittico di grandi dimensioni, a tema, per unluogo istituzionale dell’Ente. Nell’aprile–maggio 2006 lapersonale in Versilia a Pietrasanta, nella Sala delle Grascedel Convento di S. Agostino, presentata in catalogo da Lo-dovico Gierut e Ugo Fortini: Bertini – Dalle rive dell’Arno al-la Versilia – Le sintesi tonali del pittore fiorentino, Ed. Mas-so delle Fate, Signa 2006, pp.64. L’importante rassegna, promossa dal Comune di Pietrasan-ta, rientra nel prestigioso calendario artistico–culturaledella città per l’anno 2006. In questa mostra Bertini pre-senta una serie di opere particolari realizzate con tecniched’affresco su vecchi manufatti in cotto e su intonaci e cal-ci. La mostra va sotto l’egida del Ministero per i Beni e leAttività Culturali – Roma –; della Regione Toscana –ConsiglioRegionale–; della Provincia di Firenze e della Provincia diLucca. Settembre–ottobre 2006, personale al West Florencedi Campi Bisenzio, partecipazione alla Rassegna Artisticadella Fiera del Levante di Bari e alla 20° Esposizione Inter-nazionale di Lugano – Svizzera –. Novembre 2006, persona-le allestita nel Palazzo di Vetro della Fondazione GiuseppeLazzareschi di Porcari – Lucca –, patrocinata da Regione To-scana – Consiglio regionale –, Provincia di Lucca – Presiden-za –, Provincia di Firenze – Presidenza –, Comune di Porcari.Nell’occasione pubblica: Interni…i segreti luoghi dell’ani-ma, Ed. Masso delle Fate, Signa 2006, pp. 48. Cura il catalo-go e il commento critico Ugo Fortini, con i contributi di An-tonio Paolucci, Dino Carlesi, Giovanna Maria Carli, UmbertoCecchi, Giovanni Faccenda, Lodovico Gierut, Pier FrancescoListri, Tommaso Paloscia, Maurizio Vanni. Dicembre 2006,personale: Figurazione… sintesi e nuovi linguaggi, Sala Val-li, Ponsacco, organizzata dal ‘Palazzo’, presentata da Gio-vannna Maria Carli. Gennaio 2007, collettiva, Pittori in trin-cea, presso Archivio di Stato di Firenze, a cura di GiovanniFaccenda, in collaborazione con Nicola Nuti e Galleria Spa-gnoli. Febbraio 2007, per la riapertura del noto Teatro Dan-te di Campi Bisenzio, dona all’Ente locale l’opera: Storia e
Marcello Bertini con Alessandro Ciucci e Joan Bellany all’inaugu-razione della mostra “Visioni” del pittore scozzese.
Marcello Bertini con l’On. Andrea Marcucci, i galleristi Arrigo eGinevra Valiani all’inaugurazione della mostra: Bertini dipingePascoli, misteri, luci, colori e poesie nella Valle del Serchio,Barga, luglio 2007.
Marcello Bertini con Alberto Michelucci, Dino Carlesi e TommasoPaloscia, all’inaugurazione della mostra: Bertini - Dalle rivedell’Arno alla Versilia. Le sintesi tonali del pittore fiorentino.Pietrasanta (LU), aprile 2006.
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poesia, trittico su tavola, cm. 300x320. Partecipa all’incon-tro dedicatogli, organizzato dagli Amici dei Musei di Firenze,nella sede di via Alfani, relatori: Carla Guiducci Bonanni,Pier Francesco Listri, Domenico Viggiano. Partecipa al con-gresso di Archometria Arte e colore – storia e tecnologia,organizzato dal CNR IFAC di Firenze, con una relazione sulleapplicazioni cromatiche nella realizzazione di opere d’arte,presso l’Auditorium del Conservatorio Cherubini. Giugno2007, espone al Villaggio Valtur di Ostuni–Brindisi, su invitodella Galleria Spagnoli. Luglio–settembre 2007, espone aBarga – Lucca –, ospitato nelle Stanze della Memoria e nelcontempo a Castelvecchio Pascoli, nelle sale della foresteriadi Casa Pascoli. La rassegna, organizzata dal Comune di Bar-ga, Fondazione Pascoli, Comunità Montana Garfagnana, Co-munità Montana Mediavalle del Serchio e dalla Provincia DiLucca, si avvale dei patrocini di Regione Toscana – Presiden-za Consiglio Regionale – e Soprintendenza Speciale per ilPolo Museale Fiorentino. Per l’occasione viene pubblicata lamonografia, curata da Giovanni Faccenda: Bertini dipingePascoli, misteri, luci, colori e poesia nella Valle del Serchio,con scritti di Umberto Sereni, Guelfo Marcucci, Cristina Aci-dini, Giovanna Maria Carli, Nicola Nuti, Ugo Fortini, Ed. Poli-stampa, Firenze 2007, pp.176. Dal 6 ottobre al 26 novem-bre 2007 espone c/o il Centro per l’Arte Otello Cirri a Pon-tedera – Pisa –, presentato da Dino Carlesi. La rassegna, pro-mossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pontede-ra, si avvale del patrocionio della Provincia di Pisa e Fonda-zione ‘Piaggio’. Per l’occasione pubblica, a cura di Ugo Forti-ni, il catalogo: Bertini, lirismi e magie colorali 1997–2007,nel quale sono raccolti i contributi critici di Cristina Acidini,Antonio Paolucci, Ugo Fortini, Giovanni Faccenda, Pier Fran-cesco Listri, Umberto Cecchi, G. Maria Carli, Lodovico Gierut,Fabrizio Moretti, Tommaso Paloscia, Maurizio Vanni, Ed.Bandecchi & Vivaldi Editori, Pontedera 2007, pp.48. Aprile-maggio 2008, espone al Museo Archeologico di Fiesole. Larassegna, promossa dal Comune di Fiesole e Fiesole Musei,ha per titolo: Dove la poesia diventa luogo. Anzi, tempo;curata, insieme al catalogo, da Giovanni Faccenda, patroci-nata dalla Regione Toscana - Presidenza Consiglio Regiona-le - e Provincia di Firenze - Presidenza -, si avvale di un so-stanzioso catalogo con testi di Giovanni Faccenda e UgoFortini, Ed. Masso delle Fate, Signa 2008, pp. 80. Giugno2008 ad Ostuni (Bari) e settembre 2008 a Simeri (Catanza-ro) partecipa alle settimane dell’arte con la Galleria Spa-gnoli di Firenze. Ottobre-novembre 2008, espone alla galle-
ria Valiani di Pistoia. Giugno 2009 a Baia di Conte (Alghero)partecipa alle settimane dell’arte con la Galleria Spagnoli diFirenze. Luglio-agosto 2009, a Villa Giardino Garzoni, Parcodi Collodi, mostra a tema: La Toscana di Pinocchio. Ottobre-novembre 2009, espone nel ‘bruneschelliano’ Spedale di S.Antonio, storico palazzo di Lastra a Signa. La mostra e il ca-talogo (edito da Masso delle Fate Edizioni) curati da Gio-vanni Faccenda e Ugo Fortini ha per titolo: Bertini, dal fiu-me, al borgo al contado; è patrocinata dal Comune di Lastraa Signa, Regione Toscana - Presidenza Consiglio Regionale -e Provincia di Firenze - Presidenza.
Si sono interessati alla sua opera valenti operatori artistici eprestigiosi critici d’arte; fra questi: Cristina Acidini, Andrea Bal-dinotti, Mario Bucci, Rinaldo Frank Burattin, Dino Carlesi, Gio-vanna Maria Carli, Maria Luisa Cason, Umberto Cecchi, Gio-vanni Faccenda, Ugo Fortini, Lodovico Gierut, Delio Granchi,
Pier Francesco Listri, Giovanni Lombardi, Mario Mazzocchi,Fabrizio Moretti, Marco Moretti, Elvio Natali, Armando Nocen-tini, Nicola Nuti, Sergio Pacciani, Tommaso Paloscia, AntonioPaolucci, Dino Pasquali, Aldo Rettori, Paola Scuffi, UmbertoSereni, Faustina Tori, Maurizio Vanni, Marcello Vannucci.
Marcello Bertini col M° Antonio Possenti, Settimana dell’Arte,Galleria Spagnoli, Ostuni (BA), giugno 2008.
Indice
Memorie di Bertini: dal fiume, al borgo, al contado
di Giovanni Faccenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
Bertini: la continuità informata al rinnovamento
di Ugo Fortini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 9
Dipinti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 11
Scheda biobibliografica
a cura di Ugo Fortini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 75
Finito di stampare nel mese di giugno 2009per conto delle Edizioni Masso delle Fate
presso la NOVA ARTI GRAFICHEVia Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (Fi)
www.massodellefate.it
BERTINIDAL FIUME, AL BORGO, AL CONTADO
ISBN 978-88-6039-153-7
€ 25,00 (IVA inclusa)