2012 No 7

20
GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 07 12 aprile 2012 86.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Il presidente si congeda da due storici membri, tra cui Augusta Rima nella foto con Eligio Zappa. Pagina 13 Assemblea PV Andrea Rocchi ha sempre avuto due grandi passioni: fare il pompiere e … la neve. Pagina 20 Intervista L’avvocato Jean-Michel Dolivo, che lavora anche per il SEV, non sopporta le ingiustizie, aggravate dal disordine neoliberista. Da sempre in prima linea accanto a lavoratori e lavoratrici. Pagine 8 e 9 Intervista a un «indignato» Sulla Piazza federale per fare sentire le ragioni non solo dei lavoratori, ma di tutta una regione. I tagli alla naviga- zione sul Lago Maggiore decisi dal Governo italiano, hanno scatenato la solidarietà di politica e istituzioni. In- tanto l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha scritto «irritato» a Roma. alle pagine 4 e 5 In due settimane oltre 10 mila fir- me per salvare occupazione e tu- rismo. La voce del Ticino a Berna. E l’UFT reagisce. «Cambiare rotta!» Lo chiedono i marinai del Lago Maggiore in una petizione consegnata alla Cancelleria federale frg Una delegazione di marinai del Lago Maggiore sostenuta anche dai politici ticinesi: Marina Carobbio Guscetti e Fabio Abate. La petizione del SEV «Stop allo sman- tellamento del traffico a carri completi» è partita bene. Philipp Hadorn, respon- sabile dei contatti con Cargo presso il SEV, non vuole saperne di tagli: noi manteniamo la nostra richiesta di bloccare il progetto, almeno sin tanto che le basi legali non saranno chiarite. a pagina 2 CARGO: AVANTI CON LE PRESSIONI A fine gennaio i responsabili del turi- smo si lamentavano: la neve è arriva- ta tardi e la stagione non è veramente mai decollata. Sono seguite nevicate tempestose, temperature glaciali in febbraio e franco forte: insomma, un inverno difficile. È comunque troppo presto per stilare un bilancio finale e tirare le somme. Il SEV teme che si adottino misure di risparmio sulle spalle dei dipendenti. Per fortuna un CCL potrebbe presto mettere un po’ di ordine. alle pagine 10, 11 e 12 Turismo invernale: il SEV teme per il personale Una stagione da bufera a sigla sindacale SEV deriva da «Schweizerischer Eisen- bahnerverband». Il SEV era infatti la Federazione svizzera dei ferrovieri, i cui membri erano i dipendenti delle FFS. Erano funzionari, erano nomi- nati come tali e era proibito loro di fare sciopero, solo per menzionare due differenze rispetto a ora. Il mon- do del lavoro è davvero molto cam- biato. Il personale delle FFS deve ancora e sempre lottare per ottenere condizio- ni di lavoro decorose. Un discorso simile vale anche per l’azienda, che può contare sull’alta qualità del la- voro solo con dipendenti sperimen- tati. Ecco perché si capisce difficilmente che certi rappresentanti dei datori di lavoro vedano rosso quando si parla del SEV. Eppure esattamente quanto è successo in base alle testimonianze raccolte durante la giornata del set- tore turistico. Non significa che ai membri del sindacato si renda per forza la vita difficile (come in altri paesi), ma tuttavia deve a volte giu- stificare l’appartenenza al sindacato. Chi non comprende che il partena- riato sociale è la migliore soluzione per l’economia, pecca di miopia. E un datore di lavoro che vede come fumo negli occhi il sindacato, compie un’autorete. L EDITORIALE Combattere il partenariato sociale è peccare di miopia. Peter Anliker, redattore contatto.sev

description

Il giornale del sindacato del personale dei trasporti

Transcript of 2012 No 7

Page 1: 2012 No 7

GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 07

12 aprile201286.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Il presidente si congedada due storici membri, tracui Augusta Rima nellafoto con Eligio Zappa.

Pagina 13

Assemblea PVAndrea Rocchi hasempre avuto due grandipassioni: fare il pompieree … la neve.

Pagina 20

IntervistaL’avvocato Jean-Michel Dolivo, che lavoraanche per il SEV, non sopporta le ingiustizie,aggravate dal disordine neoliberista. Da semprein prima linea accanto a lavoratori e lavoratrici.

Pagine 8 e 9

Intervista a un «indignato»

Sulla Piazza federale per fare sentire leragioni non solo dei lavoratori, ma ditutta una regione. I tagli alla naviga-zione sul Lago Maggiore decisi dalGoverno italiano, hanno scatenato la

solidarietà di politica e istituzioni. In-tanto l’Ufficio federale dei trasporti(UFT) ha scritto «irritato» a Roma.

alle pagine 4 e 5

In due settimane oltre 10 mila fir-me per salvare occupazione e tu-rismo. La voce del Ticino a Berna.E l’UFT reagisce.

«Cambiare rotta!»Lo chiedono i marinai del Lago Maggiore in una petizione consegnata alla Cancelleria federale

frg

Una delegazione di marinai del Lago Maggiore sostenuta anche dai politici ticinesi: Marina Carobbio Guscetti e Fabio Abate.

La petizione del SEV «Stop allo sman-tellamento del traffico a carri completi»è partita bene. Philipp Hadorn, respon-sabile dei contatti con Cargo presso ilSEV, non vuole saperne di tagli: noimanteniamo la nostra richiesta dibloccare il progetto, almeno sin tantoche le basi legali non saranno chiarite.

a pagina 2

CARGO: AVANTICON LE PRESSIONI

A fine gennaio i responsabili del turi-smo si lamentavano: la neve è arriva-ta tardi e la stagione non è veramentemai decollata. Sono seguite nevicatetempestose, temperature glaciali infebbraio e franco forte: insomma, uninverno difficile. È comunque troppopresto per stilare un bilancio finale e

tirare le somme. Il SEV teme che siadottino misure di risparmio sullespalle dei dipendenti. Per fortuna unCCL potrebbe presto mettere un po’di ordine.

alle pagine 10, 11 e 12

Turismo invernale: il SEV teme per il personale

Una stagione da bufera

a sigla sindacale SEV deriva

da «Schweizerischer Eisen-

bahnerverband». Il SEV era infatti la

Federazione svizzera dei ferrovieri, i

cui membri erano i dipendenti delle

FFS. Erano funzionari, erano nomi-

nati come tali e era proibito loro di

fare sciopero, solo per menzionare

due differenze rispetto a ora. Il mon-

do del lavoro è davvero molto cam-

biato.

Il personale delle FFS deve ancora e

sempre lottare per ottenere condizio-

ni di lavoro decorose. Un discorso

simile vale anche per l’azienda, che

può contare sull’alta qualità del la-

voro solo con dipendenti sperimen-

tati.

Ecco perché si capisce difficilmente

che certi rappresentanti dei datori di

lavoro vedano rosso quando si parla

del SEV. Eppure esattamente quanto

è successo in base alle testimonianze

raccolte durante la giornata del set-

tore turistico. Non significa che ai

membri del sindacato si renda per

forza la vita difficile (come in altri

paesi), ma tuttavia deve a volte giu-

stificare l’appartenenza al sindacato.

Chi non comprende che il partena-

riato sociale è la migliore soluzione

per l’economia, pecca di miopia.

E un datore di lavoro che vede come

fumo negli occhi il sindacato, compie

un’autorete.

LEDITORIALE

”Combattereil partenariato sociale èpeccare di miopia.“Peter Anliker, redattorecontatto.sev

Page 2: 2012 No 7

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 07/1212.4.2012

NUOVA PORTAVOCEDELLE FFS IN TICINO■ Dal prossimo primomaggio, Roberta Trevisansuccederà a AlessandroMalfanti, che affiancheràRoberto Tulipani nella nuovacoordinazione delle attività FFS

in Ticino. 38 anni, studi ineconomia a Zurigo e Lugano,Roberta Trevisan ha lavorato almarketing della RSI e allacomunicazione delle aziendemunicipalizzate di Bellinzona e,da ultimo, presso l’aziendaelettrica ticinese.

PER MEYER +8%DI SALARIO■ Nel 2011, il CEO delle FFS,Andreas Meyer ha guadagnato1 030 207 franchi, ossia l’8 % inpiù rispetto al 2010. Ha cosìsuperato il milioncino. Tutti imembri della direzione delgruppo guadagnano, comples-sivamente, il 15 % in più. Ilpresidente del Consiglio diamministrazione Ulrich Gygi hagiustificato questi aumentiperché i salari dipendono nellamisura del 50–55 % dalle attesesugli obiettivi del Gruppo; fannoparte del risultato finanziario lapuntualità e ancora di più lasicurezza. Resta da vederecome questo si concilia con lemisure di risparmio necessariee il previsto aumento delletariffe.

MENDRISIO–MALPENSA,ALTRI RITARDI?■ Ancora problemi sulversante italiano dell’operaferroviaria Mendrisio–Malpensa.La Regione Lombardia stavalutando l’ipotesi di rescindereil contratto con la ditta ap-paltatrice Rete FerroviariaItaliana (RFI). Il 3 maggio èprevisto un incontro a Milanoper cercare soluzioni allerichieste rivolte all’aziendaresponsabile dei lavori. Se sidovesse arrivare a una rottura, itempi per la consegna dei lavorisi allungherebbero. Già oraprocedono a rilento.

IN BREVE

In poco tempo e senza grossisforzi, il SEV ha già raccoltooltre 1000 firme. Per il mo-mento, però l’azienda nonappare molto impressionatae si è più che altro preoccu-pata di raccogliere il sostegnodel Consiglio federale, che haa sua volta indignato nume-rosi politici. La segretaria SEVEdit Graf, che fa parte dellacommissione dei trasporti delConsiglio nazionale, vedescavalcate le sue competenze:«Il Consiglio federale ha rice-vuto dal Parlamento il chiaro

mandato di illustrare le possi-bilità di potenziare il traspor-to merci su tutto il territorionazionale. Il fatto che adesso,senza coinvolgere il Parla-mento, il governo dia invecepraticamente carta bianca aitagli di FFS Cargo è in nettacontraddizione con questomandato.» Nel frattempo,FFS Cargo, in seguito allepressioni dell’opinione pub-blica, ha dato le prime cifreriguardanti i tagli occupazio-nali. FFS Cargo ha infatti par-lato della soppressione di 200posti, precisando che nume-rosi posti sono di macchini-sti, che dovrebbero poter tro-vare facilmente un nuovoimpiego.

Il SEV continua a chiedereil blocco del progetto

Philipp Hadorn, responsabiledei contatti con Cargo presso

il SEV, non vuole saperne ditagli: «Noi manteniamo lanostra richiesta di bloccare ilprogetto, almeno sin tantoche le basi legali non sarannochiarite.» In altre parole, ilSEV chiede a FFS Cargo di ri-nunciare ai tagli sino a quan-do il Parlamento non avràavuto modo di esaminare ilrapporto governativo sul tra-sporto merci per ferrovia, an-che se questo si fa attendere.

Il Consiglio federale sta infat-ti tuttora chiarendo le basiper questo rapporto.

Il comportamento di FFSCargo è inoltre in flagrantecontrasto con lo spirito di unservizio pubblico. Invece diprevedere un’offerta di basesu tutto il territorio, FFS Car-go preferisce concentrarsi suitrasporti redditizi di grandiquantitativi di merci.

pmo

La petizione del SEV «Stopallo smantellamento deltraffico a carri completi» èpartita molto bene. Adessodobbiamo mantenere lapressione sull’azienda.

Traffico a carri completi,mantenere la pressione

FFS Cargo ignora le pressioni sindacali e politiche

gi

Donne in movimento: lagiornata nel corso della qua-le in Svizzera sono stati cele-brati i 20 anni dal primosciopero nazionale delledonne, è ripercorribile in108 pagine.

Viola-fucsia e lucidissima.La copertina del libro, sullaquale campeggia la donnacon il megafono, richiamaimmediatamente i coloridella lotta del movimentofemminile e femminista cherivendica la parità assoluta-mente. L’agile pubblicazionedell’Unione sindacale svizze-ra, redatta in tre lingue, pro-pone uno sguardo suglieventi che si sono svolti intutta la Svizzera il 14 giugno2011.

Arricchito di numerosefotografie – che illustrano lacreatività e l’originalità delledonne nell’organizzazionedella commemorazione – illibro acquista il valore di te-stimonianza. E, soprattutto,non si limita al resoconto

delle numerose iniziativesindacali. Una parte del vo-lumetto è dedicato all’analisie alle prospettive della paritàin Svizzera. Un cammino, agiudicare dai bilanci menzio-nati in occasione dell’Ottomarzo di quest’anno, ancora

lungo e pieno di resistenze.Non solo economiche e po-litiche, bensì soprattutto cul-turali. A pesare sulla paritàanche la persistente cristal-lizzazione dei ruoli e la man-cata condivisione dei compi-ti familiari tra donne e

uomini, che ostacolano laconciliazione tra sfera priva-ta e sfera professionale. Ilmessaggio del libro è co-munque chiaro: le donnesono pronte a lottare fino infondo. E a qualsiasi costo.

frg

Un 14 giugno da sfogliarePubblicazione dell’USS sui 20 anni dello sciopero delle donne

SEV

Una testimonianza a colori da ripercorrere in modo agile.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Ne esiste uno? Sembrerebbe di no, a giudicare almeno dalvalore assoluto che in genere si attribuisce alla vita. Non èil caso qui di disquisire sulle mille eccezioni che esistono alriguardo nel mondo e nella storia. Ma si comincia pure ainterrogarsi sulla questione in un paese ricco, pacifico e de-mocratico come la Svizzera. L’Accademia Svizzera dellescienze ha fatto recentemente una semplice e al tempostesso ardua constatazione: «Dibattere sulla monetizzazio-ne della vita non è immorale, ma diventa addirittura in-evitabile.»La frase è stata pronunciata in riferimento ai continui au-menti dei costi della salute, accertando come le cose sistanno viepiù mettendo su due binari paralleli, a velocità ea condizioni disparate. Ma l’assicurazione malattia obbli-gatoria, ci si chiede, nonché il suo finanziamento solidale,non dovrebbero assicurare a tutti una stessa e illimitataprotezione della vita?Purtroppo l’illusione della gratuità e dell’abbondanza delsistema della LAMal ha provocato un tale surriscaldamen-to dei prezzi da insinuare l’idea che la sanità non è più unbene assoluto e uguale per tutti, per il semplice motivo chenon tutti potranno permettersi premi che danno accesso acosti illimitati delle prestazioni. Sarà possibile allora valu-tare il montante della vita umana per determinare se unacura in termini di costi e di utilità è da considerarsi ade-guata? E chi potrà valutare questo valore della vita?Il Tribunale federale è chiamato di tanto in tanto a decide-re sulla copertura di medicamenti particolarmente costosiper malattie ritenute rare. Lo fa però sulla scorta delle indi-cazioni di esperti e sulla base di rigide soglie che non sipossono oltrepassare. Una dittatura di esperti che giudica-no della vita o della morte di qualcuno, sulla scorta di cri-teri di utilità (sul modello dei «death panels» in voga negliStati Uniti) sembra del tutto inaccettabile.Così come inaccettabile sarebbe l’idea di inserire certe curee certi medicamenti vitali solo nell’assicurazione comple-mentare. Il guaio è che certi processi, certe doppie velocitàdella medicina sono già in atto. Un primario oncologicodel CHUV di Losanna aveva dichiarato tempo fa, in unprogramma televisivo, che certe cure oncologiche sono so-spese per pazienti con la sola assicurazione malattia di ba-se. La qual cosa ha suscitato un putiferio mediatico eanche una breve discussione in Parlamento, senza però chesi siano tradotti in altrettante misure coercitive di salva-guardia del principio di equità.Oggi, nonostante certe enunciazioni di principio, che sipossono tra l’altro dedurre dalla stessa LAMal, la medici-na a doppia velocità esiste, eccome. Probabilmente altremodulazioni del valore assoluto della vita saranno a pocoa poco introdotte, in nome della razionalità del sistema ein barba ai fondamenti solidali. Non ci manca molto, in-somma, a che gli ultimi anni della vita, con relativo pro-lungamento, si potranno comperare a caro prezzo. Almenoper chi se lo potrà permettere.

Il valore monetariodella vita

IL COLORE DEI SOLDIDI FABRIZIO FAZIOLI

Nel corso dell’autunno, ilSEV indirà corsi propri permacchiniste e macchinistichiamati agli esami periodici.Quest’offerta non sarà limita-ta al personale FFS, ma estesaa tutto il settore a scartamen-to normale e, successivamen-te, anche alle compagnie ascartamento ridotto e ai mac-chinisti di manovra.

Migliorare laddove possibile

Questa proposta è stata ap-provata dal comitato all’una-nimità. Un gruppo di lavorocomposto da membri del co-mitato ha pure analizzato lepossibilità di migliorare ilSEV, anche in confronto allealtre organizzazioni del per-sonale, ravvisando una lacu-na proprio nell’organizzazio-ne di corsi in vista degliesami periodici, tanto piùche il SEV dispone senzadubbio delle conoscenze tec-niche specifiche e di quellemetodologiche per poterliimpartire.

Rivolgersi ai quadriIl comitato ha deciso altredue misure, estrapolate da uncatalogo molto ampio. Laprima si rivolge ai quadri del-le FFS che, a differenza diquanto avveniva un tempo,non sono più quasi automa-ticamente affiliati al SEV. Perdecenni, i quadri delle FFSprovenivano infatti dalla ba-se ed erano quindi, almenoin gran parte, già membri delSEV. Oggi, invece, provengo-no dal mercato del lavoro«esterno», nel quale non vigeuna tradizione sindacale cosìradicata. Convincerli ad ade-rire al SEV presuppone per-tanto sforzi molto più intensie mirati.

Intensificare la presenza allabase

Il gruppo di lavoro ha perògiudicato insufficiente anchela presenza e la visibilità delSEV presso la «base». Sarebbeauspicabile mettere a disposi-zione un po’ ovunque docu-

mentazione informativa e direclutamento, per facilitare ilcontatto con potenziali nuo-vi membri e sostenere ade-guatamente reclutatrici e re-clutatori.

I costi di queste azioniverranno addebitati sul con-to del progetto «Reclutare eorganizzare» la cui durata siestende su diversi anni. Sottola sua egida, il SEV ha prov-veduto, dal congresso 2009,ad ampliare e migliorare apiù riprese la sua offerta.

Il pacchetto di provvedi-menti contempla anche lemodalità di presentazionedel SEV alle classi di Login. Inparticolare, verranno rivisti icontenuti delle presentazio-ni, ma anche il modo di por-si dei rappresentanti del SEVche curano il primo contattodei corsisti con il sindacato.

Peter Moor

Il SEV fa molto, ma po-trebbe fare ancora di piùe, soprattutto, potrebbe farvalere meglio quanto fatto.Un gruppo di lavoro delcomitato SEV ha analizza-to la situazione del sinda-cato nel trasporto pubbli-co.

Migliorarel’immagine del SEV

Il comitato vara misure per rendere il SEV ancora più popolare

SEV

• Michel Buletti, 30 anni, diBerna è stato assunto co-me segretario sindacaleall’80 %. Sarà chiamato asostituire Nick Raduner,che passerà al beneficiodella pensione da metà an-no e a occuparsi delle se-zioni BLS.

• La sezione ZPV traffico re-gionale è stata sciolta. Erastata fondata a suo tempoper organizzare i capitrenodella S-Bahn in un’unica

sezione. Dopo lo stralcio diquesta categoria professio-nale da parte delle FFS,questa sezione non avevaperò più ragione di esistere.I suoi membri sono confluitinella ZPV Zurigo, che oraconta oltre 500 membri.

• La «Direttiva sulle riorganiz-zazioni» deve essere rivista.Elaborata dalle FFS e daisindacati per avere unaprocedura uniforme in casodi riorganizzazioni, ha però

dato adito a diversi proble-mi, in particolare per quan-to riguarda il vincolo alla di-screzione durante laprocedura di consultazione.Numerosi membri del co-mitato hanno quindiespresso accese critiche,chiedendone una revisione.

pmo

IL COMITATO IN BREVE

Page 3: 2012 No 7

ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 07/1212.4.2012

NUOVA PORTAVOCEDELLE FFS IN TICINO■ Dal prossimo primomaggio, Roberta Trevisansuccederà a AlessandroMalfanti, che affiancheràRoberto Tulipani nella nuovacoordinazione delle attività FFS

in Ticino. 38 anni, studi ineconomia a Zurigo e Lugano,Roberta Trevisan ha lavorato almarketing della RSI e allacomunicazione delle aziendemunicipalizzate di Bellinzona e,da ultimo, presso l’aziendaelettrica ticinese.

PER MEYER +8%DI SALARIO■ Nel 2011, il CEO delle FFS,Andreas Meyer ha guadagnato1 030 207 franchi, ossia l’8 % inpiù rispetto al 2010. Ha cosìsuperato il milioncino. Tutti imembri della direzione delgruppo guadagnano, comples-sivamente, il 15 % in più. Ilpresidente del Consiglio diamministrazione Ulrich Gygi hagiustificato questi aumentiperché i salari dipendono nellamisura del 50–55 % dalle attesesugli obiettivi del Gruppo; fannoparte del risultato finanziario lapuntualità e ancora di più lasicurezza. Resta da vederecome questo si concilia con lemisure di risparmio necessariee il previsto aumento delletariffe.

MENDRISIO–MALPENSA,ALTRI RITARDI?■ Ancora problemi sulversante italiano dell’operaferroviaria Mendrisio–Malpensa.La Regione Lombardia stavalutando l’ipotesi di rescindereil contratto con la ditta ap-paltatrice Rete FerroviariaItaliana (RFI). Il 3 maggio èprevisto un incontro a Milanoper cercare soluzioni allerichieste rivolte all’aziendaresponsabile dei lavori. Se sidovesse arrivare a una rottura, itempi per la consegna dei lavorisi allungherebbero. Già oraprocedono a rilento.

IN BREVE

In poco tempo e senza grossisforzi, il SEV ha già raccoltooltre 1000 firme. Per il mo-mento, però l’azienda nonappare molto impressionatae si è più che altro preoccu-pata di raccogliere il sostegnodel Consiglio federale, che haa sua volta indignato nume-rosi politici. La segretaria SEVEdit Graf, che fa parte dellacommissione dei trasporti delConsiglio nazionale, vedescavalcate le sue competenze:«Il Consiglio federale ha rice-vuto dal Parlamento il chiaro

mandato di illustrare le possi-bilità di potenziare il traspor-to merci su tutto il territorionazionale. Il fatto che adesso,senza coinvolgere il Parla-mento, il governo dia invecepraticamente carta bianca aitagli di FFS Cargo è in nettacontraddizione con questomandato.» Nel frattempo,FFS Cargo, in seguito allepressioni dell’opinione pub-blica, ha dato le prime cifreriguardanti i tagli occupazio-nali. FFS Cargo ha infatti par-lato della soppressione di 200posti, precisando che nume-rosi posti sono di macchini-sti, che dovrebbero poter tro-vare facilmente un nuovoimpiego.

Il SEV continua a chiedereil blocco del progetto

Philipp Hadorn, responsabiledei contatti con Cargo presso

il SEV, non vuole saperne ditagli: «Noi manteniamo lanostra richiesta di bloccare ilprogetto, almeno sin tantoche le basi legali non sarannochiarite.» In altre parole, ilSEV chiede a FFS Cargo di ri-nunciare ai tagli sino a quan-do il Parlamento non avràavuto modo di esaminare ilrapporto governativo sul tra-sporto merci per ferrovia, an-che se questo si fa attendere.

Il Consiglio federale sta infat-ti tuttora chiarendo le basiper questo rapporto.

Il comportamento di FFSCargo è inoltre in flagrantecontrasto con lo spirito di unservizio pubblico. Invece diprevedere un’offerta di basesu tutto il territorio, FFS Car-go preferisce concentrarsi suitrasporti redditizi di grandiquantitativi di merci.

pmo

La petizione del SEV «Stopallo smantellamento deltraffico a carri completi» èpartita molto bene. Adessodobbiamo mantenere lapressione sull’azienda.

Traffico a carri completi,mantenere la pressione

FFS Cargo ignora le pressioni sindacali e politiche

gi

Donne in movimento: lagiornata nel corso della qua-le in Svizzera sono stati cele-brati i 20 anni dal primosciopero nazionale delledonne, è ripercorribile in108 pagine.

Viola-fucsia e lucidissima.La copertina del libro, sullaquale campeggia la donnacon il megafono, richiamaimmediatamente i coloridella lotta del movimentofemminile e femminista cherivendica la parità assoluta-mente. L’agile pubblicazionedell’Unione sindacale svizze-ra, redatta in tre lingue, pro-pone uno sguardo suglieventi che si sono svolti intutta la Svizzera il 14 giugno2011.

Arricchito di numerosefotografie – che illustrano lacreatività e l’originalità delledonne nell’organizzazionedella commemorazione – illibro acquista il valore di te-stimonianza. E, soprattutto,non si limita al resoconto

delle numerose iniziativesindacali. Una parte del vo-lumetto è dedicato all’analisie alle prospettive della paritàin Svizzera. Un cammino, agiudicare dai bilanci menzio-nati in occasione dell’Ottomarzo di quest’anno, ancora

lungo e pieno di resistenze.Non solo economiche e po-litiche, bensì soprattutto cul-turali. A pesare sulla paritàanche la persistente cristal-lizzazione dei ruoli e la man-cata condivisione dei compi-ti familiari tra donne e

uomini, che ostacolano laconciliazione tra sfera priva-ta e sfera professionale. Ilmessaggio del libro è co-munque chiaro: le donnesono pronte a lottare fino infondo. E a qualsiasi costo.

frg

Un 14 giugno da sfogliarePubblicazione dell’USS sui 20 anni dello sciopero delle donne

SEV

Una testimonianza a colori da ripercorrere in modo agile.

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Ne esiste uno? Sembrerebbe di no, a giudicare almeno dalvalore assoluto che in genere si attribuisce alla vita. Non èil caso qui di disquisire sulle mille eccezioni che esistono alriguardo nel mondo e nella storia. Ma si comincia pure ainterrogarsi sulla questione in un paese ricco, pacifico e de-mocratico come la Svizzera. L’Accademia Svizzera dellescienze ha fatto recentemente una semplice e al tempostesso ardua constatazione: «Dibattere sulla monetizzazio-ne della vita non è immorale, ma diventa addirittura in-evitabile.»La frase è stata pronunciata in riferimento ai continui au-menti dei costi della salute, accertando come le cose sistanno viepiù mettendo su due binari paralleli, a velocità ea condizioni disparate. Ma l’assicurazione malattia obbli-gatoria, ci si chiede, nonché il suo finanziamento solidale,non dovrebbero assicurare a tutti una stessa e illimitataprotezione della vita?Purtroppo l’illusione della gratuità e dell’abbondanza delsistema della LAMal ha provocato un tale surriscaldamen-to dei prezzi da insinuare l’idea che la sanità non è più unbene assoluto e uguale per tutti, per il semplice motivo chenon tutti potranno permettersi premi che danno accesso acosti illimitati delle prestazioni. Sarà possibile allora valu-tare il montante della vita umana per determinare se unacura in termini di costi e di utilità è da considerarsi ade-guata? E chi potrà valutare questo valore della vita?Il Tribunale federale è chiamato di tanto in tanto a decide-re sulla copertura di medicamenti particolarmente costosiper malattie ritenute rare. Lo fa però sulla scorta delle indi-cazioni di esperti e sulla base di rigide soglie che non sipossono oltrepassare. Una dittatura di esperti che giudica-no della vita o della morte di qualcuno, sulla scorta di cri-teri di utilità (sul modello dei «death panels» in voga negliStati Uniti) sembra del tutto inaccettabile.Così come inaccettabile sarebbe l’idea di inserire certe curee certi medicamenti vitali solo nell’assicurazione comple-mentare. Il guaio è che certi processi, certe doppie velocitàdella medicina sono già in atto. Un primario oncologicodel CHUV di Losanna aveva dichiarato tempo fa, in unprogramma televisivo, che certe cure oncologiche sono so-spese per pazienti con la sola assicurazione malattia di ba-se. La qual cosa ha suscitato un putiferio mediatico eanche una breve discussione in Parlamento, senza però chesi siano tradotti in altrettante misure coercitive di salva-guardia del principio di equità.Oggi, nonostante certe enunciazioni di principio, che sipossono tra l’altro dedurre dalla stessa LAMal, la medici-na a doppia velocità esiste, eccome. Probabilmente altremodulazioni del valore assoluto della vita saranno a pocoa poco introdotte, in nome della razionalità del sistema ein barba ai fondamenti solidali. Non ci manca molto, in-somma, a che gli ultimi anni della vita, con relativo pro-lungamento, si potranno comperare a caro prezzo. Almenoper chi se lo potrà permettere.

Il valore monetariodella vita

IL COLORE DEI SOLDIDI FABRIZIO FAZIOLI

Nel corso dell’autunno, ilSEV indirà corsi propri permacchiniste e macchinistichiamati agli esami periodici.Quest’offerta non sarà limita-ta al personale FFS, ma estesaa tutto il settore a scartamen-to normale e, successivamen-te, anche alle compagnie ascartamento ridotto e ai mac-chinisti di manovra.

Migliorare laddove possibile

Questa proposta è stata ap-provata dal comitato all’una-nimità. Un gruppo di lavorocomposto da membri del co-mitato ha pure analizzato lepossibilità di migliorare ilSEV, anche in confronto allealtre organizzazioni del per-sonale, ravvisando una lacu-na proprio nell’organizzazio-ne di corsi in vista degliesami periodici, tanto piùche il SEV dispone senzadubbio delle conoscenze tec-niche specifiche e di quellemetodologiche per poterliimpartire.

Rivolgersi ai quadriIl comitato ha deciso altredue misure, estrapolate da uncatalogo molto ampio. Laprima si rivolge ai quadri del-le FFS che, a differenza diquanto avveniva un tempo,non sono più quasi automa-ticamente affiliati al SEV. Perdecenni, i quadri delle FFSprovenivano infatti dalla ba-se ed erano quindi, almenoin gran parte, già membri delSEV. Oggi, invece, provengo-no dal mercato del lavoro«esterno», nel quale non vigeuna tradizione sindacale cosìradicata. Convincerli ad ade-rire al SEV presuppone per-tanto sforzi molto più intensie mirati.

Intensificare la presenza allabase

Il gruppo di lavoro ha perògiudicato insufficiente anchela presenza e la visibilità delSEV presso la «base». Sarebbeauspicabile mettere a disposi-zione un po’ ovunque docu-

mentazione informativa e direclutamento, per facilitare ilcontatto con potenziali nuo-vi membri e sostenere ade-guatamente reclutatrici e re-clutatori.

I costi di queste azioniverranno addebitati sul con-to del progetto «Reclutare eorganizzare» la cui durata siestende su diversi anni. Sottola sua egida, il SEV ha prov-veduto, dal congresso 2009,ad ampliare e migliorare apiù riprese la sua offerta.

Il pacchetto di provvedi-menti contempla anche lemodalità di presentazionedel SEV alle classi di Login. Inparticolare, verranno rivisti icontenuti delle presentazio-ni, ma anche il modo di por-si dei rappresentanti del SEVche curano il primo contattodei corsisti con il sindacato.

Peter Moor

Il SEV fa molto, ma po-trebbe fare ancora di piùe, soprattutto, potrebbe farvalere meglio quanto fatto.Un gruppo di lavoro delcomitato SEV ha analizza-to la situazione del sinda-cato nel trasporto pubbli-co.

Migliorarel’immagine del SEV

Il comitato vara misure per rendere il SEV ancora più popolare

SEV

• Michel Buletti, 30 anni, diBerna è stato assunto co-me segretario sindacaleall’80 %. Sarà chiamato asostituire Nick Raduner,che passerà al beneficiodella pensione da metà an-no e a occuparsi delle se-zioni BLS.

• La sezione ZPV traffico re-gionale è stata sciolta. Erastata fondata a suo tempoper organizzare i capitrenodella S-Bahn in un’unica

sezione. Dopo lo stralcio diquesta categoria professio-nale da parte delle FFS,questa sezione non avevaperò più ragione di esistere.I suoi membri sono confluitinella ZPV Zurigo, che oraconta oltre 500 membri.

• La «Direttiva sulle riorganiz-zazioni» deve essere rivista.Elaborata dalle FFS e daisindacati per avere unaprocedura uniforme in casodi riorganizzazioni, ha però

dato adito a diversi proble-mi, in particolare per quan-to riguarda il vincolo alla di-screzione durante laprocedura di consultazione.Numerosi membri del co-mitato hanno quindiespresso accese critiche,chiedendone una revisione.

pmo

IL COMITATO IN BREVE

Page 4: 2012 No 7

......

4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Si parte la mattina presto. Av-volti nelle loro divise, i capi-tani coraggiosi della Naviga-zione Lago Maggioresfoggiano il morale di chinon si rassegna, pur cono-scendo perfettamente l’origi-ne delle acque agitate in cuisono costretti a farsi largonella quotidiana navigazionedella vita. Questi uomini dilago, fieri del loro lavoro, so-no accompagnati dai colle-ghi delle FART, che dall’iniziodella vertenza non hannomai fatto mancare la solida-rietà ai colleghi. «Perché lasolidarietà – ricorda Alessan-dro Mutti, presidente dellaCommissione del personaledelle FART e della NLM – èl’essenza stessa del sindaca-to.» Tutti salgono sul trenoinsieme ai sindacalisti che so-stengono la loro lotta: Ange-lo Stroppini del SEV, Gianlu-ca Bianchi di Unia eLeonardo Matasci dell’OCST.E un vociferare continuo, daLocarno a Berna. C’è tantaenergia nei loro discorsi, tan-ta serietà ma anche, di tantoin tanto, la capacità disdrammatizzare.

Ampia eco e ampio sostegno

Il destino del Lago Maggiore,dell’occupazione e del turi-smo ha trovato un’ampiaeco. In poco più di due setti-mane, infatti, sono state rac-colte 10 092 firme! Un soste-gno unanime e corale persalvare occupazione e turi-smo sul Lago Maggiore. Atte-stazioni di solidarietà sonoarrivate da tutto il Cantone edai più disparati settori lavo-rativi. Formulari pieni di fir-

me sono infatti arrivati dabanche, cantieri edili, risto-ranti, alberghi, ferrovie e po-ste. «È stato un grande suc-cesso – ha commentato ilsindacalista del SEV, AngeloStroppini – frutto della mobi-litazione dei lavoratori e dellaloro determinazione. Ma conla consegna delle firme il la-voro sindacale non si ferma.»Lo sanno bene i dipendenti eanche i vertici del SEV pre-senti alla consegna della peti-zione con il presidente delSEV, Giorgio Tuti, e la vice-presidente, Barbara Spalinger.«Una presenza – spiega Gior-gio Tuti – tesa a conferire unadimensione nazionale allacausa della NLM.»

Dare una risposta all’incertezza

Per la politica (cfr. pagina ac-canto) erano presenti il con-sigliere agli Stati Fabio Abate,la consigliera nazionale Mari-na Carobbio Guscetti e il de-legato del Cantone Ticinoper i rapporti confederali,Jörg De Bernardi. Un unicomessaggio trasmesso a piùvoci al Consiglio federale,dunque, affinché prenda lenecessarie misure per scon-giurare ogni possibile naufra-gio. «La situazione – sottoli-nea Angelo Stroppini – restaprecaria poiché la stagione,come annunciato dal diretto-re della NLM lo scorso 15marzo, è stata programmatafino al 31 maggio 2012: oltrequesta scadenza si spalanca lapiù totale incertezza. Andre-mo avanti fino a quando tro-veremo un approdo sicuro.».

Le voci della protesta ascoltate

Qualcosa intanto si è mossoe le voci di protesta sono sta-te in parte ascoltate: l’Ufficiofederale dei trasporti ha scrit-to una lettera ufficiale a Ro-ma, manifestando la propriairritazione. Contesta, in parti-colare, il modo di procederedella direzione e la totalemancanza di rispetto di partedella convenzione, che pre-vede scadenze e proceduteprecise in caso di cambia-menti. «Questa lettera istitu-zionale – commenta Stroppi-ni – valorizza la determina-zione dei dipendenti e ci raf-forza nelle nostre rivendica-zioni.»

Françoise Gehring

Intanto l’Ufficio federale dei trasporti ha scritto una lettera ufficiale a Roma manifestando la propria irritazione

Martedì 3 aprile: una gior-nata di sole ha accolto aBerna una folta delegazio-ne di dipendenti della Na-vigazione Lago Maggioree delle FART, giunta nellacapitale federale per con-segnare la petizione lan-ciata due settimane fa perdifendere occupazione eturismo sul Lago Maggio-re. Le firme raccolte sonostate 10 092. E in sole duesettimane.

In cerca di un approdo sicuroJö

rg M

atte

r

La ricevuta ufficiale dopo la consegna del bottino di firme da parte di Angelo Stroppini e due marinai.

frg

Davanti a Palazzo federale la delegazione della NLM, con Giorgio Tuti, Barbara Spalinger e Marina Carobbio Guscetti.

Jörg

Mat

ter

In marcia verso la canCelleria federale.

frg

Eugenio Da Silva e Mimmo Ferrazzo.

Page 5: 2012 No 7

ATTUALITÀ ......

5contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Tra le bandiere blu al ven-to, i sindacalisti del SEV, diUnia e dell’OCST, e l’abbrac-cio della popolazione, c’era-no anche i rappresentantidella politica e delle istituzio-ni. Venerdì 30 marzo, in oc-casione di una parentesi po-polare per manifestare soli-darietà ai dipendenti dellaNavigazione Lago Maggiore,si sono alzate anche le vocidel consigliere agli Stati FabioAbate e della presidente del-l’Ente per lo sviluppo del Lo-carnese e della Valle Maggia,Tiziana Zaninelli. Al debarca-dero di Locarno, teatro dellamanifestazione, Abate e Za-ninelli hanno sostenutol’azione avviata dai sindacatipoiché tesa a salvaguardare losviluppo di un’intera regione,molto legata al turismo. «Lanavigazione del Lago Mag-giore – ha detto Tiziana Zani-nelli – rappresenta per noiun’importante risorsa nell’ot-tica dello sviluppo del turi-smo, essenziale per la nostraregione. Non possiamo resta-re a guardare con le mani inmano.» Ecco dunque i moti-vi che hanno spinto l’Enteper lo sviluppo del Locarnesee della Valle Maggia a pren-dere posizione in una letterainviata alle autorità federali.Le ha fatto eco il senatore Fa-

bio Abate: «La navigazionesul bacino svizzero del LagoMaggiore è vincolata da unaconvenzione internazionale.Noi non possiamo impedirea una nazione, ossia l’Italia,di decidere autonomamentesulla manovra finanziaria.Ma possiamo, questo sì, farevalere le nostre ragioni alConsiglio federale.» Parole,quelle di Abate, apprezzatedalle persone presenti alla fe-sta. Come apprezzato è statol’appello alla salvaguardia delservizio pubblico da parte diNadia Pittà, responsabile delPartito socialista per il Gam-barogno, particolarmentetoccato dai tagli di Roma.

Sui venti tempestosi cheminacciano la navigazionesul Lago Maggiore, a diverseriprese è intervenuta a Bernaanche la consigliera naziona-le Marina Carobbio Guscetti;in un’interrogazione al Con-siglio federale, ha rivolto unaserie di domande: se giudicaproblematica per il turismo el’occupazione nella regione delLago Maggiore la decisione delgoverno italiano di tagliare imezzi per le compagnie di na-vigazione dei laghi, e quindianche per quelle sul LagoMaggiore; se – dal momentoche nella risposta del 12 marzoha scritto che si terrà comun-que aperta la possibilità di te-matizzare la problematica sol-levata negli incontri a livelloministeriale – non intende in-tervenire su Roma; se intendeadottare misure per garantire iservizi sul Lago Maggiore chearrischiano di essere soppressi.

Non poteva mancare, inuna giornata di festa, la vocedei dipendenti. Ci ha pensa-to Domenico (Mimmo) Fer-razzo ricordando l’assurditàdi tale misura – proprio inpiena stagione turistica – el’impatto molto negativosull’occupazione. Solidarietàanche da parte dei colleghidelle FART, storicamenteuniti alla navigazione. An-drea Sabetti ha dunque ri-volto un appassionato ap-pello a tutti i presentiinvitandoli a continuare asostenere la causa dell’occu-pazione e del turismo. Per-ché la storia della lotta nonsi esaurisce qui.

frg

Discreti, ma presenti: rap-presentanti del turismo edella politica hanno fattoatto di presenza. Un gestoche va ben oltre il simbolo.

Festa popolare al debarcadero di Locarno per sentire le ragioni dei lavoratori e il sostegno delle istituzioni

Bandiere blu al vento

frg

Abbraccio popolare ai dipendenti della NLM.

frg

In fila per la foto: in primo piano Gianluca Bianchi (Unia) e Mimmo Ferrazzo.

frg

Nel blu dipinto di blu …

frg

Tiziana Zaninelli, Aldo Merlini, Silvano Giannini e Fabio Bonetti: i volti del turismo Locarnese.

frg

Fabio Abate ha risposto presente.

Page 6: 2012 No 7

......

6 ATTUALITÀcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

La prima parte delle cifre cheil capo delle FFS AndreasMeyer ha presentato alla con-ferenza stampa dedicato albilancio aziendale, è stata ca-ratterizzata dall’euforia: le FFSnon avevano mai trasportatocosì tanti passeggeri comenel 2011: circa 356,6 milioni,ossia 977 mila al giorno. Unacifra che rappresenta un’au-mento del 2,7 % rispetto al2010. Le FFS hanno ancheaumentato l’uso della propriarete, la più fitta di tutte le fer-rovie del mondo: ogni chilo-metro di rotaia è stato percor-so giornalmente in media da96,3 treni (2010: 95,4). Mi-gliorata anche la puntualità:l’89,9 % dei viaggiatori haraggiunto la propria metacon al massimo tre minuti diritardo (2010: 87 %), e nel97,7 % dei casi le coincidenzesono state garantite (2010:97,2 %). Tuttavia gli utili deltraffico passeggeri hanno su-bito una contrazione a causadel rialzo delle tariffe (+ 80milioni secondo l’Ufficio fe-derale dei trasporti) del26,9 % contro i 213,9 milioninel 2010.

Nel 2013 Meyer vuolecifre nere per Cargo

Malgrado misure di risana-mento, il trasporto merci haregistrato un deficit di 46 mi-lioni (2010: – 64 milioni). Se-condo Meyer il risultato ne-gativo è da attribuire allecondizioni quadro internepiù difficili, alla perdita diclienti e al franco forte.L’obiettivo di Meyer è di ri-condurre Cargo nelle cifrenere entro il 2013 grazie allarazionalizzazione dei punti dicarico del traffico a carri com-pleti e alla promozione deltraffico combinato. Di unesercizio compiuto a metànon se ne parla. «Questo è ilterzo e ultimo tentativo di ri-sanare Cargo», ha tuonato ilpresidente del Consiglio diamministrazione delle FFS,Ulrich Gygi. Le FFS non pos-sono aspettare che il Parla-mento si pronunci sulla que-stione. Gygi ha pure

sottolineato l’aumento deldebito e gli immensi investi-menti in infrastrutture chedovranno essere fatti di fron-te alla crescente mobilità emateriale rotabile. Vera e pro-pria linfa vitale per la ferroviadel futuro è il modello di fi-nanziamento per lo sviluppodelle infrastrutture ferroviarie(FAIF), con la prevista iniezio-ne di circa 43 miliardi entro il2050. Le FFS devono comun-que fare la loro parte per au-mentare ulteriormente laproduttività annua (nel 2011è cresciuta dell’1,5 % mentretra il 2012 e il 2017 deve cre-scere dell’1,7 %). Siccome ilConsiglio federale aumenteràle tariffe delle tracce orarie, leFFS non potranno esimersidall’aumentare le tariffe, haconcluso Gygi.

Il SEV si oppone ai tagli di Cargo

Vi è una chiara contraddizio-ne tra un utile del gruppo dioltre 300 milioni e una stra-tegia minimalista e rinuncia-taria di FFS Cargo. Il SEVchiede che un’azienda floridacome le FFS non sacrifichi lasua filiale merci per la ricercadi profitti ancora maggiori.Come ogni anno, il gruppoFFS presenta utili dell’ordinedi oltre 300 milioni e comeogni anno vi aggiunge la-menti ormai insopportabilisulla situazione del settoreCargo. «Questa situazione fi-

nanziaria sarebbe invece un’ottima base per perseguireuna strategia offensiva sulmercato – osserva il presiden-te del SEV Giorgio Tuti – èpertanto inconcepibile che leFFS trascurino la componen-te di servizio pubblico del tra-sporto merci.» Il SEV chiedepertanto di sospendere il pro-getto «rete» almeno sinquando le condizioni genera-li a livello politico non saran-no chiarite. «Il popolo svizze-ro vuole vedere le merci sullaferrovia. Non si può quindiaccettare che le FFS persegua-no una strategia al ribasso daormai dieci anni.»

Un risultato grazie al personale

Il SEV prende atto dell’otti-mo risultato complessivo del-le FFS, che conferma l’attac-camento della popolazionealle ferrovie. Il risultato è peròil frutto dell’impegno che ilpersonale continua a prestarenonostante le continue on-date di ristrutturazione cheimperversano sull’azienda.«Le FFS fanno sempre ancoramolta fatica a riconoscerequanto compiuto dal perso-nale. Malgrado ciò, collabo-ratrici e collaboratori conti-nuano a dare il massimo, inquanto convinti dell’impor-tanza del trasporto pubbli-co», ribadisce Giorgio Tuti. IlSEV prende quindi atto delpremio di 200 franchi, so-

prattutto per il fatto che lostesso verrà consegnato per-sonalmente con un ringra-ziamento dal superiore diret-to. Le FFS dovranno comun-que ancora intensificare glisforzi per diventare un datoredi lavoro generoso e sociale eincrementare la posizione sulmercato del lavoro, miglio-rando le condizioni di lavoroe instaurando atteggiamentidi autentica stima per l’ope-rato del personale. Per il SEVsono per contro apprezzabiligli sforzi compiuti per le que-stioni riguardanti la parità ela creazione di posti di lavoro

di nicchia. Le FFS sono infattistate una delle prime ditteimportanti ad aderire al pro-getto di «dialogo sulla paritàsalariale», permettendo cosìuna verifica attendibile dellastruttura salariale secondo igeneri. Per contro, la creazio-ne di posti di lavoro per di-pendenti con capacità di la-voro limitate, richiesta dalSEV, è ancora agli inizi, ma ilSEV è fiducioso che le FFSmanterranno il loro impegnodi creare 160 posti di lavorocon queste caratteristiche.

SEV

I vertici dell’azienda si pre-parano a tempi difficili.Intanto hanno presentato300 milioni di utili.

«La produttività deve aumentare»Nella presentazione dei bilanci le FFS stimano la crescita annuale attorno all’1,7 %

FFS

Le FFS fanno complessivamente utili ma su Cargo lasciano abbattere la scure. La Divisone Viaggiatori va a gonfie vele.

2011 2010 DifferenzaRicavo di esercizio 8 022 7 759 + 3,4 %Risultato di esercizio EBIT 529,7 426,4 + 24,2 %Risultato consolidato 338,7 298,3 + 13,5 %

Prestazioni pubbliche 2 947 2 687 + 9,7 %Capitale proprio per 31.12. 10 344 9 995 + 3,5 %Indebitamento 18 682 18 195 + 2,7 %Indebitamento: 7 965 8 052 – 1,1 %soggetto a interessi

Risultato traffico viaggiatori 213,9 292,6 – 26,9 %Risultato traffico merci – 45,9 – 64,0 + 28,3 %Viaggiatori-chilometro 17 749 17 513 + 1,3 %Tonnellate-chilometro 12 346 13 111 – 5,8 %

Posti tempo pieno (media) 28 586 28 143 + 1,6 %

I NUMERI DEL BILANCIO (IN FRANCHI)

Page 7: 2012 No 7

SERVIZIO ......

7contatto.sevN. 07/1212.4.2012

❑ Desidero aderire al SEV; ricevo cosi anche l’abbonamento a contatto.sev. Reclutato/a da:

Accetto anche gli statuti e i regolamenti SEV in vigore.

Nome/Cognome : Nome/Cognome:

Via : Via:

Località/NAP : Località/NAP :

Telefono : Telefono:

E-mail: IBAN/numero di conto bancario:

Data: Firma:

Ci permetteremo di contattarti per ulteriori informazioni. Grazie per il tuo interesse.Inviare il talloncino a: Segretariato centrale SEV, Steinerstrasse 35, Casella postale, 3000 Berna 6, oppure inviare per fax al numero: 031 357 57 58

Ecco le regole di partecipazione all’azione 12.12.12:

1. La partecipazione all’azione 12.12.12 è aperta a tutti i membri SEV, salvo per i/le dipendentidel SEV.

2. Questa azione si estende dal 1o gennaio 2012 fino al 12 dicembre 2012.

3. Il segretariato centrale del SEV chiuderà il conteggio per ogni reclutatore/-trice il 12 dicembre2012. Le persone interessate riceveranno una lettera in cui dovranno comunicare la scelta delpremio; riceveranno inoltre l’invito per il ritiro del meritato premio.I premi non possono essere cumulati.

4. Saranno consegnati i premi seguenti:

Per quattro nuovi membri si vince una DAB-Radio «Pure oneclassic» oppure un paio di cuffie «Urbanears Plattan». Per otto nuovimembri si riceve in cambio il borsotto in pelle dall’esclusivo design«SEV by anyway solutions». Per dodici nuovi membri in palio c’è,a scelta, o la macchina da caffè Jura ENA 7 oppure il nuovissimoiPad 3.

5. Una bici elettrica Flyer verrà messa in palio tra i membri SEV che entro il 12 dicembre 2012avranno reclutato almeno un nuovo membro.

6. I premi di questa azione di reclutamento verranno consegnati ai diretti interessati nel corso diuna cerimonia ufficiale il 26 gennaio 2013.

Aderire al SEV conviene, poiché offre molto per una quota modesta!

Il SEV lotta per migliori condizioni d’impiego e di lavoro.

Il SEV negozia contratti collettivi di lavoro.

Il SEV ti assiste in caso di problemi sul posto di lavoro.

Il SEV ti offre la sua protezione giuridica.

Il SEV sostiene le tue rivendicazioni sul piano politico.

Nel SEV incontri molte persone che la pensano come te.

Nel SEV puoi anche impegnarti.

Il SEV ti offre diverse possibilità di vacanze a buon mercato.

Il SEV favorisce il tuo sviluppo personale, offrendo corsi di formazione specialistici e mirati allatua professione.

Il SEV ti informa tramite il giornale contatto.sev e internet su www.sev-online.ch.

Il SEV ti aiuta in caso di necessità con prestiti e crediti.

Il SEV riduce il costo della vita, offrendo assicurazioni a miglior mercato: protezione giuridicaprivata, complementari di malattia, 3º pilastro.

Offerta supplementare: la protezione giuridica privata Multi del SEV del valore di 78franchi, gratuita per un anno! Tutti i nuovi membri del SEV che si sono iscritti al sindacato nel2012, riceveranno gratuitamente per un anno la protezione giuridica Multi del SEV!

Lavoratrici e lavoratori delleOfficine di Bellinzona (OBe)invitano la popolazione dellaSvizzera italiana a parteciparealla festa per commemoraredegnamente il quarto anni-versario della vittoriosa lottache nel 2008 permise la dife-sa delle nostre Officine e deisuoi 400 posti di lavoro. Saràun’occasione per trascorrerealcune ore piacevoli nel luo-go simbolo della lotta e dellaresistenza; sarà anche fornitoun aggiornamento sull’incer-ta situazione che persiste alleOBe. L’appuntamento è fissa-to per sabato 14 aprile, nellaormai leggendaria Pittureriadelle Officine (entrata latosud).

Ecco il programmadella festa popolare:

• 16.00 Inizio della festa

• 17.00 Informazione sullasituazione alle Officine diBellinzona

• 19.30 Cena

• 20.30–24 Musica e ballo

Vi attendiamo numerosi!

Il Comitato Giù le manidalle Officine

Festa alle Officine FFSSabato 14 aprile in Pittureria a partire dalle 16.00

SEV

Anche quest’anno sarà pos-sibile scegliere tra mare emontagna. La colonia almare, a Igea Marina, per ra-gazzi e ragazze dai 6 ai 12anni, è prevista da domeni-ca 1o luglio a martedì 17 lu-glio (prezzo per i sindacaliz-zati 570 franchi; per i nonsindacalizzati 670 franchi). Inmontagna, a Rodi, per ragaz-zi e ragazze dai 6 ai 13 anni,sono previsti due turni: il pri-mo da venerdì 29 giugno avenerdì 13 luglio; il secondo

da lunedì 16 luglio a lunedì30 luglio (prezzo per i sinda-calizzati 340 franchi, per inon sindacalizzati 440 fran-chi). Per le famiglie bisognoseè possibile chiedere un sussi-dio rivolgendosi direttamen-te alla cancelleria del propriocomune.

Informazioni e iscrizioni

Chi volesse partecipare auna delle tre colonie, puòrivolgersi alle Colonie deisindacati, Viale Stazione 31,6500 Bellinzona. Per infor-mazioni chiamare al seguen-te numero: tel. 091 826 35 77;fax 091 826 31 92.

Colonie al viaCome ogni anno le colo-nie dei sindacati legatiall’USS offrono tre pos-sibilità.

Aperte le iscrizioni per mare e montagna

Page 8: 2012 No 7

......

8contatto.sevN. 07/1212.4.2012

contatto.sev: I sindacati sonotra i suoi clienti principali. Ciòsta forse a significare che inSvizzera i diritti dei lavoratorie delle lavoratrici faticano aessere rispettati ?Jean-Michel Dolivo: InSvizzera, la protezione deilavoratori e delle lavoratriciattraverso le norme di dirit-to del lavoro è estrema-mente limitata. Il dirittopubblico del lavoro è parti-colarmente lacunoso. Inmateria di orari e della du-rata del lavoro, la flessibilitàconcessa dalla legge è mol-to importante. Anche le de-roghe alle norme previstesono numerose. Gli ispetto-ri del lavoro non hanno i

mezzi necessari per imple-mentare un controllo vera-mente efficace. Invece i da-tori di lavoro hanno moltimezzi di pressione nei con-fronti dei loro dipendenti,dal momento che non esi-ste una protezione realecontro il licenziamento.Questo spiega, per esempio,perché molte ore supple-mentari non vengono,semplicemente pagate. LaSvizzera non è solo un pa-radiso fiscale per miliardari,lo è anche per i padroni!Questo rapporto di forzamolto sfavorevole spiegaperché i diritti esistenti nonvengono rispettati nella re-altà; e succede spesso.

Tra i dossier che il SEV le ha af-fidato, quali le hanno permessodi ottenere la più grande vitto-ria?L’obbligo per le FFS di paga-re le indennità per il lavoronotturno e festivo anchedurante le vacanze. È statonecessario avviare delle pro-cedure per costringere la di-rezione delle FFS a negozia-re su questo punto unaccordo globale con il sin-dacato SEV. Ricordo che sitrattava di fare applicare lagiurisprudenza del Tribuna-le federale (sentenza Oran-ge).

Sempre per quanto riguarda imandati del SEV, qual è stata lasconfitta più amara?La sconfitta più amara ri-guarda anche l’applicazionedi questa giurisprudenza,ma questa volta ai dipen-denti dei TPG. Abbiamoperso in parte perché il lorostatuto è di diritto pubblicocantonale e perché questo

aspetto era stato risolto inmodo esaustivo.

Lei ha una vasta esperienzanella difesa dei diritti dei lavo-ratori e delle lavoratrici. Dall’ini-zio della sua carriera come av-vocato fino a oggi, qual è lasua esperienza sulle mutaterelazioni tra padroni e lavora-tori/-trici?Pratico la mia professionedi avvocato specializzato indiritto del lavoro da oltreventi anni. E constato chele condizioni di lavoro sonopeggiorate. La precarizza-zione di intere categorie dilavoratori (giovani, lavora-tori di età superiore ai 45anni, le donne in particola-re) si è ulteriormente svi-luppata. Questa precarizza-zione si manifesta in modidiversi: la pressione verso ilbasso sui salari al momentodell’assunzione, tempo par-ziale imposto, subappalti,lavoro su chiamata. Anchela disoccupazione è statauna leva per costringeremolti dipendenti ad accet-tare un nuovo lavoro, me-no pagato e meno qualifi-cato. La privatizzazione deiservizi pubblici (Posta, FFS,abolizione dello statuto difunzionario) ha pure con-tribuito in modo significati-vo alla soppressione dellenorme di protezione checorreggevano, seppur leg-germente, la disuguaglianzastrutturale che caratterizzail rapporto di lavoro. Sonopure cresciuti notevolmen-te i ritmi di lavoro. Leimposizioni esercitate daldatore di lavoro sono di-ventate più forti e per mol-te persone esse si sono spes-so tradotte in problemi di

salute (stress, mobbing). Ilmettere in concorrenza gliuni contro gli altri e l’inde-bolimento dei contratti col-lettivi di lavoro (CCL) sonostati al centro della strategiapadronale per distruggere i

legami di solidarietà all’in-terno dell’azienda.

In generale, come giudica lecondizioni di lavoro dei dipen-denti del trasporto pubblico ri-spetto a quelle dei lavoratori inaltri settori dell’economia?Le condizioni di lavoro so-no migliori che in altri set-tori, soprattutto per l’esi-stenza di contratti collettividi lavoro. Non sfuggono,tuttavia, alle tendenze ge-nerali che caratterizzano ilmercato del lavoro di oggi:le attività strettamente con-nesse al trasporto pubblicosono state esternalizzate ec’è anche una segmentazio-ne dei collettivi di lavoro.Per non parlare dell’aumen-to del ritmo di lavoro!

Lei si distingue anche nella di-fesa degli inquilini e dei richie-denti asilo. Che cosa la fa indi-gnare quando difende le lorocause?Avere un alloggio è un di-ritto, avere un tetto è unanecessità! Gli inquilini, datala penuria di alloggi, nonhanno scelta. Sono costrettia prendere degli apparta-menti la cui pigione erodein mondo consistente il lo-ro reddito (fino al 50% peralcuni!). Far valere i propridiritti contro gli affitti spe-

culativi o le disdette abusi-ve dei contratti di locazio-ne, rappresenta un mezzodi resistenza legittimo e deltutto legale. Attraverso l’as-sociazione degli inquiliniASLOCA mi sforzo di soste-

nerli. Rispetto ai migranti,gli attacchi contro i loro di-ritti fondamentali (deten-zione amministrativa o trat-tamento arbitrario, peresempio) costituiscono unvero laboratorio per altri at-tacchi, compresi i diritti so-ciali. In nome di un presun-to abuso del diritto di asilo,si riduce tale diritto a benpoca cosa. In nome di pre-sunti abusi nelle prestazionidi assicurazione contro ladisoccupazione o di invali-dità, si riducono sempre dipiù i diritti dei disoccupatio di coloro che sono con-frontati con una persistenteincapacità lavorativa. Pernon parlare della politicaipocrita nei confronti degliimmigrati privi di docu-menti (clandestini) che co-stituiscono una manodope-ra a buon mercato espostaai diktat dei loro datori dilavoro.

All’inizio di quest’anno, ha dife-so degli attivisti dell’associazio-ne Attac, vittime di spionaggioper conto di Nestlé. Cosa haiimparato di questa faccenda?Lo spionaggio di un gruppodi redazione del libro «Attaccontro l’impero Nestlé» el’impunità penale di cui hagoduto la multinazionalecon sede a Vevey sono

L'avvocato losannese, che collabora regolarmente con il SEV, è un indignato che non sopporta le ingiustizie

Nella Svizzera romanda Jean-Michel Dolivo è noto per le sue lotte senza compromessi per i diritti dei più sfavo-riti e contro i privilegi dei ricchi. È lui che per il SEV si è battuto con successo per la sentenza Orange.

Resistere al disordine neoliberista

”La Svizzera non è solo un paradiso fiscale per imiliardari, lo è anche per i padroni!“

Jean-Michel Dolivo nasce il15 novembre 1951 a Parigi.Scuole a Bienne fino alconseguimento della maturi-tà federale nel 1969. Univer-sità di Losanna dal 1969 al1972, laurea in scienzepolitiche/menzione storia.Membro della Lega marxistarivoluzionaria e del Partitosocialista, ha insegnatostoria. Ha anche lavorato perun anno e mezzo cometornitore/fresatore senzaformazione nelle aziende.Studi di diritto dal 1984 al1987 presso l’Università diLosanna. Brevetto di avvoca-to nel 1990. Membro delmovimento Solidarietà,segretario politico dell’Unio-ne sindacale vodese, avvo-cato di Unia, consiglierecomunale a Losanna emembro del partito LaGauche.

BIO

”La precarizzazione di intere categorie disalariati (giovani, persone oltre i 45 anni edonne in particolare) si è ulteriormentesviluppata.“Jean-Michel Dolivo, avvocato a Losanna

...... 9

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

INTERVISTA

scioccanti. La potenza diquesto gigante è all’altezzadegli utili dichiarati, in cre-scita dell’8,1%, per un tota-le di 9,5 miliardi franchi nel2011. Lo Stato detto di di-ritto, si inchina di fronte al-le azioni che apertamenteviolano le libertà fonda-

mentali, quali la libertà diopinione. «Muovetevi. Nonc’è nulla da vedere!», haconcluso la giustizia penale.

Per un recente articolo apparsosul quotidiano «24 heures», leiha scattato una foto della casadel proprietario di Ikea, IngvarKamprad, domiciliato a Epalin-ges sopra Losanna. Perché?Il proprietario di Ikea ha unpatrimonio stimato a 35–36miliardi di franchi, uno de-

gli uomini più ricchi inSvizzera, secondo moltianalisti. Con il forfait fisca-le, questo multi-milionariopaga per le imposte solodelle noccioline, pari alprezzo di una tazzina di caf-fè per un contribuente sviz-zero il cui patrimonio am-

monta, per ipotesi, a 100mila franchi. Questi sonoveri e propri regali fiscaliper gli stranieri super ricchi,mentre ognuno di noi – di-pendente o pensionato – al-le imposte deve pagare finoall’ultimo centesimo. Ilprincipio di uguaglianza fi-scale viene bellamente cal-pestato, come nel caso delleesenzioni fiscali di cui be-neficiano molte multina-zionali per trasferirsi in

Svizzera. È necessario com-battere questo tipo di eva-sione fiscale legale.

Da dove provengono le sue forticonvinzioni sociali e politiche?Da dove nasce il suo impegno?Il mio impegno politico sibasa principalmente sul ri-fiuto viscerale di tutte leforme di ingiustizia. Ho fat-to mia la denuncia delloscrittore svizzero tedescoMax Frisch che afferma che«chi lotta può perdere, chirinuncia alla lotta ha giàperso». La mia coscienzapolitica è il prodotto di pra-tiche collettive e non unica-mente una conquista diconoscenze individuale.L’umiltà e la lucidità sononecessarie; penso che sia il-lusorio credersi intelligenteda soli! Il dubbio è indi-spensabile per chi vuolecontribuire a cambiare ilmondo.

In un prossimo futuro comecambieranno secondo lei lecondizioni di lavoro in Svizzera?Le condizioni di lavorocambieranno in funzionedei rapporti di forza tra da-tori di lavoro e dipendenti.I dominanti vogliono farpagare ai lavoratori e alle la-voratrici la crisi. Questi ulti-mi devono ritrovare o tro-vare il percorso di lotta, diazione collettiva nei luoghidi lavoro, lo sciopero. Nel2011 la resistenza collettivaè stata espressa anche inSvizzera: scioperi nel settoredelle costruzioni nell’azien-da Valrhône, mobilitazionisul posto di lavoro, comenel settore pubblico e para-pubblico a Ginevra o nelcantone Vaud presso socie-tà come Tesa SA a Renens oNovartis a Nyon. Questesperimentazioni di lotta,modeste o più significative,sono state portate avantidai sindacati e/o dai collet-

tivi dei/delle dipendenti.Donne, uomini sono staticoinvolti, spesso con gran-de determinazione. Questelotte fanno eco alle mobili-tazioni del movimento de-gli indignati che si sonosvolte in Europa o negli Sta-ti Uniti. C’è un desiderio dicostruire tutti insieme, unaresistenza al disordine neo-liberista e di contestare, insostanza, un sistema la cuilogica è distruttiva perl’umanità e la natura.

Alberto Cherubini/frgJe

an-B

erna

rd S

iebe

r - A

rc

Jean-Michel Dolivo èattivo su tutti i fronti;

eccolo a Losanna a unamanifestazione contro ipiani di austerità impo-

sti alla Grecia.

”Penso che sia illusorio credersi intelligenti dasoli! Il dubbio è indispensabile per chi vuolecontribuire a cambiare il mondo.“

Page 9: 2012 No 7

......

8contatto.sevN. 07/1212.4.2012

contatto.sev: I sindacati sonotra i suoi clienti principali. Ciòsta forse a significare che inSvizzera i diritti dei lavoratorie delle lavoratrici faticano aessere rispettati ?Jean-Michel Dolivo: InSvizzera, la protezione deilavoratori e delle lavoratriciattraverso le norme di dirit-to del lavoro è estrema-mente limitata. Il dirittopubblico del lavoro è parti-colarmente lacunoso. Inmateria di orari e della du-rata del lavoro, la flessibilitàconcessa dalla legge è mol-to importante. Anche le de-roghe alle norme previstesono numerose. Gli ispetto-ri del lavoro non hanno i

mezzi necessari per imple-mentare un controllo vera-mente efficace. Invece i da-tori di lavoro hanno moltimezzi di pressione nei con-fronti dei loro dipendenti,dal momento che non esi-ste una protezione realecontro il licenziamento.Questo spiega, per esempio,perché molte ore supple-mentari non vengono,semplicemente pagate. LaSvizzera non è solo un pa-radiso fiscale per miliardari,lo è anche per i padroni!Questo rapporto di forzamolto sfavorevole spiegaperché i diritti esistenti nonvengono rispettati nella re-altà; e succede spesso.

Tra i dossier che il SEV le ha af-fidato, quali le hanno permessodi ottenere la più grande vitto-ria?L’obbligo per le FFS di paga-re le indennità per il lavoronotturno e festivo anchedurante le vacanze. È statonecessario avviare delle pro-cedure per costringere la di-rezione delle FFS a negozia-re su questo punto unaccordo globale con il sin-dacato SEV. Ricordo che sitrattava di fare applicare lagiurisprudenza del Tribuna-le federale (sentenza Oran-ge).

Sempre per quanto riguarda imandati del SEV, qual è stata lasconfitta più amara?La sconfitta più amara ri-guarda anche l’applicazionedi questa giurisprudenza,ma questa volta ai dipen-denti dei TPG. Abbiamoperso in parte perché il lorostatuto è di diritto pubblicocantonale e perché questo

aspetto era stato risolto inmodo esaustivo.

Lei ha una vasta esperienzanella difesa dei diritti dei lavo-ratori e delle lavoratrici. Dall’ini-zio della sua carriera come av-vocato fino a oggi, qual è lasua esperienza sulle mutaterelazioni tra padroni e lavora-tori/-trici?Pratico la mia professionedi avvocato specializzato indiritto del lavoro da oltreventi anni. E constato chele condizioni di lavoro sonopeggiorate. La precarizza-zione di intere categorie dilavoratori (giovani, lavora-tori di età superiore ai 45anni, le donne in particola-re) si è ulteriormente svi-luppata. Questa precarizza-zione si manifesta in modidiversi: la pressione verso ilbasso sui salari al momentodell’assunzione, tempo par-ziale imposto, subappalti,lavoro su chiamata. Anchela disoccupazione è statauna leva per costringeremolti dipendenti ad accet-tare un nuovo lavoro, me-no pagato e meno qualifi-cato. La privatizzazione deiservizi pubblici (Posta, FFS,abolizione dello statuto difunzionario) ha pure con-tribuito in modo significati-vo alla soppressione dellenorme di protezione checorreggevano, seppur leg-germente, la disuguaglianzastrutturale che caratterizzail rapporto di lavoro. Sonopure cresciuti notevolmen-te i ritmi di lavoro. Leimposizioni esercitate daldatore di lavoro sono di-ventate più forti e per mol-te persone esse si sono spes-so tradotte in problemi di

salute (stress, mobbing). Ilmettere in concorrenza gliuni contro gli altri e l’inde-bolimento dei contratti col-lettivi di lavoro (CCL) sonostati al centro della strategiapadronale per distruggere i

legami di solidarietà all’in-terno dell’azienda.

In generale, come giudica lecondizioni di lavoro dei dipen-denti del trasporto pubblico ri-spetto a quelle dei lavoratori inaltri settori dell’economia?Le condizioni di lavoro so-no migliori che in altri set-tori, soprattutto per l’esi-stenza di contratti collettividi lavoro. Non sfuggono,tuttavia, alle tendenze ge-nerali che caratterizzano ilmercato del lavoro di oggi:le attività strettamente con-nesse al trasporto pubblicosono state esternalizzate ec’è anche una segmentazio-ne dei collettivi di lavoro.Per non parlare dell’aumen-to del ritmo di lavoro!

Lei si distingue anche nella di-fesa degli inquilini e dei richie-denti asilo. Che cosa la fa indi-gnare quando difende le lorocause?Avere un alloggio è un di-ritto, avere un tetto è unanecessità! Gli inquilini, datala penuria di alloggi, nonhanno scelta. Sono costrettia prendere degli apparta-menti la cui pigione erodein mondo consistente il lo-ro reddito (fino al 50% peralcuni!). Far valere i propridiritti contro gli affitti spe-

culativi o le disdette abusi-ve dei contratti di locazio-ne, rappresenta un mezzodi resistenza legittimo e deltutto legale. Attraverso l’as-sociazione degli inquiliniASLOCA mi sforzo di soste-

nerli. Rispetto ai migranti,gli attacchi contro i loro di-ritti fondamentali (deten-zione amministrativa o trat-tamento arbitrario, peresempio) costituiscono unvero laboratorio per altri at-tacchi, compresi i diritti so-ciali. In nome di un presun-to abuso del diritto di asilo,si riduce tale diritto a benpoca cosa. In nome di pre-sunti abusi nelle prestazionidi assicurazione contro ladisoccupazione o di invali-dità, si riducono sempre dipiù i diritti dei disoccupatio di coloro che sono con-frontati con una persistenteincapacità lavorativa. Pernon parlare della politicaipocrita nei confronti degliimmigrati privi di docu-menti (clandestini) che co-stituiscono una manodope-ra a buon mercato espostaai diktat dei loro datori dilavoro.

All’inizio di quest’anno, ha dife-so degli attivisti dell’associazio-ne Attac, vittime di spionaggioper conto di Nestlé. Cosa haiimparato di questa faccenda?Lo spionaggio di un gruppodi redazione del libro «Attaccontro l’impero Nestlé» el’impunità penale di cui hagoduto la multinazionalecon sede a Vevey sono

L'avvocato losannese, che collabora regolarmente con il SEV, è un indignato che non sopporta le ingiustizie

Nella Svizzera romanda Jean-Michel Dolivo è noto per le sue lotte senza compromessi per i diritti dei più sfavo-riti e contro i privilegi dei ricchi. È lui che per il SEV si è battuto con successo per la sentenza Orange.

Resistere al disordine neoliberista

”La Svizzera non è solo un paradiso fiscale per imiliardari, lo è anche per i padroni!“

Jean-Michel Dolivo nasce il15 novembre 1951 a Parigi.Scuole a Bienne fino alconseguimento della maturi-tà federale nel 1969. Univer-sità di Losanna dal 1969 al1972, laurea in scienzepolitiche/menzione storia.Membro della Lega marxistarivoluzionaria e del Partitosocialista, ha insegnatostoria. Ha anche lavorato perun anno e mezzo cometornitore/fresatore senzaformazione nelle aziende.Studi di diritto dal 1984 al1987 presso l’Università diLosanna. Brevetto di avvoca-to nel 1990. Membro delmovimento Solidarietà,segretario politico dell’Unio-ne sindacale vodese, avvo-cato di Unia, consiglierecomunale a Losanna emembro del partito LaGauche.

BIO

”La precarizzazione di intere categorie disalariati (giovani, persone oltre i 45 anni edonne in particolare) si è ulteriormentesviluppata.“Jean-Michel Dolivo, avvocato a Losanna

...... 9

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

INTERVISTA

scioccanti. La potenza diquesto gigante è all’altezzadegli utili dichiarati, in cre-scita dell’8,1%, per un tota-le di 9,5 miliardi franchi nel2011. Lo Stato detto di di-ritto, si inchina di fronte al-le azioni che apertamenteviolano le libertà fonda-

mentali, quali la libertà diopinione. «Muovetevi. Nonc’è nulla da vedere!», haconcluso la giustizia penale.

Per un recente articolo apparsosul quotidiano «24 heures», leiha scattato una foto della casadel proprietario di Ikea, IngvarKamprad, domiciliato a Epalin-ges sopra Losanna. Perché?Il proprietario di Ikea ha unpatrimonio stimato a 35–36miliardi di franchi, uno de-

gli uomini più ricchi inSvizzera, secondo moltianalisti. Con il forfait fisca-le, questo multi-milionariopaga per le imposte solodelle noccioline, pari alprezzo di una tazzina di caf-fè per un contribuente sviz-zero il cui patrimonio am-

monta, per ipotesi, a 100mila franchi. Questi sonoveri e propri regali fiscaliper gli stranieri super ricchi,mentre ognuno di noi – di-pendente o pensionato – al-le imposte deve pagare finoall’ultimo centesimo. Ilprincipio di uguaglianza fi-scale viene bellamente cal-pestato, come nel caso delleesenzioni fiscali di cui be-neficiano molte multina-zionali per trasferirsi in

Svizzera. È necessario com-battere questo tipo di eva-sione fiscale legale.

Da dove provengono le sue forticonvinzioni sociali e politiche?Da dove nasce il suo impegno?Il mio impegno politico sibasa principalmente sul ri-fiuto viscerale di tutte leforme di ingiustizia. Ho fat-to mia la denuncia delloscrittore svizzero tedescoMax Frisch che afferma che«chi lotta può perdere, chirinuncia alla lotta ha giàperso». La mia coscienzapolitica è il prodotto di pra-tiche collettive e non unica-mente una conquista diconoscenze individuale.L’umiltà e la lucidità sononecessarie; penso che sia il-lusorio credersi intelligenteda soli! Il dubbio è indi-spensabile per chi vuolecontribuire a cambiare ilmondo.

In un prossimo futuro comecambieranno secondo lei lecondizioni di lavoro in Svizzera?Le condizioni di lavorocambieranno in funzionedei rapporti di forza tra da-tori di lavoro e dipendenti.I dominanti vogliono farpagare ai lavoratori e alle la-voratrici la crisi. Questi ulti-mi devono ritrovare o tro-vare il percorso di lotta, diazione collettiva nei luoghidi lavoro, lo sciopero. Nel2011 la resistenza collettivaè stata espressa anche inSvizzera: scioperi nel settoredelle costruzioni nell’azien-da Valrhône, mobilitazionisul posto di lavoro, comenel settore pubblico e para-pubblico a Ginevra o nelcantone Vaud presso socie-tà come Tesa SA a Renens oNovartis a Nyon. Questesperimentazioni di lotta,modeste o più significative,sono state portate avantidai sindacati e/o dai collet-

tivi dei/delle dipendenti.Donne, uomini sono staticoinvolti, spesso con gran-de determinazione. Questelotte fanno eco alle mobili-tazioni del movimento de-gli indignati che si sonosvolte in Europa o negli Sta-ti Uniti. C’è un desiderio dicostruire tutti insieme, unaresistenza al disordine neo-liberista e di contestare, insostanza, un sistema la cuilogica è distruttiva perl’umanità e la natura.

Alberto Cherubini/frg

Jean

-Ber

nard

Sie

ber -

Arc

Jean-Michel Dolivo èattivo su tutti i fronti;

eccolo a Losanna a unamanifestazione contro ipiani di austerità impo-

sti alla Grecia.

”Penso che sia illusorio credersi intelligenti dasoli! Il dubbio è indispensabile per chi vuolecontribuire a cambiare il mondo.“

Page 10: 2012 No 7

......

10contatto.sevN. 07/1212.4.2012

ankt Moritz rivendica ilmerito di aver inventato

il turismo invernale nel lon-tano 1864. Prima di quell’an-no, i turisti giungevano solod’estate, ma hanno poi ini-ziato, dapprima in numeropiuttosto esiguo, in seguitosempre più numerosi, a go-dere delle località innevate.L’estensione dell’attività harichiesto però anche un ade-guamento delle infrastruttu-re: gli alberghi e le pensionihanno dovuto essere isolate eriscaldate, le strade d’accessosgomberate dalla neve ecc. Leturiste e i turisti diventavanoinoltre sempre più esigenti,richiedendo un numerosempre maggiore di attività.Sono quindi stati creati gliimpianti sportivi, come le pi-ste di ghiaccio, i trampoliniper il salto con gli sci e le pi-ste da slittino e da bob. Lapratica dello sci si limitavainizialmente al fondo, per cuiin un primo tempo non si èdovuto far capo a impianti dirisalita. Presto però gli inglesi,che avevano scoperto la Sviz-zera (definita da Sir LeslieStephen «Playground of Eu-rope», il campo da giocodell’Europa) all’inizio delventesimo secolo, comincia-rono ad apprezzare le gioiedella «downhill only», delladiscesa. Si è quindi iniziatoad adattare le ferrovie esisten-ti all’esercizio invernale, co-me è stato il caso per la funi-colare di Mürren, messa inesercizio nel 1910. Sono poi

S

Il turismo invernale ha un ruolo molto importante per la nostra economia

Il «Playground of Europe»è ancora attualeIl turismo invernale è un settore in cui si lavora duro e si realizzano utili importanti. Neiprossimi anni, sarà tuttavia chiamato ad affrontare la grande sfida dei mutamenticlimatici. Prendendo le giuste decisioni, le nostre località turistiche sono in grado dicontinuare i loro successi.

pan.

Il turismo invernaleè di importanza

fondamentale, marichiede un impegno

molto marcato.

”Il dumping salariale distorce il mercato.Se ci fossero soltanto datori di lavoro conla fibra sociale, non ci sarebbe bisogno diun CCL.“Dres Häsler, macchinista alla Wengernalpbahn

pan.

...... 11

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

DOSSIERsorti impianti concepitiespressamente per i turisti in-vernali, come per esempio laAllmendhubelbahn, funico-lare realizzata nel 1912 pergarantire l’accesso alla pistada bob di Mürren. Il primoskilift è stato inaugurato nel1937 a Davos. L’epoca d’orodi seggiovie, teleferiche esciovie è iniziata dopo la Se-conda Guerra mondiale e,grazie ai continui amplia-menti e rinnovamenti del-l’offerta, si è protratta sino aigiorni nostri. A oggi, si conta-no in Svizzera 1774 impiantia fune di vario tipo.

Sport con ogni tempo

Non si sono però realizzatisolo impianti di trasporto. Ipalazzetti del ghiaccio hannosostituito le piste all’aria aper-ta e piscine coperte, palestre epareti di arrampicata hannopermesso di rendere la prati-ca sportiva indipendente dal-le condizioni meteo. La pre-parazione di piste di discesa edi fondo è diventata più im-pegnativa, con l’impiego dicannoni da neve che garanti-scono pendii, o perlomenostrisce, adeguatamente inne-vate sino a primavera inoltra-ta.

I posti di lavoro del turismo

Tutti questi sforzi hanno loscopo di offrire vacanze pia-cevoli a un numero il piùampio possibile di ospiti,creando quindi un elevatovalore aggiunto. Il settore of-fre numerosi posti di lavorocon caratteristiche molto di-verse: stagionali, a tempoparziale o temporanei sino aimpieghi fissi a tempo pienosu tutto l’arco dell’anno, conqualifiche che possono rag-giungere livelli di specializza-zione molto elevati. Nel cor-so dei decenni, il settoreturistico ha sviluppato unadinamica propria, di impor-tanza tale da sottrarsi a ogniriflessione sull’effettiva op-portunità di realizzare alcuneopere.

Nuove esigenze

Dopo quest’epoca di espan-sione quasi illimitata, nume-rosi dubbi attanagliano il set-tore del turismo invernalefavoriti dai mutamenti cli-

matici che, oltre allo stratonevoso, potrebbero far scio-gliere anche le cifre degliospiti. Si tende inoltre a di-menticare che anche in pas-sato ci si è dovuti confrontarecon stagioni invernali poveredi neve. Ripensare una strate-gia alternativa allo sci non èperò facile, anche se vi sonoattività, come lo snow-tubinge le escursioni invernali, cono senza racchette che si ac-contentano di un inneva-mento più modesto e che siaggiungono al ritorno allamoda del wellness o dei ba-gni di sole sulle terrazze.

Per sopravvivere anche amedio e a lungo termine, ilsettore turistico svizzero è co-

stretto a incrementare la pro-pria produttività. Le sueaziende e, a volte, persino lesue destinazioni appaionotroppo piccole e frazionate.Le riduzioni dei costi di viag-gio, anche sulle lunghe di-stanze, comporta un aumen-to della pressione sulle nostrelocalità. Sono ormai molti gliSvizzeri a scegliere vacanzeall’estero.

Se, nel 1959, la Svizzeraera tra le cinque maggiori na-zioni turistiche al mondo,oggi è stata superata da moltealtre destinazioni ed è retro-cessa al 27.o rango. L’età me-dia dei turisti si sta inoltre al-zando, ciò che comporta unaumento delle esigenze.

Infine, i turisti sono ormaiin grado, grazie a internet, diritagliarsi e confezionarsi va-canze su misura, riservandoledirettamente online.

Il turismo resta comun-que un settore fondamentaleper la nostra economia, datoche consegue il 6 % del pro-dotto interno lordo. Ognianno, i turisti esteri spendo-no in Svizzera 16 miliardi difranchi.

Per una stazione di sci aldi sotto dei 1 500 metri sul li-vello del mare è per controquasi impossibile ottenereancora dei crediti in banca.

Fine stagione in crescita?La stagione appena termina-ta, dopo un inizio reso diffici-le dallo scarso innevamento,ha conosciuto un’evoluzioneabbastanza favorevole. Infebbraio, le copiose nevicatehanno favorito le frequenze,mitigate però dal corso sfavo-revole dell’euro, che ha tenu-to lontano i turisti europei.Le conseguenze sono moltodifferenziate: in Grigioni si èregistrato un generale calo,nella Svizzera orientale e nel-le Alpi friburghesi e vodesiuna lieve crescita. Un bilan-cio definitivo della stagioneappare però prematuro.

Peter Anliker

Il 3 aprile scorso presso ilsegretariato centrale del SEV si ètenuta la giornata del settoreturistico, purtroppo pocofrequentata. Il tema centrale erala presentazione del CCL per leaziende che – a ritmo stagionale– gestiscono gli impianti dirisalita. Il CCL contempla salariminimi più elevati e deroghe perquanto concerne il tempo dilavoro.

Un ramo di attivitàancora poco solido

La vice presidente BarbaraSpalinger ha dato il benvenuto aipartecipanti di un ramo che hadescritto come «la pianticellafragile del SEV» e «un piccologruppo sociale». Rispetto ad altrearee di interesse, il sindacatonon ha una lunga tradizione nelcampo del turismo. Ma questonon significa che questo giovanesettore non sia importante per ilSEV, soprattutto perché è benconsapevole che è in questosettore che si riscontrano lepeggiori condizioni di lavoro deltrasporto pubblico. Peyer Peyer eHans Bieri, responsabili delsettore in seno al SEV, hannofatto un lavoro notevole persvilupparlo. Anche se rimane unacerta timidezza nei contatti, imembri del sindacato sonomessaggeri molto importantiall’interno delle aziende. Essimostrano che i sindacalisti nonsempre si muovono con il pugno

alzato, ma si impegnano perdifendere la qualità del lavoro.Peter Peyer ha presentato ilprogetto di CCL per gli impiantidi risalita svizzeri. L’associazionedei datori di lavoro vuole dare untaglio all’immagine di un settorecon bassi salari e scongiurare laconcorrenza selvaggia. Mentre ilSEV vuole condizioni di lavoro edi assunzione regolamentate econformi alla legge. La collabo-razione già sperimentata nelcontesto della sicurezza nelsettore ha potuto essere miglio-rata in modo tale che ogni partein causa sia vincente. Il CCLrenderebbe obbligatori i contrattidi lavoro in forma scritta, unsalario minimo di 48 mila franchiall’anno (22.85 franchi all’ora +bonus per le vacanze), un rego-lamento forfettario che includenel tempo di lavoro le ore diviaggio per arrivare sul luoghi dilavoro e il pagamento del salarioin caso di malattia o infortunio.Previsto un contributo per idipendenti assoggettati al CCL(per i membri SEV è già inclusonelle quote del SEV).

Grandiaspet-tative

Che cosapensanoi membriSEV diquesto

CCL quadro? Dres Häslermacchinista alla Wengernalp-bahn, ex-presidente e attualemembro del comitato dellasezione VPT/Jungfrau, si aspettamolto. Sarebbe giusto portare ilsalario minimo a 4000 franchi.«Il dumping salariale distorce ilmercato», deplora il nostrocollega. «Se ci fossero soltantodatori di lavoro con la fibrasociale, non ci sarebbe bisognodi un CCL», aggiunge. Ma la LDL

non è dettata dal SEV, comemolti pensano; dobbiamopertanto attenervici.Margrit Feuz, cassiera allateleferica Stechelberg–Mürren–Schilthorn, pensa che il CCLporterà qualcosa anche aicolleghi non sindacalizzati: «Infuturo, ci saranno meno personeche saliranno sul treno inmarcia.» Prima, spiega, quasitutti i dipendenti della Schilt-hornbahn erano sindacalizzati,poi la direzione glielo ha impedi-to. In seguito a ciò il SEV haprofuso un enorme lavoro. Unodei problemi è che molti non

risiedono sul posto, contribuendocosì allo spopolamento dellavalle. Alla Schilthornbahn, ininverno lavorano molti contadini,per i quali questa fonte di redditoè fondamentale.

L’associazione delle impresedi trasporto fune nasconde ilgioco

Lo stesso giorno del nostroconvegno, l’associazionepadronale ha discusso il CCL coni suoi membri, ma non ha volutocomunicare i risultati di questediscussioni.Nel pomeriggio, i partecipantialla giornata di informazionehanno avuto la possibilità divisitare la funicolare più piccoladella Svizzera, la Marzilibahn,che porta i suoi passeggeridall’Aare al Palazzo federale. pan

IL RAMO TURISTICO, PARTE DI UNA PIANTA DEL SEV ANCORA FRAGILE E CHE DEVE CRESCERE

pan.

Dres Häsler.

pan.

Margrit Feuz e Godi Schranz diAdelboden.

pan.

Hans Bieri, responsabile per il SEVdel settore turistico.

Page 11: 2012 No 7

......

10contatto.sevN. 07/1212.4.2012

ankt Moritz rivendica ilmerito di aver inventato

il turismo invernale nel lon-tano 1864. Prima di quell’an-no, i turisti giungevano solod’estate, ma hanno poi ini-ziato, dapprima in numeropiuttosto esiguo, in seguitosempre più numerosi, a go-dere delle località innevate.L’estensione dell’attività harichiesto però anche un ade-guamento delle infrastruttu-re: gli alberghi e le pensionihanno dovuto essere isolate eriscaldate, le strade d’accessosgomberate dalla neve ecc. Leturiste e i turisti diventavanoinoltre sempre più esigenti,richiedendo un numerosempre maggiore di attività.Sono quindi stati creati gliimpianti sportivi, come le pi-ste di ghiaccio, i trampoliniper il salto con gli sci e le pi-ste da slittino e da bob. Lapratica dello sci si limitavainizialmente al fondo, per cuiin un primo tempo non si èdovuto far capo a impianti dirisalita. Presto però gli inglesi,che avevano scoperto la Sviz-zera (definita da Sir LeslieStephen «Playground of Eu-rope», il campo da giocodell’Europa) all’inizio delventesimo secolo, comincia-rono ad apprezzare le gioiedella «downhill only», delladiscesa. Si è quindi iniziatoad adattare le ferrovie esisten-ti all’esercizio invernale, co-me è stato il caso per la funi-colare di Mürren, messa inesercizio nel 1910. Sono poi

S

Il turismo invernale ha un ruolo molto importante per la nostra economia

Il «Playground of Europe»è ancora attualeIl turismo invernale è un settore in cui si lavora duro e si realizzano utili importanti. Neiprossimi anni, sarà tuttavia chiamato ad affrontare la grande sfida dei mutamenticlimatici. Prendendo le giuste decisioni, le nostre località turistiche sono in grado dicontinuare i loro successi.

pan.

Il turismo invernaleè di importanza

fondamentale, marichiede un impegno

molto marcato.

”Il dumping salariale distorce il mercato.Se ci fossero soltanto datori di lavoro conla fibra sociale, non ci sarebbe bisogno diun CCL.“Dres Häsler, macchinista alla Wengernalpbahn

pan.

...... 11

contatto.sevN. 07/1212.4.2012

DOSSIERsorti impianti concepitiespressamente per i turisti in-vernali, come per esempio laAllmendhubelbahn, funico-lare realizzata nel 1912 pergarantire l’accesso alla pistada bob di Mürren. Il primoskilift è stato inaugurato nel1937 a Davos. L’epoca d’orodi seggiovie, teleferiche esciovie è iniziata dopo la Se-conda Guerra mondiale e,grazie ai continui amplia-menti e rinnovamenti del-l’offerta, si è protratta sino aigiorni nostri. A oggi, si conta-no in Svizzera 1774 impiantia fune di vario tipo.

Sport con ogni tempo

Non si sono però realizzatisolo impianti di trasporto. Ipalazzetti del ghiaccio hannosostituito le piste all’aria aper-ta e piscine coperte, palestre epareti di arrampicata hannopermesso di rendere la prati-ca sportiva indipendente dal-le condizioni meteo. La pre-parazione di piste di discesa edi fondo è diventata più im-pegnativa, con l’impiego dicannoni da neve che garanti-scono pendii, o perlomenostrisce, adeguatamente inne-vate sino a primavera inoltra-ta.

I posti di lavoro del turismo

Tutti questi sforzi hanno loscopo di offrire vacanze pia-cevoli a un numero il piùampio possibile di ospiti,creando quindi un elevatovalore aggiunto. Il settore of-fre numerosi posti di lavorocon caratteristiche molto di-verse: stagionali, a tempoparziale o temporanei sino aimpieghi fissi a tempo pienosu tutto l’arco dell’anno, conqualifiche che possono rag-giungere livelli di specializza-zione molto elevati. Nel cor-so dei decenni, il settoreturistico ha sviluppato unadinamica propria, di impor-tanza tale da sottrarsi a ogniriflessione sull’effettiva op-portunità di realizzare alcuneopere.

Nuove esigenze

Dopo quest’epoca di espan-sione quasi illimitata, nume-rosi dubbi attanagliano il set-tore del turismo invernalefavoriti dai mutamenti cli-

matici che, oltre allo stratonevoso, potrebbero far scio-gliere anche le cifre degliospiti. Si tende inoltre a di-menticare che anche in pas-sato ci si è dovuti confrontarecon stagioni invernali poveredi neve. Ripensare una strate-gia alternativa allo sci non èperò facile, anche se vi sonoattività, come lo snow-tubinge le escursioni invernali, cono senza racchette che si ac-contentano di un inneva-mento più modesto e che siaggiungono al ritorno allamoda del wellness o dei ba-gni di sole sulle terrazze.

Per sopravvivere anche amedio e a lungo termine, ilsettore turistico svizzero è co-

stretto a incrementare la pro-pria produttività. Le sueaziende e, a volte, persino lesue destinazioni appaionotroppo piccole e frazionate.Le riduzioni dei costi di viag-gio, anche sulle lunghe di-stanze, comporta un aumen-to della pressione sulle nostrelocalità. Sono ormai molti gliSvizzeri a scegliere vacanzeall’estero.

Se, nel 1959, la Svizzeraera tra le cinque maggiori na-zioni turistiche al mondo,oggi è stata superata da moltealtre destinazioni ed è retro-cessa al 27.o rango. L’età me-dia dei turisti si sta inoltre al-zando, ciò che comporta unaumento delle esigenze.

Infine, i turisti sono ormaiin grado, grazie a internet, diritagliarsi e confezionarsi va-canze su misura, riservandoledirettamente online.

Il turismo resta comun-que un settore fondamentaleper la nostra economia, datoche consegue il 6 % del pro-dotto interno lordo. Ognianno, i turisti esteri spendo-no in Svizzera 16 miliardi difranchi.

Per una stazione di sci aldi sotto dei 1 500 metri sul li-vello del mare è per controquasi impossibile ottenereancora dei crediti in banca.

Fine stagione in crescita?La stagione appena termina-ta, dopo un inizio reso diffici-le dallo scarso innevamento,ha conosciuto un’evoluzioneabbastanza favorevole. Infebbraio, le copiose nevicatehanno favorito le frequenze,mitigate però dal corso sfavo-revole dell’euro, che ha tenu-to lontano i turisti europei.Le conseguenze sono moltodifferenziate: in Grigioni si èregistrato un generale calo,nella Svizzera orientale e nel-le Alpi friburghesi e vodesiuna lieve crescita. Un bilan-cio definitivo della stagioneappare però prematuro.

Peter Anliker

Il 3 aprile scorso presso ilsegretariato centrale del SEV si ètenuta la giornata del settoreturistico, purtroppo pocofrequentata. Il tema centrale erala presentazione del CCL per leaziende che – a ritmo stagionale– gestiscono gli impianti dirisalita. Il CCL contempla salariminimi più elevati e deroghe perquanto concerne il tempo dilavoro.

Un ramo di attivitàancora poco solido

La vice presidente BarbaraSpalinger ha dato il benvenuto aipartecipanti di un ramo che hadescritto come «la pianticellafragile del SEV» e «un piccologruppo sociale». Rispetto ad altrearee di interesse, il sindacatonon ha una lunga tradizione nelcampo del turismo. Ma questonon significa che questo giovanesettore non sia importante per ilSEV, soprattutto perché è benconsapevole che è in questosettore che si riscontrano lepeggiori condizioni di lavoro deltrasporto pubblico. Peyer Peyer eHans Bieri, responsabili delsettore in seno al SEV, hannofatto un lavoro notevole persvilupparlo. Anche se rimane unacerta timidezza nei contatti, imembri del sindacato sonomessaggeri molto importantiall’interno delle aziende. Essimostrano che i sindacalisti nonsempre si muovono con il pugno

alzato, ma si impegnano perdifendere la qualità del lavoro.Peter Peyer ha presentato ilprogetto di CCL per gli impiantidi risalita svizzeri. L’associazionedei datori di lavoro vuole dare untaglio all’immagine di un settorecon bassi salari e scongiurare laconcorrenza selvaggia. Mentre ilSEV vuole condizioni di lavoro edi assunzione regolamentate econformi alla legge. La collabo-razione già sperimentata nelcontesto della sicurezza nelsettore ha potuto essere miglio-rata in modo tale che ogni partein causa sia vincente. Il CCLrenderebbe obbligatori i contrattidi lavoro in forma scritta, unsalario minimo di 48 mila franchiall’anno (22.85 franchi all’ora +bonus per le vacanze), un rego-lamento forfettario che includenel tempo di lavoro le ore diviaggio per arrivare sul luoghi dilavoro e il pagamento del salarioin caso di malattia o infortunio.Previsto un contributo per idipendenti assoggettati al CCL(per i membri SEV è già inclusonelle quote del SEV).

Grandiaspet-tative

Che cosapensanoi membriSEV diquesto

CCL quadro? Dres Häslermacchinista alla Wengernalp-bahn, ex-presidente e attualemembro del comitato dellasezione VPT/Jungfrau, si aspettamolto. Sarebbe giusto portare ilsalario minimo a 4000 franchi.«Il dumping salariale distorce ilmercato», deplora il nostrocollega. «Se ci fossero soltantodatori di lavoro con la fibrasociale, non ci sarebbe bisognodi un CCL», aggiunge. Ma la LDL

non è dettata dal SEV, comemolti pensano; dobbiamopertanto attenervici.Margrit Feuz, cassiera allateleferica Stechelberg–Mürren–Schilthorn, pensa che il CCLporterà qualcosa anche aicolleghi non sindacalizzati: «Infuturo, ci saranno meno personeche saliranno sul treno inmarcia.» Prima, spiega, quasitutti i dipendenti della Schilt-hornbahn erano sindacalizzati,poi la direzione glielo ha impedi-to. In seguito a ciò il SEV haprofuso un enorme lavoro. Unodei problemi è che molti non

risiedono sul posto, contribuendocosì allo spopolamento dellavalle. Alla Schilthornbahn, ininverno lavorano molti contadini,per i quali questa fonte di redditoè fondamentale.

L’associazione delle impresedi trasporto fune nasconde ilgioco

Lo stesso giorno del nostroconvegno, l’associazionepadronale ha discusso il CCL coni suoi membri, ma non ha volutocomunicare i risultati di questediscussioni.Nel pomeriggio, i partecipantialla giornata di informazionehanno avuto la possibilità divisitare la funicolare più piccoladella Svizzera, la Marzilibahn,che porta i suoi passeggeridall’Aare al Palazzo federale. pan

IL RAMO TURISTICO, PARTE DI UNA PIANTA DEL SEV ANCORA FRAGILE E CHE DEVE CRESCERE

pan.

Dres Häsler.

pan.

Margrit Feuz e Godi Schranz diAdelboden.

pan.

Hans Bieri, responsabile per il SEVdel settore turistico.

Page 12: 2012 No 7

......

12 DOSSIERcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Dopo una fase tribolata, cul-minata con la stagione 2009/2010 trascorsa con gli im-pianti di risalita fermi, Airolosta vivendo un rilancio. «Leautorità cantonali hannoconfermato l’importanza del-la nostra stazione e stiamopreparando tutta la docu-mentazione per consolidarel’attività nei prossimi anni»,ci ha spiegato il direttore Lu-ca Müller.

«Il risultato della stagioneappena trascorsa è stato ab-bastanza positivo, dato cheabbiamo registrato un lieveaumento della clientela. Coni tempi che corrono non ècerto poco. Resta un piccolorammarico, perché si sarebbepotuto fare meglio, con unpo’ di fortuna e di accortezzain più.» Un’affermazione cheha stuzzicato la nostra curio-sità. «Viviamo un’epoca incui la gente sembra reagire inmodo esagerato alle comuni-cazioni riguardanti meteo eclima. Abbiamo aperto i no-stri impianti il 17 dicembre,come previsto. Ciononostan-te, si continuava a parlare diinnevamento scarso e ciònon ha favorito l’affluenza,anche se potevamo offrire pi-ste impeccabili. Poi abbiamo

avuto nevicate tanto copioseda sollecitare non poco per-sonale e strutture. Grazie aqueste, avremmo potuto of-frire alcuni fine settimanacon condizioni ideali di me-teo e di piste. I media hannoperò messo l’accento sulletemperature particolarmentebasse, raccomandando addi-rittura di tapparsi in casa. Danoi, però, le temperature era-no certo fredde (–15° ca.) manon più di altri inverni e ve-dere così poca gente sulle pi-ste con quelle condizioni fa-ceva tristezza. Per finire,abbiamo constatato che, al-meno in Ticino, a marzo fini-sce anche l’interesse per losci. Abbiamo avuto condizio-ni ancora molto buone, ma imedia hanno dato poco spa-zio ai nostri comunicati. Unastazione come la nostra vivedel turismo di giornata equesti piccoli aspetti hannoper noi conseguenze impor-tanti.»

Dal direttore abbiamo an-che voluto avere qualche in-dicazione sul personale. «Lanostra società ha 5 dipen-denti fissi tutto l’anno, mecompreso e per la stagioneinvernale impiega circa 30persone, alle quali si aggiun-gono i circa 25 addetti al ri-storante», ci spiega, aggiun-gendo: «Abbiamo sentito deilavori per elaborare un con-tratto quadro di lavoro e va-luteremo attentamene il ri-sultato.»

Pietro Gianolli

Ad Airolo frequenze in ripresa ma …

Si scia anche a sud delleAlpi. Una delle stazioniprincipali è quella di Airoloche, tra mille difficoltà, haregistrato un lieve aumen-to della frequenza.

Stagione difficile

Personale e strutture sollecitate da una stagione con mutamenti improvvisi.«Penso che abbiamo avutoun’ottima stagione, con nevein abbondanza e meteo favo-revole. Inoltre, è stata piutto-sto lunga, dato che le vacan-ze di Pasqua sono abbastanzatardi. Avremo anche la possi-bilità di sciare sino al 15 apri-le.» Damian Contesse è agen-te di movimento allastazione di Villars della Bex–

Villars–Bretaye (BVB), dove sioccupa della gestione dellacircolazione treni e della ven-dita di titoli di trasporto allosportello. È anche un sinda-calista impegnato e ricopre ilruolo di cassiere della sezioneVPT Plaine du Rhône.

Cadenza ogni quarto d’orain caso di forte affluenza

Normalmente, il treno colle-ga ogni mezz’ora Villars conle piste da sci di Bretaye, im-piegando 20 minuti. «In casodi forte affluenza, circoliamoperò ogni quarto d’ora», pre-cisa Damian Contesse. Du-rante i fine settimana di beltempo e le vacanze, traspor-tiamo 1800 a 2000 personeal giorno, ma vi sono stategiornate con oltre 3000 per-sone».

Grande disponibilità eflessibilità da parte degli agentiIl numero di clienti dellaVillars–Bretaye dipende, co-me nelle altre stazioni di sci,dalla meteo, dai giorni festivie dalle condizioni d’inneva-mento. Ma come fanno i tra-sporti pubblici dello Chablais(TPC), proprietari della lineaVillars–Bretaye a disporre dipersonale sufficiente per ri-spondere a questi forti sbalzidelle esigenze d’esercizio?«Per la stagione, l’azienda im-piega quattro agenti ausiliarie in caso di forte affluenzafacciamo ricorso a personaleprevisto per i controlli spora-dici, o a turni di riserva. Èchiaro che questo genered’esercizio richiede una gran-de disponibilità e flessibilitàda parte degli agenti. Non visono mai due giorni uguali.Durante la stagione di sci, ac-cumuliamo ore straordinariee non possiamo fare vacanze,ma riusciamo ad avere alme-no i nostri giorni liberi, previ-sti dal CCL», osserva DamianContesse.

Treno e funivia sonocomplementari

Bretaye è raggiungibile daVillars anche con la funiviadel Roc d'Orsay. Gli sciatorivengono così ripartiti sui duevettori di trasporto: «In casodi panne, possiamo così offri-re comunque un mezzo perraggiungere le piste, dato ched’inverno non è possibile an-darci in auto», ci dice il no-stro collega. Ma il mesed’aprile, vi è ancora moltagente che vuole andare asciare a Bretaye? «Abbiamoancora molti Belgi, Inglesi,clienti del club Mediterrané epersino qualche Svizzero»,conclude senza celare un sor-riso Damian Contesse.

Alberto Cherubini

Damian Contesse è agen-te di movimento alla sta-zione di Villars, dalla qualeil treno porta sulle piste dasci fino al 15 aprile.È anche un sindacalistaimpegnato e ricopre il ruo-lo di cassiere della sezioneVPT Plaine du Rhône.

«Ogni giorno è diverso»

Il trenino Villars–Bretaye ha trasportato fino a 3000 sciatori al giorno

AC

Damian Contesse allo sportello della stazione BVB di Villars.

Page 13: 2012 No 7

SEZIONI ......

13contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Se tutte le assemblee fosserofrequentate come quella deipensionati, sindacalisti e sin-dacaliste sarebbero felici: cir-ca una centinaia di pensiona-ti del SEV non hanno volutomancare al canonico appun-tamento. Nella sua relazionepresidenziale, molto comple-ta e precisa, Eligio Zappa hafatto il punto su alcune que-stioni importanti non soloper i pensionati e le pensio-nate, ossia sui grandi cantieridelle assicurazioni sociali:AVS e previdenza professio-nale (secondo pilastro). Ram-maricandosi per il mancatorincaro delle rendite dellacassa pensione – facendosicosì portavoce dei sentimentidell’assemblea – Eligio Zappachiede maggiore considera-zioni per i pensionati, chehanno dato e continuano adare un grande contributo alsindacato, verso il quale di-mostrano un sicuro attacca-mento. Anche i pensionati ele pensionate sanno perfetta-mente che il mondo è cam-

biato e che le ferrovie di unavolta appartengono al passa-to. Ma ciò non deve essereuna scusa per dimenticarecoloro che hanno contribui-to alla crescita dell’azienda ealla forza del SEV. «Dal sinda-cato SEV – ha detto EligioZappa – pretendiamo mag-giore attenzione e considera-zione.» L’assemblea del 28marzo ha reso omaggio a duefigure storiche del comitatoPV: Augusta Rima e GianPaolo Zocchi, che dopo annidi devozione e di serviziohanno deciso di passare lamano. Non senza una legitti-ma emozione. Con un comi-tato parzialmente rinnovato,il SEV potrà continuare acontare su una sezione atti-vissima.

frg

Eligio Zappa, presidentedella sezione PV-Ticino,non le manda a dire: «Dalsindacato SEV pretendia-mo maggiore attenzione econsiderazione.»

Assemblea PV alla Casa del popolo a Bellinzona

I pensionati si fanno sentire!

frg

Ringraziamenti anche per Augusta Rima che lascia il comitato.

frg

La leggendaria campanella di Eligio.

frg

Dopo anni di militanza in comitato, Gian Paolo Zocchi passa la mano.

Page 14: 2012 No 7

......

14 SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Il 15 marzo a Olten si sono riuniti inassemblea colleghi e colleghe del set-tore ferroviario della VPT, ai quali si èaggiunta, a partire da mezzogiorno,una delegazione del settore Bus-Gatu.Il presidente centrale Kurt Nussbau-mer ha dovuto scusarsi, avendo ap-pena assunto una nuova funzionepresso la Matterhorn-Gotthard-Bahn.Per questo egli ha deciso di rimettereil suo mandato in seno al SEV.

Scusata pure la vice-presidenteSEV, Barbara Spalinger, responsabileper le imprese concessionarie.

Attualità sindacale

Il vicepresidente Martin Ritschard hacomunicato le informazioni del co-mitato centrale e ha invitato a riser-vare la data del 7 marzo 2013, per laprossima assemblea del settore, cosìda poter migliorare la partecipazione.È sua opinione che a quest’assembleadovrebbero poter partecipare una set-tantina di colleghi. Ritschard ha salu-tato l’entrata in comitato centraledella nuova presidente della Sezioneservizi ferroviari, Eleonora Wüthrich,e ha chiarito di non essere disponibi-le per assumere la carica di presidentecentrale.

Le informazioni del presidente SEVGiorgio Tuti ha aggiornato sul mo-mento sindacale, con particolare rife-rimento alle trattative contrattuali al-la RhB, dove si è riusciti a evitare unvuoto contrattuale, e alla BLS. Ha fat-to riferimento anche alle trattativeper il contratto quadro di Zurigo, alprogetto FABI a livello politico e alleazioni sindacali.

Inabilità lavorativa

Heidi Schwander, sostituta del re-sponsabile dell’ufficio AI di Zugo, eRené Windlin, specialista della prote-zione giuridica SEV, hanno riferitosullo studio delle cause che portanoall’invalidità e sulle possibilità di evi-tarla. Heidi Schwander ha ricordatoche lo scopo dell’AI è quello di assicu-

rare il reddito delle persone colpite dainvalidità. Per far questo, l’AI le so-stiene nei loro sforzi per trovare unlavoro adeguato, o li aiuta con la suaassistenza per la messa in atto di mi-sure di integrazione sul posto di lavo-ro. La riqualifica non è però compitodell’AI. Inoltre, per assicurare il reddi-to equivalente, spesso una riqualifica-zione non è sempre necessaria, ma èsufficiente un piccolo adeguamento.

Questa relazione è stata seguitacon interesse dai presenti, come hadimostrato la discussione che ne è se-guita.

Henriette Schaffter/pan.

VPT Settore ferroviario

Sicurezza socialesotto la lenteInteressanti discussioni in occa-sione dell’assemblea del settoreferroviario. Alla lente una serie diquestioni riguardanti le assicura-zioni sociali, l’inabilità al lavoro ele misure di integrazione.

Hes

Una trentina di membri della sezione presenti a Olten.

Page 15: 2012 No 7

SOTTOFEDERAZIONI ......

15contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Reto Feissli, consulente finanziario epresidente della commissione degliinvestimenti della cassa pensione edel Fondo del personale delle FFS, hacercato di rispondere alla domanda dicome le casse pensioni possano con-seguire una sufficiente redditività suimercati finanziari, in modo da assicu-rare il finanziamento delle rendite.Oggi non è possibile realizzare il ne-cessario rendimento del 3–4,5 % coninvestimenti privi di rischi, se si con-sidera che le obbligazioni federali a

10 anni producono un interesse dello0,65 %! Le casse pensioni devonoperciò assumersi qualche rischio, cheè possibile limitare grazie alla diversi-ficazione degli investimenti e a unaprofonda conoscenza del mercato.Anche sul mercato azionario negli ul-timi anni non si è potuto guadagnaregran che, ma Feissli reputa che i corsiriprenderanno a salire, non appenal’economia si riprenderà. Questo loporta a reputare che il 2o Pilastro nonè in pericolo, anche se occorrono al-cune correzioni, rispetto alle previsio-ni troppo ottimistiche del passato.

Svolta per le azioni e le obbligazioni

Secondo la banca Sarasin, il mercatoazionario in Svizzera e negli USA cre-scerà mediamente del 5 % nel 2012,in Europa di circa il 7 % e in Asia e inBrasile più del 10 %. Sarà perciò piùconveniente acquistare azioni cheobbligazioni. Prudenza occorre ancheper l’oro e gli investimenti immobi-liari, dove si avvertono i segni di unapossibile bolla.

Nella discussione che è seguita, alrelatore sono state poste domande

anche sul ruolo delle agenzie dirating e di quali interessi perseguano.Feissli ha fatto anche notare che que-ste agenzie sono finanziate dalle im-prese stesse che hanno bisogno diessere valutate in funzione del merca-to azionario, ma che fanno anche de-gli errori, come è avvenuto nel 2008nel caso del mercato ipotecario ame-ricano, che ha scatenato la crisi fi-nanziaria mondiale. Le casse pensionidevono perciò muoversi con grandeprudenza e per i rappresentanti delpersonale nei consigli di fondazione èessenziale avere le conoscenze neces-sarie.

Nessuna riduzione delle renditesulla base di dati insicuri

Anche Doris Bianchi, segretaria del-l’USS e specialista di assicurazioni so-ciali, ha affermato che il futuro del

2o pilastro non è minacciato dalla cri-si finanziaria, perché le casse pensionioperano calcolando le loro prospetti-ve finanziarie su tempi molto lunghi.La riduzione del tasso di conversioneper le rendite, prospettato dal Consi-glio federale, non entra quindi inconsiderazione: i calcoli effettuatidall’Ufficio federale delle assicurazio-ni sociali sono eccessivamente pessi-mistici e le rendite che ne derivereb-bero per le persone con redditi medie bassi sarebbero insopportabili.

I pensionati della VPT hanno poiascoltato il presidente SEV, GiorgioTuti, sull’attualità sindacale, il vice-presidente VPT, Gilbert D’Alessandro,i due responsabili di settore, FelixMurk e Marc-Henri Brélaz, come pureil segretario SEV, Vincent Brodard, in-terpellato sulla questione delle FVP.

La prossima assemblea del settorepensionati della VPT si terrà il20 marzo 2013, in luogo ancora dadefinire.

Markus Fischer

VPT Sezione pensionati

Il 2o pilastronon è minacciatoQuasi 100 pensionati della VPT,provenienti da tutta la Svizzera, il20 marzo a Olten si sono confron-tati con le prospettive del 2o pila-stro e sulla relazione con i mercatifinanziari.

Fi

Un’assemblea ben frequentata

Page 16: 2012 No 7

......

16 SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Il presidente centrale Hans-peter Eggenberger ha accolto,lo scorso 22 marzo a Zurigo,l’intero comitato centrale eha dato il benvenuto al tra-duttore Serge Anet. Hanspe-ter Eggenberger ha fornitouna serie di informazioni su-gli attuali temi che riguarda-no le FFS. I test dell’alcol ver-ranno eseguiti senzapreavviso. La copertura dellacassa pensione ammonta al96,4 %. A partire dal mese diaprile verrà comunicato l’esi-to dei ricorsi collettivi legati aToco. Presso la Divisione In-frastruttura devono ancoraessere aggiornate le descrizio-ni dei posti di lavoro, che sa-ranno reperibili su Intranet.Presso la Divisione Viaggiato-ri si continua a puntare sul-l’ottimizzazione della prepa-razione dei treni e lavalutazione del personale po-trebbe essere di nuovo intro-dotta. Finora c’era solo uncolloquio sulla guida.

Dopo gli incontri inter-medi durante l’estate, in col-laborazione con la commis-sione del personale e ipartner sociali si deciderà co-me procedere in futuro.

P-OP-ZV sta lavorando suun unico regolamento per levacanze, che dovrebbe entra-re in vigore in estate. Pressola Divisione Cargo, sono statiintrodotti nuovi profili pro-fessionali. È in corso l’imple-mentazione e diversi colleghisono formati per soddisfare inuovi profili professionali.Sulla riorganizzazione in se-no a Cargo c’era molta di-scussione. C’è da sperare chesi torni alla ragione, affinchéla Svizzera non sia sempre dipiù invasa dai camion.

Il consuntivo del 2011 e ilpreventivo del 2013 sonostati analizzati e discussi. Lacommissione di verifica dellagestione ha ringraziato il co-mitato centrale per tutto il la-voro svolto nel 2011, soprat-tutto per la situazione in cuiha lavorato negli ultimi dueanni. Nel 2011 ci sono state63 nuove affiliazioni equest’anno 11. Il comitato hapreso atto del lancio dellanuova azione di reclutamen-to Memberstar 12.12.12 cheanche quest’anno comportapremi interessanti.

Antonio Gisondi ha rin-graziato per l’azione «Senza

di noi, nessuna Svizzera» eper il sostegno garantito dallaRPV. Ha ricordato che lacommissione migrazione or-ganizza, il prossimo mese dinovembre, una giornata didibattito e di approfondi-mento, a cui sono tutti invi-tati. Oliver Gsponer, presi-dente della commissione delpersonale di superficie, ha in-formato sugli attuali temi cal-di.

Nel corso della riunionenon è stato naturalmente di-menticato l’aspetto sociale.Per questa occasione DanielPurtschert ha organizzatouna visita al deposito deitram e per questa iniziativaè stato ringraziato. MichelTochtermann, presidenteRPV Ginevra, ha accettato diassumere la conduzione delcomitato centrale a partiredall’anno prossimo. È statoinoltre ricordato che allagiornata del manovrista ilprossimo 14 aprile, sarà pre-sente nelle vesti di relatoreMarkus Jordi sul tema «Il fu-turo del manovrista». Un’oc-casione da non perdere.

Una riunione carica di temi scottanti

■ RPV Comitato centrale

Il presidente della PV Vallese,Alfred Imhof, ha avuto il pia-cere di aprire l’assemblea ge-nerale 2012 in presenza di 77membri. Bernard Demierre,vice PC PV, e Patrick Rouvi-nez, capo della SEV-Assicura-zioni Losanna, sono stati no-stri ospiti. Patrick ha inoltrefornito la traduzione simulta-nea. Il collega Claudy Blan-chet è stato nominato verifi-catore del verbale.

La relazione del presiden-te, il verbale della riunioneprecedente e i conti, sonostati accolti. Oltre a questionistatutarie, l’ordine del giornoprevedeva l’elezione di unmembro del comitato per so-stituire Frédy, che ha rasse-gnato le dimissioni per la finedell’anno 2013.

Walter Schmid è statoeletto all’unanimità e il colle-ga Erwin Steiner è stato elettocome membro supplente allaCdG.

Le tre proposte riguardan-ti l’aumento delle quote delSEV sono state tutte respinte.L’assemblea ha accettato lamodifica di un articolo deisuoi regolamenti di gestionerelativi ai soci novantenni.

Quest’anno siamo lieti diannoverare tra i nostri 34 so-ci ottantenni. Dodici eranopresenti e sette sono stati scu-sati. Gli eventi in calendarioquest’anno si terranno il20 giugno per la gita annua-le, il 15 novembre per l’as-semblea autunnale, il 13 di-cembre per la festa di Nataledel Basso Vallese e il 18 di-cembre per la Festa di Natalenell’Alto Vallese. Dopo averricordato la possibilità di ac-quistare gli assegni Reka ebuoni di vacanza e l’opportu-nità di partecipare a crociereorganizzate dalle FFS, il presi-dente ha ringraziato gli ospitie tutti i membri che hannopermesso il buon funziona-mento della nostra sezione.

Dopo l’aperitivo offertodalla sezione e un buon pa-sto insieme, la giornata è tra-scorsa velocemente.

Prossimo appuntamento:il 20 giugno a Druogno.

Madeleine Oberli, segretaria

No al rialzo delle quote del SEV

■ PV Vallese

§È il caso di un nostro col-lega, annunciato dapprimaalla SEV Multi, ma poi gi-rato al servizio giuridicodel sindacato.

Colpi di diritto

Un cenno avrebbe potuto chiarire le circostanzeGli incidenti della circolazione stradale che avvengono lungo il tragitto domicilio–lavoro competonoall’assistenza giuridica del nostro sindacato SEV.

Trattandosi di un caso moltoparticolare, lo abbiamo affi-dato a un legale di fiducia. Ilnostro collega si stava avvici-nando a circa 30 km/h a unincrocio e ha visto una vettu-ra che sopraggiungeva da de-stra. Si è pertanto fermato acirca 20 metri dall’incrocioper cedergli la precedenza.L’altro conducente, chesopraggiungeva a circa20 km/h, si è però pure arre-stato prima dell’incrocio.Constatando che il nostrocollega si era fermato e chedue veicoli sopraggiungentida destra erano ancora a circa80 metri, è quindi ripartitoper svoltare a sinistra. Sen-

nonché, nel frattempo, il no-stro collega è pure ripartito,convinto che l’altro condu-cente volesse cedergli la pre-cedenza. Ne è seguita unacollisione laterale, derivantedal fatto che entrambi i con-ducenti erano convinti diaver ricevuto la precedenzadall’altro.

Dipendente in buona fede

In particolare, l’avvocato hapotuto dimostrare che il no-stro collega era in buona fedeconvinto che l’altro condu-cente intendesse cedergli laprecedenza e, che infondo,nella fattispecie si fosse tratta-to di una bagatella. Per que-sto motivo, la procura ha ab-bandonato il procedimentopenale. Al nostro collega nonsono nemmeno state impu-tate infrazioni alle regole del-la circolazione, ragion per cuinon gli è neppure stata ritira-ta la patente.

Una decisione apprezzabileSi tratta di una decisione tan-to più apprezzabile, in quan-to la prassi sin qui adottatadal Tribunale federale in ma-teria di mancata precedenzada destra è molto più rigida.Il SEV si è quindi assunto lespese legali, mentre le spesedi procedura sono state postea carico del cantone. Su ri-chiesta dell’avvocato, inoltre,l’assicurazione ha accettato diassumersi la franchigia del-l’assicurazione di responsabi-lità civile.

Il serviziodi protezione giuridica del SEV

Indicazioni sulla circolazione stradale La legge prevede una norma fondamentale, secondo la qualeciascuno, nella circolazione, deve comportarsi in modo da non esseredi ostacolo né di pericolo per coloro che usano la strada conforme-mente alle norme stabilite. Particolare prudenza deve essere usataverso i fanciulli, gli infermi e i vecchi e parimenti quando vi sianoindizi per ritenere che un utente della strada non si comporti corretta-mente.(Art. 26 LCStr)

L’applicazione di questo principio può portare a situazioni intricate,soprattutto in caso di congiunzione di diverse strade con precedenzada destra. Sarebbe importante segnalare con cenni della manoall’altro conducente che può continuare la corsa. I cenni non sonotuttavia obbligatori, ma possono contribuire a migliorare la compren-sione reciproca.

INFO

www.sev-online.ch

Page 17: 2012 No 7

AGENDA ......

17contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Nei cassetti di uno degli uffici che i rappresentantidell’Unione europea hanno a Gerusalemme e a Ra-mallah, giace un rapporto che non riesce a vederela luce. Si tratta di un documento redatto già unanno fa e aggiornato da circa un mese dai 22 re-sponsabili della missione dell’UE. Vi si enumeranotutti gli atti di violenza commessi dai coloni israe-liani in territorio palestinese e si chiede al governoNetanyahu di intervenire e applicare la legge anchenei confronti dei coloni.Stando a quanto scrive Michele Giorgio, corrispon-dente da Gerusalemme del quotidiano «Il Manife-sto»1, a bloccare la diffusione del rapporto sarebbeil governo dell’Olanda, Paese notoriamente moltovicino a Israele, di cui è fedele e acritico sostenito-re.Il giornalista scrive di averne avuto notizia da fon-ti europee molto vicine alla missione, ma anche diavere potuto prendere visione della bozza del docu-mento di cui riporta alcuni dati.Si apprende così che lo scorso anno gli attacchisferrati dai coloni israeliani contro i palestinesi so-no stati 411 contro i 266 del 2010 e i 132 del2009. Aggressioni, sempre nel 2011, costate la vi-ta a tre palestinesi e il ferimento di altri 183. (Ne-gli scorsi tre anni i coloni uccisi, in tre distinti epi-sodi, sono stati dieci, cinque dei quali appartenentialla stessa famiglia.)Violenze non solo contro gli uomini. Basti pensareche lo scorso anno, i coloni hanno sradicato o ta-gliato oltre diecimila alberi (in grande maggioran-za ulivi, ma anche da frutto) dei campi palestinesi.Inutile precisare che oltre il 90% delle denunce pre-sentate dalle vittime palestinesi contro i coloni nonvengono prese in considerazione e sono subito ar-chiviate.Andando a cercare conferme su Google mi sonoimbattuto in altre testimonianze, stavolta agghiac-cianti, che non possono essere taciute.Forse qualcuno avrà letto o sentito del terribile in-cidente stradale che a metà febbraio costò la vita auna decina di bambini palestinesi, allorché il loroscuolabus venne investito da un camion nei pressidi Ramallah e prese fuoco. Vi furono anche decinedi feriti. Bene, saputo della tragedia su Facebookcominciarono gli scambi epistolari fra cittadiniisraeliani che riportavano esclamazioni di giubilo,che omettiamo di riportare in questa sede. Si trat-tava evidentemente di posizioni estreme, riconduci-bili, ne siamo convinti, a esigue minoranze, ma ilfatto stesso che circolino in rete, è allucinante. Chepoi si possa ringraziare Dio per tanto dolore nonsolo è sintomo di una ferocia inconcepibile, ma de-ve far riflettere su quali insegnamenti la religionepuò impartire.

1 Il Manifesto, mercoledì 14 marzo.

Feritesempre più profonde

DENTRO LA CRONACADI GADDO MELANI

Il programma è molto attraente: Stresa eArona si affacciano sul Lago Maggiore,sul Golfo Borromeo. Le isole omonimesono la principale attrazione della regio-ne per la bellezza paesaggistica, le ric-chezze architettoniche e la mitezza delclima. Arriveremo verso le 10 a Stresa evisiteremo il suggestivo parco della VillaPallavicino, che si sviluppa su circa 20 et-tari tra viali fioriti, alberi secolari e unmeraviglioso giardino botanico. L’attra-zione principale è costituita dalle oltre 40specie di mammiferi e uccelli esotici (la-ma, canguri, zebre, fenicotteri) che vivo-no in ampi spazi naturali. Il parco offreanche un ristorante e un bar. Terminatala visita, partiremo verso Arona (circa15 km) alla volta del ristorante San Carlocon vista sul lago. Dopo l’aperitivo di

benvenuto vi saranno servite le seguentipietanze: tris di salumi selezionati delterritorio, riso carnaroli al Berlucchimantecato al limone e rosmarino, qua-drucci di carne alla Piemontese, sella divitello glassata all’Erbaluce di Caluso coni suoi contorni, bonèt Piemontese conamaretti e caffè. Bevande: vini, LangheDolcetto «Sorì della Pernice», Chardonaye acqua minerale.

Costo della gita: Fr. 60.– tutto compreso.

L’iscrizione dovrà pervenire entro lune-dì 21 maggio a: Biagino Gioli, Via iFracc 3, 6513 Monte Carasso, tel. 091 825 8583, e-mail: [email protected].

■ PV Ticino e Moesano – ferrovieri pensionati

Gita ad Arona e Stresa, mercoledì 30 maggio

Orari

Leventina e RivieraAirolo Stazione 6.45Rodi Colonia Von Mentlen 6.55Faido Posta 7.00Lavorgo 7.05Bodio 7.15Biasca Ponte Brenno 7.20Biasca Centro (Gambrinus) 7.23Biasca Stazione 7.25Osogna Stazione 7.30Claro Fermata Shell 7.33Castione Rist. Meridiano 7.35Dogana Gaggiolo 8.30 Sopraceneri Cadenazzo 6.50Giubiasco Mercato coperto 7.00

Giubiasco Casa Anziani 7.05Bellinzona FFS 7.15Bellinzona Denner 7.20Bellinzona 59 7.25Melide Swissminiatur 7.55Melano 8.03Capolago P. Duttweiler 8.05Dogana Gaggiolo 8.30

Chiasso – Basso Mendrisiotto Chiasso Boffalora 7.45Chiasso Ple Chiesa 7.50Balerna Fermata AM 7.55Coldrerio Centro 8.00Mendrisio 8.05Dogana Gaggiolo 8.30

Fermate e orari sono provvisori e potrannosubire modifiche a seconda delle iscrizioni.

– – – ✂ – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –

Gita ad Arona e Stresa, mercoledì 30 maggio 2012

Numero di persone che si iscrivono: ......................................................

Cognome e nome:....................................................................................

Salita:................................................. N. tel.:...........................................

Ritagliare il tagliando e inviarlo all’indirizzo sopraindicato di Biagino Gioli.

contatto.sev è il giornale del sindacato del personale deitrasporti SEV. Pubblicazione quindicinale.

Editore: SEV, www.sev-online.ch.

Redazione: Peter Moor (caporedattore), Peter Anliker,Alberto Cherubini, Anita Engimann, Beatrice Fankhauser,Markus Fischer, Françoise Gehring, Pietro Gianolli, PatriziaPellandini Minotti, Hélène Koch, Henriette Schaffter.

Indirizzo della redazione: contatto.sev, casella postale,6501 Bellinzona, e-mail: [email protected],tel. 091 825 01 15, fax 091 826 19 45.Tiratura: edizione italiana: 3734 copie; totale: 46 039;certificata il 6.12.2011.

Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo: SEV, divisione

amministrativa, casella postale, 3000 Berna 6, e-mail:[email protected], tel. 031 357 57 57, fax 031 357 57 58.Abbonamento annuale per i non affiliati: Fr. 40.–.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG, Seestrasse 86, 8712Stäfa, tel. 044 928 56 11, fax 044 928 56 00, e-mail:[email protected], www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau, www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG, SOL PRINT,Subingen; www.solprint.ch (azienda del gruppo AZ MedienAG).

Prossima edizione il 26 aprile 2012. Chiusuraredazionale: giovedì 19 aprile alle 10.00.

IMPRESSUM

Page 18: 2012 No 7

......

18 AGENDAcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Ordine del giorno:1. Apertura, saluto e lista di presenza;2. Approvazione ordine del giorno;3. Nomina presidente del giorno e scrutatori;4. Relazione del presidente;5. Approvazione verbale ultima assemblea;6. Rapporto del cassiere;7. Proposte per l’assemblea dei delegati;8. Elezioni membri comitato regionale;9. Nomina dei delegati SBV Ticino per l’as-semblea dei delegati;10. Informazioni sulla fusione SBV-VPV;11. Consegna distintivi 25° e 40° di apparte-nenza a SEV/SBV;

12. Attualità sindacali con un collega del se-gretariato SEV.

Le proposte per l’AD sono da inviare, entro il13 aprile 2012, al presidente regionale: Jona-than Sulmoni, via Cantonale, 6714 Semione,o al seguente indirizzo e-mail: [email protected] importante: al termine sarà offerto unrinfresco al quale sono invitati tutti i presentiall’Assemblea; chiediamo cortesemente di an-nunciarsi entro il 20 aprile a: Attilio Albertini,tel. 079 223 21 33, e-mail: [email protected].

Il comitato SBV Ticino

Sezione SBV Ticino

Assemblea generale ordinaria 27 aprile, ore 19.00Refettorio SV a Bellinzona

Ordine del giorno:1. Saluti;2. Nomina di due scrutatori;3. Lettura e approvazione ultimo verbale;4. Relazione:

a) della presidente,b) del cassiere,c) della commissione della gestione;

5. Approvazione dei conti 2011;6. Eventuali dimissioni e/o nomine;6a. Elezione comitato con mandato per il pe-

riodo 2013–2016;6b. Annuncio dei rappresentanti che parteci-pano all’AD BAU a Burgdorf;7. Relazione del presidente o di un rappresen-tante del CC Bau sull’attualità sindacale (nuo-vo sistema salariale Toco);8. Relazione di un rappresentante del segreta-riato SEV, tema: attualità sindacale;9. Eventuali (comunicazioni COPE).Seguirà un momento ricreativo con aperitivoofferto dalla sezione. Barbara Marcionetti

Sezione Lavori Ticino

Assemblea primaverile 27 aprile, ore 18.00Casa del Popolo, Bellinzona

Ordine del giorno:1. Apertura riunione;2. Nomina presidente del giorno;3. Lettura e approvazione ultimo verbale;4. Rapporto presidenziale;5. Rapporto del cassiere;6. Rapporto del revisore;7. Nomina del presidente;8. Nomina del comitato;

9. Relazione sindacale;10. Benemerenze;11. Eventuali.

All’assemblea sarà presente einterverrà il presidente delSEV Giorgio Tuti. Seguirà laclassica cena in comune!Per poter meglio organizzareil tutto, annunciarsi al n.076 567 40 07.

Sezione RPV Ticino

Assemblea generale 20 aprileore 17.30, BalernaRistorante «Federale Starna»

Descrizione e contenutiIl reclutamento è e resta per i prossimi anni unapriorità del SEV. Questo corso tocca i temi delreclutamento sotto forma di scambio di esperien-ze. Il nostro scopo è di rinforzare e motivare imembri SEV attivi nel reclutamento. Il puntocentrale del corso è ottenere nuove idee e spunticome pure trovare nuove motivazioni nel campodel reclutamento.

ObiettiviAlla fine del corso i partecipanti acquisiranno levarie strategie per reclutare; arricchiranno il lorobagaglio di esperienze in questo ambito; sarannoin grado di elaborare una strategia di reclutamentoper la propria sezione. Il corso permetterà unoscambio di esperienze tra i reclutatori, definendo lebuone e le cattive attitudini, il lavoro sezionale che

è un’ottima premessa per reclutare, il colloquio direclutamento, cosa si deve sapere come reclutato-re, come pianificare un piano di reclutamento perla propria sezione.

RelatoriSaverio Lurati, presidente Unione sindacale Ticinoe MoesaAngelo Stroppini, segretario sindacale SEV

Partecipanti: membri di comitato sezionale,responsabili del reclutamento, membri disezione interessati.

Costi: membri SEV gratuito, non membri 250franchi.IscrizioneSegretariato SEV Bellinzona, telefono 091 825 01 15, e-mail: [email protected]

CORSO DI FORMAZIONE SEV: «RECLUTAMENTO»GIOVEDÌ 10 MAGGIO, CASA DEL POPOLO A BELLINZONA

Presentiamo sincere condoglianze al nostro collega Mirco Barcella, in lutto per il deces-

so della madre. Sezione SBV Ticino

CONDOGLIANZE

La sezione PV Ticino e Moesano (pensionati) ha il mesto compitodi annunciare l’avvenuto decesso dei propri soci:

Milka Fieni, 66 anni, Mendrisio

Iginio Galli, 101 anni, S. Nazzaro

Giuseppe Jorio, 91 anni, Bellinzona

Tilde Martignoni-Franzi, 85 anni, Lumino

Bertha Senn, 92 anni, Cureglia

Alfredo Vanina, 87 anni, Biasca

Remo Zorzi, 77 anni, Bellinzona

A tutti va un pensiero di sentita riconoscenza per la fedeltàdimostrata al nostro movimento sindacale. Ricordando questecare colleghe e questi cari colleghi, rinnoviamo ai loro congiuntile nostre sincere condoglianze e ci scusiamo per eventualiinvolontarie dimenticanze. ll comitato PV sezione Ticino e Moesano

I NOSTRI MORTI

SEV, OCST e Transfair invitano irispettivi associati ad un’assem-blea congiunta che si svolgerà:giovedì 19 aprile 2012,alle 20.15,presso la sala riunioni al primopiano dello stabile TPL a Ruggì.

Ordine del giorno:1. presentazione trattative per lamodifica del CCL nel 2012;2. discussione;3. approvazione delle modifiche;4. eventuali.

Data l’importanza dell’argo-mento, contiamo su di una foltapresenza.

SEV, OCST e Transfair

ASSEMBLEA DELPERSONALE TPL

Domenica 25 marzo erano ben18 gli iscritti al corso regionaledi tennis UFST organizzatopresso il TC Chiasso a Seseglio,che hanno seguito l’interessan-te programma impartito da duemaestri e un monitore suddivisi

in gruppi a seconda del livello digioco. All’intenso pomeriggiod’allenamento è seguito unmeritato aperitivo e una cenettain compagnia.

S. Lupi resp. tennis UFST

CORSO REGIONALE TENNIS UFST 2012

Page 19: 2012 No 7

TEMPO LIBERO ......

19contatto.sevN. 07/1212.4.2012

Non sempre è facile sapere com’erano veramente certigrandi artisti del passato, perché spesso conducevanouna vita solitaria e non avevano molti amici. Del resto,se andaste in giro a dire cose, tipo: «Ogni anno biso-gnerebbe far fuori almeno un migliaio di artisti», pro-babilmente non avreste molti amici neanche voi! Esat-tamente ciò che affermò Paul Cézanne, nella secondametà del 1800. Disse anche: «Sbalordirò Parigi conuna mela», e così fece: dipinse una serie di stupefacentiquadri di mele, inaugurando tutte quelle sue naturemorte di frutta che oggi sono così ricercate.

Il problema è che Cézanne era lentissimo a dipingeree si trovava spesso costretto a sostituire le sue … «mo-delle», perché i frutti col passare dei giorni tendevanoad avvizzire, cambiando colore e diventando tutti rugo-si. Probabilmente fu per questo che René Magritte si sa-rebbe poi orientato soprattutto sulle mele verdi. Maquando si parla di artisti è normale raccontare le lorostranezze.

Semmai il problema è capire se certi artisti sianostrani fin dalla nascita, oppure se lo diventino per viadel lavoro che fanno. Perché, a volte, fare l’artista puòessere un mestiere davvero frustrante, soprattutto se lecose non vanno per il verso giusto. Prendiamo il casodel grande pittore impressionista francese, Claude Mo-net. A lui piaceva molto dipingere ritraendo in presa di-retta la natura; ma non sempre la natura collaboravacon lui. Una volta, per esempio, Claude stava lavoran-do a una serie di paesaggi invernali: i suoi dipinti eranoambientati in uno spettacolare paesaggio di campagna,con una grande quercia e un fiume. Si era già sul finiredi gennaio: Monet passò la prima settimana a cercarela giusta posizione e la giusta ispirazione; nella secon-da fu bloccato dalla pioggia.

La terza settimana attaccò addirittura a nevicare,alterando tutto il cromatismo del paesaggio che inten-deva ritrarre. La quarta settimana smise di nevicare;ma il fiume in piena era diventato di un orribile colormarrone. La quinta settimana fu tutta nuvole e sole,sole e nuvole: o c’era troppa luce oppure era troppobuio: impossibile dipingere.

La sesta settimana le condizioni di luce erano ideali,però il fiume si era ridotto a un insignificante rigagno-lo. La settima settimana finalmente tutto era come do-veva essere e il pittore si apprestò a immortalare lagrande quercia spoglia, sennonché … dannazione: nonera più spoglia!

Il fatto è che Claude era terribilmente in ritardo sul-la sua tabella di marcia e, mentre lottava contro i con-tinui cambiamenti meteorologici, quatta quatta era so-praggiunta la primavera che, per fargli un dispetto,aveva riempito di verdeggiante fogliame la sua quercia.Purtroppo quell’albero brullo avrebbe dovuto essere laprincipale attrazione del suo paesaggio invernale, sic-ché Monet prese una decisione drastica: col permessodel sindaco del villaggio lì vicino, fece arrivare due per-sone con le scale e gli fece strappare una a una tutte lefoglie dalla quercia, così da poter ritrarre dal vivo ilmaestoso albero nel suo aspetto ancora invernale.

Parecchi anni dopo, insoddisfatto del suo lavoro,avrebbe dato alle fiamme diversi suoi quadri insiemealle foglie secche del giardino, annotando: «Per volerela perfezione ho rovinato quello che andava bene.»

Stranezze d’autore

A SPROPOSITO DI …DI ROBERTO DE ROBERTIS

Da Guin (Düdingen), si pren-de il bus che porta a Tavel(Tafers), nel cui centro si puòvisitare la chiesa St-Martin ela cappella St-Jacques, deco-rata con affreschi del 18.o se-colo. Situato in un vecchioedificio di legno, che una

volta era la scuola del villag-gio, anche il museo di Singi-ne merita una visita.

Si lascia il capoluogo dellaSingine prendendo la stradaper Friburgo. 150 metri dopo

il museo, si gira a destra, ini-ziando il sentiero che portaalle gole del Gottéron. All’ini-zio di questo percorso, si pas-sa davanti alla cappella diMaggenberg e si raggiunge lapiccola frazione di Ameis-mühle, porta d’entrata dellegole del Gottéron. L’attraver-samento di questo ambienteromantico è facilitato da pas-serelle e solidi scalini di le-gno. La fine delle gole è ca-ratterizzata da una pisci-coltura.

Dove nasce il clubdi disco su ghiaccio

È qui che nel 1938 è statofondato l’HC Gottéron, da

parte di un gruppo di giova-ni della città bassa di Fribur-go. Ai bordi di questa pisci-coltura è possibile pescarequalche trota, che sarà poicucinata a La Pinte des Trois

Canards (riservazioni allo026 321 18 22) o, in estate,alla buvette del trenino delGottéron (www.chemindeferdugotteron.ch).

Altrimenti, c’è la possibili-tà di rifocillarsi nelle bettoledel quartiere medievale dellaCittà vecchia di Friburgo.

Si risale fino alla place Py-ton e lì si prende il bus n. 3direzione Jura Chassotte, cheporta alla splendida ferroviain miniatura del Käserberg(www.kaeserberg.ch). Per vi-sitarla occorre riservare. Lacittà di Friburgo offre nume-rosi punti meritevoli di unavisita, come per esempio latorre della cattedrale, lo spa-

zio Jean Tinguely – Niki deSaint-Phalle o il Museo Gu-tenberg.

fi/AC

Jens Buchmüller è statopresidente della ex-sezio-ne KSC di Friburgo. Oggi èagente di vendita alle FFSe lavora alla stazione diPayerne, al servizio dellaclientela per la regione delMittelland bernese.

Una gita romanticaDa Tavel alla città vecchia di Friburgo, passando dalle gole del Gottéron

INVERNO CAPRICCIOSO PER GLI ADDETTI AI LAVORI …SECONDO PELLET

Page 20: 2012 No 7

......

20 RITRATTOcontatto.sevN. 07/1212.4.2012

Due anni fa, presso la difesadell’impresa FFS di Airolo so-no stati introdotti i turni dicaserma: i collaboratori viprestano servizio dalle 6.30alle 19. In seguito, possonorientrare al domicilio per lanotte, restando evidente-mente di picchetto, pronti aintervenire in pochi minutisino alle 6.30 del giorno suc-cessivo, da quando possonobeneficiare di 24 ore libere.

Andrea Rocchi è uno diquesti agenti: «Durante ilgiorno, oltre a essere pronti aintervenire in caso di necessi-tà, abbiamo diverse mansio-ni: manutenzione dei nostriattrezzi e impianti, ma anchedegli impianti dell’infrastrut-tura ad Airolo, sorveglianzadell’oliatura scambi, trasportiin tratta e la tradotta di vago-ni per conto di FFS Cargo si-no a Biasca.»

Poi le ore libere gli per-mettono di soddisfare l’altrapassione, mettendo comun-que a disposizione le sue co-noscenze e la sua disponibili-tà a intervenire in caso dinecessità. Da 18 anni, An-drea Rocchi svolge l’attivitàdi pattugliatore sulle piste delSasso della Boggia, dedican-dovi anche parte delle suevacanze.

Cittadino trapiantato

«Da ragazzo, non avrei maipensato di venire a viverequi», ci spiega con un sorriso.Nato e cresciuto in città, a Vi-ganello, dopo aver frequenta-to la scuola agricola a Mezza-na, a 17 anni si è trovatoconfrontato con una «dura»realtà: l’unico posto di tiroci-nio libero era ad Airolo. Hacomunque provato, convin-to di fare una prova «di almassimo 15 giorni» ricordacon un sorriso e invece nonha più lasciato la Leventina,conquistato dal fascino dellamontagna. «D’estate lavora-vo sugli Alpi e d’inverno sullepiste, per gli impianti di risa-

lita, allora a tempo pieno.Dopo cinque anni, ho cam-biato l’attività estiva e ho ini-ziato a guidare autocarri e,dopo qualche anno, gli auto-postali. D’inverno, sono peròsempre rimasto fedele alle pi-ste da sci. Vi ho sempre lavo-rato sin dal 1984, a parte lastagione in cui sono rimastechiuse (vedi anche a pag. 10).Anzi, vi sono stati anche dueanni in cui ho lavorato tuttol’anno per gli impianti di ri-salita. Poi sono passato alledipendenze delle strade na-zionali, come pompiere alcentro di pronto intervento.Quando poi questo ha chiu-so, è stato creato il posto del-la difesa dell’impresa pressole FFS. Mi sono annunciatoed eccomi qua.» Evidente-mente, il passaggio alle FFSha comportato anche l’ac-quisizione di competenzesupplementari, come la pa-tente di macchinista. «Pecca-to solo che disponiamo solodi un Bm 4/4, piuttosto anti-quato e lento. Abbiamo ri-chiesto una 843, ma ci han-no risposto che costatroppo.»

Pompiere e membro dellacolonna di soccorsoIn fondo, queste due attivitàdovrebbero bastare e avanza-re per la vita di una persona.In quella di Andrea Rocchi vene è però anche una terzamolto inportante: quella dipompiere, che svolge con ilcorpo di Airolo. «Sono co-munque due corpi che colla-borano strettamente tra loro,intervenendo in modo con-giunto in caso di necessità.»

Evidentemente, queste at-tività vanno coordinate, evi-tando per esempio di presta-re due picchetti contempora-neamente, oppure badandoa disporre del riposo necessa-rio: «In caso di interventodurante la notte, devo anchefarmi sostituire come pattu-gliatore», ci spiega. E, percompletare il quadro, Rocchifa pure parte della colonna disoccorso alpino, presso laquale deve svolgere natural-mente le esercitazioni.

Turni ideali

Andrea, ma da quanto ci diceanche i suoi colleghi, apprez-zano molto i turni attuali,

che concedono 24 ore liberefilate, alternate a 24 di lavoro.Nei fine settimana, poi, vi èl’attività di picchetto. Primala giornata era spezzata indue turni, dalle 6 alle 14.30 edalle 12 alle 20, lasciandomolto meno spazio al tempolibero. Gli interventi sonopiù frequenti d’estate, quan-do capita che prendano fuo-co le traversine. Qualche an-no fa ci sono stati duederagliamenti importanti. Epoi capita di dover andare asgomberare i binari dalle car-casse di animali investite daitreni.

Qualche incertezza per il futuro

A fine 2016 dovrebbe poi es-sere messa in funzione la gal-leria di base del Gottardo e vipotrebbero essere cambia-menti anche per la difesadell’impresa di stanza adAirolo. «Abbiamo sentitoparlare di un trasferimento aBiasca, dove si continuerebbea prestare servizio per 24 ore,però in caserma e compresoil fine settimana, con un pos-sibile gruppo distaccato adAirolo. In pratica lavorerem-

mo come a Zurigo, alternan-do un giorno di lavoro a duedi libero su tutto l’arco del-l’anno. Vedremo.»

Ormai ne ha viste tanteda non preoccuparsi in anti-cipo.

Pietro Gianolli

Andrea Rocchi ha sempreavuto due grandi passioni:fare il pompiere e la vitaall’aria aperta, possibil-mente nella neve. Adessoha trovato un modo idealeper combinarle.

Vita di picchettoD’inverno, Andrea Rocchi si fa in… tre, pronto a intervenire di volta in volta sulle piste, sulle rotaie e in paese

gi

In giornate come queste è facile condividere la passione per il lavoro all’aria aperta e nella neve. Ma non è sempre così.

Andrea Rocchi, detto «Ro-cky»è nato a Viganello etrapiantato in Leventina daoltre 30 anni. Pur attaccato aquesta regione, non è statocontagiato dalla passioneper l’hockey club Ambrì-Piotta. È un «single» convintoe vive ad Airolo. Quest’annocompirà 50 anni, per cui perla prima volta avrà tresettimane di vacanzad’estate, in cui potrà pratica-re il suo altro hobby: l’im-mersione subacquea.

BIO