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Istruzioni di installazione, di esercizio e di manutenzione per interruttori automatici aperti di bassa tensione

Istruzioni di installazioneed esercizio

1SDH000460R0001 L6555

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ABB SACE N° Doc.

Mod. Apparecchio

Dis. Titolo

App.

Uff. Resp.

Uff. Utilizz.

Scala

Lingua

it

1SDH000460R0001

Istruzioni di installazione, di esercizio e di manutenzione per interruttori auto-matici aperti di bassa tensione

• LEGGERE QUESTO DOCUMENTO E IL MANUALE DI ISTRUZIONI CON ATTENZIONE PRIMA DI

TENTARE DI INSTALLARE, OPERARE O RIPARARE L’INTERRUTTORE IN OGGETTO.• Archiviare queste istruzioni insieme agli altri documenti di istruzione, manutenzione ed installazione, ai

disegni e note descrittive riguardanti l’interruttore.• Mantenere disponibile questi documenti durante la fase di installazione, esercizio e manutenzione

dell’apparecchio. L’utilizzo di queste istruzioni facilita la corretta manutenzione dell’apparecchio. • Installare l’interruttore rispettando i limiti di progetto descritti nel manuale di istruzioni spedito insieme

dell’apparecchio. Questi interruttori sono progettati per operare con valori di tensione e corrente entro i limiti di targa nominali. Non installare questi apparecchi in sistemi che operano a valori che eccedono tali limiti nominali.

• Seguire le procedure di sicurezza indicate dalla Vostra Azienda.• Non aprire coperchi o porte, non lavorare sui dispositivi prima di aver rimosso tensione da tutti i

circuiti, e dopo essersi accertati di ciò con uno strumento di misura.

ATTENZIONE:

• Descrizioni dettagliate delle procedure standard di riparazione, di manutenzione, e principi per operare in sicurezza non sono incluse/i. E’ importante notare che questi documenti contengono indicazioni di sicurezza e cautela, contro certi metodi di manutenzione, che potrebbero causare danni al personale Service, danneggiare dispositivi, o renderli non sicuri. Questi avvisi e allarmi non comprendono tutti i modi concepibili di effettuare Service, raccomandati da ABB e non, che potrebbero essere effettuati, o possibili conseguenze e complicazioni di ciascun modo concepibile, né ABB investigherà tutti quei modi.

• Chiunque utilizzando procedure o dispositivi di manutenzione, raccomandate da ABB o no, deve veri-fi care accuratamente che né la sicurezza personale né i dispositivi di sicurezza siano messi in pericolo dalla modalità di manutenzione o dagli strumenti utilizzati. Per ulteriori informazioni, chiarimenti o spe-cifi ci problemi contattare il rappresentante ABB service più vicino.

• Questo manuale è redatto solo per personale qualifi cato e non è inteso come sostitutivo di un adegua-to corso, o esperienza circa le procedure di sicurezza per questo dispositivo.

• L’acquirente, l’installatore o il cliente fi nale è responsabile di assicurare che vengano affi ssi avvisi e cartelli di sicurezza, e che inoltre tutti i punti di accesso e dispositivi di manovra siano bloccati in modo sicuro quando il quadro viene lasciato incustodito, anche momentaneamente.

• Tutte le informazioni contenute in questo documento sono basate sulle informazioni più aggiornate disponibili al momento della stampa. Ci riserviamo il diritto di modifi care il documento in qualunque momento e senza preavviso.

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Indice

1. Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.1. Caratteristiche generali . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.2. Vista frontale esterna dell’interruttore . . . . . . . . . . 41.3. Dati di targa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.3.1. Dati di targa dell’interruttore . . . . . . . . . . . . . . . 41.3.2. Dati di targa del sezionatore. . . . . . . . . . . . . . . 41.4. Caratteristiche costruttive della parte mobile . . . . . . 51.5. Caratteristiche costruttive della parte fi ssa . . . . . . . 5

2. Controllo al ricevimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

3. Magazzinaggio, sollevamento e pesi . . . . . . . . . . 6

4. Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74.1. Ambiente di installazione . . . . . . . . . . . . . . . . 74.2. Installazione dell’interruttore fi sso . . . . . . . . . . . . 74.3. Installazione della parte fi ssa dell’interruttore estraibile 74.3.1. Preparazione della parte fi ssa. . . . . . . . . . . . . . 74.3.2. Installazione della parte fi ssa . . . . . . . . . . . . . . 74.3.3. Installazione della parte fi ssa a bordo nave . . . . . . 84.4. Installazione della mostrina sulla porta della cella . . . 8

5. Collegamenti elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95.1. Collegamenti al circuito di potenza . . . . . . . . . . . 95.1.1. Forme dei terminali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95.1.2. Esempi di disposizione delle sbarre di connessione in

funzione dei tipi di terminali . . . . . . . . . . . . . . 105.1.3. Procedure di montaggio delle sbarre di connessione . 115.2. Messa a terra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115.3. Cablaggio dei circuiti ausiliari dell’interruttore . . . . . 115.3.1. Elementi di interfaccia per interruttore fi sso . . . . . . 115.3.2. Interruttore estraibile . . . . . . . . . . . . . . . . . 125.4. Trasformazione dei contatti ausiliari o dei contatti

segnalatore estratto - sezionato prova - inserito da normalmente chiusi (di apertura) a normalmente aperti (di chiusura) o viceversa . . . . 13

6. Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146.1. Procedure generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

7. Norme di impiego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157.1. Organi di manovra e segnalazione . . . . . . . . . . 157.2. Manovre di chiusura e di apertura dell’interruttore . . 167.3. Manovra di inserzione e di estrazione. . . . . . . . . 17

8. Manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198.1. Avvertenze. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198.2. Programma di manutenzione . . . . . . . . . . . . . 198.2.1. Vita interruttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198.2.2. Programma di manutenzione . . . . . . . . . . . . . 208.3. Operazioni di manutenzione di Primo Livello . . . . . 208.3.1. Operazioni preliminari:. . . . . . . . . . . . . . . . . 208.3.2. Controlli e pulizie generali: . . . . . . . . . . . . . . 208.3.3. Connessioni dell’interruttore e tra l’interruttore

e il quadro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208.3.4. Operazioni di smontaggio mostrina e calotta . . . . . 218.3.5. Comando meccanico . . . . . . . . . . . . . . . . . 218.3.6. Accessori elettrici e meccanici . . . . . . . . . . . . 228.3.7. Sganciatori di protezione . . . . . . . . . . . . . . . 228.3.8. Test con SD Testbus2 (opzionale) . . . . . . . . . . . 228.3.9. Operazioni di manutenzione; verifi che fi nali . . . . . . 228.3.10. Interblocchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238.4. Operazioni di manutenzione di Secondo Livello. . . . 238.4.1. Operazioni preliminari:. . . . . . . . . . . . . . . . . 238.4.2. Controlli e pulizie generali: . . . . . . . . . . . . . . 238.4.3. Connessioni dell’interruttore e tra l’interruttore

e il quadro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248.4.4. Operazioni di smontaggio mostrina, calotta

e camere d’arco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248.4.5. Comando meccanico . . . . . . . . . . . . . . . . . 258.4.6. Accessori elettrici e meccanici . . . . . . . . . . . . 268.4.7. Controllo dell’usura dei contatti . . . . . . . . . . . . 268.4.8. Sganciatori di protezione . . . . . . . . . . . . . . . 268.4.9. Test con SD Testbus2 (opzionale) . . . . . . . . . . . 278.4.10. Operazioni di manutenzione; verifi che fi nali: . . . . . 278.4.11. Interblocchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

8.4.12. Estraibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

9. Provvedimenti per eventuali anomalie di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

10. Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2910.1. Accessori elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2910.2. Blocchi meccanici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3110.3. Note all’ accessoriamento degli interruttori LTT

per basse temperature . . . . . . . . . . . . . . . 32

10.4. Parti di ricambio e retrofi tting . . . . . . . . . . . 33

11. Relè di protezione - Caratteristiche generali . . . . . 3411.1. Note di sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3411.1.1. Note per prove di rigidità dielettrica . . . . . . . . . . 3411.2. Abbreviazioni e note varie . . . . . . . . . . . . . . . 3411.2.1. Abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

12. Relè SACE PR121/P . . . . . . . . . . . . . . . . . 3612.1. Identifi cazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3612.2. Specifi che . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3612.2.1. Caratteristiche principali . . . . . . . . . . . . . . . . 3612.2.2. Compatibilità CB. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3712.2.3. Standard. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3712.2.4. Caratteristiche ambientali . . . . . . . . . . . . . . . 3712.2.5. Caratteristiche elettriche. . . . . . . . . . . . . . . . 3712.2.5.1. Corrente Primaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3712.2.5.2. Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3712.3. Interfaccia utente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3812.3.1. Dip switch . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3812.3.2. LED . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3912.3.3. Rating Plug . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3912.3.4. Pulsante iTest . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4012.3.5. Connettore di test . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4012.4. FunzionI di Protezione. . . . . . . . . . . . . . . . . 4012.4.1. Protezione L . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4012.4.1.1. Memoria Termica L . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4012.4.2. Protezione S. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4112.4.2.1. Memoria Termica S . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4112.4.3. Protezione I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4112.4.4. Protezione G . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4112.4.5. Protezione Neutro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4112.4.6. Protezione da cortocircuito istantaneo “Iinst” . . . . . 4112.4.7. Tabella riepilogo protezioni . . . . . . . . . . . . . . 4212.4.8. Curve di intervento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4212.4.8.1. Curve di intervento funzioni L-I . . . . . . . . . . . . 4212.4.8.2. Curve di intervento funzioni L-S(t =k/I2)-I . . . . . . . 4312.4.8.3. Curve di intervento funzioni L-S(t=k)-I. . . . . . . . . 4312.4.8.4. Curve di intervento funzione G . . . . . . . . . . . . 4412.5. Funzioni principali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4412.5.1. Misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4412.5.2. Autocontrollo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4412.6. Messa in servizio ed avvertenze . . . . . . . . . . . 4512.6.1. Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4512.6.2. Collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4512.6.3. Controllo connessione CS e TC . . . . . . . . . . . . 4512.6.4. Connessione sensore di corrente per neutro esterno . 4512.7. Impostazioni parametri e settaggi di default . . . . . . 4512.8. Risoluzione problemi . . . . . . . . . . . . . . . . . 4612.8.1. Ricerca guasti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4612.8.2. In caso di guasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4612.9. Unità esterne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.1. PR030/B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.2. PR010/T . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.3. BT030-USB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.4. EKIP T&P . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.5. HMI030 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4712.9.6. Flex interface . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4812.9.6.1. Note di collegamento HMI030 e Flex Interface . . . . 4812.9.7. Ekip Connect . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

13. Dimensioni di ingombro . . . . . . . . . . . . . . . . 49

14. Schemi elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

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1. Descrizione

1.1. Caratteristiche generali

Gli interruttori e i sezionatori della serie SACE Emax sono costituiti da una struttura in lamiera di acciaio che alloggia il coman-do, i poli e gli organi ausiliari. Ogni polo, isolato dagli altri, contiene le parti interruttive e il trasformatore di corrente relativo alla corrispondente fase.La struttura dei poli è diversa a seconda che l’interruttore sia selettivo o limitatore.L’interruttore in esecuzione fi ssa dispone di propri terminali per il collegamento al circuito di potenza; nella esecuzione estraibile l’interruttore costituisce la parte mobile dell’apparecchio che si completa con una parte fi ssa dotata di terminali per il collegamento al circuito di potenza dell’impianto. L’accoppiamento tra parte mobile e parte fi ssa avviene tramite apposite pinze montate nella parte fi ssa.

1.2. Vista frontale esterna dell’interruttore

Fig. 1

1

2

3

4

Interruttore fi sso

1 Sganciatore elettronico a microprocessore PR121,

PR122 o PR1232 Marchio di fabbrica3 Organi di manovra e di

controllo del comando e segnalazioni di intervento degli sganciatori

4 Targa caratteristiche

1.3. Dati di targa

1.3.1. Dati di targa dell’interruttore

Esempio per interruttore

Fig. 2a

1.3.2. Dati di targa del sezionatore

Esempio per sezionatore

Fig. 2b

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1.4. Caratteristiche costruttive della parte mobile

Fig. 3

3

2

4

5b

5a

6a

6b

1

7

8

15

9

9

13

14

19

12 13 14

15

3

20

4

5a

6a

1

89

11

12

1010

11

1 Struttura portante in lamiera di acciaio 2 Sensore di corrente per sganciatore

di protezione 3 Scatola isolante supporto terminali 4 Terminali posteriori orizzontali 5a Placchette contatti principali fi ssi 5b Placchette contatti rompiarco fi ssi 6a Placchette contatti principali mobili 6b Placchette contatti rompiarco mobili 7 Camera d’arco 8 Morsettiera per l’esecuzione fi ssa - Contatti

striscianti per l’esecuzione estraibile 9 Sganciatore di protezione 10 Comando di chiusura e di apertura

dell’interruttore 11 Molle di chiusura 12 Motoriduttore di carica molle (a richiesta) 13 Leva per la carica manuale delle molle di

chiusura 14 Dispositivo di estrazione

(solo per interruttore estraibile) 15 Sganciatori di servizio (di chiusura,

di apertura, di minima tensione), a richiesta 16 Supporto per sganciatori 17 Contamanovre 18 Messa a terra 19 Contatti ausiliari 20 Blocco a chiave e lucchetti in posizione

inserito - estratto prova - estratto 21 Blocco a chiave in posizione di aperto

Interruttore selettivo Interruttore limitatore

1817

21

8

10

13

16

1.5. Caratteristiche costruttive della parte fi ssa

Fig. 4

2b

1

2a

3

4

5

6

7

8

9

10

1 Struttura portante in lamiera di acciaio 2 Pinza di terra

(a: per tutte le esecuzioni; b: per E4, E6) 3 Otturatori di sicurezza

(grado di protezione IP20) 4 Base isolante supporto terminali 5 Terminali 6 Contatti di segnalazione

inserito-sezionato in prova-estratto (a richiesta)

7 Contatti striscianti 8 Blocco a lucchetti per otturatori di

sicurezza (a richiesta) 9 Blocco antintroduzione per interruttori di

calibro diverso10 Fori per fi ssaggio

(n° 4 per E1, E2, E3, n° 6 per E4, E6)

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2. Controllo al ricevimentoEsaminare lo stato del materiale ricevuto e la corrispondenza con quanto previsto in sede d’ordine. Se al disimballo, da eseguire con cura, venissero riscontrati danni o irregolarità, procedere alla relativa segnalazione entro e non oltre 5 giorni dal ricevimento del materiale; la segnalazione deve riportare l’indicazione del numero dell’avviso di spedizione.

3. Magazzinaggio, sollevamento e pesiL’interruttore, protetto da un involucro esterno di legno, è fi ssato mediante viti alla piattina di trasporto o al fondo della cassa di imballo. Se, prima della messa in servizio, l’interruttore deve permanere a magazzino anche per breve tempo, si raccomanda, dopo il controllo al ricevimento, di rimetterlo nel relativo contenitore, da ricoprire poi con telo impermeabile.

ATTENZIONE: - Utilizzare come magazzino un ambiente asciutto, non polveroso e privo di agenti chimici aggressivi. - Temperatura di stoccaggio: -40°C ... +70°C - Sistemare l’interruttore e l’eventuale parte fi ssa su un piano orizzontale, non direttamente a contatto con il pavimento, ma su adatto appoggio (Fig. 5). - Il massimo numero di interruttori sovrapponibili è indicato in fi gura 6. - Mantenere l’interruttore in posizione di aperto e con molle di chiusura scariche per evitare inutili sollecitazioni e rischi di infortuni al personale.

Fig. 5 Fig. 6

Per quanto riguarda il sollevamento attenersi alle seguenti istruzioni: gli interruttori devono essere posti sopra un robusto piano di appoggio e sollevati preferibilmente mediante apposito carrello elevatore. È consentito tuttavia l’uso di funi: in questo caso le funi di sollevamento devono essere agganciate come mostrato in fi gura (le piastre di sollevamento sono sempre fornite con l’interruttore).

Fig. 7

Tabella dei pesi (Kg) degli interruttori

Interruttore selettivo

Esecuzione fi ssa Esecuzione estraibile Interruttore limitatore

Esecuzione fi ssa Esecuzione estraibile

3 poli 4 poli 3 poli 4 poli 3 poli 4 poli 3 poli 4 poli E1 45 54 70 82 E2L 52 63 80 95E2 50 61 78 93 E3L 72 83 110 127E3 66 80 104 125 Nota:

• I pesi indicati in tabella si intendono per interruttori completi di sganciatori PR121, PR122 o PR123 e dei relativi sensori di corrente, con l’esclusione degli accessori.

• L’esecuzione estraibile comprende la parte mobile nelle stesse condizioni di cui sopra e la parte fi ssa con terminali posteriori orizzontali.

E4 97 117 147 165E4/f 120 170E6 140 160 210 240E6/f 165 250

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4. Installazione

4.1. Ambiente di installazione

Installare l’interruttore in ambiente asciutto, non polveroso, non corrosivo e in modo che non sia soggetto ad urti o a vibrazio-ni; nel caso che ciò non sia possibile adottare il montaggio in quadro con adeguato grado di protezione.Per la preparazione dell’ambiente di installazione riferirsi al capitolo “Dimensioni di ingombro”, che fornisce informazioni relative ai seguenti punti: - volumi minimi di installazione degli interruttori e delle esecu-zioni derivate - distanze di rispetto per interruttori in cella - dimensioni di ingombro degli interruttori - forature di fi ssaggio - foratura della porta della cella.

Le operazioni di installazione, messa in servizio ed eventuale manutenzione ordinaria e straordinaria devono essere effettuate da personale qualifi cato, che abbia una conoscenza dettagliata dell’apparecchiatura.

ATTENZIONE: Le operazioni di installazione, mes-sa in servizio ed eventuale manutenzione ordina-ria e straordinaria devono essere effettuate da personale qualifi cato, che abbia una conoscenza dettagliata dell’apparecchiatura.

ATTENZIONE RISCHIO DI SHOCK ELETTRICO:Scollegare o disconnettere ogni alimentazione elettrica, per evitare ogni potenziale rischio di shock durante il montaggio, l’installazione, la manutenzione o la rimozione dell’interruttore dal servizio. Alcune operazioni devono essere eseguite quando l’interruttore è alimentato. In questo caso è necessario il rispetto di tutte le norme di sicurezza.

4.2. Installazione dell’interruttore fi sso

Fissare l’interruttore ad un piano orizzontale mediante le viti (M10 x 12 min.).

4.3. Installazione della parte fi ssa dell’interruttore estraibile

4.3.1. Preparazione della parte fi ssa

Montaggio blocco antintroduzionePrima di installare la parte fi ssa è necessario verifi care la presenza del blocco antintroduzione di interruttori aventi caratteristiche elettriche diverse da quelle della stessa parte fi ssa; qualora il blocco antintroduzione sia stato fornito a parte occorre procedere al relativo montaggio seguendo le seguenti istruzioni. - Individuare sulla targhetta autoadesiva (4) la posizione di montaggio dei bulloni di arresto in relazione all’interruttore che dovrà essere alloggiato nella parte fi ssa - Inserire le viti a testa esagonale (1) come mostrato in fi gura nei fori individuati al precedente punto - Fissare le viti con le rosette (2) e gli esagoni di arresto (3).

Controllare che sull’interruttore (parte mobile) sia presente il blocco antintroduzione corrispondente a quello installato sulla parte fi ssa. - Piastra anti-introduzione su parte mobile (5).

E3H-V

E2S-H

E3N-S

E2B-N-L

E1B-N

3

4

2

1

1

2

3

5

Fig. 9 Fig. 10

Esempio per E1B 08 secondo lo schema della targhetta

4.3.2. Installazione della parte fi ssa (Fig. 12)Fissare la parte fi ssa mediante le viti (1), le rosette (2) e i dadi (3) (M8 x 16), fornite da ABB SACE. In caso di impiego di viti diverse controllare che la testa delle viti non sporga più di 5,5 mm dalla base della parte fi ssa.

Fig.8

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4.3.3. Installazione della parte fi ssa a bordo nave (Fig. 11)Relativamente ai punti di fi ssaggio degli interruttori aperti SACE Emax in esecuzione estraibile, si consiglia, per le applicazioni a bordo nave, un fi ssaggio addizionale sulle fi ancate della parte fi ssa stessa (le viti M12 e i distanziatori non sono previsti nella fornitura).

Fig. 11

E1 - E2 - E3

E4 - E6

Distanziatori

Distanziatori

4.4. Installazione della mostrina sulla porta della cella(Fig. 13)

- Eseguire le forature della porta della cella previste nel paragrafo “Dimensioni di ingombro”. - Applicare la mostrina (1) sul fronte della porta della cella fi ssandola dall’interno mediante le viti autofi lettanti (2).

1

2

1

2

3

Fig. 12

Nota(*) Per le parti fi sse E1-E2-E3 i punti di fi ssaggio sono quattro, mentre per E4-E6 sono sei.

Fig. 13

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5. Collegamenti elettrici

5.1. Collegamenti al circuito di potenza

5.1.1. Forme dei terminali

HR VR HR VR

F F FL

Fig. 14

Parte fi ssa per interruttore estraibile

Fig. 15

Interruttore fi sso

NotaI disegni hanno la funzione di rappresentare schematicamente il tipo di terminale. La forma esatta dei terminali è riportata nel capitolo "Dimensioni di ingombro". E' possibile montare terminali diversi tra la parte superiore ed inferiore (entrata e uscita).

Terminali posteriori orizzontali Terminali posteriori verticali

Terminali anteriori Terminali piani

Terminali posteriori orizzontali

Terminali anteriori

Terminali posteriori verticali

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5.1.2. Esempi di disposizione delle sbarre di connessione in funzione dei tipi di terminali Le sbarre di connessione consentono il collegamento tra i terminali dell’interruttore e le sbarre del quadro; il loro dimensionamento deve essere accuratamente studiato dal progettista del quadro stesso.In questo paragrafo vengono indicati alcuni esempi di possibili realizzazioni in relazione alla forma e alla dimensione dei terminali dell’interruttore. I vari tipi di terminali sono di dimensioni costanti per taglia di interruttore: normalmente è consigliabile sfruttare tutta la superfi cie di contatto del terminale, di conseguenza la larghezza della sbarra di connessione dovrebbe essere pari a quella del terminale; portate diverse per le connessioni potranno essere realizzate agendo sullo spessore e sul numero di sbarre in parallelo. In alcuni casi sono ammesse riduzioni della larghezza della connessione rispetto a quella del terminale come risulta dagli esempi che seguono.

Terminali verticali Terminali orizzontali e anteriori

Interruttore Iu [A]

Portata continuativa Sezione sbarre Portata continuativa Sezione sbarre

[A] [mm2] [A] [mm2]

35°C 45°C 55°C 35°C 45°C 55°C

E1B/N 08 800 800 800 800 1x(60x10) 800 800 800 1x(60x10)E1B/N 10 1000 1000 1000 1000 1x(80x10) 1000 1000 1000 2x(60x8)E1B/N 12 1250 1250 1250 1250 1x(80x10) 1250 1250 1200 2x(60x8)E1B/N 16 1600 1600 1600 1500 2x(60x10) 1550 1450 1350 2x(60x10)E2S 08 800 800 800 800 1x(60x10) 800 800 800 1x(60x10)E2N/S 10 1000 1000 1000 1000 1x(60x10) 1000 1000 1000 1x(60x10)E2N/S 12 1250 1250 1250 1250 1x(60x10) 1250 1250 1250 1x(60x10)E2B/N/S 16 1600 1600 1600 1600 2x(60x10) 1600 1600 1530 2x(60x10)E2B/N/S 20 2000 2000 2000 1800 3x(60x10) 2000 2000 1750 3x(60x10)E2L 12 1250 1250 1250 1250 1x(60x10) 1250 1250 1250 1x(60x10)E2L 16 1600 1600 1600 1500 2x(60x10) 1600 1500 1400 2x(60x10)E3H/V 08 800 800 800 800 1x(60x10) 800 800 800 1x(60x10)E3S/H 10 1000 1000 1000 1000 1x(60x10) 1000 1000 1000 1x(60x10)E3S/H/V 12 1250 1250 1250 1250 1x(60x10) 1250 1250 1250 1x(60x10)E3S/H/V 16 1600 1600 1600 1600 1x(100x10) 1600 1600 1600 1x(100x10)E3S/H/V 20 2000 2000 2000 2000 2x(100x10) 2000 2000 2000 2x(100x10)E3N/S/H/V 25 2500 2500 2500 2500 2x(100x10) 2500 2450 2400 2x(100x10)E3N/S/H/V 32 3200 3200 3100 2800 3x(100x10) 3000 2880 2650 3x(100x10)E3L 20 2000 2000 2000 2000 2x(100x10) 2000 2000 1970 2x(100x10)E3L 25 2500 2500 2390 2250 2x(100x10) 2375 2270 2100 2x(100x10)E4H/V 32 3200 3200 3200 3200 3x(100x10) 3200 3150 3000 3x(100x10)E4S/H/V 40 4000 4000 3980 3500 4x(100x10) 3600 3510 3150 6x(60x10)E6V 32 3200 3200 3200 3200 3x(100x10) 3200 3200 3200 3x(100x10)E6H/V 40 4000 4000 4000 4000 4x(100x10) 4000 4000 4000 4x(100x10)E6H/V 50 5000 5000 4850 4600 6x(100x10) 4850 4510 4250 6x(100x10)E6H/V 63 6300 6000 5700 5250 7x(100x10) -- -- -- -

Fig. 16

Fig. 17

Posizionamento del primo setto di ancoraggio delle sbarre in funzione della corrente di corto circuitoAncoraggio al quadro

PIANI

ANTERIORIVERTICALIORIZZONTALI

P E1-E2 E3-E4-E6 E1-E6ORIZZONTALI 250 150 –VERTICALI 250 150 –ANTERIORI – – 250PIANI – – 250

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5.1.3. Procedure di montaggio delle sbarre di connessioneControllare con la massima cura lo stato delle superfi ci di contatto delle connessioni: queste devono essere ben pulite e prive di sbavature, ammaccature o tracce di ossidazione, che devono essere eliminate con lima fi ne o con tela smeriglio per evitare aumenti localizzati di temperatura; alla fi ne dell’operazione asportare ogni traccia di grasso o di polvere mediante un panno imbevuto di solvente adatto.Nel caso di uso di connessioni in alluminio è necessario procedere alla stagnatura delle superfi ci di contatto.Le connessioni non devono esercitare sforzi in alcuna direzione sui terminali.Interporre sempre una rosetta piana di buon diametro (per ripartire su un’area maggiore la pressione di serraggio) e una rosetta elastica.Stabilire il contatto tra connessione e terminale e serrare a fondo le viti di fi ssaggio.Si raccomanda di utilizzare sempre due chiavi (per non sollecitare eccessivamente le parti isolanti) applicando la coppia di ser-raggio indicata in Fig. 18. Verifi care il serraggio dopo 24 ore.

Fig. 18

Terminali interruttore fi sso N. Viti per fase

N. Viti per fase

N. Viti per neutro

Terminali parte fi ssa N. Viti per neutro

Viti M12 alta resistenzaCoppia di serraggio dei terminali principali 70 Nm

2 2 2 2

3 3

4 2

4 4

6 3

6 6

3 3

4 2

4 4

6 3

6 6

5.2. Messa a terra

L’interruttore in esecuzione fi ssa e la parte fi ssa dell’interruttore estraibile dispongono sul retro di uno o di due terminali, contras-segnati con l’apposito simbolo, per il collegamento a terra (Fig. 9 e Fig. 12b).Ogni terminale è completo di bullone per il fi ssaggio della connessione.Per il collegamento deve essere impiegato un conduttore di sezione rispondente alle Norme vigenti.Prima del montaggio della connessione pulire e sgrassare la zona circonstante la vite.Dopo il montaggio serrare il bullone con una coppia di 70 Nm.

5.3. Cablaggio dei circuiti ausiliari dell’interruttore

5.3.1. Elementi di interfaccia per interruttore fi ssoPer il collegamento dei circuiti ausiliari è prevista un’apposita morsettiera munita di terminali a vite.I terminali sono contrassegnati con sigle alfanumeriche di identifi cazione come da schema elettrico.La morsettiera è identifi cata con la sigla XV sullo schema elettrico.L’accesso alla morsettiera è immediato all’apertura della porta della cella.

Fig. 19

XV

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5.3.2. Interruttore estraibilePer il collegamento ai circuiti ausiliari della parte mobile è disponibile sulla parte fi ssa un connettore a contatti striscianti (vedere fi gura), identifi cato con la sigla X sullo schema elettrico.L’accesso ai terminali del connettore fi sso è immediato con porta della cella aperta.Inoltre, per il collegamento dei contatti di posizione della parte mobile rispetto alla parte fi ssa è disponibile una morsettiera, identifi cata dalla sigla XF. Connettore e morsettiera dispongono di terminali a vite.

Fig. 20

1

2

3

1

2

3

31

2

E1 - E2 - E3 - E4 - E65 contatti in posizione

E4 - E610 contatti in posizione

E1 - E2 - E310 contatti in posizione

Legenda 1 Contatti striscianti (X) 2 Morsettiera per contatti di posizione (XF) 3 Contatti di posizione

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5.4. Trasformazione dei contatti ausiliari o dei contatti segnalatore estratto - sezionato prova - inserito da normalmente chiusi (di apertura) a normalmente aperti (di chiusura) o viceversa

I contatti sono cablati in fabbrica come risulta dallo schema elettrico. Qualora si rendesse necessario per esigenze impiantistiche modifi carne lo stato, procedere come segue.

a) Contatti ausiliariPer accedere ai contatti ausiliari eseguire le seguenti operazioni: - rimuovere la protezione frontale (3) dello sganciatore agendo sui bloccaggi (1) come mostrato in fi gura - rimuovere lo sganciatore di protezione (4) togliendo i dadi laterali (2) e sfi landolo dal fronte dell’interruttore.

Fig. 21

1

3

4

2

I contatti ausiliari, essendo del tipo a due vie (contatti in commutazione), possono essere modifi cati da contatti di apertura a contatti di chiusura e viceversa spostando semplicemente il conduttore di uscita dall’una all’altra posizione, come mostrato in fi gura (esempio per PR121).

Fig. 22Contatto N.C. Contatti striscianti Contatto N.A. Morsettiera

b) Contatti di segnalazione estratto - sezionato prova - inseritoPer cambiare lo stato del contatto di posizione si procede in modo analogo a quanto indicato per i contatti ausiliari.

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6. Messa in servizio

6.1. Procedure generali

- Verifi care il serraggio delle connessioni di potenza ai terminali dell’interruttore - Eseguire tutte le operazioni di predisposizione dello sganciatore - Controllare che il valore della tensione di alimentazione dei circuiti ausiliari sia compreso tra l’85 e il 110% della tensione no-minale delle applicazioni elettriche - Verifi care che nel luogo di installazione sia assicurato un suffi ciente ricambio di aria per evitare sovratemperature - Eseguire inoltre i controlli riportati nella seguente tabella.

Oggetto dell'ispezione Procedura Controllo positivo

1 Comando manuale Effettuare alcune manovre di apertura e di chiusura (vedere il cap. 7.2).ATTENZIONEIn presenza dello sganciatore di mini-ma tensione l’interruttore può essere chiuso solo dopo aver eccitato elet-tricamente lo sganciatore stesso.

La leva di carica delle molle si muove con regolarità.

2 Motoriduttore (se previsto) Alimentare il motoriduttore di carica molle alla relativa tensione nominale.

Eseguire alcune manovre di chiusura e di apertura.

Nota. Alimentare lo sganciatore di minima tensione alla relativa tensione nominale (se previsto).

Le molle si caricano regolarmente.Le segnalazioni sono regolari.A molle cariche il motoriduttore si ferma.

ll motoriduttore ricarica le molle dopo ogni manovra di chiusura.

3 Sganciatore di minima tensione (se previsto)

Alimentare lo sganciatore di minima tensione alla relativa tensione nomina-le ed eseguire la manovra di chiusura dell’interruttore.

Togliere tensione allo sganciatore.Alimentare lo sganciatore di minima tensione alla relativa tensione nomina-le ed eseguire la manovra di chiusura dell’interruttore.

L’interruttore si chiude regolarmente; le segnalazioni sono regolari.

L’interruttore apre; la segnalazione commuta.

4 Sganciatore di apertura (se previsto) Chiudere l’interruttore.Alimentare lo sganciatore di apertura alla relativa tensione nominale.

L’interruttore apre regolarmente; le segnalazioni sono regolari.

5 Sganciatore di chiusura (se previsto) Aprire l’interruttore.Caricare le molle.Alimentare lo sganciatore di chiusura alla sua tensione nominale.

L’interruttore chiude regolarmente; le segnalazioni sono regolari.

6 Blocco interruttore in posizione di aperto (a chiave o a lucchetti)

Aprire l’interruttore; ruotare la chiave ed estrarla dalla sede; tentare la manovra di chiusura dell’interruttore.

Sia la chiusura manuale che elettrica sono impedite.

7 Contatti ausiliari dell’interruttore Inserire i contatti ausiliari in opportuni circuiti di segnalazione; eseguire alcune manovre di chiusura e di apertura dell’interruttore.

Le segnalazioni avvengono regolarmen-te.

8 Contatti ausiliari di segnalazione interruttore inserito, sezionato in prova, estratto

Inserire i contatti ausiliari in opportuni circuiti di segnalazione; portare suc-cessivamente l’interruttore in posizione di inserito, di sezionato in prova e di estratto.

Le segnalazioni dovute alle relative ma-novre avvengono regolarmente.

9 Dispositivi di blocco interruttore inserito ed estratto; dispositivi di interblocco tra interruttori affi ancati e sovrapposti (se previsti)

Eseguire le prove di funzionamento. La funzionalità dei blocchi è corretta.

10 Per interruttori estraibili: dispositivo di inserzione ed estrazione

Eseguire alcune manovre di inserzione ed estrazione.

Manovra di inserzione: l'interruttore si inserisce regolarmente. I primi giri della manovella non offrono particolare resistenza.

ATTENZIONE: Quando lo sganciatore di minima tensione è stato attivato da una mancanza di alimentazione, l’interruttore può essere chiuso solamente dopo che lo sganciatore è stato alimentato elettricamente. Assicu-rarsi che lo sganciatore sia stato attivato da una condizione di mancanza di alimentazione. Altrimenti esamina-re l’interruttore e l’apparecchiatura associata per assicurarsi che siano in buono stato. Se l’applicazione è criti-ca, verifi care immediatamente.

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7. Norme di impiego

7.1. Organi di manovra e segnalazione

1 Pulsante per la manovra manuale di apertura 2 Leva per la carica manuale delle molle di chiusura 3 Segnalatore meccanico di interruttore aperto “O” e chiuso “I” 4 Segnalatore meccanico di intervento dello sganciatore di protezione (a richiesta) 5 Pulsante per la manovra manuale di chiusura 6 Segnalatore molle cariche - scariche 7 Contamanovre (a richiesta) 8 Blocco a chiave della manovra di chiusura 9 Segnalatore meccanico di interruttore inserito (connected), sezionato - prova (test connected), estratto (disconnected) 10 Sede per la leva di inserzione - estrazione 11 Leva di sblocco della manovra di inserzione/estrazione 12 Blocco a chiave della manovra di inserzione/estrazione (a richiesta) 13 Blocco a lucchetti sulla manovra manuale di chiusura (a richiesta) 14 Blocco a lucchetti sulla manovra di inserzione - estrazione (a richiesta)

Fig. 23

1

8

2

3

4

6

5

7

1

8

2

3

4

6

5

7

10

11

912

14

13

Interruttore fi sso Interruttore estraibile

Nota Sul fronte dell’interruttore è installabile, a richiesta, una copertura trasparente per aumentare il grado di protezione a IP54; la copertura dispone di chiave di chiusura.

In alternativa alla copertura trasparente, sui comandi di chiusura e di apertura manuale può essere montata una protezione che consente la manovra dei pulsanti stessi solo tramite apposito attrezzo.

Fig. 24

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7.2. Manovre di chiusura e di apertura dell’interruttore

La manovra dell’interruttore può essere manuale o elettrica.

a) Manovra manuale di carica delle molle di chiusura - Accertarsi che il segnalatore (3) riporti l’indicazione “O” (in-terruttore aperto) - Accertarsi che il segnalatore (6) si presenti di colore BIANCO (molle scariche) - Azionare ripetutamente la leva (2) fi nché il segnalatore (6) commuta il proprio colore in GIALLO

b) Manovra elettrica di carica delle molle di chiusuraLa manovra elettrica dell’interruttore è possibile in presenza dei seguenti accessori (forniti a richiesta): - motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura - sganciatore di chiusura - sganciatore di apertura.

Il motoriduttore ricarica automaticamente le molle dopo ogni operazione di chiusura fi no alla comparsa dell’indicatore giallo (6, Fig. 25). In caso di mancanza di tensione durante la carica il motoriduttore si ferma e riprende automaticamente la rica-rica delle molle al ritorno della tensione. È sempre comunque possibile completare manualmente l’operazione di ricarica.

c) Chiusura dell’interruttoreL’operazione può essere eseguita solo a molle di chiusura completamente cariche.Per la chiusura manuale premere il pulsante (5) contrassegnato dalla lettera “I”. In presenza di sganciatore di chiusura la manovra può essere eseguita a distanza mediante l’apposito circuito di controllo. L’avvenuta chiusura è segnalata dall’apposito segnalatore (3) che si porta sull’indicazione “I”; inoltre l’indicatore dello stato delle molle (6) si porta sulla posizione BIANCO. Anche con molle di chiusura scariche il comando conserva l’energia suffi ciente per la manovra di apertura. Il motoriduttore , se è presente, inizia immediatamente l’operazione automatica di ricarica delle molle.

Fig. 26

3

5

6

Premere

d) Apertura dell’interruttore Per l’apertura manuale dell’interruttore premere il pulsante “O” (1). In presenza dello sganciatore di apertura l’operazione può essere eseguita anche a distanza mediante l’apposito circuito di controllo. L’avvenuta apertura è segnalata dalla comparsa della lettera “O” nel segnalatore (3).

3

1

Fig. 27

Premere

2

3 6

Fig. 25

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7.3. Manovra di inserzione e di estrazione

AVVERTENZEA) Prima di eseguire qualsiasi manovra di inserzione o di estrazione aprire l’interruttore. B) Interruttore (parte mobile) e parte fi ssa sono muniti di un blocco che impedisce l’introduzione nella parte fi ssa di interruttori con

corrente nominale diversa: la congruenza del blocco antintroduzione deve essere accertata dall’operatore prima di eseguire la manovra di inserzione al fi ne di evitare inutili sollecitazioni.

C) Prima della manovra di inserzione rimuovere l’eventuale blocco a lucchetti degli otturatori di segregazione dei terminali di sezionamento sulla parte fi ssa.

ATTENZIONE RISCHIO DI SHOCK ELETTRICO: Assicurarsi che l’interruttore sia scollegato da tutte le fonti di energia e che l’interruttore sia aperto prima di effettuare qualsiasi operazione di inserzione ed estrazione.

A

B C

Fig. 28

Premere

NOTAL’interruttore (parte mobile) può assumere rispetto alla parte fi ssa diverse posizioni, così identifi cate: - ESTRATTO: la parte mobile è inserita nella parte fi ssa SENZA collegamento tra i terminali di potenza e SENZA innesto dei contatti striscianti per i circuiti ausiliari: in questa posizione ogni manovra elettrica dell’interruttore è impedita; sul fronte il segnalatore (9, Fig. 23) indica DISCONNECTED; la porta della cella del quadro può essere chiusa. - ESTRATTO TEST: la parte mobile è inserita nella parte fi ssa SENZA il collegamento tra i terminali di potenza, ma CON innesto dei contatti striscianti per i circuiti ausiliari; in questa posizione l’interruttore può essere manovrato per le prove in bianco. Il segnalatore (9, Fig. 23) indica TEST ISOLATED. - INSERITO: la parte mobile è completamente inserita nella parte fi ssa CON collegamento sia dei terminali di potenza che dei contatti striscianti per i circuiti ausiliari; l’interruttore è in condizioni operative; il segnalatore (9, Fig. 23) indica CONNECTED.

a) Posizionamento della parte mobile nella parte fi ssa in posizione di ESTRATTO

Sollevare la parte mobile come indicato nel paragrafo (3) e in-serirla nelle guide della parte fi ssa, inclinandola come indicato in fi gura 29.La manovra di inserzione manuale deve consentire di fare scor-rere il lembo (E) delle guide dell’interruttore sotto i blocchetti (D) della parte fi ssa. Togliere i dispositivi di sollevamento.La posizione raggiunta è stabile e consente eventuali interventi di ispezione sull’interruttore.Spingere a fondo la parte mobile fi no all’arresto nella parte fi ssa.Chiudere la porta della cella.

Fig. 29

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b) Passaggio dalla posizione di ESTRATTO alla posizione di ESTRATTO TEST. - Accertarsi che il segnalatore (9) sia nella posizione DISCONNECTED. - Per la manovra di inserzione, assicurarsi che la chiave sia nella posizione corretta (12) e/o il lucchetto (14) sia stato rimosso, se previsti. - Accertarsi che l’interruttore sia aperto. - Spingere a fondo la parte mobile nella parte fi ssa. - Abbassare la leva di sblocco (11). - Inserire la manovella nel relativo innesto (10). - Procedere nella rotazione in senso orario della manovella fi nchè sul segnalatore (9) appare l’indicazione TEST ISOLATED. Du-rante i primi giri la manovella non deve incontrare particolare resistenza alla rotazione. - Se fosse necessario eseguire manovre in bianco dell’interruttore occorre rimuovere la manovella.

12 14 10 911

Fig. 30

c) Passaggio dalla posizione di ESTRATTO TEST alla posizione di INSERITO - Accertarsi che l’interruttore sia aperto. - Abbassare la leva di sblocco (11). - Inserire la manovella nel relativo innesto (10). - Procedere nella rotazione in senso orario della manovella fi nché sul segnalatore (9) appare l’indicatore CONNECTED. - Asportare la manovella per poter chiudere l’interruttore.

11 10 9

Fig. 31

d) Passaggio dalla posizione di INSERITO, alla posizione di ESTRATTO TEST, alla posizione di ESTRATTO - Ripetere le manovre di inserzione con la variante della rotazione della manovella in senso antiorario. Aprire la portella in posi-zione di estratto.

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8. Manutenzione

8.1. Avvertenze

ATTENZIONE: prima di eseguire qualsiasi operazione di manutenzione è obbligatorio: - Aprire l’interruttore e verifi care che le molle del comando siano scariche; - Nel caso di interruttore sezionabile operare ad interruttore estratto (DISCONNECTED) dalla parte fi ssa; - Per interventi su interruttori in esecuzione fi ssa o su parti fi sse, togliere tensione al circuito di potenza ed ai circuiti ausiliari e mettere a terra in modo visibile i terminali, sia dal lato alimentazione che dal lato carico; - Mettere in sicurezza in base alle norme e Leggi vigenti.

ATTENZIONE RISCHIO DI SHOCK ELETTRICO: Rischio di shock elettrico o infortunio.

ABB declina ogni responsabilità per danni a cose e persone dovute alla mancata osservanza delle istruzioni contenute in questo documento.Le operazioni di manutenzione devono essere effettuate da personale qualifi cato, che abbia una conoscenza dettagliata dell’ap-parecchiatura.

8.2. Programma di manutenzione

8.2.1. Vita interruttoreGli interruttori SACE Emax, con o senza sganciatori di apertura o di chiusura, possono sostenere i seguenti cicli di manovra senza sostituzione di parti, con regolare manutenzione. (1)

Corrente ininterrotta nominale Vita meccanica (2) Vita elettrica (2)

Iu (40 °C)[A]

N° di manovrex 1000

Frequenza manovre/ora

440 V ~N° di manovre x 1000

690 V ~N° di manovre x 1000

Frequenza manovre/ora

E1 B-N 800 25 60 10 10 301000-1250 25 60 10 8 30

1600 25 60 10 8 30E2 B-N-S 800 25 60 15 15 30

1000-1250 25 60 15 15 301600 25 60 12 10 302000 25 60 10 8 30

E2 L 1250 20 60 4 3 201600 20 60 3 2 20

E3 N-S-H-V 800 20 60 12 12 201000-1250 20 60 12 12 20

1600 20 60 10 10 202000 20 60 9 9 202500 20 60 8 7 203200 20 60 6 5 20

E3 L 2000 15 60 2 1,5 202500 15 60 1,8 1,3 20

E4 S-H-V 3200 15 60 7 7 104000 15 60 5 4 10

E6 H-V 3200 12 60 5 5 104000 12 60 4 4 105000 12 60 3 2 106300 12 60 2 1,5 10

Emax LTT - Low temperature versionE1 B-N 800-1600 8 60 8 8 30E2 B-N-S 800-1600 8 60 8 8 30E2 L 1250-1600 8 60 3 2 20E3 N-S-H-V 800-2000 8 60 8 8 20E3 N-S-H-V 2500 8 60 8 7 20E3 N-S-H-V 3200 8 60 6 5 20E3 L 2000-2500 8 60 1,6 1,3 20(1) Dati riferiti ad installazione standard in accordo alle norme del prodotto. Per applicazioni diverse chiedere ad ABB Sace.(2) Condizioni atmosferiche estreme, atmosfera inquinata o vibrazioni possono ridurre la vita dell’applicazione. Chiedere ad ABB Sace.

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8.2.2. Programma di manutenzione Si riporta la tabella delle frequenze di manutenzione indicante gli intervalli periodici di intervento e le operazioni di manutenzione ordinaria.Si consiglia inoltre di fare riferimento alle seguenti regole: - Anche gli interruttori che manovrano poco o che comunque rimangono chiusi o aperti per lunghi periodi devono essere sotto-posti al programma di manutenzione. - Per gli interruttori dotati di sganciatori SACE PR121 si raccomanda l’installazione del contamanovre meccanico (fornito a richie-sta); lo sganciatore SACE PR122 e SACE PR123 con Vaux consente in ogni momento la visualizzazione del numero di manovre eseguite dall’interruttore in servizio sull’apposito display. - Durante il servizio, ispezionare visivamente l’interruttore dall’esterno al fi ne di rilevare la presenza di polvere, sporcizia o danni di qualsiasi genere.

Operazioni di manutenzione

Periodicità

Installazioni in ambienti normali Installazioni in ambienti polverosi ( 1)/( 2)

e ambienti a bassa temperatura ( 3)

[ (1) = livello polveri misurate > 1 mg/m³ ]

Primo Livello Un anno o 20% vita meccanica o 20% vita elettrica

6 mesi o 10% vita meccanica o 10% vita elettrica

Secondo Livello Tre anni o 50% vita meccanica

o 50% vita elettrica o dopo intervento su corto circuito

18 mesi o 25% vita meccanica o 25% vita elettrica

o dopo intervento su corto circuito(1) Dati riferiti ad installazione standard in accordo alle norme del prodotto. Per applicazioni diverse chiedere ad ABB Sace.(2) Condizioni atmosferiche estreme, atmosfera inquinata o vibrazioni possono ridurre la vita dell’applicazione. Chiedere ad ABB Sace.(3) Emax LTT per applicazioni a bassa temperatura (-40°C ... +70°C)

8.3. Operazioni di manutenzione di Primo Livello

8.3.1. Operazioni preliminari: - aprire l’interruttore e verifi care che le molle del comando siano scariche. - nel caso di interruttore sezionabile operare ad interruttore estratto (DISCONNECTED) dalla parte fi ssa.

ATTENZIONE: per interventi su interruttori in esecuzione fi ssa o su parti fi sse, togliere tensione al circuito di potenza ed ai circuiti ausiliari e mettere a terra in modo visibile i terminali, sia dal lato alimentazione che dal lato carico.

8.3.2. Controlli e pulizie generali: - Controllare lo stato di pulizia dell’apparecchio (parte interruttiva), provvedendo ad asportare polvere ed eventuali tracce oleose o grasso in eccedenza mediante stracci asciutti e puliti (eventualmente usare detergente non aggressivo - In caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti). - Verifi ca della presenza delle targhette recanti le caratteristiche tecniche dell’apparecchio. - La pulizia delle targhette va eseguita mediante stracci asciutti e puliti. - Eliminare eventuale presenza di polvere, muffe, tracce di condensa od ossidazione anche all’interno della parte fi ssa dell’ap-parecchio, se l’interruttore è estraibile. - Verifi care che non siano presenti oggetti estranei nel comparto dell’interruttore.

8.3.3. Connessioni dell’interruttore e tra l’interruttore e il quadro - Rimuovere con pennelli e stracci asciutti polvere o sporcizia, se presente - eventualmente usare detergente non aggressivo. In caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti. - Controllare che non vi siano delle tracce di surriscaldamento localizzato sui terminali. Il problema si rileva dal cambio di colo-razione delle parti in contatto; le parti di contatto solitamente sono di colore argenteo. - Controllare serraggio bulloni di fi ssaggio delle connessioni ai terminali (M12 - 70Nm).

ATTENZIONE: per interventi su interruttori in esecuzione fi ssa o su parti fi sse, togliere tensione al circuito di potenza ed ai circuiti ausiliari e mettere a terra in modo visibile i terminali, sia dal lato alimentazione che dal lato carico.

- Controllare serraggio viti di connessione dei cavi delle morsettiere (0,7 Nm).

Fig. 32

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8.3.4. Operazioni di smontaggio mostrina e calotta - Rimuovere la mostrina (1) dello sganciatore ruotando le viti (2) come mostrato in fi gura 33. - Rimuovere la calotta frontale (3) togliendo le quattro viti (4).

1

2

3

4

1

2

34

Fig. 33

- Se presente lo sganciatore di minima, smontare il supporto bobine e scaricare le molle del comando chiudendo e aprendo l’interruttore.

Fig. 34

8.3.5. Comando meccanico - Pulire nei punti indicati in fi gura 35. In caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti. - Lubrifi care, nei punti indicati in fi gura 35, gli alberini e i ganci di apertura chiusura con grasso MOBILGREASE 28 (EXXON MOBIL). - Verifi care che gli alberini di apertura e chiusura siano liberi di ruotare.

Fig. 35

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8.3.6. Accessori elettrici e meccanici - Verifi care il fi ssaggio degli accessori all’interruttore. - Verifi care il corretto collegamento degli accessori elettrici all’interruttore. - Motoriduttore: oltre le 10000 manovre verifi care usura spazzole e se necessario sostituire il motoriduttore. - Verifi care che gli sganciatori (SOR-UVR-SRC) siano in buone condizioni (assenza di eccessiva usura, surriscaldamenti, rotture) Fig. 36. - Verifi care il corretto funzionamento del conta manovre meccanico (se applicabile), eseguendo una manovra sull’interruttore.

Fig. 36

8.3.7. Sganciatori di protezione - Alimentare lo sganciatore di protezione con unità battera PR030/B. - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di protezione: prova di sgancio con “Trip Test” (PR121, PR122, PR123) e “Autotest” (PR122, PR123) - Con sganciatore PR122 o PR123 verifi care assenza allarmi sul display e tramite Led frontali. - Con sganciatore PR121 verifi care assenza segnalazione di allarmi tramite Led frontali. - Verifi care corretto collegamento dei cavi ai moduli dello sganciatore e allo sganciatore (se applicabile). - Su PR122 e PR123 verifi care la percentuale di usura contatti dell’interruttore. - Al termine rimuovere l’unità battera PR030/B dal relè.

Per dettagli relativi allo sganciatore PR121 fare riferimento a questo manuale.Per dettagli relativi agli sganciatori PR122-PR123 fare riferimento al manuale 1SDH000460R0101

8.3.8. Test con Ekip Connect (opzionale) - Collegare l’unità BT030 o BT030-USB al relè da testare. - Lanciare il programma SD.TestBus2 su un PC fornito di connessione Bluetooth o USB, a seconda dalla versione di BT030 utilizzata. - Una volta instaurata la connessione tra relè e PC, verifi care che non ci siano segnalazioni di allarme dal relè, in caso contrario consultare i paragrafi ‘messaggi di errore’ e/o ‘ricerca guasti’ in questo manuale. - In condizioni di normale funzionamento si può procedere al trip test e all’autotest (a seconda del tipo di relè); Per futuri controlli consigliamo di inserire la data attuale nell’area denominata User Data e/o Tag Name, Tali dati rimarranno memorizzati all’interno del relè stesso. - Rimuovere la BT030 o BT030-USB dal relè.

Per dettagli relativi allo sganciatore PR121 fare riferimento a questo manuale.Per dettagli relativi agli sganciatori PR122-PR123 fare riferimento al manuale 1SDH000460R0101

8.3.9. Operazioni di manutenzione; verifi che fi nali - Rimontare ogni parte e se necessario riconnettere l’alimentazione ausiliaria. - Rimontare la calotta come indicato in fi gura 37.

Fig. 37

- Riportare la parte mobile nella posizione TEST-ISOLATED.

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- Effettuare, utilizzando successivamente i diversi ausiliari, 10 manovre di: - Apertura (sia locale, sia da remoto se applicabile) - Chiusura (sia locale, sia da remoto se applicabile) - Sgancio tramite trip test dal relè

- Verifi care le operazioni secondo questa sequenza: - Aperto - Molle scariche - Aperto - Molle cariche - Chiuso - Molle scariche - Chiuso - Molle cariche

- Verifi care il corretto funzionamento degli accessori, se previsti - Verifi care il corretto funzionamento del motoriduttore (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di minima tensione (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di apertura (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di chiusura (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dei contatti ausiliari dell’interruttore (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento del blocco interruttore in posizione di aperto (a chiave o lucchetti) (se previsto)

8.3.10. Interblocchi - Verifi care la corretta installazione e il corretto funzionamento dei dispositivi di interblocco tra interruttori affi ancati e sovrapposti (se previsto). La verifi ca della funzionalità non può essere fatta nelle posizioni Test o Estratto.

8.4. Operazioni di manutenzione di Secondo Livello

8.4.1. Operazioni preliminari: - aprire l’interruttore e verifi care che le molle del comando siano scariche - nel caso di interruttore sezionabile operare ad interruttore rimosso dalla parte fi ssa

ATTENZIONE: per interventi su interruttori in ese-cuzione fi ssa o su parti fi sse, togliere tensione al circuito di potenza ed ai circuiti ausiliari e mettere a terra in modo visibile i terminali, sia dal lato alimentazione che dal lato carico.

8.4.2. Controlli e pulizie generali: - Controllare lo stato di pulizia dell’apparecchio (parte interrut-tiva), provvedendo ad asportare polvere ed eventuali tracce oleose o grasso in eccedenza mediante stracci asciutti e puliti (eventualmente usare detergente non aggressivo - In caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti). - Verifi ca della presenza delle targhette recanti le caratteristiche tecniche dell’apparecchio - La pulizia delle targhette va eseguita mediante stracci asciutti e puliti - Eliminare eventuale presenza di polvere, muffe, tracce di condensa od ossidazione anche all’interno della parte fi ssa dell’apparecchio, se l’interruttore è estraibile - Verifi care che non siano presenti fattori quali surriscaldamento o crepe che possono compromettere le parti isolanti dell’interruttore - Verifi care l’integrità delle pinze di sezionamento (per interruttore estraibile, vedi det. A, fi g 39). - Le pinze devono essere di colore argenteo senza tracce di erosione o fumo - Verifi care che non siano presenti oggetti estranei nel comparto dell’interruttore - Controllare il serraggio delle viti di fi ssaggio della parte fi ssa al quadro (M8 - 25Nm)

Fig. 38

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8.4.3. Connessioni dell’interruttore e tra l’interruttore e il quadro - Rimuovere con pennelli e stracci asciutti polvere o sporcizia presente sulle parti isolanti (eventualmente usare detergente non aggressivo - In caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti). - Controllare che non vi siano delle tracce di surriscaldamento localizzato sui terminali. Il problema si rileva dal cambio di colorazione delle parti in contatto; le parti di contatto solita-mente sono di colore argenteo. - Controllare serraggio bulloni di fi ssaggio delle connessioni ai terminali (M12 - 70Nm)

ATTENZIONE: per interventi su interruttori in esecuzione fi ssa o su parti fi sse, togliere tensione al circuito di potenza ed ai circuiti ausiliari e mettere a terra in modo visibile i terminali, sia dal lato alimentazione che dal lato carico.

- Controllare serraggio viti di connessione dei cavi delle morsettiere (0,7 Nm).

Fig. 40

8.4.4. Operazioni di smontaggio mostrina, calotta e camere d’arco - Rimuovere la mostrina (1) dello sganciatore ruotando le viti (2) come mostrato in fi gura 41 - Rimuovere la calotta frontale (3) togliendo le quattro viti (4) - Asportare, se presenti, uno o entrambi gli scudi laterali (5) togliendo le viti frontali (6) e laterali (7) - Asportare le camere d’arco (8) rimuovendo le viti (9).

Fig. 41

Fig. 39

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- Se presente lo sganciatore di minima, smontare il supporto bobine e scaricare le molle del comando chiudendo e aprendo l’interruttore.

Fig. 42

8.4.5. Comando meccanico - Pulire (in caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti) e lubrifi care, nei punti indicati in fi gura 43, det. A, come per Primo Livello, gli alberini e i ganci di apertura chiusura con grasso MOBILGREASE 28 (EXXON MOBIL). - Pulire (in caso di eccessivi depositi si può utilizzare un diluente laminato tipo Henkel 273471 o equivalenti) e lubrifi care con grasso MOBILGREASE 28 (EXXON MOBIL) i supporti dell’albero di manovra, compresi quelli sulle fi ancate dell’interruttore (vedi fi gura 43 det. B). - Verifi care che gli alberini di apertura e chiusura siano liberi di ruotare.

Fig. 43

- Nel caso di molle deformate o ossidate, di anelli mancanti oppure grave usura del comando contattare ABB Sace (*).

(*) Dopo approvazione da parte del cliente, ABB può procedere alla sostituzione di ricambi tipo “A”.

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8.4.6. Accessori elettrici e meccanici - Verifi care il fi ssaggio degli accessori all’interruttore. - Verifi care il corretto collegamento degli accessori elettrici all’interruttore. - Motoriduttore: oltre le 10000 manovre verifi care usura spazzole e se necessario sostituire il motoriduttore. - Verifi care che gli sganciatori (YO, YU, YC) siano in buone condizioni (assenza di eccessiva usura, surriscaldamenti, rotture), fi g 44. - Verifi care il corretto funzionamento del conta manovre meccanico (se applicabile), eseguendo una manovra sull’interruttore.

Fig. 44

8.4.7. Controllo dell’usura dei contattiCon interruttore aperto e camere d’arco asportate:1) Verifi care lo stato delle camere rompiarco: il corpo della camera deve essere integro e le piastre non devono essere corrose

o intaccate. 2) Asportare la polvere con aria compressa e rimuove le tracce di fumo e le eventuali scorie con una spazzola o pennello.3) Controllare lo stato dei contatti.4) Controllare visivamente la presenza delle placchette principali e rompiarco.5) Controllare eventuale presenza di ossidazione e o perlinatura, in caso positivo richiedere intervento di Tecnico ABB (*) quali-

fi cato. 6.1) Verifi care i distacchi rompiarco (distanza A fi g 45).

Fig. 45

6.2) Chiudere l’interruttore, verifi care la quota A - Se la quota A non è corretta contattare ABB Sace (*) - Se la quota A è corretta, riaprire l’interruttore e rimontare le camere d‘arco.

(*) Dopo approvazione da parte del cliente, ABB può procedere alla sostituzione di ricambi tipo “A”.

8.4.8. Sganciatori di protezione - Alimentare lo sganciatore di protezione con unità battera PR030/B. - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di protezione: prova di sgancio con “Trip Test” (PR121, PR122, PR123) e “Autotest” (PR122, PR123) - Con sganciatore PR122 o PR123 verifi care assenza allarmi sul display e tramite Led frontali. - Con sganciatore PR121 verifi care assenza segnalazione di allarmi tramite Led frontali. - Verifi care corretto collegamento dei cavi ai moduli dello sganciatore e allo sganciatore (se applicabile). - Su PR122 e PR123 verifi care la percentuale di usura contatti dell’interruttore. - Al termine rimuovere l’unità battera PR030/B dal relè.

Per dettagli relativi allo sganciatore PR121 fare riferimento a questo manuale.Per dettagli relativi agli sganciatori PR122-PR123 fare riferimento al manuale 1SDH000460R0101

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8.4.9. Test con Ekip Connect (opzionale) - Collegare l’unità BT030 o BT030-USB al relè da testare. - Lanciare il programma SD.TestBus2 su un PC fornito di connessione Bluetooth o USB, a seconda dalla versione di BT030 utilizzata. - Una volta instaurata la connessione tra relè e PC, verifi care che non ci siano segnalazioni di allarme dal relè, in caso contrario consultare i paragrafi ‘messaggi di errore’ e/o ‘ricerca guasti’ in questo manuale - In condizioni di normale funzionamento si può procedere al trip test e all’autotest (a seconda del tipo di relè), - Per futuri controlli consigliamo di inserire la data attuale nell’area denominata User Data e/o Tag Name, Tali dati rimarranno memorizzati all’interno del relè stesso. - Rimuovere la BT030 o BT030-USB dal relè.

Per dettagli relativi allo sganciatore PR121 fare riferimento a questo manuale.Per dettagli relativi agli sganciatori PR122-PR123 fare riferimento al manuale 1SDH000460R0101

8.4.10. Operazioni di manutenzione; verifi che fi nali: - Rimontare ogni parte e se necessario riconnettere l’alimentazione ausiliaria.

- Rimontare la calotta come indicato in fi gura 46

Fig. 46

- Riportare la parte mobile nella posizione TEST-ISOLATED.

- Effettuare, utilizzando successivamente i diversi ausiliari, 10 manovre di: - Apertura (sia locale, sia da remoto se applicabile) - Chiusura (sia locale, sia da remoto se applicabile) - Sgancio tramite trip test dal relè

- Verifi care le operazioni secondo questa sequenza: - Aperto - Molle scariche - Aperto - Molle cariche - Chiuso - Molle scariche - Chiuso - Molle cariche

- Verifi care il corretto funzionamento degli accessori, se previsti - Verifi care il corretto funzionamento del motoriduttore (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di minima tensione (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di apertura (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dello sganciatore di chiusura (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento dei contatti ausiliari dell’interruttore (se previsto) - Verifi care il corretto funzionamento del blocco interruttore in posizione di aperto (a chiave o lucchetti) (se previsto)

8.4.11. InterblocchiVerifi care la corretta installazione e il corretto funzionamento dei dispositivi di interblocco tra interruttori affi ancati e sovrapposti (se previsto). La verifi ca della funzionalità non può essere fatta nelle posizioni Test o Estratto.

8.4.12. EstraibiliNelle versioni estraibili, verifi care il funzionamento delle meccaniche di inserzione ed estrazione dell’interruttore dalla parte fi ssa eseguendo il movimento mediante la leva di manovra fornita a corredo, e controllando che gli otturatori per la segregazione delle parti in tensione siano chiusi ad estrazione avvenuta.Verifi care il corretto funzionamento dei dispositivi di blocco interruttore inserito ed estratto (se previsto).

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9. Provvedimenti per eventuali anomalie di funzionamento

L’interruttore non si apre premendo il pulsante di apertura

Ano

mal

ie

L’interruttore non si apre per intervento dello sganciatore di servizio YO

L’interruttore non si apre per intervento dello sganciatore di minma tensione YU

L'interruttore non si apre effettuando il test di sgancio del relè di protezione

L'interruttore non si chiude premendo il pulsante di chiusura

L’interruttore non si chiude per intervento della bobina di chiusura YC

Non è possibile caricare le molle di chiusura con la leva manuale di carica

Non è possibile caricare le molle di chiusura con il motore caricamolle

La manovella di estrazione non si inserisce nella parte mobile

Non è possibile inserire la parte mobile nella parte fi ssa

Non è possibile bloccare l'interruttore in aperto

Possibili cause Controlli e rimedi

• Solenoide di apertura del relè non inserito correttamente

Controllare il corretto collegamento del solenoide di apertura

• • • Segnalazione di intervento relè non ripristi-nata

Premere il pulsante meccanico per il reset della segnalazione intervento relè

• • Tensione di alimentazione dei circuiti ausi-liari troppo bassa

Misurare la tensione: non deve essere inferiore all’85% della tensione nominale-della bobina

• • Tensione di alimentazione diversa da quel-la indicata sulla targa di questi sganciatori

Controllare la tensione di targa degli sganciatori

• Circuito di manovra difettosoControllare collegamenti, fusibili, interbloc-chi, interruttori di protezione e contatti di consenso

• • • Viti di serraggio dei fi li e dei circuiti ausiliari allentate

Controllare il serraggio delle viti che con-nettono i fi li

• • • Collegamenti elettrici errati nel circuito di alimentazione

Controllare i collegamenti con il relativo schema funzionale

• • Bobina danneggiata Sostituire la bobina

• • Comando bloccato Manovrare a mano; se il guasto permane chiedere ad ABB SACE

• • Blocco a chiave in aperto attivato Sbloccare inserendo la chiave

• • Interruttore in posizione intermedia tra inserito e test Completare la manovra di inserzione

• • Sganciatore di minima tensione non eccitato

Controllare il relativo circuito di alimenta-zione e la tensione di alimentazione

• • Sganciatore di apertura permanentemente eccitato Controllare il circuito di alimentazione

• Manovra di inserzione o di estrazione non eseguita correttamente Vedere il paragrafo 7.3

• • • Comando bloccato Contattare ABB SACE

• • Manovella estrazione inserita Estrarre manovella

• Interruttore in posizione di estratto Portare l’interruttore in posizione di test o inserito

• Intervento del fusibile a protezione del mo-tore carica molle Sostituire fusibile

• Avaria del motoriduttore per la carica automatica delle molle Sostituire motoriduttore

• Parte mobile incompatibile con la parte fi ssa

Verifi care che la parte mobile sia compati-bile con la parte fi ssa

• • Interruttore chiuso Premere il pulsante di aperture e attivare il blocco

• Blocco in aperto difettoso Contattare ABB SACE

ATTENZIONE: Se il malfunzionamento o non funzionamento dell’interruttore nella vostra applicazione può cau-sare lesioni, danni materiali o è altrimenti critico, rimuovere immediatamente l’interruttore affi nché possa esse-re ispezionato o riparato.

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10. Accessori

10.1. Accessori elettrici

Sganciatore di apertura / chiusura ( YO/YC) e secondo sganciatore di apertura (Y02)Consente il comando di apertura o di chiusura a distanza dell’apparecchio. Date le caratteristiche del comando dell’interruttore, l’apertura (ad interruttore chiuso) è sempre possibile, mentre la chiusura solo quando le molle di chiusura sono cariche. La maggior parte degli sganciatori può funzionare sia in corrente continua che alternata.Questo sganciatore realizza un servizio istantaneo (*), ma può essere alimentato permanentemente (**).Nell’utilizzo quale sganciatore di chiusura alimentato in permanenza, per effettuare la richiusura dell’interruttore, dopo l’apertura, è necessario diseccitare momentaneamente lo sganciatore di chiusura (il comando dell’interruttore è infatti corredato del dispo-sitivo di antipompaggio).In alcune applicazioni è richiesta una elevatissima sicurezza del comando di apertura da remoto dell’interruttore, ed, in partico-lare, è richiesta la duplicazione del circuito di comando dello sganciatore di apertura. Per tali fi nalità è possibile equipaggiare gli interruttori SACE Emax con un secondo sganciatore di apertura. La sede del secondo sganciatore di apertura è quella dello sganciatore di minima tensione e pertanto risulta che le caratteristiche tecniche del secondo sganciatore di apertura sono iden-tiche a quelle dello sganciatore di apertura standard.(*) In caso di servizio istantaneo la durata minima dell’impulso di corrente deve essere di 100 ms.(**) In caso di alimentazione permanente sullo sganciatore di apertura, bisogna attendere un tempo di almeno 30 ms prima di dare il comando allo sganciatore di chiusura.

Figura di riferimento negli schemi elettrici: YO (4) - YC (2) - YO2 (8)

Alimentazione (Un) 24 V DC30 V AC/DC 48 V AC/DC60 V AC/DC110-120 V AC/DC120-127 V AC/DC220-240 V AC/DC240-250 V AC/DC380-400 V AC440 V AC

Limiti di funzionamento(Norme CEI EN 60947-2)

(YO-YO2) : 70…110% Un(YC) : 85…110% Un

Potenza allo spunto (Ps) DC = 200 WDurata dello spunto ~100 ms AC = 200 VA

Potenza di mantenimento (Pc)DC = 5 WAC = 5 VA

Tempo di apertura (YO - YO2) (max) 60 msTempo di chiusura (YC) 60 ms ± 10 msTensione di isolamento 2500V 50 Hz (per 1 min.)

Sganciatore di minima tensione (YU)Lo sganciatore di minima tensione realizza l’apertura dell’interruttore in caso di sensibile abbassamento o mancanza di tensione di alimentazione dello stesso. Può essere utilizzato per lo sgancio a distanza (mediante pulsanti di tipo normalmente chiuso), blocco alla chiusura oppure per il controllo della tensione nei circuiti primari e secondari. L’alimentazione dello sganciatore viene quindi derivata a monte dell’interruttore o da sorgente indipendente. È permessa la chiusura dell’interruttore solo a sganciatore alimentato (il blocco della chiusura è realizzato meccanicamente). La maggior parte degli sganciatori può funzionare sia in cor-rente continua che in alternata.Alimentazione (Un) 24 V DC

30 V AC/DC 48 V AC/DC 60 V AC/DC 110-120 V AC/DC120-127 V AC/DC 220-240 V AC/DC 240-250 V AC/DC 380-400 V AC440 V AC

L’apertura dell’interruttore avviene con valori di tensione di alimentazione dello sganciatore pari a 35 - 70% Un.La chiusura dell’interruttore è possibile con tensione di alimentazione dello sganciatore pari a 85-110% Un.

È corredabile di contatto di segnalazione dello sganciatore di minima tensione eccitato (C. aux YU).

Figura di riferimento negli schemi elettrici: YU (6) Potenza allo spunto (Ps): DC = 200 W

AC = 200 VAPotenza di mantenimento (Pc): DC = 5 W

AC = 5 VATempo di apertura (YU): 80 msTensione di isolamento 2500V 50 Hz (per 1 min.)

Ritardatore per sganciatore di minima tensione (D)Lo sganciatore di minima tensione è abbinabile ad un ritardatore elettronico da montare esternamente rispetto all’interruttore, il quale permette il ritardo nell’intervento dello sganciatore con tempi prefi ssati e regolabili. L’utilizzo dello sganciatore di minima tensione ritardato è indicato, al fi ne di evitare interventi, quando la rete di alimentazione dello sganciatore può essere soggetta ad interruzioni o abbassamenti di tensione di breve durata. Qualora non sia alimentato, la chiusura dell’interruttore è inibita.

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Il ritardatore è da abbinare allo sganciatore di minima tensione della uguale tensione di lavoro.

Figura di riferimento negli schemi elettrici: YU + D; (7).Le caratteristiche del ritardatore sono:Alimentazione (D): 24-30 V AC/DC

48 V AC/DC 60 V AC/DC 110-127 V AC/DC 220-250 V AC/DC

Tempo di apertura regolabile (YU+D): 0,5-1-1,5-2-3 s

Motoriduttore per la carica automatica delle molle di chiusura (M)Realizza la carica automatica delle molle di chiusura del comando dell’interruttore. Dopo la chiusura dell’interruttore, il motori-duttore provvede immediatamente alla ricarica delle molle di chiusura.In mancanza di tensione di alimentazione o durante lavori di manutenzione, le molle di chiusura sono comunque caricabili ma-nualmente (per mezzo dell’apposita leva del comando).Alimentazione 24-30 V AC/DC

48-60 V AC/DC 100-130 V AC/DC 220-250 V AC/DC

Limiti di funzionamento: 85…110% Un (Norme CEI EN 60947-2) Potenza allo spunto (Ps): DC = 500 W

AC = 500 VAPotenza di nominale (Pn): DC = 200 W

AC = 200 VADurata dello spunto 0,2 sTempo di carica: 4-5 sTensione di isolamento 2500 V 50 Hz (per 1 min.)

È sempre fornito di contatto di fi necorsa e di microinterruttore per la segnalazione di molle di chiusura cariche.

Figura di riferimento negli schemi elettrici: M (1)

Segnalazione meccanica ed elettrica di intervento sganciatori di massima correnteSono disponibili le seguenti segnalazioni in seguito all’intervento dello sganciatore di massima corrente:

a) Segnalazione meccanica di intervento sganciatori di massima correnteConsente la segnalazione visiva sul comando, in caso di interruttore aperto in seguito all’intervento degli sganciatori di massima corrente, mediante avanzamento del pulsante di intervento sganciatori. L’interruttore è richiudibile solo ripristinando il pulsante nella posizione normale compresa nella confi gurazione base.Figura di riferimento negli schemi elettrici: S51 (13).

b) Segnalazione elettrica di intervento sganciatori di massima correntePermette la segnalazione visiva sul comando (meccanica) ed a distanza (elettrica mediante commutatore) di interruttore aperto in seguito all’intervento degli sganciatori di massima corrente. Per il ripristino dell’interruttore è necessario riarmare il pulsante dell’indicazione meccanica. Figura di riferimento negli schemi elettrici: S51 (13).

c) Bobina di riarmo segnalazione meccanica intervento sganciatorePermette la segnalazione visiva sul comando (meccanica) ed a distanza (elettrica mediante commutatore) di interruttore aperto in seguito all’intervento degli sganciatori di massima corrente. Con questo accessorio, è possibile riarmare la segnalazione mec-canica con un relè elettrico da un comando remoto, e questo consente di resettare l’interruttore.

Alimentazione: 24-30 V AC/DC 220-240 V AC/DC 110-130 V AC/DC

Figura di riferimento negli schemi elettrici: S51 (14)

Contatti ausiliariSono disponibili contatti ausiliari installati sull’interruttore che permettono la segnalazione dello stato dell’interruttore. E’ dispo-nibile una versione speciale dei contatti ausiliari (contatti dorati) per utilizzo con tensioni nominali inferiori a 24 V (segnali digitali).

Un In max T125 V DC 0,3 A 10 ms250 V DC 0,15 A 10 ms

Un In max cosφ250 V AC 5 A 0,3

Le esecuzioni disponibili sono:

a) Segnalazione elettrica interruttore aperto/chiusoÈ possibile avere la segnalazione elettrica sullo stato dell’interruttore (aperto/chiuso) 4, 10 o 15 contatti ausiliari.I contatti ausiliari assumono le seguenti confi gurazioni: - 4 contatti aperto/chiuso per PR121 (2 normalmente aperti + 2 normalmente chiusi) - 4+2 contatti aperto/chiuso per PR122/ PR123 (2 normalmente aperti + 2 normalmente chiusi + 2 dedicati allo sganciatore) - 10 contatti aperto/chiuso per PR121 (5 normalmente aperti + 5 normalmente chiusi)

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- 10+2 contatti aperto/chiuso per PR122/ PR123 (5 normalmente aperti + 5 normalmente chiusi + 2 dedicati allo sganciatore) - 15 contatti aperto/chiuso supplementari montabili esternamente all’interruttore.

La confi gurazione base sopra descritta può essere modifi cata dall’utente per indicazione normalmente aperto o normalmente chiuso mediante riposizionamento del connettore a faston sul microinterruttore. Quando sono richiesti 10 contatti per PR122/ PR123, la selettività di zona ed il modulo PR120/K non sono disponibili.Fig. di riferimento negli schemi elettrici: Q/1÷10 (21-22)

b) Segnalazione elettrica interruttore inserito/estratto test/estrattoIn aggiunta alla segnalazione meccanica sulla posizione dell’interruttore è possibile avere la segnalazione elettrica per mezzo di 5 o 10 contatti ausiliari che vengono installati sulla parte fi ssa.La segnalazione è disponibile solo per interruttore in versione estraibile da installare sulla parte fi ssa.I contatti ausiliari assumono le seguenti confi gurazioni: - 5 contatti: gruppo costituito da 2 contatti di segnalazione inserito, 2 contatti di segnalazione estratto ed 1 contatto di segnala-zione posizione di test (pinze principali sezionate, ma contatti striscianti inseriti) - 10 contatti: gruppo costituito da 4 contatti di segnalazione inserito, 4 contatti di segnalazione estratto e 2 contatti di segnalazione posizione di test (pinze principali sezionate, ma contatti striscianti inseriti).

Figura di riferimento negli schemi elettrici: S75I (31-32) – S75T (31-32) – S75E (31-32)

c) Contatto di segnalazione molle di chiusura caricheÈ costituito da un microinterruttore che permette la segnalazione a distanza dello stato delle molle di chiusura del comando dell’interruttore. Il contatto è sempre fornito con il motoriduttore carica molle.Figura di riferimento negli schemi elettrici: S33 M/2 (11)

d) Contatto di segnalazione dello sganciatore di minima tensione eccitato (C.aux YU)Gli sganciatori di minima tensione possono essere corredati di un contatto (a scelta normalmente chiuso o aperto) di segnalazione di minima tensione eccitata per la segnalazione a distanza dello stato dello sganciatore di minima tensione.Figura di riferimento negli schemi elettrici: (12)

Trasformatori e contamanovrea) Sensore di corrente per il conduttore neutro esterno all’interruttoreIl sensore consente di realizzare la protezione del neutro mediante il collegamento allo sganciatore di massima corrente ed è disponibile solo per interruttori tripolari. La sua fornitura è a richiesta.Figura di riferimento negli schemi elettrici: UI/N

b) Toroide omopolare per il conduttore di terra dell’alimentatore (centro stella del trasformatore)Gli sganciatori elettronici a microprocessore PR122 e PR123 possono essere utilizzati in abbinamento ad un toroide esterno posizionato ad esempio sul conduttore che collega a terra il centro stella del trasformatore MT/BT (trasformatore omopolare): in questo caso la protezione verso terra viene defi nita Source Ground Return.Attraverso diverse combinazioni delle connessioni la In del toroide può essere regolata ai valori 100 A, 250 A, 400 A, 800 A.Figura di riferimento negli schemi elettrici: UI/0.

c) Toroide omopolare per la protezione differenzialeIl toroide consente l’attivazione della protezione differenziale e può essere abbinato con gli sganciatori PR122/P LSIRc, PR122/P LSIG (con PR120/V) e PR123/P. L’accessorio và montato sulle sbarre ed è disponibile in varie taglie: fi no a 3200A per interruttori tripolari e tetrapolari, fi no a 4000A per interruttori tripolari.

d) Contamanovre meccanicoÈ collegato al comando mediante un semplice leverismo; segnala il numero di manovre meccaniche dell’interruttore. L’indicazione è visibile dall’esterno sul fronte dell’interruttore.

10.2. Blocchi meccanici

a-b) Blocco in posizione di apertoSono disponibili differenti meccanismi che permettono di bloccare l’interruttore in posizione di aperto.Questi dispositivi possono essere comandati da: - Chiave (a): una speciale serratura circolare con chiavi diverse (per un solo interruttore) o con chiavi uguali (per più interruttori). In quest’ultimo caso sono disponibili fi no a quattro diverse numerazioni di chiavi. - Lucchetti (b): fi no a 3 lucchetti (non forniti): Ø 4 mm.

c) Blocco interruttore in posizione inserito - estratto test - estrattoQuesto dispositivo può essere comandato da una speciale serratura circolare con chiavi diverse (per un solo interruttore) o con chiavi uguali (per più interruttori disponibili fi no a quattro diverse numerazioni di chiavi) e da lucchetti (fi no a 3 lucchetti, non forniti - Ø 4 mm).Disponibile solo per interruttore in versione estraibile da installare sulla parte mobile.

d) Accessori per blocco in posizione estratto test - estrattoIn aggiunta al blocco interruttore in posizione inserito estratto test - estratto, permette il solo blocco nelle posizioni di estratto o estratto test.Disponibile solo per interruttore in versione estraibile da installare sulla parte mobile.

e) Accessori per blocco lucchetti degli otturatoriPermettono di lucchettare gli otturatori (installati sulla parte fi ssa) in posizione di chiuso.Disponibile solo per interruttore in versione estraibile da installare sulla parte fi ssa.

f) Blocco meccanico porta della cellaNon permette l’apertura della porta della cella ad interruttore chiuso (ed interruttore inserito per interruttori estraibili) e blocca la chiusura dell’interruttore con la porta della cella aperta.

Protezioni trasparentia) Protezione pulsanti di apertura e chiusuraQueste protezioni applicate sui pulsanti di apertura e chiusura, inibiscono le relative manovre dell’interruttore se non per mezzo di un attrezzo speciale.

b) Protezione porta IP54È realizzata mediante una calotta in plastica trasparente che protegge completamente il frontale dell’interruttore e permette di raggiungere il grado di protezione IP54. Montato su cerniere, è provvisto di blocco a chiave.

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Interblocco tra interruttoriQuesto meccanismo realizza l’interblocco meccanico tra due o tre interruttori (anche di taglia diversa e in qualsiasi esecuzione fi ssa/estraibile) mediante cavo fl essibile. Con l’interblocco meccanico viene fornito lo schema elettrico per la commutazione elettrica mediante relè (a cura del cliente). L’installazione degli interruttori può essere verticale oppure orizzontale.Sono disponibili 4 tipologie di interblocchi:tipo A: tra 2 interruttori (gruppo alimentazione + emergenza)tipo B: tra 3 interruttori (gruppo 2 alimentazioni + emergenza)tipo C: tra 3 interruttori (gruppo 2 alimentazioni + congiuntore)tipo D: tra 3 interruttori (gruppo 3 alimentazioni / un solo interruttore chiuso)L’alimentazione di emergenza in genere è prevista per subentrare all’alimentazione normale in due casi: - per alimentare servizi di sicurezza per le persone; - per alimentare parti di impianto essenziali per esigenze diverse dalla sicurezza.

La commutazione da alimentazione normale ad alimentazione di emergenza, oltre che manuale (con comando locale o a distanza), può essere automatica. Per la commutazione gli interruttori devono essere muniti di accessori necessari per il comando elettrico a distanza e per gli interblocchi elettrici e meccanici previsti dalla logica di commutazione.Gli accessori possono essere ad es.: - lo sganciatore di apertura - lo sganciatore di chiusura - il comando a motore - i contatti ausiliari.

Per la commutazione il cliente può avvalersi di un apposito circuito a relè comandato elettronicamente, il cui schema è fornito da ABB SACE. Gli interblocchi meccanici tra due o tre interruttori sono realizzati mediante cavi utilizzabili sia per interruttori affi ancati che so-vrapposti.

Tabella Possibilità di interblocchi meccanici con due o tre interruttori

Tipo di interblocco

Numero interblocco Tipo interruttori Possibili interblocchi

A DUE Un gruppo alimentazione normale ed un gruppo alimentazione emergenza

Il primo interruttore può essere chiuso solo se è aperto il secondo (d’emergenza)

B TRE Due alimentatori normali ed un alimentatore di emergenza.

Il primo ed il terzo interruttore possono essere chiusi solo se il secondo (d’emergenza) è aperto.Quest’ultimo può essere chiuso solo se il primo ed il terzo sono aperti.

C TRE

Un gruppo di 2 alimentazioni ed un congiuntore. Le due semisbarre possono essere alimentate da un solo trasformatore (congiuntore chiuso) o contemporaneamente da entrambi (congiuntore aperto)

Possono essere chiusi contemporaneamente uno o due interruttori su tre.

D TRE

Un gruppo di tre alimentazioni / un solo inter-ruttore chiuso. Tre alimentazioni (generatori o trasformatori) sulla stessa sbarra per le quali non sia consentito il funzionamento in parallelo.

Puo’ essere chiuso solo un interruttore su tre.

10.3. Note all’ accessoriamento degli interruttori LTT per basse temperature

L’ interruttore SACE LTT, sviluppato per applicazioni in ambienti a basse temperature, è accessoriabile con le bobine di apertura, chiusura e minima a 220V Ac/Dc della famiglia standard Emax.Il motore per la carica automatica delle molle è disponibile con una versione dedicata per le basse temperature a 220V Ac/Dc.La segnalazione meccanica ed elettrica di intervento sganciatori di massima corrente, la bobina di riarmo della segnalazione meccanica intervento sganciatore, contatti ausiliari, blocchi meccanici in posizione di aperto e di inserito test estratto, terminali e parti fi sse sono disponibili ed in comune alla famiglia Emax.Le protezioni trasparenti per i pulsanti di apertura e chiusura, la mostrina IP54, interblocchi meccanici, toroidi omopolari, il ritar-datore elettronico della bobina di minima ed il sensore di neutro esterno non sono disponibili.Le unità di protezione PR121/P non sono intercambiabili ( 1).

(1) Consultare ABB SACE

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10.4. Parti di ricambio e retrofi tting

Parti di ricambioLe parti di ricambio disponibili sono:

- Singolo polo completo (*) (Tipo “A”) - Singola camera d’arco - Comando meccanico (*) (Tipo “A”) - Kit molle di chiusura (*) (Tipo “A”) - Sensori di corrente e cavi di collegamento con lo sganciatore - Kit contatti di sezionamento a pinza per parte fi ssa dell’interruttore estraibile - Contatto strisciante di terra (per esecuzione estraibile) - Kit scudo frontale complete di calotte e scudi laterali - Otturatori di sicurezza per parte fi ssa - Protezione trasparente per sganciatori PR121, PR122 e PR123 - Solenoide di apertura per lo sganciatore di massima corrente PR121 / PR122 / PR123 - Tappo connettore frontale di test per relè - Unità di alimentazione SACE PR030/B - Grasso lubrifi cante per comando - Cassetta attrezzi - Morsettiera per fi sso - Contatti striscianti parte fi ssa - Contatti striscianti parte mobile - Mostrina antipolvere per porta della cella - Manovella di estrazione - Coppia piastre di sollevamento - Calotta frontale per blocco a chiave tipo Ronis

Per maggiori dettagli richiedere il catalogo ricambi ABB SACE.

(*) Dopo approvazione da parte del cliente, ABB può procedere alla sostituzione di ricambi tipo “A”.

Kit di Retrofi ttingI Kit consentono di sostituire interruttori SACE Otomax e Novomax G30 tramite innesto dei nuovi interruttori nei vecchi quadri.

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11. RELÈ DI PROTEZIONE - CARATTERISTICHE GENERALILa serie di interruttori aperti ABB SACE Emax può essere equipaggiata con il relè elettronico PR121/P.

La tabella seguente mostra le funzioni e gli accessori disponibili:

Funzione/Unità PR121

Protezioni di corrente (L, S, I, G) SMemoria termica SBus locale per unità esterne accessorie SConnettore frontale per unità di test e alimentazione temporaneaConnettore frontale per unità di test e alimentazione temporanea SCompatibilità con Ekip Connect SHMI030 (Display da quadro per relè ABB SACE) OFlex Interface (Unità esterna di segnalazione) OPR030/B (Unità esterna di alimentazione) TBT030-USB (Unità esterna di alimentazione e comunicazione bluetooth e USB) TEkip T&P (Unità esterna di alimentazione, comunicazione e test via USB) TPR010/T (Unità esterna per test) TLegenda:S : funzione/unità di serie,O : unità opzionale fi ssaT : unità opzionale per connessione temporanea : unità opzionale per connessione temporanea

Le caratteristiche principali dei relè PR121 sono:1. Elevata precisione di lettura della corrente (fi no a 1,5%).2. Controllo continuo della connessione dei sensori di corrente e del trip coil. 3. Memorizzazione della causa del trip, anche in autoalimentazione. 4. Selezione estesa del neutro.5. Connessione a PC via wireless Bluethoot (con BT030-USB) o USB (con BT030-USB o Ekip T&P).6. Connessione seriale per moduli esterni HMI030 e Flex Interface.7. Data e ora “real time” (regolabile con BT030-USB o Ekip T&P). 8. Disponibilità di applicativi software per il collaudo, test e manutenzione dei relè.

11.1. NOTE DI SICUREZZA

Leggere attentamente e completamente il presente manuale: l’utilizzo del relè dovrebbe essere riservato a personale qualifi cato e competente.

ATTENZIONE: questo simbolo è identifi cativo di informazioni sulle pratiche, azioni o circostanze che possono condurre a ferite o lesioni del personale, danno all’unità o perdite economiche.

In presenta di una delle seguenti caratteristiche:1. l’unità mostra danni visibili.2. l’unità non funziona (ad esempio con l’autotest o mediante unità di test).3. l’unità ha subito danni durante il trasporto.l’unità deve essere messa fuori servizio, per evitare comportamenti non intenzionali.

ATTENZIONE: Prima di effettuare qualsiasi azione e/o sostituzione sull’interruttore, è necessario che questo sia aperto. Ricordarsi inoltre di rimuovere tutte le alimentazioni connesse.

11.1.1. Note per prove di rigidità dielettrica

ATTENZIONE: Non sono ammesse prove di rigidità dielettrica sugli ingressi e sulle uscite del relè PR121/P.

11.2. ABBREVIAZIONI E NOTE VARIE

11.2.1. Abbreviazioni

Abbreviazione Signifi cato

YO Bobina di AperturaYC Bobina di ChiusuraCB Circuit Breaker (Interruttore. Ad esempio Emax)CS Current Sensor (Sensore di corrente)Ekip Connect Sofware di comunicazione per PC, per dispositivi elettronici montati su CB ABB SACEEmax Serie di interruttori aperti ABB SACEHW Hardwarei-Test Pulsante "Info/test" sul fronte relè

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Abbreviazione Signifi cato

In Corrente nominale del Rating Plug installato nell’interruttoreLTT Low Temperature Technology. Versione speciale CB per basse temperature (-40°C ... +70°C)MT Memoria TermicaRelè Unità elettronica di protezione e comando per interruttori di potenza ABBRMS Valore Effi caceSW SoftwareTC Trip Coil (solenoide di apertura)Trip Azione di apertura del CB generata da relèVaux Alimentazione ausiliaria

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12. RELÈ SACE PR121/P

12.1. IDENTIFICAZIONE

Le unità PR121/P disponibili, secondo le normative IEC, con le varie protezioni ed i vari moduli opzionali, sono mostrate nella fi gura che segue:

12.2. SPECIFICHE

12.2.1. Caratteristiche principaliIl relè PR121/P è un’unità elettronica per CB Emax, con la funzionalità di controllo e protezione da correnti anomale.

L’unità installata su CB, è connessa ai sensori di corrente per la lettura della corrente primaria, e al Trip Coil per il comando dell’apertura dell’interruttore.I sensori forniscono la misura della corrente primaria e l’energia per l’accensione del relè anche in assenza di alimentazione esterna.Il Trip Coil, collegato direttamente ad un leverismo di apertura, consente l’apertura del CB. Il comando al Trip coil viene inviato in accordo alle impostazioni delle protezioni.

Dip switch frontali consentono la regolazione delle principali protezioni e impostazioni, mentre lo stato del relè è indicato attra-verso i led dell’interfaccia frontale.Le protezioni regolabili disponibili, dipendentemente dalla versione, sono:

Simbolo Protezione daL sovraccarico a tempo lungo dipendenteS cortocircuito con ritardo regolabileI cortocircuito istantaneoG guasto a terra con ritardo regolabile

L’unità relè garantisce inoltre una protezione fi ssa da cortocircuito istantaneo ad alte correnti, chiamata protezione Iinst.

Una serie di accessori permette di aggiungere funzionalità opzionali alla versione base.Accessori temporanei:- PR030/B permette l’alimentazione del relè per visionarne lo stato (attravero i LED) ed eseguire l’installazione.- BT030-USB permette alimentazione e comunicazione del relè, per la supervisione da PC di diverse informazioni, come lo storico di Trip e le misure, e per la regolazione di impostazioni e funzionalità non disponibili da dip frontali, come la Thermal Memory. - PR010/T permette di alimentare il relè e consente l’esecuzione del test delle protezioni e il salvataggio di un report di test.- Ekip T&P permette come BT030-USB di alimentare e comunicare con il relè via PC, e ulteriormente consente l’esecuzione del test dell’unità come PR010/T, sempre via PC.La comunicazione con dispositivi ABB SACE è facilitata dal SW Ekip Connect, fornito in dotazione con i moduli BT030-USB ed Ekip T&P, o disponibile su sito internet.

Accessori fi ssi:- Il display da quadro HMI030 espande le funzionalità di monitoring del relè, fornendo la visualizzazione in tempo reale delle misure di corrente di tutte le fasi.- I moduli Flex Interface consentono di abbinare segnalazioni di allarme o di stato del relè a dei contatti elettromeccanici program-mabili, ed inoltre permettono di realizzare una rete completa di più unità, supportando anche il collegamento a moduli esterni (es. HMI030).Per i dettagli di ogni singola unità, consultare i capitoli che seguono, o i manuali dedicati.

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12.2.2. Compatibilità CBIl relè PR121/P può essere installato su CB tripolari, tripolari con neutro esterno o tetrapolari Emax, di qualunque taglia.

Il modello del CB determina la corrente nominale ininterrotta sopportabile dall’interruttore (Iu).

Le protezioni regolabili (L, S, I e G) si riferiscono invece alla taglia In, defi nita dal modulo intercambiabile Rating plug, montato direttamente su relè.

12.2.3. StandardIl relè PR121/P è stato progettato per lavorare in accordo con lo standard internazionale: IEC 60947-2 Apparecchiature di bassa tensione. Interruttori automatici.

12.2.4. Caratteristiche ambientali

Temperatura di funzionamento (versione Standard) -25 °C ... +70 °CTemperatura di funzionamento (versione LTT per basse temperature) -40 °C ... +70 °CTemperatura d’immagazzinamento -40 °C ... +70 °CUmidità Relativa 0% ... 98% con condensazioneGrado di protezione (con PR121/P installato nel CB) IP 30

12.2.5. Caratteristiche elettriche

12.2.5.1. Corrente Primaria

Frequenza nominale di lavoro 50/60 Hz ±10%Fattore di picco 2,1 @ 2xIn in accordo con norma IEC 60947 annex F.

(In presenza di fattori di picco maggiori, consultare ABB per un’analisi dedicata)

12.2.5.2. AlimentazioneL’unità relè necessita di una sorgente di alimentazione: questa può essere fornita da sensori di corrente installati sui poli interni dell’interruttore, o attraverso un alimentazione ausiliaria:- Per alimentare il relè attraverso i sensori di corrente interni, è suffi ciente che sia presente la corrente trifase minima d’accensione, come mostrato nella tabella qui sotto.- L’alimentazione ausiliaria, fornita dall’esterno tramite un alimentatore galvanicamente isolato, garantisce il funzionamento con-tinuo dell’unità (anche con corrente nulla, o interruttore aperto) e l’espansione delle funzionalità accessorie del relè, permettendo l’utilizzo dei dispositivi esterni HMI030 e Flex Interface.

Per una migliore condizione di alimentazione, ABB consiglia l’impiego dell’alimentazione ausiliaria in presenza di correnti a basso carico e/o segnali distorti.

Caratteristiche corrente primaria Range

CB E1, E2, E3 CB E4, E6Corrente di sbarra trifase minima >100 A (*) >200 AFrequenza, Fattore di picco Vedi par.12.2.5.1

Caratteristiche Alimentazione ausiliaria Range

Tensione DC (galvanicamente isolata) 24 Vdc ±20%Ondulazione massima 5%Corrente allo spunto @24Vdc ~10 A per 5msPotenza nominale @24Vdc ~1 W

NOTE: (*): Emax E1 e E2 Iu=250A: corrente di sbarra trifase minima >30A.

ATTENZIONE: è necessario impiegare “convertitori galvanicamente separati” conformi alla norma IEC 60950 (UL 1950) o sue equivalenti IEC 60364-41 e CEI 64-8, che garantiscono una corrente di modo comune o corren-te di fuga, così come defi nite in IEC 478/1 e CEI 22/3, non superiore a 3,5 mA.

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12.3. INTERFACCIA UTENTE

L’interfaccia grafi ca del relè PR121/P consente la regolazione e visualizzazione delle protezioni e dello stato generale del relè.

1

2

4

3

5 6 7 9 108 11

12

13

14

Rifer. Descrizione

1 Sezione dedicata alla protezione L2 Sezione dedicata alla protezione S (non presente per modelli PR121/P LI)3 Sezione dedicata alla protezione I4 Sezione dedicata alla protezione G (non presente per modelli PR121/P LSI e PR121/P LI)5 Indicazioni delle posizioni dip switch, in riferimento alle soglie di protezione L, S, I, G6 Dip switch impostazione soglie di protezione L (I1), S (I2), I (I3), G (I4)7 LED di segnalazione Allarme protezioni L, S, I, G, Pre-allarme L, Stato accensione8 Dip switch impostazione tempi di intervento per protezioni L (t1), S (t2), G tI4)9 Indicazioni delle posizioni dip switch, in riferimento alle soglie tempi di intervento L, S, G10 Dip switch e indicazioni per confi gurazione frequenza nominale e protezione del Neutro11 Numero di matricola (serial number) del relè12 Connettore per modulo Rating Plug13 Pulsante "i Test"

14 Connettore di test per moduli esterni PR030/B, BT030-USB, Ekip T&P, PR010/T)

12.3.1. Dip switchI dip switch posti frontalmente su unità PR121/P, consentono la regolazione delle soglie di intervento per ogni protezione, e del tempo di intervento.A fi anco di ogni blocco dip switch sono riportate le combinazioni ammesse. I dip switch per la regolazione dei tempi di intervento della protezione S (t2) e G (t4) presentano inoltre la possibilità di selezione della curva di intervento:

Curva di intervento a tempo fi sso. La relazione implementata è la seguente: t=k.

Curva di intervento a tempo dipendente. La relazione tra tempo di intervento e sovracorrente è data dalla formula: t=k/I2

Con unità relè accesa e priva di allarmi, è possibile modifi care le impostazioni dip switch: l’aggiornamento è immediato e non necessita di riavvio dell’unità.

ATTENZIONE: Se il relè è in una condizione di allarme (segnalazione da LED), le impostazioni vengono bloccate: una modifi ca delle impostazioni da parte dell’utente con relè in allarme, non viene registrata fi no a che non ter-mina la condizione di allarme.

Di seguito è riportato un esempio di settaggio del dip-switch della funzione di protezione L, con Ratin Plug 2000A (In= 2000A)

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12.3.2. LEDLa gestione dei LED è stata realizzata in accordo con la norma IEC60073 (in particolare 4.2.3.2).

Sono disponibili da 2 a 4 led rossi per la verifi ca delle protezioni: il numero di led dipende dalla confi gurazione del relè e dalle protezioni presenti.Il led della protezione L può anche accendersi di colore arancio, fornendo ulteriori informazioni.

La tabella che segue mostra tutte le combinazioni dei led e le informazioni corrispondenti.

Tipo di informazione

Lampeggio lento

(0,5Hz)Lampeggio veloce (2Hz)

LED lampeggiante 2 impulsi a 0,5 sec ogni

2 sec

LED lampeggiante

1 impulso ogni 3 sec

LED accesi fi ssi

Tutti LEDs

Tutti LEDs Singolo LED Tutti LEDs LED LED Tutti LEDs Singolo LED

RO

SS

O

RO

SS

O

RO

SS

O

AR

AN

CIO

RO

SS

O

AR

AN

CIO

AR

AN

CIO

RO

SS

O

RO

SS

O

AR

AN

CIO

TC: Errore o disconesso

CS: Errore o disconnesso

Rating Plug: Errore o Installa-zione non effettuata

Allarme di temporizzazione protezione (1).

Last trip (1)

Pressione pulsante di test e nessun guasto rilevato (2)

Hardware Trip (3) (4)

Preallarme L (7)

Errore confi gurazione(5)

Incongruenza settaggi (8)

Funzionamento normale del relè (LED Alive ON)(6)

(1) L’informazione viene visualizzata con l’accensione del led relativo alla protezione in temporizzazione o intervenuta. Nel caso di last trip, il led rimane acceso per 2 sec oppure fi sso nel caso di alimentazione esterna (da PR030/B).

(2) L’informazione viene visualizzata con tutti i led accesi fi no a che è tenuto premuto il pulsante di test, oppure nel caso di singola pressione per 2 secondi.

(3) L’hardware trip, se abilitato, provoca l’apertura del CB entro 1 sec; si attiva in caso di “Errore Cs” o “Errore Rating plug”, o quando la protezione del Ne è posta in “ON” nell’interruttore 3P senza Ne ext (errore di cablaggio).

In presenza di Vaux e/o PR030/B (collegata durante l’evento) viene visualizzata la causa del trip (Errore CS, Errore Rating Plug). In assenza di Vaux e/o PR030/B rimane la segnalazione generica di “Hw trip”, visualizzata mediante pressione su tasto “I-test”. (4) Accesi led L arancio e led I rosso.(5) I valori installati sono diversi da quelli memorizzati dal relè. Il relè deve essere installato (vedi par.12.6.1).(6) Dopo 3 s dall’accensione dell’unità, in assenza di altre informazioni, viene segnalato il funzionamento corretto dell’unità. Con

unità BT030-USB, Ekip T&P e PR010/T è possibili disabilitare la segnalazione di “funzionamento normale del relè”, ma in questo caso non sarà più attiva la segnalazione di unità accesa (LED Alive OFF).

(7) vedi par.12.4.1.(8) vedi par.12.4.

ATTENZIONE: i led funzionano solo se con relè acceso: per la lettura delle segnalazioni, assicurararsi che le condizio-ni minime di alimentazione siano rispettate.

12.3.3. Rating PlugIl rating plug defi nisce la corrente nominale In, fondamentale per la regolazione delle protezioni: tutte le protezioni infatti prevedono una regolazione riferita a In (es.: I1= 0.4 xIn).Il rating plug è montato su relè, su connettore frontale dedicato e disponibile ad utente.

Un relè può essere equipaggiato con diversi modelli di Rating Plug, fi no al valore Iu (corrente nominale ininterrota Iu del CB, riportata sulla targhetta dello scudo frontale).Esempio: il CB E1B800 ha una Iu= 800 A, e può montare rating plug con In 800A.

Il modulo è intercambiabile, con relè spento e CB aperto.

Il relè controlla continuamente la presenza del rating plug, segnalando eventuali errori di montaggio o assenza.

ATTENZIONE: l’operazione di sostituzione del rating plug con relè acceso o CB chiuso potrebbe causare anomalie di funzionamento al relè stesso, o l’apertura indesiderata del CB.

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12.3.4. Pulsante iTestIl pulsante itest può essere impiegato per diverse funzioni:- con unità spenta, permette di verifi care l’ultimo evento registrato da relè (pressione circa 1secondo). La funzione è garantita per le 48ore successive allo spegnimento del relè (assenza di alimentazione interna o esterna). - con unità alimentata dalla sola PR030/B e CB aperto, permette di eseguire l’installazione del relè su CB (vedi par.12.6).- con unità alimentata da PR030/B e CB chiuso, permette di eseguire il test dei LED (pressione per 3secondi) e il test del comando del trip coil (pressione per 7 secondi) con la conseguente apertura del CB.- A seguito di un intervento, con unità accesa, permette il reset della segnalazione di Trip (pressione circa 1secondo).

ATTENZIONE: in caso di temperatura di funzionamento tra -40° e -25°, per le versioni che lo prevedono, il tempo garantito di memorizzazione si riduce a 24ore.

12.3.5. Connettore di testIl connettore, posto frontalmente su relè, permette la connessione dei moduli PR030/B per alimentazione temporanea del relè, e BT030-USB, PR010/T, Ekip T&P per alimentazione, comunicazione e test da PC (o da unità stessa nel caso di PR010/T).Per maggiori dettagli consultare i capitoli dedicati ai moduli accessori.

12.4. FUNZIONI DI PROTEZIONE

Il relè PR121/P, dipendentemente dal modello, gestisce fi no a 5 funzioni di protezione indipendentiLa segnalazione di corrente proveniente dai sensori di corrente è elaborata dal microprocessore del relè che, in base ai livelli di protezione e tempi impostati, riporta allarmi, esegue processi di temporizzazioni e invia comandi.

Tutte le protezioni regolabili prevedono un elaborazione sulla base del vero valore effi cace delle correnti lette attraverso i sensori di corrente. Sul fronte dell’unità è prevista una indicazione di temporizzazione (led “alarm”) che si attiva durante un allarme per ogni protezione; la stessa si disattiva al rientro dell’allarme o a protezione intervenuta.

ATTENZIONE: le protezioni, quando attivate, devono garantire la seguente regola: I1(protezione L) I2(protezione S) e I2(protezione S) I3(protezione I). Un errata impostazione delle protezioni causa una segnalazione di errore da parte del relè (incongruenza settaggi).

L’unità è dotata di funzione di “backup-protection”; nel caso in cui il primo comando al trip coil non faccia aprire immediatamente l’interruttore (TC parzialmente guasto), vengono inviati ulteriori comandi di trip fi no all’apertura dell’interruttore.

12.4.1. Protezione LLa protezione L è l’unica protezione regolabile non disabilitabile in quanto realizza un’autoprotezione da sovraccarichi del relè stesso.Il tipo di curva impostata è t=k/I2 e il tempo d’intervento è calcolato in funzione del valore di If: - Per correnti di guasto If 12ln, il tempo di intervento della protezione è dato dall’espressione: t(s)=

(I /I )f 12

19·t. Qualora il dato

calcolato sia inferiore a 1secondo, il tempo d’intervento reale è forzato a 1secondo (t(s)= 1s.) - Per correnti di guasto lf >12ln il tempo di intervento è sempre t(s)= 1s.

NOTE: - t(s)= tempo di intervento previsto; - If= corrente di guasto; espresso in [In] (esempio: 0.7In) - I1 , t1= parametri protezione L impostati dall’utente; espressi in [In] e [s]

La protezione L prevede 3 condizioni di funzionamento, determinate dal livello di corrente primaria If e dalla regolazione della protezione stessa I1:

If 0.9 xI1 Nessun Allarme, tutte le regolazioni possibili , nessuna temporizzazione avviata.

0.9 xI1 < If < (1.05...1.2) xI1

Segnalazione di Preallarme L, tutte le regolazioni possibili, nessuna temporizzazione di apertuta avviata.

(1.05...1.2) xI1 < If Segnalazione di Allarme L, nessuna regolazione possibile, avviata temporizzazione di apertura.

ATTENZIONE: il range di entrata in soglia della protezione L assicura che: - il relè non sia in allarme per correnti inferiori a 1.05 xI1;- il relè sia in allarme per correnti superiori a 1.2 xI1.

12.4.1.1. Memoria Termica LÈ possibile abilitare la funzionalità di memoria termica per la protezione dei cavi; questa si basa sul parametro “L”, defi nito come il tempo di intervento della curva (t1) scelta a 1,25xI1.La funzione è attivabile tramite PR010/T o Ekip Connect.Il tempo di intervento del relè è sicuramente il 100% di quello selezionato dopo che è trascorso un tempo di L dall’ultimo so-vraccarico o dall’ultimo intervento; altrimenti il tempo di intervento verrà ridotto dipendentemente dal sovraccarico avvenuto e dal tempo trascorso.

Il PR121/P è dotato di due strumenti per elaborarare la memoria termica; il primo lavora solamente quando è alimentato (ricorda anche sovraccarichi che non sono durati fi no a provocare l’intervento del relè) mentre il secondo lavora anche quando non è alimen-tato, riducendo gli eventuali tempi di intervento in caso di immediata richiusura e attivandosi al momento del trip dell’interruttore.

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12.4.2. Protezione SLa protezione, disabilitabile, può essere a tempo fi sso (t=k) o tempo dipendente (t=k/I2).

Il tempo d’intervento con curva a tempo dipendente è dato dall’espressione: t(s)= (I )f 2

2100 t . Qualora il dato calcolato sia inferiore a t2, il tempo d’intervento reale è forzato a t2 (t(s)= t2.)

NOTE: - t(s)= tempo di intervento previsto; - If= corrente di guasto; espresso in [In] (esempio: 1.7In) - I2 , t2= parametri protezione S impostati dall’utente; espressi in [In] e [s]

12.4.2.1. Memoria Termica SÈ possibile abilitare la funzionalità di memoria termica per la protezione cavi nel caso sia selezionata la curva a tempo dipendente (t=k/I2); questa si basa sul parametro “tS” defi nito come il tempo di intervento della curva (t2) scelta a 1,5xI2. Le altre caratteri-stiche sono uguali a quelle per la memoria termica L.

12.4.3. Protezione ILa protezione, disabilitabile, a tempo fi sso (t=k) è realizzata con ritardo intenzionale nullo.

12.4.4. Protezione GLa protezione, disabilitabile, può essere a tempo fi sso (t=k) o tempo dipendente (t=k/I2).

Il tempo d’intervento con curva a tempo dipendente è dato dall’espressione: t(s)= 2(I )/If 4

2 ; Qualora il dato calcolato sia inferiore a t4, il tempo d’intervento reale è forzato a t4 (t(s)= t4).

NOTE: - t(s)= tempo di intervento previsto; - If= corrente di guasto; espresso in [In] (esempio: 3.7In) - I4, t4= parametri protezione G impostati dall’utente; espressi in [In] e [s]

L’unità PR121/P è in grado di fornire la protezione di guasto a terra, realizzata internamente al relè, sommando vettorialmente le correnti di fase e di neutro. La corrente di guasto è defi nita dalla seguente formula:

Nel caso in cui il circuito non presenti nessun guasto il modulo della sommatoria di tali correnti è sempre nullo, viceversa il valore della corrente di guasto assumerà un valore sempre più grande dipendentemente dall’entità del guasto.

ATTENZIONE: la protezione G viene disabilitata per valori di corrente maggiori di 8In (per I4≥0,8In), maggiori di 6In (per 0,5In≤ I4<0,8In) e maggiori di 4In (per I4<0,5In)

ATTENZIONE: Con Iu800A: In assenza di Vaux e con I4<100A, la soglia minima è forzata dal SW a 100A e i LED mostrano l’errore “Incongruenza settaggi”. Con Iu=250A: In assenza di Vaux e con I4<30A, la soglia minima è forzata dal SW a 30A e i LED mostrano l’errore “Incongruenza settaggi”.

12.4.5. Protezione NeutroL’unità PR121/P consente l’elaborazione del segnale amperometrico del polo neutro con diversi rapporti rispetto al valore delle fasi; è possibile impostare questa protezione per i seguenti valori : InN =Off - 50% - 100% - 200% * In. La protezione del neutro è impostata di default ad un valore di corrente al 50% della regolazione effettuata sulle fasi.

La regolazione del valore di neutro (InN) deve rispettare la seguente formula: (I1 x InN) Iu.Con CB tetrapolare il relè esegue il controllo automaticamente , e restituisce segnalazione di anomalia nel caso non venga ri-spettata tale formula. Nel caso di un CB tripolare, con neutro esterno, il relè non esegue controlli e la correzione dei settaggi è a carico dell’utente.ES. Con CB E1B800 (Iu=800A), Rating plug 400A (In=400A) e I1=1In, la regolazione di InN potrà essere: 50-100-200% . Con CB E1B800 (Iu=800A), Rating plug 800A (In=800A) e I1=1In, la regolazione di InN potrà essere: 50-100%.

La regolazione I1=1In è da intendersi come la regolazione massima della protezione da sovraccarico. La reale regolazione massima ammissibile deve tener conto dell’eventuale declassamento in funzione della temperatura, dei terminali utilizzati e dell’altitudine.

ATTENZIONE: In alcuni impianti, dove si verifi cano armoniche particolarmente elevate, la corrente risultante circolante sul neutro puo’ essere più elevata rispetto a quella delle fasi.

ATTENZIONE: Con interruttori tripolari, senza neutro esterno, la protezione del Neutro deve essere impostata in Off, altrimenti viene segnalato l’errore di presenza sensori (Errore CS).In questi casi, collegare T5-T6 sui contatti striscianti, come mostrato sugli schemi elettrici.ATTENZIONE: Il mancato rispetto dei limiti ai settaggi di “I1” e “InN” può determinare il danneggiamento dell’in-terruttore con conseguenti rischi anche per l’operatore.

ATTENZIONE: per un valore di corrente superiore a 15.5xIn sul neutro, la protezione è automaticamente regola-ta al 100%.

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12.4.6. Protezione da cortocircuito istantaneo “Iinst”Questa protezione ha lo scopo di preservare l’integrità dell’interruttore e dell’impianto in caso di correnti particolarmente elevate che richiedano tempi di reazione minori rispetto a quelli garantiti dalla protezione da corto circuito istantaneo. La protezione non è disabilitabile, dispone di un’unica curva di protezione a tempo fi sso, e il livello di soglia è esclusivamente a cura del personale ABB.

12.4.7. Tabella riepilogo protezioni

Pro

tezi

one

Dis

ablit

azio

ne

Soglia di intervento Tempo di interventoTolleranza soglia di

intevento (2)

Tolleranza tempo di

intervento (2)

L(t=k/I2) I1:

0.4 - 0.425 - 0.45 - 0.475 - 0.5 - 0.525 - 0.55 - 0.575 - 0.6 - 0.625 - 0.65 - 0.675 - 0,7 - 0.725 - 0.75 - 0.775 - 0.8 - 0.825 - 0.85 - 0.875 - 0.9 - 0.925 - 0.975 - 1 x In

t1: 3 - 12 - 24 - 36 - 48 - 72 - 108 - 144 s (1) @If=3 xI1

Sgancio tra 1.05...1.2 xI1

±10% If 6 xIn±20% If > 6 xIn

S(t=k) I2

1 - 1.5 - 2 - 2.5 - 3 - 3.5 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 8.5 - 9 - 9.5 - 10 x In

Con If > I2±7% If 6 xIn

±10% If > 6 xInIl migliore dei due dati:±10% o ±40 mst2:

0.1 - 0.2 - 0.3 - 0.4 - 0.5 - 0.6 - 0.7 - 0.8 s

S(t=k/I2) I2:

1 - 1.5 - 2 - 2.5 - 3 - 3.5 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 8.5 - 9 - 9.5 - 10 x In t2:

0.1 - 0.2 - 0.3 - 0.4 - 0.5 - 0.6 - 0.7 - 0.8 s @ 10 In

±7% If 6 xIn±10% If > 6 xIn

±15% If 6 xIn±20% If > 6 xIn

I(t=k) I3:

1,5 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 x In 30 ms ±10%

G(t=k) I4: 0,2 - 0,3 - 0,4 - 0,6 - 0,8 - 0,9 - 1 x In

Con If > I4±7%

Il migliore dei due dati:±10% o ±40mst4: 0.1 - 0.2 - 0.4 - 0.8 s

G(t=k/I2) I4: 0,2 - 0,3 - 0,4 - 0,6 - 0,8 - 0,9 - 1 x In Tempo minimo di intervento

t4: 0.1 - 0.2 - 0.4 - 0.8 s ±7% ±15%

I inst Automatico, defi nito da SACE Istantaneo(1) Il valore minimo di tale intervento è di 1s indipendentemente dal tipo

di curva settata (autoprotezione).(2) Tali tolleranze valgono con:

- relè autoalimentato a regime (senza start-up) con 2 o 3 fasi alimentate e/o in presenza di alimentazione ausiliaria. - temperatura di funzionamento entro il range -25°...70°- correnti primarie entro i limiti di funzionamento (vedi par.12.2.5.1)

Per tutti i casi non contemplati dalle ipotesi precedenti valgono i seguenti valori di tolleranza:

Protezioni Soglia di intervento Tempo di interventoL Sgancio tra 1,05 e 1,2 x I1 ±20%S ±10% ±20%I ±15% ≤ 60msG ±10% ±20%Altre ±20%

12.4.8. Curve di interventoLe curve di intervento sono indicative e rappresentano solo un sottogruppo delle possibili selezionabili.

12.4.8.1. Curve di intervento funzioni L-I

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12.4.8.2. Curve di intervento funzioni L-S(t =k/I2)-I

t = kI2

12.4.8.3. Curve di intervento funzioni L-S(t=k)-I

t = k

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12.4.8.4. Curve di intervento funzione G

t = kI2

t = k

12.5. FUNZIONI PRINCIPALI

12.5.1. MisureLa funzione di misura delle correnti (amperometro) è presente su tutte le versioni dell’unità PR121/P. Tale funzione è accessibile tramite unità di test BT030-USB, Ekip T&P (connesse ad un PC) e PR010/T, o tramite HMI030. Le tolleranze delle misure sono:

Tipo di misura Range di valori misurabili dal relèRange di normale operatività

Range Tolleranza %

Corrente di fase e neutro 0,05 ... 16 In 0,3 ... 6 In ± 1,5Corrente di guasto a terra 0,05 ... 4 In 0,3 ... 4 In ± 1,5

Il relè consente la registrazione periodica della massima corrente letta: questa funzione deve essere abilitata con unità di test BT030-USB o Ekip T&P, e necessita della tensione ausiliaria.

12.5.2. AutocontrolloL’unità PR121/P fornisce alcune funzionalità di autocontrollo per facilitare la ricerca guasti nel caso di eventuali malfunzionamenti o errori di settaggio. Un eventuale anomalia viene segnalata con una combinazione di accensione dei led.Le funzioni sono le seguenti: Validità Rating plug. Verifi ca corretta connessione dei sensori di corrente (CS). Verifi ca corretta connessione del trip Coil (TC). Protezione Hw Trip. In caso di sensori sconnessi o Rating Plug non connesso/anomalo, se attivato, viene dato un comando

di apertura CB, tramite l’attivazione del TC. Tale funzione è attivabile, tramite unità di test PR010/T, BT030-USB o Ekip T&P.

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12.6. MESSA IN SERVIZIO E AVVERTENZE

12.6.1. InstallazioneL’interruttore acquistato con unità relè montata non richiede questa operazione, che risulta invece necessaria in caso di sostuituzione.Per eseguire la procedura di installazione di un PR121/P seguire i seguenti passi:1. Con interruttore aperto e possibilmente sezionato installare l’unità di protezione sull’interruttore, collegando tutti i cavi secondo

documentazione di montaggio.2. Alimentare l’unità solo con PR030/B.3. Nel caso in cui non siano presenti altri errori oltre a quello di confi gurazione. Premere il pulsante “i Test” per alcuni secondi

fi no alla comparsa del lampeggio di tutti i led rossi che confermano l’avvenuta installazione.4. Rimuovere la PR030/B.5. Alimentare il relè con una sorgente di alimentazione qualsiasi (Vaux, PR030/B, PR010/T).6. Verifi care assenza di errori di confi gurazione (verifi ca accensione LED in confi gurazione LED Alive ON).7. Interruttore e relè possono ora essere messi in servizio.

ATTENZIONE: Con CB in versione LTT, consultare ABB per le operazioni di installazione e sostituzione del relè-.

12.6.2. CollegamentiATTENZIONE: Per i collegamenti a cura dell’utente, si raccomanda di seguire in modo scrupoloso quanto ripor-tato nel presente documento.In questo modo saremo in grado di soddisfare tutte le norme di riferimento internazionali e garantire un perfet-to funzionamento del relè anche in condizioni ambientali ed elettromagnetiche gravose. Tenere in particolare considerazione le connessioni a terra.

12.6.3. Controllo connessione CS e TCATTENZIONE: Se l’installazione del PR121/P è stata effettuata dall’utente, si raccomanda di controllare (con CB aperto e Vaux o PR030/B), prima della messa in servizio dell’interruttore, la corretta connessione dei cavi CS e TC, altrimenti effettuare i corretti collegamenti. L’eventuale accensione di tutti i led rossi segnala errore nella connessione dei CS e/o TC.

12.6.4. Connessione sensore di corrente per neutro esternoATTENZIONE: Qualora, ad un interruttore tripolare, si voglia collegare il sensore di corrente per il conduttore neutro esterno, si ricordi di settare opportunamente la InN.Durante questa fase l’interruttore deve essere aperto e, se possibile, sezionato.

12.7. IMPOSTAZIONI PARAMETRI E SETTAGGI DI DEFAULT

E’ indispensabile che l’utente, prima della messa in servizio del PR121/P, defi nisca e regoli con cura i parametri modifi cabili se-condo le proprie esigenze d’impianto.Sarà cura di ABB SACE applicare le targhette adesive di tutte le variabili riferite al CB (es. Tipo di CB, calibro Rating Plug, ecc.), per consentire all’utente di identifi care le informazioni utili per la defi nizione dei parametri.

Il PR121/P viene fornito da ABB SACE con i seguenti parametri predefi niti:

# Protezione Soglie Tempo1 L 1 In 144 s2 S Off 0,1 s3 I 4 In --4 G Off 0,1 s5 Frequenza di rete 50 Hz6 Sel. Neutro *

Nota:* = Off per CB tripolari* = 50% per CB tetrapolari* = 100% per CB full size

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12.8. RISOLUZIONE PROBLEMI

12.8.1. Ricerca guastiNella tabella seguente sono raccolte una serie di situazioni tipiche di esercizio, utili per capire e risolvere ipotetici guasti o mal-funzionamenti.

Nota bene: 1. Prima di consultare la seguente tabella, verifi care per alcuni secondi l’eventuale segnalazione ottica tramite led.2. FN indica un funzionamento normale del PR121/P.3. Nel caso i suggerimenti proposti non portino alla soluzione del problema, vi preghiamo di contattare l’assistenza ABB SACE.4. Se possibile utilizzare le unità esterne di comunicazione, e fornire un report scaricato tramite Ekip Connect.

N° Situazione Possibili cause Suggerimenti1

Non è possibile effettuare il trip test

1. La corrente di sbarra è > 02. Il TC non è connesso3. L'unità PR030/B non è connessa

1. Funzionamento normale (FN)2. Verifi care connessione TC (vedi par.12.6.3)3. Connettere l'unità PR030/B

2 Tempi di intervento inferiori a quelli attesi

1. Soglia troppo bassa2. Curva troppo bassa3. Selezione Neutro errata

1. Correggere soglia2. Correggere curva3. Correggere regolazione del Neutro

3Tempi di intervento superiori a quelli attesi

1. Soglia troppo alta2. Curva troppo alta3. Curva tipo "t=k/I2"

4. Selezione Neutro errata

1. Correggere soglia2. Correggere curva3. Selezionare curva tipo "t=k"4. Correggere regolazione del Neutro

4 Intervento rapido, con I3=Off Intervento di Iinst FN con corto circuito ad alta I5 Corrente di guasto a terra oltre

la soglia, ma non c'è il trip Funzione G inibita automaticamente FN

6 Non c’è il trip atteso Funzione in OFF FN abilitare funzione di protezione se necessario

7 Accensione anomala dei LED Vedi par. 12.3.28 Trip inaspettato Vedi par. 12.3.29 Lampeggio LED L (arancio) FN

12.8.2. In caso di guasto

ATTENZIONE: Se si sospetta che il PR121/P sia guasto, se presenta dei malfunzionamenti o ha generato un trip imprevisto, vi consigliamo di seguire scrupolosamente le seguenti indicazioni:

1. Premere il pulsante “i Test” (entro 48 ore dall’apertura del CB, entro 24ore se la temperatura di lavoro è nel range -40°..-25°) e annotarsi il led acceso, segnandosi il tipo di CB, numero di poli, eventuali accessori connessi, In, Serial Number. Dopo 48 o 24h a seconda dei casi, i dati non vengono cancellati, ma è solo inibita la visualizzazione a LED.

2. Preparare una breve descrizione dell’apertura (Che led erano visibili? Quando è avvenuta? Quante volte? Sempre con le stesse condizioni? Con che tipo di carico? Con che corrente? L’evento è riproducibile?).

3. Inviare/comunicare tutte le informazioni raccolte, corredate di schema elettrico applicativo del CB, all’Assistenza ABB a voi più vicina.

La completezza e la precisione delle informazioni fornite all’Assistenza ABB faciliterà l’analisi tecnica del problema riscontrato e ci permetterà di attuare con sollecitudine tutte le azioni utili a favore dell’utente.

ATTENZIONE: Lasciare in servizio un interruttore con malfunzionamento non risolto può portare al malfunzionamento o al non funzionamento dell’apparecchiatura. Se questa situazione può causare lesioni, danni materiali o è altrimenti critica, rimuovere immediatamente l’interruttore affi nché possa essere ispezionato o riparato.

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12.9. UNITÀ ESTERNE

12.9.1. PR030/BL’Unità di alimentazione PR030/B è un’unità esterna che consente l’alimentazione del Relè per eseguire Installazione, Autotest e Trip Test, e le verifi che a CB aperto. L’unità si collega a relè attraverso il connettore frontale di servizio.

12.9.2. PR010/TL’unità SACE PR010/T permette di verifi care i parametri e gli storici registrati da relè, ed inoltre consente la verifi ca del corretto funzionamento delle soglie e dei tempi d’intervento delle funzioni di protezione L-S-I-G.L’unità è fornita in una valigia contenente i cavi di collegamento, alimentatore esterno e batterie ricaricabili, cavo e SW per PC.Il SW a PC consente di caricare su PR010/T più fi le corrispondenti ai dispositivi cui ci si può interfacciare, ed inoltre consente di scaricare i report di test; prima di utilizzare l’unità PR010/T con il relè PR121, è quindi necessario caricarvi il fi le corrispondente.L’unità si collega a relè attraverso il connettore frontale di servizio tramite un cavo dedicato.Per maggiori dettagli consultare il Manuale d’Uso dell’unità (RH0025).

12.9.3. BT030-USBTramite l’unità BT030-USB, il PR121/P può comunicare via wireless o via USB con un PC, ampliando la gamma di informazioni disponibili all’utente.La comunicazione è possibile con il SW Ekip Connect, il cui pacchetto di installazione è contenuto nel set BT030-USB. Il set comprende anche cavo USB e batterie per l’utilizzo in confi gurazione wireless.L’unità si collega a relè attraverso il connettore frontale di servizio.

12.9.4. EKIP T&PL’unità Ekip T&P permette alimentazione, comunicazione e test del relè da PC, attravero un adattatore USB.Come per BT030-USB, la comunicazione è possibile con il SW Ekip Connect, il cui pacchetto di installazione è contenuto nel set Ekip T&P. Il set comprende modulo USB e una serie di adattatori per varie tipologie di relè.

ATTENZIONE: Ekip T&P deve essere usato per PR121/P con modulo USB e apposito cavo decicato per PR121/P (l’immagine sopra è a solo scopo illustrativo). Per maggiori dettagli consultare il manuale d’uso del SW Ekip Connect (1SDH000891R0001).

12.9.5. HMI030Il PR121/P può anche essere collegato all’unità esterna fronte quadro HMI030 per la visualizzazione a display delle correnti misurate.HMI030 si collega al connettore posto su lato posteriore su relè, il cui collegamento esterno è garantito dai contatti presenti a morsettiera su CB.

Per questa funzionalità, è richiesta l’alimentazione ausiliaria per relè e HMI030.

Alimentazione HMI030Alimentazione ausiliaria 24 V DC +/-20%Ondulazione massima 5%Potenza nominale @ 24 V 1,2W

Per maggiori dettagli consultare il Manuale d’Uso dell’unità (1SDH000573R0001).

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12.9.6. Flex interfaceI Flex interface sono unità elettroniche, montabili su guida DIN, con ingressi (input) e uscite (output) ana-logici e/o digitali collegabili a relè PR121/P tramite Bus Locale.

La famiglia di Flex Interface per relè PR121/P è composta dal modulo MM030 (connesso da un lato a Bus Locale del relè, dall’altro a tutti i moduli previsti) e dai moduli della serie AD. Se collegato a MM030, anche il modulo HMI030 rientra nella famiglia Flex Interface.Tutte le confi gurazioni e soluzioni di collegamento sono descritti nei manuali d’uso dedicati (come mo-strato nella tabella allegata)

Per questa funzionalità, è richiesta l’alimentazione ausiliaria per relè e Flex Interface.

Dispositivo Caratteristiche Descrizione Note documentazione di riferimento

MM030 Gestisce gli scambi di informazione tra relè e gli accessori della famiglia di Flex interface 1SDH000622R0001

AD030 DO 8 output digitali Riceve informazioni da MM03 e corrispondentemente aziona i propri output digitali 1SDH000672R0001

AD030 AO 4 output analogici Riceve informazioni da MM03 e corrispondentemente aziona i propri output analogici 1SDH000672R0001

AD030 MI ingressi misti: 2 ana-logici e 2 digitali

Ripete gli ingressi digitali a seguito di una richiesta da parte della MM03 1SDH000672R0001

HMI030 Display Visualizza i dati ricevuti da relè o dalla MM030

nota 1:previa confi gurazione appro-priata può essere collegato al relè o direttamente a MM030

1SDH000573R0001

nota 2: il collegamento HMI030 con MM030 è possibile per versioni software di MM030 a partire dalla 2.0

12.9.6.1. Note di collegamento HMI030 e Flex InterfaceIl collegamento a relè delle unità HMI030 o Flex Interface, deve essere fatto con un cavo bifi lare schermato cordato (esempio, BELDEN 3105A) di lunghezza massima 15 m.Lo shermo va messo a terra sia sul lato interruttore che sul lato dell’unità.

12.9.7. Ekip ConnectEkip Connect è un applicativo software per personal computer dotati di sistema operativo Microsoft Windows® che permette di scambiare dati con uno o più dispositivi di bassa tensione ABB.

In particolare Ekip Connect supporta il collegamento con CB di bassa tensione ABB dotati di relè di protezione elettronico allo scopo di:- Mettere in servizio il CB.- Monitorare lo stato di tutte le segnalazioni disponibili.- Leggere informazioni (allarmi, misure, parametri).- Modifi care i parametri di confi gurazione, soprattutto per relè di protezione non dotati di display.- Eseguire comandi.- Ricercare guasti relè e rete di comunicazione.- Eseguire test.

Grazie alla possibilità di salvare parametri e report di test, facilita inoltre l’operazione di collaudo operativo di un quadro elettrico.

Ekip Connect è gratuito e distribuito tramite apposito CD di installazione, o è disponibile su internet all’indirizzo http://bol.it.abb.com, nella sezione “Strumenti di Lavoro - Software per interruttori scatolati e aperti”.

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13. Dimensioni di ingombro

Interruttore fi sso

Esecuzione base con terminali posteriori orizzontali

A B C D E F G

E1 386 296 148 148 10 130 117,5

E2 386 296 148 148 26 114 117,5

E3 530 404 202 202 26 114 117,5

E4 656 566 238 328 26 166 91,5

E4/f 746 - - 328 26 166 91,5

E6 908 782 328 454 26 166 91,5

E6/f 1034 - - 454 26 166 91,5

4 POLI3 POLI

4 POLI

3 POLI

Legenda

1 Filo interno porta cella 2 Segregazione (dove prevista)

3 Fissaggio interruttore foratura M10 (usare viti M10)

4 Nr.1 vite M12 (E1, E2, E3) o nr. 2 viti M12 (E4, E6) per messa a terra (comprese nella fornitura)

5 Parete isolante o metallica isolata

E1/E2Vista A

E3Vista A

4 POLI

3 POLI

4 POLI 4 POLI

3 POLI

4 POLI

3 POLI3 POLI

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N° Pag.1SDH000460R0001

E4Vista A

E6Vista A

Interruttore fi sso

Esecuzione base con terminali posteriori orizzontali

3 POLI (E4)

4 POLI (E4)

4 POLI(E4/f)

3 POLI (E6)

4 POLI (E6)

4 POLI (E6/f)

Fig. 36

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E1 E2/E4 E3/E6

Interruttore fi sso

Esecuzione base con terminali posteriori verticali

E1Vista A

E2Vista A

E3Vista A

Prigionieri M12 inclusi nella fornitura

E4Vista A

E6Vista A

E6/fVista A

Prigionieri M12 inclusi nella fornitura

Prigionieri M12 inclusi nella fornitura

E4/fVista A

Fig. 36a

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Mod. Apparecchio Scala

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E1

E2

E3

Interruttore fi sso

Esecuzione con terminali anteriori

Fig. 37

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Mod. Apparecchio Scala

N° Pag.1SDH000460R0001

E4 E4 E4/f

E6 E6 E6/f

Interruttore fi sso

Esecuzione con terminali anteriori

Fig. 38

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Mod. Apparecchio Scala

N° Pag.1SDH000460R0001

A B

E1 400 490

E2 400 490

E3 500 630

E4 700 790

E4/f - 880

E6 1000 1130

E6/f - 1260

Coppia di serraggio dei terminali principali Nm 70 Coppia di serraggio vite messa a terra Nm 70

Dimensione della cella Foratura della porta della cella

Vite M12 alta resistenzaQuantità per terminale

FASE NEUTRO

N° 2 fori per la protezione IP54

Profondità

3 POLI

4 POLI

Interruttore fi sso

Fig. 39

Scarichi per passaggio cavi fl essibiliper interblocchi meccanici

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Mod. Apparecchio Scala

N° Pag.1SDH000460R0001

E1 E2/E3/E4/E6

E1 414 324 162 162 10 – –

E2 414 324 162 162 8 – –

E3 558 432 216 216 8 370 490

E4 684 594 252 342 8 530 610

E4/f 774 - - 342 8 – 700

E6/f 1062 - - 468 8 - 1000

E6 936 810 342 468 8 750 870

Interruttore estraibile

Esecuzione base con terminali posteriori orizzontali

Legenda

1 Filo interno porta cella

2 Segregazione (dove prevista)

3 Fissaggio parte fi ssa foratura Ø10 (usare viti M8)

4 Nr. 1 vite M12 (E1, E2, E3) o nr. 2 viti M12 (E4, E6) per messa a terra (comprese

nella fornitura)

5 Corsa da inserito per TEST a sezionato

6 Foratura alternativa passo 25 mm fi ssaggio parte fi ssa

7 Foratura di ventilazione sul quadro

E1/E2Vista A

E3Vista A

3 POLI

3 POLI4 POLI

4 POLI

4 POLI

3 POLI

4 POLI

3 POLI

A B C D E F 3 poli 4 poli

Fig. 40

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Interruttore estraibile

Esecuzione base con terminali posteriori orizzontali

E4Vista A

E6Vista A

3 POLI (E4)

4 POLI (E4)

4 POLI (E4/f)

3 POLI (E6)

4 POLI (E6)

4 POLI (E6/f)

Fig. 41

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Mod. Apparecchio Scala

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E1 E2/E4 E3/E6

Interruttore estraibile

Esecuzione base con terminali posteriori verticali

Prigionieri M12compresi nellafornitura

E1Vista A

E2Vista A

E3Vista A

E4Vista A

E6Vista A

E4/fVista A

E6/fVista A

Prigionieri M12compresi nella fornitura

Prigionieri M12compresi nella fornitura

Fig. 42

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E1

E2

E3

Interruttore estraibile

Esecuzione con terminali anteriori

Fig. 43

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E4

E6 E6 E6/f

E4 E4/f

Interruttore estraibile

Esecuzione con terminali anteriori

Fig. 44

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E1 E2

Fig. 45

Interruttore estraibile

Esecuzione con terminali piani

E1Vista A

E2Vista A

E3Vista A

E4Vista A

E6Vista A

E4/fVista A

E6/fVista A

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A B

E1 400 490

E2 400 490

E3 500 630

E4 700 790

E4/f - 880

E6 1000 1130

E6/f - 1260

Interruttore estraibile

Coppia di serraggio delle viti di fi ssaggio Nm 20 Coppia di serraggio dei terminali principali Nm 70Coppia di serraggio vite messa a terra Nm 70

Dimensione della cella Foratura della porta della cella

Vite M12 alta resistenzaQuantità per terminale

FASE NEUTRO

N° 2 fori per la protezione IP54

Profondità

3 POLI

4 POLI

Fig. 46

Scarichi per passaggio cavi fl essibiliper interblocchi meccanici

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N° Pag.1SDH000460R0001

E1 180 180

E2 180 180

E3 234 234

E4 270 360

E4/f - 360

E6 360 486

E6/f - 486

Esecuzione fi ssa Esecuzione estraibile

Distanza minima tra interruttore e parete a quadroForatura porta della cella

Blocco meccanico porta della cella

Fig. 47

A 3 POLI 4 POLI

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14. Schemi elettriciATTENZIONE:Prima dell’installazione dell’interruttore leggere attentamente le note F ed O degli schemi elettrici.

Stato di funzionamento rappresentato

Lo schema è rappresentato nelle seguenti condizioni:- interruttore in esecuzione estraibile, aperto e inserito- circuiti in assenza di tensione- sganciatori non intervenuti- comando a motore con molle scariche.

Esecuzioni

Lo schema rappresenta un interruttore in esecuzione estraibile ma è valido anche per gli interruttori in esecuzione fi ssa.

Esecuzione fi ssaI circuiti di comando sono compresi tra i morsetti XV (il connettore X non viene fornito).Con questa esecuzione non possono essere fornite le applicazioni indicate nelle fi gure 31, 32.

Esecuzione estraibileI circuiti di comando sono compresi tra i poli del connettore X (la morsettiera XV non viene fornita).Esecuzione senza sganciatore di massima correnteCon questa esecuzione non possono essere fornite le applicazioni indicate nelle fi gure 13, 14, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 62.

Esecuzione con sganciatore elettronico PR121/PCon questa esecuzione non possono essere fornite le applicazioni indicate nelle fi gure 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48.

Esecuzione con sganciatore elettronico PR122/PCon questa esecuzione non possono essere fornite le applicazioni indicate nella fi gura 41.

Esecuzione con sganciatore elettronico PR123/PCon questa esecuzione non possono essere fornite le applicazioni indicate nella fi gura 41.

Legenda

= Numero di fi gura dello schema* = Vedere la nota indicata dalla letteraA1 = Applicazioni dell’interruttoreA3 = Applicazioni ubicate sulla parte fi ssa dell’interruttore (previste solo con interruttori in esecuzione estraibile)A4 = Apparecchi e collegamenti indicativi per comando e segnalazione, esterni all’interruttoreA13 = Unità di segnalazione PR021/K (esterna all’interruttore)AY = Unità di controllo/monitoraggio SACE SOR TEST UNIT (vedi nota R)D = Ritardatore elettronico dello sganciatore di minima tensione, esterno all’interruttoreF1 = Fusibile a intervento ritardatoK51 = Sganciatore elettronico tipo PR121/P, PR122/P, PR123/P con le seguenti funzioni protettive: - L contro sovraccarico con tempo di intervento lungo inverso - regolazione I1 - S contro corto circuito con tempo di intervento breve inverso o indipendente - regolazione I2 - I contro corto circuito con tempo di intervento istantaneo - regolazione I3 - G contro guasto a terra con tempo di intervento breve inverso - regolazione I4K51/1...8 = Contatti dell’unità di segnalazione PR021/KK51/GZin(DBin)= Selettività di zona: per protezione G (prevista solo con Vaux e sganciatore PR122/P o PR123/P) oppure ingresso

in direzione “inversa” per protezione D (prevista solo con Vaux e sganciatore PR123/P)K51/GZout(DBout)= Selettività di zona: per protezione G (prevista solo con Vaux e sganciatore PR122/P o PR123/P) oppure

uscita in direzione “inversa” per protezione D (prevista solo con Vaux e sganciatore PR123/P)K51/IN1 = Ingresso digitale programmabile (previsto solo con Vaux. e sganciatore PR122/P o PR123/P con modulo di segnala-

zione PR120/K)K51/P1...P4 = Segnalazioni elettriche programmabili (previste solo con Vaux. e sganciatore PR122/P o PR123/P con modulo di

segnalazione PR120/K)K51/SZin(DFin) = Selettività di zona: ingresso per protezione S oppure ingresso in direzione “diretta” per protezione D (prevista solo con Vaux. e sganciatore PR122/P o PR123/P)K51/SZout(DFout)= Selettività di zona: uscita per protezione S oppure uscita in direzione “diretta” per protezione D (prevista solo con Vaux. e sganciatore PR122/P o PR123/P)K51/YC = Comando di chiusura da sganciatore elettronico PR122/P o PR123/P con modulo di comunicazione PR120/D-MK51/YO = Comando di apertura da sganciatore elettronico PR122/P o PR123/P con modulo di comunicazione PR120/D-MM = Motore per la carica delle molle di chiusuraQ = InterruttoreQ/1...27 = Contatti ausiliari dell’interruttoreS33M/1...3 = Contatti di fi ne corsa del motore carica molleS43 = Commutatore di predisposizione al comando distanza/localeS51 = Contatto per la segnalazione elettrica di interruttore aperto per intervento dello sganciatore di massima corrente. La

chiusura dell’interruttore può avvenire solo dopo aver premuto il pulsante di ripristino oppure dopo aver energizzato la bobina per il reset elettrico (se previsto).

S75E/1..4 = Contatti per la segnalazione elettrica di interruttore in posizione di estratto (previsti solo con interruttori in esecuzione estraibile)

S75I/1..5 = Contatti per la segnalazione elettrica di interruttore in posizione di inserito (previsti solo con interruttori in esecuzione estraibile)

S75T/1..4 = Contatti per la segnalazione elettrica di interruttore in posizione di test (previsti solo con interruttori in esecuzione estraibile)

SC = Pulsante o contatto per la chiusura dell’interruttoreSO = Pulsante o contatto per l’apertura dell’interruttoreSO1 = Pulsante o contatto per l’apertura dell’interruttore con intervento ritardatoSO2 = Pulsante o contatto per l’apertura dell’interruttore con intervento istantaneo

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SR = Pulsante o contatto per il reset elettrico dell’interruttoreTI/L1 = Trasformatore di corrente ubicato sulla fase L1TI/L2 = Trasformatore di corrente ubicato sulla fase L2TI/L3 = Trasformatore di corrente ubicato sulla fase L3T0 = Trasformatore di corrente toroidale omopolare (vedi nota W)Vaux = Tensione di alimentazione ausiliaria (vedi nota F)UI/L1 = Sensore di corrente (bobina di Rogowski) ubicato sulla fase L1UI/L2 = Sensore di corrente (bobina di Rogowski) ubicato sulla fase L2UI/L3 = Sensore di corrente (bobina di Rogowski) ubicato sulla fase L3UI/N = Sensore di corrente (bobina di Rogowski) ubicato sul neutroUI/0 = Sensore di corrente (bobina di Rogowski) ubicato sul conduttore che collega a terra il centro stella del trasformatore

MT/BT (vedi nota G)W1 = Interfaccia seriale con il sistema di controllo (bus esterno): interfaccia EIA RS485 (vedi nota E)W2 = Interfaccia seriale con gli accessori degli sganciatori PR121/P, PR122/P e PR123/P (bus interno)X = Connettore di consegna per i circuiti ausiliari dell’interruttore in esecuzione estraibileX1...X7 = Connettori per le applicazioni dell’interruttoreXF = Morsettiera di consegna per i contatti di posizione dell’interruttore in esecuzione estraibile (ubicati sulla parte fi ssa

dell’interruttore)XK1 = Connettore per i circuiti di potenza degli sganciatori PR121/P, PR122/P e PR123/PXK2 - XK3 = Connettori per i circuiti ausiliari degli sganciatori PR121/P, PR122/P e PR123/PXK4 = Connettore per segnalazione aperto/chiuso XK5 = Connettore modulo PR120/VXO = Connettore per YO1XV = Morsettiera di consegna per i circuiti ausiliari dell’interruttore in esecuzione fi ssaYC = Sganciatore di chiusuraYO = Sganciatore di aperturaYO1 = trip coilYO2 = Secondo sganciatore di apertura (vedi nota Q)YR = Bobina per il reset elettrico dell’interruttoreYU = Sganciatore di minima tensione (vedi note B e Q)

Descrizione fi gure

Fig. 1 = Circuito del motore per la carica delle molle di chiusura.Fig. 2 = Circuito dello sganciatore di chiusura.Fig. 4 = Sganciatore di apertura.Fig. 6 = Sganciatore di minima tensione istantaneo (vedi note B e Q).Fig. 7 = Sganciatore di minima tensione con ritardatore elettronico, esterno all’interruttore (vedi note B e Q).Fig. 8 = Secondo sganciatore di apertura (vedi nota Q)Fig. 11 = Contatto per la segnalazione elettrica di molle cariche.Fig. 12 = Contatto per la segnalazione elettrica di sganciatore di minima tensione eccitato (vedi note B e S).Fig. 13 = Contatto per la segnalazione elettrica di interruttore aperto per intervento dello sganciatore di massima corrente. La

chiusura dell’interruttore può avvenire solo dopo aver premuto il pulsante di ripristino.Fig. 14 = Contatto per la segnalazione elettrica di interruttore aperto per intervento dello sganciatore di massima corrente

e bobina per il ripristino elettrico. La chiusura dell’interruttore può avvenire solo dopo aver premuto il pulsante di ripristino oppure dopo aver energizzato la bobina.

Fig. 21 = Primo pacco di contatti ausiliari dell’interruttore.Fig. 22 = Secondo pacco di contatti ausiliari dell’interruttore (non disponibile con gli sganciatori PR122/P e PR123/P) (vedi

nota V).Fig. 23 = Terzo pacco di contatti ausiliari supplementari esterni all’interruttore.Fig. 31 = Primo pacco di contatti per la segnalazione elettrica di interruttore in posizione di inserito, test, estratto.Fig. 32 = Secondo pacco di contatti per la segnalazione elettrica di interruttore in posizione di inserito, test, estratto.Fig. 41 = Circuiti ausiliari dello sganciatore PR121/P (vedi nota F).Fig. 42 = Circuiti ausiliari dello sganciatore PR122/P e PR123/P (vedi note F e V).Fig. 43 = Circuiti del modulo di misura PR120/V degli sganciatori PR122/P e PR123/P collegata internamente all’interruttore

tripolare o tetrapolare (opzionale per lo sganciatore PR122/P; vedi nota U).Fig. 44 = Circuiti del modulo di misura PR120/V degli sganciatori PR122/P e PR123/P collegata esternamente all’interruttore

(opzionale per lo sganciatore PR122/P; vedi note O, U e X).Fig. 45 = Circuiti del modulo di comunicazione PR120/D-M degli sganciatori PR122/P e PR123/P (opzionale; vedi nota E).Fig. 46 = Circuiti del modulo di segnalazione PR120/K degli sganciatori PR122/P e PR123/P - collegamento 1 (opzionale; vedi

nota V).Fig. 47 = Circuiti del modulo di segnalazione PR120/K degli sganciatori PR122/P e PR123/P - collegamento 2 (opzionale; vedi

nota V).Fig. 48 = Circuiti del modulo di misura PR120/V degli sganciatori PR122/P e PR123/P collegata internamente all’interruttore

tripolare con conduttore neutro esterno (opzionale per lo sganciatore PR122/P; vedi nota U)..Fig. 61 = Unità di controllo/monitoraggio SACE SOR TEST UNIT (vedi nota R).Fig. 62 = Circuiti dell’unità di segnalazione PR021/K (esterna all’interruttore).

Incompatibilità

Non si possono fornire contemporaneamente sullo stesso interruttore i circuiti indicati con le seguenti fi gure:6 - 7 - 813 - 1422 - 46 - 4743 - 44 - 48

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Note

A) L’interruttore viene corredato delle sole applicazioni specifi cate nella conferma d’ordine di ABB SACE. Per la stesura dell’ordine consultare il catalogo dell’apparecchio.

B) Lo sganciatore di minima tensione viene fornito per alimentazione derivata a monte dell’interruttore o da una sorgente indip-endente: è permessa la chiusura dell’interruttore solo a sganciatore eccitato (il blocco della chiusura è realizzato meccanica-mente).

Nel caso vi sia la stessa alimentazione per gli sganciatori di chiusura e di minima tensione e si voglia la chiusura automatica dell’interruttore al ritorno della tensione ausiliaria, è necessario introdurre un ritardo di 30 millisecondi tra l’istante di consenso dello sganciatore di minima tensione e l’eccitazione dello sganciatore di chiusura. Ciò può essere realizzato tramite un circuito esterno all’interruttore comprendente un contatto di chiusura permanente, il contatto indicato in fi gura 12 e un relè ritardatore.

E) Per il collegamento della linea seriale EIA RS485 vedere il “Quaderno Applicazione Tecnica - vol. 9” la comunicazione via BUS con gli interruttore ABB.

F) La tensione ausiliaria Vaux. consente l’attivazione della totalità delle funzionalità degli sganciatori PR121/P, PR122/P e PR123/P. Essendo richiesta una Vaux isolata da terra è necessario utilizzare “convertitori galvanicamente separati” conformi alle norme

IEC 60950 (UL 1950) o sue equivalenti che garantiscano una corrente di modo comune o corrente di fuga (vedi IEC 478/1, CEI 22/3) non superiore a 3,5 mA, IEC 60364-41 e CEI 64-8.

G) Con gli sganciatori PR122/P e PR123/P è disponibile la protezione contro guasto terra mediante sensore di corrente ubicato sul conduttore che collega a terra il centro stella del trasformatore MT/BT.

Il collegamento fra i morsetti 1 e 2 (oppure 3) del trasformatore di corrente UI/O e i poli T7 e T8 del connettore X (o XV) deve essere realizzato con cavo bipolare schermato e cordato (tipo BELDEN 8762/8772) di lunghezza non superiore a 15 m. Lo schermo va messo a terra sul lato interruttore e sul lato sensore di corrente.

N) Con sganciatori PR122/P e PR123/P i collegamenti con gli ingressi e le uscite di selettività di zona devono essere effettuati utilizzando un cavo bipolare schermato e cordato (tipo BELDEN 8762/8772) di lunghezza non superiore a 300 m. Lo schermo va collegato a terra sul lato ingresso di selettività.

O) Per sistemi con tensione nominale maggiore di 690 V è obbligatorio l’utilizzo di un trasformatore di tensione di isolamento per la connessione alle sbarre (da collegare secondo gli schemi foglio kit 1SDH000460R0508).

P) Con sganciatori PR122/P - PR123/P con modulo di comunicazione PR120/D-M sono comandabili direttamente dai contatti K51/YO e K51/YC le bobine YO e YC con valori massimi di tensione pari a 110-120 VDC e 240-250 VAC.

Q) Il secondo sganciatore di apertura va installato in alternativa allo sganciatore di minima tensione.R) Il funzionamento del sistema SACE SOR TEST UNIT + sganciatore di apertura (YO) è garantito a partire dal 75% della Vaux

dello sganciatore di apertura stessa. Durante la chiusura del contatto di alimentazione della YO (cortocircuito dei morsetti 4 e 5), l’unità SACE SOR TEST UNIT non

è in grado di rilevare lo stato della bobina di apertura. Per questo motivo: - Nel caso di bobina di apertura alimentata in modo continuativo verranno azionate le segnalazioni di TEST FAILED e ALARM - Se il comando della bobina di apertura viene eseguito in maniera impulsiva è possibile che venga azionata nel medesimo

istante la segnalazione di TEST FAILED. In questo caso, la segnalazione di TEST FAILED è da considerarsi effettiva segnala-zione di allarme solo se permane per più di 20 s.

S) Disponibile anche nella versione con contatto normalmente chiusoU) Il modulo di misura PR120/V è sempre fornito con il relè PR123/P.V) Nel caso sia prevista la fi g. 22 (secondo pacco di contatti ausiliari) contemporaneamente al relè PR122/P (oppure PR123/P)

i contatti relativi alla selettività di zona di fi g. 42 (K51/SZin , K51/SZout, K51/GZin e K51/GZout ) non sono cablati. Inoltre il modulo di segnalazione PR120/K delle fi gure 46 e 47 non può essere fornito.

W) I collegamenti tra il trasformatore toroidale TO ed i poli del connettore X (o XV) dell’interruttore devono essere realizzati con cavo schermato tetrapolare con conduttori intrecciati a coppie (tipo BELDEN 9696 paired), di lunghezza non superiore a 15m. Lo schermo va messo a terra lato interruttore.

X) I poli T3 e T4 del connettore X (o XV) sono riservati alle misure di tensione nel caso di U>690 V. In tal caso, essi devono essere collegati al secondario del trasformatore di tensione TU (vedi fi g. 44). Chiedere ad ABB SACE per applicazioni della protezione differenziale con tensioni maggiori di 690 V.

Y) Lo schermo del cavo di collegamento va messo a terra solo sul lato interruttore.Il collegamento deve essere realizzato con cavo schermato bifi lare (tipo BELDEN 3105A) di lunghezza non superiore a 15 metri.

Z) Cortocircuitare T5 e T6 se il sensore di corrente neutro esterno (UI/N)non è connesso.

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Segni grafi ci per schemi elettrici (Norme IEC 60617 e CEI 3-14...3-26)

Schermo (può essere dise-gnato con qualsiasi forma)

Temporizzazione

Collegamento meccanicoo elettrico

Comando meccanico ma-nuale (caso generale)

Comando rotativo

Comando a pulsante

Equipotenzialità

Terminale o morsetto

Presa e spina (femmina e maschio)

Motore (segno generale)

Trasformatore di corrente

Trasformatore di tensione

Avvolgimento di trasformato-re trifase, collegamento stella

Contatto di posizione di scambio con interruzione momentanea (fi ne corsa)

Interruttore di potenza -sezionatore ad apertura automatica

Interruttore di manovra-sezionatore

Bobina di comando (segno generale)

Relè di massima corrente istantaneo

Relè di massima corrente con caratteristica di ritardo a tempo breve regolabile

Convertitore separato galvanicamente

Conduttori in cavo scherma-to (es. tre conduttori)

Conduttori o cavi cordati (es. 3 conduttori)

Connessione di conduttori

Contatto di chiusura

Contatto di apertura con interruzione automatica

Contatto di scambio

Contatto di posizione di chiusura (fi ne corsa)

Contatto di posizione di apertura (fi ne corsa)

Relè di massima corrente con caratteristica di ritardo a tempo breve inverso

Relè di massima corrente con caratteristica di ritardo a tempo lungo inverso

Relè di massima corrente per guasto a terra con caratteristica a tempo breve inverso

Fusibile (segno generale)

Sensore di corrente

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Morsetto non connessoMorsetto non connesso

Z)

Interruttore tetrapolare con sganciatore elettronico PR121/P, PR122/P, PR123/P.

Schema circuitale - Stato di funzionamento

Interruttore tripolare con sganciatore elettronico PR121/P, PR122/P o PR123/P

Interruttore di manovra-sezionatore tripolare o tetrapolare

Interruttore tripolare con sganciatore elettronico PR122/P o PR123/P,protezione differenziale e U<=690 V.

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Comando a motore, sganciatori di apertura, di chiusura e di minima tensione

Contatti di segnalazione

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Contatti di segnalazione

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W2 (LOCAL BUS) W2 (LOCAL BUS)

Circuiti ausiliari degli sganciatori PR121, PR122 e PR123

Modulo di misura PR120/V

ATTENZIONE: vedere nota F

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W1 (SYSTEM BUS)

(+)

(+)

(+)

(-)

(-)

(-)

Modulo di comunicazione PR120/D-M

Modulo di segnalazione PR120/K

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Unità di segnalazione PR021/K

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Per tener conto dell'evoluzione delle Norme e dei materiali, le caratteristiche e le dimensioni di ingombro indicate nel presente catalogo si potranno ritenere im-pegnative solo dopo conferma da parte di ABB SACE.