18 La crisi di impresa diagnosi e strumento di risoluzione Tron CRISI: ETIMOLOGA DEL TERMINE In...

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LA CRISI DI IMPRESA: APPUNTI SULLA DIAGNOSI PRECOCE E SULLA SCELTA DEGLI STRUMENTI DI RISOLUZIONE

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  • LA CRISI DI IMPRESA: APPUNTI SULLA DIAGNOSI PRECOCE E SULLA SCELTA DEGLI STRUMENTI DI RISOLUZIONE

  • CRISI: ETIMOLOGA DEL TERMINE

    In giapponese, il vocabolo crisi è formato da due ideogrammi:“pericolo” ed “opportunità”.Ogni crisi (crisi dell’adolescenza, crisi familiare, crisi religiosa, crisieconomica, crisi aziendale, ecc.) è composta da uno o più pericoli, maanche da grandi opportunità.Senza scomodare i nipponici, pensiamo all’etimologia della parolacrisi: dal latino crisis, proveniente dal greco krísis, a sua volta derivatoda kríno, cioè “io giudico”; kríno è affine a “cernere”, ovvero “scegliere,vagliare”.Il verbo cernere è comune nei composti: decernere = decidere;excernere = vagliare; discernere = vedere distintamente.Tutto questo ci dice che la crisi ci consente di giudicare cosa eragiusto e cosa era sbagliato in ciò che è stato fatto fino a questo

    momento; ci permette di vedere chiaramente le cose come sono,

    di vagliare le diverse opportunità e di decidere quali sono le

    correzioni da apportare.

    LA CRISI DI IMPRESA

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  • CRISI: ETIMOLOGA DEL TERMINE

    Nel lontano 1955 Albert Einstein disse:

    «Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessacosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone ePaesi, perché la crisi porta progresso.

    La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nascedalla notte oscura. È dalla crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e legrandi strategie.

    Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chiattribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talentoe ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni.

    La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. La convenienza dellepersone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d'uscita».

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • CRISI: ETIMOLOGA DEL TERMINE

    Nel lontano 1955 Albert Einstein disse (continua):

    «Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, unalenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È dalla crisi che affiora ilmeglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza.

    Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire

    esaltare il conformismo. Invece di ciò, dobbiamo lavorare duro.Smettiamola definitivamente con l'unica crisi che ci minaccia, cioè latragedia di non voler lottare per superarla».

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • crisi potenziale crisi “governabile” crisi irreversibile valore del capitale economico

    flusso di cassa operativo

    Timing nella percezione della crisi è fondamentale per intervenire efficacemente (early warnings/weak signals)

    debito

    valore di liquidazione

    IL PERCORSO DELLA CRISI

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • Diminuzione dei ricavi

    Aumento dei costi (fissi)

    Diminuzione dei margini

    Tecnologia:

    � Superata e costosa� Obsoleta� Inquinante o fuori

    norma

    Mercato:

    � Maturo� Alti costi di trasporto� Andamento della valuta di

    vendita

    Prodotto:

    � Superato� Troppo costoso� Decaduto

    GLI SQUILIBRI ECONOMICI

    Gli squilibri economici derivano molto spesso da errori nella interpretazione della matrice:

    Prodotto Mercato

    Tecnologia

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • LA CRISI DI IMPRESA: QUALI LE CAUSE

    Deterioramento del posizionamento competitivo

    � disallineamento rispetto ai fattori critici di sviluppo

    � redditività modesta rispetto ai competitor

    Inadeguata struttura dei finanziamenti

    � rigidità aziendale

    � elevato costo dei finanziamenti

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • ALFA S.P.A. - LE RAGIONI DELLA CRISI -

    � Prime difficoltà nel 2005; valutazione degli assets immaterialiincrementata. Superavano di 55 mln di euro il patrimonio netto

    � Dal 2005 furono poste in essere operazioni straordinarie (310 mln dieuro di proventi straordinari) che influenzarono positivamente l’utiledi bilancio

    � Già dal 2004/2005 si nota come il flusso di cassa della gestioneoperativa abbia un andamento negativo sino al fallimento

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • LA RICERCA EMPIRICA DELL’UNIVERSITÀ DI PISA/ANDAF- CONCLUSIONI -

    � Dal lavoro è emerso che il trend del flusso di capitale dicircolante dal 2004 al 2007 è correlato con indicatori diperformance e con il market value degli anni 2008 e 2009 dellesocietà quotate worst performing.

    � Le società quotate che nel passato hanno avuto trend negativi delFCC hanno avuto successivamente risultati peggiori rispetto allealtre società quotate.

    � Andamenti positivi del flusso di capitale circolante sonopositivamente associati con i ROS, ROA e ROE medi del biennio2008-2009 e con il market value.

    � Gli altri flussi (cash flow from operations, flusso totale dell’attivitàoperativa e flusso degli investimenti) non presentano correlazionisignificative con performance e market value

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • UN ESEMPIO DI MAPPA DEI FATTORI DI CRISI, CON RELATIVI INDICATORI E POSSIBILE VI DI RISANAMENTO

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • Struttura dei finanziamenti

    Posizionamento competitivo

    impresa con buon posizionamento competitivo ma

    struttura dei finanziamenti inadeguata

    Impresa con forte posizione

    competitiva e struttura dei

    finanziamenti adeguata

    impresa con scarso/modesto posizionamento competitivo e

    struttura finanziaria sostenibile nel

    breve

    LE FORME DELLA CRISI

    impresa con scarso/ modesto posizionamento competitivo e struttura dei

    finanziamenti inadeguata

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • Struttura dei finanziamenti

    Posizionamento competitivo

    Riallineamento della struttura

    finanziaria

    riposizionamento o cessione

    in caso contrario possibile

    deterioramento e crisi cronica

    crisi conclamata modeste

    probabilità di risanamento liquidazione

    LE POSSIBILI RISPOSTE ALLA CRISI

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • LE LINEE DI INTERVENTO DELL’IMPRESA IN CRISI: IL RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • IL CONTESTO ECONOMICO E LE POSSIBILI CAUSE

    Alcune cause tipiche di una crisi aziendale:

    Fattori interni:

    1. Crisi da inefficienza aziendale;

    2. Crisi da sovracapacità/rigidità;

    3. Crisi da decadimento dei prodotti;

    4. Crisi da repentina necessità di trasformazione dei processi produttivi;

    5. Scarsità di meccanismi di previsione (anche interni all’impresa)attendibili;

    6. Situazioni di squilibrio e disfunzione all’interno delle imprese nongovernate.

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  • LA CRISI DI IMPRESA: QUALI LE CAUSE –CONSIDERAZIONI DI SINTESI

    � Inadeguata gestione a livello finanziario

    � Non corretta politica del capitale circolante

    � Non costante monitoraggio dei flussi di cassa aziendali

    � Mancata predisposizione di un business plan di breve periodo

    � Inutilizzo di validi strumenti e modelli di reporting

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • LA CONSULENZA NELLO STATO DI CRISI

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  • IL CONTESTO ECONOMICO E LE COMPLESSITÀ DA GESTIRE

    Le crisi aziendali possono incidere su vari aspetti societari:

    1. “panico” al vertice e scelte emotive;

    2. non focalizzazione sul business (“back to basics”) ma dispersionedelle migliori (a volte J. ultime !!!) energie;

    3. dissensi tra amministratori;

    4. dissensi tra soci;

    5. scelte “ottimistiche” (o di “cosmesi”) per i valori di bilancio

    coinvolgimento degli organi di controllo in eventuali dissesti JJJ.

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SINTESI

    � Il management, di fronte ad una situazione di crisi di impresa, deve saperagire con grande tempestività e risolutezza.

    � Vi è un rapporto direttamente proporzionale tra tempestività erisolutezza del management di fronte ad una situazione di crisi aziendale edil successo del tentativo di risanamento.

    � Dopo i primi segnali di sintomatologia di crisi ogni minuto che passadiminuisce le possibilità di successo; pertanto, solo un management deciso,professionalmente competente e che ha esperienza di situazioni di crisi

    può permettere che la crisi aziendale non sfoci in crisi irreversibile. Inlinea di principio, un elemento vincente nel superamento della crisi di impresaè il CHANGE MANAGEMENT.

    � È opportuno sottolineare, per quanto serva, l’indispensabilità di unostrumento di pianificazione quale il business plan per la scelta

    (consapevole) della migliore azione da svolgere (cedere rami, crediti,

    ecc.) e la necessità della scelta dello strumento giuridico migliore.

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    LA CRISI DI IMPRESA

  • � Liquidazione ordinaria

    � Risanamento �st

    ragiu

    diz

    iali

    Piano attestato

    (art. 67 co. 3 lett. d) L.

    fall.)

    Accordo di

    ristrutturazione

    (art. 182-bis e 67 co. 3 lett. d) L. fall.)

    Concordato preventivo (art. 160 ss. L. fall.)

    Fallimento/Concordato fallimentare

    �accordo necessario con il 60% della massa passiva

    �controllo anticipato del giudice

    �esenzione

    da

    revocatoria

    �sospensione

    delle azioni

    esecutive e

    cautelari dei

    creditori per

    sessanta

    giorni

    � risanamento della

    esposizione

    debitoria

    dell’impresa

    � riequilibrio della

    sua situazione

    finanziaria

    �assicurare il

    regolare

    pagamento dei

    creditori estranei

    LE PROCEDURE PER LA CRISI D’IMPRESA

    � Liquidazione totale

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