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15.00. Santa. Caterina. da Siena. A Matteo. di Giovanni Colombini. da Siena. Lettera 48. Con desiderio di vedervi con vero e perfettissimo lume. Al nome. d i Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce. Carissimo fratello e figliuolo in Cristo dolce Gesù. - PowerPoint PPT Presentation

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SantaCaterinada Siena

A Matteo di Giovanni Colombini Lettera 48da Siena

Con desiderio di vedervi con vero e perfettissimo lume

Al nome di Ges Cristo crocifisso e di Maria dolce

Carissimo fratello e figliuolo in Cristo dolce Ges.

Io Catarina, serva e schiava dei servi di Ges Cristo, scrivo a voi, con desiderio di vedervi con vero e perfettissimo lume, nel quale lume conosciate e vediate la verit.

La quale verit quella cosa che ci libera: cio, che conoscendola, l'amiamo: ed amandola, ci libera dalla servit del peccato mortale. Che verit questa la quale ci conviene conoscere?

una verit partorita dall'amore ineffabile di Dio;

alla quale verit dobbiamo rendere il debito dell'amore e dell'odio. In che modo?

In questo: che noi conosciamo il sommo ed eterno Bene,

e l'amore ineffabile col quale Dio ci cre allimmagine e similitudine sua. E ci cre per questa verit, perch noi gustassimo il suo sommo ed eterno bene, ed acci che rendessimo gloria e lode al nome suo.

E per compire questa verit in noi, ci don il Verbo del suo Figliuolo, e nel sangue suo ci cre a Grazia.A questo conoscimento dobbiamo venire, esercitandolo con grandissima sollecitudine: ma a questo non possiamo venire senza il lume; e il lume non possiamo avere con la nuvola dell'amore proprio di noi. Il quale amore offusca l'occhio dell'intelletto, che non lo lascia conoscere n discernere la verit;

ma la bugia vede in verit, e la verit in bugia;

le cose transitorie reputa ferme e di grande consolazione; e elle vengono tutte meno, siccome il fiore, il quale, poi ch' colto, subito perde la bellezza sua. Onore, ricchezze, stato, delizie, tutte passano come il vento: ogni cosa si mutabile;

onde dalla sanit veniamo alla infermit, dalla ricchezza alla povert, e dalla vita alla morte.

E l'uomo, matto amatore di s medesimo, come cieco, giudica tutto il contrario, e cos tiene. E chi manifesta ch'egli lo tenga?

Il disordinato amore ed affetto ch'egli ha a s e al mondo. Tutto gli avviene perch egli ha perduto il lume: che se egli avesse lume in verit, terrebbe che Dio sommamente buono, un bene incomprensibile e inestimabile; che nessuno che lo possa stimare, ma solo esso medesimo si comprende e stima. Egli somma ed eterna ricchezza: egli giusto e pietoso medico, che d a noi le medicine necessarie alle nostre infermit.

Cos dice il glorioso Paolo: Quando lumana generazione giaceva inferma, venne il gran medico del mondo, e san le nostre infermit.

Sicch a ognuno le d secondo che bisogna alle piaghe nostre, col fuoco della divina carit. Alcuna volta ci trae sangue, cio levandoci quelle cose che sono nocive alla nostra salute e sono un mezzo tra Dio e noi.

Onde ad alcuni toglie i figliuoli, ad altri la sostanza temporale, ad altri la sanit, e ad alcuni lo stato del mondo, percuotendoci con le molte tribolazioni.

E questo non fa per odio, ma per singolare amore: ci priva dei diletti vani della terra, per darci pienamente i beni del cielo. Egli benigno ed eterno giudice; e, siccome giusto signore, ad ognuno rende il debito suo: onde ogni bene remunerato, e ogni colpa punita.

E con la forza santa che faremo alla nostra perversa volont e con la violenza, acquisteremo le vere e reali virt; e sar remunerata la fatica nostra di beni immortali.

Con questo lume si conosce la verit inverso del mondo, il quale non ha in s fermezza n stabilit veruna. Invano s'affatica colui che tutto il suo tempo ha speso e spende nel mondo, facendosi Dio dei figliuoli e delle ricchezze; e non s'avvede che tutte gli danno morte, privandolo della vita della Grazia;

e non pare che sappia che Dio ha permesso che il disordinato amore sia incomportabile a s medesimo: onde in questa vita gusta l'arra dell'inferno, solo perch non ha conosciuta la verit per la privazione del lume.Adunque voglio, carissimo figliuolo, che non dormiamo pi, ma con grande sollecitudine ci destiamo dal sonno, levando la nuvola dell'amore proprio di noi dell'occhio dell'intelletto nostro.

E facendo cos, compire in voi la volont di Dio e il desiderio mio. Che, considerando me che senza lume non possiamo conoscere la verit, ho desiderio di vedere in voi lume vero; acciocch perfettamente conosciate la verit;

il qual lume e verit vi faranno costante e perseverante in quello che avete cominciato con un santo e vero desiderio. Non mi ci mettete spazio di tempo,

perch non siete sicuro d'averne;

ma in tutto senza timore servile,

con vera e perfetta speranza,

confidandovi nel vostro Creatore,

ordinate la vita vostra.E regolatevi in tutte le cose, soddisfacendo alla coscienza, ponendo fine e termine a ogni disordinato vivere, con vera perseveranza;

togliendo via la tristezza del cuor vostro: e con massima allegrezza riconoscete l'amore ineffabile, e la plenitudine della divina misericordia che traboccata sopra di voi.Mettetevi oggimai il mondo sotto i piedi, e rispondete a Dio, che vi chiama con un cuore gentile; e non mercenario; siccome vero e legittimo figliuolo:

dilettandovi di purificare spesso la coscienza vostra con la santa confessione; e usate la comunione al luogo ed al tempo suo. La conversazione vostra sia con quelli che temono Dio in verit, dedicando il tempo vostro alla vigilia e all'orazione; quanto vi possibile. L'udire il divino officio non vi scordi.

La fantasia e mente vostra sempre stia piena di Cristo crocifisso; volendo investigare non le cose segrete di Dio negli occulti misteri suoi, ma solo la volont sua e la dolcezza della sua carit, che ci am tanto inestimabilmente, e non cerca n vuole altro che la nostra santificazione. E conosciamo i difetti nostri, umiliandoci sotto la dolce potente mano di Dio. Lo stato nel quale voi siete del matrimonio, vi prego che v'ingegnate d'usarlo come sacramento, avendo in debita riverenza i d comandati dalla santa Chiesa.

Ingegnatevi oggimai di tenere, voi e la donna vostra uno stato angelico, sentendo l'odore della continenza, acci che gustiate il frutto suo. Or cos dolcemente regolate e ordinate la vita vostra, senz'aspettare pi tempo; che, come detto , il tempo non aspetta noi.

Bagnatevi nel sangue di Cristo crocifisso; nascondetevi nelle piaghe dolcissime e sopradolcissime sue: ine si allarghi e consumi il cuore vostro. Guardate che non volgiate il capo addietro a mirare l'arato; ch io mi richiamerei di voi all'umile Agnello, e voi non avreste a cui appellare.

Fatemi dei figliuoli delle virt, e mai non restate di concepire per amore nel cuore vostro.

Altro non vi dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Ges dolceGes amore

Giuliani - Serenade op. 16 - AdagioVariGiuliani Mauro 1, track 12012Classical282240.0