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Pillola ZED

La #PillolaZED di oggi #Virtualizzazione l’illusione si

estende a tutte le risorse http://bit.ly/14jbFJV

Nella pillola della memoria virtuale ho parlato della virtualizzazione come di un’illusione per i programmi che fa credere di avere una determinata memoria tutta per loro anche se in realtà è condivisa con altri.

Bene, nelle tecnologie IT questa illusione si è estesa ed ha assunto diverse forme. E’ vero che oggi tutti parlano di virtualizzazione riferendosi alla simulazione di una piattaforma Hw ed anche Wikipedia la definisce così. Ma io la penso differentemente.

Per me la virtualizzazione è una tecnica che fa credere di avere disponibile, una risorsa o un insieme di risorse, in modo ed in quantità indipendentementa dalla tipologia e quantità di risorse effettivamente installate.

Perché questa diversa definizione? Per la risposta dobbiamo fare una panoramica su storia ed evoluzione.Dopo il 1964 e dopo vari studi accademici viene introdotto sull’IBM 360/67 la memoria virtuale. Ossia un meccanismo che virtualizzava una sola risorsa, allora preziosissima, la memoria.

Nel 1967 il CP/67 invece per la prima volta realizza il concetto di virtualizzazione a livello di sistema operativo, permettendo di avviare delle vere e proprie macchine virtuali dove ciascun utente operava come se fosse l’unica esistente e tutta a sua disposizione. Questo si evolve negli anni ‘70 nel VM/370 in grado di ospitare macchine virtuali dove potevano essere installati differenti sistemi operativi.

Ma la virtualizzazione, come illusione di risorse, prenda anche altri aspetti, uno di questi è il partizionamento che permette di ‘affettare’ un’unica macchina per ospitare differenti ambienti tra loro indipendenti.

Nello storage invece la virtualizzazione prende piede per svincolare aspetti di gestione ed i programmi da aspetti tecnici affrontati in modo differente da hw diversi.

La piattaforma x86 esplora a fine anni ‘90 la virtualizzazione sui sistemi per ovviare al comportamento “strutturale” che fa utilizzare i processori a circa 2/3 delle loro effettive capacità.

Insomma l'illusione della virtualizzzazione ha preso e prende piede ogni volta che una risorsa è bene che sia interamente utilizzata, o dove risorse differenti debbano apparire come fossero un'insieme unico di caratteristiche omogenee.

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