15 maggio 2017 - N. 7 - intesasanpaolo24.com · Kirghizistan, Tajikistan e Kazakistan. Le cui...

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Mensile d’informazione per operare Mensile d’informazione per operare nelle Repubbliche dell'EAEC nelle Repubbliche dell'EAEC A cura di Intesa Sanpaolo con la collaborazione de Il Sole 24 ORE A cura di Intesa Sanpaolo con la collaborazione de Il Sole 24 ORE 15 maggio 2017 - N. 7 15 maggio 2017 - N. 7 Eurasia - Congiuntura: la crescita economica parte Eurasia - Congiuntura: la crescita economica parte da est da est Kirghizistan - Pil: Giudizio positivo del FMI.La Kirghizistan - Pil: Giudizio positivo del FMI.La crescita elevata proseguirà nel 2017 crescita elevata proseguirà nel 2017 Kazakhstan - Investimenti: più capitali in arrivo Kazakhstan - Investimenti: più capitali in arrivo dall’estero dall’estero Tajikistan - Cemento: il Paese è diventato Tajikistan - Cemento: il Paese è diventato esportatore netto esportatore netto Kazakhstan - Agroindustria: Legend Group Kazakhstan - Agroindustria: Legend Group propone vasto programma riciclaggio scarti propone vasto programma riciclaggio scarti cerealicoli cerealicoli Tajikistan - Agroindustria: gli allevamenti avicoli Tajikistan - Agroindustria: gli allevamenti avicoli ora puntano sulla carne ora puntano sulla carne Bielorussia - Agroindustria: è boom per le Bielorussia - Agroindustria: è boom per le esportazioni lattiero casearie esportazioni lattiero casearie Bielorussia - Interscambio: manovre in corso per Bielorussia - Interscambio: manovre in corso per appianare dispute con Mosca su prodotti appianare dispute con Mosca su prodotti agroalimentari agroalimentari Kazakhstan - Rame: Russian Copper avvia nuovo Kazakhstan - Rame: Russian Copper avvia nuovo giacimento e Kazmineral raddoppia produzione giacimento e Kazmineral raddoppia produzione Unione Eurasiatica - Farmaci: in Bielorussia Unione Eurasiatica - Farmaci: in Bielorussia crescono mercato ed esportazioni crescono mercato ed esportazioni Armenia - Energia: parte gara per prima centrale Armenia - Energia: parte gara per prima centrale fotovoltaica fotovoltaica

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A cura di Intesa Sanpaolo con la collaborazione de Il Sole 24 OREA cura di Intesa Sanpaolo con la collaborazione de Il Sole 24 ORE

15 maggio 2017 - N. 715 maggio 2017 - N. 7

Eurasia - Congiuntura: la crescita economica parteEurasia - Congiuntura: la crescita economica parteda estda est

Kirghizistan - Pil: Giudizio positivo del FMI.LaKirghizistan - Pil: Giudizio positivo del FMI.Lacrescita elevata proseguirà nel 2017crescita elevata proseguirà nel 2017

Kazakhstan - Investimenti: più capitali in arrivoKazakhstan - Investimenti: più capitali in arrivodall’esterodall’estero

Tajikistan - Cemento: il Paese è diventatoTajikistan - Cemento: il Paese è diventatoesportatore nettoesportatore netto

Kazakhstan - Agroindustria: Legend GroupKazakhstan - Agroindustria: Legend Grouppropone vasto programma riciclaggio scartipropone vasto programma riciclaggio scarticerealicolicerealicoli

Tajikistan - Agroindustria: gli allevamenti avicoliTajikistan - Agroindustria: gli allevamenti avicoliora puntano sulla carneora puntano sulla carne

Bielorussia - Agroindustria: è boom per leBielorussia - Agroindustria: è boom per leesportazioni lattiero casearieesportazioni lattiero casearie

Bielorussia - Interscambio: manovre in corso perBielorussia - Interscambio: manovre in corso perappianare dispute con Mosca su prodottiappianare dispute con Mosca su prodottiagroalimentariagroalimentari

Kazakhstan - Rame: Russian Copper avvia nuovoKazakhstan - Rame: Russian Copper avvia nuovogiacimento e Kazmineral raddoppia produzionegiacimento e Kazmineral raddoppia produzione

Unione Eurasiatica - Farmaci: in BielorussiaUnione Eurasiatica - Farmaci: in Bielorussiacrescono mercato ed esportazionicrescono mercato ed esportazioni

Armenia - Energia: parte gara per prima centraleArmenia - Energia: parte gara per prima centralefotovoltaicafotovoltaica

EDITORIALE N.7EDITORIALE N.7

Eurasia - Congiuntura: la crescitaeconomica parte da Est

Le ultime rilevazioni del Fondo Monetario InternazionaleLe ultime rilevazioni del Fondo Monetario Internazionaleindicano numeri fortemente positivi soprattutto perindicano numeri fortemente positivi soprattutto perKirghizistan, Tajikistan e Kazakistan. Le cui economie sonoKirghizistan, Tajikistan e Kazakistan. Le cui economie sonocollegate, in modo crescente, con la Cina.collegate, in modo crescente, con la Cina.

I dati emersi dall’ ultimo aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionaleconfermano previsioni a due velocità per i Paesi aderenti all’Unione Economica Eurasiaticaprevisioni a due velocità per i Paesi aderenti all’Unione Economica Eurasiatica . E cioè un trend distabilizzazione e recupero per la Russia e i Paesi della componente Europa – Caucaso (Russia, Bielorussia e Armenia)e invece un andamento molto più dinamico per il fronte centroasiatico: Kazakhstan e soprattutto Kirghizistan eTajikistan. I dati relativi al consuntivo 2016, previsioni 2017 e per il quinquennio successivo (2018-2022) sonoriportati nella tabella.

Come si spiegano queste differenze, spesso significative?

In parte con la diversità dei poli geografici di attrazione delle rispettive economie. La Russia si trova in unasituazione contradditoria: pur disponendo di un immenso potenziale nel settore manifatturiero, dei servizi e ancheagroindustriale, ha difficoltà a liberarsi da vincoli politici e istituzionali che ne frenano lo sviluppo e la capacitàcompetitiva. Continua a dipendere invece, in modo sbilanciato, dall’andamento dei prezzi e dalle prospettive delsettore Oil&Gas e delle materie prime. Di conseguenza, i Paesi con economie fortemente integrate e/o dipendenti(interscambio e flussi finanziari) da quella russa ne soffrono. Più a est a est invece si fa sentire in modo più marcato l’influenza cinese si fa sentire in modo più marcato l’influenza cinese , cioè di un Paese con un’economia tuttoramolto dinamica, in forte espansione, con una significativa componente di innovazione che esercita un ruolo ditraino in grado di superare anche molti colli di bottiglia infrastrutturali, economici e istituzionali che tuttoracaratterizzano le economie contigue. In sostanza nel suo percorso di crescita, la Cina ha realizzato di aver bisognodelle risorse agricole, energetiche e naturali dell'Asia Centrale. E in questo contesto è in grado di far affluirecapitali e creare lavoro.Va rilevato comunque che il dualismo Russia-Cina non comporta necessariamente uno scontro di interessi einfluenze tra i due sistemi. Sulla carta anzi, può tradursi in un gioco a somma positiva. Soprattutto se i diversi Paesidella Regione euroasiatica riusciranno a mettersi nelle condizioni di poter utilizzare la propria forza contrattuale neiconfronti di Mosca e Pechino. E ottenere le condizioni migliori in termine di supporto alla propria crescita e sviluppo.

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Crescita PIL in percentuale

Paese 2016 2017 2018-2022 1999-2008

Russia -0,2 +1,4 +1,4//+1,5 +7,2

Armenia +0,2 +2,9 +2,5//+4,4 +10,5

Bielorussia -3 -0,8 +0,6//+2 +7,5

Kirghizistan +3,8 +3,4 +3,8//+5,4 +4,7

Tajikistan +6,9 4,5 +4,5//+6 +8,1

Kazakhstan +1,1 + 2,5 +3,8//+5,4 +8,7

Fonte: World Economic Outlook aprile 2017

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FINANZA E MERCATI N.7FINANZA E MERCATI N.7

Kirghizistan - Pil: Giudizio positivo delFMI e crescita elevata proseguirà nel2017

Negli ultimi 4 anni il Paese ha registrato una performanceNegli ultimi 4 anni il Paese ha registrato una performancepositiva. E nel 2017 l’aumento previsto del PIL sarebbe delpositiva. E nel 2017 l’aumento previsto del PIL sarebbe del3,5% con un tasso di inflazione pari al 4% annuo3,5% con un tasso di inflazione pari al 4% annuo

In aprile si è svolta a Bishek una missione del Fondo Monetario Internazionale mirata a valutare la situazione delPaese che può avvalersi della cosiddetta Extended Credit Facility a supporto del bilancio dello Stato.Il capo della missione, Edward Gemayel, ha rilevato l’eccellente performance sotto il profilo macroeconomico conuna crescita del PIL pari al 3,8 per cento, nettamente superiore alle aspettative e una crescita del PIL pari al 3,8 per cento, nettamente superiore alle aspettative e con un tasso di inflazione sottopieno controllo e inferiore alle aspettative. In sostanza il Kirghizistan, a differenza di altri Paesi asiatici, ha risentito inmisura molto limitata della crisi degli ultimi tre anni.Le raccomandazioni del Fondo suggeriscono quindi una prosecuzione della politica monetaria adottata dalla BancaCentrale, incentrata appunto sul controllo della crescita dei prezzi con limitati interventi sul mercato dei cambi.L’indicazione, in pratica, è di lasciare fluttuare la parità del som in funzione dell’andamento del mercato. Come punto debole resta la realizzazione, da parte del Governo, dell’impegno a procedere nella liquidazione dellebanche insolventi con l’intervento dell’apposita agenzia (EBRA). Uno soltanto dei 4 Istituti di credito coinvolti nelprogramma ha effettivamente cessato di operare.Il deficit fiscale resta elevato (4,5% del PIL) ma è in linea con gli obiettivi indicati. In questo caso il Fondo insiste perIl deficit fiscale resta elevato (4,5% del PIL) ma è in linea con gli obiettivi indicati. In questo caso il Fondo insiste permaggiori sforzi in direzione di un aumento della capacità di raccolta fiscale da parte dello Stato.maggiori sforzi in direzione di un aumento della capacità di raccolta fiscale da parte dello Stato.Le previsioni del Fondo per il 2017 indicano un tasso di crescita (3,5%) sugli stessi livelli di quelli attuali con un tassodi inflazione leggermente superiore, quindi attorno al 4%. L’obiettivo proposto per il deficit di bilancio, se ilGoverno prenderà le misure appropriate, è del 3 per cento. In particolare il Fondo insiste per il ripristino dell’IVAsulla farina i cui mancati introiti pesano per mezzo miliardo di som sugli esborsi di bilancio, con un limitato effettosulle fasce realmente indigenti della popolazione.Il 2017 è un anno di elezioni e quindi il Fondo prevede qualche difficoltà nel mantenere le uscite sotto controlloevitando spese non necessarie.Un capitolo a parte, che riguarda il Parlamento, è la legge presentata all’Assemblea ormai da un anno, cheUn capitolo a parte, che riguarda il Parlamento, è la legge presentata all’Assemblea ormai da un anno, chedovrebbe impedire il riciclaggio di introiti illegali.dovrebbe impedire il riciclaggio di introiti illegali. E il finanziamento del terrorismo. La mancata adozione dellaLegge rischierebbe di mettere il sistema bancario del Paese sotto osservazione con eventuale uscita dalla “whitelist” in cui è attualmente inserito e quindi con l’insorgere di difficoltà nei rapporti di finanziamento con banche einvestitori occidentali. E’ una legge che danneggia alcuni interessi specifici a cui sono sensibili alcuni rappresentantiparlamentari, ma il suggerimento è di approvarla nella sua formulazione attuale, senza modifiche maggiori.Infine, nel corso di un incontro con la stampa a conclusione della visita, Gemayel ha anche sdrammatizzato lepreoccupazioni sul contenzioso riguardante la miniera di Kumtor (oro). “Ci sono altre iniziative in atto nel settore,Kumtor comunque avrà una vita utile per almeno altri 8 anni e soprattutto le difficoltà attuali non hanno impeditoal Paese di registrare un tasso di crescita soddisfacente”, ha sottolineato.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.7SETTORI DELL'ECONOMIA N.7

Kazakhstan - Investimenti: più capitaliin arrivo dall’estero

Il 2016 chiude con 20,6 miliardi di dollari. In primaIl 2016 chiude con 20,6 miliardi di dollari. In primaposizione Oil&Gas ma si registrano aumenti anche nelleposizione Oil&Gas ma si registrano aumenti anche nelleattività industriali e metallurgiche.attività industriali e metallurgiche.

La Banca Centrale del Kazakhstan ha pubblicato i dati relativi all’afflusso di investimenti esteri nel 2016 cheammontano a 20,6 miliardi di dollari in netta ripresa rispetto al 2015 (14,7 miliardi) anche se su livelli ancora lontanidal massimo storico del 2012 (28,9 miliardi).

Investimenti esteri in Kazakhstan 2006-2016

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

12.066 19.418 21.301 21.437 22.246 26.467 28.885 24.098 23.726 14.752 20.637

La quota preponderante (51% circa) è sempre rappresentata dalle attività di prospezione, estrazione e primalavorazione di gas e petrolio con un aumento rispetto al 2015 di circa 2.500 milioni di dollari. Ma aumentisignificativi sono registrati anche nella metallurgia e nell’industria manifatturiera con particolare riguardo aicomparti chimico - farmaceutico ed alimentare, nel commercio e nelle costruzioni. Sono piccoli segnali del fattoche le iniziative del Governo per promuovere una maggiore diversificazione dell’economia stanno dando qualcherisultato.

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Ripartizione degli Investimenti esteri nel 2016

Settore Milioni di dollari

Attività minerarieAttività minerarie 11.859,211.859,2

di cui

Estrazione e lavorazione petrolio e gas naturale 5.719,7

Prospezione geologica 4.780,8

Minerali metallici 813,9

Altri minerali 254,1

Carbone e lignite 111,8

Attività di supporto 178,8

Industria manifatturieraIndustria manifatturiera 3.791,6

di cui

Industria metallurgica 3.260,7

Chimica 173,0

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Gomma, plastica e affini 113,6

Farmaceutica 45,4

Macchinari e mezzi di trasporto (incluseinstallazione, riparazione)

67,9

Computer ed elettronica 70,0

Industrie alimentary e tabacco 32,1

Tessile e abbigliamento 16,8

Carta e legno 11,0

CommercioCommercio 2.284,7

Costruzioni e real estate 949,7

TrasportiTrasporti 489,2489,2

Servizi ICTServizi ICT 391,6391,6

FinanzaFinanza 384,5384,5

Attività diverseAttività diverse 486,5486,5

TotaleTotale 20.63720.637

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Tajikistan - Cemento: il Paese èTajikistan - Cemento: il Paese èdiventato esportatore nettodiventato esportatore netto

Con l’ultimazione dei diversi progetti in corso la capacitàCon l’ultimazione dei diversi progetti in corso la capacitàproduttiva installata raggiungerà 4 milioni di tonnellate. Aproduttiva installata raggiungerà 4 milioni di tonnellate. Ainvestire nel settore sono diverse aziende cinesi cheinvestire nel settore sono diverse aziende cinesi chepuntano a penetrare i mercati dell’Asia Centrale, piùpuntano a penetrare i mercati dell’Asia Centrale, piùredditizi di quello domestico.redditizi di quello domestico.

Un futuro con molto cemento: in grado non soltanto di soddisfare il fabbisogno nazionale ma anche di posizionareil Tajikistan in posizione di esportatore netto nel contesto euroasiatico.Ancora cinque anni fa, l’industria cementiera tagika era sostanzialmente inesistente, con una produzione attornoalle 100 mila tonnellate annue. Mentre le importazioni superavano ampiamente i due milioni di tonnellate, inquanto il fabbisogno del Paese cresceva grazie a un vero e proprio boom edilizio innescato e finanziato dallerimesse degli emigranti. Che erano e restano, come è noto, la più solida fonte di reddito del Paese. Conconseguente aumento non solo dei consumi ma anche dei prezzi dei materiali edilizi. A cogliere l’opportunità eranosoprattutto esportatori pakistani.A innescare la trasformazione, ancora una volta, sono stati invece capitali e aziende cinesi del settore cementiero.Interessate a coltivare un mercato di dimensioni ridotte, è vero, ma molto più redditizio di quello domestico afflittoda un eccesso strutturale di capacità produttiva. E con normative ambientali molto meno rigorose di quelle cheormai il Governo di Pechino impone alle aziende del Paese . Puntando anche a utilizzare il Tajikistan comeeventuale piattaforma produttiva per operare anche su altri mercati contigui: Afghanistan, Kirghizistan, la stessaRussia.E gli ultimi segnali confermano: nel primo trimestre di quest’anno un terzo della produzione è stato esportato neinel primo trimestre di quest’anno un terzo della produzione è stato esportato neiPaesi confinanti inclusa la Russia.Paesi confinanti inclusa la Russia.Nel frattempo infatti, alcuni dei numerosi progetti di investimento presentati da diversi operatori cinesi sonodiventati operativi. Altri sono in fase di ultimazione.Secondo il Ministero dell’Industria, la capacità produttiva installata nel Paese tra grandi e piccoli impianti (10Secondo il Ministero dell’Industria, la capacità produttiva installata nel Paese tra grandi e piccoli impianti (10operativi) ammonta a circa 4 milioni di tonnellateoperativi) ammonta a circa 4 milioni di tonnellate. Sono tutti alimentati a carbone.Ad aprire la strada è stato il gruppo Huaxin (in joint venture con un partner locale) il cui primo progetto risale al2011 con un impianto da 1 milione di tonnellate localizzato a Gayur e che, grazie anche a successivi investimenti,tuttora domina il mercato (ha anche rischiato di essere sanzionato sulla base delle normative antimonopolio locali).Entro quest’anno dovrebbe diventare operativo un nuovo cementificio da 1,2 milioni di tonnellate anno del gruppoTajchina. Altri cinque sono in costruzione in diverse località del Paese: Dangara, Bobokon, Gafurov Isfara e Istiklol.

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Kazakhstan - Agroindustria: LegendGroup propone vasto programma diriciclaggio degli scarti cerealicoli

In particolare prevede di produrre carta e fertilizzanti solidiIn particolare prevede di produrre carta e fertilizzanti solidiriutilizzando fino a 500 mila tonnellate anno di pagliariutilizzando fino a 500 mila tonnellate anno di paglia

Paglia per produrre carta e anche metano e fertilizzanti solidi (a partire dall’acido fulvico) con l’apporto di altri scarti vegetali. E’ questo il progetto presentato dal gruppo Macau Legend Development al vicepremier kazakoAskar Myrzakhmetov nel corso di un incontro. Si tratterebbe di lavorare fino a 500 mila tonnellate anno di pagliacon la produzione di 20 mila tonnellate di carta in aggiunta agli altri sottoprodotti. L’investimento complessivoL’investimento complessivosarebbe di circa 300 milioni di dollarisarebbe di circa 300 milioni di dollari. In realtà per Macau Legend, società quotata alla Borsa di Hong Kong cheopera a Macao nel settore delle case da gioco, si tratterebbe soprattutto di un investimento finanziario. Mentre,partner operativo dovrebbe essere il gruppo Tranlin Paper della provincia dello Shandong, che ha avviatorecentemente un’iniziativa analoga in Virginia (Stati Uniti)

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Tajikistan - Agroindustria: allevamentiavicoli puntano sulla carne

Il boom del settore negli ultimi anni è giunto a una svolta.Il boom del settore negli ultimi anni è giunto a una svolta.Meno uova e più carne per far quadrare i bilanciMeno uova e più carne per far quadrare i bilanci

Zero uova: le gabbie di "Murga Hilol", uno dei maggiori allevamenti di polli del Tajikistan, localizzato a Faizabad,sono vuoti. Vendute tutte le galline. Erano ormai troppo vecchie ma mancano i soldi per rimpiazzarle. Laproduzione, che in passato aveva raggiunto 8 milioni di uova al mese, è cessata del tutto. Anche gli impianti e lestrutture richiederebbero un urgente ammodernamento. Servono mangimi migliori. E si attende un investitoredisponibile a mettere dei soldi. Le cose non vanno bene in un altro allevamento (Parandarparari-2) localizzato pocodistante che, insieme a Murga Hilol, realizzava poco meno della metà della produzione del Paese. Entrambiappartengono allo stesso proprietario.

La situazione indica che il boom nella produzione di uova che nel Paese ha raggiunto rispettivamente 357 milioni diproduzione di uova che nel Paese ha raggiunto rispettivamente 357 milioni diunità, unità, con l’obiettivo di raggiungere 400 milioni nel 2017, è giunto a una svolta. In realtà nel primo trimestre diquest’anno la produzione è diminuita. Mentre Governo e produttori sono ora orientati a spostare l’ago dellabilancia verso una maggiore produzione di polli da macello. Sono stati 22 mila quintali nel 2016. L’obiettivodovrebbe essere di salire a 36 mila quintali e i dati del primo trimestre indicano che potrebbero essere raggiuntigrazie a nuovi allevamenti che stanno sorgendo in diversi distretti (Dangara, Pyanj, Javan).

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Bielorussia - Agroindustria: è boom perle esportazioni lattiero casearie

Hanno totalizzato 4,1 milioni di tonnellate nel 2016 eHanno totalizzato 4,1 milioni di tonnellate nel 2016 estanno ancora crescendo. Ma il 96% è indirizzato verso ilstanno ancora crescendo. Ma il 96% è indirizzato verso ilmercato russo. E il Governo punta a trovare nuovi sbocchimercato russo. E il Governo punta a trovare nuovi sbocchi

Alexei Bogdanov, capo del Dipartimento esportazioni ed estero del Ministero dell’Agricoltura, ha annunciato, nelcorso di un Forum dedicato al settore lattiero caseario, che nel 2017 le esportazioni bielorusse del settoredovrebbero crescere di ulteriori 400mila tonnellate, per un introito previsto di 2 miliardi di dollari, con un aumentodell’ 11% su base annua, per un totale di 4,1 milioni di tonnellate. Ormai il settore lattiero caseario copre il 40% Ormai il settore lattiero caseario copre il 40%dell’export agroalimentare del Paese.dell’export agroalimentare del Paese. E il dato attuale supera di una volta e mezzo quello di 7 anni fa. Sta crescendo anche nel primo trimestre del 2017 (+39% su base annua, secondo i dati forniti dal Ministero) . E’ unaE’ unacorsa quindi che dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni fino a raggiungere, nel 2020, un totale di 5,8corsa quindi che dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni fino a raggiungere, nel 2020, un totale di 5,8milioni di tonnellate.milioni di tonnellate. Vendute però su quali mercati? E’ questo il problema. Ad oggi il 96% delle vendite all’esterodel settore è realizzato sul mercato russo. Non è pensabile quindi che questo sia in grado di assorbire ulterioriquantitativi e l’imperativo, a questo punto, è di diversificare. E infatti, l’obiettivo del seminario era proprio diidentificare nuovi sbocchi di mercato. In realtà qualche timido passo è stato fatto e nel 2016 in una ventina di Paesi,soprattutto tra quelli che fanno parte della Confederazione degli Stati Indipenti (CSI). Ma i quantitativi sonoevidentemente limitati. Per questo, negli ultimi mesi gli occhi si sono puntati invece sulla Cinanegli ultimi mesi gli occhi si sono puntati invece sulla Cina dove i numeripotrebbero essere molto diversi. E non è solo il latte: considerazioni analoghe valgono anche per altri prodotti dell’agricoltura locale come le carni che, sempre nel primo trimestre di quest’anno, hanno registrato una crescitadel 12,5%.

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Bielorussia - Interscambio: manovre incorso per appianare dispute con Moscasu prodotti agroalimentari

Dopo i controlli a catena di Rosselkhodzandzor imprese eDopo i controlli a catena di Rosselkhodzandzor imprese eGoverno di Minsk cercano una mediazione per ridurre laGoverno di Minsk cercano una mediazione per ridurre lalista nera dei prodotti bloccati in frontieralista nera dei prodotti bloccati in frontiera

Mosca e Minsk stanno cercando di mettere a punto un sistema affidabile di procedure fitosanitarie per gestire inmodo soddisfacente le esportazioni agroalimentari bielorusse verso il mercato russo. Si tratta di un flusso moltoconsistente che però nel recente passato ha incontrato non poche difficoltà per diversi motivi. Riguardavano laqualità dei prodotti ma coinvolgevano anche il sospetto da parte di Rosselkhoznadzor, l’ente russo preposto aicontrolli fitosanitari in dogana, che una parte della merce provenisse in realtà dall’ Ucraina e fosse stata instradataattraverso la Bielorussia. Di qui i frequenti blocchi di carichi di prodotti di ogni tipo in dogana. E la redazione, inaggiunta, di una “lista nera” di aziende bielorusse esportatrici di carni, latticini, pesce messe al bando.na “lista nera” di aziende bielorusse esportatrici di carni, latticini, pesce messe al bando.

In aprile una nutrita schiera di funzionari di Rosselkhoznadzor ha poi effettuato una serie di controlli presso questi ealtri produttori, soprattutto nel settore del latte e delle carni a seguito del quale il Ministero dell’Agricoltura diMinsk ha ricevuto un rapporto con diverse osservazioni a cui i produttori bielorussi cercheranno di adeguarsi. Unsegnale positivo è venuto comunque dal fatto che due produttori siano stati tolti dalla lista nera. Previsto anche unincontro a Mosca per ulteriori chiarimenti. In maggio Rosselkhoznadzor ha avviato un secondo round di controlli.

In generale le Autorità ucraine ritengono che le contestazioni russe siano pretestuose e il presidente Lukashenko eraarrivato persino alla minaccia di perseguire Rosselkhoznadzor in Tribunale per danni. Poi a seguito anchea seguito anchedell’incontro di “pacificazione” tra lo stesso Lukashenko e Putin in marzo, si è cercata una via di dialogo piùdell’incontro di “pacificazione” tra lo stesso Lukashenko e Putin in marzo, si è cercata una via di dialogo piùdiplomaticadiplomatica. I due Paesi del resto sono i indissolubilmente legati sul piano commerciale e politico. Non soltanto laRussia è di gran lunga il primo partner commerciale di Minsk con una quota superiore al 50% dell’interscambiototale ma anche la Bielorussia, nonostante le dimensioni ridotte si colloca al quarto posto tra i partner commercialidi Mosca. In cifre nel 2016 le esportazioni bielorusse in direzione di Mosca ammontavano a 10,8 milioni di dollarin cifre nel 2016 le esportazioni bielorusse in direzione di Mosca ammontavano a 10,8 milioni di dollari(+ 4% annuo) mentre le importazioni dalla Russia sono state di 15,3 miliardi (- 10,8% annuo).(+ 4% annuo) mentre le importazioni dalla Russia sono state di 15,3 miliardi (- 10,8% annuo).

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Kazakhstan - Rame: Russian Copperavvia nuovo giacimento e Kazmineralraddoppia la produzione

Il deposito minerario di Vesenne-Aralchinskoye si estendeIl deposito minerario di Vesenne-Aralchinskoye si estendeanche in Russia e per programmarne lo sfruttamento èanche in Russia e per programmarne lo sfruttamento èstato necessario un accordo tra i Governi di Mosca estato necessario un accordo tra i Governi di Mosca eAstanaAstana

Aktubinsk Copper Company, controllata dal gruppo Russian Copper Company, ha annunciato l’avvio dei lavori perattrezzare la miniera di Vesenne-Aralchinskoye (rame e zinco). Si tratta di un’operazione complessa in quanto ilgiacimento è situato a ridosso della frontiera con la Russia (Regione di Orenburg) e si estende quindi nei due Paesi.La sezione kazaka del giacimentoLa sezione kazaka del giacimento (Aralchinskoye), quando saranno terminati i lavori di preparazione cherichiederanno un investimento di 32 miliardi di tenge, dovrebbe produrre circa 500 mila tonnellate annue didovrebbe produrre circa 500 mila tonnellate annue diminerale che saranno lavorate negli impianti di concentrazione locali del gruppo.minerale che saranno lavorate negli impianti di concentrazione locali del gruppo. La produzione della sezione russa (Vesenne) dovrebbe raggiungere 800 mila tonnellate. Saranno lavorate daun’altra controllata di Russian Copper. Si tratta della Ormet localizzata a Orsk nella Regione di Orenburg dove sonolocalizzati altri giacimenti. L’avvio dei lavori fa seguito a un accordo raggiunto tre anni fa dai Governi di Astana e Mosca sullo sfruttamentocongiunto del giacimento. Russian Copper attraverso la controllata Aktubinsk Copper si colloca al secondo postonel settore del rame in Kazakhstan dopo Kazminerals. Controlla due giacimenti operativi già da diversi anni e due impianti di concentrazione con una capacità annua di lavorazione complessiva pari a 5 milioni di tonnellate diminerale.I giacimenti sono:

50-Years of October50-Years of October con riserve a cielo aperto valutate in oltre 36 milioni di tonnellate in aggiunta a 9,3 milioni ditonnellate estraibili nel sottosuolo con un tenore del 2%.Priorsky Priorsky con riserve di rame-zinco stimate di 38,7 milioni di tonnellate. Il minerale di rame estratto annualmenteammonta a 1,9 milioni di tonnellate

Restano tuttora non sfruttati altri due giacimenti in Kazakhstan dati in concessione a un’altra controllata(KazGeorud) di Russian Copper. Sono:

Kundyzdy cKundyzdy con una capacità di produzione annua di 2 milioni di tonnellate di minerale di rame-zinco e uninvestimento richiesto di 54 miliardi di tenge. LimannoeLimannoe con una capacità analoga ma un investimento richiesto di 110 miliardi.

Il ruolo del Paese nel settore del rame appare comunque destinato a crescere. In maggio Kazmineral,Kazmineral, che opera conun ciclo integrato (estrazione, concentrazione, raffinazione), ha annunciato i risultati del primo trimestre che chiudechiudecon la produzione di 52 mila tonnellate di equivalente ramecon la produzione di 52 mila tonnellate di equivalente rame (sotto forma di concentrato e catodi) con unsignificativo aumento (+ 16%) sui tre mesi precedenti, grazie all’avvio dell’estrazione e concentrazione dei solfatidel nuovo giacimento di Aktogay. Su base annua la produzione è più che raddoppiata. Alla produzione di rame siaggiunge quella dei prodotti congiunti: 15 mila tonnellate di zinco, 42.500 once di concentrato d’oro e 757.000

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once di argento sotto forma di concentrato. Attualmente Kazmineral opera su tre giacimenti a cielo aperto, conrelativi impianti di concentrazione.

BozshakolBozshakol (rame e oro), tuttora in fase di sviluppo, con un potenziale estrattivo (rocce) a regime di 30 milioni ditonnellate annue e un livello di concentrazione di rame pari allo 0,36% che si traduce in una produzione annua di100 mila tonnellate equivalenti di catodi e di 120 mila once d’oro.BozymchakBozymchak localizzato nella parte orientale del PaeseAktogayAktogay con minerale di rame da ossidi e solfati con livelli di concentrazione pari rispettivamente allo 0,37 e allo0,33 per cento e una produzione annua prevista pari rispettivamente a 15 mila e 90 mila tonnellate equivalenti dicatodi.

Kazmetal: produzione di rame in tonnellate

I trim 2017 IV trim 2016 I trim 2016

Bozshakol 22.900 21.200 1.000

Aktogay solfiti 7.200 - -

Aktogay ossidi 4.700 6.100 1.500

Bozymchak e RegioneOrientale

17.300 17.600 20.200

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Unione Eurasiatica - Farmaci: unmercato unico da 25 miliardi di dollari

Si abbattono frontiere e dogane. D’ora in poi laSi abbattono frontiere e dogane. D’ora in poi laregistrazione dei prodotti in uno dei Paesi aderenti, seregistrazione dei prodotti in uno dei Paesi aderenti, seeffettuata sulla base delle nuove norme condivise, saràeffettuata sulla base delle nuove norme condivise, saràvalida per l’insieme dei mercati.valida per l’insieme dei mercati.

Un mercato unico per i prodotti farmaceutici: l’accordo approvato nel novembre 2016 dal Consiglio dell’UnioneEconomica Eurasiatica con relative procedure riguardanti registrazione dei farmaci, certificazione dei produttori,test clinici e controlli, rappresenta indubbiamente un’opportunità storica. Prevede infatti che prodotti registrati inuno qualsiasi dei Paesi EAEU possano automaticamente circolare anche in tutti gli altri. Aprendo a una maggioreconcorrenza non solo tra imprese ma anche tra Sistemi Paese. E’ presumibile che i primi farmaci regolamentati inquesto modo entrino in circolazione entro il prossimo anno.

Consumi in crescita anche nei prossimi anni

Il potenziale di mercato è veramente notevole. Secondo un rapporto recentemente pubblicato da Schneider Grouprelativo ad alcuni tra i principali Paesi dell’Unione (Russia, Bielorussia, Kazakhstan) in aggiunta all’Ucraina ledimensioni attuali sono già ragguardevoli: oltre 22 miliardi di dollari di cui 17,5 miliardi coperti dalla sola Russia. 17,5 miliardi coperti dalla sola Russia. Acui andrebbero aggiunti i valori riguardanti Georgia, Kirghizistan e Tajikistan fino a raggiungere un ammontarecomplessivo valutabile in circa 25 miliardi.Ma soprattutto queste cifre sono destinate a crescere fortemente anche nei prossimi anni, tenuto conto cheattualmente la spesa annua per i farmacila spesa annua per i farmaci varia, mediamente, nei Paesi considerati dal rapporto di SchneiderGroup, dai 50 ai 165 dollari pro capite ed è quindi, tuttora, inferiore di quasi tre volte rispetto a un Paese come laè quindi, tuttora, inferiore di quasi tre volte rispetto a un Paese come laPolonia (330 dollari) per non parlare di altri quali la Germania (oltre 680 dollari).Polonia (330 dollari) per non parlare di altri quali la Germania (oltre 680 dollari). Ed è uno spazio che comunque resterà aperto per lungo tempo alle case farmaceutiche di tutto il mondo, tenutoconto che le importazioni coprono, tuttora, una quota e superiore al 70% della spesa farmaceutica di Russia, le importazioni coprono, tuttora, una quota e superiore al 70% della spesa farmaceutica di Russia,Bielorussia e Kazakhstan.Bielorussia e Kazakhstan. Le percentuali salgono ulteriormente per Kirghizistan e Tajikistan. Considerando il dato in quantità le percentuali si invertono ma questo avviene perché i prodotti importati sono ingrande prevalenza farmaci specialistici e coperti da brevetti, quindi costosi, mentre la produzione locale coprequelli generici e a largo impiego.L’allargamento del mercato e l’introduzione di procedure condivise di mutuo riconoscimento su base GMP (GoodManufacturing Practices) forniranno un’importante opportunità di crescita anche alle aziende produttrici dei Paesicoinvolti. Soprattutto se l’introduzione di normative comuni si affiancherà ad attività congiunte di ricerca, con ilcoinvolgimento anche di Istituti di ricerca e Università.

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Unione Eurasiatica - Farmaci: inBielorussia crescono mercato edesportazioni

Nel settore, tuttora dominato da imprese statali, operanoNel settore, tuttora dominato da imprese statali, operano10 mila persone. La redditività media delle aziende (ROE) è10 mila persone. La redditività media delle aziende (ROE) èdel 19%. Il Governo punta a una maggiore autosufficienzadel 19%. Il Governo punta a una maggiore autosufficienzama il Paese dovrebbe trarre vantaggio dalla creazione di unma il Paese dovrebbe trarre vantaggio dalla creazione di unmercato unico dell’Unione Euroasiatica.mercato unico dell’Unione Euroasiatica.

Secondo dati forniti da Tatyana Tumelya, direttrice Dipartimento programmazione e attività produttive delMinistero della Sanità di Minsk, nel Paese circolano oltre 4.500 tipi di farmaci registrati. Quelli prodotti localmentecoprono poco meno di un terzo del totale. Obiettivo dichiarato del Governo però è di arrivare a coprire la metà delObiettivo dichiarato del Governo però è di arrivare a coprire la metà delfabbisogno con la produzione localefabbisogno con la produzione locale. Anche nell’ultimo triennio le vendite, se misurate in valuta locale, sonocontinuate a crescere, sia pure con un andamento più contenuto: dal + 22% nel 2013 al + 14% del 2016 che hachiuso con oltre 15,3 miliardi di rubli. Ha perso velocità soprattutto la spesa per i prodotti da banco. Meno quellaper i generici. Immutata quella per i farmaci sotto brevetto. Ma bisogna tenere conto anche della svalutazione delrublo e dell’inflazione. E infatti, calcolando in dollari, il quadro cambia: il massimo storico (1,1 miliardi) è statotoccato nel 2014 mentre il 2016 chiude con circa 800 milioni.

Bielorussia in cifreBielorussia in cifre

Abitanti: 6.700.000Quota over 55 nel 2015: 15,3%Quota over 65 nel 2025: 17,4%Aspettativa media di vita: 71 anniN° di ospedali e cliniche statali: 636Valore del mercato farmaceutico in dollari (anno 2016): 800 milioni

Spesa farmaceutica pro capite: le stime variano da 90 ai 105 dollari anno. Il 50% è rappresentato da farmaciprescritti su ricetta.Valore del mercato farmaceutico in % del PIL: 1,5%

Principali cause di decesso (nell’ordine): malattie cardiovascolari, tumori, malattie diverse, diabete, malattierespiratorie permanenti. Il 50% della popolazione maschile e l’11% di quella femminile è composta dafumatori. Risultano obesi il 20% degli uomini e il 28% delle donne.

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In Bielorussia, il ruolo dello Stato nella gestione della salute resta preponderante. Le Istituzioni pubbliche copronoLe Istituzioni pubbliche copronocirca il 70% della spesa sanitaria del Paesecirca il 70% della spesa sanitaria del Paese. Negli ultimi anni il Governo di Minsk ha investito molto sia nellamodernizzazione di numerosi ospedali e cliniche sia nella promozione dell’industria farmaceutica locale (linee dicredito agevolate, acquisto di know how e brevetti ecc.).Il 25% delle vendite di farmaci è attualmente coperto dal settore ospedaliero. Il resto passa attraverso i canaliretail. Ma anche il 58% delle farmacie è controllato da gruppi statali. Le farmacie private Le farmacie private però commercializzano il commercializzano il75% dei farmaci importati.75% dei farmaci importati.

Gli acquisti pubblici sono effettuati sia direttamente sia attraverso specifiche aste in cui i produttori locali sonoevidentemente privilegiati. In questo contesto, un ruolo di primo piano è attribuito da due società statali: Pharmaciae Belpharmacia. Anche alcuni ospedali sono dotati di autonomia di acquisto, almeno parziale. I prezzi dei farmaciessenziali acquistati dagli ospedali sono comunque stabiliti dallo Stato.

Ingresso sul mercato

La Bielorussia aderisce alla convenzione internazionale PCT: quindi la registrazione dei brevetti può essere fatta siaseguendo le procedure locali sia quelle WIPO (World Intellectual Property Organization). Dopodiché, il temporichiesto per la registrazione di un nuovo farmaco (che comunque richiede test clinici) è di circa 18 mesi. Il datoscende a 6 mesi per i principi attivi. Il Ministero della Sanità fissa il prezzo massimo di vendita per i farmaci prodottilocalmente e per quelli registrati. Esistono diversi distributori privati, come il gruppo Medvax, che offrono alle casefarmaceutiche straniere anche i diversi servizi di accompagnamento dei prodotti importati fino alla lororegistrazione e approvazione definitiva. Le importazioni di farmaci ammontano a circa 600 milioni di dollari anno. ILe importazioni di farmaci ammontano a circa 600 milioni di dollari anno. IPaesi di provenienza sono, nell’ordine: Germania, Russia, India, USA, Francia, Ungheria, Italia. In termini diPaesi di provenienza sono, nell’ordine: Germania, Russia, India, USA, Francia, Ungheria, Italia. In termini difatturato i gruppi esteri con i valori di vendita più elevati sono Sanofi Aventis, Novartis, e Bayer.fatturato i gruppi esteri con i valori di vendita più elevati sono Sanofi Aventis, Novartis, e Bayer.

Distribuzione

Nel Paese sono insediate circa 5.000 farmacie. Il primo operatore del settore (sia come distributore all’ingrosso cheIl primo operatore del settore (sia come distributore all’ingrosso checome gestore di farmacie) con una quota del 37% del mercato è il gruppo Belpharmaciacome gestore di farmacie) con una quota del 37% del mercato è il gruppo Belpharmacia. La più importante catenastraniera è Apteka Group holding controllata dalla russa Katrin Pharma con una quota del mercato valutata attornoal 7%. I farmaci venduti su ricetta coprono circa il 63% delle vendite. La Bielorussia è il Paese dell’UnioneEconomica Eurasiatica in cui è più diffusa la vendita di generici (49% del mercato) che precedono, nell’ordine i farmaci da banco (41%) e quelli ancora sotto brevetto (11%).

Segmentazione del mercatoSegmentazione del mercato per tipologia di farmaci in milioni di dollari USA

Tipologia di farmaci 2013 2014 2015 2016

generici 500 500 400 400

da banco 400 500 300 300

sotto brevetto 100 100 100 100

I prezzi possono presentare significative differenze rispetto al mercato russoI prezzi possono presentare significative differenze rispetto al mercato russo

Prezzi in dollari di alcuni farmaci diffusi

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Farmaco Bielorussia Russia

Voltaren (gel, 50 gr) 6,9 5,2

Aspirina (10 pastiglie) 3,7 4,1

Nurofen (10 x 200mg) 0,5 1,3

Bromhexina (sol. orale 60 mg) 1,3 2,9

Gruppostad 1,3 2,9

La produzione

Nel 2016 il fatturato complessivo delle aziende farmaceutiche bielorusse è stato di circa 445 milioni di dollariNel 2016 il fatturato complessivo delle aziende farmaceutiche bielorusse è stato di circa 445 milioni di dollari ed èpiù che raddoppiato negli ultimi 7 anni. Si tratta in massima parte di generici. L’occupazione complessiva nelsettore è valutata in 10 mila persone. La produzione destinata al mercato interno ammonta a 330 milioni. Iconsumi complessivi sono valutati attorno agli 800 milioni di dollari e nel 2016 sono leggermente calati (- 4%).

La quota restante è destinata all’esportazione e il dato è in crescita: + 12% del 2016 per un totale di 115 milioni didollari. Mercato di destinazione prevalente: la Russia e in misura minore gli altri Paesi CSI. Meno rilevante l’exportverso mercati più evoluti come gli USA. Mentre il potenziale di crescita maggiore è individuato in direzione diPakistan, Iran Siria, Irak, Asia Centrale.

Le fabbriche farmaceutiche operanti nel Paese sono una trentina ma la maggior parte fa capo ai due gruppi statali Belmedpreparaty e Boìrimed che controllano il 70% del fatturato locale e anche la quota preponderante (attornoal 90%) dell’export. Il livello di innovazione non è molto elevato. Attualmente gli sforzi maggiori in questo campo riguardano i metodidi somministrazione mirata.

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Principali case farmaceutiche presenti in BielorussiaPrincipali case farmaceutiche presenti in Bielorussia

Azienda Fatturato in mln diUSD

Specialità Controllo

Belmedpreparaty

88 C, D, N M Stato

Borisovskiy

/ Borimed

49 B, C Stato

Lekpharm

34 CG,R , Rompharm

(Bulgaria)

Pharmland

Holden

30 S, I, D Medical bv(Paesi Bassi)

Minskintercaps

25 A , AA , Stato

Nesvizh

15 S Stato

C cardiologici, D dermatologici, DD diagnostici, S malattie del sangue, AA Antiallergici, A integratori alimentari, Tantitumorali, I malattie infettive, IS insulina, G patologie gastriche R patologie respiratorie, M malattie delmetabolismo, N patologie neurologiche

Su impulso del Governo le fabbriche farmaceutiche localisono poi impegnate ad acquisire la certificazione GMP. Inparticolare, il Ministero della Sanità gestisce un programma di controlli sul rispetto di queste norme. Un ulterioreobiettivo posto dal Governo è di arrivare a coprire con la produzione nazionale il 50% del fabbisogno del Paese conuno specifico programma di sostituzione delle importazioni. Mentre nel medio periodo si tratterebbe di posizionareil Paese come nuovo polo di sviluppo dell’industria farmaceutica della CSI (Confederazione degli Stati Indipendenti)sul modello della vicina Ucraina le cui aziende hanno ormai un accesso limitato al mercato russo. In realtà, ad oggi,non ci sono insediamenti produttivi diretti nel Paese delle grandi multinazionali farmaceutiche. Sono però in corsodiversi progetti di investimento di dimensioni medio-piccole.

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In fase di avvio è NatiVita, società che nasce da un accordo produttivo tra diversi partner e gestisce una fabbricaper la produzione di generici per la cura del cancro, di malattie autoimmuni e di infezioni gravi. Partecipanoall’iniziativa Natco Pharma (India), Biocad (Russia), un distributore locale (VitVar) e un fondo di investimento lituano(ZIA Valda). L’investimento complessivo è nell’ordine dei 15 milioni di dollari. In corso di valutazione anchel'apertura di uno stabilimento del gruppo Pharmtechnology per la produzione di antibiotici.

Inoltre manifestazioni di interesse per operare nel Paese, attualmente, sono state espresso dalla svizzera Actelion eda un gruppo della Repubblica Ceca (Prime Cella)

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OPPORTUNITA' N.7OPPORTUNITA' N.7

Armenia - Energia: avviata gara perprima centrale fotovoltaica

Avrà una potenza di circa 50 Megawatt e sarà operativa nelAvrà una potenza di circa 50 Megawatt e sarà operativa nel2020. Gestione della gara e controllo dell'iniziatriva2020. Gestione della gara e controllo dell'iniziatrivafaranno capo alla Renewable Energy and Energy Efficiencyfaranno capo alla Renewable Energy and Energy EfficiencyFoundation)Foundation)

Il viceministro per l’energia, Hayk Harutunyan, ha annunciato l’avvio della fase di prequalifica dell’azienda (oconsorzio di aziende) che potranno costruire la prima centrale fotovoltaica del Paese che dovrebbe avere unapotenza di 40-50 Megawatt e che sarà localizza a Masrik nella provincia di Gegharkunik. Le domande dovrannopervenire entro il 17 giugno alla Energy Efficency Foundation. Il contratto finale di assegnazione avverrà su baseDFBOO (Design, Finance, Build, Own, and Operate). L’annuncio si inserisce in un percorso avviato due anni fa dalGoverno, mirato a sviluppare il potenziale fotovoltaico dell’Armenia e più in generale quello delle energierinnovabili, con la creazione di un’apposita Agenzia indipendente (Renewable Energy and Energy EfficiencyFoundation) incaricata di gestire le iniziative in questo settore. Contestualmente è stato redatto un Piano di è stato redatto un Piano diinterventi che dovrebbe essere supportato da finanziamenti per 58 milioni di dollari messi a disposizione da Climateinterventi che dovrebbe essere supportato da finanziamenti per 58 milioni di dollari messi a disposizione da ClimateInvestment Fund, Banca Mondiale e Asian Development BankInvestment Fund, Banca Mondiale e Asian Development Bank, congiuntamente al Governo armeno. La nuovacentrale è il primo impianto di dimensioni rilevanti. Le iniziative di sviluppo dell’energia solare comunque procedonoanche su scala molto più ridotta. Tra queste la realizzazione di un vero e proprio “Villaggio fotovoltaico” in unquartiere della città di Armavir, nella parte orientale del Paese dove sono stati installati un’ottantina di pannellisolari termici su altrettante abitazioni e 25 pannelli fotovoltaici per la produzione, rispettivamente di acqua caldaed energia elettrica. Costo dell’intero programma: 1,5 milioni di dram. Secondo i dati ufficiali riportati da fontigovernative (ministero dell’Energia e infrastruttura) l’irradiamento medio del Paese consente la produzione di1.600/1.700 chilowattora annui per m2 e la potenza installata, con nuove iniziative, dovrebbe raggiungere neiprossimi anni i 1.000 Megawatt.

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