1. NORMATIVA · miglia, perché isogonia e lossodromia divente-rebbero svantaggiose, allungando...
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1. NORMATIVA
2. LA BARCA
26 classificazione e caratteristiche delle unità da diporto 26 lunghezza
26 dislocamento 26 stazza
26 portata 27 carena 27 protezione dello scafo e della carena
28 parti principali dello scafo 29 attrezzatura di coperta 30 struttura dello scafo in legno
32 lo scafo
33 assetto di navigazione
34 trasmissione e linea d’asse 35 motore 37 raffreddamento 38 irregolarità di funzionamento dei motori marini 40 elica 43 effetto evolutivo dell’elica 45 timone
46 effetti del timone sul moto dell’imbarcazione
47 effetti combinati elica-timone
10 programma ministeriale 11 patente nautica 12 imbarcazioni 13 natanti 14 licenza di navigazione
14 bollino blu
14 obblighi e doveri del comandante
16 piano di navigazione 16 calcolo dei consumi
16 navigazione in prossimità della costa
17 norme antinquinamento e protezione dell’ambiente marino 18 aree marine protette 19 autorità marittima 20 attività sportive 20 acquascooter
20 sci nautico 21 sub
22 pesca sportiva in acque libere 23 uso commerciale delle unità da diporto: locazione e noleggio
24 obblighi per tutte le unità
24 le principali sanzioni amministrative
4. CARTEGGIO E NAVIGAZIONE
76 orientamento
77 bussola
79 dalla rv alla prora bussola - le 3 fasi 79 1a fase: la progettazione di rotta, il nord vero e la rotta vera = rv
80 2a fase: nord magnetico, declinazione, prora magnetica = pm
80 IL magnetismo i poli magnetici terrestri
83 3a fase: deviazione, prora bussola = pb
86 utilizzo della parallela
87 utilizzo delle squadrette
3. CARTOGRAFIA E PUBBLICAZIONI
54 coordinate terrestri 54 reticolo 57 lettura delle scale
58 leggere sulla carta le coordinate di un punto 59 riportare in carta le coordinate di un punto 60 scale carte nautiche 61 documenti nautici - carte nautiche
61 aggiornamenti degli aann (avvisi ai naviganti)
62 lettura delle carte nautiche
63 documenti nautici - pubblicazioni
63 carta 1111 int 1
64 il portolano
64 radioservizi per la navigazione
64 carta i.i. 1050
65 segnalamenti marittimi
65 fari
67 le tre portate dei fari
68 fanali: sistema di segnalamento aism-iala 71 navigazione fluviale 72 proiezione (rappresentazione) di mercatore 73 rotta lossodromica 74 proiezione gnomonica
48 ormeggi (attracchi) in banchina
49 ancora
50 regole per l’ancoraggio
51 ancoraggi 52 ancora galleggiante 52 scandagli
6. SICUREZZA
124 dotazioni di sicurezza 128 il triangolo del fuoco
129 norme antincendio 129 incendio a bordo (evento straordinario)
130 falla (evento straordinario) 130 abbandono dell’imbarcazione (evento straordinario)
131 incaglio (evento straordinario)
131 uomo a mare (evento straordinario)
132 radio trasmissioni 133 le tre chiamate
135 g.p.s. (global positioning system)
135 navigazione in cattive condizioni meteomarine
137 il bon ton del navigante 138 bimbi a bordo
5. PREVENZIONE DEGLI ABBORDI IN MARE
106 fanaleria (Regola 20)
107 fanali navi in navigazione a motore 108 fanali navi in navigazione a vela 113 norme di precedenza e gerarchia delle precedenze (Regola 18)
113 NaVIGaZIONE NEI PORTI 114 norme di precedenza unità a motore 116 norme di precedenza unità a vela
117 valutazione rischio di collisione
118 segnalazioni acustiche e luminose 120 quesiti di navigazione notturna e diurna da quiz ministeriali 122 c.i.s. codice internazionale dei segnali
88 rotta e prora
89 corrente e deriva vento e scarroccio effetti sul moto e sulla velocità
90 navigazione stimata
90 calcolo: miglia - velocità - tempo
91 log (contamiglia o solcometro)
91 log moderni 91 basi misurate
92 calcolo delle miglia 93 calcolo della velocità
94 calcolo del tempo (ora d’arrivo e.t.a. Estimated Time of arrival)
96 navigazione costiera rilevamenti veri
99 rilevamento polare il grafometro
99 la stella polare
100 i rilevamenti e il punto nave
8. VELA
147 nomenclatura 148 piano velico
148 alberatura 149 manovre
151 vele 151 lati e angoli delle vele
152 armare le vele
153 azione del vento sulle vele
154 avanzamento e scarroccio
154 andature
156 regolazione delle vele
158 virata 159 abbattuta 160 terzaroli
161 vento apparente e vento reale 162 centro velico e centro di deriva
163 presa di gavitello e recupero uomo a mare
164 navigazione in cappa
165 alberature e vele 166 nodi
7. METEOROLOGIA
140 temperatura umidità e pressione
140 barometro aneroide
140 tendenza barometrica
141 venti
141 nomi dei venti
142 scala beaufort 142 brezze
143 mare e onde
143 scala douglas 144 bollettini meteo 144 articolazione del bollettino meteomar
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FANALI: SISTEMA DI SEGNALAMENTO AISM-IALA
AISM: Associazione Internazionale del Segnalamento Marittimo.IALA: International Association Lighthouse Authorities. Sistema internazionale di segnalamento marittimo che regola nel mondo il linguaggio dei fanali.
I fanali possono essere: luminosi, diurni, acustici:• hannolucidisecondariaimportanzaconlanternemontatesutorrette,piccolitraliccioaltri
supporti, generalmente hanno portate limitate, inferiori a 15 miglia;• anchedigiorno,spenti,dannopreciseindicazioniesonoindividuabilitramiteilcoloreola
struttura fisica;• inzoneconaltaprobabilitàdiformazionedinebbiaifanali(comeifari)portanonautofoni,
sirene,fischi,gongocornidanebbiacheemettonosegnalazioniacusticheconperiodiofasidiverseancheincodiceMorse.
Possono segnalare:• entrateeuscitedaportiecanali;• presenzadisecche;• pericolivari;• puntidisecondariointeresse.
*Imiraglisonooggettimetallicidivarieforme(coni,biconi,sfereocilindri)posizionatisoprala struttura della segnalazione.
Le segnalazioni AISM-IALA sono di 5 tipi:
1. LATERALI 2. PERICOLO ISOLATO 3. ACQUE SICURE 4. SPECIALI 5. CARDINALI
Èunsistemacostituitodastrutturericonoscibiliancheincartanauticaconforme,coloriemiragli*diversi.Lestrutturedeifanalipossonoessere:
BOA MEDA DROMO GAVITELLO
Sistemi galleggianti ancorati al fondo.
Strutture rigide solidali al fondo,
ma emergenti dall’acqua.
Strutture fisse a terra.
Piccoleboetemporanee.
CONICHE SFERICHE A FUSO AD ASTA SPESSO CON MIRAGLI E LUCE
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CARDINALISistemadisegnalamentosustrutturegialleenere(YB=yellow-black)riconoscibilidigiornoperlacombinazionedeiduecolorieperl’orientamentodeiduemiraglidiformatriangolare,quandoesposti (nonsempre);dinottehanno lucebiancascintillanteadiversa frequenza.IndicanosempreilPASSAGGIOSICUROrispettoall’orientamentodeipunticardinali(NORDESTSUDOVEST).
Per riconoscerli osservare: 1. L’orientamento dei due miragli - 2. I colori - 3. I gruppi di scintillii
Peridentificarelesegnalazionicardinalinotturnesiimmaginidisovrapporreorologioebussola:
EST=3:dinotteEvieneindicatodagruppidi3 scintillii.SUD=6:dinotteSvieneindicatodagruppidi6 scintillii(+1lampolungo).OVEST=9:dinotteWvieneindicatodagruppidi9 scintillii. NORD=12:dinotteNvieneindicatodascintillio continuato(>12).
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3. CARTOGRAFIA E PUBBLICAZIONI
NAVIGAZIONE FLUVIALE
• Seguireleindicazionisegnaletichesullespondeeinalveo.• Halaprecedenzachihacorrenteapoppa(sitrovainfavoredicorrente).• L’usodell’ancoraèconsentitosoloincasodiemergenzaecomunquefuoridallerottedi
allineamento.• Èobbligatorio,innavigazionenotturna,avereabordounproiettorealuceanabbagliante
orientabile(perl’osservazionedellasegnaletica,l’attraccoecc.).• Gliattracchivannoeffettuatisemprecontrocorrente.• Ogniunitàdeveemettereunsuonolungoinprossimitàdianse,gomitieinqualsiasicaso
discarsavisibilità.L’eventualeunitàpresentedallaparteoppostadeverispondereemet-tendoasuavoltaunsuonolungo.
3. CARTOGRAFIA E PUBBLICAZIONI
SEGNALI DI SPONDA
Segnale di CHIAMATA:
dirigersi verso la sponda.
Segnale di RIMANDO:
abbandonare la sponda
Segnale di CHIAMATA E
RIMANDO: dirigersi verso la
sponda e abbandonarla
immediatamente.
Segnale di PROSECUZIONE:proseguire lungo la
sponda
Segnale di SCOSTATA:
allontanarsi dalla sponda e rientrare immediatamente
SEGNALI IN ALVEO
Segnale di PERICOLO
Effettuare cauta navigazione.
IN DISCESALasciare alla pro-
pria sinistra.
IN SALITALasciare alla
propria destra.
IN DISCESALasciare alla propria
destra.
IN SALITALasciare
alla propria sinistra.
Un ROMBO GIALLO indica l’arcata del ponto sotto la quale passare in sicurezza
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PROIEZIONE (RAPPRESENTAZIONE) DI MERCATORE
N.B.Siconsigliaall’allievodi rimandare lostudiodellaproiezionediMercatoredopoaveraffrontatoilcapitolorelativoalcarteggio.
Le carte da navigazione sono rappresentazioni di Mercatore della proiezione cilindricacentrale (si trovascrittoanchesulla testatadellacartastessa).Kremer,detto ilMercatore,cartografo fiammingodelXVIsecolo,perfezionò lagiànotaProiezioneCilindricaCentrale:lasuperficiedellaTerraeilreticoloconvenzionalevengonoproiettatidaunafonteluminosaimmaginaria,dalcentrodellaTerra,suuncilindrodicartaavvoltoallaTerrastessa,conilfogliotangentel’equatore.Sulletestatedellecartemercatorianevieneindicatalalatitudinedelparallelomediodellazonarappresentata;Scala=u/U,dove“u”èilmodulodellacartae“U”èla lunghezza di 1’ di arco di longitudine sulla terra alla latitudine del parallelo diriferimento.
Osserviamolaproiezione Nederivaunacartaconleseguenticaratteristiche:
Lasuperficiesfericadellaterraviene“deformata”eresa piana.
permette la navigazione piana(ancheseinrealtàsinavigasuunasuperficiesferica).
L’unica linea del reticolo che ha mantenuto pro-porzioni e posizione è la linea dell’equatore: tutti gli altri paralleli vengono proiettati con unalunghezza uguale alla circonferenza dell’equatore mentre sulla Terra le loro circonferenze diven-tano sempre più piccole nell’avvicinarsi ai poli.Inoltre i paralleli, rappresentati da linee rette, pur mantenendo il parallelismo tra di loro, non sono più equidistanti; in direzione dei poli aumenta la distanza tra un parallelo e l’altro (la luce proiettasulfoglioiparallelisemprepiùdistantitraloro).I meridianinonconvergonopiùaipolimavengonoproiettati sul foglio, equidistanti, paralleli tra loro e perpendicolari ai paralleli. Mantengono la loro posizione originale solo sul punto di intersezione con l’equatore*.
Le latitudini sono crescenti:ladistanzatra2paral-leli (1°) sulla carta di Mercatore “cresce”, cioèaumenta,dall’equatoreversoipoli,mamantieneil valore della misura (1°); la scala di latitudinecrescente, rapportandosi alle reali misure terre-stri, elimina la distorsione della proiezione (siadilatitudinechedilongitudine)percuièl’UNICAscala che deve essere utilizzata per le misure ele distanze (1’= 1 miglio = 1 nodo). L’aumentodell’ampiezzadelprimo,dall’equatoreversoipoli,èvisibilesututtelecartenautiche.
* La scala delle longitudini può essere usata come scala di misura solo all’altezza dell’equatore. Infatti ilprimodi longitudine,ancheadiverse latitudini,rimane di ampiezza costante.
73
3. CARTOGRAFIA E PUBBLICAZIONI3. CARTOGRAFIA E PUBBLICAZIONI
LOSSODROMIA e ISOGONIA
Tutte le linee che compongono il reticolo, nella proiezione di Mercatore, vengono rese perpen-dicolari tra di loro. Nella navigazione con rottalossodromica (rettifica delle lossodromie–lineecurve) tutte le linee di rotta che sulla superficieterrestre sono curve (data la superficie sferica)diventanorette(siprogetta lanavigazionesudiunpiano).L’isogonia è un’altra caratteristica della rotta lossodromica: (uguaglianza fra gli angoli sullacartaesullaTerra) tutte le lineecherappresen-tanoangolazionihannovalorecostante, lerottetagliano con angoli costanti tutti i meridiani.
LOSSODROMIA SU PROIEZIONE DI MERCATORE
LOSSODROMIA (dalgreco“percorsosghembo”)
Arco di distanza che definisce un percorso tra 2 punti (A e B) che non è il più breve, perchéla rotta lossodromica, isogona da progettazio-ne in carta, sulla Terra, mantanendo l’isogonia (tagliandoconangolocostantetuttiimeridiani),assume una forma curva assimilabile a unaspirale sferica. Comunque la rotta lossodromica ,isogona, rappresenta il percorso più facile da seguire.
1° LIMITE Èsconsigliabileeffettuarenavigazionioltre le 300 miglia, perché isogonia e lossodromia divente-rebberosvantaggiose,allungandoconsiderevol-menteilpercorso(3,8%inmedia).
2° LIMITE Non è possibile utilizzare le carte di Mercatore,e quindi effettuare una rotta lossodromica, oltre il 70° di latitudine siaNcheSpoiché lecalottepolari vengono proiettate all’infinito e divente-rebbe infinita anche la lunghezza del primo dilatitudineinprossimitàdeipoli.
LOSSODROMIA SULLA TERRA
N.B.Èperòpossibilenavigareconrottalossodromicaancheoltreil70°dilatitudineeconrottedilun-ghezzasuperiorealle300migliaquandosinavigaperCERCHI MASSIMI (000° o 180° - tutti i meridiani sono archi di cerchio massimo - e 090° o 270° solo sull’equatore, perché su queste rotte è costante l’isogonia). In tutti gli altri casi si progetta la rotta su carte GNOMONICHE per poi riportarle sulle carte di Mercatore come spezzate di lossodromia.
ROTTA LOSSODROMICA: È LA ROTTA TRACCIATA SULLE CARTE DI MERCATORE
106
FANALERIA (Regola 20)
Quando due navi1 sono in vista l’una dell’altra, tramite l’osservazione dei fanali possono gestire le precedenze per evitare gli abbordi in mare. Le regole internazionali, redatte in francese e dettate dalle Norme del regolamento per prevenire gli abbordi in mare, sono rico-nosciute ovunque nel mondo. I fanali a bordo si devono accendere dal tramonto all’alba (per sicurezza si accendono mezz’ora prima del tramonto e si spengono mezz’ora dopo l’alba) e sempre in caso di abbassamento della visibilità. I fanali sono obbligatori per tutte le unità in navigazione notturna oltre 1 miglio dalla costa. Tutte le unità viste da qualsiasi lato mostrano almeno una luce; questo le rende visibili a 360° cioè a giro d’orizzonte. 1 Per convenzione, con il termine nave si intende qualsiasi unità, sia a vela che a motore.
FANALE (Regola 21)SETTORI DI VISIBILITÀ
COLORESI
ACCENDONO
DISTANZA MINIMA DI VISIBILITÀ (Regola 22)
< 12 m < 50 m > 50 m
Fanale di tEstA d’ALbERo
orientato verso prua, centrato sulla linea prua/poppa
225° Bianco
Su tutte le unità in
navigazione mosse da macchine
2 miglia
5
miglia36
miglia
Fanali divIA LAtERALI
visibiliI da prua fino oltre
il traverso
Dritta112°,5 verde
Sinistra 112°,5 rosso
Con barca in
navigazione
con abbrivio2
1miglio
2miglia
3 miglia
Fanale di poppAvIA
o coronamento, orientato verso
poppa, più vicino possibile alla poppa
135° bianco
Con barca in
navigazione
con abbrivio2
2miglia
2miglia
3miglia
2 Per abbrivio si intendono tutti i movimenti inerziali dovuti all’effetto del vento, della corrente o del moto ondoso e i movimenti residui immediatamente conseguenti alla messa in folle dell’invertitore o allo spegnimento dei motori.3 Per le unità >12m e <20m il fanale di testa d’albero deve avere una portata di 3 miglia.
107
5. PREVENZIONE DEGLI ABBORDI IN MARE
107
FANALI NAvI IN NAvIGAZIoNE A MotoRE Per nave in navigazione si intende una unità che non è all’ancora, non è ormeggiata alla riva né incagliata. Le stesse regole devono essere osservate per gli idrovolanti liberi di galleggiare.
UNITÀ A MOTORE LUNGHEZZA SCAFO FANALERIA MINIMA OBBLIGATORIA
Unità inferiori a 7 metri con
velocità max di 7 nodi
• Un unico fanale bianco di 360°
(idonea una torcia; sono facoltativi i fanali laterali di via anche riuniti in
un unico fanale combinato)
Regola 23 c (ii)
Unità inferiori a 12 metri
Un unico fanale combinato con:
• 1 fanale bianco di 360° (per testa d’albero e poppavia, anche non allineato all’asse longitudinale)
• 2 fanali laterali di via, anche riuniti in un unico fanale.
Regola 23 c Regola 21 b
Unità inferiori a 20 metri
• 1 fanale di testa d’albero
• 2 fanali di via laterali (anche combinati in un unico fanale verde e rosso)
• 1 fanale di poppavia
Regola 23 Regola 21 b
Unità inferiori a 50 metri
• 1 fanale di testa d’albero
• 2 fanali di via laterali
• 1 fanale di poppavia
Regola 23 a
Unità superiori a 50 metri
• 2 fanali di testa d’albero (1 a prua e 1 a poppa più alto di 4,5m rispetto a quello di prua)
• 2 fanali di via laterali
• 1 fanale di poppavia
Regola 23 a (ii)
108
FANALI NAvI IN NAvIGAZIoNE A vELA
UNITÀ A VELA LUNGHEZZA SCAFO FANALERIA MINIMA OBBLIGATORIA
Unità inferiori a 7 metri
• Un unico fanale bianco a 360°;
(idonea una torcia; facoltativi i fanali laterali di via e poppavia anche riuniti in un unico fanale
combinato)
Regola 25 d
Unità inferiori a 20 metri
Un unico fanale combinato (esposto più in alto possibile) con:
• fanali di via laterali e fanale di poppavia
oppure
• 2 fanali di via laterali, anche riuniti in un unico fanale
• fanale di poppavia
Regola 25 b
Unità superiori a 20 metri
• 2 fanali di via laterali
• 1 fanale di poppavia
Regola 25 a
L’unità a vela in navigazione a motore diviene a tutti gli effetti un’unità a motore (è mossa da macchine) quindi deve mostrare:
• 1 fanale di testa d’albero (2 se > 50m con 1 a prua e 1 a poppa più alto di 4,5m)
• 2 fanali di via laterali
• 1 fanale di poppavia
(Regola 25 e) Di giorno un’unità a vela che naviga a motore con una o più vele a riva deve esporre un cono con vertice verso il basso.
Tutte le unità a vela che NoN mostrano altri fanali in testa o in prossimità della testa dell’albero possono mostrare 2 fanali facoltativi di 360° allineati in verticale, rosso sopra e verde sotto(Regola 25 c).
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5. PREVENZIONE DEGLI ABBORDI IN MARE
NAVE A PROPULSIONE MECCANICA > 12 METRI e < 50 METRI (Regola 23 a)
dI NottE 1 Le unità in navigazione a propulsione meccanica (anche le barche a vela se mosse da macchine, in navigazione a motore) mostrano, oltre ai fanali di via laterali e il poppavia, 1 fanale di testa d’albero bianco di 225°. Se una nave a motore ha le macchine ferme e non è in alcun modo vincolata alla terra, deve spegnere il fanale di testa d’albero e lasciare accesi i soli fanali di via (poppavia e via laterali).
NAVE A PROPULSIONE MECCANICA > 50 METRI (Regola 23 a (ii))
dI NottE Oltre ai fanali laterali di via e di poppavia, mostra 2 fanali bianchi di testa d’albero di 225° ognuno, entrambi centrati sulla linea prua/poppa: 1 a prua, 1 verso poppa, quest’ultimo posizionato 4,5m più in alto rispetto a quello di prua. Tutte le navi che trasportano merci pericolose, in navigazione o all’ancora, devono mostrare: dI GIoRNo una bandiera rossa; dI NottE un fanale rosso di 360°.
RIMORCHIO2 < 200 METRI (200m da poppa a poppa) (Regola 24 a)
dI NottE Una nave che rimorchia una o più navi e la lunghezza del rimorchio dalla poppa dell’unità rimorchiante alla poppa dell’ultima unità rimorchiata è inferiore a 200m, mostra 2 fanali bianchi di 225° di testa d’albero in linea verticale. Oltre al fanale di poppavia bianco di 135° mostra in linea verticale 1 fanale di poppavia giallo di 135°. La nave rimorchiata deve mostrare esclusivamente i fanali di via
laterali verde e rosso di 112°,5 e il poppavia bianco di 135° 2.
RIMORCHIO2 > 200 METRI (200m da poppa a poppa) (Regola 24 a, v, e (iii))
dI NottE Una nave che rimorchia una o più navi e la lunghezza del rimorchio dalla poppa dell’unità rimorchiante alla poppa dell’ultima unità rimorchiata è superiore a 200m, mostra, oltre ai fanali laterali di via e il doppio poppavia giallo e bianco, 3 fanali di testa d’albero bianchi di 225° in linea verticale. La nave o le navi rimorchiate devono mostrare i regolamentari fanali di via, via laterali e poppavia 3.
dI GIoRNo Tutte le unità (rimorchiante e rimorchiate) devono mostrare un segnale a bicono visibile a giro d’orizzonte.
1 Si intende anche in condizioni di visibilità ridotta.2 Il rimorchiatore, oltre ai fanali descritti sopra, può esporre anche i fanali e le corrispettive segnalazioni diurne della nave che ha difficoltà di manovra. (vedi p. 112)Se una nave spinge in avanti un’altra nave, le due navi diventano un’unica unità composta (sono rigidamente con-nesse), quindi devono mostrare i fanali prescritti per navi in navigazione inferiori o superiori a 50m (Regola 24 b).
114
NORME DI PRECEDENZA UNITÀ A MOTORE
Le unità a motore DEVONO DARE PRECEDENZA:• atutteleunitàconsegnalazionispeciali,alleunitàdiprontosoccorso,ordinepubblicoe
vigilanzaconlampeggiatorebluaccesoenelleacqueinternealleunitàadibitealtrasportopubblico;
• alleunitàavelainnavigazioneavela,purchénoninrottaraggiungente;• allebarchearemi;• alleunitàcheeffettuanoloscinautico.• alleunitàconLFTsuperiorea20mquandosonoinnavigazioneall’internodeglischemidi
separazionedeltraffico (vedi p. 63); NB: la manovra per dare precedenza deve essere decisa, tempestiva ed evidente
Generalmentetraunitàinnavigazioneamotorehadirittodiprecedenzachiprovienedadritta.Nell’esempiosottohadirittodiprecedenzal’unitàB.
L’unitàBprocedemantenendorottaevelocità.L’unitàAanticipalamanovraaccostandoadrit-taperpassareapoppadiB.
Inquestomodol’unitàApasseráinpienasicurezzaapoppadell’unitàB.
ECCEZIONALMENTEse,ormaicondistanzetropporidotte,l’unitàAprovenientedasinistranondovessedarelaprecedenzaall’unitàB…
…l’unitàBnondeveaccostareasinistraneltentativodipassareapoppadiA,emette5suonibrevi(vedi p. 118)eseAnondásegnodiintesa...
...persicurezzal’unitàBdeveaccostareadritta.L’accostatasulladrittaèsemprelamanovramiglioredaeffettuare.
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5. PREVENZIONE DEGLI ABBORDI IN MARE
TRA BARCHE A MOTORE CON ROTTE PARALLELE
In casi come questo tutte le unitàdevonoprocederesullelororispettiverotteconvelocitàdisicurezza.
TRA BARCHE IN NAVIGAZIONEA MOTORE CON ROTTE OPPOSTE
Entrambeleunità,siaAcheB,devonoaccostareallapropriadrittaperesclu-dereilrischiodicollisione.
ROTTA RAGGIUNGENTE
L’unitàAè inrottaraggiungenteper-chéraggiungel’unitàBentroilsettoredi visibilità di 135° del fanale biancodipoppavia.
NB: l’unità raggiungente non ha mai diritto di precedenza.
L’unità raggiungente A vede il solofanale di poppavia (non vede i fanalilateralichesonovisibilisolodaprorafinoltreiltraversoperulteriori22,5°),nonhamaidirittodiprecedenza,nem-menoseAfosseun’unitàinnavigazio-ne sotto vela che raggiunge un’unitàmossadamacchine,epersorpassaredevechiedereilconsensoconisegna-liacusticidisorpasso(vedi p. 118).
L’unità A acquisisce diritto di prece-denza solo se si avvicina all’unità Binvistadelsettoreverdedi112,5°delfanalelateralediviadidritta.
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