1 LAPPLICAZIONE DELLA SOCIOLOGIA SANITARIA AL CAMBIAMENTO DELLA CULTURA ALIMENTARE RIFLESSIONI SUI...
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dott. Pietro Bottura 1
L’APPLICAZIONE DELLA SOCIOLOGIA SANITARIA AL CAMBIAMENTO DELLA
CULTURA ALIMENTARE
RIFLESSIONI SUI DATI RACCOLTI
a cura dia cura di
dott. Pietro Botturadott. Pietro Bottura
dott. Pietro Bottura 2
Nel complesso rapporto tra sistema sociale e attore sociale
trova fondamento l’analisi sociologica
La sociologia viene applicata allo studio dei fenomeni umani e sociali concernenti la salute
dott. Pietro Bottura 3
Variabili socio - demograficheVariabili socio - demografichee sociali nelle diverse aree della Provincia e sociali nelle diverse aree della Provincia di Mantova hanno indotto modificazioni di Mantova hanno indotto modificazioni
importanti nei consumi alimentariimportanti nei consumi alimentari
Influiscono certamente sui cambiamenti dei Influiscono certamente sui cambiamenti dei consumi alimentari, nonché sullo stile di consumi alimentari, nonché sullo stile di
vita:vita:
L’organizzazione del lavoroL’organizzazione del lavoroL’aumento di consumo dei pasti fuori casaL’aumento di consumo dei pasti fuori casaLa maggiore offerta delle mense La maggiore offerta delle mense scolastichescolasticheL’affermarsi della grande distribuzioneL’affermarsi della grande distribuzione
dott. Pietro Bottura 4
Molti studi condotti in questi anni sembrano essere concordi nel mettere in relazione
l’aumento dell’obesità e delle patologie croniche ad essa correlate con la esposizione dei soggetti
in età pediatrica ad azioni pubblicitarie di marketing alimentare
Nel 2003 una ricerca della Food Standards Agency, l'autorità britannica per la sicurezza
alimentare, evidenziava che:il cibo è l'elemento dominante nella pubblicità che ha per target i bambini;
le cinque categorie di prodotti più pubblicizzati sono: soft drink, cereali zuccherati, dolciumi in
generale, merendine e fast food;l'alimentazione pubblicizzata contrasta fortemente con quella raccomandata
dott. Pietro Bottura 5
• In Italia attualmente:
• il 20% di tutti gli spot TV si rivolge direttamente ai bambini;
• la fetta più consistente della pubblicità, più di un quarto, riguarda generi
alimentari;• il 70% dei generi alimentari pubblicizzati riguarda merendine, bevande zuccherate,
dolciumi in genere;• il 49% degli spot in programmi dedicati ai
ragazzi riguarda cibi ricchi di grassi e zuccheri;
• la percentuale raggiunge il 70% se si includono quelli ricchi di sodio;
• solo il 2% sono i messaggi pubblicitari dedicati a frutta e verdura.
dott. Pietro Bottura 6
L’atto alimentare da una dimensione conviviale, la tavola, diventa sempre più
bisogno informale, di evasione dalla rigidità delle norme, ciò che e bello da vedere e da mostrare esprime scelte
alimentari positive
Secondo l’indagine Multiscopo dell’Istat sulle famiglie “Aspetti della vita
quotidiana” del 2003, l’abitudine di consumare pasti fuori casa inizia già nelle
prime fasi di vita
Il 55% dei bambini di età compresa fra i 3 e 5 anni pranza nelle mense scolastiche
dott. Pietro Bottura 7
Sulla mappa degli orientamenti delle famiglie nell’area dei consumi, costituita
sui determinanti sociali, culturali e ambientali, possiamo proiettare il rischio
relativo per dell’obesità
L’incidenza dell’obesità infantile è in rapida crescita in tutto il mondo
industrializzato, in Italia un bambino su quattro è in sovrappeso o obeso
Il rischio per i bambini obesi di divenirlo da adulto varia tra 2 e 6,5 volte rispetto ai bambini non
obesi
dott. Pietro Bottura 8
I possibili meccanismi da prendere in considerazione per
analizzare l’obesità infantile sono:
> Fattori organici> Fattori socio - ambientali
> Fattori epigenetici
dott. Pietro Bottura 9
Fattori socio – ambientaliFattori socio – ambientali
Tra questi si possono considerare:Tra questi si possono considerare:
Attività extra scolastiche prevalentemente Attività extra scolastiche prevalentemente sedentariesedentarie
Livello socio-economicoLivello socio-economicoCondizioni etnico culturaliCondizioni etnico culturali
Errato comportamento alimentareErrato comportamento alimentare
dott. Pietro Bottura 10
E’ importante l’ analisi del comportamento alimentare perché
le abitudini formatesi possono avere un impatto sulla salute
La corretta distribuzione dei pasti nella giornata alimentare diventa
fondamentale
dott. Pietro Bottura 11
Obiettivo di questo studio pilota è fornire una prima
lettura su consumi e abitudini alimentari degli
alunni
dott. Pietro Bottura 12
Gli alunni sono stati raggruppati in due classi di età scolare: 7-11 e 12-
14
E’ stato somministrato un diario alimentare settimanale, per rilevare
alimenti e bevande consumate rispettivamente nella colazione ed
alla merenda di metà mattina
I risultati sono stati divisi tra settimana e fine settimana
dott. Pietro Bottura 13
Istituto Comprensivo 2 di Castiglione delle Stiviere
Scuola primaria “S.Pietro” e Scuola secondaria di 1° grado “Don Milani”
Totale Alunni n. 843
Alunni compresi nella fascia di età 7-11 anni n. 408
Alunni compresi nella fascia di età 12-14 anni n. 435
Campione studiato nella fascia di età 7-11 anni n. 237
Campione studiato nella fascia di età 12-14 anni n. 145
Alunni totali studiati n. 382 su n. 843 totali
dott. Pietro Bottura 14
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00
Latte
Brioche/merendina/biscotti
Cereali
The
Non mangio
Pane e Nutella
Fette biscottate
Succhi di frutta (confezionati)
Yogurt
Frutta fresca
Schiacciata e schaicciatina
Spremute
Pane burro e marmellata
Tost/pizzaco
nsu
mi
percentuali
fine settimana
settimana
dott. Pietro Bottura 15
Alcune Evidenze nella Scuola Alcune Evidenze nella Scuola PrimariaPrimaria
Prima colazionePrima colazione Scarsa attenzione alla sua importanza o consumo in modo
affrettato
Il 25-30% degli alunni inizia la giornata senza mangiare nulla
Vi è una significativa percentuale di soggetti che consuma cibi ad
alta densità energetica (brioche e merendine) che non saziano
dott. Pietro Bottura 16
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00
Brioche/merendina
Succhi di frutta (confezionati)
Schiacciata/focaccia
Crackers
Tè
Panino con salume/formaggio
Acqua
Patatine fritte (confezionate)
Non mangio
Frutta fresca
Barrette al cioccolato
Biscotti
Yogurt co
nsum
i
percentuali
fine settimana
settimana
dott. Pietro Bottura 17
Alcune Evidenze nella Scuola Alcune Evidenze nella Scuola PrimariaPrimaria
Merenda di metà mattinaMerenda di metà mattinaLo spuntino di metà mattina non è
inteso come un “rompifame” rinforzativo della colazione
Dal 40 al 60% degli alunni consumano cibi ricchi di calorie e grassi tra cui rientrano focacce, patatine fritte, schiacciatine ed
alimenti analoghiBasso consumo di frutta fresca Alto consumo di bevande dolci e
succhi di frutta anziché acqua
dott. Pietro Bottura 18
Alcune Evidenze nella Scuola Alcune Evidenze nella Scuola
secondaria di 1° gradosecondaria di 1° grado Prima colazionePrima colazione
I consumi confermano sostanzialmente quanto già rilevato per la scuola primaria
Differenze si riscontrano nelle abitudini del fine settimana dove si nota meno
consumo di latte,pizze e focacce,yogurt,spremute
Probabilmente il risveglio posticipato porta ad accorpare colazione, spuntino di
metà mattina e pranzo nel cosiddetto “brunch”
dott. Pietro Bottura 19
0 5 10 15 20 25 30 35
Latte
Biscotti
Cereali
Brioche/merendina
The
Spremute
Fette biscottate
Non mangio
Yogurt
Succhi di frutta (conf.)
Frutta fresca
Pane burro e marmellata
Toast/prosciutto cotto/formaggio
Pane e Nutella
schacciata e schaicciatina
Pizzaco
nsu
mi
percentuali
fine settimana
settimana
dott. Pietro Bottura 20
Alcune Evidenze nella Scuola secondaria Alcune Evidenze nella Scuola secondaria
di 1° gradodi 1° grado Merenda di metà mattinaMerenda di metà mattina
I consumi confermano sostanzialmente quanto già rilevato
per la scuola primaria
Tuttavia si rileva in questa fascia di età un consumo, nel corso della
settimana, di alimenti sproporzionati al reale fabbisogno nutrizionale (pizze, focacce, pane e salumi..)
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0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00
Focaccia/schiacciata
Non mangio
Panino con salume/fomaggio
Brioche/merendina
Tè
Crackers
Succhi di frutta (confezionati)
Barrette al cioccolato
Panino con cioccolato/marmellata
Patatine fritte (confezionate)
Acqua
Frutta fresca
Pizza
con
sum
i
percentuali
fine settimana
settimana
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Si verifica il seguente circolo Si verifica il seguente circolo vizioso:vizioso:
Niente prima Niente prima colazionecolazione
Cena molto Cena molto
abbondanteabbondante Debolezza nellaDebolezza nellatarda mattinatatarda mattinata
Scarso appetito Scarso appetito a pranzoa pranzo
Merenda moltoerenda moltoabbondanteabbondante
dott. Pietro Bottura 23
AZIONI POSSIBILI
- promuovere la realizzazione di nuovi progetti integrati
- coinvolgere attivamente le famiglie, nella attivamente le famiglie, nella modificazione dell’attuale modello modificazione dell’attuale modello comportamentale di riferimentocomportamentale di riferimento
- - sviluppare una coscienza critica nei una coscienza critica nei confronti dei messaggi pubblicitariconfronti dei messaggi pubblicitari
dott. Pietro Bottura 24
Obiettivi Generali:Obiettivi Generali:
Riconoscere che:Riconoscere che:• La 1° colazione è un pasto La 1° colazione è un pasto
importante e necessario importante e necessario • I benefici di una corretta I benefici di una corretta
ripartizione giornaliera del ripartizione giornaliera del cibo e del ruolo dello spuntino cibo e del ruolo dello spuntino durante la mattinatadurante la mattinata
• È importante consumare frutta È importante consumare frutta e verdura tutti i giornie verdura tutti i giorni
dott. Pietro Bottura 25
Obiettivi Specifici: Obiettivi Specifici: Il soggetto riconosce :Il soggetto riconosce : che è in grado di scegliere gli alimenti che è in grado di scegliere gli alimenti
più adatti per una colazione appropriatapiù adatti per una colazione appropriata i fattori che influenzano la scelta dello i fattori che influenzano la scelta dello
spuntino e comprende che può spuntino e comprende che può assumere spuntini gustosi ma anche assumere spuntini gustosi ma anche equilibratiequilibrati
i diversi tipi di frutta e verdura, con le i diversi tipi di frutta e verdura, con le relative caratteristiche organolettiche e relative caratteristiche organolettiche e nutrizionalinutrizionali
dott. Pietro Bottura 26
Obiettivi specifici: Obiettivi specifici:
Il soggetto:Il soggetto: Sa esercitare una funzione critica Sa esercitare una funzione critica
rispetto ai messaggi pubblicitaririspetto ai messaggi pubblicitari È consapevole dell’influenza che i È consapevole dell’influenza che i media esercitano sulle sue scelte e media esercitano sulle sue scelte e si impegna a consumare alimenti si impegna a consumare alimenti
che ha analizzato criticamenteche ha analizzato criticamente È consapevole di come il consumo È consapevole di come il consumo
di frutta e verdura sia influenzato di frutta e verdura sia influenzato dal contesto socioeconomico, dal contesto socioeconomico,
geografico e dai mediageografico e dai media
dott. Pietro Bottura 27
Nostro obbiettivo è un circolo Nostro obbiettivo è un circolo virtuoso:virtuoso:
Cena Cena
equilibratequilibrataa
MerendMerenda a
leggeraleggera
Nutriente Nutriente prima prima colazionecolazione
Spuntino del Spuntino del mattino leggeromattino leggero
Pranzo Pranzo equilibrato equilibrato consumato conconsumato conappetitoappetito
dott. Pietro Bottura 28
GRAZIE GRAZIE DELL’ ATTENZIONEDELL’ ATTENZIONE