05 Salvezza Cristianesimo e Religioni

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CRISTIANESIMO E RELIGIONI SALVEZZA PER TUTTI (spunti di riflessione a partire dal Concilio Vaticano II) Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Per questo la Chiesa… ..per questo la presenza della Chiesa, “sacramento universale” della salvezza, volta a svelare e realizzare il mistero dell’amore di Dio verso l’uomo (cfr. Gaudium et spes, Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo – GS 41); “Benché quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede « senza la quale è impossibile piacergli» (Eb 11,6), è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme suo sacrosanto diritto, diffondere il Vangelo.” (Ad Gentes, Decreto sull’attività missionaria della Chiesa - AG 7); “In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la giustizia (cfr. At 10,35). Tuttavia Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse secondo la verità e lo servisse nella santità.” (Lumen gentium, Costituzione dogmatica sulla Chiesa – LG 9); “il popolo messianico, pur non comprendendo effettivamente l'universalità degli uomini e apparendo talora come un piccolo gregge, costituisce tuttavia per tutta l'umanità il germe più forte di unità, di speranza e di salvezza. Costituito da Cristo per una comunione di vita, di carità e di verità, è pure da lui assunto ad essere strumento della redenzione di tutti” (LG 9); La Chiesa, procedendo dall'amore dell'eterno Padre , fondata nel tempo dal Cristo redentore, radunata nello Spirito Santo, ha una finalità salvifica ed escatologica che non può essere raggiunta pienamente se non nel mondo futuro. […]cammina insieme con l'umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena; essa è come il fermento e quasi l'anima della società umana , destinata a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio. Tale compenetrazione […] non può certo essere percepita se non con la fede; resta, anzi, il mistero della storia umana, che è turbata dal peccato fino alla piena manifestazione dello splendore dei figli di Dio.”(GS 40);

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CRISTIANESIMO E RELIGIONI

SALVEZZA PER TUTTI

(spunti di riflessione a partire dal Concilio Vaticano II)

Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Per questo la Chiesa…

..per questo la presenza della Chiesa, “sacramento universale” della salvezza, volta a

svelare e realizzare il mistero dell’amore di Dio verso l’uomo (cfr. Gaudium et spes,

Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo – GS 41);

“Benché quindi Dio, attraverso vie che lui solo conosce, possa portare gli uomini che

senza loro colpa ignorano il Vangelo a quella fede « senza la quale è impossibile

piacergli» (Eb 11,6), è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme suo

sacrosanto diritto, diffondere il Vangelo.” (Ad Gentes, Decreto sull’attività missionaria

della Chiesa - AG 7);

“In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la giustizia

(cfr. At 10,35). Tuttavia Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e

senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse

secondo la verità e lo servisse nella santità.” (Lumen gentium, Costituzione dogmatica

sulla Chiesa – LG 9);

“il popolo messianico, pur non comprendendo effettivamente l'universalità degli uomini

e apparendo talora come un piccolo gregge, costituisce tuttavia per tutta l'umanità il

germe più forte di unità, di speranza e di salvezza. Costituito da Cristo per una

comunione di vita, di carità e di verità, è pure da lui assunto ad essere strumento della

redenzione di tutti” (LG 9);

La Chiesa, procedendo dall'amore dell'eterno Padre , fondata nel tempo dal Cristo

redentore, radunata nello Spirito Santo, ha una finalità salvifica ed escatologica che

non può essere raggiunta pienamente se non nel mondo futuro. […]cammina insieme con

l'umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena; essa è come

il fermento e quasi l'anima della società umana , destinata a rinnovarsi in Cristo e a

trasformarsi in famiglia di Dio. Tale compenetrazione […] non può certo essere

percepita se non con la fede; resta, anzi, il mistero della storia umana, che è turbata

dal peccato fino alla piena manifestazione dello splendore dei figli di Dio.”(GS 40);

“La Chiesa è persuasa che, per preparare le vie al Vangelo, il mondo può fornirle in vario

modo un aiuto prezioso mediante le qualità e l'attività dei singoli o delle società che lo

compongono.” (GS 40).

L’unica Chiesa di Cristo, “costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa

cattolica,” […]”ancorché al di fuori del suo organismo si trovino parecchi elementi di

santificazione e di verità” (LG 8).

La Chiesa corpo di Cristo, figura mediatrice in Cristo (testimone) e via della salvezza…

“Il santo Concilio basandosi sulla sacra Scrittura e sulla tradizione, insegna che questa

Chiesa peregrinante è necessaria alla salvezza. Solo il Cristo, infatti, presente in

mezzo a noi nel suo corpo che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza” (LG

14).

“La Chiesa infatti ha il compito di rendere presenti e quasi visibili Dio Padre e il Figlio

suo incarnato, rinnovando se stessa e purificandosi senza posa sotto la guida dello

Spirito Santo. Ciò si otterrà anzi tutto con la testimonianza di una fede viva e adulta,

vale a dire opportunamente formata a riconoscere in maniera lucida le difficoltà e

capace di superarle. […]Di una fede simile han dato e danno testimonianza sublime

moltissimi martiri.” (GS 21).

..e le religioni non-cristiane?

“Quanto a quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, anch'essi in vari modi sono

ordinati al popolo di Dio.” (LG 16);

“In primo luogo quel popolo al quale furono dati i testamenti e le promesse e dal quale

Cristo è nato secondo la carne (cfr. Rm 9,4-5), popolo molto amato in ragione della

elezione, a causa dei padri, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili (cfr. Rm

11,28-29). Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore,

e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo,

adorano con noi un Dio unico, misericordioso che giudicherà gli uomini nel giorno finale.

Dio non e neppure lontano dagli altri che cercano il Dio ignoto nelle ombre e sotto le

immagini, poiché egli dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa (cfr At 1,7,25-26), e

come Salvatore vuole che tutti gli uomini si salvino (cfr. 1 Tm 2,4). Infatti, quelli che

senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano

sinceramente Dio e coll'aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la

volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la

salvezza eterna . Né la divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro

che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si

sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta.” (LG 16);

L’Ateismo:

“Molti nostri contemporanei, tuttavia, non percepiscono affatto o esplicitamente

rigettano questo intimo e vitale legame con Dio: a tal punto che l'ateismo va annoverato

fra le realtà più gravi del nostro tempo e va esaminato con diligenza ancor maggiore.

Con il termine « ateismo » vengono designati fenomeni assai diversi tra loro.” (GS 19);

“Senza dubbio coloro che volontariamente cercano di tenere lontano Dio dal proprio

cuore e di evitare i problemi religiosi, non seguendo l'imperativo della loro coscienza,

non sono esenti da colpa; tuttavia in questo campo anche i credenti spesso hanno una

certa responsabilità.” (GS 19);

“Infatti l'ateismo, considerato nel suo insieme, non è qualcosa di originario, bensì

deriva da cause diverse, e tra queste va annoverata anche una reazione critica contro

le religioni, anzi in alcune regioni, specialmente contro la religione cristiana. Per questo

nella genesi dell'ateismo possono contribuire non poco i credenti, nella misura in cui,

per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione ingannevole

della dottrina, od anche per i difetti della propria vita religiosa, morale e sociale, si

deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il genuino volto di Dio e

della religione.” (GS 19).

La libertà di coscienza connotazione imprescindibile della fede:

“Un elemento fondamentale della dottrina cattolica, contenuto nella parola di Dio e

costantemente predicato dai Padri, è che gli esseri umani sono tenuti a rispondere a

Dio credendo volontariamente; nessuno, quindi, può essere costretto ad abbracciare la

fede contro la sua volontà. Infatti, l'atto di fede è per sua stessa natura un atto

volontario” […] “È quindi pienamente rispondente alla natura della fede che in materia

religiosa si escluda ogni forma di coercizione da parte degli esseri umani. E perciò un

regime di libertà religiosa contribuisce non poco a creare quell'ambiente sociale nel

quale gli esseri umani possono essere invitati senza alcuna difficoltà alla fede cristiana,

e possono abbracciarla liberamente e professarla con vigore in tutte le manifestazioni

della vita.”(Dignitatis Humanae, Dichiarazione sulla libertà religiosa – DH 10)

Cristianesimo persuasivo per la sua qualità ed avverso ad ogni proselitismo:

“Il suo regno non si erige con la spada ma si costituisce ascoltando la verità e rendendo

ad essa testimonianza, e cresce in virtù dell'amore con il quale Cristo esaltato in croce

trae a sé gli esseri umani. Gli apostoli, istruiti dalla parola e dall'esempio di Cristo,

hanno seguito la stessa via. Fin dal primo costituirsi della Chiesa i discepoli di Cristo si

sono adoperati per convertire gli esseri umani a confessare Cristo Signore, non però

con un'azione coercitiva né con artifizi indegni del Vangelo, ma anzitutto con la forza

della parola di Dio, Con coraggio annunziavano a tutti il proposito di Dio salvatore, « il

quale vuole che tutti gli uomini si salvino ed arrivino alla conoscenza della verità » (1 Tm

2,4); nello stesso tempo, però, avevano riguardo per i deboli, sebbene fossero

nell'errore, mostrando in tal modo come «ognuno di noi renderà conto di sé a Dio» (Rm

14,12) e sia tenuto ad obbedire soltanto alla propria coscienza.” (DH 11);

“La Chiesa pertanto, fedele alla verità evangelica, segue la via di Cristo e degli apostoli

quando riconosce come rispondente alla dignità dell'uomo e alla rivelazione di Dio il

principio della libertà religiosa e la favorisce. […] E quantunque nella vita del popolo di

Dio, pellegrinante attraverso le vicissitudini della storia umana, di quando in quando si

siano avuti modi di agire meno conformi allo spirito evangelico, anzi ad esso contrari,

tuttavia la dottrina della Chiesa, secondo la quale nessuno può essere costretto con la

forza ad abbracciare la fede, non è mai venuta meno.” (DH 12).