012 scienza e tecnologia-3 2016
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QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA
QUALITÀ AMBIENTALE
Luca Marescotti
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioniLe potenzialità dell'urbanistica come scienza
DOI: 10.13140/RG.2.1.1220.8248
2015-2016 2° semestre
Luca Marescotti 2 / 80
IL SENSO DELLE PAROLETHE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
Luca Marescotti 3 / 80
SAPER STUDIARE, SAPER IMPARAREnella lezione precedente abbiamo parlato delle esercitazioni
LO STUDIO RICHIEDE MOLTOTEMPO PER APPROPRIARSI DI UN
LINGUAGGIO E COMPRENDERNE LE IMPLICAZIONI
UN IMPEGNO PER PASSARE DI CONTINUO DALLA TEORIA ALL'OSSERVAZIONE DELLA PRATICA E POI DI NUOVO PER RISALIRE DALLA PRATICA
ALLA TEORIA
Luca Marescotti 4 / 80
URBANISTICA
DA TECNICHE AMMINISTRATIVE A SCIENZA E TECNOLOGIA NEL GOVERNO DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI
Centralità dell’urbanistica nelle questioni ambientali Ecologia della città e impronta ecologica
TECNOLOGIE URBANISTICHE DI PROCESSO
L'URBANISTICA PER PROTEGGERE LA TERRA
Luca Marescotti 5 / 80
CONOSCERE PER GOVERNARE
LA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni territoriali
UN LUNGO PERCORSO
DALLA
LEGGE FEDERALE STATUNITENSE (National Environmental Policy Act 1969)
E DALLE
CARTE DEL CONSIGLIO D'EUROPA PER L'ARIA, L'ACQUA E IL SUOLO (1968-1972)
a leggi e piani urbanistici attuali
SAPRESTE TROVARNE LE TRACCE?
Luca Marescotti 6 / 80
CONOSCERE PER GOVERNARE
LA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI
Scienze e tecnologie nel governo delle trasformazioni territoriali
E ANCORA
PERCHÈ SONO IMPORTANTI I CATASTI?
[la riforma della misura ufficiale in Svizzera, e il catasto italiano]
O I SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI?
[Strumenti di gestione e strumenti di analisi di grandi moli di dati]
Luca Marescotti 7 / 80
CONOSCERE PER GOVERNARE
UNIFICARE LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI TERRITORIALI
Processi informativi e processi conoscitivi
Processi di valutazione, di progettazione e di gestione
Strumenti della pianificazione e livelli di governo
Luca Marescotti 8 / 80
TEORIA DELL'URBANISTICA
Nel libro Urbanistica. Fondamenti e teoria, al quarto capitolo,
si sviluppa la visione scientifica dell'urbanistica per porre le basi di una teoria in ambito ecologico
Una visione che inquadra il discorso sulle TECNOLOGIE DI PROCESSO, TECNOLOGIE DI PRODOTTO in un contesto
teoretico
Luca Marescotti 9 / 80
URBANISTICA
DA TECNICHE AMMINISTRATIVE A SCIENZA E TECNOLOGIA NEL GOVERNO DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI
Centralità dell’urbanistica nelle questioni ambientali Ecologia della città e impronta ecologica
DALLE TECNOLOGIE URBANISTICHE DI PROCESSO ALLE TECNOLOGIE URBANISTICHE DI
PRODOTTO
L'URBANISTICA PER PROTEGGERE LA TERRA
Luca Marescotti 10 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO
La dizione di “produzione del territorio” è quella che, tra le tante introdotte dagli urbanisti, più coglie il senso profondo di trasformazione
dell’ambiente; per questo, dunque, fa riflettere sulla necessità di conoscenza degli impatti che le trasformazioni inducono: la
trasformazione della biomassa terrestre in biomassa selezionata e coltivata si accompagna alla realizzazione di infrastrutture di
dimensione planetaria: centrali idroelettriche e atomiche, centrali eoliche e solari, strade e rotte aeree intercontinentali, navi fattoria e
città milionarie e plurimilionarie, soprattutto reti di città.
Luca Marescotti 11 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
“Immagliatura stradale e ferroviaria, articolazione di canali navigabili, irrigui e industriali, bonifiche e risanamenti di territori improduttivi,
potenziamento degli scali commerciali - elementi che sono, in Europa come negli Stati Uniti, supporto al processo di evoluzione capitalistica - divengono parte integrante delle aspirazioni della borghesia nazionale
italiana (…)”
[Paolo Moracchiello, Ingegneri e territorio nell’età della Destra (1860-1875). Dal Canale Cavour all’Agro Romano, Officina Edizioni, Roma, 1976, p. 13]
Luca Marescotti 12 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
città che consumano energia e tempo
città che privilegiano la storia in quanto essenza primaria
città che sono mercati o fabbriche
Le città non hanno mai solo una dimensione, ma sono territori complessi, in parte con regole fisse e in parte non determinabili.
Luca Marescotti 13 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
SVILUPPO SPONTANEO? AUTOCOSTRUZIONE? ABUSIVISMO?
LIBERTÀ IMPRENDITORIALE? LIBERTÀ DI FARE PER CHI È PROPRIETARIO?
diritto di proprietà e diritto di edificazione
pubblico vs privato
La mirabile bellezza dei centri storici antichi può essere ragionevolmente attribuita alla “spontaneità dello sviluppo” per fare
una facile critica a quegli “errori” della pianificazione che spesso definiscono l'abitare moderno?
Luca Marescotti 14 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Uruk: applicazioni di tecnologie per il controllo dei processi di
produzione del suolo coltivabile, emblema della
gestione della pubblica amministrazione
Uruk: trasformazione del territorio per le colture, addomesticamento, e
pianificazione della costruzione urbana.
Rapporti sociali diversi e nuovi rispetto ai villaggi fatti
da tribù e famiglie
Luca Marescotti 15 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Di fatto, la città spontanea non esiste, né è mai esistita; le stesse bidonville, le coree italiane, le baraccopoli, le favelas e gli slum e le case occupate dagli squatter in realtà, salvo esigue minoranze di
breve durata, non sono mai del tutto spontanee, anarchiche nel vero senso della parola; richiedono, per quanto povere, forme di gestione
e di organizzazione, anche se diverse da quelle dello Stato, ma queste organizzazioni (tra tribù, fràtria e chiefdom), raramente affrontano o usano o possono o vogliono usare le tecnologie non tanto nella loro
potenzialità, quanto per la salubrità dei luoghi.
Luca Marescotti 16 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Antonio Cederna, Mirabilia Urbis. Cronache romane 1957-1965, Einaudi, Torino, 1965
Luca Marescotti 17 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
assenza di piano urbanistico
L’ABUSIVISMO NON È ZONA GRIGIA
LE DUE FACCE DEL DEGRADO URBANO
Il fenomeno di Pianura, un quartiere napoletano di 58 mila abitanti con 70 mila sanatorie edilizie pendenti, dove si costruisce una casa abusiva in dieci
giorni, lavorando solo di notte, a prezzi che sono un quinto di quelli del mercato regolare.
GRAZIE AL LAVORO NERO E AL PIZZO PAGATO ALLA CAMORRA
[Fonte: Simone Di Meo, Panorama, 2008]
Luca Marescotti 19 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
L’ABUSIVISMO NON È ZONA GRIGIA
LE DUE FACCE DEL DEGRADO URBANO
Slums are often seen as weak, but this talk explores the idea of resilient slums.
Deepika Andavarapu is a doctoral candidate in the College of Design, Architecture, Art and Planning. She hails from Visakhapat-nam, India, where
she observed the ingenuity and adaptability of the Pedda-jalaripeta slum dwellers to survive multiple challenges. Deep-ika is a certified planner and is a board member of URB-net (Urban Resilience Young Researchers network).
[Fonte: Deepika Andavarapu, 03 giu 2016
http://tedxtalks.ted.com/video/R-esilience-of-Slums-Deepika-An]
Luca Marescotti 21 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Povertà, necessità, abusivismo, occupazioni non sono solo in Italia, né
sono solo fenomeni recenti
Luca Marescotti 23 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
STATO DI DIRITTO? LIBERISMO?
Nonostante la legge urbanistica approvata nel 1942 prescrivesse un piano regolatore esteso a tutto il territorio comunale, il piano costituì
per molto tempo un’eccezione.
All’epoca della legge ponte del 1967 solo un quinto dei comuni italiani possedeva un piano regolatore e in quel quinto il piano regolatore
approvato non significava il suo rispetto.
Luca Marescotti 24 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
STATO DI DIRITTO? LIBERISMO?
….
Nonostante l'articolo 9 della costituzione in cui si afferma infatti nel secondo comma
“LA REPUBBLICA PROMUOVE LO SVILUPPO DELLA CULTURA E LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNICA.
TUTELA IL PAESAGGIO E IL PATRIMONIO STORICO E ARTISTICO DELLA NAZIONE”
Luca Marescotti 25 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
STATO DI DIRITTO? LIBERISMO?
Negli Stati Uniti d’America un movimento con una discreta risonanza internazionale è quello il New Urbanism, i cui principi sono “applicabili
a qualsiasi scala”, al fine di una maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione del consumo urbano del suolo (urban sprawl) e
dell’uso del trasporto privato.
Luca Marescotti 26 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
PRINCIPLES OF THE NEW URBANISM
1. Possibilità di muoversi a piedi (walkability)
2. Rete delle connessioni (connectivity)
3. Commistione di funzioni e diversità
4. Commistione delle tipologie edilizie
5. Qualità della progettazione architettonica e urbana
6. Struttura tradizionale di vicinato
7. Crescita della densità costruita
8. Sistemi intelligenti di trasporto
9. Sostenibilità
10. Qualità della vita
Luca Marescotti 27 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
NEW URBANISM
Somiglianze? Le città di Disney: Epcot e Celebration, le ipotesi di Le Corbusier, le
realizzazioni delle new town inglesi oppure quelle di Dubai Marine e Palm Island, ...
Tecnologia? per tutte è un manifesto programmatico, ma la realtà è quella di un modello urbano chiuso e contrapposto al
resto del mondo.
Luca Marescotti 28 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Epcot? Celebration?
Las Vegas?
È questo il futuro?
Non-luoghi
Non-città, nuove zone ricche contrapposte al resto del mondo,
costruite ovunque, anche all’interno dello stesso sud del mondo.
Al contrario, incorporare tecnologia nelle città nella direzione della sostenibilità deve
essere un altro tipo di ricerca, i cui esiti abbiano valore generale e promuovano
applicazioni sulle espansioni nuove e sulla riqualificazione delle città.
Luca Marescotti 29 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO
Si tratta di un modello abbinato a quello delle multinazionali che investono nei quartieri direzionali al centro delle città (CBD Central Business District), come le Torri della società petrolifera Petronas a
Kuala Lumpur.
I grattacieli, costruiti in una gara di affermazione del potere economico e finanziario, non sono solo simboli, sono a tutti gli effetti citta delle
reali, chiuse al resto del mondo
Luca Marescotti 30 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO: LE CONDIZIONI GENERALI PER TRASFORMARE E SFRUTTARE LE
RISORSE NATURALI
Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie
prime
acquedotti e canali per usi civili agricoli e industriali, canali per bonificare, canalizzazioni per allontanare reflui. Sono strade per comunicare e
costruire sistemi di città, strade per attraversare campi, foreste e montagne, strade per lavorare i campi, strade per spostare materie prime e prodotti.
Sono linee e punti: reti e canali di comunicazione; stazioni ferroviarie, aeroporti e porti; elettrodotti, oleodotti e gasdotti per distribuire energia.
Nessuna è un’opera singola, richiedono una visione di sistema
Luca Marescotti 31 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO: LE CONDIZIONI GENERALI PER TRASFORMARE E SFRUTTARE LE
RISORSE NATURALI
Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie
prime
SALUBRITÀ
Il processo storico di formazione della città moderna dotata di condizioni salubri di vita è dovuto passare prima attraverso il riconoscimento del
carattere sociale e ambientale di gravi malattie, come la tubercolosi e il rachitismo, per poi giungere alla promulgazione dei regolamenti igienici e
sanitari e ai piani di risanamento.
Luca Marescotti 36 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
CASI ISOLATI?
EMBLEMI DELLE “CONTRADDIZIONI DELLO SVILUPPO URBANO” E DEGLI SQUILIBRI TERRITORIALI?
Dunque, solo una parte dei rifiuti può essere riciclata, ma le grandi concentrazioni urbane sono accompagnate da un grandissimo problema tecnologico nascosto, che investe tutto il ciclo della
produzione e si lega alla riduzione delle quantità di rifiuti e al loro smaltimento nelle maniere più appropriate, cioè ai minori costi
ambientali.
Dunque, migliorare la qualità urbana si affianca agli studi sul metabolismo urbano e sull'impronta ecologica
Luca Marescotti 37 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO: LE CONDIZIONI GENERALI PER TRASFORMARE E SFRUTTARE LE
RISORSE NATURALI
Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie
prime
INNOVAZIONE E SICUREZZA
Le innovazioni tecnologiche nelle reti infrastrutturali, necessarie su tutte le infrastrutture, dagli impianti elettrici alle fognature o all’approvvigionamento idrico per le coltivazioni e per l’energia, non sono simbolo di ricchezza, ma
di sicurezza, efficienza e affidabilità dei servizi; non sono un’opzione facoltativa, ma una necessità per fornire le condizioni generali adeguate e
sostenibili allo sviluppo sociale e economico di un paese.
Luca Marescotti 42 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
ELETTRODOTTO A 380 KV DI COLLEGAMENTO FRA LE STAZIONI ELETTRICHE TRINO VERCELLESE- MILANO LACCHIARELLA
Vantaggi: ridurre le perdite di rete per 220 milioni di kWh/anno limitando sia le emissioni di CO
2 per 150.000 tonnellate all’anno, all’incirca pari all’anidride
carbonica assorbita da 5.000.000 di alberi di medie dimensioni, sia l’ingombro e l’impatto visivo rispetto ai tralicci tradizionali.
Su 263 strutture, meno del 25% è stata realizzata, per esigenze tecniche, con i classici tralicci reticolari piramidali. La maggioranza dei sostegni della linea è di tipo
tubolare monostelo, caratterizzato da un ingombro 15 volte inferiore rispetto ai sostegni tradizionali.
Luca Marescotti 43 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
VEDUTE DI PAESAGGI, SCORCI, BIOTIPI O SERVIZI TURISTICI POSSONO ESSERE STRUMENTI INDIRETTI PER SALVAGUARDARE E VALORIZZARE TRACCIATI E MANUFATTI STORICI, TESTIMONIANZE
DELL’ANTROPIZZAZIONE DELL’AMBIENTE
Un’infrastruttura antica, come potrebbe essere un vecchio tracciato stradale, una chiusa di un canale o di una roggia, un sistema di mulini, può
essere testimonianze del passato e chiave di lettura per comprenderlo
Elementi laterali e secondari del paesaggio attuale possono assumere un ruolo primario nel fare socialmente intendere o accettare il valore di un
tracciato storico
VALORE DELLA STORIA PER CAPIRE IL PRESENTE
Luca Marescotti 44 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
LA PRODUZIONE DI TERRITORIO E LE TECNOLOGIE DI PRODOTTO: LE CONDIZIONI GENERALI PER TRASFORMARE E SFRUTTARE LE
RISORSE NATURALI
Le infrastrutture sono mezzo e strumento per trasformare l’ambiente naturale in ambiente antropico, per produrre cibo e ricavare materie
prime
VIABILITÀ E CONTROLLO DEL TRAFFICO
PER LA QUALITÀ URBANA
Luca Marescotti 45 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
PER UN TEORIA DELL’URBANISTICA IN AMBITO ECOLOGICO:
PROGRAMMI PER LA RICERCA
Luca Marescotti 46 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
CONCLUSIONI NETTE E PRECISE?
No, solo indirizzi per una ricerca che copra tutto l'uso del suolo dalle città pianificate ai territori organizzati, che si concentri sulle risorse naturali, su
come conservare acqua, biomassa e fertilità del suolo attraverso la rigenerazione continua del sistema aria-acqua-suolo
UN UNICO METODO PER COSTRUIRE UNA TEORIA DELL’URBANISTICA
Trovare risposte nell’urbanistica alle criticità ambientali e sociali attraverso il supporto di ricerche scientificamente corrette, fatte di esperimenti e misure,
di prove e verifiche
Luca Marescotti 47 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
CONCLUSIONI NETTE E PRECISE?
No, solo indirizzi per una ricerca che copra tutto l'uso del suolo dalle città pianificate ai territori organizzati, che si concentri sulle risorse naturali, su
come conservare acqua, biomassa e fertilità del suolo attraverso la rigenerazione continua del sistema aria-acqua-suolo
UN UNICO METODO PER COSTRUIRE UNA TEORIA DELL’URBANISTICA
Trovare risposte nell’urbanistica alle criticità ambientali e sociali attraverso il supporto di ricerche scientificamente corrette, fatte di esperimenti e misure,
di prove e verifiche
Luca Marescotti 48 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
SOLO IN PARTE TECNICHE E TECNOLOGIE SONO SUFFICIENTI PER RISPONDERE ALLE CRITICITÀ DEL SISTEMA TERRITORIALE
la qualità delle strade, la qualità degli impianti fissi e del materiale rotabile, la sicurezza o l’efficienza degli apparati di controllo, perfino l’efficienza della gestione e la definizione di criteri
ottimi per il calcolo delle tariffe
La questione non sta nelle fonti di finanziamento (pubbliche o private/project financing)
ATTUALITÀ DI ADAM SMITH
nessun privato senza dietro uno stato o un sistema bancario potrebbe mai costruire le condizioni generali
TUTTI I CAPITALI DERIVANO DAL CAPITALE NATURALE E DA LAVORI SOCIALI
(a parte stanno i discorsi su finanza e scommesse).
Luca Marescotti 49 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
RISPOSTA REALE E TRASPARENTE?
SOLO ATTRAVERSO UN QUADRO UNITARIO DELL’URBANISTICA E DEI LAVORI PUBBLICI
una programmazione complessiva, capace di utilizzare i singoli interventi come occasioni generali per sistemazioni complessive e sostenibili
dell’ambiente
SOLO ATTRAVERSO UNA RI-PROGETTAZIONE DELLE FUNZIONI DELLO STATO E DELLE AUTONOMIE LOCALI
missioni non orientate al profitto, ma alla produzione di servizi come condizioni generali dello sviluppo, come sostegno sociale e come
ridistribuzione del reddito
Luca Marescotti 50 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Per esempio, la mobilità non si chiude con i trasporti su gomma e su ferro, ma richiama ancora altri elementi
QUADRO CONCETTUALE UNITARIO
SIGNIFICA
VERIFICHE DEI PROGETTI come SUPPORTO alle DECISIONI
le proposte di navigazione dal Ticino all’Adriatico o del Ponte sullo Stretto di Messina, esigono una conoscenza complessiva degli impatti ambientali e
urbanistici
Gli esempi dei rapporti tra Parigi e Lione, tra Francia e Inghilterra con l’alta velocità sono casi complessi, non tanto dal punto di vista del progetto di
opere pubbliche, quanto da quello dello sviluppo territoriale.
Luca Marescotti 51 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
per esempio,
IL PRG PIANO REGOLATORE GENERALE
DI
ROMA
Luca Marescotti 52 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Il comune di Roma è il più grande comune italiano con estese zone
agricole, aree fluviali e litorale marino. Il PRG, adottato nel 2000,
affronta i temi urbani, con innovazione, tanto da trasformare alcuni aspetti in slogan (la cura del
ferro)
Luca Marescotti 53 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
PRIMA OSSERVAZIONE
al di là delle polemiche politiche contingenti
approccio complessivo ai temi urbani
L’aspetto più evidente,
riflesso di un atteggiamento anche teorico di riforma continua della disciplina
la capacità di coinvolgimento di tutti gli uffici
il piano regolatore non è una questione di un assessorato, ma della città nella sua interezza
Luca Marescotti 54 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
SECONDA OSSERVAZIONE
schema strutturale del piano regolatore e dimensione metropolitana
priorità gli obiettivi propri della pianificazione, come la costruzione di nuove centralità esterne alle centralità esistenti
in quanto
strumenti di riequilibrio territoriali
Lo sviluppo di ferrovie metropolitane idonee a divenire l’infrastruttura portante del pendolarismo si integra con la realizzazione di un’adeguata rete di metropolitane
urbane. Si riprende, tutto sommato, il modello tedesco (anni '70) “U-Bahn S-Bahn”, però all’interno di un piano urbanistico, così come al suo interno e alla pari con
questo si pone un obiettivo di nuove viabilità per decongestionare il GRA Grande Raccordo Anulare.
Luca Marescotti 55 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
TERZA OSSERVAZIONE
La terza osservazione tocca nello specifico l’offerta di mobilità come elemento intrinseco dell’urbanistica e non come questione tecnica esterna
all’urbanistica, da essa del tutto indipendente.
L’insieme delle proposte contenuto nel piano regolatore integra i trasporti e la viabilità nella pianificazione urbana; l’offerta della mobilità è un’unica
strategia.
Tutto questo, però, non sarebbe sufficiente se il piano non fosse stato accompagnato da una riorganizzazione delle attività della pubblica
amministrazione, che ha coinvolto tutti gli uffici di piano assieme alle società di gestione dei trasporti pubblici e agli enti di pianificazione
costruzione e gestione della viabilità extraurbana principale.
Luca Marescotti 56 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
QUARTA OSSERVAZIONE
immaturità e debolezza attuale
della politica rispetto alla questione “tecnica” di controllo dei processi di trasformazione.
L’incapacità di una visione complessiva della rilevanza del suolo agricolo dipende certamente anche dall’eccessiva frammentazione delle autorità locali, costrette oltretutto a valorizzare le risorse dell’edificabilità come
risorse finanziarie
In Italia vi sono oltre 8.000 comuni che governano la trasformazione del territorio, con un’articolazione delle competenze e dei ruoli più dichiarata
che realizzata
NELLA PRASSI AMMINISTRATIVA LA SOVRAPPOSIZIONE DI POTERI SPESSO DIVIENE STRUMENTO DI FORZA PER L'ARBITRIO
Luca Marescotti 57 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Il territorio romano comprende 9500 ettari tra aree “verdi” private e pubbliche, cioè tra parchi e giardini di origine storica e moderni, aree
agricole, prati a pascolo e aree boschive, per la cui salvaguardia il piano regolatore precedente del 1962 non vedeva altra soluzione che il passaggio dalla proprietà privata a quella pubblica con l’espropriazione di circa 7.000
ettari.
L’espropriazione non fu una strada facilmente percorribile e dopo 40 anni di controversie e scempi, di vincoli e lotte si è giunti a prospettare una nuova
fase urbanistica, ma senza trovare una soluzione definitiva.
Luca Marescotti 58 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
La dimensione territoriale di Roma diviene pertanto significativa dal punto di vista teorico e pratico, perché permette di valutare il rapporto tra
investimenti necessari e risorse non solo a livello italiano, che pure è uno dei paesi ricchi del mondo, ma soprattutto fa intuire il significato ambientale dell’urbanesimo mondiale e l’impossibilità di trovare una risposta in termini
altri dall’urbanistica.
Luca Marescotti 61 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
TUTTAVIA
Il piano regolatore generale adottato nel 2000 che affrontava complessivamente la molteplicità dei temi urbani
È STATO APPROVATO NEL 2008[Deliberazione 18 del 12/2/08]
8 anni dopo l'adozione
45 anni dopo l'ultimo piano regolatore di Roma
Luca Marescotti 63 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Le città sono il fenomeno più evidente delle trasformazioni che stanno travolgendo tutta l’organizzazione territoriale a livello planetario.
NESSUNA CITTÀ È UNA CITTÀ ISOLATA
tutte sono solo una parte del divenire del mondo
anche se altre forme del territorio si stanno consolidando
Dell’avvenire delle città europee e delle indagini sui fenomeni urbani, delle lezioni di Samonà e Aymonino, dell’impianto culturale, di quell’impronta che
cosa resta, ora, nella cultura urbanistica?
Luca Marescotti 65 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Non è retorica la domanda, ma ritorna sulla questione della scienza, sui dubbi e sull’accumulazione di conoscenza.
Prima di indagare le tecnologie, è opportuno tornare alle percezioni delle città e per far questo è bene tornare a essere umili per ascoltare quelli che
vivono nelle città.
Luca Marescotti 66 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
CHE COSA SAPPIAMO DI LAS VEGAS, LOS ANGELES, VENEZIA, PARIGI?
Basta qualche impressione, qualche lettura
per estrapolare tesi scientifiche?SEMPLICI INDIZI
la questione consiste semmai nell’individuare grazie alle loro letture la necessità di nuove indagini, di altre teorie.
Augé scrive di città, è attraente nelle sue letture della cultura parigina e della cultura urbana, della convivenza tra marginalità, gestione del tempo e identificazione
culturale. La sua osservazione è locale, forse nutrita da una visione molto letteraria; la sua identificazione dei “nonluoghi” apparentemente contrasta fortemente con
l’annotazione di Wenders sulle “lacune della pianificazione”.
Luca Marescotti 69 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Nelle percezioni di Augé e di Wender la somiglianza sta nell’assenza del tempo, di un tempo che significa e comporta sedimentazione della storia e che come tale è apprezzato e
conservato, aprendo un versante non facilissimo sul tema del progetto di conservazione e soprattutto della dimensione
urbanistica della conservazione.
Luca Marescotti 70 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Augé analizza come emblema dei nonluoghi il parco di divertimento di Disneyland in Francia e le sue osservazioni non paiono lontane da quelle
che Bégout espone su Las Vegas: la massima pianificazione delle città del divertimento esprime luoghi falsi, fatti per confondere e manipolati per
approfittare dello spaesamento. La questione urbana affrontata in termini di investimento finanziario si fa complessa, ma lasciare che l’avvenire delle città possa essere inserito in un percorso ideale che da Sparta va a Las
Vegas, appare sconvolgente, eppure non si tratta di una proiezione infondata.
Luca Marescotti 71 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
La stessa Venezia, persa l’identità culturale come coscienza attiva della memoria che continuamente costruisce mappe tra l’osservatore e
l’ambiente, perde i propri connotati di città storica per divenire nonluogo del consumo turistico, una visione anticipata da Debray, che sembrava assurda
rispetto a quanti invece la volevano eleggere come modello urbano alternativo, dimostrazione della possibilità di un’urbanistica alternativa.
La Venezia denunciata da Debray sembra diventare terribilmente attuale con la proposta politica di frantumare il cosiddetto “arcipelago veneziano”,
anche amministrativamente, iniziando a separare Mestre da Venezia.
Luca Marescotti 74 / 80
UNA TEORIA DELL'URBANSTICA
IN QUANTO SCIENZA
TRA LE SCIENZE DELLA TERRA E LE SCIENZE SOCIALI
L'ETICA DELLA CONOSCENZA
Luca Marescotti 75 / 80
TECNOLOGIE INEBRIANTI
CHE SENZA ETICA ALIMENTANO LA VOLONTÀ DI POTENZA DEL CAPITALE CHE SI AUTORIPRODUCE
… VENDERE PER COMPRARE PER VENDERE PER COMPRARE …..
ECOLOGIA: IL RAPPORTO TRA L'AMBIENTE E I VIVENTI
TECNOLOGIE APPROPRIATE
ETICAMENTE CORRETTE
PER CONVOGLIARE LA VOLONTÀ DI POTENZA VERSO LA PROTEZIONE DELLA NATURA E QUINDI VERSO LA
CONSERVAZIONE-RIPRODUZIONE DEI CAPITALI NATURALI
L'ETICA DELLA CONOSCENZA
Luca Marescotti 76 / 80
«Una teoria scientifica è pertanto paragonabile a una complessa rete sospesa nello spazio. I suoi termini sono rappresentati dai nodi, mentre i fili colleganti
questi corrispondono, in parte, alle ipotesi fondamentali e derivative della teoria. L’intero sistema fluttua, per così dire, sul piano dell’osservazione, cui è
ancorato mediante le regole interpretative. Queste possono venire concepite come fili non appartenenti alla rete, ma tali che ne connettono alcuni punti con
determinate zone del piano di osservazione. ...»
[Carl G. Hempel, La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica, Feltrinelli, Milano, 1970]
L'ETICA DELLA CONOSCENZA
Luca Marescotti 77 / 80
«… Grazie a siffatte connessioni interpretative, la rete risulta utilizzabile come teoria scientifica: da certi dati empirici è possibile risalire, mediante un
filo interpretativo, a qualche punto della rete teorica, e di qui procedere, attraverso definizioni e ipotesi, ad altri punti, dai quali, per mezzo di un altro
filo interpretativo, si può infine scendere al piano dell’osservazione.»
[Carl G. Hempel, La formazione dei concetti e delle teorie nella scienza empirica, Feltrinelli, Milano, 1970]
L'ETICA DELLA CONOSCENZA
Luca Marescotti 78 / 80
PRODURRE TERRITORIO – MODIFICARE IL PIANETA
Al termine di questo percorso dentro la scienza e la tecnologia della produzione del territorio
si afferma che
solo questa cultura che combina coscienza collettiva e conoscenza delle relazioni reciproche tra organismi, oggetti e ambiente, potrà affrontare
criticamente i temi dell’equità, del benessere e dei valori
una cultura tesa a risolvere problemi generali controllandone le trasformazioni, una cultura che possa essere il riferimento nella dinamica del rapporto tra teoria e prassi nell’urbanistica, una cultura che non risolva
né assolva, ma che sia strumento per ricostruire l’immagine umana, quindi dell’agire umano nel rapporto con l’ambiente
Luca Marescotti 79 / 80
DISCUSSIONI E DOMANDE?
PRIMA DOMANDAQual è il rapporto tra lezioni e esercitazioni?
SECONDA DOMANDANel caso studio dell'esercitazioni mancano informazioni? E
quali?
TERZA DOMANDANon saprei che altre domande fare, vediamo ...
Luca Marescotti 80 / 80
DISCUSSIONI E DOMANDE?
... E L'ESAME ...
L'urbanistica deve essere un LAVORO DI GRUPPO? Interdisciplinare?
Come VALUTAre teoria e prassi, CORSi e esercitazioni?
Come essere critici nelle letture dei piani? Che cosa vuol dire avere un APPROCCIO DIFFIDENTE ALLE CARTE E AL PIANO
Come combinare LE DIVERSE VISIONI DISCIPLINARI nella Scuola? Come dovrebbe essere articolata la formazione universitaria?