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Viale Romagnosi, 7 - 43039 Salsomaggiore Terme (Parma) - Telefono (0524) 572270 – Fax (0524) 574401www.alberghierosalsomaggiore.it [email protected] [email protected]
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSEa.s. 2013/2014a.s. 2013/2014
Classe 5^A Classe 5^A Indirizzo RistorativoIndirizzo Ristorativo
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO
MATERIE DOCENTIITALIANO Meneghetti Nicoletta
STORIA Meneghetti Nicoletta
LINGUA INGLESE Rocca Daniela
LINGUA FRANCESE Mariconda Fabrizia
ECON. e GEST. dell’AZ. RIST. Poli Antonella
MATEMATICA Lori Fulvia
LEGISLAZIONE Kessler Maria Laura
LAB. di ORG. e GEST. dei SERVIZI
RISTORATIVIConfessore Carmelo
ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE Visicchio Roberto
EDUCAZIONE FISICA Coradin Paolo Valerio
RELIGIONE Milella Teresa
SOSTEGNO
SOSTEGNO
Barranca Rosa
Lori Paolo
INDICE
L’Istituto ed il territorio pag 3Caratteri specifici dell’indirizzo di studio:il profilo professionale
pag 3
Elenco alunni pag 4Percorso formativo pag 5Fisionomia della classe pag 6Obiettivi trasversali e strategie per il conseguimento pag 7Valutazione pag 8Attività integrative e valutazione dei crediti pag 9Elenco libri di testo pag 10Programmi a.s. 2013/2014:
Italiano pag 11Storia pag 13Lingua Inglese pag 16Lingua Francese pag 19Econ. e gest. dell’az. rist pag 23Matematica pag 26Legislazione pag 30Lab. di org. e gest. dei servizi ristorativi pag 34Alimenti ed alimentazione pag 36Educazione fisica pag 40Religione pag 44
Attività in preparazione all’Esame di Stato pag 46Documentazione di Alternanza pag 47ALLEGATO 1 (documentazione relativa alle Simulazioni e Griglie adottate)Frontespizio pag 52Testo prima simulazione di terza prova pag 53Testo seconda simulazione di terza prova pag 62Griglie valutazione simulazione I prova pag 69Griglia valutazione simulazione II prova pag 70Griglia valutazione simulazione III prova (matematica, laboratorio dei servizi ristorativi, francese, legislazione )
pag 71
Griglia valutazione simulazione colloquio pag 72ALLEGATO 2 (documentazione relativa agli alunni D.S.A.)ALLEGATO 3(documentazione relativa agli alunni D.A. )
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L’ISTITUTO E IL TERRITORIO
La sede di grande prestigio che la città termale destina alla scuola manifesta a tutti il ruolo
portante del “Magnaghi” nell’ambito della vocazione territoriale gastronomica da un lato e
dall’altro sottolinea il legame forte tra questa Istituzione formativa ed il suo territorio.
Questo legame, in questi ultimi anni di avvento dell’autonomia scolastica, è stato
rinsaldato dalle tante collaborazioni alla realizzazione di eventi cui la scuola ha partecipato
secondo i propri indirizzi formativi.
PROFILO PROFESSIONALE DITECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
L’intervento formativo del biennio post-qualifica ha l’obiettivo di innestare su un’ampia
cultura di base un’altrettanto solida cultura professionale, che associa alla conoscenza del
sistema aziendale abilità specifiche per le attività connesse ai servizi di ospitalità, sia sotto
il profilo tecnico che gestionale.
Tale impianto formativo consente l’intervento attivo nell’organizzazione del lavoro nei
settori di competenza, con adeguata valorizzazione delle risorse umane. Inoltre una buona
conoscenza delle tecniche di comunicazione favorisce una buona immagine aziendale e
consente una buona gestione del servizio di ‹‹ ospitalità ››. La padronanza dell’aspetto
merceologico, enologico, dietologico dei prodotti utilizzati, delle tecniche di preparazione di
piatti e bevande, delle tecnologie del settore, consente di fornire risposte adeguate alle
esigenze organizzative e produttive delle diverse strutture.
Il profilo professionale è integrato dalla specializzazione acquisita secondo il progetto
biennale di Alternanza, di cui in allegato.
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1. ADDIAH THEOPHILUS
2. AUCCA DIESTRA ANGEL MANUEL
3. BRERO ALBERTO
4. BRODELLA VINCENZO
5. CAMPISI VALENTINA
6. COMINELLI DAVIDE
7. FILIBERTI MICHELE
8. GERVASI DEBORA
9. GIGANTE MICHELA
10.GNAPPI BENIAMINO
11. GRAN KEVIN
12. LANCINI SARA
13. MALILLOS DANIEL DE GUZMAN
14. MELEDJE SALATHIEL LUC
15. MINARI ANDREA
16. PETTENATI SOFIA
17. RAVENNA MONIA
18. ZAAGARI NADIA
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ELENCO ALUNNI
PERCORSO FORMATIVO
DATI STATISTICI
La classe è composta da 18 studenti, provenienti in prevalenza dalle provincie di Parma e
Cremona. Gli studenti hanno conseguito il diploma di qualifica di “Operatore dei servizi di
Cucina” in questo istituto. Si segnala la presenza di due studenti dislessici per i quali il
Consiglio di Classe ha predisposto un piano didattico personalizzato e la presenza di due
studenti D.A. che supportati da un docente di sostegno hanno seguito rispettivamente una
programmazione per obiettivi minimi e una programmazione differenziata. Il consiglio di
classe all’unanimità ritiene opportuna la presenza dei docenti di sostegno durante le prove
previste dall’Esame di Stato.
PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE
La classe ha mantenuto
continuità didattica nelle
seguenti discipline:
La classe ha mostrato nel
corso dell’anno un
comportamento corretto sia
con i compagni che con i
docenti. Alcuni allievi hanno
mostrato interesse e
adeguata partecipazione al
percorso didattico/formativo,
altri hanno partecipato in
modo discontinuo a causa di
numerose assenze,
rivelando una superficiale
motivazione allo studio. Il
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ITALIANO
STORIA
EDUCAZIONE FISICA
ECON. e GEST. dell’AZ. RIST
LABORATORIO di ORG. e GEST. dei SERVIZI
RISTORATIVI
RELIGIONE
LEGISLAZIONE
Ha, invece, avuto un nuovo docente in:
MATEMATICA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
FISIONOMIA DELLA CLASSE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
dialogo con le famiglie è avvenuto sostanzialmente in occasione delle udienze generali e
per un numero esiguo di alunni.
IMPEGNO E METODO DI STUDIO
Alcuni alunni si sono impegnati in modo adeguato per tutto l’anno scolastico e sono riusciti
a migliorare il metodo di studio anche se è rimasta la tendenza ad apprendere in modo
nozionistico, indice di difficoltà di rielaborazione e mancanza di approfondimento. Altri
studenti hanno evidenziato difficoltà per lacune pregresse ma anche per l’atteggiamento
che non ha favorito l’individuazione di un metodo di studio efficace e la maturazione di
un’autonomia di lavoro tali da far raggiungere pienamente gli obiettivi previsti. Spesso si è
cercato di compensare la mancanza di impegno costante e adeguato con la ripetizione dei
contenuti svolti al fine di un consolidamento dei concetti fondamentali delle diverse
discipline.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO
La classe evidenzia livelli di apprendimento diversi. Alcuni studenti hanno conseguito
costantemente valutazioni soddisfacenti mentre la maggioranza presenta una situazione
scolastica appena sufficiente. La preparazione resta per alcuni di tipo ripetitivo, con
difficoltà nella rielaborazione personale dei concetti e nell’uso adeguato dei mezzi
espressivi.
OBIETTIVI TRASVERSALI
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI RISULTATI
Educare all’ascolto e al rispetto del pensiero
altrui
Buoni
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Rispettare le persone e gli ambienti scolastici Buoni
Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e
responsabile
Mediamente sufficienti
Educare alla solidarietà e alla tolleranza Discreti
OBIETTIVI COGNITIVI RISULTATI
Saper comprendere diverse tipologie di testo ed
essere in grado di farne una sintesi adeguata
Nel complesso sufficienti
Saper cogliere gli elementi costitutivi di un testo
in modo autonomo e rielaborarli in modo
proficuo
Nel complesso sufficienti
Operare semplici collegamenti tra le varie
discipline
Nel complesso sufficienti
STRATEGIE ADOTTATE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di
valutazione.
Promuovere la partecipazione attiva degli alunni e incoraggiare la fiducia nelle
proprie possibilità.
Favorire l’autovalutazione.
Utilizzare la didattica dell’errore, considerata come risorsa per raggiungere migliori
risultati.
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CRITERI DI VALUTAZIONESCHEDA INDICANTE LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
LIVELLO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE VOTI 1-2IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo non svolge compiti assegnati e si distrae in classe.
AUTONOMIA DI LAVORO(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per
superarle)
L’allievo non è consapevole delle proprie difficoltà e non sa organizzare il lavoro per superarle.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo non ha acquisito gli elementi fondamentali della disciplina.
LIVELLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTI 3-4IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo raramente svolge i compiti assegnati; si distrae in
classe.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)
L’allievo è limitatamente consapevole delle proprie difficoltà e raramente è in grado di organizzare il lavoro per superarle.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo ha acquisito solo in parte gli elementi fondamentali della disciplina.
LIVELLO INSUFFICIENTE VOTO 5IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo non sempre svolge i compiti assegnati, a volte si distrae
in classe.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)
L’allievo è parzialmente consapevole delle proprie difficoltà e non sempre sa organizzare il lavoro per superarle.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo ha acquisito alcuni degli elementi fondamentali della disciplina ed è in grado di applicarli saltuariamente.
LIVELLO SUFFICIENTE VOTO 6IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo solitamente svolge i compiti assegnati ed è motivato a
quanto proposto.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)
L’allievo sa quali sono le proprie difficoltà ed organizza conseguentemente il proprio lavoro.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo ha acquisito i contenuti minimi delle discipline.
LIVELLO DISCRETO VOTO 7IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo è costante nello svolgimento delle consegne domestiche
ed è attento in classe.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)
L’allievo elabora in modo autonomo le sue conoscenze e sa effettuare analisi sufficienti.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo ha acquisito conoscenze discrete che applica in modo adeguato.
LIVELLO BUONO VOTO 8IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo diligentemente svolge le consegne assegnate e si
impegna nell’approfondimento.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per superarle)
L’allievo sa effettuare sintesi corrette e rielabora in modo personale le conoscenze.
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)
L’allievo possiede conoscenze complete che gli permettono di eseguire verifiche sempre corrette.
LIVELLO OTTIMO-ECCELLENTE VOTO 9-10IMPEGNO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO
(lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento compiti assegnati)L’allievo è attivo nell’eseguire le consegne, è sempre propositivo
ed interessato.AUTONOMIA DI LAVORO
(capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il lavoro per L’allievo è in grado di effettuare sintesi corrette ed approfondite
e di organizzare il proprio lavoro.
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superarle)ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI MINIMI SPECIFICI
(valutazione in base alle prove scritte, pratiche, orali)L’allievo possiede conoscenze approfondite ed articolate che sa
sempre utilizzare proficuamente e rielaborare.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARIIncontri e visite mirate all’orientamento professionale e universitario.
CREDITI FORMATIVILe caratteristiche formali e sostanziali richieste per i crediti formativi sono quelle indicate
dal D.M. 49/2000 ovvero le esperienze acquisite fuori dalla scuola in ambiti e settori della
società civile legati alla formazione della persona e alla crescita umana, alle attività
culturali, artistiche, ricreative, al lavoro, al volontariato e allo sport. Il Collegio dei docenti
ha ritenuto il parametro temporale, per la sua oggettiva rilevazione, un utile indicatore della
qualità dei crediti, deliberando i requisiti temporali così come vengono esplicitati nella
seguente tabella.
TABELLA DEI CREDITI FORMATIVI
TIPOLOGIA REQUISITI
Attività culturali Almeno 20 ORE
Attività ricreative artistiche 1 ANNOAttività lavorative nel proprio settore di
studio 60 GGEsperienze di formazione e
aggiornamento professionalizzante nel proprio settore di studio(corsi, incontri, etc…)
Almeno 20 ORE
Impegno ambientale 1 ANNO
Volontariatosolidarietà cooperazione 1 ANNO
Meriti sportiviattività agonistica a livello
nazionale/provinciale/regionale.1 ANNO
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I libri in adozione Materie Testi
ITALIANO“Moduli e modelli letterari” terza edizione 2007
Autori: Dendi, Re,
Ed.C. Signorelli Scuola.
STORIA“Storia ieri e oggi 2 / Novecento”,
Autori:De Vecchi, Giovannetti, Zanette,
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori.
LINGUA INGLESE
1 “Food for thought - the world of catering”,
Autori:Coe/Amendolagine
Edizioni Oxford University Press
2“Between courses/an English journey through international catering” Autori :AA. VV.
Edizioni HOEPLI
LINGUA FRANCESE"Presse restauration"Autori: Ania./Piavoux
Ed. Trevisini
ECON. e GEST. dell’AZ. RIST.“Economia e gestione dell'impresa ristorativa” Autori: C. de Luca e M. T.Fantozzi
Ed. Liviana
MATEMATICA“Lineamenti di matematica 4”Autori: Re Fraschini /Grazzi
Ed. ATLAS
LEGISLAZIONE
“Legislazione per le aziende ristorative/ristampa aggiornata”Autori: Zgrebelsky, Trucco,Lorenzoni Vol. 2
Ed. Le Monnier
LAB. di ORG. e GEST. dei SERVIZI RISTORATIVI
“Scuola di ristorazione” Autore :Paolo Gentili
Ed. Calderini
ALIMENTI ed ALIMENTAZIONE"Sicurezza alimentare e dietetica" Autore: A. Machado
Ed. Poseidonia
EDUCAZIONE FISICA“Nuovo praticamente sport”Autori:Del Nista, Parker, Tasselli
Ed.D’Anna
RELIGIONE “105 Schede tematiche per l’IRC/triennio”Autore: Bocchini Sergio
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PROGRAMMA DI ITALIANOPROGRAMMA DI ITALIANO
OBIETTIVIEDUCAZIONE LINGUISTICA
Sufficiente padronanza della lingua italiana nella sua complessità e nella varietà degli
usi e dei registri,
Padronanza procedurale delle diverse fasi di produzione di un testo informativo o
argomentativo (articolo di giornale, tema, saggio breve, analisi di testi).
Capacità di sostenere una relazione orale su un argomento storico – culturale,
letterario o professionale preparato.
EDUCAZIONE LETTERARIA
Conoscenze
Avvicinare autori ed opere significative della letteratura italiana ( con riferimenti a
quella straniera) di fine Ottocento e Novecento..
Individuare il legame esistente tra le opere considerate ed il clima culturale coevo.
Analizzare le scelte stilistiche individuali.
Capire la funzionalità delle scelte formali rispetto al contenuto poetico dei singoli autori
o dei movimenti esaminati.
Competenze
Saper effettuare analisi tematiche, narratologiche e stilistiche di testi noti e non noti.
Riconoscere le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere.
Aver acquisito un metodo per l’inquadramento e l’approfondimento di testi letterari in
rapporto all’epoca e al contesto sociale e culturale.
Capacità
Abitudine alla lettura autonoma e non solo guidata di testi letterari e non.
Riconoscere l’influenza dei modelli culturali del passato sul nostro presente.
Consolidare la capacità di formulare giudizi critico – interpretativi adeguatamente
motivati.
CONTENUTI:13
MODULO 1: I MODELLI CULTURALI DELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO
U. D. Decadentismo.
MODULO 2. I GENERI: La poesia lirica tra Ottocento e Novecento
U. D. I caratteri della poesia del secondo Ottocento: simbolismo.
Cenni sulla vita e le opere di C. Baudelaire.
Da I fiori del male: Corrispondenze (parafrasi sintetica), L’Albatro.
Cenni sulla vita, la poetica e le opere di Giovanni Pascoli.
Da Myricae: Novembre, Temporale, Il lampo, Il tuono.
Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
Cenni sulla vita, opere e poetica di Eugenio Montale.
Da Ossi seppia: Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto.
Cenni sulla vita e le opere di Umberto Saba.
Da Il Canzoniere: Trieste, Città vecchia.
MODULO 3. MODELLI CULTURALI DELLA PRIMA META’ DEL NOVECENTO
U. D. Le avanguardie: Espressionismo, Futurismo.
F. T. Marinetti, Manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista.
U. D. Il romanzo della crisi: i caratteri del genere.
MODULO 4. L’AUTORE: Luigi Pirandello.
Cenni sulla vita, le opere, la poetica e lo stile di Luigi Pirandello.
Lettura e analisi testuale delle novelle:
Lumie di Sicilia, La giara, il treno ha fischiato.
una parte della classe ha assistito alla rappresentazione di due atti unici tratti dalle
prime due novelle.
Lettura ed analisi testuale del brano tratto dal romanzo Il fu Mattia Pascal:
La lite fra suocera e zia.
Da il saggio L’ Umorismo: Il sentimento del contrario.
MODULO 4.TEMI: Letteratura e guerra
G. Papini, Amiamo la guerra.
Cenni sulla vita e la poetica di Ungaretti.
Da L’Allegria: Veglia, Fratelli, I fiumi, San Martino del Carso, Soldati.
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Cenni sulla vita e le opere di Primo Levi.
Lettura integrale del romanzo di Se questo è un uomo; in particolare si sono analizzati i
seguenti testi: Sul fondo, Il lavoro,* L’esame di chimica.
Lettura integrale del romanzo di M. Rigoni Stern, Il sergente nella neve.
MODULO 5. EDUCAZIONE SCRITTORIA
Educazione all’espressione scritta ed orale.
Preparazione alle tipologie scrittorie dell’esame di Stato.
PROGRAMMA DI STORIAPROGRAMMA DI STORIA
OBIETTIVICONOSCENZE:
Conoscere i fenomeni trattati.
Comprendere le cause e le conseguenze dei fatti storici.
Istituire adeguati collegamenti fra i fatti storici in oggetto.
COMPETENZE:
Saper individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano
con i fatti della storia politica, culturale, ideologica generale.
Essere in grado di adoperare concetti interpretativi adeguati in rapporto a specifici
contesti storici.
Utilizzare in modo appropriato il linguaggio settoriale specifico.
CAPACITA’
Saper formulare problemi rispetto ai fenomeni storici.
Applicare la conoscenza del passato per la comprensione del presente.
CONTENUTIMODULO 1. LA SOCIETA’ DI MASSA E L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
U. D. 1 Nazionalismo e imperialismo.
MODULO 2. L’ ETA’ DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
U. D. 1 Le condizioni di vita in Italia.
U. D. 2 I dieci anni del governo Giolitti.
U. D. 3 Verso la Grande Guerra.
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U. D. 4 La Grande Guerra.
Documentario di Enrico Verra: Scemi di guerra (I Guerra Mondiale e sofferenze psichiche
dei soldati)
U. D. 5 La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione sovietica.
MODULO 3. DEMOCRAZIE E TOTALITARISMI FRA LE DUE GUERRE
U. D. 1 Le eredità della Prima guerra mondiale.
U. D. 2 Il primo dopoguerra in Europa, il genocidio degli armeni.
U. D. 3 Nascita e avvento del fascismo.
U. D. 6 La crisi del ’29 e il New Deal.
U. D. 5 I regimi totalitari: fascismo, nazismo, stalinismo.
MODULO 4. LA SECONDA GUERRA MONDIALE
U. D. 1 L’Europa di fine anni ‘30: democrazie, regimi autoritari, guerra civile spagnola.
U. D. 2 La Seconda guerra mondiale.
U. D. 3 L’Olocausto.
U. D. 4 * Est/Ovest, Nord/Sud: le coordinate del nuovo mondo.
U. D. 5 * La nuova Italia, democratica e repubblicana: la liberazione, le foibe, la
Repubblica e la Costituzione.
N.B: Gli argomenti asteriscati sia di Lingua e Letteratura italiana che di Storia sono alla
data attuale in corso di svolgimento o da svolgere. Se vi fossero variazioni rispetto al
programma, provvederò a comunicarlo.
METODOLOGIAITALIANO - Il metodo di lavoro ha privilegiato l’affronto diretto e l’interpretazione dei testi
supportato dal manuale in adozione che ha fornito integrazioni informative e raccordi
contestualizzanti.
La lettura è stata svolta soprattutto in classe e individualmente a casa. Le tematiche
affrontate sono state spesso approfondite e riproposte dall’insegnante, per affrontare varie
ipotesi interpretative e colmare le lacune di alcuni studenti, per vari motivi, spesso assenti.
Le esercitazioni scritte svolte a casa sono sempre state corrette ed hanno riguardato le
diverse tipologie di 1^ prova previste dagli attuali esami di Stato.
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STORIA - Si è utilizzata prevalentemente la metodologia della lezione frontale e in alcuni
momenti, per coinvolgere maggiormente gli studenti, la lezione dialogata e l’utilizzo di
presentazioni multimediali, documentari e film.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO:Si è effettuato il recupero in itinere e ripassi curricolari, con lavori di gruppo e lezioni
dialogate per coinvolgere maggiormente la classe.
L’insegnante, eventualmente, effettuerà nel periodo dal 15 al 31 maggio, prove di recupero
e di rinforzo.
STRUMENTI DI VERIFICAL’insegnante, sia durante lo svolgimento che al termine della trattazione modulare, ha
verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti attraverso interrogazioni orali e lezioni
partecipate sui testi del programma. Le verifiche scritte sono state modulate sulle prove
dell’esame di Stato, sia come normali e periodiche esercitazioni che come simulazioni
complessive della prima prova.
CRITERI DI VALUTAZIONELa valutazione, sempre esplicita, si è espressa in voti attribuiti a interrogazioni, interventi e
contributi al dialogo scolastico.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
La docente
Prof. ssa Nicoletta Meneghetti
PROGRAMMA DI INGLESEPROGRAMMA DI INGLESE
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SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe si presenta collaborativa e disponibile, pur non sempre attiva e costante
nella preparazione. Per alcuni studenti si rileva un parziale blocco linguistico che
provoca difficoltà di espositive e necessità di riferirsi sempre alla traduzione letterale,
un certo disagio nell’espressione, comunicazione e produzione linguistica attiva.
Pertanto l’insegnante ha adottato tecniche comunicative molto semplificate
incoraggiando la ‘ fluency’ e la volontà ad esprimersi su argomenti noti professionali,
anche con errori grammaticali e/o di pronuncia. Alcuni studenti possiedono ottime
competenze linguistiche.
OBIETTIVI Gli obiettivi cognitivi disciplinari sono così definiti:
- comprendere le idee principali di messaggi orali
- esprimersi in lingua su argomenti di carattere generale e noti della realtà anglofona
e professionale
- comunicare in situazioni di rilevanza professionale
- cogliere il senso generale di testi narrativi, argomentativi,rispondendo a domande-
stimolo
- saper sintetizzare in L2
- produrre testi scritti guidati
Per quanto riguarda gli obiettivi non cognitivi si precisa che:
- l'impegno e l'interesse sono stati abbastanza costanti
- la frequenza degli studenti è stata abbastanza regolare e la partecipazione attiva
per molti studenti,
- il metodo di studio si è verificato abbastanza efficace
- la preparazione e il profitto sono nel complesso quasi discreti, alcuni presentano
ancora lacune
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CONTENUTIMod.1
Italy. Italian Gastronomy. Regional cooking. Combination food and wine in Italy
( fotocopy)Pasta. Sicily, Tuscany, Lombardy, Emilia Romagna : local products and
dishes
Mod.2
United Kingdom : general features. USA: territory, historical facts. American food.
International cooking: cereals, rice, Chinese cuisine.
Mod 3
Eating out. Restaurants and Menus. Catering. Fusion menu.
Mod.4
Food and Religion. Fast food and slow food.
Mod.5
Diets. Mediterranean diet. The food pyramid.
METODOE stato impiegato il metodo integrato comunicativo-nozionale-funzionale con
approccio in fasi sequenziali:
-fase della globalità con presentazione del materiale. Attività di brainstorming
-comprensione del materiale linguistico, analisi e revisione grammaticale
-consolidamento concettuale lessicale e morfosintattico
-sistemazione delle informazioni ricevute: fase dell’ancoraggio e abitudine alla
semplificazione delle informazioni per esposizione.
- fase della produzione autonoma
-verifica e valutazione.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTOMomenti di revisione e recupero sono stati effettuati e ne hanno beneficiato tutti gli
studenti. La necessità rinforzo è stata continua, come anche la messa in atto di
strategie di fissazione dei contenuti anche di momenti personalizzati per lo speaking
e il reporting. Nell’ultimo periodo didattico, in modo particolare, sono stati effettuati
momenti di recupero in classe con verifiche semplificate ad hoc per gli studenti con
problemi di dislessia.
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STRUMENTI DI VERIFICALe verifiche scritte hanno avuto come modalità:
- comprensioni con questionari a risposte aperte.
- multiple choice, true/false
- report semplificato di contenuti esperienziali/ professionali.
Le verifiche orali intendevano sondare la capacità di esprimersi in L2 soprattutto
utilizzando la tecnica della domanda-stimolo o report su argomento noto proposto
dall'insegnante.
E' stato valutato in itinere il raggiungimento degli obiettivi modulari.
Le verifiche scritte sono state valutate, per quanto possibile, secondo criteri di
oggettività.
Per quanto riguarda l'esposizione orale si è valutata soprattutto la fluency, in misura
ridotta l'accuracy e meno peso è stato dato all'approfondimento contenutistico
incoraggiando la volontà espressiva.
CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
consiglio di classe
La docente
Prof.ssa Daniela Rocca
PROGRAMMA DI PROGRAMMA DI FRANCESEFRANCESE
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSENel corso del quadriennio non c’è stata continuità didattica nell’insegnamento della
materia e la sottoscritta è diventata loro insegnante solo nel corrente anno scolastico. Non
è stato, dunque, semplice individuare, in modo efficace e proficuo, una programmazione e
una metodologia calata sulle aspettative, sulle esigenze, sulle competenze degli allievi e
finalizzata anche alla preparazione dell’Esame di Stato. Il comportamento in classe è stato
generalmente corretto ed educato. Il mio lavoro non sempre è stato facilitato da un
proficuo clima di ascolto e di attesa assunto da una parte degli studenti. La maggior parte
del gruppo ha raggiunto gli obiettivi prefissati, alcuni brillantemente, altri con difficoltà, altri
ancora non hanno pienamente raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Lo studio non è
stato sempre assiduo e costante e si è attivato soprattutto alla vigilia delle verifiche ma ha
evidenziato caratteristiche mnemoniche. É evidente che, mancando la continuità didattica,
le abilità di produzione autonoma sono state rinforzate solo in parte, supportate in modo
preferenziale da tecniche di memoria a breve termine. Per concludere, mentre metà della
classe ha sviluppato sufficienti capacità di produzione autonoma, sostenute da effettive
competenze linguistiche, la preparazione degli altri, pur risultando accettabile se si
considerano globalmente i risultati riportati nelle prove, è in realtà alquanto superficiale, e
non può certo consentire di operare collegamenti tra argomenti e campi disciplinari diversi:
costoro, al massimo, possono ripetere quanto hanno imparato a memoria e, in fase di
elaborazione, hanno bisogno di essere guidati dall’insegnante. Per quanto riguarda lo
svolgimento del programma preventivato nel piano di lavoro annuale si è preferito dare
maggiore spazio alla lingua settoriale.
OBIETTIVI CONSEGUITI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLAREA) CONOSCENZA: l’allievo conosce le realtà e i temi più attuali attinenti alla sua
professione ed è in grado di esprimerli in modo semplice e corretto. In particolare conosce
le differenti forme di ristorazione e il ruolo del personale di gestione, il mondo del lavoro e
della comunicazione commerciale, i problemi dell’alimentazione e delle sue nuove
espressioni nel campo di produzione
B) COMPRENSIONE: comprende le idee principali di testi professionali su argomenti sia
concreti sia astratti, ivi incluse le discussioni tecniche del suo campo di specializzazione.
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C) APPLICAZIONE: sa analizzare un testo professionale, seguendo la fase d’analisi
testuale lessicale e semantica, sa rispondere in modo pertinente ed abbastanza autonomo
a domande relative al contenuto, sa produrre un testo semplice ma chiaro anche se non
sempre formalmente corretto.
METODOLOGIE E STRUMENTI IMPIEGATI Lezioni frontali
Ricerca guidata
Lezioni interattive
Attività di laboratorio
Lavori di gruppo e individuali
All’orale, sarà dato sempre più ampio spazio alla comunicazione in lingua nella
pratica sia della comprensione che della produzione
TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE ENTRO IL 15 MAGGIOSono state effettuate 2 prove scritte nel primo quadrimestre e tre nel secondo,
appartenenti alle seguenti tipologie:
1. redazione di semplici testi scritti.
2. prove strutturate e/o semi strutturate
3. prove di comprensione scritta
All'orale sono state effettuate due interrogazioni per quadrimestre.
Le prove, sia orali che scritte, hanno voluto verificare le conoscenze relative ad alcune
tematiche affrontate in classe nonché le conoscenze linguistiche, le competenze
comunicative e le capacità di elaborazione personale e dei contenuti appresi.
CRITERI DI VALUTAZIONEI parametri presi in considerazione sono i seguenti :
1- conoscenze: concettuali e linguistiche;
2- competenze linguistiche: uso del lessico, delle strutture grammaticali e organizzazione
logica del testo prodotto nonché coerenza nell’uso di registro e funzioni rispetto agli scopi
comunicativi, scioltezza e chiarezza della pronuncia nella produzione orale;
22
3- capacità di selezionare ed elaborare i contenuti appresi, di stabilire collegamenti tra
argomenti, tra la civiltà francese e quella italiana e/o europea.
Il punteggio attribuito alle tre componenti è stato mediamente così distribuito:
1- contenuto: 20%;
2- competenze: 60%;
3- capacità: 20%.
Si è voluto attribuire un punteggio superiore alle competenze linguistiche, che
costituiscono senz’altro lo scoglio più arduo nella produzione in lingua straniera, in quanto
non è possibile per un allievo dimostrare fino in fondo il livello di conoscenza e capacità
critica possedute visto che il tramite è una lingua straniera imparata e praticata solo a
scuola.
CONTENUTI
Modulo 5 Traiteur et organisateur de congrès Testi ed esercizi di
comprensione orale e di
lessico pag. 90, 91, 92. P.
97,98. P.109, 110
Modulo 6 Sommelier Comprensione e produzione
orale sul testo p.129
Modulo 7 Le vigneron dans son vignoble Cartina des vignobles
français p.132
Modulo 8 Responsable de la sécurité alimentaire HACCP: principi generali ,
definizione dei termini
impiegati p.157,158,159 +
fotocopie Comprensione e
produzione orale sul testo p.
156
Testi ed esercizi p. 166, 167
Modulo 9 Nutritionniste La Pyramide: une bonne
base pour un résultat au
sommet p.178.
Comprensione e produzione
orale sul testo p.185, 186,
194
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Preparazione del Curriculum Vitae e della lettera motivazionale su fotocopie
Proiezione dei film:
“Les Intouchables” con compilazione guidata di scheda relativa al trailer del film
Attività svolte con la lettrice:
Le Poitou-Charentes
La Francophonie
Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio: revisione ed esercitazione orale su tutti gli
argomenti studiati in corso d’anno.
La docente
Prof.ssa Fabrizia Mariconda
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PROGRAMMA DIPROGRAMMA DI
ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVEECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSELa maggior parte degli studenti ha evidenziato un atteggiamento positivo verso la
disciplina, mostrandosi disponibile ad imparare e a superare le difficoltà.
Alcuni si sono impegnati per raggiungere risultati apprezzabili, anche se in loro permane
un apprendimento tendenzialmente ripetitivo.
Altri, pur avendo buoni risultati nelle verifiche scritte, evidenziano una certa fragilità
espositiva e faticano ad usare il linguaggio specifico della materia.
OBIETTIVIConoscere l’organizzazione e le tecniche amministrative e gestionali adottate dalle
imprese che offrono servizi ristorativi; comprendere non solo gli aspetti economici ed
organizzativi, ma anche quelli amministrativi e contabili più inerenti alle diverse tipologie di
aziende ristorative; acquisire competenze tecniche e pratiche tali da essere applicate con
flessibilità e senso critico; acquisire una professionalità spendibile nel mercato del lavoro.
CONTENUTI:ANALISI DEL PATRIMONIO
Il patrimonio e la situazione patrimoniale
I valori finanziari e economici
LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA
La stima del fabbisogno finanziario
Le fonti di finanziamento interne e esterne
Le forme di finanziamento atipiche
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Analisi dei costi e dei ricavi
Il bilancio d’esercizio e i suoi componenti
I principali indici di efficienza economica-finanziaria
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LA PROGRAMMAZIONE ED IL BUDGET
La programmazione strategica
Il budget e l’analisi degli scostamenti
Gli strumenti di controllo
IL MARKETING
Il marketing operative e strategico
Il marketing mix
Il piano di marketing
LE RISORSE UMANE
La pianificazione delle risorse umane
Il reperimento e l’inserimento del personale
Norme relative al CCNL e ai contratti di categoria
.
METODOLOGIA Si è utilizzata la lezione frontale e dialogata, lettura del testo in adozione , discussione su
temi vari ed elaborazione scritta, correzione degli elaborati. Durante l’anno scolastico si è
completato e concluso lo studio dell’impresa ristorativa iniziato lo scorso anno,
approfondendo in modo particolare i vari aspetti della gestione economica, finanziaria e
commerciale. Tali problematiche sono state oggetto di studio e discussione sotto l’aspetto
contabile solo in parte, mentre si è insistito su quello logico dei contenuti, cercando di
sviluppare la capacità di ragionamento e di risoluzione di problematiche relative all’ambito
ristorativo.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTOAgli allievi con profitto negativo e con debito scolastico è stata offerta l’opportunità di
recupero con interrogazioni orali e verifiche scritte. Sono stati somministrati vari esercizi
per sviluppare le capacità logiche. Tuttavia permangono situazioni di grave fragilità
nonostante l’impegno mostrato.
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STRUMENTI DI VERIFICA Prove scritte (questionari e test), verifiche orali con interventi, domande, interrogazione
frontale.
CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
Il docente
Prof.ssa A. Poli
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PROGRAMMA DI MATEMATICA
OBIETTIVI GENERALISapere utilizzare tecniche di calcolo adeguate
Migliorare l’acquisizione del linguaggio specifico della disciplina
Consolidare la capacità di analisi e di sintesi
Affinare il metodo di studio
Sviluppare la capacità di deduzione
Avviare all’applicazione di strumenti matematici per l’interpretazione di fenomeni reali
OBIETTIVI SPECIFICILeggere e interpretare il grafico di una funzione
Rappresentare graficamente una funzione algebrica
Conoscere intuitivamente il concetto di limite di una funzione
Calcolare limiti finiti e infiniti che si presentano nelle forme indeterminate ∞-∞, ∞/∞,0/0
Determinare asintoti orizzontali e verticali
Definire la derivata di una funzione
Calcolare la derivata di una funzione in casi semplici
Individuare intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione
Individuare massimi e minimi di una funzione
CONTENUTIDisequazioni ( Ripasso )
Disequazioni intere di primo e secondo grado
Sistemi di disequazioni
Disequazioni fratte
Funzioni
Definizione di funzione e nomenclatura
Classificazione delle funzioni
Lettura ed interpretazione di grafici
Studio di funzioni algebriche
Individuazione di eventuali simmetrie: funzioni pari e dispari
Determinazione del dominio 28
Determinazione del segno
Determinazione delle intersezioni con gli assi cartesiani
Determinazione di alcuni punti convenienti
Grafico probabile
Funzione esponenziale: definizione, grafico, caratteristiche
Limiti
Concetto intuitivo di limite; nomenclatura
Limiti all’infinito
Confronto intuitivo fra i vari ordini d’infinito
Limiti al finito
Concetto e classificazione degli asintoti
Enunciati dei teoremi fondamentali sui limiti
Operazioni algebriche fra limiti
Calcolo di limiti ( Forme indeterminate ∞-∞,∞/∞ risolte con il confronto tra ordini di infinito.
Forma indeterminata 0/0 risolta con i seguenti casi di scomposizione: differenza di
quadrati, quadrato di un binomio, raccoglimento a fattore comune totale, scomposizione di
un trinomio di secondo grado mediante le soluzioni dell’equazione di secondo grado
associata)
Applicazioni dei limiti nello studio di semplici funzioni
Derivate
Definizione di derivata di una funzione in un punto
Significato geometrico della derivata
Derivate fondamentali
Regole di derivazione ( esclusa la regola di derivazione di una funzione composta )
Funzioni crescenti e decrescenti*
Massimi e minimi di una funzione*
( Gli argomenti segnalati con asterisco verranno svolti in parte dopo il 15 maggio 2014 )
METODOLOGIASi sono svolte in prevalenza lezioni frontali partecipate. Quando è stato possibile,
argomenti e concetti sono stati introdotti partendo da un problema o una situazione reale
mentre in altri casi si è cercato di vederne successivamente un’applicazione ad un
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contesto reale. Inizialmente i concetti matematici sono stati presentati a livello intuitivo, per
poi essere gradualmente formalizzati, in qualche caso, con il linguaggio specifico della
disciplina. Particolare spazio è stato riservato allo svolgimento di esercizi, con lo scopo di
consolidare i contenuti teorici e le abilità di calcolo, prevedendo anche l’uso della
calcolatrice. Il lavoro a coppie o in piccolo gruppo è stato utilizzato per lo sviluppo e il
recupero della necessaria dimestichezza col calcolo numerico e algebrico anche per
svolgere esercizi ripetitivi. Il libro di testo, ampiamente utilizzato per reperire esercizi di
vario tipo, si è rivelato per la trattazione torica degli argomenti troppo difficile quindi è stato
spesso sostituito con appunti e fotocopie opportunamente predisposte dalla docente.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe, contenuta nel P.O.F. e allegata al presente Documento del Consiglio
di Classe.
STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVESono state effettuate verifiche formative e sommative, orali e scritte, di diversa tipologia
(domande aperte, risoluzione di quesiti e semplici problemi, quesiti a scelta multipla,
quesiti vero/falso ), per consentire agli studenti di confrontarsi con prove variamente
strutturate; inoltre si sono somministrate prove analoghe alla Terza Prova prevista
dall’Esame di Stato. Nella correzione delle verifiche scritte sono state valutate:
l’efficienza dell’algoritmo risolutivo scelto;
la correttezza logica dell’algoritmo scelto;
la correttezza dei calcoli;
la capacità di applicare procedimenti conosciuti a situazioni nuove.
Le verifiche orali si sono svolte tramite colloqui programmati e tramite test a risposta
multipla e/o a risposta breve e nella valutazione sono state considerate:
la padronanza delle nozioni teoriche;
la chiarezza e l’organicità dell'esposizione;
la capacità di effettuare collegamenti fra più argomenti.
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STRATEGIE DI RECUPERO Attraverso controlli periodici sono stati individuati gli studenti che non hanno raggiunto gli
obiettivi minimi fissati per il conseguimento di una valutazione sufficiente; è stata effettuata
attività di recupero in itinere, riprendendo concetti importanti non chiaramente compresi,
dando spazio a momenti di ripasso, a spiegazioni individualizzate e ad esercitazioni mirate
anche da svolgere in piccolo gruppo.
La docente
Prof.ssa Fulvia Lori
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PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE
OBIETTIVI RAGGIUNTINon cognitivi: Gli allievi hanno, per la maggior parte, evidenziato, nel corso del presente
anno scolastico, una maggiore consapevolezza e del loro ruolo e della realtà socio-
culturale in cui sono calati.
Cognitivi: Gli obiettivi disciplinari che gli studenti, in media, al termine del corso di studi
hanno raggiunto possono così sintetizzarsi:
Sanno analizzare situazioni semplici di carattere giuridico, individuando gli
elementi e le caratteristiche delle parti dell’insieme e le interazioni che le legano;
Sanno cogliere analogie e differenze nei fenomeni giuridici;
Sanno cogliere il nesso causa-effetto tra fenomeni anche lontani nel tempo e
nello spazio;
Sanno formulare ipotesi risolutive di un problema, sulla base delle abilità
acquisite e della rielaborazione personale delle informazioni apprese;
Sanno trasferire i concetti appresi applicandoli a fattispecie concrete semplici.
Si è cercato d’impostare detto programma con serietà facendo affidamento sull’impegno
degli allievi e sulla loro disponibilità. Tale disponibilità è stata, per diversi alunni, puntuale
per quanto attiene alla trattazione degli argomenti svolti. Alla fine gli obiettivi in questione
sono stati mediamente raggiunti, per cui la preparazione è da ritenersi accettabile, in
qualche caso discreta o buona; solo alcuni studenti si sono impegnati decisamente poco.
CONTENUTIMODULO 1 LA TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO
U.D. 1. Struttura del contratto: elementi essenziali ed accidentali
U.D. 2. La formazione del contratto: la forma
U.D. 3. Invalidità del contratto :
La nullità e le sue caratteristiche
L’annullabilità e le sue caratteristiche
La rescindibilità e le sue caratteristiche
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U.D. 4. La risoluzione del contratto per:
eccessiva onerosità
impossibilità sopravvenuta
per inadempimento
MODULO 2 I PRINCIPALI CONTRATTI DELL’IMPRESA RISTORATIVA
U.D. 1. La compravendita e i contratti analoghi (alcune vendite con patti speciali)
U.D. 2. La locazione ad uso abitativo e non
U.D. 3. Il deposito ed il contratto d’albergo
U.D. 4 La somministrazione
U.D. 5 Il mutuo
U.D. 6 L’ assicurazione
U.D. 7 Il banqueting ed il catering
U.D. 8 Il factoring
Per ogni contratto sopra elencato gli studenti sanno individuare gli elementi essenziali e le
principali caratteristiche
MODULO 3 IL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
U.D. 1.Il rapporto di lavoro subordinato: i diritti ed i doveri delle parti.
In particolare i diritti sindacali, la tutela della maternità e paternità, cenni a: TFR,
pensionamento, diritti del lavoratore-studente.
U.D. 2. Il potere disciplinare del datore
U.D. 3. Le cause di cessazione del rapporto di lavoro subordinato; in particolare il
licenziamento secondo la riforma Fornero del 2012 .
U.D. 4.Le nuove forme contrattuali:
lavoro in affitto,
job on call,
job sharing,
apprendistato
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MODULO 4 LA LEGISLAZIONE SOCIALE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
U.D. 1. L’assistenza a la previdenza: cenni al sistema pensionistico
U.D 2 Il campo di applicazione del ddl n.81 del 2008
MODULO 5 LA NORMATIVA IGIENICO SANITARIA*
U.D. 1 La legislazione igienico sanitaria di base
METODOLOGIA Lezioni frontali esplicative
Momenti collettivi d’aula in forma discorsiva
Lettura, analisi e discussione di testi..
Problem solving
Role-playing
Tutoring
E-learning asincrono
ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO:
Consegne individuali ( esercizi guidati e non)
E-learning asincrono
STRUMENTI DI VERIFICALe verifiche, sia scritte che orali a causa del numero esiguo di ore curricolari, sono state:
FORMATIVE: microinterrogazioni (domande mirate all’accertamento della
comprensione degli argomenti), cruciquiz.
SOMMATIVE: ( controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)
Interrogazioni lunghe, tests.
In particolare, per quel che riguarda le verifiche scritte sono state caratterizzate da:
Domande aperte, Domande a scelta multipla , Collegamenti, Cloze, Vero o falso, Casi
giuridici elaborati ed eseguiti singolarmente o in gruppo .
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VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
Si è tenuto conto sia delle conoscenze, sia delle competenze, sia delle capacità di analisi,
capacità di confronto, capacità di valutare e di auto valutarsi.
La docente
Prof.ssa Maria Laura Kessler
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PROGRAMMA DIPROGRAMMA DI
LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZILABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVIRISTORATIVI
OBIETTIVI- Sviluppare le capacità di comprensione e di intervento in merito ai problemi
organizzativi gestionali
- saper realizzare beni e servizi di elevato valore qualitativo, utilizzando nel modo più
economico possibile le risorse disponibili;
- conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del
personale addetto ad un reparto, controllarne il lavoro e favorire la comunicazione e
l'inter-scambio tra i vari membri;
- saper adattare l'organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del
tipo di azienda in cui sono collocati;
- saper realizzare una sintesi concreta, di elevata qualità, tra la creatività e la
standardizzazione.
CONTENUTI- il coordinamento tra i settori della produzione, della distribuzione e del servizio nelle
aziende della ristorazione
- La programmazione della produzione di beni, e del relativo servizio, rispetto ad una
utenza formata da piccoli o grandi gruppi
- La programmazione del servizio di ristorazione rispetto ad una utenza fissa e
occasionale
- Prodotti alimentari freschi e conservati, le gamme degli alimenti
- La cottura sotto vuoto e la distribuzione dei piatti conservati o cotti sottovuoto
- I principali sottogruppi e la tecnica di assemblaggio nella preparazione dei piatti
- L’apporto e l’integrazione dei vari reparti nella realizzazione dei servizi ristorativi “per
regole”.
- Il servizio di catering
- Il banqueting
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METODOLOGIALezioni frontali, lavori di gruppo, esperienze pratiche nei laboratori dell’Istituto,
partecipazione a manifestazioni gastronomiche.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E APPROFONDIMENTOI recuperi sono stati effettuati in itinere
STRUMENTI DI VERIFICAVerifiche orali e scritte afferenti al voto pratico
CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
consiglio di classe.
Il Docente
Prof. Carmelo Confessore
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PROGRAMMA DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONEPROGRAMMA DI ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE
OBIETTIVI DISCIPLINARI OBIETTIVI DISCIPLINARI Primo periodo
conoscere le principali funzioni dei nutrienti
conoscere gli aspetti essenziali del loro metabolismo
comprendere l’importanza della corretta assunzione dei nutrienti in una dieta
equilibrata
Conoscere i fondamenti della dietetica e le tipologie dietetiche più comuni
conoscere: i fondamenti della dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni
fisiologiche.
Conoscere i principi che regolano le principali diete.
Saper progettare comportamenti alimentari idonei a situazioni patologiche varie.
Secondo periodo
Conoscere l’alimentazione nelle varie situazioni patologiche.
Conoscere i principi fondamentali di dietoterapia in alcune importanti malattie
Conoscere i principi fondamentali di igiene degli alimenti e di prevenzione delle
contaminazioni.
Conoscere le principali tossinfezioni.
Conoscere i rischi derivanti dalla contaminazione microbica, da metalli, dai contenitori
e dai fitofarmaci.
Conoscere i metodi igienicamente sicuri degli alimenti.
Conoscere i principi che regolano la lavorazione e la trasformazione degli alimenti.
Conoscere le tecniche di conservazione degli alimenti.
Conoscere i principi generali che regolano le principali tecniche conservative degli
alimenti e le eventuali modifiche che queste apportano agli alimenti.
Valutare e quantificare le perdite nutrizionali che queste tecniche conservative
apportano agli alimenti.
Saper scegliere razionalmente gli alimenti conservati con le tecniche più corrette.
Conoscere i più significativi additivi alimentari, le leggi che regolano il loro impiego e gli
obiettivi che si prefiggono di raggiungere.
Comprendere i fenomeni studiati, riconoscendone analogie e differenze.
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Applicare ed approfondire le conoscenze acquisite riguardo la dietetica, l’igiene degli
alimenti, la loro conservazione e situazioni o casi riguardanti in particolare il settore
ristorativo in cui gli alunni si troveranno ad operare.
OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI
Stimolare un comportamento collaborativo e di disponibilità all’interno della classe
Stimolare il rispetto per gli ambienti scolastici, il rispetto per le persone, il rispetto
del regolamento scolastico
Stimolare la puntualità nelle consegne.
OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI
Saper comprendere un testo e saperlo esporre in modo chiaro e sufficientemente
corretto con linguaggio specifico
Acquisire la capacità di operare collegamenti
Acquisire, incrementare e perfezionare le capacità di sintesi e analisi
Saper applicare le conoscenze acquisite
Potenziare le abilità di operare nel gruppo o in piccoli gruppi
CONTENUTIMODULO 1. I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE
Fattori tossici e contaminazione alimentare
Contaminazione biologica degli alimenti
Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici
Nuovi alimenti e OGM
MODULO 2. PREVENZIONE E CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo
Conservazione degli alimenti
Controllo, qualità e sicurezza alimentare
MODULO 3. LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE
La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche
Diete particolari
L’alimentazione nella ristorazione collettiva
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MODULO 4. LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE
La dieta nelle malattie dell’apparato digerente
* La dieta nelle malattie cardiovascolari
* La dieta nelle malattie del metabolismo
* Alimentazione e cancerogenesi. Disturbi del comportamento alimentare
* Svolto dopo il 15 maggio
METODOLOGIA- Lezione frontale, ma più spesso interattiva, supportata dall’utilizzo di diapositive e
filmati, per stimolare la partecipazione e l’interesse degli alunni.
- La trattazione avverrà secondo la scansione modulare prima riportata, nei tempi
adeguati al livello di approfondimento e alle capacità evidenziate in ciascuna classe.
- Le lezioni tenderanno ad evidenziare le problematiche relative ad ogni disciplina per
promuovere un’attiva partecipazione degli alunni.
- Si cercherà di individualizzare il più possibile la programmazione.
- Ricerche bibliografiche soprattutto per ampliare le conoscenze sulle tecnologie più
evolute ed aggiornate.
Le diverse metodologie potranno avvalersi dei seguenti sussidi didattici:
- libro di testo
- fotocopie da riviste del settore
- pc e videoproiettore.
STRUMENTI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVELe verifiche del processo di apprendimento possono sono state articolate in questo modo:
- verifica formativa mediante conversazione dialogata e risposta a precise domande
- verifica sommativa scritta o orale alla fine del modulo.
La verifica mediante prova struttutata, non strutturata e semistrutturata scritta è stata
articolata in diversi quesiti tenendo presenti gli obiettivi didattici. A ciascun esercizio è
stato attribuito un punteggio in relazione al grado di difficoltà.
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VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione è stata utilizzata la griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
Consiglio di Classe.
La valutazione ha tenuto conto se l’apprendimento è stato positivo o negativo e ha
permesso di effettuare interventi per recuperare le lacune individuate. La correzione ha
implicato il conteggio delle risposte, la penalizzazione degli errori in modo differenziato. Il
punteggio è stato successivamente tradotto in voto in decimi da 1 a 10. La verifica orale,
pur risentendo di criteri non così oggettivi come quella di un test strutturato, ha consentito
di valutare i processi mentali dell’apprendimento, le capacità espositive e l’utilizzo di un
corretto linguaggio tecnico – scientifico.
RECUPERO E POTENZIAMENTOSono stati sistematicamente offerti interventi di recupero in orario curricolare. Sono stati
riproposti gli stessi contenuti utilizzando metodologie diverse: guidando ogni studente
attraverso percorsi specifici, fornendo esercizi personalizzati per sviluppare determinate
capacità logiche. Si è affiancata all’attività in classe il lavoro domestico seguito da
valutazione.
Il Docente
Prof. Roberto Visicchio
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PROGRAMMA DI PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
1. Potenziamento fisiologico.
2. Consolidamento degli schemi di base.
3. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico.
4. Conoscenza e pratica delle attività sportive.
5. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione infortuni.
I componenti della classe nel complesso hanno affrontato le attività pratiche svolte in
palestra con impegno adeguato. Questo atteggiamento ha consentito alla maggioranza
l’individuazione di un proprio metodo di studio efficace e la maturazione di un’autonomia di
lavoro tali da permettere il superamento delle difficoltà. La maggioranza della classe ha
mantenuto un impegno costante e diffuso, affrontando le varie prove con sicurezza. Alcuni
alunni sono capaci di impegno costante e quindi evidenziano un affinamento del metodo di
studio consono alla classe frequentata. Alcuni studenti hanno acquisito solamente gli
obbiettivi minimi prefissati ad inizio anno scolastico e, una parte è riuscita a raggiungere
una discreta/buona padronanza motoria e conoscenza della materia. Sono state proposte
attività che richiamassero le capacità motorie sia di tipo condizionale che coordinativo
anche attraverso i fondamentali individuali dei giochi di squadra ( pallavolo, pallacanestro,
pallamano, calcetto a mano ) con obiettivo di recupero per una parte della classe e di
rinforzo per gli altri studenti, cercando cosi di coinvolgere gli studenti più deboli ad una
partecipazione attiva alla parte pratica. I giochi di squadra hanno rivestito grande rilevanza
durante le attività svolte in quanto si è voluto consolidare lo sviluppo del carattere della
socialità e del rapporto con gli altri. Si è cercato quindi di proporre argomenti che
potessero costituire per gli studenti degli stili di vita con obbiettivo principale la tutela della
salute ( es. attività all’aperto inerenti l’atletica leggera ).
FATTORI LIMITANTI LA DIDATTICAI grandi limiti che hanno impedito di svolgere al pieno la programmazione didattica sia
pratica che teorica sono stati:
42
1. L’impossibilità in alcuni periodi di utilizzo dell’impianto sportivo es. ad inizio di anno
scolastico (mesi settembre e parte di ottobre) e successivamente ad aprile in
quanto l’ente gestore lo ha utilizzato per altre attività non scolastiche.
2. La totale mancanza materassi e materassini per attività a corpo libero di pre
acrobatica.
CONTENUTI QUADRIMESTRALI SVOLTI
1. saper valutare il proprio stato di efficienza fisica (capacità condizionali), saperlo
mantenere e migliorare;
2. saper valutare le proprie qualità neuro muscolari (capacità coordinative), saperle
mantenere e migliorare;
3. saper praticare delle attività sportive;
4. sapersi relazionare socialmente nel gruppo;
5. possedere informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione
degli infortuni.
Per il raggiungimento dei punti sopra citati fare riferimento al programma finale svolto ed
allegato.
METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO APPLICATE
Lezione frontale;
Lezione dialogata;
Lezione a gruppi;
Conduzione di parte della lezione, es. con compiti di arbitraggio, da parte di
studenti.
Per conseguire gli obiettivi indicati, è stato necessario:
- organizzare il processo di apprendimento in moduli;
- ogni argomento della materia è stato trattato sia dal punto di vista teorico che da
quello applicativo/pratico la dove era possibile;
- proporre frequentemente nella pratica, la ricerca di soluzioni motorie “personali”;
- svolgere esercitazioni pratiche, lavori di gruppo, lezioni partecipate
(coinvolgimento attivo degli studenti), metodo globale analitico globale, lavoro a
circuito, rispetto del concetto di gradualità;
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- individuare opportuni riferimenti al vissuto quotidiano, stimolare la partecipazione
attiva e l’interesse degli studenti e per facilitare la comprensione dei concetti
teorici;
- ricercare costantemente il collegamento delle tematiche di studio con la
specificità dell’ indirizzo;
- privilegiare il metodo del “problem solving” per favorire lo sviluppo di capacità di
analisi, di formulazione e di ipotesi risolutive e di verifica.
Uso di:
a) libri di testo
b) lavagna luminosa
STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE
Le verifiche sono state svolte nei seguenti modi:
I. prove pratiche in forma individuale e/o collettiva (es. giochi di squadra);
II. elaborazione e/o approfondimento scritto e/o grafico della lezione pratica svolta
o non svolta;
III. approfondimenti e/o ricerche svolti in forma autonoma o a gruppi ma concordate
con il docente.
IV. Prove scritte
Particolare attenzione è stata data nei collegamenti con le altre discipline, ai contenuti e
alla terminologia tecnica.
E’ stata data la possibilità che fosse oggetto di valutazione scritta, la
documentazione prodotta/redatta in conseguenza del NON
svolgimento/partecipazione alla “pratica” della lezione di educazione fisica.
Gli studenti che NON hanno svolto la “pratica”, a causa di impossibilità a
partecipare alla lezione es. non partecipazione temporanea occasionale, esonero
parziale o totale, sono stati valutati in forma scritta e/o orale e/o nel “condurre “ la
parte pratica della classe, es. condurre una parte di lezione, compiti di
organizzazione e arbitraggio nei giochi di squadra, ecc.
E’ stata data la possibilità che fossero oggetto di valutazione gli elaborati e/o gli
approfondimenti e/o le ricerche svolte a casa, ma a condizione che l’argomento
venisse precedentemente concordato con il Docente.
44
Per la parte pratica la valutazione è stata, secondo la verifica da effettuarsi,
individuale o collettiva.
CRITERI DI VALUTAZIONEPer quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento alla griglia indicante la
corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento collegialmente approvata nel primo
consiglio di classe.
RECUPERO CURRICULARE EFFETTUATO
Le attività di recupero sono state svolte in ITINERE:
con lavori a gruppi non omogenei, nei quali erano presenti studenti
“referenti/tutor” caratterizzati dall’aver maggiori capacità/conoscenza nella
disciplina;
mediante consegne individuali.
Sono stati attuati, per tutta la classe, interventi di recupero in itinere effettuando
collegamenti e richiami con concetti e contenuti proposti nelle lezioni precedenti, al fine di
colmare le eventuali lacune dovute ad un numero eccessivo di assenze o ad uno studio
individuale non sempre preciso e puntuale da parte degli studenti. In relazione ad alcuni
argomenti, sono stati approfonditi alcuni concetti di particolare importanza ed interesse per
gli allievi. Si è favorita la trasmissione della conoscenza tra le parti.
INTERVENTI DIDATTICO EDUCATIVI INTEGRATIVI EFFETTUATI
Non svolti.
INIZIATIVE CULTURALI EFFETTUATENon svolte
Il Docente
Prof. Coradin Paolo Valerio
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PPROGRAMMAROGRAMMA DIDI I INSEGNAMENTONSEGNAMENTO R RELIGIONEELIGIONE C CATTOLICAATTOLICA
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTIAttraverso il dialogo e la proposta di documenti vari la classe ha raggiunto i seguenti
obiettivi:identificazione della Chiesa come una realtà comunitaria precisa;definizione di
Chiesa come comunità nella quale è presente un nuovo tipo di vita, in cui i desideri umani
autentici sono compresi e realizzati.
CONTENUTI 1° PERIODO Definizione di chiesa: comunità di battezzati
Amore e affettività
Il Papa : suo ministero
2° PERIODO I dogmi della Chiesa :l’Immacolata Concezione
Il significato delle nostre tradizioni
Moralità: la concezione che Gesù ha della vita,
il valore della persona, l’agire cristiano.
Bioetica: definizione
Enciclica “Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II
Il Decalogo : ieri e oggi
La Chiesa cattolica e gli avvenimenti del ‘900
METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO APPLICATE -Uso del libro di testo( L.Giussani “Scuola di religione”)
-Visione di films e documentari :“La vita umana , prima meraviglia”; “Gianna Jessen:
sopravvissuta all’aborto salino” “ October baby”; Padre Florenski ; video “La rinuncia di
Papa Benedetto , l’annuncio” “ Il viaggio della sposa “
-Dialoghi di confronto che partano dalla propria esperienza
-Letture di documentazione : E.Fromm “L’arte di amare” ( alcuni brani )
-Lezione frontale
STRUMENTI UTILIZZATI PER LE VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE Sono state considerate l’attenzione e la partecipazione attraverso il dialogo e la ripresa dei
contenuti svolti volta per volta.
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INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI INTEGRATIVI EFFETTUATI Testimonianze sull’adozione ( N. Zanninello e T. Milella) e sull’accoglienza della disabilità
( F. Rabaglia)
La docente
Prof.ssa Teresa Milella
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ATTIVITA’ IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO
Numerose verifiche svolte nel corso dell’anno scolastico sono state modulate secondo le
tipologie delle prove previste all’Esame di Stato. Sono state effettuate simulazioni di prima,
seconda e terza prova come specificato nella tabella:
Data Argomento Ore totali12 Marzo 2014 Simulazione prima prova 624 Marzo 2014 Simulazione terza prova 23 Aprile 2014 Simulazione seconda prova 616 Aprile 2014 Simulazione terza prova 230 Aprile 2014 Simulazione prima prova 68 Maggio 2014 Simulazione seconda prova 6Da definire Simulazione colloquio 1
ORE TOTALI 29
I docenti del consiglio di classe hanno svolto e svolgeranno durante il mese di maggio il
ripasso degli argomenti affrontati, inoltre sono state approvate e calendarizzate 9 ore di
potenziamento di matematica in orario extracurricolare.
La terza Prova scritta
Il consiglio di classe per la terza prova scritta ha scelto la tipologia C, proponendo per ogni
disciplina interessata 10 quesiti con risposta a scelta multipla; per tutte le discipline
coinvolte è stata utilizzata la stessa griglia di correzione.
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Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
“G. Magnaghi” Viale Romagnosi 7 - 43039 Salsomaggiore Terme
A/S Biennio 2012/2013 2013/2014
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AZIENDA CLASSE 5 A RIST.
Tutor scolastico prof. Carmelo Confessore
Allegato al documento del 15 maggio 2014, relazione conclusiva delle attività di Alternanza scuola/lavoro svolte dalla classe
5 A Rist., iniziate nell’anno scolastico 2012/13 e concluse nel corso del corrente anno scolastico 2013/14 secondo quanto previsto dai nuovi quadri orario attuati con la riforma.
Periodi di Attività in Azienda
dal 24 Maggio al 07 Giugno 2013
dal 07 al 21 Dicembre 2013Alternanza Scuola Lavoro a/s 2011-2012
Perché Alternanza Scuola/Lavoro al Magnaghi? Gli studenti degli Istituti Alberghieri non hanno certo molti problemi nel mondo del lavoro come risulta
da numerose statistiche, ma è altrettanto vero che il mercato del lavoro nel settore turistico-ristorativo richiede sempre mano d’opera con competenze specifiche e attenta alle esigenze della clientela. L’attività in azienda per i nostri studenti è vista dal POF come un’opportunità libera per gli studentidi seconda, un’occasione per incrementare la valutazione per gli studenti di terza e infine un obbligo
previsto dai nuovi quadri orari ministeriali in quarta e quinta nel biennio post-qualifica. L’alternanza in azienda mira a incrementare al massimo le potenzialità professionali degli studenti acquisite a scuola integrandole e arricchendole col lavoro in strutture turistico/alberghiere del territorio.
L’alternanza persegue in modo ottimale il raccordo fra la formazione in aula e la aula el’esperienza pratica attuando precisi processi d’insegnamento e di apprendimento flessibili;arricchisce la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro; favorisce l’orientamento professionale nel settore ristorativo sostenendo lo sviluppo delle vocazioni personali e dei talenti. Infine con l’alternanza si vuole contribuire a far conoscere agli studenti il mondo del lavoro con un approccio diretto contribuendo a creare, in prospettiva,una rete di relazioni utili alla successiva sistemazione occupazionale al termine del corso di studi. La programmazione didattica dell’I.I.S.S. “G.Managhi” prevede percorsi di Alternanza scuola/lavoro presso aziende del settore intesi come “Lavoro” sia in termini educativi, che per lo sviluppo di competenze pratico-operative aggiornate e capaci di dare concretezza alla preparazione fornita dalla Scuola. Le ore previste per l’area di professionalizzazione per le classi quarte e quinte (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono 132 e costituiscono un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti, che le istituzioni scolastiche ripartiscono, nella loro autonomia, tra le classi quarte e quinte. Nei dettagli per il corrente anno scolastico il Collegio docenti e il consiglio di classe hanno deliberatoquanto segue per la classe 5 A Rist.:
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- La classe V a corso Rist. ha svolto Alternanza Scuola/Lavoro dal 07 Dicembre al 21 Dicembre 2013 incrementando le ore già passate in azienda dal 24 maggio al 07 giugno 2013 ; si sottolinea inoltre che la formazione professionale degli studenti e stata integrata con attività di laboratorio, eventi esterni
Sintesi delle attività svolte nel biennio 2012/2013 2013/14
Il progetto è stato regolarmente portato a termine dagli studenti e coordinato dal Tutor Scolastico prof. Carmelo Confessore e rispettando quanto previsto sono state svolte 172 ore di attività di cui 160 in aziende ristorative-alberghiere e le rimanenti in Istituto per preparare e approfondire contenuti indispensabili ed inserire lo studente in azienda. Gli studenti hanno dimostrato serietà e responsabilità nei contesti lavorativi ottenendo risultati positivi spesso superiori alle aspettative e per alcuni motivo per future assunzioni al termine del corso di studi.
Nell’ultima parte dell’anno scolastico 2012/2013 il percorso è stato arricchito con lezioni pratiche in Istituto tenute da un esperto esterno, Morini Marco,sommelier e chef di cucina per un numero complessivo di 12 ore.
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Finalità del percorso
Il progetto formativo di alternanza scuola/lavoro in azienda risponde ai bisogni individuali di formazione e istruzione e persegue le seguenti finalità:
- Attuare modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;- Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze spendibili nel mercato del lavoro; - Favorire l’orientamento degli studenti per valorizzarne le vocazioni e gli interessi personali.
- Il tirocinio formativo e di orientamento non costituisce rapporto di lavoro.
L’Alternanza scuola/lavoro si presenta come un’offerta formativa coerente ai bisogni di un sapere professionale adeguato alle nuove esigenze del territorio e finalizzata ad:
- Acquisire attitudini e atteggiamenti orientati all’inserimento nei vari ambiti di attività professionale;- Apprendere capacità operative riferite allo svolgimento dello specifico ruolo lavorativo.
La presenza in azienda dello studente diventa un importante momento di formazione professionale in cui rafforzare la dimensione culturale della professionalità propria delle scelte di indirizzo, già iniziato nel triennio di qualifica. Nello specifico l’alternanza è sviluppata in modo da consentire allo studente di esercitare nel concreto le conoscenze ristorative-alberghiere, linguistiche e culturali acquisite in ambito scolastico.
Aziende coinvolte nel progettoAlberghi- Ristoranti- Bar- Mense –Trattorie – Pasticcerie – Gelaterie - ecc
Fasi e articolazione del progetto L’alternanza si articola con la permanenza degli studenti in azienda per 4 settimane per almeno 132 oreIl Tutor nominato dal Dirigente su indicazione del consiglio di classe informerà delle attività docenti, genitori e studenti nei Consigli di classe, successivamente in classe ci sarà una presentazione per discutere sulla tipologia e localizzazione delle aziende per rispondere al meglio alle aspettative e alle esigenze di ogni singolo alunno.
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Attività previste nel percorso in azienda Lo studente opportunamente istruito in precedenza a scuola sarà accolto in azienda dal Tutor aziendale conoscerà persone luoghi e tempi aziendali per essere inserito gradualmente nella realtà produttiva. In pratica quanto appreso a scuola sarà rafforzato in azienda mettendo alla prova l’alunno che sarà motivato a crescere professionalmente e a confrontarsi con nuovi casi pratici. Il Tutor scolastico opererà continuamente a stretto contatto con le aziende per risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere.
Obblighi del tirocinante
Il tirocinante durante lo svolgimento del tirocinio formativo e di orientamento è tenuto a:
- Svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento.- Seguire le indicazioni dei Tutor e fare riferimento ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo o altre evenienze.- Rispettare i regolamenti aziendali. - Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.- Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o conoscenze in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio.
Modalità di accertamento e di valutazione del grado di acquisizione delle competenze
Il percorso di tirocinio sarà oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e dell’Azienda secondo i seguenti descrittori:- Impegno e motivazione (comportamento dimostrato), puntualità, operosità e responsabilità- Autonomia di lavoro (abilità e attitudine dimostrata), socievolezza e rapporti con superiori e colleghi- Acquisizione dei contenuti minimi specifici dell’area d’inserimento Il Tutor scolastico valuterà l’intero percorso anche con visite in azienda e raccogliendo su apposita modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate dagli studenti, la valutazione è indispensabile e sarà condivisa con il Consiglio di classe. Al fine di arricchire il curriculum-vitae degli studenti la scuola rilascia una certificazione attestante date e aziende in cui si è svolta l’alternanza.
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Competenze, abilità e conoscenze da acquisire nel percorso di alternanza in azienda Competenze Abilit
à
Conoscenze
- Competenze di relazione da sviluppare in azienda con superiori, colleghi e soprattutto i clienti.- Competenze motivazionali di accrescimento dell’autostima dell’alunno che potrà accrescere le conoscenze e applicarle a diversi casi pratici.- Competenze di settore utili per conoscere in concreto aziende del settore turistico alberghiero legate al territorio.
- Saper inserirsi in un contesto aziendale produttivo reale.
- Saper rielaborare le abilità acquisite in azienda e riportarle come abilità in Istituto.
- Saper riconoscere e anticipare le esigenze della clientela.
- Saper progettare modalità operative di servizi in relazione all’evento richiesto nell’azienda ospitante.
- Saper risolvere problemi nuovi e imprevisti legati alla realtà produttiva e difficilmente riscontrabili nel contesto scolastico.
- Conoscere il lavoro e le modalità operative specifiche dell’azienda ospitante.
- Conoscere e approfondire nuove tecniche culinarie e di servizio.
- Conoscere e approfondire nuovi allestimenti per banchetti ed eventi vari.
- Conoscere prodotti alimentari tipici e attrezzature innovative.
- Conoscere e approfondire conoscenze merceologiche, d’igiene e dietetiche.
- Conoscere e applicare piani di sicurezza e HACCP in azienda.
I.I.S.S.“Giuseppe Magnaghi”
Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)
TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASSE 5 A RIST. ANNO SCOLASTICO 2013/14
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TIPOLOGIA DESCRIZIONE OBIETTIVI
CQUESITI A RISPOSTA
MULTIPLA Conoscenza dell’argomento Capacità logiche e
orientative
DURATA DELLA PROVA: 2 ORE
DATA: 24 MARZO 2014
DISCIPLINE COINVOLTE: Francese Matematica Labor. Gest. Serv. Ris. Legislazione
Nome e cognome del candidato___________________________________
Livello di sufficienza: 10/15 Valutazione complessiva finale: ____ /15
Firma del candidato:_____________________________________________
Firme dei docenti: _____________________________________________
MATEMATICA
Con riferimento alla funzione individuare per ogni quesito la risposta corretta.
1) Il dominio della funzione è:
a) R b) ( c) ( d) (
2) La funzione interseca l’asse x nel punto:
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a) ( b) ( c) ( d) (
3) La funzione interseca l’asse y nel punto:
a) ( b) ( c) ( d) (
4) L’immagine di x = 5 è:
a) y = 1 b) y = -1 c) y = 0 d) y = 4
5)
a) 0 b) 2 c) d) 6
6)
a) 0 b) c) d) 2
7) L’insieme di positività della funzione è:
a) R b) ( c) d)
8) La funzione ha un asintoto verticale di equazione:
a) x = 1 b) x = -1 c) x = 0 d) x = 2
9) La funzione ha un asintoto orizzontale di equazione:
a) y = 1 b) y = -1 c) y = 0 d) y = 2
10) La funzione è:
a) razionale intera b) razionale fratta c) irrazionale intera d) irrazionale fratta
LEGISLAZIONE
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DOMANDE A SCELTA MULTIPLA
1.L’albergatore ha una responsabilità illimitata per: ( 1.5 punti)
a) le sole cose ricevute in custodia;
b) sia per le cose ricevute in custodia sia per le cose che aveva l’obbligo di
ricevere e si è rifiutato di ricevere;
c) tutte le cose, anche quelle non consegnate;
d) le sole cose che è obbligato ad accettare.
2.Tra le sotto elencate non è una particolare specie di vendita ( 1.5 punti)
a) vendita a prova;
b) vendita a rate;
c) vendita con riserva di godimento;
d) vendita su campione.
3.Oggetto del contratto di deposito può essere: ( 1.5 punti)
Qualunque tipo di bene purché infungibile
Solo beni mobili ed infungibili
Solo beni mobili e fungibili
Qualunque tipo di bene mobile sia fungibile che infungibile.
4.In un contratto di factoring possono essere ceduti: ( 1.5 punti)
a) Sia crediti scaduti che non scaduti
b) Solo debiti scaduti
c) Solo crediti scaduti
d) Solo debiti non scaduti
5. L’errore è riconoscibile quando: ( 1.5 punti)
a) Una delle parti ha ingannato l’altra in modo evidente;
b) Terzi estranei esaminando il contratto si accorgono che è errato;
c) Il contraente in errore, usando l’ordinaria diligenza, doveva accorgersi che stava
sbagliando;
d) Il contraente non in errore, usando l’ordinaria diligenza, doveva accorgersi che
l’altra parte stava sbagliando;
6. In un contratto di assicurazione sulla vita( 1.5 punti)
a) L’assicurazione paga solo se si verifica l’evento morte.
56
b) L’assicurazione paga, sia se si verifica l’evento morte sia se scade il contratto, una
somma in un’unica soluzione
c) L’assicurazione paga, sia se si verifica l’evento morte sia se scade il contratto, o
una somma in un’unica soluzione oppure un vitalizio
d) L’assicurazione paga solo se il contratto arriva a scadenza e non si è verificata la
morte.
7.Perché ci sia la risoluzione per eccessiva onerosità deve verificarsi( 1.5 punti)
a) Un evento straordinario ed imprevedibile che, successivamente alla stipula, causa
una qualsiasi sproporzione tra le prestazioni
b) Un evento straordinario ed imprevedibile che causa, successivamente alla stipula,
una notevole sproporzione tra le prestazioni.
c) Un evento che causa, successivamente alla stipula, un riequilibrio tra le prestazioni.
d) Un evento prevedibile che, già al momento della stipula, causa una lieve
sproporzione tra le prestazioni
8.Con la vendita a rate con riserva di proprietà, la proprietà viene trasferita: ( 1.5 punti)
a) con il pagamento della prima rata;
b) con il pagamento dell’ultima rata;
c) con il pagamento della maggioranza del prezzo
d) subito perché è un contratto ad effetto reale.
9.Un atto giuridico : ( 1.5 punti)
a) è qualunque evento voluto dall’uomo atto a provocare conseguenze giuridiche;
b) deve essere valutabile economicamente;
c) deve necessariamente comprendere una dichiarazione di volontà;
d) deve essere legato al decorso del tempo.
10.Non determina la risoluzione di diritto di un contratto: ( 1.5 punti)
a) la diffida ad adempiere
b) il termine essenziale
c) il termine finale
d) la clausola risolutiva espressa
FRANCESE
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Le chevreau signé Poitou-Charentes (extrait de: http://viandes.terredeschevres.fr/spip.php?article30)
En 2002, pour mieux communiquer autour de la production régionale et relancer la
consommation de chevreaux, la filière du chevreau de lait de Poitou-Charentes a souhaité
s’engager dans une démarche d’identification régionale. En relation avec l’IRQUA (Institut
Régional de la Qualité Agroalimentaire). L’Identifiant Régional est construit comme une
véritable démarche qualité avec un cahier des charges contrôlé. Il garantit l’origine
régionale des produits bruts et des matières premières transformées.
323 éleveurs, 2 organisations de producteurs (Caveb et Teldis) et l’abatteur Loeul et Piriot
se sont organisés pour mettre en place l’Identifiant Régional « Signé Poitou-Charentes »
sur ce produit typique de notre territoire. En 2010, le cheptel de chevreaux valorisés
correspondait à 4535 têtes, ce qui représente pour l’année passée un volume
commercialisé de 16 tonnes en Signé Poitou-Charentes.
Ce signe garantit :
des chevreaux élevés et abattus en Poitou-Charentes
un tri et une sélection de toutes les carcasses en fonction de leur poids et de la
couleur de viande
des chevreaux nourris exclusivement avec des aliments d’allaitements issus de
matières d’origine laitière et végétale
Ce produit est disponible de novembre à fin mai. Il est commercialisé chez les artisans
bouchers et dans les rayons de boucherie traditionnelle de grandes surfaces. Il est vendu
découpé, en quart avant, quart arrière en barquette.
Cochez la bonne réponse
1) Avec qui la filière de production du chevrau collabore-t-elle ?
Mairie de Poitiers Institut Régional de la Qualité Agroalimentaire Départements de Vannes Port de La Rochelle
2) Pourquoi a-t-elle besoin de cette collaboration ?
Pour faire connaître la production régionale et l’exporter à l’étranger58
Augmenter la consommation de chevreaux dans tout le pays Pour faire connaître la production régionale et augmenter la consommation de chevreaux Augmenter la consommation de viande de chèvre
3) Les avantages économiques sont :
Une amélioration qualitative de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une augmentation de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une baisse de la production des produits de la filière liée à la majeure consommation de chevreaux Une baisse de l’utilisation des aliments d’allaitements issus de matières d’origine laitière et végétale produits en territoire régionale
4) L’Idéntifiant régional garantit l’origine du produit, qu’est-ce qu’il garantit en plus?
Le réspect de la méthode HACCP Une production globalisée Une production délocalisée Une production sans l’utilisation de OGM
5) D’après vous, est-ce que le conditionnement de ce produit doit-il réspecter les règles de l’HACCP ?
Seulement en partie Totalement Non En grande partie
6) Quand est-ce que ce produit est-il disponible sur le marché ?
tous les 12 mois Moins de 7 mois par an 7 mois par an Ça dépend du produit
7) Ce produit est disponible :
chez le crémier chez le charcutier chez le boucher chez le coiffeur
8) Ce produit est disponible :
sur tout le territoire français59
seulement en Poitou-Charentes seulement dans les régions atlantiques sur tout le territoire européen
9) Comment ce produit est-il mis en vente ?
entier et bien vivant surgélé sous-vide découpé, en quart avant, quart arrière en barquette.
10) D’après vous, est-ce qu’il vaut mieux se réunir en association pour produire et vendre un produit alimentaire ? justifiez votre réponse en 2-3 lignes au maximum
Vrai Faux
________________________________________________________________________________________________________________________________________________
LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
60
1. Per un’organizzazione razionale del lavoro Ogni attività produttiva si organizza secondo criteri standard stabiliti
dal tesoro Ogni azienda si differenzia per le proprie caratteristiche :
dimensione,target,personale,e.c.c. Bisogna sempre utilizzare il personale extra
2. L’ organizzazione della produzione “per regole “ Si basa su regole di comportamento che il personale deve rispettare È improntata sulla codificazione di ogni prodotto e sulla
razionalizzazione di ogni azione Può essere applicata solo nelle grandi aziende di ristorazione
3. Nella scelta dei piatti (produzione per regole) Lo chef di cucina sceglie i piatti che piu’ gli piacciono Bisogna evitare di cambiare l’elenco dei piatti per non deludere
l’attesa del cliente Sicuramente bisogna valutare il possibile uso di semilavorati
4. La scheda tecnica di produzione Non deve necessariamente indicare in numero di porzioni Può anche non contenere la foto del piatto,soprattutto se si tratta di
una catena ristorativa Si utilizza anche per calcolare il costo del piatto
5. I sottogruppi Sono gli ingredienti di seconda scelta utilizzati nella ricetta Sono le preparazioni di base o salse necessarie per l’assemblaggio
del piatto Sono sempre prodotti semilavorati utilizzati nella produzione del
piatto
6. Il menu rotativoE’ un menu che periodicamente viene proposto negli alberghi e nella ristorazione sociale.
E’ un menu specifico per ristoranti E’ un menu fisso che comprende la degustazione di diversi piatti .
7. I menu programmati: Si usano esclusivamente negli alberghi
61
Vengono utilizzati per programmare gli acquisti e coordinare meglio il personale
Si classificano in rotativi e ciclici e sono sviluppati giornalmente in base alle disponibilità del magazzino.
8. I vantaggi della pianificazione sono: Acquistare i prodotti freschissimi, nei mercati locali , a prezzo di
dettaglio . E’ possibile fare una programmazione degli acquisti più precisa L’elaborazione in modo estemporaneo del menu da parte dello chef
9. Nella ristorazione,i principali parametri qualitativi riguardano la qualità igienica,organolettica,economica,organizzativa. Il prezzo di vendita ed il numero di pasti effettuati La qualità del personale,il margine di profitto, l’ ampiezza dei locali e
dei servizi igienici
10.Nella scheda tecnica di produzione non devono assolutamente mancare i seguenti dati:
Il nome dello chef che ha creato il piatto La ragione sociale e il nome del piatto Il numero delle porzioni, il tempo di produzione del piatto e i cenni
storici del ristorante
I.I.S.S.62
“Giuseppe Magnaghi”Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)
TERZA PROVA ESAME DI STATO
CLASSE 5 A RIST. ANNO SCOLASTICO 2013/14
TIPOLOGIA DESCRIZIONE OBIETTIVI
CQUESITI A RISPOSTA
MULTIPLA Conoscenza dell’argomento Capacità logiche e
orientative
DURATA DELLA PROVA: 2 ORE
DATA: 16 APRILE 2014
DISCIPLINE COINVOLTE: Francese Matematica Labor. Gest. Serv. Ris. Legislazione
Nome e cognome del candidato___________________________________
Livello di sufficienza: 10/15 Valutazione complessiva finale: ____ /15
Firma del candidato:_____________________________________________
Firme dei docenti: _____________________________________________
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LEGISLAZIONE
DOMANDE A SCELTA MULTIPLA
1. Nel catering quando la distribuzione prevede un Legame Refrigerato ( 1.5 punti) a) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 70° a 10° C in due ore al massimo. La
temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 3° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 7 giorni.
b) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 70° a 10° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 2° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 5 giorni.
c) L’abbattitore deve abbassare la temperatura da 60° a 0° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al massimo di 1° C ed i prodotti si devono conservare al massimo 5 giorni
d) L’abbattitore deve alzare la temperatura da 10° a 70° C in un’ora al massimo. La temperatura all’interno della cella deve essere al minimo di 2° C ed i prodotti si devono conservare al minimo 5 giorni
2. Nel Job on call con obbligo di risposta, la retribuzione: ( 1.5 punti) a) è formata da una quota oraria corrisposta sempre e una indennità di disponibilità b) è formata da due parti, una indennità di disponibilità corrisposta sempre e una quota
oraria corrisposta solo se il dipendente si reca al lavoroc) è corrisposta solo se il dipendente si reca al lavorod) è formata da due parti, una indennità di disponibilità e una quota oraria entrambe
sempre corrisposte.
3. Il dolo è definito vizio della volontà perché: ( 1.5 punti)a) la parte che pone in essere l’attività dolosa manifesta una volontà viziata,b) la parte che viene ingannata manifesta una volontà viziata;c) si tratta di una truffa che non può essere riconosciuta dalla legge;d) la volontà manca in modo evidente.
4. Possono essere assunti con contratto di apprendistato per il rispetto diritto dovere istruzione i giovani con età: ( 1.5 punti)a) tra i sedici ed i trentadue anni;b) tra i quindici ed i venticinque anni;c) tra i quindici ed i diciotto anni;d) tra i sedici ed i ventinove anni.
5. Nella locazione ad uso non abitativo di un ristorante la durata minima è ( 1.5 punti)
a) Tre anni più dueb) Sei annic) Nove annid) Decisa liberamente dalle parti
64
6. Il contratto di catering è un contratto misto di ( 1.5 punti)a) appalto e locazioneb) appalto e somministrazionec) somministrazione e banquetingd) locazione e somministrazione
7. Se un lavoratore viene licenziato per motivi economici ( 1.5 punti)a) viene sempre reintegratob) viene reintegrato solo se lo desiderac) viene reintegrato solo se lo decide il giudice ma la scelta non compete al dipendented) non può mai essere reintegrato
8. Non causa la risoluzione del rapporto di lavoro: ( 1.5 punti)a) L’adesione ad uno sciopero;b) La scadenza del termine;c) Il recesso del lavoratore;d) L’ impossibilità sopravvenuta o forza maggiore.
9. I contratti atipici: ( 1.5 punti)a) Non sono disciplinati dal codice civile ma sono disciplinati da leggi specialib) Non sono disciplinati dal codice civile ma sono regolamentati secondo standard
uniformi nella prassic) Non sono usati frequentemented) Fanno eccezione alla disciplina generale del codice in materia di contratti.
10. Il contratto di catering ha per oggetto: ( 1.5 punti)a) L’organizzazione di un evento sporadicob) La gestione di un’attività ristorativac) L’organizzazione di un viaggio aereod) La gestione di un’attività turistica
65
LABORATORIO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
1. Nella programmazione per presenze non costanti si arriva al momento del servizio:
Con tutte le preparazioni già cotte Già stanchi e stressati Con tutte le preparazioni pronte per la cottura Con preparazioni cotte e con altre da cuocere
2. Lo scopo principale dell’organigramma delle presenze è quello di : Visualizzare la presenza del personale nell’arco della giornata
per migliorare l’organizzazione Rilevare il personale improduttivo Controllare immediatamente eventuali ritardi nell’entrata in
servizio Assegnare gli incarichi ad ogni addetto
3. Il diagramma di funzione è utile per: Valutare il tempo dedicato alle singole operazioni e la produttività
di ogni addetto Capire il funzionamento del piano dei lavori e delle presenze Utilizzare tutti i tempi morti del servizio Controllare la funzionalità dei percorsi e dei possibili incidenti
4. L’analisi dei flussi di lavoro è uno strumento: Tipico delle piccole aziende Tipico dei ristoranti di lusso Tipico delle aziende di medie dimensioni Tipico delle aziende di grandi dimensioni
5. La produzione per presenze costanti è tipica: Delle strutture ristorative che hanno un’utenza fissa Dei ristoranti tipici Delle strutture ristorative che hanno un’utenza variabile Di tutte le strutture ristorative
6. La miglior forma di programmazione è:
66
Quella che prevede la distribuzione uniforme del lavoro nell’arco della giornata
Quella che viene valutata giorno per giorno Quella che prevede la distribuzione del lavoro esclusivamente
nei momenti del servizio Quella che tiene conto del mercato dei prodotti alimentari
7. I free flow sono: Aziende di ristorazione collettiva Moderni ristoranti dove si mangiano piatti “con le dita” Aziende di ristorazione multietniche Aziende di ristorazione tradizionali con servizio self service ad
isole
8. Il diagramma di funzione: Individua le potenzialità operative dell’azienda ristorativa
attraverso l’analisi delle tecnologie a disposizione È indispensabile per comunicare all’INPS la posizione
contrattuale dei lavoratori Si utilizza per controllare la presenza ed eventuali ritardi del
personale Consiste nell’assegnare a ogni persona le mansioni da
svolgere
9. La programmazione della produzione: Si esplica in tre fasi:programmi di lavoro,controllo dello stato di
attuazione, eventuale revisione Deve tener conto della disposizione della sala ristorante È meno efficace se si separa la produzione dal servizio È identica allaprogrammazione della distribuzione
10.La fase più critica del lavoro: È al momento della distribuzione È al momento della produzione È al momento dello sbarazzo È al momento della cottura ( arrosto)
FRANCESE67
LES PÂTES OU LE SNACKING À L’ITALIENNE
Avec 85 restaurants en France, Mezzo di pasta est une chaîne de restauration rapide au goût italien qui propose une grande variété de plats de pâtes fraîches à emporter ou à consommer sur place ainsi que des soupes, des entrées et des desserts. Toute l’originalité de Mezzo di Pasta réside dans la préparation de plats chauds réalisés sous les yeux de la clientèle à partir de pâtes fraîches (fusilli, macaoni, ravioli). Servies dans un cornet isotherme, ces pâtes sont accompagnées de sauces: Napolitaine (tomates, basilic), Bolognaise (tomates, boeuf), Saumon (crème, saumon émietté). Sur la base de ce plat, Mezzo di Pasta a développé un menu (entrée, plat, dessert, boisson) à la fois complet et équilibré. Le ticket moyen est de 4-7 euros.
1) Qu’est-ce que Mezzo di Pasta ?
Une chaîne de restauration gastronomique Une chaîne de restauration collective Une chaîne de restauration à l’italienne Une chaîne de restauration de parc à thème
6) Où est-ce qu’on réalise ces plats ?
A la présence des clients Dans une cuisine centrale Dans les cuisines satellitaires Le texte ne le dis pas
2) Où est-ce qu’on consomme ces plats ?
Ils sont à consommer sur place Ils sont à emporter Je ne sais pas Ils sont à emporter ou à consommer sur
place
7) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce napolitaine
De la viande achée De la viande emincée De la viande en gros morceaux Rien de tout ça
3) qu’est-ce qu’on propose ?
Seulement des pâtes seches, des soupes, des entrées et des dessert
Seulement des pâtes fraiches, des soupes, des entrées et des dessert
Seulement des pâtes importées de l’Italie Seulement soupes, des entrées et des
dessert
8) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce bolognaise
Du cochon Du chevreu Du brebis Du boeuf
4) Pourquoi on parle de l’originalité de Mezzo di Pasta ?
Pour la façon de réaliser les plats Pour la façon d’ assaissoner les plats Pour l’endroit où se trouvent ces restaurants Parce qu’ils vendent leurs plats seulement
sur internet
9) Quels sont les ingredients typiques d’une sauce au saumon
De la crème fraîche De la crème Des tomates Rien de tout ça
5) comment on sert ces plats ?
Sur une assiette refroidie Sur une assiette réchauffée Dans un cornet isotherme Sur un plateau
10) La carte est :
Bien chère Très économique On ne sait pas Economique
MATEMATICA
68
Con riferimento alla funzione y = f(x), di cui si riporta il grafico, individuare per ogni
quesito la risposta corretta.
1) Il dominio della funzione è:
a) R b) c) d)
2) La funzione interseca l’asse x in:
a) ( b) (
c) ( d) (
3) La funzione interseca l’asse y in:
a) ( b) (
c) ( d) (
4) Il codominio della funzione è:
a) R b) c) d)
69
5)
a) 0 b) c) d) 3
6)
a) 0 b) c) d) 3
7) L’insieme di positività della funzione è:
a) b) ( c) d)
8) La funzione:
a) non ha asintoti orizzontali b) ha asintoti orizzontali di equazione y=3 e y=0
c) ha asintoti orizzontali di equazione y=3 e y= -3 d) ha asintoti orizzontali x= -3 e x=3
9) La funzione in x = -5
a) ha derivata positiva b) ha derivata nulla
c) ha derivata negativa d) non ha derivata
10) La funzione è crescente in:
a) b) ( c) d)
70
TABELLA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ITALIANO. II BIENNIO e V ANNOALUNNO___________________________________ CLASSE ___________________
TIPOLOGIAA
ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO
+ che DISCRETOBUONO
+ che BUONOOTTIMO
+che OTTIMOECCELLENTE
Comprensione complessiva del testoAnalisi e commento del testo
Capacità di contestualizzare, comparare e interpretare approfondireCorrettezza formale e proprietà lessicale
TIPOLOGIAB
ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO
+ che DISCRETOBUONO
+ che BUONOOTTIMO
+che OTTIMOECCELLENTE
Rispondenza alla tipologia prescelta e coesione generaleInterpretazione e utilizzazione delle fonti secondo le indicazioni della consegnaCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale
TIPOLOGIEC - D
ASSOL/GRAVEMINSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE SUFFICIENTE + che SUFFIC.DISCRETO
+ che DISCRETOBUONO
+ che BUONOOTTIMO
+che O TTIMOECCELLENTE
Pertinenza alla traccia e coesione generalePossesso di adeguate conoscenze dell’argomento e del quadro di riferimento generale in cui si inserisceCoerenza logica ed efficacia argomentativa, capacità di rielaborazione personaleCorrettezza formale e proprietà lessicale
SCALA Assolut/ Grav insufficiente
Insufficiente Sufficiente + che Suffic/discreto
+ che discreto/buono
+ che buono/ottimo
+ che ottimo/eccel
71
DECIMI 1 - 2; 3 - 4.75 5 – 5.75 6 6.25 - 7 7.25 - 8 8.25 - 9.25 9.50 - 10
QUINDICESIMI classi V
1 – 4; 5 - 8 8.5 – 9.5 10 10.5 – 11.5 12 - 12.5 13 - 14 14.5 - 15
Somma voti/punteggi parziali divisa per 4 ( il numero degli indicatori) = voto/punteggio prova_____________________________________FIRMA/E__________________________________________________________________________________________________________Note per la discussione dell’elaborato, Esame di Stato:
I.P.S.S.E.O.A. “G. MAGNAGHI” SALSOMAGGIORE TERME
Esami di Stato 2014/2015 TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
GRIGLIA di VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE
CANDIDATO: ___________________________________ CLASSE:__________
INDICATORI LIVELLI PUNTI PUNTI ASSEGNATI
Conoscenza dei contenuti studiati
Gravemente lacunosa 1 Lacunosa e frammentaria 2 - 3Incompleta e superficiale 3,5Conoscenza parziale, ma accettabile degli argomenti
4
Complessivamente adeguate e precise, pur con qualche incertezza
5
Conoscenza esauriente degli argomenti 5,5Padronanza degli argomenti 6
Capacità di organizzare e approfondire le conoscenze e di produrre un elaborato originale
Non effettua analisi delle conoscenze 0,5Effettua una parziale analisi delle conoscenze 1 -1,5Rielaborazione semplice 2Rielaborazione personale appropriata 2,5Rielaborazione personale originale, critica e/o creativa
3
Congruenza con la traccia
Non interpreta correttamente la traccia 0,5Traccia trattata solo in parte 1Traccia trattata nelle linee generali 1,5Traccia trattata in modo adeguato 2Traccia trattata in modo completo 2,5Traccia trattata in modo approfondito 3
Correttezza ortografica e conoscenza della terminologia specifica
Gravi errori ortografici. Lessico usato in modo scorretto e ripetitivo
1
Errori non gravi. Lessico semplice ma pertinente 1,5Correttezza sostanziale. Lessico pertinente 2Discreta correttezza. Lessico pertinente e variato 2,5
72
Buona/ottima correttezza. Lessico preciso, uso attivo del linguaggio settoriale
3
Punteggio totale
/15
I COMMISSARI IL PRESIDENTE________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________
I.I.S.S.“Giuseppe Magnaghi”
Viale Romagnosi 7, 43039 Salsomaggiore Terme (Parma)
Esame di Stato 2014 classe 5 A rist.Griglia di valutazione relativa alla terza prova
Materia ---------------------------------------------------------
Candidato _________________________________________________
Quesito n°
Tipologia Indicatori Punti Punti assegnati
1 CConoscenza dell’argomento e
capacità orientative 1,5
2 CConoscenza dell’argomento e
capacità orientative 1,5
3 CConoscenza dell’argomento e
capacità orientative 1,5
4 CConoscenza dell’argomento e
capacità orientative 1,5
5 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
6 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
7 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
73
8 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
9 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
10 C Conoscenza dell’argomento e capacità orientative 1,5
TOTALE/15
I.I.S. “G. MAGNAGHI “
GRIGLIA COLLOQUIO
Candidato/a _____________________________________Classe________________
Fasi del colloquio Indicatori Livelli di prestazione Punti P.ti dati
Argomenti scelti dal candidato
Sino a 9/30
Conoscenza argomenti Capacità argomentative Proprietà lessicale Capacità di effettuare
collegamenti Rielaborazione personale e
critica
Gravemente insufficiente
1 - 3
Insufficiente 4 - 5Sufficiente 6Discreto 7Buono 8OttimoEccellente
9
Argomenti proposti dalla Commissione
Sino a 18/30
Conoscenza dei contenuti e capacità di argomentare
Padronanza linguistica: proprietà di linguaggio e microlingue settoriali
Capacità di operare collegamenti inter e pluridisciplinari
Capacità di approfondire Capacità professionalizzanti
Gravemente insufficiente
1 - 5
Insufficiente 6 - 11Sufficiente 12Discreto 13 - 14Buono 15 - 16OttimoEccellente
17 - 18
74
Discussione elaborati
Sino a 3/30 Capacità di autocorrezione
e di approfondimento
Prende atto, ma sa correggersi solo parzialmente
1
Sa integrare e correggere sufficientemente
2
Corregge, approfondisce ed integra in modo puntuale
3
PUNTEGGIO TOTALE (sufficienza 20/30)
La Commissione:_______________________________ __________________________________
________________________________ __________________________________
_______________________________ _______________________________
_______________________________ _______________________________
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Meneghetti Nicoletta
Rocca Daniela
Mariconda Fabrizia
Lori Fulvia
Poli Antonella
Kessler Maria Laura
Confessore Carmelo
Visicchio Roberto
Coradin Paolo Valerio
75