WW1 | Fondi Europei e Bandi Regionali

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Il Webinar organizzato da Legnago24, con relatori Paolo Longhi e Giovanni Mascolo, su fondi europei e bandi regionali.

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Fondo Sociale Europeo e Bandi della Regione Veneto: tra terzo settore, giovani ed occupazione

Mercoledì 6 agosto ore 21:00

Relatori: Paolo Longhi e Giovanni Mascolo

1.FSE (Fondo Sociale Europeo)L’ Europa possibile

Fondi diretti e indiretti

• FONDI DIRETTI: finanziamenti erogati direttamente dalla commissione europea attraverso le Direzioni Generali e/o Agenzie esecutive, sulla base di programmi di finanziamento tematici a beneficiari appartenenti a diverse categorie (università, imprese ed associazioni).

• FONDI INDIRETTI: ovvero politica di coesione e fondi strutturali (tra cui Fse). Sono finanziamenti di cui la gestione è affidata agli stati membri attraverso autorità nazionali e regionali, in conformità ad una programmazione che deve essere approvata dalla Commissione Europea.

FSE

• L’FSE è uno dei cinque fondi strutturali e di investimento europei (gli altri sono: il Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e Fondo europeo per la pesca).

• Dal 2014 gli ESIF operano all’interno di un quadro comune e perseguono obiettivi politici complementari.

• Tali fondi rappresentano la principale fonte di investimenti a livello unionale per aiutare gli Stati membri a ripristinare e incrementare la crescita ed una ripresa dell’occupazione.

Le priorità

• L’FSE sostiene migliaia di progetti per garantire l’indipendenza e la sicurezza finanziaria.

• 4 Priorità1. Lotta all’emarginazione;2. Promozione dell’impresa sociale;3. Partenariati locali;4. Contro la discriminazione.

Esclusione sociale

• Infatti in Europa un’ampia fetta dell’ esclusione sociale avviene quando un individuo o un gruppo si trova a dover affrontare per motivi di varia natura delle difficoltà (basti pensare l’esempio attuale dell’Italia dove il 43,7% dei giovani sono disoccupati).

CAMPI DI ATTIVITA’

1. Servizi pubblici migliori;

2. Istruzione e formazione migliori;

3. Esclusione sociale sostegno all’occupazione e mobilità.

1. Servizi pubblici migliori

• Ridurre gli oneri regolamentari e amministrativi e promuovere standard elevati di trasparenza, integrità e responsabilità nella pubblica amministrazione consente di aumentare la produttività e rafforzare la competitività.

• Per questa ragione, una serie di progetti FSE contribuisce a rafforzare l'efficienza della pubblica amministrazione nell'erogazione di servizi in tutti i settori. È offerto sostegno nell’ambito di due priorità: istituzioni più efficienti e partenariati per il successo.

a. Istituzioni più efficienti

• I progetti finanziati dall’FSE aiutano a istituire i sistemi necessari e a fornire competenze adeguate.

• Gran parte del sostegno è assicurato tramite i progetti transnazionali FSE, in cui professionisti provenienti da regioni dell'UE più sviluppate offrono aiuto e consulenza sulle prassi che funzionano e sugli errori da evitare.

b. Partenariati per il successo

• Oltre a sostenere servizi pubblici efficienti ed efficaci, l'FSE aiuta molte altre organizzazioni a ottenere le capacità e le competenze di cui hanno bisogno per contribuire a promuovere l’occupazione.

• Tra queste troviamo gli istituti di istruzione, le organizzazioni dei lavoratori, le ONG attive nel campo dell’occupazione, inclusione sociale e dei gruppi vulnerabili e le organizzazioni dei datori di lavoro.

2. Istruzione e formazione migliori• L’FSE finanzia in tutta l’UE iniziative volte a migliorare l’istruzione

e la formazione e ad assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo e ottengano competenze in grado di renderli più competitivi sul mercato del lavoro.

• Tra le priorità fondamentali troviamo la riduzione del tasso di abbandono scolastico e il miglioramento delle opportunità di istruzione professionale e universitaria.

• Tutto questo puntando a 3 risultati principali: porte aperte

all’apprendimento, per puntare più in alto e una formazione efficace.

a. Porte aperta all’apprendimento• Un giovane europeo su cinque (in totale, 6 milioni ogni anno)

abbandona prematuramente gli studi e non completa il ciclo di istruzione secondaria pregiudicando prospettive di carriera.

• Visite ad imprese locali per coinvolgere gli studenti.

• Vi sono progetti che coinvolgono le famiglie dei ragazzi a rischio (i cui componenti potrebbero a loro volta essere scarsamente qualificati) nel tentativo di prevenire l'abbandono scolastico. Gli studenti a rischio possono provenire da particolari gruppi svantaggiati.

• Vengono organizzati concorsi, mostre iniziative su internet.

b. Per puntare più in alto

• Per soddisfare la richiesta di lavoratori altamente qualificati nell’economia, all’Europa serve che più persone scelgano di proseguire con l'istruzione di livello terziario.

• L’FSE finanzia pertanto i miglioramenti innovativi nell'insegnamento universitario, sostiene i partenariati con l’industria e favorisce la partecipazione di chi è sottorappresentato nel settore dell'istruzione superiore (tutela gruppi vulnerabili, apprendimento permanente, partenariati e reti di università e datori di lavoro, corsi in materia di imprenditorialità).

c. Formazione efficace

• In collaborazione con le parti sociali, i progetti FSE promuovono lo sviluppo delle competenze e la formazione, in particolare per abilità trasferibili quali le competenze digitali, le lingue e l’imprenditorialità.

• Ad esempio, laddove i settori industriali tradizionali sono in declino e si rischia la perdita di posti di lavoro, l'FSE finanzia programmi di formazione che aiutano i lavoratori ad acquisire le competenze richieste per entrare in altri settori.

• Oppure promuovendo tirocini e apprendistati in azienda in base alle esigenze del mercato.

3. Esclusione sociale, sostegno a occupazione e mobilità

• Lo scopo dell’FSE consiste nell’assicurare ai cittadini europei migliori prospettive occupazionali e nell’aiutarli ad avere successo nel percorso professionale scelto.

• Nel contesto dell'attuale crisi economica, che minaccia sia i lavoratori sia le imprese che li impiegano, l'FSE raddoppia i suoi sforzi nell’intento di promuovere la creazione di posti di lavoro, sostenere chi è alla ricerca di un’occupazione e contribuire a mantenere le posizioni lavorative esistenti in tutta Europa.

FSE nel pratico

• Sito ufficiale Commissione Europea (http://ec.europa.eu/index_it.htm) e nello specifico l’FSE http://ec.europa.eu/esf/home.jsp?langId=it),

• Centri di informazione Europea (http://ec.europa.eu/italy/services/contact-points/index_it.htm).

FSE NEL PRATICO

• bandi regione veneto in corso (http://www.regione.veneto.it/web/guest/bandi-avvisi-concorsi ),

• riguardanti nello specifico l’FSE (per il momento ci sono quelli del piano operativo regionale 2007-2013) (http://www.regione.veneto.it/web/guest/bandi-e-finanziamenti-fse )ma dal link è possibile essere aggiornati oltre che accedere alle info riguardo alla programmazione dell’FSE (es. con scadenza 31.01.2014 era possibile accedere al bando per rilanciare l’impresa veneta, l’importanza dell’informazione!!).

FESR (fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020

• Il cardine della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014/2020 si basa sul programma della Commissione Europea Strategia Europa 2020 che incoraggia le regioni a perseguire una crescita economica che dovrà tenere in considerazione gli obiettivi della:– sostenibilità ambientale, con un’economia più verde,– più efficienza nella gestione delle risorse e dell’inclusione sociale,– promuovere l’occupazione,– la coesione sociale e territoriale.

• Attuazione quindi del programma comunitario 2014-2020: http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=abcdcf8c-2e7f-4985-9d2a-7053c733b04d&groupId=10136

FSE 2014-2020

• Dal 2014 verrà rafforzato il ruolo dell’FSE:– Investimenti in capitale umano tramite quota

minima garantita dell’Fse nell’ambito dei finanziamenti della politica di coesione in ciascun Stato membro (considerando la dotazione speciale di 3 miliardi di euro per l’iniziativa a favore della politica giovanile, la somma investita nei cittadini europei nei prossimi 7 anni supererà gli 80 mld di euro).

FSE 2014-2020• Stanziamento di almeno il 20%dei finanziamenti a favore

dell’inclusione sociale (riavvicinamento delle persone in difficoltà),

• Pari opportunità,

• Lotta alla disoccupazione giovanile: iniziativa favore dell’occupazione giovanile per coloro fuori da ogni ciclo di formazione e/o istruzione nelle regioni con livello di disoccupazione giovanile > 25%.

• Inoltre erogazione di almeno 6,4 mld di euro a sostegno degli sforzi profusi dagli Stati membri per i programmi di attuazione dello youth guarantee.

FSE 2014-2020

• L’ FSE verrà attuato in stretta collaborazione con enti pubblici, parti sociali e organizzazioni in rappresentanza della società civile a livello nazionale, regionale e locale nell’arco di tutto il ciclo del programma.

• Impegno a semplificare l’attuazione dei progetti relativi al Fondo Sociale Europeo.

RIASSUMENDO

1. INSERIMENTO LAVORATIVO e INCLUSIONE SOCIALE: progetti mirati per formare i cittadini ed inserirli per cercare di assicurare ai cittadini un posto di lavoro (sicurezza ed indipendenza finanziaria). Il sostegno al’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani è una priorità per l’UE.

2. IMPRESE: Troveranno appoggio anche le iniziative tese a sostegno dell’imprenditoria tramite fondi di avviamento (?) e le aziende che devono affrontare una riorganizzazione o la mancanza di lavoratori qualificati.

3. ISTRUZIONE MIGLIORE: assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo ed istruzione professionale/universitaria.

2. TERZO SETTOREil terzo settore:• soggetti organizzativi di natura privata volti alla produzione

di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.),

• Obiettivo: fornire un contributo positivo alla società di natura diversa da quello offerto dallo Stato o dal Mercato.

LEGGI COSTITUZIONE:

Art. 2: riconosce la centralità della persona umana – dei suoi valori e dei suoi bisogni, non solo materiali, ma anche spirituali,

Articolo 18 :Libertà di associazione, CODICE CIVILE: ART. 14 – 42, LEGGE NAZIONALE: Legge 11 agosto 1991, n. 266 Legge quadro sul volontariato; Art. 6 - Registri delle organizzazioni di volontariato istituiti dalle regioni e dalle

province Autonome → Le regioni e le province autonome disciplinano l'istituzione e la tenuta dei registri generali delle organizzazioni di volontariato;

L'iscrizione ai registri è condizione necessaria per accedere ai contributi pubblici nonché per stipulare le convenzioni e per beneficiare delle agevolazioni fiscali, secondo le disposizioni di cui, rispettivamente, agli articoli 7 e 8,

http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=221541

REGIONE VENETO Es°. 2: Bando per progetti di promozione dei diritti umani e

della cultura di pace,

DESTINATARI: Istituzioni private, organizzazioni non governative, associazioni

di volontariato, istituti scolastici privati, Onlus, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, associazioni di immigrati del Veneto,

NORMATIVA DI RIFERIMENTO L.R. n. 55 del 16.12.1999, capo II:http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=8285cab3-a4ed-441a-b0b5-b9673d688713&groupId=10717

Legnago, l'esempio della Verbena

2007: costituzione di associazione di volontariato, 2007: convenzione per la gestione di area

golenale dell'Adige su zona richiesta in concessione d'uso dal Comune al Genio Civile,

2008: finanziamento pubblicazioni e campagne promozionali (ecotassa l.r. 3/2000 art. 47),

2009: valorizzazione del sito di interesse comunitario (ecotassa vedi sopra).

Oltre alla Regione, per i giovani l'ANG

• http://www.agenziagiovani.it/home.aspx

• L'Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) è un organismo pubblico, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria, vigilato dal Governo Italiano e dalla Commissione Europea.

• E' stata creata dal Parlamento Italiano in attuazione della Decisione 1719/2006/CE (versione inglese) del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha istituito il programma comunitario Gioventù in Azione per il periodo 2007-2013.

ANG

• promuove la cittadinanza attiva dei giovani, e in particolare la loro cittadinanza europea,

• sviluppa la solidarietà e promuove la tolleranza fra i giovani per rafforzare la coesione sociale,

• favorisce la conoscenza, la comprensione e l'integrazione culturale tra i giovani di Paesi diversi,

• contribuisce allo sviluppo della qualità dei sistemi di sostegno alle attività dei giovani ed allo sviluppo della capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù,

• favorisce la cooperazione nel settore della gioventù a livello locale, nazionale ed europeo,

YOUTH GUARANTEE E OCCUPAZIONE GIOVANILE

• L’iniziativa, si inserisce nel Piano Nazionale della Garanzia Giovani e i cui destinatari sono i giovani NEET “Not in Education, Employment or Training“ d’età compresa fra i 15-29 anni che aderiscono al Programma Garanzia Giovani,

• percorso che ne favorisca l’occupazione e che potrà vederli coinvolti in attività di orientamento ed accompagnamento al lavoro, attività di formazione mirata all’inserimento lavorativo.

NEET IN ITALIA• Nel nostro Paese sono oltre due milioni, il 21,2 per cento della

popolazione nazionale di riferimento: un esercito immobile di nuovi analfabeti lavorativi.

• Purtroppo alcuni di essi ha perso il treno dell'istruzione, che scivola verso i confini del mercato occupazionale, che rischia di non contribuire mai al sistema previdenziale.

• Risvolto negativo per l’economia.• «È forza lavoro che sarebbe molto utile alle imprese in un

momento come questo di uscita dalla crisi - è la sintesi fatta dai principali commentatori - ma che resta inattiva, espulsa dai percorsi formativi e che contemporaneamente non riesce a entrare nel mondo del lavoro. Ed è a un passo dal diventare disoccupazione strutturale».

NEET IN ITALIA

• ci sono i demotivati, coloro i quali cioè hanno smesso di cercare un impiego perché dopo il diploma non sono riusciti a entrare subito nel mercato; e infine ci sono i laureati che hanno acquisito competenze risultate subito obsolete per le richieste delle imprese».

• Il rischio è infatti che questi giovani si trasformino nel tempo in disoccupazione strutturale, una componente che nemmeno i contratti più flessibili riuscirebbero a inserire nel mondo del lavoro, con conseguenze a catena anche dal punto di vista pensionistico.

• Nello specifico in Veneto è il 17% della popolazione giovanile

YOUTH GUARANTEE

• Il “Piano di attuazione italiano della Garanzia Giovani”, inviato alla Commissione Europea il 23 dicembre 2013, definisce le azioni comuni da intraprendere sul territorio italiano.

• strategie partenariali pubblico-privato che realizzi le azioni di politica attiva rivolta ai beneficiari del Programma.

YOUTH GUARANTEE

• Con provvedimento n. 551 del 15 aprile 2014, la Giunta Regionale ha approvato il Piano di Attuazione Regionale della Garanzia Giovani.

• Tale Piano individua 3 elementi principali verso cui concentrare la strategia regionale:– prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa,– rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio

dell’occupazione,– favorire le occasioni di efficace inserimento nel mercato del

lavoro.

L’iscrizione• Come stabilito con DGR n. 555/2014, i giovani avranno la

possibilità di ottenere informazioni in merito alle iniziative promosse dalla Regione del Veneto nell'ambito del Programma Garanzia Giovani (GG) accedendo alla piattaforma “Clic Lavoro Veneto” o rivolgendosi a determinati sportelli denominati Youth Corner.

• L'adesione e iscrizione al Programma GG potrà avvenire autonomamente da parte del giovane (accedendo alla piattaforma http://www.cliclavoroveneto.it/registrazione-garanzia-giovani) e poi completata presso uno sportello youth Corner http://www.cliclavoroveneto.it/documents/103901/370173/Youth+Corner+in+Veneto

L’iscrizione

• L'adesione e iscrizione al Programma GG potrà avvenire autonomamente da parte del giovane (accedendo alla piattaforma http://www.cliclavoroveneto.it/registrazione-garanzia-giovani) e poi completata presso uno sportello youth Corner che in Veneto sono: http://www.cliclavoroveneto.it/documents/103901/370173/Youth+Corner+in+Veneto

• Lo youth corner a Legnago è in via Matteotti n. 6 (centro dell’impiego).

obiettivo

• approvare l’apertura dei termini di un bando multimisura, che permetterà, con una modalità a sportello di realizzare progetti rivolti ai giovani NEET di età compresa tra i 15 e i 29 anni, finalizzati a sostenerne l’occupazione, costruiti a partire dai fabbisogni professionali rilevati e dalle specifiche esigenze delle imprese e centrati su una specifica figura professionale.

Soggetti che possono presentare i progetti

• i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l'ambito della Formazione Superiore e/o dell’Obbligo Formativo, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per gli ambiti della formazione superiore e/o dell’obbligo formativo ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 359 del 13 febbraio 2004,

• - i soggetti accreditati per i Servizi al Lavoro o in fase di accreditamento, ai sensi della DGR 2238/11 "Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto" (art. 25 L.R. n. 3/2009),

• - i Centri pubblici per l’impiego.

Tipologie progettuali

1. percorsi formativi per l’inserimento lavorativo,2. percorsi di accompagnamento al lavoro,3. percorsi di mobilità formativa, che prevedono

l’utilizzo di strumenti di formazione e/o tirocinio da svolgersi fuori dal territorio regionale,

4. percorsi di mobilità professionale (transnazionale e territoriale),

5. percorsi sperimentali di inserimento lavorativo: mediante il tirocinio sia all’interno del territorio regionale che al di fuori dei confini della regione.

fondi

• I fondi utilizzabili per la copertura delle iniziative a valere sul PON Youth Employment Initiative (YEI) in oggetto si riferiscono prevede l’assegnazione di € 83.248.449,00 a favore della Regione del Veneto ai fini dell’attuazione del “Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani”, a fronte di una dotazione totale che ammonta complessivamente a € 1.413.363.328,00 dal piano operativo nazionale.

INFO

• Per informazioni ed approfondimenti indico il sito della regione veneto: http://www.regione.veneto.it/web/formazione/garanzia-giovani

NEW DEAL 4 EUROPE• Oggetto: un piano di investimenti pubblici per fare uscire l’Europa

dalla crisi tramite lo sviluppo della società della conoscenza e la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani.Obiettivi principali:- Programma straordinario di investimenti pubblici dell’UE per la produzione e il finanziamento di beni pubblici europei (energie rinnovabili, ricerca, innovazione, reti infrastrutturali, agricoltura ecologica, protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale ecc.),- Fondo europeo straordinario di solidarietà per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani.

• Un milione di firme per il piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione

INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI (ICE)

• http://www.newdeal4europe.eu/download/sindacideuropa.pdf (I sindaci d’europa per il new deal 4 europe),

• Serve un ampio consenso popolare,• Per poter sostenere un'iniziativa dei cittadini

europei occorre essere cittadini dell'UE (cittadini di uno Stato membro) e aver raggiunto l'età alla quale si acquisisce il diritto di voto per le elezioni al Parlamento europeo (18 anni in ogni paese, salvo l'Austria, dove ne bastano 16).

MODALITA’

• L’ Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è prevista dal Trattato di Lisbona ed è una richiesta alla Commissione Europea perché presenti un atto legislativo su questioni per le quali l’UE ha competenza a legiferare.

• Ogni ICE deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, di almeno 7 dei 28 Stati dell’UE. Per ciascuno dei 7 paesi è inoltre richiesto un numero minimo di firme (per l’Italia 54.750), raccolte sia su carta sia on-line.

• http://www.newdeal4europe.eu/it/