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24-30 dicembre
“Insegnamia fare la tua volonta”
PAGINA 3 CANTICI: 69, 120
31 dicembre – 6 gennaio
Il modello di umiltadato da Gesu
PAGINA 13 CANTICI: 84, 82
7-13 gennaio
Impariamo a comportarcicome il minore
PAGINA 23 CANTICI: 26, 68
3456715 NOVEMBRE 2012
Edizione a caratteri grandi PARTE 1
LO SCOPO DI QUESTA RIVISTA, La Torre di Guardia, e quello di onorare Geova Dio, ilSupremo Sovrano dell’universo. Come le torri di guardia dell’antichita permettevano di scrutare inlontananza, questa rivista indica il significato degli avvenimenti mondiali alla luce delle profeziebibliche. Reca conforto con la buona notizia che presto il Regno di Dio, un vero e proprio governoin cielo, eliminera tutta la malvagita e trasformera la terra in un paradiso. Incoraggia a riporre fedein Gesu Cristo, che morı affinche potessimo ottenere la vita eterna e che ora governa come Re delRegno di Dio. Questa rivista viene pubblicata dai Testimoni di Geova ininterrottamente dal 1879 enon ha carattere politico. Si attiene strettamente alla Bibbia.Questa pubblicazione non e in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzionivolontarie. Salvo diversa indicazione, la versione biblica usata e la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.
3456715 NOVEMBRE 2012
SCOPO DEGLI ARTICOLI DI STUDIO
ARTICOLO DI STUDIO 1Davide, re dell’antico Israele, teneva in alta considerazione ilnome e il proposito di Geova. Inoltre comprendeva i princ
`ıpi
su cui si basava la Legge divina e pregava Dio di insegnargli afare la Sua volont
`a. L’articolo sviluppa questi aspetti e ci aiu-
ta a capire perch´e dovremmo fare nostro il punto di vista di
Geova in ogni cosa.
ARTICOLI DI STUDIO 2, 3Essendo seguaci di Ges
`u, i veri cristiani si rendono conto di
dover essereumili. Il primo articolo prende in esame ilmodel-lo di umilt
`a cheGes
`u ci ha lasciato perch
´e potessimo seguirlo
scrupolosamente. Il secondo articolo mostra come possiamocoltivare e manifestare l’atteggiamento del minore.
La Torre di Guardia e un periodico quindicinale edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Direttoreresponsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roma n. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der ZeugenJehovas, e. V., Selters/Taunus. Druck und Verlag: Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus. VerantwortlicheRedaktion: Ramon Templeton, Selters/Taunus. � 2012 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany.Vol. 133, n. 22 Semimonthly ITALIAN
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 3
AVETE mai consultato una cartina stradale per trovare una cer-
ta destinazione? La veduta d’insieme che offre aiuta a scegliere
il percorso migliore. Lo stesso vale quando si tratta di prende-
re decisioni importanti: vedere le cose dall’elevato punto di vi-
sta del Creatore permette di ‘camminare nella via’ che egli ap-
prova. — Isa. 30:21.
2 Per gran parte della sua esistenza, Davide, re dell’antico
Israele, diede uno straordinario esempio in quanto al tenere
conto della volont`a di Dio. Riesaminiamo alcuni episodi della
1, 2. Di che beneficio ci e tenere conto della volonta di Dio, e a questoriguardo cosa possiamo imparare dal re Davide?
“Insegnamia fare la tua volonta”
“Insegnami a fare la tua volonta, poiche tu seiil mio Dio”. — SAL. 143:10.
PUNTI DA RICORDAREQuali episodi nella vita di Davide mostrano che eglidava grande importanza al punto di vista di Geova?Cosa permise a Davide di comprenderela volonta di Dio?Cosa ci aiutera a rimanere nel favore di Geova?
4 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
sua vita con l’obiettivo di imparare da un uomo che dimostr`o
di avere il cuore completo presso Geova. — 1 Re 11:4.
DAVIDE TENNE IN ALTA CONSIDERAZIONEIL NOME DI GEOVA
3 Consideriamo l’occasione in cui Davide affront`o il campio-
ne filisteo Golia. Cosa lo spinse a sfidare un gigante alto qua-
si tre metri e armato fino ai denti? (1 Sam. 17:4, nt.) Il suo
coraggio? La sua fede in Dio? Entrambe le qualit`a ebbero sicu-
ramente un ruolo importante. Tuttavia fu in particolare a moti-
vo del rispetto per Geova e per il suo grandioso nome che Da-
vide affront`o quel temibile avversario. Indignato, chiese: “Chi
`e
questo incirconciso filisteo che debba biasimare le linee di bat-
taglia dell’Iddio vivente?” — 1 Sam. 17:26.
4 Quando si trov`o di fronte a Golia, Davide disse: “Tu vieni
a me con una spada e con una lancia e con un giavellotto, ma
io vengo a te nel nome di Geova degli eserciti, l’Iddio delle li-
nee di battaglia d’Israele, che tu hai biasimato”. (1 Sam. 17:45)
Facendo affidamento sul vero Dio, abbatt´e il gigante filisteo con
un unico tiro di fionda. Davide confid`o in Geova e tenne nella
massima considerazione il nome divino non solo in quell’occa-
sione, ma durante tutta la sua vita. Infatti esort`o i suoi conna-
3, 4. (a) Cosa spinse Davide ad affrontare Golia? (b) Come considera-va Davide il nome di Dio?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 5
zionali a ‘vantarsi del santo nome di Geova’. — Leggi 1 Cro-nache 16:8-10.
5 Siamo orgogliosi del fatto che il nostro Dio sia Geova?
(Ger. 9:24) Come reagiamo quando vicini di casa, colleghi di
lavoro, compagni di scuola o parenti parlano male di lui e si
fanno beffe dei suoi Testimoni? Quando il nome divino viene
ingiuriato, prendiamo le difese di Geova confidando nel suo so-
stegno?`E vero che c’
`e “un tempo per tacere”, ma non dovrem-
mo vergognarci di essere testimoni di Geova e seguaci di Ges`u.
(Eccl. 3:1, 7; Mar. 8:38) Anche se con chi non`e bendisposto
dobbiamo usare tatto e cortesia, cerchiamo di non essere come
quegli israeliti che “furono atterriti ed ebbero grande timore”
nell’udire le parole oltraggiose di Golia. (1 Sam. 17:11) Agia-
mo invece in modo risoluto per santificare il nome divino.`E
nostro desiderio aiutare le persone a conoscere Geova per quel-
lo che`e veramente. A tal fine usiamo la sua Parola scritta per
sottolineare l’importanza di accostarci a lui. — Giac. 4:8.
6 L’episodio di Davide e Golia ci insegna un’altra lezione im-
portante. Quando giunse di corsa alla linea di battaglia, Davi-
de chiese: “Che si far`a all’uomo che abbatter
`a quel filisteo laggi
`u
5. Quale situazione paragonabile alle ingiurie di Golia potremmo doveraffrontare?6. Quando Davide affronto Golia, cosa gli interessava primariamente?Quale dovrebbe essere la nostra principale preoccupazione?
6 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
e in effetti toglier`a il biasimo da Israele?” In risposta, gli fu ri-
badito ci`o che era gi
`a stato detto: “L’uomo che lo abbatte, il re
lo arricchir`a con grandi ricchezze, e gli dar
`a la sua propria fi-
glia”. (1 Sam. 17:25-27) Ma quello che interessava di pi`u a Da-
vide non era una ricompensa materiale. Il suo fine era pi`u ele-
vato: voleva glorificare il vero Dio. (Leggi 1 Samuele 17:46, 47). Che dire di noi? La nostra principale preoccupazione`e forse quella di farci un nome accumulando ricchezze e facen-
do una carriera prestigiosa nel mondo? Senza dubbio vogliamo
essere come Davide che cant`o: “Oh magnificate con me Geova,
ed esaltiamo insieme il suo nome”. (Sal. 34:3) Continuiamo
pertanto a confidare in Dio mettendo il suo nome al di sopra
del nostro. — Matt. 6:9.
7 La coraggiosa presa di posizione contro Golia richiese da
parte di Davide completa fiducia in Geova. Bench´e giovane, Da-
vide aveva una forte fede. L’aveva edificata, fra l’altro, confidan-
do in Dio quando faceva il pastore. (1 Sam. 17:34-37) Anche
noi abbiamo bisogno di forte fede per perseverare nel ministe-
ro, specie quando incontriamo persone che non sono bendispo-
ste. Possiamo edificare la fede confidando in Dio nella vita di
tutti i giorni. Per esempio potremmo iniziare conversazioni bi-
7. Come possiamo edificare la forte fede di cui abbiamo bisogno per per-severare nel ministero anche quando incontriamo persone che non sonobendisposte verso il messaggio?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 7
bliche con chi viaggia con noi sui mezzi pubblici. E non c’`e mo-
tivo di trattenerci dal parlare con le persone che incontriamo
per strada mentre svolgiamo il ministero di casa in casa. — Atti
20:20, 21.
DAVIDE ASPETT`O GEOVA
8 Un altro esempio che dimostra quanto Davide fosse deter-
minato a confidare in Geova`e dato dal modo in cui si compor-
t`o con Saul, primo re d’Israele. Il geloso monarca prov
`o tre vol-
te a inchiodarlo al muro con una lancia, ma Davide schiv`o
sempre il colpo, rifiutandosi di reagire. Alla fine fugg`ı via da
Saul. (1 Sam. 18:7-11; 19:10) Saul prese quindi 3.000 uomini
scelti da tutto Israele e and`o alla sua ricerca nel deserto. (1 Sam.
24:2) Infine, senza saperlo Saul entr`o proprio nella caverna in
cui si trovava Davide con i suoi uomini. Quest’ultimo avrebbe
potuto cogliere l’occasione per eliminare il re che attentava alla
sua vita. Dopo tutto era volont`a di Dio che fosse lui a prende-
re il posto di Saul quale re di Israele. (1 Sam. 16:1, 13) Se Da-
vide avesse dato ascolto ai suoi uomini il re sarebbe stato ucci-
so. Invece disse: “`E impensabile, da parte mia, dal punto di vista
di Geova, che io faccia questa cosa al mio signore, l’unto di Geo-
va”. (Leggi 1 Samuele 24:4-7). Saul era ancora il re unto da
8, 9. Nei suoi rapporti con il re Saul, come dimostro Davide di averebene in mente la volonta di Geova?
8 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
Dio. Davide non voleva sottrargli l’autorit`a regale, dal momen-
to che Geova non lo aveva ancora destituito. Limitandosi a re-
cidere il lembo del manto senza maniche di Saul, Davide diede
prova di non avere intenzione di fargli del male. — 1 Sam.
24:11.
9 Davide mostr`o rispetto per l’unto di Dio anche l’ultima vol-
ta che lo vide. Insieme ad Abisai raggiunse il luogo in cui era
accampato Saul e lo trov`o addormentato. Abisai ne dedusse che
Dio aveva ceduto nella mano di Davide il suo nemico e si offr`ı
di inchiodarlo a terra con la lancia, ma Davide non glielo per-
mise. (1 Sam. 26:8-11) Poich´e cercava continuamente la guida
divina, Davide fu incrollabile nella sua decisione di agire in ar-
monia con la volont`a di Geova nonostante le insistenze di Abi-
sai.
10 Anche noi potremmo ritrovarci in una situazione difficile
in cui le persone che abbiamo attorno insistono per convincer-
ci a seguire i loro ragionamenti umani, anzich´e incoraggiarci a
fare la volont`a di Geova. Come Abisai, qualcuno potrebbe ad-
dirittura cercare di indurci ad agire senza tenere conto della vo-
lont`a di Dio sulla questione. Per rimanere saldi dobbiamo ave-
re chiaro in mente il modo in cui Geova vede la cosa ed essere
determinati a seguire le sue vie.
10. Quale situazione difficile potremmo affrontare, e cosa ci aiutera a ri-manere saldi?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 9
11 Davide preg`o Geova Dio: “Insegnami a fare la tua volon-
t`a”. (Leggi Salmo 143:5, 8, 10). Anzich
´e confidare nelle sue
idee o cedere alle pressioni altrui, Davide desiderava farsi gui-
dare da Dio. ‘Medit`o su tutta l’attivit
`a di Geova e volontaria-
mente si occup`o dell’opera delle Sue proprie mani’. Anche noi
possiamo discernere la volont`a di Dio scavando nelle Scritture
e meditando sui molti episodi biblici che documentano il modo
in cui Geova tratta con gli esseri umani.
DAVIDE COMPRENDEVA I PRINC`IPI SU CUI
SI BASAVA LA LEGGE12 Anche la comprensione che Davide aveva dei princ
`ıpi su
cui si basava la Legge e il suo desiderio di vivere in armonia con
essi sono degni di essere imitati. Consideriamo cosa accadde
quando espresse il forte desiderio di avere “un sorso d’acqua del-
la cisterna di Betleem”. Tre dei suoi uomini fecero un’incursio-
ne nella citt`a, che era occupata dai filistei, e gli portarono l’ac-
qua. Tuttavia “Davide non acconsent`ı a berla, ma la vers
`o a
Geova”. Come mai? Lui stesso spieg`o: “
`E impensabile da par-
te mia, riguardo al mio Dio, far questo! Dovrei io bere il san-
gue di questi uomini a rischio delle loro anime? Poich´e a rischio
delle loro anime l’hanno portata”. — 1 Cron. 11:15-19.
11. Cosa impariamo da Davide in merito al dare la priorita alla volontadi Dio?12, 13. Perche Davide verso a terra l’acqua che gli era stata portata datre dei suoi uomini?
10 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
13 Davide conosceva la Legge e sapeva che il sangue non do-
veva essere consumato come cibo, ma andava versato a Geova.
Comprendeva anche perch´e bisognava farlo: sapeva che “l’ani-
ma della carne`e nel sangue”. Quella per
`o era acqua, non san-
gue. Perch´e Davide si rifiut
`o di berla? Perch
´e comprendeva il
principio su cui si basava quella norma legale. Per lui quell’ac-
qua era preziosa quanto il sangue dei tre uomini, e per questo
era impensabile berla. Concluse che doveva versarla a terra.
— Lev. 17:11; Deut. 12:23, 24.
14 Davide si sforz`o di vivere in completa armonia con la leg-
ge di Dio. Infatti cant`o: “A fare la tua volont
`a, o mio Dio, mi
sono dilettato, e la tua legge`e dentro le mie parti interiori”.
(Sal. 40:8) Davide studiava la legge di Dio e meditava profon-
damente su di essa. Confidava nella sapienza dei comandamen-
ti di Geova. Di conseguenza, desiderava moltissimo osservare
non solo la lettera ma anche lo spirito della Legge mosaica.
Quando studiamo la Bibbia,`e saggio che meditiamo su quanto
leggiamo e che custodiamo le informazioni nel cuore in modo
da capire in ogni circostanza cosa piace a Geova.
15 Salomone, figlio di Davide, ricevette grandi privilegi da
14. Cosa aiuto Davide a far suo il punto di vista di Geova?15. In che modo Salomone manco di mostrare rispetto per la Legge diDio?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 11
Geova Dio. Nel corso del tempo, per`o, manc
`o di mostrare ri-
spetto per la sua Legge. Disubbid`ı al comando secondo cui
un re israelita “non si [doveva] moltiplicare le mogli”. (Deut.
17:17) Anzi, spos`o molte donne straniere; quando giunse alla
vecchiaia “le sue stesse mogli avevano inclinato il suo cuore a
seguire altri d`ei”. Qualsiasi giustificazione adducesse, “Salomo-
ne faceva ci`o che era male agli occhi di Geova, e non segu
`ı Geo-
va pienamente come Davide suo padre”. (1 Re 11:1-6)`E dav-
vero importante attenersi alle leggi e ai princ`ıpi che si trovano
nella Parola di Dio. Questo ad esempio`e fondamentale per chi
pensa al matrimonio.
16 Se un non credente ci facesse delle avance, la nostra rea-
zione ricorderebbe l’atteggiamento di Davide o quello di Salo-
mone? Ai veri adoratori`e richiesto di sposarsi “solo nel Signo-
re”. (1 Cor. 7:39) Se un cristiano o una cristiana decide di
sposarsi, dovrebbe scegliere una persona che condivide la sua
stessa fede. E se comprendiamo lo spirito su cui si basa questo
requisito scritturale, eviteremo di sposare un non credente o an-
che solo di incoraggiarne le avance.
17 Consideriamo anche come l’esempio di Davide, che
16. Se comprendiamo lo spirito del comando di sposarsi “solo nel Signo-re”, cosa eviteremo di fare?17. Cosa puo aiutarci a evitare la trappola della pornografia?
12 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
ricercava sinceramente la guida di Dio, pu`o aiutarci a resistere
alla tentazione di guardare materiale pornografico. Leggiamo i
seguenti brani scritturali, riflettiamo sui princ`ıpi che racchiudo-
no e sforziamoci di discernere la volont`a di Geova sull’argomen-
to. (Leggi Salmo 119:37; Matteo 5:28, 29; Colossesi 3:5).Meditando sulle sue elevate norme saremo in grado di evitare
la trappola della pornografia.
MANTENIAMO SEMPRE IL PUNTO DI VISTA DI DIO18 Anche se fu esemplare sotto molti aspetti, nel corso della
sua vita Davide commise diversi peccati gravi. (2 Sam. 11:2-4,
14, 15, 22-27; 1 Cron. 21:1, 7) Tuttavia, quando pecc`o mostr
`o
sincero pentimento. Cammin`o dinanzi a Dio “con integrit
`a di
cuore”. (1 Re 9:4) Perch´e possiamo dirlo? Perch
´e Davide si sfor-
z`o di agire in armonia con la volont
`a di Geova.
19 Malgrado l’imperfezione possiamo rimanere nel favore di
Geova. Con questo obiettivo in mente, sforziamoci di studiare
con diligenza la sua Parola, meditiamo profondamente su ci`o
che ci insegna e, una volta assimilati questi princ`ıpi, agiamo sen-
za indugio in armonia con essi. Se faremo cos`ı, sar
`a come ri-
volgere a Geova la stessa umile richiesta del salmista che disse:
“Insegnami a fare la tua volont`a”.
18, 19. (a) Cosa aiuto Davide, benche imperfetto, a rimanere nel favo-re di Dio? (b) Cosa siamo decisi a fare noi?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 13
`E L’ULTIMA sera di Ges
`u sulla terra, ed egli la trascorre con
i suoi apostoli nella stanza al piano superiore di una casa a Ge-
rusalemme. A un certo punto, durante la cena, Ges`u si alza,
si toglie la sopravveste e si cinge con un asciugatoio. Dopodi-
ch´e riempie un bacino d’acqua e comincia a lavare i piedi dei
discepoli e ad asciugarli. Dopo aver finito si rimette la soprav-
veste. Perch´e Ges
`u compie questo gesto umile? — Giov. 13:3-5.
2 Lui stesso spiega: “Sapete che cosa vi ho fatto? . . . Se io,
bench´e Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi do-
vete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Poich´e vi ho dato il modello,
1, 2. Quale lezione pratica diede Gesu agli apostoli l’ultima sera che tra-scorse sulla terra?
Il modello di umiltadato da Gesu
“Vi ho dato il modello, affinche come vi ho fatto io,cosı facciate anche voi”. — GIOV. 13:15.
COME RISPONDERESTE?
In che modo il Figlio di Dio manifesto umilta nella suaesistenza preumana?Come mostro umilta Gesu durante la sua vita terrena?Quali benefıci ha prodotto l’umile condotta di Gesu?
14 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
affinch´e come vi ho fatto io, cos
`ı facciate anche voi”. (Giov. 13:
12-15) Mostrando di essere disposto a svolgere un compito cos`ı
umile, Ges`u d
`a ai suoi apostoli una lezione pratica che rimar-
r`a profondamente impressa nelle loro menti e in seguito li spro-
ner`a a manifestare umilt
`a.
3 Quella in cui lav`o i piedi agli apostoli non era la prima vol-
ta che Ges`u sottolineava l’importanza dell’umilt
`a. Gi
`a in pre-
cedenza, quando alcuni apostoli avevano rivelato uno spirito
competitivo, Ges`u aveva messo un bambino accanto a s
´e e ave-
va detto loro: “Chiunque riceve questo bambino in base al mio
nome riceve anche me, e chiunque riceve me riceve anche co-
lui che mi ha mandato. Poich´e chi si comporta fra tutti voi
come il minore, egli`e grande”. (Luca 9:46-48) In un’occasio-
ne successiva, conoscendo il desiderio di preminenza dei fari-
sei, aveva affermato: “Chiunque si esalta sar`a umiliato e chi si
umilia sar`a esaltato”. (Luca 14:11)
`E chiaro che Ges
`u vuole
che i suoi seguaci siano umili, cio`e modesti e scevri da orgo-
glio e arroganza. Per poterlo imitare`e bene dunque che esami-
niamo attentamente il suo esempio di umilt`a. Vedremo inoltre
come tale qualit`a
`e di beneficio non solo per chi la manifesta,
ma anche per altri.
3. (a) In che modo, in due diverse occasioni, Gesu aveva sottolineatol’importanza dell’umilta? (b) Di cosa si parlera in questo articolo?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 15
“NON MI VOLSI NELLA DIREZIONE OPPOSTA”4 L’unigenito Figlio di Dio mostr
`o umilt
`a anche prima di ve-
nire sulla terra. Nella sua esistenza preumana Ges`u trascorse
un incalcolabile numero di anni con il suo Padre celeste. Il li-
bro biblico di Isaia descrive con queste parole la stretta rela-
zione esistente tra lui e il Padre: “Il Sovrano Signore Geova
stesso mi ha dato la lingua degli ammaestrati, affinch´e io sap-
pia rispondere con una parola allo stanco. Egli desta di matti-
na in mattina; desta il mio orecchio per udire come gli am-
maestrati. Il Sovrano Signore Geova stesso ha aperto il mio
orecchio, e io, da parte mia, non fui ribelle. Non mi volsi nel-
la direzione opposta”. (Isa. 50:4, 5) Il Figlio di Dio ebbe un
atteggiamento umile e ascolt`o attentamente ci
`o che Geova gli
insegnava. Era ansioso di imparare dal vero Dio. Dovette os-
servare con grande interesse l’esempio di umilt`a che Geova die-
de trattando l’umanit`a peccatrice con misericordia!
5 Non tutte le creature celesti ebbero lo stesso atteggiamen-
to dell’unigenito Figlio di Dio. Anzich´e nutrire il desiderio di
imparare da Geova, l’angelo che divent`o Satana il Diavolo si
fece dominare da superbia e orgoglio, l’esatto contrario dell’u-
milt`a, e si ribell
`o. Ges
`u, invece, non era insoddisfatto della sua
4. In che modo l’unigenito Figlio di Dio mostro umilta nella sua esisten-za preumana?5. In che modo Gesu, in veste di arcangelo Michele, diede un esempio diumilta e modestia quando si confronto con il Diavolo?
16 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
posizione in cielo, e non avvert`ı mai l’impulso di abusare del-
la sua autorit`a. Quando, in veste di arcangelo Michele, “ebbe
una controversia col Diavolo . . . intorno al corpo di Mos`e”,
non oltrepass`o i limiti imposti dal suo ruolo. Al contrario, il
Figlio di Dio fu umile e modesto. Era felicissimo che Geova,
il supremo Giudice dell’universo, gestisse le cose nel modo e
al tempo da Lui stabiliti. — Leggi Giuda 9.6 Tra le cose che Ges
`u apprese durante la sua esistenza preu-
mana vi furono senza dubbio le profezie riguardanti certi par-
ticolari della sua vita sulla terra come Messia. Perci`o Ges
`u
doveva sapere che avrebbe avuto esperienze tutt’altro che pia-
cevoli. Eppure accett`o l’incarico di vivere sulla terra e morire
come promesso Messia. Cosa gli permise di farlo? Rimarcan-
do l’umilt`a dell’unigenito Figlio di Dio, l’apostolo Paolo scris-
se: “Bench´e esistesse nella forma di Dio, non prese in conside-
razione una rapina, cio`e che dovesse essere uguale a Dio. No,
ma vuot`o se stesso e prese la forma di uno schiavo, divenendo
simile agli uomini”. — Filip. 2:6, 7.
COME UOMO “UMILI`O SE STESSO”
7 Paolo scrisse che “quando si trov`o in figura d’uomo”, Ges
`u
6. Perche si puo dire che Gesu mostro umilta accettando l’incarico diMessia?7, 8. In quali modi Gesu si dimostro umile in giovane eta e durante ilsuo ministero sulla terra?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 17
“umili`o se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, s
`ı, la
morte su un palo di tortura”. (Filip. 2:8) Ges`u fu un model-
lo di umilt`a fin da bambino: sebbene i suoi genitori, Giuseppe
e Maria, fossero imperfetti, “era loro sottomesso”. (Luca 2:51)
Davvero un ottimo esempio per i pi`u giovani, che sottometten-
dosi di buon grado ai loro genitori avranno la benedizione di
Dio.
8 Da adulto Ges`u Cristo si dimostr
`o umile anteponendo la
volont`a di Geova alla propria. (Giov. 4:34) Nel suo ministero
us`o il nome personale di Dio e aiut
`o le persone sincere ad ac-
quistare accurata conoscenza delle Sue qualit`a e del Suo pro-
posito per il genere umano. Inoltre visse in armonia con ci`o
che insegnava riguardo a Geova. Ad esempio, il primo punto
della sua preghiera modello fu: “Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome”. (Matt. 6:9) In tal modo Ges`u in-
segn`o ai discepoli a considerare la santificazione del nome di
Geova una questione di primaria importanza. Lui stesso visse
coerentemente con questo principio: verso la fine del suo mi-
nistero sulla terra pot´e dire a suo Padre riferendosi agli aposto-
li: “Ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo far`o conoscere”.
(Giov. 17:26) Per di pi`u, Ges
`u diede sempre a Geova il meri-
to di ci`o che faceva durante il suo ministero sulla terra. — Giov.
5:19.
18 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
9 Riguardo al Messia, Zaccaria aveva profetizzato: “Gioisci
grandemente, o figlia di Sion. Urla in trionfo, o figlia di Geru-
salemme. Ecco, il tuo stesso re viene a te. Egli`e giusto, s
`ı, sal-
vato; umile, e cavalca un asino, s`ı, un animale fatto, figlio di
un’asina”. (Zacc. 9:9) La profezia si ademp`ı quando Ges
`u en-
tr`o a Gerusalemme poco prima della Pasqua del 33: la folla
stese mantelli e rami di alberi sulla strada, e l’intera citt`a fu
messa in agitazione. Eppure Ges`u rimase umile anche quando
fu acclamato e chiamato re. — Matt. 21:4-11.
10 La condotta umile e ubbidiente di Ges`u Cristo sulla terra
culmin`o nella sua morte su un palo di tortura. In questo modo
egli dimostr`o oltre ogni dubbio che gli esseri umani possono
rimanere fedeli a Geova anche se sottoposti a prove estreme.
Prov`o inoltre che l’asserzione di Satana secondo cui essi servo-
no Geova per motivi egoistici`e falsa. (Giob. 1:9-11; 2:4) Con
la sua perfetta integrit`a, poi, Cristo sostenne la legittimit
`a e la
giustizia della sovranit`a universale di Geova, il quale dovette
senz’altro rallegrarsi osservando l’incrollabile lealt`a del suo
umile Figlio. — Leggi Proverbi 27:11.11 Con la sua morte sul palo di tortura, inoltre, Ges
`u pag
`o
9. Cosa aveva profetizzato Zaccaria riguardo al Messia, e in che modoGesu adempı quelle parole?10. Cosa dimostro Gesu con la sua ubbidienza spontanea fino alla morte?11. Quali prospettive si sono aperte per gli esseri umani fedeli grazie alsacrificio di riscatto di Gesu Cristo?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 19
il riscatto per l’umanit`a. (Matt. 20:28) Ci
`o ha dato agli esseri
umani peccatori la possibilit`a di vivere per sempre, e al tempo
stesso ha soddisfatto le esigenze della giustizia. “Per mezzo di
un solo atto di giustificazione`e risultato a uomini di ogni sor-
ta che sono dichiarati giusti per la vita”, scrisse Paolo. (Rom.
5:18) La morte di Ges`u ha aperto ai cristiani unti con lo spi-
rito la prospettiva della vita immortale in cielo, e alle “altre pe-
core” quella della vita eterna sulla terra. — Giov. 10:16; Rom.
8:16, 17.
SONO “MODESTO DI CUORE”12 Ges
`u invit
`o tutti coloro che erano “affaticati e oppressi”
ad andare da lui. “Prendete su di voi il mio giogo”, disse, “e
imparate da me, poich´e io sono d’indole mite e modesto di cuo-
re, e troverete ristoro per le anime vostre”. (Matt. 11:28, 29)
L’umilt`a e la mitezza lo spinsero a trattare esseri umani imper-
fetti in maniera benigna e imparziale. Le sue aspettative nei
confronti dei discepoli erano ragionevoli. Ges`u li lodava e li in-
coraggiava; non li faceva sentire incapaci o indegni, e di sicu-
ro non era duro n´e prepotente. Al contrario, assicurava loro
che se si fossero avvicinati a lui e avessero messo in pratica i
suoi insegnamenti si sarebbero sentiti ristorati, perch´e il suo
12. In che modo Gesu manifesto mitezza e umilta nei suoi rapporti conesseri umani imperfetti?
20 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
giogo era piacevole e il suo carico era leggero. Uomini e don-
ne di tutte le et`a si sentivano a proprio agio in sua presenza.
— Matt. 11:30.
13 La gente comune in Israele viveva in condizioni disagiate.
Perci`o Ges
`u trattava quelle persone con compassione e si oc-
cupava dei loro bisogni. Nei pressi di Gerico si imbatt´e in un
mendicante cieco di nome Bartimeo, che era con un altro cie-
co di cui le Scritture non riportano il nome. Essi chiedevano
con insistenza a Ges`u di aiutarli, ma la folla li rimproverava
aspramente, intimando loro di tacere. Sarebbe stato fin troppo
facile ignorare le suppliche dei due ciechi; Ges`u invece chiese
che fossero condotti da lui e, mosso a piet`a, ridiede loro la vi-
sta. Ges`u imit
`o suo Padre, Geova, manifestando umilt
`a e mo-
strando misericordia a semplici peccatori. — Matt. 20:29-34;
Mar. 10:46-52.
“CHI SI UMILIA SAR`A ESALTATO”
14 L’umile condotta di Ges`u
`e motivo di gioia, e ha prodot-
to grandi benef`ıci. Geova fu felice di vedere il suo diletto Fi-
glio sottomettersi umilmente alla sua volont`a. Gli apostoli e i
discepoli trovavano ristoro nella mitezza e nella modestia di
cuore di Ges`u; il suo esempio, i suoi insegnamenti e le sue
13. Cosa indica che Gesu tratto le persone che vivevano in condizioni di-sagiate con compassione?14. Quali benefıci ha prodotto l’umile condotta di Gesu?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 21
lodi calorose li stimolavano a progredire spiritualmente. Le per-
sone comuni beneficiavano dell’umilt`a di Ges
`u in quanto egli
le aiutava, le incoraggiava e le istruiva. In effetti l’intera uma-
nit`a redimibile trarr
`a benef
`ıci duraturi dal sacrificio di riscatto
di Ges`u.
15 Ges`u stesso trasse beneficio dalla propria umilt
`a. Ai disce-
poli aveva detto: “Chi si umilia sar`a esaltato”. (Matt. 23:12)
Queste parole si dimostrarono vere anche nel suo caso. Infatti,
a proposito di Ges`u, Paolo spieg
`o: “Dio lo ha esaltato a una
posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che`e
al di sopra di ogni altro nome, affinch´e nel nome di Ges
`u si
pieghi ogni ginocchio di quelli che sono in cielo e di quelli che
sono sulla terra e di quelli che sono sotto il suolo, e ogni lin-
gua confessi apertamente che Ges`u Cristo
`e Signore alla gloria
di Dio Padre”. In virt`u dell’umilt
`a e della fedelt
`a manifestate
da Ges`u quando visse come uomo, Geova Dio lo esalt
`o, dan-
dogli autorit`a sulle creature in cielo e sulla terra. — Filip. 2:
9-11.
GES`
U ‘CAVALCHER`A NELLA CAUSA
DELLA VERIT`A E DELL’UMILT
`A’
16 Il Figlio di Dio continuer`a ad agire all’insegna dell’umilt
`a.
15. In che modo Gesu trasse beneficio dalla propria umilta?16. Come sappiamo che il Figlio di Dio continuera ad agire all’insegnadell’umilta?
22 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
Predicendo l’azione che Ges`u intraprender
`a nei confronti dei
nemici dall’alto della sua posizione celeste, il salmista cant`o:
“Nel tuo splendore avanza verso il successo; cavalca nella cau-
sa della verit`a e dell’umilt
`a e della giustizia”. (Sal. 45:4) Ges
`u
cavalcher`a nella causa dell’umilt
`a, oltre che della verit
`a e della
giustizia, ad Armaghedon. E anche al termine del Regno mil-
lenario, “quando avr`a ridotto a nulla ogni governo e ogni au-
torit`a e potenza”, il Re messianico si comporter
`a umilmente:
“[consegner`a] il regno al suo Dio e Padre”. — Leggi 1 Corin-
ti 15:24-28.17 E noi? Seguiremo le orme del nostro Esempio essendo
umili? Quale sar`a la nostra sorte quando il Re Ges
`u Cristo ver-
r`a per eseguire il giudizio ad Armaghedon? La causa in cui ca-
valcher`a gli imporr
`a di salvare solo chi
`e umile e giusto. Se vo-
gliamo sopravvivere, dunque,`e assolutamente necessario che
coltiviamo l’umilt`a. Inoltre, proprio come l’umile condotta di
Ges`u ha recato benef
`ıci a lui stesso e ad altri, la nostra umil-
t`a sar
`a di beneficio in vari modi.
18 Cosa pu`o aiutarci a imitare il modello di umilt
`a lasciato
da Ges`u? Come possiamo essere umili nonostante le difficolt
`a
che incontriamo? A queste domande dar`a risposta il prossimo
articolo.
17, 18. (a) Perche e importante che i servitori di Geova seguano il mo-dello di umilta lasciato da Gesu? (b) Di cosa parlera il prossimo articolo?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 23
L’ANNO`e il 32 e Ges
`u si trova nel distretto della Galilea.
I suoi apostoli cominciano a discutere su chi sia il pi`u impor-
tante fra loro. L’evangelista Luca riporta: “Sorse . . . fra loro
un ragionamento su chi di essi fosse il pi`u grande. Conoscen-
do il ragionamento del loro cuore, Ges`u prese un bambino, lo
mise vicino a s´e e disse loro: ‘Chiunque riceve questo bambino
in base al mio nome riceve anche me, e chiunque riceve me ri-
ceve anche colui che mi ha mandato. Poich´e chi si comporta
fra tutti voi come il minore, egli`e grande’”. (Luca 9:46-48) In
1, 2. Quale esortazione rivolse Gesu agli apostoli, e perche?
Impariamo a comportarcicome il minore
“Chi si comporta fra tutti voi come il minore,egli e grande”. — LUCA 9:48.
SAPETE RISPONDERE?Cosa puo aiutarci a coltivare l’atteggiamentodel minore?Sotto quali aspetti il minore e “grande”?Come possiamo manifestare umilta nel matrimonio,nella congregazione e nei rapporti con gli altri?
24 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
modo paziente ma fermo, Ges`u aiuta gli apostoli a capire la
necessit`a di essere umili.
2 L’esortazione di Ges`u a comportarsi come il minore rispec-
chiava forse i valori della societ`a ebraica del I secolo? No. Anzi,
andava nella direzione opposta. Descrivendo i costumi sociali
dell’epoca, il Grande Lessico del Nuovo Testamento spiega:
“In ogni rapporto, sorgeva continuamente la questione: chi fos-
se il primo; e la valutazione dell’onore che spettava a ciascuno
era una faccenda di cui ci si occupava di continuo e che era
considerata di grande importanza”.� Ges`u stava dunque esor-
tando gli apostoli a essere diversi dalle persone in generale.
3 La parola greca resa “minore” si riferisce a chi`e modesto,
umile, insignificante, di poco conto o scarsamente influente.
Ges`u si serv
`ı di un bambino per far capire agli apostoli che do-
vevano essere umili e modesti. Questo invito`e valido per i cri-
stiani di oggi esattamente come lo era per quelli del I secolo.
Forse non ci`e facile comportarci come il minore, almeno in
certi casi. La tendenza umana all’orgoglio pu`o spingerci a cer-
care la preminenza. L’ambiente competitivo in cui viviamo e lo
� G. Kittel, continuato da G. Friedrich, ed. italiana a cura di F. Monta-gnini, G. Scarpat e O. Soffritti, Paideia, Brescia, 1971, vol. VII, col. 241,nt. 33.
3. (a) Cosa significa comportarsi come il minore, e perche puo non es-sere facile? (b) Quali domande sorgono circa il comportarsi come il mi-nore?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 25
spirito del mondo possono portarci a essere egocentrici e ag-
gressivi, o potrebbero indurci a cercare di controllare gli altri.
Cosa pu`o aiutarci a coltivare l’atteggiamento del minore? Sot-
to quali aspetti chi si comporta come il minore`e “grande”? E
in quali campi dobbiamo cercare di manifestare umilt`a?
“O PROFONDIT`A DELLA RICCHEZZA
E DELLA SAPIENZA E DELLA CONOSCENZA DI DIO!”4 Un modo in cui possiamo coltivare l’umilt
`a
`e quello di ri-
flettere sulla grandezza di Geova in paragone con noi. Si pu`o
davvero affermare che “il suo intendimento`e imperscrutabile”.
(Isa. 40:28) A proposito di alcuni aspetti della magnificenza di
Geova, l’apostolo Paolo scrisse: “O profondit`a della ricchezza
e della sapienza e della conoscenza di Dio! Come sono imper-
scrutabili i suoi giudizi e impenetrabili le sue vie!” (Rom.
11:33) Sebbene la conoscenza umana in molti campi sia au-
mentata enormemente da quando Paolo scrisse queste parole,
circa duemila anni fa, esse sono vere ancora oggi. Riconosce-
re che, a prescindere da quanto sappiamo, non c’`e limite a quel-
lo che possiamo imparare su Geova, sulle sue opere e sui suoi
pensieri dovrebbe renderci umili.
5 Capire che gli esseri umani non sono in grado di arrivare
a conoscere completamente la creazione di Geova insegn`o a
4, 5. Cosa puo aiutarci a coltivare l’umilta? Fate un esempio.
26 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
Leo� a considerarsi il minore. Da giovane era affascinato dal-
la scienza, e volendo capire il pi`u possibile dell’universo studi
`o
astrofisica. Giunse cos`ı a un’importante conclusione. “Grazie
ai miei studi mi resi conto che le attuali teorie scientifiche da
sole non bastano a spiegare l’universo”, dice. “Perci`o passai agli
studi di legge”. Col tempo Leo divent`o procuratore distrettua-
le, e successivamente giudice. Alla fine, lui e sua moglie stu-
diarono la Bibbia con i testimoni di Geova, abbracciarono la
verit`a e diventarono dedicati servitori di Dio. Cosa ha aiutato
Leo a comportarsi come il minore nonostante il suo bagaglio
culturale e professionale? Senza esitare risponde: “La consape-
volezza che, indipendentemente da quante cose sappiamo su
Geova e sull’universo, ci sar`a sempre qualcos’altro da impara-
re”.
6 Un altro elemento che ci aiuta a essere umili`e il fatto che
Geova stesso lo`e. Riflettiamo su questo: “Siamo collaboratori
di Dio”. (1 Cor. 3:9)`E meraviglioso che l’Iddio la cui grandez-
za non ha uguali ci conceda questo onore dandoci la possibili-
t`a di svolgere il nostro ministero usando la sua Parola, la Bib-
bia. Anche se`e Geova a far crescere i semi che noi piantiamo
e innaffiamo, ci concede il privilegio di collaborare con lui.
� I nomi sono stati cambiati.
6, 7. (a) Quale eccezionale esempio di umilta ci da Geova? (b) In chesenso l’umilta di Geova fa ‘grandi’?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 27
(1 Cor. 3:6, 7) Non`e forse un eccezionale esempio di umilt
`a
da parte sua? L’umilt`a di Geova
`e sicuramente per ognuno di
noi un grande incentivo a comportarci come il minore.
7 L’esempio di umilt`a dato da Geova influ
`ı profondamente
sul salmista Davide, che gli si rivolse cos`ı: “Mi darai il tuo scu-
do di salvezza, ed`e la tua umilt
`a che mi fa grande”. (2 Sam.
22:36) Davide attribu`ı il merito di qualsiasi onore avesse in
Israele all’umilt`a divina, al fatto che Geova accondiscendesse,
o si umiliasse, a rivolgergli la sua attenzione. (Sal. 113:5-7) Lo
stesso vale anche per noi: quando si tratta di qualit`a, capacit
`a
o privilegi, c’`e forse qualcosa che ‘non abbiamo ricevuto’ da
Geova? (1 Cor. 4:7) Chi si comporta come il minore`e “gran-
de” nel senso che diventa pi`u prezioso come servitore di Geo-
va. (Luca 9:48) Vediamo perch´e si pu
`o fare questa afferma-
zione.
IL MINORE DIVENTA “GRANDE”8 Se vogliamo essere felici nell’organizzazione teocratica di
Dio e cooperare con le disposizioni esistenti nella congregazio-
ne, l’umilt`a ci
`e indispensabile. Prendiamo il caso di Petra, una
ragazza cresciuta in una famiglia di Testimoni. Petra voleva fare
le cose di testa sua, per cui si allontan`o dalla congregazione.
8. In che modo l’umilta influisce sul nostro atteggiamento verso l’orga-nizzazione di Geova?
28 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
Torn`o a frequentarla alcuni anni dopo, e ora
`e felice di far par-
te dell’organizzazione di Geova e ne sostiene di cuore le dispo-
sizioni. Cos’`e cambiato? “Le due qualit
`a pi
`u importanti che ho
dovuto imparare per sentirmi a casa nell’organizzazione di
Dio”, scrive Petra, “sono l’umilt`a e la modestia”.
9 Chi`e umile
`e sinceramente grato per tutto ci
`o che Geova
gli provvede, incluso il cibo spirituale. Perci`o
`e un attento stu-
dioso della Bibbia e un avido lettore della Torre di Guardia e
di Svegliatevi! Come molti altri fedeli servitori di Geova, pro-
babilmente ha l’abitudine di leggere ogni nuova pubblicazione
prima di riporla in uno scaffale della propria biblioteca perso-
nale. Quando ci dimostriamo umili e grati leggendo e studian-
do le nostre pubblicazioni bibliche progrediamo spiritualmen-
te, e Geova pu`o impiegarci maggiormente nel suo servizio.
— Ebr. 5:13, 14.
10 Chi si comporta come il minore`e “grande” anche sotto
un altro aspetto. In ogni congregazione ci sono uomini quali-
ficati che sono stati scelti sotto la guida dello spirito santo per
servire come anziani. Questi uomini organizzano attivit`a spiri-
tuali come le adunanze, il servizio di campo e l’opera pastora-
9. Come considera il cibo spirituale la persona umile, e perche questo larende piu preziosa?10. In che modo possiamo comportarci come il minore nella congrega-zione?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 29
le. Quando manifestiamo l’atteggiamento del minore collabo-
rando di buon grado con le loro disposizioni, contribuiamo alla
gioia, alla pace e all’unit`a della congregazione. (Leggi Ebrei
13:7, 17). Se siamo anziani o servitori di ministero, dimostria-
mo la nostra umilt`a essendo grati a Geova per averci affidato
questo privilegio di servizio?
11 Chi si comporta come il minore`e “grande”, cio
`e
`e pi
`u pre-
zioso per l’organizzazione di Geova, perch´e la sua umilt
`a ne fa
un valido servitore di Dio. Ges`u dovette raccomandare ai suoi
discepoli di comportarsi come il minore perch´e alcuni di loro
si erano fatti influenzare dalla mentalit`a allora comune. “Sor-
se . . . fra loro un ragionamento su chi di essi fosse il pi`u gran-
de”, si legge in Luca 9:46.`E possibile che anche noi comincia-
mo a pensare di essere in qualche modo migliori dei nostri
compagni di fede o della gente in generale? Nel mondo che ci
circonda la maggioranza delle persone`e animata da orgoglio
ed egoismo. Prendiamo le distanze da chi`e orgoglioso com-
portandoci con umilt`a. Quando lo facciamo e diamo la priori-
t`a alla volont
`a di Geova diventiamo una presenza ristoratrice
per i nostri fratelli.
12 L’esortazione di Ges`u a comportarsi come il minore
`e
11, 12. Quale atteggiamento ci rendera piu utili all’organizzazione diGeova, e perche?
30 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 PARTE 1
davvero un potente incentivo, e dovremmo seguirla in ogni
aspetto della vita. Concentriamoci in particolare su tre campi.
SFORZIAMOCI DI COMPORTARCICOME IL MINORE
13 Nel matrimonio. Oggi molti danno un’enorme importan-
za ai propri diritti, ma non si curano di quelli degli altri. Chi
si comporta come il minore, invece, manifesta l’atteggiamento
raccomandato da Paolo nella lettera ai Romani: “Perseguiamo
le cose che contribuiscono alla pace e le cose che sono recipro-
camente edificanti”. (Rom. 14:19) La persona che si compor-
ta come il minore persegue la pace con tutti, ma soprattutto
con il proprio coniuge.
14 Prendiamo ad esempio l’uso del tempo libero. Marito e
moglie potrebbero non avere gli stessi gusti in questo campo:
magari a lui piace starsene tranquillo a casa a leggere un bel
libro, mentre lei preferisce andare a cena fuori o passare una
serata con gli amici. Non`e forse vero che per una moglie
`e pi
`u
facile rispettare suo marito se lui, invece di curarsi solo delle
proprie preferenze,`e umile e ha sinceramente a cuore anche
quelle di lei? Analogamente, un marito apprezzer`a e amer
`a sua
moglie constatando che lei non cerca sempre di averla vinta ma
tiene in considerazione i desideri di lui. Quando entrambi i co-
13, 14. Cosa possono fare marito e moglie per comportarsi come il mi-nore, e che effetto avra questo sul matrimonio?
PARTE 1 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012 31
niugi si comportano come il minore, il vincolo matrimoniale si
rafforza. — Leggi Filippesi 2:1-4.15 Nella congregazione. Molti nel mondo vivono in funzio-
ne del soddisfacimento immediato dei propri desideri. Non san-
no cosa sia la pazienza e non concepiscono l’idea di dover
aspettare. Coltivare l’atteggiamento del minore, invece, ci inse-
gna ad aspettare Geova. (Leggi Salmo 131:1-3). Essere umi-
li e aspettare Geova reca benedizioni: fa provare sicurezza, con-
forto e soddisfazione. Non c’`e da meravigliarsi che Davide
incoraggiasse gli altri israeliti ad aspettare pazientemente il loro
Dio!
16 Anche noi, come Davide, possiamo trovare conforto se
aspettiamo umilmente Geova. (Sal. 42:5) Prendiamo per esem-
pio chi “desidera un’opera eccellente” e quindi “aspira all’in-
carico di sorvegliante”. (1 Tim. 3:1-7)`E chiaro che deve fare
tutto ci`o che gli
`e ragionevolmente possibile per permettere allo
spirito santo di produrre in lui le qualit`a di cui un sorveglian-
te ha bisogno. Ma che dire se dovesse attendere pi`u a lungo di
quanto hanno atteso altri? Chi ha la mentalit`a del minore
aspetter`a pazientemente il privilegio di servizio a cui aspira, e
nel frattempo continuer`a a servire Geova con gioia, contento
di qualsiasi incarico gli venga affidato.
15, 16. Quale atteggiamento raccomando Davide nel Salmo 131, e comeci comporteremo nella congregazione se lo faremo nostro?
32 LATORRE DI GUARDIA — 15 NOVEMBRE 2012
www.jw.org
wlp12 11/15-I-1
17 Nei rapporti con gli altri. La maggioranza delle persone
ha difficolt`a a chiedere scusa. I servitori di Dio, per
`o, si sfor-
zano di comportarsi come il minore ammettendo i propri er-
rori e scusandosi, e sono pronti a perdonare gli sbagli degli al-
tri. Mentre l’orgoglio alimenta divisioni e litigi, il perdono
promuove la pace con i compagni di fede.
18 Pu`o darsi che dobbiamo ‘umiliarci’ chiedendo sinceramen-
te scusa nel caso in cui, per motivi che non dipendono da noi,
non riusciamo a onorare un impegno preso. Anche quando la
responsabilit`a dell’accaduto non
`e soltanto sua, il cristiano
umile si preoccupa dei propri sbagli ed`e disposto ad ammet-
terli. — Leggi Proverbi 6:1-5.19 Siamo davvero grati dell’incoraggiamento scritturale a
comportarci come il minore. Per quanto seguirlo non sia sem-
pre facile, avendo il giusto concetto di noi stessi in paragone
con il nostro Creatore e apprezzando la sua umilt`a saremo mo-
tivati a essere umili a nostra volta. Cos`ı facendo acquisteremo
maggior valore come servitori di Geova. Accogliamo dunque
l’invito a comportarci come il minore!
17, 18. (a) Quali benefıci si hanno quando si e disposti a chiedere scu-sa e a perdonare gli errori altrui? (b) Cosa ci esorta a fare Proverbi 6:1-5 se, per motivi che non dipendono da noi, non riusciamo a onorare unimpegno preso?19. Quali ragioni abbiamo per essere grati dell’incoraggiamento scrittu-rale a comportarci come il minore?