Post on 22-Jul-2020
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UNO, NESSUNO, CENTOMILA CHI SONO IO
E CHI SONO GLI ALTRI?
a cura di
Irene De Santis
L-19
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Indice:
Background………………………………………………..3
Scheda macroprogettazione……………………….4
1°Incontro: Io sono dunque esisto………………6
2°Incontro: Nosce te ipsum…………………………8
3°Incontro: L’Infinito Riconoscimento………..10
4°Incontro: Amare voce del verbo morire…..12
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BACKGROUND
Tra i ragazzi di oggi vi è poca consapevolezza del sé e dell’importanza delle relazioni
con gli altri per un corretto sviluppo del proprio io e della propria socialità.
L’essere e l’identità della persona furono approfondite da Erikson.
Egli individuò otto stadi psicosociali, in cui ogni individuo è chiamato ad affrontare
diverse problematiche a seconda la fascia di età. Attraverso questi stadi e il loro
riuscito superamento, avviene lo sviluppo della personalità dell’individuo. Uno tra gli
stadi più importanti è quello che avviene durante l’adolescenza, in cui si sviluppa
l’identità vera e propria.
Lo sviluppo però non avviene solo all’interno della persona.
La società odierna comprende istituzioni e valori, tra cui sono presenti anche le
principali fonti di educazione come la scuola, la famiglia, gruppi dei pari e mass
media. Esse offrono dei veri propri modelli, spesso contraddittori, a cui ognuno si
riferisce e sviluppando degli schemi comportamentali, attraverso identificazione o
interiorizzazione.
Attraverso l’interazione e le relazioni si percepisce l'immagine di sé che hanno gli
altri individui di noi, grazie alle opinioni ed i giudizi che essi esprimono. Questi, con il
passare del tempo, formeranno poi l’identità. Ciò nonostante parte della personalità
rimane comunque impossibile da plasmare, poiché oltre ai fattori ambientali
(esterni) agiscono anche fattori innati che sono la base su cui si articolano gli altri
fattori. Il temperamento ad esempio è una componente innata ed è per definizione
il modo in cui l'individuo reagisce agli stimoli dell'ambiente ed è impossibile da
modificare. I fattori innati, sebbene siano importanti subiscono comunque
l’influenza dei fattori socio culturali.
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MACROPROGETTAZIONE
Target:
Scuola secondaria superiore
Finalità in generale:
Il progetto intende dare dei mezzi per sviluppare la consapevolezza del sé in modo autonomo,
riflettendo sulla propria identità, e in modo cooperativo, riflettendo sul rapporto con gli altri.
Obiettivi educativi:
AREA PERSONALE:
Io sono, dunque esisto
-Sviluppare capacità per comprendere se stessi in funzione delle esperienze e della propria storia
-Sviluppare la capacità di comprendere il rapporto tra sé e l’ambiente socio-culturale
d’appartenenza
Nosce te ipsum
-Acquisire coscienza dei propri punti di forza e di debolezza
-Scoprire la propria unicità nel rapporto con se stessi e con gli altri
AREA INTERPERSONALE:
L’Infinito Riconoscimento
-Ascoltare attivamente e rispettare le idee e le ragioni altrui
-Comunicare e confrontare idee, valori, e comportamenti con i pari e con gli adulti
-Educare alla scelta di modelli positivi, distinguendoli da quelli negativi
-Confrontare le civiltà del passato con quelle presenti
Amare voce del verbo morire
-Manifestare ed esercitare comportamenti di tolleranza e solidarietà per una civile convivenza
-Scoprire ed accettare le “diversità” fisiche e culturali presenti nella storia e nelle altre società
-Analizzare la realtà da più punti di vista per individuarne aspetti e problemi
-Proporsi un progetto di vita integrato nel mondo reale in modo dinamico ed evolutivo
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Durata:
Quattro settimane
Periodo:
Primavera, maggio
Frequenza:
Un incontro a settimana
Numero dei partecipanti:
Max 30 studenti
Setting:
aula della scuola
palestra della scuola
giardino della scuola/giardino pubblico
Tipologia di docenti/animatori/esperti:
Psicologo sociale
Filosofo
Esperto in Gestione delle Risorse Umane
Educatore
Metodologie didattiche/attività:
Lezioni teoriche frontali con diapositive, giochi di ruolo, attività manuali, brainstorming,
dialogo, giochi di improvvisazione teatrale, analisi di canzoni e citazioni, attività di ice breaking
Calendarizzazione:
Dalle ore 9:00 alle ore 13.30
- Sabato, 7 maggio 2016
- Sabato, 14 maggio 2016
- Sabato, 21 maggio 2016
- Sabato, 28 maggio 2016
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1°Incontro – IO SONO, DUNQUE ESISTO
Obiettivi:
-Riuscire a definire ed esternare le proprie emozioni e stati d’animo
-Riuscire a saper parlare di sé e delle proprie passioni
-Conoscere il sé e le sue sfaccettature
-Conoscere la Teoria della Mente: che cosa pensano gli altri di me
Strumenti:
-Tasting activity: che umore fa? (tecnica di ice breaking)
I ragazzi, appena entrati in aula, vengono invitati a spostare banchi e sedie e ricreare un ambiente circolare. Sui tre lati dell’aula sono affissi tre diversi cartelli, che rimandano a degli stati d’animo associandoli alle condizioni meteorologiche: sereno, nuvoloso, pioggia. I ragazzi si posizionano e successivamente esprimono un breve giudizio sul proprio umore ed eventuali motivazioni.
-Presentation activity: Ingarbuglia nomi
L’animatore presenta brevemente il suo nome, da dove viene e uno sport che ha fatto o fa. Lancia un gomitolo ad un ragazzo chiedendo di fare lo stesso, per poi tenere un capo del gomitolo e lanciare quest’ultimo ad un compagno dal lato opposto del circolo e così via. L’ultimo che si ritrova con la matassa deve tornare all’origine ricapitolando il nome, la città e lo sport del suo predecessore, fino a riavvolgere completamente il gomitolo.
-Conosciamoci meglio: Le maschere
Si distribuiscono a tutti i componenti del gruppo delle maschere di cartone o semplicemente un cartone ovale con elastico, e si mette a disposizione di tutti delle forbici, pennarelli, carta colorata, graffette. Con questi materiali ogni ragazzo costruisce la sua maschera per presentarsi agli altri, cercando di esprimere nella maschera le proprie caratteristiche, i propri interessi, oppure il suo modo di presentarsi agli altri in una particolare circostanza della vita (vacanze, scuola, casa, amici...). Poi insieme si cerca di decifrare ciò che ha voluto rappresentare nella maschera, il compagno commenta, specifica, rettifica: fa capire al gruppo ciò che voleva esprimere attraverso quella maschera.
MICROPROGETTAZIONE
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- Intervento Psicologo Sociale “Lo schema di sé”
Il sé tende a salvaguardare la concezione che ha di se stesso per tre bisogni:
1. Definirsi in modo positivo (autostima);
Tendenze sistematiche a favore del sé:
a. Locus of control (la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano
prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà)
-Test dell’asta: ai ragazzi viene data un’asta lunga e molto leggera. Si chiederà loro di abbassarla
tutti insieme il più possibile, tenendola appoggiata solo sul dito indice alternato a quello degli altri
e senza mai staccare il dito dall’asta. L’esercizio dimostrerà come tutti tenderanno a dare la colpa
agli altri del perché l’asta invece di scendere…sale!
b. Stima dei comportamenti sociali: sottostima dei comportamenti socialmente indesiderabili e
sovrastima dei comportamenti socialmente desiderabili.
2. Coerenza: il soggetto non abbandonerà facilmente comportamenti e opinioni, che lo hanno
caratterizzato fino ad ora.
3. Conciliare il Sé reale con il Sé Ideale: la presentazione di sé dipende anche dal sé ideale (norme
e valori verso i quali tende il sé reale). Poiché l’individuo ha bisogno di sentirsi in armonia con il
proprio mondo sociale di riferimento, ricerca il consenso altrui che ognuno di noi sovrastima.
-Test di autopresentazione: KEY WORDS /DISEGNO
COME MI VEDO IO
COME MI VEDONO I MIEI GENITORI
COME MI VEDONO I MIEI AMICI
COME MI VEDONO LE MIE AMICHE
COME MI VEDONO I MIEI PROFESSORI
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2°Incontro – “NOSCE TE IPSUM”
Obiettivi:
-Riconoscere l’importanza dell’autoanalisi
-Conoscere i propri punti di forza e di debolezza
-Conoscersi per scegliere bene
-Capire la propria personalità
Strumenti:
-Spiegazione del titolo dell’incontro “- Tempio di Apollo a Delfi
Con approfondimento su Sant'Agostino: "Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine
habitat veritas" («Non andare fuori, rientra in te stesso: è nel profondo dell'uomo che risiede la
verità»).
-Realizzare un acrostico del proprio nome inserendo i propri pregi e difetti
-Ascolto ed analisi del testo della canzone “Hall of fame”- The Script (con traduzione a fronte)
“…Don't wait for luck
Dedicate yourself and you can find yourself…”
-Intervento del Filosofo: Analisi del problema dell’identità personale
CHI SONO E CHE COSA SONO?
Riconoscere la propria unicità nelle relazione che ogni persona
intrattiene con se stesso:
-padroneggiare le scelte di vita
-padroneggiare i propri atteggiamenti verso la realtà esterna
-padroneggiare i rapporti con gli altri
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-MBTI – Che personalità hai?
L'Indicatore di personalità di Myers-Briggs, a volte abbreviato con MBTI (dall'inglese Myers-Briggs
Type Indicator), individua una serie di caratteristiche psicologiche, identificate attraverso appositi
questionari psicometrici, e nasce con l'idea di comprendere e schematizzare il modo in cui una
persona si rapporta e si comporta nei confronti del mondo e della vita in generale.
Fortemente basato sulla teoria dei tipi psicologici di Carl Gustav Jung, l'indicatore discrimina tra 16
possibili tipologie di personalità, individuate da 4 diversi caratteristiche che possono presentarsi
ognuna in due modalità alternative.
Estroversione (E) –(I) Introversione
Sensibilità (S) –(N) Intuizione
Ragionamento (T) –(F) Sentimento
Giudizio (J) –(P) Percezione
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3°Incontro – L’INFINITO RICONOSCIMENTO: Gli altri
Obiettivi:
-Comprendere la propria unicità e personalità nel rapporto con gli altri -Comprendere l’unicità della relazione con l’altro -Saper dare ed accettare feedback -Conoscere le virtù e saperle esercitare
Strumenti:
-Chi sono gli altri e che cosa chiediamo loro entrandoci in relazione?
Gioco a coppie: disegnare su un foglio bianco, partendo da un puntino al centro del foglio e con
due colori diversi, cercando di essere nella realizzazione uno il complemento dell’altro.
-Intervento dell’Esperto in Gestione delle Risorse Umane
Feedback: Osservare gli altri è analizzare se stessi
La capacità di dare/ricevere feedback è una competenza essenziale per lo sviluppo delle seguenti capacità: − riflessione − consapevolezza del proprio comportamento − valutare come il proprio comportamento viene percepito dagli altri − consapevolezza di come il proprio comportamento influisce sugli altri − ricezione e valutazione dei commenti provenienti dagli altri
Gioco a coppie: ognuno, dopo aver riflettuto, dà un feedback positivo ed uno negativo al proprio
compagno, facendo seguire uno scambio di opinioni sui feedback ricevuti.
Rene Magritte - La Reconnaissance Infinie – 1963
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-High Six: Seligman e Peterson ci raccontano…
“Con nostra grande sorpresa, quasi tutte queste tradizioni, disseminate su un arco di tempo di
tremila anni e sull’intera faccia della terra, tenevano in massimo conto sei virtù.”
Le “High Six” è il termine usato per riferirsi alle sei virtù in possesso degli “uomini felici” che sono:
Esercizio: “Caro Diario ti scrivo…”
Quali virtù posso esercitare ogni giorno? E attraverso quali azioni?
SAGGEZZA
CORAGGIO
AMORE
GIUSTIZIA
TEMPERANZA
TRASCENDENZA
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4°Incontro - AMARE VOCE DEL VERBO MORIRE
Obiettivi:
-Imparare a stare bene con gli altri, in tutti i contesti
-Rispettare l’altro, anche se possiede idee diverse
-Riuscire ad entrare in empatia con l’altro
-Imparare a lavorare cooperativamente e sinergicamente
-Riuscire a regolare le emozioni in sé e negli altri
-Elasticità mentale: riuscire a pensare da più punti di vista
-Aumentare la responsabilità individuale nelle proprie scelte
Strumenti:
-Spiegazione del titolo dell’incontro a cura dell’Educatore:
“Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi. Uscire da sé. Dare senza chiedere. Essere
discreti al limite del silenzio. Soffrire per far cadere le squame dell’egoismo. Togliersi di mezzo
quando si rischia di compromettere la pace di una casa. Desiderare la felicità dell’altro. Rispettare
il suo destino. E scomparire, quando ci si accorge di turbare la sua missione.”
Don Tonino Bello
-Brainstorming sulle seguenti parole:
dialogo
ascolto
empatia
pazienza
perdono
Gioco (in palestra): Al centro della stanza vi è una sedia. Si gira liberi nello spazio, guardandosi
negli occhi e facendo attenzione a non lasciare spazi vuoti nella stanza. L’animatore grida un tema
(es. MODA) e chi ha da dire qualcosa al riguardo, di positivo o negativo (es. “Trovo che la moda sia
piena di speculazioni economiche”), sale sulla sedia e lo dice, ma aspettando che tutti si siano
fermati a guardarlo e ascoltarlo. Una volta finito scende e tutti ricominciano a girare.
SPIRITO DI CONDIVISIONE
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-Rispetto per chi ci circonda
Gioco: Processo (difesa e accusa) su un argomento a scelta degli studenti
-Autocontrollo e senso della misura
Attività: Sei cappelli per pensare (un gioco di ruolo imperniato sulla flessibilità dei ruoli)
-Quello che pensiamo diventiamo:
“Bada ai tuoi pensieri
perché i tuoi pensieri diventano le tue parole.
Bada alle tue parole
perché le tue parole diventano le tue azioni.
Bada alle tue azioni
perché le tue azioni diventano le tue abitudini.
Bada alle tue abitudini
perché le tue abitudini diventano il tuo carattere.
Bada al tuo carattere
perché il tuo carattere diventa il tuo destino.”
Gandhi
-Conclusioni:
-Pizza tutti insieme e saluti
Gioco creativo: costruire una macchina inventata (es. una macchina per dipingere a strisce le zebre) attraverso i nostri corpi. Ogni studente farà una parte dell’ingranaggio di sua iniziativa, aggiungendosi uno alla volta e accompagnando il suo gesto da un suono ad intermittenza.