Post on 01-May-2015
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSADEFINIZIONE
OSTRUZIONE COMPLETA O PARZIALE DI UN SEGMENTO VENOSOAD OPERA DI UN TROMBO
FLEBOTROMBOSIO
TROMBOFLEBITE ?
La TROMBOFLEBITE è sostenuta da fenomeni infettivo infiammatori della parete venosa cui consegue la formazione di trombi
Le sedi più frequenti sono le vene superficiali degli arti inferiori
La FLEBOTROMBOSI è sostenuta generalmente da alterazioni della coagulazione , i trombi all’interno della vena si formano inizialmente senza o con scarsa componente infiammatoria.
Le sedi più frequenti sono le vene profonde degli arti inferiori
TROMBOFLEBITE
FLEBOTROMBOSI
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI
“TRIADE DI VIRCOW”
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI
FATTORI PREDISPONENTI
ETA’ > 50 anni
PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI
FATTORI COSTITUZIONALI (deficit congenito proteina C ed S, resistenza alla proteina C attivata, deficit antitrombina III, policitemia, trombocitopenia, etc) OBESITA’
DIETA IPERPROTEICA E FUMO…………….
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI
FATTORI PREDISPONENTI
CONDIZIONI DEBILITANTI (anemia, TBC, stati toss. e diatesici)
TUMORI MALIGNI
MALATTIE INFETTIVE ED INFEZIONI LOCALIZZATE
VARICOSITA’
ANTICONCEZIONALI ORALI (estrogeni) TRAUMATISMI
…………….
INTERVENTI CHIRURGICI (chirurgia maggiore) IMMOBILITA’ PROLUNGATA
Situazione emodinamicafavorevole alla stasi a
livellodelle tasche valvolari
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAETIOPATOGENESI
TROMBO
Lesione endoteliale
Reazione infiammatoriaparietaleperivenosa
ESTENSIONE TROMBO
TROMBOSI VENOSA
POSSIBILE DISTACCO DI FRAMMENTI DI TROMBO CON EMBOLIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE CONNETTIVALE A PARTENZA DALLA PARETE VENOSA
RICANALIZZAZIONE CON DISTRUZIONE DEGLI APPARATI VALVOLARI
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSAEVOLUZIONE
Reflusso venoso
CLASSIFICAZIONE ETIOLOGICA
TROMBOSI VENOSE PRIMARIE
trombosi idiopatica ricorrente trombosi che accompagna
la malattia di Buerger
TROMBOSI VENOSE SECONDARIE
puerperale post-operatoria secondaria a malattie infettive chimica post-traumatica para-neoplastica estensione varicoflebite superficiale
TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSA
localizzategeneralizzate
localizzategeneralizzate
ESAME OBIETTIVO
AUMENTO DI VOLUME DELL’ARTO
EDEMA IMPRONTABILE
CIRCOLI VENOSI SUPERFICIALI (VENE SENTINELLA DI PRATT)
TENSIONE E PASTOSITA’ DELLE MASSE MUSCOLARI
CUTE DELL’ARTO LUCIDA, TESA, PALLIDA O CIANOTICA, IPERTERMICA
DOLORE ALLA PALPAZIONE DEL TRIANGOLO DI SCARPA, DEL
POPLITE, DELLA FACCIA INTERNA DELLA COSCIA
TROMBOSI VENOSA TROMBOSI VENOSA PROFONDA PROFONDA
ARTI INFERIORIARTI INFERIORI
TROMBOSI VENOSA PROFONDATROMBOSI VENOSA PROFONDA
DIAGNOSI
ESAME OBIETTIVO
STRUMENTALE
CLINICA
SINTOMATOLOGIA
ESAMI DI LABORATORIO (D-Dimero, FIBRINOGENO, XDP, )
ECO-COLOR-DOPPLER
DOPPLER C.W.
FLEBOGRAFIA
RM PHLEBOGRAPHY
ANAMNESI (FATTORI FAVORENTI)
TROMBOSI VENOSA PROFONDATROMBOSI VENOSA PROFONDA
Asse iliaco in proiezionesagittale : presenza di
tromboflottante
ECO-COLOR-DOPPLER
Asse iliaco in proiezione sagittale: parziale ricanalizzazione
Asse iliaco in proiezionecoronale: elevato rischioembolico
TERAPIAPREVENZIONE DELLA TVP
Misure fisiche che agiscono sui fattori emodinamici (prevenzione della stasi venosa)
Misure farmacologiche che agiscono sui fattori plasmatici ( prevenzione della ipercoagulabilità)
TERAPIATRATTAMENTO FARMACOLOGICO
1) Prevenzione dell’Embolia polmonare
2) Riduzione della morbilità legata all’evento acuto
3) Prevenzione delle recidive precoci e tardive della malattia
4) Diminuzione delle complicanze post flebitiche
5) Riduzione del rischio di occlusione vascolare permanente
TROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE(TEP)(TEP)
DEFINIZIONE
Ostruzione improvvisa, occasionale o
ricorrente,di uno o più vasi arteriosi
polmonari da parte di emboli a partenza
extra-polmonare, per lo più dalle vene
degli arti inferiori, o più raramente per
fenomeni di trombosi autoctona
Ostruzione improvvisa, occasionale o
ricorrente,di uno o più vasi arteriosi
polmonari da parte di emboli a partenza
extra-polmonare, per lo più dalle vene
degli arti inferiori, o più raramente per
fenomeni di trombosi autoctona
TROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONAREEPIDEMIOLOGIA
2-4% DI TUTTI I RICOVERI2-4% DI TUTTI I RICOVERI
10-20% DI TUTTE LE AUTOPSIE10-20% DI TUTTE LE AUTOPSIE
40-60% DELLE AUTOPSIE IN SOGGETTI A RISCHIO40-60% DELLE AUTOPSIE IN SOGGETTI A RISCHIO
650.000 NUOVI CASI ALL’ANNO NEGLI USA,DI CUI UN TERZO CON ESITO INFAUSTO
PROFILASSITROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE
2) QUANTIFICARE IL RISCHIO
fattori predisponenti
fattori causaliricerca
e valutazione clinica
BASSO
MODERATO
ELEVATO
1) ESISTE UN RISCHIO TROMBOEMBOLICO ?
ASSENTE
NOPROFILASSI PROFILASSI
PROFILASSITROMBOEMBOLIA POLMONARETROMBOEMBOLIA POLMONARE
PRESIDI FARMACOLOGICI
PRESIDI FISICI (O MECCANICI) mobilizzazione paziente
compressione pneumatica intermittente compressione elastica graduata
eparina (non frazionata o frazionata) anti-aggreganti piastrinici eparinoidi
anticoagulanti orali
filtri cavali in pazienti ad alto rischio
Filtri Cavali Definitivi