Post on 18-Feb-2019
Susanna Annese – Università degli Studi di Bari, susanna.annese@uniba.it
F. Feldia Loperfido – Università degli Studi di Bari, feldialop@gmail.com
Pasquale Rubini – Ufficio Scolastico Diocesi di Molfettapasqualerubini@libero.it
Prospettiva teorica Apprendimento situato nelle esperienze sociali
(Brown, Collins e Duguid, 1989) e nelle comunità dipratiche (Wenger, 1998);
Legitimate Peripheral Participation model (Lave &Wenger, 1991): traiettorie partecipative graduali erelative forme di appartenenza;
Approccio storico-culturale (Vygotskij, 1978):interiorizzazione della relazione educativa;
Partecipazione ad attività strutturate
Obiettivo e domande di ricercaObiettivo: individuare le dinamiche utili a progettare future
attività di apprendimento collaborativo supportate dall’uso dimobile devices
Domande: Esiste una correlazione tra le variabili all’interno delle singole
dimensioni analizzate (dimensione psicosociale ed educativa)?
Esiste una correlazione tra le variabili psicosociali e le variabilipsicoeducative?
Ci sono differenze tra i processi nelle varie pratiche diapprendimento collaborativo?
Ci sono differenze nel ricorso a dispositivi mobili personaliall’interno delle varie pratiche?
Contesto di ricerca e partecipanti
Una giornata di formazione rivolta agli insegnanti diInsegnamento Religione Cattolica (IRC) della Diocesidi Molfetta (BA) sui metodi di apprendimentocollaborativo in classe (Apprendimento per attività,Jigsaw, Progressive Inquiry);
129 docenti (87% F; 13% M), curricolari e specialisti(60% C; 40% S), appartenenti a scuole di diversi ordini(22,5% infanzia; 55% primaria; 22,5% secondaria) e diquattro città del nord barese (Molfetta, Giovinazzo,Terlizzi, Ruvo);
Contesto: step formativi Familiarizzazione teorica in plenaria;
Attività esperienziale secondo diversi step:
Visione in plenaria di uno stimolo audiovisivo sui comportamenti prosociali; (https://www.youtube.com/watch?v=nKWnhYxyIPE);
Suddivisione in gruppi degli insegnanti in base ai vari ordinidi scuola (16 gruppi, composti in media da 8 insegnanti);
Assegnazione di un metodo di lavoro a ciascun gruppo inbase all’ordine di scuola;
Assegnazione di una tipologia di prodotto da creare e di unaattività didattica da progettare in base al metodo;
Ordine N° Gruppi Metodo Prodotto
Infanzia 4 Apprendimento per attività Immagini
Primaria 9 Jigsaw Mappa concettuale
Secondaria 3 Indagine progressiva Sistema di domande e teorie
Discussione di ciascun gruppo intorno alla domanda “Dareper ricevere: cosa fare?”;
Creazione di prodotto e attività didattica da parte di ciascungruppo;
Consegna via cartaceo o via mail di prodotto e attivitàdidattica.
Contesto: step formativi
Raccolta datiAl termine dell’attività:- ogni partecipante ha compilato una griglia di auto-osservazione con rappresentazione
grafica del proprio percorso di partecipazione e di apprendimento,- un facilitatore per gruppo ha compilato una scheda di osservazione di gruppo.
Griglia di auto-osservazione:1) dati anagrafici (genere, età, grado scolastico, anni di insegnamento, gruppo dilavoro);2) dieci item su cui valutare il grado di accordo/disaccordo individuale attraverso scalaLikert a 9 punti (per niente d’accordo=0; completamente d’accordo=9)• 5 item su partecipazione
• comprensione• influenza• impegno• soddisfazione• comportamento
• 5 item su apprendimento• produzione• prodotti• dialogo• ricerca• cambiamento
4) Rappresentazione grafica del percorso di apprendimento:
individuazione di oggetto, soggetto e strumento sui tre vertici di un triangolo
Raccolta dati3)Rappresentazione grafica del
percorso di partecipazione:
collocazione spaziale all’interno di tre cerchi concentrici
Strumento/i:
ObiettivoOggetto:Chi:
Figura 4. Triangolo attività
Analisi quantitative esplorative:
correlazioni tra gli item all’interno di ciascuna dimensione etra gli item delle due dimensioni;
aggregazione delle schede riassuntive di gruppo pertipologia di pratica didattica e medie delle singole variabilipsicosociali e psicoeducative;
frequenze percentuali, per ogni pratica didattica, dei gruppiche hanno fatto ricorso agli smartphone per sottometterel’output dell’attività svolta
Analisi qualitative:
analisi iconica dei cerchi per il percorso di partecipazione eanalisi qualitativa del contenuto per oggetto, soggetto estrumento dei triangoli per il percorso di apprendimento
Analisi dati
Risultati: correlazione tra variabili psicosociali
p<.05
comprensione influenza impegno soddisfazione comportamento
comprensione Pearson Correlation 1 ,665** ,473** ,616** -,198*
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,024
N 129 129 129 129 129
influenza Pearson Correlation ,665** 1 ,459** ,608** -,261**
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,003
N 129 129 129 129 129
impegno Pearson Correlation ,473** ,459** 1 ,542** -,172
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,051
N 129 129 129 129 129
soddisfazione Pearson Correlation ,616** ,608** ,542** 1 -,207*
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,019
N 129 129 129 129 129
comportamento Pearson Correlation -,198* -,261** -,172 -,207* 1
Sig. (2-tailed) ,024 ,003 ,051 ,019
N 129 129 129 129 129
I partecipanti si collocano principalmente nel cerchio centrale e in quello successivo, indicatori rispettivamente di una partecipazione centrale e periferica, ossia preparatoria di maggiori coinvolgimenti.
Pochi partecipanti si collocano nell’ultimo cerchio concentrico, marcatore di una partecipazione marginale che non decollerà mai verso traiettorie centrali.
Tale collocazione spaziale marginale è più marcata nella scuola secondaria, in cui due gruppi - sui tre attivati -includono partecipanti marginali.
Risultati: analisi iconica sui cerchi di partecipazione
Risultati: correlazione tra variabili psicoeducative
p<.05
produzione prodotto dialogo ricerca cambiamentoproduzione Pearson Correlation 1 ,822** ,844** ,790** -,091
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,304
N 129 129 129 129 129
prodotto Pearson Correlation ,822** 1 ,847** ,758** -,094
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,289
N 129 129 129 129 129
dialogo Pearson Correlation ,844** ,847** 1 ,824** -,070
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,432
N 129 129 129 129 129
ricerca Pearson Correlation ,790** ,758** ,824** 1 -,085
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,339
N 129 129 129 129 129
cambiamento Pearson Correlation -,091 -,094 -,070 -,085 1
Sig. (2-tailed) ,304 ,289 ,432 ,339
N 129 129 129 129 129
Risultati: analisi qualitativa sui triangoli di apprendimento Ad un livello generale:
l’oggetto del gruppo di lavoro è il prodotto (90%) il soggetto è il gruppo (100%) lo strumento utilizzato è la discussione di gruppo (100%)
arrivando a concretizzarsi nell’uso di circle time e brainstormingin un caso della scuola dell’infanzia
Ad un livello specifico:c’è maggiore complessità dei triangoli di apprendimento per
scuola dell’infanzia e scuola primaria scuola dell’infanzia - offrire opportunità e lavorare sull’altruismo
come oggetto; scuola primaria - comprensione, attività didattica, riflessione,
condivisione e collaborazione come oggetto; entrambe - cancelleria e uso di smartphone come strumenti un gruppo di scuola secondaria: proposta didattica come oggetto
Risultati:correlazione tra variabili psicosociali e psicoeducative
p<.05
produzione prodotto dialogo ricerca cambiamentocomprensione Pearson Correlation ,697** ,713** ,702** ,665** -,106
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,232
N 129 129 129 129 129
influenza Pearson Correlation ,716** ,749** ,731** ,647** -,003
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,971
N 129 129 129 129 129
impegno Pearson Correlation ,345** ,420** ,394** ,360** -,076
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,391
N 129 129 129 129 129
soddisfazione Pearson Correlation ,605** ,619** ,543** ,495** -,043
Sig. (2-tailed) ,000 ,000 ,000 ,000 ,631
N 129 129 129 129 129
comportamento Pearson Correlation -,235** -,256** -,176* -,251** ,517**
Sig. (2-tailed) ,007 ,003 ,046 ,004 ,000
N 129 129 129 129 129
La variabile psicosociale che riporta i valori statisticamentepiù significativi è l’influenza, che correla con la creazione diprodotti (r=.749; p<.05), l’efficacia nel dialogo (r=.731; p<.05),la produzione di informazioni e idee (r=.716; p<.05) e solo inultimo con il processo di ricerca (r=.647; p<.05);
La variabile psicosociale comprensione/ascolto correlaanch’essa con creazione di prodotti (r=.713; p<.05), efficacianel dialogo (r=.702; p<.05), produzione di informazioni e idee(r=.697; p<.05) e processo di ricerca (r=.665; p<.05);
La soddisfazione correla, seppur con valori meno elevati,con costruzione di prodotti (r=.619; p<.05), produzione diinformazioni e idee (r=.605; p<.05), efficacia nel dialogo(r=.543; p<.05) e processo di ricerca (r=.495; p<.05);
La variabile psicosociale che riporta valori meno significatividi correlazione è l’impegno verso le decisioni di gruppo
Risultati: correlazioni tra variabili di diverse dimensioni
Risultati: processi psicosociali di partecipazione per ordine di scuola
SCUOLA COMPRENSIONE INFLUENZA IMPEGNO SODDISFAZIONE COMPORTAMENTO
Infanzia 8,1 7,4 8,1 7,9 2
Primaria 8,2 7,6 8,1 8,1 1,8
Secondaria 7,5 6,6 8 7,6 3,7
Valori più elevati per la scuola primaria (jigsaw), seppur convariazioni tra 0 e 0,2 rispetto alla scuola dell’infanzia(apprendimento per attività)
Differenza più marcata per la scuola secondaria(progressive inquiry)
SCUOLA PRODUZIONE PRODOTTO DIALOGO RICERCA CAMBIAMENTO
Infanzia 7,6 7,7 7,9 8 1,6
Primaria 7,7 7,6 7,7 7,8 2,7
Secondaria 6,5 6,6 6,6 6,8 4,1
Risultati: processi psicoeducativi di apprendimento per ordine di scuola
Valori più elevati per la scuola dell’infanzia (apprendimentoper attività), seppur con variazioni minime rispetto allascuola primaria (jigsaw)
Differenza più forte per la scuola secondaria (progressiveinquiry)
Alla richiesta di inviare il prodotto di gruppo via e-mail,attraverso i dispositivi mobili personali, hanno aderito igruppi che hanno attivato più funzionalmente le pratichedell’apprendere per attività e del jigsaw:
il 50% dei gruppi di scuola dell’infanzia, con l’apprendimentoper attività
il 55% dei gruppi di scuola primaria, con il jigsaw
uno dei gruppi di jigsaw ha spontaneamente deciso di ricercarel’attività didattica da proporre congiuntamente alla mappaconcettuale tra le risorse della rete, utilizzando ancora una volta losmartphone
solo il 33% dei gruppi di scuola secondaria, con il metodo delprogressive inquiry, ha optato per l’invio attraversosmartphone.
Risultati: uso di mobile device
Conclusioni la partecipazione viaggia in stretta relazione con il processo
educativo dell’apprendimento, ragion per cui l’insegnante èchiamato al doppio compito di favorire la capacitàpartecipativa degli studenti e convogliare tale partecipazioneverso nuovi oggetti di apprendimento;
l’efficacia di ambienti di apprendimento a schemacollaborativo spinge le pratiche educative in avantiproducendo innovazione attraverso la ricerca autonoma ditecnologia se il mobile learning consente forme situate di apprendimento
(Laurillard, 2007), l’uso mirato di dispositivi mobili potrebbesupportare l’interazione partecipativa e offrire agli studenti un sensodi authorship della conoscenza.
La relazione tra dimensione psicosociale epsicoeducativa può divenire il volano per azionitrasformative (Hammereness et all., 2005; Meirink,Meijer, Verloop, & Bergen, 2009)
L’esperienza di formazione qui descritta, proiettatanella fase di pianificazione di una ricerca-azione(Susman, 1983), potrebbe prevedere soluzioni perfuturi interventi formativi mirati ad un utilizzo attivo esistematico dei dispositivi mobili personali
La natura esplorativa di questa indagine su un’esperienza isolata di formazione mette in luce limiti eparallele potenzialità di un percorso di ricerca dasviluppare progressivamente.
Conclusioni