Post on 01-May-2015
Stress e malattiaStress e malattia
Processi psicologici rilevanti per la Processi psicologici rilevanti per la salute: la componente cognitivasalute: la componente cognitiva
1) Stress (strategie di coping)
2) Controllo
3) Percezione del rischio
Concetto chiave della P.S.: STRESSSTRESS.
Contesto privilegiato per indagare il legame tra fattori biologici, psicologici e sociali
collegato a questo:
Concetto di COPINGCOPING: le strategie con le quali le persone affrontano le situazioni potenzialmente stressanti
Stress e copingStress e coping
Modello teorico dominante: il modello di Lazarus e Folkman (1984)
La percezione soggettiva dello stress è più importante nell’incidere sullo stato di salute che l’evento stressante (importanti anche gli eventi della vita quotidiana)
Stress e coping (Lazarus e Folkman, Stress e coping (Lazarus e Folkman, 1984)1984)
Duplice valutazione:
La persona è un agente attivo in grado di influenzare l’impatto degli eventi mediante strategie EMOTIVE, COGNITIVE, COMPORTAMENTALI
- Valutazione del significato dell’evento e del probabile effetto sul benessere
- Valutazione degli effetti delle risposte
Stress e coping (Lazarus e Folkman, Stress e coping (Lazarus e Folkman, 1984)1984)
- Centrato sul problema (strumentale)
Individuati diversi stili di coping:
- Centrato sulle emozioni (palliativo)
- Orientato all’evitamento
Relazione stress-malattiaRelazione stress-malattia
1) Lo stress provoca malattie
2) Le malattie provocano stress
3) Riducendo lo stress si riduce il rischio di esacerbazioni di malattie esistenti
1) Lo stress provoca malattie1) Lo stress provoca malattie
• Effetti diretti dello stress psicologico cronico sul corpo attraverso iperstimolazioni dei meccanismi ormonali malfunzionamento dei sistemi (es. endocrino, immunitario…)
• Comportamenti disfunzionali in risposta allo stress (fumo, alcol…), per ridurre tensione
2) Le malattie provocano stress 2) Le malattie provocano stress
• Malattia (ad es. cronica) richiede sforzi di adattamento notevoli in molti ambiti dell’esistenza (malattia come “stressor”)
• Quando le richieste che la malattia pone superano le risorse che il paziente ritiene di avere la malattia diviene fonte notevole di stress
3) Riducendo lo stress si riduce il 3) Riducendo lo stress si riduce il rischio di esacerbazioni di malattie rischio di esacerbazioni di malattie esistenti esistenti
Nelle persone affette da malattie ridurre il livello di stress esistente consente di migliorare la reazione alla malattia e ridurre il rischio di esacerbazione di, ad es., sintomi più gravi attraverso una buona adesione terapeutica o l’accettazione dei cambiamenti imposti da malattia e trattamenti (prevenzione secondaria)
Stress e copingStress e coping
Due aspetti dello stesso fenomeno
Selye (1956): Teoria della sindrome generale di adattamento: quando un organismo si trova di fronte ad un agente stressante si mobilita per ristabilire la la condizione precedente (risposta non specifica). Per l’Autore ha maggior peso il modo in cui si prendono o si accettano i fatti (“the way you take it”) rispetto ai fatti stessi.
Stress e copingStress e coping
Fisher (1986): stress come prodotto di un processo cognitivo che confronta la minaccia percepita con la possibilità percepita di controllarla
Stress come deficit, difficoltà di controlloAccento sulla percezione
Componenti principali dello stress: 1) ampiezza della richiesta esterna e 2) difficoltà, incertezza, fatica percepita a farvi fronte
Stress e copingStress e coping
Lazarus e Folkman (1984): stress come “transazione fra la persona e l’ambiente nella quale la situazione è valutata dall’individuo come eccedente le proprie risorse e tale da mettere in pericolo il suo benessere”
Importante la relazione tra individuo e ambiente: il soggetto è visto come agente attivo che valuta: 1) lo stressor e 2) le proprie abilità
Stress e copingStress e coping
Lazarus e Folkman (1984): coping come “sforzi cognitivi e comportamentali delle persone per gestire (ridurre, minimizzare padroneggiare o tollerare) le richieste interne ed esterne del rapporto transazionale fra persona e ambiente che vengono valutate come gravose o eccedenti”
Strategie di copingStrategie di coping
Coping centrato sul problema: sforzi rivolti a cambiare il problema il problema esterno o la fonte interna della sua intensità (la sua formulazione cognitiva)
Coping centrato sull’emozione: rivolto a cercare un sollievo dagli effetti spiacevoli o disagevoli del problema
Evitamento: strategie che consistono in distrazioni o diversivi
Coping: strategie o stili?Coping: strategie o stili?
Lazarus: coping come reazione dinamica e situazione-specifica allo stress percepito (strategia)
Miller, Parker e Endler: le persone hanno delle strategie preferite di coping (stili) che tendono ad adottare in diverse situazioni
Probabilmente sia gli stili che le determinanti situazionali influenzano l’effettiva strategia di coping di volta in volta adottata
Stressors:
Fattori ambientali,
eventi di vita
Risposte
di coping:
Atteggiamenti
Fattori ambientali ed eventi di vitaFattori ambientali ed eventi di vita
Natura e gravità dell’evento (lutto, eventi catastrofici, disoccupazione…)
Effetto accumulo
Eventi fondamentali: quelli che comportano cambiamenti e richiedono sforzo di adattamento
Risposte di coping Risposte di coping
Rinuncia-condanna:
l’atteggiamento di impotenza-disperazione
Lo spirito combattivo
Spirito combattivo e vissuto di Spirito combattivo e vissuto di padronanza degli eventi: il controllopadronanza degli eventi: il controllo
Costrutto centrale nello studio del comportamento e dell’esperienza umana
Produce effetti sulla salute:
• Direttamente: influendo sull’esperienza di stress
• Indirettamente: influenzando l’adozione di comportamenti di salute
ControlloControllo
Diversi aspetti del controllo:
• Proprietà del contesto (eventi più o meno controllabili)
• Caratteristiche della persona (personalità, stile cognitivo)
• Prodotto dell’interazione fra persona e contesto
In letteratura:
Locus of Control (Rotter, 1966)
Impotenza appresa (Seligman, 1975)
Self Efficacy (Bandura, 1995)
Hardiness (Kobasa, 1979)
ControlloControllo
Locus of ControlLocus of Control
Teoria dell’apprendimento sociale (Rotter, 1966)
Locus of control: aspettativa generalizzata circa una relazione fra le proprie azioni e determinati risultati
• Locus interno: eventi sono conseguenza delle proprie azioni
• Locus esterno: le cause degli eventi riguardano fattori al di fuori del controllo personale (es. fortuna o altre persone)
Quanto più si ritiene che la propria salute possa essere determinata dai propri comportamenti tanto più vi si porrà attenzione (l’opposto se si è convinti che la salute o la sopravvivenza siano dovute al caso)
• Rapporto diretto con la compliance
• Rapporto diretto con informazione e con l’utilizzo dell’informazione (che deve essere adeguatamente elaborata per accrescere senso di controllo)
Locus of ControlLocus of Control
Impotenza appresaImpotenza appresa
Concetto nato dalle ricerche di Seligman in laboratorio con animali (1975) per spiegare comportamenti e processi psicologici in atto nella depressione
Seligman scoprì che le persone possono apprendere di non avere controllo (impotenza) su ciò che accade loro in alcune situazioni
Impotenza appresaImpotenza appresa
Il sentimento di impotenza appresa produce conseguenze a livello cognitivo, motivazionale ed emozionale, può ridurre l’autostima e condurre alla depressione
Due aree rilevanti:Depressione
Pazienti ospedalizzati
Self EfficacySelf Efficacy
La capacità delle persone di esercitare un controllo sugli eventi che riguardano la loro vita (Teoria sociocognitiva di Bandura, 1995)
Il senso di efficacia personale esercita effetti importanti nella salute su almeno due aspetti:
• Fronteggiare eventi stressanti
• Modificare comportamenti nocivi
Self EfficacySelf Efficacy
Fronteggiare eventi stressantiIl senso di efficacia personale può attivare sistemi biologici che agiscono come mediatori tra salute e malattia (sentire l’evento come meno stressante)
Modificare comportamenti nociviLa credenza di poter modificare i comportamenti a rischio attraverso l’azione personale migliora indirettamente la salute
Self EfficacySelf Efficacy
Più le persone sono convinte di poter agire efficacemente più elevati saranno gli scopi che si proporranno e maggiore sarà l’impegno e la perseveranza che metteranno nell’esecuzione delle azioni anche di fronte alle difficoltà e ai fallimenti
Enfasi sull’apprendimento del controllo approcci di educazione e promozione della salute
Hardiness Hardiness (“capacità di resistenza”) (“capacità di resistenza”) Kobasa (1979): Kobasa (1979):
Costrutto articolato in tre dimensioni
Commitment (impegno): la capacità di impegnarsi pienamente nelle varie dimensioni della vita
Control (controllo): la convinzione che la vita possa essere influenzata dal sé piuttosto che essere alla mercé di forze esterne
Challenge (sfida): la sensazione che la normalità stia nel cambiamento piuttosto che nella stabilità
Hardiness Hardiness (“capacità di resistenza”) (“capacità di resistenza”) Kobasa (1979): Kobasa (1979):
Dalle ricerche le misure di hardiness non risultano tanto direttamente collegate di per sé allo stato di salute quanto, piuttosto, in grado di modificare la risposta dell’individuo agli eventi (ad es. le persone dotate di alta hardiness sembrano ricercare e utilizzare il sostegno ambientale in modo trasformativo, le persone con bassa hardiness sembrano utilizzarlo, invece, in modo regressivo
Percezione del rischioPercezione del rischio
No rischio oggettivo ma percezione del rischio, rischio soggettivo
Distinzione tra:
• Percezione del rischio (processi cognitivi)• Assunzione del rischio (comportamenti)• Propensione al rischio (personalità)
Variabile centrale nella spiegazione dei comportamenti di salute
Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità
La credenza di essere personalmente vulnerabili nei confronti di determinate minacce alla salute: considerata fattore motivazionale nei modelli e nelle teorie
NB: le ricerche non dimostrano con certezza la relazione tra percezione del rischio/vulnerabilità e comportamenti di salute
Probabilità di compiere l’azione raccomandata, comportamenti di salute
Valutazione dei benefici e dei costi dell’azione
preventiva
Valutazione del grado di minaccia della malattia
Variabili demografiche e sociopsicologiche
(moderatori)
Percezione della propria vulnerabilità
Percezione di gravità della malattia
Induttori dell’azione (campagne di
informazione, consigli di altri, avvisi…)
Modello delle credenze sulla salute (HBM) Modello delle credenze sulla salute (HBM)
(Rosenstock, Becker, Maiman, 1975)
Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità
Distinzione tra:
• Valutazione dei rischi a livello cognitivo
• Valutazione di tipo emozionale (paura)
Motivazione a mettere in atto l’azione compare solo dopo il raggiungimento di un certo grado di attivazione emotiva
Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità
Risultati di ricerca:
• Percezione del rischio varia enormemente tra le persone
• Scarsa corrispondenza con dati epidemiologici e statistiche ufficiali
• Giudizi sono soggetti a vari bias
Percezione del rischio e vulnerabilitàPercezione del rischio e vulnerabilità
Risultati di ricerca:
• Anche quando riconoscono l’associazione tra comportamento e rischio le persone sono riluttanti a considerarsi personalmente a rischio
- variabili cognitive (bias, euristiche)- variabili motivazionali (ridurre ansia e paura)- fattori contestuali
Percezione del rischio, Coping e Percezione del rischio, Coping e OttimismoOttimismo
• Disposizione (tratto di personalità)
• Stile attribuzionale
• Bias cognitivo
• Illusione diffusa
OttimismoOttimismo
Tre linee teoriche:
• Carver e Scheier (1990): ottimismo come tratto di personalità stabile
• Prospettiva attribuzionale (Weiner, 1986): ottimismo come stile attribuzionale relativamente stabile (a. esterne, specifiche, instabili)
• Social Cognition: ottimismo come esito di un processo imperfetto di valutazione cognitiva dei rischi, un bias a favore del sè
Ottimismo irrealisticoOttimismo irrealistico
Spiegazioni del bias ottimistico: fattori cognitivi
• Percezione di controllo• Bias egocentrico• Esperienza personale• Credenze stereotipiche
Ottimismo irrealisticoOttimismo irrealistico
Spiegazioni del bias ottimistico: fattori motivazionali
• Difesa dell’autostima• Negazione difensiva
OttimismoOttimismo
• Effetti benefici dell’ottimismo
• Effetti nocivi dell’ottimismo
Prossima lezione: Prossima lezione:
Emozioni e salute Emozioni e salute