Post on 29-Nov-2018
(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA –
COMITATO NAZIONALE
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“SEMPRE AL VOSTRO FIANCO”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore A – 15 Salute .
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NZ00588
NAZIONALE
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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto
con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
La Provincia di Alessandria occupa l'estremo settore sud-orientale del Piemonte, confina a nord con la provincia di Vercelli, a ovest la provincia di Torino e la provincia di Asti, a est con la Lombardia (Provincia di Pavia), a sud con la Liguria (provincia di Genova e provincia di Savona), a sud-est con l'Emilia-Romagna (provincia di Piacenza)., sorge nel tratto di pianura delineato dai fiumi Bormida e Tanaro. Valenza, una delle capitali mondiali delle produzioni orafe e dei gioielli, sorge sulla sponda destra del Po. Ovada è situata nella zona di confluenza tra il torrente Stura e l’Orba. Città di origine romana, Acqui Terme rimane uno dei luoghi termali più importanti d’Italia, mentre Tortona è uno dei siti prescelti dalle industrie genovesi in espansione. Novi Ligure, posta all’ingresso della Valle Scrivia, naturale sbocco di Genova, è famosa per le industrie dolciarie. Casale Monferrato, è sede di importanti attività industriali e commerciali. Ritrovamenti testimoniano che nell'antichità il territorio occupato oggi dalla provincia di Alessandria fu abitato già in epoca neolitica. Nella zona di Casalbagliano alla periferia di Alessandria (cascina
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Chiappona) alcuni scavi hanno portato alla luce le più antiche sepolture della Cultura dei campi di urne del nord Italia. Area d'influenza proto-celtica-Halstattiana, abitata dalle popolazioni Celto/liguri autoctone dei Marici nell'alessandrino e dei liguri Statielli nell'area di Acqui e di Tortona prima e poi da popolazioni celtiche transalpine che invasero l'Italia settentrionale. La presenza gallo-ligure della zona è anche testimoniata dagli idronimi[2] Tanaro e Bormida e da alcuni toponimi come Pietra Marazzi e forse Marengo. Nel III secolo a.C. passò sotto il controllo di Roma. Fece parte della Regio IX Liguria. Importanti centri furono Libarna e i centri di Forum Fulvii, Derthona e Aquae Statiellensium. Divisa per secoli tra i Feudi Imperiali genovesi, la Repubblica di Genova, il Marchesato del Monferrato e il Ducato di Milano.
Nel 1708 il Marchesato del Monferrato (con Casale Monferrato e Acqui Terme) passò ai Savoia, nel 1707 Alessandria e nel 1734 il tortonese passarono ai Savoia. Nel 1815 passò tutto il Novese già parte dei Feudi Imperiali e della Repubblica di Genova insieme ad Ovada (tutte già parte della Repubblica Ligure) ai Savoia. L'odierna provincia fu istituita con regio decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859, la cosiddetta Legge Rattazzi, dall'unione delle province (1818) di Alessandria, Tortona, Casale, già appartenenti alla divisione di Alessandria, Asti, Acqui e Novi, quest'ultima sottratta alla divisione di Genova. Nel 1880 acquisì dalla provincia di Genova il comune di Pareto. Durante il fascismo nel dicembre 1926 i comuni del mandamento di Gavi (Gavi, Voltaggio, Parodi Ligure, Carrosio e Fraconalto) tentarono inutilmente di passare sotto la provincia di Genova, ma a causa dell'opposizione del prefetto di Alessandria la cosa non andò in porto.[4]. Nel 1929 l'ex comune di Groppo in provincia di Pavia venne annesso a Pozzolo formando il nuovo comune di Pozzol Groppo. Nel 1935, perse il territorio di Asti e parte del territorio di Acqui, che formò la nuova provincia di Asti. Il 1º maggio 1945 gli abitanti di Fraconalto spostarono il cippo di confine alla Bocchetta e lo portarono al confine con il comune di Voltaggio, dove i voltaggini, poi i carrosiani e infine i gaviesi lo portarono fino al confine con il comune di Serravalle Scrivia, però i serravallesi dissentirono e da allora la questione dell'appartenenza al Piemonte di quelle terre non è più stata riaperta. Oggi la provincia di Alessandria comprende 190 comuni. Per estensione è la terza provincia del Piemonte, dopo Cuneo e Torino. Il comune di Voltaggio è comune onorario della provincia di Genova per i legami culturali, linguistici e storici con il capoluogo ligure.
Onorificenze
La Provincia di Alessandria è tra le istituzioni decorate al valor militare per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 17 maggio 1996, la provincia di Alessandria è stata infatti insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare
«Terra di antiche tradizioni di libertà, fedele alle sue glorie civili e sociali, le popolazioni dell'alessandrino, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, opposero una strenua resistenza alle forze germaniche di occupazione. Costituiti i Comitati di Liberazione Nazionale, iniziarono i moti di ribellioni e lotta, cui presero parte numerose unità SAP e GAP e otto Divisioni partigiane. Nelle drammatiche battaglie del 5 -11 aprile 1944, presso il Monastero della Benedicta, meno di mille partigiani, parte dei quali ancora disarmati, si difesero accanitamente di fronte ai soverchianti forze tedesche. Nell'impari lotta 96 partigiani vennero catturati, 79 caddero in combattimento, 350 furono fatti prigionieri e trasferiti nei
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campi di sterminio in Germania, dopo che 19 di loro erano stati fucilati al passo del Turchino, insieme ad altri 40 ostaggi. 15680 partigiani combattenti della Provincia, di cui 535 Caduti e 75 uccisi per rappresaglia, oltre alle centinaia di cittadini feriti e mutilati a seguito di devastanti bombardamenti di Alessandria e di Novi Ligure, stanno a dimostrare l'asprezza della lotta fatta di sacrifici, privazioni e rappresaglia feroci. Contro quel regime del terrore, le popolazioni dell'alessandrino tradizionalmente pacifiche, seppero eroicamente manifestare tutto il loro amore per la libertà la giustizia, a difesa di una Patria occupata ed oppressa.»
Provincia di Alessandria Sigla Prov AL
Superficie Kmq 3.560
Abitanti al 01/01/2017 N° 426.658
Densità ab/kmq 123
Numero comuni N° 190
Città Principali abitanti Alessandria 93943
Casale M. 34437
Novi L. 28154
Tortona 27437
Acqui T. 19896
Valenza 19178
Ovada 11477
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Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente in provincia di Alessandria per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2017.
La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.
In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite
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per guerre o altri eventi.
In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.
Distribuzione della popolazione 2017 - provincia di Alessandria
Età Celibi
/Nubili
Coniugati
/e
Vedovi
/e
Divorziati
/e Maschi Femmine Totale
%
0-4 14.676 0 0 0 7.618
51,9%
7.058
48,1% 14.676 3,4%
5-9 16.989 0 0 0 8.763
51,6%
8.226
48,4% 16.989 4,0%
10-14 16.782 0 0 0 8.593
51,2%
8.189
48,8% 16.782 3,9%
15-19 16.969 24 0 2 8.824
51,9%
8.171
48,1% 16.995 4,0%
20-24 17.107 638 0 3 9.193
51,8%
8.555
48,2% 17.748 4,2%
25-29 15.812 3.262 8 64 9.731
50,8%
9.415
49,2% 19.146 4,5%
30-34 12.734 7.965 26 267 10.549
50,3%
10.443
49,7% 20.992 4,9%
35-39 10.878 13.274 67 666 12.544
50,4%
12.341
49,6% 24.885 5,8%
40-44 10.823 18.903 186 1.470 15.847
50,5%
15.535
49,5% 31.382 7,4%
45-49 8.680 23.379 404 2.523 17.393
49,7%
17.593
50,3% 34.986 8,2%
50-54 6.433 25.239 747 3.128 17.700
49,8%
17.847
50,2% 35.547 8,3%
55-59 4.296 23.081 1.232 2.756 15.614
49,8%
15.751
50,2% 31.365 7,4%
60-64 2.822 21.609 1.871 2.086 13.969
49,2%
14.419
50,8% 28.388 6,7%
65-69 2.421 21.599 3.286 1.614 13.931
48,2%
14.989
51,8% 28.920 6,8%
70-74 1.777 17.318 4.576 1.019 11.496
46,6%
13.194
53,4% 24.690 5,8%
75-79 1.674 14.878 7.345 692 10.946 13.643 24.589 5,8%
7
44,5% 55,5%
80-84 1.423 8.830 8.223 328 7.620
40,5%
11.184
59,5% 18.804 4,4%
85-89 1.004 3.948 7.516 150 4.266
33,8%
8.352
66,2% 12.618 3,0%
90-94 486 989 4.068 55 1.498
26,8%
4.100
73,2% 5.598 1,3%
95-99 126 111 1.103 10 271
20,1%
1.079
79,9% 1.350 0,3%
100+ 11 12 185 0 33
15,9%
175
84,1% 208 0,0%
Totale 163.923 205.059 40.843 16.833 206.399 48,4%
220.259 51,6%
426.658 100,0%
La classifica dei comuni della Provincia di Alessandria ordinata per popolazione residente. I dati sono aggiornati al 01/01/2016 (ISTAT).
Comune Popolazione residenti
Superficie
km²
Densità
abitanti/km²
Altitudine
m s.l.m.
1. ALESSANDRIA 93.943 203,57 461 95
2. Casale Monferrato 34.437 86,21 399 116
3. Novi Ligure 28.154 55,20 510 197
4. Tortona 27.437 98,87 278 122
5. Acqui Terme 19.896 33,30 598 156
6. Valenza 19.178 48,49 395 125
7. Ovada 11.477 35,37 324 186
8. Arquata Scrivia 6.409 29,24 219 248
9. Serravalle Scrivia 6.128 15,95 384 225
10. Castelnuovo Scrivia 5.274 45,42 116 85
11. Pozzolo Formigaro 4.775 36,18 132 171
12. Gavi 4.614 45,04 102 233
13. Castellazzo Bormida 4.570 45,13 101 104
14. San Salvatore M. 4.299 31,69 136 205
15. Sale 4.172 44,92 93 83
16. Pontecurone 3.723 29,70 125 104
17. Viguzzolo 3.148 18,31 172 128
18. Cassine 2.961 33,09 89 190
8
19. Stazzano 2.486 17,91 139 225
20. Bosco Marengo 2.457 44,53 55 121
21. Felizzano 2.344 25,01 94 114
22. Vignole Borbera 2.182 8,65 252 243
23. Molare 2.181 32,50 67 226
24. Basaluzzo 2.087 15,05 139 149
25. Predosa 2.048 33,01 62 136
26. Castelletto d'Orba 2.047 13,98 146 200
27. Strevi 2.019 15,29 132 150
28. Silvano d'Orba 1.988 12,17 163 175
29. Frugarolo 1.968 27,06 73 112
30. Borghetto di Borbera 1.966 39,40 50 295
31. Capriata d'Orba 1.904 28,47 67 160
32. Bistagno 1.887 17,59 107 175
33. Villanova Monferrato 1.876 16,56 113 111
34. Cassano Spinola 1.731 13,85 125 191
35. Bassignana 1.709 28,71 60 96
36. Fubine Monferrato 1.653 25,53 65 192
37. Solero 1.645 22,55 73 102
38. Quattordio 1.637 17,73 92 135
39. Tagliolo Monferrato 1.581 26,21 60 315
40. Rosignano Monferrato 1.568 19,28 81 280
41. Castelletto Monferrato 1.537 9,58 160 197
42. Rocca Grimalda 1.512 15,46 98 273
43. Pontestura 1.488 18,92 79 140
44. Frassineto Po 1.460 29,57 49 104
45. Rivalta Bormida 1.446 10,05 144 140
46. Morano sul Po 1.441 17,71 81 123
47. Ozzano Monferrato 1.436 15,18 95 246
48. Murisengo 1.436 15,31 94 338
49. Cerrina Monferrato 1.435 17,30 83 225
50. Borgo San Martino 1.428 9,72 147 107
51. Masio 1.420 22,23 64 142
52. Quargnento 1.398 36,17 39 121
9
53. Mirabello Monferrato 1.374 13,24 104 124
54. Ticineto 1.371 8,09 169 102
55. Balzola 1.360 16,62 82 119
56. Melazzo 1.325 19,74 67 254
57. Occimiano 1.319 22,46 59 107
58. Pasturana 1.318 5,28 250 214
59. Pecetto di Valenza 1.267 11,35 112 212
60. San Giorgio Monferrato 1.265 7,12 178 281
61. Oviglio 1.265 27,37 46 107
62. Sezzadio 1.246 34,32 36 127
63. Casal Cermelli 1.234 12,16 101 102
64. Volpedo 1.227 10,48 117 182
65. Bosio 1.227 67,61 18 358
66. Visone 1.194 12,56 95 161
67. Sarezzano 1.171 13,85 85 300
68. Gabiano 1.167 17,77 66 300
69. Carbonara Scrivia 1.122 5,05 222 177
70. Lu 1.122 21,88 51 307
71. Cremolino 1.086 14,39 75 405
72. Ponzone 1.051 69,03 15 629
73. Spigno Monferrato 1.050 54,86 19 217
74. Mombello Monferrato 1.038 19,69 53 273
75. Valmacca 1.021 12,29 83 97
76. Vignale Monferrato 1.006 18,73 54 308
77. Casalnoceto 980 12,98 75 159
78. Conzano 979 11,61 84 262
79. Carpeneto 977 13,34 73 329
80. Villalvernia 955 4,47 213 193
81. Terruggia 936 7,27 129 199
82. Terzo 923 8,80 105 222
83. Cassinelle 914 23,77 38 360
84. Alluvioni Cambiò 912 9,14 100 77
85. Pietra Marazzi 904 8,00 113 95
86. Lerma 869 14,54 60 293
10
87. Piovera 851 15,65 54 86
88. Gamalero 844 12,15 69 142
89. Camino 807 18,44 44 252
90. Alice Bel Colle 766 12,21 63 418
91. Cartosio 747 16,34 46 230
92. Bergamasco 744 13,44 55 125
93. Alfiano Natta 744 13,16 57 280
94. Voltaggio 738 52,18 14 342
95. Mornese 737 13,22 56 380
96. Fresonara 731 6,93 105 143
97. Giarole 718 5,45 132 98
98. Isola Sant'Antonio 717 23,55 30 76
99. Villaromagnano 715 6,07 118 170
100. Parodi Ligure 715 12,54 57 330
101. Garbagna 696 20,72 34 287
102. Castelnuovo Bormida 694 13,11 53 123
103. Ricaldone 684 10,52 65 285
104. Morsasco 679 10,29 66 328
105. Tassarolo 672 7,04 96 250
106. Montaldo Bormida 664 5,72 116 334
107. Fabbrica Curone 656 53,84 12 712
108. Trisobbio 655 9,22 71 341
109. Ottiglio 629 14,54 43 264
110. San Cristoforo 608 3,57 170 301
111. Ponti 606 11,97 51 187
112. Molino dei Torti 605 2,75 220 76
113. Borgoratto Alessandrino 584 6,60 88 105
114. San Sebastiano Curone 583 3,89 150 342
115. Monleale 566 9,62 59 184
116. Serralunga di Crea 562 8,84 64 240
117. Montechiaro d'Acqui 560 17,60 32 560
118. Pareto 554 41,74 13 476
119. Francavilla Bisio 531 7,75 69 160
120. Cabella Ligure 528 46,63 11 510
11
121. Camagna Monferrato 528 9,25 57 261
122. Cantalupo Ligure 527 24,06 22 383
123. Prasco 521 5,97 87 245
124. Belforte Monferrato 515 8,33 62 297
125. Grondona 510 25,94 20 303
126. Carrosio 510 6,92 74 254
127. Frassinello Monferrato 502 8,43 60 261
128. Cella Monte 495 5,55 89 268
129. Villadeati 479 14,61 33 410
130. Castelletto Merli 476 11,59 41 268
131. Altavilla Monferrato 468 11,33 41 256
132. Coniolo 464 10,30 45 252
133. Brignano-Frascata 456 17,53 26 288
134. Odalengo Grande 442 15,43 29 390
135. Frascaro 440 5,29 83 124
136. Cereseto 437 10,44 42 280
137. Carezzano 431 10,48 41 300
138. Sant'Agata Fossili 425 7,71 55 425
139. Orsara Bormida 424 5,10 83 220
140. Castelspina 416 5,49 76 116
141. Sardigliano 406 12,74 32 265
142. Morbello 402 23,95 17 402
143. Castellar Guidobono 399 2,48 161 144
144. Rivarone 381 6,07 63 103
145. Alzano Scrivia 377 2,13 177 77
146. Casaleggio Boiro 372 12,01 31 321
147. Ponzano Monferrato 356 11,65 31 385
148. Pomaro Monferrato 355 13,44 26 142
149. Sala Monferrato 352 7,58 46 264
150. Montemarzino 341 9,85 35 448
151. Carentino 340 9,79 35 160
152. Cuccaro Monferrato 340 5,22 65 232
153. Spineto Scrivia 337 3,95 85 260
154. Fraconalto 336 17,62 19 725
12
155. Costa Vescovato 335 7,90 42 305
156. Pozzol Groppo 328 14,08 23 369
157. Albera Ligure 325 21,23 15 415
158. Gremiasco 324 17,38 19 400
159. Cerreto Grue 323 4,75 68 251
160. Montecastello 321 7,49 43 116
161. Bozzole 319 9,02 35 91
162. Montegioco 313 5,45 57 197
163. Villamiroglio 306 9,87 31 329
164. Guazzora 305 2,80 109 78
165. Avolasca 294 12,24 24 425
166. Cavatore 291 10,45 28 516
167. Treville 281 4,60 61 300
168. Montacuto 278 23,75 12 525
169. Montaldeo 265 5,38 49 332
170. Odalengo Piccolo 262 7,57 35 289
171. Grognardo 259 9,08 29 206
172. Solonghello 226 4,95 46 220
173. Momperone 223 8,54 26 279
174. Paderna 220 4,42 50 300
175. Moncestino 213 6,52 33 287
176. Rocchetta Ligure 200 10,15 20 420
177. Merana 189 9,20 21 253
178. Dernice 185 18,28 10 600
179. Gavazzana 180 3,28 55 334
180. Denice 176 7,46 24 387
181. Mongiardino Ligure 165 29,03 5,68 600
182. Berzano di Tortona 157 2,89 54 270
183. Castelletto d'Erro 148 4,66 32 544
184. Volpeglino 148 3,25 46 243
185. Roccaforte Ligure 136 20,59 6,61 704
186. Casasco 129 9,04 14 398
187. Olivola 122 2,69 45 280
188. Castellania 90 7,21 12 400
13
189. Malvicino 85 9,04 9,41 420
190. Carrega Ligure 84 55,26 1,52 958
Territorio
È possibile ripartire la circoscrizione di Alessandria in quattro ambiti, individuati in base a caratteri territoriali e urbanistici e sulla base dell'analisi della capacità di attrazione e del raggio d'influenza dei suoi centri principali:
• l'Alessandrino, che trova il suo naturale punto di aggregazione nel capoluogo di provincia;
• il Monferrato, comprendente le zone dell'Acquese, del Casalese, dell'Ovadese e del Valenzano, dal caratteristico paesaggio collinare;
• il Novese, che ha in Novi Ligure il centro delle industrie dolciarie e il punto d'accesso verso la Liguria, grazie all'importante nodo stradale e ferroviario;
• il Tortonese, un'area orientata verso la Lombardia, dalla forte vocazione agricola e dalle particolari ricchezze culturali
Geografia fisica
Il territorio della provincia è per 3/4 montuoso o collinare. A nord il basso Monferrato si caratterizza per una immensa distesa di colline del Monferrato e valli in cui scorrono il fiume Po e il Tanaro. Al centro è situata una fertile pianura attraversata dal Tanaro, dal Bormida e dai loro affluenti. A sud-ovest ancora le colline della Val Bormida, della Val d'Erro e della Val d'Orba, e della val Lemme che si congiungono con i monti dell'Appennino Ligure. A sud-est le zone collinari del novese e del tortonese, con le valli dello Scrivia e dei suoi affluenti, in primis la val Borbera e la valle Spinti costituiscono le estreme propaggini dell'Appennino Ligure, sui quali la provincia confina con quella di Genova. Poco lontano dal confine con la Lombardia scorre il Curone che divide la pianura tortonese dall'Oltrepò Pavese; inoltre è delimitata brevemente dallo Staffora. Il punto più elevato è il Monte Ebro che raggiunge i 1.701 m, il meno elevato il comune di Molino dei Torti che si trova a 76 m d'altezza.
La zona più meridionale del territorio, in particolare l'acquese, l'ovadese e il novese, a volte è esposta a più o meno intense raffiche di vento provenienti dal vicino Mar Ligure. Questo vento, che d'estate porta il fresco e d'inverno mitiga le temperature causando un rapido scioglimento delle eventuali nevi presenti, è chiamato dagli abitanti del posto "il marino".
Orografia
Monti
Monti oltre i 1000 m, gran parte dei quali si trova in val Borbera.
Denominazione Altezza (m)
Monte Ebro 1.701 m
Monte Chiappo 1.699 m
14
Monte Legnà 1.670 m
Punta Rondino 1.630 m
Cima dell'Erta 1.020 m
Monte Carmo 1.640 m
Monte delle Tre Croci 1.565 m
Monte Antola 1.597 m
Monte Buio 1.401 m
Monte Sopra i Costa 1.278 m
Monte Castello 1.089 m
Bric delle Camere 1.016 m
Monte Cavalmurone 1.672 m
Monte Candelozzo 1.036 m
Monte Colletto 1.261 m
Monte Porreto 1.533 m
Monte Saia 1.167 m
Monte Pana 1.561 m
15
Monte Trappola 1.530 m
Monte Giarolo 1.473 m
Monte Gropà 1.433 m
Monte Rotondo 1.567 m
Monte Garave 1.594 m
Monte Carmo 1.466 m
Monte Leco 1.072 m
Monte delle Figne 1.172 m
Monte Taccone 1.113 m
Monte Tobbio 1.092 m
Monte Poggio 1.081 m
Passi e valichi
Valico di San Fermo 1.129 m
Passo della Bocchetta 772 m
Passo della Castagnola 578 m
Valico degli Eremiti 559 m
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Fiumi e torrenti
In questa lista sono raccolti tutti i fiumi e i torrenti che scorrono in provincia di Alessandria.
Fiume o torrente
Po
Bormida di Spigno
Valla
Bormida
Erro
Orba
Stura di Ovada
Piota
Lemme
Gorzente
Scrivia
Spinti
Borbera
Sisola
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Staffora
Stanavazzo
Curone
Grue
Ossona
Tanaro
Belbo
Grana del Monferrato
Rotaldo
Stura del Monferrato
Valla
Laghi
Nella provincia sono presenti cinque laghi di notevole importanza turistica, ma soprattutto utili per le risorse idriche specie della città di Genova dato che sono tutti artificiali e furono costruiti per lo stesso scopo.
Nome lago Zona geografica Sito nel comune di
Lago della
Busalletta
Comunità Montana Alta Val Lemme e
Alto Ovadese
Busalla (GE)
Fraconalto
Ronco Scrivia (GE)
Laghi del Comunità Montana Alta Val Lemme e Bosio
Campomorone(GE)
18
Gorzente Alto Ovadese Ceranesi (GE)
Lago di Ortiglieto Comunità Montana Suol d'Aleramo Molare
Rossiglione (GE)
Laghi della
Lavagnina
Comunità Montana Alta Val Lemme e
Alto Ovadese
Casaleggio Boiro
Bosio
Mornese
Economia
Agricoltura La vasta pianura centrale è dedicata essenzialmente alla coltura cerealicola: grano, orzo, mais, soia, girasole. Diffusa la coltivazione della barbabietole da zucchero, destinata alla produzione industriale. Nelle zone pianeggianti del casalese, il paesaggio si caratterizza per la presenza di estese risaie. Nel novese, le poche zone pianeggianti sono in gran parte adibite all'agricoltura cerealicola e i campi si caratterizzano per la presenza di filari di gelsi, introdotti nel a cavallo del XVII-XIX secolo, per la bachicoltura. Nelle zone collinari del novese, casalese, acquese, tortonese ed ovadese la vite domina incontrastata e notevole è la produzione del vino. La Val Curone è una tipica zona di produzione di frutta. Diffuse le coltivazioni a prato nei fondovalle dell'acquese. Lungo i fiumi (il Bormida in particolare) si estende la pioppicoltura. Turismo Alessandria promuove una serie di percorsi di interesse turistico. Tali percorsi toccano località che si puntano sul patrimonio artistico e sulle abilità enogastronomiche delle varie località della provincia. Il Monferrato Casalese, ricco di monumenti nel suo capoluogo e di castelli sulle colline, offre anche una ricca gastronomia, nonché il piacere delle degustazioni di vini schietti o raffinati. Ricca la presenza nel territorio di edifici della fede di notevole valore artistico: dalla Trinità da Lungi a Castellazzo Bormida al complesso di Santa Croce a Bosco Marengo, dall'abbazia di Santa Giustina a Sezzadio al Sacro Monte di Crea, presso Serralunga di Crea, ora patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e di testimonianze medioevali come la torre di Masio con il museo ricavato al suo interno. Le colline dell'Alto Monferrato racchiudono suggestivi borghi alcuni di origine preromana. Centri come Acqui Terme e Gavi Ligure e Ovada sono al centro di percorsi enogastronomici e culturali che toccano borghi pittoreschi come Cremolino, Carpeneto, Tagliolo Monferrato e Rocca Grimalda con il suo impianto altomedioevale e l'antico carnevale della Lachera. Di notevole interesse sono i resti (anfiteatro, teatro, due isolati) della città romana di Libarna, sita nel territorio del comune di Serravalle Scrivia. Ma il vero motore del turismo del territorio è l'Outlet di Serravalle, enorme centro commerciale sorto all'inizio degli anni 2000 nella piana di Serravalle Scrivia.Di rilievo la città di Acqui Terme per le proprie terme, i centri benessere e la sua ricchezza di monumenti e resti risalenti all'epoca Romana. Industria, commercio e artigianato I principali poli industriali sono localizzati intorno ad Alessandria (Spinetta Marengo e Valenza), Tortona (Castelnuovo Scrivia e Pontecurone), Novi Ligure (Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Cassano Spinola), Casale Monferrato. I settori produttivi principali sono il metalmeccanico e l'oreficeria (a Valenza). Seguono il settore alimentare (a Novi Ligure), prodotti chimici e materie plastiche (a Novi Ligure, Spinetta Marengo, Cassano Spinola, Serravalle Scrivia). Numerose le imprese artigianali nei settori manifatturiero costruzioni, trasporti. Rilevante
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il commercio sia come negozi tradizionali che come grande distribuzione (81 esercizi nel 1998).
Dialetti
Lingue autoctone della provincia di Alessandria
ceppo piemontese
ceppo ligure
tortonese
A causa della secolare divisione storica della provincia, i dialetti che vi sono parlati possono essere considerati come appartenenti alle lingue:
• piemontese, parlato nell'Alessandrino, nel Casalese e nell'Acquese. L'alessandrino ha alcune particolarità di pronuncia (per le quali gli alessandrini sono sempre stati riconoscibili fra i piemontesi). Molte parole di derivazione francese, arpitana e occitana che sono parte integrante del piemontese di Cuneo e Torino, sono meno in uso in provincia di Alessandria a causa dell'influenza lombarda che ne ha attenuato la ricorrenza. In ogni caso le particolarità dell'alessandrino non ostacolano la comprensibilità reciproca con i monferrini e il resto dei piemontesi. L'alessandrino ha inoltre contribuito con vari apporti alla formazione storica della koinè piemontese.
• emiliana[9][10][11][12] con una forte influenza lombarda e minori influenze piemontesi e liguri, diffusa nel Tortonese in quanto, secondo le classificazioni standard, il continuum dialettale emiliano si estenderebbe in parte dell'Alessandrino[13] fino al fiume Scrivia[14].
• ligure, parlato nel Novese e nell'Ovadese. Le Aziende Sanitarie Locali Sul territorio della Provincia di Alessandria, di tre Aziende Sanitarie ASL 20 Alessandria, ASL 21 Casale M.to, ASL 22 Novi Ligure, è stata fatta una sola Azienda Provinciale Unica ASL-AL. Rimangono operativi i seguenti presidi ospedalieri:
Ex ASL 20 - Alessandria, Tortona Ex ASL 21 – Casale M. Ex ASL 22 - Novi Ligure, Acqui T., Ovada.
In Provincia di Alessandria gli Enti che erogano gli interventi sanitari e socio-assistenziali sono: le Aziende Sanitarie Locali; le Aziende Sanitarie Ospedaliere;
20
i Distretti Asl Al le Amministrazioni Comunali; i Consorzi comunali; le Comunità montane.
Dopo le dimissioni da un ospedale o in particolari fasi della malattia, le persone possono essere curate presso il loro domicilio o in strutture di degenza per periodi più o meno lunghi. Quando non è più possibile garantire l'assistenza al domicilio può essere necessario un inserimento presso una struttura residenziale o semiresidenziale. Assistenza-Sociale Il servizio di assistenza sociale si articola in interventi diversi a seconda delle problematiche che deve affrontare ed è rivolto a tutti i cittadini che risiedono sul territorio dell'Ente gestore dei servizi socio-assistenziali, ed avere un supporto sia a livello individuale che di nucleo familiare in situazioni di difficoltà. DISTRETTI
Il DISTRETTO quale garante della presa in carico e continuità nei percorsi di salute della popolazione, assicura l'espletamento delle funzioni e delle relative attività territoriali indicate dall'art. 3-quinquies del D. Lgs. n. 502/1992 e s.m.i., orientandole secondo gli obiettivi definiti nel Piano Socio Sanitario Regionale. In considerazione del ruolo attribuito e in coerenza con la programmazione strategica aziendale e regionale, il Distretto svolge la propria attività istituzionale di tutela della salute della popolazione residente attraverso: - l’analisi dei bisogni di salute rilevati sul territorio; - la programmazione; - i rapporti istituzionali, rispetto ai quali il Direttore del Distretto coadiuva e supporta la Direzione aziendale nell’interfaccia con il Comitato dei Sindaci, gli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, il Volontariato e Privato sociale, le organizzazioni rappresentative di interessi diffusi. - l’organizzazione ovvero il coordinamento della propria attività con gli altri Distretti, con i presidi ospedalieri e con le altre articolazioni organizzative aziendali; - la negoziazione, finalizzata ad assicurare i livelli di attività (prestazioni o percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali e relativo budget) ritenuti necessari e appropriati per assolvere ai reali bisogni di salute della popolazione, come evidenziati nell’analisi e previsti nell’ambito della programmazione territoriale, in coerenza con gli obiettivi strategici e il budget assegnato a livello aziendale.
• ALESSANDRIA - VALENZA • ACQUI TERME - OVADA • CASALE MONFERRATO • NOVI LIGURE - TORTONA
Servizi-Sanitari Le prestazioni sanitarie vengono erogate dalle Aziende Sanitarie Ospedaliere e dalle Aziende Sanitarie Locali. Le A.S.L. svolgono il servizio di assistenza sanitaria presso le strutture poliambulatoriali e distrettuali o presso gli ospedali. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria alle persone anziane, in particolari condizioni, oltre alle visite specialistiche, agli esami diagnostici, ai ricoveri presso i reparti specializzati, le Aziende Sanitarie, in integrazione con gli Enti gestori dei Servizi Socio assistenziali, assicurano: le Cure Domiciliari (Servizio Infermieristico, Assistenza Domiciliare Programmata, Assistenza Domiciliare Integrata); l'inserimento in presidi per soggetti non autosufficienti, previa valutazione dell'equipe di Unità
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Valutativa Geriatria. L’ASL –AL unica della provincia di Alessandria ha stipulato convenzioni con tutte le sedi della Croce Rossa Italiana sul territorio, per avere la garanzia del trasporto dei loro ospiti per i diversi motivi di salute. Trasporto infermi in caso di emergenza sanitaria extra-ospedaliera tramite la Centrale Operativa Emergenza 118 Trasporto infermi per visite interospedaliere, trasporto urgente sangue e organi per trapianti, trasporto dializzati, navette per elisoccorso.
Ricoveri in Piemonte - Anno 2014
Ospedalizzazione % popolazione
Provincia Uomini Donne Totale
Torino 189.006 220.041 409.047 18
Vercelli 13.752 14.989 28.741 16
Biella 11.870 14.806 26.676 14
Novara 27.305 31.974 59.279 16
Verbania 14.790 17.386 32.176 20
Cuneo 49.511 54.970 104.482 18
Asti 16.287 21.119 37.406 17
Alessandria 36.125 43.510 79.635 18
TOTALE 358.646 418.795 777.442 18
PRESIDI OSPEDALIERI
• ACQUI TERME - OSPEDALE "MONS. GIOVANNI GALLIANO" • CASALE MONFERRATO - OSPEDALE "SANTO SPIRITO" • NOVI LIGURE - OSPEDALE "SAN GIACOMO"
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• OVADA - OSPEDALE CIVILE • TORTONA - OSPEDALE "SS ANTONIO E MARGHERITA"
AZIENDA OSPEDALIERA SS. ANTONIO BIAGIO E C. ARRIGO ALESSANDRIA Sede legale e amministrativa: via Venezia 16 15100 Alessandria - centralino tel. 0131 206111 Sito internet: www.ospedale.al.it L’Azienda Ospedaliera comprende i presidi:
• Presidio Santi Antonio e Biagio (Ospedale Civile) • Presidio Cesare Arrigo (Ospedale Infantile) • Centro riabilitativo polifunzionale Teresio Borsalino • Poliambulatorio Ignazio Gardella • Centrale operativa Emergenza 118
Presidio Santi Antonio e Biagio (Ospedale Civile) Indirizzo: via Venezia 16 Alessandria - tel. 0131 206111 Attività: È un Presidio Ospedaliero per acuti in età adulta, dotato di Dipartimento di Emergenza DEA di II livello e di tutte le branche specialistiche, comprese quelle di III livello. Posti letto: n. 505 ordinari - 86 Day Hospital. Presidio Cesare Arrigo (Ospedale Infantile) Indirizzo: spalto Marengo 46 – Alessandria tel. 0131 206111 Attività: È un Presidio Ospedaliero riservato all’età pediatrica, dotato delle specialità di base e in grado di fornire assistenza di terapia intensiva neonatale e pediatrica. Posti letto: n. 83 ordinari - 11 Day Hospital. Centro riabilitativo polifunzionale Teresio Borsalino Indirizzo: via Forlanini 2 – Alessandria tel. 0131 206111 Attività: È un Presidio di recente attivazione, dotato di posti letto per riabilitazione di III livello e di II livello nel campo cardio-respiratorio, ortopedico e neurologico. Posti letto: n. 80 attivati, di cui 4 Day Hospital; il totale sarà portato a 104 entro fine 2008. Poliambulatorio Ignazio Gardella Indirizzo: via Don Gasparolo 2 - Alessandria - tel. 0131 206111. Attività: È un Presidio di tipo ambulatoriale, che ospita il Centro Prelievi, le attività di screening mammografico e numerosi ambulatori specialistici afferenti ai reparti del Presidio SS. Antonio. DESTINATARI E BENEFICIARI
Il Progetto “Sempre al vostro fianco ” si collega anche alle azioni ed obiettivi Strategici 2020 della Croce Rossa Italiana ed in particolare con l’Obiettivo n. 1: “Lo sviluppo dell'individuo passa necessariamente anche attraverso la promozione della salute, intesa come "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale" (OMS), che richiede quindi un approccio globale ed integrato all'individuo, basato sulla persona nel suo intero e nei diversi aspetti della sua vita. Ecco perché la Croce Rossa Italiana pianifica e implementa attività e progetti di assistenza sanitaria e di tutela e promozione della salute volti alla prevenzione e alla riduzione della vulnerabilità individuale e della comunità, incoraggiando l'adozione di misure sociali, comportamentali che determinino un buono stato di salute.
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Obiettivi specifici: • Migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità • Proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità • Costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute • Assicurare l'acquisizione di competenze da parte della comunità per proteggere la propria
vita e quella degli altri • Dare la possibilità ai giovani inseriti nel progetto di “imparare facendo” entrando a
contatto con la realtà del loro territorio.
Costituiscono attività quadro di quest'area: 1. la promozione della donazione volontaria; 2. la diffusione del Primo Soccorso; 3. l'educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani; 4. il servizio ambulanza ed i servizi assimilabili; 5. i servizi in ausilio al Servizio Sanitario delle Forze Armate, come previsti dalle Convenzioni
di Ginevra; 6. la diffusione del BLS, del BLSD, del PBLS del PBLDS; 7. le manovre di disostruzione pediatrica;
I DESTINATARI DEL PROGETTO Si possono definire con il termine “destinatari”, tutti gli utenti diretti dei servizi di ambulanza ed i servizi assimilabili, ovvero quelle persone affette da patologie temporaneamente o permanentemente invalidanti (invalidità fisica, con capacità deambulatoria assente o fortemente limitata), non in grado di utilizzare i comuni mezzi di trasporto e bisognose di recarsi in strutture sanitarie (pubbliche o convenzionate) per prestazioni diagnostiche. Rientrano poi nel novero dei destinatari quelle persone che, colpite da patologie acute (primarie o secondarie) o da eventi traumatici (incidenti stradali, incidenti domestici, infortuni sul lavoro). I BENEFICIARI DEL PROGETTO Sono da considerare invece beneficiari del progetto le popolazioni che vivono nelle aree in cui si intende avviare il progetto (Provincia di Alessandria), che potranno beneficiare di un servizio migliore e più efficiente, pronto a prendersi carico delle loro esigenze ed anche le istituzioni della sanità pubblica, appartenenti al sistema sanitario nazionale e regionale, che potranno, grazie al progetto “Sempre al vostro fianco ” contare su una migliore organizzazione territoriale dei servizi di trasporto infermi. Sono da considerare come beneficiari del progetto anche i parenti dei destinatari del progetto, che si vedono così aiutati e quindi sollevati dal carico di stress che comporta l’occuparsi di un malato. COSA INTENDE REALIZZARE IL PROGETTO Il progetto intende realizzare il Servizio di Trasporto Infermi. Un servizio rivolto, principalmente ad anziani non deambulanti affetti da patologie croniche, disabili motori, soggetti in grado di deambulare autonomamente, ma le cui condizioni di salute sconsigliano il ricorso ai mezzi di trasporto ordinari (è il caso di molti pazienti sottoposti a dialisi o di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia). I servizi di questo tipo sono svolti dalle sedi di Croce Rossa Italiana, su richiesta medica (preventivamente autorizzate dai servizi territoriali ASL-AL) e consistono nel trasporto presso presidi ospedalieri, laboratori clinici, ambulatori specialistici convenzionati di pazienti che
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si debbono sottoporre ad analisi cliniche, prestazioni terapeutiche o fisioterapiche, visite mediche specialistiche, emodialisi. Rientrano nella categoria del trasporto infermi anche quelli rivolti a pazienti ricoverati o dimessi dagli ospedali e che non possano utilizzare i comuni mezzi di trasporto pubblici e privati.
Le realtà della Provincia di ALESSANDRIA: sedi della Croce Rossa Italiana, attività svolte e da
poter svolgere.
Nel contesto sociale della Provincia, si inserisce l’attività della Croce Rossa Italiana (con tutte le sedi presenti nel territorio) con il suo Volontariato, che si applica in diverse attività di trasporto ammalati e socio-assistenziali. Le varie sedi della provincia, agiscono nei diversi campi dell’assistenza e del soccorso. Attraverso la sua organizzazione ed alla capillare copertura dell’intero territorio provinciale, grazie alla presenza del personale dipendente e Volontario, svolge le sue attività di Istituto nei seguenti interventi:
Trasporto sanitario di emergenza-urgente e trasporto infermi, Assistenza alle categorie vulnerabili della società, Protezione Civile e Difesa Civile, Interventi Umanitari Internazionali, Educazione sanitaria, Diffusione del Diritto Internazionale Umanitario.
SITUAZIONE DI PARTENZA SULLA QUALE IL PROGETTO E' DESTINATO AD
INCIDERE (SINTETICI INDICATORI) Da un monitoraggio interno a livello Provinciale C.R.I., sulla domanda di Richiesta Servizio Trasporto Infermo, si è potuto riscontrare la seguente situazione: una certa incidenza dell’inevaso nell’ambito dei servizi di trasporto infermi è notevolmente dovuta a difficoltà organizzative degli Enti, Organizzazioni o altro Organismo (la maggior parte della richiesta riguarda trasporti da effettuare nella fascia diurna delle giornate feriali, in momenti in cui la disponibilità di personale volontario è chiaramente minore e risulta condizionata dagli impegni lavorativi di moltissimi militi-volontari). Il tasso di incremento della domanda di servizio di trasporto infermo a livello provinciale, nel 2016 è stato: +20% circa trasporto infermi. Di seguito i dati relativi ai servizi di trasporto inevasi.
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Servizi inevasi 2016
INDICATORE PERCENTUALE PER SINGOLA SEDE C.R.I. PROVINCIA ALESSANDRIA
Inevaso 2016
SEDE CRI % Inevaso SEDE CRI % Inevaso Alessandria 6% Casale M. 17 %
Piovera 5 % Gavi 2 % Valenza 4 % Novi L. 6 % Vignale M.to 5 % Serravalle S 15 % Acqui T 14 % Tortona 14 % Cassine 1 % Vignole B. 2 %
Visto il tempo storico che stiamo vivendo, periodo caratterizzato da una forte crisi sociale ed economica , l’impegno del Volontario C.R.I. è sensibilmente diminuito. Con l’inserimento in organico dei Volontari del Servizio Civile Nazionale si punta a far fronte a questo disagio che va a riflettersi sul cittadino bisognoso di aiuto.
LE SEDI LOCALI DI PROGETTO
Comitato di ALESSANDRIA
Indirizzo Corso Lamarmora, 40 15100 ALESSANDRIA
Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email alessandria@cri.it;
cp.alessandria@cert.cri.it Referente Presidente C.R.I. Gr.Uff. BOLOGNA
MARCO Sede CRI Piovera
Indirizzo P.zza San Giovanni, 4 Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email alessandria@cri.it Referente Gr.Uff. BOLOGNA MARCO
Sede CRI di Vignale M.to
Indirizzo Vignale M.to, Piazza del Popolo 6 Telefono 0131/254014 Fax 0131/43332 Email alessandria@cri.it
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Referente Gr.Uff. BOLOGNA MARCO I Comitati C.R.I. della Provincia di Alessandria Comitato di ACQUI TERME
Indirizzo Via E. Trucco, 19 15011 ACQUI TERME
Telefono 0144/320666 Fax 0144/56678 Email acquiterme@cri.it;
cl.acquiterme@cert.cri.it
Referente Presidente C.R.I. Sig. MONTI MAURIZIO
Comitato di CASALE MONFERRATO Indirizzo Str. Vecchia Pozzo - S. Evasio, 1/L
15033 CASALE MONFERRATO Telefono 0142/452258 Fax 0142/451502 Email casalemonferrato@cri.it;
cl.casalemonferrato@cert.cri.it Referente Presidente C.R.I. Dott.ssa BOSSI ILLENGO ANNA
CHIARA
Comitato di CASSINE Indirizzo VIA F. SOLIA 4 15016 CASSINE Telefono 0144/714433 Fax 0144/714971 Email cassine@cri.it; Referente Presidente C.R.I. Dott.. CANNONERO MATTEO
Comitato di GAVI LIGURE Indirizzo Via Bosio, 2
15066 GAVI Telefono 0143/643070-642263 Fax 0143/643612 Email gaviligure@cri.it;
cl.gaviligure@cert.cri.it Referente Presidente C.R.I. Dott.ssa ALBANO NICOLETTA RACHELE
MARIA Comitato di NOVI LIGURE
Indirizzo Piazza XX Settembre, 2 15067 NOVI LIGURE
Telefono 0143/2031 Fax 0143/322784
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Email noviligure@pec.cri.it; cl.noviligure@cert.cri.it
Referente Presidente C.R.I. Sig.ra MANTERO ALESSANDRA Comitato di SERRAVALLE SCRIVIA Indirizzo Piazza Carducci, 3
15069 SERRAVALLE SCRIVIA Telefono 0143/65176-65606 Fax 0143/62880 Email serravallescrivia@pec.cri.it;
cl.serravallescrivia@pec.cri.it Referente Presidente C.R.I. Sig. PAVOLI ANTONIO Comitato di TORTONA Indirizzo Corso Repubblica, 31
15067 TORTONA Telefono 0131/8294 Fax 0131/829431 Email tortona@cri.it;
cl.tortona@cert.cri.it Referente Presidente C.R.I. Sig.a MAURI PATRIZIA
Comitato di VIGNOLE BORBERA Indirizzo Via Genova, 27
15060 VIGNOLE BORBERA Telefono 0143/67300 Fax 0143/67337 Email vignoleborbera@cri.it;
cl.vignoleborbera@cert.cri.it Referente Presidente C.R.I. Sig. DOMENICO GULLOTTO OFFERTA DI SERVIZI ANALOGHI Nella provincia di Alessandria esistono anche altre associazioni di Volontariato avente come finalità il trasporto infermi. La percentuale di attività può essere stimata al 60% per la CRI, il 30 per la PA Verde ed il 10% alla Misericordia.
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STRUTTURA
UBICAZIONE
DESCRIZIONE GENERALE
CONFRATERNITA' DI MISERICORDIA DI TORTONA
TORTONA
Attualmente le Misericordie operano in molteplici e complessi servizi nell'ambito socio-sanitario, avvalendosi di strutture moderne e di oltre 2500 automezzi. I principali settori di intervento sono: - Trasporti sanitari e sociali - Emergenza/urgenza e pronto soccorso, operatività h24 - Protezione Civile, con gruppi attrezzati e specificamente addestrati in quasi tutte le Misericordie - Onoranze funebri - Gestione cimiteriale - Gestione di ambulatori specialistici - Gestione di case di riposo - Servizi emodialisi autogestiti - Assistenza domiciliare ed ospedaliera - Telesoccorso e teleassistenza - Assistenza a carcerati, anziani, immigrati, portatori di handicap, tossicodipendenti, malati di AIDS - Prevenzione dell'usura - Consultori familiari - Servizio di telefono amico
CONFRATERNITA DI MISERICORDIA
CASALE M.TO
CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI ACQUI TERME
ACQUI TERME
29
- Raccolte di aiuti e missioni umanitarie internazionali La Confederazione, in funzione dei servizi resi dalle confederate, opera a sostegno della progettualità, della consulenza e dell'innovazione verso le associate anche concorsi di qualificazione e formazione sia per i dirigenti delle Misericordie stesse (in molti casi, vero e proprio management) che verso i singoli confratelli.
P.A. CROCE VERDE FELIZZANO Grazie alla pratica dei valori, ANPAS intende partecipare alla costruzione di una società più giusta e solidale, che permetta lo sviluppo equilibrato di Pubbliche Assistenze che siano coerenti nelle azioni, nel rapporto con le Istituzioni, nella promozione del Volontariato con l'idea di essere Associazioni di Volontariato di Pubblica Assistenza. SCOPI:
sviluppare una cultura della solidarietà e dei diritti;
promuovere la cultura, la crescita civile e l'educazione alla cittadinanza;
attivare forme di partecipazione civile;
sostenere lo sviluppo di pratiche di democrazia partecipata;
produrre socialità e creare comunità solidali;
agire in modo diretto per la tutela, il riconoscimento e l'accesso effettivo ai diritti, sia in Italia che all'estero.
P.A. CROCE VERDE R. GANDOLFI ALESSANDRIA P.A. A.V.I.S PRIMO SOCCORSO VALENZA P.A. CROCE VERDE VILLALVERNIA
VILLALVERNIA
MONFERRATO SOCCORSO TERRANOVA –
CASALE M.TO P.A. CROCE VERDE
S.GERMANO Fraz. di CASALE M.TO
P.A. CROCE VERDE MURISENGO MURISENGO P.A. CROCE BIANCA ACQUI T. ACQUI TERME P.A. CROCE VERDE BOSIO P.A. CROCE VERDE ARQUATESE ARQUATA S P.A. CROCE VERDE CASSANESE CASSANO S. P.A. CROCE VERDE OVADESE BASALUZZO P.A. CASTELLAZZO SOCCORSO
Castellazzo S.
30
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivi Generali.
Vi indichiamo in sintesi, gli obiettivi del progetto sulle attività svolte oggi. Ad ogn’uno di essi sono stati
associati indicatori specifici che verificano il raggiungimento dell’obiettivo.
OBIETTIVI INDICATORI Predisporre progetti individuali per le famiglie Aumento del benessere sociale Favorire ed agevolare le opportunità di accesso al
servizio sanitario nazionale attraverso l’impiego di
mezzi messi a disposizione dall’Ente con personale
disponibile a fornire assistenza.
Numero di iniziative promosse
Accrescere la sensibilità nei confronti del Servizio
Civile Nazionale attraverso l’utilizzo esclusivo di un
veicolo CRI con il logo proprio (previa autorizzazione)
del Servizio Civile Nazionale utilizzato unicamente dai
volontari del Servizio Civile Nazionale, per ogni
singola sede di attuazione di progetto.
Allestimento grafico di un veicolo C.R.I.
per ogni singola sede di attuazione di
progetto.
Pubblicità immediata e diretta tramite
l’utilizzo del veicolo per l’intera durata
del progetto, nel territorio di attuazione.
Aumentare le attività di trasporto infermi ed il
numero di servizi di: Assistenza all’anziano indigente, Trasporto disabile, Interventi su persone senza fissa dimora, Trasporto farmaci, Prima accoglienza migranti, Attività di centralino.
sul territorio, prospettando una maggiore offerta del
20% a soddisfare le crescenti esigenze soprattutto per
la popolazione anziana in aumento.
Ricerca, studio, analisi e verifica dei
bisogni. Si prevede un aumento medio del
trasporto utenti mediamente del 20%.
Rendere possibili le condizioni affinché i volontari
della CRI ei i volontari del Servizio Civile, coinvolti nel
progetto, diventino persone di riferimento, stimolati e
sinergiche, anche nella semplice quotidianità.
Sviluppo ed instaurazione di relazioni
significative tra i volontari CRI e i
Volontari del Servizio Civile, che
coprirono anche i fuori spazi formali di
servizio. Avere disponibilità e attenzione al dialogo con gli
utenti e sollecitudine nell’ascolto da parte degli
operatori.
Utilizzo dei servizi in modo efficiente. Migliorare la qualità del servizio anche
con supporto psicologico all’utenza.
31
OBIETTIVI GENERALI
Funzionali sulla base della dislocazione sul territorio Provinciale delle risorse strutturate. Sedi di
attuazione di
Progetto
Località Obiettivi Generali Indicatori
Comitato
Alessandria • Verifica delle realtà territoriali
per conoscere le realtà del
territorio,
• Realizzare e garantire una
puntuale, corretta e costante
informazione sui servizi richiesti.
• Snellire le procedure
amministrative e di archiviazione
dei dati amministrativi.
• Aumento della conoscenza
delle informazioni ed
ampliamento dei servizi.
• Miglioramento delle qualità
e della tempestività
nell’erogazione dei servizi.
• Aggiornamento puntuale
delle informazioni presenti
sui rispettivi siti internet.
Comitati e sedi
Acqui T. Casale M. Cassine Gavi Novi L. Serravalle S Tortona Vignole B. Piovera Vignale
M.to
• Verifica delle realtà territoriali
per conoscere le realtà del
territorio,
• Realizzare e garantire una
puntuale, corretta e costante
informazione sui servizi richiesti.
• Snellire le procedure
amministrative e di archiviazione
dei dati amministrativi.
• Aumento della conoscenza
delle informazioni ed
ampliamento dei servizi.
• Miglioramento delle qualità
e della tempestività
nell’erogazione dei servizi.
• Aggiornamento puntuale
delle informazioni presenti
sui rispettivi siti internet.
Gli obiettivi specifici.
Gli obiettivi specifici prevedono un incremento quantitativo e qualitativo dei servizi resi agli
utenti dalla Croce Rossa della Provincia di Alessandria. Qui di seguito si presenta un raffronto tra i servizi svolti fino ad settembre 2017 e le previsioni che
ci impegnano come obiettivo per l’anno 2018.
Come è noto, alcune attività sono svolte in modo gratuito, in quanto non è possibile pretendere il
pagamento della prestazione, da persone indigenti e nulla tenenti.
La parte sanitaria è quella di maggior attività che fa la Croce Rossa Italiana, ma con l’apporto dei
Volontari del Servizio Civile, l’obbiettivo è quello di raggiungere un maggior numero di utenti
sulle seguenti attività Istituzionali.
32
Numero >settembre
2017 +/- ANNO
2018 utenti Reale % Prev. Inc.
Trasporto malati cronici e anziani utenti 5156 20 1050 Trasporto per dimissioni e visite utenti 18500 20 3700 Distribuzione viveri, generi di prima
necessità utenti 1.100 14 154
Consegna pasti a domicilio a persone
indigenti utenti 200 15 30
Assistenza anziani soli e nulla tenenti utenti 1500 15 225
Attività ludiche nelle case di riposo utenti 1000 12 120
Assistenza scolastica e trasporto studenti
portatori di handicap utenti 150 15 23
Trasporto interospedaliero, dialisi, sangue utenti 26000 10 5200 Assistenza manifestazioni pubbliche e
sportive utenti 700 15 105
Raccolta e distribuzione aiuti umanitari ed
interventi socio-sanitari, per le popolazioni
colpite da calamità
utenti 950 0 0
Trasporto e prima accoglienza migranti
Utenti 1300 20 390
Corsi di educazione sanitaria legge 81/08
della sicurezza utenti 800 15 120
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OBIETTIVI SPECIFICI funzionali sulla base della dislocazione sul territorio provinciale delle risorse già operative strutturate.
Sede di attuazione
progetto
Obiettivi specifici Indicatori
Comitato: Alessandria
Coordinare la rete dei servizi in modo valido
e organizzato; Coordinare la rete informatica-
amministrativa in modo valido e organizzato; Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte
le richieste da parte degli utenti per
assistenza socio-sanitaria, di interventi
socio-assistenziale, di trasporto infermi, di
protezione civile;
• Verifica e monitoraggio
dell’efficienza delle attività,
• Gestione corretta delle
problematiche;
• Monitoraggio sugli accessi ai
servizi e sull’utilizzo delle
informazioni,
• Aumento del benessere sociale
con attenzione alle fasce più
deboli,
• Collaborazione ed intervento di
rete nella gestione
dell’emergenza territoriale,
• Analisi, ricerca e verifica dei
bisogni,
Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte
le richieste da parte degli utenti per ogni tipo
di attività; di trasporto infermi, , di assistenza
socio-sanitaria, di interventi socio-
assistenziale, , di protezione civile.
Comitati:
Sviluppare, sostenere ed incrementare tutte
le richieste da parte degli utenti per ogni
tipo di attività; di trasporto infermi, , di
assistenza socio-sanitaria, di interventi
socio-assistenziale, , di protezione civile.
• Verifica e monitoraggio
dell’efficienza delle attività,
• Gestione corretta delle
problematiche;
• Monitoraggio sugli accessi ai
servizi e sull’utilizzo delle
informazioni,
• Aumento del benessere sociale
con attenzione alle fasce più
deboli,
• Collaborazione ed intervento di
rete nella gestione
dell’emergenza territoriale,
• Analisi, ricerca e verifica dei
bisogni.
Acqui T Incrementare attività centralino; trasporto
disabili, infermi. Casale M. Aumentare interventi trasporto infermi,
emergenza caldo, disabili; centralino;
distribuzione viveri e generi prima necessità;
pasti caldi; raccolta generi di prima necessità
per calamità naturali; corsi educazione
sanitaria; Cassine Incrementare attività di trasporto infermi ,
distribuzione viveri, assistenza anziani soli Gavi Sviluppare e incrementare trasporto infermi. Novi L. Incrementare centralino; trasporto infermi,
disabili; manifestazioni sportive;
distribuzione viveri; raccolta generi di prima
necessità per calamità naturali; corsi
educazione sanitaria; anziani soli; Piovera Sviluppare e incrementare trasporto infermi Serravalle S. Aumentare trasporto dializzati e infermi Tortona Incrementare trasporto infermi,
distribuzione viveri; raccolta generi di prima
necessità per calamità naturali; corsi
educazione sanitaria; Vignole Aumentare trasporto infermi, farmaci;
distribuzione viveri; Vignale M.to Sviluppare e incrementare trasporto infermi
34
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi La Croce Rossa Italiana, attenta alle esigenze emerse dall’analisi del contesto socio-sanitario del
territorio in cui prevalentemente opera, intende soddisfare in maniera concreta la crescente richiesta,
soprattutto da parte della popolazione della Provincia di Alessandria (Vedere sedi di attuazione del
progetto), con veicoli all’uopo realizzati, ovvero adatti per il trasporto di persone con ridotte capacità
motorie.
Le attività previste per raggiungere gli obiettivi sopra evidenziati si possono esplicitare come riportato
di seguito.
L’obiettivo principale è quello di ridurre la domanda inevasa di servizi di trasporto assistito, per
perseguirlo si intende agire secondo questo schema: la prima settimana di servizio, avrà lo scopo di
avvicinare i giovani all’ente, portandoli a conoscenza di ruoli organizzativi ed esecutivi, operatività
legate allo svolgimento dei compiti previsti dal progetto, delle modalità di comportamento e di
comunicazione in sede.
Subito dopo sarà necessario avviare la prima parte del percorso di formazione specifica (da svolgere
con i formatori indicati al Punto 37 di questa scheda servizio); contestualmente alle ore di formazione
inizierà un periodo di tirocinio, effettuato sotto la supervisione dell’OLP e di persone da lui indicate e
utile per acquisire un primo livello di esperienza in un contesto protetto. In un momento successivo i
volontari in Servizio civile dovranno essere inseriti negli equipaggi che si occupano del trasporto
infermi, con il ruolo di accompagnatori. Occorrerà poi definire le turnazioni e organizzare un numero
adeguato di turn-over, in modo tale da rendere possibile la compresenza di almeno due equipaggi
(ciascuno formati da 1 volontario in Servizio civile e da almeno 1 volontario/dipendente della sede
locale).
All’organizzazione delle turnazioni e alla definizione degli equipaggi dovranno provvedere, di
concerto, gli OLP e le Direzioni dei servizi di ciascuna sede, che dovranno cercare di favorire la
cooperazione attiva tra volontari in servizio civile e personale associativo, in modo che ci possa essere
un buon interscambio relazionale e di esperienze. Tale fase attuativa inizierà al termine delle prime ore
della formazione specifica e inizialmente sarà attuata contestualmente alla formazione.
Con il diagramma di Gantt, presentiamo un piano nel tempo, delle iniziative che andranno a delineare
le attività previste dal progetto, con il target del raggiungimento degli obiettivi.
Vi indichiamo in fase cronologica, quali saranno i piani di attuazione e le coerenti azioni da porre in
essere per sviluppare i piani di attività.
Piano di attuazione preliminare: analisi del target Verifica delle esigenze del territorio non fattibili con il Volontario CRI già in servizio,
Realizzazione del progetto in funzione delle esigenze necessarie,
Con l’approvazione ed il finanziamento del Progetto, iscrizione e graduatoria dei giovani
che hanno fatto domanda,
Visto l’iscrizione dei giovani, si propongono le convenzioni con enti pubblici e privati onde
poter risolvere quelle richieste che in altro modo non sarebbero state realizzate,
Stipula la convenzione,
35
Piano di attuazione del Progetto: Accoglienza; avvio del progetto, condivisione del progetto a livello del gruppo di operatori dei
servizi ove saranno inseriti i Volontari,
Formazione generale e specifica dei volontari, e presa di contatto con la realtà organizzativa
dell’Ente in modo da facilitare l’apprendimento dei loro compiti, la conoscenza del territorio e
le tecniche di lavoro di gruppo, realizza i programmi dei servizi socio-assistenziali, simulazioni
e sperimentazioni di quanto appreso.
Verifiche periodiche della capacità del Volontario ogni 3 mesi,
Analisi del target, consolidamento delle attività, piena operatività delle attività previste.
Analisi degli indicatori del progetto. Verifica di fine semestre.
Attività del Progetto: inizio su tutto quanto dichiarato negli obiettivi,
Affiancamento, inserimento guidato nelle attività del progetto. Affiancamento dell’OLP e
delle risorse umane coinvolte nel progetto, secondo i viaggi programmati. Attività ludico-
ricreative, supporto al personale scolastico nei corsi alle scuole. Affiancamento ad ogni
operatori nella varie mansioni.
Momenti di verifica e di condivisione, per ulteriori miglioramenti e riprogettazione al fine
delle continuità dei servizi agli utenti,
Monitoraggio della formazione, obbligatoria ed indispensabile per un buon andamento
sociale e preparatorio dei giovani, in funzione anche dei principi di pace ed amore verso la
Patria, secondo un calendario trimestrale.
Convegno, ricaduta sul territorio delle attività previste, sensibilizzazione tramite sito, incontri,
bollettini radio locali. Verifica di fine servizio e compilazione del questionario proposta della
Direzione del Servizio Civile.
In modo schematico presentiamo i passaggio per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Diagramma di Gantt
ATTIVITA’ MESI
PRELIMINARI MESI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
PIANO DI ATTUAZIONE -12 - 6 -3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 - Verifica dell’esigenza del
territorio alla realizzazione del
Progetto
2 - Approvazione progetto,
iscrizione e graduatoria Volontari
3 - Convenzioni per trasporto utenti 4 - Stipula accordi di programma 5 - Accoglienza 6 - Formazione 7 – Verifiche capacità 8 - Analisi del target 9 - ATTIVITA’ DEL PROGETTO 10 – Affiancamento, avvio attività 11 – Gruppi di incontro, verifiche,
aggregazioni
12 – Monitoraggio formazione 13 - Convegno
36
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle
professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione del presente progetto e delle attività elencate, sono coinvolti nella Provincia i
seguenti operatori dell’Ente:
Attività previste nel progetto Professionalità
impegnata
Attinenza con le attività
Centrale Radio Operativa, Centralino N° 18 Volontari Risposta ad ogni richiesta Radio-telefonica e personale,
Trasporto, dimissioni, visite, dializzati,
disabili, manifestazioni sportive,
eventi di massa.
N°50 Dipendenti
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione.
N° 500 Volontari
Barelliere, autista e soccorritore su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati.
Distribuzione viveri, generi di prima
necessità, pasti.
N° 4 dipendenti
Coordinamento distribuzione viveri, generi di prima
necessità agli indigenti, pasti.
N° 65 Volontari
Contabilità di magazzino viveri ,
Emissione bolle di accompagnamento viveri,
Preparazione quantità di viveri per ogni nucleo famigliare.
Assistenza anziani a domicilio, in case
di riposo, anziani senza fissa dimora. N° 25 Volontari
Ogni qualsiasi attività inerente all’assistenza di anziani,
verifica e controllo della giusta accoglienza nelle famiglie.
Corso dipendenti per la sicurezza
Legge 81/08 suc. mod. ed int. N° 15 Volontari
Corsi ai dipendenti di ditte locali per la preparazione dei
dipendenti su interventi sanitari come previsto dalla Legge
81/2008
Scuola guida automezzi Ente N° 15 Volontari
Formazione teorica e pratica sul programma di scuola guida,
Prove su strada per guida sicura,
Formazione sui regolamenti e le leggi del codice stradale,
Ufficio amministrativo e sistemi di
lavoro informatico.
N° 9 dipendenti
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi,
Redazione bilancio analitico dell’attività,
Registrazione presenze dipendenti e Volontari,
Controllo documenti di persone indigenti per consegna
viveri,
N° 50 Volontari Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Attività Migranti N° 4 Volontari
N° 1 Dipendenti
Assistenza socio-sanitaria
Donazione sangue e sensibilizzazione
donazione N. 20 Volontari
Raccolta sangue e promozione donazione
37
SEDE
PROGETTO RISORSE UMANE
PROFESSIONALITÀ IMPEGNATE ATTINENZA NELLE
ATTIVITÀ
Alessandria
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere.
Tecn. 12
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi
Risposta alle chiamate di Soccorso Sanitario,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso.
Controllo attività al centralino,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione.
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto.
Vol. 500
Autista e Barelliere su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Interventi di carattere sanitario
Servizi dedicati per anziani
Servizi con migranti e richiedenti asilo
Donazione sangue e sensibilizzazione donazione
Trasporto infermi, interventi in
convenzione; disabili, dializzati
e centralino e raccolta sangue
e promozione donazione
Acqui T
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere
Tecn. 6
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 75
Autista e Barelliere su ambulanze,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Trasporto infermi, disabili,
dializzati e centralino,
interventi in convenzione.
Casale M.
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere
Tecn. 20
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Calendario distribuzione viveri e generi di prima
necessità agli indigenti,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 400
Autista e Barelliere su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino, telesoccorso,
Trasporto farmaci,
Donazione sangue e sensibilizzazione donazione
Trasporto infermi, disabili,
dializzati; centralino, interventi
in convenzione e raccolta
sangue e promozione
donazione
Cassine
Vol. 130 Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere.
Autista e Barelliere su ambulanze,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Interventi di carattere sanitario
Servizi dedicati per anziani
Servizi con migranti e richiedenti asilo
Donazione sangue e sensibilizzazione donazione
Trasporto infermi, interventi in
convenzione; disabili, dializzati
e centralino e raccolta sangue
e promozione donazione
Gavi
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 45
Autista e Barelliere su ambulanze,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Trasporto infermi, disabili,
dializzati; centralino, interventi
in convenzione.
38
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere
Novi Ligure
Tecn. 7
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Calendario distribuzione viveri e generi di prima
necessità agli indigenti,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 300
Autista e Barelliere su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino, Servizi dedicati per anziani
Servizi con migranti e richiedenti asilo
Trasporto infermi, disabili,
dializzati; centralino, interventi
in convenzione
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere
Serravalle S
Tecn. 3
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 65
Autista e Barelliere su ambulanze,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Trasporto infermi, disabili,
dializzati; centralino, interventi
in convenzione.
Amm. 1
Contabilità di magazzino per acquisti e consumi.
Redazione bilancio analitico dell’attività.
Registrazione presenze dipendenti e Volontari.
Gestione amministrativa del
progetto in funzione delle
attività da raggiungere
Tortona
Tecn. 8
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Calendario distribuzione viveri e generi di prima
necessità agli indigenti,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto
Vol. 275
Autista e Barelliere su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino
Trasporto infermi, disabili,
dializzati;centralino, interventi
in convenzione.
Vignole B.
Tecn. 3
Coordinamento quotidiano delle attività di trasporto
infermi,
Smistamento richieste di viaggi con orari e percorso,
Controllo attività al centralino,
Calendario distribuzione viveri e generi di prima
necessità agli indigenti,
Controllo manutenzione automezzi in dotazione,
Coordinamento attività e
personale previsto dal Progetto.
Vol. 60
Autista e Barelliere su ambulanze,
Addetto al magazzino viveri e vestiario,
Accompagnatore disabili, ammalati,
Registrazioni quotidiane dei viaggi effettuati,
Centralino,
Trasporto infermi, disabili,
dializzati; centralino, interventi
in convenzione.
La ripartizione delle risorse umane nelle sedi accreditate al Progetto, viene così dettagliata:
Amm. - Dipendenti impiegati amministrativi.
Tecn. - Dipendenti coordinatori ed autisti.
Vol. - Volontari.
39
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Il progetto comporta una attività a sostegno ed in appoggio al personale già in servizio (dipendenti e
Volontari dell’Ente), con l’intento di aumentare la quantità e la qualità dell’intervento e migliorare
l’opera della CRI sul territorio provinciale,
Una maggior presenza di Volontari, motivati e preparati, consentirebbe di:
aumentare lo standard qualitativo dei servizi,
di organizzare il servizio in modo capillare per ogni attività di intervento,
di ridurre i tempi di uscita quando chiamati,
di dare qualità al trasporto dell’utente, con un aumento dell’equipaggio,
di non rifiutare il trasporto nelle richieste quotidiane.
I Volontari in Servizio Civile Nazionale prenderanno servizio quotidianamente, presso ciascuna delle
rispettive sedi locali di attuazione di progetto assegnate. Avranno cura di indossare la divisa e i D.P.I.
a loro assegnati. Dovranno fare riferimento al responsabile della turnazione e dei servizi al fine di
ricevere indicazioni sulle attività che dovranno essere svolte durante il turno di servizio.
Durante le sei ore in cui è organizzata la durata del turno i Volontari in Servizio Civile Nazionale,
saranno affiancati a personale esperto dell’ente (volontario o eventualmente dipendente), assieme alla
gestione e alla realizzazione pratica dei servizi dovranno prendersi cura anche degli aspetti
organizzativi preliminari (come le attività di controllo e le checklist dei presidi sanitari in dotazione
alle ambulanze, come previsto dalla normativa vigente C.R.I). Alla fine di ogni turnazione i volontari
in Servizio civile nazionale provvederanno nuovamente a svolgere le attività di verifica.
Avendo identificato la figura degli OLP con nominativi di dipendenti o referenti di sede, con
esperienza pluriennale, i Volontari del Servizio Civile potranno avere un confronto quotidiano con
questa figura così importante per il progetto.
Il presente progetto prevede una specifica aree di attività che può essere così sommariamente descritta:
Trasporto infermi: i trasporti infermi sono pressoché integralmente gestiti dai Comitati C.R.I. ed il
servizio consiste nella ricezione (al centralino dell’ente) della chiamata con la quale l’utente (ospedale,
altro presidio sanitario, residenza per anziani, ma anche privato cittadino) prenota il trasporto e
nell’attività di trasporto e di accompagnamento presso presidi ospedalieri ed altre strutture di
assistenza.
La composizione degli equipaggi per il servizio di trasporto infermi è tendenzialmente sempre
composto da due operatori (1 autista e 1 barelliere/soccorritore), ma può variare a seconda delle
esigenze di servizio (ad esempio del grado di autonomia deambulatoria dei pazienti trasportati, del loro
peso delle loro condizioni generali).
ATTIVITA’ DI TRASPORTO SANITARIO A MEZZO VEICOLO AMBULANZATO O ALL’UOPO ATTREZZATO. Per trasporti sanitari si intendono i trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non).
Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, esami clinici (radiografie,
risonanze magnetiche, ecc.) o terapie (chemioterapie, radioterapie, emodialisi, ecc.). I servizi vengono
ordinariamente svolti da un equipaggio composto da due persone, anche se il numero è suscettibile di
variazioni incrementali in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta. I trasporti
vengono svolti prevalentemente durante il giorno e con elevate punte di servizio riscontrabili nell’arco
della mattinata. Compito dei giovani (al termine del corso di formazione specifica) è quello di operare
40
in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi trasporti e nella relazione
d’aiuto con il paziente trasportato. In questo tipo di servizi risulta infatti significativo il rapporto
umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei
soccorritori una particolare sensibilità nel comprendere le condizioni dei pazienti e una spiccata
propensione alla gestione relazionale delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella disponibilità
al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all’interno
delle strutture sanitarie che molto spesso diventano un ulteriore peso per la persona sofferente. I
Volontari in Servizio Civile Nazionale, dopo aver preso servizio presso la propria sede operativa ed
aver indossato lo specifico abbigliamento personale messo a disposizione dall’Associazione, si
rivolgono all’OLP e al referente organizzativo dei servizi per verificare le mansioni e gli incarichi
assegnati nell’arco della giornata e, in caso di servizi esterni alla sede, la specifica composizione degli
equipaggi. Una volta effettuato il passaggio delle consegne, i Volontari in Servizio Civile Nazionale,
affiancati dai rispettivi compagni di equipaggio (volontari o personale dipendente dell’Associazione)
provvedono alla puntuale verifica dei mezzi e delle attrezzature, come evidenziato nella tabella
“riepilogo modalità di impiego”, e quindi alla gestione pratica dei servizi assegnati. A termine turno i
Volontari in Servizio Civile Nazionale provvedono nuovamente alla verifica dei mezzi e delle
attrezzature e riferiscono al responsabile organizzativo dei servizi gli eventuali problemi occorsi
nell’arco della giornata o quanto altrimenti rilevato verificando l’orario di presa servizio per la
successiva giornata di impiego.
MODALITA’ DI IMPIEGO TRASPORTI SANITARI A MEZZO AUTOAMBULANZA Controllo delle ambulanze
necessari all’espletamento
del servizio
Controllo pulizia e sanificazione del mezzo
Controllo segnalazioni acustiche e luminose del mezzo
Controllo livello olio motore, liquido radiatore e liquido
lavavetri
Controllo delle attrezzature
necessarie all’espletamento
del servizio
Controllo delle attrezzature e loro funzionamento (dotazioni
sanitarie, barella, apparecchi elettromedicali/DAE);
Controllo prodotti sanitari e loro scadenza (garze, disinfettanti,
zaini di primo soccorso e altri prodotti medicali) e integrazione
degli eventuali prodotti mancanti
Esecuzione del servizio Spostamento dalla sede al domicilio del paziente;
Accoglienza e mobilizzazione in sicurezza del paziente;
Assistenza e relazione d’aiuto al paziente durante il tragitto
casa-presidio ospedaliero e viceversa.
Controllo delle attrezzature
in dotazione
Pulizia e sanificazione del mezzo;
Controllo ed eventuale ripristino delle attrezzature e dei prodotti
sanitari mancanti.
Reporting Rapporto giornaliero su criticità o altre problematiche
eventualmente riscontrate al referente organizzativo dei servizi
e/o responsabile parco automezzi
I Volontari del Servizio Civile saranno impegnati, dopo la formazione generale e specifica, nella attività di seguito elencate e con i rispettivi compiti:
Sede di
attuazione N.°
Volontari
richiesti
Impieghi dei Volontari Servizio Civile per Sede accreditata
Alessandria 10
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Piovera
1
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Vignale
2 Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
41
Progetto Acqui T
4
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Casale M.
9 Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Cassine
4
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Gavi
2
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Novi L.
7
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Serravalle S
3
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Tortona
4
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto Vignole B.
4
Affiancamento ai Volontari CRI per trasporto di tutte le tipologie
rientranti nei Trasporti Infermi e negli ambiti di intervento del
Progetto
Obiettivi per i Volontari del Servizio Civile:
Acquisizione di una preparazione personale e professionale finalizzata all’attività socio-assistenziale
sanitaria con un eventuale inserimento nel mercato del lavoro, quale naturale percorso a seguito della
costante preparazione ricevuta nell’arco dei dodici mesi, essendo stati inseriti nella routine quotidiana
dell’Ente, Vivere e lavorare in gruppo, Confrontarsi operando in situazioni di sofferenza e di disagio.
I Volontari svolgeranno mansioni di affiancamento al personale già in servizio con lo scopo di migliorare
l’opera della C.R.I. su tutto il territorio della provincia, allo stesso momento il nostro personale favorirà
l’integrazione del Volontario del Servizio Civile nel nostro Ente, inserendolo al settore operativo; questa
maggiore presenza di giovani Volontari, consentirebbe un incremento dello standard quantitativo e qualitativo
dei servizi, raggiungendo anche l’obiettivo della formazione giovanile, che in molti casi è assente. I Volontari del Servizio Civile avranno un ruolo attivo a tutti i livelli, nei compiti Istituzionali dell’Ente.
Territorialmente saranno inseriti nella struttura delle varie sedi, saranno occupati in attività operative, avendo la
possibilità di verificare di persona la gestione della Organizzazione della Croce Rossa Italiana di natura
associativa. I volontari approfondiranno gli aspetti organizzativi e logistici legati al quotidiano, agli interventi di
protezione Civile, alle problematiche degli interventi socio-assistenziali, nel trasporto infermi in condizioni
ordinarie.
RUOLO DEI VOLONTARI NELLE ATTIVITA’ SPECIFICHE DEL PROGETTO Le attività in elenco, saranno destinate ad essere svolte dal Volontari del Servizio Civile, in affiancamento al
personale della C.R.I., mirando di integrare l’apporto esecutivo nello svolgere i servizi di riferimento, ed in
particolare nelle seguenti attività:
42
Centralino, sportello di ascolto a persone che vivono sole, indigenti, migranti e telesoccorso Saranno affiancati ai volontari CRI:
• nella gestione delle telefonate ricevute, • per rispondere alle chiamate e per dare conforto telefonico.
Assistenza e trasporto a malati terminali ed anziani
• I Volontari avranno compiti di assistenza all’ammalato durante il trasporto e durante le ore di attesa
alla visita, insieme all’equipaggio. Trasporto inter-ospedalieri, dializzati, sangue, organi per trapianto.
• I Volontari saranno integrati con l’equipaggio di turno con compiti di assistere l’utente durante il
viaggio ed il periodo di attesa, Visite e dimissioni viaggi privati
• Affiancamento dei Volontari che avranno compiti di assistenza durante il trasporto. Assistenza manifestazioni pubbliche e sportive.
• I Volontari saranno utilizzati in equipe di soccorritori a piedi, con compiti di pattugliamento tra gli
spettatori con zaino e presidi sanitari. Durante la gare in supporto all’equipaggio, visto che in alcune
gare le distanza tra il traumatizzato e l’equipaggio è notevole. Ormai è di regola per la sicurezza delle gare, avere presente una ambulanza con equipaggio. L’apporto del
Volontario del servizio Civile è indispensabile per un migliore e più valido intervento. Distribuzione viveri, generi di prima necessità.
• I Volontari si affiancheranno agli altri per: la distribuzione dei viveri C.E.E., della verifica degli
assistiti, ed alle necessità reali delle persone indigenti. Assistenza ai ‘’senza fissa dimora’’ confezionando pasti caldi e consegna vestiario. Consegna pasti caldi al domicilio di persone indigenti.
• I Volontari consegneranno al domicilio, con altro personale CRI, i pasti caldi preparati presso le
mense, i capi di vestiario, ed ogni bisogno che potrà richiedere ogni persona indigente. Corsi di educazione sanitaria e formazione ai dipendenti delle aziende,ai sensi del DLgs 626/94.
• I Volontari saranno impiegati per servizi di segreteria e preparazione dispense da distribuire durante il
corso, ed in supporto agli operatori CRI (monitori, formatori ed istruttori), impegnati nei corsi di
formazione che la CRI del Piemonte, svolge su tutto il territorio Regionale. Trasporto e prima accoglienza migranti.
• I Volontari affiancheranno personale qualificato per effettuare il trasferimento dei migranti in Strutture di accoglienza ed affiancheranno le Infermiere Volontarie alle prime cure/visite . Corsi per uso degli automezzi dell’Associazione.
• Saranno fatti dai nostri operatori corsi di guida ai Volontari, onde poter guidare gli automezzi targati
Croce Rossa. Donazione sangue e sensibilizzazione donazione
• I Volontari affiancheranno personale qualificato per effettuare la raccolta sangue e la promozione
donazione
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
50
0
50
0
43
SEDE DI ATTUAZIONE LOCALITA’ VOLONTARI
RICHIESTI
CON VITTO ED
ALLOGGIO
SENZA VITTO
ED ALLOGGIO
CON SOLO
VITT0
Comitato Alessandria 10 0 10 0
- Sede Piovera 1 0 1 0
- Sede Vignale M.to 2 0 2 0
Comitato Acqui T 4 0 4 0
Comitato Casale M. 9 0 9 0
Comitato Cassine 4 0 4 0
Comitato Gavi 2 0 2 0
Comitato Novi L. 7 0 7 0
Comitato Serravalle S 3 0 3 0
Comitato Tortona 4 0 4 0
Comitato Vignole B. 4 0 4 0
.
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Ai Volontari si richiede un elenco di obblighi verso la Croce Rossa Italiana, per una maggiore
organizzazione durante il periodo di volontariato.
Adesione ai Principi Fondamentali e al Codice Etico che regolano la Croce Rossa;
Rispetto dei regolamenti e delle norme dell’Associazione C.R.I. (Statuto,
Regolamenti interni, Privacy e ogni altra norma dell’associazione);
Disponibilità ad effettuare turnazioni di orario nei giorni feriali e festivi;
Uso dell’uniforme durante il servizio e rispetto delle normative in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro;
Restituire al termine del periodo di Volontario la divisa ed ogni altro materiale
fornito in dotazione.
30
5
44
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N. Sede di
attuazione del progetto
Comune Indirizzo Cod. ident. sede
N. vol. per sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e nome Data di nascita
C.F. Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
45
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile naziSonale:
Complessivamente nell’arco dell’anno sono impegnate oltre 200 ore di attività promozionale e sensibilizzazione del Servizio Civile. Inoltre durante i 30 giorni dopo la pubblicazione del Bando, si effettuano oltre 50 ore di
volantinaggio nei principali punti di aggregazione frequentati dai giovani per il reclutamento.
La campagna di comunicazione verso il mondo giovanile ed in genere verso l’intera
popolazione, è considerata dalla Croce Rossa come fattore strategico, in quanto direttamente
connessa alle capacità di reclutamento di Volontari.
La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della comunicazione
permanente, che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali individuati dai
singoli bandi per la selezione dei Volontari, ma che nel contempo mantiene un’attività di base
durante l’intero anno.
STRUMENTI DIVULGATIVI DI PROMOZIONE
Sito internet ufficiale dell’Ente Avvisi sui quotidiani locali e provinciali Comunicazioni radio e televisioni locali Locandine in tutti i luoghi di aggregazione Brochure divulgative Manifesti murali Manifesti su vetture dell’Associazione Info-point informa giovani
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE PERIODO N°
Organizzazione di 9 giornate di presentazione del
Servizio Civile Nazionale ripartite su ogni singola
sede di attuazione di progetto Croce Rossa
GIORNI 9
Annunci su televisioni locali ORE 20
Campagna di pubblicazioni sui giornali locali e
provinciali
GIORNI 30
Campagna di sensibilizzazione e diffusione presso
le scuole medie superiori ed Università mediante
incontri
ORE 40
Punto di informazioni presso ogni sede di
attuazione del progetto
GIORNI 30
Volantinaggio su tutto il territorio Provinciale GIORNI 30
Campagna di sensibilizzazione presso gli uffici
CAAF, sindacati, parrocchie, uffici per l’impiego
mano d’opera interinale.
GIORNI 30
46
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
I criteri che verranno adottati e le modalità di selezione, sono quelli valutati
dall’U.N.S.C. in fase di accreditamento. Vedi Mod. S/REC/SEL
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale –
Cod. di accreditamento – NZ 00588
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Il piano di monitoraggio è previsto dalla Croce Rossa Italiana in fase di accreditamento.
Vedi Mod. S/MON
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale –
Cod. di accreditamento – NZ 00588
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Solo quelli previsti dalla Legge 6 marzo 2001, n° 64, e successive modifiche ed integrazioni
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
47
Le sedi di attuazione del progetto (Comitati CRI) prevedono dei costi aggiuntivi
secondo la seguente tabella:
DESCRIZIONE DEI COSTI Costi (in euro)
Spese per la propaganda 3000,00
Spese cancelleria 300,00
Spese divise e D.P.I. 27000,00
Totale importo 30.300,00
A tutti i Volontari in Servizio Civile Nazionale saranno forniti gli indumenti idonei
all’espletamento dei diversi tipi di servizio, previsti dalle normative della CRI per
un costo pro capite di Euro 270,00 circa.
Avranno inoltre a disposizione risorse tecniche e strumentali idonee alla
realizzazione del Progetto nonché i necessari DPI.
L’importo sarà così impegnato per ogni sede di attuazione del Progetto:
Sede di attuazione del
progetto Località
N. vol.
richiesti €
Alessandria Alessandria 10 6060,00
Piovera Piovera 1 606,00
Vignale Monferrato Vignale Monferrato 2 1212,00
Acqui Terme Acqui Terme 4 2424,00
Casale Monferrato Casale Monferrato 9 5454,00
Cassine Cassine 4 2424,00
Gavi Ligure Gavi Ligure 2 1212,00
Serravalle Scrivia Serravalle Scrivia 3 1818,00
Tortona Tortona 4 2424,00
Novi Ligure Novi Ligure 7 4242,00 Vignole Borbera Vignole Borbera 4 2424,00
Totale importo (in euro) 30.300,00
48
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Reti a sostegno del Progetto.
PROFIT SPORTLINE PNEUS SRL NOVI LIGURE Impegno, nell’ambito del progetto, di una donazione di n. 04 pneumatici nuovi per il veicolo
utilizzato per le attività del Servizio Civile presso la sede CRI di Novi Ligure, per un valore di
400,00 euro.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Al fine della realizzazione delle attività progettuali descritte al punto 8 e necessarie per il
raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7, la CRI mette a disposizione dei volontari tutte
le risorse tecniche e strumentali dell’Associazione per raggiungere lo scopo del progetto
migliorando ed integrando l’attività svolta. Perciò l’Associazione mette a disposizione per:
ATTREZZATURA PER FORMAZIONE
Aule per l’insegnamento ai Volontari, fornita di ogni attrezzatura; Lavagne luminose ed a fogli mobili, Computer con Videoproiettore; Lavagne a fogli mobili; Dispense; Manichini didattici, Simulatori per attività pratica di trasporto ammalato;
MEZZI DI TRASPORTO PER LE ATTIVITA’ PROGETTUALI
Sede attuazione Ambulanze Vetture Mezzi Soccorso
Emergenza/Urgenza
Radio
portatili
Alessandria 6 4 2 4
Acqui Terme 2 2 2 2
Casale Monferrato 4 5 4 4
Cassine 2 2 2 2
Gavi Ligure 2 1 1 1
Novi Ligure 5 4 4 5
Serravalle Scrivia 1 1 2 1
Tortona 2 2 2 1
Vignole Borbera 1 2 2 1
TOTALI 25 23 21 21 LUOGHI IDONEI PER LE PROVE PRATICHE
Di guida automezzi, Di manovre per trasporto disabili ed anziani,
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Verrà consegnato ad ogni Volontario come dotazione personale:
uniforme completa estiva ed invernale; dispositivi di protezione individuale D.P.I. previsti dalle norme in materia di
sicurezza sul lavoro: giacca con bande ad alta visibilità, scarpe infortunistiche,
casco, occhiali di protezione, guanti, ecc.. Apparati portatili per comunicazione radio.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Partecipazione in via continuativa e operativa alle attività di volontariato nel settore
sanitario di primo soccorso e prevenzione alla salute.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Certificazione C.R.I. BLSD (Basic Life Support Defibrilation);
Certificazione per l’abilitazione al trasporto infermi in base alla Legge Regionale del
Piemonte 29 ottobre 1992 n. 42 – Trasporto Infermi, suc. Mod. ed integr.;
Certificazione allegato A 118 – Regione Piemonte
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
I Volontari durante l’espletamento del servizio, potranno ottenere i seguenti certificati riconosciuti validi ai
fini professionali da inserire nella propria cartella ai fini del curriculum vitae.
Certificate e riconosciute dall’Ente proponente il progetto. Corso di Primo Soccorso
Aziendale
Riconosciuto a norma del D.Lgs. n°
81/2008 (testo unico sulla sicurezza sul
lavoro) e del D.M. n°388 del
15/07/2003
Abilitazione all’espletamento del ruolo di
‘’Addetto al Pronto Soccorso Aziendale’’
Patente di guida mod. 138/93 Riconosciuta a norma del D.Lgs. n°
285 del 30/04/1992 (nuovo codice della
strada)
Abilita alla guida dei veicoli in dotazione alla
Croce Rossa Italiana.
Attestato di Esecutore
B.L.S.D. (uso defibrillatore
semiautomatico)
Riconosciuto dalla legge n° 120 del
03/04/2001–G.U. 88 del 14/04/2001.
D.G.R. Piemonte 29 – 8203 del
13/01/2003.
Abilita il personale non medico all’uso in sede
extraospedaliera del defibrillatore
semiautomatico.
Allegato A (118 Piemonte) Allegato 118 Regione Piemonte
Approvato con Deliberazione della
Giunta Regionale, risponde agli
indirizzi definiti
dalla Regione Piemonte con D.G.R. n.
217-46120 del 23.5.1995 e s.m.i.
Abilita al Soccorso Sanitario di Primo
Soccorso Extra-ospedaliero in Regione
Piemonte (equipollenza con il resto delle
Regioni)
50
Queste certificazioni sono riconosciute dagli Uffici per L’impiego, dagli Enti Pubblici e Privati, dalle
strutture socio-assistenziali e case di cura, dove su liste apposite (patente speciale per ambulanze), i giovani
si possono iscrivere per essere subito chiamati, quindi è facile l’inserimento nelle seguente attività
sanitarie:
L’inserimento presso Enti ed associazioni in convenzione con ASO, ASL per il Servizio di
emergenza/Urgenza della Regione Piemonte.
Presentare come titolo preferenziale in concorsi pubblici per l’assunzione di personale addetto a
Servizi Sanitari in Enti, Aziende Ospedaliere, Case di riposo, ecc..
Il servizio prestato potrà essere presentato come titolo preferenziale per l’assunzione di personale
della Croce Rossa Italiana.
I Volontari del S.C.N. al termine della formazione specifica, conseguiranno l’attestato di
Volontario abilitato al Trasporto Infermo per la Regione Piemonte, rilasciato dalla Regione
Piemonte Assessorato alla Sanità (equipollente per le restanti Regioni).
Potranno altresì conseguire gli attestati rilasciati dalla Croce Rossa Italiana quale: Monitore,
Capomonitore, Istruttore CRI, formatore CRI, rilasciati dalla CRI e riconosciuti dalla Regione
Piemonte per la docenza nel percorso formativo dei soccorritori 118.
Potranno conseguire anche l’abilitazione BLS-D e P-BLSD (defibrillazione pediatrica) secondo le
linee guida internazionali IRC.
La C.R.I., previo accertamento dei requisiti necessari per la guida, rilascia direttamente, una patente
abilitante alla guida dei veicoli in dotazione all’Ente, ai sensi del D.L. n. 285 del 30/4/1992
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione generale dei volontari sarà svolta presso le sedi di attuazione del
Comitato e/o presso la sede del Comitato capoluogo di provincia.
30) Modalità di attuazione:
Affidata alla Croce Rossa Italiana – Comitato Centrale, ente accreditato in 1^ classe. Cod.
Accreditamento: NZ00588
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI CROCE ROSSA ITALIANA – Comitato Nazionale –
Cod. di accreditamento – NZ 00588
51
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Le tecniche e le metodologie di realizzazione previste per la formazione, sono quelle
presentate all’U.N.S.C. in fase di accreditamento, e modificate secondo le nuove linee guida
della formazione (decreto 160/2013, Dipartimento della gioventù e del servizio civile). Vedi
Mod. S/FORM.
Le tecniche e le metodologie utilizzate nella formazione sono mirate a qualificare i
Volontari del Servizio Civile con lezioni teorico-pratiche, utilizzando supporti audiovisivi,
informatici, testi e dispense; e l’apprendimento è considerato il risultato della
compenetrazione tra sapere, saper fare e saper essere. -LEZIONI FRONTALI, circa il 50%
del monte ore complessivo destinato alla formazione generale, -LEZIONI DINAMICHE
NON FRONTALI, simulazioni, lavori di gruppo, per il restante 50% del monte ore
previsto. - FORMAZIONE A DISTANZA, prevede l’utilizzo di un sistema informatico che
prevede di gestire la formazione dei corsi secondo una piattaforma di gestione.
Per la realizzazione della Formazione saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e
strumentali:
- Lavagna luminosa;
- Videoproiettore;
- Lavagna a fogli mobili;
- Dispense.
La metodologia formativa verrà basata su un processo di apprendimento di tipo teorico
esperienziale. Essa, attraverso una modalità integrata ed un costante raccordo tra teoria e
pratica, sarà incentrata sulla multidisciplinarietà; in questo senso, l’apprendimento è
considerato il risultato della compenetrazione tra sapere, saper fare e saper essere. Sarà
privilegiata l’attività pratica, “imparare facendo”, attraverso l’utilizzo di una nuova
metodologia di lavoro che presenterà un taglio teorico ed operativo innovativo e funzionale
in cui i giovani saranno posti come attori del loro personale percorso di crescita e
trasferimento dei valori promossi dal Servizio Civile, attraverso l’utilizzo di tecniche quali
il confronto, la condivisione dei valori, lavori di gruppo, lezioni partecipate, ricerca e
laboratori di studio e ricerca fuori dall’aula. La formazione dunque sarà costituita da una
prima sezione in aula rivolta all’intero gruppo di volontari nel quale saranno delineati i
principi ispiratori e costituzionali del Servizio Civile, la storia del Servizio Civile, la
normativa di settore. Nella seconda fase verrà sollecitata l’esperienza diretta e i volontari
saranno impegnati singolarmente in laboratori di studio ricerca e sintesi delle tematiche
inerenti i contenuti specificati al punto 2.2; Successivamente il corso sarà strutturato come
laboratorio didattico in cui si prevede la condivisione e il confronto in gruppo dei lavori
personali, che permetterà ai discenti di avere un’ampia visione delle tematiche e la
rielaborazione in aula degli argomenti trattati, che in fase finale dovranno essere presentati
dai volontari come elaborati di gruppo. Gli strumenti utilizzati saranno: Le lezioni
interattive (che sollecitano la partecipazione dei volontari), la tradizionale lezione frontale,
le lezioni integrate, il problem-solving, i laboratori di studio e ricerca, il lavoro di gruppo e
la rielaborazione in aula delle esperienze, la simulazione per l’apprendimento di alcune
tecniche. Si farà largo uso dei metodi e degli strumenti per indagare le capacità cognitive, la
motivazione, l’attitudine dei soggetti selezionati al fine di assicurare un’adeguata
realizzazione del progetto. Verifiche una prima iniziale ed una alla fine del corso, onde
verificare lo stato d’animo del Volontario su quanto ha appreso durante l’anno di servizio
52
civile.
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale da erogare ai volontari è regolamentata dalle nuove linee guida
pubblicate con Decreto 160/2013 del Dipartimento della gioventù e del servizio civile.
Il percorso della Formazione generale si prefigge di fornire ai volontari una duplice formazione:
una, generalizzata, inerente all’organizzazione dell’Ente Proponente e ai suoi compiti istituzionali;
l’altra mirata a fare acquisire ai destinatari una conoscenza dei contenuti e del significato del
servizio civile: I contenuti previsti, secondo l’allegato delle nuove linee guida, prevedono 3 gruppi di argomenti:
1. ‘’Valori e identità del SCN’’ • L’identità del gruppo di formazione e patto formativo;
• Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale; evoluzione storica, affinità
e differenze tra le due realtà;
• Il dovere di difesa della Patria;
• La difesa civile non armata e non violenta;
• La normativa vigente e la carta di impegno etico;
2. ‘’La cittadinanza attiva’’ • La formazione civica;
• Le forme di cittadinanza;
• La protezione civile,
• La rappresentanza dei volontari nel servizio civile, 3. ‘’il giovane volontario nel sistema del servizio civile’’
• Presentazione dell’Ente,
• Il lavoro per progetti,
• L’organizzazione del servizio civile e le sue figure,
• Disciplina dei rapporti tra Enti e volontari del servizio civile,
• Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) Durata:
Complessivamente 45 ore, erogate e certificate entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio
del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione specifica dei volontari sarà svolta presso le sedi di attuazione del Progetto.
53
36) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’Ente e con Formatori della Croce Rossa Italiana.
La formazione specifica della durata complessiva di 77 ore viene svolta presso le
rispettive sedi CRI di attuazione.
Periodo di svolgimento dei corsi: primo, secondo e terzo mese di servizio.
Modalità di svolgimento dei corsi: direttamente
Numero docenti: generalmente 2 o 4 e sono operatori dell’Ente o esperti esterni.
Il Volontario del S.C. deve essere formato/informato innanzi tutto ai sensi della legge
sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Percorsi formativi:
- (1) Ore n. 5 Corso “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti dei servizio civile”
- (2) Ore n. 18 - Corso per i Volontari della Croce Rossa Italiana. (secondo quanto
stabilito dal regolamento nazionale CRI, con O.C. 12 dicembre 2011, n. 592/11);
- (3) Ore n. 40 – CORSO DI ABILITAZIONE AL TRASPORTO INFERMI SECONDO QUANTO STABILITO DELLA LEGGI REGIONALI DEL PIEMONTE
- (4) Ore n. 12- Corso Formazione per Lavoratori Rischio Medio(L.81/08 e S.m.i.) -
- (4) Ore n. 2 - Corso di guida per conversione patente civile a patente C.R.I.
L’organizzazione, per poter svolgere il percorso di formazione specifica ai Volontari
comprende:
1) PERSONALE Il personale utilizzato per la formazione sarà composto da:
Medici, Medici Specialisti, ed infermieri CRI o appartenenti ad altri
Enti/Organizzazioni;
Formatori (Istruttori e/o Monitori) della Croce Rossa;
Istruttori di Pronto Soccorso e Trasporto infermi accreditati dalle centrali 118;
Formatore/Istruttore L.81/08
2) RISORSE TECNICHE IMPIEGATE
aule e/o sale riunioni;
supporti audiovisivi;
lavagne luminose;
videoproiettori;
supporti informatici;
dispense e testi editi da Cri e/o reperibili in commercio;
questionari e relative griglie di correzione;
test di autovalutazione;
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attrezzature in uso per le specifiche attività sanitarie, socio assistenziali e di
protezione civile;
simulatori per le esercitazioni di primo intervento.
3) MODALITA’
esercitazioni simulate; lezione frontale.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Cognome –
nome
Nato a
Nato il
Titolo di studio
Istituto
Conseguito il
Davide
Saccone
Novi
Ligure
04/04/1985 Laurea in
Medicina e
Chirurgia
Università di
Genova
2011
Marco Priano Genova 26/05/1967 Diploma media
superiore
Liceo Novi L. 1985
Emanuele
Crepaldi
Novi
Ligure
25/07/1971 Diploma media
superiore
L.Vinci
Alessandria
1999
Scagliotti
Alessandro
Casale
M.to
01/05/1985 Diploma media
superiore
Superiore Leardi 2004
Sirchia Guia Casale
M.to
15/12/1974 Laurea in
Giurisprudenza
Università di
Pavia
1999
Martinotti
Giovanni
Conzano 07/11/1956 Diploma media
Superiore
A. Sobrero di
Casale M.
1976
Triglia Andrea Alessandria 23/09/1982 Diploma media
superiore
IPSIA FERMI
ALESSANDRIA
2001
Donaio Giulio Venezia 22/12/1963 Laurea in
Medicina e
Chirurgia
Università di
Genova
1992
Pastorelli
Patrizia
Alessandria 28/08/1976 Diploma media
Superiore
Istituto Tecnico
Nervi
Alessandria
1995
Cannonero
Matteo
Acqui
Terme
10/03/1984 Dottorato di
Ricerca
Università del
Piemonte
Orientale
2016/2017
Leoncino
Lorenzo
Alessandria 28/09/1971 Diploma media
Superiore
Istituto Tecnico
Nervi
Alessandria
1990
Bailo
Matteo
Novi
Ligure
22/02/1986 Laurea in
tecniche della
prevenzione
nell’ambiente e
nei luoghi di
lavoro
Genova 2011
55
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Tutti i formatori inseriti nel progetto sono Soci e Volontari in Croce Rossa Italiana. Le esperienze acquisite nella nostra Associazione sono ormai decennali, in quanto già
formatori/istruttori nei corsi per aspiranti Volontari CRI nonché per l’abilitazione al Trasporto Infermi
e Emergenza Urgenza in convenzione con il 118 nonché formatori nei precedenti progetti approvati
(1864…da oltre 100 anni al servizio dell’umanità,1864…al servizio dell’umanità, anno 2008; Per un
aiuto in più; Per un aiuto in più 2013-2014; Tuteliamo e proteggiamo la Salute e la Vita 2015, 118, Ci
siamo 2016, La salute 2016)
Area di competenza Nome formatore Titoli Trasporto Infermi e Primo Soccorso Saccone Davide Medico Protezione Civile e Difesa Civile Patenti C.R.I.; Trasporto Infermi e Primo
Soccorso; Formatore accreditato formazione
generale
Crepaldi Emanuele Istruttore Protezione Civile Istruttore 118; Facilitatore
CRI; Formatore SCN
Trasporto Infermi e Primo Soccorso,
Formatore accreditato formazione generale Priano Marco Formatore SCN; Monitore
CRI; Istruttore 118 Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto
Infermi e Primo Soccorso Sirchia Guia Istruttore Diritto
Internazionale Umanitario.
Trasporto Infermi e Primo Soccorso Scagliotti Alessandro Monitore CRI
Trasporto Infermi e Primo Soccorso Martinotti Giovanni Monitore CRI
Trasporto Infermi e Primo Soccorso Triglia Andrea Monitore CRI Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto
Infermi e Primo Soccorso; Donaio Giulio Medico, Monitore CRI,
Istruttore Diritto
Internazionale Umanitario Trasporto Infermi e Primo Soccorso; Pastorelli Patrizia Monitore CRI Diritto Internazionale Umanitario; Trasporto
Infermi e Primo Soccorso
Cannonero Matteo Monitore CRI, Istruttore
Diritto Internazionale
Umanitario
Protezione Civile e Difesa Civile Leoncino Lorenzo Istruttore Protezione Civile
D.lgs.81/08 e s.m.i. e Antincendio Bailo Matteo Formatore/Istruttore
D.Lgs.81/08
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
TECNICHE E STRUMENTI FORMATIVI Per lo svolgimento delle lezioni saranno utilizzati supporti audiovisivi, testi e dispense edite dalla CRI. L’Ente predisporrà che il docente alle fine delle lezioni effettui un monitoraggio/confronto verbale con i
Volontari sugli argomenti trattati, prevedendo un report scritto, a cura del docente, sui risultati
raggiunti.
56
Alla fine del percorso formativo e quindi prima dell’inizio del servizio da parte dei Volontari, sarà
effettuata una verifica di apprendimento con test specifici, per rilevare la preparazione di ogni singolo
Volontario. Le principali tecniche formative sono la lezione frontale, la simulazione pratico/relazionale, il dialogo. La lezione frontale è una trasmissione sintetica ed efficace (con percorso induttivo/deduttivo e per
problemi) degli elementi fondamentali contenuti negli obiettivi contributivi (anatomia topografica,
fisiologia funzionale, semeiotica). La simulazione pratico/relazionale è la riproduzione della gestione dei soggetti e dello scenario in cui si
opera. Il discente apprende la capacità intellettive, gestuali e relazionali in piccolo gruppo. Dapprima si
addestra con i gesti (capacità del saper fare) e gli atteggiamenti (capacità del saper essere) proposti dal
tutor e successivamente si misura con la simulazione di scenari di intervento e il patient management
problem. Il dialogo è lo stimolo, l’ascolto e il confronto su quesiti e chiarimenti richiesti dai discenti durante la
lezione frontale e la simulazione pratico/relazionale. Gli strumenti formativi, scelti per favorire la chiarezza, stimolare la motivazione e stabilizzare i concetti,
sono: linguaggio chiaro e preciso, lucidi, diapositive, manuale, dispense, manichini per la R.C.P.,
simulazione di lezioni, attrezzature e materiale in dotazione standard.
VALUTAZIONE FORMATIVA La valutazione è un processo, e non un singolo atto. E’ opportuno quindi che il discente sia messo nelle
condizioni di valutare il proprio grado di apprendimento degli obiettivi formativi durante tutto il corso. La valutazione formativa prevede momenti di autovalutazione da parte del discente, di valutazione tra
pari (tra discenti), di valutazione con il tutor. Gli strumenti e le tecniche che i formatori possono predisporre a tale scopo sono:
Il questionario, il dialogo e il problem-solving per la valutazione degli obiettivi contributivi; La griglia di osservazione per la valutazione delle capacità intellettive (SAPERE) gestuali (SAPERE
FARE) e relazionali (SAPER ESSERE) espresse durante le simulate pratico/relazionali
40) Contenuti della formazione:
Il percorso formativo obbligatorio rivolto ai Volontari prevede le seguenti nozioni teorico pratiche:
1. CORSO “FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI
VOLONTARI IN PROGETTI DEI SERVIZIO CIVILE.
Materie Durata Formatore Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego
dei volontari in progetti dei servizio civile. 5 ore Formatore Nazione
SCN Accreditato
Marco Priano
2. CORSO PER I VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA. (SECONDO QUANTO
STABILITO DAL REGOLAMENTO NAZIONALE CRI, CON O.C. 12 DICEMBRE 2011, N.
592/11
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Materie
Durata Formatore
Presentazione del corso. Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, origini, struttura e Principi Fondamentali. Il C.I.C.R.,:
struttura e compiti. La Federazione Internazionale: struttura e compiti. La
Conferenza Internazionale:
2 ore
Istruttore
D.I.U.
Strategia 2020 della Federeazione Internazionale delle Società di Croce
Rossa e Mezzaluna Rossa. La Croce Rossa Italiana, cenni di storia e
ordinamento. Attività della Croce Rossa Italiana (Sociali, Sanitarie,
Internazionali, Speciali),. Attività a livello locale. (obb. Strat. 1-2)
2 ore
Crepaldi E.
Introduzione al Diritto Internazionale Umanitario. Nozione e definizione di
D.I.U..Le Quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e i Protocolli
Aggiuntivi del 1977: contestualizzazione e ambito applicativo. Le regole
fondamentali del D.I.U.. L’Emblema. La C.R.I. (sviluppo D.I.U.,Principi e cooperazione con altri membri del
Movimento Internazionale) (obb. 4)
2 ore
Istruttore
D.I.U.
Il Codice Etico della C.R.I. - La Protezione Civile (obb. Strat. 3). Le
Attività Speciali. - Le Attività svolte. 2 ore Crepaldi E.
Leoncino L. Le Attività della Croce Rossa Italiana rivolte ai giovani. (obb. Strat.5) -
Sviluppo organizzativo della C.R.I., promozione politiche del volontariato,
reclutamento soci attivi e sostenitori, sviluppo piani strategici,
pianificazione dei servizi e gestione delle risorse umane. (obb. Strat.6)
2 ore
Crepaldi E
Il primo soccorso. Urgenza e gravità. Attivazione del servizio di
emergenza sanitaria. Autoprotezione e valutazione dello scenario. Esame
dell’infortunato. La Catena della Sopravvivenza. Il Triangolo della vita e le
funzioni vitali. Il B.L.S. per soccorritori “laici”: R.C.P. nell’adulto, nel bambino e nel lattante. P.L.S. e manovre di disostruzione
delle vie aeree. Esercitazione pratica. Infarto del miocardio: fattori di
rischio e posizioni d’attesa. Edema polmonare.
4 ore
Monitori
C.R.I.
Le Emorragie. Primo soccorso delle emorragie: esercitazione pratica. Lo
Shock: segni e sintomi. Primo soccorso dello shock. Lesioni da caldo e da
freddo. I Traumi cranici e vertebrali: condotta del primo soccorritore. Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizioni
d’attesa. Malori improvvisi e perdite di coscienza: lipotimia e sincope,
colpo di sole e colpo di calore, assideramento, epilessia. Comportamento
del soccorritore e posizioni d’attesa.
4 ore
Monitori
C.R.I.
TOTALE ORE 18
3. CORSO DI ABILITAZIONE AL TRASPORTO INFERMI SECONDO QUANTO STABILITO DELLA
LEGGI REGIONALI DEL PIEMONTE Modulo Programma Tempi Docente
Modulo I
- Il sistema di emergenza sanitaria; - La chiamata di soccorso e le comunicazioni radio; - I segni e i sintomi della persona; - La persona con perdita delle funzioni vitali; - I comportamenti e le situazioni a rischio infettivo; - Il bisogno psicologico e relazionale della persona
da soccorrere; - La mobilizzazione ed il trasferimento della
persona; - Il materiale e la strumentazione prevista dallo
standard regionale per l’autoambulanza di tipo A e
B;
20 ore
Dr. Davide
Saccone / Dr.
Giulio Donaio
Istruttori
/Monitori:
Emanuele
Crepaldi;
Marco Priano;
Alessandro
Scagliotti;
58
- Le situazioni con rischio infettivo o
disorganizzativo nella cellula sanitaria
dell’autoambulanza.
Giovanni
Martinotti;
Andrea
Triglia; Patrizia
Pastorelli;
Matteo
Cannonero
Modulo II
- Il ruolo, le funzioni, le attività e i compiti
dell’accompagnatore e il grado di autonomia della
persona da accompagnare; - La mobilizzazione della persona; - Il trasporto della persona; - I bisogni primari della persona da accompagnare e
risposte appropriate; - Garanzia del funzionamento dei presidi sanitari in
dotazione alla persona da accompagnare; - Meccanismi di protezione dalle infezioni e
smaltimento dei rifiuti; - Argomenti pertinenti alle competenze
dell’accompagnatore; - Deontologia e rispetto della riservatezza; - Cura dell’igiene delle mani e della divisa
dell’accompagnatore; - La protezione individuale nelle principali
metodiche di trasferimento e mobilizazione; - Organizzazione dei servizi sanitari e sociali e quella
delle reti formali ed informali che sostengono ed
aiutano le persone da accompagnare.
10 ore
Dr. Davide
Saccone / Dr.
Giulio Donaio
Istruttori
/Monitori:
Emanuele
Crepaldi;
Marco Priano;
Alessandro
Scagliotti;
Giovanni
Martinotti;
Andrea
Triglia; Patrizia
Pastorelli;
Matteo
Cannonero
Modulo III
- Gestione della comunicazione e relazione d’aiuto
con il paziente; - I concetti e le dimensioni della salute, della malattia
e della disabilità e l’adattamento delle persone; - La relazione d’aiuto e i processo comunicativi con
la persona da accompagnare, la sua famiglia, il
gruppo di operatori soci-sanitari; - La reazione di fronte alla malattia e al lutto della
persona da accompagnare e della sua famiglia; - Il rapporto con il malato (oncologico, terminale,
dializzato….); - Il rapporto con il bambino; - Il rapporto con il disabile; - La gestione della sofferenza emotiva della persona
accompagnata e dell’operatore accompagnatore.
10 ore
Dr. Davide
Saccone / Dr.
Giulio Donaio
Istruttori
/Monitori:
Emanuele
Crepaldi;
Marco Priano;
Alessandro
Scagliotti;
Giovanni
Martinotti;
Andrea
Triglia, Patrizia
Pastorelli,
Matteo
Cannonero
40 ore
59
4. CORSO FORMAZIONE PER LAVORATORI RISCHIO MEDIO (L.81/08 e S.m.i.)
OBIETTIVI DIDATTICI
PROGRAMMA TEMPI DOCENTE
Prima giornata MODULO A
Totale n. 4
ore Dr./Dr.ssa
Programma generale - 4 ore
rischio
danno,
prevenzione,
protezione,
organizzazione della prevenzione aziendale,
diritti, doveri e sanzioni per i vari
soggetti aziendali,
organi di vigilanza, controllo e assistenza.
Dr. Matteo
Bailo
Seconda giornata MODULO B
totale n. 8 ore
Programma specialistico - 8 ore
rischi specifici (rischi infortuni,
meccanici generali, elettrici generali,
macchine, attrezzature, rischi
d'esplosione, cadute dall'alto, rischi
chimici, nebbie – oli – fumi – vapori –
polveri, etichettatura, rischi
cancerogeni, biologici, fisici, rumore,
vibrazione, radiazioni, microclima e
illuminazione, videoterminali, stress
lavoro correlato),
dispositivi di Protezione individuale,
organizzazione del lavoro,
movimentazione manuale dei carichi
e movimentazione merci (apparecchi
e mezzi),
segnaletica di sicurezza,
emergenze,
procedure di sicurezza con
riferimento al profilo di rischio specifico,
procedure di esodo e incendi,
procedure organizzative per il primo
Dr. Matteo
Bailo
60
soccorso,
incidenti e infortuni mancati,
altri rischi.
TOTALE 12
ore
5. CORSO PER LA CONVERSIONE DA PATENTE CIVILE A PATENTE C.R.I.
MODULO ARGOMENTO ORE DOCENTE
Norme di
comportamento e
disposizioni per
l’utilizzazione dei
veicoli
Regole generali di prudenza, diligenza e
correttezza 2 Emanuele
Crepaldi Responsabilità del conducente Utilizzo dei dispositivi di ritenuta Comportamento in caso d’incidente con il
veicolo di servizio Norme di
comportamento per i
conducenti dei veicoli CRI da
trasporto
Comportamento dei conducenti dei veicoli
da trasporto Emanuele
Crepaldi Norme particolari per situazioni di
protezione civile
Norme di
comportamento
durante la guida di tutti i veicoli C.R.I.
Durata della guida e periodi di riposo Emanuele
Crepaldi Uso di alcool e sostanze psicoattive
Classificazione dei
veicoli C.R.I. Classificazione in funzione dell’uso dei
veicoli C.R.I.) Emanuele
Crepaldi Veicoli da trasporto Veicoli operativi Veicoli di soccorso
TOTALE ORE 2
41) Durata:
La formazione prevede una durata di 77 ore, suddivise in lezioni teorico pratiche, simulazioni e
tirocinio pratico protetto erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto. Durante i 12 mesi i volontari saranno chiamati a svolgere varie tipologie di corsi di addestramento,
unitamente a periodi di prova pratica presso le sedi di attuazione del progetto.
61
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio del piano di formazione generale e specifico è quanto predisposto nel sistema di
valutazione Monitoraggio (vedi scheda S/MON) presentato in sede di accreditamento dal Comitato
Centrale, e regolamentato dal D.M. 4 NOVEMBRE 2009 e successive modifiche.
Il monitoraggio è l'esame sistematico e continuo dello stato di avanzamento dell'iniziativa
progettuale che si svolge durante l'attuazione del progetto. Il monitoraggio comporta:
a. raccolta e analisi delle informazioni;
b. predisposizione di rapporti (report) periodici di monitoraggio.
La valutazione iniziale sarà predisposta all’avvio del corso formativo ed una valutazione finale di
apprendimento per capire il livello di apprendimento tra quanto faceva parte del patrimonio
conosciuto dal Volontario all’inizio e quanto invece ha acquisito a seguito del percorso formativo
raggiunto e le capacità del Volontario di operare con competenza nelle attività in cui viene
impiegato. La valutazione è un evento puntuale, realizzato in un momento ben preciso e definito
della vita del progetto. E' un giudizio dunque, il più sistematico e obiettivo possibile - si esprime
sulla base di specifici parametri -, su un intervento da iniziare, in corso o completato, sulla
progettazione, la realizzazione, i risultati e gli impatti. E' uno strumento di apprendimento e di
dialogo per gli attori coinvolti nell'intervento.
Le prove di valutazione sono:
• Un questionario e/o il saggio orale per la valutazione degli obiettivi previsti;
• Una simulata con griglia di osservazione per la valutazione delle capacità intellettive,
gestuali e relazionali.
Il questionario e/o il saggio orale, deve contenere domande riguardanti i contenuti di almeno il 50%
dei moduli formativi. Le simulate pratiche/relazionali che il Volontario deve affrontare sono
individuate tra le metodiche contenute nei moduli formativi.
LIVELLO ACCETTABILE DI PRESTAZIONE
Il livello accettabile di prestazione (LAP) è determinato dal numero minimo di ‘’risposte attese’’
contenute nelle prove di valutazione. Il raggiungimento di tale livello da parte del discente,
corrisponde alla sua certificazione di Volontario. In un questionario e/o saggio orale la
partecipazione di domande con risposta esatta, cioè ‘’risposta attesa’’, è del 60%. Per esempio: in un
questionario costituito da 30 domande, devono essere presenti almeno 18 risposte attese. In una
griglia di osservazione per una simulata pratico/relazionale la percentuale di ‘’risposte attese’’ è
dell’80%. Per esempio: una griglia di osservazione per una metodica che prevede 10 atti, devono
essere presenti almeno 8 atti corretti, cioè le ‘’risposte attese’’
Data
Il Responsabile legale dell’ente /
Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente