Post on 01-Nov-2019
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Allegato 1)
Il Consiglio Comunale inizia alle ore 17.00 con l ’appello
svolto dal Segretario Generale.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Buonasera a tutti . Iniziamo con l ’appello. Prego Segretario.
DOTT.SSA DANIELA ORI- Segretario Generale:
Fabbri Marco, Bellini Roberto, Righetti Alberto, Modonesi
Michele, Taddei Alessio, Bellotti Robert, Calderone Mariano
Enrico, Senni Samuele, Morese Consiglia, Ferracioli
Cristian, Pedriali Tiziana, Michetti Davide, Luciani Andrea,
Cinti Emanuele, Felletti Maria Francesca, Di Munno
Antonio, Cavallari Fabio.
Assenti: n. 4 - Bellotti Robert, Calderone Mariano Enrico,
Cinti Emanuele, Cavallari Fabio
Presenti: n. 13.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Segretario. La seduta è valida.
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Nominiamo gli scrutatori:
Taddei Alessio – Consigliere Movimento 5 Stelle
Ferracioli Cristian - Consigliere Movimento 5 Stelle
Di Munno Antonio - Capogruppo P.D.L. - Il Faro
Cedo ora la parola al Sindaco.
MARCO FABBRI – Sindaco:
Di nuovo buonasera a tutti, ringrazio tutte le forze politiche,
sia quelle che sono rappresentate in questo Consiglio
Comunale sia tutte le altre forze politiche che oggi erano
presenti qui a Comacchio, ringrazio tutte le associazioni ,
ringrazio le parti sociali che erano presenti, sia quelli di
Comacchio che quelli del Delta, che, come sottolineavo poco
fa, tutte le altre della Provincia che erano presenti oggi .
Porto i saluti sia del Vicesindaco che del nostro Capogruppo,
che purtroppo oggi per problemi personali non sono
presenti, ma che naturalmente hanno collaborato, in questi
giorni intensi di confronto con tutta la comunità, a elaborare
il documento che poi andremo a presentare questa sera.
Il mio intervento vuole sottolineare e mettere in luce ancora
come la vera radice del problema sanitario, che questa folla
di persone presente oggi ha rappresentato, non sono i
comacchiesi, non sono i campanilismi, come qualcuno
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intende far credere, ma la mia impressione personale è che
non ci sia una vera volontà di affrontare il tema della
programmazione sanitaria, soprattutto in questo terri torio
del Delta, perché da qui a quattro-cinque mesi ci sono
diversi Comuni che andranno ad elezioni amministrative,
quindi “meglio rinviare le discussioni, meglio non parlarne e
poi ci penseremo dopo le elezioni” .
La cosa che però mi lascia sinceramente basito è ancora una
volta il modo con cui viene negata l ’evidenza. Un esempio fra
tutti, di cui ho parlato anche poco fa in piazza, sono la
pediatria del Delta – quindi qui non parliamo solo di
Comacchio, e lo sottolineo ancora una volta – ma anche il
punto nascita – e poi ci arriveremo a dire qualcosa su quello.
Si continua a dire che la pediatria H24 c ’è. C ’è, sì, è vero,
c ’è sulla carta, su quella carta che è stata approvata nel
giugno dello scorso anno. Quindi io davvero sono stanco di
essere etichettato come colui che procura degli allarmi
infondati, ma voglio che tutti i colleghi, specie quelli del
Delta, rispondano ad alcune domande senza girarci troppo
intorno, quindi parlando direttamente ai propri concittadini,
perché sono loro che lo chiedono.
Quindi il servizio di pediatria c ’è o non c ’è? Questa è la
prima domanda che io pongo loro.
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È vero o lo segnalano soltanto al Sindaco di Comacchio che
ogni notte ci sono dei genitori che portano i loro bambini a
Cona, quindi facendosi 60 chilometri , spesso e volentieri con
la nebbia, con i l ghiaccio e con condizioni atmosferiche
avverse?
Lo sottolineavo poco fa, chi glielo andrà a spiegare,
nell ’estate, se non viene ripristinato questo servizio
essenziale ai turisti olandesi, ai turisti danesi che devono
farsi 60 chilometri nella notte per raggiungere Cona - o
meglio Valle della morte, perché sapete tutti, no?, questo è
la località fantastica che hanno scelto – forse Saltari?
Lusenti? O la Presidente della Provincia?
Questi sono i temi che io mi chiedo.
L ’altro tema, e parto proprio dal Delta non a caso, perché
questo non è solo un problema di Comacchio, l ’emodinamica
è stata smantellata, sì o no?
Questa è la seconda domanda che io faccio ai miei colleghi
Sindaci e a tutti i Sindaci della Provincia. Sappiamo che lo
specialista emodinamico è, quando si è in presenza di un
infartuato, una figura fondamentale e spesso e volentieri –
noi abbiamo anche delle associazioni rappresentative
proprio sul territorio che si occupano di questo – pochi
minuti fanno la differenza.
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La terza domanda che io voglio fare ai miei colleghi Sindaci
è se sono a conoscenza del numero esatto di parti che ci sono
stati a Valle Oppio nell ’ultimo anno. Lo chiedo perché negli
ultimi due anni c ’è stato un crollo nelle nascite. Sappiamo o,
se non lo sapete, io lo ribadisco ancora, . .. perché anche
nell ’ultima riunione in Prefettura l ’Assessore Regionale
Lusenti con una battuta, “visto che siamo baldi giovani” , ci
ha invitato a fare figli . Sapete perché? Perché non
rispettiamo più gli standard regionali, che sono quelli di
almeno 500 nati .
È un crollo demografico? Siamo sicuri? Io no.
È semplicemente collegato anche questo alla presenza del
pediatra H24, e ci sono altri fattori che stanno, tra
virgolette, spostando le nascite verso Cona, però questo non
è un problema da affrontare poi, nel momento in cui
l ’azienda con un blitz porta via anche questo servizio.
La quarta domanda che faccio è che cosa ne pensano della
mobilità passiva, della mobilità attiva, presente in questo
territorio, in questa nostra Provincia.
Dalle tabelle che noi abbiamo o quei pochi dati che
riusciamo ad avere, si evince che Ferrara, ma ormai da anni ,
ha il più alto tasso, il più alto record regionale di
dipendenza delle proprie strutture dalla popolazione
residente. Cosa vuol dire? Che le nostre strutture, al di là di
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quello che si dice proprio oggi sui giornali, sono
scarsamente attrattive per i pazienti che vengono da fuori ,
da altre Province, da altre Regioni.
Questo perché innanzitutto in Provincia di Ferrara vi è
un ’assoluta mancanza di eccellenze che sono riconosciute.
Anche sul Delta – e sottolineo ancora la parola Delta – gli
ospedali vengono smantellati spesso non con il frastuono,
non con i traslochi, non con i camion che fanno dei blitz per
smontare insegne o per portare via arredi, semplicemente un
primario va via e non viene più sostituito. Sono questi i vari
temi.
Quindi oltre ad essere poco attrattivi per le altre Province e
le altre Regioni, abbiamo una mobilità passiva verso altre
strutture, soprattutto quelle del Veneto, come sottolineavo
anche in precedenza, che poi si traducono in un ’enorme
costo per la Sanità.
Quindi continuiamo a dire: “Facciamo tagli perché la Sanità
costa” . Ma perché la Sanità costa? Riusciamo a confrontarci
su questi dati? Per ora no.
Quindi nel giro di dieci anni, dal 2003 ad oggi, la mobilità
passiva si è moltiplicata quasi di quattro volte.
Lo sottolineavo poco fa, in Veneto, come sapete, c ’è uno
schieramento che non corrisponde con quello che c ’è qui a
Comacchio, però si stanno sperimentando anche delle scelte
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nuove. Abbiamo visto come la Giunta di Zaia stia spingendo
fortemente affinché gli ospedali veneti restino aperti anche
la notte. Non soltanto i Pronto Soccorso, naturalmente, e i
reparti legati all ’emergenza, ma soprattutto gli ambulatori
per le visite specialistiche e i laboratori per gli esami
strumentali .
A Rovigo hanno iniziato l ’8 agosto 2013. Anche qui con una
sperimentazione di cui ad oggi sono molto contenti ,
soprattutto gli utenti.
Quindi qui stanno cercando di reinventarsi. Esami come la
PET o come la TAC, che vengono fatti al di fuori di quelli che
sono gli orari s tandard, con delle aperture straordinarie, che
vanno dalle otto alle undici di sera, o dalle otto a
mezzanotte.
E qui cosa stiamo facendo per questo? Cosa stiamo facendo
per bloccare la mobilità che va verso il Veneto?
A mio avviso troppo poco. Ecco perché alcuni Poli, come
quello di Comacchio, potrebbero sperimentare nuovi metodi
come questo che è stato utilizzato in Veneto. Perché
continuare a parlare di una struttura che è costata 13 milioni
di euro e sacrificarla a meri uffici o comunque a uffici per i
medici di base?
L ’altro quesito che faccio a tutti è che cosa ne pensano i miei
colleghi Sindaci dell ’Azienda Unica che è nata in Romagna
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non tantissimo mese fa, qualche mese fa, e che nasce per
l ’appunto dall ’Unione delle Aziende di Cesena, di Forlì, di
Ravenna e di Rimini, quindi una popolazione che è superiore
ad 1 milione di abitanti, ok? Con 1 milione di assistiti. Con
un territorio molto vasto. Come mai in Provincia di Ferrara
che abbiamo 350.000 abitanti continuiamo a voler rimanere
da soli?
Da soli e soprattutto con due Aziende Sanitarie, non
dimentichiamocelo, con due Dirigenze.
La Provincia di Ferrara, che tanto ci accusa di rimanere soli ,
di rimanere isolati però su questo davvero ha una visione, a
mio avviso, miope. D'altronde è la stessa visione che ha
accompagnato anche, l ’anno scorso, quando si parlava di
rivedere le Province, a una scelta del tutto impopolare, cioè
Ferrara rimaneva l ’unica Provincia con poco più di 350.000
abitanti . Mentre in Romagna in quattro e quattr ’otto ,
litigando, probabi lmente in maniera anche molto accesa ,
però sono usciti uniti con una nuova Provincia molto grande
e sono andati verso l ’Azienda Unica anche Sanitaria, in
Provincia di Ferrara si continua a dire: “Ci sono degli
sprechi, la Sanità costa, i piccoli ospedali vanno chiusi” ma
di fatto delle azioni concrete come quella che hanno fatto
qui vicino non se ne parla neanche.
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Ristrutturazione del San Camillo. Io parto con un
comunicato stampa che non è di vent ’anni fa ma è del 2010.
La fonte è la stessa Azienda Sanitaria. Ricordiamo tutti cosa
sventolavano sia il Presidente Errani che la Presidente della
Provincia Zappaterra in quell ’occasione, l ’abbiamo visto in
un Consiglio Comunale.
Leggo le parole di questo comunicato stampa: “L ’ospedale al
termine dei lavori di ristrutturazione vede ripristinate e
rinnovate le proprie attività sanitarie di degenza e
ambulatoriali . La struttura si articola su 5 piani e
comprende tutte le principali attivi tà sanitarie, ossia la
degenza in ordinario, medicina generale, gastroenterologia,
ematologia, chirurgia generale, in day hospital e in
lungodegenza per un totale di 54 posti letto…” , poi va
avanti.
Di tutto questo non abbiamo più nulla. Avevamo un day
hospital fino a due anni fa che aveva dei numeri incredibili,
che faceva economie di un certo tipo.
È chiaro che se togliamo un servizio come quello del day
hospital è scontato che i conti, tra virgolette, non tornano
più.
Ora si parla di Casa della Salute che è ancora un qualcosa di
molto molto nebuloso. Non sappiamo quale sarà il ruolo dei
medici di base, anche perché i medici di base dicono
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determinate cose, l ’Azienda ne dice altre, quindi non si sa
ancora in che modo verranno reimpiegati . E soprattutto
anche l ’ultimo pezzo, cioè la Lungodegenza, di fatto non è
più un servizio sanitario e viene in un qualche modo
demandato ai medici di base, che però non intendono
gestirlo.
Quindi una situazione che ha dell ’assurdo, che ha visto
interrompere un pubblico servizio dall ’oggi al domani, in cui
l ’A.S.L. comunica di aver preso queste decisioni con le
autorità, ma non è assolutamente vero, e su cui noi, come ho
sottolineato poco fa, stiamo preparando un esposto
abbastanza corposo per dar seguito a questa cosa.
E di tutta risposta cos ’è arrivato? È arrivata una lettera
firmata dal Dirigente Saltari indirizzata a me, dove dice che
mi denuncerà. Denuncerà per cosa? Per aver leso l ’immagine
dell ’Azienda A.S.L.
A me sinceramente quando è arrivata questa lettera è
scappato un sorriso, non so se la devo prendere come una
minaccia o come una presa in giro. Io penso più come una
presa in giro perché, a fronte di un danno di immagine che
dovremmo chiedere noi a loro per aver sperperato centinaia
di milioni di euro nelle strutture di Valle Oppio e di Cona,
quello è il danno di immagine, o meglio il danno erariale che
è stato procurato a questa Provincia.
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Cona, lo ricordo, doveva accogliere il primo malato nel
2003, così promise l ’allora Sindaco Sateriale nel lontano
2000. Poi nel 2004 ancora Cona non era aperto e lo stesso
Sateriale, in piena campagna elettorale, annunciava
l ’apertura di Cona entro il 2005 e il completamento entro il
2007.
Cona finalmente è stata aperta e adesso si vedono i primi
risultati. I primi risultati che non sono soltanto su
Comacchio, perché io ci tengo e mi fa piacere vedere anche
alcuni esponenti di Argenta, ma anche i Consiglieri
Comunali… vedo il Consigliere Comunale Bernardi di
Mesola, il Consigliere Castagnoli di Codigoro. Tanti i
Consiglieri presenti oggi , perché questo non è solo un
problema di Comacchio, non è solo un problema del Delta,
ma sarà presto anche un problema di Argenta, perché quella
struttura non tiene più. Quella struttura oltre che, dal punto
di vista fisico, fare acqua da tutte le parti – perché avete
letto poi che quotidianamente vengono fatti degli interventi
di ripristino perché ci piove dentro da tutte le parti – dal
punto di vista economico nessuno la tiene più in piedi.
Sappiamo che ci sono una ventina di persone che a vario
titolo sono accusate di truffa aggravata, di omissioni, di
abuso d ’ufficio, di falso ideologico e chi più ne ha ne metta –
insomma - per aver realizzato un manufatto che doveva
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essere ultimato a tutti i costi , perché ricordiamo quando fu
posata la prima pietra, adesso si cavalca l ’onda della
spending review, dei tagli – e su questo sono d ’accordo, su
quello che si diceva in piazza poco fa - per dire che è quella
la colpa, è lo Stato che sta tagliando fondi, vero in parte, ma
il vero problema è ancora una volta Cona.
Non sapremo mai se qualcuno pagherà per gli errori fatti in
passato, perché questo accade di consueto in Italia, nessuno
paga mai e soprattutto nessuno ammette mai le proprie
colpe, quindi io penso che per la cittadinanza, per tutta la
cittadinanza sarebbe anche importante che qualcuno
pubblicamente ammetta le proprie colpe, questo sarebbe
fondamentale.
Quello di cui sono certo è che chi pagherà il conto di
vent ’anni di disagi, di mala politica e di sprechi sono
esclusivamente i cittadini ferraresi , uso anche questa parola.
E in particolare i ferraresi della Provincia, che hanno visto e
vedranno pian piano, pezzettino per pezzettino, perdere
pezzi importanti delle proprie strutture, così come noi
abbiamo visto dal 2000 ad oggi che pian piano i tentativi
sono sempre stati questi.
Io oggi… sinceramente, mi sono sempre sentito una mosca
bianca e abbastanza solo in questa battaglia, ma invece oggi
più che mai - e la presenza, anche nelle ultime settimane, dei
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Comitati non soltanto di Comacchio ma anche del Delta, dei
Consiglieri Comunali di opposizione degli altri Comuni del
Delta ma non solo - è chiaro il messaggio che viene lanciato
oggi , durante questa manifestazione: questo è un problema
di tutti.
È un problema di tutti che va affrontato, che non può più
essere rinviato, ma soprattutto il tema vero è questo: che noi
conosciamo il punto di partenza ma non conosciamo il punto
di arrivo, cioè dati alla mano non sappiamo dove la Sanità
ferrarese voglia arrivare, quali strutture rimarranno e quali
no.
A Comacchio ormai ci hanno depredato di tutto. Attenzione
però perché, come sottolineavo poco fa, pian pianino si sta
estendendo a tutto i l resto della Provincia, quindi io
ringrazio ancora una volta tutti per la grande mobili tazione
di oggi, che chiaramente non è un fatto a sé ma che
proseguirà anche nelle prossime settimane e presenteremo
poi un documento che chiede con forza che questa
riorganizzazione venga fermata, che la discussione venga
fatta anche tecnicamente – quindi individuare una serie di
tecnici che possano controbattere anche a quella infinità di
numeri che l ’Azienda, per mezzo dei suoi Dirigenti , fornisce
sempre anche in maniera abbastanza parziale - ma
soprattutto sarebbe importante che questa riorganizzazione
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torni ad essere discussa in tutti e ventisei Consigli Comunali
della Provincia perché i Sindaci sono i primi cittadini, si
assumono le proprie responsabilità, ma su scelte di
pianificazione strategiche come queste è impossibile
escludere i Consigli Comunali che sono il nostro parlamento.
Quindi io chiedo con forza anche ai Consiglieri di minoranza
che sono qui questa sera di chiedere ai propri Presidenti del
Consiglio, ai propri Sindaci di riportare la discussione nei
rispettivi Consigli, di riportare i numeri e soprattutto di
capire qual è la strategia che vogliamo avere da qui non ai
prossimi due anni ma da qui ai prossimi dieci/vent ’anni.
Io lascio la parola al Presidente del Consiglio facente
funzioni e vi ringrazio.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Sindaco. Dichiaro aperta la discussione. Qualcuno
vuole intervenire? Prego Consigliere Taddei.
ALESSIO TADDEI - Consigliere Movimento 5 Stelle:
Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Volevo ringraziare tutti
i partecipanti alla manifestazione di oggi, è stato un
momento dove si è vista formarsi una collettività tra paesi
vicini per problemi diversi ma con una radice comune. Chi
oggi ha partecipato ha capito che le battaglie si fanno
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assieme e non, come purtroppo sostengono alcuni, per
motivi di campanilismo.
L ’allarme non è solo per Comacchio, oggi c ’è stato qualcosa
di più, tanto che alla manifestazione erano presenti anche i
Consiglieri Comunali dei Comuni vicini. I problemi vanno
valutati in modo oggettivo, senza logiche di partito o ordini
dall ’alto. Infatti ringrazio la Segretaria del PD comacchiese,
qui presente in sala, che avrà avuto non poca pressione nel
partecipare alle iniziative di oggi .
La gente deve muoversi unita come oggi perché noi tutti
siamo un ’unica collettività che deve eliminare le proprie
divisioni per poter finalmente lavorare per obiettivi che sono
per forza comuni a tutti.
Il diritto alla cura è sacrosanto e penso che nessuno possa
dire di non sentirne la mancanza laddove non ci sia. Come il
diritto al lavoro che, in una nazione sempre più in rovina,
sta diventando un qualcosa da difendere coi denti , ed anche
qua, sono convinto, non c ’è alcun motivo di dividersi,
nessuno vorrebbe perdere un lavoro, a condizione di averlo.
L ’A.S.L. non tiene conto delle popolazioni e delle dinamiche
relative ai territori nei quali esercita la propria attività. C ’è
un piano deciso e si va avanti per quella strada, in barba alle
Istituzioni, in barba ai ci ttadini, al la loro salute ed al loro
lavoro.
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Chi occupa posizioni importanti, come i vertici dell ’A.S.L. e
della Regione, sono persone che hanno grandi
responsabilità, le cui decisioni vanno ad influenzare migliaia
e migliaia di persone, anche di più. Come si può accettare
passivamente le decisioni di persone che non vogliono
trattare con noi? Noi inteso come tutti coloro che oggi hanno
manifestato il loro consenso e anche chi questi
rappresentano.
Come possiamo arrenderci di fronte a chi non ci ascolta,
creando di fatto una frattura nella società? Frattura tra chi
decide e chi subisce. I fatti di questi giorni sono una prova
di come il potere venga esercitato senza un criterio nei
confronti dei bisogni della popolazione, poi le
manifestazioni si possono fare ovunque non solo a
Comacchio, ovunque, dicevo, ci siano questi problemi.
È il momento di farsi sentire perché forse a qualcuno si è
rotto l ’apparecchio per l ’udito e allora è giusto urlare più
forte, dato che in ospedale per curarsi non ci si può più
andare. Grazie.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere Taddei. Qualcun altro vuole intervenire?
Prego Consigliere Michetti .
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DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:
Grazie Presidente. Questa è una storia dalle radici lontane,
sembra quasi una favola ma non lo è.
In tutti questi anni si sono succedute diverse brutte vicende
che principalmente hanno toccato il nostro San Camillo, ma
dato che di gran parte di queste vicissitudini si è già
ampliamente parlato non voglio parlare e partire dall ’inizio,
ma dalla fine.
Voglio partire dalla giornata di oggi che, a quanto pare, si
può definire storica o perlomeno io la ritengo una delle
giornate più importanti della storia del nostro terri torio.
Voglio prima di tutto ringraziare tutti quei cittadini che oggi
con noi hanno pacificamente, ripeto, pacificamente
manifestato. Ma voglio ringraziare anche tutte, nessuna
esclusa, le forze politiche che in questo giorno, e con grande
maturità, hanno dimostrato che la buona politica esiste,
soprattutto quando fatta da persone che vivono il territorio.
Voglio ringraziare anche chi, fino ad oggi, con grande e
buona volontà sorveglia in prima persona il nostro ospedale.
Oggi abbiamo sfilato tutti per il ripristino dei nostri diritti ,
che ad oggi sembrano essere dimenticati se non addirittura
negati . Oggi tutti insieme abbiamo sfilato per il diri tto a l
lavoro ed il diritto alla Sanità. Lo abbiamo fatto civilmente e
caparbiamente.
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Questo deve essere un monito ed un esempio per chi oggi da
lontano ci guarda. Esempio che tutti noi abbiamo dato a chi
comunque poco rispetto fino ad oggi ci ha portato.
Mentre camminavo nel corteo ho ripensato all ’intera vicenda
che in prima persona ho vissuto. Ho ricordato, proprio
perché c ’ero, il giorno in cui sempre questo Consiglio ha
dato unanimemente la voce al proprio Sindaco perché fosse
ricevuto e ascoltato insieme ai Capigruppo Consiliari ,
ascoltato da chi di dovere, da chi con una firma si era
impegnato. Ho ripensato alle innumerevoli telefonate,
Commissioni, riunioni notturne per poter raggiungere i l
nostro obiettivo. Ricordo benissimo, proprio perché anche lì
c ’ero, i l giorno in cui tentarono di far entrare alla chetichella
i pediatri e gli incontri tenutisi in quei giorni anche con toni
aspri.
Ricordo anche il tanto atteso con il Presidente Errani, in
Prefettura, che con occhi bassi non ha avuto il coraggio di
portare avanti gli impegni presi e sottoscritti con la nostra
popolazione. Ma ricordo anche dei lavoratori lasciati a casa
senza una valida motivazione, le telefonate per tenersi in
contatto con il nostro Vicesindaco, il documento che in
questo Consiglio noi e i 5 Stelle abbiamo firmato a supporto
di questi lavoratori.
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Ricordo anche promesse fatte a cittadini di altri territori
limitrofi, promesse per portare a questi cittadini, ma anche
alla cittadinanza del mio Comune, servizi sanitari ma per poi
iniziare a smantellarli pezzo dopo pezzo, addirittura
negando l ’evidenza delle cose, non ultimo il bli tz di qualche
giorno fa con la chiusura a tradimento del punto di Primo
Soccorso, che se non fosse stato per l ’opera di sorveglianza
attuata da alcuni componenti della Consulta Comacchiese
nemmeno avremmo saputo.
Che dire se non che per quanto mi riguarda, proprio perché
c ’ero, continuo la lotta civile e politica, per questo invito il
Sindaco a proseguire con ogni mezzo legale per far chiarezza
soprattutto degli ultimi accadimenti e insisto anche per la
riapertura di un Tavolo tecnico-politico per arrivare con un
giusto dialogo al rispetto dei diritti minimi – almeno quelli
– che spettano ad ogni singolo cittadino.
Voglio fare un ultimo saluto, e con questo concludo, e lo
faccio a tutte quelle persone che con la loro condotta
immorale, illogica e del tutto spudorata hanno fatto sì che
questa gente oggi si trovasse al nostro fianco a supportarci ,
a darci la forza di lottare ancora.
Quindi ringrazio il signor Errani, Saltari , Lusenti e gli
Amministratori della Manutencoop e via dicendo. Li
ringrazio, ringrazio tutte quelle persone che con il loro non
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saper amministrare – per non usare altre parole – hanno
fatto sì che oggi in questa sala e per queste strade si sia
ritrovata una grande unità e tutti questi cittadini lo stanno
coraggiosamente dimostrando. Grazie.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere Michetti. Qualcun altro vuole prendere la
parola? Prego Consigliere Di Munno.
ANTONIO DI MUNNO – Consigliere P.D.L. – IL FARO:
Buonasera a tutti. Allora innanzitutto volevo ringraziare gli
amici del Photo Club Comacchio che questa sera ci hanno
donato, come testimonianza di questa giornata memorabile
della collettività, queste immagini scattate poco fa.
Ovviamente non c ’è stato il tempo tecnico per lavorarle un
attimino col digi tale, ma si sono sicuramente impegnati a
fornire un documento adeguato all ’Amministrazione perché
rimanga acquisito appunto negli atti della vita del Comune
di Comacchio.
Detto questo, mentre ascoltavo attentamente gli interventi
dei colleghi, ho letto una bella testimonianza delle imprese
turistiche sui network e poi mi piacerebbe richiamarla
perché francamente, così, mi ero sentito un po ’ smarrito in
questa grande partecipazione e così, cercavo il loro
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appoggio, perché credo che sia fondamentale anche sentire il
loro contributo e la loro opinione in relazione a questa
battaglia.
Tante cose si sono succedute in questi giorni, tutte a
testimoniare la forte protesta del popolo comacchiese e non
solo circa la mala gestio della Sanità in Provincia di Ferrara.
La contestazione comacchiese del 2000 che sfociò anche in
violenti scontri con le forze dell ’ordine indussero gli
Amministratori comunali, provinciali e regionali ad aprire
un Tavolo di trattativa con l ’intento di produrre due accordi
politici – e sottolineo poli tici – quello del 2001 e quello del
2006, in virtù dei quali venne completamente restaurato il
San Camillo con una spesa di circa 13 milioni di euro.
Quel restauro ha prodotto il gioiellino San Camillo, perché
questo è, non c ’è un ’altra realtà sanitaria nella Provincia di
Ferrara che possa vantare questo aggettivo. Il San Camillo,
che tutti hanno avuto modo di apprezzare per comfort ,
qualità e tecnologia a disposizione degli utenti.
Una corretta ed attenta disamina dei documenti
testimoniano inconfutabilmente che questa ristrutturazione
venne inquadrata all ’interno di un progetto unico integrato:
San Camillo ed ospedale del Delta. Non ci fu nessuna
sentenza di Tribunale e in virtù, appunto, di accordi politici
vennero spesi quei soldi con questo intento.
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Nel corso degli anni abbiamo assistito allo svuotamento dei
servizi del San Camillo, ed oggi , dopo la nascita del
mausoleo di Cona, tutta la popolazione del [registra-zione
incomprensibile] sta assistendo al depaupe-ramento dei
servizi del Delta convogliati in Cona.
I fatti oggi dimostrano quanto nefasta fu la scelta
dell ’ospedale di Valle Oppio. Ricordo tra l ’altro che anche il
nome, Sindaco, è molto nefasto. Se non ricordo male, là
vicino c ’è località Valle Tombe. Eh, quindi… vabbe ’ , lasciamo
perdere, ridiamoci su per non piangere.
Impoverire uno dei tre principali Comuni della Provincia di
Ferrara, quello che rappresenta l ’industria turistica,
rappresentò e rappresenta una scelta orribile, della quale
tutta la realtà socio-economica del [registrazione
incomprensibile] oggi ne paga le conseguenze, non ultima la
recente vicenda di Manutencoop ne è ulteriore
testimonianza.
Ecco, a proposito, mi allaccio a questo punto, a questo
intervento - me ne assumo le responsabilità, anche se ne ho
l ’autorizzazione - del Presidente di Comacchio è Turismo che
testualmente recita: “Il sistema sanitario nel suo insieme è
un elemento importante per il settore del turismo italiano e
straniero, soprattutto per la tipologia che più ci interessa,
che è quello della famiglia” ecco, mi piaceva portare questa
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testimonianza perché è così in diretta, nel corso appunto del
dibattito e subito dopo la manifestazione.
Per tutta questa serie di scelte un ’infinità di falsità. Su tutte,
si spendevano 13 milioni di euro per il San Camillo avendo
già stabilito nelle Segreterie poli tiche del partito che prima
o poi sarebbe stato chiuso.
I documenti, gli articoli di stampa del 2000 lo testimoniano.
La Casa della Salute che ci hanno proposto ora è quella di
cui già parlavano nel 2000, la chiamavano sotto un altro
aspetto però quella era la sostanza, quelli erano i contenuti.
Tali scelte furono dettate da opportunità di consenso
elettorale e quindi di potere, prive di riscontri oggettivi.
Esse non hanno potuto - e non lo potranno mai essere -
convincenti per le popolazioni, vi ttime di un ’enorme
ingiustizia.
Di fronte a quest ’immane ingiustizia le popolazioni
protestano, scendono in piazza, presidiano in difesa il loro
ospedale. Oggi registriamo con soddisfazione che non solo i
comacchiesi si sentono traditi dai loro Amministratori , ma
anche gli abitanti del Distretto Sanitario sud-est che li
accomuna da tempo si sono uniti alla nostra battaglia per
una Sanità giusta, che possa soddisfare le esigenze delle
popolazioni e non di una Sanità a servizio dei potentati
politici, a soddisfazione dei loro affari economici e politici.
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Per non parlare poi dei super premi, incentivazioni e dei
manager che non si sa perché poi da noi devono anche essere
forse il triplo delle altre realtà.
Credo che questa complessissima vicenda, che per trovare
giusto e dettagliato riscontro meriterebbe ben più di un
Consiglio Comunale straordinario, forse un libro, s ta a
dimostrare quello che le popolazioni non potranno mai
conciliare con il concetto di buona politica di cui tanto
abbiamo sentito dire in questi giorni. Sin qui non si è fatto
l ’interesse delle popolazioni, la tanto sbandierata ricerca
della qualità della Sanità certamente non si è attuata. Così
non è, lo viviamo come utenti ogni giorno, e chi lo sostiene
sa di mentire: malasanità, liste di attesa inaccettabili ,
mobilità passiva, fuga di primariati , eccetera, eccetera, lo
testimoniano ampliamente.
Anche il Sindaco Tagliani il 13 gennaio ultimo scorso
afferma sulla stampa: “Troppe inefficienze. Ora coi risparmi
più professionalità e tecnologia” , lo abbiamo letto tutti .
Va bene denunciare quanto accaduto nei giorni scorsi al San
Camillo, ma i tempi della Magistratura sono quelli che sono,
e considerando che poi avremo sempre due verità, quella
vera e quella processuale, una cosa è certa: l ’Autorità
Giudiziaria non potrà mai dare le risposte che le popolazioni
devono e posso ottenere solo dalla poli tica.
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Con lo stesso stile di recente, poi, abbiamo dovuto subire
altre decisioni e indicazioni: Comacchio dovrebbe aderire
all ’Unione dei Comuni.
Come è potuta balenare nella testa di questi Amministratori
che la realtà socio-economica lagunare possa accettare una
partecipazione paritetica, uno vale uno, con altre sette realtà
che tutte insieme esprimono dati oggettivi numerici ben al di
sotto del 50%?
In proposito Comacchio con il referendum ha già dato una
risposta politica importante.
Nonostante fosse acceso il cratere San Camillo, questo ci
hanno propinato certi Amministratori. E non solo questo: ad
esempio, la tanto enfatizzata idrovia, sulla quale peraltro
abbiamo tanto detto, ma presto, tanto ancora diremo con le
forze moderate del centro destra.
La coerenza della buona politica non può passare dalle
sfilate sui canali comacchiesi con tutto l ’establishment e con
tutte le programmazioni che tutti conosciamo, anche in sede
di inaugurazione del San Camillo appena ristrutturato,
proclamando sapendo di mentire.
Il popolo comacchiese ricorda bene le affermazioni di Errani
e company, soprattutto le promesse nell ’ultima campagna
elettorale. Ricorda anche le affermazioni in Prefettura del 3
dicembre, dove siamo stati accolti come black-block,
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neanche se fossimo dei terroristi , ma il potere si avvale
anche della forza in certi momenti.
Gli accordi del 2001 e del 2006 non sono da ritenersi più
validi per tutta una serie di giustificazioni enunciate dal
signor Lusenti, Assessore alla Sanità regionale… un ’altra
serie di balle!
La buona politica non può considerarsi tale se si basa solo su
indicazioni di principio e non traduca in azioni coerenti e
trasparenti . Su questo punto doveroso è la critica anche
all ’azione di governo del Movimento 5 Stelle: se oggi vi
scandalizzate come tutti noi dei bli tz di Saltari al Pronto
Soccorso del San Camillo, siate coerenti , blitz natalizi o
ferragostani non ne vorremmo più vedere. La problematica
interessa tutta la collettività, quindi da parte vostra è
indispensabile il coinvolgimento di tutte le forze poli tiche
che non vanno coinvolte solo per convenienza.
Inoltre, Sindaco Fabbri, una maggiore lealtà e trasparenza
sulla vicenda del San Camillo sarebbe stata opportuna. Oggi
la sua azione non meriterebbe il nostro sostegno, ma siamo
qui convinti e determinati insieme ai comacchiesi per
sostenere questa giusta battaglia.
Oggi siamo qui in tanti, ci fa piacere ovviamente, ma non
basta esserlo solo oggi . Con coerenza, noi in primis, su
questo tema del San Camillo dobbiamo esserlo sempre.
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Occupiamoci tutti della cosa pubblica, del nostro futuro, di
quello dei nostri figli , e non guardiamo agli Amministratori
pubblici come qualcosa che possa arricchire il nostro
orticello, accondiscendendoli per mero interesse personale.
A nome delle forze politiche che rappresento chiedo che la
Commissione Socio Sanitaria Territoriale Provinciale riveda
le decisioni assunte nel giugno 2012 e che venga
immediatamente riaperto un Tavolo di confronto politico.
Concludo esprimendo un grazie di sentito cuore a Manrico
Mezzogori , che solo la sorte oggi ci concede di avere ancora
con noi, e a tutti gli uomini e le donne grandiose della
Consulta che da tre mesi stanno presidiando l ’ospedale che i
loro padri hanno edificato per il bene e lo sviluppo di
Comacchio.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere Di Munno. Qualcun altro vuole
intervenire? Prego Consigliere Felletti .
FRANCESCA FELLETTI – Consigliere PD:
Sì, non possono mancare neanche i miei ringraziamenti alle
associazioni tutte, ai comitati , ai colleghi Consiglieri , anche
alla solidarietà insomma portata dal Consigliere… che prima
insomma mi ha dato dimostrazione di solidarietà, anche se il
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PD locale, per quanto possibile insomma, porta avanti le sue
azioni solitamente con la propria testa, non con quella di
altri. Quindi assicuro nessuna pressione nella mia presenza
di oggi , né a me né a chi mi ha preceduto.
I ringraziamenti vanno anche a tutti i cittadini, non è solito
vedere una così grande partecipazione, quindi un
ringraziamento anche a tutti i cittadini e anche il mio
ringraziamento alla Consulta per l ’impegno, per la forza e
per la costanza.
L ’episodio scatenante, l ’episodio della chiusura, diciamo
così, truffaldina dell ’U.S.L. delinea un atteggiamento che
non è proprio di un ’Istituzione.
Se il Piano di riorganizzazione sanitaria è tale, se è valido ,
se è efficiente, se è efficace io penso che l ’Azienda Sanitaria
debba avere il coraggio di portarlo avanti fino in fondo, se
così è. Se così non è, se l ’Azienda Sanitaria non è in grado di
portare avanti il piano, usando i metodi che sono propri di
un ’Istituzione, io credo che i vertici dell ’U.S.L. debbano
andare a casa.
Io penso che una Dirigenza Sanitaria non possa usare i
metodi non rispettosi delle Isti tuzioni che sono stati usati
nella chiusura, come posso dire, così repentina, senza il
dovuto preavviso, come è accaduto qualche giorno fa.
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Abbiamo tutti i l bisogno di capire quali ragioni stanno alla
base di questo piano. Ragioni non solo politiche, per questo
siamo dalla parte dei cittadini e dell ’Amministrazione tutta
nella richiesta di un rinnovato confronto, nella richiesta
della riapertura di un Tavolo di trattativa in un ’ottica di
ottenimento di una mediazione che sia condivisa. E siamo
assolutamente convinti per la complessità della materia, per
l ’incidenza che questo ha su tutta la popolazione, non solo
su quella di Comacchio ma anche su quella del Delta, che
non si possa più fare a meno di un supporto tecnico e che a
questo punto possa essere anche fornito dalla Consulta, da
chi della Consulta la Commissione Sanitaria vorrà indicare.
Chiedo quindi, chiediamo al Sindaco di farsi, in un certo
senso ironicamente, Capofila in questo caso di questo
territorio per trovare il modo per dare un senso non solo a
una struttura sanitaria che ora non ha senso e che è svuotata
di tutti i contenuti, ma anche per la salvaguardia dei servizi
sanitari dell ’intero territorio, dell ’intero Delta. In questi
termini il PD darà il suo contributo.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere Felletti. Prego Consigliere Righetti .
ALBERTO RIGHETTI – Consigliere Movimento 5 Stelle:
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Buonasera. Io vi voglio leggere un articolo che è uscito il 29
ottobre del 2011 su Il Sole 24 ore. Si intitola: A Ferrara un
ospedale nella palude. “Per misurare gli errori della Sanità
Emiliana è a Ferrara che si deve venire. Non nel cuore della
città rinascimentale ma a Cona, una depressione che i
ferraresi chiamano Valle della Morte. Qui nel 1992 i l
Consiglio Comunale decide di costruire un nuovo ospedale a
supporto del Sant ’Anna. Costo previsto 100 miliardi di li re.
La Valle della Morte sorge ad una dozzina di chilometri da
Ferrara, in una zona acquitrinosa che costringe gli architetti
a progettare una struttura orizzontale di vecchia concezione,
sostenuta da pali in cemento.
Per eliminare l ’accumulo di acqua i tecnici sono obbligati a
installare delle idrovore, dovrebbe essere un campanello
d ’allarme, invece nel 2000 l ’allora e attuale Presidente della
Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, accoglie la richiesta
del Sindaco di Ferrara di smantellare i l Sant ’Anna per
trasformare Cona in una cittadella della salute da 900 posti
letto, 18 sale operatorie e annessa Facoltà di Medicina.
A condividere la scelta di Errani è l ’Assessore Regionale alla
Sanità, Giovanni Bissoni, sbarcato in Giunta nel ’96, durante
la presidenza Bersani.
Vengono messi sul piatto 142 milioni, che si sommano ai 120
spesi fino a quel momento.
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Passano altri sei anni prima che l ’appalto in project
financing se lo aggiudichi il Consorzio Cooperative
Costruzioni di Bologna, già vincitore della gara per la
costruzione della prima trance.
I lavori cominciano nel dicembre 2006.
17 le inaugurazioni annunciate.
La consegna, prevista entro il febbraio 2009, s litta al 2010,
poi al 2011.
La Magistratura intanto valuta ipotesi di reato e i costi
lievitano: 25 milioni per le strade, altrettanti per riattivare
la linea a scartamento ridotto Ferrara–Codigoro.
Il Consigliere Comunale Valentino Tavolazzi grida allo
scandalo: “Ci vorranno 30 minuti per raggiungere il nuovo
ospedale in ambulanza, tempi che per un infarto o un ictus
potrebbero risultare fatali – aggiunge. Le aree su cui sorge il
Sant ’Anna saranno oggetto di una grande speculazione
immobiliare – e conclude – Ci sono voluti quasi vent ’anni
per realizzare un ospedale da 250.000 metri quadrati in una
palude. L ’ospedale dell ’Angelo di Mestre, metà della
superficie, è s tato costruito in 4 anni ed è costato il 50% in
meno” .
Questo era Il Sole 24 Ore.
Io su Cona e i suoi appalti non mi pronuncio. Vogliono
querelare i l Sindaco, lasciamo che querelino solo lui.
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Mi unisco quindi ai ringraziamenti che hanno fatto tutti
quanti, perché oggi si è vista una cittadina molto unita, ed
esser con voi lì in mezzo è stato per me un onore, davvero.
Voglio solo commentare una cosa che mi ha fatto un po ’
sorridere. Si dice che quando hanno chiuso il Pronto
Soccorso sia stata spostata l ’ambulanza per motivi di ordine
pubblico, ma per me il pericolo per l ’ordine pubblico deriva
da atti come quello che abbiamo subìto, non certo da gente
pacifica che cerca di difendere il proprio diritto alla salute.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere. Prego Assessore Provasi.
SERGIO PROVASI – Assessore:
Buonasera a tutti. Anch ’io vorrei ringraziare tutti quelli che
hanno partecipato alla manifestazione di oggi .
Prendo la parola solo per dire che nei tanti interventi
abbiamo avuto un filo conduttore che riguarda le deleghe
che rappresento, ovvero quelle del Turismo e delle Attività
Produttive.
Noi tra l ’altro recentemente siamo andati a una fiera
internazionale per vedere di promuovere il nostro brand
turistico e ovviamente abbiamo intercettato una grande
quantità, per fortuna, di persone – visto che la fiera era
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destinata all ’utente finale – che hanno chiesto la maggior
parte dove fosse collocato Comacchio – perché non ci
conoscevano come collocazione geografica – e soprattutto
quali fossero i servizi di cui ha disposizione un turista
quando dalla Germania – bontà sua – con sette o otto ore di
macchina arriva fino da noi .
Allora, tenuto presente che hanno capito subito dove
eravamo collocati – è bastato dirgli che eravamo tra Ferrara,
Ravenna e Venezia – diciamo che ho avuto un po ’ di
difficoltà a capire che ci sono tra i migliori villaggi turistici,
campeggi di tutta Italia, ma che per un qualsiasi intervento
che potrebbe essere necessario, occorre fare una sessantina
di chilometri. E questa cosa io ero in dubbio con qualcuno se
dirgliela o non dirgliela, perché di fatto noi siamo andati lì
per vendere i l prodotto che ci caratterizza.
Allora, al di là del fatto che su questo territorio potrebbe
esserci la probabilità, la possibilità che intervengano degli
investimenti per i prossimi anni, a parte il fatto che le
strutture che insistono nel nostro territorio hanno
dimostrato a tutta Italia e a tutta Europa di saper fare bene
il loro mestiere, a parte il fatto che siamo comunque,
nonostante questo, in cima alle classifiche di
disoccupazione, insomma a parte alcune cose positive e
alcune negative, io non posso capire in che maniera nella
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mia persona e in quella di chi mi ha ovviamente
accompagnato, sia serio andarsi a proporre come un
territorio con tutti i servizi all ’avanguardia. Noi abbiamo la
possibilità di farlo solo se rimettiamo in discussione per
esempio uno dei servizi fondamentali rivolti al la comunità,
che è quello del diritto alla salute.
Siccome, come ricordava qualcuno giustamente, il nostro
target sono:
a) le famiglie e le famiglie con bambini ,
b) le persone un po ’ in là con l ’età – perché a nessuno
sfugge, e a volte qualcuno ci prende anche un po ’ in giro, che
il nostro terri torio è particolarmente adatto e frequentato
alle persone della terza età. E qualcuno ci ricordava, là non
qui, che la giovinezza corre in fretta e invece la vecchiaia
non finisce mai. Ebbene, per noi questa è comunque
un ’opportunità perché ci sono alcune decine di milioni di
persone con buona propensione alla spesa pronte a venire
sul nostro territorio. A queste persone in che maniera gli
comunichiamo che l ’unica cosa che c ’è, è già pronta e sulla
quale son stati investiti decine di milioni di euro, viene
smantellata perché qualcuno decide che non serve. Chi è che
glielo spiega? Io mi vergogno. Non ce la faccio e soprattutto
vorrei che, visto che parliamo spesso di incapacità
amministrativa, qualcuno rispondesse ad una domanda
35
fondamentale: perché? Cioè, non è una domanda difficile .
Perché? Perché a Comacchio? Forse perché c ’abbiamo una
comoda autostrada che arriva fino da noi, forse perché l ’alta
velocità è appena arrivata fino sul Canale di Porto
Garibaldi? Cioè noi abbiamo una mancanza storica di
infrastrutturazione ed oggi ci viene tolto anche quello che
serve in primis ai nostri cittadini, in secundis a quelli che in
qualche modo, con grande fatica, i nostri operatori riescono
a portare sul nostro terri torio.
E guardate che non è poi così facile, scontato, che della
gente si faccia dieci, dodici, quattordici ore di macchina per
arrivare a Lido degli Scacchi o a Lido di Spina. È una cosa
difficile ed è molto più difficile che portarli da altre parti.
Allora questa preoccupazione, tra le altre cose, è anche di
tutto quello che ci sta attorno, perché tutto quello che ci sta
attorno è una lunga filiera di persone che lavorano per
queste strutture, non ultima quella del settore immobiliare
che oggi è fermo, ma che potrebbe riprendersi nel caso in cui
ci fosse la capacità o comunque delle condizioni che
evidentemente rimettano in gioco il nostro straordinario, dal
punto di vista numerico, patrimonio immobiliare.
La voglio fare corta e dico solo una cosa: se qui qualcuno,
discutendo, ha chiesto a qualcun altro di andare a casa
perché non sa fare il suo mestiere probabilmente, diciamo, ci
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può anche stare, quello che mi piace constatare di oggi è che
tutti siamo d ’accordo a dire che fuori di qui, chi prende
decisioni fondamentali per tutta una Regione, sicuramente
non sa fare il suo mestiere.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Assessore Provasi. Qualcun altro vuole intervenire?
Prego Sindaco.
MARCO FABBRI – Sindaco:
Sì, dunque, io darei lettura della proposta di delibera che
abbiamo concordato insieme a tutti i Capigruppo nei giorni
scorsi, così come emendata oggi su proposta del Consigliere
Michetti, del Consigliere Di Munno, del Consigliere Roberto
Bellini e del Consigliere Francesca Felletti .
Credo che le immagini che stanno passando – e anch ’io
ringrazio naturalmente per la disponibilità immediata che ci
è stata data per fornire queste diapositive di questa giornata
- siano più eloquenti di mille parole, quindi un grazie
davvero per i l prodotto che ci è stato fornito.
Io a questo punto leggo la delibera così come è stata
emendata.
“Oggetto: Sospensione attività punto di Primo Intervento
nella struttura sanitaria San Camillo di Comacchio.
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Riorganizzazione socio-sanitaria della struttura ospedaliera
San Camillo di Comacchio – Linee di indirizzo”:
Visto l ’atteggiamento della nuova Dirigenza A.S.L.,
privo di rispetto nei confronti della cittadinanza di
Comacchio e delle sue Rappresentanze Isti tuzionali,
constatato nella sospensione senza preavviso del pubblico
servizio di Primo Soccorso presso la struttura ospedaliera di
Comacchio, causando di fatto una interruzione di pubblico
servizio;
Visto il prospetto sintetico dei costi e della
produttività dei singoli Presidi Ospedalieri non
soddisfacente poiché non consente la comparazione con la
proposta fatta dalla Commissione Speciale Sanità di
Comacchio alla Dirigenza A.U.S.L.;
Considerato che la decisione da parte dell ’A.U.S.L. di
ridurre ulteriormente il numero dei posti letto del Presidio
Ospedaliero integrato Ospedale San Camillo-Ospedale del
Delta potrebbe aver condizionato la decisione di
Manutencoop di chiudere lo stabilimento della Servizi
Ospedalieri di Porto Garibaldi;
Considerata la peculiarità turistica del nostro
territorio, che presenta un aumento della popolazione
residente nei mesi della stagione estiva con circa 5 milioni di
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presenze l ’anno e la necessità da parte dei turisti stessi di
poter fruire dei servizi sanitari e non ultima la possibilità
degli stessi turisti di fruire di una struttura ospedaliera
facilmente raggiungibile, nonché di ripristinare i servizi
essenziali come quelli legati alla pediatria H24 e
all ’emodinamica presso l ’ospedale del Delta;
Ritenuto, su conforme parere espresso dalla
competente Commissione Consiliare nella seduta del 15
gennaio scorso e dalla Conferenza dei Capigruppo riunitasi
nella medesima data, di adottare le linee di indirizzo
riportate nel dispositivo della presente deliberazione in
merito alla sospensione delle attività del punto di primo
intervento nella struttura sanitaria San Camillo di
Comacchio e dalla riorganizzazione Socio – Sanitaria della
struttura ospedaliera San Camillo
delibera
− di approvare le seguenti linee di indirizzo in merito alla
sospensione dell ’attività del punto di Primo Intervento
nella struttura sanitaria San Camillo di Comacchio e alla
riorganizzazione socio–sanitaria della struttura
ospedaliera San Camillo di Comacchio;
di chiedere:
1) alla Dirigenza A.S.L. e alla Presidenza della
Commissione Socio–Sanitaria Terri toriale di
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sospendere l ’attuazione del Piano Strategico di
riorganizzazione per quanto riguarda la
qualificazione e la sostenibili tà della Sanità Ferrarese
per il triennio 2013-2016, almeno nella parte che
concerne il Presidio Ospedaliero Integrato Ospedale
San Camillo – Ospedale del Delta;
2) [di chiedere] alla Dirigenza A.S.L. e alla Presidenza
della Commissione Socio–Sanitaria Territoriale
l ’apertura di un Tavolo Tecnico Politico per
analizzare approfonditamente i punti proposti dalla
Commissione Speciale Sanità del Comune di
Comacchio alla presenza anche di uno o più tecnici
individuati dal Comune di Comacchio.”
Questa è la proposta.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Sindaco. Qualcuno vuol fare dichiarazioni di voto?
Prego Consigliere Di Munno.
ANTONIO DI MUNNO – Consigliere P.D.L. – IL FARO:
Sì, voglio solo aggiungere due parole, colgo spunto dal
simpatico amico Righetti i l quale mi dice “della denuncia si
arrangia il Sindaco” , sì, mi va bene la battuta, però la
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minaccia di denuncia del Direttore Generale Saltari al
Sindaco è gravissima, è di una gravità estrema, perché così
lui sta denunciando una popolazione che sta protestando in
base alle sue scelte e al suo modus operandi, e questa è
un ’ulteriore testimonianza che se ci fosse buona politica
questo signore andrebbe mandato a casa a calci in culo, ok?
Per cui credo che era scontata la nostra adesione a questa
delibera frutto di un ragionamento lungo, che si è protratto
da diversi giorni con tutte le forze politiche presenti e non
presenti a questo consesso, ma dopo i fatti che si stanno
susseguendo ora dopo ora, con anche le nuove affermazioni ,
appunto, in questo proposito di denuncia del signor Saltari,
in nome e per conto delle forze che rappresento, il nostro sì
è convinto alla delibera. Grazie.
ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente
Grazie Consigliere Di Munno. Ci sono altre dichiarazioni di
voto?
La votiamo.
.. .
Ringrazio tutti i Consiglieri anche di minoranza che erano
presenti oggi dei Comuni vicini, ringrazio la partecipazione
della popolazione.