Post on 30-Dec-2015
description
1
RAMAZZINI FOUNDATION
2004
25 settembre 2004
Incontro pubblico su: “Non bruciamo il futuro”
25 settembre 2004
Incontro pubblico su: “Non bruciamo il futuro”
GLI IMPIANTI DI INCENERIMENTODEI RIFIUTI: I POTENZIALI
RISCHI PER LA SALUTE
GLI IMPIANTI DI INCENERIMENTODEI RIFIUTI: I POTENZIALI
RISCHI PER LA SALUTE
Morando Soffritti
Fondazione Europea di Oncologia eScienze Ambientali “B. Ramazzini”
Bologna
Morando Soffritti
Fondazione Europea di Oncologia eScienze Ambientali “B. Ramazzini”
Bologna
3
I RIFIUTI: DEFINIZIONE
Per rifiuti si intende tutto ciò che desideriamo allontanare dal nostro contatto, dall’olfatto, dalla vista; sia che si tratti di microrganismi, roditori, altri animali, cose, ecc.
Tabella 1. Gli impianti di incenerimento dei rifiuti: i potenziali rischi per la salute
CRC/FR ‘04
4
LA PRODUZIONE NEL 2001 NEGLI USAa
1. La produzione globale: 17,3 mld t
attività agricole e agro-industriali (9,2 mld t) 51%
attività industriali ed estrattive (7,6 mld t) 40%
attività commerciali e di servizio (305 mil t) 5%
abitazioni (domestici) (229 mil t) 4%
Tabella 2. I rifiuti: dati sulla dimensione
a Rapporto Rifiuti Solidi EPA, 2001
(I Parte)
CRC/FR ‘04
2. Più del 56% di tutti i rifiuti finiscono in discarica
5
LA PRODUZIONE DI RSU NEL 2001 NEGLI USAa
3. Gli americani nel 2001 hanno prodotto più di 229 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani (RSU) Ogni cittadino produce circa 730 Kg di rifiuti/anno,
corrispondenti a 2 Kg di rifiuti/die
Tabella 2. I rifiuti: dati sulla dimensione
a Rapporto Rifiuti Solidi EPA, 2001
(II Parte)
CRC/FR ‘04
6
Fig. 1. Andamento della produzione di RSU in USAa
a Rapporto Rifiuti Solidi EPA, 2001CRC/FR ‘04
7
LA PRODUZIONE DI RSU NEL 2000 IN EUROPAa
Tabella 2. I rifiuti: dati sulla dimensione
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
(III Parte)
CRC/FR ‘04
Produzione globale: oltre 198 milioni di tonnellate
8CRC/FR ‘04
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
Tabella 2. I rifiuti: dati sulla dimensione
LA PRODUZIONE DI RIFIUTI NEL 2001 IN ITALIAa
1. La produzione globale: 120 mil t
rifiuti speciali: 90,8 mil t, di cui- rifiuti industriali ed agricoli: 59 mil t- rifiuti inerti: 31,8 mil t
rifiuti solidi urbani: 29,2 mil t
(III Parte)
9CRC/FR ‘04
Fig. 2. Andamento della produzione di RSU in Italia dal 1995-2002a
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
10
Il 68% dei rifiuti solidi urbani e l’82% di quelli industriali finiscono in discariche
In discariche
Negli impianti di compostaggio
Attraverso termodistruzione- Inceneritori- Termovalorizzatori
Tabella 3. Metodi di smaltimento dei rifiuti in Italia
(I Parte)
CRC/FR ‘04
11
CRC/FR ‘04
termovalorizzatori
compost da secco
Fig. 3. Ripartizione di smaltimento dei RSU in Italia (29 mil t) nel 2002a
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
12
LO SMALTIMENTO IN DISCARICA
Bassi costi di gestione
Nessuna manutenzione
Progettazione facile
Vantaggi Svantaggi
Difficili aree da ubicare
Alto rischio di inquinamento delle falde
Nessuna forma di riciclo e produzione di energia
CRC/FR ‘04
Tabella 3. Metodi di smaltimento dei rifiuti in Italia
(II Parte)
13
Preselezione dei rifiuti solidi in cui si separano i rifiuti organici
Triturazione per facilitarne e accelerarne la decomposizione
Decomposizione delle frazioni organiche da parte di microrganismi aerobici
Disposti sul terreno in cumuli o ridotti in humus
Dopo circa tre settimane il prodotto è pronto per essere mescolato con particolari additivi, confezionato e venduto
CRC/FR ‘04
LO SMALTIMENTO IN IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
Tabella 3. Metodi di smaltimento dei rifiuti in Italia
(III Parte)
14
Inceneritori: impianti utilizzati per la termodistruzione dei rifiuti tramite combustione
Termovalorizzatori: impianti utilizzati per la produzione di energia elettrica tramite la combustione dei rifiuti
CRC/FR ‘04
LO SMALTIMENTO PER TERMODISTRUZIONE
Tabella 3. Metodi di smaltimento dei rifiuti in Italia
(IV Parte)
15CRC/FR ‘04
Fig. 4. Andamento della quantità di RSU smaltiti in Italia per trattamento termico dal 1996 al 2002a
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
16
CRC/FR ‘04
Fig. 5. Modalità di smaltimento dei rifiuti speciali in Italia nel 2001a
a Rapporto Rifiuti APAT-ONR, 2003
Nel 2001 lo 0,9% dei rifiuti speciali (530 mila t) è finito nell’inceneritore
17
Tabella 4. Trattamento termico rifiuti solidi
• Rifiuti Solidi Urbani provenienti da:
COSA VIENE BRUCIATO
abitazioni (domestici)
locali diversi da abitazioni
pulizia delle strade
aree pubbliche
vegetali di varia origine
attività cimiteriali
(I Parte)
CRC/FR ‘04
18
• Rifiuti Speciali provenienti da:
COSA VIENE BRUCIATO
attività agricole e agro-industriali
attività edili
lavorazioni industriali ed artigianali
attività commerciali e di servizio
attività di smaltimento dei rifiuti (fanghi prodotti da trattamento di acque e abbattimento di fumi)
attività sanitarie
macchinari, apparecchiature e veicoli a motore
(II Parte)
Tabella 4. Trattamento termico rifiuti solidi
CRC/FR ‘04
19
N.V. = non valutato
CONCENTRAZIONE DI METALLI PESANTI NELLE FRAZIONI MERCEOLOGICHE DEI RIFIUTI RSU CONFERITI ALL’IMPIANTO DI INCENERIMENTO
Metalli (ppm) Frazione merceologica
Arsenico Berillio Cadmio Cromo totale
Cromo VI
Mercurio Piombo Nichel Zinco
Plastica - - - - - 1,00 2,90 - N.V.
Cellulosici - - - - - - 6,00 - N.V.
Materiale organico 2,00 - - 1,50 - - 12,00 - N.V.
Inerti 3,00 - 4,00 - - - 157,00 6,00 N.V.
Metalli - - 8,00 640,00 9,00 - 222,00 11,00 N.V.
Sottovaglio 9,00 1,00 18,00 150,00 3,00 3,00 168,00 2,00 N.V.
RSU 0,80 0,01 8,50 123,00 0,70 0,04 149,00 1,50 N.V.
CRC/FR ‘04
Tabella 4. Trattamento termico rifiuti solidi
(III Parte)
20
• Composti gassosi o volatili: - CO
- NOx
- Materiale particolato
- SOx
- COV
LE EMISSIONI AL CAMINO
• Metalli pesanti: - Arsenico - Stagno - Cromo - Piombo - Mercurio - Nickel
CRC/FR ‘04
Tabella 4. Trattamento termico dei rifiuti solidi
(IV Parte)
21
Tabella 4. Trattamento termico dei rifiuti solidi
a United Nations Environment Programme & EPA Dioxin and Furan Inventories. National and Regional Emissions of PCDD/PCDF, UNEP
% rispetto al totale delle emissioni
Metallo Emissioni dainceneritori (t/anno)
Antimonio 670 19,0Arsenico 310 3,0Cadmio 750 9,0Cromo 840 2,0Rame 1.580 4,0Piombo 2.370 20,7Manganese 8.260 21,0Mercurio 1.160 32,0Nickel 350 0,6Vanadio 1.150 1,0Zinco 5.900 4,0
CRC/FR ‘04
EMISSIONI ANNUALI, NEL MONDO, DI METALLI DA IMPIANTIDI INCENERIMENTO
(V Parte)
22
EMISSIONI IN ATMOSFERA MICROINQUINANTIORGANICI VOLATILIa
a United Nations Environment Programme & EPA Dioxin and Furan Inventories. National and Regional Emissions of PCDD/PCDF, UNEP
Quelli di maggiore tossicità, sono i cloroorganici tra cui i
PCDD (Polychorinated dibenzo-p-dioxins), ed i PCDF
(Polychorinated dibenzofurans)
Tali composti sono presenti in tracce nei rifiuti e non
sono completamente "distrutti"
Difficilmente eliminabili anche alle alte temperature
CRC/FR ‘04
Tabella 4. Trattamento termico dei rifiuti solidi
(VI Parte)
23
Tabella 5. Sorgenti di emissioni in atmosfera di diossine nei paesi
più industrializzati
a United Nations Environment Programme & EPA Dioxin and Furan Inventories. National and Regional Emissions of PCDD/PCDF, UNEP
Sorgente g/anno % rispetto al totale delle emissioni
Inceneritori di rifiuti 7.241 69,0
Produzione di inerti 804 8,0
Acciaierie e laminatoi 1.083 10,0
Centrali termoelettriche 57 1,0
Impianti di combustione industriali 204 2,0
Piccoli impianti di combustione 354 3,0
Trasporto stradale 67 1,0
Produzione di minerali 234 2,0
Altri 470 4,0
Totale 10.514 100,0
CRC/FR ‘04
24
Tabella 6. Stima dell’andamento delle emissioni di PCDD e PCDF (g/anno) dal 1990 al 2010a
a Unione Europea & EPA: Releases of Dioxins and Furans to Land and Water in Europe, Final Report, 1999
Sorgente 1990 1995 2000 2005 2010
Trattamento e smaltimento rifiuti276,0 391,0 195,0 61,3 20,5
Centrali elettriche pubbliche 23,4 26,6 17,3 15,4 14,5
Impianti di combustione nel terziario ed agricoltura
Combustione nell'industria 92,0 81,7 71,0 66,0 61,4
Processi produttivi 29,5 28,6 28,6 28,6 28,6
Trasporti stradali 6,4 5,1 2,8 0,4 0,0
18,523,6 26,4 23,9 19,7
CRC/FR ‘04
25
Tabella 7. Il trattamento termico dei rifiuti solidi
• Solide e polveri: circa il 30% di quanto viene
bruciato rimane sottoforma di ceneri
LE SCORIE
CRC/FR ‘04
(I Parte)
26
LA DIFFUSIONE DELLE SCORIE NELL’AMBIENTE
• Costituenti di materiali per l’edilizia
Cemento
Laterizi
Pavimentazioni di strade, marciapiedi, ecc.
CRC/FR ‘04
(II Parte)
Tabella 7. Il trattamento termico dei rifiuti solidi
27
L’ESEMPIO DEL CEMENTO ADDITIVATOCON IL 5% DI CENERI: LO SCENARIO ED I RISCHI
CRC/FR ‘04
28
Tabella 8. Cemento additivato con ceneri: lo scenario ed i rischi
Concentrazione (ppm) Metalli
Marna (farina)
Cemento senza ceneria
Cemento con cenerib
Arsenico 7,000 8,000 7,310
Berillio 0,500 0,400 0,290
Cadmio 0,600 1,000 1,310
Cromo totale 35,000 60,000 N.V.
Cromo VI <5,000 14,000 14,000
Mercurio 0,025 0,005 0,005
Piombo 52,000 85,000 302,240
Nichel 50,000 110,000 156,530
Zinco 115,000 150,000 206,180
a Dati rilevati b Dati calcolati N.V. = non valutato
CRC/FR ‘04
CONCENTRAZIONE DEI METALLI NEL CEMENTO PRODOTTOSENZA CENERI O CON CENERI (5%)
(I Parte)
29
Polineuropatie
Patologie cutanee (eczema, iperpigmentazione della cute ed ipercheratosi)
Irritazione cronica delle vie respiratorie (raucedine e tosse)
Rischio cancerogeno per il polmone (quando viene inalato), per il fegato (quando viene ingerito) e per la cute (in seguito al contatto cutaneo) (IARC, 1980; IARC, 1987)
Tabella 8. Cemento additivato con ceneri: lo scenario ed i rischi
Rischi per la salute da metalli pesanti: ARSENICO
In condizioni di esposizione cronica gli effetti sono rappresentati da:
CRC/FR ‘04
(II Parte)
30
Rischi per la salute da metalli pesanti: CADMIO
In condizione di esposizione cronica l’organo bersaglio è il rene
Una prolungata esposizione a cadmio, può provocare enfisema polmonare
Il cadmio ed i suoi composti sono stati valutati cancerogeni per l’uomo in quanto determinano un aumento di rischio di cancro del polmone (IARC, 1993)
CRC/FR ‘04
(III Parte)
Tabella 8. Cemento additivato con ceneri: lo scenario ed i rischi
31
E’ uno dei più conosciuti allergeni professionali
L’eczema da cemento è una malattia professionale comune fra i muratori
Il cromo (soprattutto esavalente) è un agente cancerogeno delle vie respiratorie (IARC 1990)
Rischi per la salute da metalli pesanti: CROMO
CRC/FR ‘04
(IV Parte)
Tabella 8. Cemento additivato con ceneri: lo scenario ed i rischi
32
L’esposizione cutanea può comportare un’irritazione localizzata ed in alcuni casi possono svilupparsi forme allergiche
Il mercurio costituisce infatti uno dei più comuni allergeni in pazienti con dermatite da contatto
Intossicazioni croniche possono manifestarsi anche in altri distretti anatomici
Gli effetti tossici possono interessare il cavo orale, il sistema nervoso ed i reni
Il metilmercurio è un possibile agente cancerogeno per l’uomo (IARC, 1993)
Rischi per la salute da metalli pesanti: MERCURIO
CRC/FR ‘04
(V Parte)
Tabella 8. Cemento additivato con ceneri: lo scenario ed i rischi
33
Tabella 9. Gli impianti di incenerimento dei rifiuti: i potenziali rischi per la salute
CONCLUSIONI
1. Il problema dello smaltimento dei rifiuti
è inaccettabile l’ipotesi di considerare i rifiuti come una risorsa
è necessario ridurne la produzione
è necessario intensificare la raccolta differenziata ed il riciclaggio
è necessario migliorare il monitoraggio dei vari sistemi di smaltimento
(I Parte)
CRC/FR ‘04
34
CONCLUSIONI
2. Il ruolo della ricerca
non dare mai per scontato che tutto sia sotto controllo
è necessario approfondire le conoscenze sull’impatto ambientale delle emissioni gassose e dei residui solidi
3. Il progetto di ricerca dell’Istituto Ramazzini
valutare gli effetti a lungo-termine, in particolare cancerogeni, del condensato delle emissioni gassose del camino di un inceneritore e di un termovalorizzatore, somministrando il composto attraverso varie vie, a gruppi di animali sperimentali
(II Parte)
CRC/FR ‘04
Tabella 9. Gli impianti di incenerimento dei rifiuti: i potenziali rischi per la salute
35Professor Cesare Maltoni
Fondatore del Centro (1930-2001)
36
37