Post on 15-Feb-2019
I.C. “G. Marconi” di Concorezzo
SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE
“ FALCONE e BORSELLINO” Anno scolastico 2015-2016
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA
“IL POSTO GIUSTO”
“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”
(Albert Einstein)
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MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DEL PROGETTO DIDATTICO
Il posto giusto” (autrice Beatrice Masini, illustrazioni Simona Mulazzani), racconta la storia di uno scoiattolo,
che dopo il lungo inverno, parte alla ricerca di un posto che ancora non conosce, ma di cui sente il bisogno. Lo
scoiattolo non si accontenta di un posto qualsiasi, vuole mettere insieme tutti i suoi sogni e i suoi desideri per
trovare il posto migliore del mondo. Lungo il suo viaggio chiede a picchio, tartaruga, cincia, talpa e civetta
quale sia il posto giusto e dal momento che non riesce a trovarlo lo costruirà. Sceglierà un “grande albero con radici profonde e rami larghi e lunghi” e ogni animale darà il proprio contributo per la costruzione di un posto
pieno di voci, a volte anche silenzioso, dove è bello stare con gli altri ma anche da soli, un luogo che accoglie i
bisogni di ciascuno e dove nessuno si sente mai solo, ognuno con le proprie esigenze e le proprie diversità.
Il Posto Giusto”, spiega il concetto di “casa” e la prima casa per ogni bambino è la sua mamma. Per questo la
paura più grande per i bambini è quella di essere abbandonati da lei. Poi arriva l’altra casa, la seconda, quella
con le stanze, il bagno, la cucina, gli angoli segreti, ma i bambini non possiedono tutte le parole giuste per dire
cos’è la casa, perché sono troppe e non sanno mai quale scegliere. La casa è uno spazio rubato al vuoto
inscatolato tra quattro pareti, un coperchio e un pavimento. Eppure è lì nella casa, che cominciano a
concretizzarsi i grandi bisogni: sentirsi al sicuro, e contare qualcosa per qualcuno. Ed è ancora all’interno di
quella scatola vuota, anzi piena di cose decisive che non si vedono, i sentimenti e i legami, che nasce lo stile di
vita del bambino, quel grumo di pensieri e azioni che egli userà per orientarsi nel mondo e che lo renderà
riconoscibile a tutti trovando le ragioni per mettersi in viaggio verso il prossimo imparando ad affrontare le
difficoltà e a stare insieme gli uni con gli altri. Il racconto si conclude con questa frase “In quell’altro posto eravamo soli, qui non siamo più soli”. Il posto giusto è dove si sta insieme è la compagnia che fa “il posto
giusto”.
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……..“Alla fine nel grande albero c’era tutto: nidi al riparo dal vento,
posti al buio e posti da luce, posti sotto e posti sopra.
Ci stavano tutti. E tutti ci stavano bene, come piaceva a ciascuno.
Era il posto giusto.”
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FINALITA’
“La scuola dell’Infanzia è la risposta al diritto dei bambini e delle bambine ad avere l’educazione e la cura in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionali presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti della Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e della competenza e li avvia alla cittadinanza (Nuovi Orientamenti-Indicazioni nazionali per il curriculo 2012). Nella scelta della programmazione e nell’organizzazione degli spazi, la scuola assume come criteri di riferimento la funzionalità educativa rispetto ai ritmi, ai tempi di sviluppo e di apprendimento dei bambini, favorendo attività secondo i campi d’esperienza rappresentati negli ambiti del fare e dell’agire del bambino, dove egli è protagonista attivo.”
“I bambini hanno l’esigenza di imparare quelle competenze motorie, cognitive, espressive e sociali che servono a renderli autonomi, a farli crescere sicuri di sé, fiduciosi, curiosi, ottimisti”
(Anna Oliverio Ferraris)
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I CAMPI D’ESPERIENZA
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OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI
BAMBINI DI 3 ANNI
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OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI
BAMBINI DI 4 ANNI
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OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI
BAMBINI DI 5 ANNI
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LA SCUOLA: CONTESTO DI RELAZIONE, CURA E APPRENDIMENTO
Il termine più usato per definire la Scuola dell’Infanzia è contesto che nella sua accezione etimologica di
intreccio, assume una particolare pregnanza: CONTESTO come luogo (non solo in senso fisico) dove si situano
i processi cognitivi implicati in un’attività e contesto come intreccio di relazioni sociali.
La scuola deve aspirare ad essere un luogo di cura a tutto tondo; una cura intesa come il prendersi cura del
bambino in ogni aspetto dell’essere persona, da quello affettivo a quello cognitivo, relazionale, comunicativo e
fisico.
Nella nostra idea di scuola il “prendersi cura assume” un altro significato ben più ampio che è il prendersi cura
dello star bene a scuola con se stessi in un contesto che, seppur plurale, non sottovaluta e non tralascia la
dimensione individuale.
Nella nostra pratica educativa abbiamo condiviso un’idea di scuola che dà importanza e significato ad alcune
scelte pedagogiche e di metodo:
L’attenzione a creare spazi accoglienti in cui trovano “collocazione” materiali e oggetti che invitano il
bambino a esplorare, toccare, assemblare, trasformare, creare….
L’organizzazione dei tempi del quotidiano con scelte mirate a vivere con serenità e distensione sia i
momenti di routine (saluto, ricongiungimento, pasto), i momenti dedicati al gioco e quelli dedicati all’attività
La diversificazione delle proposte didattiche all’interno di tipologie relazionali modificabili e ricorsivi quali:
il grande gruppo sezione, il gruppo omogeneo per età, il gruppo d’intersezione per i laboratori, il piccolo
gruppo inclusivo di Spazio Educativo
L’educare alla creatività come traguardo possibile e perseguibile da tutti attraverso modi e forme che
promuovano il pensiero creativo e originale lontano da stereotipi e strutture pre-costituite dall’adulto. A
questo scopo è fondamentale “predisporre contesti pensati e adeguati affinché i bambini possano coltivare
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e sentire riconosciuto il pensiero divergente inteso come atto creativo e generativo di molteplici soluzioni
e risposte” (Guilfort 1965).
Educare all’ascolto, educare alla comunicazione con l’altro all’interno di una relazione rispettosa e attenta a
cogliere i bisogni e a comprendere emozioni. La lettura ad alta voce di libri e albi illustrati è diventata un
rito a cui i bambini vengono accompagnati con lentezza fin da piccolissimi scegliendo con cura i testi più
adatti al livello di attenzione e alla maturazione affettiva e cognitiva di chi è in ascolto.
L’attività psicomotoria, secondo il Metodo Bernard Aucouturier, ritenuta un’esperienza irrinunciabile per i
bambini di 3-4-5 anni. E’ infatti consolidata e condivisa la scelta di proporre a tutti i bambini, con una
scansione temporale diversificata, l’attività psicomotoria come ambito privilegiato per favorire l’incontro,
lo scambio, la reciprocità.
Le scelte adottate, condivise e messe a sistema in questi anni presuppongono una collegialità non scontata che
riteniamo essere un valore centrale per una scuola dinamica, organizzata, in fase di ricerca continua. La
collegialità si realizza in fase di programmazione all’inizio dell’anno ed in itinere con momenti specifici di
collaborazione ed interscambio (riunioni di plesso e di team), sulla base di opportuni progetti laboratoriali
d’intersezione.
La programmazione educativa-didattica collegiale assicura il rispetto della libertà d’insegnamento. La
professionalità dei docenti si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la riflessione sulle osservazioni
delle dinamiche relazionali dei singoli bambini e dei gruppi.
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PROGETTO ACCOGLIENZA
L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia costituisce una tappa fondamentale di crescita, che vede il bambino, il più
delle volte alla sua prima esperienza in un contesto sociale diverso da quello familiare. Inserirsi in un nuovo
ambiente gli offre la possibilità di prendere coscienza delle sue abilità e stabilire molteplici relazioni con
adulti e coetanei.
FINALITA'
Affrontare e superare serenamente il distacco dalla famiglia
Acquisire fiducia nelle nuove figure di riferimento
Condividere emozioni
Favorire l’approccio alle prime regole comuni
Promuovere la cooperazione con gli altri attraverso la condivisione di un'esperienza
Favorire l'autonomia nella gestione della propria persona
OBIETTIVI
Incoraggiare un atteggiamento fiducioso verso la scuola
Mostrare interesse e curiosità nei confronti di chi è diverso da sé
Usare linguaggi diversi per comunicare
Riconoscersi nel gruppo di appartenenza
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TEMPI E MODALITA’
Nel periodo precedente all'inserimento (mese di Giugno) viene convocata un’assemblea con i genitori dei
bambini nuovi iscritti per illustrare l’organizzazione della scuola ed il progetto accoglienza.
I bambini verranno inseriti nella sezione di appartenenza a piccoli gruppi, in giorni diversi, in base al
calendario concordato con i genitori durante la suddetta assemblea.
Nel mese di Settembre sono previsti dei colloqui con le famiglie durante i quali viene compilata una scheda di
presentazione del bambino.
Tutti gli alunni nelle prime due settimane di scuola, frequenteranno solo il turno antimeridiano. Le insegnanti
saranno quindi in compresenza per consentire un’accoglienza più individualizzata e il più possibile rassicurante.
Indicativamente il periodo dell’inserimento ha la durata di circa un mese. Il consiglio che in genere diamo ai
genitori (compatibilmente con le esigenze lavorative) è quello di inserire gradualmente i vari momenti:
Mattino (9.30/12.00)
Introduzione del pranzo (9.00/13.30)
Attività del pomeriggio
Pre-scuola (8.00/8.30)
Post-scuola (16.00/18.00)
L’accoglienza e l’inserimento dei bambini e delle bambine di tre anni non si esauriscono in un limitato periodo
di tempo, ma proseguono gradualmente per l’intero anno scolastico con modalità diverse nel rispetto delle
esigenze di ognuno.
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PROPOSTE DIDATTICHE E STRUMENTI
Giochi strutturati individuali e di gruppo.
Canzoni, rime e filastrocche.
Racconti (libri e albi illustrati).
Drammatizzazioni.
Conversazioni libere e guidate e attività di brainstorming.
Ricostruire, discutere, fissare, mediante l’analisi la realtà circostante.
Giochi psicomotori con materiali specifici (cubotti, teli, cerchi, corde…).
Danze.
Ascolto e riproduzione di suoni e rumori (Cd e strumenti musicali).
Attività di problem-solving.
Travasi, esperimenti, miscugli, impasti (imbuti, contenitori di varie misure, tubi flessibili, colini…).
Manipolazione (semi, granaglie, farine, creta).
Rappresentazioni grafiche individuali o di gruppo (tempere, rulli, spugne, pennelli, acquerelli, pastelli a cera,
matite…).
Esplorazioni senso-percettive con materiale di recupero naturale e non (tappi, bottiglie, bottoni, fili, gusci,
legni, sassi, conchiglie…).
Esplorazioni senso-percettive con materiale cartaceo (carte e cartoni di vari spessori e tipologie, riviste,
giornali..).
Uscite didattiche.
Momenti di festa comuni.
Attività con esperti esterni.
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DOCUMENTAZIONE
La documentazione del percorso didattico aiuta il bambino ad assumere la consapevolezza del suo vissuto
verso la costruzione di una “memoria personale” che gli consenta di ritrovare e ripercorrere le esperienze
compiute in ambito scolastico. Le modalità operative attuate al fine di documentare le attività svolte sono le
seguenti:
Materiale fotografico
Raccolta degli elaborati prodotti dei bambini
La verbalizzazione dei vissuti
METODOLOGIA
La metodologia attuata differenza due piani distinti, uno relativo alla formazione del contesto relazionale e
uno relativo alle modalità attuate nella conduzione del progetto:
FORMAZIONE DEI GRUPPI
Le attività saranno condotte prevalentemente in
sezione ma, compatibilmente con le risorse, gli spazi e
tempi, saranno anche attuati momenti di attività per
età omogenea.
Verranno attivati laboratori di piccolo gruppo a
sezioni aperte e laboratori progettati su bisogni
specifici dei bambini diversamente abili e di bambini
con un percorso evolutivo particolare.
METODOLOGIA DIDATTICA
Nella progettazione didattica che si articola in percorsi
duttili, flessibili e ripercorribili, si privilegiano:
Situazioni motivanti che suscitano curiosità, e
interesse (vissuti, drammatizzazioni …)
La narrazione e il racconto come contenitori
affettivi dei processi di scoperta
La ricerca e l’esplorazione nell’approccio alla
conoscenza
Un contesto dinamico in cui lo stile dell’adulto sia
sempre più empatico e attento a rendere il ruolo
del bambino attivo
Un contesto adeguato che consenta ai bambini di
individuare, gestire e modulare le proprie emozioni
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LABORATORI ESPRESSIVI A CLASSI APERTE
La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” attua da alcuni anni la metodologia della didattica laboratoriale
a sezioni aperte. L’organizzazione ha la caratteristica di essere corrispondente ai bisogni dei bambini e
realizzata in modo circolare (il conduttore e il gruppo rimangono fissi e ruotano negli spazi/laboratorio). I
laboratori proposti privilegiano il processo di scoperta /conoscenza attraverso il piacere del fare, del creare
lontano da stereotipi per sviluppare un pensiero unico ed originale. Ogni gruppo sarà composto da 12/13
bambini appartenenti a diverse sezioni con la conduzione di un docente, oppure un docente in compresenza con
l’educatore o l’insegnante di sostegno se nel gruppo è presente un bambino diversamente abile. In questo caso
la composizione del gruppo e il numero dei bambini presenti viene personalizzato e modulato dopo attenta
valutazione dei bisogni specifici.
All’esterno delle sezioni sono stati allestiti alcuni spazi utilizzati sia per i laboratori a sezioni aperte sia per i
laboratori di Spazio Educativo:
SPAZIO MUNARI: I bambini trovano una serie di materiali di recupero suddivisi per tipo e contenuti in
scatole trasparenti. Tale spazio viene anche utilizzato dalle varie Sezioni per attuare progetti particolari e
per svolgere l’attività di alternativa all’IRC
SPAZIO SCOIATTOLI: (sezione rossa) diventa spazio pittura o spazio laboratorio per piccoli gruppi.
Molti materiali ludici e didattici di cui è dotato hanno la particolarità di essere poco conosciuti (perché non
presenti nelle sezioni) e quindi curiosi ed invitanti per il bambino che ha la possibilità di vivere momenti
pluri-settimanali di laboratorio in piccolo gruppo (5/6 bambini) sviluppando le capacità esplorative, tattili e
sensoriali in genere e potenziando quelle di natura linguistica e logico-concettuale.
AULA DI PSICOMOTRICITA’: allestita con materiale specifico e adeguatamente strutturato
ORTO: adiacente al giardino in uno spazio delimitato da una recinzione è stato realizzato l’orto
strutturato con 7 aiuole, una casetta per gli attrezzi, lo spazio per il compostaggio
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STRUTTURAZIONE DEI LABORATORI A CLASSI APERTE
In considerazione del numero delle sezioni, della loro tipologia e degli orari assegnati per l’insegnamento
dell’IRC, quest’anno la struttura dei laboratori sarà la seguente:
Martedì: SEZIONE VOLPI, FENICOTTERI e DELFINI
Giovedì: SEZIONE ANATROCCOLI e RANOCCHI
I laboratori inizieranno nel mese di Novembre e si concluderanno nel mese di Aprile.
In considerazione della verifica finale di Giugno 2015 che metteva in evidenza quanto era ridotto il tempo
dedicato ad ogni laboratorio per far vivere pienamente l’esperienza ai bambini, per quest’anno si propone una
diversa organizzazione che consente ai docenti di scegliere 3 percorsi per il proprio gruppo della durata di
circa 6/7 incontri. Su un ventaglio di alcune proposte laboratoriali ogni docente ne ha individuato tre in base
all’età dei bambini, ai bisogni (soprattutto dei bambini dva inseriti nel gruppo) e alle preferenze dei
conduttori.
LE PROPOSTE SONO:
CREATIVITA’
MUNARI
ORTO PITTURA MANIPOLAZIONE
CARTA-CARTONE CORPO E
MOVIMENTO
CUCINA
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PROGETTO DI “OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE”-
Di grande significato il progetto approvato in Collegio Docenti (Giugno 2015) per “l’ottimizzazione delle
risorse” che fissa come obiettivi perseguibili:
1. La condivisione delle competenze specifiche dei docenti per farle diventare risorsa spendibile all’interno
del plesso, nella formazione e nella gestione dei laboratori e progetti inclusivi
2. La pianificazione, in modo condiviso nel team e nel consiglio di classe, dell’organizzazione delle ore
disponibili: sostegni, educatori, compresenze, alternativa IRC, (monte ore disponibile, monte ore necessità
effettive e conseguente strutturazione oraria), intendendo per compresenze tutti i momenti di cogestione
della classe alla presenza di docente di disciplina e docente sostegno e/o educatore
PROGETTO “SPAZIO EDUCATIVO”
Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato il progetto “Spazio Educativo”. L’aula rossa è stata attrezzata
come spazio utile e fruibile per attività in piccolo gruppo mirate all’inclusione di bambini con diversità
psichiche, fisiche, sensoriali. Le risorse presenti nel plesso (insegnati di sostegno, educatori AES),
collaborano e progettano percorsi valutando sia i bisogni dei bambini DVA, sia quelli che presentano
un’evoluzione più lenta o con particolari bisogni educativi che necessitano di strategie educative e didattiche
particolari.
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LO SPAZIO
L’aula rossa è stata attrezzata come spazio utile e fruibile per attività in piccolo gruppo mirate all’inclusione
di bambini con disabilità psichiche, fisiche e sensoriali.
A tal fine il suddetto spazio è stato attrezzato in questo modo:
Angolo morbido con materasso angolare
Libreria torre su rotelle per attività di lettura guidata e tasche per lettura spontanea
Lavagna magnetica con calamite, lavagna luminosa da tavolo, lavagna di sabbia
Materiali atipici per la manipolazione
Materiali per infilare, costruire, impilare…
Materiali specifici per la coloritura (caratterizzati da prensione ed impugnatura per le disabilità motorie)
Incastri e puzzle tattili e sonori
Mobile per attività individuali ed in piccolo gruppo suddiviso in: area motricità fine; area grosso-motoria;
area sensoriale; area espressiva; area emozionale e linguistica; area logica e cognitiva
Attività di ispirazione montessoriana preparate e predisposte dai docenti
Casetta con arredi e personaggi
Bagno adiacente
Tavoli e sedie
Pannello di legno posizionato sulla lunga parete per le attività di pittura
Carrello/tavolozza dei colori
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PROGETTO RACCORDO INFANZIA/PRIMARIA
Per i bambini di 5 anni viene attuato il progetto di raccordo infanzia/primaria. Tale progetto ha la finalità di
favorire nei bambini la conoscenza della scuola primaria (tempi, spazi, modalità). Le visite alla scuola primaria
sono tre e si svolgono ad avvenuta pubblicazione del Plesso di assegnazione:
Febbraio/Marzo per l’iscrizione simbolica dei bambini al plesso
Aprile/Marzo per conoscere gli spazi e svolgere attività didattica con i bambini iscritti nelle classi prime
PROGETTO PRE-REQUISITI
Il progetto inerente l’acquisizione delle competenze e dei pre-requisiti per la scuola Primaria si pone le
seguenti finalità:
1. Favorire l’approccio al codice scritto senza accelerare o forzare il processo di evoluzione.
La Scuola dell’Infanzia deve offrire un contesto favorevole, connotato dall’impulso alla scoperta e permeato
di giocosità
2. Favorire tempi sempre più lunghi di ascolto e attenzione in un contesto relazionale che favorisca
l’autonomia del bambino nell’uso degli strumenti didattici
Ogni team sceglie la metodologia (nella propria sezione o in contesti laboratoriali a sezioni aperte) e gli
strumenti (astuccio, quaderno, raccoglitore, porta listino).
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ATTIVITA’ PROPOSTE PER L’A.S. 2015/16
3 anni 4 anni 5 anni
Psicomotricità metodo Aucouturier
(Casc) Da Marzo a Maggio
Psicomotricità metodo Aucouturier (Casc)
Da Ottobre a Febbraio
Psicomotricità metodo Aucouturier (Esperto esterno + docente Grembo)
Da Novembre ad Aprile
Attività di raccordo con classi prime della scuola primaria
Letture in biblioteca
Laboratorio con esperto aule verdi: “Attività nell’orto”
Giornata Ambientale “mercato glocale”
Teatro Teatro Teatro
Evento iniziale intercultura
Tutte le uscite a piedi saranno effettuate in collaborazione ai vigili urbani/protezione civile e, se necessario,
verrà garantita anche la presenza di un collaboratore scolastico.
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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” è composta da 5 sezioni di cui:
Sezione L (eterogenea)
Sezione M (bambini di 3/5 anni)
Sezione N (bambini di 3/4 anni)
Sezione O (bambini di 4/5 anni)
Sezione P (bambini di 4/5 anni)
Sez. N° alunni/e Insegnanti di sezione Insegnanti di sostegno Educatori AES
L 24 Fontana Alessandra - Grembo Vincenza Gemma Montamagni,
Carolina Lissoni
Righi Alice
M 25 Stoppa Cinzia – Billé Raffaella
N 23 Beretta Francesca - Meani Ivana Gemma Montemagni,
Carolina Lissoni
Pezzimenti Alessia
0 24 Meroni Cristina - Brambilla Stefania Mattavelli Paola Barazzetta Lorena
P 25 Teruzzi Eugenia – Cassanmagnago
Miriam
Mattavelli Paola, Carolina
Lissoni
Barazzetta Lorena
L, M, N, O, P Tremolada Ivana (IRC)
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ORARIO DI FUNZIONAMENTO
L’orario di funzionamento è di 10 ore giornaliere: dalle h. 8.00 alle h. 18.00. Dalle h. 8.00 alle h. 8.30 i bambini
che frequentano il pre-scuola saranno accolti/e dalle insegnanti a rotazione. Nell’anno in corso per la presenza
di bambini DVA l’orario di servizio di alcuni docenti statali è stato modificato per garantire la compresenza al
fine di migliorare l’attenzione ai bisogni del singolo. Dalle h. 9.00 tutte le sezioni funzionano regolarmente.
Il post-scuola dalle h. 16.00 alle ore 18.00 è gestito da personale comunale. Il post-scuola prevede 3 uscite:
Ore 17.00
Ore 17.30
Ore 18.00
UTILIZZAZIONE DELLE COMPRESENZE
In tutte le sezioni le insegnanti adottano un orario giornaliero flessibile al fine di garantire la compresenza
delle insegnanti nei momenti importanti della giornata, quali l’attività didattica, i laboratori e il momento del
pranzo. La presenza del team dalle ore 10.30 per quattro giorni alla settimana permette di svolgere:
Attività didattica in sezione in un clima disteso e attento ai bisogni espressivi, con l’attivazione di
metodologie adeguate per le diverse fasce d’età (quasi tutte le sezioni sono eterogenee)
Attività laboratoriali (in intersezione) di tipo espressivo
Attività a piccolo gruppo in presenza di bambini/e con bisogni e attenzioni particolari
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Attività laboratoriali con esperti esterni a cui va sempre garantita la compresenza di un docente
Attività da svolgersi al di fuori del proprio plesso dove, per uno specifico progetto, una sola fascia d’età
deve recarsi altrove (teatro, mostre, biblioteca, “continuità” o “intercultura”…).
Nel periodo dell’inserimento la compresenza viene utilizzata prevalentemente nella propria sezione con
l’obiettivo primario della cura, dell’accoglienza, del consolidamento di riti che creano un clima relazionale
affettivo significante.
VERIFICA ATTIVITA’ DIDATTICA
Si dedica particolare attenzione alla verifica di sezione, suddivisa in due quadrimestri, che scaturisce in un
momento di confronto globale di plesso finalizzato a focalizzare positività e criticità del percorso educativo-
didattico.
Nella verifica si fa riferimento:
Alla qualità delle esperienze scolastiche
Al contesto organizzativo: - alla destinazione degli spazi;
- alla scelta dei tempi e dei materiali;
- al coordinamento delle attività di sezione/intersezione e di laboratorio
Alla qualità e validità dei progetti con esperti
Nei mesi di gennaio e maggio ai genitori viene proposto un incontro di sezione come momento di verifica
intermedia e finale di confronto sul percorso didattico.
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VALUTAZIONE INDIVIDUALE
Al termine di ogni anno scolastico, le insegnanti compilano per ogni bambino una scheda/profili dove sono
espresse le competenze raggiunte nei vari campi d’esperienza:
Il sé e l’altro
I discorsi e le parole
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Linguaggi, creatività, espressione
I colloqui individuali con la famiglia sono proposti in periodi diversi a seconda delle fasce d’età:
3 anni: a Gennaio
4 anni: a Febbraio
5 anni: a Giugno per la presentazione della scheda/profili.
Per casi particolari e per tutte le situazioni che necessitano di un confronto scuola/famiglia costante si
possono prevedere colloqui aggiuntivi.
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