POSTIMPRESSIONISMI: Cezanne, Van Gogh, …Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, Edimburgo, 1888...

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POSTIMPRESSIONISMI: Cezanne, Van Gogh, Gauguin e Seurat

Paul Gauguin,Vacche all'abbeveratoio,

Milano, Gam, 1885

Esordio impressionista

Paul Gauguin, Quattro donne bretoni, Monaco, Neue Pinakothek, 1886

1886 Bretagna, inizio cambio interessi e stile

1888 Pont – Aven

Superamento rappresentazione apparenze per realtà più intima→ rifiuto copia dal vero, esaltazione memoria e immaginazione

SINTETISMOContorni marcati

Linea sinuosa e decorativaColori piatti e non naturalistici

(Cfr smalti e vetrate medievali = cloisonnisme)Forme dure e semplificate

Fusione valori contenutistici e formali di varia provenienza

Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, Edimburgo, 1888

Paul Gauguin,Cristo giallo,Buffalo, 1889

1891 – 18931895 – 1903

Viaggi in Polinesia

Paul Gauguin, Donne di Tahiti, Parigi, Musée d'Orsay, 1891

Paul Gauguin, Da dove veniamo, dove siamo, dove andiamo, Boston, 1897

L'opera è stata dipinta dall'artista a Tahiti in un momento molto delicato della sua vita; era malato, aveva seri problemi al cuore ed era sifilitico, in lotta con le autorità locali ed

isolato sia fisicamente che artisticamente.È una riflessione sull'esistenza, un testamento spirituale e quindi una summa di tutte le

ricerche cromatiche e formali degli otto anni precedenti.

È concepita come il fregio di un tempio e, contemporaneamente, dà l'idea di un affresco (bordi rovinati in cui inserisce il titolo dell'opera la firma e la data).

Va letta da destra a sinistra come un ciclo vitale disposto ad arco: all'estrema destra è raffigurato un neonato, che già dal momento della nascita è lasciato nell'indifferenza di chi lo circonda; al centro un giovane sta cogliendo un frutto; all'estrema sinistra una vecchia raggomitolata su di sé (identica ad una mummia peruviana vista dal pittore in gioventù)

impaurita dall'incombere della morte e dalla vacuità di senso dell'esistenza.

Le due figure rosse sullo sfondo sono simbolo dei tormenti e delle domande che ognuno ha nel profondo dell'animo e che danno il titolo al quadro.

La statua della divinità polinesiana è forse il simbolo dell'inutilità della religione

Infine, uno strano uccello bianco con una lucertola tra le zampe rappresenta la vanità delle parole.