Post on 13-Aug-2020
1
Prot. 0000692 A/6
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Integrazioni e modifiche per l’A.S.2017/18
2
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
(modifiche e integrazioni)
Indice:
Atto di Indirizzo……………………………pag. 4
Le risorse dell’Istituto……………………...pag.12
Articolazione oraria e dati alunni
e classi ……………………………………….pag.13
Le risorse umane e professionali…………...pag. 16
Piano Nazionale Scuola Digitale…………...pag.18
Finalità e scelte organizzative e didattiche...pag. 19
Piano di miglioramento……………………..pag. 28
Fabbisogno di organico……………………..pag. 77
Dati generali dell’I.C. Borgetto-Partinico…pag. 81
Patto di corresponsabilità…………………..pag. 89
Il Curricolo. Obiettivi generali
del processo formativo…………………...pag.92
Piano di formazione/aggiornamento
del personale………………………………pag.111
Attività e progetti per l’Ampliamento
dell’Offerta formativa…………………….pag.113
PON 2014/2020 ………………………………pag.120
Piano Annuale per l’Inclusione………………pag.123
3
Il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA relativo all’Istituto
comprensivo Borgetto – Partinico, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla
legge del 13/07/2015, n.107, riguardante la “ Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti “.
Il seguente piano sulla base dell’Atto di indirizzo del Dirigente scolastico dell’istituto,
dott.ssa Rosalia Gioglio, prot. 6546/C n. 24 del 15/12/2015, è stato approvato dal
Collegio dei docenti nella seduta del 13/01/2016 e dal Commissario straordinario in
sostituzione del Consiglio d’istituto Partinico- Borgetto nella seduta del 14/01/2016
e sarà valido per il triennio 2016/2019.
E’ stato inviato all’Ufficio Scolastico regionale di Palermo per le verifiche di legge ed
è stato pubblicato nella sezione Scuola in Chiaro, Portale SIDI e nel sito web della
scuola.
Il piano ò stato aggiornato e integrato per l’anno scolastico 2016/17 e ha ricevuto
parere favorevole dal Collegio dei docenti in data 17/10/2016 e dal Consiglio
d’istituto per il nuovo istituto Borgetto- Partinico , in data 26/10/2016 con delibera
n.17.
Infine il piano con le opportune integrazioni che tengono conto dei decreti
attuativi 60/62/66 del 13/04/2017 della L.107 del 2015 e della nota esplicativa del 6
ottobre 2017, è stato approvato dal Collegio dei docenti in data 20/10/2017 e dal
Consiglio d’istituto in data 26/10/2017 con delibera n. 48.
4
ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE
DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2015/16, 2016-17 E
2017-18 (Prot n° 2652/FP del 23/10/2017)
Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano
triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18 ex art.1 comma 14,
legge .107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il comma n.14 dell’art.1 della L.107/15 recante la “riforma del sistema nazionale di istru-
zione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al
dirigente scolastico poteri di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
VISTA Legge 107/2015 art.1, comma 4 e comma 7,comma 12 e 13;
VISTO l’art. 25 del DLgs 165/01 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipen-
denze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del
successo formativo degli alunni, poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle ri-
sorse umane per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegna-
mento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per
l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e della
dirigenza;
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
VISTE le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo;
VISTA circolare n.27 del 2012 alunni BES e decreto attuativo L-107 n.66 del 13/04/2017,
- linee di indirizzo DSA nazionali e obiettivi regionali;
- linee di Indirizzo alunni stranieri
- Decreti attuativi n.60, 62, 66 del 13/04/2017 della L.107 del 2015
CONSIDERATO CHE .
- le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, mirano alla valorizzazione dell’autonomia
scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano
dell’offerta formativa triennale e che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli or-
gani di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
per il triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18
- gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti
con i soggetti istituzionali del territorio e ne valuta eventuali proposte ;
-il collegio dei docenti lo elabora;
-il consiglio di istituto lo approva.
-il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.
-per la realizzazione degli obiettivi, previsti nel piano, le istituzioni scolastiche possono avvalersi
di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione a decorrere
dall'anno scolastico 2016/17.
5
VALUTATE le priorità e le esigenze formative individuate a seguito della lettura delle risultanze
del RAV “ Rapporto di Autovalutazione”;
TENUTO CONTO del piano di miglioramento predisposto nel RAV per il triennio 2016/2019;
di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla
scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
DETERMINA
Ai sensi dell’art.3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art.1 comma 14 della legge 107/2015
il seguente
ATTO D’INDIRIZZO
al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei
processi educativi e didattici
per l’aggiornamento e la revisione per l’anno scolastico 2017/18 del PTOF, predisposto nel mese
di Settembre del 2015 approvato dal Consiglio d’Istituto, per il triennio. 2015-16, 2016-17 e
2017/18.
Tali linee di indirizzo saranno basilari per le attività della scuola. per le scelte di gestione e di am-
ministrazione e prevedono l’aggiornamento e la revisione per il seguente anno scolastico, relativi
alla realizzazione delle attività educative, didattiche e formative della scuola, in una logica di cont i-
nuità con le buone pratiche già sperimentate nei due anni precedenti al fine di effettuare il miglio-
ramento previsto dal PDM per le priorità evidenziate nei RAV degli anni 2015/16, 2016/17 e di
implementare gli obiettivi regionali previsti per l’anno scolastico 2017/18
:
OBIETTIVI REGIONALI
Ridurre il fenomeno della varianza fra le classi della medesima istituzione scolastica, negli esiti degli apprendimenti rilevati nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica
Ridurre il tasso di dispersione scolastica ( evasione, abbandono, bocciature e fre-quenza irregolare) per tutte le istituzioni
A tal fine l’azione del nostro istituto, secondo una coerenza tra POF, RAV e PDM di ogni
anno interessato, mirerà al ripristino e al miglioramento degli esiti, monitorerà i risultati a
distanza e attuerà progetti, attività ed iniziative previste per il triennio, nell’ottica di recu-
perare, consolidare e potenziare le competenze di base e prevenire il fenomeno della di-
spersione.
Punti centrali del nostro progetto, che ha come finalità quella di garantire il successo forma-
tivo e scolastico di tutti gli alunni saranno i seguenti:
ADEGUAMENTO DEL POF ANNUALE AL PIANO TRIENNALE DELL’ O.F.
(PTOF)
6
ACQUISIZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VA-
LUTAZIONE in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del Piano di mi-
glioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti nonché della valutazione
dell’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione;
SVILUPPO E POTENZIAMENTO DEL SISTEMA E DEL PROCEDIMENTO DI
VALUTAZIONE della nostra istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla
base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi e secondo i
criteri e le disposizioni previste dal DLV. N.62 del 13/04/2017 attuativo della L. 107/2015;
POTENZIAMENTO DELL’ INCLUSIONE E DELL’ INTEGRAZIONE La scuola
con le famiglie e le altre agenzie educative, individuerà le strategie più efficaci, gli appren-
dimenti più significativi ,punterà su un curriculo quanto più possibile integrato ma soprat-
tutto su una scuola inclusiva, aperta al dialogo, alla pluralità, all' integrazione ed alla com-
plessità; come previsto dal DLV. N. 66/2017 attuativo della legge 107 del 2015 che prevede
la costituzione dei gruppi GLIR e GLI per favorire la promozione dell’inclusività degli stu-
denti con disabilità.
PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEI PROGETTI PON, per la Programma-
zione 2014-2020, adesione all’azione 10 Lotta al disagio e alla prevenzione della dispersio-
ne, approvato e finanziato e ad altri progetti Pon presentati se verranno approvati;
POTENZIAMENTO RECUPERO E CONSOLIDAMENTO COMPETENZE DI
BASE per garantire il successo formativo e scolastico di tutti gli alunni e migliorare nelle
prove Invalsi
PREVENZIONE , RIDUZIONE E CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLA-
STICA
contrastare il fenomeno della dispersione scolastica , agendo in maniera preventiva con interventi
sia in ambito curricolare che extracurriculare e promuovendo attività educative nella scuola prima-
ria e secondaria di primo grado sui temi della legalità, della cittadinanza attiva, responsabile e con-
sapevole per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica. Il contrasto inteso come strumento per
contribuire alla lotta contro l'abbandono scolastico.
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE La scuola privilegerà percorsi di eccel-
lenza perchè nessuno dei talenti nascosti presenti negli alunni rimanga inutilizzato, indivi-
duando tutte le iniziative, le attività atte a garantire il potenziamento delle eccellenze
POTENZIAMENTO DELLA PRATICA E DELLA CULTURA MUSICALE inte-
grando le indicazioni del decreto attuativo n.60 del 13/04/2015 e lo sviluppo del gusto musi-cale per creare nei bambini delle competenze specifiche che diano loro le possibilità di far musica spontaneamente e di potere esprimere all’esterno il proprio mondo interiore per mezzo dei suoni: si cercherà di trasmettere esperienze di un vissuto musicale, di educare con la musica e non alla musica, attraverso varie fasi che permetteranno agli alunni di comprendere la realtà acustica, di scoprire le potenzialità sonore atte a favorire e migliora-re il processo di comunicazione e di interazione sociale. Si procederà a dare la conoscenza
7
di un’ alfabetizzazione musicale sotto l’aspetto sonoro, corale e creativo per motivare gli alunni, stimolare la creatività e la curiosità, al fine di prevenire la dispersione motivando gli alunni tramite la creazione di ambienti di apprendimento polifunzionali e di imparare a ri-spettare le regole.
AVVIO DI FORME INNOVATIVE DI DIDATTICA, previste dal PNSD e della didattica
computazionale, è previsto per alcuni classi l’avvio della Classe virtuale come metodologia speri-
mentale e l’applicazione di metodologie che prevedano l’attuazione di didattica per competenze e
lavori di gruppo, orientati verso l’acquisizione di competenze per risolvere compiti autentici come
previsto dal Curricolo d’Istituto.
POTENZIAMENTO DELLA CULTURA DELLA LEGALITA’ ATTRAVERSO ATTIVI-
TA’ E PROGETTI, ORIENTATI ALLA COSTRUZIONE DI REGOLE E DI NORME
PROPRIE DELLA CONVIVENZA CIVILE, tutti i progetti del PDM avranno come sfondo fi-
nalità trasversali e interdisciplinari che condurranno gli alunni all’acquisizione di competenze so-
ciali e civiche
PREVENZIONE DEL BULLISMO E DEL CYBERBULLISMO per educare gli studenti ad un
corretto uso dei media ed al rispetto degli altri, attraverso la collaborazione e la cooperazione, il
dialogo, il confronto e la comunicazione, come previsto dalla Legge n. del 29 Maggio del 2017
LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE sarà utilizzata avendo a riguardo e nel rispetto della
normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L.107/2015 ,L. 53/2003 e dal D.Lgs 59/2004,
D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010) e L. 169/2008, e i relativi Regolamenti at-
tuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, applicando la flessibilità oraria, superando l'ora di lezione e
implementando l'unità di lezione di 54 minuti e prevedendo l’ utilizzo della restituzione oraria agli
studenti, in forme diverse (recupero, potenziamento, attività laboratoriali);
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA di cui la scuola è portatrice con una
proposta progettuale e al passo con l’affermazione dei paradigmi dell’ autonomia scolastica,
dell’inclusione sociale, della premialità e del merito, della valutazione basata sugli standard di
competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari; - PERCORSI FORMATIVI (eccellenze) fi-
nalizzati alla valorizzazione dei nostri alunni eccellenti, percorsi progettuali e strumenti didattici in-
novativi, da mettere a disposizione dei nostri alunni, ad esempio:
- GARE DI MATEMATICA :Giochi matematici del Mediterraneo
- CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE :Trinity
- ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO :Italiano, matematica inglese,
informatica
- RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE al fine di mi-
gliorare gli esiti come previsto dal PDM del nostro istituto.
LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA, ricorrendo alla program-
mazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodolo-
gico e didattica, e amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione formativa e di si-
stema.
ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO si prevede , di organizzare l’intera attività didattica, proget-
tuale e scolastica per competenze e per classi parallele, è quindi opportuno che anche i libri di testo
adottati siano uguali tra i segmenti scolastici e per classi parallele.
8
PROGETTO SCUOLA-NEXT-DIDANET: un sistema informatizzato per la registrazione e la
visualizzazione online delle valutazioni degli studenti.
LA PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE dovrà privilegiare:
-il potenziamento e il recupero di Matematica Italiano ed Inglese ;
- il Potenziamento delle capacità informatiche e l’acquisizione della pratica musicale e corale
per motivare gli alunni e contrastare la dispersione
PROMOZIONE UMANISTICA, VALORIZZAZIONE PATRIMONIO, PRODUZIONI
CULTURALI E SOSTEGNO ALLA CREATIVITA’, come previsto dal DLV n.60 del
13/2017 che prevede anche il recupero delle tradizioni etnoantropologiche e l’implementazione di
Piani di Educazione alla Sostenibilità ambientale
NELL’ INNOVAZIONE DIGITALE E DIDATTICA LABORATORIALE SARANNO
ATTENZIONATE:
-sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
-il potenziamento degli strumenti didattici digitali
- formazione dei docenti per l’innovazione didattica digitale;
- la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e
degli assistenti tecnici, per l’innovazione digitale nell’amministrazione.
I VIAGGI D’ISTRUZIONE, l’attività teatrale, le attività sportive e musicali;
LE ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO con gli istituti secondari di II
grado
- La progettazione integrata con gli altri Enti istituzionali locali, Provinciali, Regionali, Nazionali;
CORSI DI FORMAZIONE RIVOLTI A AL PERSONALE DOCENTE ED ATA
FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: attivazio-
ne, nel rispetto della normativa vigente, appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro indirizzati al personale ,nei limiti delle risorse disponibili, se-
condo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, effica-
cia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e
di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche
-L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto delle prerogative previste dai Regolamenti Europei,
dalle leggi, dal Codice dei contratti pubblici e dai rispettivi Regolamenti, nonché dal regolamento di
contabilità (D.I. n° 44/01), sarà improntata al la trasparenza e nell’interesse primario della scuola
-IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno (disciplinata dall'art. 40 del D.I.
44/2001) dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professiona-
lità e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;
- I compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risul-
tanti da riscontri oggettivi e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali ri-
scossioni e nei provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione,
9
sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa
d’Istituto;
- L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA
e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli
orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e
l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano
LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVO - DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE:
la programmazione flessibile dell'orario complessivo e garantire 'l'apertura pomeridiana della scuola
per la riduzione del numero di alunni e di studenti per classe
Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, l’istituto e in sinergia con gli enti locali promuove-
rà attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive, da svolgersi negli edifici scolastici.
▪ Orario flessibile del curricolo e delle singole discipline; .
Unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezione;
▪ Percorsi didattici personalizzati e individualizzati; PDP – PEI
▪ Tempo flessibile , classi aperte parallele
▪ Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art.
7 del DPR 275/99;
▪ Adeguamenti del calendario scolastico, che non comportino riduzioni delle attività didattiche né
dell’orario di lavoro del personale e comunque, coincidenti con tutte le attività che comportano
l’utilizzo di personale docente e ATA fuori dall’istituzione scolastica, come le gite di istruzione
Nell’ambito di intervento delle relazioni interne ed esterne ,la scuola promuoverà iniziative quali:
LA COMUNICAZIONE PUBBLICA ,cioè l’insieme di attività rivolte a rendere visibili le azioni
e le iniziative sviluppate dall’istituto ed anche ad acquisire le percezioni sulla qualità dei servizi
erogati
Saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione:
a) attivazione del sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto b) scuola-next: un sistema informatizzato per la registrazione e la visualizzazione on-line delle va-lutazioni degli studenti. c) Pagina facebook , Giornali locali online , radio locale d) Convegni, seminari, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision dell’intero mi-
crosistema scuola territorio famiglia;
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
ROSALIA GIOGLIO
Dati identificativi dell’Istituto Comprensivo Borgetto-Partinico
L’ istituto Borgetto- Partinico è in base al D.P.R. n.165 del 30 Marzo del 2001 che ha previsto il
dimensionamento delle scuole, poi convertito nella L. 111 del 17/07/2011 che ha deliberato la
formazione degli istituti comprensivi, ha subito un primo accorpamento per l’anno scolastico
10
2015/16 con la scuola Capitano Polizzi di Partinico, in seguito una fusione nell’anno scolastico
2016/17 con due plessi Rodari ( che comprende Scuola primaria e Scuola dell’Infanzia) e di via
Vicenza ( che comprende solo Scuola dell’Infanzia) di Partinico.
Pertanto attualmente è “I.C. Borgetto-Partinico” con sede centrale a Borgetto in Via Primavera di
Praga n°1 e Codice Meccanografico PAIC81400Q.
Entrambe le scuole, presentano un contesto socio-culturale vario, che registra la presenza di
famiglie “problematiche” per situazioni economiche legate a disoccupazione, emigrazione ed
immigrazione. Sono diffusi nel territorio atteggiamenti di disinteresse per il bene comune e
mancanza di una cultura della legalità. L’uso prevalente del dialetto nel contesto familiare, la
mancanza di educazione alla lettura e i pochi stimoli culturali della maggior parte delle famiglie,
rendono precaria la padronanza linguistica dei nostri alunni. E’ presente il fenomeno mafioso,
ravvisabile anche in comportamenti e modelli culturali che gli adolescenti recepiscono anche
involontariamente. La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto,
ottenuto mediante un’innovazione consapevole, condivisa e controllata, che ne rafforzi l’identità e
ne migliori la qualità. Dai questionari di Autovalutazione, è emerso il quadro di un’organizzazione
che possiede caratteristiche di positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, ciò ha indotto il
Dirigente Scolastico e il Gruppo di Autovalutazione a ricercare le possibili aree da migliorare nel
triennio.
Il PDM è stato dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV, poiché quest’ultimo, ha
consentito di mettere in luce le aree di miglioramento sulle quali si ritiene opportuno intervenire in
via prioritaria:
- il consolidamento delle competenze di base in Italiano e Matematica per garantire il
successo formativo e scolastico di tutti gli alunni e migliorare gli esiti e i risultati nelle
Prove Invalsi
- Competenze sociali e civiche per prevenire la dispersione
. Gli obiettivi di processo su cui il PDM, è stato articolato per l’anno scolastico 2017/18, saranno
strettamente legati ai seguenti obiettivi regionali pubblicati dall’ufficio scolastico regionale per il
seguente anno scolastico, che permetteranno di migliorare i risultati del piano di miglioramento:
- Ridurre il fenomeno della varianza fra le classi della medesima istituzione scolastica,
negli esiti degli apprendimenti rilevati nelle prove standardizzate di Italiano e
Matematica
- Ridurre il tasso di dispersione scolastica ( evasione, abbandono, bocciatura e frequenza
irregolare) per tutte le istituzioni
In Italia con il D.P.R 275/99, lo scenario della scuola dell’autonomia diventa occasione per
sostenere una cultura formativa basata sulle motivazioni morali e pedagogiche. Caratteristiche di
tale sistema è la sua potenzialità, cioè la capacità di coinvolgere nei propri spazi di azione il
contesto socio-economico e politico-istituzionale.
11
In una prospettiva europea ogni individuo deve essere messo in condizione di usufruire di
un’educazione che duri tutto l’arco della vita e può raggiungere tale scopo attraverso alcuni tipi di
apprendimento specifici:
- Imparare a conoscere
- Imparare a fare
- Imparare a vivere insieme, quale modalità di partecipare e collaborare con gli altri
- Imparare ad essere
• Il tema del successo formativo in ambito europeo viene collegato all’idea che la
formazione sia un requisito fondamentale per lo sviluppo economico e democratico.
• Il ruolo sociale dell’educazione, come afferma nel “Libro Bianco” Jaques Delors, focalizza
l’attenzione sul binomio istruzione- progresso e sull’idea dell’istruzione come investimento, non
solo sociale ma individuale.
Pertanto il nostro istituto ha scelto di organizzare il suo progetto formativo alla luce di tali
indicazioni ponendosi la priorità fondamentale di GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO
E SCOLASTICO di tutti gli alunni, ponendo attenzione alla persona e favorendo l’inclusione,
attraverso:
• Il potenziamento dell'informazione, della comunicazione e della trasparenza
• Aumentando il coinvolgimento e la motivazione del personale e di tutti gli stakeholders
• Introducendo innovazioni metodologiche nella didattica
• Monitorando i risultati a distanza di tutti gli alunni per migliorare i risultati
dell'azione educativa e progettuale della scuola
• Recuperando i BES e valorizzando le eccellenze per garantire il successo formativo di
tutti gli alunni
• Diffondendo la pratica musicale e corale della scuola per motivare gli alunni e
prevenire la dispersione
Inoltre il piano valorizzerà la comunicazione in tutte le azioni di miglioramento, in quanto è
fondamentale per accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni, implementare la
cooperazione, rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi, coerenti con il
raggiungimento degli obiettivi. Si ritiene pertanto che, l’elaborazione di un organico piano della
comunicazione, sia funzionale al miglioramento di tutte le aree analizzate, in quanto le interessa
tutte trasversalmente.
Modifiche delle risorse umane
12
DOCENTIN°85 COLLAB.N°10 (Ata)+
n.3( cooperative) ASS.AMM.VI N°4 DSGA N°1
Modifiche delle risorse strutturali AULE
INFORMATICHE N°2
AULE
LINGUISTICHEN°2
PALESTRE N°1 AULE
MUSICALI N°1
BIBLIOTECHE N°1
AULE SCIENTIFICHE
N°1
AULA MAGNAN°1
Integrazioni alle risorse territoriali COMUNE
OSSERVATORIO PER
LA DISPERSIONE
SCOLASTICA
OSSERVATORIO PER
LO SVILUPPO E LA
LEGALITÀ"G.LA
FRANCA
FONDAZIONE
FALCONE PER
LA LEGALITÀ
ASSOCIAZIONE
LIBERTAS
Enti privati( museo
etno-
antropologico”Casa
Cannizzo”, …)
Ordine dei geologi
ASSOCIAZIONI
SPORTIVE
CONSERVATORI
O V. BELLINI
ASSOCIAZIONI
MUSICALI
CTRH EMITTENTI
TELEVISIVE E
RADIOFONICHE
LOCALI(TV 7, Tele
Occidente, Tele Jato,
ecc…)
ASSOCIAZIONE
TEATRALE
“L. GIANI’ “
Ass. “I pupi siciliani”
di M.Canino, Ass.
“Vogliamo volare
Onlus”
Risorse professionali COLLABORATORI
DEL D.S.
COORDINATORI
COMMISSIONI FUNZIONI
STRUMENTALI
GRUPPO GLI
GRUPPO GOSP ANIMATORE
DIGITALE
DOCENTI
MADRELINGUA
NUCLEO DI
AUTOVALUTAZIONE
E COMITATO DI
MIGLIORAMENTO
DOCENTI DI
POTENZIAMENTO DI
ITALIANO
13
ARTICOLAZIONE DELCURRICULO ED ORGANIZZAZIONE ORARIA
DELLE DISCIPLINE
Scuola Primaria
DISCIPLINA
Unità orarie settimanali :30( ora di 54 min.)
Classe 1^
1e
Classe 2^
Classe 3^
2e
Classe 4^
3e
Classe 5^
4e
Italiano 9 8 7 7 7
Matematica 7 7 7 7 7
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Scienze 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1 1 1
ED Fisica 1 1 1 1 1
Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1
Laboratorio :Convivenza civile e
cittadinanza
1 1 1 1 1
Religione/Att. alternative 2 2 2 2 2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Discipline
Ore settimanali: 36 (TP) 30 ( TN)
La classe 1^ sez. A è a tempo normale
Tutte le altre classi sono a tempo prolungato
14
Italiano 6 +3 ( recupero/potenziamento: 3 ore classi a
TP)
Cittadinanza e Costituzione (approfondimento) 1
Storia 2
Geografia 1
Matematica 4 + 3(di approfondimento/potenziamento)
Scienze 2
L2:Inglese 3
L2: Francese 2
Artistica 2
Tecnologia 2
Musica 2
Scienze motorie 2
Religione /Att. alternative 1
TOTALE MONTE ORESETTIMANALE
36 (classi a TP) 30 (classe a TN)
30 IL 20% DELLAQUOTA FACOLTATIVA
OPZIONALE E’ UTILIZZATA PER LO
SVOLGIMENTO DELLA DISCIPLINA
TRASVERSALE:CONVIVENZA CIVILE E
CITTADINANZA
DATI ALUNNI ISTITUTO COMPRENSIVO BORGETTO- PARTINICO
Denominazioned
ei plessi
Ordine di scuola Numero classi Numero alunni Tempo Scuola
15
RODARI
Scuola dell' infanzia
3 60 1 sez.SEZ. a TR e
2 SEZ.a TN
RODARI Scuola Primaria 5 73 CLASSI A TN
SAN CARLO Scuola
dell’infanzia
4 78 n.3 SEZ.a TR e
n.1 SEZ. a TN
VERGA Scuola primaria
12 227 CLASSI A TN
SALOMONE
MARINO
BORGETTO
Scuola sec. di 1°
grado
9 174 n.1 classe a TN
n. 8 classi A TP
VERGA Scuola dell’infanzia
3 ( + 1 regionale) 55 + 14 ( sez.reg) SEZ. a TR
VIA VICENZA Scuola
dell'
infanzia
3 37 1sez.aTRe 2 sez.
a TN
STRUTTURA ORARIA DELLA SCUOLA
Rodari Infanzia
Dalle 8,15 alle 16,15
Rodari Primaria Dalle 8,15 alle 13,39 (dal lunedì al
venerdì)
Verga Infanzia Dalle 8,15 alle 13,15
Verga Primaria Dalle 8,15 alle 13,39( dal lunedì al
venerdì)
San Carlo Infanzia Dalle 8,15 alle 13,15 (TR) dalle 8,00
alle 16,00 (TN)
Via Vicenza Infanzia Dalle 8,30 alle 13,30 (TR) dalle 8,30
alle 16,30 (TN)
Secondaria di Primo grado
“S.S.Marino”
-Dalle 8,00 alle 14,00 (dal lunedì, al
venerdì ) ( classe a TN)
-Dalle 8,00 alle 14,00 (lunedì,
mercoledì, venerdì)dalle 8,00 alle 17,00
(martedì, giovedì)(classi a TP)
Lo Staff del Dirigente Scolastico
Qualifica : Mansioni :
16
Il Dirigente Scolastico Rosalia Gioglio
Collaboratore/Vicario Ins. Giuseppe Russo Funzioni di vicario in
sostituzione del D.S,
rapporti famiglie/territorio,
ecc...
Collaboratore/ Resp. di
plesso(Secondaria di 1°
grado)
Prof.ssa Marilin Tripoli Progettazione d'istituto e
supporto alle attività del
dirigente. Sostituzione
docenti, sicurezza, gestione
della sede del plesso
S.S.Marino
Coordinatore e
supervisore degli aspetti
didattici ed organizzativi
Ins. Licari Gianfranca Progettazione d'istituto e
supporto, coordinazione e
supervisione alle attività
didattiche ed organizzative
del dirigente
Resp. di plesso (Rodari) Ins.Serafina Turdo -Angela
Daidone
Sostituzione docenti,
sicurezza, gestione della sede
Resp. di plesso (Verga -
Infanzia)
Ins.Bianca Maria Tagliareni Sostituzione docenti,
sicurezza, gestione della sede
Resp. di plesso (Verga-
Primaria)
Ins.Antonino Sergio Saguto Sostituzione docenti,
sicurezza, gestione della sede
Resp. di plesso (San
Carlo)
Ins.Maria Caruso Sostituzione docenti,
sicurezza, gestione della sede
Resp. di plesso (Via
Vicenza)
Ins.Margherita Galati Sostituzione docenti,
sicurezza, gestione della sede
Personale ATA
17
D.S.G.A Onofrio Tarantino
Ass.teAmm.vo Rosalia Alduino Area alunni
Ass.teAmm.vo Marilena Badalamenti Area personale
Ass.teAmm.vo Teresa Dioguardi Area
Contabile/Personale
Ass.teAmm.vo Baldassare Zagari Protocollo/Posta
elettronica/Alunni
RESPONSABILI DEI LABORATORI
Laboratorio scientifico “S.S.Marino” Prof.ssa Rosa Pirrotta
Laboratorio musicale “S.S. Marino” Prof.ssa Maria Grazia Licari
Laboratorio informatico “Verga” Ins. Giuseppe Russo
Laboratorio informatico “S.S Marino” Prof.ssa Francesca Sicula
Laboratorio linguistico “S.S. Marino” Prof.ssa Maria Antonietta Russo
Palestra “S.S.Marino” Prof.re. Giuseppe Ambrogio Angileri
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1. Gestione POF/ Prof.ssa Marilin Tripoli Progettualità generale
18
PTOF/ RAV Ins. Gianfranca Licari
Area 1.1 Ins. Serafina Turdo Autovalutazione e prove
invalsi
Area 3. Interventi e servizi
per gli alunni
Prof.ssa Vincenza
Pecoraro
Supporto agli alunni e
progettualità(BES-DSA-
H)
Area 3.1 Prof.ssa Rosalia Mirabile
Continuità ed
orientamento
Area 4 Prof.ssa Maria Grazia
Licari
Dispersione scolastica e
monitoraggio
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Decreto n.851 del 27/10/2015
L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al DSGA ,
riveste un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola. Viene indivi-
duato in ogni scuola e viene formato in modo specifico affinché possa “ favorire il
processo di digitalizzazione nelle scuole nonché diffondere le politiche legate
all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul
territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”
Il suo profilo è finalizzato a :
Formazione interna :favorire l’animazione e la partecipazione di tutta la co-
munità scolastica alle attività formative , mediante corsi di formazione
sull’uso dei dispositivi informatici presenti nell’istituto( LIM), del registro elet-
tronico, ecc…
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e sti-
molare il protagonismo degli studenti di varie attività anche strutturate ( Classi
virtuali, organizzazione di workshop, ecc…), anche attraverso momenti forma-
tivi, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazioni di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tec-
nologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti scolastici ( es.
19
uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola è dotata, uso di par-
ticolari programmi multimediali, informazioni su innovazioni esistenti in altre
scuole, creazione di classi virtuali attraverso piattaforme multimediali, ecc…)
coerenti con gli obiettivi dell’istituto .
Individuazione e nomina dell’Animatore Digitale : Prof.ssa Sicula Francesca
PREMESSA AL PTOF: FINALITA’ E SCELTE ORGANIZZATIVE E
DIDATTICHE
Oggi viviamo in una società caratterizzata da rapidi cambiamenti, assistiamo al
proliferare incontrollato delle informazioni; all’interno di tale contesto, diversi sono i
messaggi che bombardano le nuove generazioni, modificando i canali di trasmissione
della conoscenza.
La dinamicità degli stimoli della società, che sollecita il pensiero passivo, richiede, da
un lato, nuove competenze al cittadino del futuro, dall’altro maggiori input critici alle
informazioni dispensate dalla rete che , talvolta, provocano disorientamenti. Immersa
in un grande intreccio, tra locale e globale, la rete tende ad avviluppare l’umanità, sin
dalla Scuola dell’Infanzia, togliendo all' alunno il primato del protagonista e
subordinandolo ad omuncolo passivo, ad ingranaggio privo di consapevolezze
Compito della scuola è quello di restituire il ruolo di protagonista al discente, al
fanciullo e, dunque, al cittadino, facendolo divenire attore delle sue scelte. In questo
scenario la Scuola ha un compito delicato quello di fornire gli strumenti necessari per
insegnare agli alunni a:
- pensare, riflettere e comunicare
Per
- Imparare a vivere insieme agli altri
Per raggiungere tali finalità occorre lavorare tutti insieme per creare una scuola:aperta,
inclusiva, flessibile, plurale nella sua organizzazione, consapevole del rispetto dei
limiti, dei confini da rispettare, senza i quali si scivola inconsci in una costruzione
precaria del proprio IO, in una disgregazione della propria identità, in una possibile
fragilità pericolosa, fallimentare e deviante. Il rispetto di ciascuno e di tutti, una
20
solida integrazione, richiedono l’impegno di tutti gli stakeholders che si prendono
cura dei nostri bambini, dei nostri ragazzi affinché continui il progresso naturale e
spirituale della persona in quanto “essere” degno di attenzione e di cura”,
nell’accezione di prendersi a cuore l’altro.
L’apertura , la conciliazione, l’accoglienza richiedono impegno, perché la fragilità , il
rischio dell’abbandono sono in agguato. Insieme educhiamo, insieme diamo una
direzione di senso al nostro e al vivere quotidiano di ogni soggetto, combattiamo
nuove forme di emarginazione culturale e di analfabetismo, facciamo scuola con il
nostro esempio, offrendo modelli positivi, guidando e consolidando tutte le
conoscenze possibili, portando alla luce nuovi talenti nascosti, valorizzando i doni
significativi di ogni bambino, di ogni adulto che con noi lavora per il bene della
società tutta e della persona .Nella società attuale multietnica, luogo di incontro e
scontro di tradizione e cultura, educare e formare diventano una sfida soprattutto per
le istituzioni scolastiche. Le scuole diventano oggi laboratori sperimentali di cultura,
le nuove figure professionali devono avere e mettere in atto una concezione del
sapere di tipo reticolare, problematico e multidimensionale. La conoscenza diventa
pertanto, un processo aperto e circolare, interdipendente, come diceva Dewey
all’inizio del secolo, la scuola deve soddisfare le richieste della società e se vuole
avere una funzione formativa non deve essere un’istituzione chiusa, ma aperta alla
collaborazione con la società, deve progettare e potenziare percorsi di educazione
permanente .
Proprio su questi temi i governi dell’Unione Europea a Lisbona nel 2000, hanno
elaborato obiettivi che prevedono il raggiungimento della qualità dell’istruzione e
della formazione, l’accesso ai sistemi di istruzione e della formazione nell’ottica del
life long learning; l’apertura al mondo del lavoro dei sistemi di istruzione e
formazione.
Negli schemi attuali, in seguito a diverse sperimentazioni attuate negli anni passati, la
scuola diventa “ comunità educativa”, luogo privilegiato in cui la cultura si
costruisce epistemologicamente, attraverso progettazioni curricolari che favoriscono:
– l’apprendere ad apprendere,
– l’autonomia di pensiero,
– l’acquisizione delle competenze,
– il pensiero logico e creativo
21
Ognuno di noi ha qualcosa dentro di insostituibile, di incantevole, di grandioso che
adeguatamente valorizzato, aiuterà l’altro e ridurrà quegli svantaggi abolendo quelle
differenze che si potrebbero trasformare in disuguaglianze sociali e nessuno può e
deve consentire che ciò accada. Nello scenario attuale infatti l’organizzazione della
scuola stessa cambia,essa diventa officina di contenuti,cambia il ruolo dei docenti e di
tutte le risorse professionali che lavorano nel mondo della scuola.E’ doveroso, infatti,
da parte di tutto il personale e di tutti quelli che operano per il bene della scuola
collaborare per raggiungere il traguardo finale: garantire il successo formativo e
cognitivo di ciascun alunno e rimanere al loro fianco durante questo percorso
scolastico per fare non da trasmettitori di conoscenze ma da mediatori che supportano
il processo educativo di ogni soggetto che apprende. L’uomo,il cittadino del domani,
non si forma solo attraverso il conoscere, ma attraverso l’esperienza, la “prassi di vita”
che sempre risente dell’appartenenza al contesto sociale e culturale di una comunità.
A fondamento della formazione dell’uomo vi è la storia, affermava Cicerone: nel
passato vi è tutto ciò che serve all’uomo”. Nel paradigma dell’HistoriaMagistra
Vitae”, il passato non è mai veramente passato, ma è prefigurazione dell’avvenire. Da
qui il valore formativo dell’exemplum, dell’imitatio del mosmaiorum, che non è solo
modello etico, ma soprattutto di vita pratica, che si concretizza nello svolgimento del
proprio ruolo all’interno della famiglia e della società. L’attività in quanto tendenza
naturale dell’uomo pone in stretto rapporto il sapere con l’agire. Tradizionalmente per
formazione si intende un processo di acculturamento di un soggetto secondo un
programma predefinito. Caratteristiche di un’adeguata progettazione di percorsi
formativi che qualifichino la scuola diventano i“Curricoli” che alla luce delle
Indicazioni Nazionali del 2012 pongono l’attenzione sui soggetti e sui loro contesti di
vita. La progettazione deve presentarsi all’interno della società moderna, come il
“sistema dei sistemi” che abbia precise competenze organizzative . La formazione
dell’uomo e del cittadino, la promozione dell’alfabetizzazione culturale diventano
obiettivo politico e didattico, l’apertura della scuola al suo interno prevedendo
flessibilità organizzativa e al suo esterno usando il territorio come “aula
decentrata”come diceva Frabboni, devono costituire i presupposti di una comunità
che potenzia le capacità del singolo, per educare sin dall’infanzia il bambino ad
essere educato a partecipare alla cultura entro cui è stato generato. La prospettiva di
life long learning, cioè verso forme di formazione per tutto l’arco della vita,
comporta la tensione al cambiamento vissuto come acquisizione di significati che
conducono alla riformulazione dei propri vissuti. Il modello che ne discende è quello
di un “Sistema Formativo Integrato”, l’insieme cioè di una rete di possibilità
culturali e formative di carattere istituzionale e formative di carattere istituzionali ed
esperenziali: il frutto dell’intreccio tra un curricolo esplicito ed implicito. La
22
globalizzazione ha attivato processi di localizzazione, cioè la dimensione locale
interagisce con quella globale. La valorizzazione di una nuova soggettualità deve
essere considerata il punto focale su cui costruire la società del futuro. Il nesso tra
bassi livelli di istruzione e i bassi indici di consumo culturale, mostra che la misura
differenziata con la quale si possiede il sapere, influenza il modo di saper gestire il
mondo. L’Unione Europea, ha stabilito che di fronte a queste nuove sfide, ciascun
cittadino deve disporre di: un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in
modo flessibile a un mondo in rapido mutamento.
Il quadro di riferimento delinea 8 competenze chiave sulle quali fondare un’azione
educativa coerente con la realtà attuale:
• Comunicazione nella madrelingua
• Competenze nelle lingue straniere
•Competenze digitali
• Competenze matematiche e scientifiche
• Imparare ad imparare
. Competenze sociali e civiche
• Spirito di iniziativa e imprenditorialità ( capacità di risolvere problemi)
• Consapevolezza ed espressione culturale
MISSION E VISION
Il Piano dell’offerta formativa della nostra scuola costituisce la sua identità culturale e
progettuale. La sua funzione fondamentale è quella di
• Informare sulle modalità di organizzazione
•.Funzionamento dell’istituto;
•.Presentare la progettazione curricolare, extracurricolare ed educativa che
l’istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi
prefissati.
L’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario da realizzare in un’ottica
interdisciplinare ed è stato elaborato professionalmente nel rispetto delle esigenze dei
portatori d’interesse e del territorio, garantendo nella sua articolazione continuità
verticale e orizzontale, con l’intento di formare persone in grado di pensare e agire
23
autonomamente nella società. L’impegno che il nostro istituto assume per il triennio
2016/2019 nei confronti del territorio in cui opera è di rafforzare l’identità della
scuola, innovandola nella sua organizzazione e nella didattica per renderla
protagonista dello sviluppo culturale, economico e sociale .
MISSION
Formare persone in grado di pensare e agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società. Il nostro istituto lavorerà coinvolgendo tutti i portatori di
interesse, utilizzando tutte le risorse interne ed esterne disponibili: ponendo al centro
della sua azione educativa: l’alunno in tutti i suoi aspetti: affettivi, relazionali, cognitivi, spirituali, estetici, etici e religiosi.
VISION
Utilizzare una rete di relazione e strategie didattiche ed educative che tengano conto
della singolarità delle persone, delle aspirazioni e delle capacità di ognuno. Attraverso
la flessibilità educativa sarà attivato un project work in empowerment con il territorio,
in un rapporto organico e sinergico, funzionale e condiviso. Potenziare un sistema
formativo integrato reticolare e trasversale, fondato sul rispetto della persona e
sulla valorizzazione dell’esperienza e dei rapporti interpersonali è la finalità
generale da conseguire nel percorso formativo che la scuola si propone.
ORIENTAMENTO FORMATIVO DELLA NOSTRA SCUOLA
Comprende tutte quelle attività mirate a permettere agli individui di riconoscere e
sviluppare le proprie attitudini, capacità e competenze:
– Imparare ad imparare
– Imparare a saper fare
– Imparare ad essere
– Imparare a stare insieme
– Attraverso l’esperienza si sviluppa la competenza
OBIETTIVI FORMATIVI
Potenziamento artistico- musicale al fine di creare ambienti di apprendimento
stimolanti che siano da supporto alla didattica tradizionale, per stimolare e ridurre la
demotivazione scolastica e suscitare l’interesse e la curiosità, prevenendo la
24
dispersione- Potenziamento competenze sociali e civiche per prevenire la
dispersione e imparare a rispettare le regole di convivenza democratica, prevenire
attraverso il dialogo fenomeni di cyber bullismo e di bullismo e implementare l’uso
di regole corrette, di competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
orientate verso la valorizzazione dell’educazione interculturale e verso il rispetto
della tutela del cittadino e dell’ambiente. Valorizzazione e implementazione
competenze digitali per gli alunni, i docenti e le famiglie al fine di adeguare la
didattica verso le innovazioni e un uso corretto dei media dei social network;
Potenziamento inclusività e integrazione degli alunni diversamente abili:
Promuovere la valorizzazione di percorsi individualizzati e la valorizzazione
delle eccellenze che garantiscano il successo formativo di ogni alunno. Assicurare
l' attuazione dei principi di pari opportunità
PRIORITÀ DEL PTOF
Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il
potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento
dell’offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d’intervento per il
raggiungimento degli obiettivi formativi che non possono prescindere da quanto
emerso dalla presentazione del RAV dell’istituto.
POTENZIAMENTO DELL’ INCLUSIONE E DELL’ INTEGRAZIONE
La scuola con le famiglie e le altre agenzie educative, individuerà le strategie più
efficaci, gli apprendimenti più significativi ,punterà su un curriculo quanto più
possibile integrato ma soprattutto su una scuola inclusiva, aperta al dialogo, alla
pluralità,all' integrazione ed alla complessità.
POTENZIAMENTO UMANISTICO COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE:
PREVENZIONE, RIDUZIONE E CONTRASTO ALLA DISPERSIONE
SCOLASTICA
Contrastare il fenomeno della dispersione scolastica , agendo in maniera preventiva
con interventi sia in ambito curricolare che extracurriculare e promuovendo attività
educative nella scuola primaria e secondaria di primo grado sui temi della legalità,
della cittadinanza attiva, responsabile e consapevole per ridurre il fenomeno della
dispersione scolastica. Il contrasto inteso come strumento per contribuire alla lotta
contro l'abbandono scolastico.
25
POTENZIAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO IN AMBITO
LINGUISTICO E MATEMATICO - SCIENTIFICO:
Recupero delle carenze e potenziamento delle competenze degli alunni dell'Istituto in
italiano e matematica rispetto ai risultati scolastici e alle prove INVALSI ,attraverso il
progressivo e graduale adeguamento degli esiti scolastici agli standard nazionali
migliorando i risultati nelle prove INVALSI
POTENZIAMENTO DELLA PRATICA E DELLA CULTURA MUSICALE
Sviluppo del gusto musicale per creare nei bambini delle competenze specifiche che
diano loro le possibilità di far musica spontaneamente e di potere esprimere
all’esterno il proprio mondo interiore per mezzo dei suoni ;si cercherà di trasmettere
esperienze di un vissuto musicale, di educare con la musica e non alla musica,
attraverso varie fasi che permetteranno agli alunni di comprendere la realtà acustica,
di scoprire le potenzialità sonore atte a favorire e migliorare il processo di
comunicazione e di interazione sociale. Si procederà a dare la conoscenza di una
alfabetizzazione musicale sotto l’aspetto sonoro, corale e creativo che tenga conto
delle novità introdotte dal decreto attuativo n. 60 del 13/04/2017 della L.107 del
2015
AVVIO DI FORME INNOVATIVE DI DIDATTICA
Didattica computazionale e didattica per competenze . In due classi della scuola
secondaria di primo grado si prevede l’ avvio della metadidattica, per lo sviluppo del
pensiero computazionale e attivazione Classe Virtuale
ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ ED ORIENTAMENTO
Al fine di curare la continuità con i vari segmenti scolastici e gli istituti secondari di II grado saranno valorizzate le eccellenze attraverso la partecipazione a gare matematiche, concorsi, corsi TRINITY , preparazione prove Invalsi, Progetto
Miur contrasto alla dispersione scolastica e recupero competenze di base in
Italiano e Matematica per prepararsi alle prove invalsi e supporto
psicopedagogico, in rete con l’Osservatorio;
attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l' educazione alla parità
dei sessi , la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.
PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON
26
La scuola ha presentato diversi progetti PON per migliorare le risorse finanziarie e
usufruire della competenza di esperti. Durante l’anno 2017/18 è stato approvato e
sarà concretizzata la fase di attuazione del Pon - Azione 10 – 1 - Inclusione e Lotta
al disagio sociale – Interventi per il successo scolastico degli studenti per
prevenire la dispersione e potenziare le competenze di base, le competenze chiave di
cittadinanza, di lingua, digitali, lingua inglese, attraverso metodologie innovative che
prevedono di motivare gli alunni verso gli apprendimenti e la conoscenza dell’uso dei
media riflettendo su una tematica generale, quella del “Bullismo”, che farà da filo
conduttore all’intero progetto articolato in più moduli.
SVILUPPARE E POTENZIARE IL SISTEMA E IL PROCEDIMENTO DI
VALUTAZIONE
della nostra istituzione scolastica, del monitoraggio degli apprendimenti, sulla base
dei protocolli di valutazione, del decreto attuativo della L.107 del 2015, n. 62 del
13/04/2017, delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi; dei nuovi criteri di
valutazione attraverso corsi di autoformazione e di formazione, rivolti al personale
Ata per l' acquisizione delle competenze digitali (GAFE, BYOD).
Saranno attivati corsi di formazione in rete con altre scuole rivolti a al personale
docente per acquisire competenze didattiche innovative e progettazione per
competenza; attivazione, nel rispetto della normativa vigente di appositi corsi di
formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
indirizzati al personale, ,nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto
dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
SCELTE ORGANIZZATIVE GESTIONALI E DIDATTICHE:
– Flessibilità Didattica ed Organizzativa
– Valorizzazione della flessibilità orizzontale e verticale (interna a ciascun
ordine di scuola) per sviluppare l’efficacia educativa attraverso la continuità didattica
dei curricoli da 3 a 14 anni;
– Realizzare (anche in concorso con altre scuole e con Associazioni del
territorio) percorsi didattici per favorire la conoscenza ed il rispetto del
territorio in tutti i suoi aspetti: ambientale, culturale, musicale, artistico, per
stimolare la crescita culturale in base al decreto attuativo n.60 del 13/04/2015 della l.
107 DEL 2015
– Coinvolgere Famiglie ed Enti Territoriali nel processo educativo degli alunni e nell’integrazione multiculturale sia dei ragazzi sia degli adulti;
27
– Garantire l’accesso alle tecnologie informatiche per tutti;
– Creare un ambiente aperto all’apprendimento e sostenere le pari
opportunità per prevenire la violenza di genere ed ogni forma di discriminazione.
– Pianificazione di attività che permettano all'alunno di acquisire
competenze digitali come richiesto dal piano Nazionale(PNSD), spendibili nel
mondo globalizzato dell'era moderna.
– Promozione di attività che, attraverso la pratica musicale, stimolino: la partecipazione, la creatività, il senso estetico, l'integrazione e l'inclusione.
– Favorire il potenziamento linguistico, attraverso l'attivazione di laboratori
che prevedono la lettura di favole ai bambini più piccoli e la produzione di testi creativi e articoli da pubblicare sul sito della scuola. Uso della metodologia CLIL per
il potenziamento della lingua straniera attraverso la scoperta di canti e
proverbi .Attivazione di laboratori di drammatizzazione.
– Promozione della dematerializzazione, incentivazione della digitalizzazione didattica sia per discenti che per docenti.
– Educare all'uso responsabile dei social network e alla cultura dei media.
– Sviluppare atteggiamenti di sostenibilità ambientale e di tutela nei
confronti del territorio e dell'ambiente.
– Tutelare l'incolumità fisica dei discenti e di tutto il personale scolastico.
P I A N O D I M I G L I O R A M E N TO
PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA
Istituzione Scolastica
Nome ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PARTINICO - BORGETTO
Codice meccanografico PAIC81400Q
28
Responsabile del Piano (DS)
Cognome e Nome ROSALIA GIOGLIO
Telefono 3404125253
Email giogliolia@tiscali.it
Referente del Piano
Cognome e Nome: Gianfranca Licari
Telefono 3475435919
Email gialicari@virgilio.it
Ruolo nella scuola Docente e collaboratrice dirigente
Comitato di miglioramento
(Nome e Cognome di tutti coloro che collaborano alla predisposizione e al presidio del piano)
Dirigente Scolastico: Rosalia Gioglio
Docente responsabile: Licari Gianfranca
Docente : Marilin Tripoli
Docente: Giuseppe Russo e collaboratore
Docente : Maria Grazia Licari
Docente Amalia De Luca
Ass. Amm. Teresa Dioguardi
Docente Ugo Costa
Docente Maria Pia Di Trapani
Docente Irene D’Asaro
Docente Russo Maria Antonietta
Durata dell’intervento in mesi:
Periodo di realizzazione: da Ottobre 2016 a Dicembre 2018
Il piano di miglioramento nel sito della scuola e sul sito dell’INDIRE è stato redatto sul modello
predisposto dall’Indire
SECONDA SEZIONE
ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE ( RAV Luglio 2017) integrazione per l’anno scolastico 2017/18
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
29
I membri del Comitato di Miglioramento, sono stati scelti in base alle competenze possedute
e maturate nella scuola attraverso incarichi di funzione strumentale.
MONITORAGGIO DEL PDM
Sono previste riunioni periodiche del gruppo di miglioramento per valutare lo stato di
realizzazione e di avanzamento e sarà pubblicata la relativa rendicontazione.
Saranno predisposti questionari da somministrare al personale, ai genitori, agli enti ed agli
alunni. I monitoraggi delle azioni saranno effettuati periodicamente attraverso questionari in
formato cartaceo ad un campione scelto. Saranno raccolte infine le valutazioni di
soddisfazione dei progetti inseriti nel PTOF da parte degli alunni. I progetti inseriti nel
piano di miglioramento avranno un’articolazione triennale e sono poi specificati all’interno
del POF con i relativi progetti di miglioramento dell’offerta formativa previsti sia in orario
curriculare che extracurricolare in base alle disponibilità economiche presenti per ogni anno.
Durante l’anno in corso potrà essere utilizzata la disponibilità economica del PON
autorizzato Azione 10 Inclusione e Lotta al disagio sociale.
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Il nostro Istituto Borgetto- Partinico è nato in base alla legge per il dimensionamento n.111
del 2001, che ha visto la fusione tra l’ex Istituto Comprensivo di Borgetto e l’ex scuola
Capitano Polizzi di Partinico, in seguito dall’anno scolastico 2016/2017 è cambiata la
situazione della scuola in quanto, non è rimasta accorpata con la sede del Capitano Polizzi,
ma con altre due scuole di Partinico: la Scuola d'Infanzia di via Vicenza e la scuola Rodari
plesso sia di scuola dell’Infanzia che di scuola primaria. Le scuole che fanno parte
dell’istituto presentano un contesto socio- culturale vario che registra la presenza di famiglie
“problematiche”, per situazioni economiche legate a disoccupazione, emigrazione ed
immigrazione. Sono diffusi nel territorio atteggiamenti di disinteresse per il bene comune e
mancanza di una cultura della legalità. L’uso prevalente del dialetto, nel contesto familiare,
la mancanza di educazione alla lettura e i pochi stimoli culturali della maggior parte delle
famiglie, rende precaria la padronanza linguistica dei nostri alunni. E’ presente il fenomeno
mafioso, ravvisabile anche in comportamenti e modelli culturali che gli adolescenti
recepiscono anche involontariamente. Il nostro istituto ha articolato nel triennio la sua
azione verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante
un’innovazione consapevole, condivisa e controllata orientata a rafforzare l’identità della
scuola e a migliorare la qualità. Dai questionari di Autovalutazione condotti ogni anno
come Autovalutazione d’istituto, è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede
caratteristiche di positività, ma presenta anche alcune aree di criticità, il che ha indotto il
Dirigente Scolastico, dott.ssa Rosalia Gioglio e il Gruppo di Autovalutazione a ricercare le
possibili aree da migliorare. Il PdM è stato, dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV,
poiché quest’ultimo, ha consentito di mettere in luce le aree di criticità sulle quali si è
ritenuto opportuno intervenire in via prioritaria. Dall’analisi del RAV pubblicato nel 2015, è
emerso che, occorre migliorare la diffusione delle buone pratiche educative per potenziare
30
gli esiti degli alunni. I risultati nelle prove INVALSI sono nella media regionale, ma si è
deciso di organizzare l’azione di miglioramento e quindi il proprio PDM per migliorare i
risultati e le competenze degli alunni in italiano e matematica, in modo da adeguarci alla
media nazionale.
Il Comitato di miglioramento ha ritenuto nel triennio e anche per l’anno scolastico 2017/18,
che per migliorare tali criticità:
occorre non solo innovare la didattica con le nuove metodologie educative, ma
constatato che nel nostro territorio esiste un rischio dispersione e un notevole numero
di alunni BES , spesso demotivati verso lo studio , bisogna aprire la scuola al territorio,
potenziare le eccellenze e progettare percorsi di recupero e consolidamento
individualizzati.
La necessità di creare ambienti di studio motivanti e stimolanti, ha fatto sviluppare l’idea
progettuale allegata nel presente PDM che vede la musica, il teatro, la comunicazione, la
pratica sportiva e l’avvicinamento al mondo dei media, come mezzo per innovare la
didattica e adeguarla alla società globalizzata.
Nel contesto scolastico la comunicazione tra le diverse componenti è fondamentale per
accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni, implementare la cooperazione,
rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi, coerenti con il raggiungimento degli
obiettivi. Si ritiene, pertanto, che l’elaborazione di un organico Piano della comunicazione
sia funzionale al miglioramento di tutte le aree analizzate, in quanto le interessa tutte
trasversalmente e quando si parla di comunicazione ci si riferisce al potenziamento delle
varie forme di espressione e alla costruzione di un Curricolo per competenze sociali e
civiche in quanto trasversale a tutte le discipline e base portante della nostra offerta
formativa.
INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF
Il Piano dell’offerta formativa è, come recita il D.P.R. 275/99, il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, viene ora sostituito dal PTOF piano di
previsione triennale, predisposto con la partecipazione di tutte le sue componenti. Esso riflette,
pertanto, le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio ed esplicita la
progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa dell’istituzione scolastica. Il
PdM, che afferisce all’organizzazione nel suo complesso, sarà inserito nel PTOF , in modo da essere
conosciuto e condiviso da tutte le componenti della scuola. Inoltre, la nostra scuola ha scelto di
usare e redigere il PdM online proposto sulla piattaforma Indire.
Gli obiettivi di processo fondamentali su cui il PdM si baserà saranno i seguenti:
- Potenziare l’informazione, la comunicazione e la trasparenza;
- Aumentare il coinvolgimento e la motivazione del personale e di tutti gli stakeholders;
- Introdurre innovazioni metodologiche nella didattica;
31
- Esplicitare gli obiettivi di prestazione e individuare indicatori di misura;
- Garantire il successo formativo di tutti gli alunni, recuperando i Bes e potenziando le
eccellenze;
- Monitorare i risultati a distanza per migliorare i risultati dell’azione educativa e progettuale
della scuola;
- Diffondere la pratica musicale e corale nella scuola;
Il PdM nel suo complesso sarà, dunque, costituito dai progetti di seguito illustrati. Esso avrà una
durata triennale e, dopo il primo anno di realizzazione ed un puntuale monitoraggio, saranno
apportati gli aggiustamenti necessari che confluiranno nel PTOF dell’a.s. successivo.
QUICK WINS
Comunicazione tra i membri e tutta la popolazione scolastica
Riflessione e condivisione della vision e mission d’Istituto
Miglioramento del sito scolastico e dell’immagine della scuola
Progetti volti alla promozione degli studenti ( INVALSI) ed alla soddisfazione delle famiglie
( Questionario Customer Satisfaction fine anno)
Patto corresponsabilità con i genitori
ESITI STUDENTI
L’Istituto Comprensivo di Borgetto- Partinico, al fine di accompagnare gli studenti nel proprio
processo di crescita, articola un curricolo verticale, dai tre ai quattordici anni, progressivo e
continuo.
In considerazione di ciò, il Collegio dei Docenti, nell’ambito di quanto previsto dalla C. M. 339/92
e dal D. M. 487/97, richiamato dalla C:M. 426 del 2/12/98 e dalle Indicazioni per il curricolo, avvia
un’attività coordinata e sistematica di continuità tra i tre ordini di scuola per l’accoglienza, la
definizione delle competenze e degli obiettivi di apprendimento e l’armonizzazione dei processi
valutativi.
PRIORITA’
Migliorare i risultati scolastici
degli alunni con voto sufficiente
Recuperare alunni con difficoltà
ESITI STUDENTI
Ridurre le insufficienze nelle
valutazioni quadrimestrali
DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
Adeguare il Curricolo ai decreti
attuativi del 13/04/ 2017 della
L.107 del 2015
Rafforzare la collaborazione con
32
di apprendimento e potenziare le
eccellenze
Avviare un piano di formazione
dei docenti sulle Nuove
Tecnologie Informatiche legate
alla LIM e alle nuove
metodologie di
insegnamento,sulla valutazione
per conoscere e sperimentare i
nuovi criteri introdotti dal decreto
attuativo 62 del 13/04/2015
Condividere criteri di valutazione
e prove standardizzate
Potenziare la didattica di
laboratorio in Italiano e
Matematica
Rafforzare l’aspetto
metacognitivo dell’apprendimento
Innovare le metodologie didattiche
per attivare in tutte le classi
dell’istituto la didattica per
competenze e digitalizzare i
processi di insegnamento
apprendimento in alcune classi
Ridurre la varianza come previsto
dagli obiettivi regionali
Somministrare prove comuni per
classi parallele per monitorare gli
apprendimenti
Migliorare i risultati nelle PROVE
STANDARDIZZATE NAZIONALI
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
le famiglie e il territorio
attraverso le convenzioni a scopo
di collaborazione per realizzare
progetti di arricchimento offerta
formativa
Potenziare la didattica inclusiva
e le strategie metodologiche
innovative attuando la didattica
per competenze e formando i
docenti non ancora formati su
questa tematica tramite la
collaborazione con altre scuole e
tramite la ricerca azione
Recuperare il lieve gap tra
Italiano e Matematica
Progetto ricerca azione con
l’Osservatorio di Partinico con
il supporto della figura del
psicopedagogista, rivolto alle
classi II e V del plesso
VERGA per consolidare le
competenze di base in italiano
e matematica per migliorare i
risultati nelle prove Invalsi
Progetto Prepariamoci
all’Invalsi Scuola secondaria
di I grado
Costruire CURRICOLO
COMPETENZE sociali e
civiche. Predisporre
“ Griglia di valutazione con
descrittori per il
33
Rafforzare la continuità tra scuola
Primaria e Secondaria di 1° grado
Rivedere il curricolo
verticale,ponendo attenzione ai
risultati dell’apprendimento
Valorizzare le competenze
linguistiche, con particolare
riferimento alle lingue straniere
con metodologia Content
Language Integrated Learning e
Potenziamento delle competenze
MONITORARE
RISULTATI A DISTANZA
Potenziare l’aspetto comunicativo
delle lingue soprattutto italiana e
inglese
Avvio all’uso delle nuove tecnologie e
del linguaggio informatico, attivazione
percorsi di valorizzazione delle
comportamento”
Valorizzare al meglio il processo
di apprendimento e rendere
l’alunno consapevole dei suoi
punti di forza e di debolezza,
attraverso la costruzione di
rubriche autovalutative
Favorire l’iscrizione nello stesso
istituto comprensivo attraverso
attività organizzate in continuità
tra i vari ordini di scuola
Migliorare la visibilità della
scuola nel territorio
Facilitare il passaggio da un
ordine di scuola all’altro
all’interno dell’istituto con un
lavoro di supporto alle famiglie e
agli alunni
Costruzione di UDA che
aiutino gli alunni a lavorare
sui compiti di realtà e a
riflettere sui propri processi di
apprendimento
Partecipazione a gare
matematiche “ Giochi del
Mediterraneo” e attivazione
percorsi TRINITY per
potenziare la lingua Inglese
34
matematico-logiche e scientifiche
Sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, utilizzo
critico e consapevole dei social
network e dei media
Utilizzo della metodologia
laboratoriale per imparare ad
imparare
Prevenire la dispersione
scolastica, del bullismo e del
cyberbullismo
Valorizzare le eccellenze e
recuperare alunni BES
Acquisire cittadinanza planetaria
e le competenze chiave di
cittadinanza, imparare ad
imparare, spirito di iniziativa
eccellenze
Favorire l’attuazione di percorsi
individualizzati, la costruzione di PDP
al fine di garantire il successo
formativo di tutti gli alunni
Nell’anno in corso è stato
approvato il PON Azione 10 Lotta
all’inclusione e al disagio sociale,
pertanto saranno attivati i laboratori
progettati all’interno di tale
progetto che permetterà di
introdurre il format televisivo nella
scuola e rendere gli alunni
consapevoli dei loro processi di
apprendimento facendo esperienze
dirette
Rispettare le differenze di tutti e
l’identità di ciascuno imparando a
convivere e a cooperare
Strutturazione di percorsi manipolativi
ed espressivi per aiutare gli alunni ad
acquisire autostima e consapevolezza
delle proprie potenzialità sperando che
ciò abbia una ricaduta positiva negli
apprendimenti
Educare al rispetto delle diversità
attraverso progetti di cooperazione e
di solidarietà, lo sport come momento
Il PON “ Imparare giocando”
riflettendo sul filo conduttore
comune del Bullismo e del
CYBERBULLISMO, prevede
l’attivazione di due moduli di
sport per aiutare gli alunni ad
acquisire competenze sociali e
civiche, di un modulo di
potenziamento linguistico
“Reporter per gioco” che
permetterà agli alunni di
scrivere giocando
sperimentando la formula
giornalistica e la scrittura
creativa per riflettere sul
bullismo e imparare a
esprimere opinioni e pareri sui
pericoli del web
Un altro modulo prevede la
drammatizzazione del musical
“GREASE” con canti in
lingua inglese e il modulo di
musica la realizzazione delle
performance da realizzare a
conclusione del progetto
Il modulo di arte manipolativa
coinvolgerà gli alunni BES
per realizzare forme di
espressione diversa e
realizzare un murales
all’interno della scuola
Il supporto di un tecnico
35
PREVENIRE LA DISPERSIONE
E MOTIVARE VERSO
APPRENDIMENTI
SIGNIFICATIVI
di coesione sociale
Diffusione pratica musicale, sportiva,
artistica e attivazione in alcune classi
della CLASSE VIRTUALE per
motivare gli alunni verso gli
apprendimenti e diminuire il rischio
dispersione favorendo l’integrazione e
l’inclusione attraverso percorsi di peer
tutoring
esperto esterno permetterà di
creare una TV WEB per
diffondere messaggi contro il
bullismo e tutti i prodotti
realizzati durante l’anno
scolastico
Un modulo coinvolgerà i
genitori attraverso la
realizzazione di momenti di
riflessione comune e tavole
rotonde sui pericoli del Web e
su come supportare i ragazzi
nella società della
globalizzazione
Partecipazione a performance
pubbliche con il Coro
dell’istituto
Migliorare i risultati dei test
INVALSI attraverso una
didattica laboratoriale improntata
allo sviluppo di:capacità
riflessive competenze logico-
36
deduttive
Favorire una consapevolezza
digitale attraverso un uso critico
della rete
Creare ambienti di
apprendimento motivanti e
stimolanti per sollecitare la
partecipazione attiva
Sperimentare modalità di
espressione, comunicazione,
apprendimento che siano
gratificanti e responsabilizzanti
Acquisire gli strumenti di
pensiero necessari per
apprendere un metodo di lavoro
autonomo
Comprendere e imparare a
rispettare le altre culture e a
esprimere le proprie opinioni
37
ELENCO PROGETTI
• Calendario eventi
• Un coro per tutti
• Comunicazione efficace
• Io cittadino in rete
• Il valore della diversità
• Non inquino e riciclo
PROGETTI DEL PIANO
Titolo del progetto: Comunicazione efficace
Responsabile
del progetto:
Licari Gianfranca
Data prevista di
attuazione definitiva: Ottobre 2016 Giugno
2019
Livello di priorità:
alta
Riferimento a sottocriteri
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Nell’attuale società della conoscenza, in un mondo in cui la presenza di Internet nelle vite dei singoli e in quella delle organizzazioni rende possibile la circolazione in tempo reale di informazioni da un capo all’altro del mondo, la scuola si trova, nel campo specifico della comunicazione, di fronte a nuove sfide che non possono essere ignorate e che stimolano la scuola ad aprirsi al territorio e ad educare al rapporto corretto con i media. Nel nostro istituto, l’area della comunicazione, sia all’interno che con l’esterno, non è stata mai oggetto di interventi specifici ed organici e ci si è limitati all’uso della tradizionali forme di trasferimento delle informazioni. Non sempre completa e chiara risulta, pertanto, la circolazione delle informazioni tra gli addetti ai lavori e piuttosto lenta e f r a m me n t a r i a è quella che interconnette i portatori di interesse. Al contrario, è necessario che le informazioni siano accessibili e diffuse e che la comunicazione organizzativa abbia i caratteri della trasparenza, della tempestività, della chiarezza, dell’efficacia e della completezza, non disgiunti dalla necessità che essa risulti coerente con le finalità istituzionali della scuola. Dalla riflessione in seno al gruppo di progetto su questo problema è emerso che:
38
a) l’attenzione per le modalità d funzionamento del sistema comunicativo nel suo
complesso è sufficiente ;
b)l’interesse per le comunicazioni scritte che vengono disposte dagli Uffici è circoscritto agli
adempimenti di tipo burocratico;
c) la scuo la , pur avendo realizzato in passato esperienze molto significative ed apprezzabili,
non dispone di una memoria ben organizzata che ne consenta la fruizione e il riutilizzo;
d)dispendiosa e n o n s e m p r e e f ficace è la comunicazione con le famiglie degli studenti
c h e , ancora oggi privi legia sistemi di comunicazione tradizionali su supporto cartaceo;
e)alle attività e agli eventi realizzati nella scuola non sempre viene conferita un’ adeguata
visibilità che possa aumentarne l’apprezzamento.
Sulla base di queste consapevolezze, il Comitato di miglioramento ha adottato un approccio
orientato alla ricerca di una serie di rimedi semplici, funzionali alla risoluzione del problema della
comunicazione affinchè questa possa risultare finalizzata agli obiettivi specifici; condivisa
collegialmente; diffusa in modo responsabile; trattata in modo tale che possa essere riutilizzata
.Il progetto nel triennio coadiuvato e supportato dallo staff di dirigenza e dalle funzioni strumentali
è diretto:
agli alunni di tutte le classi
agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA
alle famiglie e agli altri portatori di interesse
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Creazione di un
luogo fisico per
ciascun plesso
deputato alla
raccolta e al
reperimento di
documentazione
ed informazioni
Output
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni
Semplicità nel
reperimento delle
informazioni
Partecipazione
attiva e
consapevole del
personale interno
alle diverse fasi
della
organizzazione
scolastica
Consapevolezza e
partecipazione alla
condivisione e diffusione di
comunicazioni ed informazioni
di almeno il 70% del personale
interno e del 50 % degli utenti
Soddisfazione rispetto alla
gestione complessiva del
sistema di comunicazione del
Outcome
Aumento
dell’interesse dei
docenti per le
comunicazioni
riguardanti gli
aspetti organizzativi
della scuola
Aumento del livello
di coinvolgimento
39
del personale 70% del personale interno e
degli utenti esterni
Diffusione di
avvisi e circolari
via e-mail Output
Sensibilizzazione e
responsabilizzazione
dei docenti nei
confronti delle
comunicazioni
Tasso di
incremento del
materiale
informatico e
diminuzione del
materiale
cartaceo
Aumento
dell’uso della
posta elettronica
da parte dei
docenti
Utilizzo della posta elettronica
da parte dell’ 80% del
personale
Outcome
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni
Gestione e
aggiornamento
del sito web e del
social network
(facebook)
Output
Creazione di un
archivio didattico
fisico e informatico
Potenziamento della
rete informatica a
disposizione della
didattica
Maggiore utilizzo
del sito e del social
network (facebook)
della scuola da parte
delle famiglie
Maggiore visibilità
per attività ed eventi
realizzati dalla
scuola
Diminuzione
delle
richieste di
informazioni
e di
documenti
cartacei da
parte delle
famiglie
Aumento della
frequenza di
utilizzo del sito
della scuola
Aumento del
livello di
soddisfazione
degli
stakeholders
Diminuzione del 30 % delle
richieste di informazione in
presenza. Aumento del 20%
della partecipazione alle
attività organizzate dalla
scuola da parte dei diversi
stakeholders
Aumento del 70% del numero
degli accessi al sito della
scuola
Diffusione delle buone prassi:
60 %
Outcome
Costituzione di una
memoria ben
organizzata che
consenta la fruizione
e il riutilizzo delle
buone prassi;
40
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni ed esterni
Aumento del livello
di soddisfazione
degli utenti
La comunicazione nella scuola e l’insieme di attività e comportamenti di tipo relazionale che sono stati posti in essere per raggiungere gli obiettivi istituzionali e sociali programmati nel P. T.O.F., nel triennio, sono stati potenziati attraverso questo progetto e continueranno ad essere attenzionate tutte queste modalità di interazione, al fine di implementarla maggiormente per creare un clima di collaborazione e di condivisione di traguardi da raggiungere grazie al contributo di tutti. In quest'ottica, una buona comunicazione, sia interna che esterna, non è un aspetto secondario della vita dell'organizzazione, bensì lo strumento indispensabile per costruire rapporti trasparenti in coerenza con la propria mission, individuare bisogni ed aspettative a cui è necessario dare risposte qualificate, conoscere il livello di soddisfazione degli utenti in relazione al servizio erogato, cogliere nuove opportunità di crescita e di utilizzazione delle risorse esterne in forma di collaborazione cooperativa, diffondere conoscenza di quel che la scuola fa sul sito, tramite face- book e e le emittenti televisive. Si ritiene, pertanto, che questo progetto, migliorando il sistema della comunicazione, favorisca relazioni costruttive tra i diversi stakeholders e semplificando l’accesso a tutta la documentazione ed all’informazione, consenta un maggiore coinvolgimento di tutti gli operatori ed il consolidarsi di un clima propositivo, rafforzando al tempo stesso la responsabilizzazione e il senso d’appartenenza all’organizzazione scolastica.
Attività Responsabile
Data prevista
di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Creazione di un luogo
fisico per le comunicazioni
di documentazione ed
informazioni
x x x x x
Diffusione di avvisi e
circolari via e-mail e sito
web
Dioguardi
Teresa Giugno 2019 x x x x x x
Coordinamento e controllo
della diffusione delle Russo
Giugno 2019 x x x x x x
41
comunicazioni Giuseppe
Gestione e aggiornamento
del sito web e social
network
Settembre
2017 x x x x x x
Creazione di un archivio
didattico
Settembre
2017 x x x x x x x
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale 12,5 0 0
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 0 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
Il progetto è stato articolato su tutti i 3 anni scolastici: durante l’ a.s. 2016-2017 da novembre a giugno si sono realizzate le prime due fasi; a giugno 2017 è stato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si procederà alle modifiche per gli anni scolastici successivi. Era emersa nella rendicontazione del progetto la difficoltà di aprire gli uffici di segreteria nel pomeriggio per espletare i lavori che con grande difficoltà non riescono a essere conclusi nelle ore antimeridiane essendo aperti al pubblico
Attività Eventuale
responsabile Modalità di attuazione
42
Creazione di un luogo
fisico per le comunicazioni
di documentazione ed
informazioni
Russo Giuseppe
Attivazione laboratori di discussione
Aggiornamento di bacheca e raccoglitore
Settimana corta per tutto l’istituto con due rientri
pomeridiani per la Scuola Secondaria di I grado e
possibilità di turnazione nel pomeriggio per il
personale di segreteria per recuperare il sabato libero
Diffusione di avvisi e
circolari via e-mail e sito
web
Dioguardi
Teresa Invio materiali agli interessati
Coordinamento e controllo
della diffusione delle
comunicazioni
Coordinamento delle attività relative alle
comunicazioni
Controllo della presa visione delle circolari e degli
avvisi
Gestione del sito
sito web e social network
Implementazione ed aggiornamento del sito
Creazione di un archivio
didattico
Concordare con la D.S. la creazione di un archivio
didattico e l’aggiornamento dati nel sito
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale riadattamento di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà
43
al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.
PROGETTI DEL PIANO
Titolo del progetto: Un coro per tutti
Responsabile
del progetto:
Maria Grazia Licari
Data prevista di
attuazione definitiva:
Ottobre 2016-
Giugno 2019
Livello di priorità:
alta
Riferimento a
sottocriteri del CAF 5.1
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Nella nostra organizzazione scolastica, il raggiungimento degli obiettivi è collegato alle attività ordinarie caratterizzanti l’istituzione scolastica, svolte secondo procedure ben definite, ma non è ben strutturato e formalizzato un sistema che definisca obiettivi e compiti correlati all’individuazione di indicatori di raggiungimento degli output a cui agganciare la misurazione dei servizi erogati. L’impatto atteso da questo progetto è quello di diffondere la cultura della musica e della pratica musicale e corale, creando un coro con la partecipazione alunni dell’istituto..
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Individuazione
dei processi
primari
e trasversali di
supporto nonché
dei
processi chiave
da mappare
Output
Esercitazioni corali
Indicazioni
curricolo
Realizzazione
Attività da docente
competente all’interno
dell’istituto
100 %
Outcome
Acquisire
competenze
previste dalle
Indicazioni
nazionali
44
di incontri per
esercitazioni
corali
100 %
Output
Elaborazione di una
scheda di Processo
che contiene la
puntuale
descrizione dei
titolari e delle
relative
responsabilità,
l’indicazione degli
obiettivi da
raggiungere, degli
indicatori di
misura,
l’indicazione delle
attività che
determinano la
trasformazione
degli input in
output.
Grado di
comprensione e
condivisione
Grado di utilità
della scheda
misurato
mediante
questionario da
somministrare
ai docenti
.
60 % del personale.
50%
Outcome
Diffusione di una
gestione basata su
processi
Miglioramento del
successo formativo
degli alunni
Aumento del livello
di soddisfazione
degli utenti
Monitoraggio
periodico degli
esiti delle attività
di insegnamento
Output Elaborazione e
somministrazione
di questionari per il
monitoraggio delle
attività
Distribuzione
questionari
Restituzione
100 %
45
Elaborazione
somministrazione
di questionari per la
valutazione del
grado di
soddisfazione degli
utenti
questionari
70%
Outcome
Miglioramento
dell’azione
educativa attraverso
la valutazione delle
prestazioni e la
conseguente azione
di modifica
dell’offerta
formativa secondo
le evidenze emerse
Condivisione del
nuovo sistema di
gestione
organizzativo
con il personale
interno e con gli
utenti esterni
Output
Programmazione di
appositi incontri
istituzionali
Predisposizione di
questionari per il
personale interno.e
per gli utenti
esterni. Attuazione
di focus group
Monitoraggio delle
risultanze
Partecipazione
agli incontri
Restituzione dei
questionari
60% degli invitati
70%
Outcome
Diffusione delle
azioni di
miglioramento
affinché esse si
traducano in prassi
ordinaria e di
implementazione
sistemica e
sistematica
46
Performance di
supporto a tutte le
attività dell’istituto
Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri.
Attività Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Individuazione dei
processi chiave da
mappare e inserimento
dati nel PTOF
primari
e trasversali di supporto
nonché dei
processi chiave da
mappare
Giugno
2019
x x x x x
Strutturazione della
Scheda di
Processo per la mappatura
dei risultati
Dicembre
2018
Condividere con il
personale
interessato il nuovo
sistema di
Giugno
2019 x x x x x
47
gestione organizzativo
Monitoraggio delle attività
e tabulazione dei dati
Giugno
2019 x x x x x
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale 12,5 0 0
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 0 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
Tempi: Gennaio 2016 - Dicembre 2019
La diffusione e la raccolta dei dati avverranno con i tempi sopra delineati tenendo conto dei
seguenti
obiettivi:
− diffondere la pratica musicale e corale
− elaborare interventi di miglioramento nell’organizzazione scolastica
Attività Eventuale
responsabile Modalità di attuazione
48
Individuazione dei processi
chiave da mappare e
inserimento nel PTOF
primari
e trasversali di supporto
nonché dei
processi chiave da mappare
Allenamento e esercitazioni corali
Strutturazione della Scheda
di Processo per la mappatura
del Processo chiave
individuato
Licari
Gianfranca
Elaborazione della scheda e monitoraggio delle
attività
Condividere con il personale
interessato il nuovo sistema
di gestione organizzativo
Focus group
Monitoraggio delle attività e
tabulazione dei dati
Elaborazione dei questionari
Elaborazione dei dati
Illustrazione dei risultati in incontri dedicati
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
Il sistema di monitoraggio dell'andamento prevede incontri periodici, nella fase successiva alle valutazioni parziali e/o finali. In tali incontri si procederà alla comparazione dei dati raccolti relativi alle prestazioni con gli obiettivi prefissati, in modo da procedere ad eventuali aggiustamenti per porre rimedio agli scostamenti. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate). Si prevede la riunione bimestrale del gruppo di miglioramento.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
La realizzazione del progetto prevede un sistematico monitoraggio di tutte le attività, in particolare dei progetti curriculari ed extracurriculari coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento . Il monitoraggio è facilitato dal fatto che nel comitato di miglioramento stesso sono presenti le Funzioni Strumentali e, pertanto, l’evoluzione delle varie attività e la raccolta dei dati e delle informazioni risultano facilitate anche in virtù degli incarichi rivestiti da tali docenti.
Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:
- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;
- incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle
singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni;
49
- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto a tutti gli interessati negli incontri
istituzionali programmati.
Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi
consentiranno di verificare la validità del piano d’azione implementato in relazione agli obiettivi da
raggiungere.
La raccolta dei dati continuerà, poi, nel corso dell’ anno successivo in modo sistematico al fine di
individuare di volta in volta i target da raggiungere e di misurare la tendenza verso il miglioramento
delle azioni implementate.
PROGETTI DEL PIANO
Titolo del progetto: Io cittadino in rete
Responsabile
del progetto:
Maria Pia Di Trapani
Data prevista di
attuazione definitiva: Novembre 2016
Giugno 2019
Livello di priorità:
alta
Riferimento a
sottocriteri
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Nell’attuale società della conoscenza, in un mondo in cui la presenza di Internet nelle vite dei singoli e in quella delle organizzazioni rende possibile la circolazione in tempo reale di informazioni da un capo all’altro del mondo, la scuola si trova, nel campo specifico della comunicazione, di fronte a nuove sfide che non possono essere ignorate, ma anche di fronte a preziose opportunità da utilizzare. Educare alla legalità e alla convivenza democratica è indispensabile nella società moderna, all’uso consapevole di Internet e alla prevenzione del Cyberbullismo
Il progetto è diretto:
· agli alunni di tutte le classi
· agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA
· alle famiglie e agli altri portatori di interesse
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
50
Creazione di un
decalogo diritti e
doveri
Output
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni e del rispetto
delle regole
Indicazioni
nazionali
Costituzione
Carta dei diritti
Diminuzione comportamenti
scorretti
Outcome
Aumento
dell’interesse dei
docenti per le
comunicazioni
riguardanti gli
aspetti organizzativi
della scuola
Aumento del livello
di coinvolgimento
del personale
Costituzione
Output
Sensibilizzazione e
responsabilizzazione
degli alunni nei
confronti delle leggi
Assumere
atteggiamenti di
rispetto
Sviluppo della
cultura della
legalità
Diminuizione di due punti
percentuale delle note sul
registro
Outcome
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni e rispetto
regole
Output
Creazione di un
archivio didattico
fisico e informatico
con documenti sulla
legalità
Potenziamento della
rete informatica a
disposizione della
didattica
Maggiore utilizzo
del sito e del social
network (facebook)
Diminuzione
Dei
comportame
nti scorretti
Aumento della
frequenza di
utilizzo del sito
della scuola
Aumento del
livello di
soddisfazione
Diminuzione del 30 %
:dei comportamenti scorretti
51
della scuola da parte
delle famiglie
Maggiore visibilità
per attività ed eventi
realizzati dalla
scuola
degli
stakeholders
Outcome
Costituzione
di una memoria be
n organizzata che
consenta la
fruizione e il
riutilizzo delle
buone prassi;
Miglioramento dei
flussi comunicativi
interni ed esterni
Aumento del livello
di soddisfazione
degli utenti
, Ci si attende, , un significativo impatto positivo sulla performance della scuola poichè Educare alla legalità attraverso tutte le attività che prevedono una collaborazione con il territorio e le agenzie formative permetterà gli alunni di acquisire la memoria storica e a sperimentare compiti autentici che gli permetteranno di interiorizzare regole di comportamento corrette. Attraverso il referente del CYBERBULLISMO prof.ssa Pirrotta saranno attivate azioni di prevenzione in tal senso e il PON Azione 10 Lotta all’inclusione e al disagio affronterà tale tematica in modo trasversale migliorando le competenze di base degli alunni
Attività Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Riflessione sui temi della
legalità
Diffusione di articoli e
ricerca azione sui temi
Giugno x x x x x x
52
della legalità e del
Bullismo
2019
Coordinamento e controllo
della diffusione delle
comunicazioni
Giugno
2019 x x x x x x
Gestione e aggiornamento
del sito web e social
network
Settembre
2017 x x x x x x
Creazione di un archivio
didattico con documenti e
ricerche sulla legalità
Settembre
2017 x x x x x x
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale 0 0 0
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 0 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: durante l’ a.s. 2016-2017 da novembre a giugno si sono realizzate le prime fasi; a giugno 2017 è stato effettuato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si è rimedicato qualche obiettivo in base alla Legge emanata nel Mese di Maggio 2017 sul CYBERBULLISMO e alla nomina di un referente all’interno dell’istituto sulla tematica segnalato all’Osservatorio che ne ha fatto richiesta.
Attività Eventuale Modalità di attuazione
53
responsabile
Creazione di un luogo
fisico per le comunicazioni
di documentazione ed
informazioni sulle ricerche
effettuate sulla legalità
Attivazione percorsi legalità in orario curricolare ed
extracurricolare
Diffusione di documenti e
articoli sulla legalità
Pubblicazione materiali prodotti e raccolta
riflessioni sul sito della scuola, su facebook e sulla
Tv Web che si realizzerà con il PON approvato per
l’a.s 2017/18
Coordinamento e controllo
della diffusione delle
comunicazioni e delle
corrette regole di
comportamento in una
società civile
Coordinamento delle attività spettacolazioni finali
Gestione del sito
sito web e social network
Implementazione ed aggiornamento del sito
Creazione di un archivio
didattico
Concordare con la D.S. la creazione di un archivio
didattico materiale legalità
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà
54
al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.
Titolo del progetto: Il valore della diversità
Responsabile
del progetto:
Rosalba Mirabile
Data prevista di
attuazione definitiva: Novembre 2016 Giugno 2019
Livello di priorità:
alta
Riferimento a sottocriteri
Progetto inclusione alunni
BES e disabili
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
La società di oggi è multietnica, l’individuo sin da piccolo si trova a confrontarsi con gli altri gruppi e la scuola deve educare alla tolleranza, al rispetto degli altri e alla valorizzazione delle
diversità.
OBIETTIVI FORMATIVI
-Promuovere il successo formativo
-Educare alla tolleranza
-Valorizzare la diversità
-Favorire la crescita dell’intera persona
-Sviluppare l’autostima
-Promuovere apprendimenti significativi
Il progetto mira a:
– sviluppare la socializzazione secondo le regole della convivenza democratica,
– a promuovere la padronanza di tutti i linguaggi e l’espressività
Aiutare l’alunno a superare il disagio sociale, a trovare confronti positivi e non demotivanti nel
prossimo, è fondamentale nella scuola moderna. Il teatro, la musica, la forma laboratoriale
diventano le forme privilegiate per potenziare l’espressione e per aiutare gli alunni a superare
difficoltà psicologiche. Il progetto coinvolgerà varie aree e ha come finalità trasversale quella di
imparare a conoscere se stessi per migliorare il rapporto con gli altri e sviluppare la comunicazione.
AREA PSICOMOTORIA
ODS:
55
- potenziare la capacità di coordinazione individuale e relazionale
- Potenziare la capacità di attenzione e concentrazione
AREA LINGUISTICA- MUSICALE E ARTISTICA
- Sviluppare ascolto e comprensione
- Potenziare la comprensione dei testi
AREA DIVERSI LINGUAGGI
- Sviluppare il linguaggio mimico gestuale
- Potenziare la creatività
- Acquisire la capacità di interpretare, recitare e narrare aiutandosi con la mimica
– Potenziare la scrittura creativa
– Avvicinare l’alunno ai linguaggi digitali
CONTENUTI:
Le fiabe
Attività : ricostruire una fiaba, cambiando parti di testo e rielaborando testi e rappresentare la fiaba
attraverso altri linguaggi espressivi
Metodologia:
forma laboratoriale, flashback, cooperative learning
Alunni coinvolti: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado
Attività:
leggere le favole, creare didascalie in power point,
recita e drammatizzazione della fiaba scelta
Esprimere con una coreografia e canti i messaggi di solidarietà
Tempi: intero anno scolastico
Verifica: Saranno somministrati questionari per accertare la motivazione degli alunni e il
gradimento da parte dei genitori
Nella nostra organizzazione scolastica, il raggiungimento degli obiettivi è collegato alle attività ordinarie caratterizzanti l’istituzione scolastica, svolte secondo procedure ben definite, ma non è ben strutturato e formalizzato un sistema che definisca obiettivi e compiti correlati all’individuazione di indicatori di raggiungimento degli output a cui agganciare la misurazione dei servizi erogati. L’impatto atteso da questo progetto è quello di diffondere azioni di recupero e consolidamento e delle competenze di base.
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Conoscere il territorio Output
Stimolare curiosità
e ricerca
Indicazioni
Attività da docente
competente all’interno
56
Potenziare ascolto e
comprensione
curricolo
Realizzazione
di incontri per
realizzare
forme
laboratoriali di
lavoro
dell’istituto
100 %
100 % Outcome
Acquisire
competenze
previste dalle
Indicazioni
nazionali
Imparare a
fare emergere le
emozioni
Output
Sviluppare mappe
di pensiero
Uso adeguato di
strumenti e capacità
di condurre un
ragionamento
Grado di
comprensione e
condivisione
Grado di utilità
della scheda
misurata
mediante
questionario da
somministrare
ai docenti
.
60 % del personale
50%
Outcome
Diffusione di una
gestione basata su
processi
Miglioramento del
successo formativo
degli alunni
Aumento del livello
di soddisfazione
degli utenti
Monitoraggio
periodico degli
esiti delle attività
di insegnamento
Output Elaborazione e
somministrazione
di questionari per il
monitoraggio delle
attività
Distribuzione
questionari
Restituzione
questionari
100 %
70%
57
Elaborazione
somministrazione
di questionari per la
valutazione del
grado di
soddisfazione degli
utenti
Outcome
Miglioramento
dell’azione
educativa attraverso
la valutazione delle
prestazioni e la
conseguente azione
di modifica
dell’offerta
formativa secondo
le evidenze emerse
Imparare a far
emergere le
proprie emozioni
Output
Programmazione di
appositi incontri
laboratoriali
Predisposizione di
questionari per il
personale interno e
per gli utenti
esterni. Attuazione
di focus group
Monitoraggio delle
risultanze
Partecipazione
agli incontri
Restituzione dei
questionari
60% degli invitati
70%
Outcome
Diffusione delle
azioni di
miglioramento
affinché esse si
traducano in prassi
ordinaria e di
diffusione delle
buone pratiche
educative e
didattiche
58
Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri e servirà a sperimentare forme laboratoriali di lavoro che permetteranno di acquisire buone pratiche educative e didattiche da pubblicizzare attraverso i canali multimediali.
Attività Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Tempificazione attività
Il progetto è rivolto a tutte le classi
G F M A M G L A S O N D
Creazione canovaccio
della favola
Rosalba
Mirabile
Ottobre
2017
Laboratorio coreografico
E scenografico
Giugno
2019 x x x x x
Potenziamento lingua
inglese
La Franca
Doroty
Giugno
2019 x x x x x x
Laboratorio multimediale
Giugno
2019
X X X X X X
Drammatizzazioni e canti
da rappresentare agli altri
compagni
Coinvolgere
gli alunni
del’'istituto
X X X X X X X
Costo unitario Quantità Totale
59
(giornate, pezzi, ecc.)
Personale 12,5 0 0
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 12,5 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: 2016-2019 da novembre a giugno si realizzeranno le prime due fasi; a giugno 2017 sarà effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, saranno condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2018 e, sulla base delle evidenze emerse, si procederà alle modifiche per gli anni scolastici successivi.
Attività Eventuale responsabile Modalità di attuazione
Imparare ad utilizzare linguaggi, quali
il corpo e la voce
Attivazione laboratori di
discussione
Imparare a rapportarsi con il mondo
circostante Esperienze laboratoriali
Sapersi confrontare e imparare ad
esprimersi Dialoghi e conversazioni
Imparare a socializzare
Creazione di un archivio didattico Concordare spettacolazione
finale e pubblicazione fiabe
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera ,ove se ne presentasse
60
l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Il riesame ed il monitoraggio delle attività svolte si attueranno durante gli incontri bimestrali del comitato di miglioramento, quando, sulla base delle evidenze raccolte, si provvederà a valutare l’andamento e ad apportare eventuali correttivi. Al termine del corrente anno scolastico si procederà al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto. Sulla base degli esiti del monitoraggio, sarà rivista la pianificazione per le successive annualità del progetto.
Titolo del progetto:Il Calendario degli eventi
Responsabile
del progetto:
Tripoli Marilin
Data prevista di
attuazione definitiva:
Ottobre 2016
Giugno 2019
Livello di priorità: alta Riferimento a sottocriteri
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Il progetto è finalizzato a promuovere la continuità tra i tre ordini di scuola e affronta in forma consapevole l’aggregazione, l’apprendimento cooperativo. La collaborazione con le famiglie diviene all’interno di questo processo esempio di buone pratiche educative da seguire come modello nella società odierna che attraverso la metodologia laboratoriale aiuta a sviluppare la coesione e l’empatia tra i soggetti coinvolti e perfino tra i docenti impegnati nella realizzazione del progetto. Le tematiche affrontate costituiranno un “evento” proprio perché momento di aggregazione in cui la scuola come comunità educativa si apre al territorio e sostiene i propri alunni in un processo integrativo di crescita personale. Il progetto prevede la trattazione di tematiche inerenti l’educazione la convivenza civile, la cittadinanza come i diritti dei minori, le pari opportunità, l’ambiente, la prevenzione della salute e tutti gli eventi collegati alle feste tradizionali del territorio ( Natale, Carnevale, San Giuseppe ecc.), all’interno di tale progetto convergeranno altri progetti minori come Progetto cinema, mense di San Giuseppe, progetto di fine anno .
La scuola nella società odierna recepisce e interpreta le istanze dei singoli e della collettività. Avere
attenzione alla persona, rispettare gli stili individuali di apprendimento e di espressione, valorizzare
61
e stimolare la curiosità e la motivazione servirà a orientare i ragazzi nella scelta del loro percorso di
vita.
FINALITA’ DEL PROGETTO:
Sviluppare la competenza comunicativa, recuperare alunni Bes e valorizzare le eccellenze
Valorizzare le differenze
Integrare logiche e linguaggi diversi
Organizzare apprendimenti significativi, attivi e collaborativi
In una società bombardata dai messaggi mediatici , la scuola in collaborazione con la famiglia
deve fornire sani modelli orientativi ed educativi
Attività conclusive del progetto:
realizzazione prodotti digitali, ricerca-azione per la creazione di documenti, manifestazioni
finale, cineforum, incontri con esperti, associazioni, allo scopo di sensibilizzare l’intera
comunità e collaborazione con il territorio. Si collaborerà con l’Ordine dei geologi per
realizzare attività inerenti la valorizzazione del territorio
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Riflettere su
temi quali
“ diritti,
alimentazione,
pari opportunità,
ambiente),
bullismo e
cyberbullismo,
attraverso
discussioni e
confronto
Output Stimolare curiosità
e ricerca
Indicazioni
curricolo
Realizzazione
di testi sulla
diversità e
tematiche
attuali
Attività da docente
competente all’interno
dell’istituto
100 %
100 %
Outcome
Acquisire
competenze
previste dalle
Indicazioni
nazionali
Imparare a
fare emergere le
emozioni
Riscoprire le
tradizioni
etnoantropologi-
che del territorio
Output
Sviluppare mappe
di pensiero
Grado di
comprensione e
condivisione
Grado di utilità
della scheda
misurata
.
60 % del personale.
62
per ricostruire la
memoria storica
Uso adeguato di
strumenti informati
ci per realizzare
inviti e messaggi di
solidarietà
mediante
questionario da
somministrare
ai docenti
50%
Outcome
Miglioramento del
successo formativo
degli alunni
Monitoraggio
periodico degli
esiti delle attività
di insegnamento
Output Elaborazione e
somministrazione
di questionari per il
monitoraggio delle
attività
Elaborazione
somministrazione
di questionari per la
valutazione del
grado di
soddisfazione degli
utenti
Distribuzione
questionari
Restituzione
questionari
100 %
70%
Outcome
Miglioramento
dell’azione
educativa attraverso
la valutazione delle
prestazioni e la
conseguente azione
di modifica
dell’offerta
formativa secondo
le evidenze emerse
63
Imparare a far
emergere le
proprie emozioni
Output
Programmazione di
appositi incontri
istituzionali e
spettacolazioni
Predisposizione di
questionari per il
personale interno.e
per gli utenti
esterni. Attuazione
di focus group
Monitoraggio delle
risultanze
Partecipazione
agli incontri
Restituzione dei
questionari
60% degli invitati
70%
Outcome
Diffusione delle
azioni di
miglioramento
affinché esse si
traducano in prassi
ordinaria e di
implementazione
delle buone
pratiche educative e
didattiche
Il successo durevole di un'organizzazione è conseguito mediante la sua capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interesse; esso può essere conseguito attraverso la gestione efficace dell'organizzazione, la consapevolezza critica di tutte le componenti, l'apprendimento e l'applicazione appropriata di miglioramenti e/o innovazioni. Questo progetto investe uno dei processi chiave dell’organizzazione e, quindi, si prevede abbia ricadute positive dirette sulla performance della scuola e sugli esiti dei nostri alunni in quanto attraverso la musica, lo sport gli alunni acquisiscono autostima, maggiore sicurezza e capacità pratiche che li renderanno più sicuri. Si apre all’uso dei media e alla collaborazione partecipativa con il territorio e le famiglie.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
Il progetto si articolerà su 3 anni scolastici: 2016-2019 da Ottobre a Giugno si realizzeranno le prime due fasi; a giugno 2017 è stato effettuato il monitoraggio delle azioni implementate; i dati, analizzati e tabulati, sono stati condivisi in sede di comitato di miglioramento ed in sede collegiale a settembre 2017 e, sulla base delle evidenze emerse, si sono effettuate alcune modifiche per gli anni scolastici successivi.
Attività Eventuale
responsabile
Modalità di attuazione
Imparare ad utilizzare linguaggi, quali
il corpo e la voce Attivazione laboratori di
discussione
64
Imparare a rapportarsi con il mondo
circostante Esperienze laboratoriali
Sapersi confrontare e imparare ad
esprimersi Dialoghi e conversazioni
Imparare a socializzare
Creazione di un archivio didattico Concordare spettacoli finali e
pubblicazione su facebook e
sito scuola
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
La realizzazione del progetto prevede una sistematica attività di monitoraggio, al fine di verificare l’andamento delle singole azioni e l’eventuale ritaratura in corso d’opera, ove se ne presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi del progetto. Il monitoraggio sarà coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio che si intende mettere in atto prevede incontri bimestrali del gruppo di miglioramento, finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. Sulla base dei dati raccolti, si procederà, poi, alla definizione puntuale degli steps successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista. In tali incontri verranno enucleate altresì tutte le criticità emerse in ordine all’attuazione delle singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, compresa l’eventuale ritaratura di obiettivi e tempi delle singole azioni. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate) al termine della valutazione intermedia e di quella finale.
Attività Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Tempificazione attività
Il progetto è rivolto a tutte le classi e
l'articolazione è prevista per il
triennio
N D G F M A M G L A S O
Organizzazione di eventi Tripoli
Marilin
Giugno
2019
X
X
X
X
X
X
X
X X
Costo unitario Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale 12,5 0 0
65
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 0 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
La realizzazione del progetto prevede una sistematico monitoraggio di tutte le attività coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:
- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;
– incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni.
PROGETTI DEL PIANO
Titolo del progetto: Non inquino e riciclo
Responsabile
del progetto:
Domenico Petruso
Data prevista di
attuazione definitiva:
Novembre 2017-
Giugno 2019
Livello di priorità:
alta
Riferimento a
sottocriteri del Rav 2.4
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
66
Questo progetto nasce dalla convinzione che una maggiore adesione e condivisione di pratiche didattiche innovative ed una migliore sinergia fra le risorse e competenze disponibili sono fondamentali nella progettazione e nell’implementazione di un’offerta formativa al passo con i tempi ed in grado di rispondere positivamente alle aspettative dell’utenza. La rete di scuole è un istituto giuridico introdotto dall'articolo 7 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 cui le istituzioni scolastiche, nell'ambito della propria autonomia e nell'espletamento delle loro funzioni educative istituzionali, possono ricorrere al fine di ampliare la loro offerta formativa. La finalità è quella di sviluppare e diffondere una cultura dell’innovazione. Il progetto si divide in due percorsi, che sono, però, strettamente correlati tra loro: da un lato c’è il percorso di aggiornamento e formazione dei docenti, finalizzato a diffondere la cultura del cambiamento e a favorire la crescita professionale del personale; dall’altro c’è il percorso di innovazione e miglioramento della didattica, basato su una nuova organizzazione degli spazi, dei tempi e dei gruppi classe. Il percorso formativo, dunque, punterà alla promozione di una riflessione operante e concreta che permetta di apprendere facendo, sperimentando, riflettendo insieme ai colleghi, per tradursi, poi, in una competenza reale, concreta ed immediatamente fruibile in classe insieme ai propri alunni.
Analizzando il report di valutazione ed i punti di forza e di debolezza evidenziati, emerge che il
nostro Istituto, grazie ad un corretto utilizzo dei finanziamenti europei, dispone in molte aule di
Lavagne Multimediali Interattive, di un laboratorio informatico e di un efficiente laboratorio
scientifico, tutte risorse in grado di favorire l’innovazione e il miglioramento didattico e
metodologico. Altro punto di forza è rappresentato dalla disponibilità dei docenti a confrontarsi con
i colleghi di altre scuole, a sperimentare pratiche didattiche nuove, a mettersi in gioco per crescere
professionalmente.
Il progetto è diretto:
· agli alunni di tutte le classi
· agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Corso di
formazione
buone pratiche
didattiche
Collaborazione
con l’ordine dei
Geologi di
Palermo
Output Formazione dei
docenti
Partecipazione
agli
incontri semina
riali con esperti
e ai lavori di
gruppo
Partecipazione
Geoevento
Partecipazione di almeno
l’80% dei docenti interessati
Outcome
Acquisizione di
competenze
spendibili nella
pratica di
metodologie
didattiche
innovative
Realizzazione di
attività didattiche Output
Uso dei laboratori
Maggiore utilizzo
Aumento delle
ore dedicate alla
Aumento del 30% delle ore di
utilizzo dei laboratori
67
applicando
metodologie ed
organizzazione in
novative
delle LIM
Attività a classi
aperte
didattica
laboratoriale
Modifica della
organizzazione
dei tempi della
didattica
Attuazione delle attività a
classi aperte nel 10% delle
classi
Outcome
Innovazione
metodologica della
pratica didattica
Condivisione
dell’esperienza
con i colleghi
della propria
scuola e con
quelli delle altre
scuole della rete
Condivisione con
gli utenti
Output
Disseminazione di
esperienze
innovative
Partecipazione
agli incontri
fissati
80% dei docenti e 40% degli
utenti
La Scuola utilizzerà l’innovazione metodologica a supporto della didattica tradizionale avvalendosi delle potenzialità delle nuove tecnologie, si prediligeranno ambienti di apprendimenti cooperativi, significativi ed inclusivi, la didattica laboratoriale, la ricerca-azione, la progettazione di attività a classi aperte, maggiore flessibilità organizzativa anche attraverso la realizzazione di reti di scuole.
Attività Responsabile
Data
prevista di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Corso di formazione
Ottobre
2017
Realizzazione di attività
didattiche applicando
metodologie ed
organizzazione innovative
Giugno
2019 x x x x x
Condivisione
dell’esperienza con i
colleghi della propria
Giugno
2019 x x x x x x x
68
scuola e con il territorio
Condivisione con gli utenti
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale 12,5 0
Spese 0 0 0
Servizi di consulenza 0 0 0
Acquisto di beni 0 0 0
Spese dirette 0 0 0
TOTALE 0 0 0
Per le poche risorse disponibili i docenti con funzione strumentale, collaboratori, fiduciari di plesso e personale ATA con incarico specifico saranno i responsabili del progetto.
Fase di DO - REALIZZAZIONE
TEMPI: settembre 2016- giugno 2019
Attività Eventuale
responsabile Modalità di attuazione
Corso di formazione Licari
Gianfranca
Ricerca- azione materiale innovativo
Realizzazione di attività
didattiche applicando
metodologie ed
organizzazione innovative
Cura della flessibilità organizzativa
Condivisione
dell’esperienza con i
Incontri dedicati all’autoaggiornamento sulla
didattica per competenze
69
colleghi della propria scuola
e con quelli della altre
scuole della rete
Condivisione con gli utenti
Focus group
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
Il progetto verrà costantemente monitorato per verificare il mantenimento della tempistica prevista, la coerenza e l’efficacia delle azioni svolte. Il sistema di monitoraggio dell'andamento prevede incontri periodici, nella fase successiva alle valutazioni parziali e/o finali. In tali incontri si procederà alla comparazione dei dati raccolti relativi alle prestazioni con gli obiettivi prefissati, in modo da procedere ad eventuali aggiustamenti per porre rimedio agli scostamenti. I dati emersi dai monitoraggi saranno portati a conoscenza degli stakeholders interessati in apposite riunioni (OO.CC, assemblee dedicate).
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
La realizzazione del progetto prevede una sistematico monitoraggio di tutte le attività coordinato dai diretti responsabili delle attività e dal comitato di miglioramento. Il sistema di monitoraggio sarà così articolato:
- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività ;
– incontri bimestrali del comitato finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento
delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità elaborando le possibili soluzioni.
TERZA SEZIONE
COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il piano di Miglioramento avrà la massima diffusione possibile.
Per quanto riguarda il personale interno si terrà un incontro collegiale iniziale nel quale saranno
illustrati:
il Piano di Miglioramento triennale
le sue modalità di attuazione e i relativi tempi
Report finale rendicontazione da pubblicare nel sito della scuola
Ai docenti coinvolti e al personale ATA sarà data comunicazione ufficiale degli incarichi mediante
nomina.
Tutte le informazioni relative all’implementazione del Piano di Miglioramento saranno messe a
disposizione sul sito ufficiale della scuola. Ciascun responsabile di progetto avrà cura di relazionare
al gruppo di miglioramento, con scadenza bimestrale, lo stato di avanzamento di ciascun progetto e
70
di evidenziare le criticità attraverso un report che raccolga l’analisi dei dati rilevati e proponga
eventuali modifiche. Per diffondere le risultanze del PdM alle famiglie degli alunni si farà ricorso
all’invio di circolari. Nell’ambito degli incontri degli OO.CC. che prevedono la presenza dei
genitori, saranno veicolate tutte le informazioni di competenza connesse all’avanzamento del
progetto di miglioramento.
Schema di sintesi delle attività da realizzare nell’ambito del Piano di Comunicazione definito
Quando Cosa a chi come
Gennaio 2016 Illustrazione del PdM e dei
progetti in cui esso si articola
Personale
docente
Collegio dei docenti
Personale ATA Incontri
Parte politica Consiglio d’Istituto
Utenti Sito web
Aprile 2017 Verifica intermedia circa
l’avviamento dei lavori
Personale
docente
Collegio dei docenti
Personale ATA Incontri programmati
Parte politica Consiglio d’Istituto
Utenti Sito web
Settembre 2017
Illustrazione dei risultati
delle attività di monitoraggio
e delle eventuali proposte di
modifiche
Personale
docente
Collegio dei docenti
Personale ATA Incontri ad hoc
Parte politica Consiglio d’Istituto
Utenti Sito web
Aprile 2018 Verifica intermedia circa
l’avviamento dei lavori
Personale
docente
Collegio dei docenti
Personale ATA Incontri programmati
71
Parte politica Consiglio d’Istituto
Utenti Sito web
Giugno 2018 Verifica conclusiva II anno Personale
docente
Collegio dei docenti
Personale ATA Incontri programmati
Parte politica Consiglio d’Istituto
Utenti Sito web
QUARTA SEZIONE
Da compilare in corso di realizzazione dei progetti
STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEI SINGOLI PROGETTI DI
MIGLIORAMENTO
Il monitoraggio dei singoli progetti deve essere effettuato con riferimento alle Linee Guida e seguendo le modalità definite in precedenza nelle fasi di Check&Act di ciascun progetto di miglioramento. Gli strumenti contenuti in questa sezione vengono utilizzati da ogni Gruppo di Progetto per monitorare periodicamente l’attuazione del progetto stesso.
Quando richiesto, ogni Gruppo di Progetto invia al Comitato di Miglioramento lo stato di
avanzamento dei singoli progetti consentendogli così di monitorare la realizzazione del Piano di
Miglioramento nel suo complesso.
PROGETTO: …………………..
Situazione corrente al ………… (indicare mese e
anno)
(Verde) (Giallo) (Rosso)
In linea In ritardo In grave
ritardo
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata
Attività Responsabil Data
Tempificazione attività Situazi
72
e prevista di
conclusione
one
G F M A M G L A S O N D
Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Risultati
raggiunti
Output
Outcome
L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile) in fase di monitoraggio dell’attuazione del progetto (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del progetto.
SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DI
PROGETTO
Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio
Questo schema viene utilizzata da ogni Gruppo di Progetto nell’ultima riunione per verificare il
consuntivo a confronto con il preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause – Vedi Step
9 delle Linee Guida pg 20.
73
PROGETTO:
Costo
unitario
Quantità
(giornate,
pezzi, ecc.)
Totale
pianificato
Totale
a consuntivo Differenza
Personale
Spese
Servizi di
consulenza
Acquisto di beni
Spese dirette
TOTALE
STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PDM
Il monitoraggio del PDM deve essere effettuato dal Comitato con riferimento alle Linee Guida
seguendo le modalità definite nella Seconda Sezione (Monitoraggio del PDM). Gli strumenti
contenuti in questa sezione vengono utilizzati dal Comitato per monitorare periodicamente
l’attuazione del PDM e della Comunicazione.
GANT DEL PDM
Progetto Responsabil
e
Data
prevista di
conclusion
e
Tempificazione attività
Situazion
e
G F M A M G L A S O N D
74
Obiettivi del PDM (Risultati attesi) Indicatori Target
atteso
Risultati
raggiunti
Output
Outcome
L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile) in fase di monitoraggio del PDM (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato di miglioramento.
STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PIANO DI COMUNICAZIONE
Lo schema proposto deve essere utilizzato dal Comitato di miglioramento per monitorare
l’attuazione del Piano di comunicazione nell’ambito delle riunioni di monitoraggio del PDM –Vedi
Step 9 delle Linee Guida pg. 20 e 21.
Quando Cosa a chi come Verifica
Si/no
SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DEL PDM
Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato
75
Questa sezione viene utilizzata dal Comitato di Miglioramento nell’ultima riunione per verificare il
consuntivo del PDM a confronto con il preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause –
Vedi Step 9 delle Linee Guida pg 21.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Costo
unitario
Quantità
(giornate,
pezzi, ecc.)
Totale
pianificato
Totale
a consuntivo Differenza
Personale
Spese
Servizi di
consulenza
Acquisto di beni
Spese dirette
TOTALE
RELAZIONE UTILIZZAZIONE’ ORGANICO DI POTENZIAMENTO PER
IL TRIENNIO 2016/2019
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la nostra scuola si prefigge di
realizzare attraverso l’azione di miglioramento attuata durante il triennio. Il nostro
piano di miglioramento tramite una ricerca azione effettuata dal gruppo NIV,
coordinato dal dirigente scolastico Rosalia Gioglio, tenendo conto della congruenza
tra i RAV presentati nel triennio, nel PTOF con la predisposizione di adeguati
obiettivi generali, nel PDM con azioni di miglioramento mirate, ha cercato di operare,
partendo dall’analisi del contesto in cui opera, di mettere in atto adeguati processi
organizzativi per raggiungere sfruttando le competenze rilevate tramite questionario
delle competenze effettuate tra i docenti presenti nell’organico di fatto e la richiesta di
organico di potenziamento necessario al fine di poter garantire la realizzazione di
quanto previsto nel piano, di migliorare gli esiti formativi ed educativi degli
studenti per favorire il successo formativo e scolastico di tutti gli alunni.
76
L’organico di potenziamento richiesto oltre a sostituire i docenti assenti per
brevi periodi, è stato utilizzato per potenziare le competenze sociali e civiche
attraverso percorsi incanalati all’interno di alcuni progetti portanti del PDM che
includono tutti i piccoli progetti curriculari ed extracurriculari inerenti le diverse
tematiche disciplinari e ha articolato così come farà per l’anno in corso, la sua azione
sul recupero e potenziamento delle competenze di base, per migliorare i risultati
nelle prove Invalsi e valorizzare le competenze linguistiche in italiano, matematica,
inglese e musica, attraverso l’innovazione della didattica e l’introduzione di nuove
metodologie.
Il dirigente ha cercato infatti in tutto il triennio:
di aprire la scuola al territorio, potenziando la collaborazione con le famiglie, le
associazioni e i Comuni di entrambi i paesi in cui si trovano i plessi del nostro
istituto ;
di creare ambienti di apprendimento stimolanti e motivanti per prevenire il fenomeno
della dispersione scolastica e di stimolare i docenti alla formazione continua e alla
ricerca azione per innovare la didattica e introdurre strategie tese a favorire
l’inclusione e l’integrazione di tutti gli alunni.
La logica della scuola come learning organization ha permesso di assicurare
all’interno del nostro istituto, una struttura organizzativa come comunità di
apprendimento.
Nell’ottica dell’autonomia e della flessibilità organizzativa, è stata inoltre scelta una
formula di orario con settimana corta, al fine di garantire un risparmio nei costi di
gestione e un potenziamento dell’offerta formativa, aprendo la scuola al territorio nel
pomeriggio e promuovendo efficacemente i valori e le norme collettive congruenti
con una società libera e democratica.
Le funzioni strumentali in tutto il triennio, sono state scelte tenendo conto delle
priorità indicate e l’organico di potenziamento richiesto a partire dall’anno scolastico
2016/17, ha riguardato i seguenti campi:
potenziamento ambito linguistico, area socio-umanistica,
potenziamento musicale
potenziamento linguistico ( inglese e italiano).
Il PTOF e il POF per l’anno scolastico 2017/18 coerentemente con la L. 107 e i
decreti attuativi n. 60, 62 e 66 del 13/04/2017 articola la sua azione formativa
secondo le priorità stabilite.
77
FABBISOGNO DI ORGANICO
Per la realizzazione del PDM sarà utilizzato l'organico di potenziamento, i docenti, le
FF.SS., collaboratori del D.S. e personale ATA con incarichi specifici. I progetti
saranno svolti sia in orario curricolare che extracurricolare e retribuiti,se possibile,
con il FIS disponibile.
Posti comuni e di sostegno
Scuola Infanzia e Primaria (Fabbisogno per il Triennio)
SCUOLA
DELL'INFANZIA
ANNUALITA'
POSTO COMUNE POSTO SOSTEGNO
a.s. 2016/2017
n° 8 sez.a tempo
ridotto
n° 3 sez. a tempo
normale
14 2
a.s 2017/2018
n° 8 sez.a tempo
ridotto
n° 3 sez. a tempo
normale
14 2
a.s. 2018/2019
n° 8 sez.a tempo
ridotto
n° 3 sez. a tempo
normale
14 2
78
SCUOLA PRIMARIA
ANNUALITA'
POSTO COMUNE POSTO SOSTEGNO
a.s. 2016/2017 42 10
a.s. 2017/2018 42 10
a.s. 2018/2019 42 10
Scuola secondaria di primo grado
Classe di
concorso/sost
egno
a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019 Motivazione:
indicare piano
delle classi
previste e le loro
caratteristiche
A022 8 8 + 4 h 7 9 classi a tempo
pieno
A028 4 4 + 6 h 5 9 classi a tempo
pieno
A049 1 1 1 9 classi a tempo
pieno
A030 1 1 1 9 classi a tempo
pieno
A001 1 1 1 9 classi a tempo
pieno
A060 1 1 1 9 classi a tempo
pieno
AA25 1 1 1 9 classi a tempo
pieno
AB25 2 2 2 9 classi a tempo
pieno
79
Sostegno 4 5 4 9 classi a tempo
pieno
Posti per il Potenziamento
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso
scuola secondaria, sostegno)
N° Docenti Motivazione
POSTO COMUNE PRIMARIA 5 Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di
laboratorio(comma 7 lettera i) per
l'implementazione di modalità di
lavoro a classi aperte e per gruppi
di livello finalizzate al
raggiungimento del successo
formativo.
A043 1 Potenziamento delle competenze
linguistico – espressive di italiano
A032 1 Potenziamento delle competenze
musicali ai fini dell'inclusione
scolastica e al diritto allo studio
degli alunni BES( comma 7 lettera
c)
A059 1 Potenziamento delle competenze
logico matematiche e scientifiche,
finalizzate all'inclusione scolastica
e al diritto allo studio degli alunni
BES (comma 7 lettere b-p)
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportato nel comma 14 art.1 legge 107/2015
Tipologia N°
Assistente amministrativo 4
Collaboratore scolastico 13 di cui n.10 ATA e n.3 Cooperative
80
Assistente tecnico e relativo profilo(solo scuole
superiori)
Altro Si richiedono 3 unità di assistente
amministrativo e 6 collaboratori scolastici, in
quanto l'IC è dislocato in due comuni con cinque
plessi e su più piani per plesso, dotato di una
palestra e cinque laboratori( due informatici, uno
linguistico, uno musicale, uno scientifico)
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
Infrastruttura/attrezzatura Motivazione, in riferimento
alle priorità strategiche del
capo I e alla progettazione del
capo III
Fonti di finanziamento
Linea e ampliamento WIFI Cablaggio reti PON
Computers Ampliamento/sostituzione
computers Aula Informatica
PON
Ambienti di apprendimento
laboratoriali
Hardware, software MIUR PON
Posto
comune/
CdC
Ore da
prestare
Esonero
Vicario
Supplenze
brevi
Corsi di
recupero/po
tenziamento
Progetti Ore di
utilizzo
POSTO
COMUNE 800 495 225 50+30 800
POSTO
COMUNE
800 495 225 50 +30 800
POSTO
COMUNE
800 495 225 80 800
POSTO 800 495 225 80 800
81
COMUNE
A345 600 330 220 50 600
A032 600 330 220 50 600
A059 600 330 220 50 600
A028 600 330 220 50 600
A245 600 330 220 50 800
Totale 6200 3630 2000 570 6400
Il presente documento approvato dal Collegio dei docenti il 20/10/2017 e dal
Consiglio di Istituto del 26/10/17, delibera n. 48; viene depositato presso l’Ufficio di
Presidenza, affisso all’albo e visibile nel sito web dell’Istituto, inviato all' AT Palermo
e pubblicato sul portale "Scuola in Chiaro”.
DATI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO BORGETTO – PARTINICO
La Scuola dell’Infanzia “G. Verga” si trova in piazza V. E. Orlando, nella stessa sede
della Scuola Primaria “G. Verga” e comprende 3 sezioni: 2 Statali e 1 Regionale con
un orario scolastico che va dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 13:39.
La Scuola dell’Infanzia C/da San Carlo è situata alla periferia del Paese, in una zona
tranquilla e dispone di ambienti ampi luminosi:4 aule con servizi adiacenti, cucina,
mensa, un ripostiglio, sala giochi e un giardino interno. Le quattro sezioni statali
funzionano dal lunedì al venerdì dalle ore 8:15 alle ore 13:15 (3 sezioni) e dalle ore
8:00 alle ore 16:00 (1 sezione a Tempo normale), assicurando così la frequenza per 8
ore giornaliere e, in tale arco di tempo, le insegnanti si avvicendano in due turni:
antimeridiano e pomeridiano, con una compresenza di 2 ore per la mensa scolastica.
L'orario degli insegnanti è di 25 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, il sabato è
libero. La frequenza è gratuita e volontaria, ma gli iscritti hanno l'obbligo di
frequentare con puntualità e regolarità.
La scuola dell’Infanzia “Rodari” comprende 3 sezioni di scuola dell'Infanzia . Esse
sono collocate all'interno del plesso situato su un unico piano, nel comune di
Partinico, in Via Ninni Cassarà , in zona di espansione edilizia, all'interno del quale ci
sono tre aule e un'aula mensa. Le sezioni dell'Infanzia , tutte a tempo normale,
funzionano secondo un orario settimanale di 25 ore distribuite dal lunedì al venerdì
dalle 8,15 alle 16,15.
82
Scuola dell'Infanzia di “Via Vicenza”.La scuola comprende 3 sezioni di cui 1 a
tempo ridotto e 2 a tempo normale. Le sezioni funzionano secondo un orario di 25
ore settimanali distribuite dalle 8,30 alle 16,30 (TN) e dalle 8,30-13,30 (TR). Il plesso
è situato nel comune di Partinico ed è collocato su un unico piano. Esso comprende
un'aula mensa , tre aule, 15 servizi per i bambini + uno per disabili, 5 servizi per il
personale docente e Ata. La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell’Identità, la conquista dell’Autonomia, lo sviluppo delle Competenze e
del Senso della Cittadinanza. Nella Scuola dell’Infanzia l’incontro del bambino con i
diversi saperi passa attraverso i campi di esperienza, che rappresentano gli ambiti del
fare e dell’agire del bambino verso i quali devono essere orientate le attività e le
esperienze scolastiche, poiché in essi si sviluppa l'apprendimento dei bambini.
Essi sono:
1) Il sé e l’altro
2) Il corpo in movimento
3) Linguaggi – creatività - espressione
4) I discorsi e le parole
5) La conoscenza del mondo
Le scelte metodologiche, intraprese dal team docente, consentono la gestione dei più
piccoli nel rispetto dei loro reali bisogni, permettendo un graduale adattamento dei
tempi psicologici e cognitivi di ognuno a quelli del gruppo. Le attività curricolari
sono organizzate in laboratori, riferiti ai Campi di Esperienza, realizzate attraverso
diverse modalità e in relazione ai diversi ritmi, tempi, stili di apprendimento,
motivazioni e interessi dei bambini, allo scopo di rendere più efficace il progetto
educativo.
Si attivano:
– attività proposte in forma ludica (uso di tutti i linguaggi), dove il bambino può
fare, esplorare, conoscere;
– lavori di gruppo e drammatizzazioni
– compiti graduati per difficoltà(metodo della ricerca e scoperta guidata)
Nelle sezioni funzionanti a tempo normale, la mensa è considerata attività didattica a
tutti gli effetti, per la sua valenza educativa sul piano emotivo – affettivo –
relazionale e sociale, oltre che sul piano dell’autonomia e dell’educazione alimentare.
I servizi mensa per gli alunni sono organizzati e gestiti direttamente e in modo
diversificato dalle rispettive Amministrazioni Comunali, che stabiliscono anche i
criteri per l’ammissione alla fruizione dei servizi stessi ed i relativi costi.
VERIFICA
Nella Scuola dell’Infanzia la verifica avviene mediante l’osservazione sistematica e
diretta del bambino, durante lo svolgimento delle attività proposte, al fine di rilevare
le sue modalità di partecipazione (attenzione, capacità di ascolto e comprensione,
tempi d’esecuzione delle consegne, modalità di relazione con i compagni e con gli
insegnanti). Verso la fine dell’anno scolastico, agli alunni che frequentano l’ultimo
anno della Scuola dell’Infanzia sono somministrate prove finali individuali, inerenti
alle abilità linguistico – fonologiche, logico – matematiche e motorie; è inoltre
83
compilata una griglia individuale riguardante i rapporti sociali. I risultati ottenuti per
mezzo di queste rilevazioni permettono agli insegnanti della Scuola dell’Infanzia di
fornire agli insegnanti della scuola Primaria utili indicazioni per la formazione delle
future classi prime. Gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria,
nell’ambito della continuità, progettano azioni comuni, scambi di visite che
permettono l'esplorazione da parte degli alunni dei luoghi che frequenteranno negli
anni successivi.
CRITERI FORMAZIONE CLASSI
Le sezioni della Scuola dell’Infanzia sono costituite secondo i seguenti criteri:
– Scelta del plesso all’atto dell’iscrizione
– Adeguata distribuzione dei diversamente abili
– Scelta del monte orario: tempo normale o ridotto
– Sezioni omogenee tra loro ed eterogenee nella loro composizione interna
– Equilibrio numerico tra maschi e femmine
– Adeguata distribuzione di alunni stranieri
– Esigenze parentali(fratelli o sorelle nella stessa sezione)
– Inserimento di alunni H con bisogni educativi certificati
– Precedenza per età.
La Scuola Primaria “G. Verga” si trova in Piazza V. E. Orlando N. 1 .L’edificio
scolastico è costituito da un piano terra, un primo piano e un secondo piano. Nell’ala
destra sono sistemate tre sezioni della Scuola dell’Infanzia (di cui una sezione è
Regionale), la palestra, (da anni inagibile) dalla quale si può accedere al cortile, uno
spazio esterno dove possono giocare i bambini della Scuola dell’Infanzia, che è
collegato con un giardino attrezzato a parco giochi; nella parte sinistra dell’edificio ci
sono tre locali vuoti, un servizio igienico. A primo piano ci sono 9 aule, provviste
tutte delle LIM: due utilizzate per le classi prime, due per le classi seconde, due per le
classi terze, un locale adibito a ripostiglio, uno ad aula informatica, uno libero. A
secondo piano ci sono 10 aule, di cui 9 provviste delle LIM: due per le classi quarte,
tre per le classi quinte, 1 a ripostiglio, 1 linguistica, un’aula adibita a sala giochi, una
a laboratorio artistico. In ogni piano ci sono servizi igienici per gli alunni e per gli
insegnanti, mentre nell’antibagno sono sistemati i lavandini. I servizi sono adeguati al
numero degli allievi, mentre mancano i servizi per gli alunni diversamente abili. La
scuola è fornita di ascensore e Lavagne Interattive Multimediali (LIM).
La Scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese
quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo
sviluppo della personalità ed ha il fine di far raggiungere i traguardi per lo sviluppo
delle competenze. Nelle classi della scuola primaria il docente garantisce da un
minimo di 20 ore ad un massimo di 22 ore d’insegnamento frontale, più 2 ore di
programmazione didattica settimanale. La scuola adotta un’unità orario di lezione
pari a 54 minuti (D.P.R. 275/99, art. 4); in questo modo lo schema orario mattutino
passa da 27 ore di 60 minuti a 30 ore di 54 minuti: dalle ore 8:15 alle ore 13:39 (dal
lunedì al sabato). Per tutte le classi, le ulteriori ore di servizio settimanale di ogni
docente non destinate ad attività frontali, sono destinate alla sostituzione dei colleghi
84
assenti e alla realizzazione di progetti di recupero e potenziamento e di
valorizzazione delle eccellenze da portare avanti insieme all’organico di
potenziamento. Ai docenti curricolari si affiancano i docenti di sostegno, di inglese e
di religione cattolica i quali sono contitolari e corresponsabili della gestione delle
attività della classe. Le materie d'insegnamento sono solitamente aggregate in ambiti
disciplinari; ogni ambito è curato da un docente, ma si possono avere anche
aggregazioni diverse da quelle sotto elencate e un docente può avere anche più ambiti.
La Scuola Primaria “Rodari” La scuola comprende una sezione con cinque classi. Il
plesso è sito in Via Ninni Cassarà nel comune di Partinico, in una zona di espansione
edilizia. L'orario della sezione della primaria è di 30 ore distribuite dal lunedì al
venerdì secondo la seguente articolazione: dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 13,39; .
Il plesso dispone di cinque aule e di servizi igienici .
TABELLA UNITA' ORARIO
Disciplina Classi Classi Classi Classi Classi
1e
2 e
3 e
4 e
5 e
Italiano 9 8 7 7 7
Matematica 7 7 7 7 7
Storia - Costituzione 3 3 3 3 3
Geografia 2 2 2 2 2
Scienze 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1 1 1
Ed. fisica 1 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1 1
Religione/Att. alternative 2 2 2 2 2
TOTALE 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore
30 ore
85
CRITERI FORMAZIONE CLASSI INFANZIA E PRIMARIA
La formazione delle classi prime viene effettuata da una Commissione mista di docenti di Scuola
Primaria e dell’Infanzia dei due plessi nel rispetto dei seguenti criteri:
– L’omogeneità tra classi parallele
– Adeguata distribuzione alunni H/DSA
– Esigenze familiari
– Equilibrio maschi/ femmine
– Adeguata distribuzione alunni stranieri
– Livelli di competenze raggiunte (desunti dal passaggio di informazioni dalla Scuola dell’Infanzia)
– Suddivisione equilibrata in base alla data di nascita
La Commissione opera sulla base delle indicazioni fornite dalle insegnanti delle scuole
dell’Infanzia statali e Regionale tramite:
– Le attività di continuità
– I fascicoli personali degli alunni
La Scuola Secondaria di primo grado si trova in via Primavera di Praga n. 1 ed è composta da 12 aule distribuite su piano terra, primo e secondo piano. A piano terra si trovano: due aule adibite a laboratorio linguistico e musicale, un’aula magna con palcoscenico, un laboratorio scientifico,
un’aula informatica, due locali per archivio, una sala medica, adibita anche a locale per alunni in difficoltà di apprendimento, cinque locali per uffici di segreteria, presidenza, servizi igienici per alunni, uno per docenti e personale amministrativo, un locale per ripostiglio. Al primo piano si trovano: cinque aule (I A, II A, III A, I B, III B), due servizi per alunni (m e f), un servizio per
docenti, ampio corridoio, una sala professori, un’aula biblioteca. Al secondo piano si trovano: cinque aule (II B, II C, I C, III C), due servizi per alunni(M e F), un servizio per docenti, ampio corridoio. Adiacente all’Istituto vi è la palestra, con ingresso separato dall’edificio scolastico, e
alloggio custode adibito ad aule artistiche. Tutto l’edificio è circondato da spazi utilizzabili per attività all’aperto. La Scuola Secondaria di primo grado ha sfruttato alcuni spazi per creare le seguenti aule speciali: aula laboratorio linguistico, aula laboratorio musicale, aula informatica, aula
laboratorio scientifico, realizzati grazie ai fondi Europei FESR 2011 - 2013, biblioteca. Tutte le aule sono provviste della LIM. Nella Scuola Secondaria, per migliorare l’Offerta formativa, contrastare il disagio e la dispersione scolastica e moltiplicare le occasioni di crescita culturale dei ragazzi, viene attuato il Tempo Prolungato con due rientri settimanali (Martedì e Giovedì) offrendo agli
alunni opportunità fondamentali di costruzione e consolidamento dei “saperi e delle competenze irrinunciabili”, cui fanno riferimento le Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Infatti essi, focalizzati sul recupero e potenziamento dell’area linguistica e di quella matematico - scientifica,
promuovono l’acquisizione degli “alfabeti di base della cultura”. Il Tempo Prolungato riesce così a rispondere in maniera più adeguata ai bisogni formativi degli allievi, mettendo loro a disposizione servizi, che vanno al di là delle ore stabilite dalla norma (le attività didattiche vere e proprie),
consente un’attenzione sicuramente più forte e significativa all’individualità dell’alunno e alle sue differenze ed esigenze; è proprio per rispondere alle esigenze di un’utenza scolastica sempre più variegata che, dall’a.s. 2017/18 è stata disponibile l’opzione di scelta di iscrizione in una classe a tempo normale ( 1^ A). L’orario scolastico, dall’a.s. 2017/18 segue l’articolazione della settimana
“corta” con la giornata del sabato libera. Esso è di 36 ore per le classi a tempo prolungato (dal Lunedì al venerdì), con l’insegnamento di 2 lingue straniere: inglese e francese; sono previsti due rientri settimanali ( nel Martedì e nel Giovedì) con un orario dalle ore 8:00 alle ore 17,00 . La
86
classe a tempo normale, la 1^A , effettua 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle
ore 14,00. Tutti i docenti effettuano 18 ore settimanali.
CRITERI FORMAZIONE CLASSI SECONDARIA PRIMO GRADO
Le classi prime della Scuola Secondaria sono omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno.
L’eterogeneità di ogni classe è valutata secondo il raggiungimento degli obiettivi alla fine del
quinquennio della Scuola Primaria. All’inizio di ogni anno scolastico, una commissione di docenti,
nominata, in Collegio, dal Dirigente Scolastico, si occupa della formazione delle classi, seguendo i
criteri stabiliti dal Collegio stesso. La commissione tiene conto dei profili psicologici degli alunni
difficili e, nei limiti dell’equilibrio interno delle classi, accoglie le richieste motivate dei genitori.
Inoltre, gli alunni con difficoltà relazionali sono equamente distribuiti nelle prime. Tale
commissione risulta formata da docenti di Scuola Secondaria di primo grado e insegnanti delle
classi quinte della Scuola Primaria. La costituzione delle classi e l’assegnazione degli alunni alle
classi della Scuola Secondaria di1° grado avviene in base ai seguenti criteri:
• Scelta tempo normale o prolungato
• Adeguata distribuzione alunni H/DSA o con BES rispettando le indicazioni del D.M. n. 141/99 e contenimento del numero complessivo degli alunni diversamente abili nelle classi
• Eterogeneità socio – economica e culturale
• Omogeneità tra i gruppi classe
• Ripartizione equilibrata di maschi/femmine
• Esigenze familiari(fratelli e/o sorelle)
• Suddivisione in classi diverse degli alunni che hanno dimostrato interazioni negative tra loro(informazioni desunte dalla Scuola Primaria)
• Adeguata distribuzione alunni stranieri
• Livelli di competenze raggiunti (desunti dal passaggio di informazioni dalla Scuola
Primaria)
• Personalità e aspetti comportamentali (desunti dal passaggio delle informazioni)
• Gli alunni ripetenti sono inseriti nello stesso corso salvo diverse e motivate indicazioni del Consiglio di classe e con parere del Dirigente Scolastico.
La continuità, intesa come rispetto dello sviluppo individuale, mira prioritariamente a:
promuovere la cultura dell’accoglienza;
prevenire le difficoltà di passaggio tra i diversi ordini di scuola;
promuovere il raccordo fra i due gradi scuola e tra scuola e famiglie;
sviluppare il senso di appartenenza al gruppo;
realizzare progetti comuni;
promuovere il raccordo con le istituzioni e gli enti territoriali.
Circa l’accoglienza degli alunni alla Scuola dell’Infanzia e per il “passaggio” da un grado di scuola all’altro l’Istituto attua le seguenti strategie:
adattamento dell’orario settimanale, nelle prime settimane di attività, in tutti
gli ordini scolastici consentendo la compresenza al mattino di tutti gli insegnanti e di tutti i collaboratori scolastici, offrendo la possibilità di fruire di attività e/o giochi di piccolo gruppo
87
adeguati, rispetto ai bisogni, alle necessità, agli interessi dei bambini e la possibilità di relazionarsi con tutti gli adulti della scuola e di fruire degli spazi, in maniera più serena e rassicurante;
incontri con le famiglie dei nuovi iscritti alla Scuola dell’Infanzia e degli
alunni delle prime classi della Scuola Primaria;
incontri, in coincidenza con l’avvio delle iscrizioni per l’anno scolastico
successivo (gennaio) con le famiglie degli alunni, per illustrare il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto;
“apertura” dei singoli plessi alla visita degli aspiranti alunni e dei loro genitori,
sempre nello stesso periodo;
forme di raccordo con attività curricolari ed extracurricolari;
incontri fra gli insegnanti delle classi terminali e quelle della 1ª classe
dell’ordine di scuola successivo, per un passaggio di informazioni sulle attività svolte e sulle caratteristiche individuali degli alunni.
Le famiglie rappresentano il primo e principale interlocutore della scuola, fanno parte
integrante degli organi collegiali, sono parte fondamentale del contratto educativo e ne
condividono responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. L’Istituto si impegna a coinvolgerle direttamente in progetti operativi, in cui possono dare il loro
contributo positivo e specifico, che creerà, indubbiamente, un ponte di collegamento relazionale tra genitori, insegnanti e figli, su basi solidali e non conflittuali.
IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA È REGOLATO:
o Dal Patto Educativo di Corresponsabilità condiviso nella stesura e negli intenti da scuola e
famiglia, in grado di regolare gli interventi educativi sugli alunni
o Dal Regolamento di Istituto che definisce alcuni aspetti organizzativi specifici o Dalla Carta
dei servizi
La comunicazione scuola-famiglia si realizza mediante:
• Incontri, con le famiglie dei nuovi allievi, finalizzati alla conoscenza
dell’Istituzione scolastica e dell’Offerta Formativa;
• Assemblee d’Istituto, di Scuola e di classe, per illustrare le varie proposte
educative e didattiche, che rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto
culturale;
• Assemblea di classe, per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di
Intersezione e di Classe;
• Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Intersezione e di
Classe;
• Incontri individuali, in occasione della valutazione quadrimestrale;
• Incontri individuali, per informare le famiglie degli alunni sull’andamento
educativo – didattico;
88
• Colloqui individuali, in orario antimeridiano e/o pomeridiano;
• Incontri straordinari a richiesta dei genitori, del Coordinatore di classe, dei
singoli docenti o del Dirigente Scolastico;
• Ricevimento negli uffici di Segreteria, per informazioni o richieste di natura
amministrativa;
• Avvisi sul diario e/o stampati, per portare a conoscenza convocazioni di riunioni,
programmazione di colloqui individuali a scadenza mensile, quadrimestrale e, previo
appuntamento con i docenti, appuntamenti e iniziative varie;
• Pubblicazione all’albo e sul sito web dell’Istituto (www.icborgettopartinico.it ) di
tutti i documenti ufficiali (P. O. F., Regolamento scolastico, Regolamento disciplinare...), di
avvisi, esperienze, lavori ed informazioni sulle iniziative programmate;
• Open Day tra i diversi ordini di Scuola, negli anni di passaggio.
CONTINUITÀ FRA SCUOLA E FAMIGLIE
La famiglia partecipa al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto
reciproco di competenze e ruoli, cosi come stabilito nel Patto di Corresponsabilità.
D.P.R. 235/2007 “Costituisce l’impegno di ciascun soggetto a contribuire al perseguimento degli
obiettivi fissati dal Piano dell’Offerta Formativa e al rispetto di quanto stabilito nello Statuto delle
studentesse e degli studenti e del Regolamento d’Istituto”. Il Patto Educativo di Corresponsabilità
(PEC) è un documento importante che mette in evidenza il contratto educativo tra scuola e famiglia.
L’obiettivo del patto educativo, vincolante con la sua sottoscrizione, è quello di “impegnare le
famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione
educativa” E’ una vera e propria alleanza al centro della quale ci sono i giovani , e tutti insieme,
genitori, docenti, dirigente, personale ATA, pur con ruoli diversi, sono chiamati ad impegnarsi per
un obiettivo comune: il bene dei ragazzi, offrendo loro le migliori condizioni per una crescita sana.
PATTO DI CORRESPONSABILITA'
VISTI gli articoli 2,3,33,34,97 della Costituzione;
VISTO il DPCM 07.06.1995 “Carta dei servizi della scuola” e la relativa Direttiva 21.07.1995,
n.254;
VISTO il D.P.R. 24.06.1998 n. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola seconda-
ria superiore” modificato e integrato dal D.P.R. 21.11.2007 n. 235;
VISTO il D.P.R. 08.03.1999 n. 275 “Regolamento dell’autonomia”;
VISTO il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”;
VISTO il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”;
VISTO il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”.
89
PRESO ATTO CHE
-la formazione e l’educazione sono processi complessi, che richiedono la collaborazione di tutte le
componenti della comunità scolastica (studenti, famiglie, personale docente e non docente), nel ri-
spetto dei reciproci ruoli e competenze;
-il Patto Educativo di Corresponsabilità rappresenta un concreto impegno tra l’Istituzione Scolast i-
ca, gli alunni e le famiglie, i quali contribuiscono alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formati-
va attraverso l’assunzione di specifici doveri nei modi e nei termini di seguito indicati sottoscrivo-
no il seguente Patto educativo di corresponsabilità
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
- creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno delle diverse abilità e la lotta ad ogni forma
di pregiudizio e di emarginazione;
- realizzare i curriculi disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche
elaborate nel POF, tutelando il diritto ad apprendere;
- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi
di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;
- comunicare con le famiglie, in merito a risultati, difficoltà e progressi sia nelle discipline sia nella
condotta;
- prestare ascolto, attenzione e riservatezza ai problemi degli studenti.
IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A:
- svolgere con precisione il lavoro assegnato, essere puntuale e di supporto alle attività didattiche;
- conoscere l’Offerta Formativa della scuola e collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;
- segnalare ai Docenti e/o al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
- favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuo-
la (studenti, genitori, docenti).
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
- garantire la presenza quotidiana a scuola dei propri figli provvisti del materiale didattico;
- rispettare e fare rispettare ai figli le norme, gli orari e l’organizzazione della scuola;
- giustificare tempestivamente assenze e ritardi;
- verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni;
- attivarsi, in caso di assenza del figlio, per conoscere le attività svolte e i compiti assegnati;
- partecipare agli incontri programmati per il buon fine della vita scolastica;
- informarsi periodicamente dell’andamento didattico-disciplinare del proprio figlio;
- informare i docenti di eventuali problemi incontrati dagli alunni durante l’iter scolastico;
- collaborare alle iniziative della scuola;
- intervenire con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico
di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero del risarcimento del danno;
- collaborare con la scuola affinché i propri figli tengano un comportamento disciplinato e corretto
durante le attività scolastiche;
- incontrare i docenti confrontandosi sui problemi generali della scuola e dei propri figli.
L’ALUNNO SI IMPEGNA A:
Rispettare i compagni e creare un clima collaborativo e sereno;
Partecipare alle lezioni con impegno e serietà;
Parlare con i professori dei problemi della classe, in un clima di dialogo e di rispetto;
Mantenere un comportamento corretto in ogni situazione, rispettando il personale e lascian-
do la classe in ordine;
90
Avere un comportamento adeguato per la propria sicurezza e quella altrui, sia in situazioni
quotidiane che in situazioni di pericolo;
Condividere con i professori e la famiglia le attività scolastiche e il Regolamento d’Istituto;
Essere puntuali alle lezioni e non fare assenze ingiustificate;
Non usare il cellulare a scuola;
Uscire dalla classe solo con il permesso del professore;
Rispettare i compagni, i professori e il personale scolastico;
Parlare in modo adeguato;
Pagare i danni compiuti intenzionalmente o non;
Far firmare alla famiglia gli avvisi ricevuti;
Fare sempre i compiti ed eventualmente chiedere spiegazioni ai professori;
Svolgere regolarmente le verifiche previste;
Portare sempre ed usare correttamente il materiale scolastico.
Patto da sottoscrivere da parte di tutti i genitori degli alunni iscritti presso l’Istituto compren-
sivo Borgetto-Partinico.
Tagliando da staccare e restituire al Docente di classe
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-------------------------------
OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il sottoscritto
_____________________________________________________________________
genitore dell’alunno ________________________________ frequentante la classe ______ sez. ___
DICHIARA di aver ricevuto la comunicazione in oggetto e SOTTOSCRIVE il “Patto educativo di
corresponsabilità” valido dall’atto dell’iscrizione fino al termine della permanenza dell’alunno/a
nella scuola.
Il sottoscritto dichiara sotto la propria responsabilità di sottoscrivere l’accettazione del presente Pat-
to in nome e per conto dell’altro genitore, avendone ricevuto delega.
Data _________________ Firma del genitore __________________________
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza
civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corre-
sponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento
d’Istituto.
Firma del Dirigente Scolastico: ………………………………………………..
Firma del genitore: ………………………………………………………………………………….
Firma dell’alunno: …………………………………………………………….
Borgetto, ………………………………..
91
IL CURRICOLO
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema
pubblico di istruzione, il conseguimento delle seguenti competenze-chiave per
l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento europeo con
Raccomandazione del 18 dicembre 2006:
• Comunicazione nella madrelingua;
92
• Comunicazione nelle lingue straniere;
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
• Competenza digitale;
• Imparare ad imparare;
• Competenze sociali e civiche;
• Spirito di iniziativa ;
• Consapevolezza ed espressione culturale
Premessa
In tutti i provvedimenti ministeriali degli ultimi anni, in particolare nel documento
“ Cultura Scuola Persona”: si afferma che “ Il cuore del Piano dell’Offerta
Formativa” è il curricolo.
Il Curricolo in verticale dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo
grado è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa.
Nella scuola dell’infanzia è articolato per campi di esperienza
Nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado, si articola in
discipline: Italiano, Lingua Inglese, Lingua comunitaria, Storia, Geografia,
Matematica, Scienze, Musica, Arte e Immagine, Educazione Fisica, tecnologia,
Religione Cattolica.
Il curricolo viene predisposto dalla comunità professionale, nel rispetto degli
orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni nazionali. All’interno di ogni scuola,
esso costituisce un mosaico e nasce dall’integrazione delle esigenze che sono emerse
dal dialogo con la propria realtà di appartenenza e le Indicazioni nazionali. Le scuole,
nel rispetto della propria autonomia, attuano un curricolo da intendersi come sintesi
delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche, che consentiranno di
realizzare, efficaci forme di insegnamento che nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel
quadro di riferimento nazionale, permetteranno di erogare il servizio di
insegnamento- apprendimento. Una scuola che fa della valorizzazione delle
potenzialità di ciascuno, l’obiettivo più importante della sua azione; deve ripensare
radicalmente il costrutto dell’apprendimento. In un curricolo centrato sull’imparare,
sull’ apprendere e sulle competenze degli alunni, le conoscenze non sono fine a se
stesse, ma rappresentano un sapere significativo per la vita.“ Una concezione non
nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma a quello che
sa fare e sa diventare con quello che sa”. Il curricolo terrà conto di vari elementi:
Centralità- cultura-persona, al centro gli alunni con i loro problemi, le loro
93
motivazioni e conoscenze che hanno acquisito nelle precedenti esperienze familiari,
sociali e scolastiche; gli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni in vista dei traguardi
previsti per un determinato ciclo; le modalità con cui i docenti concretizzano i
percorsi di istruzione; i contenuti di insegnamento; gli strumenti di verifica e di
valutazione sia nelle fasi intermedie che nell’accertamento finale. Attraverso il
curricolo si realizza il contratto formativo tra scuola, famiglia e territorio. La
partecipazione dei genitori e degli altri soggetti dell’extra- scuola fa di questo
strumento, un mezzo per valorizzare la crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. Nelle Indicazioni Nazionali le sollecitazioni nel documento “ Un
curricolo nella scuola dell’ autonomia” raccomandano di creare all’interno di ogni
scuola, comunità di apprendimento dove l’alunno possa essere valorizzato come
persona, una scuola che si configura come una comunità di pratiche, di dialogo, di
diversità, dove il laboratorio diventa la nuova realtà scolastica, dove si possono
sperimentare processi di apprendimento concreti. L’aula non può ridursi in questa
prospettiva, ad essere un semplice luogo dell’ascolto, ma aula come “laboratorium”,
inteso soprattutto come attività mentale, da realizzarsi attraverso un apprendimento
significativo che con forme di attività cooperative e di piccolo gruppo, conduca
l’alunno a confrontarsi su problemi reali, ad individuare soluzioni e metodologie
proprio come avviene all’interno dei gruppi di progettazione e di ricerca. Oggi
quando si parla di acquisizione di competenze, ci si riferisce alla capacità di
fronteggiare compiti e richieste che sfidano l’impegno dell’individuo. Obiettivo
finale della scuola sarà: come ha affermato Morin: “ Teste ben fatte e non piene”. Per
la prima volta, nella storia della scuola italiana, il curricolo dei primi otto anni
obbligatori di istruzione, è delineato unitariamente.
Le istanze educative delle Indicazioni sono riconducibili ad alcune parole chiave: la
cittadinanza attiva, l’alfabetizzazione di base, l’ambiente di apprendimento.
L’educazione alla cittadinanza, rappresenta una finalità particolarmente sentita e
viene declinata come senso della legalità e dell’educazione costituzionale. La
cittadinanza attiva è esperienza di cura del ragazzo verso se stesso, gli altri e
l’ambiente. Già a partire dal curricolo della scuola dell’Infanzia, si afferma che
“ educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni,
il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro;
significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al
futuro e rispettoso del rapporto uomo –mondo –natura”. Le nuove Indicazioni
tracciano un quadro curricolare che si articola in una linea progressiva verticale le
discipline: italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo, movimento,
sport, storia e geografia, matematica, scienze naturali e tecnologia. I campi di
94
esperienza e le discipline costituiscono la cornice entro cui vengono definiti nelle
Indicazioni:
- i traguardi di sviluppo delle competenza;
- gli obiettivi di sviluppo della competenza;
- gli obiettivi di apprendimento;
- la valutazione degli alunni, delle istituzioni scolastiche e del sistema di
istruzione nel suo complesso.
CURRICOLO PER COMPETENZE - SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
TRAGUARDI FORMATIVI
Fine classe terza scuola primaria Fine classe quinta scuola primaria COMPETENZE
SPECIFICHE
ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE
Riconoscere i
meccanismi, i sistemi, e le
organizzazioni che
regolano i rapporti tra i
cittadini(istituzioni
statali e civili), a
livello locale e nazionale e i
principi che
costituiscono il fondamento etico
delle società
( equità, libertà,
coesione sociale) sanciti dalla
Costituzione, dal
diritto nazionale e dalle carte
internazionali.
A partire dall’ambito
scolastico,
assumere
responsabilmente atteggiamenti, ruoli
e comportamenti di
partecipazione attiva e
Individuare e
nominare i gruppi di appartenenza e
di riferimento.
Individuare i ruoli e le funzioni dei
gruppi di
appartenenza e il
proprio negli stessi.
Partecipare alla
costruzione di
regole di convivenza in
classe e a scuola.
Descrivere il
significato delle regole.
Mettere in atto
comportamenti corretti nel gioco,
nel lavoro,
nell’interazione sociale.
Ascoltare e
rispettare il punto
di vista altrui.
Individuare le
differenze presenti
Gruppi sociali
riferiti all’esperienza, loro
ruoli e
funzioni:famiglia, scuola, vicinato,
comunità di
appartenenza.
Regole fondamentali della
convivenza nei
gruppi di appartenenza.
Norme
fondamentali della
circolazione strada le come pedoni,
ciclisti.
Regole della vita e del lavoro in
classe.
Significato di norma e regola.
Conoscere le
regole che permettono il
vivere in comune,
spiegarne la funzione e
rispettarle.
Individuare , a
partire dalla propria
esperienza,il
significato di partecipazione alle
attività di gruppo,
collaborazione,
mutuo aiuto, responsabilità
reciproca.
Individuare e distinguere alcune
regole delle
formazioni sociali della propria
esperienza:
famiglia, scuola,
paese, gruppi sportivi;
distinguere i loro
compiti, i loro servizi , i loro
Struttura dei
principali enti territoriali.
Significato dei
concetti di diritto, dovere, di
responsabilità, di
identità, di libertà.
Significato dei termini: regola,
norma, patto,
sanzione.
Significato dei
termini :
tolleranza , lealtà,
rispetto.
Diverse forme di
esercizio di
democrazia nella scuola.
Strutture presenti
sul territorio, atte a migliorare e ad
offrire dei servizi
utili alla
cittadinanza.
Costituzione e
alcuni articoli
95
comunitaria.
Sviluppare
modalità consapevoli di
esercizio della
convivenza
civile,di consapevolezza di
sé, rispetto delle
diversità, di confronto
responsabile e di
dialogo; comprendere il
significato delle
regole per la
convivenza sociale e rispettarle.
nel gruppo di
appartenenza
relativamente a provenienza,
condizione,
abitudini, ecc…e
rispettare le persone che le
portano;
individuare le affinità rispetto alla
propria esperienza.
Rispettare le proprie attrezzature
e quelle comuni.
Individuare alcuni
comportamenti utili alla
salvaguardia
dell’ambiente e all’oculato utilizzo
delle risorse.
scopi.
Mettere in atto
comportamenti di autocontrollo,
anche di fronte a
crisi, insuccessi,
frustrazioni.
Mettere in atto
comportamenti
appropriati nel gioco, nel lavoro,
nella convivenza
generale, nella circolazione
stradale, nei luoghi
e nei mezzi
pubblici.
Esprimere il
proprio punto di
vista, confrontandolo con
i compagni.
Collaborare nell’elaborazione
del regolamento di
classe.
Assumere incarichi e svolgere compiti
per contribuire al
lavoro collettivo secondo gli
obiettivi condivisi.
Rispettare ruoli e
funzioni all’interno della scuola,
esercitandoli
responsabilmente.
Proporre alcune
soluzioni per
migliorare la partecipazione
collettiva.
fondamentali .
Principali servizi al
cittadino presenti nella propria città.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON RELATIVI DESCRITTORI
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE TRAGUARDI FORMATIVI SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fine classe terza:
COMPETENZE ABILITA’ GENERALI CONOSCENZE GE-
96
SPECIFICHE NERALI
Riconoscere i mec-canismi, i
Comprendere e spiegare la funzione regolatrice delle norme a favore dell’esercizio dei
Gruppi sociali riferiti all’esperienza,
sistemi e le organiz-zazioni che diritti di ciascun cittadino
loro ruoli e funzioni: fa-miglia, scuola,
regolano i rapporti tra i cittadini
Individuare e indicare gli elementi identificativi di una norma e la sua struttura;
vicinato, comunità di appartenenza.
(istituzioni statali e civili), a spiegare la differenza tra patto, regola, norma
livello locale e na-zionale, e i
Indicare la natura, gli scopi e l’attività delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte di
Regole fondamentali del-la convivenza
principi che costi-tuiscono il quelle più vicine (Comune, Provincia, Regione)
nei gruppi di apparte-nenza.
fondamento etico delle società Distinguere gli Organi dello Stato e le loro funzioni
(equità, libertà, coesione
Distinguere alcuni principi fondamentali della Costi-tuzione italiana e collegarli
Norme fondamentali della
sociale), sanciti dal-la all’esperienza quotidiana
circolazione stradale come pedoni,
Costituzione, dal di-ritto
Leggere e analizzare gli articoli della Costituzione che maggiormente si collegano alla ciclisti
nazionale e dalle Carte
vita sociale quotidiana e collegarli alla propria espe-rienza
Internazionali. Conoscere e osservare i fondamentali principi per la si-curezza e la prevenzione dei
Regole della vita e del la-voro in classe
rischi in tutti i contesti di vita
A partire dall’ambito scolastico,
Conoscere e osservare le norme del codice della strada come pedoni e come ciclisti
Significato di regola e norma
assumere respon-sabilmente
Identificare i principali organismi umanitari, di coopera-zione e di tutela dell’ambiente
atteggiamenti, ruoli e su scala locale, nazionale ed internazionale
Struttura dei principali enti territoriali.
comportamenti di Comprendere e spiegare il ruolo della tassazione per il funzionamento dello stato e la
partecipazione atti-va e vita della collettività
Significato dei concetti di diritto,
comunitaria. Distinguere, all’interno dei mass media, le varie mo-dalità di informazione,
dovere, di responsabili-tà, di identità,
comprendendo le differenze fra carta stampata, ca-nale radiotelevisivo, Internet di libertà.
Sviluppare modalità Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie
consapevoli di esercizio della
soluzioni proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti; prestare aiuto a
Significato dei termini: regola, norma,
convivenza civile, di compagni e persone in difficoltà patto, sanzione.
consapevolezza di sé, rispetto
Contribuire alla stesura del regolamento della classe e al rispetto di esso ed in generale alla vita della scuola. Impegnarsi con rigore nello svolgere ruoli e compiti assun-ti in attività collettive e di rilievo sociale adeguati alle pro-prie capacità.
comprendere il signi-ficato delle regole
97
SCUOLA DELL'INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia è oggi un sistema pubblico integrato che rivolgendosi a tutti i
bambini dai 3 ai 6 anni di età, rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il
senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. Essa per ogni bambino/a si
pone le finalità di promuovere: lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza, della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa imparare a star bene in
un nuovo ambiente; imparare a conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica
e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare ruoli diversi come membri
appartenenti a una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della
capacità di interpretare e governare il proprio corpo; esprimere con diversi linguaggi i
sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto. Sviluppare il senso della
cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni, la necessità di condividere
regole per gestire i contrasti. Relativamente al Curricolo della Scuola dell’Infanzia
vengono indicati
Cinque campi di esperienza:
• il sé e l’altro;
• il corpo e il movimento;
• immagini, suoni, colori;
• i discorsi e le parole;
• la conoscenza del mondo.
Le scelte educative dell’Istituto Comprensivo si pongono come obiettivo finale la
formazione unitaria del bambino nei suoi aspetti di:
IDENTITA’ - AUTONOMIA – COMPETENZA
Offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare,
istruire e formare la “PERSONA”. Fin dalla scuola dell’ infanzia, i bambini
costruiscono la loro identità, conquistano la loro autonomia e sviluppano le loro
competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante. La scuola
dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel
quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini
sperimentano nelle loro esperienze. L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli
insegnanti in modo che ogni bambino si sente riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il
98
bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il
bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il
bambino con disabilità; ognuno viene valorizzato, poiché tutti devono saper
coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La
scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione
dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte
pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini, delle risorse umane e
ambientali delle quali può disporre. La nostra Scuola dell’Infanzia si propone di
sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la
diversità dei ritmi e di tempi di maturazione di tutti i bambini, attraverso la trattazione
di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni per il Curricolo.
I docenti tenendo presenti i vincoli da rispettare relativi alla legge n.°68 DEL
03.08.07.- D M 31-07-07 e quanto affermato nell’articolo 8 del regolamento
sull’autonomia(D. P. R 275/89), hanno selezionato, per i singoli campi di esperienza
gli obiettivi di apprendimento.
CAMPI DI ESPERIENZA
• Il Sé e L’altro
• Rafforzare l’autonomia la stima di sé e l’identità personale.
• Rispettare gli altri e il mondo inanimato.
• Conoscere la propria realtà territoriale (locale, regionale,nazionale
e quella di altri bambini(vicini e lontani).
• Soffermarsi sul senso della nascita a partire dalle risposte della
famiglia, della comunità di appartenenza e della religione.
• Il Corpo in movimento
Conoscere le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e
movimento
Muoversi in ogni contesto in modo spontaneo e/o guidato
Curare la propria persona, gli oggetti(personali e della scuola) e l’ambiente
Controllare l’affettività e le emozioni in maniera adeguata all’età Immagini,
suoni, colori
Seguire con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
cinematografici), sviluppare interesse per l’ascolto della musica e per la
fruizione di opere d’arte.
99
Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente.
Inventare storie ed esprimersi attraverso forme di rappresentazione e
drammatizzazione. Esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con
creatività.
Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme
artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
I discorsi e le parole
Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le
proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri
attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e
appropriato nelle diverse attività.
Sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana per arricchire e precisare il
proprio lessico.
Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di
storie, dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare, usare il linguaggio
per progettare le attività e per definire le regole.
Sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli
apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
La conoscenza del mondo
Rappresentare e ordinare secondo i criteri diversi, confrontare e valutare
quantità.
Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; seguire
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali e non verbali.
Riferire eventi del passato dimostrando consapevolezza della loro collocazione
temporale: formulare riflessioni e considerazioni relative al futuro.
Cogliere le trasformazioni naturali.
Provare interesse per gli artefatti tecnologici, esplorare e scoprirne funzioni e
possibili usi.
100
Esplorare, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegare soluzioni e
azioni.
In virtù del comma n°2 art.6 L.148/90 e della C.M.181/91, l’insegnante di sostegno
assume la contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento
complessivo dell’attività didattica, così come l’ intervento individuale riferito al
bambino diversamente abile è di competenza di tutti i docenti del team. Gli alunni
diversamente abili saranno pienamente partecipi a tutte le attività della classe, senza
indebiti isolamenti e riducendo al massimo i momenti di lavoro individuali. Gli
insegnanti privilegeranno il lavoro di gruppo, per facilitare la comunicazione, la
collaborazione e la capacità di rapportarsi con gli altri. La presenza dell’insegnante di
sostegno rappresenta una risorsa qualificata che offre all’intera classe le sue
competenze tecnico -specialistiche, per un maggior supporto nelle domande
educative, e per evitare quelle forme di isolamento che spesso pregiudicano
l’integrazione scolastica. I docenti di sostegno, unitamente ai docenti di classe,
elaborano all’inizio di ogni anno il PEI (Piano Educativo Individualizzato), un
documento nel quale sono descritti gli interventi previsti per l’alunno in situazione di
handicap e che viene compilato a cura degli operatori di riferimento dell’alunno entro
il primo bimestre dell’anno scolastico, unitamente al PDF (Profilo Dinamico
Funzionale). In tali documenti sono definiti i profili delle varie aree (motoria,
relazionale, cognitiva), per favorire l’ integrazione scolastica, come suggerisce l'art.12
comma 3 della legge 104 /92, che ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona con handicap, nell' apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni
e nella socializzazione. Tale obiettivo si realizza quando l'allievo sente di essere
“accettato” dall'ambiente scolastico e quando partecipa alle proposte di
apprendimento in un processo articolato ma unitario.
• Obiettivi formativi
• Conquista dell’autonomia
• Scoperta dell’identità
• Sviluppo delle personali capacità creative ed espressive
• Possibilità di seguire le attività extrascolastiche
• Conquista di strumenti basilari: linguistici, logico - matematici
• Acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive,
cognitive, comunicative, espressive.
Metodologie, mezzi, strumenti
101
L’insegnante di sostegno, in base alle osservazioni e relativamente alle unità di
apprendimento predisposte del Consiglio di Classe, elabora con gli insegnanti
curriculari il piano educativo individualizzato, che verrà attuato con vari strumenti
che faciliteranno l’apprendimento. Le verifiche saranno formative e si svolgeranno in
itinere, fondate sul confronto tra la situazione di partenza e quella che si verrà a
delineare alla fine di ogni attività programmata. Avverranno mediante elaborati scritti
e composizioni autonome o guidate. La valutazione sarà effettuata tenendo conto
degli obiettivi raggiunti e gli effettivi progressi realizzati, secondo le norme vigenti in
materia O.M. n°80 del 09/03/95 art. 13 e circ.°266 del 1997. Il metodo, i contenuti, i
tempi e le strategie organizzative saranno adeguati al fine di attuare interventi rivolti
all’acquisizione di nuove abilità e competenze.
Alunni con svantaggio:
La scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di
adattamento e di apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa
rilevante. Ogni alunno potrà integrarsi nell’esperienza educativa che essa offre, così
da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica,
coinvolto nelle attività che vi si svolgono. La presenza nella scuola di ragazzi in
difficoltà sarà fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni che diventerà,
a sua volta, occasione di maturazione per tutti, dalla quale si imparerà a considerare e
a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica
emarginante. Poiché la condizione di svantaggio è legata a carenze familiari ed
affettive, a situazioni di disagio economico e sociale , a divari culturali e linguistici
dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali, la programmazione educativa e didattica
dovrà articolarsi e svilupparsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione
di percorsi individuali di apprendimento scolastico che, considerando con particolare
accuratezza i livelli di partenza, ponga una progressione di programmi orientati, da
verificare in itinere. Anche la socializzazione è in larga misura una questione di
apprendimento (D.P.R. 12/2/1985 n° 104). Verranno pertanto attivati a favore degli
alunni che presentino situazioni di svantaggio o di diversa abilità, interventi
riguardanti l’area socio-affettiva e cognitiva, finalizzati a fornire una risposta efficace
ai loro bisogni e ai loro problemi, così che anch’essi possano sentirsi protagonisti
della scuola e il loro inserimento diventi quindi reale integrazione. L’alunno
svantaggiato è membro del gruppo classe e, quindi, ha diritto all’attenzione umana e
professionale di tutti i docenti della classe e di tutto l’Istituto.
Obiettivi
Insegnamento individualizzato, basato sulla proposta di contenuti adeguati alle
capacità e ai ritmi di apprendimento; una programmazione che tiene conto dei diversi
ritmi di apprendimento e dei diversi stili cognitivi; l’individualizzazione
dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale presenza dell’insegnante di sostegno
o di altri insegnanti la proposta di attività manuali – pratiche – espressive che
permettano soprattutto ai ragazzi, in difficoltà nelle materie teoriche, di esprimersi
secondo le proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità; la realizzazione di
102
momenti di recupero, in piccoli gruppi, con insegnanti disponibili, in seguito
all’innovazione e alla flessibilità dell’orario.
Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
La legge n. 170, dell’8 ottobre 2010, e dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12
luglio 2011) riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come
Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di
istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di
valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il
successo formativo. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi che
interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità
dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi,neurologici o
sensoriali. Il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il
processo di lettura, di scrittura e di calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto
tempo ed attenzione per leggere, scrivere e calcolare. Sulla base delle abilità
interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia: è
un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non fluente;
disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive
della scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la
difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si
presenta come una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo.
Il nostro Istituto si impegna a individuare e a progettare risorse per rispondere in
modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA tenendo conto delle
abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel
disturbo. La famiglia, di propria iniziativa o informata dalla scuola sulle persistenti
difficoltà del proprio figlio, provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in
seguito consegna la diagnosi al Dirigente Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i
docenti della classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) su modello
unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale sono specificate le
proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione,
coerenti con quanto definito, necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In
modo particolare, nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei al fine di favorirne l’apprendimento
scolastico.
Strumenti compensativi:
• computer con programmi di video
• scrittura con correttore ortografico
• sintesi vocale
• calcolatrice, registratore, tabelle delle misure e/o formule
• dizionari di lingua straniera anche computerizzati, traduttori
103
• cartine geografiche e storiche
• prospetti sintetici di lezioni
• Le misure dispensative: sono interventi che consentono all’allievo con
DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano
particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento
Strumenti dispensativi:
• lettura ad alta voce
• scrittura veloce sotto dettatura
• uso del vocabolario tradizionale
• studio mnemonico delle tabellone e/o poesie
• scrittura alla lavagna
• uso del corsivo
• prendere appunti
• studio della lingua straniera in forma scritta
• assegnazione di compiti troppo gravosi
Valutazione
non si terrà conto degli errori di trascrizione e di ortografia sarà valutato il contenuto
e non la forma
non verranno corretti errori di spelling, ma quelli relativi al contenuto si terrà conto
dei livelli di partenza e dei risultati ottenuti.
La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il
supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi
che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA. In attesa della diagnosi la
scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che
coinvolgano tutto il corpo docente.
Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi:
creare un percorso didattico personalizzato (P. D. P. Piano Didattico
Personalizzato); individua metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni
degli alunni; utilizza strumenti compensativi e dispensativi;
collabora con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le
modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la
riduzione dei compiti …) la valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che
104
è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le
conoscenze effettivamente acquisite.
Per gli alunni con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, effettuate in sede di esame conclusivo della Scuola Secondaria di
primo grado, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.
Nello svolgimento delle prove d’esame verranno adottati strumenti
metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma
finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).
Alunni extracomunitari
Il numero degli alunni stranieri presenti nel territorio è in continuo aumento: al fine di
favorire, anche per loro, un buon inserimento culturale e sociale, la scuola si attiva
per realizzare interventi di accoglienza, socializzazione, alfabetizzazione e sostegno
didattico coordinati con le famiglie, con le istituzioni, con gli Enti locali e con i
soggetti educativi presenti sul territorio.“ La comunità scolastica accoglie le
differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto
reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza ...” (dalla legge 40/’98 art.36).
All’atto dell’inserimento degli alunni vengono valutati l’età anagrafica, il percorso
scolastico già svolto, le caratteristiche personali e le competenze linguistiche.
L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a
quella già frequentata nel Paese di origine o a quella immediatamente precedente o a
quella relativa all'età anagrafica. L’alunno viene inserito creando un favorevole clima
di accoglienza attraverso: iniziative per la reciproca conoscenza che attingano anche
ai linguaggi non verbali interventi per orientare il nuovo alunno entro la struttura
organizzativa scolastica attività di supporto allo sviluppo ed al mantenimento di
positive relazioni tra gli alunni. Valutata la situazione iniziale si progetta un percorso
graduale di apprendimento della lingua italiana, secondo i seguenti criteri:
l’alfabetizzazione non esaurisce l’impegno scolastico del ragazzo l’alunno va inserito
in un gruppo corrispondente al suo livello di competenza linguistica, accertamenti
periodici per decidere il passaggio ad un livello successivo, massimo sviluppo
dell’attività col gruppo classe se non è possibile avviare un intervento di prima
alfabetizzazione specifico, si valuta l’aggregazione a laboratori già attivi o si
predispone un percorso da attivare in classe. Gli insegnanti s’impegnano, per quanto
consentito dal contesto organizzativo di classe e di plesso, ad attivare percorsi
individualizzati per stimolare un progresso apprenditivo generale e garantire il
recupero del bagaglio culturale e delle competenze pregresse. La scuola avvia un
costruttivo dialogo con la famiglia dell’alunno, disponendosi all’ascolto e adottando
un atteggiamento flessibile, attraverso:
105
la conoscenza della sua storia familiare, il supporto ai genitori per orientare se stessi e
il figlio entro le nuove pratiche.
VALUTAZIONE
D.l vo. N. 62/ 2017 ( L.107/2015 )
Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed esame di
stato nella scuola del primo ciclo di istruzione.
Il D.lvo . N. 62/ 2017 ( L.107/2015 ) ha apportato modifiche alle modalità di
valutazione degli apprendimenti , sia per la scuola primaria che per la secondaria di
primo grado , di svolgimento dell’esame di stato del primo ciclo di istruzione, di
rilascio della certificazione delle competenze, già a partire dall’a.s. 201/718
( integrate con il D.M. 3/10/17 n. 741). La valutazione ai sensi dell’art. 1 del D. n. 62
ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento e documentano lo
sviluppo dell’identità personale e l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.
Il D.M 254/12 prevedeva già nelle indicazioni nazionali l’ambito di Cittadinanza e
costituzione valutato all’interno dell’area storico- geografica ai sensi dell’art. 1
169/08. Il Collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione degli
apprendimenti e del comportamento. Tra le novità del decreto , la valutazione delle
attività alternative all’IRC . Inoltre viene introdotta la prova Invalsi anche per
l’inglese con la somministrazione al PC. Sia nella quinta classe della primaria che
nella terza della secondaria del primo grado.
Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento ai sensi del decreto
attuativo n.62 del 13/04/2’17 della L.107 del 2015
La scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un
costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso
delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una società.
Il voto di comportamento o di condotta,ha la funzione di registrare e di valutare
l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di
suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico
stabiliti in base alle Competenze chiave europee :
Griglia di corrispondenza tra voti e comportamento
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE
106
INDICATORI Eccellente (10) *
Ottimo (9)*
Distinto (8)*
Buono (7)*
Sufficiente (6)*
Insuffi-ciente
(5)* COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI a) Rispetto
delle regole condivise
b) Parteci-pazione alla vita di classe
c) Impegno d) Frequen-
za
Si comporta in modo sempre corretto, re-sponsabile e rispettoso del-le regole con-divise. Partecipa in modo costrut-tivo e proficuo alla vita di classe. Si impegna in modo attivo , costante e si dimostra pie-namente au-tonomo in tutti i contesti di apprendimen-to. Frequenta as-siduamente e in modo profi-cuo tutte le attività didatti-che.
Si compor-ta in modo corretto, responsabi-le e rispet-toso delle regole con-divise. Partecipa in modo effi-cace alla vi-ta di classe. Si impegna in modo costante e si dimostra autonomo in tutti i contesti di apprendi-mento. Frequenta assidua-mente tut-te le attivi-tà didatti-che.
Dimostra un com-portamen-to sostan-zialmente rispettoso delle rego-le condivi-se. Partecipa attivamen-te alla vita di classe. Si impegna nel com-plesso co-stante-mente e si dimostra in genere autonomo nei vari contesti di apprendi-mento. Frequenta in modo costante le attività didattiche
Dimostra un com-portamen-to non sempre ri-spettoso delle rego-le condivi-se. Partecipa nel com-plesso po-sitivamen-te alla vita di classe. Si impegna in modo pressoché adeguato e si dimostra non sem-pre auto-nomo nei diversi con-testi di ap-prendi-mento. Frequenta in modo regolare le attività di-dattiche.
Dimostra un comporta-mento irri-spettoso nei confronti del-le regole con-divise. Partecipa in modo parziale alla vita di classe. Si impegna in modo inade-guato e si di-mostra poco autonomo nei diversi conte-sti di appren-dimento. Frequenta in modo discon-tinuo le attivi-tà didattiche.
Manifesta un rifiuto sistemati-co delle regole condivise. Si rifiuta di partecipa-re alla vita di classe.
Dimostra impegno ed autonomia scarsi nei diversi con-testi di ap-prendimen-to. Frequenta in modo sal-tuario le at-tività didat-tiche.
IMPARARE AD IM-PARARE a) Organizzazione
e gestione delle conoscenze
b) Applicazione delle conoscen-ze e delle abili-tà in contesti diversi.
Possiede un pa-trimonio di co-noscenze appro-fondite ed orga-nizza il proprio apprendimento mediante una gestione ottima-le del tempo e delle informa-zioni sia nel la-voro individuale che di gruppo. Sa applicare in modo proficuo e costruttivo le conoscenze e le abilità acquisite nei diversi con-testi.
Possiede un ottimo patrimo-nio di co-noscenze ed orga-nizza il proprio apprendi-mento mediante una ge-stione effi-cace del tempo e delle in-formazioni sia nel la-voro indi-viduale che di
Possiede un buon patrimonio di cono-scenze e sa organizzare il proprio apprendi-mento me-diante una gestione consapevo-le del tem-po e delle informa-zioni acqui-site sia nel lavoro indi-viduale che di gruppo. Sa applica-
Possiede un discreto pa-trimonio di conoscenze e sa organizza-re il proprio apprendi-mento me-diante una gestione nel complesso accettabile del tempo e delle infor-mazioni ac-quisite sia nel lavoro indivi-duale che di gruppo. Sa applicare in modo consa-pevole le co-noscenze e le abilità acqui-site nei diver-si contesti.
Possiede un patri-monio di cono-scenze essenziale e talvolta organizza il proprio appren-dimento mediante una ge-stione inadegua-ta del tempo e delle in-formazio-ni acquisi-te nel la-
Possiede uno scarso patrimonio di cono-scenze e non sa or-ganizzare il proprio ap-prendimen-to né gesti-re il tempo e le infor-mazioni ac-quisite nel lavoro indi-viduale e/o di gruppo. Non sa ap-plicare le conoscenze e le abilità
107
gruppo. Sa applicare in modo soddisfa-cente le conoscen-ze e le abi-lità acqui-site nei di-versi con-testi.
re in modo apprezzabi-le le cono-scenze e le abilità ac-quisite nei diversi con-testi.
voro indi-viduale e/o di gruppo. Applica in modo su-perficiale le cono-scenze e le abilità acquisite nei diversi contesti.
acquisite nei diversi contesti.
SPIRITO DI IN-IZIATIVA a) Spirito di
iniziativa nella piani-ficazione del lavoro
b) Fruizione del contes-to scolasti-co
Dimostra originalità e un ec-cellente spirito di iniziativa nella pia-nificazio-ne del proprio lavoro scolasti-co. Sa coglie-re in mo-do profi-cuo le opportu-nità che il contesto scolastico offre per il rag-giungi-mento dei propri obiettivi.
Dimostra uno spirito di iniziativa soddisfa-cente nella pianifica-zione del proprio la-voro scola-stico. Sa cogliere in modo sod-disfacente le opportu-nità che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.
Dimostra uno spirito di iniziativa ef-ficace nella pianificazio-ne del pro-prio lavoro scolastico. Sa cogliere in modo ade-guato le op-portunità che il conte-sto scolasti-co offre per il raggiungi-mento dei propri obiet-tivi.
Dimostra uno spirito di ini-ziativa accet-tabile nella pianificazione del proprio lavoro scola-stico. Sa co-gliere in mo-do nel com-plesso ade-guato le op-portunità che il contesto scolastico of-fre per il rag-giungimento dei propri obiettivi.
Dimostra uno spirito di iniziativa non sem-pre ade-guato nella pianifica-zione del proprio la-voro scola-stico. Non sempre sa cogliere le opportuni-tà che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.
Dimostra uno scarso spirito di iniziativa nella piani-ficazione del proprio lavoro sco-lastico. Non sa cogliere le opportuni-tà che il contesto scolastico offre per il raggiungi-mento dei propri obiettivi.
INTEGRAZIONE/ INCLUSIONE a) Predisposizione
al rispetto delle diversità.
b) Valorizzazione delle idee e delle risorse al-trui.
Riconosce e ap-prezza le diver-se identità, le diverse culture in un’ottica di dialogo, di ri-spetto reciproco e di arricchi-mento persona-le e culturale. Valorizza le idee e le risorse al-trui.
Riconosce le diverse identità, le diverse cul-ture in un’ottica di dialogo e di rispetto re-ciproco. Si dimostra aperto/a alle idee e alle risorse altrui .
Riconosce le diverse identi-tà, le diverse culture , ri-spetta sostan-zialmente le idee e le risor-se altrui.
Accetta le di-verse identità, le diverse cul-ture ma non sempre le condivide . Talvolta si mostra poco aperto alle idee e alle ri-sorse altrui.
Accetta ra-ramente le diversità cul-turali, di identità e di pensiero e non sempre le rispetta. E’ poco aper-to alle idee e alle risorse altrui.
Non accetta le diversità culturali, di identità e di pensiero verso le quali si di-mostra spesso intol-lerante e ir-rispettoso. Non è aper-to alle idee e alle risorse altrui.
* legenda: il giudizio complessivo del comportamento è il risultato della media dei vari descrittori. Si
108
precisa che il voto indicato tra parentesi è solo funzionale all’attribuzione del giudizio corrisponden-
te.
L’art. 3 del D.L G.S. 13 /04/17 n. 62 stabilisce che l’Istituto formuli i criteri / requisiti per
l’ammissione/ non ammissione alla classe successiva e/o all’esame conclusivo del primo ci-
clo di istruzione:
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1) Criteri generali per la non ammissione dell’alunno alla classe successiva
a) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe in presenza di gravi insufficienze in
tutte le discipline ( voto 4/decimi) e nel comportamento ( voto 5/decimi ) con presenza di
motivata e comprovata documentazione che attesti la gravità delle insufficienze in tutte le
discipline.
b) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe riguardo alla presenza di gravi e ri-
petute sanzioni disciplinari che hanno comportato la sospensione dalle attività didattiche per
più giorni continuativi.
c) Decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe , con riferimento ai criteri definiti
dal Collegio e ai requisiti previsti dal D.vo 62/2017 nel caso della presenza di voti inferiori a
6/10 in più discipline e nel comportamento.
d) Mancata frequenza per ¾ del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.
e) Constatazione da parte del Consiglio di classe , debitamente documentata e verbalizzata,
dell’assenza delle condizioni, da parte dell’alunno, di proseguire il percorso di studio.
f) Mancata acquisizione degli elementi minimi necessari per la valutazione.
g) Valutazione, da parte del Consiglio di classe, di eventuali ripetenze pregresse dell’alunno
nella scuola secondaria di primo grado, in particolare nell’ultima classe frequentata.
2) Criteri generali di non ammissione dell’alunno all’esame di stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione.
a) Mancata partecipazione alle prove nazionali INVALSI
b) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe in presenza di gravi insufficien-
ze in tutte le discipline ( voto 4/10) e nel comportamento ( voto 5/10 ) con presenza di
motivata e comprovata documentazione che attesti la gravità delle insufficienze in tutte
le discipline.
c) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di classe riguardo alla presenza di gravi e
ripetute sanzioni disciplinari che hanno comportato la sospensione dalle attività didatti-
che per più giorni continuativi.
d) Decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe , con riferimento ai criteri de-
finiti dal Collegio e ai requisiti previsti dal D.vo 62/2017 nel caso della presenza di voti
inferiori a 6/10 in più discipline e nel comportamento.
e) Valutazione, da parte del Consiglio di classe, di eventuali ripetenze pregresse
dell’alunno nella scuola secondaria di primo grado, in particolare nell’ultima classe fre-
quentata.
f) Mancata acquisizione degli elementi minimi necessari per la valutazione.
g) Mancata frequenza per ¾ del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.
109
h) Constatazione da parte del Consiglio di classe , debitamente documentata e verbalizzata,
dell’assenza delle condizioni, da parte dell’alunno, di proseguire il percorso di studio su-
periore.
SCUOLA PRIMARIA
1) Criteri generali di non ammissione dell’alunno alla classe successiva
a) Mancata frequenza del monte ore annuale stabilito in assenza di motivate deroghe.
b) Assenza degli elementi utili per la valutazione.
c) Decisione assunta all’unanimità dal Consiglio di interclasse .
d) Condivisione della non ammissione alla classe successiva con la famiglia dell’alunno,
con riferimento all’inserimento di quest’ultimo nel nuovo gruppo classe.
CRITERI DI VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
1) Criteri/ requisiti generali di ammissione dell’alunno alla classe successiva.
Scuola Primaria e Secondaria di I grado.
a) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche in presenza di livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
b) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche con l’attribuzione, in sede di scrutini fi-
nali, di una valutazione inferiore a 6/decimi in una o in più discipline.
c) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva anche con un voto inferiore a 6/decimi nel
comportamento, che sarà espresso con un giudizio sintetico.
d) L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se ha frequentato per almeno ¾ del monte ore
annuale, tranne motivate deroghe e a condizione che il Consiglio di Classe sia in possesso di
tutti gli elementi necessari alla valutazione finale.
2) Criteri/ requisiti generali di ammissione dell’alunno all’esame di stato conclusivo del I
ciclo di istruzione.
a) Frequenza per almeno ¾ del monte ore annuale , fatte salve le eventuali motivate deroghe.
b) Assenza di sanzioni disciplinari a proprio carico, previste dall’art.4 cc. 6-9 bis (D.P.R. n.
249/98)
c) Partecipazione , entro il mese di aprile, alle prove nazionali INVALSI.
N.B. la Commissione definirà le modalità organizzative per lo svolgimento delle prove d’ esame
per gli alunni con disabilità ( L. 104/92) o con DSA ( L.170/2010)
La valutazione periodica e finale di tutti gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo
grado, verrà integrata con la descrizione dei processi formativi in termini di progressi nello
sviluppo culturale, personale e sociale e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti
conseguiti.
Riguardo alle griglie di corrispondenza livello/profitto delle singole discipline,
ai rispettivi livelli di competenza e indicatori/descrittori, si rimanda a quanto
delineato dettagliatamente nel Curricolo realizzato in base alle Indicazioni
Nazionali del 26/11/2012 e ai sensi del Decreto n. 62/2017.
110
SEZIONE FORMAZIONE DEL PERSONALE
Piano di Formazione/Aggiornamento dei Docenti-Triennio 2016-2019
L’aggiornamento professionale è un elemento di qualità della nostra Offerta
Formativa: fornisce ai docenti strumenti culturali e scientifici per supportare la
sperimentazione, la ricerca-azione, l’innovazione didattica.
.
111
Il Piano di formazione-aggiornamento, deliberato dal Collegio dei
Docenti per il triennio 2016-2019 sulla base delle Direttive ministeriali,
degli obiettivi del PTOF e dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto,
tiene conto dei seguenti elementi:
valutative, organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i
cambiamenti che la società propone;
disciplinari che interdisciplinari;
à di implementare la relazione con le famiglie, il territorio e i
referenti istituzionali, con particolare riferimento a specifiche
problematiche, all’handicap e alle difficoltà di apprendimento.
Il piano di aggiornamento prevede l’adesione a corsi organizzati dal
MIUR, dall’USR, da Reti di scuole ed Enti territoriali, ma si avvale
anche delle risorse e delle competenze interne, proponendo la
condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del
lavoro collegiale.
Si farà pertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:
incontri-dibattito;
.formazione e auto aggiornamento sulla progettazione per competenza e sulla valutazione in
base alle novità previste dai decreti attuativi del 13/04/2017 della l. 107 del 2015
Iniziative comprese nel piano di
formazione/aggiornamento Triennio 2016/2019
SICUREZZA E SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO-Docenti interni e soggetti
professionali esterni
- Corso di formazione “Sicurezza nella scuola” rivolto ai docenti e al
112
personale ATA.
- Corso per il conseguimento degli attestati di addetti Antincendio ,Corsi ASPP e Primo
Soccorso
COMPETENZE DIGITALI E NUOVI AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO–
A.D./TEAM PER L’ INNOVAZIONE DIGITALE
Corsi per il potenziamento delle competenze digitali, per un utilizzo efficace dei linguaggi
multimediali e per l’introduzione delle tecnologie nella didattica. Uso delle Lim, coding,
flipped classroom.
COMPETENZA DI LINGUA STRANIERA–RETE
Corsi di formazione per l’acquisizione di competenze sia metodologico didattiche sia
linguistiche
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO-RETE
Dall’autovalutazione al piano di miglioramento: strumenti di
account ability per le scuole.
Percorso formativo per sviluppare competenze utili alla progettazione e all’utilizzo di
strumenti e metodi per l’autovalutazione e il miglioramento continuo delle Istituzioni
Scolastiche
INCLUSIONE E DISABILITÀ-RETE
Moduli formativi relativi a DSA e BES
Formazione rivolta ai docenti relativa a tecniche di osservazione e
strategie didattiche di gestione delle difficoltà di apprendimento.
CORSO DI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE E CORALE RIVOLTO AI
DOCENTI ,PERSONALE ATA E GENITORI DELL’ ISTITUTO-DOCENTI
INTERNI-Soggetti professionali esterni
RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI
Gli Enti Locali ed il mondo dell’associazionismo collaborano con la scuola nella realizzazione di
iniziative per creare dei progetti che arricchiscono l’offerta formativa e che rispondono ad un
bisogno comune: la necessità di formare cittadini consapevoli e responsabili. La scuola, in
conformità con la programmazione educativo - didattica elaborata dal Collegio dei Docenti,
accoglie proposte provenienti dal Territorio e instaura collaborazioni con: Amministrazione
comunale di Partinico e di Borgetto L’Auser - associazione di volontariato e di promozione sociale
– per favorire un’assistenza continua agli alunni disabili interagisce con operatori socio-assistenziali
Istituto e A. S. L. n. 6 per interventi alunni diversamente abili Istituti e enti privati per attività
sportive e culturali (teatri, cinema, ecc ..) Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone, I Circoli
didattici, gli Istituti Comprensivi e le Scuole del territorio ,collaborazione con l'Associazione
teatrale “L.Gianì”, associazioni musicali e artistiche presenti nel territorio( “Casa Cannizzo” Museo
etnico-antropologico; Ass. Culturale del “Pupi Siciliani” di Maria Canino; Ass. di volontariato
“ Vogliamo volare Onlus ”)
113
Per potenziare ulteriormente le offerte formative, la Dirigenza, il Collegio Docenti e il
Consiglio d’ Istituto individueranno le modalità più efficaci per garantire la tempestiva
informazione riguardo proposte ed iniziative particolari per consentirne la partecipazione.
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
Per l’anno scolastico 2017/18 sono previsti progetti specifici finalizzati all’ampliamento e al
potenziamento dell’Offerta Formativa che verranno realizzati compatibilmente con le risorse
che risulteranno effettivamente disponibili, da svolgersi sia in orario curricolare che extracurricolare.
Tra queste la realizzazione di:
- UDA trasversali multi/inter disciplinari per competenze : “ Dentro la leggenda”, “ Con/per/nel
territorio”, “ Con/per/nella natura”;
- Progetto MIUR – rivolto alle classi seconde e quinte del plesso “Verga” in collaborazione con
l’Osservatorio- rinforzo e recupero competenze di base per migliorare i risultati delle prove Invalsi
e gli esiti scolastici.
- Progetto “Presepe” in collaborazione con “Casa Cannizzo”
- Progetto “Cinema”
- Progetto “Vogliamo Volare Onlus – “Un Ponte per la scuola” supporto alla didattica in
collaborazione con il docente titolare.
- Progetto “A scuola di pace” , attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica
- Progetto PON Azione 10-1 Interventi per il successo scolastico degli studenti Inclusione e
lotta al disagio sociale.
- Trinity ; potenziamento di lingua inglese con esame e certificazione finale
- Progetto “Prepariamoci all’Invalsi” ; attività di potenziamento di lingua italiana
- “Geoevento” , iniziative di educazione ambientale in collaborazione con l’” Ordine dei geologi” e
di valorizzazione e salvaguardia del territorio.
PROGETTI ED ATTIVITA' TRASVERSALI: ACCOGLIENZA
Gli insegnanti dell’Istituto progettano e organizzano un avvio scolastico che faciliti nell’alunno
l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo
accoglie; creano un clima positivo di collaborazione e di serenità, indispensabile per iniziare quel
percorso formativo “educativo e istruttivo” che deve condurre all' auto realizzazione d’ogni alunno
e all’attuazione dei principi della convivenza democratica. L’ accoglienza di un bambino a scuola
non deve limitarsi alle situazioni dei primi giorni, ma è un “vivere accanto” , uno stare vicino
quotidiano e un porsi nei confronti dell’ altro come persona. L’accoglienza deve identificarsi in un
metodo di lavoro che valorizzi il mondo del bambino: le sue aspettative, i suoi progetti, le sue
ipotesi. Le Scuole dell’Infanzia dell’Istituto danno una particolare attenzione al momento
dell’accoglienza inteso come benessere emozionale del bambino a scuola. Nella Scuola Primaria
particolare attenzione viene posta nell’accoglienza ai bambini che frequentano la prima classe e
bambini provenienti da diverse culture. Nella Scuola Secondaria di primo grado gli allievi che si
trovano ad affrontare un nuovo ciclo scolastico e un diverso ambiente, nuovi compagni, ma
soprattutto nuovi insegnanti e un’organizzazione scolastica più complessa, vengono aiutati a tirar
fuori le esperienze fatte e le conoscenze possedute al fine di indirizzarli verso una iniziale e corretta
socializzazione.
114
CONTINUITA'
Il nostro Istituto Comprensivo cerca di creare le condizioni più favorevoli alla realizzazione di un
Curricolo verticale aprendo spazi a un progetto educativo unitario e coerente che risponda ai bisogni
formativi dell'infanzia, della fanciullezza e della pre-adolescenza. In questa direzione, la nostra
scuola, rappresenta il luogo dove i docenti, collegialmente e responsabilmente coinvolti, ricercano,
pur nella specificità dei diversi itinerari disciplinari, una sintesi efficace del lavorare insieme. Il
nostro Istituto , tramite un docente che svolge apposita Funzione Strumentale, realizza importanti
momenti sia di continuità orizzontale sia di continuità verticale. Continuità Orizzontale: riguarda i
necessari raccordi che la scuola realizza con le famiglie e il territorio. Continuità verticale : riguarda
la costruzione di un percorso formativo unitario per l'alunno che passa dalla Scuola dell’Infanzia
alla Scuola Primaria e dalla Scuola Primaria alla Scuola secondaria di primo grado. La continuità tra
i diversi gradi di scuola si colloca tra le linee guida del nostro Istituto e i progetti inseriti nell'ambito
della continuità si prefiggono pertanto di agevolare il passaggio dell'alunno da un grado scolastico
all'altro attraverso i seguenti obiettivi: Creare momenti di raccordo tra i docenti di Scuola
dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado per progettare, realizzare e monitorare azioni e
progetti di accoglienza all’inizio dell’anno e in itinere; Favorire un passaggio armonico da un grado
di scuola all’altro creando le condizioni per un ingresso sereno nel nuovo ordine scolastico.
Prevenire eventuali difficoltà di inserimento negli alunni delle classi terminali. Incontri tra
insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria di primo grado per organizzare azioni di conoscenza
reciproca, visite all’ambiente scolastico, attività laboratoriali e predisporre itinerari che legano il
lavoro comune di bambini e ragazzi con i loro insegnanti. In particolare, ogni classe quinta viene
gemellata con una classe prima della Scuola Secondaria di primo grado. Proporre incontri formativi
e informativi tra adulti ( insegnanti e genitori)
La ricerca della continuità mira a costruire: La gradualità nella maturazione del bambino e del
ragazzo per permettere un apprendimento coerente ed efficace per tutti gli anni di studio.
Il rilevamento precoce delle aree deboli o critiche manifestate dagli allievi, così come i loro punti di
forza la programmazione educativo - didattica di ogni bambino inizia dalla Scuola dell’Infanzia e si
conclude con la Scuola Secondaria di Primo Grado impegnando gli alunni in un percorso di crescita
che dura undici anni. Per questo è importante, per ogni alunno, frequentare l’intero ciclo della
scuola dell’obbligo all’interno dello stesso Istituto Comprensivo.
ORIENTAMENTO
L’attività di orientamento intende sviluppare negli alunni le capacità, le competenze e le conoscenze
delle proprie attitudini personali per una scelta consapevole della scuola e del lavoro futuro e di
favorire il successo scolastico, e si propone di:
Fornire agli alunni e alle famiglie informazioni sulla struttura e sul funzionamento dei principali
Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado presenti nel nostro territorio;
Mettere in contatto, ove richiesto, le famiglie con i docenti referenti per l’orientamento delle
Scuole Secondarie di secondo grado; Aiutare gli alunni ad effettuare una scelta consapevole
attraverso una riflessione sulle attitudini e preferenze di ciascuno e guidarli a compiere scelte
115
coerenti con le loro aspettative e risorse; Aiutare gli alunni ad acquistare consapevolezza del proprio
bagaglio di conoscenze; Offrire a genitori e alunni la possibilità di colloqui individuali volti a
fornire ulteriori indicazioni. Costruire rapporti di collaborazione con altri ordini di scuola e con il
territorio Predisporre condizioni di ascolto e sostegno agli alunni e alle loro famiglie in vista delle
scelte future. Nell’ambito delle attività di orientamento il nostro Istituto propone una serie di
incontri, tramite l’insegnante con Funzione Strumentale specifica, tra gli alunni della classi terze e i
docenti degli Istituti Secondari di secondo grado del nostro territorio; nel corso di tali incontri, che
avranno luogo secondo un calendario stabilito che sarà di volta in volta aggiornato, annotato sui
giornali di classe e affisso nella bacheca della scuola, gli alunni riceveranno informazioni sul
funzionamento delle scuole in questione e potranno rivolgere le loro domande ai docenti che
operano in tali scuole. Durante gli incontri per l’orientamento scolastico i docenti referenti di
ciascun Istituto illustrano le offerte formative e le caratteristiche dei loro indirizzi di studio,
sottolineando le analogie e differenze tra vecchi e nuovi ordinamenti; proiettano filmati e
distribuiscono brochure dei loro istituti; aprono il dibattito con i nostri alunni chiarendo dubbi e
fornendo tutte le delucidazioni richieste. In alcune occasioni sono stati presenti anche alcuni
rappresentanti degli alunni che hanno svolto delle attività pratiche e laboratoriali.
INTERCULTURA
Intercultura come accoglienza di alunni provenienti da altri Paesi, intercultura come accettazione
di se stesso e dell'altro, intercultura come apprendimento di altre culture e altre lingue, intercultura
come comunicazione e facilitazione dei rapporti interpersonali.
FINALITÀ
Creare un clima di accoglienza degli alunni e delle famiglie ponendo particolare attenzione alle
situazioni di possibile disagio, per offrire a tutti pari opportunità di crescita personale e di
apprendimento.
Favorire atteggiamenti di rispetto e valorizzazione dell’identità culturale propria e altrui.
Favorire forme di cooperazione e solidarietà e migliorare la qualità delle relazioni.
OBIETTIVI
Creare un clima relazionale nell’ambiente scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla
collaborazione, intesi non solo come accettazione e rispetto delle idee e dei valori delle altre culture,
ma anche come rafforzamento della propria identità culturale, nella prospettiva di un reciproco
cambiamento ed arricchimento.
Approfondire la conoscenza culturale reciproca, in particolare ciò che riguarda il rispetto delle
regole sociali e scolastiche, delle tradizioni religiose, dei costumi dei vari paesi.
Al fine di favorire l’inserimento e la piena integrazione scolastica degli alunni, il nostro Istituto si
impegna a realizzare iniziative volte a :
far acquisire all’alunno straniero le abilità del parlare /ascoltare/ comprendere la lingua italiana,
far acquisire all’alunno straniero le abilità di letto-scrittura della lingua
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'
116
Educare i ragazzi al raggiungimento della consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri è uno
degli obiettivi fondamentali della scuola. Ogni anno, il nostro Istituto, insieme a tutte le scuole del
comprensorio, aderisce alle attività promosse dall’Associazione “Libera” e dalla Fondazione
“Giovanni e Francesca Falcone” per ricordare ai giovani di credere nei valori inalienabili di ogni
individuo: il rispetto delle leggi, il valore delle regole, l’importanza della giustizia, il senso della
cittadinanza e l’amore verso la Costituzione. Nell’anno scolastico in corso, il nostro Istituto, in rete
con altri Istituti Comprensivi, Circoli Didattici, Scuole Secondarie di primo e secondo grado dei
Paesi limitrofi, aderisce al Progetto Legalità indetto e finanziato dall'Assessorato Regionale
dell’Istruzione e della Formazione Professionale- Dipartimento regionale dell’Istruzione e della
Formazione Professionale di Palermo (circolare N. 17 :“Interventi in favore delle Scuole siciliane
Primarie (quarte e quinte classi) e Secondarie di primo grado per lo svolgimento di attività per la
formazione civile degli alunni ed il contrasto alla criminalità organizzata – articolo 1 della legge
regionale n. 15 del 20/11/2008. Es. fin. 2013 – cap. 373344” stipulato e sottoscritto - ai sensi
dell’art.14 della legge regionale 13 settembre 1999, n. 20) e (circolare N. 18: Interventi in favore
delle scuole e delle facoltà universitarie siciliane per lo svolgimento di attività per la formazione
civile degli alunni - articolo 14 della legge regionale 13 settembre 1999 n. 20. Es. fin. 2013 – cap.
373713).
Le Istituzioni scolastiche che costituiscono la rete “Per la Legalità”, attraverso comuni azioni,
nell’ottica dell’orientamento e della continuità, si pongono come obiettivo prioritario quello di
continuare a costruire un sistema di valori fortemente orientato al sentimento di legalità e dell’etica
pubblica attraverso il rispetto e la tutela del patrimonio comune e suscitare negli alunni la coscienza,
il desiderio di conoscere e valorizzare i beni culturali e l’ambiente presenti nel proprio territorio
spesso deturpati da varie forme di vandalismo e da comportamenti mafiosi, atteggiamenti illegali e
contribuire a combatterli e a neutralizzarli. Il Progetto verrà svolto congiuntamente e
individualmente a livello d’Istituto con l’apporto di esperti esterni e finanziandosi sia con le risorse
del Fondo d’Istituto che quelle regionali.
ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE
Nei plessi e nelle classi interessate le attività didattiche saranno ampliate e integrate da iniziative,
curricolari ed extracurricolari, che sviluppano contenuti conoscitivi, cui fanno riferimento le Indicazioni per il Curricolo, e si pongono obiettivi prevalentemente di natura “trasversale”; tali proposte, discusse e concordate con i singoli Consigli di classe, d’Interclasse e Intersezione, non
sono semplici aggiunte al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella Programmazione Educativa e Didattica e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dell’alunno: attività teatrali; attività motorie e sportive;
attività varie in concomitanza con le principali festività nazionali, regionali, locali (Natale (drammatizzazioni, recital e poesie, lavoretti artistici, tombola in classe, scambio di auguri con i genitori), 27 gennaio “La settimana della memoria, la Shoah”, (film e commenti), Carnevale (festa in maschera), Pasqua (riflessioni spirituali, recital con canti e poesie, lavoretti artistici),
mense di San Giuseppe (visita alle mense allestite in abitazioni private e dalla nostra scuola) manifestazioni di fine anno (recital e drammatizzazioni varie) viaggi d’istruzione, visite didattiche per una migliore conoscenza del patrimonio storico, artistico e ambientale.
117
SCHEDA RIASSUNTIVA DISPERSIONE SCOLASTICA
Rilevamento settimanale
dei Monitoraggio delle assenze
Compilazione delle schede
mensili
ritardi e delle assenze di segnalazione di alunni con
Frequenza
Irregolare o in situazione
di
Comunicazione tramite mail dei
dati
Incontri mensili con
l’osservatorio di
abbandono o di evasione. rilevati alla funzione per la area
dispersione che si
Occupa di inviare le suddette
schede
all'osservatorio di area per la
dispersione.
Incontri con l’assistente Convocazione dei genitori degli
sociale del comune di alunni a rischio
Borgetto
OPEN DAY
In occasione delle iscrizioni, la scuola organizza un open day per i genitori degli alunni dei vari
ordini di scuola per illustrare l’Offerta Formativa del nostro Istituto, per far visitare i locali, gli
uffici, i laboratori e le aule speciali della scuola, ma anche per illustrare a genitori e alunni le
modalità di iscrizione alle varie classi. Sono invitati anche genitori e alunni delle tre classi in uscita
dalla Scuola Secondaria di I grado per le informazioni riguardanti l’orientamento scolastico e le
iscrizioni alla Secondaria di II grado. La necessità di un incontro con tutti i genitori rappresenta
un’esigenza prioritaria in considerazione del fatto che a partire dall’anno scolastico 2012/13 le
iscrizioni alle prime classi devono essere effettuate esclusivamente on line per la Scuola Primaria e
Secondaria di I e II grado. Durante l’incontro sono presenti: il Dirigente Scolastico, i suoi
collaboratori, i docenti con Funzione Strumentale e molti docenti dell’Istituto, viene illustrata la
programmazione educativo - didattica e le finalità della nostra scuola e sono fornite tutte le
informazioni riguardanti l’assetto organizzativo dei vari ordini di scuola
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
118
I viaggi d’istruzione e le visite guidate sono stabilite dal Consiglio di classe, all'interno della
programmazione didattico - educativa annuale e sono ritenuti strumenti utili, funzionali al
raggiungimento di specifici obiettivi culturali ed educativi.
• partecipazione a spettacoli teatrali
• partecipazione a manifestazioni sportive nel territorio
• partecipazione ad attività non preventivabili previa delibera del Consiglio di classe o
d’Istituto
• partecipazione a viaggi di istruzione, visite guidate
• Istituti scolastici per l’orientamento
• uscite finalizzate allo sviluppo della cultura della legalità
Ogni visita didattica o viaggio d’istruzione si compirà solo alla condizione che vi aderiscano i
2/3 degli alunni frequentanti la classe.
Le uscite didattiche possono coinvolgere gli alunni nell’ambito dell’orario scolastico o avere la
durata di un’intera giornata o di più giorni.
Per le visite che si svolgeranno nell’ambito dell’orario scolastico e per quelle che necessitano di
intera giornata o più giorni verrà richiesta di volta in volta l’autorizzazione alle famiglie.
Gli itinerari saranno inerenti agli obiettivi fissati nelle varie programmazioni didattiche, precedute
da attività preparatorie e poi da un momento di riflessione e valutazione sia dal punto di vista
didattico sia socio-affettivo. I docenti accompagnatori devono, di norma, far parte dell’equipe
pedagogico -didattica della classe ed hanno l’obbligo di attenta ed assidua vigilanza esercitata a
tutela sia dell’incolumità degli alunni sia del patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato. E'
prevista la presenza di almeno un docente ogni 10/15 studenti e nel caso di alunni portatori di
disabilità si designa, in aggiunta al numero degli accompagnatori, anche l'insegnante di sostegno, o
di altra disciplina, per garantire una sorveglianza più mirata; possono essere presenti, in qualità di
accompagnatori, i collaboratori scolastici delegati dal Preside. Deve essere comunque previsto un
docente accompagnatore supplente che all'occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per
gravi e imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere o continuare il viaggio. La ditta prescelta
per gli spostamenti con il pullman dovrà essere in grado di conoscere preventivamente itinerari e
località indicati dalla scuola, di garantire la fornitura di mezzi di trasporto conformi alla legislazione
vigente e comunque attinenti a tutte le norme di sicurezza sia legate al percorso che al numero dei
partecipanti, di proporre alla conduzione dei mezzi di trasporto personale attento e preparato nonché
in grado di garantire spostamenti per i chilometraggi richiesti non avendo avuto carichi troppo
onerosi in termini di servizio prestato nelle ventiquattrore precedenti. Le spese di realizzazione di
visite didattiche e viaggi di istruzione sono a carico dei partecipanti. Per il pagamento, i genitori
provvederanno personalmente ad effettuare il versamento su conto corrente bancario o postale
intestato alla scuola e consegneranno all’insegnante la fotocopia della ricevuta dell’avvenuto
pagamento. Tuttavia , per agevolare le famiglie, i rappresentanti di classe potranno adottare
modalità proprie per la raccolta dei soldi e provvedere con un unico versamento cumulativo sul
conto corrente della scuola. Per i viaggi di più giorni o quelli più costosi all'atto dell'adesione verrà
richiesta una caparra per il pagamento dei costi fissi, e in caso di recesso non verrà restituita.
119
Le quote di partecipazione comunque dovranno pervenire all’organizzatore, e/o alla commissione
gite entro e non oltre la data stabilita. Non saranno consentiti dilazioni o ritardi nel pagamento pena
l’esclusione dal viaggio o dell’ uscita. I pagamenti dei costi dei viaggi e delle visite guidate saranno
effettuati dagli uffici della segreteria, dietro presentazione di fattura o altro documento giustificativo.
PROGETTI
Il nostro Istituto si è sempre impegnato e continua ad impegnarsi nel promuovere per i propri alunni
molteplici attività curricolari ed extracurricolari finalizzate alla loro crescita individuale e sociale.
Attraverso tali attività, liberamente scelte, l’alunno manifesta ed arricchisce i propri interessi e le
proprie attitudini e potenzialità mentre impara a lavorare nel gruppo, ad interagire con i compagni,
ad attivare positive relazioni interpersonali.
ELENCO DEI PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI
TITOLO PROGETTO PRIORITÀ
1) Il VALORE DELLA DIVERSITÀ
DISPERSIONE SCOLASTICA E
INTEGRAZIONE
2
) CALENDARIO DEGLI EVENTI CONTINUITA' E INCLUSIONE
3
) COMUNICAZIONE EFFICACE
DIFFUSIONE PTOF E PROGETTAZIONE
SCOLASTICA
4
) NON INQUINO E RICICLO EDUCAZIONE AMBIENTALE
5
) UN CORO PER TUTTI POTENZIAMENTO ARTISTICO -
MUSICALE
120
6) IO CITTADINO IN RETE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
PROGETTI EUROPEI PON avviso pubblico AOODGEFID/10862 del 16/09/2016- Fondi Strutturali
Europei- Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014/2020- “Progetti di inclusione sociale e lotta al
disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a
rischio e in quelle periferiche”- Asse 1 – Fondo Speciale Europeo (FSE).Obiettivo Specifico 10.1-
“Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”- Azione
10.1.1 “Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche
persone con disabilità-
“Imparo…giocando”
( candidatura n. 18829- 10862- FSE- inclusione sociale e lotta al disagio).
La commissione “progetti PON” del nostro Istituto attraverso il progetto 'Imparo ... giocando'
vuole costruire all'interno della scuola un percorso che vada ad articolarsi in più moduli per
potenziare e recuperare le competenze di base del curricolo. Tematiche principali del progetto sono
la prevenzione degli atteggiamenti prevaricatori nei confronti dei più deboli, il disagio sociale,
l'emarginazione e la lotta contro il bullismo e il cyber bullismo.
Caratteristiche principali del progetto :
- Verticalità del curricolo e trasversalità dei contenuti previsti nella programmazione dell'intero
progetto e sviluppati nei vari moduli. I moduli previsti sono:
1) potenziamento linguistico ( inglese- italiano) che prevede la realizzazione di un musical;
2) potenziamento linguistico ( laboratorio giornalistico) che prevede la realizzazione di una tv
web;
3) modulo genitori che prevede formazione sulla genitorialità;
4) n. 2 moduli di avviamento alla pratica sportiva;
5) 1 modulo creazione laboratorio espressivo di arte e manualità che prevede di realizzare dei
murales all'interno della scuola e la scenografia del musical.
6) modulo di pratica vocale e strumentale
Ogni modulo è di 30 ore. La finalità dell'azione formativa che si vuole attuare in sinergia con il
territorio, le associazioni, le emittenti televisive e radiofoniche, gli Enti locali e le famiglie, è quella
121
di vivere la scuola come comunità aperta e centro di aggregazione e di esperienze laboratoriali per
crescere insieme in coesione, favorendo dinamiche interattive, solidali e autenticamente costruttive.
Attraverso un'articolazione modulare che prevede di sviluppare il progetto in varie parti tra loro
tenute insieme da un filo comune che è la rimotivazione al successo scolastico e al successo nella
vita sviluppando le proprie potenzialità. Gli alunni saranno condotti in un percorso collettivo e
cooperativo che li abituerà a lavorare insieme per contribuire attivamente a costruire una società
democratica dove i diritti e i doveri diventino valore autentico. La sfida posta dalla digitalizzazione
e dalla globalizzazione richiede come previsto dalle Indicazioni Nazionali e dalle competenze
chiave della Conferenza di Lisbona , un cittadino competente e capace di problem solving, I vari
moduli permetteranno agli alunni attraverso l'esperienza diretta e il confronto con i problemi della
quotidianità, di scoprire il talento che c'è in ognuno, perché tutti siamo parte di un intero e ognuno
deve apportare il proprio contributo partecipativo. Il percorso significativo attuato permetterà
inoltre agli alunni di riflettere sui propri apprendimenti, di confrontarsi per esprimere le proprie idee
ricreando il format televisivo, imparando a gestire i tempi, a costruire la notizia, potenziando le
competenze di base in modo spontaneo giocando a fare gli adulti, impersonando a più livelli i
mestieri degli adulti ( il giornalista, il reporter, il conduttore televisivo, l'attore, il musicista ecc.).
Attraverso tali attività, tramite la musica la pratica vocale e strumentale, il teatro, l'arte e lo sport
diventeranno i veri protagonisti della società del futuro; impareranno a essere non ricevitori passivi
della società proiettile dei mass media, ma critici e consapevoli delle trappole pubblicitarie e dei
pericoli che spesso si nascondono nei social network ( facebook, videogiochi ecc.) Lo sport,
collante principale, sarà inoltre l'occasione per favorire insieme agli altri moduli lo sviluppo
dell'autostima , della conoscenza del sé e delle proprie potenzialità migliorando la capacità di essere
parte attiva della scuola e della società. La musica, l'arte e lo sport, saranno mezzo per esprimere le
proprie potenzialità e le sensazioni che ci permettono di rapportarci con il mondo esterno
Un'attenzione particolare sarà data a una formazione prevista nel modulo per i genitori, perché si
educa insieme e spesso la famiglia e la scuola anziché lavorare insieme, sono in contrapposizione.
Gli adulti sono i primi ad essere disorientati e demotivati nei confronti della vita a causa dei vari
problemi della società odierna e tale momento di formazione prevista, vuole essere un momento di
riflessione comune, per esprimere attraverso delle tavole rotonde che prevedono il confronto con
esperti, i dubbi e le perplessità per cercare di trovare delle risposte. Il contatto diretto con le
associazioni del territorio e con il teatro, permetterà agli alunni di imparare e scoprire cosa si
nasconde dietro il mondo della televisione e come si arriva a costruire una trasmissione televisiva,
uno spettacolo, una gara sportiva. Il gioco ,come la tradizione pedagogica ci ha insegnato e come
riportato nelle Indicazioni Nazionali nel curricolo per la Scuola dell'Infanzia e di tutto il primo ciclo
d'istruzione, viene riconosciuto come uno strumento fondamentale per la crescita e l'apprendimento,
come mediatore e facilitatore di relazioni e incontri, come occasione per imparare a essere obiettivi
nell'approccio con i media e con le varie fonti di informazioni. Educare ad attuare situazioni di
problem solving, al pensiero divergente e razionale, non può essere solo teoria, ma deve divenire
nella società attuale esperienza concreta, perché si impara facendo. Le finalità generali del progetto
sono in linea con le priorità individuate nel RAV, nel PTOF e nel PDM per l'anno scolastico
2016/2017 : 1)garantire il successo formativo di tutti gli alunni; 2) prevenire la dispersione
scolastica. Le finalità vogliono favorire l'inclusione, l'aggregazione, lo sviluppo delle competenze
civiche stimolando curiosità e motivazione. Attraverso l’articolazione in più moduli , si propone di
trasmettere i valori della cooperazione in un mondo globalizzato in collaborazione tra scuola,
122
famiglia, enti locali presenti nel territorio per 'imparare ad imparare' e per educare al pensiero
critico in una società in continua evoluzione. Obiettivo finale del progetto ,attraverso metodologie
innovative di ricerca e sperimentazione, sarà quello di educare l'alunno a riflettere sui processi di
apprendimento e sul ruolo dell'informazione, trasferendo nel mondo della scuola il format
televisivo.
(Approvazione adesione PON 2014/2020 ( CdI del 05/07/17 delibera n. 30)
Approvazione PON “Imparo …giocando” ( Collegio del 12/09/17 delibera n. 17)
Approvazione criteri di selezione esperti/tutor ( CdI del 05/10/17 delibera n. 42)
Approvazione Assunzione in Bilancio dell’importo del finanziamento ( CdI del 05/10/17 delibera
n. 43)
Importo del finanziamento : Euro 35.574
Integrazione scolastica
Alunni diversamente abili
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Analisi dei punti di forza e di criticità.
Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per
il
prossimo anno scolastico.
Rilevazione dei BES presenti a.s. 2017/2018 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo.
Risorse professionali specifiche. Possibilità di strutturare percorsi specifici di
123
formazione e aggiornamento degli insegnanti.
Coinvolgimento personale ATA. Adozione di strategie di valutazione coerenti con
prassi inclusive.
Coinvolgimento famiglie. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola.
Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
CTI. esistenti.
Rapporti con privato sociale e volontariato. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare
supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative.
Formazione docenti. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi.
Aree di intervento. Valorizzazione delle risorse esistenti.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che
scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
SCHEDA RIASSUNTIVA N°2
Linee guida a scuola.
ORGANI PREPOSTI PER GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione)
124
L’INCLUSIONE.
COMMISSIONE BES.
RUOLO DEL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DEI
DOCENTI.
RUOLO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO.
RUOLO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI.
INTERVENTI A FAVORE Diagnosi Funzionale
DEGLI ALUNNI CON
Profilo Dinamico Funzionale
DISABILITÀ
Piano Educativo Individualizzato
CERTIFICATA.
INTERVENTI A FAVORE NELLO SPECIFICO:
DEGLI ALUNNI CON
DSA
DISTURBI EVOLUTIVI
ADHD (deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività).
(BES 2).
Funzionamento cognitivo limite o borderline ( Q.I. lievemente
sotto la
norma)
Funzionamento cognitivo misto (confine tra disabilità e disturbo
specifico).
Deficit del linguaggio ( disturbi specifici del linguaggio o, più
in
generale, presenza di bassa intelligenza verbale associata ad
alta
intelligenza non verbale).
Deficit delle abilità non verbali ( disturbo della coordinazione
125
motoria,
disprassia, disturbo non verbale o più in generale bassa
intelligenza non
verbale associata ad alt intelligenza verbale)
Altre problematiche severe che posso compromettere il percorso
didattico
(es. disturbo dello spettro autistico lieve qualora non rientri
nelle
casistiche previste dalla legge 104).
Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP).
Disturbo della condotta.
Disturbi d’ansia.
Disturbi dell’umore.
INTERVENTI A FAVORE NELLO SPECIFICO:
DEGLI STUDENTI IN
SVANTAGGIO socio-economico: alunni seguiti dal servizio
famiglia-
SITUAZIONE DI
minori, situazioni segnalate dalla famiglia, rilevati dal
Consiglio di
SVANTAGGIO SOCIO-
Classe/Team docenti attraverso osservazione diretta. La
Documentazione
ECONOMICO,
comprende: 1. Segnalazione Servizio Famiglia-Minori se
presente 2.
LINGUISTICO,
Scheda di identificazione e analisi dei bisogni 3. Piano
Didattico
CULTURALE.
Personalizzato BES 3 firmato dalla famiglia e dal Dirigente
Scolastico
SVANTAGGIO linguistico e culturale*: alunni stranieri neo-
arrivati in
126
Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate
competenze
linguistiche. La Documentazione comprende: 1. Scheda di
identificazione
e analisi dei bisogni 2. Piano Didattico Personalizzato BES 3
firmato
dalla famiglia e dal Dirigente Scolastico
Disagio comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento
problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente
dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza
certificazione
sanitaria) La Documentazione comprende: 3. Scheda di
identificazione e
analisi dei bisogni 4. Piano Didattico Personalizzato BES 3
firmato dalla
famiglia e dal Dirigente Scolastico
RILEVAZIONE DEI
1
.
Rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali. Nell’Istituto
Comprensivo è stato rilevato un numero complessivo di 30
alunni con BES.
BISOGNI BES 3:
2
.
Compilazione scheda di identificazione e analisi dei bisogni, a
cura del
PROCEDURA. Consiglio di Classe/Team dei docenti. Individuazione delle
possibili
soluzioni cercando azioni comuni di intervento.
3
. Coinvolgimento della famiglia
4
.
In accordo con la famiglia il Consiglio di Classe/Team dei
docenti stende
un piano di intervento (PEI in caso di BES1, PDP DSA/PDP in
caso di
127
BES2 o PDP in caso di BES3): si procede alla progettazione di
azioni
mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili
all’interno o
all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in
piccolo
gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità. In
caso di
problematicità ci si rivolge alla Commissione BES.
5
.
La famiglia visiona il PDP e firma, per presa visione, la
copertina.
6
.
Il Dirigente Scolastico visiona il PDP e firma, per presa visione,
la
copertina.
7
. Il Consiglio di Classe/Team dei docenti valuta i risultati ottenuti
(valutazione intermedia e finale) e individua le ulteriori azioni da
progettare.
DOCUMENTI E
BES 1 E’ presente il Protocollo DVA. La certificazione deve
essere
STRUMENTI depositata in segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei Docenti
deve
compilare il PEI, che deve essere firmato e condiviso anche dai
genitori
BES 2: - DSA E’ presente il Protocollo DSA. La certificazione
deve
essere depositata in segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei
Docenti
deve compilare il PDP DSA, che deve essere firmato e condiviso
anche
dai genitori.
ALTRE CERTIFICAZIONI La certificazione deve essere
128
depositata in
segreteria. Il Consiglio di classe/Team dei Docenti deve
compilare il PDP
BES2, che deve essere firmato e condiviso anche dai genitori.
BES 3 Il Consiglio di Classe/Team dei docenti compila la scheda
di
identificazione e analisi dei bisogni, individuando azioni comuni
di
intervento. In accordo con la famiglia stende il PDP BES3. La
famiglia
prende visione del PDP BES3 e firma. Il Dirigente Scolastico
prende
visione del PDP BES3 e 15 firma.
E’ presente il Protocollo Accoglienza Alunni Stranieri per gli
alunni con
svantaggio linguistico culturale
NORMATIVA Legge 118/1971 La legge 118/1971
DPR. 24 febbraio 1994
Legge 104/1992
DM. 5669 del 12.07.201
NOTA MINISTERIALE del 24.07.2012
LINEE GUIDA MINISTRO PROFUMO del 27 DICEMBRE
2012
CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013. IN
SCHEDA
Direttiva Ministeriale 27 dicembre
In virtù del comma n°2 art.6 L.148/90 e della C.M.181/91, l’insegnante di sostegno assume la
contitolarità delle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività
129
didattica, così come l’ intervento individuale riferito al bambino diversamente abile è di competenza
di tutti i docenti del team. Gli alunni diversamente abili saranno pienamente partecipi a tutte le
attività della classe, senza indebiti isolamenti e riducendo al massimo i momenti di lavoro
individuali. Gli insegnanti privilegeranno il lavoro di gruppo, per facilitare la comunicazione, la
collaborazione e la capacità di rapportarsi con gli altri. La presenza dell’insegnante di sostegno
rappresenta una risorsa qualificata che offre all’intera classe le sue competenze tecnico -
specialistiche, per un maggior supporto nelle domande educative, e per evitare quelle forme di
isolamento che spesso pregiudicano l’integrazione scolastica. I docenti di sostegno, unitamente ai
docenti di classe, elaborano all’inizio di ogni anno il PEI (Piano Educativo Individualizzato), un
documento nel quale sono descritti gli interventi previsti per l’alunno in situazione di handicap e
che viene compilato a cura degli operatori di riferimento dell’alunno entro il primo bimestre
dell’anno scolastico, unitamente al PDF (Profilo Dinamico Funzionale). In tali documenti sono
definiti i profili delle varie aree (motoria, relazionale, cognitiva), per favorire l’ integrazione
scolastica, come suggerisce l'art.12 comma 3 della legge 104 /92, che ha come obiettivo lo sviluppo
delle potenzialità della persona con handicap, nell' apprendimento, nella comunicazione, nelle
relazioni e nella socializzazione. Tale obiettivo si realizza quando l'allievo sente di essere “accettato”
dall'ambiente scolastico e quando partecipa alle proposte di apprendimento in un processo articolato
ma unitario.
• Obiettivi formativi
• Conquista dell’autonomia
• Scoperta dell’identità
• Sviluppo delle personali capacità creative ed espressive
• Possibilità di seguire le attività extrascolastiche
• Conquista di strumenti basilari: linguistici, logico - matematici
• Acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive.
• Metodologia, mezzi e strumenti
L’insegnante di sostegno, in base alle osservazioni e relativamente alle unità di
apprendimento predisposte del Consiglio di Classe, elabora con gli insegnanti
curriculari il piano educativo individualizzato, che verrà attuato con vari
strumenti che faciliteranno l’apprendimento. Le verifiche saranno formative e si
svolgeranno in itinere, fondate sul confronto tra la situazione di partenza e quella che si verrà a
delineare alla fine di ogni attività programmata. Avverranno mediante elaborati scritti e
composizioni autonome o guidate. La valutazione sarà effettuata tenendo conto degli obiettivi
raggiunti e gli effettivi progressi realizzati, secondo le norme vigenti in materia O.M. n°80 del
09/03/95 art. 13 e circ. n°266 del 1997. Il metodo, i contenuti, i tempi e le strategie organizzative
saranno adeguati al fine di attuare interventi rivolti all’acquisizione di nuove abilità e competenze.
Alunni con svantaggio:
130
La scuola accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di
apprendimento, per i quali costituisce un’opportunità educativa rilevante. Ogni alunno potrà
integrarsi nell’esperienza educativa che essa offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi come
membro attivo della comunità scolastica, coinvolto nelle attività che vi si svolgono. La presenza
nella scuola di ragazzi in difficoltà sarà fonte di una preziosa dinamica di rapporti e di interazioni
che diventerà, a sua volta, occasione di maturazione per tutti, dalla quale si imparerà a considerare e
a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante.
Poiché la condizione di svantaggio è legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio
economico e sociale , a divari culturali e linguistici dovuti a scarsità di stimolazioni intellettuali, la
programmazione educativa e didattica dovrà articolarsi e svilupparsi in modo da prevedere la
costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento scolastico che, considerando
con particolare accuratezza i livelli di partenza, ponga una progressione di programmi orientati, da
verificare in itinere. Anche la socializzazione è in larga misura una questione di apprendimento
(D.P.R. 12/2/1985 n° 104). Verranno pertanto attivati a favore degli alunni che presentino situazioni
di svantaggio o di diversa abilità, interventi riguardanti l’area socio-affettiva e cognitiva, finalizzati
a fornire una risposta efficace ai loro bisogni e ai loro problemi, così che anch’essi possano sentirsi
protagonisti della scuola e il loro inserimento diventi quindi reale integrazione. L’alunno
svantaggiato è membro del gruppo classe e, quindi, ha diritto all’attenzione umana e professionale
di tutti i docenti della classe e di tutto l’Istituto.
Obiettivi
Insegnamento individualizzato, basato sulla proposta di contenuti adeguati alle capacità e ai ritmi di
apprendimento; una programmazione che tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento e dei
diversi stili cognitivi; l’individualizzazione dell’insegnamento, anche attraverso l’eventuale
presenza dell’insegnante di sostegno o di altri insegnanti la proposta di attività manuali – pratiche –
espressive che permettano soprattutto ai ragazzi, in difficoltà nelle materie teoriche, di esprimersi
secondo le proprie attitudini e di dar prova delle proprie capacità; la realizzazione di momenti di
recupero, in piccoli gruppi, con insegnanti disponibili, in seguito all’innovazione e alla flessibilità
dell’orario.
Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
La legge n. 170, dell’8 ottobre 2010, e dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011)
riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di
Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di
individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti
con DSA possano raggiungere il successo formativo. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
sono disturbi che interessano in modo significativo, ma circoscritto, alcune specifiche abilità
dell’apprendimento scolastico, in assenza di problemi cognitivi, neurologici o sensoriali. Il nucleo
del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di
calcolo per cui l’alunno con DSA impiega molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere e
calcolare. Sulla base delle abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione
specifica: dislessia: è un disturbo nell’acquisizione della lettura, che risulta essere scorretta e non
fluente; disgrafia: riguarda le difficoltà di riprodurre segni grafici, cioè le abilità esecutive della
scrittura; disortografia: è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare
il linguaggio parlato nel linguaggio scritto; discalculia: si presenta come una difficoltà specifica
nell’apprendimento del calcolo. Il nostro Istituto si impegna a individuare e a progettare risorse per
rispondere in modo efficace ai bisogni e alle esigenze degli alunni con DSA tenendo conto delle
abilità possedute dall’allievo e potenziando anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. La
famiglia, di propria iniziativa o informata dalla scuola sulle persistenti difficoltà del proprio figlio,
provvede a far valutare l’alunno da uno specialista; in seguito consegna la diagnosi al Dirigente
Scolastico che avvisa i docenti. Tutti i docenti della classe elaborano un Piano Didattico
131
Personalizzato (PDP) su modello unico per tutto l'Istituto, sottoscritto anche dai genitori, nel quale
sono specificate le proposte di insegnamento per l’alunno e i criteri per le verifiche e la valutazione,
coerenti con quanto definito, necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. In modo particolare,
nel PDP è stabilito l’utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi e dispensativi ritenuti
più idonei al fine di favorirne l’apprendimento scolastico.
Strumenti compensativi
• computer con programmi di video
• scrittura con correttore ortografico
• sintesi vocale
• calcolatrice, registratore, tabelle delle misure e/o formule
• dizionari di lingua straniera anche computerizzati, traduttori
• cartine geografiche e storiche
• prospetti sintetici di lezioni
Le misure dispensative
Sono interventi che consentono all’allievo con DSA di non svolgere alcune prestazioni che, a causa
del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento
Strumenti dispensativi:
• lettura ad alta voce
• scrittura veloce sotto dettatura
• uso del vocabolario tradizionale
• studio mnemonico delle tabellone e/o poesie
• scrittura alla lavagna
• uso del corsivo
• prendere appunti
• studio della lingua straniera in forma scritta
• assegnazione di compiti troppo gravosi
Valutazione
Non si terrà conto degli errori di trascrizione e di ortografia sarà valutato il contenuto e non la forma;
non verranno corretti errori di spelling, ma quelli relativi al contenuto si terrà conto dei livelli di
partenza e dei risultati ottenuti. La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un
riconoscimento clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di
buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA.
In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di formazione sui DSA, che
coinvolgano tutto il corpo docente. Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le
seguenti prassi:
132
- creare un percorso didattico personalizzato (P. D. P. Piano Didattico Personalizzato); individua
metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni; utilizza strumenti
compensativi e dispensativi;
- collabora con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di
aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti …) la
valutazione deve concretizzarsi discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che
esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.
Per gli alunni con DSA adeguatamente certificato la valutazione e la verifica degli apprendimenti,
effettuate in sede di esame conclusivo della Scuola Secondaria di primo grado, devono tener conto
delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. Nello svolgimento delle prove d’esame verranno
adottati strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel
diploma finale rilasciato al termine dell’esame non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove (D.P.R. 22 Giugno 2009 n° 122).
Alunni extracomunitari
Il numero degli alunni stranieri presenti nel territorio è in continuo aumento: al fine di favorire,
anche per loro, un buon inserimento culturale e sociale, la scuola si attiva per realizzare interventi di
accoglienza, socializzazione, alfabetizzazione e sostegno didattico coordinati con le famiglie, con le
istituzioni, con gli Enti locali e con i soggetti educativi presenti sul territorio.“ La comunità
scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del
rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza ...” (dalla legge 40/’98 art.36).
All’atto dell’inserimento degli alunni vengono valutati l’età anagrafica, il percorso scolastico già
svolto, le caratteristiche personali e le competenze linguistiche. L'iscrizione degli alunni stranieri
avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a
quella immediatamente precedente o a quella relativa all'età anagrafica. L’alunno viene inserito
creando un favorevole clima di accoglienza attraverso:
– iniziative per la reciproca conoscenza che attingano anche ai linguaggi non verbali
– interventi per orientare il nuovo alunno entro la struttura organizzativa scolastica
– attività di supporto allo sviluppo ed al mantenimento di positive relazioni tra gli alunni.
Valutata la situazione iniziale si progetta un percorso graduale di apprendimento della lingua
italiana, secondo i seguenti criteri:
– l’alfabetizzazione non esaurisce l’impegno scolastico del ragazzo,
– l’alunno va inserito in un gruppo corrispondente al suo livello di competenza linguistica
– accertamenti periodici per decidere il passaggio ad un livello successivo
– massimo sviluppo dell’attività col gruppo classe se non è possibile avviare un intervento di
prima alfabetizzazione specifico,
– si valuta l’aggregazione a laboratori già attivi o si predispone un percorso da attivare in
classe.
– Gli insegnanti s’impegnano, per quanto consentito dal contesto organizzativo di classe e di
plesso, ad attivare percorsi individualizzati per stimolare un progresso apprenditivo generale e
garantire il recupero del bagaglio culturale e delle competenze pregresse
133
La scuola avvia un costruttivo dialogo con la famiglia dell’alunno, disponendosi all’ascolto e
adottando un atteggiamento flessibile, attraverso la conoscenza della sua storia familiare il supporto
ai genitori per orientare se stessi e il figlio entro le nuove pratiche.