Post on 01-May-2015
Piano di Zona 2011 – 2013
dell‘Ambito del Ciriacese
Piano di Zona 2011 – 2013
dell‘Ambito del Ciriacese
PRIORITA’
E OBIETTIVI STRATEGICI
PRIORITA’
E OBIETTIVI STRATEGICI
FINALITA’ DEL PIANO DI ZONAFINALITA’ DEL PIANO DI ZONA
RICERCARE E SOSTENERE
INTEGRAZIONITRA GLI INTERVENTI
E LE DIVERSE POLITICHE
AVVIAREPERCORSI ATTUATIVI
FATTIBILI CON I SOGGETTI DISPONIBILI
REALIZZARE UNA PROGRAMMAZIONE
DEI SERVIZIE DEGLI INTERVENTI
CONDIVISA
VALORIZZARE E RICONOSCEREIL RUOLO DEI
DIVERSI SOGGETTIDELLA COMUNITA’ LOCALE
AREE DI INTERVENTO CONSIDERATE
AREE DI INTERVENTO CONSIDERATE
MINORI-FAMIGLIE
ADULTI IN DIFFICOLTA’
ANZIANI
DISABILI
MINORI-FAMIGLIE
ADULTI IN DIFFICOLTA’
ANZIANI
DISABILI
IL METODO DI LAVORO IL METODO DI LAVORO
Esame dati sui servizi e sugli interventi relativi alle aree
Analisi dei bisogni presenti sul territorio
Individuazione dei bisogni prioritari (scelti in base a criteri di fattibilità, impatto economico, contenuto a costo zero, disponibilità di partner, rilevante interesse, continuità con le esperienze in atto)
Individuazione degli obiettivi e delle azioni necessarie
Esame dati sui servizi e sugli interventi relativi alle aree
Analisi dei bisogni presenti sul territorio
Individuazione dei bisogni prioritari (scelti in base a criteri di fattibilità, impatto economico, contenuto a costo zero, disponibilità di partner, rilevante interesse, continuità con le esperienze in atto)
Individuazione degli obiettivi e delle azioni necessarie
IMPOSTAZIONE DEL PIANO
IMPOSTAZIONE DEL PIANO
Si è scelto di considerare prioritariamente i seguenti aspetti:
Individuare, per il triennio di riferimento, le priorità, tenendo conto dei soggetti disponibili a condividere responsabilità e risorse;
● Costruire il Piano sugli obiettivi prioritari, assegnando alla progettazione annuale il compito di definire il dettaglio operativo;
Considerare il Piano di zona uno strumento di programmazione caratterizzato da un approccio “incrementale”;
Si è scelto di considerare prioritariamente i seguenti aspetti:
Individuare, per il triennio di riferimento, le priorità, tenendo conto dei soggetti disponibili a condividere responsabilità e risorse;
● Costruire il Piano sugli obiettivi prioritari, assegnando alla progettazione annuale il compito di definire il dettaglio operativo;
Considerare il Piano di zona uno strumento di programmazione caratterizzato da un approccio “incrementale”;
LINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALELINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALE
Favorire la permanenza a casa, o l’inserimento in
strutture comunitarie di accoglienza di buona
qualità, delle persone anziane, privilegiando gli
interventi a sostegno della domiciliarità.
Promuovere percorsi di autonomizzazione e di
integrazione sociale e lavorativa delle persone
disabili e il sostegno ai loro nuclei familiari.
Favorire la permanenza a casa, o l’inserimento in
strutture comunitarie di accoglienza di buona
qualità, delle persone anziane, privilegiando gli
interventi a sostegno della domiciliarità.
Promuovere percorsi di autonomizzazione e di
integrazione sociale e lavorativa delle persone
disabili e il sostegno ai loro nuclei familiari.
LINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALE LINEE PRIORITARIE DI INTERVENTO LOCALE
Contrastare la povertà e la crisi economica avviando percorsi di sostegno e di inclusione sociale e lavorativa delle persone in difficoltà e l’integrazione sociale degli stranieri.
Sostenere ed accompagnare le responsabilità genitoriali e promuovere lo sviluppo evolutivo dei minori anche con opportunità aggregative e socializzanti.
Contrastare la povertà e la crisi economica avviando percorsi di sostegno e di inclusione sociale e lavorativa delle persone in difficoltà e l’integrazione sociale degli stranieri.
Sostenere ed accompagnare le responsabilità genitoriali e promuovere lo sviluppo evolutivo dei minori anche con opportunità aggregative e socializzanti.
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA Potenziare le iniziative di sostegno ai genitori
attraverso consulenze sociali, educative e psicologiche:
- avvio del servizio di mediazione familiare
- potenziamento degli interventi a sostegno della genitorialità
- potenziamento degli sportelli di ascolto nelle scuole
- consolidamento dei gruppi di mutuoaiuto
Potenziare le iniziative di sostegno ai genitori attraverso consulenze sociali, educative e psicologiche:
- avvio del servizio di mediazione familiare
- potenziamento degli interventi a sostegno della genitorialità
- potenziamento degli sportelli di ascolto nelle scuole
- consolidamento dei gruppi di mutuoaiuto
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA Potenziare gli interventi di affidamento residenziale e
diurno:
- organizzazione e realizzazione di iniziative per il reperimento di nuove famiglie o singoli affidatari
Potenziare, sviluppare e qualificare le opportunità di prevenzione secondaria:
- costituzione di un gruppo interistituzionale per il coordinamento di progetti
- mappatura delle esperienze in atto
- predisposizione di progetti di formazione
- sviluppo degli spazi di ascolto dedicati ai minori
Potenziare gli interventi di affidamento residenziale e diurno:
- organizzazione e realizzazione di iniziative per il reperimento di nuove famiglie o singoli affidatari
Potenziare, sviluppare e qualificare le opportunità di prevenzione secondaria:
- costituzione di un gruppo interistituzionale per il coordinamento di progetti
- mappatura delle esperienze in atto
- predisposizione di progetti di formazione
- sviluppo degli spazi di ascolto dedicati ai minori
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ETA’ EVOLUTIVA E
FAMIGLIA
Assicurare un approccio integrato nella presa in carico personalizzata:- costruzione di protocolli tra servizi e figure professionali coinvolti nella presa in carico del minore
Potenziare l’accesso alle opportunità aggregative e socializzanti:- attivazione di un tavolo permanente tra i diversi soggetti
- mappatura delle opportunità esistenti
- costruzione di atti regolativi per garantire la fruizione delle opportunità
- attivazione di un portale unico di accesso alle informazioni
Assicurare un approccio integrato nella presa in carico personalizzata:- costruzione di protocolli tra servizi e figure professionali coinvolti nella presa in carico del minore
Potenziare l’accesso alle opportunità aggregative e socializzanti:- attivazione di un tavolo permanente tra i diversi soggetti
- mappatura delle opportunità esistenti
- costruzione di atti regolativi per garantire la fruizione delle opportunità
- attivazione di un portale unico di accesso alle informazioni
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
Garantire il sostegno economico in percorsi finalizzati allo sviluppo delle potenzialità rispetto al lavoro:
- revisione del regolamento del CIS
- elaborazione di un regolamento per la promozione di percorsi lavorativi
- avvio di progetti mirati
- sensibilizzazione dei comuni per l’attivazione di borse lavoro
Garantire il sostegno economico in percorsi finalizzati allo sviluppo delle potenzialità rispetto al lavoro:
- revisione del regolamento del CIS
- elaborazione di un regolamento per la promozione di percorsi lavorativi
- avvio di progetti mirati
- sensibilizzazione dei comuni per l’attivazione di borse lavoro
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
Sviluppare opportunità lavorative – commesse di lavoro in cambio di integrazione lavorativa:
- mappatura delle attività da affidare a cooperative di tipo B
- raccolta delle disponibilità per l’affidamento di servizi a cooperative di tipo B
-realizzazione di progetti d’inserimento
Sviluppare opportunità lavorative – commesse di lavoro in cambio di integrazione lavorativa:
- mappatura delle attività da affidare a cooperative di tipo B
- raccolta delle disponibilità per l’affidamento di servizi a cooperative di tipo B
-realizzazione di progetti d’inserimento
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ADULTI IN DIFFICOLTA’
Favorire percorsi di integrazione per gli stranieri presenti nel territorio:
- predisposizione di uno specifico progetto d’intervento
- coordinamento delle varie associazioni del territorio
Garantire progetti personalizzati ed integrati:
- costituzione di un gruppo interistituzionale
- ripuntualizzazione delle modalità di lavoro
-creazione di una èquipe per la valutazione di casi complessi
Favorire percorsi di integrazione per gli stranieri presenti nel territorio:
- predisposizione di uno specifico progetto d’intervento
- coordinamento delle varie associazioni del territorio
Garantire progetti personalizzati ed integrati:
- costituzione di un gruppo interistituzionale
- ripuntualizzazione delle modalità di lavoro
-creazione di una èquipe per la valutazione di casi complessi
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
Assicurare interventi a sostegno dei care giver naturali:
- Mappatura dei ricoveri di sollievo e
ridefinizione dei criteri di accesso
- Attivazione dei gruppi di mutuo aiuto
- Ridefinizione apporti del volontariato
Assicurare interventi a sostegno dei care giver naturali:
- Mappatura dei ricoveri di sollievo e
ridefinizione dei criteri di accesso
- Attivazione dei gruppi di mutuo aiuto
- Ridefinizione apporti del volontariato
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
Potenziare, nell’ambito delle risorse fruibili, gli interventi di sostegno alla domiciliarità:
- ripuntualizzazione dei diversi strumenti e priorità d’intervento
- avvio nuovi interventi e loro monitoraggio
garantire l’attivazione di uno Sportello che metta in contatto le famiglie – utenti (datori di lavoro) e le assistenti familiari:- definizione accordi con il Centro per l’Impiego
- implementazione dello sportello
Potenziare, nell’ambito delle risorse fruibili, gli interventi di sostegno alla domiciliarità:
- ripuntualizzazione dei diversi strumenti e priorità d’intervento
- avvio nuovi interventi e loro monitoraggio
garantire l’attivazione di uno Sportello che metta in contatto le famiglie – utenti (datori di lavoro) e le assistenti familiari:- definizione accordi con il Centro per l’Impiego
- implementazione dello sportello
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
Sviluppare percorsi di qualità nelle strutture residenziali:
- Costituzione del gruppo interistituzionale
- Definizione di indicatori di qualità
- Costruzione di iniziative di adeguamento e
successivo monitoraggio
Sviluppare percorsi di qualità nelle strutture residenziali:
- Costituzione del gruppo interistituzionale
- Definizione di indicatori di qualità
- Costruzione di iniziative di adeguamento e
successivo monitoraggio
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA ANZIANI
Garantire percorsi di formazione per operatori socio-sanitari in servizio che si occupano di anziani:
- costituzione di un gruppo interistituzionale per definire un percorso formativo
- predisposizione proposte formative
Garantire percorsi di formazione per operatori socio-sanitari in servizio che si occupano di anziani:
- costituzione di un gruppo interistituzionale per definire un percorso formativo
- predisposizione proposte formative
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
Favorire percorsi di autonomizzazione edi integrazione sociale a supporto della persona disabile sola o con famiglia impossibilitata:
- Predisposizione di iniziative di sollievo
- Avvio di percorsi di autonomia, previa individuazione di possibili risorse
- Collaborazione rispetto al “dopo di noi”
- Promozione di una nuova Comunità alloggio sul territorio
Favorire percorsi di autonomizzazione edi integrazione sociale a supporto della persona disabile sola o con famiglia impossibilitata:
- Predisposizione di iniziative di sollievo
- Avvio di percorsi di autonomia, previa individuazione di possibili risorse
- Collaborazione rispetto al “dopo di noi”
- Promozione di una nuova Comunità alloggio sul territorio
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
Garantire progetti personalizzati con organizzazione flessibile degli interventi:
- Analisi degli interventi domiciliari ed educativi presenti sul territorio
- Predisposizione proposte operative per la ripuntualizzazione e l’integrazione degli interventi
Garantire progetti personalizzati con organizzazione flessibile degli interventi:
- Analisi degli interventi domiciliari ed educativi presenti sul territorio
- Predisposizione proposte operative per la ripuntualizzazione e l’integrazione degli interventi
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
Favorire la disponibilità di posti di lavoro e garantire il potenziamento di inserimenti lavorativi:
- Rivisitazione degli attuali strumenti
- Mappatura delle possibili commesse alle Cooperative di tipo B
- Avvio inserimenti
Favorire la disponibilità di posti di lavoro e garantire il potenziamento di inserimenti lavorativi:
- Rivisitazione degli attuali strumenti
- Mappatura delle possibili commesse alle Cooperative di tipo B
- Avvio inserimenti
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
OBIETTIVI SPECIFICI AREA DISABILI
Ridefinire l’azione delle istituzioni deputate a garantire l’integrazione scolastica delle persone disabili:
- Predisposizione di un accordo di programma per l’inserimento scolastico
- Definizione di indicatori di qualità
- Definizione e condivisione di un livello essenziale di assistenza scolastica
Ridefinire l’azione delle istituzioni deputate a garantire l’integrazione scolastica delle persone disabili:
- Predisposizione di un accordo di programma per l’inserimento scolastico
- Definizione di indicatori di qualità
- Definizione e condivisione di un livello essenziale di assistenza scolastica
CONCLUSIONICONCLUSIONI
18 obiettivi prioritari di sviluppo e riorganizzazione che comportano la messa in rete di risorse professionali, finanziarie, strutturali e di responsabilità condivise sui risultati da conseguire
47 azioni attuative che individuano le modalità di realizzazione degli obiettivi prioritari individuati
18 obiettivi prioritari di sviluppo e riorganizzazione che comportano la messa in rete di risorse professionali, finanziarie, strutturali e di responsabilità condivise sui risultati da conseguire
47 azioni attuative che individuano le modalità di realizzazione degli obiettivi prioritari individuati
Con il piano di zona 2011-2013 si è inteso prioritariamente:
- promuovere un esame comune dei bisogni e delle opportunità presenti
- assicurare una condivisione dei percorsi in atto e delle priorità di intervento da perseguire
- facilitare percorsi di integrazione tra servizi gestiti da soggetti diversi
- promuovere la realizzazione di obiettivi che siano congruenti con il quadro d’incertezza delle risorse e degli assetti istituzionali degli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali
CONCLUSIONICONCLUSIONI
CONCLUSIONICONCLUSIONI
FONDAMENTALE ORA,
PER L’ATTUAZIONE,
È IL CONTRIBUTO DI TUTTI GLI ATTORI PRESENTI SUL
TERRITORIO .
FONDAMENTALE ORA,
PER L’ATTUAZIONE,
È IL CONTRIBUTO DI TUTTI GLI ATTORI PRESENTI SUL
TERRITORIO .