Post on 25-Jul-2020
Numero 9, 31 maggio 2019
BARCEL∅NA
Di Caterina Pellegrino
E il prossimo anno scolastico
dove potreste andare in gita?
Credo di riuscire quasi ad
indovinare...Barcellona. Come ho
fatto? Più del 51% dei viaggi
d’istruzione si svolgono qui, nella
mirabolante, che-non-dorme-mai,
rumorosa Città della Movida! Ma
lo merita davvero tutto questo
hype?
Prima bisogna capire che genere
di turisti si intende essere:
studentelli di-notte-leoni-di-
giorno-bip, pensionati che hanno
sbagliato biglietto dell’aereo,
forbiti critici d’arte, le opzioni
sono le più svariate. Ma è
importante che abbiano una cosa
in comune: un occhio critico.
Nelle 72 ore che ho passato a
Barҫa è proprio di questo che mi
sono armata. Dico “armata”
perché ci vuole una vera corazza
di spirito critico quando si arriva
in queste città “pietre miliari” del
turismo, dove se non ci vai sei
uno sfigato e se ci vai sei
obbligato.
Lo spazio è poco, non faccio giri
di parole: Barcellona è ipocrita. È
piena di negozi di vestiti
alternativi, ristorantini, bar, cafè,
tutti rigorosamente vegani e
healthy. Che bello, finalmente
non si vedono più quei fast food
sporchi e grassi, quelle catene di
negozi commerciali che sfruttano
i bambini… È vero, non ci sono,
ma ciò non vuol dire che il
consumismo sia stato debellato. È
solo stato mascherato sotto una
parvenza di maggiore “eticità”: se
ti mangi un hamburger di soia e
delle carote fritte, la pubblicità ti
fa credere che stai facendo del
D i G a br i e l e S am m art i no
Il 1° Giugno avrà luogo il
Fluo Party, questo si sa, una festa
organizzata dai rappresentanti
d'istituto con sede a Bricherasio,
nello specifico alla discoteca
Barabba.
La faccenda sarebbe potuta finire
qui ma è in realtà molto più
complicata e molto meno linda.
Andiamo per punti: gli
organizzatori si fanno chiamare
“Porpopeople”, e sorge il primo
problema.
La scuola è da tempo che ha
preso distanza dalle suddette feste
d'istituto (che d'istituto non sono)
per evitare qualsiasi tipo di
evento spiacevole con alcolici o
mala organizzazione, questo fatto
impedisce ai rappresentanti di
usare il nome del Porporato per
attirare clientela (com'è invece
avvenuto) e allo stesso modo gli
impedisce di utilizzare la struttura
scolastica per raccogliere firme e
ritirare denaro (com'è invece
avvenuto).
C'è da dire che seppur l'idea fosse
di far credere la festa organizzata
dall'istituto mai gli organizzatori
avevano pensato di limitare le
partecipazioni: porte aperte per
tutti. Difatti a differenza di ciò
che era stato riportato nella
presentazione dell'evento,
qualsiasi persona esterna del
quinquennio, pur non legata ad
alcun interno, contattandoli
avrebbe potuto iscriversi, ricevere
il bracciale ed entrare come tutti.
In realtà facendo un test ho potuto
constatare che l'età, come l'istituto
di provenienza, non veniva
controllata.
Il tutto mai è stato fatto presente
agli iscritti del Porporato stesso.
Non mi sto inventando nulla,
lungi da me: la circolare uscita il
25 Maggio mi concede credibilità
dichiarando l'istituto non essere
stato al corrente dell'evento e, una
volta presone atto, ne sancisce le
distanze a causa della non
autorizzazione e addirittura
dell'illegalità dello stesso, e di
questo dobbiam parlare.
A quale scopo 4 ragazzi nei panni
di rappresentanti d'istituto
farebbero da PR (perché di questo
si tratta) per una festa che
dell'istituto non è?
Forse per soldi? Non ci è dato
saperlo. È però un fatto che i
Promoter, da che mondo e
mondo, prendano percentuali sui
biglietti, il tutto in nero... ora,
nessuno si indignerà mai se un
ragazzo distribuendo 10 biglietti a
10 persone perfettamente consce
del tipo di festa a cui si stanno
iscrivendo guadagnerà 10 euro.
Diversa faccenda è ingannare
1500 persone per sperare di
prenderne anche solo una minima
parte e portarla a una festa che si
fa bandiera del nome Porporato
impropriamente e che promette di
avere la maggior parte di
partecipanti della scuola stessa,
mentendo.
Raggiri, guadagni illeciti e istinto
distruttivo verso la propria scuola.
Ecco a voi il Porpoinganno.
“La porpofesta dei porporappresentanti 'Porpopeople' NON del Porporato”
I L P O R P O I N G A N N O “A coloro che si pensavano più furbi degli altri: restate di stucco, è un Porpotrucco”
A.Zed,
cantautore
Intervista ad Alekos
Zonca
Di Lorenzo Fusco
Tu sei Alekos, quanti anni hai
ormai?
Ormai vado per i ventuno.
Sei stato al Porporato…
L’ho lasciato due anni fa! Questo
liceo nella mia formazione e nel
mio modo di scrivere è stato
fondamentale, un’esperienza che
mi ha cambiato in meglio la vita.
Tu però sei anche A.Zed,
parliamo di musica. Si sa che tu
hai avuto diversi…
Gruppi. Il Porporato è
fondamentale anche per questo, il
mio primo gruppo l’ho creato qui:
I The Rockside. Loro sono stati il
punto di partenza per tutto ciò che
è venuto dopo, come la breve
esperienza con i Suspenders che
non sono mai “usciti dalla
cameretta” […] Segue a pagina
2.
Periodico politico culturale e di attualità, diretto da Alessandro Albarello e
curato dagli studenti del Liceo G. F. Porporato di Pinerolo. In redazione:
ARMANINI GIULIA3AL, BERNARDINI FEDERICO 2BES ,
BORETTO BEATRICE 3AL , DENEGRI SHANTI 3CSU DEPETRIS
IRENE3CSU, DIMATTEO FEDERICA 3AL, FAVACCIO GIANINA
4DSU, FRAGOLA ERICA 2ACL GINO ANNA3CSU, HRISCA
DENISA ANDREEA 3CSU MASSOCCO VICTORIA 3BSU, MANZINI
DAVID 3CSU PELLEGRINO CATERINA 1BCL, REI BEATRICE
3AL, SADDI GIULIANA FIORELLA 3CSU, SAMMARTINO
GABRIELE 1ACL SEPEGNO ELISA 3AL SIANI VIOLA 1BCL,
VIGNOLO ELISA 3AL VULTAGGIO ALICE 3CSU Grazie ai Fondi
strutturali europei PON, la redazione di Onda d’Urto può contare quest’anno
su una redazione potenziata dalla presenza di molti redattori fissi che
seguono un percorso di formazione professionale per l’apprendimento di
tecniche giornalistiche. Tale task force consente alla redazione di lavorare su
un numero più alto di articoli, il che garantisce la possibilità a tutte le classi
che abbiano prodotto testi di rilevanza informativa (su iniziative, attività,
prospettive) di inviare i loro articoli a albetello@yahoo.it i loro articoli con la
certezza che saranno pubblicati nel più breve tempo possibile.
Onda
d’Urto
Immagine di un post pubblico di presentazione dell'evento. Il numero del
referente è stato tagliato per evitare di far pubblicità
bene al pianeta e del bene a te
stesso. Falso.
L’hamburger di soia che
vendono uguale ed identico in
ognuno di quei ristoranti (e ce
ne sono davvero migliaia lì)
inquina quanto un cheese-
burger, e ti fa male uguale. Per i
vestiti di canapa made in Nepal
li hanno sfruttati comunque i
bambini.
Così Barcellona si presenta ai
più sprovveduti tra noi come la
città del futuro, ideale, quando è
soltanto l’ennesimo esempio di
come, alla fine, la realtà sia
molto più complessa di come la
vediamo.
Di Lorenzo Fusco. Segue da
pagina 1
e l'entrata in un gruppo come IL
ROGO, già avviato da due anni,
con una propria spinta creativa e
che aveva già fatto parecchie
date a Torino, che è stata una
soddisfazione. Fondai i
Bluchimico per sperimentare
una vena post-rock che era
rimasta nascosta. Ritengo
fondamentale la mia formazione
rock, ma non è più esattamente
ciò che voglio fare: punto alla
sperimentazione, l'aggressivo
dell’alternative c’è, ma servono
anche momenti di rap,
cantautorato, che dovranno
confluire insieme.
Come funziona il tuo processo
creativo?
Una canzone può nascere in
diversi modi, da un sentimento
di base: amore, sfogo…
Spesso mi chiudo in sala prove
e suono per ore, se non ne esce
nulla, il giorno dopo faccio lo
stesso; come faceva Edge degli
U2. Quando trovo un giro di
accordi che mi piace ci scrivo
qualcosa sopra. Amianto vuole
essere un concept album della
mia esperienza fino a questo
momento, dai The Rockside ai
Bluchimico. È mettere un punto
sul passato per proseguire ed
essere libero di esprimermi. Ho
trovato così molte più
soddisfazioni: sono stato
intervistato da Radio Veronica
One, dal Salotto di Mao, ho
suonato al Bar del Centro e
avrò delle date a Varese,
Fossano e in Valle d’Aosta.
Ci sono degli artisti che vedi
come punto di riferimento?
Sono stato influenzato da
diversi artisti, il cui modo di
comporre ora fa parte della mia
vena creativa. Dai Pink Floyd
ho cercato di cogliere quella
sperimentazione tra voci e
telefoni, U2 e Oasis hanno
avuto una grande influenza nel
mio modo di scrivere. Rancore
è una grande ispirazione per il
rap.
Chi ti ha aiutato in questo
percorso?
Molti studenti di qui: Stefano
Vidinaru come videomaker,
Holy-M e Ded, Nicol
Macagno e Alice Bianciotto
hanno eseguito la coreografia
nel videoclip di Iniuria.
Tu hai creato
un’associazione...
The Alternative Show! Sì, con
un amico, ex-Porporato,
Lorenzo Greco.
Il nostro obiettivo è
promuovere la scena locale, ne
fanno parte diversi studenti del
Porporato, del Buniva, del
Curie, diversi artisti del
A . Z E D C a n t a u t o r e
Federico Bernardini 2Bes
Iniziamo con un paio di
domande: cos’è l’autismo?
Bene o male tutti lo sappiamo
anche se non riusciremmo a
darne una definizione. Cosa e
soprattutto come bisogna
comportarsi con una persona
autistica? Qui praticamente
tutti caschiamo male, dagli
imbarazzati agli indifferenti
nessuno sa esattamente come
comportarsi. Ed è qui il
punto: tutti sanno cos’è
l’autismo senza saperlo
veramente, in questo caso è la
nostra scuola a venirci
incontro.
La circolare n 506 del 27
maggio (che può essere
tranquillamente trovata sul sito
del Porporato sotto la voce
“circolari”) illustra che:
mercoledì 5 giugno alle ore
20:45 nella Sala Conferenza
della Casa dell’Anziano
(Pinerolo; piazza Marconi, 8) si
terrà il convegno “Autismo
oltre le apparenze”, organizzata
dalla sezione F.I.D.A.P.A.
(Federazione Italiana Donne
Arti Professioni Affari) di
Pinerolo in collaborazione con
S.C. Neuropsichiatria infantile
ASL. L’ingresso sarà libero e
completamente gratuito.
Lo scopo principale del
convegno è quello di mettere
luce sul tema autismo, e nella
fattispecie spiegare come
aiutare le persone che ne sono
affette e quali strategia
mettere in atto per poterli
aiutare a condurre una vita
normale.
“È importante combattere
l’ignoranza sul tema
dell’autismo che spesso
conduce ad una
stigmatizzazione dei soggetti
che ne sono affetti” – dice
infatti il Dr. Marco Rolando,
Dir. Dipartimento Materno
Infantile ASL TO3 – “l’evento
non è rivolto ad una particolare
fascia di individui ma a tutti”.
Interverranno: Dr. Marco
ROLANDO, le Dott.sse M.
Levi Montalcini, L. Pagana e
M. Casabianca, la Presidente
FIDAPA Pinerolo con M.
Drago ed E. Parente, socie
FIDAPA.
Circolare N. 506
Autismo oltre le apparenze Come essere di aiuto ai bambini e alle loro famiglie
Pinerolese e artisti usciti
da molto tempo dal giro
delle scuole, artisti
Torinesi. Il nostro
obiettivo è anche creare
eventi, l’ultimo stato allo
Zero Club con i rapper
della scena, ma abbiamo
in programma davvero
tante altre cose. Abbiamo
tanti artisti validi:
facciamoli sentire.
Amianto di A.Zed è l ’anello mancante Amianto è l’ottima
coniugazione tra Dream pop e
Indie rock. Una coscienza
viva, senza traccia di retorica,
che fa sia luce sulla vita di un
giovane uomo e che diventa
lo specchio di una passione
interiore. L’album si rifà ad
un potente immaginario
personale, ornato da citazioni
golose a poesia e cronaca. Le
ballate, le leziose melodie
futuristiche, l’esercizio di
sonorità rockeggianti e
psichedeliche, l’intimità delle
liriche restano in testa dopo due
o tre ascolti. Lampade
all’IKEA è una ouverture sottile
e delicata, Iniuria è l’unicum
narrativo delle sperimentazioni
di genere, la traccia più
completa ed eterogenea spazia
dal rap a sonorità britpop. Blu,
brano sull’invidia, richiama alla
lirica di Saffo e ha un riff
melodico e trascinante. Nata
come suite strumentale, Cara
Esistenza è un inno alla
caducità della vita, fa
implicitamente riferimento al
crollo di un ponte. Hi-Tech
Café fa un sapiente uso delle
sperimentazioni elettroniche.
Una lirica tesa e intrisa di un
senso di malinconia livida e
inadeguatezza caratterizza
Sopra i tetti e i temporali,
decorato da una lettura in
musica dell’Ultimo canto di
Saffo. Limite è il racconto di
una crescita, un’evoluzione
che porta al perfetto raccordo
tra il mondo dell’umanistica e
quello della scienza, dove
l’Infinito Leopardiano viene
piegato dalla voce dell’artista per
diventare un concetto algebrico.
La ballata dell’uomo
contemporaneo, con un riff
nostalgico di chitarra acustica,
pone uno sguardo critico sulla
società della tecnologia e del
commercio moderno, si conclude
con un climax. Candele è
caratterizzata da un assolo
vellutato di chitarra elettrica, che
mellifluamente lascia spazio
all’ultimo brano dell’album:
Fahrenheit 451 chiude tutto, è il
racconto di un addio, imprigiona
elegantemente un sentimento di
frustrazione ed è costellato da
una moltitudine di citazioni ai
Pink Floyd. Un ritornellare
acceso che richiama ai
componimenti degli Oasis, un
arrangiare che ricorda gli U2, una
voglia di sperimentare che
accomuna un giovane artista ai
maestri del Prog rock. La musica
di A.Zed è meritevole del vostro
tempo, fidatevi.
Una cosa simile si era
già tenuta il 2 aprile per
la giornata mondiale per
la consapevolezza
sull’autismo, anche se,
come dimostra l’incontro
del 5 giugno, non si
combatte qualcosa una
sola giornata all’anno.