Post on 22-Mar-2016
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Il 2011, anno del 150° dell’Unità d’Italia, volge ormai a conclusione. An-che noi vogliamo ricorda-re la ricorrenza inserendo in copertina alcune foto di un piccolo campione del numeroso stuolo di atleti che hanno dato onore e lustro all’Italia, nonché, in altra parte del Notiziario, l’elenco di tutti gli azzurri medaglie d’oro alle Olim-piadi. Il nostro èi un gesto simbolico con un signifi-cato preciso: rimarcare quanto lo Sport sia stato ed è elemento aggregante dell’Unità Nazionale. Una prova in tal senso? Basta pensare agli eventi inter-nazionali che vedono in gara atleti e squadre in maglia azzurra. Ed in questo contesto l’atto più esaltante è certamente l'esecuzione dell’inno di Mameli. In quel momento tutti, sia allo stadio che in casa davanti alla TV, hanno la percezione istin-tiva della propria identità nazionale, che li unisce quindi agli atleti in cam-po, sentendosi davvero “Fratelli d’Italia”. Ed an-che, potremo aggiungere, “Fratelli di Sport”.
di Angelo Menna
Riconosciamo che l’Associazione si muove in maniera forse troppo riservata, ma questa caratteristica non influisce sulla incisività degli interventi, tutt’altro! Il fatto è che operiamo senza mirare agli “effetti speciali” perché il nostro riferimento sono i temi concreti, cercando, non con poche difficoltà (purtroppo non siamo in tanti a lavorare…) di soddisfare le esigenze dei colleghi. I risultati positivi ci sono stati e ciò è motivo di comune soddisfazione. Citiamo l’ultimo vittorioso traguardo in ordine di tempo, l’assicurazione sanitaria, ove abbiamo stipulato un contratto particolarmente vantaggioso ed unico, considerata l’età dei fruitori.
Cari amici, questo numero del Notiziario esce con notevole ritardo: infatti l’ultima nostra pubblicazione fu lo “speciale” sulle Olimpiadi di Roma 1960, che pubblicammo nel dicembre dello scorso anno e che tra l’altro riscos-se molto successo anche fuori dalle nostre mura. Purtroppo ci sono stati dei problemi tecnici ed organizzativi che hanno impedito che il giornale potesse arrivare regolarmente nelle vostre case così come avveniva negli anni prece-denti. Non è accaduto nulla di particolare, sia ben chiaro, ma sono emerse difficoltà operative che una struttura co-me la nostra (...composta, non dimentichiamolo mai, da sole persone volontarie) può incontrare per motivi certa-mente non programmati e senza preavviso. Ora per fortuna il problema sembra essersi risolto, e questo nuovo nu-mero ne è la testimonianza più probante. Desidero però rimarcare che il Consiglio Direttivo non ha sottovalutato l’accaduto, ma ha affrontato l’argomento in modo più compiuto, andando oltre il caso specifico dell’inaspettato ritar-do. Infatti l’evento ci ha stimolati a discutere il tema globale della comunicazione all’interno della nostra associazione ed in tale disamina abbiamo unanimemente convenuto che in quest’epoca il Notiziario non può più rappresentare il solo strumento esclusivo della comunicazione dell’A.Pe.C., ma esso deve essere integrato con le altre modalità comu-nicative (molto più immediate e veloci) a nostra disposizione, quali possono essere le circolari, il telefono, gli sms, le e-mail, Internet. Ed a questo proposito chi dei nostri soci usa il computer ben sa che, in questi mesi di “silenzio stampa scritta”, comunque il sito www.pensionaticoni.it ha continuato in modo aggiornato, puntuale e com-pleto a rendere pubbliche tutte le notizie, anche le meno urgenti, riguardanti le nostre attività ed i nostri avvisi. Tor-nando al Notiziario, siamo convinti che in una realtà più attuale ed efficiente esso può invece configurarsi come fon-damentale “documento cartaceo” (...quindi tangibile ed alla portata di tutti i nostri soci) che, non più gravato dai precisi ritmi temporali propri di ogni pubblicazione tipografica, può anche uscire solo due, massimo tre volte l’anno. In altre parole dovrebbe trasformarsi in vera e propria rivista atta a perseguire pochi ma efficaci obiettivi editoriali. Innanzitutto deve essere veicolo “di sintesi” sull’attività svolta dall’A.Pe.C. nei mesi precedenti la sua uscita e di contro anche di “programma” delle attività future; deve poi diventare in modo consolidato ed istituzionale strumen-to di “archivio e documentazione storica” del mondo dello sport, con particolare riguardo all’attività lavorativa da noi svolta in ambito CONI negli anni passati. Inoltre, come auspicato dallo stesso Comitato Direttivo, nulla vieta che sulle sue pagine possano essere trattati anche argomenti di chiaro interesse per il nostro status di pensionati (...ed anzia-ni), tipo quelli relativi alla salute, ai problemi sociali, senza peraltro tralasciare tematiche più proprie della realtà spor-tiva del nostro Paese. Esaurito questo lungo preambolo, consentitemi ora un brevissimo excursus sulla vita associati-va dell’A.Pe.C. sviluppatasi tra fine marzo di quest’anno (ndr: cioè dall’Assemblea Nazionale) ad oggi. E per farlo, prendo a prestito il titolo di questo articolo “Senza tanto chiasso, ma sempre in movimento” per sottolineare l’intenso lavoro capillare cui la nostra Associazione assolve quotidianamente, e che cito senza un ordine preciso. Ini-zio dalle attività del tempo libero, con proposte sempre di alto contenuto, e che sono in continuo crescendo di ade-sioni nonostante che la crisi economica faccia sentire i suoi effetti negativi sui nostri bilanci familiari. Voglio poi ricor-dare le varie questioni amministrative e fiscali cui sono sottoposti gli infaticabili amici della Segreteria: tra l’altro, ri-guardo la situazione relativa ai rimborsi IRPEF del 12,50%, nostro cavallo di battaglia da alcuni anni, informo che tutti i ricorrenti hanno ottenuto quanto spettante a seguito delle varie sentenze: sono rimasti da definire solo i ricorsi in Corte d’Appello e presso la Corte di Cassazione, che comunque si riferiscono agli anni 1995-1998. C’è stato poi “il fronte” delle modifiche statutarie richieste dal CONI, che sul piano teorico sembravano un semplice atto formale ma che, in pratica, ha richiesto un nostro impegno non indifferente. Mi riferisco infine alla nuova Assicurazione Sanitaria, una operazione che abbiamo chiuso recentemente e che, tenuto conto dell’età avanzata di noi fruitori, prevede con-dizioni davvero vantaggiose e certamente esclusive. Insomma tutto questo per dirvi che continuiamo a darci da fare, su tutti i campi di competenza, e con tutte le difficoltà che possiamo incontrare. Ci auguriamo che continuerete a seguirci ed a sostenerci, magari con la speranza che qualcuno di voi si offra, volontario, a darci una mano. In spe-ranzosa attesa, con tutti i colleghi della Segreteria, colgo l’occasione di questo mio scritto per porgervi gli auguri più sinceri auguri per le prossime festività natalizie e per un 2012, anno olimpico, sereno e tranquillo.
Nello stilare un primo bilancio su quanto è accaduto quest’anno, in ambito “tempo libero”, il primo dato che colpisce è il numero delle adesioni ai programmi svolti, percentualmente maggiore rispetto al passato di quasi l’11%. Non solo: a partecipare alle nostre iniziative si sono viste anche “molte facce nuove”, vale a dire quei colleghi che fino a poco tempo fa avevano ignorato le attività ricreative dell’A.Pe.C. Probabilmente ancora è troppo presto per esprime-re un giudizio definitivo su questo fenomeno, certo è però che esso in buona parte può essere fatto ri-salire a due motivi essen-ziali: il primo indubbiamen-te riguarda la qualità delle proposte, tutte ad alto livello, tutte interessanti, ed anche tutte poco stres-santi (considerata l’età media dell’utenza a cui esse sono rivolte); l’altro elemento è rappresentato dai costi molto contenuti a carico dei partecipanti. Mentre sul primo aspetto il merito va soprattutto a que-sto nostro bel Paese che, in ogni suo angolo ed in ogni suo punto, sa offrire posti meravigliosi ed incantevoli che il mondo intero ci invidia (...ma spesso, purtroppo, di questo noi italiani non ce ne rendiamo conto, sia sul pia-no della conservazione del territorio, sia su un suo più razionale utilizzo!) e quindi per i nostri colleghi incaricati ad organizzare le iniziative l’unico impegno affrontato nel decidere dove andare è stato quello di superare l’imbarazzo della numerosa offerta (...cioè, in ultima ana-lisi, di “saper scegliere”), il lavoro davvero improbo per loro è stato quello di risolvere l’aspetto dei costi e la pre-disposizione dei relativi progetti organizzativi. In altre parole, per ogni iniziativa, hanno dovuto affrontare quella che si chiama la “quadratura del cerchio”, vale a dire in-dividuare soluzioni con prezzi contenuti pur a fronte di una offerta di alto livello, o quanto meno dignitosa, non-ché redigere piani di viaggio che mettessero nelle condi-zioni tutti i colleghi, anche i più anziani o quelli con defi-
cit motori, di poter decidere la partecipazione alle nostre attività. E così è stato anche quest’anno, per le dieci pro-poste realizzate dal 31 dicembre scorso a fine ottobre. E, ne siamo sicuri, sarà così anche per l’11° appuntamento programmato proprio nei giorni (ndr: parliamo del 17 novembre, a Cascia ed a Norcia) in cui questo Notiziario, “uscito fresco di stampa” dalla tipografia, sta per essere consegnato nelle vostre case.
Permetteteci ora di accen-nare brevemente alle dieci sopracitate iniziative, scu-sandoci di non potervi pro-porre notizie più dettaglia-te su ogni appuntamento, sia per problemi oggettivi di spazio (… il notiziario al momento non riesce a di-sporre di un numero più consistente di pagine), sia perché, proposte le crona-che dopo tanti mesi dal loro accadimento, ne ver-rebbe fuori una lettura noiosa per i più, o, al mas-simo, interessante solo per
coloro che a quelle attività hanno partecipato. Tra l’altro (ndr: per amore della verità è opportuno evidenziarlo) rispetto a quanto accadeva in passato, nessuno dei colle-ghi che ha preso parte alle varie gite o visite svoltesi nel 2011 ci ha fatto pervenire una loro nota, un loro com-mento in merito: unica eccezione è stata quella della “gita di primavera” sulla quale la collega Giuliana Accet-tola ci ha cortesemente inviato una breve cronaca che abbiamo pubblicato sul sito internet, mentre per quanto riguarda le foto c’è da ringraziare un amico di sempre dell’A.Pe.C., vale a dire Giorgio Franceschin (importante punto di riferimento per tanti di noi presso la Banca Na-zionale del Lavoro - sportello Foro Italico, durante la no-stra attività professionale al CONI o nelle Federazioni Sportive), il quale, quando è stato presente alle iniziati-ve, non ha mancato di metterci a disposizione alcuni scatti realizzati con la sua inseparabile macchina fotogra-fica, che potrete osservare sul nostro sito ufficiale e di cui in questa sede vi proponiamo qualche esempio.
Dal 1° gennaio, con il magnifico Capodanno a Sorrento, fino ad oggi, ben 10 sono stati gli “appuntamenti del tempo libero”, mentre il prossimo 17 novembre, quando questo giornale sarà in via di spedizione, è prevista la 11a uscita, a Cascia ed a Norcia. Senza tema di smentita si può affermare che i risultati ottenuti segnano quest’anno un trend positivo in termini di partecipazione rispetto al passato: segno che la qualità dell’offerta è ad alto livello, anche in relazione ai costi molto contenuti a carico dei partecipanti. Prova è che in questo 2011 in tali iniziative si son visti soci che mai avevano aderito ai nostri programmi.
Foto di gruppo dal 2° piano del Colosseo
CAPODANNO A SORRENTO 31 dicembre-1 gennaio
Si temeva che l’aver scelto per festeggiare l’arrivo del nuovo anno una località abbastanza distante rispetto a quella degli anni precedenti avrebbe potuto in qualche modo ridurre il numero dei partecipanti. Ed invece il Ca-podanno di Sorrento si è rivelato uno dei più belli e pro-babilmente più indimenticabili per tutti coloro che hanno preso parte a questa trasferta: ben quaranta i presenti.
SULLA NEVE AD ANDALO 13-20 marzo
Tra tutte quelle che si svolgono nel corso dell’anno, que-sta invernale è una delle iniziative meno partecipate. Ma c’è un motivo: in tanti, per via della neve, la confondono come una vacanza per “specialisti”. In realtà era così una volta, ma da due anni a questa parte, grazie alla lungimi-ranza dei colleghi responsabili del settore “tempo libero”, la settimana si trasforma in un soggiorno “completo”, davvero piacevole, ove gli sci sono un optional riservato a coloro che sanno sciare, mentre per tutti gli altri (sciatori compresi, ovviamente) si tratta di una vera e proprio vacanza organizzata, ove sono previste gite negli
incantevoli paesi vicini, passeggiate in quota (alla portata di tutti e senza necessità di particolare attrezzatura), o ancora visite ai tanti mercatini caratteristici montani, sen-za contare le diverse “mangiate a crepapelle” nelle tratto-rie e nelle malghe locali. Quest’anno si è andati al Anda-lo, località incantevole in grado di offrire tutte quelle co-se. Ed a godersele stavolta sono stati in ventidue.
ASSEMBLEA NAZIONALE 30 marzo
Ben sappiamo che l’incontro istituzionale annuale non può essere annoverato come “appuntamento del tempo libero”, anche se per i colleghi che risiedono fuori Roma è in qualche modo lo è, vista la trasferta. Ma abbiamo inse-rito in queste pagine anche l’Assemblea, poiché siamo convinti che questa rientra tra i momenti più belli del no-stro “stare insieme”. Infatti, al di là dei contenuti e delle prassi tipiche di un congresso, essa rappresenta una oc-casione speciale, probabilmente unica, per incontrarci in tanti (ndr: in media si registrano circa 200 soci a questo appuntamento), fatta di saluti, densa di ricordi, foriera di nuovi rapporti interpersonali. Dopo la riunione poi sono previsti due momenti complementari non meno impor-tanti: dapprima la festa degli OVER 80, dedicata ai soci che nell’anno hanno raggiunto la soglia degli ottant’anni, e, poi il raduno conviviale. Insomma l’Assemblea si pro-pone come un appuntamento che consente almeno sei ore di sana e simpatica “rimpatriata”.
VISITA A PALAZZO FARNESE 14 aprile
Ogni parola su questo che è tra i più belli ed imponenti palazzi romani è scontata ed ovvia. E, manco a dirlo, questo edificio (ma soprattutto i suoi splendidi contenu-ti), è oggi sede dell’Ambasciata di Francia, ha riscosso il
totale consenso dei colleghi che hanno avuto la fortuna di rientrare nel numero, ahimè troppo ristretto, dei posti a disposizione. Un’ultima curiosità su questa visita che tutti i partecipanti hanno apprezzato moltissimo anche per la bravura della guida a disposizione: non esiste un minimo documento fotografico, poiché dentro Palazzo Farnese è assolutamente vietato fotografare o riprendere il suo interno, sia per motivi di copyright, ma anche per motivi di sicurezza, appunto perché sede diplomatica uffi-ciale della Republique Francaise.
GITA A CORTONA 28 aprile
Anche se caratterizzata da un clima invernale, questa gita di fine aprile ha riscontrato particolare successo, vuoi per le bellezze del luogo, vuoi perché ancora una volta i no-stri colleghi del “tempo libero” hanno saputo allestire un evento coi fiocchi. Una trentina i partecipanti (ndr: anche se la foto ne propone i due terzi) e questo perché la gita si è svolta pochi giorni dopo le festività pasquali. Comun-que al rientro a Roma si sono visti solo volti soddisfatti e sereni. Il che non è certo poca cosa!
GITA DI PRIMAVERA IN PUGLIA 17-20 maggio
Sul nostro sito internet, nella pagina dedicata all’evento, pubblichiamo il reportage della collega Giuliana Accettola, che ringraziamo sentitamente per la cortese ed utile col-laborazione. Invitiamo a leggerlo, perché da quelle note molto complete si possono ricavare i giusti elementi che danno un’idea delle quattro giornate che hanno trascorso una cinquantina di nostri colleghi. Su questo Notiziario ci limitiamo, per far capire la “qualità” e la “quantità” di questa bella trasferta, ad elencare le località visitate: Tra-ni, Bari, Cisternino, Alberobello, Locorotondo, Ostuni, Lecce, Otranto, Castel del Monte e S. Giovanni Rotondo. Per chi non era del gruppo, c’è da mordersi le mani!
VISITA AL COLOSSEO 9 giugno
Dite la verità: quanti di voi nella propria vita ha avuto la possibilità (...o la voglia quando era aperto al pubblico senza nessuna restrizione) di visitare il monumento sim-bolo in assoluto della romanità? Per fortuna, grazie all’ A.Pe.C. venticinque nostri soci (tanto era il numero limite concesso) hanno potuto godere, o quantomeno rinnova-
re, l’emozione unica di ammirare dall’interno e dall’alto questo esempio assoluto di maestosità e di fascino.
AL MARE, A SCALEA 26 giugno - 10 luglio
Da annoverare come il più applaudito tra tutti gli appun-tamenti vacanzieri A.Pe.C. 2011: non poteva che essere così visto, che ad ospitare le attesissime giornate al mare è stato un luogo tra i più incantevoli del mondo, Scalea, una delle “perle” della Riviera dei Cedri, sulla costa tirre-nica della Calabria. Ed alle magnificenze della natura c’è da aggiungere la qualità della struttura alberghiera ove si sono passati dieci giorni da favola: stiamo parlando del FORTE CLUB, un villaggio a 4 stelle che ha garantito ogni confort ai nostri colleghi partecipanti, oltre cinquanta per-sone. Il tutto a costi accessibili per tutti. Insomma un esperimento da ripetere!
GITA AD ASSISI E SPELLO 29 settembre
Questa è stata la gita più partecipata dell’anno: “Se aves-simo organizzato due pullman, li avremmo riempiti en-trambi”, è stato il commento unanime dei colleghi che hanno allestito l’evento. Al rientro sono stati in tanti a chiedere per il 2012 un eventuale “bis”, per completare il giro dei tanti luoghi incantevoli che lo scorso 29 settem-bre hanno potuto “solo saggiare”.
SCAVI DI VICUS CAPRARIUS 20 ottobre
La visita è stata effettuata il giorno del "grande nubifra-gio" a Roma, eppure una buona percentuale di chi aveva dato l’adesione, è riuscita ad effettuare la visita in uno dei luoghi archeologici tra i meno conosciuti di Roma, ma che propone "angoli e particolari" davvero interessanti, alla pari di tanti altri monumenti che caratterizzano que-
NOTIZIARIO DELL’APEC ASSOCIAZIONE PENSIONATI CONI Direttore Angelo Menna
Direttore Responsabile Augusto Rosati Foro Italico, 00135 Roma
Telefoni: 0636854045 - 36854049; fax: 06.36854042 - 36854044 web: www.pensionaticoni.it; email: pensionaticoni@alice.it
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Poco prima di Natale sarà reso noto il programma dettagliato per il prossimo anno, almeno per ciò che con-cerne il primo semestre. Comunque sembra che ricalcherà per sommi capi l’articolazione 2011, anche se, ovviamente, saranno proposte località e progetti differenti. Uno degli obiettivi da perseguire, stavolta più che mai, sarà il contenimento dei costi, sia per chi partecipa, sia per ciò che riguarda il concorso economico dell’A.Pe.C., onde evitare che questo grave periodo di crisi in Italia possa in qualche modo influire in modo determinante sulla partecipazione alle belle iniziative che l’Associazione predispone per i propri soci.
INIZIAMO DAL CAPODANNO
Com’è accaduto negli anni passati, anche il programma 2012 ha inizio ufficialmente con la festa di Capodanno. Ed anche stavolta “dal cappello magico” dei colleghi inca-ricati alle attività del tempo libero, è uscita fuori una bella proposta che consentirà ad almeno 40 di noi di festeggia-re tutt'insieme l'addio al 2011 e l'arrivo del 2012. Stavol-ta, rispetto alle esperienze precedenti, non si va molto lontano da Roma (appena una settantina di chilometri): parliamo di Civicastellana. L'occasione è "ghiotta", sia per la qualità della scelta, sia per i costi contenuti, per cui chi è interessato a fare un Capodanno speciale legga quanto riportato qui sotto, decida e soprattutto "si preno-ti in tempo"!
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Sabato 31 Dicembre 2011 ore 15.00: partenza in pullman GT da Roma
arrivo a Civita Castellana, visita della Fortezza di San Gallo, trasferimento e sistemazione in albergo.
Cenone di Capodanno in Hotel, seguito da intratte-nimento in attesa della mezzanotte.
Brindisi all'Anno Nuovo.
Domenica 1 Gennaio 2012 entro le ore 9.30: prima colazione.
ore 10.00 partenza in pullman per una visita al Duo-mo di Civita Castellana .
ore 13.30 pranzo in hotel.
nel pomeriggio: partenza in pullman per Roma COSTI ED ISCRIZIONI Contributo di partecipazione a persona: per i Soci: € 140,00; per i Non Soci: € 180.00 La quota comprende: viaggio andata e ritorno con pul-lman GT, cena e Veglione di Capodanno, prima colazione e pranzo del 1° Gennaio, bevande ai pasti. Il pagamento dell'intera quota dovrà essere effettuato entro il termine sotto specificato, accompagnato dal modulo di iscrizione da richiedere in Segreteria. Iscrizioni: entro e non oltre il 30 Novembre 2011 fino ad esaurimento dei posti disponibili (20 camere doppie). La precedenza sarà data ai Soci. Alla scadenza del termine di iscrizione gli eventuali esuberi potranno essere presi in considerazione qualora fossero disponibili altri posti.
LE ALTRE PROPOSTE A marzo ci saranno due appuntamenti importanti, vale a dire l’assemblea annuale e la settimana sulla neve. Al momento non è possibile sapere se prima si svolgerà l’una o l’altra, ma comunque, come gli altri anni, le due iniziative saranno consequenziali l’una all’altra. Nel mese di aprile sono previste una visita guidata della città di Roma ed una gita culturaledi un giorno. A maggio ci sarà la consueta “gita di primavera”, e già i nostri colleghi so-no al lavoro per individuare i luoghi idonei, ponendo l’accortezza di evitare lunghi e dispendiosi trasferimenti tra un punto ed un altro della gita. Ai primi di giugno sarà fissata una seconda visita culturale nella Capitale, mentre a cavallo tra giugno e luglio sarà inserita la consueta va-canza al mare. Questo impegno segnerà il giro di boa dell’attività del primo semestre, ma anche per quanto attiene al secondo semestre, non ci si discosterà - alme-no sembra - da quanto accaduto in passato: in pratica due gite di un giorno, inframmezzate da una visita cultu-rale sempre a Roma.
...E POI, ANCORA
Ovviamente non mancheranno le consuete rappresenta-zioni teatrali, sulle quali proprio in queste ore si sta cer-cando di stipulare una convenzione con i più importanti teatri di Roma. Ed ancora saranno organizzati due tornei di burraco, gioco che sembra aver infatuato molti dei no-stri colleghi. C’è infine da verificare se sarà possibile or-ganizzare o meno il corso di golf.
serve però la collaborazione di tutti… Per fare in modo che le attività del tempo libero si realiz-zino nel modo migliore possibile, è necessario oltre il con-senso anche la collaborazione di tutti. Cosa significa ciò? Significa chiedere ai soci di A.Pe.C. che intendono aderire alle proposte, di rispettare i tempi e le disposizioni orga-nizzative di volta in volta previste: innanzitutto prenotarsi in tempo, versando alla scadenza il contributo richiesto; poi c’è la necessità, durante gli eventi, che si rispettino le comuni norme del vivere insieme, in particolare per quan-to riguarda i tempi e gli appuntamenti. Non si chiede null’altro, ma solo quanto basta per fare in modo che le cose vadano al meglio.
La Città di Roma, comunità universale e luogo di incontro per tutti i popoli, le culture e le religioni, si candida a o-spitare i XXXII Giochi Olimpici e i XVI Giochi Paralimpici del 2020, anno in cui ricorre il centocinquantesimo anni-versario di Roma Capitale. Roma 2020 offre un’opportunità per riaffermare la cen-tralità e la fiducia nell’uomo, attraverso i valori dello sport olimpico. Un nuovo umanesimo, che, dopo la rincorsa al gigantismo degli ultimi decenni, riporti la dimensione dell’atleta e della persona al centro di ogni attività. I Giochi rappresentano una “vetrina” per sostenere l’immagine dell’Italia, per ribadire il valore distintivo e di garanzia del Made in Italy, compresa la capacità, ricono-sciuta a livello internazionale, di organizzare grandi eventi di successo. Roma, città internazionale, fulcro della civiltà mediterra-nea, è anche la Capitale europea più vicina alle nuove istanze di libertà, di solidarietà e di amicizia provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, accogliente e multietnica, un’alternativa reale al modello dello “scontro di civiltà”. Roma è la sede naturale delle Olimpiadi, nate pochi anni prima dell’Urbe. Giochi eterni per una Città eterna, incar-nazione dei valori di benessere, qualità della vita, bellez-za, arte, in un mondo che sembra avere perduto la sicu-rezza in sé stesso e che può ritrovarsi proprio riscoprendo la formula classica e mediterranea della “vita sana e buo-na”, armoniosa e sostenibile ante litteram. La fama, la storia, l’architettura e la cultura rappresenta-no per Roma il più importante asset, eppure la Capitale è
anche una città dinamica, proiettata verso il futuro secon-do le prevalenti direttrici delle “3T”: Trasporto e mobilità, Turismo e marketing territoriale, Tecnologia ed innova-zione. I Giochi saranno un evento non solo romano ma nazionale, capace di portare benefici e coinvolgere con entusiastica partecipazione tutto il Paese, in primis i gio-vani. Da secoli l’Italia e Roma sono espressione di tanti primati. Ambiente, cultura, arte, creatività, stile e design, gusto, storia ed innovazione, tecnologia e sport sapranno appor-tare, nel segno della passione tutta italiana, uno straordi-nario valore aggiunto di eccellenza a un Evento memora-bile. I Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020 si presentano co-me l’occasione per coinvolgere tutti gli italiani in un’impresa che riaccenda la passione e il senso d’orgoglio nazionale, di cui i grandi eventi sportivi sono testimoni. Un’opportunità per declinare i valori più alti dello sport – come la multiculturalità, la pacifica convivenza tra i popo-li, la sana competizione e il rispetto delle regole – nella quotidianità e nella vita di tutti i cittadini. Lo sport è da sempre un fattore centrale per L’Italia, non solo da un punto di vista sociale ma anche economico. Lo sport in Italia è un modello organizzativo esemplare, anche grazie all’autonomia e all’indipendenza del Comita-to Olimpico Nazionale Italiano. I Giochi del 2020 contribuiranno a promuovere ulterior-mente la pratica sportiva nel nostro Paese e a formare la classe dirigente del futuro, sportiva e non solo.
Con questo invito non vogliamo chiedere ai tifosi laziali o degli altri club di rinnegare la propria squadra del cuore: il calcio stavolta non c’entra nulla. Stiamo parlando di una nuova grande avventura sportiva di cui vuole essere protagonista tutto lo sport italiano: le Olimpiadi nella città di Roma nel 2020! Non è un sogno impossibile: la Capitale è in grado, sei decenni dopo la indimenticabile esperienza del 1960, di ospi-tare il più grande spettacolo sportivo del mondo. Ci sono tutti i presupposti, come potete rilevare leggendo lo stralcio dell’introduzione pubblicata sul sito ufficiale www.2020roma.it. Quindi, davvero Forza Roma!
PRESUPPOSTI DI PARTENZA BEN SOLIDI il 70% degli impianti è già esistente e disponibile. per il restante 30% si farà ricorso ad impianti temporanei l’area olimpica sarà “compatta” le nuove infrastrutture saranno funzionali ai concreti bisogni
della Città c’è impegno condiviso da parte di tutte le componenti coin-
volte ad avviare procedure chiare e trasparenti sono previste sanzioni certe per chi non rispetterà il codice
etico e gli impegni assunti.
Cosa è la celiachia La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, so-stanza proteica presente in avena, frumento, farro, ka-mut, orzo, segale, spelta e triticale. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi poco più di 100.000. Ogni anno vengono effettuate 20.000 nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 20%. Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comu-ni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole quantità, può provocare diverse conseguenze più o meno gravi. La die-ta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia attualmente che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
Ma cos'è il glutine? Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali (frumento, segale, orzo, avena, farro, spelta, ka-mut, triticale). Il consumo di questi cereali provoca una reazione avversa nel celiaco dovuta all’introduzione delle prolamine con il cibo all’interno dell’organismo. L’intolleranza al glutine genera infatti gravi danni alla mu-cosa intestinale quali l’atrofia dei villi intestinali. Con dieta aglutinata si definisce il trattamento della celiachia basato sulla dieta di eliminazione di tutti i cereali contenenti glu-tine. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfet-to stato di salute.
La celiachia nell’adulto La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è con-siderata tipica dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure negli ambienti specialistici. L’intolleranza invece può comparire, più o meno acutamente, in un periodo qualsiasi della vita, spesso dopo un evento stressante quale una gravidanza, un intervento chirurgico o una infezione intestinale. Le manifestazioni cliniche sono molto varie: alcuni sog-getti presentano un quadro classico di malassorbimento con diarrea, perdita di peso e carenze nutritive multiple; altri, invece, riferiscono uno o più sintomi cronici spesso
estranei all’apparato digerente. Sono comuni disturbi quali crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici. Molto frequen-te è l’anemia da carenza di ferro. Esistono anche soggetti che non lamentano sintomi o nei quali i disturbi sono talmente modesti da non richiedere l’intervento del medico; vengono diagnosticati solo per-ché nell’ambito familiare c’è una persona affetta da celia-chia. Non raramente alla celiachia sono associate malattie quali diabete, artrite reumatoide, epatite cronica attiva, alterazioni della tiroide e dermatite erpetiforme.
La diagnosi di celiachia Nel soggetto geneticamente predisposto l’introduzione di alimenti contenenti glutine (quali pasta, pane, biscotti) o anche tracce di farina ricavata da cereali vietati, determi-na una risposta immunitaria abnorme a livello dell’intestino, cui consegue una infiammazione cronica con scomparsa dei villi intestinali. Importanti, e qualche volta irreversibili, sono le malattie determinate da una diagnosi tardiva: osteoporosi, inferti-lità, aborti ripetuti, bassa statura nei ragazzi, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con cal-cificazioni cerebrali e linfoma intestinale. Non sempre la celiachia si presenta in modo palese. In-fatti le sue forme cliniche possono essere molteplici. La forma tipicaha come sintomatologia diarrea e arresto di crescita (dopo lo svezzamento), quella atipicasi presenta tardivamente con sintomi prevalentemente extraintesti-nali (ad esempio anemia), quella silenteha come pecu-liarità l’assenza di sintomi eclatanti e quella potenziale(o latente) si evidenzia con esami sierologici positivi ma con biopsia intestinale normale. La diagnosi di celiachia si effettua mediante dosaggi sie-rologici: gli AGA (anticorpi antigliadina di classe IgA e IgG), gli EMA (anticorpi antiendomisio di classe IgA). Per la diagnosi definitiva di celiachia è però indispensabile una biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, dall’esame istologico del quale è possibile determinare l’atrofia dei villi intestinali.
Una richiesta espressa dal Comitato Direttivo è stata quella che sul Notiziario si pubblichino anche informa-zioni extrasportive o sindacali, utili per noi della terza e quarta età. Notizie di vario genere e varia natura, ovviamente raccolte da fonte certa e possibilmente costituiscano novità. Iniziamo da questo numero parlan-dovi della “celiachia”, una patologia che si crede sia tipicamente infantile, ma che invece sta emergendo interessare anche e soprattutto la fascia adulta, in particolare dai 60 anni in su. Leggete l’articolo, potrebbe aiutarvi ad aprire gli occhi sul tema, e nel caso di problemi, potreste poi parlarne col vostro medico di base.
NOTA: La celiachia è una patologia che ha l’assistenza gratuita da parte del SSN. Esistono in Italia diversi centri ospedalieri pub-blici, tra cui, ricordiamo, l’Unità Operativa di Nutrizione Clinica, presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Eugenio di Roma, dal cui sito abbiamo tratto le informazioni pubblicate in questa pagina.
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4.4
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ica
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3.6
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dia
zione, determ
inata
da
gra
vi infrazioni a
ll'ordina
mento socia
le o p
er azioni contra
rie alla
legg
e, comm
inata
da
l Colleg
io dei Prob
iviri o d
al G
iudice U
nico, con sentenza d
efinitiva;
3.6
.f è sancito il d
ivieto di fa
r parte d
ell'ordina
mento sp
ortivo per un p
eriodo
di 1
0 (d
ieci) anni p
er qua
nti si siano sottra
tti volontaria
mente con d
imis-
sioni o ma
ncato rinnovo d
el tesseram
ento alle sa
nzioni irroga
te nei loro confronti. A
tal fine d
a p
arte d
ella Seg
reteria sa
rà em
essa a
pp
osita a
t-testa
zione a fa
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alla
qua
le decorre il p
eriodo suind
icato. Il tesse-
ram
ento dei sog
getti d
i cui al com
ma
preced
ente è comunq
ue subord
inato
alla
esecuzione della
sanzione irrog
ata
; 3
.6.g
In caso d
i cessazione d
i ap
partenenza
all'A
.Pe.C. il Socio non p
uò pre-
tendere la
restituzione delle q
uote pa
ga
te. A
RT. 4 O
RG
AN
I STATU
TAR
I 4
.1
Sono orga
ni dell'A
ssociazione:
4.1
.a L'A
ssemb
lea na
zionale
4.1
.b II Presid
ente 4
.1.c Il C
onsiglio D
irettivo 4
.1.d
Il Colleg
io dei Revisori d
ei Conti
4.1
.e Il Procuratore socia
le 4
.1.f Il G
iudice U
nico 4
.1.g
Il Colleg
io dei Prob
iviri A
RT. 5 A
SSEMBLEA
NA
ZIO
NA
LE 5
.1
L'Assem
blea
è l'orga
no sovrano d
elibera
tivo e di ind
irizzo dell'A
.Pe.C.
5.2
E'
indetta
d
al
Consig
lio D
irettivo ed
è
convocata
d
al
Presidente
dell'A
.Pe.C., sa
lvo i casi esp
ressam
ente previsti d
al p
resente Statuto, m
e-d
iante a
vviso di convoca
zione affisso nell'a
lbo e tra
smesso p
er posta
or-d
inaria
ag
li aventi d
iritto alm
eno 30
giorni p
rima
della
da
ta sta
bilita
. D
etto a
vviso d
eve contenere
da
ta,
ora,
luogo
ed
ordine
del
giorno
dell'A
ssemb
lea m
edesim
a.
5.3
A
detto a
vviso deve essere a
ccluso l'elenco deg
li aventi d
iritto al voto.
5.4
L’A
ssemb
lea:
5.4
.a E' com
posta
da
i Soci aventi d
iritto al voto, cia
scuno dei q
uali p
uò essere p
ortatore d
i deleg
he nel seguente num
ero: 1, fino a
10
0 soci vota
nti; 2,
fino a 2
00
soci votanti; 3
, fino a 5
00
soci votanti; 4
, fino a 1
.00
0 soci
votanti: 5
, fino a 1
.50
0 soci vota
nti; 6, fino a
2.0
00
soci votanti; 7
, fino a
3.0
00
soci votanti; 8
, fino a 4
.00
0 soci vota
nti; 10
, fino a 5
.00
0 soci vo-
tanti: 2
0, fino a
10
.00
0 soci vota
nti; 40
. oltre 10
.00
0 soci vota
nti. 5
.4.b
Le deleg
he possono essere rila
sciate solo a
Soci dell'A
.Pe.C.
5.4
.c mem
bri d
el Consig
lio Direttivo ed
i cand
ida
ti a ca
riche elettive non pos-
sono essere porta
tori di d
eleghe.
5.5
L'A
ssemb
lea p
uò essere ordina
ria o stra
ordina
ria.
interna
zionali riconosciuti;
19
.3d
non a
vere in essere controversie giud
iziarie contro il C
.O.N
.I., le Federa
-zioni Sp
ortive Na
zionali, le D
iscipline Sp
ortive Associa
te o contro altri
orga
nismi riconosciuti d
al C
.O.N
.I. stesso. 1
9.4
La
ma
ncanza
iniziale a
ccertata
dop
o l'elezione o il venir meno nel corso
del m
and
ato a
nche di uno solo d
ei requisiti d
i cui ai p
unti preced
enti com
porta
l'imm
edia
ta d
ecad
enza d
alla
carica
. 1
9.5
È ineleg
gib
ile chiunque a
bb
ia sub
ito sanzioni d
i sospensione d
all'a
ttività
sportiva
a seg
uito di utilizzo, som
ministra
zione o istiga
zione all'uso d
i sosta
nze o di m
etodi che a
lterano le na
turali p
restazioni fisiche nella
a
ttività sp
ortiva; è ineleg
gib
ile chiunque a
bb
ia com
e fonte prim
aria
o p
revalente d
i redd
ito una a
ttività com
mercia
le diretta
mente colleg
ata
a
lla g
estione della
Associa
zione. A
RT. 20 IN
CO
MPA
TIBILITÀ
20
.1
Tipolog
ia incom
pa
tibilità
: 2
0.1
.a Tutte le ca
riche sociali sono incom
pa
tibili tra
loro. 2
0.1
.b Le ca
riche di Presid
ente e di m
emb
ro del C
onsiglio D
irettivo sono incom-
pa
tibili con q
ualsia
si altra
carica
elettiva sp
ortiva na
zionale in org
anism
i riconosciuti d
al C
.O.N
.I. 2
0.2
C
hiunque veng
a a
trovarsi, p
er qua
lsiasi m
otivo, in una d
elle situazioni
di incom
pa
tibilità
è tenuto ad
opta
re per l'una
o l'altra
delle ca
riche a
ssunte entro 15
giorni d
al verifica
rsi della
situazione stessa
. In caso d
i m
anca
ta op
zione si ha l'im
med
iata
autom
atica
deca
denza
da
lla ca
rica
assunta
posteriorm
ente. 2
0.3
Sono consid
erati incom
pa
tibili con la
carica
che rivestono e devono esse-
re dichia
rati d
ecad
uti coloro che vengono a
trovarsi in una
situazione d
i p
erma
nente conflitto di interessi, p
er rag
ioni economiche, con l'org
ano
nel qua
le sono stati eletti o nom
inati.
20
.3.a
Qua
lora il conflitto d
'interessi sia lim
itato a
singole d
elibera
zioni o atti, il
sogg
etto interessato non d
eve prend
ere pa
rte alle une o a
gli a
ltri. A
RT. 21 C
AN
DID
ATU
RE
21
.1
Coloro che intend
ono essere eletti o rieletti come m
emb
ri deg
li Org
ani
statuta
ri dell'A
ssociazione d
evono presenta
re la p
ropria
cand
ida
tura
per iscritto a
lmeno 2
0 g
iorni prim
a d
ella d
ata
presta
bilita
per l'effet-
tuazione d
ell'Assem
blea
, dep
ositand
ola p
resso il Segreta
rio che provve-
derà
a rend
erla p
ubb
lica m
edia
nte affissione a
ll'alb
o, alm
eno 10
giorni
prim
a d
ella celeb
razione d
ell'assem
blea
. 2
1.2
I ca
ndid
ati d
evono essere in regola
con il tesseram
ento alla
da
ta d
i pre-
sentazione d
elle cand
ida
ture, salvo le p
ossibili eccezioni rig
uard
anti i
Revisori dei C
onti ed i com
ponenti d
egli org
ani d
i giustizia
che possono
essere scelti anche fra
non tesserati.
5.6
L'
Ass
emb
lea
ord
ina
ria
: 5
.6.a
ele
gg
e og
ni q
uattr
o a
nni,
in c
orrisp
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con
il c
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, il P
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l Con
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lio D
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tivo,
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l Col
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io d
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ei C
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Col
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Prob
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i,
5.6
.b v
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5
.6.c
d
elib
era
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li a
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itti a
ll'or
din
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5.6
.d l
'Ass
emb
lea
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volta
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l 3
1 m
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one
dei
Gio
chi O
limpic
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ivi.
5
.7
L'A
ssem
ble
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: 5
.7.a
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elle
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L'
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l'ann
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cazi
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a.
7.2
L'
avv
iso
di c
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cazi
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del
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tario p
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ento dei la
vori e per la
stesura d
el verba
le. Elegg
e una
comm
issione di tre scruta
tori. Qua
lora si tra
tti di A
ssemb
lea elettiva
g
li scrutatori verra
nno scelti tra i Soci non ca
ndid
ati a
lle cariche socia
li. A
RT. 9 V
ALID
ITÀ A
SSEMBLEA
9
.1
L'Assem
blea
è valid
am
ente costituita, in p
rima convoca
zione, qua
ndo sia
p
resente e/o rap
presenta
ta la
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dei Soci a
venti diritto a
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a convoca
zione, un'ora d
opo. q
ualunq
ue sia il num
ero dei p
resenti e/o ra
pp
resentati. N
elle sole Assem
blee elettive, in second
a convoca
zio-ne, è necessa
ria la
presenza
di 1
/4 d
egli a
venti diritto a
voto, presenti
e/o rap
presenta
ti per d
elega
. 9
.2
Il Presidente ed
i comp
onenti deg
li Org
ani sta
tutari non ha
nno diritto d
i voto p
er l'ap
prova
zione dei b
ilanci e nei ca
si in cui possa
esistere conflitto d
i interessi tra il Socio e l'A
ssociazione.
9.3
Le d
elibera
zioni sono ad
ottate con il voto fa
vorevole della
metà
più uno
dei voti p
resenti o rap
presenta
ti in Assem
blea
, eccezion fatta
per q
uei ca
si per i q
uali il p
resente Statuto richied
e ma
gg
ioranze d
iverse. 9
.4
Per la elezione a
lle cariche socia
li è obb
liga
toria la
votazione seg
reta.
9.5
N
egli a
ltri casi sa
lvo diverso a
vviso dell'A
ssemb
lea o d
el Presidente
dell'A
ssemb
lea si vota
per a
pp
ello nomina
le o per a
lzata
di m
ano e con-
troprova
. A
RT. 10 IL PR
ESIDEN
TE 1
0.1
Il Presid
ente viene eletto da
ll'Assem
blea
con la m
ag
giora
nza a
ssoluta
dei voti a
nche in caso d
i ba
llottag
gio ed
ha la
rap
presenta
nza leg
ale
dell'A
ssociazione.
10
.2
Egli inoltre:
10
.2.a
ha la
firma
sociale che p
uò deleg
are p
er atto p
ubb
lico ad
altri d
irigen-
ti dell'A
ssociazione;
10
.2.b
convoca e p
resiede il C
onsiglio D
irettivo previa
formula
zione dell'ord
ine d
el giorno;
10
.2.c
convoca, sa
lvo i casi esp
ressam
ente previsti, l'A
ssemb
lea;
10
.2.d
indica
le linee prog
ram
ma
tiche delle va
rie attività
; 1
0.2
.e pred
ispone d
i intesa con il C
onsiglio D
irettivo le relazioni sulle a
ttività
dell'A
ssociazione d
a sottop
orre all'A
ssemb
lea.
10
.3
Può concedere la
gra
zia ove risulti sconta
ta a
lmeno la
metà
della
pena
e, nei ca
si di ra
dia
zione, non prim
a che sia
no decorsi a
lmeno 5
anni
da
ll'ad
ozione della
sanzione d
efinitiva.
10
.4
In caso d
i imp
edim
ento temp
oraneo, il Presid
ente è sostituito da
l Vice
Presidente V
icario.
10
.5
In caso d
i imp
edim
ento definitivo si ha
la d
ecad
enza im
med
iata
del
Consig
lio Direttivo con conseg
uente ordina
ria a
mm
inistrazione a
ffidata
al
Vice Presid
ente Vica
rio, che deve p
rovvedere a
convocare e celeb
rare
15
.7
Alla
sostituzione ed integ
razione d
ei mem
bri d
el Colleg
io dei Prob
iviri si p
rocede nella
pa
rte straord
inaria
della
prim
a A
ssemb
lea utile.
15
.8
Al C
ollegio d
ei Probiviri è a
ttribuito l'istituto d
ella ria
bilita
zione. La ria
bi-
litazione esting
ue le sanzioni a
ccessorie ed og
ni altro effetto d
ella con-
da
nna. E' concessa
qua
ndo sia
no trascorsi tre a
nni da
l giorno in cui la
p
ena p
rincipa
le sia sta
ta eseg
uita o si sia
estinta in a
ltro mod
o ed il sa
n-ziona
to ab
bia
da
to prova
effettiva e costa
nte di b
uona cond
otta.
15
.9
I Com
ponenti g
li Org
ani d
i Giustizia
non possono fa
r pa
rte dei C
ollegi
Arb
itrali istituiti nell'a
mb
ito dell'A
ssociazione.
15
.10
I Giud
ici sono tenuti alla
più rig
orosa osserva
nza d
ei princip
i di riserva
-tezza
e non possono rila
sciare d
ichiara
zioni ag
li orga
ni di sta
mp
a ed
a
gli a
ltri mezzi d
i comunica
zione di m
assa
in ordine a
i processi in corso o
a q
uelli nei qua
li siano sta
ti chiam
ati a
pronuncia
rsi se non sono trascorsi
alm
eno dod
ici mesi d
alla
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ici non possono a
vere alcun
tipo d
i rap
porto econom
ico con i soci sottoposti a
lla p
ropria
giurisd
izio-ne.
15
.11
Sono punib
ili coloro che, anche se non p
iù soci, per i fa
tti comm
essi in co-sta
nza d
i associa
ti si rendono resp
onsab
ili della
violazione d
ello statuto,
delle norm
e sociali o d
i altra
disp
osizione loro ap
plica
bile.
15
.12
Le norme che p
recedono si estend
ono, per q
uanto com
pa
tibili, a
lla Pro-
cura socia
le. A
RT. 16 C
LAU
SOLA
CO
MPR
OM
ISSOR
IA C
OLLEG
IO A
RBITR
ALE
16
.1
I provved
imenti a
dotta
ti da
gli O
rga
ni dell'A
.Pe.C. ha
nno piena
e defini-
tiva effica
cia nell'a
mb
ito dell'ord
inam
ento associa
tivo nei confronti di
tutti i sogg
etti dell'A
.Pe.C.
16
.2
I Soci si imp
egna
no a non a
dire a
ltri Org
ani che non sia
no quelli socia
li p
er la risoluzione d
i controversie connesse all'a
ttività esp
letata
nell'am
bi-
to dell'A
ssociazione.
16
.3
Il Consig
lio Direttivo, p
er pa
rticolari e g
iustificati m
otivi. può conced
ere d
eroghe a
qua
nto disp
osto da
l preced
ente comm
a. Il d
iniego d
i autoriz-
zazione d
eve essere, in ogni ca
so, ad
egua
tam
ente motiva
to. 1
6.3
.a Il C
onsiglio D
irettivo, entro 30
giorni d
al ricevim
ento della
richiesta d
i d
eroga
, è comunq
ue tenuto ad
esprim
ersi sulla stessa
, da
ndone tem
pesti-
va com
unicazione a
ll'interessato. D
ecorso inutilmente d
etto termine la
d
eroga
si presum
e concessa.
16
.4
L'inosservanza
delle d
isposizioni d
i cui ai p
recedenti com
mi ed
ai successivi,
comporta
l'adozione d
i provved
imenti d
isciplina
ri sino alla
rad
iazione.
16
.5
I Soci dell'A
ssociazione esp
licitam
ente riconoscono ed a
ccettano d
i rimet-
tere a un g
iudizio a
rbitra
le la risoluzione d
i ogni e q
ualsia
si controversia
origina
ta d
all'a
ttività a
ssociativa
che dovessero tra
loro insorgere, p
er q
ualsivog
lia fa
tto o causa
, che non rientri nella norm
ale com
petenza
de-
gli O
rgani d
i Discip
lina.
en
tro
90
gio
rni
da
ll'ev
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0.6
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l'Ass
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0.7
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so d
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.2
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.5.
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4.4
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1.1
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el C.O
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ri Periferici dell'A
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Sede C
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i Soci non residenti a
Rom
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11
.11
ll C
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il bila
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11
.12
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el Consig
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11
.13
Il C
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ssemb
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Com
mis-
sione Verifica
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li. 1
1.1
4
Il Consig
lio provved
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zione che ne stab
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ini. 11.1
5
Il quorum
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resenza d
i n. 6 com
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re-va
le il voto di chi p
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1.1
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lio Direttivo d
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1.1
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blea
. In tale circosta
nza resta
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i-nistra
zione sia il Presid
ente che il Consig
lio Direttivo d
ecad
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razione d
ell'Assem
blea
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inaria
, nei termini d
i cui all'a
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11
.16
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pora
nee, in qua
nto presenta
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sette giorni, d
ella m
età p
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nenti; in questo ca
so deca
de a
nche il Presidente cui sp
etta l'ord
inaria
a
mm
inistrazione
sino a
ll'Assem
blea
da convoca
rsi nei
termini
di
cui all'a
rt. 10
. 1
1.1
6.c Le d
imissioni che orig
inano la
deca
denza
deg
li orga
ni sono da
conside-
rarsi irrevoca
bili.
11.1
6.d
Per imp
edim
ento definitivo d
el Presidente; si p
rocede a
i sensi dell'a
rt. 10.
11
.16
.e Per dim
issioni del Presid
ente; si proced
e ai sensi d
ell'art. 1
0.
11
.17
La
deca
denza
del C
onsiglio D
irettivo non si estende né a
l Colleg
io dei
Revisori dei C
onti né al C
ollegio d
ei Probiviri né a
l Giud
ice Unico e né
al Procura
tore Sociale.
AR
T. 12 CO
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EVISO
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12
.1
Il Colleg
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ei Conti è com
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ente, eletto sep
ara
tam
ente da
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bri, d
a n. 2
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bri effettivi e n. 2
sup-
plenti eletti d
all'A
ssemb
lea.
12
.1a
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nni ed i suoi m
emb
ri sono rielegg
ibili.
12
.2
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el Colleg
io dei Revisori d
ei Conti d
eve essere iscritto all’A
lbo
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ei Dottori e d
ei Rag
ionieri Com
mercia
listi o al Reg
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on-ta
bili.
12
.3
Il Colleg
io dei Revisori d
ei Conti si riunisce a
lmeno og
ni 3 m
esi per l'esp
le-ta
mento d
ei suoi comp
iti e delib
era a
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gg
ioranza
assoluta
. 1
2.3
.a Il q
uorum costitutivo p
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lidità
delle riunioni d
el Colleg
io dei Revisori
dei C
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resenza d
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giora
nza d
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bri; il q
uo-rum
delib
erativo è d
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al voto fa
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ma
gg
ioranza
assoluta
d
ei presenti. In ca
so di p
arità
preva
le il voto di chi p
resiede la
riunione. 1
2.4
Il C
ollegio d
ei Revisori dei C
onti effettua:
12
.4.a
i riscontri necessari sulla
gestione a
mm
inistrativa
e sui docum
enti contab
ili a
ccertand
one altresì la
regola
rità;
12
.4.b
esam
ina i b
ilanci p
reventivi e consuntivi dell'A
ssociazione red
igend
one a
pp
osita rela
zione da
sottoporre a
l Consig
lio Direttivo.
12
.5
Il Colleg
io dei Revisori d
ei Conti a
ssolve il prop
rio ma
nda
to secondo le
disp
osizioni di leg
ge. N
ei casi d
i riscontro di g
ravi irreg
olarità
il Colleg
io, all'u-
nanim
ità, p
uò richiedere a
l Presidente d
ell'Associa
zione la convoca
zione di un'A
s-sem
blea
straord
inaria
, da
effettuarsi entro 4
5 g
iorni dalla
richiesta.
12
.6
Il Colleg
io redig
e un processo verb
ale p
er ogni sua
riunione che viene tra
scritto in ap
posito reg
istro e sottoscritto da
gli interessa
ti. 1
2.7
Per le sostituzioni e le d
ecad
enze nell'am
bito d
el Colleg
io dei Revisori d
ei C
onti, si ap
plica
no le disp
osizioni del C
odice C
ivile. 1
2.8
Il Presid
ente e i mem
bri effettivi d
el Colleg
io dei Revisori d
ei Conti d
evo-no essere invita
ti a tutte le A
ssemb
lee e riunioni del C
onsiglio D
irettivo. A
RT. 13 IL PR
OC
UR
ATO
RE SO
CIA
LE 1
3.1
Il Procura
tore Sociale ed
il suo eventuale sostituto sono nom
inati d
al C
on-sig
lio, su prop
osta d
el Presidente. Il m
and
ato ha
dura
ta q
uad
riennale ed
è rinnova
bile.
13
.2
A ta
le ufficio sono attrib
uite le funzioni inquirenti e req
uirenti da
vanti a
l G
iudice U
nico. 1
3.3
In p
articola
re, il Procuratore Socia
le, su denuncia
deg
li interessati, o d
'uf-ficio, q
ualora
sia venuto a
conoscenza d
i violazioni d
isciplina
ri, comp
ie ind
ag
ini prelim
inari a
conclusione delle q
uali:
a
) formula
il cap
o d'im
puta
zione con il conseguente esercizio d
ell'azione
discip
linare, op
pure
b
) provved
e all'a
rchiviazione in ca
so di m
anifesta
infonda
tezza d
ella
notizia d
i violazione o p
er l'inidoneità
deg
li elementi ra
ccolti a sostenere
l'accusa
in giud
izio. 1
3.4
Il Procura
tore Sociale, inoltre, p
uò ricorrere al C
ollegio d
ei Probiviri, a
v-verso le d
ecisioni del G
iudice U
nico. A
RT. 14 IL G
IUD
ICE U
NIC
O
14
.1 II C
onsiglio D
irettivo dell'A
ssociazione p
rovvede a
lla nom
ina d
i un Giud
ice
L’argomento indispettisce quei molti colleghi che di computer non ne vogliono sapere, forse perché credono che entrando in scena nuove tecnologie loro possano rimanere esclusi! Nulla di questo, anzi è esattamente il contrario, perché con l’uso di internet, della posta elettronica o di Facebook, l’APEC può meglio favorire la comunicazione e l’interrelazione tra i soci, i quali, in maniera tempestiva e più completa, possono informar-si ed informare, non solo sulle cose “del mondo esterno”, ma anche su situazioni e casi che riguardano cia-scuno di noi e l’Associazione. In tal modo si ha maggiore possibilità di intervenire, suggerire, collaborare.
Giustamente, nel suo articolo di apertura, il presidente Menna, calcando la mano sul fatto che il Notiziario aveva registrato uno stop di circa undici mesi, faceva notare come comunque il nostro sito “www.pensionaticoni.it” non avesse subìto di contro alcuna flessione, e che in qualsiasi momento dell’anno si è proposto ai visitatori sempre aggiornato e puntuale: notizie ed avvisi dell’ultim’ora, fotografie e documenti da scaricare, verbali d’assemblea e delle riunioni del Consiglio Direttivo. In-somma una comunicazione a 360° tale da mettere tutti i soci nelle condizioni di poter essere informati. A questo punto però, piuttosto che fare un’osanna mielo-so al nostro sito Internet, pensiamo possa essere più op-portuno utilizzare il piccolo spazio a disposizione per dare uno sguardo panoramico su quello che è oggi questo strumento, così da sollecitare più colleghi possibile ad utilizzarlo, o, per chi non lo ha mai visitato o ha difficoltà a farlo, di sapere “cosa c’è dentro”. Iniziamo dalla struttura, che consente una facile lettura ed una altrettanto semplice consultazione; che è imposta-ta in modo da non creare difficoltà nel trovare subito ciò che interessa; e soprattutto che è articolata per non cor-rere il rischio di “disperdersi” (come spesso accade nei siti che curano più l’aspetto esteriore rispetto al contenuto) nei meandri delle sue pagine. Poi (rispetto alle versioni proposte negli anni passati) è stata “alleggerita” la grafi-ca: questo permette a chiunque, anche se possiede un computer antiquato, di navigare senza difficoltà ed in tempi celeri. Passando invece all’articolazione, dopo la pagina di benvenuto, il sito propone cinque capitoli base, alcuni dei quali poi suddivisi in altri argomenti collaterali di approfondimento. Si parte dalla “prima pagina”, ove si anticipano i temi trattati. Il secondo capitolo riguarda “noi dell’A.Pe.C.”, che dallo stesso titolo fa capire di cosa par l iamo (statuto, storia, struttura dell’associazione). Il terzo e il quarto capitolo si propon-gono invece come veri e propri elementi di “servizio”: uno infatti parla della “attività insieme”, una sorta di raccol-ta delle iniziative che vengono programmate nel corso dell’anno; l’altro, dal nome esplicativo “informatutto”,
offre una panoramica con altri sottocapitoli che danno la possibilità ai soci di avvalersi di una informazione a 360° (notizie amministrative, circolari, verbali, etc.). Infine c’è “uno spazio per noi”, il capitolo che dovrebbe costituire il luogo d’incontro per eccellenza. Infatti, c’è il link dal quale è possibile leggere on-line il Notiziario; c’è l’angolo ove è pubblicare le nostre opinioni (nota importante: tutti possono farlo, anche coloro che non hanno o che non usano il computer. Infatti per loro è sufficiente inviare una lettera o uno scritto e chiedere che questo venga pubblicato sullo spazio interattivo del sito); poi c’è l’altro link che consente di visionare le tante foto che riguarda-no le gite ed il tempo libero; ed ancora, c’è l’angolo dei ricordi (di colleghi purtroppo scomparsi o di eventi impor-tanti), ed infine il sito si conclude pubblicando gli appun-tamenti e le classifiche dei tornei di burraco (che sem-bra essere diventato lo… “sport nazionale” dell’A.Pe.C.). Abbiamo concluso questa breve panoramica sul sito, invi-tando tutti i colleghi a consultarlo con regolare frequenza.
UNA NOTA ANCORA ATTUALE Riproponiamo lo stralcio di un testo pubblicato sul Notiziario anni fa.
Crediamo che sia insito nella filosofia stessa dell'A.Pe.C. che l'elemento fondante della nostra Associazione deve essere quello che i dipendenti CONI (e con loro anche tutti quelli che hanno operato professionalmente nell'am-biente dello sport) una volta in pensione non devono interrompere il "fil rouge" che li lega a questo magnifico ambiente. Ovviamente per realizzare tale obiettivo occorrono strumenti adatti a conservare detto cordone ombeli-cale, e tra questi particolarmente importanti sono quelli attinenti la comuni-cazione. Un mezzo utile in tal senso è stato ed è certamente il Notiziario, ma oggi a "dare una mano" in questa direzione c'è anche il sito internet, che risulta molto più efficace rispetto alla stessa rivista, poiché essendo "interattivo"... permette al socio di sentirsi "soggetto attivo" nei confronti dell'Associazione e di tutti gli altri soci (...). Attraverso il sito ognuno può comunicare, come e con chi vuole, ... facendo in questo modo conoscere la propria opinione, le proprie informazioni, il proprio giudizio su qualsiasi argomento. Anche questo modo di agire "aiuta a far gruppo" ... perché così facendo diventa più facile cementare, rinnovare, o addirittura "costruire ex novo" un solidale rapporto di stima e di interrelazione tra i colleghi. Il tutto rimanendo tra le mura di casa propria. Scusate se è poco.
ED ORA SIAMO ANCHE SU FACEBOOK
Dal 3 ottobre abbiamo aperto un "account" su FACEBOOK, il più importante luogo d'incontro di coloro che usano il computer. Il nome da digitare per entrare nel gruppo è Pensionati Coni Apec. Aderite numerosi! Potremo confrontarci su tanti temi, inviarci foto ed informazioni.
Galeotto Carnevale romano del 1851 che accende un impossibile amore tra un giovane muratore di borgo e la nobile Adamantina, moglie del Presidente del Tribunale Penale di Roma Urbe, il conte Alfonso Gastaldi Rovere, tristemente noto con il soprannome di cascate e, nella Roma di Pio IX Papa re e di mastro città. L'ingenua tresca, proditoriamente rivelata al giudice, scatena l'ottusa persecuzione, per la quale, negli anni, i più accreditati gli agenti della Gendarmeria Segreta Pontificia si misurano e si slanciano sulle tracce dello sventurato quanto ardito giovane. L'amore trionfa e lascia segni tan-gibili, mentre la collera del magistrato non trova limiti, di fronte a un bersaglio geniale ed evanescente, calato in una saga omerica, transfuga e combattente, tra i disagevoli rifugi di Roma, Viterbo, Tuscania, Isola d'Elba e Campagnano, ove la sua storia troverà tribolazioni e solide radici, alfine sognata Itaca. Sarà la storia, mossa anche da un evento imponderabile, a sovvertire la logica persecutoria, sostituendo alla prepotenza del giudice, le leggi del nuovo Stato italiano uscito da Porta Pia. Amori, passioni, tradimenti morti, ma anche tanta generosità di attori disinteressati, disposti ad armare il braccio e sostenere l'ardore di un uomo onesto, in guerra contro la prepotenza di un potere morente.
Quando mesi fa ci siamo incontrati per prenderci un caffè al Bar del Tennis (...non ci si vedeva da almeno due anni) tutto immaginavo tranne che, ad un certo punto, l’amico GianCarlo Guerrini mi porgesse il libro che aveva in mano, dicendomi: “Dagli uno sguardo, l’ho scritto io. È la mia ultima creatura letteraria. Mi piacerebbe che lo leggessi e che ne dessi un giudizio”. Titolo “PULCINELLA TI VUOLE MORTO, Storia di due amori e tante morti nella Roma del Papa re”. Leggendo velocemente la recensione pubblicata in ultima di copertina dalla casa editrice Albatros Il Filo, per la collana “Strade - Nuove voci” (ndr: tale recensione la trovate qui in basso), mi ha subito colpito il tema trattato: le gesta e le peripezie di nobili e di popolani nella Roma di Pio IX. Dando una prima “sfogliata” al libro, e accorgendo-mi che il numero delle pagine del romanzo era 365, gli ho domandato in modo spiritoso se ne avesse scritta una al giorno, per un anno intero. “Tu ci scherzi - mi ha risposto - ma scrivere questo testo mi ha impegnato moltissimo: anche se la storia, intrigante ed interessante credimi, è tutta frutto della mia fantasia, per inserirla in un contesto ambientale il più corretto possibile, mi sono dovuto documentare sul piano storico, così come anche più volte ho ripercorso a piedi i luoghi del racconto per ricavarne sensazioni e stimoli. Però, ti avverto: la sua lettura è davvero avvolgente, e anche se io ci ho messo diverse settimane a scriverlo, chi lo legge ne viene subito coinvolto e se lo divora in pochi giorni. Alcuni miei amici mi hanno addirittura rimproverato che per colpa di questo romanzo hanno passato delle notti insonni perché volevano arrivare subito a sapere come il racconto sarebbe finito.” Ebbene, debbo riconoscerlo, la stessa situazione è capitata anche a me (ndr: ci ho messo solo sei giorni con qualche ora notturna...). Ed allora mi sono chiesto se non fosse stato il caso di proporre anche a tutti voi il bel libro del nostro collega Guerrini, in arte “Scriba”. Si tratta di un romanzo che merita di essere letto. Per dare un idea di quanto interessante sia la storia (che è scritta molto bene e con un ottimo ritmo narrativo), ho chiesto l’autorizzazione a GianCarlo di poter pubblicare sul Notiziario uno dei capitoli più intri-ganti, dal quale si può ricavare una prima sensazione sulla qualità di questo bel libro. Quello che riportiamo rappre-senta solo due delle sopraindicate trecentosessantacinque pagine: e se “l’assaggio” vi è piaciuto, potrete avvicinarvi a questa bella storia, di cui sono convinto che ne rimarrete entusiasti, acquistando il volume in libreria (ndr: lo trovate sicuramente in quelle che fanno riferimento alla distribuzione della Ugo Mursia ) oppure richiedendolo per telefono al numero 0761.1763012 o ancor meglio per posta elettronica all’indirizzo mail ordini@ilfiloonline.it, specificando ovviamente il titolo del romanzo e il nome dell’autore. Vi ricordo che l’attuale prezzo di copertina è di 23 euro. Un ultimo, personale suggerimento: visto l’argomento e la tipologia del libro, lo ritengo, avvicinandosi le feste natalizie, che possa rappresentare un buon regalo per parenti ed amici, oppure per chi volete… (A.R.)
Ora il conte, dopo l'esame di quel dettaglio, voleva studiare cosa potesse racimolare da quella posizione di umile deferen‐za verso la gestante e, in futuro, come poter contare estende‐re la sua autorità sul neonato il quale, per legge, altri non sa‐rebbe stato che suo figlio, l'erede dei conti Castaldi Rovere. "Si vedrà, si vedrà, poi quella lettera, ove esista sul serio, può essere ricercata, e non sarà Adamantina così folle, da gettare tutto nel fuoco, anche se dovesse veramente verificarsi un incidente, non dipendente dalla mia volontà". Il giorno dopo si fece portare, nel suo ufficio, l'elenco di tutti Notari di Roma e circondario, fino a Velletri Sutri e Civitavec‐chia. Chiamò il Segretario e gli comandò che senza fretta, ma con la massima discrezione, iniziasse a visitarli tutti richiedendo loro, di esaminare i loro protocolli, dovendo esperire un'indagine per conto del Tribunale di Roma, con tanto di lettera di pre‐cetto. "L'atto da ricercare, conte Castracani, sapete di quale atto si tratta?". "No purtroppo, eccellenza". "Vi vedo sul piede di partenza, scalpitante, e non sapete neanche qual è l'atto che mi inte‐ressa di intercettare! Si tratta ed aprite bene le orecchie, di una lettera depositata presso l'archivio di notaro e collegata all'ufficio dell'anagrafe, che sarà tenuta a notificare, a quel notaro stesso, l'eventualità della morte della contessa mia moglie. Mi capite!". "Non precisamente, eccellenza. Mi sfugge cosa c'entri l'eventuale morte di vostra mo‐glie con il notaro che deterrebbero una certa lettera". "Si tratta, mio nobile coglione, che se mia moglie muore, l'anagrafe, che registra quella morte, è tenuto ad avvertire, quel certo nota‐ro, dell'avvenuto decesso. E qui scatterebbe la clausola che prevederebbe che quel certo notaro, mi segui‐te, abbia scapicollarsi a consegnare quella lettera, e proprio quella, e fate bene attenzione a chi! Al Segretario di Stato in persona!". "E di cosa tratta quella lettera! Di un legato, un lascito, o cos'altro?". "Mio nobile idiota, testa di zucca, quella bella lettera, chiusa nel forziere di quello sconosciuto notaro, contiene tutta la storia delle nostre, diciamo ricerche. Ci sono i nomi riveriti del sottoscritto, del vostro, mia nobile segretario, di Dorigo, Hye‐ronimus, Biondo Tevere, Sgorbi a e Martello e, ultimo, il mira‐colato numero 7. E ci sarà scritta tutta la trama, quella che, nella vostra incapacità, avete saputo tessere, in questi mesi. E sapete perché la trama è puntualmente riportata in quella perniciosa missiva? Semplicemente perché la mia nobile e infedele consorte mia regolarmente spiato e trascritto il tutto. E capite perché dobbiamo esperire questa estenuante ricerca? Perché nel momento in cui individuiamo il notaro gli con fi‐schieremo la lettera minacciandolo di morte se andasse a di‐vulgare quello smarrimento. Tutto qui! Ma è possibile mai che
io, con tutte le responsabilità che mi gravano le spalle, debba seguitare ad appoggiarmi a un incapace microcefalo quale voi siete? Io, modestamente ho concepito questo piano e questa volta voglio una soluzione. E vi assicuro che, se riuscirete a darmela, tutte le contumelie e le offese di cui oggi vi ho grati‐ficato, le assumerò su me stesso, autorizzandoli a darmi del demente minorato ed inabile all'altro ufficio che ricopro". Detto ciò il conte Castaldi Rovere si versò un bicchiere d'acqua che bevve avidamente poi, con un gesto volgare della mano, si apprestò a licenziare il suo Segretario. "Debbo andare, eccellenza?". "Ora non riuscite neanche più a capire il gesto di congedo? Idiota che siete?". "Sì, eccellenza, mi appresto a lasciare questo ufficio, non pri‐ma, però, di avervi detto che siete un demente, minorato e inabile a ricoprire l'altro ufficio che vi è stato assegnato!". Il Presidente era sbigottito, e non sapeva se credere a un col‐po di calore che fosse capitato al suo Segretario, o a un acces‐so di pura follia, latente nelle sue tarate meningi.
"Vi siete impazzito, o cosa?" disse strabiliato. "No, eccellenza ho ripetuto la formula che mi avete poc'anzi, autorizzato rivolgervi nel caso la mia povera e tarata mente fosse riuscita ad individuare la soluzione del problema del no‐taro". "Ebbene?" Disse il Castaldi inviperito. "Ebbene, eccellenza, mi stavate andando a importunare tutti Notari dello Stato, ramengo per mesi, per la campagna romana, ma que‐sto vale una lettera, improbabile e di difficile reperimento, quando la soluzione sta… Dite, dite, neanche adesso pervenite alla meta, mio nobile demente! Ma come, avete appena ungulato di un piano geniale, da voi architet‐tato per intercettare quella missiva che il vo‐stro genio si è esaurito, nel concepire quel
piano, e un demente come il vostro Segretario ne ha immedia‐tamente rivelato la soluzione". "Ebbene smettetela e parlate!" Gli ordinò Cascateste, contra‐riato al limite della sopportazione. "Sì, mio nobile demente minorato inabile a quest'alto Ufficio, la soluzione è quella di andare all'anagrafe e trascrivere il no‐me del notaro a cui sarebbe collegato l'atto di morte della vostra signora. Ed è quello che mi accingo a fare oggi stesso. Ossequi". E se ne sortì, il Castracani di Frasassi, serbando in petto la più grossa soddisfazione della sua vita. All'anagrafe, dove giunse, con una lettera intimidatoria, del tribunale, l'impiegato, impaurito da tanta perentorietà, non indugiò nel far di costatare che, al nominativo Adamantina de Rivera Borrel, coniugata Castaldi Rovere, non risultava alcun legato informativo, da nessun Pubblico Ufficiale posto mai. La cosa, riportata al Presidente, fece molto piacere, tanto da in‐durlo al perdono immediato del Segretario, per quelle licen‐ziose espressioni usate, disse il conte in un momento di confu‐sione mentale e in un accesso di tarda goliardia.
Per saggiare il sapore” del romanzo” proponiamo un momento abbastanza intrigante della storia
Angioni Paolo Abbagnale Agostino Abbagnale Carmine Abbagnale Giuseppe Agostoni Carlo Allocchio Antonio Allucci Araujo Ambron Amedeo Andrei Alessandro Andreoli Alessandro Anglesio Giorgio Anselmi Renato Arcidiacono Angelo Arena Ermenegildo Argenton Alessandro Arienti Luigi Attolico Francesco Atzori Fernando Aureggi Alberto Averaimo Gianni Bailetti Antonio Balatti Fulvio Baldi Baldo Baldini Ercole Baldini Stefano Baldo Giuseppe Balzarini Guido Baraglia Tullio Baran Primo Bardi Danio Bartalini Marcello Bartolozzi Francesca Basletta Giulio Battaglia Roberto. Beccali Luigi Beghetto Giuseppe Bellotto Ettore Bellutti Antonella Benelli Andrea Beniamino Bonomi Benvenuti Giovanni Bergamini Giancarlo Berruti Livio Bertinetti Franco Bertinetti Marcello Bertoni Sergio Bettini Paolo Biagi Carlo Bianchedi Diana Bianchetto Sergio Bianchi Bruno
Bianchi Edo Bianchi Paride Bini Bino Bocchino Giorgio Bolognesi Aureliano Bonatti Francesco Boni Giovanni Bordin Gelindo Borella Andrea Borsari Nino Bosatta Renato Bossi Carmelo Bosurgi Conti Bottino Filippo Emanuele Bovo Alessandro Bozza Tullio Braglia Alberto Brugnetti Ivano Brusati Giancarlo Brusoni Enrico Bulgarelli Emilio Buonocore Pasquale Cainero Chiara Calanchini Giampaolo Calarese Wladimiro Caldarella Paolo Camber Irene Cambiaso Luigi Cammarelle Roberto. Campagna Alessandro Canova Giovanni Cantone Luigi Cappelli Giulio Capuzzo Oreste Carli Arnaldo Carminucci Giovanni Carminucci Pasquale Carpaneda Luigi Arturo Casartelli Fabio Cassarà Andrea Cassina Igor Cerioni Stefano Cesarano Federico Checcoli Mauro Chechi Jury Chiavacci Giorgio Chicca Pier Luigi Ciciliano Antonio Cimatti Marco Cipolla Bruno Cipressa Andrea
Cogliati Ottavio Colinelli Andrea Colombetti Bruna Consolini Adolfo Conte Antonio Contessi Luigi Cornaggia-Medici Giancarlo Cosentino Antonio Costantino Tommaso Costigliolo Carmelo Costigliolo Luigi Cova Alberto Cristofori Pier Paolo Crosta Giancarlo Cuccia Vincenzo Cuomo Sandro Curletto Mario Dal Zotto Fabio Dalla Barba Gianfranco D'Altrui Giuseppe D'Altrui Marco Damiano Angelo Damilano Maurizio De Felip Guido De Manincor Luigi De Martini Angelo De Piccoli Franco De Rossi Mino De Stefano Giulio Delfino Giuseppe Delise Giovanni Dezi Aldo Di Capua Giuseppe Di Donna Roberto Di Mario Tania Di Rosa Manlio Dibiasi Klaus Dinale Alfredo D'Inzeo Piero D'Inzeo Raimondo Domenicali Antonio Domenichelli Giovanni Dordoni Giuseppe Dorio Gabriella Facciani Cesare Faggi Franco Faggin Leandro Falco Ennio Farina Gianluca Ferrari Roberto Ferrario Ruggero
Ferrazzi Pierpaolo Ferretti Massimiliano Fioravanti Domenico Fiorillo Mario Foni Alfredo Formenti Ernesto Fornoni Giacomo Fregosi Carlo Frigerio Ugo Frossi Annibale Gabetti Pierino Gabriotti Francesco Gaiardoni Sante Gaioni Giacomo Galante Giuseppe Galiazzo Marco Galimberti Carlo Galliano Rossini Galtarossa Rossano Gamba Ezio Gandini Franco Gandolfi Federico Gargano Francesco Gasparella Valentino Gaudini Giulio Geminio Ognio Ghella Mario Ghiglione Roberto Ghilardi Alberto Ghira Aldo Gigli Elena Giliante D'Este Gionta Salvatore Giorgetti Franco Giovannetti Luciano Giovannetti Marco Gollini Alfredo Gozzi Giovanni Grego Melania Guaragna Gioacchino Guerrini Giancarlo Guglielmetti Savino Idem Josefa Invernizzi Giovanni La Macchia Francesco Lavoratori Franco Leone Giuseppina Leone Reggio Giovanni Lequio di Assaba Tommaso Lertora Mario Levati Antonio
Per celebrare anche noi i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’unico modo poteva essere ricordare gli atleti azzurri che hanno onorato il nostro Paese. Ma per un elenco completo dovevamo disporre di troppe pagine, e così per rappresentarli degnamente tutti, abbiamo optato per la “soluzione migliore”: pubblicare la lista delle ...
Locatelli Ugo Lombardi Giovanni Lombardi Pietro Lonzi Gianni Lopopolo Sandro Loris Campana Loy Francesco Lucarelli Vittorio Lucchetti Vittorio Lusiani Mario Maddaloni Giuseppe Maenza Vincenzo Maffei Michele Magnani Primo Maiocco Luigi Majoni Mario Malato Giusi Mancinelli Graziano Mandrini Ferdinando Mandrini Filippo Mangiante Giovanni Mangiante Andrea Mangiarotti Dario Mangiarotti Edoardo Mannelli Luigi Mannironi Sebastiano Mar Antonio Marchini Libero Marin Marco Marini Fiorenzo Marovelli Antonio Marrazzi Andrea Martinello Silvio Martino Francesco Marzi Gustavo Marzolla Gianfranco Masala Daniele Massullo Carlo Mastromarino Michele Mattarelli Ennio Mazzarocchi Stefano Mazzoni Angelo Meglio Ferdinando Menegazzi Aurelio Menichelli Franco Mennea Pietro Messina Guido Miceli Martina Milanoli Paolo Minguzzi Andrea Minoli Renzo
Mojoli Giuseppe Montano Aldo Montano Mario Aldo Montano Mario Tullio Mordini Domenico Morettini Marino Moricca Oreste Morigi Renzo Morille Elio Musso Francesco Musumeci Maddalena Nadi Aldo Nadi Nedo Negro Alfonso Neri Romeo Numa Mauro Oberburger Norberto Olgeni Ercole Oliva Patrizio Olivier Abelardo Olmo Giuseppe Oppes Antonio Orlandi Carlo Pamich Abdon Pandolfini Gianfranco Pandolfini Tullio Paris Giuseppe Parisi Giovanni Parmegiani Rosario Pasini Claudia Pavesi Attilio Pavesi Carlo Pedretti Paolo Pellegrini Federica Pellegrino Alberto Perentin Valerio Perona Renato Pessina Giorgio Petronio Renato Pettenella Giovanni Pezzana Alfredo Pezzo Paola Piccini Achille Pignotti Ugo Pinto Cosimo Pizzo Eraldo Poggi Enrico Massimo Poggi Luigi Mino Poli Eros Poli Pietro Pollio Claudio
Polmonari Orlando Pomilio Amedeo Porro Enrico Porzio Francesco Porzio Giuseppe Puccini Alessandro Puliti Oreste Quintavalle Giulia Ragno Antonella Ragusa Cinzia Raineri Simone Randazzo Maurizio Rava Pietro Ravagnan Mario Ravano Giuseppe Reggio Giovanni Riccardi Franco Rigoli Rolando Rode Nicolò Roman Euro Federico Romano Giovanni Roselli Ernesto Rosolino Massimiliano Rossi Antonio Rossi Dante Rota Alfredo Rubini Cesare Saccaro Gian Luigi Sacchi Enzo Salvadori Cesare Salvi Pierluigi Sambo Renzo Santelli Giorgio Sanzo Salvatore Saraudi Giulio Sarrocchi Giulio Sartori Alessio Saverio Ragno Savorini Luigi Scalzo Giovanni Scalzone Angelo Scarabello Luigi Scarpa Daniele Scatturin Giovanni Schwazer Alex Scuri Angelo Segato Guglielmo Sensini Alessandra Sergo Ulderico Sgheiz Romano Silipo Carlo
Simeoni Sara Spallino Antonio Speciale Pietro Spinelli Brunello Stecca Maurizio Stefanoni Ivo Straulino Agostino Tagliariol Matteo Tamagnini Vittorio Tasselli Luigi Terlizzi Rodolfo Teruzzi Ferdinando Testa Franco Thaon di Revel Paolo Tizzano Davide Tognini Franco Tonani Giuseppe Toscani Piero Toth Noemi Trapè Livio Trillini Giovanna Trincavelli Franco Trissino Gian Giorgio Tubino Giovanni Battista Tunesi Adolfo Urbani Dino Vaccaroni Dorina Valentina Vezzali Valentino Gesparella Valla Trebisonda Vallotto Mario Vandelli Claudio Vanni Simone Vanzin Angelo Velleda Cesari Venturini Bruno Verratti Ciro Vezzali Valentina Vianelli Pierfranco Vicardi Angelo Vigna Marino Vittori Nicolò Winkler Alberto Zalaffi Margherita Zamparini Primo Zampori Giorgio Zanchi Emanuela Zanin Mario Zor Amedeo Zucchetti Francesco Zucchi Giovanni
Albarello Marco Anesi Matteo Armano Mario Belmondo Stefania Bibbia Nino Brugger Kurt Carnino Maurizio Ceccarelli Daniela Colò Zeno Compagnoni Deborah Conti Giacomo Luigi Dalla Costa Lamberto
De Paolis Luciano Di Centa Giorgio Di Centa Manuela Donagrandi Stefano Fabris Enrico Fagone Orazio Fauner Silvio Gros Piero Herrnhof Hugo Hildgartner Paul Huber Guenther Huber Guenther
Lechner Erika Magoni Paoletta Monti Eugenio Nones Franco Paruzzi Gabriella Perenni Luigi Piller Cottrer Pietro Plaikner Walter Polig Josef Razzoli Giuliano Sanfratello Ippolito Scilligo Sisto
Sertorelli Stefano Silvestri Enrico Tartaglia Antonio Thoeni Gustavo Tomba Alberto Valbusa Fulvio Vanzetta Giorgio Vuillermin Mirko Weissensteiner Gerda Zandonella Roberto Zoeggeler Armin Zorzi Cristian
Esattamente 45 anni fa si stavano completando le procedure del primo concorso per l’ammissione di 50 al-lievi alla Scuola Centrale dello Sport, iniziativa promossa nel 1966 dal CONI “...con lo scopo di promuovere il progresso delle scienze applicate lo sport e di provvedere alla formazione di istruttori altamente qualifica-ti nelle varie discipline sportive per il loro impiego nella organizzazione sportiva nazionale”. Chi scrive era uno dei circa 70 ragazzi, atleti praticanti di diverso livello e valore, tra i 19 ed i 24 anni, che parteciparono a quell’avventura che avrebbe segnato per molti la loro vita professionale nel mondo dello sport.
Il mio legame con lo sport era iniziato a metà novembre del 1960, circa due mesi dopo la conclusione delle magni-fiche Olimpiadi romane: avevo 13 anni, ed ero stato am-messo al Primo Corso del Centro di Addestramento al Ciclismo, la cui sede operativa era un impianto che consi-deravo autentico tempio sacro, cioè il Velodromo Olimpi-co all’EUR, proprio lì dove poche settimane prima aveva avuto la fortuna di assistere alla conquista della medaglia d’oro da parte di Sante Gaiardoni nel Chilometro da fer-mo! Da quel momento questo vincolo con il mondo dello sport non si è più interrotto, per poi divenire “eterno”, allorquando un giorno di 45 anni fa... Era fine settembre del ‘66. Non ero ancora vent’enne, e frequentavo la Facoltà di Ma-gistero. Correvo in bicicletta nelle specialità “veloci” su pista, categoria dilettanti ju-nior, con la società “Libertas Campidoglio” (maglia total-mente bianca con due elegan-ti righine giallorosse). Al mo-mento non svolgevo alcuna attività lavorativa fissa, ma col mio diploma di Abilitazione Magistrale riuscivo di tanto in tanto a fare supplenze al po-meriggio (ricordate? si chia-mava “doposcuola”) presso qualche istituto elementare della periferia romana. Ebbe-ne quel giorno (era di dome-nica), sfogliando Paese Sera (...storico quotidiano romano che purtroppo non esce più da diversi anni) mi colpì la notizia che avrebbe segnato di lì a poco la mia esistenza professionale: il CONI bandiva un concorso per l’ammissione di 50 allievi interni al corso triennale della Scuola Centrale dello Sport. Mi attivai subito: il giorno dopo mi presentai all’Acqua Acetosa per ritirare il bando (ndr: tra l’altro in quell’occasione conobbi Giacomo Maz-zocchi, allora giovane giornalista emergente, che in quel-la fase iniziale svolgeva funzioni di segretario della nuova istituzione). Da quel momento tutto si susseguì come in
un “crescendo rossiniano”: mi attivai per predisporre le pratiche necessarie per la domanda (in carta da bollo da lire 400, un costo di circa 71 volte meno a quello di og-gi…), dalle attestazioni del mio curriculum sportivo al re-perimento dei documenti di rito, e poi con l’atto finale di far controfirmare a mio padre la richiesta, dato che ero ancora minorenne (ndr: all’epoca e fino al 1975 la mag-giore età si acquisiva a 21 anni). Il 13 ottobre finalmente ricevetti la lettera della Scuola Centrale dello Sport, a fir-ma del Segretario Generale del CONI Mario Saini, proto-collo MG/cdn che così recitava nelle sue parti più essen-
ziali: “In relazione alla sua domanda di partecipazione al concorso per 50 posti di allie-vo ordinario della Scuola Cen-trale dello Sport, abbiamo il pregio di comunicarle che gli esami del concorso avranno inizio il 24 ottobre c. a. e ter-mine il 10 novembre, secon-do il programma calendario allegato alla presente lettera. Gli esami teorici nonché l’esame medico avranno tutti luogo nella sede della Scuola Centrale dello Sport, in Roma via dei campi sportivi (Acqua Acetosa).“ E la lettera poi si concludeva: “La informiamo che la prova scritta di cultura generale potrà essere svolta scrivendo a macchina e che le macchine da scrivere saranno a disposizione dei candidati. La preghiamo infine, di porta-re con sé gli indumenti sporti-vi per l’esperimento pratico
sportivo.” Sulla fase immediatamente successiva i miei ricordi specifici si affievoliscono (ndr: ...menomale, così chi leggerà questo articolo non sarà tediato oltremodo!), comunque è ancor vivo nella mia memoria lo stato di positiva eccitazione che caratterizzò tutta questa fase preparatoria: sentivo che stavo per iniziare un percorso nuovo della mia vita, fatto di tante incognite ma anche di tante aspettative. Trentuno giorni dopo quella lettera ne giunse un’altra, molto, ma molto più importante.
Era il 14 novembre 1966, e stavolta senza alcun protocol-lo che la distinguesse, arrivò la seguente comunicazione: “Si ha il pregio di comunicare che il Comitato Direttivo, su proposta della commissione per l’esame di concorso a 50 posti di allievo interno nella Scuola stessa, ha deliberato la sua ammissione al primo corso triennale con punti 56. Le comunichiamo altresì che ella dovrà presentarsi alla Scuola Centrale dello Sport nelle ore mattutine del 21 novembre p.v. munito degli indumenti sportivi di primo impiego e che saranno sostituiti al più presto con quelli che le saranno dati in uso …” e la lettera si concludeva: “ il C.O.N.I. si congratula con lei per l’eccellente prova so-stenuta che fa sperare ad un felice proseguo dei suoi ri-sultati agonistici e scolastici.” . Era ancora Mario Saini a firmare la missiva, ma stavolta proponendosi come vice-presidente della scuola medesima. È inutile soffermarmi sulla mia felicità: non stavo più nella pelle. L’aver poi con-seguito 56 punti (sesta migliore votazione in assoluto) mi poneva nella graduatoria al 10º posto pari merito con altri, tra cui il collega Edoardo Gregori, mio futuro compa-gno di stanza per tutto il periodo scolastico, con il quale ho poi avuto la fortuna di condividere la gioia di due me-daglie d’oro alle Olimpiadi, nel 1984 a Los Angeles, con il team della 100 km a squadre, e nel 1996 ad Atlanta, nel-la mountain-bike femminile con Paola Pezzo. Tornando all’esito del concorso, ero davvero soddisfatto perché, rispetto a chi mi precedeva in graduatoria, ero colui il
quale quel punteggio se l’era sudato “tutto sul campo” non avendo nel mio carniere particolari e pregiati titoli sportivi che davano sostanza al punteggio finale d’esame. Ma fermo qui la mia narrazione (che corredo con alcune fotografie), una storia che certamente, per quanto riguar-da il “prosieguo” di cui faceva riferimento la lettera citata poc’anzi, al di là dei risultati e delle aspettative, non è poi stata molto difforme, almeno nella forma, da quella degli altri colleghi Maestri di Sport. Il mio racconto l’ho voluto proporre in questa sede non certo per autoreferenza, ma per ricordare a mio modo l’anniversario dei 45 anni della istituzione della Scuola Centrale dello Sport, iniziativa che, comunque la pensiate, è stata e lo è ancora oggi (col nome più semplificato di Scuola dello Sport) uno dei piloni fondanti del moderno sviluppo dello sport italiano.
DISCIPLINA FORMALE E SOSTANZIALE
Almeno noi allievi del primo Corso, ci trovammo ad affrontare un clima piuttosto rigido e severo che scan-diva le giornate della nuova Istituzione. Sempre in di-visa, sportiva o d’ordinanza (ma a volte anche di rap-presentanza) ed orari da rispettare in modo cronometri-co, con la lezione di preatletismo in palestra col prof. Vittori, subito dopo la sveglia (se non ricordo male era alle 6,30 ) data attraverso il suono pungente di una campana elettrica, e con la supervisione dell’ “allievo di giornata”, una sorta di caporale laico (incarico che a turno dovevamo svolgere ciascuno di noi), come avve-niva sotto la naja. Questi aveva il compito di sollecita-re i colleghi, rilevare le presenze ed organizzare le visi-te fiscali per chi avvertiva qualche malanno. Poi si fa-ceva colazione, ed alle 9.00 in punto iniziavano le le-zioni in aula. Alle 12.30 il pranzo (...il gestore del risto-rante era Celletti, da noi chiamato crudelmente “l’avvelenatore”), e dalle 14.00 attività sportiva, prati-ca e teorica, allenamenti compresi. Alle 20.00 la cena ed alle 22.30 a dormire. Dalle 24.00 e fino alle 6.00 del mattino l’area esterna alla Foresteria era “vigilata” da un branco di cani famelici che circolavano liberi sui prati, con tanto di guardiano (...che a noi sembrava altrettanto famelico). Come Cenerentola quindi, guai a rientrare nel complesso sportivo dopo mezzanotte!
Il complesso sportivo dell’Acqua Acetosa, oggi “Giulio Onesti”, com’era 45 anni fa
Ecco il testo della circolare inviata ai soci circa i prodotti assicurativi con la caspie e la GROUPAMA ASS.NI
Roma, 4 novembre 2011, prot. n° 206 OGGETTO: Prodotti assicurativi a favore degli Associati: A.Pe.C.- CASPIE, Cassa di Assistenza Sociale e Sanitaria e GROUPAMA ASS.NI S.p.A. per R.C. Auto e Abitazione. Ai molti colleghi nostri Associati e loro familiari che hanno già aderito alla polizza sanitaria CASPIE - A.Pe.C. ricordia-mo quanto segue: 1. L'adesione per il periodo 1/1 - 31/12/2012 va rinnovata entro e non oltre il 20 gennaio 2012 con il versamento
del contributo annuo pro-capite di € 625,00 a favore di CASPIE, a mezzo bonifico bancario con accredito presso la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza - codice IBAN IT25O0623003200000057132132 - copia del documento bancario dovrà contenere, oltre l'importo totale del contributo versato, il cognome e nome dell'Associato A.Pe.C., la causale (Polizza sanitaria) e il numero totale delle quote versate. Copia dello stesso modulo dovrà essere conse-gnata o inviata a mezzo fax direttamente al personale addetto all'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria presso la Sede Centrale del CONI - Foro Italico - Roma Telefono 06/36857721 - 7252, fax 06/92932167 email: david.roberto @hotmail.it.
2. I dipendenti in servizio presso il CONI, CONI Servizi e le Federazioni Sportive Nazionali, alla cessazione per pen-sionamento possono aderire ai prodotti assicurativi in oggetto, previa iscrizione all'A.Pe.C.
3. Gli Associati A.Pe.C. che per la prima volta intendono aderire alla polizza sanitaria A.Pe.C - CASPIE in oggetto, devono compilare: "Richiesta di Adesione" e "Questionario Anamnestico", i cui moduli, a richiesta, saranno forniti dall'Ufficio Gestione Polizza CASPIE indicato al n. 1) che precede. Si fa presente che, in questo caso, il Disciplinare che regola la copertura assicurativa nei casi di malattia e parto (escluso nei casi di infortunio) prevede un termine di aspettativa dalla data di decorrenza delle prestazioni (01/01/2012) di
270 giorni per il parto e per le malattie dipendenti da gravidanza e puerperio; tuttavia, limitatamente a dette malattie, l'assistenza decorre dal trentesimo giorno successivo a quello di effetto dell'assistenza stessa, pur-chè dalla documentazione medica risulti che il concepimento sia avvenuto dopo tale data;
180 giorni per la cura delle malattie che siano l'espressione o la conseguenza diretta di situazioni patologiche insorte anteriormente alla data di decorrenza del diritto alle prestazioni.
Si ricorda altresì che per tutte le notizie utili si possono visitare: www.caspie.it; www.caspieconvenzioni.it. nu-mero verde 800254313. Agli Associati interessati ricordiamo che, a norma del D.L. n. 460 del 1997 ed a seguito di una risoluzione del Ministero delle Finanze, il contributo assistenziale versato annualmente alla CASPIE è detraibile in sede di dichiarazione dei redditi nella misura del 19% per un importo non superiore a € 1.291,14. Gli interessati possono fare richiesta scritta alla CASPIE (come da fac-simile) di un attestato relativo al contributo annuale assistenziale pagato; la richiesta va consegnata o trasmessa a mezzo fax 06/92932167, entro e non oltre il 31/01/2012 all'Ufficio Gestione Polizza Sanitaria presso il CONI tel. 06/36857721. Inoltre, in sostituzione di quella UNIPOL, è stata stipulata una nuova convenzione con la GROUPAMA ASSICURAZIO-NI S.p.A. - Agenzia Generale 298, Via Vitellia 63 - Roma, che per i nostri Associati e loro familiari prevede particolari prodotti e servizi assicurativi (auto, moto, abitazioni ecc.). Anche in questo caso, tutte le relative pratiche vengono gestite presso l'Ufficio Gestione Polizze A.Pe.C. sopra indicato Testo faxsimile da inviare alla CASPIE, Via Due Macelli, 73, 00187 ROMA, per l’attestazione del contri-buto assistenziale corrisposto per l’anno 2011 Oggetto: Richiesta attestazione contributo assistenziale corrisposto per l'anno 2011. Io sottoscritto (indicare nome e cognome) , C.F. (indicare il codice fiscale del titolare dichiarante) in qualità di Assi-curato A.Pe.C. e titolare di copertura assistenziale prestata dalla Vostra Spettabile Cassa, sono a richiedere con la presente la Vostra attestazione dettagliata relativa al pagamento dei contributi versati per l'anno in oggetto, per il sottoscritto e per i propri familiari. Ringraziando, porgo distinti saluti. (segue data e firma del richiedente)