Post on 14-Feb-2019
Il campione:composizione e canali informativi
Il campione 2010:
• 293 studenti
• 2 classi 4° per ognuno dei 7 istituti superiori di Lecco
Il campione 1998:
• 235 studenti
• 2 classi 4° per ognuno dei 7 istituti superiori di Lecco
Conoscenza del fenomeno migratorio
qual è la percentuale di immigrati residenti in Italia?
1,04%
13,89%
48,26%
36,81%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Circa 4% Circa 7% Circa 15% Oltre 20%
Meno gravemente alterata la percezione dell’aspetto quantitativo del fenomeno in lecco: la quotidiana e diretta esperienza della realtà
locale induce ad un controllo maggiore delle informazioni.
1,04%
10,10%
13,89%
39,72%
48,26%
35,54%36,81%
14,63%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Circa 4% Circa 7% Circa 15% Oltre 20%
Italia Lecco
I principali canali informativi indicati sono televisione, famiglia, giornali e internet: rilevante appare anche il ruolo della scuola.
(previste risposte multiple)
173
147
116
230
47
126
93
66
4
0
50
100
150
200
250
Scuola Discussioni infamiglia
Discussioni traamici
Telegiornali Talk show Giornali Blog, socialnetwork, forum
Siti internet(stampa,
istituzionali,specifici)
Non mi informo
Cosa sanno su fatti/dati importanti di cui la tv ha parlato?
Respingimenti in Libia
26,48%
23,00%
28,22%
17,77%
4,53%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
Non ne so nulla Molto approssimativa Ne ho sentito parlare Conoscenza sommaria Conoscenza approfondita
Centri di identificazione ed espulsione
26,39%
18,06%
34,03%
18,75%
2,78%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
Non ne so nulla Molto approssimativa Ne ho sentito parlare Conoscenza sommaria Conoscenza approfondita
Rivolta di Rosarno
45,49%
10,42%
18,40%16,67%
9,03%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
Non ne so nulla Molto approssimativa Ne ho sentito parlare Conoscenza sommaria Conoscenza approfondita
L’informazione sul fenomeno e la conoscenza appaiono scarsi o nulli
• I media ,che contribuiscono fortemente a delineare l’ habitat culturale in cui vivono i giovani, costruiscono vere e proprie campagne (.. "problema criminalità degli immigrati", il "problema rom", o il "problema musulmano“) ma danno scarsi strumenti per una seria informazione
• il messaggio di fondo è che la presenza o addirittura l'esistenza di un certo gruppo di "diversi" sia minacciosa per la nostra sicurezza.
• Questi meccanismi rafforzano gli atteggiamenti xenofobi diffusitra la popolazione, e questi, a loro volta, alimentano il sensazionalismo dei media e il populismo politico.
• E’però importante che gli studenti evidenziano un’interessante consapevolezza dei “difetti” della comunicazione in cui sono immersi.
Valutazione operata dagli studenti sulla informazione televisiva
8,59%
43,64%
38,83%
8,93%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Fondamentalmente corretta ebilanciata
A tratti enfatica, masostanzialmente corretta
Enfatica ed emotiva eparzialmente slegata dalla realtà
Molto enfatizzata e slegata dallarealtà
Un giovane su 5 (22%) all’inizio del questionario si dichiara razzista mentre alla fine, è uno su 4 (25%). fatto verificatosi anche nell’analisi
del questionario precedente.
Rapporto fra genere e autodefinizione
Rapporto autodefinizione e livello di istruzione
famigliare
il livello di istruzione del contesto familiare dal quale si proviene sembra avere una relazione con l’autodefinizione di razzismo:
• tra quanti provengono da una famiglia con un livello medio-alto il 17,9% si dichiara razzista
• questa percentuale sale a 32,1% tra quanti provengono da una famiglia con un livello medio-basso.
Gli stereotipi
• Lo stereotipo, assunto inconsciamente dall’ambiente, si radica agendo nella sfera psichica e diventando componente importante del costituirsi di atteggiamenti segnati dal pregiudizio razziale.
• Lo stereotipo è pericoloso perché occulta agli occhi di chi se ne serve la sua ”non conoscenza” e proprio questa inconsapevolezza lo rende forte e operativo.
• Dall’analisi delle risposte al questionario emerge che fra gli studenti è ancora presente l’uso dello stereotipo come forma sociale rassicurante, in quanto condivisa dai membri del gruppo di appartenenza e in grado, apparentemente, di riempire vuoti informativi e conoscitivi
“Sono troppi”: è quasi la constatazione di un dato di fatto incontrovertibile. Ma, nel 1998, quando i migranti a Lecco superavano di poco l’1%,
la percentuale era maggiore
38,10%
19,65% 21,65%20,00%
32,47%
38,25%
6,06%
15,79%
1,73%
6,32%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “ sono troppi”?
Il giudizio “sono troppi” non è una valutazione fondata su una reale informazione e conoscenza : è una formula linguistica stereotipata,
in cui si condensa uno stato d’animo assunto e interiorizzato dall’habitat. Tale osservazione emerge con nettezza dalla risposta alla domanda
57,80%
18,09%
9,22%
2,84%2,13%
9,93%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
da 0 a 10% 11-20% 21-30% 31-40% 41-50% Non risponde
Quale sarebbe la percentuale di immigrati accettabile sul totale della popolazione italiana?
Diminuiti in percentuale dal ‘98, ma pur sempre in maggioranza, quelli che si dichiarano d’accordo con la necessità di limitare
ulteriormente l’immigrazione
78,88%
56,94%
4,31%
21,53%
16,81%
21,53%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
D'accordo Non d'accordo Non so
1998 2010
Le usanze religiose e l’organizzazione famigliare : aspetti difficili da capire!In realtà le differenze in questi ambiti sono poco condizionanti
non solo i rapporti fra i giovani, ma gli spazi sociali condivisi fra autoctoni e immigrati
64
56
165
133
21
5
2116
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
Scarsapropensione al
lavoro
Abitudinialimentari
Usanzereligiose
Organizzazionefamigliare
Sono tuttecomprensibili
Sono tutteincomprensibili
Non so Non miinteressa
Quali abitudini degli immigrati sono più difficili da capire? (ammesse più risposte)
E’accresciuta rispetto al 1998 la convinzione di una diffusa presenza del fondamentalismo fra gli immigrati.
8,18%5,84%
10,91%
16,42%
19,09%
38,69%35,91%
28,83%
25,91%
10,22%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “ sono fondamentalisti”?
Il contatto diretto con le persone reali ormai diffusamente presente nel quotidiano ridimensiona però gli stereotipi vincenti alla fine degli
anni ’90 l’esperienza concreta e diretta ne ha dimostrato tutta l’assurdità
11,21%
4,50%
10,78% 10,03%
25,00% 25,26%
37,07%39,79%
15,95%
20,42%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “tolgono lavoro agli italiani”?
13,27%
7,86% 9,29%
12,14%
30,09%
20,36%
30,09%
39,29%
17,26%
20,36%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “a loro danno anche le case”?
Positivo appare anche il superamento della visione dell’immigrato, in genere più giovane e sano della popolazione autoctona, come
pericoloso “untore”:
8,41%
0,69%
8,85%7,61%
20,80%
11,76%
34,96%
36,33%
26,99%
43,60%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “portano malattie”?
quanto ritieni vera l’affermazione “non cercano un lavoro stabile”?
1,39%4,17%
21,88%
41,32%
31,25%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 e oggi: la connessione tra immigrazione e criminalità è oggi considerata “del tutto o molto vera” quasi solo da chi si dichiara
razzista.
17,78%
9,34%
15,56%
20,07%
38,22%
33,22%
20,44%
25,95%
8,00%
11,42%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “vanno ad accrescere la malavita”?
L’esperienza concreta: scuola, amicizia, relazioni. Le dimensioni dei rapporti italiani-stranieri
“Hai amici stranieri residenti in Italia?” L’86,8% ha risposto in modo affermativo, rispetto al 54,1% del 1998 .Si registra una crescita decisamente significativa, riconducibile alla accresciuta presenza di stranieri nelle scuole.
54,11%
86,79%
45,89%
13,21%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
SI NO
1998 2010
Non ci sono differenze sostanziali intrecciando le risposte al genere e al titolo di studio dei genitori, mentre c’è uno scarto leggermente più evidente rispetto al dato del campione complessivo incrociando il
dato con l’autodefinizione di razzista.Il 72% di quanti si autodichiarano razzisti, dichiara anche di avere
amici stranieri
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
100,00%
campione complessiv
o
Non razzi
sta
Razzista
Ragazze
Ragazzi
Livello di is
truzio
ne famiglia alto
Livello di is
truzio
ne famiglia basso
sì no
Hai amici stranieri residenti in Italia?
Alla domanda: “frequenti abitualmente stranieri?”; le risposte registrano uno slittamento significativo, che vede imporsi i no con il
54,2%. che diventa 77,6% tra coloro che si dichiarano razzisti
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
campione co
mplessivo
Non razzis
ta
Razzista
Ragazze
Ragazzi
Livello di is
truzio
ne famiglia alto
Livello di is
truzio
ne famiglia basso
sì no
La coerenza con l’autodefinizione di razzista emerge nettamente
Dal 1998 ad oggi la popolazione scolastica straniera a lecco è triplicata, arrivando a rappresentare il9,4% della popolazione scolastica totale; al di sopra del dato nazionale (7,5%), ma al di sotto del dato regionale (12%).
I ragazzi che si trovano oggi a frequentare un istituto scolastico appartengono alle prime generazioni che si trovano a vivere una quotidianità sempre più a stretto contatto con una componente dipopolazione straniera
maÈ ipotizzabile che, se pure in presenza di una familiarità ben diversa rispetto a quella che ci poteva essere nel 1998 con la presenza di coetanei stranieri, non si possa ancora parlare di un’integrazione organica dei ragazzi di origine non italiana con i loro coetanei italiani
La scuola deve assumere un ruolo attivo e consapevole:
non basta la condivisione degli spazi per una positiva integrazione
Disponibilità relazionali ed empatiche:cala la disponibilità alla “condivisione”
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
sì no non so sì no non so
compagnia di amici vacanze e tempo libero
1988 2010
Saresti favorevole a far entrare nella tua compagnia di amici unragazzo straniero? E ad andarci in vacanza assieme?
Si attribuisce agli adulti una disponibilità molto diminuita rispetto al 1998
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
sì no non so sì no non so
usciresti con un/a straniero/a? i tuoi genitori sarebbero contenti?
1998 2010
Saresti favorevole ad uscire con un/a ragazzo/a straniero/a? I tuoi genitori sarebbero contenti?
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
sì no non so sì no non so
simpatia ammirazione
1998 2010
Hai mai provato simpatia o ammirazione per uno straniero?
In una dimensione genericamente empatica nei confronti degli stranieri, registriamo un dato in controtendenza rispetto a quanto fin qui visto: sia la simpatia, sia (su valori molto più bassi) l’ammirazione nei confronti di stranieri risultano in netta crescita rispetto al 1998:
Le risposte positive ad entrambe le ipotesi sono in calo rispetto a 12 anni fa, mentre si mantiene costante il rapporto relativo tra le due categorie,
che indica la scuola come luogo potenzialmente più inclusivo
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
sì no non so sì no non so
Compagno di banco Vicino di casa
1998 2010
Saresti favorevole ad avere come compagno di banco uno straniero? E come vicino di casa?
Va rilevato :
•l’alto dato dei “non so”: indice di una forte confusione in merito agli argomenti proposti
•il calo, rispetto al 1998,delle risposte positive.
E’ ipotizzabile che non si tratti tanto di un reale calo nella disponibilità all’apertura, quanto che il dato del ‘98, quando le ipotesi proposte erano puramente teoriche e non ancora misurate con la pratica, fosse fortemente sovra dimensionato
•un dato in controtendenza appare nella misurazione del livello di empatia, che non implica contiguità fisica : sia la simpatia, sia (su valori molto più bassi) l’ammirazione nei confronti di stranieririsultano in netta crescita rispetto al 1998
Quali tendenze per il futuro?
Emerge una generale tendenza ad una maggior tolleranza: frutto dell’esperienza concreta dell’impatto sul territorio del fenomeno
53,88%
39,51%
24,57%
37,41%
21,55% 23,08%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
D'accordo Non d'accordo Non so
1998 2010
D’accordo o non d’accordo con “inasprire le misure repressive nei confronti dei clandestini”?
Disponibilità al riconoscimento a diritti sociali
No28,3%
Sì71,7%
Un immigrato irregolare in Italia dovrebbe avere diritto alle cure sanitarie di base nel rispetto dell’anonimato?
Sì76%
No24%
un lavoratore immigrato deve avere diritto ad accedere alla pensione italiana?
Un immigrato che rimane senza lavoro deve poter accedere ai sussidi di disoccupazione come i lavoratori italiani?
SI75%
NO25%
Disponibilità al riconoscimento di diritti politici
29,87%
51,04%
47,19%
29,17%
22,94%19,79%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
D'accordo Non d'accordo Non so
1998 2010
D’accordo o non d’accordo con “concedere il diritto di voto amministrativo agli immigrati”?
Riconoscimento del diritto di cittadinanza al figlio di immigrati
Sì74,7%
No25,3%
il figlio di una coppia di stranieri che nasce in Italia dovrebbe essere di cittadinanza italiana?
Appare epocale l’affermazione del 75% del campionesecondo cui il figlio di una coppia di stranieri nato in Italia dovrebbe possedere cittadinanza italiana: la solidarietà verso i propri coetanei induce a non considerare corretta la normativa vigente che concede la cittadinanza in base al criterio dello ius sanguinis contro lo ius soli
17,49%
28,90%
36,12%
17,49%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
3 anni 5 anni 10 anni mai
dopo quanti anni di permanenza in Italia uno straniero dovrebbe acquisire la cittadinanza italiana?
Più legata allo stato attuale della giurisdizione la posizione degli studenti sulla cittadinanza all’immigrato nato altrove
SI82%
NO18%
Pensi che l’Italia stia diventando un paese multi-etnico?
NO48%
SI52%
credi sia una cosa positiva?
Ad una apertura in termini “ideali” nei confronti della diversità,accresciuta nel 2010 rispetto a quelli del 1998, si contrappone una
minore disponibilità a investire fondi pubblici per favorire processi di integrazione e politiche interculturali organiche
64,66%
37,50%
19,83%
35,07%
15,51%
27,43%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
d'accordo non d'accordo non so
1998 2010
D’accordo o non d’accordo con “favorire l’integrazione degli immigrati, anche con un aumento delle risorse economiche dedicate”?
Si conferma la chiusura ad investire
84,48%
48,26%
6,90%
28,82%
8,62%
22,92%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
D'accordo Non d'accordo Non so
1998 2010
D’accordo o non d’accordo con “aumentare le risorse destinate allo sviluppo dei paesi d’origine degli immigrati”?
La scuola: luogo di confronto e sperimentazione
Va rilevato che anche chi si autodefinisce razzista non “riesce”ad auspicare una ingiusta differenziazione di comportamenti
omplessivo
La situazione appare decisamente migliore che nel 1998
3,04% 5,99%
86,52%90,85%
2,61% 1,41%
7,83%
1,76%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
80,00%
90,00%
100,00%
Meglio Allo stesso modo Peggio Non so
1998 2010
I ragazzi immigrati nella tua scuola come andrebbero trattati?
L’atteggiamento paritario dei docenti non garantisce situazione di parità fra pari- età è significativamente alta (25,2%) la percentuale di
quanti dichiarano che i ragazzi stranieri sono trattati peggio dai compagni italiani.
13,48%
0,35%
67,38%
56,03%
3,19%
25,18%
15,96%18,44%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
Meglio Allo stesso modo Peggio Non so
professori
compagni
I ragazzi immigrati nella tua scuola come sono trattati da professori e compagni?
Positiva è anche la convinzione espressa dalla maggioranza che gli “ altri “ non incidano negativamente sulla qualità della scuola
NO57%
SI18%
NON SO25%
La maggiore presenza di ragazzi stranieri è una minaccia per la qualità dell’istruzione?
Molto peggiorata rispetto al 1998 è però l’accettazione del diritto al mantenimento della propria cultura:
67,81%
34,03%
8,15%
43,06%
24,03% 22,92%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
SI NO NON SO
1998 2010
La scuola dovrebbe valorizzare la cultura d’origine dei ragazzi immigrati?
SI; 50,17% NO; 33,10% NON SO; 16,72%
SI; 37,15% NO; 47,57% NON SO; 15,28%
SI; 34,03% NO; 43,06% NON SO; 22,92%
SI; 15,33% NO; 65,16% NON SO; 19,51%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
organizzare corsi di lingua madre
consentire di portare il velo in classe
valorizzare la cultura d'origine
riconoscere le festività…
Va sottolineato l’alto numero dei “non so” che segnano una area di dubbio
Rimane molto forte la tentazione di dare a “loro” la responsabilità dell’integrazione, intesa non come reciprocità, ma interpretata come dovere unidirezionale di assimilarsi alla cultura del paese ospitante.
11,40%
6,25%
18,86% 18,06%
24,12%
33,33%
30,26%31,60%
15,35%
10,76%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
1998 2010
Quanto ritieni vera l’affermazione “non fanno abbastanza per inserirsi nella nostra società”?
Conferma questa tendenza assimilazionista la risposta data al quesito “non si adattano”, dove chiaramente emerge una valutazione negativa della volontà di mantenere tratti ritenuti irrinunciabili della propria appartenenza
12,15%
21,53%
29,51% 29,86%
6,94%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
Quanto ritieni vera l’affermazione “non si adattano al nostro modello di vita”?
Però netto è il rigetto alla visione dell’immigrato come minaccia all’identità
4,53%
9,41%
22,30%
33,10%
30,66%
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
Del tutto vero Molto Abbastanza Poco Per niente
Quanto ritieni vera l’affermazione “la loro presenza è un pericolo per l’identità italiana”?
Si può affermare che
• La scuola è vista come terreno di uguaglianza, ideale e praticata.
• Agli occhi dei ragazzi, l’uguaglianza di cui la scuola si deve fare portatrice è un’uguaglianza che impone il rispetto di regole di comportamento comuni.
• tende a prevalere un modello che impone un’uniformizzazione alle regole e alla cultura egemone nel contesto di arrivo.
• Nonostante le criticità evidenziate, la presenza di studenti stranieri non viene percepita come possibile causa di un peggioramento delle condizioni di insegnamento; forse, alla luce delle altre risposte, il tacito sottointeso è “a patto che si adeguino”.
• Netta è invece la chiusure ad un discorso che coinvolga diritti e tutele delle diverse appartenenze culturali