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Anno3 N.3 – Dicembre 2016
Marcella Frezzetti : primo premio al concorso di poesie
mostrata sul tema della diversità e per la grande partecipazione al Concorso.
Allora, alle 10,30 ,il 14 Dicembre, invitati dal Centro, andammo a ritirare il premio.
Scesi dal pullman, entrammo in questo centro bellissimo, spazioso per tutti i
cosiddetti"diversi".
Questo centro si impegna ad aiutare i "diversi" a non farli sentire così.
Lì si trovavano dei mercatini con tanti oggetti realizzati da persone diversamente
abili. Dopo aver fatto compere di stelline, Babbi Natale, alberelli, andammo a
prendere lo zucchero filato: perché rifiutarlo? Poi scattammo foto vicino alla slitta di
Babbo Natale, davanti al presepe e dietro a delle sagome dove si metteva la faccia,
così cambiavamo corpo. Dopo tutto ciò, in fila per due, entrammo in una stanza
Continua all’interno
Un giorno speciale
Il 14 Dicembre 2016, io, i miei
compagni e la maestra Raffaella
andammo a ritirare un premio davvero
inatteso presso il Centro Sociale
Polifunzionale per disabili “Armonie” a
Villaricca.
Voi vi chiederete quale premio? A chi
fu assegnato? Soprattutto per che
cosa?”
Verso la fine del mese di Novembre i
miei compagni di classe ed io,
sapendo del Concorso letterario
indetto dal Centro, ci impegnammo a
scrivere poesie sul tema della
diversità. E ne scrivemmo davvero
tante rivolte a un bambino diverso di
nome Eddie e parlando della nostra
diversità, del nostro stare insieme in
questi cinque anni.
Così una mattina scoprimmo che la
vincitrice ero io e così tutta la classe,
ritenuta meritevole per la sensibilità
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
Cruciverba
L’ angolo dei giochi
Sudoku
Barzellette Due matti scappano dal manicomio. Il primo si butta su un mucchio di spazzatura, le guardie sentono il rumore e dicono: "Altolà! Chi va là?" "Miao,miao" fa il primo matto. Anche il secondo matto si butta sulla spazzatura, le guardie lo sentono e dicono: "Altolà! Chi va là?" E il matto risponde: "il gatto di prima!" .
Due cassaforti si incontrano nel deserto: “che combinazione!!!”
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
Poeti in erba
La diversita’ apre i cuori
Nella diversità È racchiusa l’umanità!
Le nostre differenze sono le nostre ricchezze.
La diversità apre i nostri cuori E trasforma l’anima in un campo di
fiori. Le differenze sono una risorsa
E rendono la vita meno noiosa. Evviva la varietà
Che è la ricetta per la libertà! L. Pennacchio 5°B
Viale Europa
Siamo speciali Tutti insieme in compagnia
Ci dovremmo tenere per mano con armonia.
Tutti noi siamo uguali e A modo nostro siamo speciali..
Verde, rosso giallo o blu Ho gli stessi diritti che hai tu!
Chi decide che cos’è la diversità? E’ bello essere persone piene di umiltà,
non giudicare chi consideri diverso perché viviamo tutti nello stesso
universo! D. Grati 5° B
Viale Europa
Eddie bambino diverso Eddie , con il sorriso sulla bocca,
ma qualcuno senza cuore, il cuore ti ferisce
e il tuo sogno nel nulla svanisce, vieni escluso da tutti, nessuno ti
capisce! Ma noi siamo qui per aiutarti,
non certo per accusarti! Tutti ti caccian via come un cane,
ma noi ti porgiamo le mani. Caro Eddie noi vogliamo giocare con te,
abbi coraggio e continua a sognare come hai sempre fatto!
F. Porcaro 5°B Viale Europa
Insieme Io simile a te,
tu simile a me. Se ci diamo la mano
andiamo lontano. Se ti guardan di traverso
È perché han timore del diverso. Non rinchiuderti in te stesso
La vita è bella adesso! Quindi appoggiati sulla mia spalla
E vola libero come una farfalla. Con un abbraccio ti circondo
E affronteremo insieme il mondo! B. Giuliani 5 °B
Viale Europa
Eddie, bambino diverso
Eddie ,con il sorriso sulla bocca, Eddie che a qualcuno il cuore tocca.
Un cuore che qualcuno ferisce e nel nulla il suo sogno svanisce.
Eddie è nato diverso, ma questo non lo porta ad essere
introverso. Voleva solo giocare
mentre gli altri lo volevano scacciare. Eddie ha trovato un ‘amica e con lo sguardo l’ha rapita.
Anche lei era diversa, ma per Eddie era una vera principessa!
G. Zinno 5° B Viale Europa
Diversi….uguali Non importa di che colore siamo,
l’uguaglianza è uguale alla fratellanza. Tanti non vengono considerati
e nel cantuccio vengono emarginati. Su questo grave problema
possiamo scrivere un grande poema! Alcuni bambini non vengono accettati
e sono del tutto disorientati. Hanno bisogno di stima e d’affetto
e non certo di un bacetto. Per farli sentire uguali e perfetti
facciamo tutti una gran festa! Con le mani sulla testa
sfideremo ogni tempesta! B. Iacono 5°B
Viale Europa
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
Poeti in erba
Diversità In questo grande universo
ci sono bambini diversi, piccoli mondo chiusi,
che non si sono mai arresi.
L’ azzurro del cielo ha mille sfumature
come tutte le creature. C’è chi non ha occhi
per vedere, ma grandi mani per accarezzare,
e se le stringi, ti sanno parlare. C’è chi fa fatica
a pensare e ha i suoi tempi
per capire, ma ti sorride,
ci vuole provare! C’è chi vive in carrozzella,
è ottimista e pensa che,
nonostante tutto, la vita sia bella.
Tutti, nella loro diversità, ci dicono
che questa è la vera umanità.
Classe VC Plesso Rione Principe
Angeli Gli amici
sono come Angeli ti sorreggono
quando non ne vuoi sapere proprio
di volare. Le persone diverse
hanno bisogno di Angeli e questi angeli siamo noi.
P. D’Alise classe VC
Plesso Rione Principe
Tutti simili Tutti insieme in allegria
aiutiam chi nel cuor non ha più armonia.
Io simile a te, tu simile a me,
mano nella mano corriamo insieme verso il futuro,
come frecce d’argento spinte dal vento.
Voliamo insieme come aquiloni senza fare discriminazioni,
se siamo gialli, neri o bianchi, non ha di sé alcuna importanza!
Diversi, ma simili! E nei nostri cuori siam
pieni di felicità e amore! La scuola ci aiuterà,
e verso il domani ci condurrà!
N. Graziuso 5° B
Viale Europa
La diversita’ e’ amore Non siamo diversi, ma uguali
perché la diversità ci mette le ali. Non mi importa se il tuo colore sia
bianco o nero perché ti voglio bene davvero! Se sei cristiano o musulmano ti prendiamo tutti per mano.
La diversità è bella , è come una stella che brilla,
è una marcia in più per correre verso il futuro.
Il nostro grande cuore ci servirà a donare AMORE!
Ma adesso facciamo un cerchio tondo
con i bambini di tutto il mondo, perché la diversità
si trova nella nostra realtà.
G. Cacciapuoti 5°B Viale Europa
La diversita’ e’ una ricchezza La diversità è una ricchezza
che il cuore ci accarezza. Vi racconto una storia
che comincia da lontano, sui banchi di scuola.
A quando ero in prima, a quando qualcuno restava
indietro e fiduciosi chiedevamo alla
maestra di aiutarlo. La maestra orgogliosa ci diceva di
sì, che era giusto aiutare chi ne aveva
bisogno. E proprio lì sui banchi di scuola ,“stretti stretti, vicini vicini” ,
scoprimmo che è bello aprirsi agli altri,
che se ci allontaniamo da chi è diverso da noi
perdiamo un ‘occasione, una grande opportunità.
Non fermiamoci alle apparenze, ma arricchiamoci delle nostre
reciproche differenze! La diversità è una ricchezza che ci fa crescere con più
consapevolezza!
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
Noi piccoli artisti
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
La Campania in inglese
per la premiazione. Che emozione! Io ero seduta davanti con la maestra, mentre i miei amici stavano dietro,accanto all'insegnante Irene e alla Dirigente. Dopo tante belle parole e la presentazione di altre persone,ecco si legge la prima poesia e dal titolo ,“ La diversità è una ricchezza” ,capii già che era la mia! Appena mi dissero di alzarmi, timidamente mi avvicinai e mi consegnarono il premio. Volete sapere cosa? Era un cellulare! Dopo poi mi diedero una pergamena dove c'era scritta la mia poesia con caratteri eleganti. Mi diedero anche una targa e un libro: la targa era per la Direttrice e il libro per la classe. Io non riuscivo a crederci! Decisi di dire qualche parola piccola ma con un bel significato: l'importante non è il telefono; sono felice non solo che ho vinto io, ma tutta la
classe! Anche se non riuscivo a dirlo perché tremavo dalla gioia, però alla fine ci riuscii. Dopo un po’ premiarono coloro che avevano vinto il secondo posto, il terzo, il quarto, il quinto. Uscimmo fuori alla stanza, in quel meraviglioso parco e la maestra suggerì di farmi un'intervista. Così i miei compagni si complimentarono con me e mi fecero tante domande. Facemmo anche delle foto tenendo in bella mostra il telefonino e il libro, più i nostri sorrisi! Dopo tutta questa emozione, salimmo sul pullman e tornammo a scuola. Mostrammo questo premio alla maestra Rosaria che ne fu felicissima. Quella giornata fu la più emozionante e speciale che io abbia mai vissuto, e ancora oggi che la racconto non ci credo!
M. Frezzetti 5° B Viale Europa
Ebbene sì, prendendo spunto da una nota pubblicità, nella quinta C di Rione Principe è iniziato il “ passami un libro”, che consiste nello scambiarci dei libri da leggere. A me è capitato “ Koll, la città sulle isole” di Cinzia Marotta. Fiore ha nostalgia della sua terra e
Daniel, insieme ai compagni di classe, la coinvolge in un viaggio per mare, verso paesi sconosciuti. Dovranno superare imprevisti e ostacoli vari, ma ce la faranno grazie alla collaborazione di tutti. Il romanzo è facile da leggere, ricco di emozioni e spesso mi ha tenuto con il fiato sospeso. Mi ha insegnato che “l’ unione fa la forza”, che un vero amico si vede nel momento del bisogno.
M. Granieri 5^ C R. P.
Concorso di poesie
Mi presti un libro?
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
"Le quattro candele"
Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva:
"IO SONO LA PACE, ma gli uomini non mi vogliono: penso proprio che non mi resti
altro da fare che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere
completamente. La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono
sapere di me, non ha senso che io resti
accesa". Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.
...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente. "Ma cosa fate! Voi dovete
rimanere accese, io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.
Allora la quarta candela,
impietositasi disse: "Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le
altre.
CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...
...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di
riaccendere con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE.
COMMENTO AL TESTO LETTO E DRAMMATIZZATO “LE QUATTRO CANDELE” La pace, l’amore e la fede sono dei sentimenti molto importanti, che nel testo sono rappresentati da candele le cui fiamme piano piano si spengono, perchè purtroppo nella nostra società non vengono considerati più perché gli uomini sono attratti dalla ricchezza e dal potere , pensano più ad apparire che ad essere. Siamo noi bambini che possiamo risvegliare tali valori, perché siamo innocenti, noi non facciamo la guerra! Siamo noi che possiamo riaccendere la speranza e con essa anche la pace, l’amore e la fede. Questo è il messaggio che il brano vuole trasmettere. (UMBALDO FRANCESCA 4^A R.P.) ,
La pace , la fede e l’amore sono valori in cui gli uomini non credono più perché sono tentati dai beni materiali. Noi bambini possiamo risvegliare i valori che gli uomini hanno dimenticato perché noi vediamo il mondo con occhi diversi, noi vediamo il lato positivo delle cose. Il brano vuole trasmettere un messaggio ben chiaro: dobbiamo cercare la felicità nelle cose “vere” senza perdere la speranza che, se ci crediamo, esse arriveranno. (LO MORIELLO SARA 4^A R.P.) La pace, la fede e l’amore dovrebbero essere sentimenti fondamentali nella vita di ognuno, però gli uomini non ci credono più, non sanno più capire la luce e il calore che emanano. Basta accendere la televisione per ascoltare di guerre, omicidi, attentati, violenze sulle donne. Tutto questo accade perché l’uomo pensa solo a se stesso, al potere e per ottenerlo è capace di calpestare chiunque, a volte anche i parenti stessi. Ma questi sentimenti possono essere risvegliati dai bambini perché sono ingenui e vedono le cose con occhi diversi rispetto agli adulti, senza cattiveria. Il messaggio che vuole trasmettere questo brano è che la speranza non si deve mai spegnere nei nostri cuori e dobbiamo continuare a volere un mondo migliore. Questo brano mi è piaciuto tanto e mi ha fatto riflettere: penso che gli adulti dovrebbero prendere esempio da noi bambini, dovrebbero ricordarsi di come erano da bambini, allora si che il mondo sarebbe migliore! (BARRETTA MARICA 4^B R.P.)
Pace , fede e amore sono
valori quasi dimenticati dall’uomo perché oggi si vive di apparenze e si dà valore solo alle cose materiali. Andiamo sempre di fretta, non abbiamo più amici, solo amici virtuali. Però a tutto si può rimediare, non bisogna mai perdere la speranza. Quando tutto sembra finito, la speranza ci indica una strada e ci aiuta ad andare avanti. Nella vita bisogna avere fede e speranza. (DI MARINO GIUSEPPE 4^B R.P)
LA GAZZETTA DEL 1° CIRCOLO DI QUALIANO
Anno 3 N. 3 – Dicembre 2016
“Visita al museo di San Martino”
Venerdì 25 Novembre 2016 dalle 9,30 fino alle 10,30 nella mia scuola sono venuti gli artificieri per le classi quinte , sia di Rione Principe che di Viale Europa. Li abbiamo accolti nell’ atrio delle nostre aule, tutti insieme con le maestre e la dirigente. Gli ufficiali ci hanno parlato del loro lavoro e ci hanno mostrato
Incontro con gli artificieri avuta molta difficolta nel fare
anche le cose più semplici come
afferrare.
Questa esperienza mi farà
molto riflettere sul fatto che
spesso per comportamenti
sbagliati ci si rovina per tutta la
vita.
F.Coscino V^ C R. P.
Siamo nel periodo natalizio e, come ogni anno, nella nostra scuola c’è fermento: preparazione di addobbi, di canti e rappresentazioni, produzione di manufatti e cartoncini augurali per le famiglie. In più, quest’anno la scuola ha organizzato una visita alla Certosa di San Martino a Napoli dove c’è un museo di antichi presepi. Le maestre hanno voluto farci conoscere ed apprezzare anche l’arte presepiale. Il 13 Dicembre ci siamo andati col pullman, c’era traffico così ho potuto vedere meglio le vetrine dei negozi addobbate, le luci, la gente che faceva acquisti. L’aria era frizzante! Arrivati fin su la collina del Vomero, anche se faceva un po’ freddo, abbiamo ammirato lo splendido paesaggio: da lassù si vede tutta Napoli!
splendido paesaggio: da lassù si vede tutta Napoli! Le guida poi ci hanno divisi in gruppi e ognuno ha iniziato il suo percorso. Inizialmente siamo entrati in una chiesa sconsacrata, il monastero dei certosini, con pavimenti e pareti tutti decorati con splendidi marmi, il soffitto è ricoperto di dipinti. La particolarità e la bellezza di quel posto è che non c’è un solo centimetro che non sia decorato! Poi siamo andati in un’altra ala del museo dove abbiamo visto vetrine con personaggi del presepe e una parte di un presepe a grandezza naturale. La guida ci ha spiegato che un tempo i pastori e gli altri personaggi erano molto grandi e col passare del tempo sono stati realizzati più piccoli fino ad essere come quelli di oggi. Un tempo i presepi venivano allestiti solo nelle chiese, poi anche nei palazzi dei ricchi,
perché erano costosi, oggi tutti possiamoo avere il presepe in casa. Abbiamo anche visto il presepe più piccolo del mondo realizzato in un guscio d’uovo in cui tutti gli elementi sono piccolissimi, ma proprio per questo è una vera opera d’arte! Realizzato in una grotta con circa ottocento pezzi, abbiamo ammirato il presepe Cuciniello. La guida ci ha detto come lo dovevamo osservare : i pastori rappresentano la povertà, il cibo la ricchezza, la sacra famiglia il bene e l’oste cattivo il male. Sono questi gli elementi che nel presepe non possono mancare, oltre a Benino (il pastorello dormiente che sogna la nascita di Gesù), il ponte (che rappresenta il passaggio dal male al bene), il mulino ( che indica il tempo che scorre), il castello di Erode (per ricordare la strage degli inno-
l
centi), i Re Magi ( i doni), il pozzo e la donna (probabilmente è la Madonna che ebbe l’annuncio dall’Angelo proprio mentre prendeva l’acqua dal pozzo). Per me questa visita guidata è stata molto interessante perché ho imparato cose che non sapevo sul presepe. Ho scoperto che il presepe va fatto in un certo modo e che in esso si fondono povertà e ricchezza, bene e male. Ora so come si realizza un presepe perché conosco il significato dei vari elementi! Indubbiamente ciò che mi ha colpito di più è stato lo spettacolare presepe di Michele Cuciniello che lo ha donato al Museo proprio per farlo ammirare a tutti. Spero di ritornarci con i miei genitori, così farò io la loro guida!
L. Minopoli 4^ B R.P.
un video che trasmetteva il
pericolo dei botti, come quando
un ragazzo, involontariamente,
ha fatto andare una scintilla
sulla scatola delle “ cipolle”
provocandosi varie ferite.
Inoltre ci hanno raccontato di
non far uso di botti,
specialmente chi ha un’ età al di
sotto dei 14 anni, ci hanno
mostrato i botti legali e gli
illegali, quelli con edichette e
senza.
È stato molto interessante,
specialmente quando due
bambini, facendo finta di
essersi feriti alle mani, hanno