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La dislessia e le dislessie. Un unico fattore e molteplici manifestazioni

Giacomo Stella

Università di Modena e Reggio Emilia Troina 13-14 settembre 2013

Una volta, in un villaggio, giunse una chiromante che pretendeva di saper leggere sulla mano delle persone il loro avvenire. Naturalmente, per fare questo, chiedeva in compenso una bella sommetta. Anche un contadino andò a farle visita. Le mostrò la mano ed ascoltò pazientemente tutto quanto l’indovina gli andava dicendo sul suo avvenire.

La lettura

• Decodifica visiva

• Memoria visiva

• Attenzione visiva

• Lessico fonologico

• Lessico ortografico

• Fonologia

• Memoria verbale

• …

• Integrazione

• fluenza

Analisi

visiva

Lessico

ortografico

di input

Sistema lessicale

Rappresentaz.

fonologiche

Buffer fonologico

di uscita

Sistema di conversione

grafema-fonema

Modello standard di lettura

Sottotipi di dislessia

Sottotipi di dislessia

Fonologia e dislessia

Percezione visiva e dislessia

Dislessia e attenzione visiva

I media

controevidenze

Modelli esplicativi

• Teoria fonologica

• Teoria visiva

• Teoria del deficit cerebellare

• Teoria del deficit di risoluzione temporale

• Teoria integrativa

Teoria cerebellare

Teoria integrativa

Le teorie servono?

• Per capire la natura di un fenomeno

• Per orientare l’intervento di recupero funzionale

• Per migliorare la risposta

• Genera false aspettative

• Producono semplificazioni

• Producono confusione

Gli insegnanti e la dislessia (i DSA)

• C’è una teoria unica? Un fattore comune?

• Perché anche la rieducazione specialistica NON produce effetti risolutivi?

• Come adattare una didattica ai sottotipi?

• Come spiegare l’incostanza dei risultati?

Apprendimento e neuroscienze

• Più forme di apprendimento

• Apprendimento richiede esperienza e ripetizione

• Esaltano le differenze (Il concetto di neurovarietà)

• Il concetto della riorganizzazione e del riciclo neuronale

APPRENDIMENTO

ad esempio

apprendimenti

scolastici

ESPLICITO

(o Dichiarativo)

IMPLICITO

(o Procedurale)

ad esempio

la locomozione

e il linguaggio

Neuroscienze e apprendimento

• Il modello Dichiarativo/Procedurale (DP model) postula che l’acquisizione del linguaggio e dell’apprendimento dipenda da 2 sistemi di MLT attivi nel nostro cervello

• Il substrato anatomico, fisiologico, computazionale, molecolare e genetico di questi sistemi sono ampiamente studiati e conosciuti nell’uomo e negli animali

Le vie per il D/P model

DP model per l’acquisizione del linguaggio

Procedural memory system

• Computazioni delle regole e delle costanti (spegnuto)

• Sequenze fonologiche

• Regole morfologiche

• Accordi morfosintattici

• pronuncia

Declarative memory system

• Mappaggio idiosincratico tra oggetti o atti e parole

• Conoscenza sui fatti (semantica)

• Conoscenza degli eventi (episodica)

• Lessico e conoscenza grammaticale

Immagini mentali

procedurale

• Orientamento

• Discriminazione

• Rotazione

• Relazioni topologiche spaziali

dichiarativo

• Immagini statiche

• Caratteristiche di forma

• colore

Il sistema di memoria procedurale

• Serve per imparare tutto ciò che è nuovo

• In particolare sequenze sia motorie che cognitive

• Sistema di scoperta delle regole

• Fissa sequenze in maniera duratura

• Porta alla loro automatizzazione

• Esercita il controllo sulle sequenze apprese anche quando sono realizzate in modo automatico

Nel SMP l’apprendimento è implicito

• Incremento dell’efficienza della risposta in seguito all’esperienza.

• La modificazione (incremento) si realizza per il semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile.

• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle esperienze e alla loro vicinanza.

• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.

• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una significativa riduzione dell’abilità

Apprendimento e ripetizione

L’apprendimento è un processo esperienza -dipendente

Più esperienza = più apprendimento

ripetizione

successo

DSA e apprendimento implicito

• Incremento dell’efficienza della risposta in seguito all’esperienza.

• La modificazione (incremento) si realizza per il semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile.

• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle esperienze e alla loro vicinanza.

• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.

• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una significativa riduzione dell’abilità

Il gene DCDC2 e la migrazione neuronale

Proc Natl Acad Sci U S A. 2005 Nov

Negli embrioni di ratti

il gene DCDC2

influenza la

migrazione neuronale

verso la corteccia (b)‏

Anomalie strutturali microscopiche

Galaburda and Livingstone, 1993

Nucleo genicolato laterale:

Nei dislessici le cellule dello strato magnocellulare sono di forma variabile e di più piccole dimensioni

Le reti neurali

Le reti neurali e i fonemi

luogo modo sonorità

B P

Percezione dei fonemi

luogo modo sonorità

[ b ]

B P

Percezione dei fonemi

luogo modo sonorità

[ p ]

B P

Percezione dei fonemi

luogo modo sonorità

[ p ]

P/ B?

Visione foveale e lettura

mano

candela

Visione parafoveale nella lettura

Visione parafoveale

La neurovarietà

• Tutti i cervelli sono diversi (natl. Acad.of sciences USA, 2005)

Siamo tutti diversi

Istituto Superiore di Sanità, 2010

Differenze maschio vs femmina

Riciclaggio neuronale

• Utilizzare circuiti neurali per altri scopi

Riciclaggio neuronale

Conoscere La dislessia

• È la manifestazione di una differenza, che oggi viene definita neurodiversità, NEUROVARIETA’ (non malattia, non lesione, non patologia) ma sviluppo neurologico atipico, espressione della varianza della popolazione.

• Lo sviluppo atipico interessa principalmente processi di apprendimento implicito, non facilmente identificabili isolatamente

• Le componenti implicite (procedurali) partecipano alla costruzione dei macroapprendimenti (espliciti) e possono influenzarli in misura significativa

• Piccoli deficit funzionali possono dunque provocare difficoltà macroscopiche

Siamo tutti diversi

• La scuola UMILIA le differenze

– tabelline

• La didattica richiede adesione ad un modello unico

– Si scrive in corsivo

• Si confonde la prestazione con la competenza

• La convenzionalità con la standardizzazione

Apprendimento e scuola amica

• La chiave di volta è il successo

• Ogni azione deve avere un margine di successo

• Ogni proposta didattica deve tener conto della necessità di avere successo

• Se la scuola VIOLA questo principio, tradisce la sua funzione didattica

Apprendimento e scuola amica

• Gli strumenti compensativi consentono di raggiungere il successo nelle azioni

• Inducono a ripetere

• Generano esperienza

• Producono competenza

Apprendimento e ripetizione

L’apprendimento è un processo esperienza -dipendente

Più esperienza = più apprendimento

ripetizione

successo

conclusioni

If they can’t learn the way you teach Can you teach the way they learn?

Harry Chasty, 1984

Si iu un’ saccio imparari comu Vossia vuliti Putiti insignarimillu comu IU possu imparari???

Se non riesco ad imparare nel modo in cui insegni, potresti insegnare nel modo in cui io imparo? (italiano standard)