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Joseph Jacquard è considerato il fondatore dell’automazione dei
processi industriali. Jacquard ha costruito la prima macchina, il telaio meccanico, il cui funzionamento dipendeva da un
programma codificato su una scheda perforata: per modificare il
lavoro prodotto dalla macchina, bastava cambiare la scheda. Nel 1801 costruì il primo esemplare di telaio meccanico il cui disegno
era governato da una scheda perforata; ad ogni passaggio della
spoletta i fili dell’ordito erano controllati dai fori presenti sulla scheda: fori diversi comportavano orditi diversi. Come il
funzionamento del codice binario, la presenza o meno di fori
permetteva ad alcuni contrappesi di muoversi modificando la posizione dei fili. Il funzionamento era a marce e pedali. Adatto
ad un uso continuativo, prolungato, professionale, il telaio
meccanico venne poi migliorato fino a diventare un prodotto industriale. Nonostante le molte resistenze alla diffusione di
questa macchina (ci furono molti tentativi di distruzione da parte
dei tessitori che avevano intuito la fine del loro lavoro manuale), già nel 1812 si contavano in Francia più di 10.000 telai meccanici
installati; in Gran Bretagna ben presto si raggiunse la cifra di
100.000 telai installati. L’idea della scheda perforata è anche all’origine dell’era informatica.
Nome Telaio Jacquard
Luogo di
produzione
Francia
Progettista Joseph Jacquard
Anno di lancio 1801
Periodo di
produzione Secolo XIX
Tipo Telaio meccanico
Nome Codice Baudot
Inventore Emile Baudot
Tipo Codifica di caratteri
Anno 1874
Il codice Baudot fu inventato nel 1874 dal francese Emile Baudot e venne usato ampiamente nei decenni successivi per le comunicazioni telegrafiche e soprattutto per le telescriventi. Veniva codificato utilizzando una tastiera a cinque tasti dove ogni tasto corrispondeva ad un bit. Un sistema meccanico scandiva la tastiera, dopodiché liberava i tasti per permettere l'inserimento del carattere successivo. E’ un codice di 32 caratteri che in qualche modo precorre gli attuali codici informatici come il codice ASCII. Ogni carattere è codificato con 5 bit (o cifre binarie 0, 1) per un totale di 25 = 32 caratteri possibili; questo numero viene ad essere quasi raddoppiato con un trucco simile a quello usato dalle tastiere: ogni combinazione di bit può infatti avere due significati, il primo come lettera dell'alfabeto, il secondo come cifra o carattere speciale. Per passare da una serie all'altra vengono usati due caratteri Speciali: il 27 per passare da lettera a cifra, il 31 per passare da cifra a lettera.
Nome Universal Stock Ticker
Azienda produttrice Western Union Telegraph
Company
Luogo di produzione USA
Progettista Thomas edison
Anno di lancio 1875
Unità vendute Tra il 1871 e il 1874: 5000 ca.
Tipo Stampante
I servizi Ticker tape hanno profondamente influenzato la cultura
americana di fine ‘800/ inizio ‘900 e la Universal Stock Ticker si può considerare il simbolo di Wall Street. Creata da Thomas Edison nel 1872 e mandata in
produzione nel 1875 è la prima stampante elettronica di massa degli anni ‘70 del
1800. Nasce come miglioramento della Stock Ticker di Calahan, infatti utilizzava un solo cavo invece che tre cavi e consumava meno batteria grazie a dei
miglioramenti sulla stampa. Le Universal Stock Ticker tramite una linea telegrafica
erano collegate a un trasmettitore centrale dove un operatore digitava le informazioni di borsa su una tastiera. In seguito la Ticker stampava il nome
abbreviato della società e il prezzo dell’azione sulla striscia di carta. Composta di
legno, rame e acciaio veniva posta su un piedistallo sotto a una cupola di vetro per apprezzarne anche
la bellezza artistica. Il suono che la contraddistingueva
durante la stampa ha contribuito a nominarla “ticker”. Le Ticker Tape Parade originano proprio
dalle strisce di carta stampata che venivano gettate
fuori dalle finestre durante le parate.
Nel 1901 Donald Murray inventa un sistema che permette di utilizzare una tastiera
alfanumerica come quella delle macchine per scrivere. Il testo immesso viene stampato su un nastro perforato per poi essere inviato da una macchina separata. I 5 fori che
descrivevano il carattere erano perforati in sequenza su un'unica traccia. Murray inoltre
rivede il codice Baudot per adattarlo alla sua telescrivente, diventerà il codice ITA2. La telescrivente era in grado quindi di ricevere un segnale, interpretarlo e stampare i caratteri
su carta. Viene introdotto anche il sistema start e stop per indicare l’inizio e la fine della
trasmissione in modo da rendere sincronizzati lo strumento ricevente e trasmittente. Questo sistema verrà poi ripreso dalle Teletype della Teletype Corporation.
Nome Telescrivente Murray
Progettista Donald murray
Anno 1901
Tipo Telescrivente
Il Tape Reader 5 è un dispositivo della Ferranti Ltd. Si tratta di una scatola di metallo grigio con al’interno un foto-lettore di nastro perforato. Le dimensioni sono di: L 290mm x W 230mm x H 260mm. Possedeva una velocità massima di 300 caratteri al secondo. Veniva utilizzato come periferica, dispositivo in input per leggere e caricare dati, attaccato a calcolatori come Ferranti Orion (1961), Ferranti Sirius (1961), Ferranti Atlas (1962), C.E.P (1961). Nel sistema Atlas era parte integrante delle varie console, tra cui quella principale e quella dell’ingegnere.
Ferranti Sirius
Nome TR5
Azienda
produttrice
Ferranti Ltd.
Periodo di
produzione
Anni ‘60
Tipo Foto-lettore di nastro
Tipo reperto: Macchina Nome reperto: Ferranti Tape Reader Type T.R.5 Numero di serie: 170 Luogo di produzione: Inghilterra Produttore: Ferranti Corporation Descrizione breve: Lettore di nastri di carta perforati Descrizione lunga: Lettore foto-elettrico di nastri di carta. Il lettore è di colore grigio, ha attaccato sopra lo stemma dell’azienda Ferranti. Su un lato è danneggiato. E’ una periferica della CEP. Datazione: anni ’60 (probabile) Collocazione: Museo degli Strumenti di Calcolo (Pisa) Inventariato: presso il Centro Studi Calcolatrici Elettroniche n.796
Il modello BRPEB2 faceva da base come perforatore di nastri ad alta velocità alla telescrivente Teletype BRPE2. La telescrivente gestiva 60 caratteri al secondo. Nel 1969 costava 140$.
Nome BRPEB2
Azienda
produttrice
Teletype Corp.
Periodo di
produzione
Anni ‘60
Tipo Base di perforatore di
nastro
Tipo reperto: Macchina Nome reperto: BRPEB2 Numero di serie: 2865 Luogo di produzione: Chicago, U.S.A. Produttore: Teletype Descrizione breve: Perforatore di nastro Descrizione lunga: Perforatore di nastro ad alta velocità, non ha il coperchio, è marcato come PV2 (perforatore veloce n.2), è una periferica della CEP. Datazione: anni ’60 (probabile) Collocazione: Museo degli Strumenti di Calcolo (Pisa) Inventariato: presso il CNR n.58991
Il modello T2Ta10 cioè Trasmettitore Automatico, è un dispositivo utilizzato per la lettura di nastri perforati. Legge i nastri in base alla presenza o assenza di fori. Poteva esser utilizzato sia da solo come trasmettitore sia attaccato ad una telescrivente in modo da registrare il messaggio. E’ composto da un trasmettitore azionato da un motore elettrico. E’ stato utilizzato anche come periferica della Macchina Ridotta del ’57 a Pisa.
Nome T2Ta10
Azienda
produttrice
Olivetti
Periodo di
produzione
‘49 -‘60
Tipo Trasmettirore -
Lettore di nastro
perforato
Tipo reperto: Macchina Nome reperto: T2Ta10 Numero di serie: 53132 Luogo di produzione: Italia (probabile) Produttore: Olivetti Descrizione breve: Lettore di nastri di carta perforati Descrizione lunga: Lettore di nastri di carta perforati, di colore grigio. E’ una periferica della Macchina Ridotta. Datazione: dal ‘49 agli anni ’60 (probabile) Collocazione: Museo degli Strumenti di Calcolo (Pisa) Inventariato: presso il CNR n. 72847
Nome Fotolettore L.F.U./A
1° mod. A
Azienda
produttrice
Olivetti
Periodo di
produzione
Anni ‘60
Tipo Fotolettore di nastri
perforati
Il Fotolettore L.F.U./A 1° modello A è un dispositivo Olivetti utilizzato per la lettura di nastri di carta perforati. E’ stato utilizzato come periferica dell’Olivetti Elea 6001 (1961).
Tipo reperto:Macchina Nome reperto: Fotolettore L.F.U./A 1° modello A Numero di serie: U67002 Luogo di produzione: Caluso, Italia Produttore: Olivetti Descrizione breve: Fotolettore di nastri di carta perforati Descrizione lunga: Fotolettore di nastri di carta perforati. La macchina è di due colori, nero e verde acqua, ed ha il lettore esposto fuori, non coperto. E’ periferica dell’Elea 6001. Datazione: anni’60 (probabile) Collocazione: Museo degli Strumenti di Calcolo (Pisa) Matricola: 2352
Kit per la riparazione e la modifica dei nastri di carta. Il kit contiene un piccolo strumento all’interno del quale viene posto il nastro. Questo strumento è dotato di una taglierina per tagliare il nastro e un perforatore inseribile manualmente negli 8 buchi orizzontali (per 5 file), un buco per volta, per effettuare la modifica del nastro. Il kit contiene anche tre nastri e una pinzetta.
Nome Tape splicing and
correcting kit
Azienda
produttrice
--
Periodo di
produzione
Anni ’70 (probabile)
Tipo Kit per la modifica di
nastri perforati
Luogo di
produzione
Svizzera
Tipo reperto: Kit Nome reperto: Tape splicing and correcting kit Numero di serie: -- Luogo di produzione: Svizzera Produttore: -- Descrizione breve: Kit di riparazione per i nastri di carta Descrizione lunga: Kit per la riparazione e la modifica dei nastri di carta. Il kit contiene un piccolo strumento all’interno del quale viene posto il nastro. Questo strumento è dotato di una taglierina per tagliare il nastro e un perforatore inseribile manualmente negli 8 buchi orizzontali (per 5 file), un buco per volta, per effettuare la modifica del nastro. Il kit contiene anche tre nastri e una pinzetta. Datazione: anni ’70 (probabile) Collocazione: Museo degli Strumenti di Calcolo (Pisa) Inventariato: presso CNR 319741
L’Auditronic 770 nel 1969 segna una svolta nella storia delle macchine
contabili Olivetti. Si tratta della prima contabile elettronica dell’Olivetti. I precedenti modelli Audit e Mercator erano sostanzialmente basati sulla
tecnologia meccanica; l’Auditronic è presentata come “sistema per il
trattamento delle informazioni nella gestione aziendale”, e l’elettronica modifica radicalmente le funzionalità e le prestazioni della macchina. La
A770 è dotata di dispositivi da calcolatore e offre un posto di lavoro a
scrivania. Dispone, oltre alla memoria centrale di 1 Kb, di memorie ausiliarie rimovibili e di cassette di nastro magnetico di 36 Kb, che
contengono vari programmi applicativi in dotazione (es. fatturazione,
giornale, fogli paga, magazzino, gestione IVA)e che possono venire caricati ed eseguiti dall’utente con grande flessibilità. L’unità di stampa
integrata può gestire 4 tipi di documenti diversi
contemporaneamente. La A770 può essere dotata di unità di registrazione e lettura a “schedoni” magnetici, di perforatore
e lettore di nastro di carta e di unità di Governo Linea telefonica
(GOL), che permettono di usare la macchina anche come terminale per sistemi real time. Nel ‘70 viene utilizzata anche dalla NASA.
Nome Auditronic 770
Azienda
produttrice
Olivetti
Anno di lancio 1969
Tipo Macchina contabile
L’ASR Automatic Send and Receive (trasmittente e ricevente automatica)
nasce nel ’67 . Era una telescrivente elettro-meccanica progettata per l’uso in ufficio permetteva la battitura, la stampa e la memorizzazione di dati su
nastro di carta a 8 fori, un modello che ben presto trovò largo impiego
anche come terminale per computer, sempre però tramite protocollo Teletype la cui velocità era di appena 110 bps. Inviava e riceveva messaggi
come una telescrivente ma operava come una macchina per scrivere che
poteva stampare su carta e inviare al computer un codice che indicava quale tasto era stato premuto oppure perforare quel codice su nastro di carta.
L’ASR-33 infatti era dotata anche di un lettore e perforatore di nastri a
modulo continuo per il caricamento e il salvataggio di dati e programmi, lenta però per l'epoca. E’ conosciuta per essere una
tra le prime ad aver utilizzato la codifica standard
ASCII per i caratteri, il prezzo basso sui $700, e la compatibilità con i primi computer.
Veniva utilizzata con il computer PDP-8 (DEC).
Per la prima volta compaiono i caratteri control e escape. Ne sono stati venduti oltre 600 000 modelli.
Nome ASR33
Azienda produttrice Teletype Corporation
Anno di lancio 1967
Periodo di
produzione 1967-1981
Unità vendute Oltre 600 000
Tipo Telescrivente
In origine nel 1851 la Western Union era la New York and Mississippi Valley
Printing Telegraph Company di Hiram Sibley, fino al 1856 quando cambia
nome. La Western Union nel 1861 installò la prima linea linea
transcontinentale del nord America. Nel 1868 introdusse diversi standard per
la coordinazione di varie linee e sistemi. All’inizio degli ani ‘70 dell’800 la
compagnia acquisì i diritti della nuova tecnologia “duplex telegraphy” che
permetteva di inviare due messaggi contemporaneamente sulla stessa linea.
Nel 1871 introdusse il primo trasferimento di denaro. Nel 1873 la compagnia
entrò nel mercato internazionale comprando la International Ocean Telegraph
Company. Nel 1877 entra in competizione con la Bell system e acquisisce
diversi brevetti tra cui quello di Edison. A fine’800 la compagnia fornisce
servizi all’Europa, Africa del Nord, Nord e Sud America, Asia e Australia.
Nel 1914 introduce la prima carta di credito. Nel 1943 la Western Union si
fonde con la Postal Telegraph Company. Nel 1970 compra
la TWT e nel 1982 la Western Union International viene
comprata dalla MCI International. La Western Union
Telegraph Company chiude nel 1989 a seguito dei rapidi
cambiamenti a causa dell’avvento di Internet e dei
cambiamenti dell’industria telefonica. Attualmente
la Western Union si occupa di servizi finanziari e
comunicazione.
Nome Western Union Telegraph
Company
Sede Englewood, Colorado, USA
Anno di fondazione 1851
Fondatore Hiram Sibley
Anno di chiusura 1989
Sebastian Ziani de Ferranti (1864 - 1930) fonda la sua
prima società nel 1882, e nel 1901 a Hollinwood fonda la
Ferranti Limited. Durante il XX secolo diventa
un’importante società rinomata per le sue innovazioni
tecnologiche. Vengono prodotti trasformatori, cavi ,
elettrodomestici, contatori, componenti radio. La società
si è occupata anche di contratti particolari ad esempio con
il governo della difesa durante la prima Guerra Mondiale
e più tardi di sistemi guida di radar e missili. Dal 1950 si è
trovata in prima linea all’interno dei settori di tecnologia
informatica, microelettrica e di aviazione. Infatti ha
collaborato con la Manchester University alla creazione
del calcolatore elettronico Mark I completato nel 1951.
Apre fabbriche non solo in Inghilterra ma anche all’estero.
La famiglia Ferranti mantiene il controllo della società
fino alle metà degli anni ’70. Nel 1987 si fonde con la
International Signal & Control Group da cui nascono
difficoltà finanziarie che portano la Ferranti International
Signal plc a chiudere nel 1993.
Nome Ferranti Limited
Sede Hollinwood, Inghilterra
Anno di fondazione 1901
Fondatore Sebastian Ziani de Ferranti
Anno di chiusura 1993
La Teletype Corporation nasce nel 1928 quando la
Morkrum-Kleinschmidt Company cambia nome in
riferimento alla macchina prodotta dall’azienda, cioè la
Teletype, la telescrivente. Nel ‘28 ne erano già state vendute
25000. Due anni dopo la società viene acquistata
dalla American Telephone and Telegraph Company. Durante
la seconda Guerra Mondiale il 90% della produzione è stata
dedicata ad utilizzi bellici. Churchill e Roosevelt ad esempio
utilizzavano le telescriventi con codice criptato per
comunicare. Dopo la guerra la rete delle telescriventi si
espanse molto in tutta Europa per diversi servizi tra cui
quello giornalistico. Nel 1960 l’azienda si sposta a Skokie,
alla periferia di Chicago dove i suoi 6000 operai potevano
lavorare in un fabbrica moderna. All’inizio degli anni ’80
vennero introdotti nuovi modelli con display elettronico e
diversi tipi di stampanti. A causa del cambiamento
tecnologico, l’invenzione del fax, e l’utilizzo del tubo
catodico, l’uso delle telescriventi comincia a diminuire.
Le ultime produzioni risalgono al 1990. L’edificio a
Skokie adesso è un centro commerciale.
Nome Teletype Corporation
Sede Skokie, Illinois, USA
Anno di fondazione 1928
Anno di chiusura 1990
Nel 1908 a Ivrea l’ing. Camillo Olivetti fonda la Olivetti con lo scopo di
progettare e produrre macchine per scrivere. L’azienda conta 20 operai. Nel 1911 viene prodotta la prima macchina per scrivere italiana, la M1, nel ‘32 la
prima macchina per scrivere portatile, la MP1. Nel ‘37 viene inaugurata la
produzione delle telescriventi con la T1. A fine II Guerra Mondiale alla guida dell’azienda subentra Adriano Olivetti. Nel ‘50 completa lo stabilimento a
Ivrea progettato da Figini e Pollini e viene presentata anche la macchina per
scrivere portatile “Lettera 22” alla quale, insieme ad altre macchine, viene assegnato un posto permanente all’interno del Museo d’Arte Moderna a
New York, dove Olivetti apre un negozio sulla Fifth Avenue. Nel frattempo
vengono aperte sedi e fabbriche anche all’estero. Nel ‘59 presenta il suo primo calcolatore: l’Elea 9003 e nel ‘63 l’Elea 4001. A causa di problemi
finanziari la Olivetti cede la Divisione Elettronica alla General Electric. Nel
‘65 a New York viene presentata la Programma 101, considerata un’anticipatrice del PC. In seguito si occupa della produzione di terminali
e periferiche per i sistemi che elaborano dati arrivando a un totale di
73.283 dipendenti. Negli anni ‘70 l’azienda si concentra sui prodotti elettronici e nell’82 esce il primo PC Olivetti: M20. Negli anni ’90
l’azienda va in crisi finanziaria e si sposta su telecomunicazioni
e stampanti. Nel 2003 Olivetti S.p.A. ha incorporato Telecom Italia S.p.A ,nel 2009 rientra nel mercato PC e software.
Nome Olivetti
Sede Ivrea, Italia
Anno di
fondazione
1908
Fondatore Camillo Olivetti
Micro Instrumentation and Telemetry Systems, Inc.)
La MITS, fondata nel Dicembre 1969 da Edward Roberts, Forrest Mims III,
Stan Cagle e Bob Zahler a Albuquerque, Nuovo Messico (USA) inizialmente
si occupa di strumenti e trasmettitori per modellini di razzi. Si trattava di
oggetti per hobbisti prodotti sotto forma di kit.
In seguito si dedica alla produzione di desktop computer in kit
e nel 1975 lancia sul mercato l’Altair 8800 per il quale Bill Gates e Paul
Allen scrissero l’interprete Basic. L’Altair viene venduto sia come kit
che assemblato e riscuote un grande successo sul mercato.
Nel 1977 Roberts vende la MITS alla
Pertec Computer Corp. di Los Angeles e
si trasferisce in Georgia per andare a studiare medicina. Nome MITS
Sede Albuquerque, Nuovo
Messico,USA
Anno di fondazione 1969
Fondatore Edward Roberts, Forrest
Mims III, Stan Cagle, Bob
Zahler
Anno di chiusura 1977
Per la scheda approfondita dell’Altair 8800 si rimanda al percorso:
“Il basic nei personal e home computer dal 1975 al 1984” di Romano Ceccatelli
▪ http://www.tessituraamano.it/telai/10-cod-172-telaio-jacquard.html
▪http://www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_collezioni/scheda_o
ggetto.asp?idk_in=ST170-00066&arg=Informatica
▪http://www.stocktickercompany.com/stc/universal/brochure.pdf
▪http://americanhistory.si.edu/collections/search/object/nmah_739453
▪http://ethw.org/Stock_Ticker
▪http://corporate.westernunion.com/index.html
▪“Fiber Optics Illustrated Dictionary”, J.K. Petersen
▪http://work-home-job-make-money.online/collections/explore-the-
collections/ferranti-online/company-history.html
▪“A Brief History of Computing”, Gerard O’Regan
▪“Computing: A Concise History”, Paul E. Ceruzzi
▪“Encyclopedia of Journalism”, a cura di Christopher H. Sterling
▪http://www.storiaolivetti.it/default.asp
▪ “Le fabbriche ed il mondo: l'Olivetti industriale nella competizione
globale”, Giovanni De Witt
▪http://www.sistel-sorting.it/Museum.html
▪https://museum.syssrc.com/artifact/printers/610/
▪“Storia dell'informatica. Dai primi computer digitali all'era di internet” Paul
E. Ceruzzi
▪http://www.wsj.com/articles/SB10001424052702304871704575159680960424558
▪“Computer Structure and Logic”, David L. Prowse,Mark Edward Soper,Scott Mueller
▪http://www.oldcalculatormuseum.com/mits7440.html
▪http://www.iw9hmq.com/baudot_history.html
▪http://www.rtty.com/England/fiveunits.htm
▪http://www.paginaq.it/2014/03/30/quadratura-bit/
▪http://www.computerhistory.it/index.php?option=com_content&view=article&id=276:il-
nastro-perforato&catid=102&Itemid=156
▪http://www.computergraffiti.it/datialtair8800.htm
▪“L'equazione da un milione di dollari”, Marcus Du Sautoy ▪http://www.datormuseum.se/peripherals/ferranti-tr5 ▪http://www.chilton-computing.org.uk/acl/technology/atlas/p002.htm
▪http://www.retrocomputing.net/parts/olivetti/typewriters/t2/docs/1964-N0758-T2TA10-
Funzionamento.pdf