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ANACI DAY - 28 Gennaio 2011
IL CONDOMINIO PROTAGONISTA DELLA SFIDA DELLE ENERGIE INTELLIGENTI
Il patrimonio edilizio in Italia
In Italia gli edifici esistenti ammontano a quasi 13 milioni, di questi:
• oltre 11 sono ad uso abitativo, • circa 1,9 milioni sono non abitativi (0,8 milioni destinati ad usi produttivi, 0,22
milioni al terziario e 0,9 milioni ad usi vari).
Gli oltre 11 milioni di edifici abitativi contano più di 27 milioni di unità abitative occupate da quasi 21 milioni di famiglie.
Il patrimonio edilizio in Italia
Gli edifici del nostro paese sono stati costruiti prevalentemente con criteri di bassa efficienza energetica. La prima normativa che introduce, infatti, alcuni criteri di efficienza energetica risale al 1976.
In Italia le abitazioni consumano mediamente oltre i 150 kWh/m2 anno, una casa efficiente ne consuma meno di 50 kWh/m2 anno.
Circa il 75% delle abitazioni risalgono ad un’ epoca in cui non vi era alcun tipo di norma prescrittiva in ambito di rendimento energetico.
Quanta energia consuma il settore civile?
In Italia il settore civile (residenziale + terziario) è responsabile annualmente di più del
30%
dei consumi energetici totali
(oltre il 21% il solo residenziale).
“Per cosa” consuma il settore civile?
10%
70%
15%
5%
usi cucina usi elettrici obbligatiriscaldamento ambienti riscaldamento acqua sanitaria
fonte ENEA
I consumi energetici del settore civile
Le conseguenze per il nostro ambiente
Le emissioni in Provincia di Genova
Le emissioni totali calcolate per il territorio provinciale nel 2005 ammontano a
5.863.147 t di CO2
Tale valore corrisponde ad una emissione pro capite di
6,6 t/anno di CO2
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
Le emissioni in Provincia di Genova
Ogni anno in Provincia di Genova sono quindi prodotte circa 6.000.000* di tonnellate di spazzatura “invisibile”: la CO2 (anidride carbonica).
Si tratta di oltre 10 volte la produzione di spazzatura (RSU).
* riferite agli usi finali
Le emissioni in Provincia di Genova (t/anno CO2 - per categoria - anno 2005 )
28%
45%
1%
26%
servizi (trasporti e ill. pubblica) agricoltura e pesca civileindustria
1.544.702 t
43.854 t
2.616.761 t
1.657.829 t
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
Le emissioni del settore civile in Provincia di Genova (t/anno CO2 - anno 2005 )
62%
3%
35%
terziario P.A. domestico
915.760 t
83.140 t
1.617.860 t
fonte: Inventario Provinciale delle emissioni di gas serra
Il problema del climate change a livello locale
Gli effetti del climate change sul nostro territorio investono - già oggi - soprattutto i seguenti ambiti:
• biodiversità, • acqua,• incendi,• fenomeni estremi,• dissesto idrogeologico,• ambiente costiero.
Varazze, ottobre 2010
Parco del Beigua - perdita biodiversità
I consumi energetici del settore civile
Le conseguenze per i bilanci delle famiglie
Le conseguenze per i bilanci delle famiglie
La spesa energetica nelle famiglie italiane è in costante ascesa
• nel 2000 >> 1.200 euro/anno• nel 2005 >> 1.400 euro/anno• nel 2008 >> 1.560 euro/anno
Fonte: ISTAT - I consumi delle famiglie 2008
20 %
La percentuale delle famiglie genovesi con difficoltà nel pagamento delle spese condominiali (essenzialmente spese relative a consumi energetici)
fonte: ANACI
Le conseguenze per i bilanci delle famiglie
0
400
800
1200
1600
2000 2005 2008
spesa energetica annua per famiglia
Il costo annuale della bolletta energetica rappresenta una voce di spesa estremamente rilevante per i bilanci familiari ... e in crescita!
Paghiamo ... per inquinare?
Limitando le dispersioni di calore e utilizzando apparecchi e tecnologie ad alta efficienza ogni famiglia potrebbe risparmiare il 40-50% delle spese per riscaldamento.
La messa in efficienza del solo sistema di riscaldamento permetterebbe di ridurre i consumi di almeno il 30%
Inoltre:minori consumi = maggior valore dell’immobile
fonte: Politecnico di Milano / Università degli Studi dell’Insubria per WWF Italia -2007
Il costo dell’inefficienza
Ogni anno nel nostro Paese si spendono circa 18 miliardi di euro solo per il riscaldamento degli edifici ad uso abitativo.
Ben 10 miliardi (il 55% circa) sono dovuti alla scarsa efficienza dei nostri edifici ed impianti.
fonte: Politecnico di Milano / Università degli Studi dell’Insubria per WWF Italia -2007
L’efficienza restituisce VALORE !
Gran parte del potenziale di risparmio energetico nei condomini italiani è attivabile a costo zero anzi, spesso, a costo negativo, ovvero i soldi investiti in interventi di efficienza energetica nelle nostre abitazioni mostrano (anche in assenza di incentivi) un ritorno economico positivo sotto forma di risparmio nelle bollette di luce e gas.
L’efficienza restituisce VALORE !
Euro restituiti ogni 100 euro investiti
(per edifici residenziali costruiti secondo i criteri della legge 10/91 - quindi già di per sé più efficienti dell’edificio medio esistente)
elaborazione su dati Lorenzoni e Cattarinussi (2006) Istituto IEIE Università Bocconi
Eppure ...
• a fronte dell’emergenza energetica che vive il nostro Paese
• pur avendo piena consapevolezza delle cause delle emergenze ambientali dovute ai cambiamenti climatici
• a fronte della convenienza economica per inquilini e proprietari
• pur potendo reperire risorse immense (dal risparmio ottenibile con gli interventi) da immettere nel circuito economico edile-impiantistico
nonostante tutto questo in Italia (e in Liguria) ci si focalizza poco o niente su come migliorare l’efficienza energetica nei condomini, i luoghi dove vive circa la metà della popolazione italiana.[ ]
Le barriere all’efficienza
• Barriere culturali• mancanza di informazione dell’utente finale• razionalità non economica del consumatore• sovrastima degli extracosti
Barriere tecniche e professionali• mancanza di informazione dei tecnici• inerzia professionale dei tecnici• mancanza di motivazione per gli amministratori• mancanza di controlli rispetto alla normativa
Barriere finanziarie• incentivi divisi (proprietari vs inquilini?)• difficoltà di accesso al credito (sia per utente finale che per ESCo)
Le barriere all’efficienza
• Barriere allo sviluppo di strumenti specifici• certificazione energetica• contratto servizio energia• ESCo
Abbattere le barriere all’efficienza per un vero “sviluppo sostenibile”
Quali proposte di intervento
a) supporto alla certificazione energetica degli edifici
• metodologia di certificazione
• incentivi finanziari specifici
• meccanismi di verifica
• edifici pubblici come esempio di e.e.
• verifica della rispondenza tra consumi previsti e consumi reali
• corretta comunicazione ai cittadini
b) introduzione di incentivi fiscali e nuovi strumenti legislativi
• “consolidamento” del 55%
• legge quadro nazionale in materia di edilizia ed energia
• legge regionale sulla riqualificazione del patrimonio edilizio
• introduzione “energy manager” di condominio”
c) sostegno al sistema per la realizzazione di interventi tramite terzi
• creazione albo regionale delle ESCo
• definizione di contratti di servizio standard (c. servizio energia, c. servizio alta prestazione energetica)
• contratti modello per il FTT
• fondi regionali a rotazione per il finanziamento dell’efficienza energetica
• creazione fondo di garanzia per interventi effettuati da ESCo e PMI
d) formare e incentivare i professionisti
progettisti, installatori, manutentori
• formazione• tariffe professionali legate
alla prestazione energetica dell’edificio
amministratori di condominio• formazione• remunerazione certa in caso
di riqualificazione energetica legata al risparmio conseguito
Conclusioni
I consumi energetici del settore civile (abitazioni + uffici) provocano un rilevante impatto sul nostro ambiente e nelle tasche delle famiglie.
Nello spreco di energia (quindi di denaro) che oggi caratterizza il nostro patrimonio edilizio è possibile reperire le risorse per la sua stessa riqualificazione, e quindi per
• un miglioramento dell’economia delle famiglie• un miglioramento delle condizioni ambientali• un rilancio concreto dell’economia.
Contatti
Marco Castagna
marco.castagna@muvita.it
www.muvita.it
tel. 393 999 4916tel. 010 910001fax 010 9100119