Post on 01-Feb-2021
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Speciale 2019
Gli Uomini della Regia Aeronautica
Raccolta di modelli dedicati a Piloti
che hanno fatto la storia della Regia Aeronautica
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Speciale: “Gli Uomini della Regia Aeronautica”
Proposta di gruppo di lavoro modellistico a cura di Michele Raus.
La storia della Regia Aeronautica è stata scritta da Piloti e Uomini di grande valore, che molto
spesso decollavano consapevolmente con velivoli non all'altezza di quelli che si sarebbero trovati ad
affrontare. Altri partivano per missioni dalle quali sapevano che sarebbe stato molto difficile
riuscire a tornare. L'idea dello Speciale "Gli Uomini della Regia Aeronautica" è focalizzare in
primo luogo l'attenzione su chi ha fatto la storia della Regia Aeronautica, grazie alla riproduzione
dei loro velivoli. Non si tratta solo degli Eroi che tutti conosciamo, ma di tutti gli Uomini che hanno
volato rischiando la vita per la Patria a prescindere dal ruolo.
Periodo di svolgimento
Lo Speciale inizia il giorno 6 gennaio 2019 e si conclude il 31 dicembre 2019.
Iscrizione e avvio della produzione del modello
Per l'iscrizione è sufficiente aprire un nuovo WIP nell'apposita stanza predisposta per lo Speciale
nel forum di www.modellismopiu.it e iniziare il modello con una presentazione del pilota o
dell'aviatore, seguita dalla presentazione del velivolo su cui ha volato. Il titolo del WIP deve
riportare il nome dell'aviatore e del velivolo.
Soggetti ammessi
L'intento dello Speciale è la redazione di quanti più WIP di modelli possibili. Possono partecipare a
questo Speciale i figurini rappresentanti Uomini della Regia Aeronautica e tutti i velivoli (o parti di
essi) che hanno volato con le insegne della Regia Aeronautica, dell'Aviazione Nazionale
Repubblicana e delle Cobelligerant Air Force, purché siano riconducibili a una Persona di cui si possa tracciare la storia. Sono inclusi i piloti collaudatori con i relativi prototipi, e anche gli aviatori
inquadrati nella specialità dell'osservazione aerea del Regio Esercito e della Regia Marina. Ogni
velivolo in ogni scala dovrà fare riferimento al pilota che lo conduceva in combattimento sia come
aereo personale, sia occasionale, accompagnato da note storiche e fotografiche del mezzo e del
pilota, che potrà eventualmente essere rappresentato come figurino.
In via del tutto eccezionale, sono ammessi allo Speciale anche modelli iniziati, la cui fusoliera non
sia già stata chiusa, a patto che all'inizio del topic ci sia la presentazione completa del Personaggio
che si vuole ricordare e la spiegazione dei passaggi compiuti sul modello fino a quel momento.
I modelli in stato di avanzamento successivo o già terminati, potranno eventualmente essere
ammessi a fine Speciale, qualora gli stessi soggetti non siano già stati portati a termine durante lo
Speciale e, se sarà possibile, agli autori verrà conferito eventualmente un nastrino di partecipazione
diverso.
Conclusione dello Speciale
Se seguiremo tutti una semplice traccia, alla conclusione dello Speciale avremo la possibilità di
creare una pubblicazione firmata da tutti i partecipanti, che raccoglierà i lavori e diventerà un
omaggio alla memoria degli "Uomini della Regia", disponibile in download su M+.
Solo i Modellisti che avranno ottemperato al regolamento riceveranno lo
speciale nastrino commemorativo e potranno vedere i propri lavori nella
pubblicazione finale.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Partecipanti allo Speciale: “Gli Uomini della Regia Aeronautica”
Uomini della Regia
Aereo
Kit e scala
Autore
Italo Alessandrini Macchi C.202 "Folgore" Hasegawa 1:48 Lamb
Mario Bonzano FIAT G.50 "Freccia" AML 1:72 Riccardo Orlandi
Guido Carestiato Macchi C.205-N1 "Orione" SEM Model Riccardo Orlandi
Guglielmo Cassinelli Macchi MC.72 M.M.177 SBS 1:72 Cesko
Remo Cazzolli Reggiane Re.2001 "Falco II" Sword 1:72 Michele Raus
Tito Falconi Nardi F.N. 305 Azur 1:72 Undicesimo
Adriano Mantelli IMAM Ro.58 Sem Model 1:72 Riccardo Orlandi
Giulio Reiner Reggiane Re.2000 "Catapultabile" Special Hobby 1:72 Righettone
Corrado Ricci FIAT CR.42 "Falco" Italeri 1:72 Riccardo Orlandi
Giuseppe Ruzzin FIAT CR.42 "Falco" Italeri 1:72 Riccardo Orlandi
Aristide Sarti FIAT G.50 bis "Freccia" SBS Model 1:72 Angelo ‘angelo’ Luongo
Giorgio Savoja Macchi MC.200 "Saetta" Italeri 1:48 Lamberto ‘Lamb’ Iobbi
Salvatore Teja Reggiane Re.2001 "Falco II" Classic Airframes 1:48 Mario ‘Dream’ Musso
Angelo Tondi Lockheed P-38G “Lightning” Airfix 1:72 Michele Raus
Raoul Zucconi Ju-87 R2 "Stuka" Airfix 1:72 Angelo ‘angelo’ Luongo
https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139249&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140220&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140194&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140050&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139198&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140307&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139242&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139229&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140281&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140281&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139244&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140236&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=139658&forum=199https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=123842&forum=102https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=140216&forum=199
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Italo Alessandrini e il C.202 “Folgore”
Introduzione e modello a cura di Lamberto ‘Lamb’ Iobbi.
Italo Alessandrini è uno dei tanti piloti che, in una guerra sciagurata e combattuta sempre in
condizioni di inferiorità, ha fatto il suo dovere e ha pagato di persona.
Le poche notizie di cui si dispone riguardano l'episodio del suo abbattimento sui cieli egiziani, cieli
che, nell'estate del 1942, vedevano la netta supremazia aerea della parte avversa.
Decollato in caccia libera con altri 4 C.202 della 90A Sq. 10° Gr. 4° Stormo, affronta bombardieri
Boston scortati da P-40 e/o Hurricane. Lo scontro causa il pesante danneggiamento di un Boston
che rientra alla base, dove è costretto ad un atterraggio di fortuna, e l'abbattimento dell' Hurricane
del Flt. Lt. Hayter 33' Squadron.
Per quanto riguarda Alessandrini, sembra che, nella foga dell'attacco all'Hurricane, abbia
sopravanzato il velivolo di Hayter, venendo a sua volta colpito, cosicché entrambi gli aerei, non più
in condizioni di volare, effettuarono atterraggi a carrello retratto in territorio controllato dagli
Inglesi.
Alessandrini, fedele al suo dovere, passerà il resto della guerra e parte della sua giovinezza in
campo di prigionia come POW.
Di seguito la foto del suo aereo osservato da uomini della brigata sudafricana dopo l'atterraggio di
fortuna.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Macchi C.202 “Folgore” di Italo Alessandrini
Kit Hasegawa in scala 1:48 realizzato da Lamberto ‘Lamb’ Iobbi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Mario Bonzano e il G.50 “Freccia”
Introduzione e modello a cura di Riccardo Orlandi.
Mario Bonzano nacque in provincia di Alessandria nel 1906. Frequentò la Regia Accademia
Aeronautica di Caserta ed ebbe il suo battesimo del fuoco durante la guerra d' Etiopia, al comando
di una squadriglia di Ro.37 impiegati per la ricognizione e l'appoggio tattico. Si guadagnò in questa
campagna due medaglie d' argento e una di bronzo al V.M.
Combatté poi in Spagna come pilota da caccia dell' "asso di bastoni", finendo per comandare la
squadriglia sperimentale incaricata della valutazione operativa dei nuovissimi Fiat G.50; ottenne
una vittoria individuale accertata e 14 in collaborazione, guadagnandosi una terza medaglia
d'argento.
Con il grado di maggiore, assunse nel 1939 il comando del 20° Gruppo su Fiat G.50 che dal
novembre 1940 all'aprile del 1941 condusse in combattimento sull'Inghilterra partendo
dall'aeroporto belga di Ursel, nelle Fiandre.
Di seguito il reparto fu trasferito in A.S. fino al marzo del 1942 e qui il nostro ottenne la sua quarta
medaglia d'argento per l'abbattimento di due velivoli nemici in una sola azione sopra Sidi el
Bannani, nel novembre del 1941.
Dopo l'armistizio aderì alla RSI, assumendo, con il grado di colonnello, la direzione Aeroporti e
Materiali.
Il numero delle sue vittorie aeree durante la II G.M. è controverso: alcuni autori riportano 17, la maggior parte delle fonti gliene attribuiscono 15, altre molte di meno, fino ad un minimo di 2.
Lasciata la vita militare al termine del conflitto si spense ad Alassio nel 1975.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Macchi C.202 “Folgore” di Italo Alessandrini
Kit AML in scala 1:72 realizzato da Riccardo Orlandi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Guido Carestiato e il C.205-N1 “Orione”
Introduzione e modello a cura di Riccardo Orlandi.
Quella di Guido Carestiato è la biografia di un pilota che ha servito gli interessi dell'aeronautica più
da civile che da militare.
Nato a Favaro in Veneto nel 1911, si arruolò giovanissimo ed ottenne il brevetto di pilota militare
nel 1929. Assegnato ai reparti d'assalto, passò alla caccia nel 1933 presso il 1° stormo di
Campoformido.
Fu selezionato per partecipare alle Olimpiadi di Berlino del 1936 nella specialità della acrobazia
aerea, ottenendo l'11° posto. Al rientro (agosto 1936) partì immediatamente per la Spagna, dove fu
aggregato ai famosi "Falchi delle Baleari" e nel corso dell' attività ebbe modo di abbattere un
idrovolante repubblicano e di guadagnarsi una medaglia d' argento al VM.
Partecipò nel 1937 al periplo del Sud America effettuato da una formazione di aerei del 1° stormo e
si congedò dopo 10 anni di servizio con il grado di maresciallo nell'aprile del 1939.
Fu immediatamente assunto dalla Macchi come pilota collaudatore, attività che ricoprì
ininterrottamente fino al pensionamento nel 1971.
Portò in volo tutti i prototipi Macchi dal C.201 in poi, inclusi il C.202 e il C.205 e, nel dopoguerra,
il fortunato MB-326. Oltre ai prototipi collaudò personalmente almeno 1.800 velivoli di serie
prodotti dall'azienda varesina.
Svolse anche attività di istruttore presso i reparti operativi durante il periodo della difficile
transizione dai caccia biplani ai monoplani ad alto carico alare.
Un episodio spiega bene la tempra di questo straordinario aviatore: il 24 ottobre del 1942 un gruppo
di 88 Lancaster effettuò una incursione su Milano; Carestiato decollò dal campo della macchi con
un C.202 nuovo, intercettò un bombardiere e lo crivellò di colpi fino ad esaurire le munizioni.
Atterrò quindi velocemente a Lonate Pozzolo per rifornirsi e decollò di nuovo per inseguire i
nemici. Il suo status di civile non
permise che gli fosse assegnata una
nuova medaglia al valore, per cui
ricevette un encomio solenne dalla
Direzione delle Costruzioni
Aeronautiche.
Quando si ritirò aveva portato in volo
oltre 70 tipi di aerei diversi e ottenuto
anche un record mondiale di altezza
con l' M.326.
Guido Carestiato si è spento a Varese
l'8 dicembre del 1980.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Macchi C.205-N1 “Orione” di Guido Carestiato
Kit SEM Model in scala 1:72 realizzato da Riccardo Orlandi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Remo Cazzolli e il Re.2001 “Falco”
Introduzione e modello a cura di Michele Raus.
Remo Cazzolli nasce a Pinzolo (provincia di Trento) nel 1914 e fin dall'adolescenza mostra
passione e attitudine per il volo, che lo portò a iscriversi alla Scuola Militare per allievi piloti di
Foligno (PG) e si addestra con il Caproni 100 (il noto Caproncino). Successivamente si specializza
alla Scuola Caccia di Ghedi (BS).
Nella seconda metà degli anni '30, presta servizio in Libia quale pilota di ricognitori.
Durante la seconda Guerra Mondiale pilota il Re.2001 come caccia di scorta sul fronte di Malta,
dove viene abbattuto il 18 maggio 1942, riportando gravi ferite.
L’aereo pilotato da Remo Cazzolli era riconoscibile dal codice 152.1 in fusoliera e dalla
personalizzazione dello stemma di Trento sul lato sinistro del cofano motore, come si vede dalla
foto che ritrae Remo appoggiato all’aereo sull’ala sinistra (vedi sotto).
Catturato dagli inglesi, viene trasferito in un campo di prigionia in Scozia. Dopo un rocambolesco
tentativo di fuga, viene rimpatriato nell’aprile del 1943, decorato con la medaglia d’argento al valor
militare e successivamente congedato con il grado di colonnello.
Nel 1973 gli viene conferita l’onoreficenza di «Pioniere dell’aeronautica», per la progettazione e
costruzione di un aliante. Remo Cazzolli ci ha lasciati a Trento il 13 marzo 2001.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Reggiane Re.2001 “Falco” di Remo Cazzolli
Kit Sword in scala 1:72 realizzato da Michele Raus.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Tito Falconi e il FN.305
Introduzione e modello a cura di “Undicesimo”.
Tito Falconi (Beausoleil, Francia, 15 luglio 1907) si arruolò nella Regia Aeronautica e, dopo aver
frequentato la Regia Accademia Aeronautica di Caserta, si brevettò pilota militare su diversi tipi di
aerei, compresi gli idrovolanti e i dirigibili.
Nel 1931 fu assegnato al 3º Stormo Caccia Terrestre dove ebbe modo di mettersi in luce per le sue
eccezionali qualità di pilota. Nel settembre dello stesso anno fu assegnato alla nuova Sezione Alta
Acrobazia costituita sull'aeroporto di Bresso, equipaggiata con velivoli da addestramento Breda
Ba.19. Nel 1932 avvenne il suo debutto nella gare di acrobazia aerea sull'aeroporto di El Aouina, in
Tunisia.
Nel 1933, con il grado di tenente, andò negli Stati Uniti d'America per partecipare alle National Air
Races tenutesi tra il 1 e il 4 luglio a Los Angeles. Ingaggiò una lunga serie di sfide con l’americano
Milo Burcham, durante le quali entrambi abbatterono ripetutamente il record di volo rovesciato.
Dopo essere rientrato in Italia, nel 1935 partecipò alla guerra d'Etiopia come comandante della 103ª
Squadriglia basata a Gura (Eritrea), equipaggiata con i ricognitori IMAM Ro.37 Lince. Prese parte
poi alla guerra civile spagnola combattendo come pilota da caccia nelle file della 32ª Squadriglia
dell'Aviazione Legionaria, ottenendo alcune vittorie aeree. Rientrato in patria riprese servizio nelle
file del 3º Stormo, allora equipaggiato con i caccia Fiat C.R.32.
All'inizio della Seconda guerra mondiale
comandava il 23º Gruppo del 3º Stormo Caccia
Terrestre, equipaggiato coni caccia biplani Fiat C.R.42 Falco, basato sull'aeroporto di Cuneo-
Cervere. Fu poi trasferito a Comiso, per operare
contro l'isola di Malta, dove il 7 settembre reclamò
l'abbattimento di un caccia Hawker Hurricane. Fu
poi trasferito a Tripoli, col grado di Tenete
Colonnello, per poi tornare a operare in Sicilia, in
Tunisia, a Caselle Torinese e a Furbara-Cerveteri.
In seguito all’armistizio, decise di aderire
all’Aeronautica Nazionale Repubblicana, dove
ricoprì il ruolo di Ispettore Generale della Caccia
Italiana.
Purtroppo, non si sa nulla della vita “civile” di Tito
Falconi dopo la fine della guerra.
Tra le tante onorificenze collezionate da Tito
Falconi figurano 3 Medaglie d’Argento e 2
Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Nardi FN.305 di Tito Falconi
Kit Azur in scala 1:72 realizzato da “Undicesimo”.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Adriano Mantelli e il Ro.58
Introduzione e modello a cura di Riccardo Orlandi.
Nato a Cortile San Martino (Parma) sviluppò fin da giovanissimo una enorme passione per la
costruzione ed il pilotaggio degli alianti. Frequentò il Regio Istituto d' Arte assieme ad un altro
futuro pilota, Giuseppe Cenni, e dopo il diploma entrò nella Regia Aeronautica, conseguendo il
brevetto di pilota militare ed entrando in s.p.e. nell' ottobre del 1934.
Nell' agosto del 1936 fu tra i primi ad essere inviato in Spagna dove militò nella 1A esquadrilla de
caza del Tercio. L' 8 settembre ottenne la sua prima vittoria aerea, seguita da altri 10 abbattimenti
individuali entro il 2 novembre dello stesso anno.
Rientrato in Italia nel 1937 fu assegnato al centro sperimentale di Guidonia e poi, nel 1943, alla
Direzione Costruzioni Aereonautiche, svolgendo in parallelo una intensa attività volovelistica.
Dopo l'armistizio aderì alla RSI, operando come istruttore e pilota collaudatore (in particolare del
Fiat G 55 S). Costituì inoltre il Nucleo Volo Senza Motore dell'ANR.
Dopo il 25 aprile rifiutò di arrendersi ai partigiani e cedette
le armi solo il 28, su ordine diretto del suo superiore, il
maggiore Adriano Visconti.
Epurato dalla forza armata per i suoi trascorsi repubblichini,
si trasferì in Argentina, sempre occupandosi di alianti.
Rientrato in seno all'AMI nel 1951, costituì il Centro Militare di Volo a Vela e fondò il Centro di volo a Vela di
Rieti.
Nel corso degli anni ottenne diversi primati italiani ed anche
mondiali di distanza e di quota.
Raggiunse il grado di Generale di Brigata Aerea.
Quando si spense, il 2 maggio del 1995, aveva al suo attivo
più di 10.000 ore di volo su oltre 200 tipi di aeromobili
diversi.
Tra questi il prototipo dell'IMAM Ro.58 che egli pilotò in un
memorabile confronto con un Me 410 sui cieli del Lazio,
dove riuscì a battere il ben più potente aereo tedesco in una
gara di velocità.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Nardi Ro.58 di Adriano Mantelli
Kit SEM Model in scala 1:72 realizzato da Riccardo Orlandi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Giulio Reiner e il Re.2000 “Catapultabile”
Introduzione e modello a cura di “Righettone”.
Giulio Reiner nacque a Como il 12 aprile 1915 e fu un ufficiale e aviatore italiano. Pilota da caccia
della Regia Aeronautica, fu un asso dell'aviazione della Seconda guerra mondiale, decorato con la
medaglia d'argento al valor militare, comandante della 73ª Squadriglia Caccia ed un valido e
conosciuto pilota collaudatore.
Interessatosi giovanissimo all'aviazione, già nel 1935, prima di diplomarsi, era in possesso del
brevetto di volo, con cui entrò nella Regia Aeronautica quale sottotenente di complemento, venendo
destinato agli idrovolanti. Decise quindi di entrare in Accademia Aeronautica e diventare ufficiale
di carriera, venendo quindi destinato al 9º Gruppo Caccia del 4º Stormo.
Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, lo Stormo, dotato di Fiat CR.42, fu dislocato prima a Comiso in
Sicilia e poi in Nordafrica, dove Reiner affrontò i primi combattimenti. Al rientro in Italia nel
gennaio 1941, Reiner venne mandato al Centro Sperimentale di Guidonia, quale collaudatore e
durante il 1941 alternerà l'attività in reparto con quella di collaudo e test, principalmente della
versione catapultabile del Reggiane Re.2000 1° serie MM 8281 e del Macchi C.202.
Il 21 agosto 1941 a Lonate Pozzolo, ai comandi di uno dei primi velivoli di serie di quest'ultimo,
durante un volo di controllo militare per stabilirne le prestazioni Reiner ottenne la velocità in
picchiata di 1087,27 km/h risultando quindi essere uno dei primi, se non il primo, pilota a superare
il muro dei 1000 km/h. Nel luglio del 1942 Reiner divenne comandante della 73ª Squadriglia,
raggiungendo il grado di capitano.
Dopo l'armistizio partecipò nell'Aeronautica Cobelligerante Italiana alla guerra nei Balcani. Reiner terminò la guerra con 10 vittorie individuali, 8 probabili e 3 velivoli nemici distrutti al suolo,
oltre a 57 vittorie condivise, rimanendo nell'Aeronautica fino al 1949 e raggiungendo il grado di
maggiore.
Dopo aver lasciato il servizio ritornò a Como lavorando come ingegnere e continuando a volare
presso il locale Aero Club.
Giulio Reiner, decorato con la Medaglia d’Argento al V.M., morì a Como il 6 settembre 2002.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Reggiane Re.2000 “Cataputabile” di Giulio Reiner
Kit Special Hobby in scala 1:72 realizzato da “Righettone e Patrizio”.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Corrado Ricci e il CR.42 “Falco”
Introduzione e modello a cura di Riccardo Orlandi.
Corrado Ricci
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il FIAT CR.42 “Falco” di Corrado Ricci
Kit Italeri in scala 1:72 realizzato da Riccardo Orlandi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Giuseppe Ruzzin e il CR.42 “Falco”
Introduzione e modello a cura di Riccardo Orlandi.
Giuseppe Ruzzin, classe 1916, entrò in servizio nella Regia Aeronautica nel 1935 come sergente
pilota.
Con i CR.32 combatté in Spagna, in Francia, sulla Manica e in Africa Settentrionale. Fu
particolarmente attivo anche nella difesa della Sicilia, operando col 6° stormo dotato di Me.109 G6.
Durante la permanenza del C.A.I. sul canale della Manica, i nostri reparti da caccia furono visitati
dall' asso Adolf Galland, il quale rimase colpito dalla pochezza dei nostri aeroplani e si adoperò
affinché i nostri piloti potessero transitare sui ben più moderni Me.109. Per diverso tempo parecchi
dei nostri, fra cui Ruzzin, ripreso nella foto sotto a bordo di un Me.109 E, effettuarono
l'addestramento per la conversione sul caccia Messerschmitt, trasportati da un Ca 133 su diversi
aeroporti belgi e francesi da cui operavano i reparti della Luftwaffe.
Il rientro dei reparti in Italia nell'aprile del 1941 impedì che i nostri piloti potessero operare col
Me.109 già dal giugno dello stesso anno.
Rientrato in servizio nell'AM dopo il conflitto, volò praticamente con tutti i tipi di caccia e
cacciabombardieri disponibili, andando in congedo nel 1971 con il grado di Generale di brigata.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il FIAT CR.42 “Falco” di Giuseppe Ruzzin
Kit Italeri in scala 1:72 realizzato da Riccardo Orlandi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Aristide Sarti e il G.50 Bis “Freccia”
Introduzione e modello a cura di Angelo ‘angelo’ Luongo.
Aristide Sarti nacque a Bologna il 24 febbraio 1917 da una famiglia di industriali della città,
proprietaria di distillerie e produttrice di un liquore abbastanza celebre, il Biancosarti.
Appassionato di volo, decise di entrare nella Regia Aeronautica facendo domanda per essere
ammesso a frequentare il Corso Allievi Ufficiali Piloti.
Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, a partire dal 1941, con il grado di tenente pilota, combatte
valorosamente su Malta, in Tunisia e in difesa della Sicilia in seno alla 351A Squadriglia del 155°
Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. Nel giugno del 1942 fu decorato con la Croce di guerra al
valor militare. Per il suo comportamento durante le operazioni belliche ricevette anche due
Medaglie d'Argento e due Medaglie di Bronzo al valor militare.
Quando fu firmato l'armistizio con gli angloamericani, la sua squadriglia si sbandò ed egli fece
ritorno a Bologna per entrare a far parte dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana nella 4A
Squadriglia "Gigi Caneppele" del 2° Gruppo caccia "Gigi Tre Osei", equipaggiata con i caccia Fiat
G.55 Centauro.
Mentre prestava servizio continuò a studiare all'Università, laureandosi in economia nel corso del
1944.
Il 2 aprile 1945, nel corso di una battaglia aerea sopra Villafranca, il suo caccia Messerschmitt
Bf.109G venne abbattuto da tre caccia Republic P-47 Thunderbolt dell'U.S.A.A.F. Il suo aereo precipitò nel fondo agricolo Corte Baronina, tra Cerlongo e Goito, in un laghetto circondato da una
zona paludosa. Nell'impatto il velivolo si disintegrò in parte, mentre la fusoliera, con il corpo del
pilota, sprofondò nelle sabbie mobili del laghetto artificiale, dove ancora oggi si trova.
Per lui e il collega tenente Luigi Giorio fu proposta l'assegnazione della Medaglia d'Argento al valor
militare alla memoria.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il FIAT G.50 Bis “Freccia” di Aristide Sarti
Kit S.B.S. Model in scala 1:72 realizzato da Angelo ‘angelo’ Luongo.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Giorgio Savoja e il C.200 “Saetta”
Introduzione e modello a cura di Lamberto ‘Lamb’ Iobbi.
Giorgio Savoja (Milano 18/01/1916 Palermo 18/3/1943) tratte dalla rete.
Tenente caposquadriglia della 77' aveva conseguito la Medaglia d'argento nel ciclo di battaglie
aeree per la riconquista di Tobruk, in seguito con tutto il XIII gruppo si occupo' di difesa del porto e
scorta ai convogli navali con gli MC200 che furono anche muniti di bombe alari per funzioni di
assalto.
Successivamente, durante la ritirata dalla Libia a seguito del rovescio di ElAlamein, il gruppo,
ormai ridotto ai minimi termini ma dotato di alcuni MC202, fu incaricato di scortare tre SM79 in
ripiegamento verso la Tunisia con a bordo il generale comandante la 5' Squadra aerea. Attaccati da
un nugolo di P40, costretto all'atterraggio il comandante del gruppo, Savoja si prodigo' nella scorta
ravvicinata e consenti' ai tre SM79 di sfuggire alla caccia avversaria.
Secondo il racconto della sorella, sul cielo di Misurata intervenne poi da solo a difesa di truppe
libiche sottoposte ad uno 'strafing' da parte di caccia alleati quindi, colpito, costretto all'atterraggio
gravemente ferito, forse mitragliato a terra, fu raccolto dalle truppe indigene che lo portarono ad un
posto di soccorso e, in segno di rispetto e gratitudine, non gli sottrassero il prezioso anello con lo
stemma di famiglia. Purtroppo le ferite risultarono mortali e, benche' portato in ospedale in Sicilia,
mori' due mesi dopo. La promozione a Capitano e la medaglia d'oro al valor militare arrivarono
postume.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Macchi C.200 “Saetta” di Giorgio Savoja
Kit Italeri in scala 1:72 realizzato da Lamberto ‘Lamb’ Iobbi.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Salvatore Teja e il Re.2001 “Falco”
Introduzione e modello a cura di Mario ‘Dream’ Musso.
Saltatore Teja
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Reggiane Re.2001 “Falco” di Salvatore Teja
Kit Classic Airframes in scala 1:48 realizzato da Mario ‘Dream’ Musso.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Angelo Tondi e il P-38G “Lightning”
Introduzione e modello a cura di Michele Raus.
Angelo Tondi fu un ufficiale pilota di carriera di cui purtroppo non sono reperibili informazioni
biografiche.
Tra il 1934 e il 1939, Angelo Tondi si distinse perché conquistò una serie di record internazionali a
bordo di veicoli con motori diversi.
Nel 1937 in compagnia di altri piloti, Bagasso, Stagnoli, Stagliano, ottenne il primato mondiale in
circuito chiuso di 12.935 km., volando per 57 ore e 35 minuti.
Sullo stesso aereo SM 75 PD con motori Alfa 128 RC 21 da 1.000 cv fu primatista mondiale di
velocità su 10.000 km. alla media di 236,979 km/h (il precedente record era di 186,197 km/h).
Ottenne anche il primato di velocità su 1.000 e 2.000 km con carico commerciale di 5.000 kg.
Infine, conquistò il primato internazionale di velocità su 1.000 km con carico di 100 kg. e 2.000 km.
con carico commerciale di 500, 1.000 e 2.000 kg.
Volò poi nel 1940 con Bertocco, Stagliano e Fais da Guidonia a Ferdinando de Noronha, in Brasile,
senza scalo.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale Tondi prestò servizio fino al 1943 quale pilota
personale di Mussolini e quale pilota del Centro Sperimentale di Guidonia, dove ebbe modo di
specializzarsi anche sulle prede di guerra, tra qui il noto P-38 Lightning.
Al termine della sua carriera in Aeronautica Militare sì congedò con il grado di generale della
brigata Aerea.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Il Lockheed P-38G “Lightining” di Angelo Tondi
Kit Airfix in scala 1:72 realizzato da Michele Raus.
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Raoul Zucconi e lo Ju-87 R2 “Picchiatello”
Introduzione e modello a cura di Angelo ‘angelo’ Luongo.
Raoul Zucconi
MMooddeelllliissmmooPPiiùù GGrruuppppoo ddii IInntteerreessssee SSppeecciiaallee:: RReeggiiaa AAeerroonnaauuttiiccaa
www.modellismopiu.it
Lo Junkers Ju-87 R2 “Picchiatello” di Raoul Zucconi
Kit Airfix in scala 1:72 realizzato da Angelo ‘angelo’ Luongo.