G IOVANI CHE AFFERISCONO AI SERVIZI PER LE DIPENDENZE : riflessioni sul biennio 2008-2009.

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GIOVANI CHE AFFERISCONO AI SERVIZI PER LE DIPENDENZE:riflessioni sul biennio 2008-2009

INTRODUZIONE

Chi sono i giovani che afferiscono al Dipartimento Dipendenze?

Quali sono i loro bisogni e che risposte dare?

Come si può prevenire l’abuso/ dipendenza da sostanze ?

Queste sono alcune domande che ci si è posti, come operatori del Dipartimento Dipendenze, di fronte agli utenti della fascia di età 15-24 anni che nel biennio 2008/2009 sono afferiti ai nostri servizi.

ALCUNI NUMERI…

Alcol Cannabis Cocaina Crack Eroina Ketamina0

2

4

6

8

10

12

14

16

Uso sostanze correlato all'età utenti - 2009

15-1920-24

F M F M F M F M15-19 20-24 15-19 20-24

Cannabis Eroina

0

2

4

6

8

10

12

14

Utilizzo cannabis ed eroina 2009 - utenti maschi e femmine -

accesso volontario

Altri Servizi Pubblici non ASL

carcere

famiglia

Magistrato

Misure alternativePrefettura 121

prefettura 75

psichiatria

Servizi sociali

Tribunale

0

10

20

Modalità di accesso al servizio

RIFLESSIONI EMERSE DALL’OSSERVAZIONE1. L’etichetta “giovane”, eccetto che per il criterio

anagrafico, è difficile da definire. E infatti, nella nostra casistica incontriamo:

Giovani che hanno alle spalle molti anni di dipendenza / polidipendenza / abuso di droghe “pesanti” (giovani vecchi);

Utenti più adulti che giungono al servizio per la prima volta con una dipendenza da sostanze da un anno (vecchi giovani);

Utenti più adulti che abusano di alcol e/o cocaina con modalità molto simili ai consumatori della fascia giovanile (falsi giovani);

Utenti giovani che sono diventati genitori, o che hanno patologie correlate all’uso di sostanze che li rendono più vicini agli utenti più anziani (falsi vecchi).

2. Il fenomeno giovanile è in continua e rapida evoluzione sia rispetto agli elementi clinici riportati sia rispetto al contesto culturale: quindi diventa difficile avere un quadro statistico aggiornato del fenomeno.

COME RISPONDERE AI GIOVANI UTENTI…IL SEGRETO DELLA CURA DEL PAZIENTE È PRENDERSI CURA DEL PAZIENTEFRANCIS W. PEABODY 1927

Per i giovani che afferiscono al Ser.T. ai quali è stata diagnosticata una dipendenza da sostanze si cerca di mettere in atto la procedura di valutazione, analisi dei bisogni e presa in carico come per tutti gli altri tipi di utenti.

La cura di questi pazienti presenta però delle difficoltà aggiuntive rispetto agli utenti adulti in quanto i giovani sono spesso alle prese con compiti evolutivi ancora non risolti o arrestati proprio dall’uso di sostanze.

GIOVANI PER I QUALI È PIÙ DIFFICILE STABILIRE UNA RELAZIONE D’AIUTO Giovani fermati dalle forze dell’ordine (art. 121 ): fanno

uso di sostanze (si rileva quasi esclusivamente cannabis) per lo più con modalità episodica/saltuaria, sottovalutano tale uso; spesso non hanno percezione della pericolosità per la salute e per i rischi sociali. Non esprimono una richiesta di aiuto;

Nel 2009 sono afferiti al Dip. Dip. di Lecco 32 giovani per art. 121.

Giovani fermati dalle forze dell’ordine (art.75): anche in questo caso la segnalazione è per lo più per cannabis, ma spesso fanno uso anche di altre sostanze); banalizzano l’uso, se seguono un programma al Ser.t. lo fanno in modo formale senza coinvolgimento relazionale, non sempre riescono a rispettare i tempi e le indicazioni trattamentali, il livello di informazione è superficiale e le fonti sono il passaparola nel gruppo dei pari.

Nel 2009 sono afferiti al Dip. Dip 70 giovani per art. 75

Giovani che arrivano al Ser.T. perché spinti dalle famiglie:

sono giovani che stanno sperimentando varie sostanze, cannabis, alcol, ecstasy, ketamina, lsd, qualcuno ha provato la cocaina;

Non riconoscono l’uso di sostanze come un problema;

Hanno una percezione distorta per cui tutti i loro coetanei fanno uso di sostanze

Sono in conflitto con la famiglia;

Hanno avuto o hanno problemi con la scuola;

Mettono spesso in atto le stesse modalità provocatorie

che utilizzano con la propria famiglia;

Vogliono continuare a sperimentare le sostanze;

Traggono vantaggi dall’uso di sostanze;

Sono convinti di saper controllare l’uso delle sostanze.

GIOVANI IN BILICO

Molti di questi giovani mettono in scacco il servizio perché ci pongono una serie di interrogativi a cui non sempre è facile dare una risposta:

Quali di questi ragazzi svilupperà un uso stabile , chi svilupperà una dipendenza?

E’ possibile limitare questo rischio? Come gestire l’inquietudine dei genitori ? Come affrontare l’inquietudine degli operatori che in

quanto genitori/partner si sentono più vicini alle problematiche portate da questi giovani?

UNA PARENTESI…CHI SONO I GIOVANI CONSUMATORI CHE NON GIUNGONO AL DIP.DIP. ?

Di questi consumatori non conosciamo: la modalità d’uso delle sostanze: se sono

consumatori occasionali o consumatori stabili, ma non eccessivi, se sono consumatori che riescono a tenere sotto controllo le sostanze

la tipologia di sostanze usate se si rivolgono a qualche altro servizio

pubblico o privato non conosciamo i dati socioanagrafici

FATTORI DI RISCHIO E PROTEZIONE

La letteratura scientifica ha evidenziato l’esistenza di fattori che predispongono all’uso di sostanze:

Non esiste una correlazione diretta tra la presenza di un fattore di rischio e lo sviluppo di un comportamento d’abuso

I fattori di rischio vanno sempre bilanciati con i fattori di protezione

I fattori di protezione possono essere incrementati

FATTORI INDIVIDUALI Una personalità che predilige la ricerca di continue

nuove sensazioni o di situazioni ad alto rischio, che va alla ricerca dell’inconsueto, è legata nei giovani ad un maggior uso di alcol e altre sostanze;

una inadeguata espressione della rabbia aumenta la possibilità di entrare in contatto con pari devianti e di sviluppare norme devianti;

il consumo di sostanze risulta più probabile in quei giovani definiti aggressivi dagli insegnanti;

disturbi del comportamento, d’ansia sono definiti precursori stabili di un successivo abuso di sostanze.

E’ meno probabile l’abuso di sostanze in quei giovani che possiedono valori tradizionali e che danno importanza al successo scolastico, piuttosto che in quelli che danno eccessiva importanza all’indipendenza;

i giovani che possiedono competenze sociali (life skills) sono più capaci di resistere all’abuso di sostanze;

una maturazione biologica precoce per le femmine e una maturazione ritardata per i maschi possono rappresentare un fattore di rischio;

esiste una significativa correlazione tra l’uso precoce delle sostanze e uno stile eccessivo di consumo;

sono più a rischio coloro che pensano che le droghe non procurano danni alla salute

FAMIGLIA

L’assenza o l’inconsistenza di disciplina genitoriale risulta predire il consumo di sostanze nei ragazzi più giovani;

un insoddisfacente legame fra genitori e figli è associato ad un maggior rischio per il consumo di sostanze;

relazioni intime e rinforzanti tra genitore e figlio sono associate ad un minor uso di sostanze;

il monitoraggio genitoriale e la supervisione delle attività e delle relazioni dei figli protegge dall’abuso di sostanze

SCUOLA

Scarsa performance scolastica, assenteismo, predicono un precoce abbandono scolastico e la maggiore probabilità di un coinvolgimento nell’uso di sostanze;

un gap cronologico dello studente rispetto ai suoi compagni lo pone in una situazione di maggior rischio;

un forte legame con la scuola un buon rendimento scolastico, proteggono dall’abuso di sostanze

PARI Il consumo da parte dei pari è uno dei fattori predittivi

del consumo di sostanze più forte; bassa accettazione da parte dei pari pone il giovane a

rischio rispetto a problemi scolastici e di antisocialità a loro volta correlati con un maggior uso;

i giovani fortemente orientati verso i pari e con un locus of control esterno sono maggiormente vulnerabili rispetto al consumo di sostanze e a comportamenti problematici di quelli che hanno un locus of control interno;

protettivo risulta invece il coinvolgimento in attività strutturate con i pari.

AMBIENTE Un ambiente che approva o non denigra il consumo di

sostanze può essere correlato ad un maggior uso;

un ambiente, una comunità con poche risorse disponibili sono correlate con un maggior uso di sostanze.

STELLA….. SYLVIE VERHEYDE 2008

CONCLUSIONI

…penso ai “giovani in bilico” che incontriamo nel nostro lavoro, penso ai giovani che siamo stati…

Nella difficoltà quotidiana potremmo pensare di porci come coloro che possono aiutare i giovani a trovare la loro “grande occasione..”