Post on 09-Mar-2016
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Cover Story e AttualitàÈ tempo di vacanzecapire il valore intrinseco delle partenze
Torino Turisticainnamorarsi della vacanza della porta accanto
Crocevia dell’immaginequando la fotografia interseca la professionalità
Patrizia Lazzarettoun naso d’eccellenza
Lavazzail nuovo centro direzionale
Fashion ShootLoganphotoshoot dedicato alla collezione estate 2010
In VetrinaInsieme con responsabilitàsegnali dalla ristorazione piemontese
EventiU2il 360° tour arriva in Italia
Arturo BrachettiAlla Reggia, con lo spettacolo Brachetti&Friend
SOMMARIO
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editoriale
trend in the city
extra trend
life coaching
hi tech
design
personal shopper
fashion cool
fashion cool
beauty
wellness
sport
mondo moto
mondo auto
nautica
natura & ambiente
animali
arte & cultura
cinema
teatro
libri
musica
travel
weekend di coolto
in vetrina
eventi
oroscopo
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direttore editoriale & marketing:Daniele Smaltinidaniele.smaltini@puntozeroedizioni.it
direttore responsabile:Ilio Masproneinfo@puntozeroedizioni.it
coordinamento e amministrazione:Maria Grecomaria.greco@puntozeroedizioni.it
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magazine
Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009Iscrizione R.O.C. 17970
anno secondo • numero 6 • estate 2010
In copertina:
Tempo di vacanze!diversi modi d’intendere il relax
Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitarie puòessere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione
non è responsabile di eventuali variazioni di programmazione.
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RUBRICHE
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EDITORIALE
ÈÈ tempo di vacanze! Come recita anche la coper-
tina di questo nuovo numero di CoolTo Maga-
zine. Anche per la nostra redazione è arrivato il
momento di “staccare la spina” dalla frenesia del
lavoro per dedicarsi un po’ di più a se stessi... so-
prattutto dal punto di vista mentale. Riordinare le
idee per trovarsi pronti a nuove sfide! Certo che
questi non sono periodi facili per molta gente; lo si
evince quotidianamente dai giornali, dai media e
dai comuni dibattiti tra la gente. Ma sono convinto
che ognuno di noi abbia la capacità di inventarsi quanto più gli possa essere
congeniale per ricaricare le pile. Sia dedicandosi a del sano e rinvigorente
relax... sia che ci si nutra di cultura ed immagini e si senta la necessità di spazi
con prospettive differenti e nuovi orizzonti. Se siamo in procinto di partire e ab-
biamo la fortuna di dividere la nostra vita con un amico a quattro zampe... pre-
stiamo molta attenzione alla pagina riportata a fianco! E, se vi può interessare...
leggete quanto riportato nella rubrica “animali”: potreste trovare qualche spunto
o consiglio interessante!
Nel salutare e ringraziare chi ha compiuto con noi questo primo percorso di vita
di CoolTo Magazine, facendoci omaggio della propria preparazione, cogliamo
l’occasione per dare il benvenuto a chi è entrato a far parte del nostro gruppo.
Sicuro di parlare a nome di tutta la Redazione, non possiamo che essere lusin-
gati dall’attenzione che ci viene rivolta e dei riscontri positivi che riceviamo.
Sicuramente umiltà e passione per quello che stiamo realizzando sono alla base
del nostro “credo”. Anche se ci concediamo volentieri un sorriso di soddisfa-
zione quando vediamo che c’è già chi prende spunto da CoolTo Magazine per
proporsi al lettorato con “nuove idee”.
Buone vacanze a tutti... arrivederci a settembre!Daniele Smaltini
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DIETRO L’EDITORIALE...
Hanno collaborato a questo numero:
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Daniele Smaltini
Barbara Odetto Cinzia Galletto
Maria Greco
Paola GamberuttiTamara Gavina
www.cooltomagazine.it
Ilio Masprone
La cucina per voi è semplicemente una stanza della casa? Avete ospiti a cena e vorreste stu-
pirli con pietanze speciali? Niente paura, Francesca Gonzales e Silvia Garda vengono in
vostro aiuto. Amiche “per la pelle”, anzi per le padelle come sottolineano loro, hanno iniziato
quasi per gioco e in poco tempo sono diventate un punto di riferimento per quanti amano
organizzare una cena mixando il massimo risultato con il minimo sforzo. Certe che la pre-
parazione tecnica aiuta la creatività, le due eroine della ristorazione hanno seguito dei corsi
all'Associazione Cuochi Torino di alta cucina e pasticceria. Sono inoltre state chef per un
giorno da Eataly e firmano delle lezioni di cucina per singoli o gruppi di sei persone al mas-
simo direttamente a casa degli interessati.
Per quanto riguarda la preparazione della cena à la maison, la loro filosofia è vincente: qual-
che giorno prima dell’evento fanno un sopralluogo per visionare la cuisine e decidere con i
padroni di casa il menù; il giorno fatidico si presentano con gli utensili mancanti e la spesa.
A richiesta possono preparare tutto e “fuggire” prima dell’arrivo degli ospiti oppure servire
le portate ed occuparsi anche dell’allestimento della tavola. Le loro ricette sono un mix per-
fetto di innovazione e tradizione: alla cucina piemontese ed emiliana – legata alle origini di
ognuna di loro – le due amiche uniscono infatti piatti mediterranei e internazionali. Natu-
ralmente non mancano i vini, che vengono proposti in funzione del menù.
Potete seguirle sul blog http://amicheperlepadelle.blogspot.com/ oppure contattarle via
mail amicheperlepadelle@libero.it o su facebook “silvia e francesca chef a domicilio”.
TREND IN THE CITY Barbara Odetto
Due amiche e la passione per il buon cibo. Un’idea geniale e tanta voglia di cucinare per gli altri.
Le cuoche più cool della città sono al nostro sevizio!
Chef a domicilio
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omlette al formaggio fresco e menta
polpettine tonno e ricotta
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Terre lontane e affascinanti immerse in un continuo contrastante oscillare di opposti, un
mosaico di colori, un mondo sospeso tra profumi evocativi, odori intensi e speziati: que-
sta la magia dell’India, paese dalla storia millenaria e dal fascino intenso, eppure ancora
poco conosciuto.
Tradizione e modernità, povertà e ricchezza si rincorrono sullo sfondo di incantevoli pae-
saggi, sulla scia di civiltà e linguaggi variegati.
Una realtà composita e coinvolgente quella dell’India, che sembra impossibile poter sco-
prire a distanza. Ma si sa l’apparenza inganna, infatti con un pizzico d’iniziativa diventa
facile assaporare il gusto di una vacanza “indiana”, anche restando all’ombra della Mole.
Tantissimi gli spunti per chi voglia approfittare dell’estate per un‘incursione etnica tra in-
contri e svaghi a tema in una Torino capace d’indossare per l’occasione abiti totalmente
diversi, a dispetto della staticità e del grigiore di cui normalmente è tacciata, in un viag-
gio in tutti i sensi al di là dei “luoghi comuni”!
Prima tappa: Associazione Italia-India. Gestita dalla Comunità indiana torinese, offre ap-
profondimenti su: tradizioni, yoga, ayurveda (scienza del benessere psico-fisico), lingua
Hindi; massaggi e suggerimenti (www.gandhi.to.it).
Ogni viaggio che si rispetti non può prescindere da assaggi della cucina tipica e allora
voilà una sosta “ristoratrice” in uno dei tanti locali che propongono menù indiani (Torino
spicca in tal senso a livello nazionale).
Ce n’è veramente per tutti i gusti: da quelli che offrono ricette tradizionali a quelli che,
come il ristorante Satprem, insaporiscono pranzi e cene con danze o incontri culturali (il
6 luglio appuntamento per nutrire corpo e anima dal titolo “Il ruolo delle energie nella no-
stra vita”).
Seconda tappa: il MAO, Museo di Arte
Orientale (www.maotorino.it) che,
aperto fino alle 23.00 di tutti giovedì
sino al 26 agosto, ospita una sezione
dedicata all’arte indiana e concerti tra-
dizionali (rassegna Gong -dal 15 luglio).
E come ultima tappa: un corso di danza
indiana per un’esperienza ben al di là
delle coreografie cui siamo abituati, in
un territorio incantevole tra mimo, mi-
sticismo e animismo (www. realeginna-
stica-to.it).
Insomma che sia con la mente, che sia
con il corpo tra gusto e espressione cor-
porea, trovare l’India a Torino è possi-
bile..e allora buon viaggio!
EXTRA TREND Annamaria Gai
Suggerimenti per vivere un’estate etnica in città
TORINO / INDIAANDATA E RITORNO
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…“Tutto nasce dal fatto che dovevo essere la più brava. Forse perché ero la secondogenita e
dovevo riscattarmi nei confronti di mio fratello. Dovevo mettermi in luce con mia madre e con-
fermare a mio padre che i suoi credo erano fondati.”
La cosa più importante per risolvere qualsiasi problema, negli affari, sul lavoro, o in qualsiasi
altro ambito è sapere CHI si è come persona (l’identità) e capire il ruolo che si occupa all’in-
terno di una situazione problematica.
Senza sapere CHI siamo veramente e che posizione vogliamo assumere, difficilmente riu-
sciamo ad attuare un piano d’azione.
E’ qualcosa di diverso il CHI siamo in relazione con gli altri, o almeno dovrebbe esserlo.
Fondamentale è capire che CHI siamo e cosa facciamo sono due cose ben diverse. Ci sono ele-
menti specifici su cui riflettere, soprattutto per quanto riguarda i valori e le convinzioni.
Questi ci aiutano ad organizzarci nel dare inizio a questo processo.
Se sono convinta di essere la più “brava”, adotterò comportamenti ed atteggiamenti per in-
fluenzare l’esito positivo degli eventi. Imiterò inconsapevolmente i più bravi nelle discipline
a cui sono interessata.
Viceversa, se sono convinta di non poter far niente per la riuscita delle mie imprese, perché
dovrei attivarmi e darmi da fare? E come se delegassi “la sorte” ed io sarei esonerata dalla re-
sponsabilità di progettare ed agire.
Nel coaching pensiamo alle persone, al loro modo di comunicare, ai loro problemi e alle pre-
supposizioni che si usano. Non ha importanza che siano tutte vere, l’importante è che ci siano
per permetterci di muoverci.
Esempio di una presupposizione è la frase: la mappa
non è il territorio. Cosa vuol dire?
E’ un modo per dire che le ns. idee e convinzioni, fun-
zionano sulle persone e sulla vita in generale come
una guida; esse non sono precise, sono soltanto in-
dicative.
Tornando alla persona, se dentro di SE’ ha una mappa
per essere la migliore, la più brava ad esempio, colei
che si distingue per i successi , si muoverà secondo
questo schema ed otterrà il risultato che si prefigge
o si avvicinerà molto. Le persone reagiscono in base
a ciò che pensano di sentire, di vedere o capire.
Non esistono errori, solo risultati. Non esiste falli-
mento, solo feedback. Possiamo imparare da qual-
siasi cosa si faccia, sia che essa abbia buon esito o
meno. Se prendiamo i risultati come feedback, essi
possono insegnarci molto su come comportarci e
come vivere. E’ da qui che bisogna ri-partire.
LIFE COACHING Tamara Gavina
info@tamaragavina.com • tamaragavina.com
Ascoltando un’amica
SELF
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HI TECH
Samsung DualView:le fotocamerecon display frontaleSamsung ha ufficializzato
due nuovi modelli di
fotocamera compatta
della serie DualView, una
serie ideale per tutti gli
amanti dell’autoscatto,
della foto celebrativa e dell’immagine
tipicamente da FaceBook. I due modelli Samsung
DualView ST600 e ST100 sono infatti dotate di display frontale,
in modo da poter vedere comodamente ciò che si sta inquadrando anche
durante un tipico autoscatto.
La lavatrice da muro:un concept interessanteAl giorno d’oggi concepiamo la
lavatrice come un elettrodome-
stico che deve poter lavare molti
kg di bucato, occupare poco
spazio, essere sottile e a rispar-
mio energetico. Unire tutte
queste caratteristiche ad una mai
pensata prima, quella di attac-
care la lavatrice al muro, è la
base di un concept davvero
interessante.
C1: mini-speaker tascabileArriva da IHR la proposta musicale per le nostre giornate in
spiaggia o in campeggio. Si chiama C1 ed è un mini-speaker
tascabile che si collega a qualsiasi dispositivo grazie al jack da 3.5
mm. Grazie al soffietto espandibile per i toni bassi, C1 promette
una buona resa sonora da aperto e un ingombro minimo quando
lo si richiude per trasportarlo in tasca, nel marsupio o nella borsa.
Interessante anche la possibilità di creare un mini impianto audio
con i C1 dei nostri amici: tramite jack si possono collegare più
dispositivi per un maggior volume di riproduzione (ogni speaker ha
una potenza di 3 W). Disponibile in vari colori, C1 è sarà in vendita
in questi giorni di fine Luglio a 29.99€.
Nokia Kinetic: un concept per attirare l'attenzioneSi tratta di un telefono che sarebbe in grado di rimanere in posizione
eretta ed attendere. Pensato per rendere più visibili le notifiche non
impostate con suoneria, il concept ha una base curva e, quando
il telefono suona o arriva un nuovo messaggio, può gradualmente
alzarsi in posizione eretta per segnalarlo.
Aurora Minardi
Sony Jienne,stilosi auricolari in-earSony ha espressamente pensato alla versatilità delle esigenze
femminili in fatto di accessori (compresi quelli hi-tech), quando ha
prodotto due nuove serie di auricolari in-ear: “Crystal”, e “Fancy”.
Disponibili in ben 12 differenti colori per ogni serie, perfetti da
abbinare o coordinare con gli accessori che decidiamo di indossare
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DESIGN
Esclusivi premi di designper chi sceglie il caffè Lavazza
IL PARADISO NONPUO’ ATTENDERE
Per celebrare i 15 anni dell’ormai storica campagna televisiva “Para-
diso”, Lavazza ha deciso di premiare i consumatori più fedeli con una
promozione che mette in palio una collezione di premi dal design esclu-
sivo e ispirati appunto al Paradiso.
Il concorso “Beati e Premiati” celebra il matrimonio fra il caffè Lavazza
e alcuni fra i più interessanti designer del panorama italiano
ed internazionale. Frutto della loro creatività sono infatti
gli oggetti unici che reinterpretano il Paradiso in chiave
Lavazza, materializzandolo in oggetti quotidiani dallo stile unico
ed originale in edizione assolutamente limitata.
La promozione “Beati e Premiati” di Lavazza mette in palio oggetti esclusivi come:
- Santina, Francesco Morelli Castiglione ha creato la moka elegante e alata, la cui forma conica è la reinterpretanzione
della storica Carmencita. Le ali sono una vera innovazione ergonomica: grazie alla nuova impugnatura in asse con
il beccuccio, il gesto del versare il caffè sarà più naturale;
- Angiolina, un’intuizione di design del fiorentino Francesco Castiglione Morelli che reinterpreta uno degli elementi
principe del caffè all’italiana: la piccola tazzina di ceramica. Grazie alla sua forma conica, Angiolina sembra proprio
un angelo, una presenza domestica beneaugurante, antica e simbolica;
- cheRubini, Ilaria Gibertini firma un set di cucchiaini da caffè in acciaio inox di alta qualità, con foro all'estremità del
manico per entrare in un anello ed essere custoditi insieme come le chiavi del Paradiso;
- Serafina è un oggetto di design simbolico nata dalla creatività di Shinobu Ito, la chiave del Paradiso appoggiata sulla
tavola; in silicone colorato diventa un pratico sottocaffettiera, una chiave raffinata che schiude i segreti del genio del
design;
- Santapace: solo i giocatori più fortunati potranno vincere l’invitante e colorata poltrona di design creata dalla nip-
ponica Shinobu Ito, pensata per rendere la pausa caffè ancora più comoda e rilassante, unica con l'apposito piano
di appoggio per la tazzina.
Partecipare è semplice: è sufficiente acquistare dal 30 agosto al 31 ottobre un qualsiasi pro-
dotto Lavazza, conservare con cura lo scontrino e collegarsi al sito www.designparadiso.it
o mandare un sms al numero 3202041692 e poter vincere subito uno dei 100 premi
giornalieri. Per tutti coloro che giocano, la possibilità di partecipare al-
l’estrazione finale di una delle 20 poltrone Santapace in palio.
“Beati e premiati” di Lavazza piacerà in particolare agli appassionati di de-
sign, che potranno aggiudicarsi oggetti esclusivi firmati da giovani desi-
gner affermati a livello internazionale: il fiorentino Francesco Castiglione
Morelli, la giovane emiliana Ilaria Gilbertini e Shinobu Ito, importante pro-
gettista giapponese che lavora per grandi nomi del design italiano
e internazionale.
Tutti i dettagli su www.designparadiso.it;
Servizio Consumatori 011/19744128 – designparadiso@lavazza.it
PROGETTO LAVAZZA DESIGN PARADISO
Il progetto Lavazza Design Paradiso nasce nel 2006 con l’obiettivo di portare a tutti un
pezzo di Paradiso, tema che dal 1995 fa sognare il pubblico e che è diventato parte fon-
damentale dell’immagine di Lavazza, in quanto da 15 anni identifica la comuni-
cazione televisiva dell’azienda leader nel caffè. Per fare questo era
necessario calare il mondo paradisiaco nel contesto reale e quotidiano di
ciascuno per mezzo di oggetti semplici nell’uso, ma innovativi e originali
nel design, ponte fra sogno e realtà. La prima fase di questa idea, svi-
luppata nell’arco di tre anni, è stato identificare dieci designer d’ecce-
zione a cui affidare la creazione di oggetti firmati Lavazza, da offrire in
esclusiva ai clienti più fedeli. Nove designer italiani ed uno giappo-
nese hanno così creato la Collezione Paradiso lasciando libero spazio
alla fantasia e al sogno per dare forma concreta alla visione “paradisiaca” del
mondo Lavazza. Hanno ideato proposte eccellenti, oniriche, surreali, sognanti, al-
cune addirittura irrealizzabili.
La fantasia, senza freni, ha ripensato a quel gesto quotidiano e privato che è bere
un buon caffè. E’ così che sono nati i piccoli capolavori di design che porteranno
un pezzo del Paradiso Lavazza nel mondo terreno e domestico di tutti i giorni.
Il “papà” di Lavazza Design Paradiso è il filosofo del design piemontese Virginio Briatore, attento os-
servatore dei linguaggi contemporanei nonché filosofo del design. E’ grazie al pensiero geniale dei
designer, ai guizzi artistici di Briatore e alla volontà di Lavazza che sono nate forme
sorprendenti e oniriche che “giocano” con l’immaginario comune del paradiso,
lo stesso che Lavazza offre al proprio pubblico da anni secondo gli sti-
lemi leggeri della “commedia all’italiana” cinematografica.
Il caffè è rito e socialità; il design è lifestyle. Lavazza celebra il matri-
monio fra questi due momenti nella vita di tutti giorni. La legge che
sancisce l’unione è quella della spensieratezza giocosa dell’immaginario co-
mune: affabilità, auto-ironia, cordialità sono le note della nuova proposta di design Lavazza. Dieci designer sono
stati chiamati a interpretare un luogo immateriale come il Paradiso e a rendere tangibile il più effimero degli
spazi, producendo gli oggetti che sono meglio riusciti a materializzare il segreto della felicità eterna per ogni
cucina italiana.
La storia del design e la storia di Lavazza si sono incrociate spesso e il progetto Lavazza Design Paradiso è solo
una tra le più recenti realizzazioni di questo connubio. Le tracce della creatività sviluppata su commissione del-
l’azienda rappresentano alcuni dei momenti di massima espressione del genio plastico italiano. Tutto nella vita
è design, perché ogni ambiente ben progettato raffigura l’intima bellezza della vita quotidiana. Esso traduce
l’utilità degli oggetti in bellezza e significato. Grazie al design, la disponibilità degli utensili quotidiani
a lasciarsi maneggiare in modo corretto si trasforma in confidenza, interazione cordiale con un am-
biente caldo e accogliente. Per questo il design può declinare
ogni luogo, ogni stanza, ogni abitazione, in un angolo di
paradiso. Design Paradiso è l’ennesimo capitolo di una
storia lunga e di successo, che si iscrive in una tradi-
zione tesa all’innovazione e all’eccellenza.
L’impegno di Lavazza nel design è da sempre
precursore di tendenze e foriero di moder-
nità, italianità e percezioni positive. Grazie al-
l’inesauribile ricerca di nuove forme per comunicare l’estetica
dei suoi oggetti, Lavazza è da quasi un secolo non solo una fabbrica
di prodotti, ma ancor più un generatore di pensieri e life style.
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Ok by CoolTo!01_Chiarugi: costume - reggiseno a triangolo scorrevole,
in lycra bianca, ricoperto da piccoli pois metallici Swarovsky.
Abbinato allo slip blu, con elastico a righe in vita.
02_Tommy Hilfiger: Wedges. Serena Sandal.
Disponibile anche nella versione light blue.
03_Borsalino: cappello in paglia con applicazione.
04_Pepe Jeans: Blusa in tessuto a righe bianche e blu
con applicazioni di paillettes.
05_Twin-Set Simona Barbieri: Abito bustier in sangallo bianco.
06_Love Moschino: Shorts in denim délavé con patch ricamati.
07_Borsalino: cappelli in Sangallo.
08_Borsalino: occhiale da sole blu con montatura in iniettato
con loghi palladio e lenti sfumate grigie.
09_Etro: borsa a mano in pelle di cervo bianca traforata
con manici marroni.
PERSONAL SHOPPER Paola Gamberutti
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Cara Paola, la partenza per le vacanze è vicina. La mia destinazione sarà
la Grecia: escursioni e spiaggia; cultura e relax. Cosa mi consigli di met-
tere in valigia? - Serena
Ciao Serena! Ti aiuterò a preparare una valigia in nome della comodità,
ma senza tralasciare il tocco glamour che ci contraddistingue! Proprio
per questo l’estate 2010 è dominata dalle zeppe in corda. Sono
molto femminili, e caratterizzate da un comfort che le rende adatte
anche alle passeggiate più impegnative. I cappelli in paglia sono
un must, ma quest’anno il pizzo Sangallo torna alla ribalta. Darà
forma a cappelli caratterizzati da innocenza e stile. Per quanto
riguarda l’abbigliamento, il look marinaro im-
perversa sotto il sole. Dunque, buone va-
canze… e che il tuo nome sia l’indicatore
di ciò che ti attende!
Scrivete a: redazione@cooltomagazine.it
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FASHION COOL Maria Greco
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LLEZ
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IPR
IMA
VER
A/E
STA
TE
2010
:
indossando un
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01_Anna Sui.
02_Blumarine.
03_Diane Von Furstenberg.
04_Elena Mirò.
05_Lela Rose.
06_Luciano Soprani.
07_Nanette Lepore.
08_Tibi.
09_Versace.
10_Victorua Beckham.
RAGGIO
di SOLE
RAGGIO
di SOLE
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FASHION COOL Paola Gamberutti
STELLA McCARTNEYAI 10/11
MINIMALun po’
Il minimalismo e il colore nero non saranno
mai banali. Saranno massimalismo e colore,
perché indossati da personalità uniche.
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CO
LLEZ
ION
IA
UT
UN
NO/I
NV
ERN
O10
_11: 01_Giuseppe Zanotti Design: cuissardes in pelle
nera e tacco beatle
02_Chanel: bracciale “Mademoiselle” in pelle effetto
serpente e metallo
03_L’ Autre Chose: tronchetto in pelle nera
04_Chanel: anello in Oro Bianco 18 carati e Onice
05_Chanel: guanti in pelle effetto tweed
06_Vicini pump in vernice nero
07_Gucci: pochette "gucci 1973" con decorazione
GG ovale. Pelle nera e ottone antico
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GUCCIAI 10/11
FEL INAun po’
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Quando le vacanze e l’ estate resteranno
un ricordo… Ecco la moda che aiuterà
ad affrontare la nuova stagione
con la grinta di un felino.
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IA
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NV
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_11:
01_Giuseppe Zanotti Design: sandalo in cavallino
maculato "Savana"
02_Giuseppe Zanotti Design: stivale in cavallino
stampato con tacco di 5 mm.
03_Louis Vouitton: copri-orecchie Leopard.
100% Visone e nastro in seta
04_Giuseppe Zanotti Design: clutch in lucente
cavallino stampato leopardo.
05_Gabriella Rivalta: oro miniato, pietre preziose
e perle. Collezione Ghepardo
06_Giuseppe Zanotti Design: tronchetto in
cavallino stampato con platform da 4,5 a 15 cm.
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BEAUTY Maria Greco
1_BIOTHERM: Sun VivoProtezione solare DNA-GENIGelée avvolgente viso, collo e décolleté a base diEstratto Puro di Plancton Termale e Reverserol SV,per aiutare ad arrestare il processo di invecchia-mento solare.
2_CLARINS: Crème Délicieuse Auto-Bronzante Un goloso color caramello per guidarel’applicazione, un’invitante texture fondente,estratti di cacao per rendere bella la pelle, è l'autoabbronzante viso e corpo perfetto!
3_ROC: Linea Dissetante VellutanteStick solare SPF 20Lo stick solare Soleil ProteXion+ SPF 20 è compo-sto di cere grasse e protettive associate a filtrisolari per proteggere le labbra dagli effetti del sole. Resistente all'acqua.
4_BIOTHERM: Sun RadianceLatte-gel protettivo sublimatore SPF 10 bassaprotezione. Dona alla pelle una luminosità doratagrazie a micro-perle di luce. La combinazione dioli vegetali e della pro-vitamina B5 reidrata la pellee riattiva l'abbronzatura ad ogni applicazione.
5_GARNIER: Linea Ambre Solaire DopoSole.Crema SOS scottatureLa linea Garnier Ambre Solaire offre una gamma di prodotti doposole completa per soddisfare tuttele esigenze, tra cui la crema SOS scottature al concentrato di cactus che calma e dà sollievoalla pelle arrossata.
6_DEBORAH: Linea BronzeAcqua super abbronzanteTexture a rapido assorbimento, adatta alle pelligià abbronzate, dona una piacevole sensazione di freschezza senza ungere, lasciando la pellemorbida e vellutata.
7_COLLISTAR: Gocce Magiche (per lei & per lui)Bastano poche gocce e come per magia la pelleassume un immediato colore dorato che, in menodi un’ora, si trasforma un’intensa e luminosaabbronzatura. Formula esclusiva che abbinal’estratto di mallo di noce all’innovativo DHARapid, molecola autoabbronzante di nuovagenerazione.
8_KÉRASTASE: Aqua SealIl primo protettivo “olio in crema” ad effettoimpermeabilizzante per capelli moltosensibilizzati. Esclusivamente nei Saloni diAcconciatura.
9_CIELO ALTO: Linea Sun - Acqua idratantecapelli e corpo a base di Açai OilSpruzzata su corpo e capelli procura una piacevolesensazione di freschezza e di idratazione.Ideale da utilizzare dopo i bagni o in qualsiasimomento durante l'esposizione al sole.
CONIL SOLEAMORE...PROTETTO!
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WELLNESS Cinzia Gallettoc.galletto@blu-communication.com
Il golf, si sa, richiede calma mentale e grande potere di concentrazione oltre che un equili-
brio interiore e ovviamente una eccellente forma fisica. Obiettivi condivisi dagli amanti
della vacanza benessere, che in massaggi, rituali e percorsi, ricercano quella situazione
di pace interiore difficilmente raggiungibile altrimenti. E’ quindi una conseguenza logica che
il binomio Golf-benessere si affermi sempre di più e che le oasi destinate al wellness siano
richieste dagli amanti del green non solo come pausa rigenerante dopo una partita ma anche
nella fase preparatoria proprio per raggiungere quella calma necessaria per dare il meglio
di se. Senza contare che spesso i giocatori vengono accompagnati da mogli e compagne
non altrettanto sostenitrici di questo sport le quali non disdegnano di dedicare momenti
a loro stesse mentre il compagno si dedica a buche, palline, kart e sacche.
In Piemonte sono oltre cinquanta i circoli golfistici: dalle “18 buche più alte d’Europa” del
Sestriere agli incantevoli panorami del Lago Maggiore, fino ai dintorni di Torino dove i per-
corsi di golf sono immersi in magnifici parchi sabaudi senza dimenticare i percorsi situati
tra i vigneti di Langhe e Monferrato. Per citare due esempi fra le tante occasioni offerte
di golf e wellness della regione ricordiamo il Golf Club Villa Carolina situata ai confini fra
Piemonte e Liguria e il Relais Bella Rosina nel cuore di uno dei parchi naturali più ricchi della
regione - “La Mandria”. Con il suo impegnativo percorso e con la splendida club house rica-
vata da una villa ottocentesca, Il Golf Club Villa Carolina comprende oltre le 15 camere
Golf e benessere un binomio sempre più forte che ha vistonegli ultimi anni un fiorire di nuovi centri benessere
all’interno di Golf Club o nei principali resort frequentatidalla clientela amante del green
GOLF &BENESSERE
IN PIEMONTEGo
lf C
lub
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la C
aro
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a
ad uso foresteria dedicate a chi gioca a golf,
un ristorante, una sala biliardo, una piscina
esterna e due campi da tennis in terra bat-
tuta. A pochi metri dalla club house affac-
ciata sui 200 ettari di campi da golf
e boschi, c’è la Beauty Farm Villa Carolina
www.golfclubvillacarolina.com. Qui si pos-
sono scegliere massaggi e trattamenti sia
estetici sia olistici e nella piscina interna do-
tata di idromassaggio è possibile allenarsi
anche con il nuoto controcorrente. Il Relais
Bella Rosina - www.bellarosina.it nel cuore
del Parco regionale della Mandria, si trova
a pochi minuti dalla Reggia di Venaria, al-
l’interno di un antico casale del 700, si trova
un hotel 4 stelle di 21 camere, un ristorante
e una spa: la Primarosa Beauty Farm. Il Re-
lais si trova nelle immediate vicinanze di due
dei principali campi da Golf regionali: Il Cir-
colo Golf Torino, che è stato uno dei primi
Golf Club d’Italia e il Royal Golf Club i Ro-
veri, che per la bellezza del luogo e la qua-
lità del percorso è stato scelto dal 2009 al
2012 quale sede del'Open d'Italia.
Relais Bella Rosina
Relais Bella Rosina
Golf Club VIlla Carolina
SPORT
Gli amanti di adrenalina lo sanno:il lancio in tandem con il paracadute
è un’esperienza unica e imperdibile!
UNTUFFONEL BLU
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Chi ama spingersi fino all’estremo e provare sensazioni forti
che lo fanno sentire davvero vivo non può perdere l’ultima ten-
denza in fatto di paracadutismo: il lancio in tandem con il paraca-
dute. In provincia di Torino esistono alcuni centri altamente
specializzati che propongono questo sport che possiamo definire per
molti, ma sicuramente non per tutti. Di cosa si tratta esattamente?
Di un lancio che si effettua dall'aereo ad una quota di quattromila
metri saldamente agganciati ad un istruttore mediante una spe-
ciale imbragatura. Per provare non occorre avere requisiti fi-
sici dei Top Gun, ma solo tanta voglia di vivere in sintonia
con l’aria. Questa esperienza davvero unica si svolge
in tre fasi: la prima di salita in aereo, che
dura circa venti minuti e per-
mette di raggiungere
la quota adatta
al lancio, la seconda
– la più adrenalinica – di
volo a duecento kilometri
orari per circa cinquanta secondi
e la terza che consiste nell'apertura del para-
cadute. Una volta aperto, potrete godervi circa cin-
que minuti di virate e spirali davvero divertenti per poi
atterrare dolcemente sull'erba. Prima della salita i fan del cielo fa-
ranno una lezione di circa quindici minuti per imparare la posizione cor-
retta da adottare nel momento dell'uscita dall'aereo, durante la caduta libera
e in fase di atterraggio. Perché è vero che si è un tutt’uno con un istruttore pro-
fessionista, ma è anche vero che un pizzico di prudenza aiuta sempre. Chi desi-
dera cimentarsi in quest’avventura davvero emozionante è bene infine che indossi
un abbigliamento adeguato come scarpe da tennis, jeans o tuta, maglietta
e felpa in estate e pile in inverno. Jim Morrison diceva: “Ognuno di noi
ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare”. Anche chi
prova il lancio in tandem con il paracadute, aggiungiamo noi.
Barbara Odetto
Il Burgman “Elle Zero”, ovvero il 2010, in realtà non ha nulla di nuovo, se non l’ABS in
opzione, che magari qualcuno potrà anche non gradire ma – in particolare su uno scoo-
ter, oltretutto a ruote basse – molto utile. A patto, naturalmente, che lavori come di
deve. Tecnicamente, però, le novità ci sono, seppur nascoste dentro al motore.
Fermo restando che il tunnel centrale così largo può anche infastidire un po’, si risco-
pre comunque un mezzo molto gradevole da usare, e, soprattutto, molto confortevole.
Le sospensioni, in particolare, sono davvero eccellenti sotto questo aspetto, e chi quo-
tidianamente usa lo scooter su lunghi tratti di pavé molto sconnesso, o comunque su
asfalto devastato dalle intemperie, non potrebbe che votarle con un bel 10. Sono sof-
fici ma progressive, molto difficilmente tamponano a fondo corsa e quando accade –
più facilmente in coppia, ma non così frequentemente – non rimbalzano rumorosa-
mente, ma subiscono il colpo in modo piacevolmente “gommoso”. Riescono persino a
digerire anche gli odiosi dossi di rallentamento (spesso sono fuori misura, e allora può
capitare di “spanciare” leggermente), con gran sollievo dei nostri fondoschiena.
In sella al Burgman, insomma, si viaggia comodi, anche in coppia; e anche se guar-
dandosi nelle vetrine, quando si gira in due, magari ci si sente un po’ buffi, basta pen-
sare che lo sbalzo del sedile garantisce tutto quello spazio così comodo sotto la sella,
e che il passeggero rimane comunque ben protetto dall’aria. Lo scoote-
rone Suzuki è piacevolmente brillante e veloce e beve abbastanza poco:
il consumo medio del nostro test varia intorno ai 20
km/litro circa nel normale girovagare cittadino.
Per concludere, ricordiamo che per il Burgman esiste una
nutrita gamma di accessori e abbigliamento dedi-
cato, che potete trovare sul sito Suzuki. Il modello
L0 con ABS, disponibile tutto bianco o grigio me-
tallizzato, costa 6.790 Euro, cioè 500 Euro più
del modello standard, che è dispo-
nibile anche in nero
metallizzato.
Daniele SmaltiniMONDO MOTO
Archetipo dei maxi-scooter, finalmente acquisisce l’ABS
Suzuki Burgman 400
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MONDO AUTO
Regina della sicurezza e del comfort
INFINITI FX 30D
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L'Infiniti FX, crossover tra i più sportivi per prestazioni di guida e look, è ora di-
sponibile con un nuovo e prestazionale motore diesel 3.0 l V6. Ma il motore non
è l’unica tecnologia introdotta da Infiniti in Europa per la prima volta: de-
buttano nel vecchio continente anche le tecnologie di sicurezza “Forward
Collision Warning” (anti-collisione anteriore) e il “Lane Departure
Prevention” che non solo informa del pericolo il condu-
cente, ma interviene attivamente evitando lo sposta-
mento laterale del veicolo Infiniti. Forte delle caratteri-
stiche dell'FX, il sofisticatissimo motore V6 da 3 litri potenzia
la già notevole coppia massima dell’auto, riduce significativa-
mente le emissioni di CO2 ed il consumo di carburante. Si chiamerà
FX30d la variante diesel della gamma FX, che si affiancherà ai modelli equi-
paggiati con i motori benzina V6 e V8. I prezzi,
dell’FX30d partono da €59.700.
FX30d è disponibile sia nel lussuoso
allestimento “GT” che nel più
sportivo “S”, ma anche
nella nuova versione
top di gamma –
introdotta nella
gamma proprio
con l’arrivo del
diesel - deno-
minata Pre-
mium, che in-
clude di serie
tutte le caratteristiche pos-
sibili, compresa la nuova e sofisticata tecnologia di prevenzione delle
collisioni, disponibile per la prima volta in assoluto in Europa su
un'Infiniti. Assai più leggera di molte rivali (fino a ben 500 chili in
meno), l'avanzata struttura, l'elevata aerodinamicità e l'efficientis-
simo sistema a trazione integrale intelligente della FX sono i com-
plementi perfetti del motore V6 diesel appositamente progettato
per questa motorizzazione. Le credenziali sportive dell'FX sono
esaltate dal modello FX30d S, che pone senza esitazione l'enfasi
sull'appeal di guida. Questa versione include cerchi in lega da 21
pollici, sedili e sospensioni sportivi e lo sterzo attivo sulle ruote
posteriori (RAS, Rear Active Steering) – una tecnologia di ma-
novrabilità incisiva che prima, nella serie FX, era di-
sponibile solo sull'ammiraglia FX50.
Daniele Smaltini
I clienti FX possono indirizzare la loro scelta verso il lusso degli al-
lestimenti “GT” o la sportività di quelli “S”. La versione GT del 2010,
sia nell'FX30 diesel che nell'FX37 a benzina, propone di serie: cam-
bio automatico a sette velocità e palette in magnesio; trazione in-
tegrale intelligente; rivestimenti in pelle e sedili anteriori con ri-
scaldamento e ventilazione; fari bi-Xenon con sistema AFS;
telecamera posteriore e sensori di parcheggio; regolazione elettrica
dei sedili anteriori con memoria della posizione del sedile del con-
ducente; regolazione elettrica dell'altezza e della profondità del pian-
tone dello sterzo; tettuccio in vetro; cerchi in lega leggera da 20 pol-
lici; I-Key con accesso intelligente; Intelligent Cruise Control; vernice
autoriparante Scratch Shield; sistema audio a 7 altoparlanti con ca-
ricatore per 6 CD, decoder MP3, Aux-In e Bluetooth per la connet-
tività mobile. La versione S esalta le caratteristiche sportive con i se-
dili anteriori regolabili elettricamente, le sospensioni attive a
smorzamento continuo (CDC, Continuous Damping Control), i cer-
chi in lega da 21 pollici e, solo nel modello diesel S e nel 5.0l ben-
zina V8, lo sterzo attivo sulle ruote posteriori (RAS) che incrementa
la stabilità e l'agilità. Come ulteriore segno distintivo, il modello S
è dotato di proiettori con vetri opachi e prese d'aria e rifinitura co-
pri-soglia in cromo opaco. Il nuovo allestimento Premium arricchi-
sce le versioni GT e S con caratteristiche difficilmente reperibili nelle
auto rivali. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza, con ca-
ratteristiche che consolidano la valutazione ottenuta nei crash test
EuroNCAP, ovvero la più alta possibile (cinque stelle). Entrambe le
versioni GT Premium ed S Premium dell'FX30d e dell'FX37 sono do-
tate degli elementi principe dell'innovativa tecnologia Safety Shield
di Infiniti, ovvero l'Intelligent Cruise Control (ICC) con sistema di as-
sistenza intelligente della frenata (IBA, Intelligent Brake Assist) e fun-
zionamento anche alle basse velocità, e l'avviso anticollisione an-
teriore (FCW, Forward Collision Warning). Le versioni Premium
dell'FX sono anche provviste di innovazioni come il monitor di vi-
sione 360° (AVM, Around View Monitor) e un navigatore satellitare
con hard disk da 30 GB, elemento chiave della piattaforma di in-
formazione e intrattenimento Connectiviti+ di Infiniti. Rimarchevole
per la ricchezza di funzioni e per l'intuitività dei comandi, il navi-
gatore satellitare non è solo quattro volte più rapido della prece-
dente versione basata su DVD, ma include anche una più ampia
gamma di funzionalità, come i consigli delle guide Michelin Guide
e la grafica in 3D, che alleviano lo stress dei lunghi viaggi renden-
doli più piacevoli. Dal punto di vista musicale, i modelli Premium di-
spongono di una Music Box da 10 GB che può ospitare l'equivalente
di 300 CD e, di serie, il sistema Bose® Premium Sound System con
il quale ascoltarli. Come prima, l'ammiraglia della linea resta l'FX50
con motore V8, le cui specifiche non hanno subito variazioni per il
2010 – praticamente tutte le caratteristiche erano già di serie – ma
il modello è denominato ora FX50 S Premium in conformità al
nuovo sistema di allestimenti.
Daniele SmaltiniNNAUTICAAUTICA
Un mix davvero originale caratterizza il nuovo Jaguar ’80dei cantieri navali Italian Yachts
DESIGN MODERNOED ELEGANZA PURA
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Una sferzata d’energia che fende le onde con fierezza unita ad un’eleganza dal design moderno.
Questo in estrema sintesi il carattere del nuovo ’80 proposto da Jaguar Yachts nella versione re-
styling del modello precedente.
Dalla creatività di Roberto Angel prendono forma ampi spazi in cui si uniscono forme arroton-
date e lineari in un insieme suggestivo, accogliente e lussuoso, in grado di accontentare chiun-
que voglia immergersi in un ambiente dal carattere ricercato, ma al contempo estremamente
funzionale. Grande attenzione è infatti data all’estetica nelle zone comuni così come in quelle
private, dove però è evidente anche una grande cura per praticità e abitabilità.
Distintivo dell’80 è sicuramente l’ampio salone centrale caratterizzato da un arredo minimal e
dal colore bianco capace di creare, insieme ad accenni di nero, un amalgama omogeneo di sug-
gestivi contrasti esaltati ulteriormente dalla predominanza di superfici lucide riflettenti e da
ariose aperture che inondano di luce l’ambiente. Ad accentuare ulteriormente il carattere “open”
del salone anche la presenza di un tettuccio apribile nella tuga e le finestrature in pieno stile Ja-
guar Yachts che, in una successione geometrica ma fluida rievocano lateralmente il profilo di un
delfino. Comoda e pratica anche la cucina che, collocata appena dopo l’ingresso, vicino alla
zona equipaggio e comunicante sia con l’area macchine sia con l’esterno, permette la massima
efficienza nella gestione delle attività e dei movimenti tra i vari ambienti “funzionali”, evitando
interferenze con le altre zone dell’imbarcazione.
Passando alle cabine, ciascuna rappresenta un pezzo “unico”, ognuna è caratterizzata da una
nuance particolare, coordinata al rispettivo bagno: si va dall’azzurro al fucsia per le cabine ospiti
e dal melange rosso-nero a quello bianco-nero rispettivamente per la cabina vip e per quella de-
stinata all’armatore.
Forte cura dei dettagli si riscontra anche nella cabina di comando, la cui plancia risulta arricchita
da elementi decorativi separatori che, con un andamento curvilineo simile a quello di onde spu-
meggianti, conferiscono un tocco estetico veramente particolare anche a questo ambiente fun-
zionale per tradizione.
A dimostrazione del forte valore che assume il design interno anche la forma della scala che con-
duce alle cabine: un piccolo cammeo che gioca su contrasti cromatici, sull’intreccio fluido di
linee curve e rimanda ancora una volta al mondo marino, riproponendo in particolare la forma
di una conchiglia.
A fare del Jaguar ’80 un vero gioiello della nautica anche l’eccezionale vivibilità degli esterni
grazie a elementi studiati ad hoc sia a poppa (dove un tavolo alza-abbassa prevede, all’occor-
renza, una possibile trasformazione in zona prendisole) sia a prua (dove un comodissimo divano
è in grado di accogliere gli ospiti comodamente e in totale sicurezza anche in fase di navigazione
veloce). Completano il quadro gli spaziosi camminamenti laterali, le ampie scalinate e la batta-
gliola alta con la funzione di bilanciare la forte velocità che lo yacht è in grado di raggiungere.
Per ulteriori informazioni:
www.italianyachts.it • info@italianyachts.it • Tel: +39 010 2759232
DETTAGLI TECNICI:
Cabine: 4 (2 ospiti, 1 vip, 1 armatore) + 2 crew
Bagni: 4 + 1 crew (comunicante )
Motori: 2 MTU 12V 2000 M93 1800HP
Eliche di superficie
Velocità max: oltre 40 nodi
Design: Roberto Angel
LA SPIAGGIA DI BOLDER BEACH E LA BAIA DEI PINGUINI
Bolder Beach rappresenta un vero e proprio angolo di paradiso
a pochi minuti da Torino, dove è possibile prendere il sole nello spazio
del solarium, leggere un libro all’ombra dei boulders ( i sassi levigati
dal vento) o immergersi nelle acque cristalline, ammirando i veri
protagonisti della spiaggia: i pinguini del Sudafrica che rischiano
ormai l’estinzione.
A lato della piscina vivono, infatti, 36 esemplari nati in cattività c
he Zoom ospita in un habitat simile a quello originario e che vengono
seguiti, curati e nutriti da un team di biologi e ricercatori. L’intera
colonia, che lo scorso ottobre ha accolto il primo cucciolo nato
all’interno del bioparco, nuota libera in una grande vasca, separata
dai visitatori solo da una suggestiva vetrata.
Bolder Beach offre tutti i comfort di una spiaggia attrezzata:
sedie a sdraio vip, ombrelloni di canne intrecciate, docce, mentre
per gustare piatti leggeri e snack accanto alla piscina c’è lo Zula Café.
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NATURA & AMBIENTE
Cosa ci fanno l’avvoltoio testa bianca, l’aquila delle steppe, il lama, l’asino, il
pony, il pinguino africano, la tigre e gli animali da fattoria in 180.000 metri qua-
drati, dove convivono in armonia a pochi passi da te? Questo è Zoom, il primo
parco zoologico immersivo del nostro paese. Nato nel 2008, nella zona dei Laghi
Baite, a Cumiana in provincia di Torino, ha come obiettivo quello di far conoscere
la natura in un modo completamente nuovo.
La nuova concezione di questi parchi naturali, permette infatti di entrare diret-
tamente in contatto con gli animali e di assistere alle loro attività quotidiane: ve-
dere i rapaci in volo, accarezzare i lama o assistere al pranzo dei pinguini,
accompagnati da biologi e ornitologi, che offrono tutte le informazioni e le cu-
riosità sugli animali e propongono attività per farvi arrivare al cuore della natura.
Tutti gli ospiti sono inseriti in un habitat simile a quello originario, non ci sono
gabbie. Gli animali provengono da altre strutture zoologiche europee e sono stati
dati in affidamento a Zoom, nessuno animale è stato catturato dallo stato brado.
Alcuni, invece, provengono da circhi e sono arrivati attraverso l’interessamento
del Corpo Forestale Italiano.
Zoom è per i grandi e per i bambini. Oltre alle visite in giornata, il bioparco pro-
pone attività didattiche per le scuole e campi estivi. Nelle aule didattiche e nei la-
boratori dedicati agli studenti si svolgono numerosi corsi e seminari per educare
i più giovani alla conoscenza della natura e al rispetto delle diverse specie animali.
Attività importantissima questa, testimoniata anche dalle Nazioni Unite che hanno
dichiarato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità”.
Ricerca biologica ed educazione del pubblico sono le due linee di forza del pro-
getto Zoom: tutto lo staff, in collaborazione con la facoltà di Veterinaria di Torino
e con il Museo di Scienze Naturali, è impegnato nella conservazione delle specie,
nella riproduzione degli animali a rischio di estinzione e nella tutela della biodi-
versità. Fin dalle sue origini, infatti, Zoom è stato inserito tra i membri “Under
Construction” dell’European Associations of Zoos and Acquaria (EAZA), il più au-
torevole organo di controllo europeo, a testimonianza del suo impegno costante.
Zoom è un work in progress. Infatti, ogni anno sono costruite nuove aree per gli
animali e arrivano nuovi ospiti. Gli ultimi arrivati per questa stagione sono due gio-
vani Bue Watussi, specie tipica delle fattorie africane nota per le enormi corna; due
Dromedari che superano i due metri di altezza e tre Cammelli della Battriana,
oramai in pericolo di estinzione, di cui si contano meno di 1.000 esemplari sel-
vatici al mondo ed infine tre Jak, animali noti per la resistenza e l’adattabilità alle
elevate altitudini del Tibet. Inoltre entro fine Luglio verà aperto il nuovo habita “I
Suricati del Kalahari”. Info: www.zoomtorino.it www.bolderbeach.it
Diana Lisci
Il nuovo bioparco immersivo d’Italiavi aspetta per conoscere i suoi ospiti
L’ESTATE DI ZOOMall’insegna della natura
40
In vacanza godendoti i tuoi animali? Un weekend romantico voi
due soli? Una settimana in una beauty farm con il tuo cane
a due passi? Da oggi si può: basta un click e parti felice:
www.vacanzebestiali.org
Vi ha divertito la candid camera di un micione che
prende ossessivamente a zampate una stampante in
funzione, con scritta finale “Il tuo gatto ha bisogno di una
vacanza?”. L’obiettivo è quello di fornire ai proprietari di animali
tutte le soluzioni per pianificare le vacanze. Così, per chi può por-
tare con sé il proprio animale, ecco gli hotel (in collaborazione con
Federalberghi), campeggi e ristoranti, parchi naturali e spiagge che
accolgono i quattrozampe. Ma anche molti consigli
utili per preparare al meglio la partenza grazie ai
preziosi suggerimenti di veterinari e comporta-
mentalisti, oltre a informazioni su ciò che
prevede la legislazione e sui regola-
menti delle compagnie di trasporto.
E per chi non riesce a portar con sé il proprio amico con la coda? Su www.vacanzebestiali.org l’espe-
rienza dei volontari Enpa porta a consigli di vario tipo: dal ricorso a conoscenti per lasciare l’animale
nel proprio ambiente domestico allo scambio alla pari, dagli indirizzi di pensioni per animali a quelli
di associazioni di pet-sitter che si prenderanno cura di lui.
Tra le tante possibilità, sul sito si può anche pubblicare le foto dei viaggi, lasciare in bacheca un
pensiero sugli animali o arricchire le possibili soluzioni condividendo le proprie esperienze delle
vacanze con gli animali: di-
ventare, insomma, dei “viag-
giatori bestiali”.
Un’ultima, importante nota:
maggiori sono le soluzioni al
problema delle vacanze per
chi possiede animali, minori
risulteranno gli abbandoni e
i conseguenti incidenti stra-
dali. Ancora una volta, dun-
que, Aiscat, Anas, Cciss viag-
giare informati e gestori delle
aree di servizio autostradali
hanno dato il loro prezioso
supporto alla diffusione della
campagna estiva Enpa.
Luciano CapellaANIMALI
Enpa ricorda il suo sito dedicato ai proprietari di animali,con tutte le soluzioni per vacanze serene
VACANZE BESTIALI
42
ARTE & CULTURA
Pageantry of painting. Corteo della pittura.A cura di Rudi Fuchs
MARIO MERZ
Fino al 26 settembre la Fondazione Merz presenta la grande mostra Mario Merz. Pageantry of pain-
ting. Corteo della Pittura, una ventina di grandi pitture selezionate da Rudi Fuchs con l’assistenza
di Cristina Mundici. Le opere in mostra, realizzate tra la metà degli anni Settanta e la fine degli
anni Ottanta, provengono sia da importanti musei europei sia da collezioni private e in alcuni casi
non esposte al pubblico da molti anni.
Così Rudi Fuchs racconta le suggestioni che hanno dato origine all’idea di mostra “Ricordo quando
da bambino andavo a vedere le parate dei giorni di festa, dove i membri di ciascuna Gilda sfila-
vano con i loro stemmi in cui erano raffigurate immagine araldiche dai colori forti. Marciavano fino
alla piazza principale della città, dove si dava inizio a competizioni scenografiche di sbandiera-
mento acrobatico.
Ogni volta che vedo i grandi dipinti di Mario penso a quelle cerimonie spettacolari e alla possibi-
lità di mettere in mostra una trentina di quelle immagini-stendardo come in una rappresentazione
teatrale, per restituire loro quello sventolio particolare. L’idea è proprio quella di un corteo di co-
lori. Certo i dipinti non possono muoversi all’interno della mostra ma credo che un’installazione
così sia possibile, con i baluardi che roteano e sventolano nell’aria. “
Si tratta in buona parte di soggetti animali, dalle forme arcaiche, in cui l’evidenza e la riconosci-
Casa del giardiniere, 1983-84struttura in tubolare metallico, rete
metallica, tecnica mista su tela, cera,metallo, chiocciola, pigne
metal tubes, metal mesh, mixedmedia on canvas, wax, metal, snail,
pine conescm 200 x 400 (ø)
Coll. priv. / Courtesy Giorgio Persano
bilità dell’immagine si sposa con l’utilizzo della figurazione in senso ar-
chetipico, dalla forte accentuazione simbolica e mitica, specchio di un pro-
getto esistenziale.
Scrive ancora il curatore della mostra “Una volta vidi
Mario Merz mentre creava alcuni dei grandi dipinti
inclusi in questa mostra. Procedeva con un pennello
zuppo di colore e qualche bomboletta di vernice su
tele non intelaiate, leggere e sottili come lenzuola.
Più che dipingere sembrava disegnare: linee allun-
gate, curve, ondivaghe, che prendevano la forma di
una qualche figura (per lo più di animali fantastici).
Erano forme ben delineate, potenti nel colore e nel di-
segno. Erano forme araldiche”.
Mario Merz stesso sottolineava la connessione tra
immagine e rimandi simbolici: “La pittura prende
vita nella mente ancora prima di essere fatta. E l’immagine è sem-
pre doppia, è un’immagine e anche qualche altra cosa. Se l’im-
magine è perfetta diventa un dipinto… Fino a poco tempo fa si po-
teva diffidare dell’immaginazione, al giorno d’oggi si deve portare
nuovamente più fantasia possibile nell’arte”.
Il vuoto di figurazione nell’arte di Mario Merz a cavallo tra anni Ses-
santa e Settanta si torna a popolare di figure già dalla metà degli
anni Settanta, come testimoniato in mostra, e si affolla sempre più man mano che ci si avvicina
agli Ottanta, quando proliferano. Tra i lavori in mostra anche due igloo dipinti, Casa del giardi-
niere e Igloo (Tenda di Gheddafi) ed il video Lumaca di Gerry Schum. Per l’occasione sarà pubbli-
cato un volume edito dalla Fondazione Merz
contenente un saggio di Rudi Fuchs e le im-
magini delle opere in mostra.
Gemma conifera, 1981- tecnica mista su telamixed media on canvas cm 203 x 428Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek, DenmarkDonazione / Donation The Friends of the Louisiana Collection
Benito Cereno, 1983tecnica mista su tela, neon
mixed media on canvas, neoncm 245 x 305
Coll. La Gaia, Busca (Cuneo)
orario: martedì - domenica 11-19
Fondazione Merz,
via Limone 24 - 10141 Torino
tel 011.19719437
www.fondazionemerz.org
info@fondazionemerz.org
CINEMA Paola Gamberutti
Come Dante e Virgilio: quell’intrecciotra guida e amicizia in nome dell’Arte
IL SOLISTA
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BROTHERHOOD - LEZIONID’ ODIO X INNAMORARSIIl razzismo e l’ intolleranzadettano legge. In ungruppo di neonazisti, deditiall’ organizzazione di raidpunitivi contro arabi eomosessuali, fà ingressoLars. L’ indottrinamento del giovane spetta al suomentore Jimmy. Inaspettatamente tra i due scoppiala passione. Un sentimento proibito e scandaloso, danascondere ai “fratelli”. Lottare per un amore o perun’ ideologia? Orgoglio per i propri sentimenti, oPregiudizio verso l’ omosessualità?
POST GRAD - FINDYOURSELF POST GRAD!Chi trova il lavoro deipropri sogni, trova ilproprio posto nel mondo.Dopo la laurea, viene iltempo dei bilanci e deiprogetti, delle attese e delledelusioni, delle vittorie e dei fallimenti. Costretta atornare a vivere con la sua famiglia, la neolaureataRyden, si dovrà dedicare alla ricerca dell’ identità, dellavoro, e del grande amore. E così, la “ex” Rory dellaserie TV “Una mamma per amica”, entra ufficialmentenel mondo degli adulti.
THE TWILIGHT SAGA: ECLIPSE La città di Seattle èbersaglio di misteriosidelitti. La vampira Victoriaè tornata, in cerca divendetta. Bella è il simbolodella donna da salvare.Ancora una volta in pericolo, e in cerca di protezione,dovrà mettere da parte la sua debolezza, e fare unascelta: da chi farsi difendere? Dal vampiro Edward,oppure dal licantropo Jacob? Cambiare per uno, orestare se stessa per l’ altro? E speriamo che nelprossimo capitolo, impari a salvarsi da sola!
SHREK E VISSERO FELICIE CONTENTIDopo Gwyneth Paltrow,anche l’ Orco più famosodel grande schermo, siritrova in una vita parallela.Vittima di una maledizione,viene catapultato in un’altra possibilità di vita. I suoi migliori amici non loconosco. Lui e la sua amata Fiona non si sono maiincontrati. Shrek dovrà combattere per riconquistarela sua vita e i suoi affetti. Ed ecco che la leggerezzadi un film d’ animazione, si trasforma nella forza diuna lotta per il rirorno al presente. .
COOLTO
CONSIGLIA“Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai per una selva oscura/ che
la diritta via era smarrita./ Ahi quanto a dir qual era è cosa dura/ esta selva
selvaggia e aspra e forte/ che nel pensier rinova la paura!”
Se più di settecento anni fa, ne “La Divina Commedia”, era Dante a trovarsi
in una selva oscura, oggi, sul grande schermo, il ruolo dello “smarrito” tocca
a Nathaniel Ayers (interpretato da Jamie Foxx).
Una vita che si è persa, un homeless disorientato che possiede un unico bene:
un violino distrutto, a cui sono rimaste solo due corde.
Ma l’ arte non conosce limiti, e il talento brilla sempre e comunque di luce
propria, anche se proviene da chi è in preda ad una crisi esistenziale.
E proprio quando si pensa di aver toccato il fondo, e si progetta che proprio
a quel fondo ci si deve rassegnare, ecco che arriva qualcuno a porgerci la
mano.
Se ne “La Divina Commedia” arrivò Virgilio, in “The Soloist” arriva Steve Lo-
pez (Robert Downey Jr).
Giornalista che ha perso le parole, decide di ritrovarle (per chi al fondo non
si arrende mai) scrivendo un pezzo sul clochard musicista. Dopo le iniziali
difficoltà, e lo sviluppo delle sue ricerche, emerge una realtà inaspettata sul
protagonista del suo prossimo articolo.
Si scopre che Nathaniel era un prodigio del violino, e alla Juilliard School non
si era mai visto un ragazzo con così tanto talento.
Ora però trascina la sua vita tra le infernali strade secondarie di Los Ange-
les. Una vita che è un’ alternanza di momenti diversi e opposti tra loro. Mo-
menti in cui il suo passato e l’ arte prendono il sopravvento, e lo spazio viene
invaso da una musica che non potrebbe essere più alta. E momenti in cui è
la malattia che conquista il predomino: lui stesso non ha idea di quello che
dice, e di quello che gli succede. Nathaniel è infatti affetto da schizofrenia.
La soluzione più razionale sarebbe un ricovero in un ospedale psichiatrico.
Ma se il paziente rifiuta il ricovero, e i medicinali non fanno nessun effetto,
solo una cosa lo può aiutare: un amico.
Così, sotto il potere unificante della musica, nasce un’ amicizia in grado di
cambiare due vite. “Ci prendiamo cura l’ uno dell’ altro, ci occupiamo l’ uno
dell’ altro. Per lui, sono la cosa più vicina ad una famiglia. Sono suo amico.”
Come Dante, sotto la guida di Virgilio, giunse a Beatrice, il musicista sen-
zatetto, grazie all’ effetto riabilitativo dell’ amicizia, torna a prendere dav-
vero in considerazione il suo più grande sogno: suonare in un concerto della
Walt Disney Concert Hall.
Il film è tratto da una storia vera. Perché proprio la reltà è il palcoscenico di
quegli incontri che ti cambiano la vita. Quegli incontri che ti mettono sulla
strada di chi ha più bisogno, e proprio nel momento in cui ha più bisogno.
Ma durante l’ evolversi del rapporto, ci si inizia a chiedere chi fosse in prin-
cipio il bisognoso, perché il risultato di quelle unioni, è un beneficio per en-
trambi.
“Quello che trasmette coraggio è umiltà, e la forza del suo cuore. Essere suo
amico ti fà sentire a casa.”
Teatro Stabile di TorinoTeatro Carignanopiazza Carignano 6, Torino tel. 011.51.76.246
Teatro Agnellivia Sarpi 111, Torino Tel: 011-612136
Alfa Teatrovia Casalborgone 16/I, Torino tel. 011.81.95.803
Teatro Alfieri Torino Spettacolipiazza Solferino 4, Torino tel. 011.56.23.800
Teatro Araldovia Chiomonte 3, Torino tel. 011.33.17.64
Teatro Cardinal Massaiavia Cardinal Massaia 104, Torinotel. 011.25.78.81
Teatro Colosseovia Madama Cristina 71, Torino tel. 011.66.98.034 - 65.05.195
Teatro Erba Torino Spettacolicorso Moncalieri 241, Torinotel. 011.66.15.447
Garybaldi Teatrovia Garibaldi 4, Settimo Torinesetel. 011.89.70.831
Teatro GioielloTorino Spettacolivia C. Colombo 31, Torino tel. 011.58.05.768 - 011 66.15.447
Teatro Juvarravia Juvarra 15, Torino tel. 011.54.06.75
Teatro Matteottivia Matteotti 1, Moncalieri tel. 011.64.03.700
Teatro Monterosavia Brandizzo 65, Torino tel. 011.28.40.28
Teatro Nuovocorso Massimo d'Azeglio 17, Torinotel. 011.65.00.200
Piccolo Teatro Peremprunerpiazza Matteotti 39, Grugliasco tel. 011.78.08.717
Teatro Regiopiazza Castello 215, Torino tel. 011.88.151
Si accendono i riflettori sulla stagione teatrale estiva torinese in un’offerta capace di sod-
disfare gusti diversi. “Teatro a Corte” propone dall’8 al 25 luglio spettacoli raffinati, capaci
di rapire lo spettatore in un tourbillon di suggestioni emozionanti.
8 luglio (ore 22.00-Piazzetta Reale) Nusquam - Teatro do Mar (Portogallo). Poesia visiva sullo
smarrimento dell’uomo moderno, rifugiato in falsi miti che gli impediscono di sognare. Denaro,
successo, amore infelice alcuni dei fardelli che lo tengono sospeso in una solitaria “non-vita”,
rappresentata dai movimenti degli attori che in una danza acrobatica tra 4 torri alte 7 metri, sfere
trasparenti e installazioni video, abitano un mondo fatuo, vago e inconsistente.
9 luglio (21.30-Teatro Astra) Voyageurs immeubles - Philippe Genty (Francia) invita a un viag-
gio onirico alla scoperta dell’umanità tra paure e ossessioni (una per tutte: il dover “imballare
tutto” nella totale incuria dell’ambiente). Un insieme di strani esseri metà uomo e metà imbal-
laggio si muove in un percorso surreale tra mari di carta, oceani di plastica e paesaggi assurdi.
14 e 15 luglio (rispettivamente alle 20.00 e alle 22.00-Cavallerizza Reale) Humus vertebra - Dame
de Pic (Belgio). Un fondale magico genera disegni capaci di animarsi lentamente nei corpi di 3
attori che con maestria si muovono tra: fiaba, comicità, danza, acrobatica, mimo e manipola-
zione di oggetti.
21 luglio (20.30- Teatro Astra) Strata
Etude di Maria Donata D’Urso (Francia-Ita-
lia). In un interrogativo sulla percezione ri-
volto agli spettatori, suoni, luci e tatto si
rincorrono in un gioco multisensoriale di
presenze, tessuti elastici o trasparenti e
forme minimal. Rumori, fruscii, ombre e
riflessi materializzano così, rendendolo
visibile, il misterioso mondo interiore
delle sensazioni.
TEATRO Annamaria Gai
Torino si trasforma in palco scenicoper una due mesi di teatro tra arte e comicità
SU IL SIPARIO SULL’ESTATE!
46
TEATRO A CORTE 2010
8-25 luglio
Info: http://teatroacorte.it
tel. 011 5119409 • info@teatroacorte.it
RIDITORINO E DINTORNI
26 giugno – 11 agosto
Info: www.riditorino.it
tel. 011 363268 • info@riditorino.it
48
BITTEN di Kelley Armstrong - Fazi
Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo nor-
male che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce
come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle
paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. È l’unica donna
licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d’appartenenza e
i comfort della villa. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma
anche Clay, colui che l'ha tradita trasformandola in un licantropo.
Sarà l’amore per l’unico uomo che le ha toccato il cuore che la ri-
condurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei.
LA BREVE SECONDA VITA DI BREE TANNER
di Stephenie Meyer – Fazi
Dopo un'attesa di quasi due anni esce il nuovo romanzo di Stephe-
nie Meyer. La voce narrante è quella della stessa Bree, la vampira
neonata già presente in Eclipse. Il romanzo racconta la storia di
Bree, la vampira neonata creata da Victoria per vendicarsi di Bella,
e getta nuova luce sul mondo delle tenebre da cui proviene: un mix
di suspence e amore, che rivela il lato più oscuro e truce del mondo
dei vampiri. Il libro ricostruisce il viaggio dell'esercito dei vampiri
neonati mentre si preparano ad attaccare Bella Swan e i Cullen.
HOMO ITALICUS. L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE
“MASCHIO ITALIANO” di Giusi Miccoli – Aliberti Castelvecchi
Dagli anni Ottanta in poi il maschio italiano, meglio conosciuto per
la sua sindrome di mammone e pantofolaio, rappresenta una spe-
cie in via di estinzione. Avvolto in una crisi di identità ha cambiato
pelle e modo di relazionarsi. Diviso tra il bisogno di stabilità e di af-
fetto e la ricerca di situazioni sempre nuove e intriganti, il nuovo
“homo italicus” si fa almeno in dodici. Con una discorsività accatti-
vante, la sociologa esplora le dinamiche di coppia del mondo con-
temporaneo da un punto di vista tutto al femminile.
LA REGINA MALEDETTA di Jeanne Kalogridis – Longanesi
La sovrana è sola nei suoi appartamenti. Ha congedato anche le
dame di compagnia, contravvenendo a ogni etichetta di corte: l’in-
contro che sta per avvenire non deve avere testimoni. Perché l’ospite
di Caterina de’ Medici, quell’ometto zoppicante dai lunghi capelli
grigi, è messer Nostradamus, maestro dell’occulto. A lui Caterina
vuol chiedere l’interpretazione dei sogni di morte che la tormen-
tano sin dall’infanzia, vuol chiedere una rassicurazione per il futuro
dei propri figli, ma soprattutto vuole una spiegazione sulla trenta-
cinquesima quartina delle Profezie, che, ne è sicura, riguarda suo
marito, Enrico II di Francia, destinato a morire giovane.
LIBRI Maria Greco
MUSICA Daniele Smaltini
Quando la promozione usa canali onorevoli!
Barbara MONTEBarbara Montecucco, in arte Barbara Monte, nasce a Gavi (Piemonte),
e fin da piccola coltiva la sua grande passione per la musica. A lei vo-
gliamo dedicare il nostro spazio del mese dedicato alla musica perchè
abbiamo ritenuto che fosse il legame più diretto tra l’amore per l’arte
e l’arte di saper amare gli animali... in un numero che ha dato am-
pio respiro alla natura e alle vacanze in compagnia dei no-
stri amici a quattro zampe!
Ciao Barbara. Abbiamo avuto il piacere di vedere
lo spot prodotto per l’ENPA in popup sul sito va-
canzebestiali.org del quale abbiamo un appro-
fondimento nella nostra rubrica dedicata agli
animali. Da cos’è nata questa vostra idea?
Alla base di tutto c’è ovviamente
l’amore per gli animali e quello per
la Musica. Unire le due cose ci ha
permesso di associare l’impor-
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FUTUREHEADSTHE CHAOSA due anni di distanza da“This is not the world”,tornano i Futureheads.Già nello scorso mese dinovembre la formazionedi Sunderland (Inghilterra)diede modo ai propri fan di tastare il nuovomateriale, pubblicando per il download gratuito(solo per due settimane) il brano “Struck dumb”.Qualche mese dopo ecco “The chaos”, quartocapitolo discografico del gruppo britannico: undicicanzoni indie-rock, veloci e divertenti.
FICTION PLANESPARKSA tre anni di distanzadall'ultimo lavoro instudio “Left side of thebrain” e un anno dopo ildoppio CD dal vivo“Paradiso” (registrato nel-l'omonimo famoso club di Amsterdam), tornano iFiction Plane. La formazione inglese capitanata dalJon Sumner (figlio dell'ex Police Sting) presenta“Sparks”, un lavoro in cui le atmosfere pop-rockaggressive ma allo stesso tempo melodiche delgruppo, incontrano sfumature new-wave.
VINCE NEILTATTOOS AND TEQUILA“Caved and stone” fu iltitolo del suo ultimoalbum solista, targato1995. Sono trascorsiquindici anni quindi edoggi Vince Neil, storicofrontman degli americani Motley Crue, presenta“Tattoos and tequila”, terzo capitolo in solitaria. Il disco include due episodi inediti (la title-track e“Another bad day”) e dieci cover (quasi tutte deglianni Settanta) eseguite in stile hard-rock/metaltipico di Neil.
EDIPOHANNO RAGIONE I TOPIEdipo è lo pseudonimoscelto da un musicistabresciano per la suaavventura solista dopoaver partecipato aiprogetti Edwood e Gretel& Hansel. Giunto alla soglia dei trent'anni FaustoZanardelli presenta “Hanno ragione i topi”, un albumcomposto da dieci brani in cui gioca con le parole,tra concetti impegnati ed ironici allo stesso tempo,suoni indie-pop ed elettronica retrò: un incontro traFranco Battiato, Bugo, Tricarico ed i primi Bluvertigo.
COOLTO
CONSIGLIAtanza del messaggio contro l’abbandono alle emozioni che la musica è capace di
trasmettere. Inoltre l’iniziativa vanta anche uno scopo benefico in quanto il rica-
vato che deriverà dalla vendita del brano ‘Mare Senza Memoria’ andrà a favore di
E.N.P.A. e sarà necessario per accudire i 20.000 trovatelli che, purtroppo, ogni anno
approdano nei rifugi bisognosi di cure e affetto.
Chi è Barbara Monte nel panorama musicale italiano? E’ una ragazza che lotta
ogni giorno per raggiungere il proprio successo, non inteso però come uno scopo
materiale. Ma per riuscire a vivere facendo cio’che ami. E non è per niente facile,
credo che la determinazione e il costante impegno possano dare dei risultati.
Parlaci delle tue produzioni e dei tuoi percorsi storici professionali: Il 29 giu-
gno è uscito in tutti i negozi il mio Ep ‘Mare Senza Memoria’, anche questo lavoro
devolverà parte del ricavato a E.N.P.A. In passato ho ottenuto diverse soddisfazioni
in campo musicale: dalla colonna sonora di Milano Palermo Il Ritorno in collabo-
razione con Pino Donaggio, all’apertura del concerto italiano di MelanieC. Un al-
bum nel 2008, alcuni brani inseriti in diverse fiction Rai. Ma non dimentico mai le
origini: a 4 anni per la prima volta sul palco, a 6 anni quando ho iniziato a studiare
violino, i concorsi musicali, il piano bar, i matrimoni, l’incontro con l’etichetta in-
dipendente che mi produce (CMPItaly)... tutto parte del mio percorso musicale.
Raccontati attraverso un tuo sogno ed una tua caratteristica razionale: sogni
tanti; uno su tutti la speranza di essere una persona serena e realizzata in futuro.
In alcuni casi sono troppo razionale, penso e ripenso, sono la classica regista di
film mentali che, il più delle volte non rispecchiano la realtà. Per fortuna a volte rie-
sco anche ad abbandonarmi.
Quanto cambia Barbara “tra palco e realtà”? Sostanzialmente poco, in quanto in
entrambe le situazioni sono spesso imprevedibile .Se si tratta di Musica, bisogna
lasciarsi travolgere per poter comunicare al meglio. Gli altarini, a lungo andare ca-
dono, quindi meglio essere se stessi nel bene e nel male. Credo inoltre che sia im-
portante che le due situazioni siano sempre legate da un filo comune, perché in
fondo il pubblico che ti ascolta vive di cose semplici e sogni genuini. Il palco deve
essere un mezzo per comunicare questo.
Cos’ami e cosa odi nel panorama musicale italiano? Non riesco ad associare
l’odio alla Musica. Piuttosto posso dire che, la realtà musicale italiana non è valo-
rizzata come meriterebbe. Oggi sempre più persone pensano che possano bastare
tre mesi di televisione per fare di chiunque un artista. Io credo che un dono vada
coltivato nel tempo e che la famosa gavetta sia fondamentale. Continuando così
si penalizzano tantissimi talenti e si valorizzano solo prodotti creati a tavolino. Que-
sto è business, non Musica.
…e nel mondo che ti circonda? Amo la Natura, il vento, i prati, i paesaggi e tutte
quelle cose fondamentali con le quali ho convissuto fin da bambina e tra le quali
mi rifugio appena posso. Mi fanno sentire parte di loro. Odio chi se la prendere con
gli esseri più indifesi e chi, pur di raggiungere il proprio scopo, venderebbe
l’anima al diavolo.
Abbiamo raccontato un po’ del tuo passato e del tuo presente… come possono
seguire il tuo futuro i lettori di CoolTo? Sul mio sito www.barbaramonte.com,
sulla pagina myspace www.myspace.com/barbaraworld e sulla mia pagina face-
book www.facebook.com/Barbara.Monte ... Vi aspetto numerosi!
Per chiudere questa breve ma piacevole conoscenza, cosa significa per te es-
sere “cool”? Coltivare la propria unicità!
“Di fronte al giardino di roccia si fa ciò che naturalmente deve essere fatto: si fanno le righe con
il rastrello, si raccolgono le foglie, i rami secchi. Fondersi con lo spirito intimo della pietra,
accettare che non vi sia un motivo e un fine, farsi parte della pietra, diventare il vuoto”
Una donna in kimono scivola silenziosa in una stradina, le tremule luci delle ochaya –
le “onorevoli case da tè”, le case delle ultime geishe - si accendono al tramonto: siamo nel
quartiere di Gion a Kyoto oppure tra le pagine di “Memorie di una geisha”? Un impiegato
in serissima tenuta d’ufficio si piega in un inchino al cospetto di un altare shintoista, offre una
tavoletta devozionale e batte ritualmente le mani due volte: invoca la buona fortuna.
Siamo nel cuore di Tokyo o dentro un racconto di Murakami?
Un mondo rovesciato, una sintesi di avanguardia e tradizione, di dolcezza e di frenesia, di silenzi
e di frastuono, di cybercafé e giardini in miniatura. Il Giappone è sorprendente, è un luogo per
viaggiatori curiosi, attratti dalla promessa di un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura
Cristina BavaTRAVEL
Un viaggio tra i paradossi e le meraviglie del Sol Levante
GIAPPONELA DANZA DEI VENTAGLI DORATI
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e le tradizioni ancestrali sopravvivono intatte; è per chi cerca
atmosfere particolari e insolite, per chi vuole immergersi nella
modernità o meravigliarsi al cospetto dell’armonia e della
raffinatezza di cui si trova traccia ovunque, nei decori dei
palazzi e dei templi, in alcuni dettagli dell’arredo urbano delle
città, così come nella domestica intimità delle case private.
Non è semplice trovare in Giappone villaggi tradizionali, edifici
storici, tracce di un passato antico: i frequenti incendi,
i terremoti, le conseguenze dell’ultimo conflitto mondiale
e quelle determinate dal miracolo asiatico del quale il Giappone
è stato per alcuni decenni protagonista - scardinando
rapidamente secoli di rituali e tradizioni, hanno cancellato le
fragili architetture di legno, modificato i piani urbanistici delle
città e cambiato abitudini secolari in quasi tutto l’arcipelago.
Noi siamo riusciti a ritrovare questo filo perduto, abbiamo
percorso le vecchie strade degli Shogun – i generali dell’età
feudale, ritrovato angoli di bellezza dimenticati, assaporato
i silenzi di una foresta di canfora e i fruscii del bambù. Nella
Valle di Kiso la Nakasendo - la via che percorre i monti, una
delle principali strade che collegavano la capitale Edo, l’attuale
Tokyo, al resto del Giappone – abbiamo scoperto alcuni degli
54
undici nodi di smistamento della posta: piccoli villaggi, spesso raggiungibili solo a piedi,
miracolosamente preservati o, talvolta, fedelmente ricostruiti. Lo sguardo si concentra sulle
piccole case: proprio qui si rivela l’animo gentile e meditativo del Giappone. Dall’interno –
essenziale, frugale - si scopre il mondo; le grandi pareti scorrevoli aprono magici scorci sui
giardini interni, le finestre scorrono sui telai a slitta e lasciano scoprire un paesaggio
continuamente mutevole, che cambia al cambiare della luce, della stagione, del momento:
ora un bocciolo si apre, ora una foglia ondeggia nella trasparenza dell’autunno, ora il riflesso
della neve sul giardino illumina la stanza e la rende un paesaggio nuovo e fantastico.
Kyoto, l’antica capitale imperiale, resta ancora oggi l’anima della cultura giapponese.
Il castello Nijo-jo, antica dimora famigliare costruita dall’illustre Shogun Ieyasu Tokugawa
è il trionfo dei secoli squisiti: la bellezza dei dipinti di Kano Tanyu ci fanno volare in un altro
tempo, in un’altra dimensione. Cieli dorati, danze di ventagli, inverni nevosi, fiori di ciliegio,
rami flessuosi di bambù, uccelli che spiccano il volo: intensità vibranti, commoventi. E poi la
vecchia Kyoto e Gion, il quartiere degli spettacoli tradizionali, il kabuki, il bunraku, dove
è ancora possibile incontrare geishe e maiko.
Ma lasciamo Kyoto per un salto nel futuro.
Tokyo è sconfinata e nevrotica, è una città dove disordine e armonia convivono fianco
a fianco, dove le ultime case di legno tradizionali sopravvivono all’ombra di vertiginosi
grattacieli di vetro, dove i giardini da meditazione, di pietra e di sabbia, hanno come sfondo
una foresta di torri… Tokyo è una metropoli ruggente, quieta, folle, meditativa, sorridente,
caotica, complicata, rumorosa, silenziosa, pensosa, affannata: è tutto e il suo contrario, è un
crocevia di mondi, è l’espressione del samsara, del vortice del divenire. Tokyo è bella?
É brutta? Ciascuno scopre la sua Tokyo, considerando che in Giappone le grandi città non
nascono per essere belle, ma piuttosto funzionali. La città è uno strumento di vita e di lavoro,
la bellezza è un’isola, ha la durata di un attimo. E poi, la notte, che a Tokyo è il regno
dell’effimero, quando le luci trasformano la città in un caleidoscopio rutilante e i ristoranti
ammiccano con le loro proposte. L’amore per l’estetica qui si riflette anche nella cucina,
i piatti si gustano prima con gli occhi poi con il palato: una leggerissima frittura di crisantemi,
una delicata minestra di alghe rare, deliziose mattonelle con semi di ginko, radici di loto,
spuntature di felci… piatti dai nomi poetici che non si ricorderanno, come un’atmosfera,
fluttuante, sottile e misteriosa.
“In questo mondo anche la vita della farfalla è frenetica” scriveva il poeta Kobayashi Issa alla
fine del XVIII secolo. Mai haiku è risultato più incisivo per descrivere il Giappone delle città,
crocevia di mondi, di culture, di mode e di modi. Ma anche ricche di una spiritualità profonda
- essenziale, rarefatta, vestita di riti difficili e lontanissimi.
Il Tucano vi porta a scoprire il nostroGiappone: mille soluzioni vi attendono per comporre il viaggio nel Paese del SolLevante in modo personalizzato, nello stilepiù vicino a ogni vostro desiderio.
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WEEKEND DI... COOLTOPaola Gamberutti
Un “Red Carpet” sempre illuminato dalla città
CANNES
1834. Lord Brougham, diretto in Italia, ma costretto a interrompere il suo viaggio, staziona
a Cannes. Sedotto dalla città, decide di tornarci ogni anno, e lì costruire una casa. Esempio che
segue tutta l’ aristocrazia inglese, seguita da quella russa, dando così vita alla “Cannes Turistica”.
Ma oggi, non solo gli aristocratici possono permettersi una vacanza nell’ incantevole Cannes.
Il turismo della città è infatti molto eterogeneo, melting pot di culture, età, e condizioni
economiche diverse, e vivo in ogni stagione dell’ anno.
Conosciuta per il Festival del Cinema, Cannes presenta in realtà un’ ampia gamma di festivals
interessanti, tra cui il Cannes Shopping Festival (gennaio), Les Régates Royales (settembre),
il Festival de la Plaisance (settembre), il Festival del Jazz a Villa Domergue (agosto), il Festival
Pantiero della Musica Elettronica (agosto), dei Fuochi d’ artificio (luglio/agosto)
e l’emozionante Concerto di musica classica nel Suquet (luglio).
Il Palais des Festivals, dopo l’ eclissi degli attori, non si spegne. Al suo interno spicccano
la Rotonde Lérins, centro congressi con suggestiva vista sul mare, e la discoteca Les Palais, per
ballare in un luogo glamour con una vista unica. E fresco d’ inaugurazione, Les Marches:
aperitivi, piatti sushi, cocktails e discoteca, con una terrazza panoramica incredibile.
Fulcro della movida, è anche le Carrè d’ Or, una carrellata di locali alla moda.
Tra i numerosi hotels di Cannes, è degno di nota Palais Stéphanie, l’ unico “cinque stelle” con
piscina sul tetto. Dotato di suites da sogno, materiali e colori ricercati, vasche idromassaggio,
docce con luci tropicali, e spettacolari viste sul mare. Caratteristiche foto in bianco e nero
di celebrità passate sul red carpet, arredano corridoi e stanze. Se si parla di hotels è d’ obbligo
citare il 1835 White Palm Hotel. Dal design moderno ma caldo, qui tutto è dedicato al relax.
Risorto da appena un anno, un “quattro stelle” che offre, oltre a camere e suites provviste di ogni
comfort, le Thermes Marins. Uno dei centri di talassoterapia più grandi della Francia, presenta
piscina interna ed esterna con acqua di mare, e un’ ampia gamma di trattamenti disponibili (tra
cui dimagrante, ringiovanete, rilassante). Una particolare doccia vi traghetterà in Giappone,
a Tahiti, o nei Fiordi Norvegesi, grazie a luci, profumi, sonorità, e temperature diverse.
Un ristorante con vetrate sul mare, vi farà gustare portate sane e dietetiche, che potrete anche
consumare sulla terrazza da cui si vede tutta la città. Ma a Cannes è anche possibile trovare
hotels “due stelle”, che però brillano come se ne avessero molte di più. La città vanta un’ ottima
organizzazione anche in fatto di spiagge. Dalla più costosa e fashion Zen Plage, alla spiaggia
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pubblica, ma molto curata ed estetica, proprio davanti al Palais des
Festivals, per sentirsi una star a “costo zero”. Le vie dello shopping
sono infinite. Dalle boutiques griffatissime della Croisette, ai negozi
più caratteristici del Suquet, cuore antico della città.
Ma che sia high o low cost, il prodotto è sempre avvolto da quello
spirito romantico che è patrimonio francese.
La profumeria M. Micallef vi offrirà la creazione di un profumo
personale e unico, ottenuto miscelando
essenze rappresen-tative della vostra
personalità. Un profumo che verrà
contenuto in un’ampolla, anch’essa
unica, scelta e disegnata per voi.
La formula, sarà segretamente custodita.
E per diventare chef in un’ ora, ecco Les
Apprentis Gourmets. Scuola di cucina in
cui vi insegneranno una o più ricette e,
a opera conclusa, potrete consumare lì
il piatto, o portarlo a casa. Per gli amanti dei
prodotti tipici, si segnala il Marché Forville,
mercato in cui trovare fiori, frutta e verdura,
formaggi, e come da tradizione, il pesce
pescato direttamente nella baia. E per gli
aspiranti enologi, la Cave 1862 Wines &
Spirits vi offrirà gustose degustazioni.
Ma Cannes è una città che non si ferma
mai, e non smette mai di stupire.
Scoprirete infatti anche una Cannes tutta
spirituale. Sull’ isola St. Honorat,
il Monastero Abbaye de Lérins, vi
lascerà senza fiato. Un’ oasi di pace.
Rigogliosa vegetazione, viste stupende,
cui si aggiungono un ottimo ristorante,
e un negozio che vende i frutti del lavoro
dei monaci. E per cimentarsi nella vita
monastica, si organizzano soggiorni per
i turisti. Cannes, con le sue mille
sfumature, è un incanto che vi rapirà. E non potrete fare a meno
di tornarci.
Palais Des Festivals
Palais Stéphanie
Lord Brougham
M.Micaleff
dal Musèe De La Castre
La Cave 1862
White Palm Hotel Abbaye de Lérins
Palais Stéphanie
Gisella Patrizia Finocchiocover story
RRinunciare alla vacanze? Mai.
Le statistiche parlano chiaro, siamo
noi italiani a guidare la classifica
dei vacanzieri d’Europa. Ben il 71%
è intenzionato ad abbandonare barac-
ca e burattini di tutti i giorni per tuf-
farsi, senza troppe remore, nel clima
vacanziero [Barometro Ipsos –Europe
Assistance 2010]. Così come sembra
indiscutibile optare per ridenti località
di mare, più o meno frequentate a se-
conda dei gusti e dello stile, tutto per-
sonale, con cui si vuol vivere la stagio-
ne più emozionante e frizzante
dell’anno.
Per quanto la crisi ridefinisca budget
e destinazioni, il bisogno di spezzare
la routine, di sgombrare la mente
da impegni e scadenze inderogabili,
da difficoltà e problemi quotidiani,
prende il sopravvento. Si riscoprono
allora le spiagge di Sicilia, Sardegna
ed Emilia Romagna, che appaiono
le mete più battute mentre si registra
una tendenziale contrazione dei viaggi
all’estero. Poco inclini alle polizze as-
sicurative, siamo, però, sensibili
ai rischi e per quest’anno disdegnia-
mo Grecia e Thailandia a causa dei re-
centi problemi di ordine pubblico.
Aumenta l’impatto dei voli low cost
e delle soluzioni last minute.
Tra blog, forum e tour operator on-
line, il web diviene la principale fonte
VACA60
É TEMPO DI
Un viaggio dagli spunti interessantiper capire il valore intrinseco delle partenze
di informazioni, suggerimenti e sug-
gestioni, lo strumento ideale per la va-
canza “fai-da-te”. Che sia programma-
ta con largo anticipo o improvvisata
qualche settimana prima, che sia occa-
sione di puro relax o uno stimolo per
avventurarsi in terre ignote ed esplo-
rare culture remote, da soli o in com-
pagnia, la vacanza inizia ancor prima
di partire, sognando ad occhi aperti il
miraggio di una vita diversa dal solito.
Non importa quale sia il nuovo tor-
mentone delle radio, il video più vota-
to, il costume di moda, il vip più foto-
grafato dai paparazzi, il gioco da
spiaggia più coinvolgente, la vacanza
resta un punto fermo, un habitus
mentale in grado di definire e ridefini-
re i contorni dell’identità individuale.
Cambiano le modalità di fruizione,
ma l’impulso di partire non viene
meno. Anzi, si tende ad evitare una
sola vacanza lunga per lanciarsi
in qualche cool-break che anticipa
o prolunga la voglia di lasciarsi anda-
re, di buttarsi alle spalle i ritmi ingrati
del lavoro e della gestione familiare.
L’estate, vista oltre le statistiche
e le indagini di mercato, infatti, è so-
prattutto questo, voglia di leggerezza
e spensieratezza, di pensieri, senti-
menti ed emozioni che fluiscano libe-
ramente. Ogni anno si mette in scena
un rito che muta nella forma, ma non
nel contenuto. Nelle parole di ognuno
si fa specchio dei bisogni e dei deside-
ri più profondi.
Non c’è momento migliore se non
l’estate per riassaporare gesti e sensa-
zioni che nella frenesia urbana si per-
dono tra il trillo impenitente del cellu-
lare, le code snervanti al semaforo
o l’ennesima scocciatura da risolvere
in ufficio. Cosa resta di una vacanza
se non le emozioni che l’hanno carat-
terizzata, quelle che la rendono unica
e irripetibile? Con lo sguardo retro-
spettivo perfino piccoli contrattempi
ANZE
62
sono destinati a trasformarsi in sfizio-
si racconti di fine stagione, memorie
di uno spazio di libertà in cui ritrovare
se stessi. Ciascuno ritaglia a propria
misura il modo di organizzare le va-
canze, la meta, l’approccio e le attività
da svolgere. E all’ombra della Mole
non mancano spunti interessanti per
capire il valore intrinseco di queste
partenze.
Dopo un paio di giorni in Sicilia tra pa-
renti e amici che non vede da tempo,
Daniela (37 anni, biologa) volerà per
due settimane a Madrid o a New York
a settembre. Non sa ancora se a gui-
darla nel suo dilemma sarà la passio-
ne per il flamenco che la porterebbe
in terra spagnola o un concerto impor-
tante nella Grande Mela. In ogni caso
sarà un motivo per sperimentarsi e ve-
dere come se la cava da sola. Taccui-
no e macchina fotografica alla mano
e un entusiasmo che trascina anche
i più pigri, una stanza prenotata e po-
chi indirizzi sono la bussola per orien-
tarsi in un mare di emozioni: posti
nuovi, gente nuova, lingua nuova.
“E’ un’occasione per reinventarmi” af-
ferma. Non per cambiare totalmente,
ma per esprimere se stessa pienamen-
te. Per qualcuno ritrovarsi significa an-
che solo rallentare il ritmo. Finalmente
i pensieri non scorrono più rapidi
e inafferrabili, ma si soffermano
Templo de Debod - Madrid
su un particolare e lo illuminano
di luce nuova. Lo sa bene Veronica
(34 anni, avvocato) che non vede
l’ora di partire per la Sardegna con
il suo compagno. Lasciati a casa gli
abiti “da ufficio”, basta un solo giorno
per dimenticare i giorni impossibili
in cui gli impegni si incastrano vorti-
cosamente.
Per quest’anno la parola d’ordine è ri-
poso, ovvero rigenerazione dello spiri-
to, contatto con la natura, ma anche
più attenzione alla vita di coppia.
Davide (31 anni, impiegato), invece,
vuole stare lontano da ricordi senti-
mentali che fanno ancora male.
Ha davvero bisogno di dimenticare
tutto e riscoprire se stesso al di fuori
di una dimensione di coppia.
Vuole sgombrare i pensieri tristi e an-
dare vacanza con gli amici, prima nel-
le Marche e poi in Croazia. Nessuna
attività particolare si profila all’oriz-
zonte se non lasciarsi trasportare
da eventi ed emozioni estemporanei.
Resettare la quotidianità è più facile
per Elena (30 anni, psicologa del la-
voro). Quando legge sul display la sua
destinazione l’euforia esplode e lei
è pronta per una nuova avventura
in giro per il mondo. Incerta sulla
meta, di sicuro trascorrerà una setti-
mana di agosto all’estero: un buon
libro, un po’ di mare e nuove amicizie
64
mentre esplora la cultura e l’ar-
te locali. Su internet raccoglie
le testimonianze altrui per pro-
grammare i giorni più strepitosi
dell’anno. Le piace “pensare alla
vacanza come un gioiello”, qual-
cosa di speciale, di prezioso,
da ricordare con sguardo e voce
sognante. Vive ogni luogo con
intensità perché non sa se potrà
ritornarci. E così cerca di portar-
si a casa il più possibile in ter-
mini di ricordi, emozioni, sensa-
zioni. Panorami mozzafiato
o scene di vita, osservate
nei minimi dettagli, hanno
il loro fascino. Se poi associate
ad una musica, il gioco è fatto,
si imprimeranno per sempre
nella memoria.
Sarà la deformazione professio-
nale, ma anche Gianluca (35
anni, architetto) è attratto
da forme, colori e profili.
Dopo una fase iniziale di totale
rilassamento, magari su una
spiaggia semideserta, i suoi
neuroni si riattivano di fronte
a scorci inediti. Cerca di “riem-
pirsi gli occhi” per ritrovare
la purezza dello sguardo
e stimolare la sua creatività.
Anche lui si mostra indeciso
sulla meta e riconosce “io vado
a sentimento”.
E’, dunque, nelle aspirazioni
e nelle aspettative degli indivi-
dui che si disegna il profilo del-
le vacanze. Respirare l’atmosfe-
ra calda e birichina dell’estate
significa certo allentare tensioni
e preoccupazioni, ma anche
dare sfogo alla curiosità, rega-
larsi momenti indimenticabili,
immergere corpo e spirito
in una dimensione “altra”.
Ecco perché alle vacanze non
si può proprio rinunciare.
attualitàPaola Gamberutti
TORINOTURISTICA
Innamorarsi della Vacanza della porta accanto
foto
di
An
dre
a
Mu
cell
i
66SSalotto del Piemonte, Torino è una città
che offre, anche in estate, numerose
vetrine.
Punto di richiamo internazionale, è il Mu-
seo Nazionale del Cinema. Chi vi entre-
rà, si sentirà avvolto da un’ atmosfera
unica. Un percorso multimediale che vi
porterà ad attraversare la storia del cine-
ma, dalle origini ai giorni nostri. Solo qui
è possibile entrare in una stanza rubata
a una casa degli anni Cinquanta, in un gi-
gantesco frigorifero, oppure in un bar di
un film Western. Disposto su cinque livel-
li, potrete ammirare spezzoni di film, ma-
teriali originali, costumi, omaggi a divi
e registi, manifesti e fotografie. Se poi
si pensa che tutto ciò è collocato all’ in-
terno della Mole Antonelliana,
e un’ascensore vi può portare sula sua
cima, direi che è davvero imperdibile.
“La strada per Menfi e Tebe passa da
Torino.”
Lo disse l’ archeologo Champollion,
e lo direte anche voi dopo essere en-
trati nel Museo Egizio. Dedicato
esclusivamente all’arte e alla cultura
dell’ Egitto antico, è un altro polo
attrattivo della città.
Tra fede e scienza, puro spirituali-
smo e accesi dibattiti, svetta il Mu-
seo della Sindone. Vi offrirà un’ in-
formazione completa sulle ricerche
sindonologiche dal Cinquecento
ad oggi. E per una sana freschezza,
non perdetevi il curioso Museo della
Frutta. Una collezione di mille e più
“frutti artificiali plastici”, modellati
a fine Ottocento da Francesco Gar-
nier Valletti.
Per gli amanti dell’ Arte, Torino è una
risorsa ineguagliabile. La GAM, Galle-
ria civica d’ Arte Moderna e Contem-
poranea, ospita un patrimonio artisti-
co costituito da quindicimila opere
tra dipinti, sculture, installazioni e fo-
tografie, e da una ricca collezione di
disegni e incisioni. Tra le mostre di-
sponobili fino a settembre, troverete
“Mimesi permanente”. A cura di Ales-
sandro Rabottini, una mostra su si-
mulazione e realismo, una riflessione
su quel particolare momento in cui
le immagini si rivelano come costru-
zioni evidenti e illusioni manifeste.
Il Museo d’ Arte Contemporanea
(Castello di Rivoli) offre una collezio-
ne permanente che presenta opere
di artisti di fama internazionale, con
particolare attenzione al minimali-
smo, all’arte concettuale, alla Land
Art e all’Arte povera. Inoltre, dal
2003, è sede del primo museo in
Italia della Pubblicità.
Ma l’ Arte a Torino non è solo con-
temporanea, dunque, come non cita-
re la Galleria Sabauda. Oltre alle rac-
colte sabaude provenienti dalla colle-
zione del principe Eugenio di Savoia-
Soissons, dei Savoia-Carignano e da
Palazzo Durazzo di Genova, la galle-
ria ospita opere delle scuole piemon-
tesi dal XV al XVI secolo, di maestri
italiani del Quattrocento e del
Cinquecento, e alcuni dipinti della
scuola fiamminga e olandese.
Simbolo della storia torinese, sono
imperdibili Palazzo Reale e Palazzo
Madama, situati proprio nel centro
della città. E per un’ interessante
escursione appena fuori porta, per-
ché non scegliere il Castello
di Venaria Reale.
Per un vero e proprio salto nel passa-
to, entra in scena il Borgo
Medievale.
Situato all’interno del Parco del Va-
lentino, riproduce con estrema preci-
sione elementi architettonici, decora-
tivi e di arredo, tratti da edifici quat-
trocenteschi del Piemonte e della Val-
le d’Aosta. Valore aggiunto sono le
botteghe artigiane, veri esempi dell’
arte della lavorazione della ceramica,
del legno, e del ferro battuto. E per
una fuga dalla città nella città, il Par-
co La Mandria e il Parco delle Valle-
re, vi faranno immergere nel verde.
Giunge la sera, e Torino si illumina
di una nuova atmosfera. Il Quadrila-
tero Romano offre numerosi locali in
cui cenare, bere freschi cocktails
o degustare vini. Una Montmartre no-
strana, con meno artisti e più musici-
sti, in cui c’è sempre qualcosa da
scoprire. E per una serata completa,
dalla cena o aperitivo, fino ai balli
sulla pista, si suggerisce la discoteca
Cacao. Nel cuore del Parco del Valen-
tino, in un anfiteatro naturale di rigo-
gliosa vegatazione tropicale, musica,
food e beverage, per tutte le età.
(Si consigliano le serate di martedì,
giovedì, sabato e domenica).
Dunque visitate Torino, non potrete
non innamorarvene.
Parola di chi la ama da una vita.
Croceviadell’immagine
Barbara Odettocool story
AA Torino, al numero 85 di via Principessa
Clotilde, c’è una palazzina in stile liberty
che accoglie un pool di fotografi profes-
sionisti ognuno dei quali è specializzato
in un settore che lo rende unico. A con-
ferma che quando ci sono intelligenza
e capacità la collaborazione tra freelance
non solo è possibile, ma anche proficua,
i photographers che condividono gli spa-
zi spesso uniscono le loro energie per dei
progetti comuni, pur mantenendo le pro-
prie peculiarità. Alessandro Cane, diplo-
mato in fotografia presso lo IED di Roma,
è specializzato ad esempio in scatti indu-
striali e d’architettura e unisce ai lavori
per importanti clienti un’intensa opera
di ricerca personale sul paesaggio natura-
le ed antropico. Ha vinto diversi premi
ed ha esposto a Cracovia nell’ambito del-
la rassegna “Piemonte Cultural Factory”
oltre che alla Biennale di Fotografia
di Bratislava. Nel 2009, con una ricerca
sulla nuova zona di espansione urbana
di Kiev, è arrivato tra i 10 finalisti di cate-
goria del premio “Sony World Photogra-
phy Awards”. Lorenzo Coppi ed Erik Lo
Presti, ovvero LC Zone, si occupano inve-
ce di fotografia sportiva. Considerata una
delle agenzie leader nel campo della pro-
gettazione e dello sviluppo di servizi mul-
timediali, LC Zone collabora con le princi-
pali società sportive locali e nazionali.
Attenta alle dinamiche di privacy e tutela
dell’infanzia, lavora solo con fotografi
selezionati per garantire ottime immagini
e un rapporto trasparente e serio con
i bambini. Paola Emanuel, da alcuni anni
fotografa di scena, esprime il proprio ta-
lento anche in altri settori della fotografia
ad ha fatto in passato un’ampia ricerca
Croceviadell’immagine
Quando la fotografiainterseca la professionalità
68
sul rapporto con il cibo; condivide il pro-
prio studio con Beppe Molinar – specia-
lizzato nel trattamento dell’immagine in
photoshop dal punto di vista colorimetri-
co – e Candido Baldacchino che lavora
con “Olga”, una speciale macchina foto-
grafica concepita per fare foto in bianco
e nero sfocato. Con un passato presso
l’agenzia fotografica LaPresse, dove si
è occupato di fotogiornalismo e di scatti
sportivi, industriali e legati personaggi
e ad eventi di richiamo internazionale,
Alessandro Lercara è oggi un professio-
nista freelance che cura l’immagine
di aziende prestigiose e pubblica su rivi-
ste e quotidiani nazionali. Segue inoltre
un progetto creativo personale che lo ha
portato ad esporre in alcune importanti
collettive e a ricevere una menzione spe-
ciale nell’ambito di un concorso organiz-
zato dalla celebre Tao visual. Matthew
Molchen, molto conosciuto in ambito in-
ternazionale, ha base a Torino e a New
York e collabora con diversi magazine
negli Stati Uniti e in Europa tra i quali
il famoso “The Wine Spectator”. È specia-
lizzato nella fotografia di vigne e cucine
e collabora con i più rinomati produttori
vinicoli e ristoratori d’Italia. Alfonso Qua-
glia, invece, si occupa di fotografia pro-
fessionale dal 1993 e lavora in campo
pubblicitario e di moda. Spesso impegna-
to in progetti personali di grande sensibi-
lità e intelligenza, di recente ha esposto
nello spazio del Mirafiori Motor Village
con la mostra “Mirafiori. Immagini dal
cambiamento” realizzata insieme con
Piergiorgio Corradin. Ultima, ma sono
per ordine alfabetico, è l’associazione
Phlibero che promuove la cultura dell’im-
magine attraverso corsi, workshop, labo-
ratori, mostre e reportage sociali.
Con una sala posa attrezzata e una came-
ra oscura dotata di 8 ingranditori, la loca-
tion è ideale non solo per approfondire
il tema dell’educazione all’immagine,
ma anche per realizzare servizi fotografi-
ci di alto livello ed eventi che sono veri
momenti di incontro e confronto tra
i professionisti del settore.
Perché fare foto è una cosa, vivere
di fotografia è un’altra.
cool peopleBarbara Odetto
Si chiama 10100 ed è il profumo piùrichiesto in città.Non perché richiamail CAP del capoluogosabaudo, ma perchéla fragranza creata da PatriziaLazzaretto haconquistato tutti
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PATRIZIALAZZARETTO
UN NASO D’ECCELLENZA
PATRIZIALAZZARETTO
UN NASO D’ECCELLENZA
DDa sempre Patrizia Lazzaretto ha una
grande passione per i profumi; il suo
non è un semplice interesse come quel-
lo che ognuna di noi coltiva, ma un vero
e proprio culto. Dopo anni di approfon-
dimenti sull’argomento, un evento le ha
cambiato la vita e le ha fatto capire che
il sogno di creare una fragranza poteva
diventare realtà. L’incontro con il naso
Carlo Rivero ha fatto il resto. Grazie
a quello che considera il suo maestro,
Patrizia ha seguito dei corsi di formazio-
ne ed ha avuto a disposizione i laborato-
ri di Assago per fare oltre quattrocento
prove chimiche in seguito alle quali
è nato “10100”, il profumo più cool
del momento.
La domanda è d’obbligo, perché ha
deciso di chiamare la fragranza
10100? “L’idea è di mio marito Roberto,
che mi supporta con entusiasmo dal-
l’inizio del progetto che è iniziato due
anni fa. Il nome vuole essere un omag-
gio a Torino. Volevo regalare un profu-
mo alla mia città, un aroma che la rap-
presentasse”.
Chi è la donna ideale di 10100? “La to-
rinese di oggi: dolce e aggressiva allo
stesso tempo. Una lei che è moglie e
mamma, ma anche business oriented,
come si evince dalla confezione”.
Parliamo del pack: “La fragranza
woman è di colore rosso e nero. Il rosso
è una nuance tipicamente femminile,
ma il nero è più duro e grintoso, più ma-
schile. Il disegno dell’artista torinese Da-
niela Baldo punta proprio a sottolineare
questo dualismo. Il packaging per il pro-
fumo maschile, realizzato da Lidia
Ariengena, è invece giocato sul bianco
ed ha il disegno delle ali, per sottoli-
neare che l’uomo è un eterno
bambino”.
Quali note sono presenti nelle
due profumazioni? “10100
donna è dolce e fruttato. Ha un
bouquet che sa di mughetto
e rosa damascena, ma anche di al-
bicocca e pompelmo per stemperarsi
con note di the. La versione man, inve-
ce, ha in più il bergamotto”.
A 10100 è abbinata un’operazione be-
nefica: ce ne vuole parlare? “Walce On-
lus è un’associazione a di carattere
europeo per la lotta contro il tumore
polmonare. Credo nell’importanza della
prevenzione. Per questo ho deciso di
sostenere questo progetto di solidarietà
devolvendo parte dell’incasso delle ven-
dite di 10100 e regalando dei profumi
ai volontari che nel mese di luglio saran-
no impegnati in un’ecomaratona benefi-
ca che toccherà tutta l’Italia”.
Tornando a 10100: ci sarà anche una
fragranza baby? “In realtà mia figlia Va-
lentina ed io ci stiamo già lavorando.
Il bouquet sarà composto da cocco,
menta e vaniglia, i suoi gusti di gelato
preferiti. Un profumo fresco ed estivo”.
Ha un sogno nel cassetto? “Aprire un
mio laboratorio chimico a Borgaro Tori-
nese, dove vivo. Mi piacerebbe poi crea-
re nuovi parfums e, perché no, dare loro
il nome dei diversi CAP d’Italia”.
cool placeLa Redazione
IL NUOVOCENTRO DIREZIONALE
LAVAZZA
PAffidata all’architetto Cino Zucchi l’ideazione
del futuro headquarter della storica azienda del caffè:un progetto integrato con il territorio
e attento ai valori di sostenibilità
Per la realizzazione del nuovo centro
direzionale di Torino, Lavazza ha scelto
la proposta progettuale elaborata
da Cino Zucchi-CZA tra quelle presentate
da quattro architetti di prestigio interna-
zionale chiamati a interpretare le linee
guida che rappresentano il pensiero
Lavazza sugli spazi dell’azienda in Italia
e nel mondo.
L’importante intervento architettonico
e urbanistico, annunciato alla fine del
2009, riguarderà l’area ex centrale Enel
delimitata dalle vie Bologna, Pisa, Anco-
na, largo Brescia e corso Palermo.
“Il progetto di Cino Zucchi è quello che
meglio ha saputo interpretare l’identità
e i valori dell’Azienda e della Città, con
una particolare attenzione ai temi della
72
Cino Zucchi e Alberto Lavazza
sostenibilità insieme a una equilibrata
integrazione con il tessuto urbano esi-
stente” ha dichiarato Alberto Lavazza,
Presidente dell’azienda, che ha aggiunto:
“Lavazza è orgogliosa di poter contribui-
re, con la scelta di una proposta proget-
tuale innovativa, alla valorizzazione
di una parte così importante della pro-
pria città, a cui è legata con gratitudine
da 115 anni di storia. Il progetto rappre-
senta inoltre il passaggio di testimone tra
la terza e la quarta generazione che oggi
si candida al governo dell’impresa”.
Le linee progettuali sono state valutate
congiuntamente con la Città di Torino:
“Accogliamo con grande interesse questo
nuovo passo che si è compiuto verso la ri-
qualificazione di un’importante area fino
a oggi dismessa” ha dichiarato il Sindaco
di Torino Sergio Chiamparino. “Abbiamo
inoltre valutato positivamente la proce-
dura adottata da Lavazza che ha portato
alla scelta dell’architetto: il fatto di aver
invitato alla consultazione quattro giova-
ni progettisti italiani di fama internazio-
nale ha dimostrato una grande attenzio-
ne da parte dell’azienda alla qualità ar-
chitettonica e urbana, e ha portato a dei
risultati progettuali molto soddisfacenti”.
Cino Zucchi è uno dei migliori architetti
italiani, stimato in Europa e nel mondo;
il suo lavoro si distingue per la grande
sensibilità nei confronti della città e per
il suo approccio colto e innovativo.
Il team di progetto, caratterizzato da una
forte interdisciplinarietà, comprende ol-
tre a Cino Zucchi Architetti (disegno ur-
bano e architettura), Ai Engineering (tec-
nologie e strutture), Manens-TiFS (strate-
gie ambientali e impianti), e Atelier G’Art
(verde e paesaggio).
Nel progetto il grande isolato esistente
è ristrutturato e aperto verso la città.
Il cuore dell’idea progettuale è una nuova
grande piazza alberata al centro dell’iso-
lato, che fa dialogare lo storico edificio
della centrale ex Enel con la nuova sede
Lavazza. L’edificio prende la forma di una
grande “nuvola” che raccorda tra loro
i vari fronti e gli edifici industriali conser-
vati e convertiti a nuove funzioni, rega-
lando una piazza verde alla città e apren-
do un inedito accesso verso il lungo
Dora.
Il nuovo centro direzionale Lavazza si in-
nesta sulla città esistente con grande at-
tenzione: le altezze dei corpi edilizi
e la qualità delle facciate sono attenta-
mente studiati in rapporto agli edifici
del contesto, alla qualità degli spazi aper-
ti e all’orientamento solare. Il risultato
è un progetto che fa riferimento all’archi-
tettura della Torino storica con una sensi-
bilità contemporanea, attenta alle tecni-
che attuali e ai valori di durata e di rispet-
to per l’ambiente.
“L’alto profilo del cliente e l’eccezionalità
del luogo ci hanno stimolato a cercare un
equilibrio tra il radicamento nel contesto
e la creazione di una nuova architettura
capace di comunicare al mondo il rappor-
to vivo tra un’azienda globale e la sua
città. Gli spazi di lavoro Lavazza e la nuo-
va piazza verde trasformeranno il recin-
to industriale esistente in un nuovo luogo
urbano animato a tutte le ore, capace
di incarnare stili di vita più consapevoli”
afferma con soddisfazione Cino Zucchi.
Pur nel suo carattere preliminare, il pro-
getto per il nuovo quartier generale
Lavazza si candida a ottenere la certifica-
zione LEED (Leader in Energy and Envi-
ronmental Design Green Building Rating
System), uno dei più accreditati sistemi
di valutazione della sostenibilità ambien-
tale degli edifici.
fashion shoot
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www.logan.it
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Daniele Smaltini
INSIEME con
RESPONSABILITÀ
Obiettivo generale del pro-
getto è mostrare come si
possa fare impresa in ma-
niera innovativa, allegeren-
do significativamente l’im-
patto ambientale e sociale
della propria attività e come
questi cambiamenti siano
alla portata della maggior
parte delle imprese e costi-
tuiscano, più che un costo
aziendale, un intelligente
investimento sulla propria
immagine e sulla qualità
complessiva dei servizi e
dei prodotti offerti.
Partendo da queste linee
quida sono state seleziona-
te quattro imprese operanti
nel mondo della ristorazio-
ne in Piemonte con caratte-
ristiche differenti, per in-
traprendere un percorso di
responsabilità sociale. Ognu-
na si è impegnata a svilup-
pare delle buone pratiche in
tre aree di intervento speci-
fiche, ma strettamente le-
gate tra loro:
RIDUZIONE DELL’IMPRONTA
ECOLOGICA
La prima di esse, “riduzione
dell’ impronta ecologica”,
si prefigge di diminuire l’ im-
patto dell’ azienda sull’ am-
biente circostante (e di con-
seguenza sulla società pre-
sente in quel dato ambiente),
attraverso l’ adozione di mi-
sure dirette ad incrementa-
re l’ efficienza energetica, la
riduzione degli sprechi e la
responsabilità nell’ uso del-
le risorse, nonché attraver-
so la selezione di materie
prime provenienti da pro-
duzioni locali, stagionali,
biologiche.
TRASPARENZA E SERVIZI
PER IL CONSUMATORE
La seconda area individuata
riguarda la “trasparenza e
servizi per il consumatore”,
con particolare attenzione
alla composizione dei menu,
alla corretta informazione
circa i prodotti utilizzati
(provenienza, distanza, tipo
di produzione); inoltre un
apposito spazio viene dedi-
cato alla preparazione di
piatti speciali per determi-
nate categorie di persone, ad
esempio per bambini, vege-
tariani, celiaci.
ETICA, LAVORO, SICUREZZA
L’ ultima area, “etica, lavoro,
sicurezza”, è diretta a sot-
tolineare l’ importanza del ri-
spetto delle norme sulla si-
curezza sul luogo di lavoro
così come sulla sicurezza ali-
mentare, la presenza di un
ambiente lavorativo confor-
tevole ed adeguato ai com-
piti da svolgere, la defini-
zione delle mansioni e del-
le relative responsabilità. La
scelta di inserire tale area è
volta a sottolineare come il
rispetto dell’ ambiente e l’
attenzione alle esigenze del
consumatore non possano
andare a discapito di chi
La Responsabilità sociale d’impresanella ristorazione piemontese
inv
etri
na
svolge il proprio lavoro all’
interno di una azienda.
Lo sviluppo di un’ etica la-
vorativa e di una responsa-
bilità sociale di impresa de-
vono andare quindi di pari
passo con esigenze imposte
dall’ attenzione all’ ambiente
e al consumatore.
IMPRESE ADERENTI
AL PROGETTO:
AGRIHAMBURGERIA M**BUN.
Il locale nasce da un’ idea
dei due amici Francesco
Bianco e Graziano Scaglia i
quali, partendo dalla sem-
plice domanda “ma cosa c’ è
nel panino che di solito si
consuma in un fastfood?”
hanno deciso di proporre un
nuovo modo di fare fastfood,
fondato sul rispetto della
stagionalità, della qualità
delle materie prime, sulle
produzioni locali di eccel-
lenza e sulla completa in-
formazione al consumatore.
E così, forti dell’ esperienza
di Graziano, allevatore di
bovini di razza piemontese
Co.al.vi. e delle idee inno-
vative di Francesco, nell’
autunno 2009 vede la luce il
progetto M**Bun.
Com’ è facile intuire la vera
specialità della casa è
l’hamburger; ma non un
semplice hamburger: come
si avrà modo di scoprire
proseguendo con la lettura,
il punto di forza del panino
è proprio la carne, che pro-
viene dall’ allevamento del-
la famiglia Scaglia, sito a po-
chissimi chilometri dal ri-
storante, dove gli animali
vengono allevati secondo il
rigido disciplinare Co.al.vi.;
ma non finisce qui: il pane è
anch’ esso a km0, prodotto
in un panificio sito nelle vi-
cinanze del locale, e così
pure la birra e poi le verdu-
re, insalata e molti altri pro-
dotti.
La qualità e l’ utilizzo di pro-
dotti del territorio si coniu-
gano con un altro tratto ca-
ratteristico del progetto
M**Bun: l’impegno per la
riduzione dell’ impatto che
l’ attività può avere sull’
ambiente: tutte le posate e
le stoviglie sono fabbricate
con materiali biodegradabi-
li e riciclabili, e gli stessi
clienti sono invitati a diffe-
renziare i rifiuti utilizzando
i contenitori presenti nel lo-
cale; si è lavorato anche su-
gli imballaggi, in maniera da
ridurre la quantità di rifiuti
prodotti.
AGRITURISMO CRÉ SEREN.
L’agriturismo, complemento
all’ azienda agricola di fa-
miglia, integra l’allevamen-
to e la produzione agricola
e vitivinicola con l’ attività di
accoglienza turistica e di ri-
storazione.
La signora Sereno, titolare
dell’ agriturismo Cré Seren,
ha aderito al progetto “In-
sieme con responsabilità”
con entusiasmo; entusia-
smo ricambiato dal Movi-
mento Consumatori deri-
vante non solo dall’ atten-
zione posta dall’ azienda
alla qualità delle materie
prime utilizzate e dalla scru-
polosa autoproduzione di
gran parte di queste, ma an-
che da un’ altrettanto accu-
rata selezione dei fornitori
nonché da una autentica at-
tenzione per l’ ambiente cir-
costante: nel corso del pro-
getto, ad esempio, sono sta-
ti installati impianti solari
per la produzione di acqua
calda; inoltre l’ agriturismo
si è reso disponibile a di-
ventare centro di raccolta di
tappi di sughero per la sua
zona, poi riciclati per esse-
re impiegati in bioedilizia.
La peculiarità dell’agrituri-
smo Cré Seren consiste pro-
prio nel preparare le proprie
ricette utilizzando materie
prime provenienti dalle stal-
le e dai campi dell’ azienda
agricola; quest’ ultima, a
conduzione familiare, ri-
spetta la tradizione di una
agricoltura di montagna in-
centrata sul rispetto della
stagionalità e delle rotazio-
ni nelle colture, che non
AGRIHAMBURGERIA M**BUN
AGRITURISMO CRÉ SEREN
sono mai di tipo intensivo,
ma si armonizzano con l’am-
biente circostante, puntando
al raggiungimento di una
produzione di qualità, piut-
tosto che di quantità; questo
è un altro elemento che con-
corre al raggiungimento del-
la responsabilità sociale,
obiettivo del progetto.
La principale attività del-
l’azienda è però la produ-
zione vitivinicola, attraverso
la cura e il recupero di vec-
chi vigneti, situati a circa
800m di quota sulle alture di
Giaglione, dove vengono
coltivate sia uve autoctone
come avanà e becuet, sia uve
di più ampia diffusione come
pinot nero e barbera.
La cucina è quella più tradi-
zionale di montagna e la si-
gnora Sereno, che cura l’ at-
tività di ristorazione, si pro-
pone di fare conoscere agli
ospiti dell’ agriturismo dei
sapori difficili da ottenere
con preparati industriali; il
punto di forza dell’ agritu-
rismo consiste proprio nel-
la provenienza locale delle
materie prime e nella tecni-
ca di coltivazione all’ inter-
no del particolare contesto
montano.
RISTORANTE CASA CASELLAE.
Il ristorante, situato nel cen-
tro di Chieri in una antica di-
mora, il seicentesco con-
vento di Sant’ Andrea, ha da
subito dimostrato interesse
per il progetto Insieme con
Responsabilità, in virtù del-
le conoscenze e buone pra-
tiche già messe in atto dall’
inizio della sua attività; in-
fatti Casa Casellae, con il suo
titolare Alberto Guggino, ha
aderito già da tempo al mo-
vimento della “Decrescita
felice”, ponendosi come
obiettivo la realizzazione di
una attività di ristorazione
incentrata sulla riduzione
del proprio impatto sul mon-
do circostante, ponendosi al-
tresì, grazie alla predispo-
sizione di un aggiornato
sito internet, come esempio
per altri ristoratori che in-
tendessero intraprendere un
percorso virtuoso.
E’ proprio in quest’ottica
che il ristorante prende par-
te a “Insieme con responsa-
bilità”, facendo forza sulla
costante attenzione all’ uti-
lizzo di prodotti locali, in un
contesto come quello del
Chierese che conta una va-
sta gamma di produzioni
agricole, alimentari e vinicole
di eccellenza, dalle quali
partire per la preparazione di
piatti legati alla tradizione
della cucina piemontese; è
proprio andando a leggere
più sotto l’ elenco dei for-
nitori che si ha la conferma
di come la maggior parte dei
prodotti utilizzati proven-
ga da aree prossime al ri-
storante.
Tra le buone pratiche, di
cui sotto si potrà avere una
descrizione analitica e com-
pleta, che hanno indotto il
Movimento Consumatori a
inserire Casa Casellae nelle
progetto, c’ è proprio l’ at-
tenzione alla stagionalità:
infatti in ogni periodo dell’
anno viene proposto un
menu differente, che varia
assieme ai cambiamenti di
stagione.
L’utilizzo di materie prime
locali, trasformate in proprio
nella cucina del ristorante,
esclude l’utilizzo di preparati
industriali e, assieme alla ci-
tata attenzione per la sta-
gionalità, porta ad evitare
anche l’utilizzo di prodotti
surgelati.
GASTRONOMIA VEGETARIANA.
L’idea che sta alla base del-
la Gastronomia Vegetaria-
na, laboratorio artigianale di
gastronomia che propone
specialità da asporto o da
gustare sul posto, cucinate
senza l’ utilizzo di prodotti
di origine animale, è rias-
sumibile come “cucina libe-
ra, naturale, solidale”.
La cucina infatti cerca di li-
berarsi dagli schemi classi-
ci associati alla cucina più ti-
picamente vegetariana (ma-
GASTRONOMIA VEGETARIANA
RISTORANTE CASA CASELLAE
inv
etri
na
inv
etri
na
crobiotica, salutista, diete-
tica), sperimentando nuove
ricette e rivisitando anche
piatti della tradizione, a par-
tire da materie prime “sem-
plici”, distanti dai complica-
ti ingredienti dei preparati
industriali o dei surgelati
che non troverete nelle pie-
tanze presenti nel bancone.
Oltre a questo, a motivare la
partecipazione al progetto
della Gastronomia Vegeta-
riana è la sua scelta di uti-
lizzare prodotti biologici per
le proprie preparazioni, ri-
ducendo così l’ impatto am-
bientale delle colture con il
rispetto della loro stagiona-
lità, prestando al contempo
attenzione alla salute di chi
consumerà le pietanze.
Altro aspetto che ha deter-
minato l’ intrapresa di que-
sto percorso di responsabi-
lità sociale è la “cucina soli-
dale”; solidale con l’ am-
biente, ma anche con le per-
sone che lavorano per la
produzione delle materie
prime che vengono utiliz-
zate, che sono in buona mi-
sura provenienti dalla rete
del “commercio equo e soli-
dale”, dove si presta atten-
zione non solo alla qualità
dei prodotti, ma anche alla
qualità delle condizioni di la-
voro e di vita di chi si ado-
pera quotidianamente per
fare arrivare sulle nostre ta-
vole tali alimenti. In quest’
ottica anche le posate, i
piatti, i contenitori per
l’asporto sono realizzati con
materiali biodegradabili, e si
provvede a differenziare co-
stantemente i rifiuti risultanti
dalla trasformazione degli
alimenti.
La Gastronomia vegetariana
poi, nel corso del progetto,
si è impegnata a sviluppare
ulteriori buone pratiche in
maniera da rendere più ar-
monico e completo il per-
corso di responsabilità so-
ciale intrapreso.
contatti:
AGRIHAMBURGERIA M**BUN
Via Susa 22/e,
10198 Rivoli (TO)
Tel. 011.9534062
info@mbun.it
www.mbun.it
AGRITURISMO CRÉ SEREN
Fraz. S. Rocco 10,
10050 Giaglione (TO)
Tel. e Fax 0122 - 62 92 64
creseren@libero.it
www.agriturismogiaglione.it
RISTORANTE CASA CASELLAE
P.zza Caselli 4,
10023 Chieri (TO)
Tel. 011.9415856
info@casacasellae.it
www.casacasella.it
GASTRONOMIA VEGETALE
Via Dante di Nanni 116,
10141 Torino (TO)
Tel. e Fax 011.3828605
info@gastronomiavegetariana.it
www.gastronomiavegetariana.it
Movimento Consumatori Piemonte
Via San Secondo, 3 - 10128 Torino
Tel. 011.5069546 fax 011.5611414
torino@movimentoconsumatori.it
88
AAnche quest’anno MITO Set-
tembreMusica si presenta
con un programma all’al-
tezza delle proprie tradi-
zioni. I grandi concerti e i
grandissimi interpretinon
mancano. Come sempre tutti
i generi musicali vengono
scandagliatie presentati al
pubblico.
Il “FocusTurchia” rappre-
senta un’occasione formida-
bile per gettare uno sguardo
sulla storia e sulla cultura,
non solo musicale, di quel
paese che costituisce una
delicatissima cerniera tra
l’occidente e l’oriente, tra la
cultura europea ed il mondo
musulmano. Ancora una
volta la musica può aiutare
lo spettatore attento a se-
guire gli sviluppi di un
mondo, che sarà sempre più
vicino a noi. Due saranno i
concerti di musica classica al
Palasport Olimpico, con an-
cora in primo piano la Nona
di Beethoven. La musica
classica non è un fenomeno
di élite, e non deve essere
percepita come tale. Questi
concerti avvicinano alla mu-
sica classica anche un vasto
pubblico, affascinato e spon-
taneo, che sovente
non frequenta i teatri. Il suc-
cesso nelle precedenti edi-
zioni dimostra quanto sia er-
rata la raffigurazione del Fe-
stival come evento per pochi
affezionati. La crisi econo-
mica non ci arresta.
La Città di Torino mantiene il
decisivo sostegno al Festival,
e non potrebbe essere altri-
menti: è impensabile con-
sentire il declino di una ma-
nifestazione ormai radicata,
da decenni, nel profondo
dell’anima del pubblico pie-
montese. Il principale spon-
sor privato, la banca Intesa
Sanpaolo, nei tre anni di vita
di MITO SettembreMusica ha
contribuito in maniera gene-
rosa alla riuscita del Festival,
fornendo un ottimo esempio
di armonia tra impresa e cul-
tura. Ecco, la cultura. La
buona musica non ha colore
politico. Questa è la chiave
per comprendere il successo
di MITO SettembreMusica,
che costituisce la prima
grande piattaforma di eventi
culturali condivisa tra Torino
e Milano. Le due città, con i
rispettivi assessorati, lavo-
rano in perfetta intesa per
sostenere il Festival; le inne-
gabili differenze nel tessuto
sociale non ostacolano il
progetto comune, anzi lo ar-
ricchiscono. Le iniziative
congiunte in altri campi della
cultura possono avere
eguale successo.
Infoline:
Informazioni
Via San Francesco da Paola 3
10123 Torino
tel. 011.4424703
tel. 011.4424787
fax 011.4434492
settembre.musica@co-
mune.torino.it
Per consultare il programma
completo del Festival:
mitosettembremusica.it
MITOSETTEMBRE MUSICA
Torino - MilanoFestival Internazionale della Musica
La quarta edizione in programmadal 3 al 24 settembre 2010
even
ti
CCon oltre centocinquanta-
cinque milioni di dischi
venduti e il maggior nu-
mero di Grammy Awards
ricevuti da una band, gli
U2 sono senza dubbio
il più importante gruppo
musicale della scena inter-
nazionale. Non a caso
la celebre rivista Rolling
Stone li ha inseriti alla po-
sizione ventidue nella clas-
sifica delle cento migliori
band della storia.
Dal 1976 ad oggi Larry
Mullen, Adam Clayton,
The Edge (David Howell
Evans) e Bono Vox (Paul
David Hewson) sono stati
l’emblema del rock celtico
e i portavoce della que-
stione irlandese e del ri-
spetto per i diritti civili
dell’umanità. Da “Boy”
a “War” ogni brano degli
inizi è stato la testimo-
nianza della rabbia verso
un’ingiustizia sociale sen-
tita e vissuta da molti ir-
landesi, che negli U2 degli
esordi hanno trovato una
voce fuori dal coro che
urlava senza paura di ritor-
sioni. Già dopo il primo
album i quattro di Dublino
sono stati investiti da un
successo mondiale che
li ha portati in tour non
solo in Europa, ma anche
negli States. Da allora
la storia degli U2 è quella
che tutti conosciamo:
nel 1984 inizia la collabo-
razione con i produttori
Brian Eno e Daniel Lanois
e nasce il primo singolo,
“Pride”, dedicato a Martin
Luther King che raggiunge
il terzo posto nelle classifi-
che inglesi. Seguono poi
una serie di album e rela-
tivi tour planetari: “The Jo-
shua Tree”, “Achtung
Baby”, “Zooropa”, “All That
You Can't Leave Behind”
fino all’ultimo “No Line On
The Horizon”.
I fan di Bono che in questo
periodo hanno temuto che
il concerto fosse rinviato
a causa di un serio pro-
blema alla schiena che
ha sottoposto il cantante
ad un intervento chirur-
gico a Monaco di Baviera
possono stare tranquilli:
la band sarà sul palco
dello Stadio Olimpico
per regalare altri fantastici
momenti di musica.
U2:25 anni di successi
Il 360° tour arriva in Italia con due dateimperdibili: il 6 agosto allo Stadio
Olimpico di Torino e l'8 ottobre in quello di Roma
90
RRenzo Sinacori fa parte
della fucina dei comici di
Zelig, siciliano di nascita
e ligure di adozione.
E' legato artisticamente alla
città di Milano dove attual-
mente vive. Così parla del
suo ultimo spettacolo "Un
Brutto che Piace" (regia di
Paolo Migone) il giornalista
Massimo Boero, del quoti-
diano "La Stampa":
"Battute a raffica ed una mi-
mica irresistibile; questi
i punti di forza del frizzante
spettacolo di Renzo Sinacori.
Si tratta di un'esilarante
performance che trae
spunto dalle situazioni della
vita quotidiana per mettere
l'accento sui difetti e le ma-
nie della vita di coppia, sul
ruolo di simpatica ed incon-
testabile "rompiscatole" gio-
cato da lei e sui "vizi" e limiti
di lui, soprattutto con molta
solidarietà nei confronti dei
brutti, protagonisti di pic-
coli, tragicomici drammi.
Sinacori, cabarettista doc,
ci mette il cuore nei suoi im-
provvisati dialoghi tra uomo
e donna dando, in ogni occa-
sione, ampia dimostrazione
della sua bravura nel con-
quistarsi il pubblico."
Ma chi è Renzo Sinacori?...
Un Comico! Che descrive se
stesso attraverso il suo
lavoro in questo modo:
“Molti mi chiedono perché
ad una certa età ho deciso
di fare l'attore comico...
E' semplice, ho provato
a praticare mille lavori ma
ho capito subito, che io ed
il lavoro non andavamo
d'accordo! Soprattutto con
gli orari…io adoro dormire
il mattino! Così abbiamo
fatto un patto, di non incon-
trarci mai!
Lui non cerca me ed io cerco
lui! Ecco perché ho scelto
di praticare questo la-
voro…se di lavoro si tratta!
Con gran dispiacere di mia
madre che quando l'ha sa-
puto ha detto: “Che disgra-
zia, che disonore, proprio
a me doveva capitare un fi-
glio artista? Piuttosto era
meglio un figlio Prete!”
Ho risposto: “Che c'entra
il Prete?”
Lei tranquillamente con
la sua vocina rotta dal
pianto: “Non lo so. Mi è
venuta così!” Allora, ho
cercato di farle capire
che non avrei mai potuto
fare il Prete, perché loro
si occupano d’anime...ed io
non volevo fare l'animatore!
Inoltre, tutto quello che per
i Preti è peccato coincide
esattamente con quello che
reputo divertimento… pur-
troppo non l'ho convinta!
Tant'è che ancora oggi
si vergogna d’affermare
che suo figlio è un attore co-
mico! Racconta a tutti che
ha perso un figlio in guerra!
Pensate... io non ho fatto
neanche il militare!
Però mi piace sostenere
che faccio l'artista!
E’ un modo simpatico per
non raccontare a tutti,
che nella vita sono
uno dei tanti
disoccupati!”
Un Brutto che Piacemercoledì 11 agosto
al Lingotto Summer Village
RENZOSINACORI
B“Brachetti & friends” è uno
spettacolo-evento del noto
showman e attore-trasformi-
sta internazionale, con ospiti
sorprendenti tra i più grandi
performers visuali al mondo.
Una serata tra i ricordi
e la fantasia che Arturo con-
divide con il suo pubblico,
facendo rivivere il prete che
gli ha insegnato i primi nu-
meri magici, e gli incontri
con alcuni tra i più talentuosi
artisti internazionali cono-
sciuti nei tanti paesi in cui
ha lavorato in anni e anni
di tournée internazionali;
amici che sono l'eccellenza
mondiale dei più impressio-
nanti numeri di forza, acro-
bazia e illusionismo, esi-
stenti sul pianeta.
Brachetti propone alcuni
dei suoi numeri migliori
tra quelli che lo hanno reso
famoso in tutto il mondo:
da Parigi, a Londra a Shan-
ghai. Nel “Giro del mondo
in 8 minuti”, si trasforma
in ben 13 abitanti del pia-
neta, da cosacco a brasi-
liana, da messicano a cinese
con cambi fulminei. Nel nu-
mero del “Cappotto”, Arturo
con un solo vestito classico:
giacca, pantaloni, gilet e cra-
vatta, assolutamente non
truccati, interpreta con sor-
prendenti cambi a vista:
un parroco, un torero, un sa-
murai, un beduino, fino a di-
ventare un fantino con il suo
cavallo.
Nel “Teatro del Nulla”, dimo-
strazione di fantasia mimica
unica: con nulla fa tutto.
Arturo ripresenta anche uno
dei suoi classici: il “Cappello
del nonno” una pièce dalle
antiche origini italiane, ma
applaudita a Parigi già nel
settecento.
Non mancano le famose om-
bre cinesi e altri piccoli
grandi numeri sempre sor-
prendenti di trasformismo,
che lasciano senza parole.
Il finale è poetico e gran-
dioso, con effetti straordi-
nari che assicurano e conclu-
dono una serata di sogni
così magici, che può succe-
dere di tutto, anche una fitta
nevicata in una calorosa
notte d’estate!
Lo spettacolo è stato presen-
tato in anteprima, in occa-
sione del Carnevale Ambro-
siano di Milano, in piazza
del Duomo dove il 20
febbraio, oltre 50.000 spet-
tatori l'hanno acclamato,
decretandone un successo
senza pari.
ARTUROBRACHETTI
Il famoso trasformista porta in scena il suo ultimo spettacolo,
“Brachetti & Friends”, venerdì 30 luglioal Venaria Real Music
even
ti
92
UUn percorso di gara attra-
verso Torino, il Po e la
collina: è questa la for-
mula di Vertical City
Race, la competizione
per cui sono attesi
a Torino 300 atleti pronti
a “sfidare” la città e se
stessi con 12 km di corsa,
25 km di mountain-bike
nei parchi della collina,
kayak e teleferica di 200
metri sul fiume Po, arram-
picata ai Murazzi e infine
orienteering tra le vie e le
piazze cittadine.
100 team, 300 atleti si
sfideranno in questa gara,
che ha pochi precedenti
sul territorio italiano.
Una due giorni di sport
e divertimento che inve-
stirà gli atleti, coinvol-
gendo il pubblico e la città
intera. Inserita nel palinse-
sto ufficiale di Your Time
– Torino 2010 European
Youth Capital, Vertical
City Race rientra negli
eventi di Torino Street
Style: il weekend (11 e 12
settembre 2010) in cui
Piazza San Carlo diventerà
l’arena dell’evento più
spettacolare della Capitale
Europea dei Giovani, tra-
sformandosi in un grande
“palcoscenico” che acco-
glierà le associazioni
e i gruppi che praticano
i cosiddetti sport di
strada, dal parkour (la
corsa in cui gli ostacoli
vanno saltati o scalati
e mai aggirati) alle esibi-
zioni di bmx e skate,
dal bike polo alla ruota
di Rhon.
La realizzazione del pro-
getto Vertical City Race,
ideato e organizzato dal-
l’Associazione Sportiva
Dilettantisca Verticalife,
è stato possibile grazie
al contributo della Città
di Torino, del Ministero
della Gioventù e del Comi-
tato Torino 2010 European
Youth Capital, con il patro-
cinio della Regione
Piemonte e della Provincia
di Torino.
Programma e iscrizioni su:
www.verticalcityrace.it
VERTICALCity Race
A settembre in città fatevi prendere dalla Vertical City Race
PPer il velocista Usain Bolt,
il vincitore olimpico dei
5000 metri Kenenisa
Bekele e la campionessa
del mondo dei 400 metri
Sanya Richards-Ross,
il Weltklasse Zürich 2010
rappresenterà il culmine
assoluto della stagione
2010! Il 19 agosto 2010,
allo stadio zurighese
di Letzigrund, si svolgerà
la finale della rinnovata
“IAAF Diamond League”,
con 16 discipline diverse.
Il meeting internazionale
di atletica leggera "Wel-
tklasse Zürich" è il più
grande e noto evento
di atletica leggera della
Svizzera. Ogni anno,
la crème dell'altetica leg-
gera giunge allo stadio
Letzigrund e il mondo
dello sport punta lo sguar-
do e le macchine fotografi-
che su Zurigo. Gli spetta-
tori vivranno tensione,
performance di altissimo
livello e gare avvincenti.
Info:
www.zurigoturismo.com
ZURIGOmeeting di atletica
19 agosto 2010presso lo stadio Letzigrunddella famosa città Svizzera
even
ti
94
oro
sco
po
ariete dal 21/3 al 20/4Agosto è un mese a voi favorevole: cogliete gli stimoli positivi che saprete coglieredall'ambiente nuovo che state frequentando e sappiate trarne il giusto vantaggio senzaapprofittarne.
toro dal 21/4 al 20/5Un agosto tutto in discesa: nuovi stimoli per quanto riguarda le vostre faccende sentimentalied una salute davvero invidiabile. Non trascurate la famiglia e gli affetti, non tralasciate,se lo avete, il vostro partner.
gemelli dal 21/5 al 21/6Un mese a voi favorevole per quanto riguarda l'amore: dedicatevi ad esso senza trascuraredel tutto il resto: ricordatevi che lo svago non è infinito!
cancro dal 22/6 al 22/7L'aria di vacanza inizia a farsi sentire prepotentemente: cercate di non farvi distrarrein momenti che nonostante le circostanze vacanziere, potrebbero rivelarsi davvero utili.
leone dal 23/7 al 23/8State vivendo un periodo disincantato e di completo svago. Approfittate di ques’estateper riacquistare le forze che avete speso durante questo anno, sappiate fare le giusteconoscenze.
vergine dal 24/8 al 22/9Un periodo davvero movimentato: cercate di rimanere con i piedi per terra e di saper vederecon lucidità eventi che potrebbero sembrarvi più positivi del reale.
bilancia dal 23/9 al 22/10State attenti a chi vi sta attorno! Ci saranno in questo periodo persone che vi vorranno benee ve lo dimostreranno e altre che saranno solo interessate a vantaggi che potrebbero avereda voi: non sarà sempre facile distinguerle!
scorpione dal 23/10 al 22/11È giusto il momento di dimostrare a voi stessi la vostra tenacia e il vostro orgoglio: agostosarà il mese ideale per farlo. Nuove conoscenze e una forma smagliante saranno i mezzidel vostro successo.
sagittario dal 23/11 al 21/12Questo agosto 2010 sarà un mese frizzante e brioso: sappiate cogliere tutti gli impulsipositivi che arriveranno in questo periodo per trasformarli in piccoli e grandi successipersonali e non solo.
capricorno dal 22/12 al 20/1Avete affrontato periodi non proprio brillanti in questi mese, e questo agosto è il mese chevi darà l'occasione per riscattarvi: non lasciatevi perdere questo momento molto favorevole.
acquario dal 21/1 al 19/2Un periodo, nonostante le vacanze, ricco di impegni e di lavoro, che verrà portato con voiovunque. Dovete cercare di rimanere calmi e non perdere le staffe anche nei momenti piùdifficili, che infondo non saranno poi così tanti.
pesci dal 20/2 al 20/3Non sprecate il vostro impegno e concentratevi, o meglio, rilassatevi il più possibile. Potretescegliere in questo periodo fra relax e impegno: sicuramente meglio sarà che vi rilassiateper riprendere tutti i vostri impegni nel prossimo mese.
a cura di Desirèe