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Buone prassi didattiche. Progettazione e valutazione
Corso di formazione
Docenti Neoimmessi
16 aprile 2016
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Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. ….l’obiettivo della scuola … è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.
[Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]
Nuovi scenari
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Sapere collegato alle persone che lo usano e che lo devono usare in modo responsabile
La mediazione didattica
oggetti culturali
soggetti in apprendimento
Azione dell’ insegnare
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ATTENZIONE AI SOGGETTI IN APPRENDIMENTO
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• Non si può non comunicare . • Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e
uno di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è metacomunicazione.
• L’interpretazione del messaggio dipende dalla punteggiatura delle sequenze comunicative.
• Ogni comunicazione è composta da un modulo numerico ( comunic. verbale) e da un modulo analogico (comunic . Non verbale)
• Le comunicazioni sono simmetriche e complementari, a seconda che siano basate sull’uguaglianza o sulla differenza.
Assiomi della comunicazione ( Watzlawick)
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In che modo avviene lo sviluppo psichico a livello interattivo ?
L’adulto porta il bambino ad agire ad un livello superiore rispetto a quello raggiunto da solo, attraverso domande, suggerimenti adeguati
Fa domande, stimola, incoraggia, suggerisce,…(ZS Emotivo)
La ZSP è proprio la distanza che esiste tra il livello di sviluppo effettivamente raggiunto e il livello potenzialmente più elevato che egli può raggiungere nel contesto interattivo
La zona di sviluppo prossimale
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È il processo attraverso cui l’adulto “sostiene” cognitivamente il soggetto ( un insieme di strategie) , offrendo “supporto” nella soluzione dei problemi e calibrando tale “sostegno” al livello delle operazioni mentali che l’alunno sa eseguire.
È caratterizzato da 2 regole:
• quando il soggetto fa fatica occorre aumentare l’aiuto
• quando il soggetto non ha difficoltà, l’adulto dovrebbe tirarsi indietro e lasciar fare sperimenta soddisfazione e autostima
Deve gradualmente portare il soggetto ad assumersi la responsabilità (consapevolezza) di portare a termine il compito.
Lo Scaffolding (Bruner, Wood)
ATTENZIONE AL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
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SAPERI NATURALI
“Che cosa sai?”
MAPPING
“Devi sapere che...”
APPLICA ZIONE
“Quel che devi fare”
TRANSFER
“E se invece… allora...”
RICOSTRU- ZIONE
“Cosa hai fatto e perché”
GENERALIZ- ZAZIONE
“Inventa una regola”
preparatoria
ristrutturativa
operatoria
Devo rispettare il processo di apprendimento
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ATTENZIONE AGLI OGGETTI CULTURALI: LE DISCIPLINE
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Epistemologia delle discipline
• Le discipline = “ oggetti culturali“ con i quali l’insegnante promuove l’apprendimento
• Alunni = “soggetti in apprendimento” • Il sapere professionale del docente è dato dalla
significatività dell’interazione • La professionalità docente deve garantire il
passaggio in modo che “gli oggetti culturali “ diventino patrimonio rielaborato degli alunni ( padronanza e manipolazione mentale)
• Dai saperi alle competenze 11 ferraboschi 2016
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Disciplina/Sistema di competenza
Finalità generale
Competenza disciplinare trasversale
Competenza disciplinare trasversale
Competenza disciplinare trasversale
Competenza disciplinare trasversale
Metodologia generale Strumenti didattici
Esperienze significative Strategie didattiche
Competenza di cittadinanza Profilo
CONOSCERE L’EPISTEMOLOGIA DELLA DISCIPLINA INSEGNATA (Indicazioni Naz. 2012)
12 ferraboschi 2016 Mappa della formatività pedagogica della discplina
ATTENZIONE ALLE COMPETENZE
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Le Competenze “dare senso all’esperienza educativa”
Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità,… assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Dalle Indicazioni Nazionali 2012
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L’alunno protagonista del proprio apprendimento
Profilo competenze PRIMARIA
Ha una padronanza della lingua
italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati, di
raccontare le proprie esperienze e
di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
È in grado di esprimersi a
livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale in
semplici situazioni di vita
quotidiana.
Utilizza le sue conoscenze
matematiche e scientifico-
tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a
problemi reali.
Profilo delle competenze SECONDARIA
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati e testi di una
certa complessità, di esprimere le proprie idee, di
adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in
grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,
in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua
inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di
verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche
proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di
elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano questioni complesse che non si
prestano a spiegazioni univoche. 15 ferraboschi 2016
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Competenze chiave di cittadinanza
Competenze trasversali
Competenze disciplinari
le Discipline: conoscenze e abilità 16
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze trasversali
Competenze trasversali
Le competenze nel curricolo di scuola
EAS
EAS
EAS
compito/prova
compito/prova
compito/prova
• Sapere (= sapere, saper fare, saper essere, saper comunicare)
• personalizzato (pensiero e intelligenza del soggetto)
• che si manifesta in un contesto (problemi da affrontare e risolvere)
COMPETENZA (Margiotta)
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Competenza (nel comportamento
dell’alunno)
Modello Esperto (nella mente dell’alunno)
Obiettivo (dell’insegnante)
Sapere personalizzato
assunto dal soggetto
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Sintesi: competenza • Va oltre i contenuti/ le conoscenze
• È costruita-attivata dalla persona (non trasmessa)
• E’ interiorizzata
• L’attivazione dipende dalla persona
• È riflessiva/ metacognitiva
• Non è mai completa
Permette di agire in situazione di incertezza 19 ferraboschi 2016
Compito dell’insegnante ?
• Provocare l’apprendimento
• Lavorare nella mente dell’alunno
• Dare a ciascuno un gancio per agganciarsi
• Sapere in anticipo che cosa vuole che l’alunno si porti a casa
• Rendere il percorso accessibile
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COME PROMUOVO LE COMPETENZE ? COME PROGETTO PER COMPETENZE ? COME VALUTO LE COMPETENZE ?
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Come promuovere le competenze ? (Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze
nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015))
Ai fini dello sviluppo delle competenze, la modalità più efficace è quella che vede l’apprendimento situato e distribuito, collocato cioè in un contesto il più possibile reale e ripartito tra più elementi e fattori di comunicazione (materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contesti esterni e interni alla scuola, ecc.).
Si rende, pertanto, necessario ripensare il modo di “fare scuola”, integrando la didattica dei contenuti e dei saperi – riferiti ai nuclei fondanti delle discipline – con modalità interattive e costruttive di apprendimento. Fondando il proprio insegnamento su esperienze significative che mettono in gioco contenuti e procedure che consentano di “imparare facendo”, i docenti rendono l’alunno protagonista del processo di acquisizione delle competenze. 22 ferraboschi 2016
Scuola
infanzia/primaria/
secondaria
disciplina/e: classe:
competenza/e chiave
competenza/e
trasversale
competenza/e
disciplinare
dimensioni di
competenza
compito per alunni/e
PROGETTAZIONE ESPERIENZA DI
APPRENDIMENTO SITUATO Un modello
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Esperienza di Apprendimento Situato
Cosa fa l’ins Cosa fanno gli alunni Oss/diario
Fase preparatoria: chiede agli al di approfondire la distinzione tra… Offre siti o materiali… Anticipa il compito
Ricercano, discutono, organizzano
Fase operatoria utilizzo competenze pregresse, analisi mater.
Provano, confrontano, chiedono
Fase ristrutturativa
sistematizzano…
valutazione 24 ferraboschi 2016
Esperienza di Apprendimento Situato
Cosa fa l’ins Cosa fanno gli alunni Oss/diario
Fase preparatoria
Fase operatoria
Fase ristrutturativa
Valutazione: Quale compito ? Quali indicatori di comp? Quali livelli ?
O è già dentro incorporata nell’attività o preparo un COMPITO
ESPERTO 25 ferraboschi 2016
COME VALUTO LE COMPETENZE ACQUISITE
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10 9 8 7 6 5
valutazione PER L’apprendimento
valutazione DELL’apprendimento
LOGICA SOMMATIVA
LOGICA FORMATIVA
Attenzione al PRODOTTO, ai
RISULTATI
Attenzione al PROCESSO (al
processo che si costruisce nella
mente)
PROFILO su indicatori
concordati
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ESEMPIO : VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI COMPETENZA RAGGIUNTO
DIMENSI
ONI DI
COMPET
ENZA
Sa collegare le informazioni principali, tratte da testi, documenti, video,
Sa fare collegamenti concettuali
Sa rielaborare autonomamente legittimando i collegamenti
Sa interpretare quanto studiato/rielaborato
LIVELLI AVANZATO: INTERMEDIO: BASE: INIZIALE:
L’alunno sa collegare le informazioni confrontandole dal punto di vista concettuale
Sa rielaborare testi e documenti in modo autonomo,li sa esporre giustificando le connessioni . Sa fornire una sua interpretazione
…. …. L’alunno ricerca e individua i collegamenti relativi a uno stesso contenuto all’interno di alcune discipline rispondendo a domande . Riespone seguendo l’ordine dei collegamenti
Può seguire autovalutazione
PER VALUTARE : INTEGRAZIONE DI EVIDENZE E DI SGUARDI
Valutazioni esterne
Descrizione, diari, biografie
Osservazione
Autovalutazione
Prove situate
COMPETENZE
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Definire i dispositivi di valutazione ( Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze
nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015))
L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi soggetto, non è impresa facile.
Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze.
È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive.
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Prestazione Autentica
• Progetto didattico atto a rendere esplicita una determinata competenza
Si esplicita quando gli studenti costruiscono il loro sapere in modo attivo in contesti reali , complessi e problematici
Si esplicita quando gli studenti usano consapevolmente (decidono di usarle) conoscenze e abilità acquisite ,in modo pertinente, dimostrando il possesso di una determinata competenza.
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Confronto Eas/Compito esperto
Esperienza
di
apprendimento
In fase di
apprendimento In fase di
valutazione
Compito di
realtà/
complesso/
esperto
compito
Trasvers/disciplin
competenze
Scopo: problema
processo
Aggancio alla vita reale
Promuovo la competenza
Valuto o certifico
la competenza