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anno V - ott/nov/dic16
Bollettino di Farmacovigilanzadella Rete Bergamasca
n.4/2016
Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza
ASST Papa Giovanni XXIII
ASST Bergamo Est
ASST Bergamo Ovest
pag 7
INTERVISTA al Responsabile Medicinadel Lavoro e Sicurezzanegli Ambienti di LavoroASST Bergamo Ovest
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MALNUTRIZIONE EFARMACOVIGILANZA:anticipare le reazioni
avverse?ASST Bergamo Est
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EDITORIALE
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 20162
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EDITORIALE
Eventi avversi da farmaci ed accessi al Pronto Soccorso:studio condotto negli USAa cura della Dott.ssa Luciana Gandolfi
ASST BERGAMO EST
Malnutrizione e Farmacovigilanza: anticipare le reazioni avverse? Sospette Reazioni Avverse
DOMANDE&RISPOSTE
Intervista al Responsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, ASST Bergamo Ovesta cura della Dott.ssa Cinzia Scolari
DAL TERRITORIO
Sospette ADRs registrate nel 3° Trimestre 2016Report Rete Bergamasca
CASE REPORTUn sospetto caso di neoplasia polmonareASST Papa Giovanni XXIII
APPROFONDIMENTI
TOOL
Scheda Unica di Segnalazione di Sospetta ReazioneAvversa (ADR) a farmaci o vacciniPer Operatori Sanitari
Bollettino di Farmacovigilanza della Rete Bergamasca
Editore:Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4
Coordinamento Editoriale:Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione IstituzionaleATS Bergamo - ufficio.comunicazione@ats-bg.it
Coordinamento di Redazione:Luciana Gandolfi - Samanta Sonzogni Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo - fv@ats-bg.it
Progetto grafico e impaginazione: Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione IstituzionaleATS Bergamo - ufficio.comunicazione@ats-bg.it
Stampa:Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo24121 Bergamo - via Gallicciolli, 4
Tiratura:500 copie stampate su carta FSC proveniente da forestegestite in conformità ai rigorosi standard ambientali, economici
e sociali definiti dal Forest Stewardship Council
ANNO VEd. OTT-NOV-DIC 2016Trimestrale gratuito
d'Informazione di Farmacovigilanza
Tutti i diritti riservati. Distribuito con Li-cenza Creative Commons Attribuzione -Non commerciale - Non opere derivate4.0 Internazionale. Based on a work at www.ats-bg.it. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenzapossono essere disponibili presso urp@ats-bg.it.
anno V - ott/nov/dic16
Bollettino di Farmacovigilanzadella Rete Bergamasca
n.4/2016
Trimestrale gratuito d´Informazione di Farmacovigilanza
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pag 7
INTERVISTA al Responsabile Medicinadel Lavoro e Sicurezzanegli Ambienti di LavoroASST Bergamo Ovest
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MALNUTRIZIONE EFARMACOVIGILANZA:anticipare le reazioni
avverse?ASST Bergamo Est
Comitato Scientifico
Giorgio BARBAGLIODirettore Sanitario ATS Bergamo
Mario CAVALLAZZIResponsabile Farmacia IOB
Roberto COSENTINADirettore Sanitario ASST Bergamo Est
Marco GAMBERADirettore Servizio Farmaceutico Territoriale ATS Bergamo
Luciana GANDOLFIResponsabile Farmacovigilanza ATS Bergamo
Giancarlo GONELLADirettore Sanitario Casa di Cura San Francesco
Massimo CASTOLDIDirettore Sanitario Istituto Clinico Humanitas Gavazzeni
Monia M.B. LORINIResponsabile Farmacovigilanza ASST Papa Giovanni XXIII
Emanuela OGGIONNIResponsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest
Fabio PEZZOLIDirettore Sanitario ASST Papa Giovanni XXIII
Bruna READirettore Sanitario Clinica Castelli
Cinzia SCOLARIReferente Farmacovigilanza ASST Bergamo Ovest
Santino SILVADirettore Sanitario ASST Bergamo Ovest
Laura SPOLDIFarmacista ASST Papa Giovanni XXIII
Giovanni TAVEGGIADirettore Sanitario Habilita
Michele TUMIATIDirettore Medico FERB
Davide ZENONIResponsabile Farmacovigilanza ASST Bergamo Est
prossimo numero: aprile 2017
degli eventi avversi da antibiotici. Tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, gliantibiotici sono la classe di farmaci più co-munemente implicata in ADR (56,4%). An-che tra bambini e adolescenti di età com-presa tra i 6 e i 19 anni, gli antibiotici sonola classe di farmaci più comunemente im-plicata in accessi al PS per ADR (31,8%),seguiti dagli antipsicotici (4,5%). Tra glianziani (età ≥65 anni), 3 classi di farmaci(anticoagulanti, antidiabetici e analgesicioppioidi) sono coinvolti nel 59,9% di ac-cessi al PS per ADR; 4 anticoagulanti (war-farin, rivaroxaban, dabigatran e enoxapa-rina) e 5 antidiabetci (insulina e 4 agentiorali, glipizide, gliburide, glimepiride emetformina) sono tra i 15 farmaci più co-munemente implicati.
Considerando i 42.585 casi analizzati, re-lativi agli anni 2013 e 2014 negli StatiUniti, i farmaci coinvolti nel maggior nu-mero di accessi al PS sono stati il warfa-rin, l’insulina, il clopidrogrel e l’amoxicil-lina.
Da un confronto con i dati italiani pubbli-cati nel Rapporto Nazionale anno 2014“L’uso dei farmaci in Italia” i principi atti-vi per cui è stato ricevuto il maggior nu-mero di segnalazioni (>1.000 segnalazio-ni) sono stati il warfarin, l’amoxicillina as-sociata all’acido clavulanico e l’acido ace-tilsalicilico; nel 2015 il maggior numerodi segnalazioni ha riguardato il warfarin,l’amoxicillina associata all’acido clavula-nico, l’acido acetilsalicilico e l’insulina.
Le più comuni classi di farmaci implicatenegli accessi al PS degli USA per eventiavversi sono gli stessi identificati già diecianni fa. Anche dopo aver considerato lafrequenza delle prescrizioni, il tasso di ac-cessi al PS per prescrizione era significati-vamente più alto per anticoagulanti e an-tidiabetici rispetto alla maggior parte de-gli altri farmaci. La percentuale di accessial PS per eventi avversi da anticoagulantiè aumentata nel corso dell'ultimo decen-
Tra il 2013 e il 2014 la prevalenza negliStati Uniti di accessi in Pronto Soccor-so (PS) dovuti a eventi avversi da far-
maci è stata stimata in 4 casi su 1.000, e ifarmaci più spesso parte in causa sonostati gli anticoagulanti, gli antibiotici, gliantidiabetici e gli analgesici oppioidi. Lostudio pubblicato su Jama e coordinato daNadine Shehab e colleghi dei Centers forDisease Control and Prevention ha esamina-to la tipologia di accesso al PS per reazio-ni avversa da farmaci nel 2013-2014 e haanalizzato le variazioni rispetto al perio-do 2005-2006. Sono stati presi in esame idati relativi a 58 dipartimenti d’emergen-za americani, che partecipano al progettoNational Electronic Injury Surveillance Sy-stem-Cooperative Adverse Drug Event Sur-veillance. Su un totale di oltre 42.500 casianalizzati, i ricercatori hanno evidenziatoche gli accessi per reazioni avverse da far-maci rappresentavano il 4 per mille deltotale nel periodo 2013-2014 e che il 27%di questi esitava in un ricovero in ospeda-le. Il 35% di queste visite ha riguardatosoggetti dai 65 anni in su nel periodo2013-2014, rispetto al 26% del periodo2005-2006. Le persone più anziane eranoquelle che più spesso venivano ricoverate(44%).
Nel 2013-2014, le classi di farmaci mag-giormente implicate sono gli anticoagu-lanti (17,6%), gli antibiotici assunti per viaorale o iniettabili (16,1%), gli agenti anti-diabetici (13.3%), gli analgesici oppioidi(6 ,8%) , g l i ant iaggregant i p ias tr in ic i(6,6%), gli inibitori del sistema renina-an-giotensina (3,5%), gli agenti antineopla-stici (3,0%) e gli agenti ipnotici sedativi(3,0%). Solo tre classi di farmaci, anticoa-gulanti, antibiotici e antidiabetici, pesanoper il 46,9% sul totale degli accessi al PSper ADRs e comprendendono eventi av-versi clinicamente significativi, come l'e-morragia (anticoagulanti), reazioni aller-giche da moderate a gravi (antibiotici) el 'ipoglicemia con effetti neurologici damoderati a gravi (antidiabetici). Rispetto al periodo tra il 2005 e il 2006, lapercentuale di visite in PS per eventi av-versi da anticoagulanti e antidiabetici èaumentata, a fronte di una diminuzione
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EDITORIALE
Dott.ssa Luciana GANDOLFIFarmacista ResponsabileFarmacovigilanza, ATS Bergamo
IL NOSTRO ESPERTO
Eventi avversi da farmaci ed accessi al Pronto Soccorso:studio condotto negli USA
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quella necessaria in quel nuovo momentoclinico, sono attività cliniche importanti.L’obiettivo del processo di riconciliazioneè scegliere i farmaci corretti, che copranoil quadro patologico nel suo insieme, evi-tando duplicazioni o interazioni poten-zialmente gravi. La nuova prescrizione ole eventuali modifiche dei trattamenti pre-cedenti, conseguenti alla riconciliazione,devono essere documentate e comunicateai soggetti interessati e coinvolti nel pro-cesso di cura. è necessario coinvolgere ilmedico di famiglia per sensibilizzarlo sul-l’importanza di una corretta e sistematicarevisione della terapia domiciliare di tuttii pazienti, soprattutto degli over 65.
è importante sensibilizzare tutti gli opera-tori sanitari sul problema dell’inappro-priatezza prescrittiva e sull’importanza difare rete per proteggere le popolazioni arischio, rappresentate soprattutto dalle fa-sce di età più deboli (bambini e adolescen-ti e over 65 in politerapia), dalle reazioniindesiderate ai farmaci. �
Bibliografia
US Emergency Department Visits for Outpatient Ad-verse Drug Events, 2013-2014 - Shehab N, LovegroveMC, Geller AI, et all. JAMA 2016; 316 (20): 2115-2125
Reducing Adverse Drug Events – The Need toRethink Outpatient prescribing - Kessler C, Ward MJ,McNaughton CD. JAMA 2016, 316 (20): 2092-2093
Rapporto Nazionale anno 2014 e 2015: “L’uso deifarmaci in Italia”
Raccomandazione n. 17 del Ministero della Salute:“Raccomandazione per la riconciliazione della terapiafarmacologia”
Raccomandazione regionale per la sicurezza nella terapiafarmacologica n. 2 della Regione Emilia Romagna: “Processodi ricognizione e di riconciliazione farmacologica peruna prescrizione corretta e sicura”
nio, come il loro utilizzo. Dal 2009 al 2014,l’uso di farmaci anticoagulanti orali è au-mentato di circa il 38%, mentre la percen-tuale di visite al PS per anticoagulanti è au-mentato del 57%. I nuovi anticoagulantiorali ad oggi risultano più maneggevoli esicuri del warfarin, tuttavia queste moleco-le sono coinvolte negli accessi al PS soprat-tutto per persone con età superiore a 65 an-ni. Per gli antibiotici, il rischio supera i be-nefici quando indicati per infezioni del trat-to respiratorio superiore diagnosticate inambulatorio. Più della metà delle prescri-zioni di antibiotici per i bambini di 14 annio meno sono per infezioni delle vie respira-torie acute, che sono comunemente virali.Ridurre l'uso inadeguato di antibiotici puòcontribuire a ridurre il rischio di eventi av-versi da farmaci e lo sviluppo di resistenza.
Chad Kessler ha scritto un editoriale dicommento pubblicato sullo stesso numerodi Jama in cui afferma che è fondamentalemigliorare la collaborazione tra medicidelle cure primarie, ospedalieri, specialistie farmacisti, per creare una rete di prote-zione intorno al paziente, soprattutto nelcaso di prescrizioni di nuovi farmaci.
è necessario fare rete perché capita spessoche i pazienti ricevano prescrizioni farma-cologiche da diversi medici: epatologo,cardiologo, ortopedico, medico di famigliae magari anche psichiatra. In un sistemaassistenziale frammentato spesso il medi-co di famiglia che viene per ultimo fa fati-ca a sospendere farmaci introdotti da uncollega prima di lui e comunque diventaper tutti difficile coordinare i trattamentiprescritti. Il risultato è che negli USA oltreil 10% della popolazione assume 5 o piùfarmaci.
Questo editoriale richiama l’importanzadella raccomandazione n. 17 del Ministe-ro della Salute “Raccomandazione per lariconciliazione della terapia farmacolo-gia”, già trattata nel Bollettino di Farma-covigilanza n. 2/2015.
La ricognizione e la riconciliazione, ossiail confronto della terapia in corso con
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EDITORIALE(continua da pagina 3)
—Luciana Gandolfi
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ASST Bergamo EST
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Dott. Davide ZENONIFarmacista ResponsabileFarmacovigilanza, ASST Bergamo EST
IL NOSTRO ESPERTO
Malnutrizione eFarmacovigilanza: anticipare
le reazioni avverse?—Testo di Davide Zenoni
La malnutrizione è considerata una malat-tia nella malattia, in quanto è in grado dicondizionare significatimente la prognosi
della patologia sottostante che ha contribuitoa determinarla; affligge tra il 20% ed il 50%dei pazienti ospedalizzati e circa il 43% deglianziani.
Per malnutrizione si intende quella condizio-ne di alterazione funzionale e strutturale del-l'organismo conseguente a carenza, eccesso osquilibrio tra fabbisogni, introiti ed utilizzazio-ne. La malnutrizione è in grado di causare ef-fetti avversi misurabili sulla composizione cor-porea e sui risultati clinici.[1]
Tra questi effetti avversi, però, sono ancoraquasi sconosciuti in letteratura quelli causatidalla terapia farmacologica nei pazienti mal-nutriti, che questo articolo intende indagare.Lo stato nutrizionale ed il grado di malnutri-zione sono infatti in grado di portare adun'esacerbazione degli effetti collaterali, adun aumento della tossicità farmaco-mediata
SOSPETTE REAZIONI AVVERSE
ed addirittura al fallimento della terapia far-macologica. Con uno stato nutrizionale alte-rato, infatti, l'assorbimento del farmaco, maanche la sua distribuzione (il passaggio delfarmaco dal sangue ai tessuti) e l’eliminazio-ne possono subire alterazioni che possonoportare il farmaco a livelli tossici, soprattuttoper quei principi attivi con un ridotto indiceterapeutico (il rapporto tra la dose tossica equella terapeutica).
Per quanto riguarda l'assorbimento dei far-maci, ossia il passaggio del farmaco dalla se-de di somministrazione al sangue, esso po-trebbe essere ridotto in casi di abuso di alcol,di carenze di zinco o di vitamina D[2]. Ancheun malassorbimento secondario a patologiepuò portare sia a malnutrizione che ad uninefficace assorbimento del farmaco.
Più specificatamente, l'assorbimento di tetra-cicline e di rifampicina risulta ridotto, men-tre viene ritardato l'assorbimento di principiattivi con azione anti-epilettica[3].
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caso di malnutrizione grave. Le isoforme dicitocromo P450 la cui azione è alterata incasi di malnutrizione sono la 1A2 e la 2E1.
C'è inoltre un'interessante differenza perquanto riguarda il metabolismo del parace-tamolo a seconda del tipo di malnutrizione:il paziente con malnutrizione proteica, l'eli-minazione di paracetamolo è ridotta forse acausa di una riduzione di glutatione, men-tre nel paziente con malnutrizione energe-tica l'eliminazione non subisce variazioni.
Vari studi indicano che l’intake di proteineinfluenza la filtrazione glomerulare renale ela clearance della creatinina. La dieta indu-ce inoltre variazioni per quanto riguarda ilpH urinario (certi farmaci sono eliminatipreferibilmente in urine basiche, altri inurine acide) e lo stato di ionizzazione dicerte molecole, alterandone il riassorbimen-to tubulare. In casi di malnutrizione si evi-denzia una riduzione dell’eliminazione ditobramicina, penicillina e gentamicina, far-maci eliminati preferibilmente dal rene[3].
Per concludere possiamo affermare che lostato nutrizionale di un paziente risultaquanto mai determinante nel percorso far-macocinetico, farmacodinamico e farmaco-terapeutico. Il professionista sanitario nonpuò prescindere da queste considerazioninel formulare il più adatto approccio tera-peutico. Nell’interesse del paziente l’orien-tamento deve essere multiprofessionale,coinvolgendo tutti i professionisti sanitariattraverso un confronto continuo per il be-ne del paziente. �
Bibliografia[1] Stratton RJ, Green CJ, Elia M. Disease Related Mal-
nutrition: an Evidence Based Approach to Treatment.Oxford: CABI, 2003
[2] Jospeh I Boullata, Vincent T Armenti (2010) Hand-book of drug-nutrient interactions (II edition). HumanaPress, New York
[3] John N Hathcock (1987) Nutritional toxicology, Vo-lume II. Academic Press, USA
[4] Pickering G. (2004) Frail elderly, nutritional statusand drugs. Arch Gerontol Geriat 38, 174-180
[5] Ortolani E, Landi F, Martone AM, Onder G, Berna-bei R. (2013) J Gerontol Geriat Res 2(2)
ATS Bergamo Est(continua da pagina 5)
La malnutrizione proteico-energetica, checausa un’importante modifica della compo-sizione corporea, porta di conseguenza adun'alterazione delle proteine dell'organi-smo. Oltre ad un aumento di alfa-1-glico-proteina acida a causa dello stato infiamma-torio[4], la malnutrizione è in grado di cau-sare una riduzione della sintesi di proteineepatiche ed enzimi, portando ad una ridu-zione dell'albumina fino al 20%[5]. L'ipo-al-buminemia conseguente è accompagnatada una riduzione nella capacità di legare ifarmaci: ciò porta ad un aumento della quo-ta libera plasmatica di principio attivo, conil rischio di raggiungere concentrazioni tos-siche di farmaco[5]. Ciò può rivelarsi gravesoprattutto nel caso di farmaci con un ri-stretto indice terapeutico, quali anticoagu-lanti orali, ipoglicemizzanti orali, glicosididigitalici e litio.
Un altro parametro che potrebbe variare incaso di malnutrizione è il volume di distri-buzione (Vd): si tratta del volume apparen-te che dovrebbe contenere il farmaco aduna concentrazione uguale a quella plasma-tica. Farmaci che tendono ad uscire dal san-gue ed accumularsi nei tessuti (ad esempioquello adiposo) avranno un Vd alto, mentrefarmaci molto idrosolubili avranno un Vdmolto basso, poiché tendono a rimanerenella porzione acquosa del sangue, il plasma.In caso di malnutrizione, il Vd può sia au-mentare che diminuire poiché, per esem-pio, l'ipo-albuminemia può portare ad unaumento del fluido extra-cellulare. La di-stribuzione di farmaci lipofili, ossia con ele-vata affinità per il tessuto adiposo, come adesempio diazepam, lidocaina e amiodarone,risulta alterata; risulta alterata però ancheanche quella dei farmaci idrofili come para-cetamolo, digossina e morfina[4].
Uno dei fattori principali nell'eliminazionedi farmaci assieme alla funzionalità renale èil metabolismo epatico. In pazienti affettida malnutrizione lieve o moderata si osser-va un aumento del metabolismo ossidativodei farmaci, con un'accelerazione delle rea-zioni di fase I. Per quanto riguarda invecele reazioni di coniugazione, che rendono ilmetabolita più solubile e quindi più facil-mente eliminabile dai reni, esse sono altera-te in caso di malnutrizione severa.
La clearance epatica di farmaci quali para-cetamolo, doxiciclina e rifampicina è quindiaccelerata in pazienti con malnutrizione lie-ve, mentre c'è il rischio di accumulare il far-maco, che può portare a dosaggi tossici, nel
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Domande&Risposte
A driano Pozzi è il Responsabiledella Medicina del Lavoro eSicurezza degli Ambienti di
Lavoro dell’ASST Bergamo Ovest.Precedentemente Medico Interni-sta dell’UO di Medicina dell’O-spedale di San Giovanni Bianco. Specializzato in statistica sanitaria,è esperto in epidemiologia e revisionedei protocolli clinici e di ricercamedica.
Dr. Adriano POZZIResponsabile Medicina del Lavoro e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, ASST Bergamo Ovest.
In questi giorni non si fa altro che parlare di vaccini, della loro sicurezza edel rischio legato alle vaccinazioni. Che cosa ne pensa Dr. Pozzi?
Se con la definizione di “vaccino sicuro” intendiamo un prodotto che è total-mente esente da effetti collaterali allora nessun vaccino è sicuro al 100%, esat-tamente come nessuna attività umana è sicura, c’è sempre un certo rischio,
seppur minimo, poiché il rischio zero non esiste.Se per “sicuro” s’intende invece un vaccino che può provocare effetti collaterali serima per il quale è stato calcolato e verificato che il rapporto rischio-beneficio è favore-vole (il beneficio supera di gran lunga il rischio perché quel vaccino ci difende dalpericolo più grande rappresentato dalla malattia) allora siamo di fronte ad una defi-nizione più aderente alla realtà.L’efficacia e la sicurezza dei vaccini, come per i farmaci, vengono testate in differentifasi. Le prime tre si svolgono prima della commercializzazione del vaccino ed è gra-zie proprio agli studi di fasi I, II e III che abbiamo la possibilità di conoscere, quandoun vaccino viene immesso in commercio, la percentuale di reazioni avverse più co-muni, previste in termini percentuali a livello di popolazione (anche se non prevedi-bili nel singolo caso). è perciò necessario che la sorveglianza sulle reazioni avverseda vaccino prosegua anche nella IV fase cosiddetta “post-marketing” attraverso la Far-macovigilanza attiva, o meglio la Vaccinovigilanza.
Cosa intende per Vaccinovigilanza?
La Vaccinovigilanza è la scienza e le attività relative alla rilevazione, valutazio-ne, comprensione, prevenzione e comunicazione di eventi avversi dopo immu-nizzazione, o di qualunque altro problema correlato al vaccino o immunizza-
zione-dipendente.La Vaccinovigilanza vuole identificare il più rapidamente possibile gli effetti indesi-derati e quantificarne la frequenza e l ' impatto, scoprire nuove reazione avverse avaccini, migliorarne ed allargarne le informazioni sulla tollerabilità e la sicurezza ga-rantendo il vantaggio della vaccinazione sul rischio associato all'uso dei vaccino.è importante che la vaccinosorveglianza venga incrementata e dovrebbe tornare ob-bligatoria per tutti i medici la segnalazione dei sospetti danni vaccinali (per la cui co-municazione non è richiesta la certezza diagnostica).
Come vengono segnalate le reazioni avverse a vaccino?
L’ a t t u a l e n o r m a t i v a p r e v e d e s i a p e r i f a r m a c i c h e p e r i v a c c i n i , l ’ o b b l i -g o d a p a r t e d e g l i o p e r a t o r i s a n i t a r i d i s e g n a l a r e t u t t e l e r e a z i o n i g r a v ie n o n g r a v i , a t t e s e e n o n , t r a m i t e l a s c h e d a d i s e g n a l a z i o n e d i s o s p e t t a
r e a z i o n e a v v e r s a ( A D R ) . N e l l a s c h e d a d i s e g n a l a z i o n e , c h e è l a s t e s s a u t i l i z -continua a pag. 8
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Domande&Risposte
Per quali vaccini esiste l’obbligodi legge?
In Italia, le vaccinazioni obbligato-rie per legge sono 4: antidifterica(Legge 6 giugno 1939, n°891), anti-
p o l i o m e l i t i c a ( L e g g e 4 f e b b r a i o 1 9 9 6 ,n°51), antitetanica (Legge 5marzo 1968,n°292) e antiepatite B (Legge 27 maggio1991, n°165). Le vaccinazioni contro per-tosse, morbil lo, parotite, rosolia e hae-mophilus Influenza b, sono fortementeraccomandate, ma non sono obbligatorie.L’obbligatorietà è difesa in alcuni Paesicon provvedimenti legislativi molto di-versi (conseguenze penali per i genitori,sanzioni pecuniar ie , o di f f icol tà a f re-quentare le scuole pubbliche) o può es-sere molto più mite , con sanzioni soloteoriche e mai applicate, permettendo inpratica l’obiezione e l’adozione di calen-dari vaccinali alternativi.In Italia dapprima i genitori dei bambininon vaccinati , erano segnalati ai Tribu-nali dei minori per una verifica dell’ido-neità genitor ia le . Oggi non è più così ,molte regioni, dopo la riforma dell’arti-colo V della Costituzione, hanno emana-to propri Decreti e Regolamenti ed è sta-to dec iso d i non sanzionare i geni tor iche rifiutano questa pratica.Tuttavia, nel nostro Paese, si sta diffon-dendo la tendenza a dilazionare o addi-r i t tura a r i f iutare la somministraz ione
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016
delle vaccinazioni obbligatorie e racco-mandate tanto che la stessa OMS ha ri-chiamato l ’ I ta l ia a prendere provvedi-menti a riguardo. I dati indicano infatti che, per esempio,anche la Regione Lombardia è al l imited e l l a s o g l i a d i s i c u r e z z a r i s p e t t o a l l aquota dei vaccinati, pertanto per contra-s tare i l ca lo del le vacc inazioni e la r i -comparsa di infezioni debellate da tem-po, è in atto un progetto di Legge cheimpone l’obbligo vaccinale come criteriovincolante per la frequenza negli asili ni-do pubblici e privati accreditati.
I casi di cronaca degli ultimi mesihanno messo sotto gli occhi di tut-ti la gravità delle infezioni da me-
ningococco e l’importanza di difendersi,visto che oggi è possibile farlo. Il pro-blema è che la situazione è, per così di-re, “degenerata” creando un allarmismotrai cittadini e una corsa alla vaccinazione.Qual è la sua opinione a riguardo?
Negli ultimi mesi, giornali, televisio-ni e mass media di ogni genere han-no spesso focalizzato la loro attenzio-
ne sui più recenti casi di meningite manife-statisi nel nostro paese, generando così unforte allarmismo tra la popolazione, la qualeha iniziato a domandarsi se in Italia si stiadiffondendo una vera e propria epidemia.Cosa sta accadendo realmente? Proviamo afare un po’ di chiarezza. Non c’è attualmente un’epidemia o emer-genza meningite. Nel 2016, i casi di meningi-te registrati in Regione Lombardia, sono sta-ti 37, dato assolutamente in linea con gli an-ni precedenti e anche nella nostra ASST, nel2016, abbiamo registrato un solo caso e nonda meningococco. Tra gli agenti eziopatolo-gici responsabili della meningite il batteriopiù aggressivo è il meningococco sierogrup-po C, che insieme al B, è il più frequente inItalia. Il meningoccocco è un diplococco gram ne-gativo che colonizza facilmente nel nasofa-ringe. La trasmissione avviene attraverso loscambio di secrezioni respiratorie (colpi ditosse, baci, o scambio di stoviglie) e per pro-lungati contatti diretti. Il meningococco non vive più di pochi mi-nuti al di fuori dell'organismo, per cui la ma-lattia non si diffonde così facilmente come ilcomune raffreddore o come l'influenza, tan-to per esemplificare: “bastano 2 metri di di-stanza per essere al sicuro, per cui se lei, chemi sta intervistando, avesse la meningite io,
za ta per i fa r mac i , o l t re a l numero d ilo t to de l vacc ino , è importante , anches e n o n è o b b l i g a t o r i o , i n d i c a r e l ’ o r ad i s o m m i n i s t r a z i o n e e d i l n u m e r o d idose ( I , I I , I I I ) e /o d i r i ch iamo e i l s i -to d ’ inoculo . I l r e c e n t e d e c r e t o s u l l a F V i n t r o d u c einol t re una tempis t i ca ben prec i sa perla segnalaz ione de l le sospet te reaz io-n i avverse : i l segnala tore è adesso te -n u t o a t r a s m e t t e r e l a s c h e d a e n t r o 2g ior n i , r idot t i a 36 ore ne l caso d i far -mac i d i o r ig ine b io log ica (vacc in i in -c l u s i ) , a l r e s p o n s a b i l e d e l l a f a r m a c o -v i g i l a n z a d e l l a s t r u t t u r a s a n i t a r i a d icompetenza . R i c o r d o c h e n o n è n e c e s s a r i a l a c e r -tezza d i un rapporto causa-e f fe t to f ras o m m i n i s t r a z i o n e d e l v a c c i n o e d i n -sorgenza de l la s intomato log ia : i l sem-pl i ce sospet to d i una reaz ione avver -sa a vacc ino è d i per sé suf f i c iente asegnalare .
(continua da pagina 7)
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Domande&Risposte
qui dietro la scrivania sarei sereno!” Nonostante, come già detto, non ci siano sta-ti picchi d’incidenza, i recenti casi di menin-gite segnalati in Italia negli ultimi mesi, han-no creato una vera e propria psicosi da me-ningite ed è scattata la corsa al vaccino anti-mengococcico con la presa d’assalto dei cen-tri vaccinali. Per far fronte a quest’ondata dirichieste da parte della popolazione noncoinvolta nell’offerta vaccinale gratuita laRegione Lombardia ha dato la possibilità diaccedere alle vaccinazioni contro tutti i cep-pi del Meningococco, per protezione indivi-duale, con la formula del co-pagamento. Ilcosto del vaccino è a carico del cittadino esarà pari al prezzo di acquisto sostenuto daRegione Lombardia senza ulteriore ricarico.
Dott.ssa Cinzia SCOLARIFarmacista Referente FarmacovigilanzaASST Bergamo Ovest
A questo andrà aggiunto il costo di sommi-nistrazione definito dal Tariffario delle pre-stazioni. Anche presso la nostra ASST sonostati pertanto attivati gli ambulatori per levaccinazioni antimeningococco. �
Vaccinarsi è inequivocabilmente la scelta giusta per la salute ed è fondamentale
che le famiglie prendano questa decisione con assoluta convinzione e serenità.
Sull’argomento, purtroppo, circolano spesso notizie infondate di controindicazioni o pericolosità. Regione Lombardia per fare
chiarezza ha pensato, quindi, di fornire un ulteriore servizio, attraverso la creazione del portale e dell’app Wikivaccini, entrambi
ricchi di informazioni e approfondimenti.
Wikivaccini.com è il posto dove andare a cercare le risposte degli esperti sui temi della vaccinazione e dove gli esperti stessi
condividono il loro sapere con parole chiare.
Perché informarsi bene non fa male.
Giulio Gallera Assessore al Welfare
Per saperne di più vai sul sito
wikivaccini.com chiama il numero verde
800.318.318
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sapere con parole chiare. e e dove gli esperti stessi
Vaccinarsi è la scelta
giusta per la salute:
informarsi bene non fa male!
Cosa sono i vaccini
e cosa contengono?
I vaccini sono strumenti universalmente riconosciuti di
prevenzione delle malattie infettive. Agiscono stimolando
il sistema immunitario dell’organismo a difendersi contro
il germe che causa la comparsa di una determinata
malattia. I vaccini sono costituiti dagli stessi germi patogeni
che vengono inattivati in laboratorio. Perdono così la capacità
di provocare la malattia, ma conservano quella di generare una
risposta nel nostro organismo, che produce anticorpi specifici
contro quelle infezioni.
Perché bisogna
vaccinarsi?
Perché oltre a proteggere il singolo individuo, le
vaccinazioni limitano la diffusione delle malattie
infettive all’interno di una comunità: sono in grado
pertanto di proteggere anche i soggetti non direttamente
vaccinati. Maggiore è il numero di chi si vaccina, minore
sarà la circolazione del germe responsabile della malattia e
quindi minore il numero delle persone che si ammaleranno.
Sono diverse le malattie infettive oggi debellate grazie alla
diffusione dei vaccini.
Quali patologie si possono
prevenire con i vaccini?
Grazie ai vaccini si possono prevenire malattie importanti
come: difterite; epatite A; epatite B; herpes zooster;
influenza; malattie invasive batteriche (meningiti,
sepsi, polmoniti); morbillo; tumori e malattie dovute a
papillomavirus; parotite; pertosse; poliomielite; rosolia;
diarree infantili da rotavirus; tetano; varicella.
Chi devevaccinarsi?
Per quanto destinate in gran parte all’infanzia e
all’adolescenza, le vaccinazioni possono essere indicate
in qualsiasi età della vita. Sono fortemente consigliate
a tutti i soggetti appartenenti alle cosiddette
“categorie a rischio”, cioè a chi si trova in una
condizione di potenziale o effettiva debolezza.
È possibile prevedere eventuali
reazioni avverse ai vaccini?
Non esistono accertamenti di laboratorio in grado
di prevedere o prevenire reazioni avverse conseguenti
alla somministrazione dei vaccini. Il medico curante
e il personale dei centri vaccinali possono però identificare
preventivamente le situazioni che controindicano
temporaneamente o per sempre la somministrazione
del vaccino, o comunque le situazioni che richiedono
prudenza nell’iniziare o continuare la vaccinazione.
Come si attiva il percorso
delle vaccinazioni?
Le vaccinazioni sono eseguite presso gli ambulatori
vaccinali del Sistema Sanitario Regionale. Per le
vaccinazioni infantili, l’appuntamento per la prima
vaccinazione viene comunicato ai genitori con lettera
postale, accompagnata da un opuscolo che riporta
le informazioni relative alle vaccinazioni e al calendario
delle stesse. Prima di procedere viene eseguito un
colloquio da parte del personale sanitario, a seguito
del quale il genitore firma l’adesione alla vaccinazione.
Le vaccinazioni destinate alle “categorie a rischio” sono
proposte dal medico curante ed eseguite dallo stesso
medico o presso gli ambulatori vaccinali, come ad
esempio in occasione della campagna antinfluenzale.
Vaccini:dove informarsi?
Per avere informazioni sulle vaccinazioni è importante
fare riferimento a fonti sicure e istituzionali che
garantiscono contenuti validati scientificamente.
Attenzione alle fonti che non si basano su studi
scientifici o li interpretano in modo errato.
Un elenco di siti internet utili è disponibile
online su Wikivaccini.com
Per età, stato di salute (patologie presenti o passate, terapie),
tipo di attività lavorativa, ci si può infatti trovare ad essere
maggiormente esposti a contrarre una determinata malattia
infettiva o a svilupparne una forma complicata. È inoltre di
fondamentale importanza che prima e durante una gravidanza
ogni donna verifichi la propria copertura vaccinale, per evitare
gravi rischi a sé e ai propri figli.
Perché vaccinare già
dai primi mesi di vita?
Si vaccinano i bambini dal compimento del secondo mese
di vita per garantire la protezione migliore e più precoce contro
le malattie infettive. Il sistema immunitario è fin da allora
sufficientemente maturo per rispondere con efficacia al
vaccino. Al contrario, ogni ritardo nell’inizio delle vaccinazioni
aumenta l’esposizione al rischio di infezioni.
Vaccinazioni obbligatorie
o facoltative? …raccomandate!
La suddivisione delle vaccinazioni in obbligatorie e facoltative
è un’eredità del passato; per quelle introdotte più di recente
nel calendario vaccinale l’obbligo di legge non è previsto.
Oggi si preferisce parlare di vaccinazioni raccomandate.
Infatti, tra tutte le vaccinazioni disponibili alcune sono
raccomandate, in coerenza con le indicazioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità e del Ministero della Salute, in quanto
ne è riconosciuto l’alto valore preventivo sia per il singolo
sia per la collettività. A queste indicazioni fa riferimento il Piano
Regionale di Prevenzione Vaccinale della Lombardia.
Le vaccinazioni possono
avere effetti collaterali?
Di norma non si registrano effetti collaterali significativi
in seguito a vaccinazioni; quando si manifestano,
si tratta per lo più di effetti lievi e transitori. In alcuni casi, entro
uno o due giorni dalla vaccinazione si presentano febbre
moderata e reazioni infiammatorie, in genere di breve durata,
in prossimità del punto in cui è stata praticata l’iniezione.
L’insorgenza di sintomi più gravi (di tipo allergico)
è rarissima. Questi si presentano di solito immediatamente o
entro pochi minuti dalla somministrazione del vaccino. Proprio
per questo motivo, dopo la vaccinazione occorre fermarsi nella
sala d’attesa dell’ambulatorio per circa 20 minuti. Il personale
sanitario è addestrato per gestire questo tipo di reazioni
e dispone di tutte le attrezzature necessarie a farvi fronte.
10 risposte a 10 domande
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10 risposte
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wikivaccini.com
Campagna di Comunicazione promossa da Regione Lombardia
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016
Dott.ssa Samanta SONZOGNICoordinamento Redazione BFVATS Bergamo
8,3%
21,1%
Dott.ssa Cinzia SCOLARIReferente FarmacovigilanzaASST Bergamo Ovest
Dott.ssa Emanuela OGGIONNIResponsabile FarmacovigilanzaASST Bergamo Ovest
I NOSTRI ESPERTI
Dott. Davide ZENONIResponsabile FarmacovigilanzaASST Bergamo Est
Dott.ssa Monia M.B. LORINIResponsabile FarmacovigilanzaASST Papa Giovanni XXIII
Dott.ssa Luciana GANDOLFIResponsabile FarmacovigilanzaATS Bergamo
10
Dal Territorio
ATSBergamo
n°39
7,6%
ASSTPapa Giovanni
XXIII
n°129
ASSTBergamo
Ovest
n°3
ASSTBergamo
Est
n°14
Durante il 3°Trimestre 2016 sono state inseritenella Rete Nazionale di Farmacovigilanza(RNF) da parte delle 3 ASST e dall’ATS ap-
partenenti alla Rete Bergamasca 185 segnalazionidi Sospette ADRs.
Numero delle segnalazioni
—Testo di Luciana Gandolfi, Monia M.B. Lorini, Davide Zenoni, Emanuela Oggionni,
Cinzia Scolari e Samanta Sonzogni
REPORT RETE BERGAMASCA
Sospette ADRs registrate nel3° Trimestre
2016
A SINISTRA
Rete Bergamasca: Sospette ADRs registrate nel 3° Trimestre anno 2016
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Dal Territorio
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N° SEGNALAZIoNI
Analisi dei farmaci sospetti e della gravità delle reazioni
IN ALTo
Distribuzione delle Sospette ADRs suddivise per classe farmacologica (ATC) 3° Trimestre anno 2016IN BASSo
Distribuzione delle più numerose Sospette ADRs suddivise per principio attivodel farmaco 3° Trimestre anno 2016
LEGENDA: ATS Bergamo ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est ASST Bergamo ovest
Non definito (16)
Grave: invalidità (1)
Grave: decesso (0)Grave:
ospedalizzazione oprolungamento osped. (18)Grave: pericolo di vita (0)
Grave: altra condizioneclinicamente rilevante (17)
N° SEGNALAZIoNI
25 50 75 100 1250
Non grave (133)
continua a pag. 12
13
0
2
0
16
8
30
8
2
1
9
105
10
14
Il primo livello del codice ATC contiene il Gruppo Anatomicoprincipale (contraddistinto da una lettera dell'alfabeto).In totale ve ne sono 14A: Tratto alimentare e metabolismoB: Sangue e organi eritropoieticiC: Apparato cardiovascolareD: Farmaci dermatologiciG: Apparato genito-urinario e ormoni sessualiH: Preparazioni ormonali sistemiche, esclusi ormoni sessuali e insulinaJ: Anti-infettivi per uso sistemicoL: Antineoplastici e immunomodulatoriM: Apparato muscolo-scheletricoN: Sistema nervosoP: Prodotti antiparassitari, insetticidi e repellentiR: Apparato respiratorioS: Organi sensoriV: Vari
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016
25 75 10050
Dal Territorio(continua da pagina 11)
SEGNALATORI N°ADRs
N°ADRs
N°ADRs
N°ADRs
Farmacista 2 0 0 0Infermiere 3 1 0 0
Medico ospedaliero 11 29 13 2Specialista 2 0 0 1Paziente 0 0 0 0
Medico di Assistenza Primaria 4 0 0 0Pediatra di Famiglia 2 0 0 0
Azienda Farmaceutica 15 0 0 0Altro 0 99 1 1
TOTALE 39 129 14 3
Risoluzionecompleta (45)
Decesso (0)
Miglioramento (28)
Non ancoraguarito (5)
Nondisponibile (107)
Risoluzione con postumi (0)
IN ALTo
Situazione attuale delle ADRs segnalate 3° Trimestre anno 2016
25 50 750
Analisi degli esiti degli eventi
Analisi per sesso fasce e d’età e per sesso
FASCE ETà ADRs GRAVI
ADRsNON GRAVI
NonDisponibili
N°ADRs
ADRs GRAVI
ADRsNON GRAVI
NonDisponibili
N°ADRs
ADRs GRAVI
ADRsNON GRAVI
N°ADRs
ADRs GRAVI
ADRsNON GRAVI
N°ADRs
<1 mese 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 01 mese-< 2 anni 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
2-11 anni 1 1 0 2 0 1 0 1 0 1 1 0 0 012-17 anni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 118-64 anni 2 10 4 16 9 21 1 31 1 3 4 0 2 2>65 anni 4 13 3 20 17 72 8 97 1 7 8 0 0 0TOTALE 7 25 7 39 26 94 9 129 2 12 14 1 2 3
A DESTRASegnalazioni suddivise per sesso 3° Trimestre anno 2016
IN BASSoSegnalazioni suddivise per fasce d’età 3° Trimestre anno 2016
SESSO N°ADRs
N°ADRs
N°ADRs
N°ADRs
Femmine 22 69 10 2
Maschi 17 60 4 1TOTALE 39 129 14 3
12
Analisi dei segnalatori
A DESTRA
I segnalatori 3° Trimestre anno 2016
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016
LEGENDA: ATS Bergamo ASST Papa Giovanni XXIII ASST Bergamo Est ASST Bergamo ovest
100 125
1313BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 2016
N el mese di maggio 2016,al Servizio di Farmacovi-g i l a n z a d e l l ’ A S S T Pa p a
Giovanni XXIII , giunge la se-gnalazione di una sospetta rea-zione avversa che desta da su-bito notevole interesse, sia perla gravità sia per l’esito finale.
Viene segnalata una sospettan e o p l a s i a p o l m o n a r e i n u n adonna d i t rentanove anni intrattamento con Tecfidera® (Di-metilfumarato) per la cura del-la sclerosi multipla Recidivan-te-Remittente (SM-RR), patolo-gia che le era stata diagnosti-cata vent’anni prima.
A s e t t e m b r e 2 0 1 5 i n f a t t i , s uprescrizione specialistica, la paziente ini-z ia i l t rattamento far macologico con i lmedicinale Dimetilfumarato, al dosaggiodi 120 mg due volte al giorno nella primasettimana e successivamente, di 240 mgdue volte a l giorno così come indicatonel Riassunto del le Caratter is t iche delProdotto. Tale terapia prosegue per circaotto mesi ossia fino a maggio 2016.
Dal la s tor ia c l inica s i r i leva che la pa-ziente è fumatrice e che consuma circaun pacchetto di sigarette al giorno. Tra ivari accertamenti clinici eseguiti prima diiniziare il trattamento farmacologico, unRX al torace dà esito negativo, inoltre,dal la s tor ia c l inica non s i evidenzianoeventi clinici particolari.
Alla fine di aprile 2016, dopo circa settemesi dall’inizio del trattamento con Tec-fidera, la paziente giunge al Pronto Soc-corso poiché lamenta un intenso doloretoracico esacerbato dal la respirazione,tosse con espettorato non pur ulento efebbre.
Un sospetto caso di neoplasia
polmonare—Testo di Monia M.B. Lorini e Flavio Beretta
ASST PAPA GIOVANNI XXIII
La radiografia al torace mostra una lesio-ne nodulare di 34 mm nella regione peri-ilare destra, mentre qualche giorno do-po, la TAC evidenzia un altro nodulo di19 mm nella regione omolaterale costo-frenica. I l polmone sinistro non risultaessere interessato infatti non ci sono le-sioni e segnali di tromboembolismo.
La TAC al cervello ha mostrato invece undato ancora del tutto sconosciuto, 11 mmcircondati da una regione ipodensa conbordi amorfi sul piano assiale al l ivellodella corona radiale sinistra.
Alla luce di queste informazioni, si deci-de, in accordo con lo specialista, di so-spendere il trattamento con Tecfidera edi ricoverare la paziente al fine di svol-gere nuove valutazioni.
La diagnosi, al momento della dimissio-ne, è di tumore polmonare pr imario el’evento è stato valutato dal medico se-gnalatore come “possibilmente correlatoal medicinale”.
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I NOSTRI ESPERTI
Dott. Flavio BERETTAFarmacista Specializzando in Farmacia Ospedaliera UniMi
Dott.ssa Monia M.B. LORINIFarmacista Responsabile FarmacovigilanzaASST Papa Giovanni XXIII
Case Report
Nel mese di luglio viene comunicato i ldecesso de l la paz iente a segui to de l laprogressione della patologia oncologica.
Nel data-base del la Rete Nazionale diFarmacovigilanza sono presenti un totaledi 352 segnalazioni di sospetta reazioneavversa di quals ias i genere a Tecf ideradi cui nove r iguardano la segnalazionedi “tumori benigni, maligni e non speci-f ica t i ( f ibromi de l l ’u tero, carc inoma ace l l u l e r ena l i , c a r c inoma mammar io ,adenocarcinoma dell’endometrio, mela-noma a diffusione superficiale, epitelio-ma e carcinoma del colon).
Nel data-base della rete Europea di Eu-draVigilance, le segnalazioni totali di so-spetta reazione avversa a Tecfidera sono5077 di cui 336 riguardano l’ insorgenzadi una generica neoplasia e di queste tresono relative a neoplasia polmonare.
Tecf idera® è in commercio in I tal ia dag e n n a i o 2 0 1 5 p e r i l t r a t t a m e n t o d e l l asclerosi multipla, recidivante-remittente,la più comune forma di sclerosi multiplache colpisce circa l’80-90% dei pazienti.
In questo spazio indichiamo alcuni articoli pubblicati su riviste specializzatein tutela della salute o nella letteratura scientifica, di particolare interesse in
tema di buon uso del farmaco e di Farmacovigilanza. �
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIoNE CLINICA E IL TRATTAMENTo DEI PAZIENTI CoN MULTIMoRBIDITà http://www.evidence.it/articolodettaglio/209/it/505/linee-guida-per-la-valutazione-clinica-e-il-trattamento-dei-pazi/articolo
TowARDS BETTER PATIENT CARE: DRUGS To AVoID IN 2017http://english.prescrire.org/Docu/DownloadDocu/PDFs/DrugsToAvoid_2017update.pdf
PoTENZIALI INTERAZIoNI FARMACo-FARMACo E FARMACo-MALATTIA NEGLI ANZIANIhttp://www.sefap.it/web/index.php?class=Comp&className=Content&op=show¶m=CID,2598,preview,0
L’EMA AVVIA UNA REVISIoNE SUGLI ANTIBIoTICI FLUoRoChINoLoNI E ChINoLoNIhttp://www.agenziafarmaco.gov.it/content/l%E2%80%99ema-avvia-una-revisione-sugli-antibiotici-fluorochinoloni-e-chinoloni
Approfondimenti
Case Report
Numerosi dati cl inici disponibil i hannod i m o s t r a t o l ’ e f f i c a c i a d e l t r a t t a m e n t oorale con dimetilfumarato nel ridurre lerecidive della malatt ia, la progressionedella disabilità e le lesioni cerebrali do-vute a l la patologia , mantenendo nel lostesso tempo un prof i lo di s icurezza etollerabilità favorevole.
I principali effetti collaterali del tratta-mento sono quelli che comunemente so-no inclusi con il termine flushing, in al-t re parole ar rossamento del v iso e delcorpo, vampate di calore, sensazione dibruciore o di prurito, che in generale siverificano nelle prime settimane di trat-tamento. Altri effetti collaterali sono, macon una frequenza ridotta, la riduzionedel numero di linfociti e disturbi epaticie renali.
Riteniamo allo stato attuale, tenuto ancheconto dei dati di letteratura, sia l’uso delmedicinale sia le abitudini della pazienteche è stata descritta come “un’attiva fuma-trice”, potrebbero aver in qualche modocontribuito all’evento avverso. �
PER SAPERNE DI PIÙ!Il Dimetilfumarato è l’estere metilico dell’acido fumarico originalmente impiegato come essic-cante antimuffa per i prodotti in pelle, noto quindi per la sua tossicità. Se utilizzato invece con dosaggi particolari, può avere un ruolo terapeutico e un impiego cli-nico importante.Introdotto per la prima volta nel 1959 per la cura della psoriasi, il composto vede oggi unutilizzo principale nella sclerosi multipla Recidivante-Remittente. Il meccanismo d’azionecon cui migliora il profilo clinico nella sclerosi multipla non è del tutto noto: è ipotizzabile un’a-zione sia a livello del sistema immunitario che antiinfiammatorio e un’attività neuroprotettiva(contrastando l’azione macrofagica a livello della mielina). Il Dimetilfumarato modula l’atti-vità del sistema immunitario attivando la via del Nrf2 (fattore di trascrizione nucleare 2 eri-troide 2 correlato) normalmente aumentato a causa di stress ossidativo. �
BFV ANNO V - Edizione OTT-NOV-DIC 201614
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Le Schede una volta compilate, devono essere inviate:- vai e-mail a fv@ats-bg.it da parte degli Operatori del territorio dell’ATS Bergamo (Medici, Pediatrici, Farmacisti ope-ranti in Farmacia convenzionata e Parafarmacia, Operatori Sanitari operanti in Case di cura, RSA, RSD, Specialistici esingoli cittadini);- ai Responsabili di Farmacovigilanza di ogni Azienda Socio Sanitaria Territoriale, presso il rispettivo Servizio di Far-macia Interna, quando le Sospette ADRs sono raccolte dagli Operatori Sanitari in servizio nelle stesse.
BFV ANNO V - Edizione LUG-AGO-SET 2016