Post on 09-Mar-2018
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PercorSo vALMAGGiore
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MAPPA
LeGeNdAMTB
Livello didifficoltà
Conformazionedel percorso
Lunghezzadel percorso
oSPiTALiTàAgriturismo Bosco del ciùVia Panoramica 4900 Valsalva di castel del rio (Bo)Tel. 0542 96328 - Cell. 347.2306666 (D. Monti)Agriturismo ca’ Monti40025 Fontanelice - Tel. 0542.97666Agriturismo Le Fontanelle Via ca’ del gobbo 2424, 40022 castel del rio (Bo)Cell. 335.7815882 (Fabiana Monti)Agriturismo L’UlulatoVia guasteto, 40022 castel del rio (Bo)Cell. 334.1434310Agriturismo ManuelaVia sillaro 7, 40020 casalfiumanese (Bo)Tel. 0542.97644Area di sosta camper Via giovanni XXiii°, 40022 castel del rio (Bo)Tel. 0542.95906ca’ del rio ZafferinoVia rio zafferino 1411 40022 Belvedere di castel del rio (Bo)Tel e Fax. 0542.96022complesso Turistico camping Le Selve Via Le selve 670, 40022 castel del rio (Bo) Tel. 0542 30558 - Fax 0542 615364Gallo - Albergo ristorantePiazza repubblica 28, 40022 castel del rio (Bo) Tel. 0542.95924 - Cell. 338.5911452il PoggioVia Panoramica 134, 50033 Piancaldoli (Fi)Tel. 055.817204L’eremo dei Pazzi B&BVia montefune, 40022 castel del rio (Bo) Cell. 328.4620208 - Tel. 0542.684962Locanda corona - Albergo ristoranteP.zza repubblica 34, 40022 castel del rio (Bo) Tel. 0542.95917 - Cell. 339.4114577L’osteria degli AmbroginiVia a. roncassaglia 1, 40022 castel del rio (Bo) Tel. 0542.95385osteria al PalazzaccioP.zza della repubblica 2, 40022 castel del rio (Bo)Tel. 0542.95028osteria TubeyaVia sillaro 1540, Belvedere di castel del rio (Bo)Tel. 0542.95920residence il GallettoVia 2 giugno, 40022 castel del rio (Bo)Tel. 0542.95331-95924 - Fax 0542.95380ristorante La cascatamoraduccio (Fi) - Tel. 055.816010Shangri-là chiosco ristorooasi Ponte alidosi, 40022 castel del rio (Bo) Cell. 338.1622850Trattoria damì Via sillaro 2 - Loc. Bivio Bordona40022 sassoleone di casalfiumanese (Bo)Tel 0542-97863 - Cell. 338-6258598
Percorsoa cavallo
Percorsoorario
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Lunghezza: 20,8 kmdislivello: 700 m
PercorSo PASSo deL coLoNNeLLo LiNeA GoTicA
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ci porta sulla Piana di Bazzocco, poi nuo-vamente a Prè piàn, transitando in senso contrario vicino alla strada che abbiamo percorso in salita. un deciso tratto in sa-lita ed un altro all’interno di un boschetto portano al rudere di Pratolungo prima e a Passo del colonnello poi, dove è sta-to eretto il cippo dedicato al colonnello americano charles Furr, qui caduto in scontro con i tedeschi il 25 settembre 1944. Lo superiamo lasciandolo a dx, percorriamo un tratto in salita poi nuo-vamente in discesa, evitiamo una prima strada a sx quindi, dopo un tratto di for-te discesa, su una curva a dx, dobbiamo fare attenzione ad un sentiero alla nostra sx, il cAi 717. Lo imbocchiamo e di qui in avanti dobbiamo prestare la massima attenzione, perchè inizia un single track con tratti molto tecnici e sconnessi, che ci riporta ad affacciarci sulla valle del Santerno (punto panoramico). entriamo nel castagneto della Selva di Ladrino, quindi risaliamo un breve tratto per poi ributtarci in discesa verso la chiesa di S. Andrea, raggiunta la quale svoltiamo a sx su asfalto, percorriamo prima via S. An-drea, poi un tratto di Provinciale Monta-nara che ci riporta a castel del rio.
Tratto del cAi 717
La percorriamo fino agli ultimi due strap-pi su strada cementata. svoltiamo a sx in discesa e, all’edificio sulla sx, svoltia-mo a dx su strada in salita che ci porta alla Fonte de Guaiom. giriamo a sx e un bel single track ci conduce all’abitato di Montefune. svoltiamo a dx e percorria-mo in salita la strada principale, su sterra-to, transitando da Pré Piàn e proseguen-do fino ad un tratto di salita su arenaria in contropendenza, alla fine della qua-le svoltiamo a dx entrando nel bosco. un tratto in falso piano ci riporta sulla strada principale, svoltiamo a sx e tornia-mo a ritroso, evitando di dirigerci verso Monte La Fine. Percorriamo la principa-le per 200 mt e svoltiamo a dx prima in discesa, poi un leggero tratto in salita, quindi un single track a mezza costa che si affaccia sulla valle di visignano e poi
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iNdicAZioNi
PArTeNZACentro Sportivo - Piazzale Magnussaliamo su asfalto percorrendo pri-ma via ambrogini, poi via montefune. all’altezza del civico 2481 svoltiamo a sx su strada sterrata, costeggiamo case canevella e proseguiamo in sali-ta fino ad un edicola votiva dove svol-tiamo a dx e torniamo sull’asfalto. Lo imbocchiamo girando a sx e prose-guiamo superando l’abitato di Morara. al bivio successivo teniamo la sx e dopo circa 200 mt imbocchiamo a dx via selva della massa, su sterrato.
La valle verso visignano (Fi)
Passo del colonnello (750 m slm)
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SeLvA deLLA MASSA e MoNTeFUNeuna delle numerose selve dell’alta Valle del santerno, forse tra le più ricche di storia, con una notevole produzio-ne di marroni iGP di castel del rio, splendidamente con-servata, si estende a sud-ovest del capoluogo tra i 400 e i 600 mt slm sul crinale che sale da Morara a Montefune. Fino agli anni cinquanta zona densamente abitata, con oltre 350 residenti nelle varie case sparse e nel principale agglomerato, montefune, la zona vide il passaggio del Fronte subito dopo il superamento della Linea Gotica nel set-tembre 1944, con aspri combattimenti tra soldati americani e truppe tedesche e numerose perdite da ambo le parti. a montefune la bella chiesetta con annesse proprietà dedicata alla Beata vergine del carmine, cui la tradizione associa la curiosa storia di un’opera del Beato Angelico, regalata alla famiglia degli Alidosi all’inizio del ‘500, qui conservata per secoli e poi sottratta con un espediente al cappellano locale negli anni Venti del ‘900.
PASSo deL coLoNNeLLo – PrAToLUNGoteatro di un’intensa battaglia tra truppe americane, che avanzavano, e truppe tedesche, che rallentavano l’avan-zata alleata con azioni improvvise contando sul favore del terreno scosceso e sulla facilità di occultamento, il Pratolungo vide la morte del colonnello charles Furr, 25 anni, al comando di un battaglione del 351 reg. americano dell’88.ma div. Blue devils. il fuoco incrocia-to di due linee tedesche sorprese gli americani a mezza costa, proprio sul tratto di strada in corrispondenza del cippo che ricorda il colonnello, all’alba del 25 settem-bre 1944. Poco sotto il crinale, ancora oggi riconoscibile, il rudere della casa colonica del contadino il cui figlio tro-vò il cadavere del colonnello, sottraendo alcuni effetti personali poi personalmente restituiti alla figlia nel corso delle celebrazioni dell’anno 2000, presso il Museo della Guerra - Linea Gotica di castel del rio.
SANT’ANdreALocalità anch’essa densamente abitata fino al secondo dopoguerra così come tutta la zona ap-penninica, la zona, tracciata nei rogiti sin dal 1400, è attigua alla Selva di Ladrino, dal toponimo incer-to, con nuclei di antiche case coloniche ristruttu-rate, un tempo a ridosso di piccoli poderi. da qui si domina l’alto tratto del fiume Santerno, sovra-stando la frazione alidosiana di valsalva. nei pressi, una nota azienda di produzione e di trasformazio-ne di marroni igp della Valle. tutto il crinale, espo-sto a est, è noto per la produzione di marroni di altissima qualità.
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PercorSo Le SeLve
Lunghezza: 23,60 kmdislivello: 750 m N
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Morara
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3 ore 6 ore 4 ore
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PArTeNZACentro Sportivo - Piazzale Magnusscendiamo in via 2 Giugno, svoltiamo a dx, poi imbocchiamo la S.P. Montanara verso Firenze. dopo 600 mt prendiamo a dx via Peschiere, la percorriamo in sa-lita fino a via della casaccia, che ci im-mette, con un ultimo strappo, all’abitato di Morara. al bivio a sx verso montefune e, dopo 150 mt, via Selva della Massa. Percorriamo una bella strada tra i ca-stagneti della selva fino a trovare a sx la salita che porta al civico 1355. La imboc-chiamo e in 500 mt. ritroviamo l’asfalto. svoltiamo a dx e dopo 2300 mt raggiun-giamo l’abitato di Montefune.
alla fine di una seconda cementata svol-tiamo a dx all’interno del castagneto del-la rocca, proseguiamo su strada ghiaiata sempre in discesa e arriviamo al camping Le Selve. svoltiamo a sx tenendo la prin-cipale fino a una colonica diroccata. La superiamo e subito dopo imbocchiamo a sx un tratto in forte pendenza che con-duce a un guado, poi un breve tratto in salita alla fine del quale svoltiamo a dx su ghiaiata. La percorriamo fino ad arrivare a un incrocio, dove prendiamo la prin-cipale che si trova a sx. arriviamo sulla S. P. Sillaro, ne percorriamo circa 150 mt in discesa e svoltiamo a dx (civico 1789). superiamo gli edifici e ci immettiamo in un single track che ci porta sulla ghiaia-ta che imbocchiamo a sx e arriviamo alla casa colonica di vicchio. superato il fie-nile svoltiamo a dx e iniziamo a scendere su sentiero fino al guado. risaliamo (sulla sx c’è il mulino di Vicchio), ci immettiamo su una carreggiata verso sx , poi di nuovo a sx per guadare il rio magnola e subito si esce dal bosco. Proseguiamo su terra e prima di iniziare a salire imbocchiamo a sx una strada che ci riporta, con trat-ti dissestati, vicino al rio magnola. Pri-ma di guadarlo risaliamo tenendo la dx, mettendo qualche volta il piede a terra. sbuchiamo su strada bianca, la percor-riamo fino a giungere nuovamente sull’a-sfalto di via Montefune. di qui in discesa torniamo al punto di partenza.
Bosco di Piantonico
Pré Piàn
Tra casaccia e Morara
Lasciamo l’asfalto, superiamo l’ultima casa e dopo circa 150 m, di fronte ad un breve strappo, svoltiamo a sx proseguen-do in salita fino ad arrivare in cima al pa-scolo di Pré Piàn. scendiamo e teniamo la sx fino ad uno spiazzo, dove svoltiamo a dx e prendiamo un bel single track a mezza costa che conduce alla strada di Monte La Fine. andiamo a sx e dopo circa 200 mt svoltiamo decisamente a dx in un tratto in leggera discesa den-tro il bosco. dopo 500 mt svoltiamo a sx e dopo altri 300 mt svoltiamo di nuo-vo a dx entrando in un bel single track. dopo un tratto da fare a piedi, arriviamo alla Fonte de Guaiom. Proseguiamo in discesa e incontriamo una strada ghiaia-ta, svoltiamo a sx e troviamo prima una discesa cementata, poi un breve tratto di salita. evitiamo di imboccare via Sel-va della Massa e proseguiamo in salita.
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MorArAMorara, o case morara (a circa 500 m slm) è un vecchissimo nucleo abitato di al-cuni edifici a ridosso di fertili poderi di montagna e delle prime selve castanili. toponimo derivato da nome o cognome di persona, molto diffuso in zona, è presente in vecchi rogiti dei terreni già facenti parte del-le proprietà degli alidosi, a partire dal ‘400. zona panoramica di crinale tra la valle del santerno, a est, e la valle del rio magnola, a ovest, presenta l’architettura tipica della pri-ma montagna tosco romagnola, con edifici in sasso di fiume, legno di castagno e inserti in arenaria.
coMPLeSSo TUriSTico “Le SeLve”Posto all’interno di selve secolari, il complesso turisti-co così denominato presenta una vasta area camping, un edificio moderno, realizzato con contributi europei, e attigue case coloniche in sasso tipiche dell’appen-nino, con posti letto. nel periodo autunnale, dietro prenotazione, esso accoglie famiglie e gruppi per la raccolta del noto Marrone igp di castel del rio. d’estate, l’area si presta ad appuntamenti festivi musi-cali e gastronomici. il percorso all’interno dei boschi di castagno si anima di eventi didattici e di formazione ambientale per scuole e gruppi.
BeLvedereFrazione del comune di castel del rio con circa 200 residenti, a 500 mt di altitudine, sovrasta l’alta Valle del sillaro ed è la pro-paggine nord-ovest del territorio alidosiano. da sempre famoso per l’ospitalità estiva Bel-vedere promuove la Sagra di San Giovanni, la penultima domenica di giugno, e la Sa-gra dell’ospitalità, nel secondo week-end di agosto. Punto di ristoro e di buona cucina all’osteria tubeya.
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PercorSo vALMAGGiore
Lunghezza: 28,45 kmdislivello: 970 m
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Lungofiumecà del Gobbo
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PArTeNZACentro Sportivo - Piazzale Magnus dall’abitato di castel del rio scendiamo verso il fiume Santerno e lo attraversia-mo sull’antico Ponte Alidosi, al termi-ne del quale svoltiamo a sx, in via osta. La percorriamo per circa 800 mt, fino all’incrocio con via Guasteto, alla nostra dx. iniziamo la salita, prima su asfalto, poi su ghiaiato, fino a giungere all’indicazione del nume-ro civico 3455; qui im-bocchiamo la strada a sx e con un saliscendi ed una discesa finale arriviamo in via Fornione (asfaltata). ne percorriamo un tratto in salita, fino a via Monte cappello, a dx, che im-bocchiamo. Poco prima di una casa colonica gi-riamo a sx e proseguiamo in salita, fino ad un’altra casa colonica, dove svol-tiamo a dx. un tratto di sterrato ci conduce ai piedi di Monte cappello, sul quale saliamo costeg-giando il campo sulla sx. dalla cima godiamo di una vista panoramica a 360 gradi. scendiamo dal lato opposto lungo un sentiero per circa 50 mt, poi entria-mo in una stradina che ci conduce ad un tratto dissestato in discesa (attenzione!). ci immettiamo nuovamente in via Gua-steto nei pressi di un’edicola votiva.
iniziamo nuovamente a salire su strada bianca fino ad incrociare la strada del crinale, che imbocchiamo svoltando a dx, e in pochi chilometri arriviamo alla chiesa di valmaggiore. La chiesa è stata
ristrutturata e riconsacra-ta ed è caratterizzata dal tetto ricostruito in vetro. di qui proseguiamo tenen-do sempre il crinale. ad un bivio in discesa teniamo la sx e restiamo alti, sempre sul crinale, fino ad arriva-re a cà del Gobbo, casa colonica, dove evitiamo di scendere e proseguiamo, sempre sul crinale, fino al km. 19,400 del percorso. abbandoniamo il cri-nale e svoltiamo a dx. una lunga discesa scon-nessa ci porta ad una sbarra, superata la quale troviamo un tratto più age-vole. giunti su una curva a dx, a sx troviamo un can-
cello dal quale ci immettiamo in un tratto più tecnico che in breve ci riporta sulla strada precedentemente abbandonata. scendiamo ancora fino ad arrivare sulla strada Provinciale Montanara, passan-do da una fonte. Percorriamo 100 mt di provinciale in discesa e ne usciamo sulla dx, su fondo terroso. scendiamo fino al fiume Santerno e svoltiamo a de-stra seguendo la direzione della corrente. Lo costeggiamo fino al chiosco (aperto nel periodo primaverile-estivo). di qui sa-liamo nuovamente sulla provinciale, dove svoltiamo a dx e in breve torniamo al pun-to di partenza.
Preschetta
Nei pressi di Monte cappello
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vALMAGGiorell toponimo valmaggiore, 698 metri slm, pare origi-ni da una preesistente torre di segnalazione romana collegata a vista con altre torri del crinale. nel me-dioevo vi sorse un piccolo castello collegato con quelli di Monte Battaglia, della Paventa, di Tirli e della Bastia. Le tracce del castello di Valmaggiore sono individuabili sul tumulo accanto alla chiesa. il 19 ottobre 1506 Valmaggiore vide uno spettacolo mai visto, né prima né dopo, su questi monti. gli abi-tanti delle due valli accorsero quassù per inginoc-chiarsi al passaggio di Papa Giulio ii che proveniva
da Palazzulo sul senio ed era incamminato a cacciare i Bentivoglio da Bologna. il papa, dicono gli storici, cavalcava una mula bianca sontuosamente bardata, era pre-ceduto da una “chinea” col ss. sacramento e una lampada accesa e seguito da car-dinali, da gentiluomini e da una buona scorta armata. sulla facciata della chiesa ora è ritornata una lapide a memoria di quell’evento.
vALSALvALa località del comune di castel del rio ha dato il nome ad Antonio Maria valsalva (1666-1723), medico italiano allievo prediletto del bolognese Marcello Malpighi. i genitori, di umile origine, erano nati a valsalva e adottarono il nome del villag-gio di origine. il medico è divenuto famoso per la manovra di valsalva, compensazione forzata dell’orecchio medio uti-lizzata principalmente in subacquea. i sub, infatti, eseguono questa manovra durante la discesa per compensare l’aumento di pressione sull’orecchio. La località è nota per lo splendido tratto di fiume Santerno, meta di numerosi turisti e appassio-nati di canoa.
PoNTe ALidoSiil Ponte Alidosi si erge sul fiume Santerno da circa 500 anni. Vero capolavoro di in-gegneria civile, ha un’unica arcata di 42 m. commissio-nato da obizzo Alidosi nel 1499, il ponte, assieme al Palazzo, simboleggia la po-tenza della famiglia Alidosi, che ebbe in Francesco, cardinal Legato braccio de-stro di Papa giulio ii, il suo esponente di maggior rilievo. La costruzione del Ponte durò diversi anni, privilegiando ca-stel del rio come cuore della Valle del santerno. al suo in-terno cinque stanze consenti-vano lo stoccaggio delle mer-ci. è monumento nazionale dal 1897.
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PercorS0 MAGNUS
Lunghezza: 29,50 kmdislivello: 950 m
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PArTeNZACentro Sportivo - Piazzale Magnus saliamo su asfalto percorrendo prima via Ambrogini, poi via Montefune. all’al-tezza del civico 2481 svoltiamo a sx su strada sterrata, costeggiamo canevella e proseguiamo in salita fino ad un’edico-la votiva dove svoltiamo a dx e torniamo sull’asfalto. Lo imbocchiamo girando a sx e proseguiamo superando l’abitato di Morara. al bivio successivo teniamo la sx e dopo circa 200 mt imbocchia-mo a dx via Selva della Massa, su terra. La percorriamo fino al civico 464, infi-liamo la stradina e curviamo subito a dx, entrando nel castagneto fino al com-plesso tutistico “Le Selve”. svoltiamo a sx su strada ghiaiata. al km 5,950 scen-diamo a dx su sterrato, teniamo la sx fino al guado con cambio di pendenza (atten-zione!). Percorriamo la strada sulla riva fino alla discesa dove superiamo i tronchi (lì per evitare il passaggio di 4x4). subito dopo superiamo un fosso. ci im-mettiamo su strada a dx in discesa (km 7,240). Passiamo di fianco a due case coloniche e proseguiamo fino a un in-crocio dove svoltiamo a sx in discesa e arriviamo alla S. P. Sillaro (km 9,760). Proseguiamo in discesa passando per Belvedere (punto ristoro) e alla roton-da del Bivio Bordona (altro punto ri-storo) scendiamo verso castel del rio per 100 m, poi attraversiamo la strada e prendiamo una carraia in falsopia-no. Passiamo tra alcuni edifici, risalia-mo tra due campi e appena entrati nel castagneto svoltiamo a sx in discesa. subito dopo ancora a sx, tornando a ri-troso. Percorriamo un bel tratto che ci porta in salita nuovamente sulla Prov.le Sillaro (km. 13,860). svoltiamo a dx e dopo 100 mt ancora a dx in discesa su sterrato. al primo bivio teniamo la dx, al secondo (km. 14,450) la sx in salita. arriviamo a una casa colonica, giriamo attorno e svoltiamo a sx fino all’abitato di Sassoleone.
torniamo sulla s.P. e svoltiamo a dx in di-scesa. Possibilità di fare acqua. al bivio teniamo la dx e imbocchiamo la S.P. 34. dopo 300 m metri usciamo sulla dx, co-steggiamo un edificio, svoltiamo subito a dx in discesa e al successivo edificio svoltiamo a sx. costeggiamo un campo e poi in salita di nuovo sull’asfalto, dove svoltiamo a dx. (km. 17,720) Procediamo su asfalto, dal quale prendiamo un viot-tolo su erba tra gli alberi. sbuchiamo su ghiaiata dove svoltiamo a dx e tra le case nuovamente a sx per arrampicarci fino a ghiaiata con fondo migliore, svoltiamo a dx e giungiamo a cà Monti. Proseguia-mo con una curva a sx in discesa e al km. 20,050 svoltiamo a sx su un bel single track (attenzione!). torniamo su sterrato più largo, passiamo tra edifici sempre in discesa, fino al punto di non ritorno. di qui ci aspettano 600 mt di dura salita. arrivati al nucleo abitato svoltiamo a sx e arriviamo in salita sulla S.P. Maddale-na. La attraversiamo e proseguiamo ini-zialmente su asfalto poi, poco prima di arrivare ad un edificio, teniamo la sx su sterrato, costeggiandolo. restiamo alti fino al bivio (km. 23,100) dove teniamo la sx in discesa. dopo 300 mt svoltiamo a sx, costeggiamo un campo e dopo altri 250 mt svoltiamo a dx nel bosco, sempre in discesa. ci immettiamo con una svolta a sx su una strada con fondo più scon-nesso. dopo aver superato alcuni caseg-giati entriamo in asfaltata, curva a sx, poi all’incrocio di nuovo a dx in discesa fino al ponte-guado di macerato. attraversa-to il Santerno risaliamo sulla S.P. Mon-tanara, che imbocchiamo verso dx e in circa 4 km torniamo al punto di partenza.
Nei pressi di Belvedere
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LUoGHi di iNTereSSe
Bivio BordoNAtrivio che deriva il nome dalla strada che sale dalla Prov.le montanara, posto a quota 483 slm tra i comuni di castel del rio e casalfiumanese, spartiacque tra le Valli del santerno (romagna occi-dentale) e del sillaro (emilia orientale) e a metà strada tra le frazioni di Belve-dere e di Sassoleone. da qui si gode un bel panorama su entrambe le valli e sul parco eolico dei casoni di romagna. Buona cucina alla trattoria damì.
SASSoLeoNePosta a 430 m slm, frazione di casal-fiumanese, dal paesaggio brullo, carat-terizzato da bassa vegetazione, si di-stingue per la numerose formazioni di argille compatte. dell’antico fortilizio medievale restano la vecchia piazzetta e l’antica torre del castello, oggi utilizza-ta come campanile della Pieve. teatro di una sanguinosa rappresaglia nazista il 25 settembre 1944, con 23 morti, tra i quali molte donne e bambini, subito all’indo-mani dell’arrivo degli americani.
19Nei pressi del complesso Turistico “Le Selve”
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PercorSo MoNTe LA FiNe
Lunghezza: 31,50 kmdislivello: 1100 m N
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PArTeNZACentro Sportivo - Piazzale Magnussaliamo da via Ambrogini, poi via Mon-tefune. al civico 2481 svoltiamo a sx su sterrata, costeggiamo casa coloni-ca e proseguiamo fino all’edicola votiva, svoltiamo a dx e torniamo sull’asfalto. giriamo a sx e superiamo l’abitato di Morara. al bivio successivo in salita te-niamo la sx e arriviamo a Montefune. Proseguiamo in salita su sterrato, costeg-giamo una casa colonica ed entriamo in un campo alla nostra dx, in discesa. seguiamo un sentiero fino a giungere al ponte di legno (attenzione!) poi prose-guiamo in salita a mezza costa. appena usciti dal bosco svoltiamo subito a sx, sempre su single track, fino a tornare sulla strada principale. Proseguiamo in salita e, dopo un tratto di arenaria, entriamo nel bo-sco (km. 7,700). ne uscia-mo in salita su strada prin-cipale per Monte La Fine. al km. 8,850 svoltiamo a dx su un breve tratto difficile. teniamo sempre la princi-pale, giungendo in cima a monte La Fine (993 slm). Panorama a 360 gradi. superiamo la croce e scen-diamo sul versante op-posto su bel single track. al km 11,200 attenzione a una traccia alla nostra sx, la prendiamo ed iniziamo un altro tratto di single track che porta a una sterrata che rag-giunge visignano, superato il quale entria-mo in via Mulino Querceto svoltando a sx. un tratto di asfalto in salita porta agli stalloni di casalino, dove diventa ster-rato fino allo scollinamento (km. 17,100). usciamo dall’asfalto a sx in salita, scolliniamo e appena iniziata la discesa
svoltiamo ancora a sx all’interno di un campo in discesa. al bivio prendiamo a dx entrando nel bosco, per poi uscirne subi-to dopo tenendo la sx al successivo bivio. da qui seguiamo la strada fino al km. 19,510, dove ci immettiamo in una più ampia, tenendo la sx e affacciando-ci su ampio panorama della valle del Santerno. iniziamo a scendere e al km. 20,020 svoltiamo a dx per poi tenere la sx dopo circa 50 mt, inoltrandoci nel ca-
stagneto Selva di Porara. Proseguiamo in discesa e al km. 20,930 teniamo la dx e scendiamo fino a guada-re il torrentino. risaliamo e sullo spiazzo teniamo il sentiero a dx nei pres-si di una grande quercia. entriamo in castiglion-celli, paese abbandonato negli anni ‘50. attenzione ai rischi di crolli. usciamo dal paese dal lato oppo-sto, superiamo un paio di salti su costoni di roccia (attenzione!) e dopo cir-ca 50 mt, al km. 21,950, svoltiamo a sx su sentiero in discesa. sbuchiamo su strada bianca in discesa fino al ponte sul santerno,
dal quale alla nostra sx ammiriamo la ca-scata del rio canaglia, confine di regio-ne tra romagna e toscana. risaliamo su asfalto fino alla S.P. Montanara. teniamo la sx e superiamo la frazione di Moraduc-cio, a metà tra i comuni di castel del rio e Firenzuola. 8 km di asfalto e torniamo alla partenza.
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cASTiGLioNceLLiPaese abbandonato nei primi anni ’50 del ‘900, oggi luogo di grande fascino, così veniva descritto dal cronista repetti a metà del XiX secolo: “Nella Valle del Santerno, borgata con dogana di frontiera di terza classe sotto quella di Piancaldoli, del Dipartimento doganale di Firenze. Ha una parrocchia (SS. Giovanni e Paolo) filiale della pieve di Camaggiore, a circa 7 miglia toscane a levante grecale di Firenzuola, Diocesi e Compartimento di Firenze. È situata sulla sinistra ripa del fiume Santerno presso il confine del Granducato con la Romagna Imolese, lungo la strada maestra che da Firenzuola conduce a Castel del Rio, e di là a Imola; ha 85 abitanti”.
MoNTe LA FiNeil crinale di Monte la Fine divide la toscana dall’’emilia romagna. sulla cima, 993 mt slm, svetta un obe-lisco eretto nel 1900, che porta l’alti-tudine alla cifra tonda di 1.000 mt slm. notevoli il panorama, che si gode a 360°, e il silenzio interrotto dal fischio del vento che batte pressoché inces-santemente. meta di tanti trekkers e bi-kers, fu anch’esso teatro, nell’autunno ’44, di aspri scontri fra le truppe ame-ricane, in avanzata verso il nord italia, e quelle tedesche in ritirata.
viSiGNANoa 670 mt slm, visignano occupa un altipiano a nord del capoluogo, Firenzuola (Fi), dal quale dista circa 10 km. incastonato in un contesto rurale d’origine medievale sulle pendici del monte La Fine, un tempo era dotato di castello di proprietà della Famiglia ubaldini e del quale ora si riconoscono solo alcuni muri di delimitazione. da segnalare gli ampi finestroni dipinti della chiesa parrocchiale dei ss. Jacopo e cristoforo, opera delle fornaci chini di Borgo s. Lorenzo, rappresentanti i Quattro evangelisti, oltre a s. giacomo e s. cristoforo. si tratta di opere di notevole valore artistico.
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PercorSo dei PrATi PiANi
Lunghezza: 20,8 Kmdislivello: 700 mLunghezza: 37,15 kmdislivello: 1280 m N
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PArTeNZAcentro Sportivo - Piazzale Magnusscendiamo verso il Santerno, saliamo il Ponte Alidosi e prendiamo la strada da-vanti a noi (via Panoramica). La teniamo per circa 3 km, superiamo il castello di cantagallo e troviamo un trivio. Prendia-mo via cà del Gobbo, sempre in salita, fino a un allevamento, poi un tratto ce-mentato in salita al 30%. al bivio pren-diamo a dx su sterrato pianeggiante, poi di nuovo in salita, poi un altro tratto ripido che ci porta sulla strada di crina-le (km 8,00). teniamo la dx, sempre in salita, e prendiamo la strada di crinale fino ad arrivare al punto panoramico sul-la valle del Santerno e su quella del rio cestina. teniamo la sx, a un primo spiaz-zo teniamo la dx, a un secondo nuova-mente la dx scendendo su un lastrone di arenaria (km 11,480) e proseguendo in leggera salita. scolliniamo (km. 12,580) e teniamo la dx lungo una ghiaiata sconnessa. nei pressi di una casa tenia-mo la dx e la strada ricomincia a salire. Proseguiamo fino a una casa colonica, Prati Piani (km. 17,380). costeggiamo-la e ricominciamo a scendere, prima su sconnesso, poi su strada larga. risalia-mo leggermente. inizia di nuovo la di-scesa, su ghiaiata larga (attenzione alle sbarre) fino all’abitato di Bibbiana (km. 20,600), dove si può fare acqua. Percor-riamo la S.P. della Faggiola fino al Passo del Paretaio (km. 24,170), proseguiamo
in discesa fino al km. 25,900 dove, in prossimità di una curva a sx, troviamo alla nostra dx un sentiero molto stretto scon-nesso (attenzione!). sono circa 500 m duri, ma ne vale la pena. in fondo al tratto sconnesso risaliamo sul monte opposto. Proseguiamo sempre in direzione nord fino ad arrivare al luogo dove sorgeva il castello di Tirli. il sentiero prosegue in discesa, con un ulteriore tratto difficile, poi diventa più largo, prima su crinale, poi in discesa all’interno di un casta-gneto. sbuchiamo in via ronco, svol-tiamo a sx e arriviamo sulla Provinciale Montanara a Moraduccio (km. 30,680). alla nostra dx una fonte, alla sinistra un ristorante. se si è stanchi si può svol-tare a dx e raggiungere castel del rio su asfalto. se si hanno ancora energie, svoltiamo a sx dir. Firenzuola e dopo cir-ca 200 mt. prendiamo la discesa a dx per la cascata del rio canaglia. saliamo sul versante opposto fino a lambire il paese fantasma di castiglioncelli. Pro-seguiamo sul sentiero davanti a noi, in salita. occorre salire con bici a mano te-nendosi al cavo alla dx. un ultimo sforzo e possiamo risalire in sella. Proseguiamo su un sentiero a sbalzo sul fiume Santer-no (attenzione!). La seconda parte è più agevole. al km 35,150 fare attenzione a svoltare a sx costeggiando la pendice del monte. arriviamo a un rudere, cà dei Fanti (km. 35,370), lo lasciamo alla nostra dx e proseguiamo in discesa, poi di nuovo salita fino all’asfaltata di S. An-drea. La imbocchiamo tenendo la dx e, dopo essere tornati sulla S.P. Montanara, svoltiamo a sx e raggiungiamo il punto di partenza.
Ponte Alidosi
dove sorgeva il castello di Tirli
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LUoGHi di iNTereSSe
PASSo deL PAreTAioil Passo del Paretaio è posto ad un’altitudine di 950 mt s.l.m. ubicato in provincia di Firenze al confine fra i comuni di Firenzuola e di Palazzuolo sul senio, a pochi km dal confine romagnolo con castel del rio lungo la strada Provinciale Faggiola, che collega la valle del santerno con quella del senio. a poca distanza dal passo, in direzione nord, si erge il complesso montuoso del monte Faggiola. il Passo del Paretaio è il punto di arrivo della camminata storica rievocativa che annualmente si svolge a inizio giugno con partenza da imola lungo il tratto di circa 40 km che ripercorre i sentieri usati dalle staffette partigiane della 36ª Brigata garibaldi, che operò a ridosso della linea del Fronte della gotica nell’estate-autunno 1944.
cAScATA di MorAdUccioraggiungibile dallo stradello asfaltato che scende fino al gre-to del fiume santerno, che qui offre uno dei suoi tratti più belli, la cascata, di circa 16 metri di altezza e attiva pressoché tutto l’anno, nasce dal rio canaglia, così denominato perché lambi-va le terre sovrastanti, rifugio di fuoriusciti e fuorilegge del granducato di toscana.
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PercorSo eoLo
Lunghezza: 20,8 Kmdislivello: 700 mLunghezza: 37,85 kmdislivello: 1350 m N
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Guadi del Sillaro
Parco eolico
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Agriturismo“La Fine”
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PArTeNZAcentro Sportivo - Piazzale Magnussaliamo da via Ambrogini, poi via Mon-tefune. al civico 2481 svoltiamo a sx su sterrata, costeggiamo casa colonica e proseguiamo in salita fino all’edicola votiva, svoltiamo a dx e torniamo sull’a-sfalto. giriamo a sx e superiamo l’abita-to di Morara. al bivio successivo in salita teniamo la sx e arriviamo a Montefune. Finito l’asfalto proseguiamo in salita su sterrato, costeggiamo una casa coloni-ca ed entriamo in un campo alla nostra dx, in discesa. Proseguiamo seguendo un sentiero fino a giungere al ponte di le-gno (attenzione!). Proseguiamo in salita. appena usciti dal bosco svoltiamo su-bito a sx su single track fino a tornare su strada principale. ancora in salita e, dopo aver superato un tratto di arenaria, entriamo nel bosco. sbuchiamo dal bo-sco entrando di nuovo in salita su strada per Monte La Fine. al km. 8,850 svoltia-mo a dx ed affrontiamo un tratto ripido. teniamo sempre la principale, giun-gendo a monte La Fine (993 m slm). Panorama a 360 gradi. superiamo la cro-ce e scendiamo sul versante opposto su single track. al km. 12,050 attenzione al sentiero verso dx, lo infiliamo e scen-diamo fino a una casa colonica e poi su asfaltata. saliamo fino all’Agriturismo “La Fine”. oltrepassato l’agriturismo scen-diamo nel castagneto. Fare attenzione in caso di pioggia. arriviamo su asfaltata, svoltiamo a sx e scendiamo fino alla S. P. Piancaldoli (km. 15,300), svoltiamo a dx e subito dopo a sx verso il campo spor-tivo. è consigliato fare il pieno di acqua. oltrepassiamo il campo sportivo e salia-mo dritti. al primo bivio teniamo la dx, evitiamo un’altra strada a sx, continuiamo in salita e giunti al primo crinale svoltiamo a sx in salita. superiamo una casa colonica e al successivo bivio seguiamo la strada per svoltare a dx, evitando l’indicazione oppio. arriviamo al Parco eolico. Prose-guiamo sul crinale, superiamo tutti i pilo-ni e al bivio teniamo la dx (km. 22,430), poi ancora dx, sempre su ghiaiata.
La percorriamo fino a torretta dell’enel (km. 23,300), dove entriamo nel bo-sco, chiudendo i cancelli per il bestiame. scendiamo la carreggiata, addentran-doci nel bosco lungo i sentieri dei 4x4. Passiamo tra fienile e casa colonica (km. 25,100). entriamo in una ghiaiata che ri-saliamo per una trentina di metri, poi prendiamo la laterale a sx (km. 25,900). La percorriamo in discesa, superiamo un rudere e al bivio teniamo la dx, scen-dendo su sconnesso fino a ghiaiata che imbocchiamo a sx per qualche decina di metri, ri-svoltiamo a dx e guadiamo il torrente Sillaro (in estate non c’è acqua). Lo risaliamo tenendo il fiume alla dx. al km. 29,550 svoltiamo a sx. dopo po-che centinaia di metri (km. 29,730) svol-tiamo ancora a dx ed iniziamo una diffi-cile salita ghiaiata. superiamo tre edifici e poi mettiamo le ruote sull’asfalto della S. P. Sillaro (km. 31,200). teniamo la si-nistra fino al Bivio Bordona. alla roton-da scendiamo in direzione castel del rio per 100 m, attraversiamo la stra-da ed infiliamo la carraia in falsopiano. Passiamo tra alcuni edifici, risaliamo tra due campi, entriamo nel castagne-to e proseguiamo in salita fino a scol-linare per entrare in un bel single track, al termine troviamo la S. P. Maddalena. svoltiamo a dx per 10 mt., poi di nuo-vo a sx per ghiaiata, poi troviamo a dx una discesa in mezzo ad un campo. La imbocchiamo e scendiamo sulla S. P Bordona. Frenare per evitare inciden-ti all’incrocio. svoltiamo a sx, 100 mt e all’indicazione Pezzolo svoltiamo a sx, in salita, lungo una strada che costeggia un campo. Proseguiamo in salita fino al quadrivio (km. 34,110) prendiamo a dx su terreno piano. al bivio a sx e dopo 100 mt lasciamo la strada per tenere la dx su sentiero, alla fine del quale fare 2 sca-lini naturali (attenzione!). svoltiamo a sx, poi di nuovo a sx su carreggiata ghiaiata. 40 mt e lasciamo la strada per entrare a dx su single track in discesa. teniamo il sentiero, evitando l’unica strada a dx. entriamo in un castagneto, teniamo la dx in salita fino ad arrivare in cima. Poi ini-zia un altro bel single track. ultimo km, che ci riporta sulla Provinciale Bordona. 100 mt e siamo sulla S.P. Montanara. svoltiamo a dx e torniamo a castel del rio.
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GiUGNoLAGiugnola, splendida ancorchè poco abitata frazione (circa 30 residenti sul versante romagnolo, 90 su quello toscano) posta a metà tra la provincia di Bologna e quella di Firenze, un tempo tra granducato di toscana e lo stato Pontificio, era nota per i numerosi contrabbandieri. in località mercurio, a poca distanza dall’abitato, nel versante toscano, è ancora presente l’edificio che fungeva da dogana granducale; quella pontificia era invece presente alla doccia, poi trasferita sulla nuova strada in località dogana, dove esiste ancora, benché restaurata. nel paese si trovano il Palazzo dei doganieri e la caserma delle guardie. nonostante queste evidenze di un numero elevato di guardie e doganieri, il mercato nero fioriva attraverso cunicoli o passaggi da casa in casa.
dal 2009 funziona l’impianto eolico di casoni di romagna, a cavallo tra il ter-ritorio di castel del rio e il comune di monterenzio, nell’alta Valle del sillaro, composto da sedici aerogeneratori. La potenza complessiva dell’impianto è di 13 mW. il funzionamento dell’impianto permette una riduzione delle emissioni
di co2 per ogni anno di funzionamento fino a 9.000 ton/anno. il contesto geo-ambientale è quello tipico calanchivo. il panorama dalla strada del crinale, a ri-dosso della quale sono posti i possenti aerogeneratori, è decisamente suggesti-vo, traguardando sino al mare, a nordest, e verso l’alto mugello, a sud.
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