Post on 03-May-2015
AbbigliamentoAbbigliamentoe Societàe Società
Abbigliamento femminile
Palla
Stola
Tunica
Matrone di rango
Parigi, Louvre
Vibia Sabinacon chitone (=tunica) e himation (=palla/ mantello)
da Villa Adriana ?
già a Boston,Museum of Fine Arts
Abbigliamento maschile
Toga Tunica
Pallio Paenula
Clamide Sagum
Lacerna Laena
Dalmatica Caracalla
Bracae perizoma
TogaVirgilio, Eneide, I 282(aspera Iuno fovebit)…Romanos rerum dominos gentemque togatam
Restricta età repubblicanaFusa età imperialeContabulata basso imperoTrabea riservata a dei, re e infine ai
cavalieriPura senza ornamentiCandida riservata agli aspiranti alle cariche
pubblichePraetexta magistrati e ragazziPicta trionfatorePulla riservata al lutto
Toga restricta
Firenze, Museo archeologico
Toga fusa
Sarcofago di AciliaRoma, Museo Nazionale Romano
Toga contabulata
Busto di Filippo l’Arabo (copia)Mosca, Museo Puskin
TunicaGellio, Notti attiche, VI 12, 1-7
In Roma e in tutto il Lazio era contrario al decoro che gli uomini indossassero tuniche allungate oltre il polso fino all’inizio delle mani o addirittura fin quasi alle dita. Tali tuniche i nostri le chiamarono, con parola greca, chirodytae, e ritennero che solo alle donne convenisse una veste abbondantemente lunga e larga, per celare braccia e gambe agli sguardi.
Gli uomini romani in un primo tempo andavano senza tunica, avvolti solo nella toga; in seguito usarono tuniche strette e corte che finivano prima dell'omero, del tipo che i Greci chiamano «esomide»
Secondo quest'uso antico vestiva Publio Africano, figlio di Paolo, uomo fornito di tutte le buone qualità,e d'ogni virtù, il quale a Publio Sulpicio Galo, individuo effeminato, tra i moltissimi altri rimproveri portava anche questo, a titolo di vergogna: di usare tuniche che gli coprivano per intero le mani.
Bambini aristocratici
Germanico a 5 anni
Roma, Ara Pacis
Processione meridionale
Lucio Cesarea 3 anni
Roma, Ara PacisProcessione settentrionale
Piccolo Lord“schiavetto”
New York, Metropolitan Museum
Un “elegantone” di IV secolo
Roma, Musei Capitolini
Ricami e applicazioni
Tuniche e clamidi decorate con orbiculi Piazza Armerina, Villa del Casale
orbiculus
New York, The Brooklyn Museumda Antinoe (Egitto) V sec. d.C.
Torino. Museo Egizio
Abiti da lavoro
Roma, Museo Nazionale Romano
Padroni e schiavi
Tunisi, Museo del Bardo
Vestire “alla greca”
• Svetonio, Vita di Nerone, 51• Nel culto della persona e nel vestire fu così
sciatto che aveva i capelli sempre tagliati a scaletta e, dopo il viaggio in Grecia, anche cadenti giù sulla nuca; inoltre usciva in pubblico quasi sempre senza cintura e scalzo, in veste da camera (synthesis) e con un fazzoletto al collo.
Pallio
Istanbul, Museo archeologicoDa Cizico
Clamide
Istanbul, Museo Archeologicoda Afrodisia
Treviri, Rheinisches Landesmuseum
Vestire alla “tedesca”
Magonza, Mittelrheinisches Landesmuseum
Belgrado, Narodni Muzej
Paenula
Adventus di Domiziano dal Palazzo della CancelleriaRoma, Musei Vaticani
Sagum e bracae
Roma, Colonna Traiana
Aspetti politici dell’abbigliamento
• Plutarco, Questioni Romane, 49.
• Era usanza, come ha riferito Catone, che chi si presentava candidato a una carica lo facesse in toga senza la tunica. Perché?
• Forse per evitare che esercitassero corruzione portando denaro nelle pieghe del vestito.
• O piuttosto giudicavano chi era degno di avere una carica non dalle condizioni di nascita né dalla ricchezza né dalla reputazione ma dalle ferite e dalle cicatrici. Dunque allo scopo che queste fossero visibili a chi incontravano, per annunciare la propria candidatura si presentavano senza tunica.
• Oppure, come si conciliavano il favore popolare con saluti, sollecitazioni, inchini, così pure umiliandosi con lo scarso abbigliamento.
Toga candida
Cesare Maccari (1840 - 1919) Cicerone pronuncia il discorso in toga candidaRoma, Palazzo Madama
Il clavus
• Striscia di porpora cucita sui vestiti a contraddistinguere gli ordines
• Laticlavus
• Angusticlavus
Toga praetexta
POMPEI, Casa dei Vettii
Toga pictae tunica palmata
Roma, Villa Albanida Vulci, Tomba François
Denario di Augusto, 19 – 18 a.C., Colonia Patricia.D/ CAESARI / AVGVSTO. Quadriga trionfale tirata da quattro cavalli.V/ S P Q R PARENT / CONS SVO. Toga picta su Tunica palmata tra due aquile legionarie e corona d’alloro con medaglione.
Anelli e ordine equestre
PLINIO, Storia naturale, XXXIII, 29-32
Gli anelli hanno distinto il secondo ordine dalla plebe, una volta che cominciarono a essere diffusi, così come la tunica (laticlavia) distingueva il senato da coloro che portavano gli anelli. ... Gli anelli hanno davvero introdotto un terzo ordine, intermedio fra la plebe e il senato, e il titolo che prima conferivano i cavalli da guerra ora lo assegnano quei simboli di ricchezza. Questo è accaduto da non molto tempo.Quando il divo Augusto riorganizzò le decurie, la maggior parte dei giudici portava l'anello di ferro, ed essi non erano chiamati cavalieri, ma giudici. Il titolo di cavalieri era riservato agli squadroni i cui cavalli erano forniti dallo stato.
Sotto il consolato di Gaio Asinio Pollione e di Gaio Antistio Vetere [23 d. C.], nell’anno 775 dalla fondazione di Roma [22d.C.], fu fissata una norma sul diritto di portare anelli. E, ciò che stupisce, la riorganizzazione avvenne per una ragione quasi futile, quando Gaio Sulpicio Galba, un giovanotto che andava a caccia di una reputazione presso l'imperatore istituendo ammende per i gestori di taverne, si lamentò in senato che gli osti fossero comunemente protetti dai loro anelli. In seguito a ciò fu stabilito che nessuno avesse il diritto di portare l'anello se non era libero di nascita lui stesso così come suo padre e suo nonno paterno, se non aveva un censo di 400.000 sesterzi e, in base alla legge Giulia sui teatri3, non aveva diritto di sedere nelle prime quattordici file. Da allora in poi si cominciò ad ambire in massa a questo distintivo