a cura di - rotary.re.it · Riconoscimenti da paRte della RotaRy foundation ineRenti al club PHf -...

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a cura diGino Badini

con la collaborazione diCesare Bellentani

scritti diGiuseppe Albertini, Paolo Ampollini, Gian Paolo Barazzoni, Vittorio Corradi, Ferdinando Del Sante, Francesco Fornaciari, Camillo Galaverni, Alberto Lasagni, Franco Mazza, Vitaliano Nizzoli, Lauro Sacchetti, Luigi Zarotti

Le fotografie riprodotte sono per la quasi totalità dei rtnPaolo Paderni, Cesare Bellentani, Luigi Zarotti e Stefano Rossi

Rotary Club Reggio Emilia1949-2009

Sessant’anni fra cronaca e storia

Anno di fondazione: 16 gennaio 1949 (Club padrino: Milano)

Data di consegna della «Carta»: marzo 1949

Soci al momento della fondazione: 33

Club contatto: con scambi di visite, Blois (Francia), Budapest-Sasad (Ungheria), Casa-blanca (Marocco).

Club Padrino: RC di Guastalla (1957), RC Val Secchia (1996), RC Brescello Tre Ducati (2002), RC Terra di Matilde (2007); inoltre: Rotaract Club Reggio Emilia (1974) e Inte-ract Club Reggio Emilia (2004).

Attività

- Ristampa dell’opera di Gasparo Scaruffi L’Alitinonfo.

- Convegno sul barone Franchetti: storia personale, sociale e musicale.

- Convegno di studi storici sulle mura di Reggio.

- Tavola rotonda sul tema La diga di Vetto.

- Quinto centenario della nascita di Antonio Allegri. Lettura della tragedia romantica Il Correggio (Teatro Asioli di Correggio).

- Visita alle aziende reggiane.

- Ospitalità a borsisti statunitensi.

- Iniziative dedicate alla cultura, alla sanità, all’attività giornalistica, all’approfondimento di termini giuridici, all’etica negli affari e nelle professioni.

- Restauro e rimessa in ripristino del chiostro e della chiesa reggiana di Santo Stefano.

- Incontri sui problemi della nostra realtà locale e nell’attuazione del corso di laurea in ingegneria gestionale.

- Forum distrettuale su Arte e Scienza, linguaggio a confronto.

- Incontro di studio sulla camera arbitrale con la Camera di Commercio industria, agri-coltura e artigianato di Reggio Emilia.

Profilo Dei Primi CinquAnt’AnniIniziative del Club nell’ambito dell’azione professionale, internazionale e di pubblico interesse

- Convegno Airc sul tema La ricerca sul cancro alle soglie del Duemila, con la partecipazio-ne di Umberto Veronesi.

- Partecipazione con il RC di Blois per la costruzione di due pozzi e di una casa di mater-nità a Keran (Burkina Faso).

- Congresso sulle nuove prospettive economiche del Sudafrica.

- Borse di studio per giovani laureati.

- Incontri sul Polo universitario reggiano.

- Concorso di borsa di studio per il perfezionamento in ingegneria economico-gestionale.

- Seminario sulla Rotary Foundation.

- Assistenza per l’assegnazione delle borse di studio della Rotary Foundation.

- Partecipazioni alle manifestazioni sul IV centenario della Ghiara e sul millenario della basilica di San Prospero.

- Tavola rotonda Donazione organi e trapianto.

- Convegno con Ifoa: Investire in formazione per costruire il futuro.

Riconoscimenti

da paRte della RotaRy foundation ineRenti al club

PHf - Paul Harris fellow �09 (128 PHF e 81 pietre: il 74% dei riconoscimenti sono stati assegnati nel decennio 1998-2008)Benefattori della rotary foundation�� (21 rotariani e 12 esterni)GrD (major Donors) *� (Luigi Zarotti e Marina Melloni, Camillo Galavernie Annarosa Guarnaschelli, Alberto Lasagni e Maura Manghi)**

*Un socio onorario del Club, Bruno Ghigi, è GRD al massimo livello e, come disposizione testamentaria (Bequest Society), al quarto livello. **Nell’Annuario internazionale del GRD vengono riportati anche i nomi e cognomi delle consorti.

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PreSiDenti Del CluB

1949-50 Sandro Cucchi

1950-51 Giovanni Recordati

1951-53 Antonio Biancheri

1953-55 Aldo Bacchi Andreoli

1955-57 Dino Pampari

1957-59 Guido Furlani

1959-61 Sandro Cucchi

1961-63 Sergio Finzi

1963-65 Cesare Bossi

1965-67 Aldo Lardinelli

1967-69 Antonio Grandi

1969-71 Guido Franzini

1971-73 Paolo Del Monte

1973-75 Paolo Fornaciari

1975-77 Alcide Spaggiari

1977-79 Emilio Bernabei

1979-81 Severo Peri

1981-83 Luigi Slanzi

1983-85 Paolo Del Monte

1985-86 Amedeo Magnani

1986-87 Giovanni Bertolani

1987-88 Cesare Corradini

1988-89 Giovanni Manenti

1989-90 Carlo Visconti

1990-91 Paolo Paderni

1991-92 Corrado Spaggiari

1992-93 Romeo Antonio Galaverni

1993-94 Franco Boni

1994-95 Gino Badini

1995-96 Franco Mazza*

1996-97 Rodolfo Bellentani

1997-98 Luigi Slanzi

1998-99 Franco Gobbi

1999-00 Vitaliano Nizzoli

2000-01 Vittorio Corradi

2001-02 Francesco Fornaciari

2002-03 Giuseppe Albertini

2002-04 Gian Paolo Barazzoni

2004-05 Ferdinando Del Sante

2005-06 Alberto Lasagni

2006-07 Camillo Galaverni

2007-08 Lauro Sacchetti

2008-09 Paolo Ampollini

2009-10 Marco Masini (eletto)

2010-11 Gianni Boeri (incoming)

* Governatore del Distretto 2070 nell’anno rotariano 2001-02

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Saluto del PresidenteSessant’anni e non dimostrarli

Paolo Ampollinipresidente 2008-2009Perito industriale.Agente Procuratore di importante Compagnia di Assicurazioni dal 1968.

Mi accingo a scrivere un breve saluto introduttivo con un po’, anzi con molto, “pudore” e preoccupazione. Non riesco a considerare “normale” il fatto che sia io chiamato ad as-solvere a questo compito.Il mio primo pensiero va ai Past President che mi hanno preceduto e anche per loro svol-go questo mio breve intervento. Sessant’anni e non dimostrarli!Il nostro Club all’età di sessant’anni è attivo e vitale come un giovanotto. Lo spirito e il dettato rotariano non consentono incertezze e quando si fa riferimento al “Servire il prossimo” non si può invecchiare perché la necessità del servire, forse cambia aspetto, ma non si esaurisce mai. Negli anni il Rotary cambia e si adegua, nell’organizza-zione, nel modo di comunicare e anche nel modo di trattare i problemi emergenti. Ciò che non cambia è lo spirito rotariano che resta vivamente e modernamente radicato nell’amicizia tra i propri membri che si riverbera inevitabilmente nelle azioni al servizio degli interessi generali delle comunità nelle quali vivono ed operano i rotariani di tutto il mondo.Grazie alla autorevolezza ed all’impegno degli uomini che ne hanno fatto e ne fanno parte e che ne hanno tenuto le redini negli anni, il nostro Club è diventato e si è mantenuto un punto di riferimento qualificato ed ascoltato sia dalle Istituzioni che dalle organizzazioni culturali, sociali ed economiche locali.Il nostro Distretto è riconosciuto come il più grande del pianeta ed il nostro Club oltre ad essere uno dei più antichi è anche uno dei più numerosi. Come si può non essere or-gogliosi di farne parte. Tutti noi, cari amici rotariani, dobbiamo andarne fieri ed impegnarci costantemente per ottenere al nostro Club sempre maggiori e più prestigiosi successi nella nostra attività sociale.

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Mi piace qui ricordare una curiosa coincidenza. Il motto dell’anno in cui abbiamo festeggiato il Cinquantenario era “Vivi il tuo sogno rotariano”, che è stato completato dal Governatore di allora, Umberto Ardito, con “Tra-sforma questo sogno in realtà con entusiasmo”.Il motto del nostro anno, il sessantesimo, “Concretizza i sogni” e ancora meglio in Ingle-se, “Make Dreams Real” è praticamente lo stesso di allora. Ma forse questa non è una semplice coincidenza perché ogni rotariano che opera nell’in-teresse generale con spirito di servizio è anche un sognatore. Trasformare questi sogni in realtà deve essere il nostro impegno quotidiano.Viva il Rotary e viva il Club di Reggio Emilia.

Anche se a me, giustamente, non sono state fatte le domande proposte ai past president, ritengo doveroso evidenziare alcuni momenti salienti del mio scorcio di annata rotaria-na.Tralascio le magnifiche occasioni di incontri “interni” che abbiamo vissuto assieme e che meriterebbero però di essere ricordati nell’ambito dell’attività del Club tendente a rinsal-dare sempre più lo spirito ed il senso di appartenenza.Abbiamo avuto uno splendido, e per certi versi sorprendente, incontro con Giampaolo Pansa e Adele Grisendi. Oltre ai noti argomenti trattati nei libri di Pansa che, specialmente nella nostra zona, suscitano ricordi dolorosi e fortissime passioni, abbiamo avuto modo, grazie anche alla presenza della sua compagna Adele Grisendi di entrare, con leggerezza e discrezione nell’intimità del loro rapporto umano oltre che professionale. Ne è uscita una serata molto interessante e in linea con lo spirito di servizio che caratterizza il Rotary.Abbiamo organizzato un incontro con la stampa reggiana e con il Presidente dell’Ordi-ne Nazionale dei Giornalisti Del Boca in una serata in cui si è liberamente discusso dei “mali” e delle “virtù” del giornalismo italiano.Nella stessa giornata è stato presentato il libro “Grande guerra piccoli generali” dello stes-so Del Boca e allestita, a ricordo del 90° anniversario di Vittorio Veneto, una interessante mostra di cimeli della “Grande Guerra”.Voglio anche ricordare una serata all’insegna della bontà, dell’altruismo e della solidarietà che abbiamo trascorso ai Cappuccini con la meravigliosa Sig.ra Nasi in una atmosfera densa di emozioni e di buoni sentimenti.Questi sono stati, per ora, i personaggi che hanno maggiormente interessato il mio anno; altri ce ne saranno nel prosieguo dell’annata infatti abbiamo in programma almeno tre “eventi” che interesseranno la vita cittadina in campi di grandissimo interesse locale e nazionale.

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1 12 settembre 2008. Mostra sulla Grande Guerra

2 Lorenzo Del Boca e Paolo Ampollini

3 Presentazione del volume di Pansa

4 Premio della Bontà 2008 alla Signora Claudia Nasi

5-6 Università degli Studi, 5 marzo 2009. Il Prorettore Luigi Grasselli riceve il distintivo di socio onorario. Sotto. Consegna del premio Lombardini ad un neolaureato

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1 Incontro “Casa Peri”, 5 settem-bre 2008

2 Brevini parla della sua azienda

3 L’iniziativa Mus-E per le scuole reggiane

4 Cena degli auguri 2008 con la presenza di Antonella Spaggiari

5 Labaretto a Sergio Vaiani

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Frammenti (disordinati) di un annodi “governatorato”

Franco Mazzagovernatore 2001-2002 del Distretto 2070 Avvocato libero professionista; consigliere della Sede Reggiana del-la Banca d’Italia; delegato dell’Ordine Equestre del Santo Sepol-cro di Gerusalemme per Reggio Emilia; presidente di fondazione onlus.

In quest’anno rotariano 2008/09 ricorre il 60° anno di vita del Rotary Club “Reggio Emilia” e, come d’uso e di convenienza, è il momento di un “resumé” generale degli accadimenti (che si ritengono più significativi e rilevanti) verificatisi negli ultimi anni, ovviamente nell’ambito del nostro Rotary, ma che inevitabilmente hanno coinvolto anche chi e quanti ne sono stati compartecipi dall’esterno.Archiviato il cinquantenario (1989-99), che, per molti versi, credo possa considerarsi l’anno della svolta e della crescita del nostro club, sia nei confronti della nostra Comunità sia nei confronti del nostro Distretto, sia nei confronti della Internazionalità Rotariana e non, pare che, in questi ultimi 10 anni di vita rotariana reggiana, possano annoverarsi - fra i tanti - altri due momenti importanti per il nostro club e che oggi mette conto di ricordare. il primo in assoluto (e anche il più recente) è il centenario (2005-06) del “Ro-tary International” (come è ampiamente noto, il Rotary è stato fondato da Paul Harris nel 1905) che ha impegnato il nostro Club in una vera e propria kermesse di eventi, quali mai si era potuto registrare in passato e che ci ha posto all’evidenza e alla considerazione di tutti, il secondo, a mio parere meno (localmente) importante, ma, tutto sommato, piut-tosto interessante,se non altro perché ha costituito un “quid novi” per il nostro Club e, in qualche modo, ci ha collocati al centro del Distretto 2070 (per chi non lo sa, il Rotary Club “Reggio Emilia” fa parte del Distretto 2070, che è composto da Emilia-Romagna, Repubblica di San Marino e Toscana) e non solo; nel febbraio 2001, nella Assemblea Internazionale di Los Angeles, lo scrivente è stato eletto Governatore Distrettuale e così “Reggio Emilia” ha espresso, per la prima volta, nella sua cinquantennale storia, il Go-vernatore del Distretto. Quindi, oggi, il Curatore di questo libro di ricordi rotariani degli ultimi anni, vale a dire dal 1998/09 al 2008/09, (il caro amico Gino Badini) mi chiede di scrivere qualcosa su questa mia esperienza, ritenendo, bontà sua, che possa interessa-

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re ancora a qualcuno; gliene sono comunque assai grato, anche se penso che i più (nel Rotary) già mi abbiano sentito riferirne e ne sappiano abbastanza, ma forse qualcuno mi accredita di qualche residuo interesse e allora mi accingo a raccontare, a questi quattro lettori di buona volontà, quanto mi è rimasto nella memoria di quel turbinoso periodo della mia vita (e della vita di mia moglie, che mi ha sempre accompagnato e seguito in ogni momento di questa esperienza, invero discretamente affaticante!). Ho definito que-sto mio (pardon, nostro) segmento di vita “turbinoso”, ma devo aggiungere anche “lungo e faticoso”, pur se, alla fine, assai “gratificante” sul piano umano, soprattutto.“Lungo e faticoso” ho detto, perché se è vero che il Governatore entra in carica il 1 luglio dell’anno di sua pertinenza, è anche vero che, prima di allora, costui ha già svolto un lun-go “apprendistato” (circa un anno), nel quale ha avuto modo di prendere contatto in presa diretta con il Distretto, con tutti i Rotary Club che ne fanno parte, con i Distretti Italiani (che sono 10), con gli altri Governatori nel Mondo (che sono 530), con la Dirigenza del Rotary International ..., in una parola, con una gran parte del Pianeta/Terra (posto che il Rotary, in allora e ora, era ed è presente in 168 Paesi). Senza dire poi che, dopo la cessazio-ne della carica annuale, cioè dopo il 30 giugno dell’anno successivo, vi è ancora una sorta di inerzia, fortunatamente decrescente, ma che dura ancora un anno circa.in buona sostanza, quindi, l’impegno, complessivo, sia pure con intensità diversa, ha una durata di circa 3 anni, nell’ambito dei quali il Governatore deve visitare più volte i Rotary Club del suo Distretto (2070), deve partecipare ad eventi internazionali (tra cui, l’Assemblea negli U.S.A. il Congresso Mondiale in luoghi sempre diversi,che sono ob-bligatori), deve rapportarsi con gli altri Distretti che fatto parte della Sua zona mondiale (l’Italia è inserita nella zona 12, che comprende l’Europa, gran parte dell’Africa e del Medio Oriente). Nel mio caso, ad esempio, nell’anno 2001/02 ho (abbiamo) percorso in macchina circa 100.000 Km, in aereo alcune, (molte) decine di migliaia di Km, ho (ab-biamo) incontrato gli oltre 6.000 soci rotariani del Distretto 2070 visitando i 93 Rotary Club di appartenenza, ho (abbiamo) passato a casa, in pratica, soltanto qualche sabato e qualche domenica; tutto il resto era ... Rotary.Ergo è di facile comprensione che questo impegno è stato per me (e per Cicci, che, come ho già detto, ne ha condiviso ogni momento ufficiale e ufficioso, fatti salvi pochi incontri, il cui protocollo non ne prevedeva la presenza) piuttosto intenso e complicato, soprat-tutto per chi, come me (noi), era (e siamo rimasti) intimamente provinciale, legato quasi fisicamente alla propria terra, alle proprie consuetudini, alle proprie tradizioni.E, con questa osservazione, ho così concluso le considerazioni di segno meno positivo, per-ché, e mi affretto a dirlo!, tutta la restante parte della mia (e nostra) esperienza rotariana è stata di segno fortemente positivo e gratificante.

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1 Tavolo della Presidenza al Congresso Distrettuale di Mo-dena

2 Anna Maria Artoni e Oscar Zannoni al Congresso di Mo-dena

3 Atrio della sede del Congresso di Modena

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in primo luogo, perché abbiamo toccato con mano e vissuto quella che forse è la più importante connotazione del Rotary: la “sua internazionalità”, che lo fa essere titolare di un seggio permanente all’Onu, che gli ha consentito di essere il più accreditato fondatore dell’Unesco, che lo vede presente in tutto il Mondo con rapporti privilegiati con i governi e le popolazioni dell’intero Pianeta/Terra, che lo vede, in continuo, protagonista di inizia-tive culturali, umanitarie, solidaristiche, di pace!!! a favore dell’umanità, senza distinzione di razza, di sesso, di credo politico, di religione.Già nell’Assemblea annuale del Rotary in Los Angeles (quella, nella quale è stata for-malizzata la mia nomina a Governatore, peraltro già avviata e votata ben prima in sede distrettuale), è stato veramente schoccante per un convinto provinciale, come io sono, non soltanto, l’apprendere i principi rotariani e studiare Rotary in profondità (qualcosa sapevo, avevo fatto altre esperienze locali) avendo come docenti i massimi esponenti del “Rotary International” ma, soprattutto, vivere per quasi due settimana in un bagno di totale internazionalità, che vedeva la presenza di 530 Governatori, in rappresentanza di tutti i Distretti di tutto il Mondo e, in particolare, gli interventi qualificati del Segretario Generale dell’ONU, del Presidente degli Stati Uniti, dei Presidenti di Unicef, di Fao, di Oms che, con accenti di forte partecipazione, esprimevano credito, rispetto, riconoscenza per cosa, a loro dire, il “Rotary International” significava nel mondo e per quanto ave-va fatto e stava facendo per ovviare alle necessità, sempre più gravi ed impellenti, della Umanità, povera, bisognosa e dolente. Ricordo, come in un flash luminoso, le parole di Kofi Hannan, allora Segretario Generale dell’Onu, che, con toni commossi, avendo al suo fianco la Presidente norvegese dell’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) rin-graziava il Rotary per l’ormai ventennale aiuto umanitario, diretto alla eliminazione delle gravi malattie infettive dell’Infanzia nel Mondo (prima fra tutte la poliomelite), “senza il quale ogni sforzo, pur encomiabile, di tutte le organizzazioni governative, non governative, umanitarie del Pianeta sarebbe stato vano” e terminava il suo intervento con un “Grazie, grazie rotary!”, che usciva dal rigido tono protocollare e diventava quasi un accorato grido di riconoscenza e di speranza insieme. Ai più è sembrato che Kofi Hannan, oltre al tono veramente commosso, avesse qualche lacrima che gli rigava il viso! Sono momenti che non si dimenticano!Così come non ho mai dimenticato la testimonianza diretta di alcuni Governatori (con-fermata a viva voce da alcuni commentatori internazionali presenti in Assemblea in rap-presentanza delle maggiori testate giornalistiche americane) secondo la quale tutti (o qua-si) i “tavoli di pace”, passati e presenti nel Mondo, si sarebbero avvalsi e si avvarrebbero dell’opera, silenziosa e coperta, di uomini rotariani, a ciò chiamati e autorizzati dalla mas-sime (e contrapposte) Autorità in conflitto, soprattutto per finalità umanitarie, ma non

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solo. Ricordo, in particolare, che alcuni Governatori di Pakistan e India affermavano di essere stati autori diretti di trattative difficilissime in occasione dell’incombente conflitto Pakistan/India per la supremazia nucleare in Asia (si ricorderà che si arrivò a ipotizzare anche uno scontro bellico fra i due Stati, che minacciavano l’uso della bomba atomica).Non si riusciva costituire un “tavolo di pace” fra questi Stati e, alla fine, l’intervento del Rotary (o, meglio, dei Rotary locali) fece si che questo tavolo si costituisse, sia pure con estrema fatica, e che si riuscisse a scongiurare una crisi, che minacciava la pace del Mon-do.Questo “tavolo” ancora esiste ed è un ottimo, attuale strumento di dialogo e di confron-to fra Stati, nel quale il Rotary continua ad essere presente e a svolgere una importante funzione di mediazione e di collegamento. Anche questa è una prova, vera e reale, della valenza internazionale del Rotary!Altrettanto si può dire, peraltro, della costante presenza mediatrice del Rotary nelle “zone calde” dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia, del Medio Oriente, laddove gli uomini del Rotary operano quotidianamente (anche se in modo del tutto “ufficioso” posto che il Rotary non è organo “ufficiale” di mediazione politica) per contenere, nel massimo grado possibile, le “spinte” perverse di certe “guerriglie”, di tentativi egemonici di sopraffazione, di “pulizia etnica e razziale” e, recentemente, anche, del terrorismo internazionale.Gli addetti ai lavori ben conoscono questa diuturna “opera di pace” svolta dal “Rotary In-ternational” e ne apprezzano lo spirito autentico di “volontariato rivolto al bene comune”, così come i governanti, che lavorano per la pace, hanno in grande stima lo sforzo econo-mico che il Rotary sopporta, anno per anno, per formare giovani laureati in “Operatori di Pace”; è noto, infatti, che ogni anno, circa 100 giovani laureati nel Mondo (in genere sono laureati in scienze politiche, giuridiche ed economiche, ma non solo), completano il loro bagaglio culturale con un diploma/master sulla Pace, attraverso borse di studio di non poco conto economico, che consentono di “specializzarsi” nelle più prestigiose Uni-versità del Mondo.Recentemente, anche una giovane laureata di Modena e un giovane laureato di Faenza si sono diplomati in “OPERATORI DI PACE” e sono stati, subito richiesti da una impor-tante organizzazione mondiale, ove operano con ottimi risultati.Questa, in estrema sintesi, la vocazione primaria del “Rotary International” che fa di que-sta Associazione un importantissimo soggetto, “no profit”, non governativo, di supporto insostituibile per ogni Stato virtuoso, che operi per il bene comune nel Mondo.in secondo luogo, questi tre anni di Rotary a buon livello mi hanno consegnato una infinità di splendidi rapporti, di belle conoscenze, di fortunati incontri che, in condizioni normali di vita, non avrei mai avuto.

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Ho stretto la mano a migliaia di uomini e donne di appartenenza rotariana, ho stretto la mano a centinaia di uomini e donne di appartenenza extra rotariana, ma pur sempre nell’ambito di rapporti rotariani.Ho stretto conoscenze di grande interesse umano e professionale, arricchendomi nello spirito e allargando la mia visione della vita.Tutto ciò io lo debbo al Rotary, che mi ha consentito (pur in un “turbinoso” susseguirsi di incontri e di eventi) di appropriarmi di esperienze, di sentimenti, di sensazioni, le più disparate ma pur sempre nuovi e stimolanti, che mi hanno fatto conoscere meglio l’uomo (il mio simile) nel suo complesso e, di conseguenza, me stesso, più di quanto non avevo realizzato in cinquant’anni di vita normale.Ed ecco la seconda ricchezza, che il Rotary mi ha consegnato a piene mani, dopo il primo grande valore acquisito della internazionalità: vale a dire, il valore della umanità, intesa sia in senso oggettivo sia in senso soggettivo.Posso dire, non solo, di essermi arricchito di tante, tante esperienze umane, ma anche di essere - io stesso - meglio maturato alla luce di tali esperienze, tutte “giocate” sui principi, sui valori, sulla intima esperienza del Rotary, che, poi, altro non sono se non i messaggi di vita virtuosa, tramandati da sempre dalla “prudenza” laica e religiosa.in buona sostanza, ho avuto la fortuna di questa convivenza e/o frequentazione con questi alti insegnamenti, che, volente o nolente, mi hanno cambiato, imprimendo un valore aggiunto di qualità al mio normale trend evolutivo; che, poi, i risultati personali siano pari alla qualità delle ricchezze umane assorbite ... non è detto, anche se la speranza è sempre l’ultima a morire: del tipo “finché c’è vita, c’è speranza”!Ma, tralasciato questo, inutile riferimento personale, non resta che archiviare questo se-condo arricchimento di intensa valenza umana, che, peraltro, mi ha condotto ad una conseguente, convinta considerazione: proprio perché il valore umano è il più autentico in-grediente del vivere e dell’agire rotariano, il vero Rotary si pratica e si vede nei Rotary di base, cioè nei club, laddove i rapporti e i confronti sono immediati e sono maggiormente improntati ai valori umani di buona conoscenza e di amicizia.Per contro, laddove le idee e le buone volontà subiscono - per ineludibili necessità associative - vari passaggi e si confrontano con successivi confronti e controlli, non è im-probabile che perdano vigore, nonché l’iniziale entusiasmo, e, pur nella totale buona fede, perdano quell’ineguagliabile valore umano, che li aveva caratterizzati all’inizio.Nelle 93 visite ai 93 Rotary Club del Distretto 2070 e nei numerosi altri, importanti o meno importanti, eventi distrettuali e non, ho sempre provato grande consolazione e soddisfazione nel rapporto diretto con gli uomini e le donne dei Rotary Club, con le loro sincere espressioni, con i loro progetti, con le loro proposte, che avevano il grande pregio

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1 La massima onorificenza di casa d’Asburgo, il Gran Toson d’oro, indossato per gentile concessione

2 Alinari di Firenze sponsor del distretto 2070

3 Lectio Magistralis del prof. avv. M. Jasonni; presente il sindaco Guazzaloca e altre autorità di Bologna

4 Anheim Los Angeles. Franco Mazza e il Presidente In-ternazionale R. King con le consorti

5 Forlì 2001. Inaugurazione del parco pubblico Paul Har-ris, alla presenza del Sindaco e del Vescovo della città

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dell’attenzione, tutta umana, e della incondizionata solidarietà ai problemi, talora assai gravi, della Umanità, a loro vicina, ma anche a loro lontana migliaia di Kilometri, Tutto ciò era frutto di una elaborazione, semplice e diretta, delle necessità e delle sofferenze altrui, nel nome del Rotary, quasi che si volesse stabilire una equazione immediata tra l’importanza della propria appartenenza e la ineludibilità di problemi che dovevano essere risolti.Ecco, perché amo i Club ove l’esperienza rotariana è genuina e sincera e, tra questi, i club più giovani di formazione, soprattutto se composti da uomini e donne che antepongono la passione e l’entusiasmo alle autoreferenze, alle talora eccessive interpretazioni accade-miche o alle elucubrazioni o speculazioni sul Migliore Agire Rotariano; troppo spesso, questi ultimi si “annegano”, sia pure in perfetta buona fede, in una narcisistica visione del Miglior Rotary e perdono di vista “il FARE”, con ciò disperdendo la vera essenza degli insegnamenti di Paul Harris.Credo di aver capito che il vero Rotary va pensato con un corretto sedimento culturale nel rispetto della forma e delle regole, ma subito dopo va realizzato, senza ritardi o in-fingimenti, con passione e con cuore, così come i principi e i valori rotariani insegnano e indicano, quasi che si voglia, talora con una punta di semplicità infantile, rincorrere un sogno, che si ha timore di perdere, se non lo si realizza al più presto!ma qui mi fermo, poiché corro il rischio di essere inteso alla stregua di un “Solone” che vuole pontificare e scambiare “aria fritta” per sostanza pura. Non lo vorrei mai!Voglio, per contro, chiudere questo breve inciso in ordine al mio Pensiero/Bignami sul “Rotary”, ricordando due accadimenti, che mi hanno talora provocato qualche leggera sofferenza di percorso, ma anche tanta consolazione e che, tutto sommato, sono la carti-na di tornasole di quanto sopra detto.Sei anni fa, quando ero Governatore del Distretto, ho fatto, per così dire, nascere un nuo-vo Club, che a mio parere, aveva tutte le caratteristiche per essere un buon Rotary Club, sia perché era composto da giovani seri e affidabili, oltreché rotarianamente adeguati, sia perché costoro erano pieni di entusiasmo e vogliosi di entrare nel mondo rotariano, avendone ben compreso le finalità.Ebbene, come sovente capita nella vita, ebbi imprevisti ostacoli, peraltro non sempre coe-renti e fondati, ma alla fine questo giovane club, composto da giovani intellettualmente onesti e ricchi di cuore e di entusiasmo umano, è venuto alla luce, ha poi dovuto subire qualche piccolo contrattempo di crescita, ma ora veleggia sicuro in mare aperto con la sicurezza della propria buona fede e con tanta voglia di fare.Poi, due anni fa, a seguito di un preciso incarico ricevuto, mi sono interessato alla nascita di un altro, nuovo club e, questa volta senza sofferenze, ma con un discreto dispendio di

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1 Visita del Governatore al RC di Reggio Emilia

2 Sala del Tricolore; visita in occasione della assemblea di Anneheim Los Angeles

3 Foto ricordo nascita RC Bre-scello Tre Ducati

4 RC Firenze Nord, 7 gennaio 2002. Celebrazione del Trico-lore

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tempo e di energie; dopo una “gestazione” di quasi un anno, ho avuto la soddisfazione di presentarlo alla attenzione del Distretto e di vederlo subito pimpante e in grande salute.In questa occasione, ho avuto la condivisione immediata e piena del club padrino e molti aiuti da amici rotariani, anche se ho dovuto fronteggiare varie pressioni per la ammissione di persone valide sul piano sociale, ma meno valide sul piano rotariano e umano (come spesso succede).Ancora una volta, anche a costo di un lungo e pignolo vaglio incrociato di età anagrafica, di validità sociale e umana, e sopratutto, di totale adeguatezza rotariana, ho avuto la for-tuna di veder nascere e crescere, quasi per incanto, un gruppo di uomini e donne (molte donne!) che - a mio parere - erano già rotariani prima di ricevere l’investitura e, soprattut-to, erano già coesi prima di essere “gruppo”, in quanto portatori di sentimenti e di valori, assolutamente condivisi, talora senza neppure saperlo.Pure in questo caso, il nuovo club veleggia in mare aperto (peraltro anche con l’aiuto di un vero esperto di mare) con sicurezza e con il solo rischio eventuale di perdere di vista l’entusiasmo iniziale; ma sono certo che ciò non accadrà, sicuro come sono della loro valenza umana e della loro serietà intrinseca.tutto ciò per confermare che, per fare Rotary in modo serio e concreto, bisogna essere giovani di mente e di cuore, avere passione e entusiasmo per sovvenire alle necessità, talora pesantissime, della umanità bisognosa, avere compreso che l’azione rotariana supera gli interessi personali di chi la compie; orbene, se tutti questi modi di essere sono presenti nell’uomo, socio del Rotary, questo uomo è un rotariano vero, così come lo sono, a mio modesto avviso, gli appartenenti a questi due recenti Rotary Club del Distretto 2070, di cui prima ho riferito.ma mi accorgo ancora una volta di avere esagerato, posto che, qualche riga fa’ avevo promesso di fermarmi!Stacco la spina, ma voglio essere ben sicuro di avere espresso il mio punto di vista sul Rotary, anche se con il rischio ... concreto di essermi ripetuto.Detto (e ridetto) ciò, sono andato chiaramente fuori tema e purtroppo me ne accorgo soltanto ora, non ho minimamente rispettato le richieste del mio amico Gino Badini, che aveva insistito per un “resumé” leggero, incentrato su incontri importanti (se ve ne fossero mai stati) e su fatti o curiosità del mio anno “da Governatore”.Si voleva un pezzo leggibile e magari godibile e forse ne è uscito un polpettone di lettura probabilmente annoiata.Me ne scuso, ma questa era una delle poche, residue occasioni di scrivere di Rotary, alme-no così come io lo intendo, e me ne sono approfittato.Quindi, con il capo cosparso di cenere e nella speranza di recuperare, almeno in parte,

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il perdono e l’interesse dei miei quattro lettori, concludo questo mio ricordo con alcuni flash abbastanza disordinati, così come mi vengono in mente.Rammento una Assemblea Distrettuale in quel di Prato, nella Galleria antiquaria di Far-setti, ove, immeritatamente forse, ebbi una presenza incredibile di rotariani (e di consor-ti); credo fossero circa 700 presenti; incredibile!Rammento il Congresso finale del Distretto nell’Auditorium “Monzani” della Banca Po-polare dell’Emilia- Romagna in Modena, con una presenza altrettanto formidabile di congressisti (mi pare fossero circa 800, tra rotariani, consorti e ospiti stranieri) e la succes-siva bella festa conviviale nella “Villa Quadra” dei coniugi Agazzotti/Zanasi in Provincia di Modena, impreziosita dalla importante sfilata di moda di Mariella Burani (non finirò mai di ringraziare adeguatamente Mariella e Walter Burani per aver aggiunto grande va-lore al Congresso del nostro Distretto).La gioia di questa festa subì - per la verità -qualche leggero appannamento a causa del’ec-cessiva presenza (non previamente segnalata) di rotariani ed ospiti (ne aspettavamo circa 350 e ne arrivarono oltre 550), mai poi tutto finì in gloria, ugualmente. Ricordo la par-tecipazione, mia e di Cicci, ai vari, importanti Premi ed eventi Distrettuali. Dal “Co-lumbus” nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, al “Boccaccio” nella chiesetta sconsacrata di Certaldo, ove ebbi la fortuna e il piacere di premiare lo scrittore Pontiggia e il giornalista Bruno Vespa, al “Barsanti” in Pietrasanta, al “Verdi” in Parma, ove vennero da me consegnati riconoscimenti a studiosi stranieri di Giuseppe Verdi, unitamente al dott. Carrara Verdi, nipote del grande musicista e tanti altri (almeno 10) di non minore importanza, che non descrivo per necessità di spazio.Rammento le oltre 150 visite ai club del Distretto (per visite ufficiali e per successive opportunità rotariane) e tra queste mi piace ricordare l’evento iniziatore della successiva periodica celebrazione rotariana del “Primo Tricolore”; si era a firenze il 07.01.2002 presso il “Firenze Nord” in un clima di grande entusiasmo, non da ultimo anche perché il Governatore ... proveniva dalla città che aveva visto nascere la bandiera nazionale, che lì si voleva solennemente ricordare.Rammento, infine, i 12 giorni di Los Angeles vissuti con il Presidente Internazionale, con le massime cariche istituzionali del Mondo occidentale e con i rotariani di 168 paesi. Un ricordo indimenticabile, anche e soprattutto per un provinciale, poco incline ad una simile esperienza.Però, a questo punto, sono io a rivolgermi e a chiedere a Voi (non solo ai quattro miei lettori affezionati, ma anche a Voi tutti che prenderete in mano questo libro, se avrete la pazienza di leggermi), di voler credere a questo rotary, internazionale, umano e uma-nitario, soprattutto per ciò che ha fatto e promette di fare a favore delle varie comunità

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bisognose nel Mondo, con un approccio fortemente laico, ma con una visione assai reli-giosa della vita di ognuno di noi.Così come, nella sua sfera di competenza, ha fatto (e promette di fare ancora) il Rotary Club “Reggio Emilia”, nei suoi 60 anni di vita, specialmente in questi ultimi 10 anni, che hanno segnato una sempre più incisiva partecipazione ai problemi della comunità locale.Viva il Rotary!

1 I Governatori italiani del RC anno 2001-02

2 Elena e Franco Mazza du-rante il periodo di Governa-torato

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1 Inaugurazione del Ryla 2002 in Bologna

2 Consegna di un’attestazione al Sindaco di Riccione

3 Con il Comandante della Brigata Carabinieri di Firenze

4 In visita al Club di Cesena

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Alcuni riferimenti biblio-sitografici

Gli “annali” del sodalizio (con i principali eventi) sono rispecchiati dai bollettini Rotary Club di Reggio Emilia, la cui serie ha inizio nei primi mesi del 1949 e prosegue, pur con qualche lacuna, fino ai giorni nostri (attualmente anche sul sito Internet, vd. sitografia).Dal 2001 il Bollettino è diretto da Cesare Bellentani.

Sull’attività del Club dall’anno della nascita al 1999, vd. inoltreGino badini-michelanGelo fantuzzi (a cura), 35° anniversario della fondazione del Rotary Club di Reggio Emilia, allegato al Bollettino RC RE del gennaio 1984.naRsete ioRi (a cura), Cinquant’anni di Rotary a Reggio Emilia (1949-1999), suppl. al Bollettino RC RE a. 49°, n. 182, feb.-mar. 1999.

In generale, per quanto attiene all’ItaliaAA.VV., Il Rotary in Italia, Distretto 2030, Genova 2003, voll. 3.

Sitografiawww.rotary.orgwww.rotary.re.itwww.rotary2070.orge relativi links

Le domande rivolte ai past-president risultano dal segno grafico nell’ordine seguente

Ci puoi illustrare quello che è stato il momento centrale e di valenza esterna della tua annata?

Puoi esprimere qualche impressione, in dimensione “visto da vicino”, sulle personalità di rilie-vo che hai incontrato?

Qualche curiosità o aneddoto dell’annata rotariana.

Eventuali altri argomenti?

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Nell’annata 1998-1999 il presidente professor Franco Gobbi ha organizzato le celebrazioni del Cinquantenario della fondazione del nostro Club. Il 25 marzo 1999 ha rappresentato il momento centrale nel-l’annata rotariana con rievocazione delle tappe fondamenta-li della vita del Club. La presenza di rappresentanti dei Club contatto e gemellati, in particolare una cinquantina di ospiti ungheresi dal R.C. di Budapest-Sasad, ha reso ancora più rile-vante l’evento.Anche personalmente mi sono sentito del tutto coinvolto nel-l’evento; la presenza di Carlo Visconti, unico superstite dei 22 soci fondatori, che conoscevo da tempo perché amico di mio padre, mi faceva sentire partecipe di tutta la storia del Club.

La possibilità di avere come ospite Cesare Romiti al culmi-ne della sua fama nazionale e internazionale, come presidente della Fiat, ha rappresentato un momento che da tutti i rota-riani e dalla cittadinanza è stata colta come interessantissimo. L’11 marzo 1999 quando è giunto Romiti accompagnato dai soci Achille Maramotti (RC Reggio Emilia) e Bertazzoni (RC Guastalla) è stata per me un’emozione accoglierli, affiancan-do il presidente Gobbi. Era il mio primo anno che svolgevo l’incarico di consigliere-segretario, ossia che avevo una carica di dirigente del Rotary. In quel momento mi sono reso conto

Cinquantenariodella fondazione del nostro Club“Primatisti” per incarichi senza remunerazioni

Cronologia reggiana

1998 luglio-dicembre- Reggio è la seconda città

in Italia per la presenza di colombi (3.500) e, come provincia, occupa il sesto posto in Italia nella classi-fica del reddito.

- L’eroico brigadiere dei ca-rabinieri Pasquale Iscaro muore in un conflitto a fuoco con rapinatori di una banca. Verrà decorato di medaglia d’oro alla me-moria.

- Muore a Palermo il sopra-no reggiano Ilva Ligabue.

- Il maratoneta Stefano Bal-dini vince la medaglia d’oro dei 10mila a Budapest.

- Il vescovo di Reggio mons. Paolo Gibertini è sostituito dal rtn mons. Adriano Ca-prioli.

- Cade il governo di Roma-no Prodi.

- Gianguido Folloni è mi-nistro dei rapporti con il Parlamento nel governo D’Alema.

- Il rtn Aldo Ferrari viene nominato alla presidenza della Camera di commer-cio.

- All’anagrafe dei 45 comu-

Giuseppe Albertiniconsigliere segretario 1998-1999Primario di Dermatologia nell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

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ni reggiani sono iscritti 12 mila cittadini extracomu-nitari (ad essi si aggiungo-no numerosi clandestini).

- Aumentano borseggi e fur-ti in appartamenti.

- Un ragazzo su quattro fa uso di droga.

- Reggio al 53° posto per qualità dell’ambiente.

1999 gennaio-giugno- Le elezioni amministrati-

ve confermano Antonella Spaggiari a sindaco di Reg-gio e Roberto Ruini a pre-sidente della Provincia.

- Alla presenza del ministro Carlo Azeglio Ciampi si celebra il 202° anniversario del Tricolore.

- Il rtn Achille Maramotti si aggiudica ex aequo con il gruppo Fontana, il “Pre-mio risultato ‘99”.

- L’americana “Mark IV” ac-quisisce la Lombardini.

- Si spegne a Bologna mons. Gilberto Baroni per lunghi anni vescovo della nostra diocesi.

- Inaugurazione della nuova sede universitaria a Reggio.

- Il rtn Oscar Zannoni è nominato presidente di “Finco”, con 5mila aziende associate.

- Mostra dedicata al pittore Antonio Fontanesi.

- Gli abitanti di Reggio sono 141.482.

dell’importanza che ha il Rotary non solo a livello locale. La familiarità con cui sono stato trattato da tutti gli illustri ospiti mi ha coinvolto.

Dopo che, in occasione del quarantennale, era stato donato alla Scuola musicale “Achille Peri” un pianoforte verticale Steinway, è sembrato importante colmare un’esigenza del-l’Achille Peri, donando, per il cinquantenario dalla fondazione del Club, un pianoforte a coda Steinway, per la sala dei concerti. L’acquisto si è reso possibile grazie alla generosità di alcuni soci che hanno finanziato l’iniziativa. Interessanti sono stati gli approcci che hanno consentito di avvicinare la Ditta costruttrice. La possibilità di potere contare su Luciano

Del Rio, Achille Maramotti e Luciano Pavarotti, grande amico di Vando Veroni e di altri illustri personaggi, ha agevolato no-tevolmente l’acquisto.Credo però che sia importante tracciare un altro percorso idea-le che ha caratterizzato l’annata rotariana. Il professor Gobbi ha proposto una serie di personalità che negli anni cinquan-ta avevano frequentato l’Università di Pavia ed in particolare i famosi collegi della stessa città. Vari studiosi ci hanno affa-scinato su temi culturali e sociali che andavano da Giacomo Leopardi o Lazzaro Spallanzani al tema dei diritti umani pro-posto dal consulente per il Ministero degli Interni professor Paolo Ungari, scomparso dopo pochi giorni per un incidente nel vano ascensore del suo palazzo: si definiva “primatista” per gli incarichi conferitigli senza remunerazioni; per quanti di noi rotariani potrebbe essere pertinente questa definizione!

Quanto riferito precedentemente era solo una delle tappe di questa ricorrenza, ossia dell’annata 1998-99. Il Comitato orga-nizzatore per le celebrazioni del cinquantenario formato dai past-president era presieduto dall’avvocato Franco Mazza, che, come sappiamo, è in grado di porsi e realizzare importanti traguardi.Il Club ha donato segnalatori salvavita; sono stati realizza-ti pozzi d’acqua dolce in Nigeria. Prima esperienza rilevante all’interno della Rotary Foundation è stato il matching grant effettuato mediante l’acquisto di un’ambulanza pediatrica in Ungheria. L’accordo è stato ottenuto con la collaborazione del RC Budapest-Sasad.

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1 I rotariani Bertazzoni, Romi-ti e Maramotti

2 L’intervento di Cesare Romiti

3 Parla Achille Maramotti

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A completamento ricordiamo la mostra e la conferenza su Sesto Rocchi, famoso liutaio, la conferenza su temi economici di Tancredi Bianchi e del concittadino Renzo Costi, il concorso Nicolò Paganini, quella del dottor Padula sulla tutela civile e penale e la relazio-ne del dottor Carletti, direttore della Gazzetta di Reggio.

1 Franco Gobbi presidente RC 1998-1999

2 Taglio della torta del 50°: Governatore Umberto Ardito, Visconti e Gobbi

3 L’entrata del Teatro Muni-cipale in occasione del Cin-quantenario

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1 Il prof. avv. Renzo Costi du-rante il suo intervento

2 Il presidente Gobbi premia il cofondatore del Club Visconti

3 L’incontro con la rappresen-tanza del club-contatto Buda-pest Sasad 2

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1 Le Autorità nella Sala degli Specchi

2 Consegna del riconoscimento al rtn Oscar Zannoni

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L’anno rotariano caratterizzatoper alcune novità culturaliIl giornalista Enzo Bettiza personalità di vasta cultura, privo di rivali nella conoscenza del mondo dell’Est

Cronologia reggiana

1999 luglio-dicembre- Scosse di terremoto di di-

versa intensità nel corso dell’anno.

- Legambiente nazionale: a Reggio il migliore riciclag-gio totale.

- Il rtn Giuseppe Prezioso nuovo presidente del-l’Associazione industriali in sostituzione del rtn Giorgio Lombardini per scadenza statutaria.

- Il rtn Fabio Storchi vice presidente nazionale di Federmeccanica.

- Depositi bancari: Reggio al 17º posto in Italia.

- Il rtn Chiarino Cimurri presidente della Pallaca-nestro reggiana.

- Lungo la via Emilia (al-l’altezza di via dell’Abba-dessa) viene scoperto un tratto di strada romana.

- Nasce Bipop-Carire dalla fusione di Banca Popolare di Brescia e Cassa di ri-sparmio di Reggio.

- Ultima eclissi di luna del secondo millennio.

- Gli extracomunitari rego-lari sono 18.663.

- Festa della Madonna del-

Vitaliano Nizzolipresidente 1999-2000 Primario Neurochirurgodel Policlinico Universitario di Parma.

Il periodo della mia presidenza rotariana 1999-2000 ha coin-

ciso in parte con le manifestazioni relative al 50nario della

fondazione del Club: celebrazione inizialmente diretta (1999)

dal compianto professor Franco Gobbi e successivamente dal

sottoscritto.

Questa ricorrenza ha avuto una eco nella nostra città molto

importante sul versante culturale e socio-ambientale.

Con l’aiuto dell’avvocato Franco Mazza (governatore) abbia-

mo offerto alla cittadinanza conferenze d’alto livello tecnico ed

informativo svolte da personaggi di valore nazionale.

Basti ricordare fra le tante presenze - ad invito – il dottor Romi-

ti, già amministratore delegato Fiat accanto ad altri personaggi

della finanza culturale (professor Renzo Costi) e manageriale

(Tancredi Bianchi). Eminentemente pratico e di indubbia uti-

lità è stato - per esempio - l’acquisto di un pianoforte Stenway

a coda offerto in omaggio alla Scuola musicale Peri, il concerto

Gulli/Cavallo conseguente, ed altre manifestazioni sovrappo-

ste con buona continuità a quanto nel 1999 era stato avviato

dal professor Gobbi.

Segnalo anche perché la ritengo elegante e ricca di stile, l’ac-

quisizione alla città di Reggio Emilia dell’Album creato con i

dipinti (in esemplare unico) eseguiti dai migliori pittori reggia-

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ni dell’epoca, offerto dai nobili Corbelli all’imperatrice d’Au-

stria Maria Anna, giunta in Emilia per incontrare la sorella,

divenuta moglie del duca di Modena e Reggio.

Album che caratterizzò la cosiddetta Serata dei Moccoli: questa

opera, di alto valore antiquario, è ora a disposizione della citta-

dinanza nella Biblioteca Panizzi.

Molte altre personalità hanno voluto onorare (con la loro pre-

senza) il Rotary Club di Reggio Emilia: personalità di spiccato

valore in ambiti diversi e da me “visti da vicino”: cito fra i

tanti il giornalista Enzo Bettiza, personalità di vasta cultura,

aggiornatissimo sul piano politico e forse privo di rivali nella

conoscenza del mondo dell’Est e dei suoi aspetti geopolitici,

sociali e antropologici.

Ritengo giusto ricordare anche alcune serate del Club, al di

fuori del Cinquantenario durante le quali sono stati svolti ar-

gomenti di attualità: incontri arricchiti anche dalla presenza di

figure cittadine importanti nell’ambito dei temi trattati.

Fra le tante che han stimolato vivaci discussioni, ricordo la

serata dedicata alle “Donne in carriera”, la serata dedicata ad

“Amore ed Amicizia in psicanalisi”, l’incontro (indimentica-

bile) con Rita Levi Montalcini, l’ampia discussione - presenti

le autorità - sulla microcriminalità nazionale e suoi aspetti lo-

cali.

Alcuni incontri brevi ma interessanti sono stati quelli sulla

Università a Reggio Emilia (Carlo Baldi), sul marchio Reggio

(Aldo Ferrari e Paolo Ferraboschi), sugli ordini professionali

(Gianni Boeri) etc. ed altri non meno importanti ed istruttivi.

Tutti questi ultimi conferenzieri (alcuni di essi allora non ap-

partenenti al Club) molto competenti nel campo specifico,

hanno promosso animate discussioni con gli esperti rotariani

fino a giungere a conclusioni d’alto valore informativo per la

platea e di converso per l’intera città.

Ritengo - infine - che l’anno rotariano 1999-2000 si sia ca-

ratterizzato per alcune novità culturali sviluppatesi, poi, origi-

nalmente, anche in ambiti diversi extra-rotariani: in tal modo

la Ghiara. La rinnovata mostra-mercato compie vent’anni.

- Nuovo comandante pro-vinciale dei carabinieri il rtn Antonio Marturano.

- Il Dalai Lama riceve la cittadinanza onoraria di Reggio.

- All’Unione Cooperative fanno capo 372 aziende con 44.572 soci e 6397 dipendenti.

- Scompare Nilde Iotti al-l’età di 79 anni.

- Il Gruppo Spallanzani fon-da “Privata Finanziaria”.

- Reggio occupa il secondo posto nel “Rapporto ‘99” sulla qualità della vita.

2000 gennaio-giugno- Grandi vantaggi per gli

azionisti Bipop-Carire.- Ci si prepara all’avvento

dell’euro.- Scompare a Roma lo

scultore reggiano Egidio Giaroli.

- Visita a Reggio del presi-dente del consiglio Mas-simo D’Alema.

- Conferma del rtn Dario Caselli alla presidenza del-la Fondazione Manodori.

- Elezioni regionali.- Luigi Grasselli prorettore

della sede reggiana del-l’Università di Modena e Reggio.

- Un’indagine sottolinea che Reggio vanta le migliori strutture scolastiche.

- La Reggiana evita la retro-cessione in C2 vincendo l’incontro col Siena.

- Il 70 per cento delle im-prese reggiane è condotta da manager locali.

- Scossa di terremoto fra il 6° e 7° grado Mercalli e caldo record in città.

- Nuovo prefetto di di Reggio è Renato Stranges che sostituisce il rtn Raffaele Guerriero, desti-nato al Coordinamento della Val d’Aosta.

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favorendo il consolidarsi di idee e di ideali programmatici che

il Rotary aveva già colto e sviluppato al loro nascere.- Danni di diversi miliardi

per un violento nubifragio.

1 Il prof. Alcide Spaggiari presenta l’Album donato alla Biblioteca

2 Il sindaco Antonella Spaggia-ri, Franco Gobbi e Vitaliano Nizzoli ammirano l’Album destinato alla Biblioteca mu-nicipale “Panizzi”

3 Consegna del Paul Harris al rtn Erminio Spallanzani che ha generosamente reso possibi-le la donazione dell’Album

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Rita Levi Montalcini

Enzo Bettiza

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Lavorare in squadra per il bene del prossimoL’aiuto all’Hospice Madonna dell’Uliveto

Vittorio Corradipresidente 2000-2001Maturità classica, laurea con lode in scienze della produzione animale, dottore agronomo. Imprenditore agricolo, felicemente sposato con due figli. Incarichi in essere: presidente Cantina Puianello, presidente Sifar srl, presidente Gema spa, consigliere BPV-San Geminiano San Prospe-ro spa, consigliere e già presidente Confagricoltura Reggio Emilia.

Presiedere il Rotary Rotary di Reggio Emilia è stato molto gratificante, sia per l’esperienza acquisita, sia per l’aver appro-

fondito contatti umani che difficilmente in altro modo avrei

potuto avere.All’inizio del “mio” anno l’obiettivo che ritenevo prioritario era quello di cementare i rapporti tra i soci, convinto, come lo sono anche adesso, dopo alcuni anni, che nessuna iniziativa

possa essere intrapresa da persone che pur condividendo, an-

che parzialmente, sentimenti umani, esigenze morali, etiche, capacità professionali e imprenditoriali, non amino stare insie-

me apprezzando il gusto di lavorare in squadra per il bene del prossimo. Questo anche al fine di rendere sempre più efficace e ricono-sciuto all’esterno il nostro lavoro di club di servizio. Infatti, se è pur vero che a livello internazionale non esiste

problema di riconoscibilità del Rotary, di capacità di azione e risoluzione di problemi anche nel più sperduto angolo del

mondo, a livello locale le iniziative che portano ad un pieno accreditamento del Club come parte integrante ed autorevole della comunità debbono essere differenti per obiettivi e qua-

lità. Anche per cambiare quel luogo comune per cui la prima cosa che si aspetta da noi è l’ammontare dei quattrini che pos-

Cronologia reggiana

2000 luglio-dicembre- Il governo vende alla

Provincia l’ex ospedale psichiatrico (costo 6-7 mi-liardi, circa 3-4 di milioni di euro).

- Mariella Burani Group approda in borsa.

- Quote latte: 53 miliardi (circa 27 milioni di euro) di multa per mille produt-tori reggiani.

- Antonio Sofia è il nuovo questore di Reggio (sosti-tuisce Natale Argirò).

- Ferragosto torrido: Reggio è nuovamente la città più calda d’Italia.

- Terremoto sull’Appennino.- L’Agac si trasforma da con-

sorzio in società per azioni, con il consenso dei sindaci dei comuni reggiani.

- La Brevini Riduttori, guidata dal rtn Renato Brevini, riceve il premio Italia ad Hannover.

- Il rtn Fabio Storchi presi-dente Ifoa.

- Scompare il rtn Giorgio Lombardini.

- Reggio al 17° posto per qualità della vita.

- A Villa Sesso 3000 musul-

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siamo tirare fuori, e questo avvilisce, ma avviene a causa di

azioni verso il prossimo intraprese con una visione parziale dei nostri obiettivi.

L’azione nei confronti della comunità locale è stata iniziata ben prima del mio anno di presidenza, è stato quindi facile

proseguire su una strada chiaramente tracciata, offrendo ai soci, ma coinvolgendo le istituzioni e i cittadini, occasioni di approfondita riflessione sulla politica, sull’economia, sulla ge-

stione della cosa pubblica ed altre di affiancamento pluriennale ad iniziative lodevolissime come, ad esempio, l’aiuto all’Hospi-ce Madonna dell’Uliveto.

Quest’ultima mi sembra essere una delle azioni più valide che un club di servizio possa fare: il sostegno a tutto tondo di una

iniziativa, di fatto privata, ma rivolta alla collettività, che per il riserbo degli ideatori e per il doveroso rispetto nei confron-ti dei fruitori rischiava di non avere la debita considerazione,

con tutto quello che ne consegue in tema di sostenibilità nel tempo; non voglio certo attribuire al Rotary reggiano il merito

della buona riuscita di quell’idea, ma quello di aver dato una buona spinta, destinata a durare nel tempo, quello sì.Un’altra iniziativa che mi sembra di rilievo consiste nella de-

cisione di occuparsi sempre di più ed in modo più approfon-dito e continuativo dei temi scottanti del proprio territorio, dalla emergenza sicurezza, alla qualità complessiva della vita

a Reggio Emilia, alle infrastrutture per esempio, utilizzando

ampiamente le capacità e le conoscenze dei rotariani. Questo consente di mettere a disposizione della città punti di vista, analisi, soluzioni che hanno il pregio di non essere condiziona-te in alcun modo se non dal desiderio di essere utili.

Durante la mia presidenza, comprendendo anche il periodo di “formazione” che precede, ho avuto modo di conoscere una

quantità di personalità sia rotariane che no, di assoluto livello umano e professionale. Determinati a dare il meglio di sé uni-

mani celebrano il ramadan.- Incidenti della strada nel

corso dell’anno: 6183, con 97 morti e 5264 feriti.

- Nel 54% delle imprese vi sono lavoratori immigrati di 48 nazionalità.

- Nasce Blumet di cui fa parte Agac.

2001 gennaio-giugno- Qualità della vita: Reggio

scende al 23º posto.- 8mila miliardi (4mila mi-

lioni di euro) il fatturato di 1600 aziende reggiane che operano all’estero.

- “Mucca Pazza” incide ne-gativamente sul settore agricolo.

- In un incidente strada-le perde la vita il prefetto Renato Stranges. Al suo po-sto viene inviato a Reggio Maurizio Di Pasquale.

- Oltre 90 donne nel 2000 hanno subito violenze gra-vi.

- Reggio è fra le città con il più alto numero di pale-stre e centri benessere.

- Crescita record per il Credem presieduto dal rtn Giorgio Ferrari

- Nasce il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emi- liano.

- In diminuzione le interru-zioni volontarie di gravi-danza.

- Max Mara, fondata e guidata dal rtn Achille Maramotti, festeggia i cin-quant’anni.

- Il Comune di Reggio emette Bocn per 7 miliardi (circa euro 3,5 milioni).

- Scompare il rtn Effrem Rossi.

- Il Nobel Rita Levi Montal-cini inaugura l’825° anno accademico dell’Universi-tà al Teatro municipale.

- Viene a mancare il rtn Alcide Spaggiari.

- Scompare il rtn Giorgio Curli.

- La Cooperativa Reggiana

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camente per spirito di servizio, consci del fatto che la propria

esperienza, le proprie capacità valgono meno se rimangono confinate nell’ambito ristretto della professione o dell’azienda

che si possiede o si dirige. Credo non sia giusto nominarne qualcuno perché farei torto ad altri, ed anche perché esprimere impressioni o giudizi sarebbe da parte mia presuntuoso. Trovo

invece doveroso ringraziarli ancora una volta tutti per l’inse-gnamento che ho potuto trarre, da ognuno in modo diverso, e per ciò che fanno, con continuità e passione.

Ristorazione apre due lo-cali a Pechino.

- Elezioni politiche: a Reggio affluenza record, 89,01%.

- Viene a mancare il rtn Carlo “Carletto” Visconti.

- Reggio detiene il primo posto come città industria-lizzata in Emilia Romagna (nono posto in Italia).

- Premio “Regium Lepidi” al rtn Luciano Fantuzzi.

- La comunità marocchina a Reggio: 4188 presenze.

Serata in onore di Carlo Visconti (nel riquadro)

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1 Paolo De Castro

2 Alberto Bauli

3 Alcune iniziative riportate dal Bollettino del Club

4 Visita dei soci alla Mostra di Palazzo Vicedomini, qui ri-preso negli anni ‘50 del Nove-cento prima della demolizione

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Divario fra scienza e culturaAd Overland la copia del primo Tricolore

Penso che il momento della mia annata di presidenza più “dedicato” all’esterno del Club, sia stata certamente la venuta a Reggio di Overland, il 7 febbraio del 2002, quando, oltre al suo responsabile, Beppe Tenti, da allora nostro socio onorario, e altri membri delle spedizioni, portammo a Reggio, in colla-borazione con Soroptimist, Associazione industriali e Comune di Reggio, anche uno dei mitici camion arancioni che fu visto e apprezzato dai reggiani in piazza del Duomo. Nella stessa giornata poi venne offerta ad Overland la copia del Primo Tri-colore, solennizzando così una giornata dedicata alla straor-dinaria avventura di queste spedizioni, che hanno portato in tutto il mondo una testimonianza della tecnologia italiana e, soprattutto un messaggio di solidarietà dell’Unicef a favore dei bambini più poveri e sfortunati. Tale iniziativa è poi prose-guita con la distribuzione alle scuole reggiane dei video delle prime spedizioni Overland, acquistate con la sponsorizzazione generosamente offertaci dall’Associazione industriali di Reggio Emilia. In tale occasione la “visibilità” del Rotary di Reggio fu altissima e venne testimoniata dall’attenzione dedicataci dagli organi di stampa e dalle televisioni locali oltre che dalla mas-siccia presenza di cittadini che seguirono la presentazione di Overland sulla nostra piazza principale.

Francesco Fornaciaripresidente 2001-2002 Laureato in medicina e chirurgia, e specializzazione in ortopedia e traumatologia e in medicina legale e delle assicurazioni. Ha prestato servizio militare quale ufficiale medico. Ha prestato servizio con diverse qualifiche nella divisione ortopedica di Montecchio Emilia. Dal 2007, lavora nel Centro medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, dove è responsabile del Centro del mal di schiena. È consulente medico-legale di diversi organi giudiziari.

Cronologia reggiana

2001 luglio-dicembre- Reggio è ai primi posti per

quantità di rifiuti: 661 kg pro capite.

- In luglio 16ª scossa di ter-remoto in un anno.

- Il 97 per cento degli stu-denti reggiani supera l’esa-me di maturità.

- Nasce la laurea in indu-stria ceramica.

- Si dimette l’intero consi-glio della Reggiana.

- Si scioglie “Reggio Cit-tà degli studi”: missione compiuta dopo l’istituzio-ne dell’Università.

- Classifica su gli azionisti italiani: fra i primi 10 il rtn Achille Maramotti.

- Reggio prima in regione per numero di extracomu-nitari (4,3 per cento del capoluogo; 5,4 per cento in provincia). Nelle scuole 3212 allievi sono extraco-munitari.

- Rallentamenti dell’econo-mia nel Reggiano.

- Iniziano le operazioni di restauro del Duomo.

- Caso di “mucca pazza” a Carpineti e Toano.

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Tra le persone eccezionali che ho conosciuto nel mio anno di presidenza oltre al già citato Beppe Tenti mi fa piacere ri-cordare il generale dei carabinieri e medaglia d’oro Umberto Rocca, che con fare amichevolmente burbero, alla mia prima conviviale, mi ricordò come, durante gli onori alle bandiere, ci si rivolge, non al pubblico, ma alle bandiere stesse, o la straor-dinaria personalità di Piero Villaggio, insigne scienziato ma anche grande alpinista, completamente diverso, sia nello spiri-to che nel fisico, dal suo più conosciuto gemello Paolo. Come non ricordare poi Glauco Monducci, purtroppo scomparso lo scorso anno, che convinsi, nonostante la sua innata ritrosia e umiltà, a parlare di uno dei più eroici episodi della Resistenza militare nella nostra provincia, quando assieme agli inglesi del Sas (Special air service) assalirono, al suono di una cornamusa scozzese, il comando tedesco di Botteghe di Albinea, ottenen-do un grande risultato militare ma, soprattutto evitando alla nostra provincia un bombardamento a tappeto, già previsto dai comandi alleati, che avrebbe avuto ben più tragiche con-seguenze, e anche la rappresaglia tedesca, lasciando sul campo solo i caduti inglesi.

Allorchè accettai, non senza timori, l’incarico di presiedere il nostro Club per l’anno 2001-2002, mi posi subito la doman-da di come organizzare gli incontri dell’annata. Mi fu allora di ispirazione la lettura del libro “In Asia” di Tiziano Terzani, quando in una intervista a Giovanni Alberto Agnelli, questi esprimeva le sue perplessità sul divario che si stava creando fra la scienza e la cultura con la possibilità di generare timore ver-so il progresso e la necessità quindi di divulgare la conoscenza scientifica. Tale indirizzo ci portò quindi agli incontri con illu-stri scienziati, favoriti dalla collaborazione con il professor Ma-nacorda, accademico dei Lincei, e la Scuola normale di Pisa, una di quelle pochissime istituzioni italiane che possono essere considerate fra le eccellenze della cultura in campo mondiale. Nell’ambito di tale scelta, di cercare cioé di dare una tema di fondo all’annata rotariana, si sono svolti la maggioranza degli

- Record di matricole alla locale Università (9,8 per cento superiore agli altri atenei della regione).

- Luciano Pavarotti festeggia a Reggio il quarantennale della sua attività artistica.

- Dodicimila immigrati vi- vono in condizioni di pre-carietà e senza fissa dimo-ra.

- Avvio dei lavori del nuovo palasport accanto allo sta-dio Giglio.

2002 gennaio-giugno- Ha inizio col 1° dell’an-

no 2002 l’era dell’euro (34mila kit venduti dagli uffici postali nel Reggia-no: 53 monete con il con-trovalore di lit 25.000). Fino al 28 febbraio ancora valida la lira.

- Legambiente: Reggio 16ª nelle politiche per l’infan-zia.

- Numerose le statistiche sui rincari.

- Diminuiscono gli omicidi, crescono rapine e furti.

- Occupazione aumentata in provincia del 5,8 per cento.

- Le cooperative aderenti al-l’Unione sono aumentate da 400 a 423.

- Inizia la demolizione di parte dello storico stadio Mirabello.

- Secondo i giovani di Assin-dustria, la società reggiana è la più aperta, tollerante e antirazzista d’Italia.

- Reggio al primo posto in Italia per ricchezza.

- Nella provincia i residenti sono 453.039; nel capo-luogo, 141.183.

- Incidenti motociclistici in un anno: 750 con quindi-ci morti.

- L’Università conferisce la laurea honoris causa al rtn Oscar Zannoni.

- Il rtn Fabio Storchi sosti-tuisce alla presidenza del-

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l’Associazione industriali il rtn Giuseppe Prezioso, chiamato a più alto inca-rico.

- Tarcisio Zobbi presidente del Parco Appennino to-sco-emiliano.

incontri dell’anno stesso. Questa scelta poi, basata come dicevo sui timori che il divario fra società avanzate e democratiche, e società basate sulla conservazione di valori arcaici portasse ad uno scontro fra i due mondi, riceveva una tragica conferma nell’attentato dell’11 settembre 2001.

1 Il Prefetto di Reggio dr. Mau-rizio Di Pasquale consegna il Paul Harris al comandante Gordon

2 Nel Convento dei Cappuccini Viene consegnato il Paul Harris a padre Lorenzo

3 Pietro Bossi, Francesco Forna-ciari e Fatime Baiselmani

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1 Alla scoperta di tesori artistici della città

2 La conferenza del noto tributarista Giovanni Giunta, collaboratore del quotidiano “Il Sole 24 ore”

3 Il generale dei carabinieri Umberto Rocca, medaglia d’oro al v.m.

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Una strada non facile ma veramenterotarianaIl servizio rotariano in Albania, Bangladesh e Zambia

Giuseppe Albertinipresidente 2002-2003Primario di Dermatologia nell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

La serata che si è svolta in occasione del Natale ha rappre-sentato il momento più significativo dell’annata, infatti hanno coinciso momenti molto importanti dal punto di vista rota-riano, sia per quanto riguarda la solidarietà sociale che per il coinvolgimento delle famiglie. Abbiamo donato una casetta del valore di euro 5500 alle suore del Cenacolo francescano per dare corpo ad un villaggio in Perù. Oltre a attribuire onorifi-cenze rotariane e presentare nuovi soci, abbiamo proposto alle autorità cittadine, ai rotariani, familiari e ospiti il concerto dei nostri ragazzi ossia dei figli e nipoti dei soci. La preparazione ha comportato due mesi di prove in cui tutte le domeniche mattine abbiamo accompagnato i ragazzi per le prove presso la Casa musicale Del Rio, approfittandone per organizzare eventi per i mesi successivi e per socializzare con gli altri rotariani: erano presenti anche soci storici che accompagnavano i nipoti. Il concerto, che ha avuto notevole successo ed è stato ripro-posto anche in anni successivi, si è concluso con un toccante discorso di sua eccellenza Adriano Caprioli, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.

Mi sento molto onorato per aver vissuto interessanti giorna-te, ospitando Tara Gandhi, nipote del Mahatma; la sua enorme cultura le consentiva di spaziare su vari argomenti dei quali abbiamo potuto parlare. Abbiamo riservato il tema dalla soli-

Cronologia reggiana

2002 luglio-dicembre- A Reggio Mikail Gorba-

ciov per il progetto inter-nazionale Water for peace.

- Stagnazione del sistema produttivo reggiano.

- In pensione il procuratore della Repubblica Franco Marani.

- Il rtn Achille Maramotti è il quarto uomo più ricco d’Italia e il 157º a livello mondiale.

- Dopo due anni riapre piazzale Marconi.

- Il consiglio comunale dà il via libera al progetto Calatrava per l’asse attrez-zato.

- Targhe alterne da ottobre a marzo 2003 al giovedì e alla domenica.

- Un adolescente su cinque fa uso di droga.

- Al rtn Renato Brevini il premio “imprenditore del-l’anno”.

- Vengono a mancare i rtn Pietro Bossi, Giovanni Manenti, Aldo Ruozi e Franco Franzini.

- Il consiglio comunale ap-prova il progetto del parco Giglio.

- Abuso di alcol e droga nei luoghi di lavoro (ventenni

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darietà verso le donne e i bambini per le relazioni svolte in pubblico. Due interessanti in-contri hanno evidenziato la particolare personalità del colonnello Umberto Repetto della Guardia di Finanza, che da grande esperto ha trattato il tema della pirateria informatica,

più a rischio).- Legambiente: Reggio al

34º posto (terzo in regio-ne) per vivibilità.

- Reggio registra la maggior crescita negli ultimi dieci anni.

2003 gennaio-giugno- Inaugurazione del nuovo

parcheggio sotterraneo in piazzale Marconi (267 po-sti auto).

- Il rtn Achille Maramotti entra a far parte del consi-glio d’amministrazione di Unicredit Banca.

- “Italia Oggi” pone Reggio al terzo posto per qualità della vita.

- In aumento i casi di ano-ressia tra i giovani reggia-ni.

- Reggio al quarto posto nelle esportazioni.

- Italo Materia è il nuovo capo della Procura reggia-na.

- Con il 70,4 per cento Reggio ha il più alto tasso di occupazione.

- Protesta in piazza contro l’attacco americano al-l’Iraq.

- I commercianti vogliono maggiore sicurezza.

- In piazza Vallisneri viene collocata la prima statua di San Pio da Pietrelcina.

- Con 36 gradi Reggio è di nuovo la città più calda d’Italia.

- Anche localmente non si raggiunge il quorum del referendum su art. 18 ed elettrodotti.

- Il rtn Renato Brevini pre-sidente Ifoa.

- Entra in vigore la norma-tiva sulla patente a punti.

- Scompare il rtn Lucio Fraschetti, direttore della locale sede di Bankitalia.

risultando sempre affascinante.

Sicuramente molto curioso è stato accompagnare Tara Gandhi a Roma dal Papa ed essere presentato all’interno di un gruppo buddista. Particolare è stato il lunch per carnevale con la conversazione del dottor Giuliano Bagnoli che ha citato vari proverbi in dialetto reggiano che hanno suscitato il sorriso nei presenti tra cui vi erano anche alcune signore: si sa infatti che il nostro dialetto è spesso molto colorito. Da ricordare la personalità del dottor Ottolenghi, medico delle spedizioni di Overland, e la cultura del professor Leigheb, numero uno della chirurgia dermatologica italiana, che ci ha parlato di farfalle ed in particolare di due che portano il suo nome che ha reperito sul Monte Baldo e sul Gennargentu. Forse il momento di maggior risalto dell’annata è stato il convegno sulle “Vele di Calatrava”: in un momento in cui l’argomento in città era chiaro a pochi, nell’Aula Magna dell’Università gremita in ogni ordine di po-sti, si è avuto un vivace dibattito, ripreso il giorno successivo da giornali che per uno sciopero dei quotidiani avevano l’esclusiva a livello nazionale; è stata prodotta un’interessante pubblica-zione con gli atti del Convegno.

Vari interclub sono stati organizzati; personalità di sicuro risalto è stato il pilota di formula uno Alex Zanardi, che ha parlato sul tema “L’handicap non è un handicap, la mia vita ...”, ricordo il concerto del Duo Pastorino-Pang e quello in interclub col Soroptimist al teatro della “Cavallerizza” con concertisti di vari strumenti. Ricordo il professor Fernando Aliata, docente di storia dell’architettura a Buenos Aires e le serate di beneficenza a favore dell’Hospice Madonna dell’Uli-veto e verso la Spina Bifida. Per me e per tutto il Club è sempre toccante ricordare la serata sul servizio rotariano in Albania, Bangladesh e Zambia: i professori Gobbi e Santoni Ruiu ed il

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dottor Pedrazzini ci hanno indicato una strada non facile ma veramente rotariana.

Nell’anno 2002-03 si sono rispettate le indicazioni del Rotary International “Un socio nuovo al mese”: 12 soci nuovi e un trasferimento, tutte personalità di notevole rilievo.

1 Alla delegazione RC il sinda-co Spaggiari illustra le Vele

2 Entra in funzione il sito web del RC di Reggio

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1 Il colonnello della Guardia di Finanza, Repetto

2 Visita al Comando provincia-le dei Carabinieri

3 Il Sindaco di Reggio Emilia, Antonella Spaggiari, alla pre-senza del rtn Giuseppe Alber-tini, consegna a Tara Gandhi il primo Tricolore

4 Alex Zanardi (terzo da de-stra) fra Giuseppe Albertini e il Presidente del Panathlon Gianni Dieci

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1-2 Concertino di Natale – Festa degli auguri

3 Da sinistra. Il Rettore Pellacani, il Prorettore Grasselli e il Presidente Albertini

4 In visita alla Rocca di Vernio, ospiti del rtn Conte Franco Santellocco Gargano

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Differenza col passato è stata la ricercacontinua dell’apertura alla collettivitàIn caserma e in convento si bada solo a lavorare

Gian Paolo Barazzonipresidente 2003-2004Avvocato, libero professionista, e iscritto all’Albo speciale della Corte di Cassazione e delle supreme giurisdizioni; già ufficiale nell’Arma dei carabinieri; presidente di società per azioni; membro del consiglio provinciale Inps; componente il consiglio d’amministrazione di azienda municipalizzata; membro del consiglio direttivo di consorzio provin-ciale; consigliere comunale; collaboratore della rivista scientifica codice civile commentato edizione Giuffrè.

Ricordavo con stima ed affetto il Rotary che avevo conosciuto nei durissimi anni 70 da giovane presidente del Rotaract. Vedevo in quei signori un po’ forse troppo seri comunque dei galantuomini veri da prender da esempioMi pare Weber, parlando dei bravi borghesi di Ginevra, li definiva “sobri e costanti”, evidentemente pensava ai rotariani. Insomma il Rotary per esistere doveva e deve, secondo me, dare tutti giorni prova della propria originalità e particolarità.Se noi accettassimo di essere un club di servizio o un’associa-zione benefica come tante altre ben più meritorie perderemmo la nostra ragione di esistere perché nel confronto di numeri dei soci, di iniziative dei capitali apportati all’intervento a favo-re degli altri ci vedrebbero quasi sempre soccombenti ovvero non sufficientemente meritevoli. Allora secondo me si doveva tornare alle origini, si dovevano rivisitare e rinforzare i principi ispiratori e le tradizioni che ne sono applicazione.Quindi se i rotariani pretendono di essere i migliori della loro specie o sottospecie categoriale, devono dimostrarlo sempre accettando di mettersi in discussione, ovvero quantomeno ag-

Cronologia reggiana

2003 luglio-dicembre- Scende a livelli storici

l’acqua del Po, per risalire dopo mesi di secca.

- Nella bassa reggiana risie-de una comunità indiana di 2500 persone.

- Continuano a crescere le esportazioni.

- Per il caldo tropicale i de-cessi aumentano del 68 per cento.

- Attivato il corso in scien-ze dell’informazione nella sede reggiana dell’Univer-sità.

- Nono caso di “mucca paz-za” del territorio reggiano.

- I salesiani lasciano la città.- Nuovo comandante pro-

vinciale della Guardia di Finanza il ten. col. Ugo Raffaele Dallerice.

- Reggio registra un aumen-to dell’inflazione del 2 per cento maggiore rispetto alla media nazionale.

- Ogni giorno transitano sul casello autostradale 23.000 automezzi.

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giornando se stessi e la comunità che li circonda. Quindi una differenza col passato è stata la ricerca continua dell’apertura alla collettività sempre sulle nostre idee-guida, prima di tutto l’eticità del comportamento nel nostro vivere quotidiano e cioè nel nostro lavorare e produrre nelle nostre aziende o nei no-stri studi. Se si guardano tutte le iniziative dell’anno si troverà sempre questo filo conduttore comune. Dei personaggi che ho conosciuto nel corso dell’anno posso dire alcuni interessanti particolarità. Quasi tutti i relatori sono stati infine rotariani senza che noi avessimo scelti per questo, anzi neppure lo sapevamo: ad esempio, Fisichella vice presi-dente del Senato e uomo di grandissima levatura culturale, ol-tre che uomo di sentimenti e di modi di altri tempi che tanto sarebbero ancora necessari nella nostra società. Eccezionale la spedizione valorosa (quasi da volo su Vienna) in territorio “ostile” per noi reggiani – così si usa dire con allegri e reciproci sfottò - come è l’ex Ducato di Parma, invitando il loro sindaco che alcuni parmigiani a mezza bocca ammisero non esser mai riusciti ad avere come ospite. Comunque quello che è vero è che ho provato una fifa terribile, perché conosco il ritardo cronico dei politici (è quello c’è stato), ma temevo addirittura il bidone completo, con la sala del circolo di lettura piena di rotariani reggiani e parmensi. Il sindaco finalmente arrivato con Antonio Cenini, abbiamo avuto il trionfo della Reggianità! Ma il capolavoro per certi versi è stata la venuta Reggio di un pezzo eccezionale nel panorama internazionale come Alfredo Ambrosetti. Sta di fatto il 7 gennaio al Municipale durante la visita del pre-sidente Ciampi, insieme a tutte le autorità che vado a salutare incontro anche il vescovo che mi dice “ Lei sa che in un’altra vita - o un’espressione simile… in un’altra esperienza…. - sono stato rotariano anch’io?” Gli ho velocemente e in estrema sin-tesi elencato, come si fa in quelle occasioni, quello che cerca-vamo di fare nell’anno e devo dire che con lucidità e con una

- Nuovo direttore della fi-liale di Bankitalia è la rtn Maria Cardillo.

- Matrimoni misti a Reggio: 14 su 100 (triplo della media nazionale).

- Conferma del rtn Aldo Ferrari alla presidenza del-la Camera di commercio.

- Reggio registra un aumen-to delle 31,7 % dei furti di automezzi rispetto al re-stante territorio regionale.

- Protesti e fallimenti in au-mento.

- Reggio al secondo posto in regione per le vittime sul lavoro.

- Scompare il rtn Rainero Lombardini.

- A Ligonchio il Parco na-zionale dell’Appennino tosco-emiliano. Presidente il rtn Raffaele Guerriero, già prefetto di Reggio.

2004 gennaio-giugno- Danno fuoco ad un can-

tiere: ipotesi di racket.- Il presidente della Repub-

blica Ciampi alla festa del Tricolore.

- Scompare l’attrice reggia-na Odette Bedogni (in arte Delia Scala).

- Sono i giovani in preva-lenza le vittime della stra-ge senza fine sulle strade.

- Brescello: due ubriachi prendono a pugni la sta-tua di don Camillo e fini-scono all’ospedale.

- È allarme per le truffe agli anziani.

- Gli impiegati reggiani sono quelli più pagati in Italia.

- Rapinatori disarmati e col volto coperto rapinano una banca.

- Torna l’allarme Acqua-bomber: donna finisce in ospedale.

- La provincia di Reggio ha il più alto tasso di occupa-zione (71 per cento).

- Emergenza maltempo: neve, ghiaccio, frane.

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1 Aula Magna Università. Il nuovo rapporto di lavoro per le giovani generazioni

2 La casetta in Perù: la scolare-sca con i pacchi di biscotti

3 Il prof. Carbonetti e il presi-dente Giampaolo Barazzoni

4 Incontro a Parma con il sin-daco Elvio Ubaldi e Antonio Cenini per l’Autority alimen-tare europea 2

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conoscenza della vita del Rotary evidentemente profonda (rotarianus in eternum?) ha subito capito e mi ha detto “… io ho l’uomo per lei… interessa una relazione del pro-fessor Ambrosetti ?”Ovviamente ho accettato subito non potendo credere alla mia fortuna o se si preferisce al fattore C. Facemmo la manifestazione con Associazione industriali e con l’Ucid e lo stesso vescovo fu parte attiva nell’organizzazione della serata che fu un trionfo di pubblico (abbiamo dovuto rifiutare degli ingressi per i limiti di sicurezza della sala e in verità questo ci capitò anche un’altra volta quando organizzammo con lo Zonta la presentazione del

- Legautonomie: Reggio al 102° posto per numero di operatori delle forze del-l’ordine.

- Bagnolo: scoperto un “la-ger” con 50 cinesi.

- Proteste di animalisti con-tro l’allevamento di San Polo.

- A Reggio un giovane su dieci rischia la dipendenza da gioco d’azzardo.

- Basket: Bipop in A.- Piazza Fontanesi cambia

aspetto.- Eroico agente falciato da

due banditi in fuga.- La chiusura per lavori del

cavalcavia di via Gramsci crea ingorghi e proteste.

- Sciopero di magistrati e di medici.

- Fatturato record per Coop Nordest che ha superato nel 2003 il miliardo di euro.

- Elezione europee e ammi-nistrative: Graziano Del- rio sindaco di Reggio; Sonia Masini presidente della Provincia.

- Torna a Reggio, su invito di Istoreco, il pilota Jules Morowitz che bombardò la città l’8 gennaio 1944.

- Crollano le esportazioni, in un trimestre meno 12 per cento.

- Si radunano a Reggio i sosia dei personaggi dello spettacolo.

- Nei primi sei mesi cresciu-ti i fallimenti del 62 per cento rispetto allo stesso periodo del 2003.

libro di Pansa Il sangue dei vinti). Ma il vero mito fu Ambrosetti: credo abbia terrorizzato il povero Ampollini allora prefetto, pretendendo una ricognizione della sala e una prova generale microfoni compresi nel pomeriggio.Le stile rotariano suo fu il massimo e si espresse anche in un piccolo particolare: mi chiese ovviamente che la sua presenza fosse trasmessa come frequenza per il suo club (e questo l’han-no fatta tutti certamente Guidi e l’Artoni… ma forse anche altri che ora non ricordo), ma poi Ambrosetti fu così preciso che volle pagare per i suoi ospiti accettando l’invito solo per lui “… perché sono il relatore …”. Mi pare che fummo noi i primi ad affrontare il tema scottante delle elezioni invitando la novità e cioè le liste civiche. Di grande soddisfazione fu la manifestazione sul centro stori-co: relatori anche lì due grandissimi rotariani, ma lo scoprim-mo dopo, li avevamo scelti perché famosi per la loro bravura e correttezza, quindi rotariani nati. Forse ci sarebbe da scrivere altro. Io non ha mai portato lo stemmino con scritto presidente per-ché mi ritenevo assolutamente il primus inter pares né ho cerca-to altri formalismi proprio perché non li ricordavo nel passato e mi piace questo stile di sobrietà.Sarà colpa dei carabinieri e dei gesuiti che essendo anche loro i primi, i pennacchi e il kimono nero li tirano fuori solo nelle poche grandi occasioni: in caserma e in convento si bada solo a lavorare. Comunque questa è la storia vera non scritta ma dettata di getto senza correzioni o modifiche.

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1 La mucca meccanica

2 Il presidente Giampaolo Ba-razzoni consegna il labaretto al prof. sen. Domenico Fisi-chella

3 Nell’aula universitaria con il prof. Carbonetti

4 Il presidente Giampaolo Barazzoni durante l’incontro con il dr. Ambrosetti e il ve-scovo Caprioli

5 Presentazione del “Sangue dei vinti” 3

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Convegno su Reggio Emilia città storica

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L’indimenticabile anno del CentenarioIl 23 febbraio 2005, alcuni presidenti del sodalizio hanno spento con me le candeline che chiudevano un secolo di vita rotariana

Ferdinando Del Santepresidente 2004-2005 Avvocato, ha ricoperto l’incarico di consigliere provinciale e di assessore alle attività produttive, fiere e turismo; consigliere comunale.Attualmente è Vicepresidente della Siper - Fiere di Reggio Emilia e assi-stente del Governatore distrettuale.

Cronologia reggiana

2004 luglio-dicembre- Per i disabili è sempre più

difficile circolare per la cit-tà.

- Allo stadio Giglio pregano 8000 testimoni di Geova

- Christofer Lee “Dracula” riceve la cittadinanza ono-raria di Casina per le sue ascendenze locali (famiglia Carandini).

- Antonella Spaggiari vie-ne eletta presidente del-la Fondazione Pietro Manodori.

- Due abitanti di Villa Sesso finanziano asilo per 140 bambini.

- Muore a Parigi il grande attore concittadino Serge Reggiani, ottantaduenne.

- Scompare una personalità nota per il suo impegno sociale, Maria Vittoria Visconti, figlia del rtn Carlo e consorte del rtn Nino Spallanzani.

- Allarme zanzara tigre.- A Roma una donna cavria-

ghese indica ai carabinieri un pericoloso killer.

Più che di un solo momento dovrei parlare per la verità di diversi momenti, ma ritengo che io possa riferirmi ad uno in particolare che sintetizza in modo simbolico tutta l’attività del Rotary Club reggiano nell’anno del Centenario. Mi riferisco ad un momento di grande emozione e condivisione quando, il 23 febbraio 2005, i past president del Club presenti hanno spento con me le candeline che chiudevano un secolo di vita rotariana. In quel preciso momento mi sono sentito parte di una grande storia fatta da eminenti personalità che hanno connotato la vita del Rotary Club, ma anche la storia del mondo nell’ultimo secolo, perché considero il Rotary International la più grande associazione di servizio del mondo. Avendo avuto accanto a me altri presidenti che hanno gestito magnificamente il Club, questo atto simbolico ha significato una comunanza di intenti e di vita estremamente importanti.Atto che sottolineava un anno intensissimo di lavoro comune, di sinergia tra il Consiglio e i soci rotariani e non, sponsor delle Celebrazioni del Centenario.Ad esempio il Servire Rotariano, tema della mia presidenza, è stato approfondito nell’Arte con il restauro della Cappella Fossa della Cattedrale grazie a Brevini Riduttori, Planetari Partner,

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- In agosto il petrolio in aumento sfonda nuovi re-cord.

- Protesti e fallimenti in au-mento del 30 per cento.

- Ubriachi al volante: ritirate 714 patenti nel corso di un anno.

- Reggio piange il rtn Chia-rino Cimurri. Scompare nel medesimo giorno il questore Antonio Sofia.

- Il reggiano Stefano Baldini trionfa alla maratona olim-pica di Atene.

- Gennaro Gallo è il nuovo questore di Reggio.

- Lascia l’Arma il generale dei carabinieri e rtn Antonio Marturano. Lo sostituisce ad interim il ten. col. Luigi Basco.

- Vengono festeggiati i 100 anni della ferrovia Reggio-Ciano.

- L’Università perde il 10,3 per cento degli studenti.

- Aumenta la circolazione e l’uso di stupefacenti.

- A Reggio i matrimoni civili sorpassano quelli religiosi (164 contro 145).

- Auto a targhe alterne con-tro lo smog.

- Calatrava illustra le “Vele” che sorgeranno nel paesag-gio reggiano.

- Ladri scatenati in apparta-menti e ville.

- Cresce il numero delle aziende in crisi.

- Tanti reggiani sorpresi dal maremoto in Asia.

2005 gennaio-giugno- Nel mese di gennaio scom-

paiono i rtn Franco Gobbi e Achille Maramotti.

- Marzo: -22°; maggio: 35 gradi all’ombra.

- Rapinata per l’ottava vol-ta un’agenzia bancaria di Reggiolo.

- Un’inchiesta sul terrorismo porta ad un arresto anche nella nostra città.

Deanna e Vando Veroni, Fam. Albertini e Grasselli, Interacciai spa, Landi Renzo spa, Lauro Ferrarini, Mariella Burani, Regginvest srl, Zini e Zambelli srl; nell’Esempio dell’Arma dei Carabinieri culminata con il Concerto della Banda dell’Arma al Teatro Valli grazie a Consorzio Parmigiano Reggiano, Bipop Carire gruppo Capitalia, Fineco group, Casali Viticultori, Meta System spa, Credem, Reggiana Riduttori srl, Walvoil spa e mi scuso sin d’ora se ho dimenticato qualcuno.

Nell’anno del centenario ho avuto una grande fortuna di incontrare tante personalità del mondo culturale, politico e militare. È stata per me una emozione fortissima aver conosciuto Patch Adams, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Aver avuto la possibilità di avvicinarlo e di accompagnarlo per due giorni memorabili mi ha lasciato qualcosa di indelebile, per la sua personalità così forte. Adams si rapporta con il prossimo senza alcun tipo di steccato sociale, come se ti avesse sempre conosciuto, dimostrando una grande umanità nel parlarti e nell’ascoltarti. Mi ricordo la grande capacità comunicativa che egli ebbe nel giro di pochi minuti con i numerosi studenti affollati nell’aula magna dell’Università, catalizzando l’attenzione e l’ammirazione del giovane pubblico.Così come indimenticabili sono stati i suoi incontri all’Ospedale, al Teatro Ariosto con la città e all’asilo Diana con i bambini.Non posso poi dimenticare il presidente internazionale del Rotary Willem Stenhammer che formalmente rappresenta i milioni di soci sparsi in tutto il mondo, ma soprattutto vive il Rotary, contagiando le persone con cui si incontra. È stato presente durante la raccolta di fondi per la prestigiosa Rotary Foundation, che si è resa possibile grazie alle magnifiche opere dell’artista rotariano Angelo Davoli che hanno costituito le illustrazioni delle splendide fiabe scritte dal rotariano, Francesco Fornaciari, raccolte poi in una prestigiosa edizione libraria.Serata conclusa con il conviviale offerto dai titolari del rinomato ristorante reggiano Caffè Arte e Mestieri, durante la quale fu

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1 Adams all’Ariosto affollatissi-mo

2 Delrio, sindaco e medico, al Teatro Ariosto (primo da de-stra)

3 Adams all’ospedale di Reggio

4 Patch Adams con alcuni diri-genti del Club

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- In pieno giorno una ragaz-za viene rapinata di 400 euro in via Emilia.

- Entrano in vigore le norme sul fumo nei locali pubblici.

- Le polveri sottili sfondano il limite di 50 milligrammi per metro cubo.

- Iscritti in aumento nelle scuole reggiane.

- Crolla la controsoffitta-tura nella sede del Liceo di Castelnovo ne’ Monti. Leggermente feriti due stu-denti.

- 2770 studenti affrontano l’esame di maturità.

- Nasce Enìa formata da Agac, Amps e Tesa (serve 108 comuni, un milione di abitanti, fatturato euro 880 milioni). Si quoterà in bor-sa cedendo il 25 per cento del capitale.

- Frequente la scoperta di sottopagati clandestini ci-nesi.

conferita dal Presidente Stenhammer l’onorificenza GRD (Major Donors) al rotariano Luigi Zarotti e Marina Melloni.

Durante l’annata del Centenario, su impulso della Signora Gianna Paglia Lombardini e dei Suoi Figli, è stata data la giusta rilevanza ad un grande “imprenditore del futuro” Franco Lombardini, che ha portato poi alla pubblicazione nel 2006 di un volume a lui dedicato, indimenticabile rotariano che ha caratterizzato, in un momento importante del secondo dopoguerra, lo sviluppo dell’industria nel Reggiano e non solo.Infatti, il 7 marzo 2005, 25esimo anniversario della scomparsa di Franco Lombardini, la moglie Signora Gianna Paglia Lombardini e i Figli hanno desiderato ricordarlo con un’iniziativa che fosse coerente con il suo carattere di imprenditore serio e capace e di un uomo aperto e illuminato. Hanno deciso così una donazione di 250 mila euro per la creazione, presso la facoltà

di ingegneria, di Reggio, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di un Laboratorio universitario per la dinamica delle macchine e l’istituzione di un fondo per una borsa di studio annuale a favore dei più meritevoli studenti di ingegneria meccatronica.Considero inoltre una fortunata occasione aver lavorato con il fratello del musicista Paolo Borciani, l’ingegnere Guido, che non dimenticherò mai per il contagioso entusiasmo che riservava al premio dedicato al fratello, il premio Borciani appunto, per renderlo sempre più importante nel mondo. E molto volentieri abbiamo contribuito allora, e abbiamo continuato nell’impegno assunto, ospitando nelle case dei rotariani i giovani musicisti che arrivano dall’Italia e dall’estero. Così come è iniziata l’assegnazione della borsa di studio Augusto Del Rio al migliore allievo dell’Istituto Peri.

Due altri ricordi bellissimi: la donazione Marchelli, dovuta alla generosità e al mecenatismo della famiglia Artoni e all’impegno dell’amico rotariano Camillo Galaverni, consentendo di regalare all’Archivio di Stato di Reggio, grazie alla disponibilità eccezionale dell’amico rotariano Prof. Gino Badini, Direttore dell’Istituto, una straordinaria raccolta di disegni con il coinvolgimento di tutta la città. Come non ricordare infine che durante l’annata del centenario è stato fondato a Reggio l’Interact, formato da giovanissimi ai quali il nostro sodalizio dedica una particolare

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1-2 Nel Teatro Municipale du-rante l’esecuzione

3 Nella sala degli specchi

4 Il ministro Alemanno porta i saluti del Governo

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attenzione quali componenti della futura società, con il contributo del caro Paolo Paderni.Posso dire che il Rotary Club di Reggio ha affrontato il tema del servizio in tutte le sue forme variegate non dimenticando di intervenire in tutti i settori dalla cultura al sociale, grazie al lavoro svolto da parte della “Commissione per il Centenario”, presieduta dal PdG Franco Mazza.

1 Inaugurazione della Mostra del centenario

2 Alcuni materiali esposti

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1 Tre inviti realizzati con pre-gevole cura dal rtn Narsete Iori

2 Premio Borciani. Esibizione nella storica sala di Casa Ma-nenti

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1 Esposizione del dono Mar-chelli all’Archivio di Stato

2 Restauro della Cappella Fossa

3 Del Sante con il presidente internazionale William Stenhammer

4 Il presidente eletto del Rotary International, Stenhammer, e Ferdinando Del Sante assieme ai giovani dell’Interact

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1 Incontro su problemi di me-dicina

2 Premio Del Rio (da sinistra): il premiato Gabriele Gombi, Luciano Del Rio, il direttore del Peri, Talmelli, e Ferdinan-do Del Sante

3 Del Sante con la signora Gianna Paglia Lombardini

4 Coro per la Festa degli Auguri 2004

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Reggio nell’Europa unitae nel mondo globale

Alberto lasagnipresidente 2005-2006Avvocato.

Cronologia reggiana

2005 luglio-dicembre- Campi nomadi setacciati

dai carabinieri con arresti e sequestri di refurtiva e di armi.

- Rapina nella villa di un imprenditore con violen-za alla giovane moglie. Arresto dei 4 albanesi e di presunti basisti.

- Maxiretata di clandestini: 6 arresti, 40 espulsioni, 300 identificazioni.

- Il Po in secca consente il recupero dell’imbarcazio-ne “Ostilia” affondata da-gli alleati nel 1944.

- 200mila fans di Ligabue in città.

- I cacciatori da 14.500 di trent’anni fa sono scesi a 6mila.

- Le presenze straniere nelle aule scolastiche supera i 10 per cento.

- In viale Isonzo il primo “documentatore fotografi-co” che riprende chi passa col rosso.

- Il col. Gianluca Bersella assume il comando pro-vinciale dei Carabinieri.

- Apertura di tutta l’area delle Officine reggiane.

- Scompare il rtn Giacomo Laghi

- Chiude il cinema citta-

Il motto scelto per riassumere l’attività del Rotary Club di Reg-gio nell’anno rotariano 2005-2006 rappresenta la volontà di uscire sempre di più dalle sole attività sociali e benefiche tradi-zionali del Rotary Club, peraltro sempre cospicue e lodevoli, per cercare di aprirsi alla comunità locale e internazionale.Occasione di confronto è stata anche la conclusione delle ce-lebrazioni del Centenario della nascita del Rotary Club Inter-nazionale a Chicago nel 1905; a tale fine nel corso dell’ annata 05/06 si è cercato di dare continuità ai service iniziati nel corso delle presidenze 03/04 dell’avv. Barazzoni e 04/05 dell’ avv. Del Sante.Per far conoscere tali iniziative anche al di fuori del Club, la prima decisione del consiglio direttivo 05/06 è stata quella di riprendere la pubblicazione del notiziario trimestrale “Rotary Notizie” in una forma ampia (32 pagine) e prestigiosa, e con una diffusione indirizzata agli opinion leaders della città e della regione; accanto al notiziario è rafforzato il canale informatico attraverso il sito internet www.rotay.re.itTra le iniziative volte ad aiutare le organizzazioni che agiscono in modo meritorio nella nostra comunità, il primo appunta-mento è stato il convegno su “La Mensa del Vescovo”, che fe-steggiava i 40 anni di servizio a vantaggio dei bisognosi, con l’ aiuto di generosi laici, tra i quali tanti rotariani. Al convegno ha preso la parola la presidentessa del Comitato della Mensa

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dino “Alexander” di via Emilia San Pietro.

- La psicosi del virus dei polli determina la crisi nella ven-dita dei prodotti agricoli.

- Chiusura di 26 esercizi commerciali.

- Il rtn Romano Prodi raggiunge il 74 per cen-to dei voti alle primarie. Localmente i votanti sono 90mila e 90 per cento dei voti va al “professore”.

2006 gennaio-giugno- Costante l’inquinamento

da polveri fini e ozono. - Viene eretto l’arco di

Calatrava.- Cresce la psicosi di casi di

influenza aviaria. Negativi tutti gli esami.

- Il presidente di Capitalia dona un milione e 200mila euro alla radioterapia del-l’Ospedale Santa Maria.

- Nel Reggiano risiedono 25mila musulmani. Nel centro della città si svolge un corteo con migliaia di islamici. Diecimila indiani convengono a Novellara. Moschea e cimitero del-la comunità islamica a Montecchio.

- Consacrazione episcopale di mons. Lorenzo Ghizzoni, vescovo ausiliare.

- Elezioni politiche: Reggio perde un deputato, ma guadagna un vice presi-dente vicario alla Camera e un sottosegretario ai beni culturali.

- Si conclude l’istruttoria diocesana per la beatifica-zione di Rolando Rivi, il seminarista quindicenne as-sassinato il 10 aprile 1945.

- A Reggio non si è costrui-to tanto come negli ultimi anni. La popolazione è salita a 155mila abitanti (clandestini esclusi).

- 22mila artigiani rappre-sentano il 38 per cento delle imprese iscritte alla Camera di commercio.

Maria Grazia Visconti Gramoli ed ha concluso i lavori Sua Ec-cellenza il vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Adriano Ca-prioli sul tema attinente alle “Radici cristiane dell’Europa”.Un’altra meritoria istituzione locale è stata ricordata nel conve-gno “Essere Scout oggi” in occasione del 90° anniversario della fondazione, nel 1915, dei giovani esploratori reggiani sezione della Cngei, a cui partecipò l’avv. Bacchi Andreoli che nel 1949 sarebbe stato fondatore del Rotary Club reggiano.L’ importanza di “Essere testimoni nella propria comunità” è stato il tema della visita al nostro Club del governatore prof. Italo Minguzzi, il quale ha sottolineato l’ importanza del soste-gno ai Club giovanili Rotaract e Interact, quest’ultimo fondato dal Rotary reggiano nel 2005.Importantissima nell’ambito della comunità è stata la cospicua donazione alla Università di Modena e Reggio che la famiglia Lombardini, tramite il Rotary, ha voluto in ricordo del gran-de industriale Franco Lombardini, rotariano, imprenditore innovatore che portò la Lombardini Motori ad affermarsi sui mercati mondiali; la donazione, ricevuta dal Rettore dell’ Uni-versità prof. Pellacani nel corso di un convegno, è stata indiriz-zata alla fondazione del Laboratorio di ricerca della Facoltà di Ingegneria ed alla istituzione di borse di studio. Nell’ occasione il Rotary ha anche curato, tramite il prof. Gino Badini, la pub-blicazione del volume “Franco Lombardini. Uno stile di vita, un modello di impresa”.Un altro libro di storia locale sponsorizzato dal Rotary è stato “L’ apostolo e il ferroviere. Vite parallele di Camillo Prampoli-ni e Giuseppe Menada” di Mauro Del Bue, sui due più impor-tanti personaggi reggiani che si sono incontrati e scontrati nella prima metà del secolo scorso, ma che hanno determinato ciò che la nostra città è ancora oggi, il primo diffondendo il mo-vimento socialista riformista, il secondo fondando le Officine Reggiane. Alla presentazione del libro da parte dell’ autore era presente Sua Eccellenza il Prefetto dott. Montebelli.L’on. dott. Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Rispar-mio di Ravenna, dell’Associazione delle Casse di Risparmio

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1-2-3 La conferenza di Romano Prodi, divenuto socio onorario del RC Reggio Emilia

4-5 Al Vescovo mons. Adriano Caprioli viene consegnato il distintivo rotariano di socio onorario

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- Le badanti sono circa 4mila e percepiscono mediamen-te 800 euro mensili.

- Reggio mantiene il primato dell’occupazione (7 persone su 10 in età lavorativa).

- Separazioni consensuali: percentuale più alta nel Reggiano 16,5 per cento contro l’11 per cento na-zionale.

- Gianni Borghi succede al rtn Fabio Storchi, per fine mandato, alla guida del-l’Associazione industriali.

- Il “Peri” diventa istituto di alta cultura.

- 2613 candidati affrontano l’esame di maturità.

- L’Ateneo di Modena e Reggio risulta secondo in Italia per efficienza e qua-lità.

- Viene abbattuto l’ecomo-stro di Felina.

Italiane, e vice-presidente della A.B.I., ha intrattenuto i rota-riani ed i numeorsi ospiti sui problemi del mondo bancario italiano.Nell’ambito della collaborazione decennale con l’ Istituto Mu-sicale di Alta Formazione “A. Peri” di cui il Rotary sponsorizza il concorso di musica contemporanea, è stata attribuita la Bor-sa di Studio “Augusto Del Rio” vinta dalla pianista Aleksandra Kokurina. Sempre in ambito culturale in quest’anno rotariano è stata ini-ziata una collaborazione con “I Teatri di Reggio Emilia” di cui il Rotary è divenuto sponsor. In ambito internazionale il Rotary ha appoggiato le iniziative del Dalai Lama attraverso il consigliere Marco Masini che si è recato a Dharamsala. Inoltre ha raccolto tra i propri soci alcuni autocarri di aiuti per i profughi inviati in Bosnia tramite il nostro socio maggiore

CC (ora colonnello) Michele Cozzolino, che là prestava servizio nell’Eufor.Grande affluenza vi è stata al convegno su “Le prospettive dell’Europa Unita” tenuto dal nostro socio on. prof. Romano Prodi reduce dalla presidenza della Commissione del-l’UE.Altrettanto prestigioso l’invito al sen. prof. Marcello Pera, presidente del Senato, che ha intrattenuto soci ed ospiti numerosi sul tema “La crisi culturale dell’ Europa”.In ambito medico abbiamo ospitato i docenti della Washington University di St. Louis che ci hanno illustrato i progressi della chirurgia urologica.Nello stesso ambito l’ ultimo convegno che ha concluso l’anno rotariano è stato l’incontro con il prof. Umberto Veronesi sulle ultime scoperte scientifiche sui tumori, organizzato in collaborazione con Gabriella Lombardini presidente dell’ Associazione per la ricerca sul Cancro Airc.

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1 Giorgio Marchetti

2 Il professor Veronesi saluta il sindaco Delrio

3 L’on. Patuelli

4 Il presidente del Senato Pera

5 La Signora Lombardini e il Rettore Pellacani

6 Gruppo dei giovani rotaractiani e interactiani

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Gli interventi economici effettuatidalla fondazione del RotaryIl vescovo Adriano Caprioli: profonda cultura, umanità e semplicità

Camillo Galavernipresidente 2006-2007Ragioniere commercialista esercita dal 1970 la libera professione nello Studio paterno che ancora oggi dirige. Cultore dei problemi di gestione aziendale ha fondato e sviluppato diverse aziende e fa parte come amministratore delegato di importanti realtà industriali reggiane.

La visita nel mese di Dicembre 2006 del presidente della

Rotary Foundation mr. Louis Vicente Giay è stata molto importante sia per il Club che per la città. I numeri sulla capacità finanziaria esposti con gran semplicità dal Presidente,

nonché gli interventi economici effettuati dalla Fondazione del Rotary hanno stupito non poco chi ha avuto modo di ascoltarli:

al confronto i numeri di altre fondazioni di rilevanza nazionale sono passati in secondo piano. Uguale stupore ha suscitato in

molti il sapere che il Rotary ha un seggio all’Assemblea delle Nazioni Unite e questo è stato toccato con mano vedendo il rispetto e la considerazione con la quale le massime autorità cittadine, il Prefetto, il Sindaco, il Presidente della Provincia,

hanno ricevuto il presidente Giay.

L’esperienza di presidente ti porta a conoscere diverse persone, ma come spesso accade quando riassumo fra me e me il mio anno di servizio, mi focalizzo su una persona già ben nota e vista in diverse occasioni. Mi riferisco al vescovo di

Reggio, monsignor Adriano Caprioli. La sua profonda cultura, l’umanità e la semplicità che gli sono caratteristiche mi avevano già conquistato, quando mi ero recato ad omaggiarlo in qualità

Cronologia reggiana

2006 luglio-dicembre- Esplode anche a Reggio

l’entusiasmo per la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.

- A giugno e luglio si sfiora-no i 40 gradi.

- Reggio con le sue 82 gior-nate, batte tutti gli altri centri regionali nel supe-ramento della soglia di smog.

- Gli immigrati extraco-munitari regolari sono 40.999.

- Legambiente: il 71 per cento dei comuni reggiani risulta a rischio idrogeolo-gico.

- La classifica sulla qualità della vita pone Reggio al 13° posto.

- Scompare il rtn Franco Bertani.

- I depositi bancari reggiani sono in netto aumento: gli sportelli sono saliti a 375.

- La metà dei cantieri edili è al di fuori delle norme legislative.

- Complessivamente il nu-mero degli studenti è cre-

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di nuovo presidente, ma indimenticabile è stata la sua presenza al Circolo del Casino il 5 ottobre del 2006. In un breve discorso ha saputo toccare svariati argomenti e soprattutto

enunciare il principio che sottolinea come anche nello Stato più socialmente avanzato non si potrà mai fare a meno dell’aiuto delle persone volonterose a favore di coloro che hanno bisogno. Con parole semplici e legate alle espressioni di riconoscenza per l’offerta fatta alla “Mensa del povero” ha saputo magnificamente illustrare il concetto rotariano del servire al di sopra di ogni interesse.

Un amico sorridente e contento, anzi veramente soddisfatto che non potrò mai

sciuto di mille unità.- Fiaccolata nei giardini

pubblici contro la crimi-nalità.

- Il modello “Reggio Chil-dren” continua ad essere centro di interesse inter-nazionale.

- Lascia Reggio il prefetto Giuseppe Montebelli, lo sostituisce Bruno Pezzuto.

- L’indulto fa uscire dal car-cere reggiano 121 detenu-ti su 250, e dal neuropsi-chiatrico giudiziario 37 su 230.

2007 gennaio-giugno- Il 210° anniversario del

Tricolore festeggiato con il ministro Rutelli.

- Nel Reggiano sono pre-senti 3500 badanti, metà irregolari.

- Nei debiti con le banche Reggio al primo posto (18,19 per cento rispetto alla media nazionale del 10,85).

- Droga, alcol, velocità: nu-merose patenti ritirate.

- Brutale stupro di notte alla stazione.

- Grande festa per i 150 anni del Teatro municipale.

- Scosse di terremoto. - Furti nel corso di dodici

mesi: 3175; rapine: 110; truffe e frodi informati-che: 148.

- Scompare il rtn Franco Borziani.

dimenticare: Giacomo Bondoni. Avevo detto a Giacomo che non avrei fatto una promessa

vana e che avrei organizzato veramente una festa danzante. E’ stato quindi un vero piacere quando nel salone dell’Astoria, trasformato in una scintillante bomboniera d’oro, il compianto

avvocato Bondoni assieme ad una sua collega ha aperto la sera del 10 Febbraio le danze, ballando per intero un valzer e

volteggiando con la sua dama con l’eleganza e la maestria di un esperto e giovane ballerino. Gli applausi scroscianti che lo hanno salutato alla fine sono stati la musica più bella che abbia

sentito nel mio anno di servizio.

Ancora una gran soddisfazione: la nascita di un nuovo Rotary Club. Superando tante difficoltà il 5 Giugno 2007 è

stata consegnata la Carta al Club Terra di Matilde; mi sono sentito quasi il padre, questo anche perché i meriti maggiori sono stati di altri amici: proprio come succede al padre nei confronti della nascita di un figlio.Ci sono state anche delusioni. Come quando ho proposto alla

dottoressa responsabile della Madonna dell’Uliveto di dare inizio ad un progetto poliennale per duplicare la benemerita struttura, ampliando quella esistente o costruendone un’altra: ho visto un volto quasi spaventato e sentita una voce che mi diceva vigorosamente di no! Ho provato a riparlarne con

il Sindaco di Reggio che, pur plaudendo, mi ha detto che bisognava vedere cosa prevedeva il piano regionale!

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1-2 Incontro con Giay

3 Festa di Carnevale

4 Con il Vescovo Adriano Caprioli

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1 Sefr a Reggio il 1° e 2 dicem-bre 2006.

2 L’avv. Carlo Fratta Pasini in occasione della conferenza sulle banche popolari.

3 Il procuratore della Repub-blica Italo Materia, parla del futuro del processo penale.

4 Il col. Luciano Garofano (a sinistra) del Ris di Parma

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1 Ritagli di giornale sull’incontro della Rotary Foundation

2 Intervento all’inaugurazione del Premio Borciani

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Due momenti centrali: la celebrazione del Tricolore e la celebrazione della festa della RepubblicaApprofondimento e conoscenza delle istituzioni culturali e formative

Lauro Sacchettipresidente 2007-2008Laureato in ingegneria civile edile all’Università degli studi di Bologna nel 1977, sposato con Tiziana dal 1977, padre di Andrea, studente d’ingegneria a Bologna e Daniele, studente di giurisprudenza a Parma. Rotariano dal Settembre 2002. Libero professionista, fondatore dello studio tecnico di progettazione Lauro Sacchetti e Associati, con sede a Reggio Emilia.

I momenti di valenza esterna, nell’annata rotariana della

mia presidenza, sono stati numerosi in quanto era sia alla base

del programma distrettuale che del nostro club, l’intento di

caratterizzarci con service che avrebbero dovuto dare il senso

forte del nostro impegno verso la comunità.

Due sono stati i momenti che definirei centrali: la celebrazione

del tricolore, il 7 Gennaio, con i clubs di Firenze, i Sindaci

delle due città, la consegna del primo tricolore al Sindaco di

Firenze ed una diretta tv di tutta la manifestazione compreso

il concerto della banda dell’aviazione militare che ha riscosso

un lusinghiero successo. Il secondo momento, anche questo

di grande valenza istituzionale, la celebrazione della festa della

Repubblica, il 2 Giugno, in un Teatro Valli gremito di pubbli-

co per assistere al concerto degli allievi dell’Istituto superiore

di musica “A. Peri” e la consegna del Paul Harris Fellow a sua

eccellenza il prefetto Bruno Pezzuto.

Un altro momento straordinario è stata l’Assemblea distret-

tuale che il governatore Terrosi Vagnoli, ha voluto svolgere a

Reggio, il 10 Maggio, nella magnifica cornice del teatro Valli.

Cronologia reggiana

2007 luglio-dicembre- Prosegue lo stillicidio degli

incidenti stradali: tre giova-ni perdono la vita annegan-do fra le lamiere dell’auto in un canale di bonifica.

- L’Ateneo di Modena e Reggio è la migliore uni-versità pubblica italiana.

- Spaventoso rogo in cera-mica a Rubiera.

- Arrestati 7 usurai che dava-no prestiti al 400 per cento.

- Il flautista Griminelli pre-sidente del “Peri”.

- Aperta la mostra con i dipinti della collezione Maramotti.

- Sparatoria in tribunale con due morti e due feriti.

- Festa per l’inaugurazione e illuminazione delle Vele di Calatrava.

- Scoperta a Reggio una cel-lula di Al Qaeda.

- I vigili del fuoco hanno eseguito 4300 interventi in un anno.

- Nell’annuale ricerca del

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Ci siamo “guadagnati” l’attenzione dell’opinione pubblica reg-giana e di tutte le massime autorità.

Avendo scelto, come tema conduttore dell’anno, l’appro-fondimento e la conoscenza delle istituzioni culturali e forma-tive, sono state numerose le occasioni per incontrare persona-lità di rilievo.Quelle nazionali ed internazionali, sono state al disopra di ogni più rosea aspettativa per l’impegno che hanno profuso partecipando alle iniziative cui le abbiamo invitate. Magdi Al-lam, ospite nostro e del Lyons Val D’Enza, prima all’università dove un folto pubblico si è confrontato con le sue idee e le sue ragioni, proseguito alla sera, con uno slancio ed un impe-gno encomiabili. Lo stesso dimostrato da un’altra personalità straordinaria della formazione il professore Howard Gardner dell’università di Harvard. Con lui, ad esporre tesi di gran-dissimo interesse sui modelli formativi di oggi e soprattutto del futuro, Attilio Oliva fondatore dell’associazione Treelle e soprattutto un’aula magna dell’università piena di giovani stu-denti ed insegnanti; un buon servizio del nostro club all’istru-zione ed alla formazione.Intensi anche gli incontri con alcune personalità locali impe-gnate nelle istituzioni e nella cultura come Carla Rinaldi, pre-sidentessa “emerita” di Reggio Children; Giuseppe Gherpelli, vicepresidente vicario della Fondazione I Teatri; Maurizio Fe-stanti dirigente dei servizi culturali del Comune, cui dobbia-mo l’alto profilo delle nostre biblioteche pubbliche; il questore Gennaro Gallo; l’artista fotografo Vasco Ascolini, che ci ha gui-dati nella visita alla sua antologica di Palazzo Magnani; l’archi-tetto Mauro Severi, che ci ha illustrato la sua eccellente opera di ristrutturazione della Galleria nazionale umbra di Perugia.

Indimenticabile il concerto del 31 Gennaio con il pianista Simone Ferraresi e la violinista coreana Kristin Lee, due giova-ni talenti di straordinaria qualità e semplicità.Kristin Lee si è esibita con un prezioso Stradivari affidatole

quotidiano “Il Sole 24 Ore” Reggio scende dal 13° al 28º posto in relazio-ne alla classifica di “vivibi-lità” di 103 province.

- Meno vino ma di migliore qualità.

- Nell’industria la crescita del fatturato si attesta sul 7,5 per cento. Positiva an-che l’attività commerciale soprattutto per la compo-nente estera.

2008 gennaio-giugno- Bullismo: il 36 per cen-

to dei ragazzi è vittima di prepotenze a scuola.

- Legambiente: Reggio risul-ta la peggiore della regione per presenza PM 10.

- Telecamere sui varchi d’ac-cesso alla Zona a traffico limitato (Ztl) e blocchi del traffico durante la settima-na.

- L’Agenzia del territorio scopre 11.167 fabbricati che non risultano dichia-rati al catasto.

- Il Comune di Novellara acquista negli Usa un dise-gno di Lelio Orsi “Trionfo di Galatea”.

- Cade il secondo gover-no del reggiano Romano Prodi.

- A Roma si celebra Paolo da San Leucadio, artista reggiano del ‘400.

- Indagini “Gruppo Young” degli Industriali: fra i gio-vani dilaga il pessimismo.

- Quattro separazioni al giorno: negli ultimi tre anni sancita la fine di 4691 matrimoni.

- Si spegne Enea Manfredini, decano degli architetti reg-giani.

- Sono 14mila gli stranieri che presentano richiesta di regolarizzazione nella no-stra provincia (al 15° posto in Italia).

- Reggio è fra le città con più immigrati dalla provincia cinese dello Zhejang.

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1 Convegno sulla città “Oltre Calatrava” nell’Aula Magna dell’Università

2 Conferenza di Magdi Allam

3 Intervento in diretta tv da Reggio a Firenze per la celebrazione del Tricolore organizzato dai Rotary clubs di Firenze e Reggio Emilia

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del governo coreano. Di grande simpatia vedere l’artista con la custodia sempre fra le mani o fra i piedi vigile e attenta ver-so chiunque si avvicinasse. Ma quando l’amico Luciano Del Rio le fa assaggiare un gustoso calice di lambrusco sia lei che la sorella, che l’accompagnava nella breve tournee italiana, si dimostrano tanto liete e soddisfatte che non potevamo far loro miglior regalo che donare una bottiglia di quello stesso vino. Un grande talento che si appagava di un gesto così semplice.Infine mi piace ricordare un episodio che ci ha fatto toccare con mano la forza di una rete rotariana internazionale. E’ stato il contatto nato con una e-mail indirizzatami dalla Fondazione rotariana di San Paolo del Brasile, che in pochi giorni ha fatto sì che alcuni docenti di questa importantissima istituzione for-mativa fossero a Reggio per conoscerci e soprattutto conoscere l’esperienza di Reggio Children con cui li abbiamo messi in contatto diretto. Un momento intenso e di grande soddisfazione per aver favo-rito un ulteriore contatto internazionale ad una delle istituzio-ni dell’eccellenza reggiana, ma anche per aver imparato di che cosa i rotariani possono essere capaci, dal momento che in una megalopoli di oltre dodici milioni di abitanti hanno promos-so e consolidato un centro formativo d’eccellenza dall’infanzia all’università.

L’episodio trattato precedentemente, è parte di un percor-so che mi ha dato piena consapevolezza delle potenzialità che un’organizzazione mondiale come il Rotary Internazionale ha ed esercita allorquando favorisce e cerca, come abbiamo fatto insistentemente per tutta l’annata rotariana, la collaborazione fra i Rotary clubs e tutti i club service cui stanno a cuore le sorti della comunità globale. Approfondimenti, conoscenza, progetti rinsaldano l’amicizia ed il rispetto reciproco all’inter-no del club, ma sono anche l’occasione per coinvolgere gli altri nell’accezione più larga possibile, aperti e pronti a coinvolgere la comunità locale e quella internazionale, al servizio dell’una e dell’altra per diffondere pace, solidarietà e cultura.

- Aumentano gli infortuni sul lavoro.

- Fans da tutta Italia per il raduno in ricordo di Augusto dei Nomadi.

- La fontana del Municipale sarà trasferita all’ex caser-ma Zucchi.

- Per fare la spesa i reggiani spendono il 10 per cento in più.

- Prosegue l’allarme droga sui banchi di scuola.

- Cinquanta cinesi lavorano e vivono nello stesso ca-pannone in modo irregola-re e in condizioni igieniche proibitive.

- Prostituzione: arrestati nu- merosi sfruttatori di gio-

vani nigeriane ridotte a schiave sulla strada.

- L’Università locale è fra gli atenei di élite (Arquis).

- Paesaggi inediti dell’Otto-cento nei Musei Civici.

- Prima trionfale al Valli per il “Fidelio”.

- Sgombero di nomadi rom.- Elezioni politiche.- Due mosaici sotto la cripta ri-

cordano la Reggio romana.- Reggiana promossa in C1.- L’Osservatorio economico

assegna a Reggio il record regionale di stranieri.

- Sul web la lista dei redditi dei reggiani.

- Sono 1398 nel 2007 i casi di maltrattamenti e abusi su minori.

- La nostra città e al quarto posto per numero di stra-nieri irregolari.

- Reggio al 22° posto per ricorso dei consumatori a prestiti finalizzati.

- Nel Reggiano le badanti sono molto numerose; la metà è senza permesso di soggiorno.

- Record di bocciati nelle scuole.

- Premio Profilo Donna 2008 a Deanna Ferretti Veroni.

- Scompare il rtn Giacomo Bondoni.

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1 Howard Gardner all’Univer-sità di Reggio con il Rotary Club

2-3 Teatro Valli, 10 maggio 2008. Preparativi e Assem-blea distrettuale Rotary 2070

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26 giugno: passaggio delle consegne. Grazie, Lauro; buon lavoro, Paolo! buon lavoro, Marco!

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Conclusioni

Non è facile trarre conclusioni dopo aver letto, anche fugacemente, questo libro, o, me-glio, questa raccolta di fatti e avvenimenti che hanno segnato la vita cittadina in questi ultimi dieci anni. Non è facile perché, in fine dei conti, si potrebbe ben dire che i fatti e gli avvenimenti ricordati, sia pure in una rapidissima sequenza e secondo una scelta tutto sommato soggettiva, si commentano da soli e non vi è necessità di una valutazione finale; insomma non vi è bisogno di trarre conclusioni, posto che “tra storia e cronaca”, la memoria così sollecitata, ha già svolto egregiamente la sua funzione informativa. Ebbene, non è così. Non è così perché, a ben vedere, a lato di ogni momento storico di questi ultimi dieci anni, che hanno segnato la vita della Città (è stato intelligente memorizzare, a latere, i momenti giudicati più salienti, di ogni anno dal 1999 al 2009, in un trafiletto di tutta evidenza) vi è la “storia e la cronaca” del Rotary cittadino, che, in una sorta di contrappunto, sollecita attenzione e curiosità, se non altro per dare altrettanta evidenza ai fatti ed ai comportamenti, che un gruppo di uomini e donne reggiane, uniti nel segno del Rotary, hanno via via realizzato, perseguendo finalità che, quantomeno nelle intenzioni, erano di buon spessore e di sensibile qualità. Per carità, nessuna intenzione celebrativa di questi fatti e comportamenti rotariani, ma, soltanto, puntuale e giornalistico ricordo, per i soci del Rotary Club “Reggio Emilia”, innanzitutto, ma anche per i cittadini di Reggio Emilia, che hanno imparato a convivere, nel tempo, con questo “Club Service” e che, con il contributo di questo libro-raccolta, potranno meglio conoscere e giudicare. Come tutti sanno, il Rotary, che gode della primogenitura in ambito internazionale e che ha ben meritato nel Mondo, nei suoi 104 anni di vita, se non altro per i fecondi risultati nel campo umanitario, sanitario, sociale e culturale, anche a Reggio Emilia ha svolto la sua convinta funzione, ormai sessantennale, di Club Service e di ciò vuole dare conto, quan-tomeno, per questi ultimi dieci anni. Infatti, dato per acquisito il primo cinquantennio di vita dalla fondazione, con un bagaglio di importanti comportamenti virtuosi, e dati per conosciuti il cinquantenario (1949-1999) che ha lasciato un segno tangibile nella Città, nonché il centenario internazionale (1905-2005), che ci ha fatto conoscere “a tutto tondo” il Rotary nella sua interessantissima complessità, sono – oggi – alla evidenza cittadina questi ultimi dieci anni, ulteriormente e profondamente significativi per la nostra comu-nità. Certamente non si vuole, in queste conclusioni (che per definizione devono essere

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“rapide e sintetiche”) ripetere quanto già detto, sia pure fuggevolmente, nelle pagine che precedono, ma si vuole rivolgere ai lettori un caldo invito a volersi appropriare, in quel contrappunto sopra ricordato di Città e rotary, di quanto accaduto e di quanto realizza-to nell’ambito ed a beneficio di questa Città dal 1999 ad oggi. Ne uscirà uno “spaccato” di vita che, ci auguriamo tutti, potrà informare e consolare non solo chi lo ha vissuto, ma potrà anche fornire ai più giovani una memoria cronachistica e storica della nostra cara Città e del nostro amato Rotary.Buona lettura!

Franco MazzaGovernatore 2070 a.r. 2001-02

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Breve storia del Rotary InternazionaleIl Rotary è il primo ed il più internazionale dei “service clubs”Principali eventi dalla nascita ad oggi(1905-2008)Luigi Zarotticonsigliere tesoriere 2008-2009 RC Reggio EmiliaLaureato in scienze geologiche. Abilitato all’insegnamento di materie scientifiche. Docente universitario di geotecnica. Membro della National Geographic Society. Giornalista. Consigliere e Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi. Incaricato come geologo da molteplici Amministrazioni pubbliche per la stimata professionalità. Autore di molteplici pubblicazioni scientifiche è, tuttora, docente di Formazione per Volontari della Protezione Civile.

il fondatoRe: paul p. haRRis

Il fondatore, nato a Racine Wisconsin (Usa), il 19 aprile 1868, era il secondo dei sei figli di George N. Harris e di Cornelia Bryan Harris. All’età di 3 anni si trasferì a Wallingford, Vermont, affidato alle cure dei nonni paterni. Sposato con Jean Thompson Harris (1881-1963), non ebbe figli. Ha ricevuto una L.L.B. dall’Università dello Iowa ed una L.L.D. onoraria dall’Università del Vermont. Nel corso della sua vita si dedicò a diversi lavori: cronista di un quotidiano, attore di una compagnia teatrale e cowboy; viaggiò, in lungo e in largo per gli Usa e per l’Europa, ven-dendo marmi e graniti. Nel 1896, si recò a Chicago per fare pratica legale e, una sera, si trovò a visitare l’abitazione in periferia di un collega di lavoro. Dopo cena, mentre passeg-giavano per il quartiere, l’amico di Harris lo presentò a diversi commercianti ed artigiani del quartiere. Fu qui che concepì l’idea di un club che fosse in grado di rinnovare lo spirito d’amicizia tra uomini d’affari di piccole comunità. In questa direzione, il 23 Febbraio del 1905 formò il primo club con altri tre uomini d’affari: Silvester Schiele, commerciante di carbone; Gustavus Loehr, ingegnere minera-rio e Hiram Shorey, sarto. Paul Harris chiamò il nuovo club “Rotary” poiché i membri si riunivano a rotazione nei luoghi di lavoro dei vari soci e il loro numero s’incrementò rapidamente. Presto Harris si convinse che il “Rotary”, avrebbe potuto trasformarsi in un importante movimento di servizio e s’impegnò per estendere il sodalizio nelle altre città. I quattro soci fondatori erano di nazionalità diversa (americana, tedesca, svede-se e irlandese) ed appartenevano anche a fedi religiose diverse (protestante, cattolica ed

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ebraica). Rappresentavano un prodotto di quel grande crogiolo che era ed è l’America e, sotto quest’aspetto, erano i progenitori più adatti a dar vita a quel grande movimento internazionale che sarebbe poi diventato il “Rotary International”. Harris divenne celebre anche in altre attività civiche e professionali, poiché venne nominato primo Presidente del consiglio di amministrazione della “Easter Seal Society of Crippled Children and Adults” e della “International Society for Crippled Children”. Divenne membro del consiglio di amministrazione della “Chicago Bar Association” e delegato al “Congresso Internazionale di Legge” a Hague, nonchè membro di commissione della “American Bar Association”. Fu insignito del “Silver Buffalo Award” dall’Associazione dei Boy Scouts d’America per il suo impegno verso la gioventù e decorato dalle autorità governative del Brasile, Cile, Repubblica Dominicana, Ecuador, Francia e Perù. Harris mantenne il suo ufficio legale per tutta la durata della sua vita. Viaggiò moltissimo e fu invitato a parlare ai Rotariani in numerose “Conventions” annuali, riunioni distret-tuali e regionali, e venne nominato Presidente emerito del Rotary International. Quando Paul Harris morì, il 27 gennaio 1947, il suo sogno era cresciuto da incontro informale di quattro uomini a circa 6.000 clubs sparsi in tutto il mondo. I dati più recenti affermano che il Rotary è diffuso in 168 Paesi (ma opera in più 200 Paesi), con oltre un milione e duecentomila Soci, appartenenti ad oltre 33.000 Clubs, riuniti in 534 Distretti, suddivisi in 7 aree geografiche e 34 zone (il Distretto 2070 fa parte della 12° zona). Per i rotariani più preparati, la presente nota servirà solo a ricordare una storia conosciuta, una storia in continua evoluzione, mai statica, ma credo servirà a far conoscere, a tutti, cosa è il Rotary, presentando le realizzazioni raggiunte, l’attività rotariana nel mondo, secondo il motto “Servire” nella società con un’azione rivolta ad aiutare, a costruire un mondo d’amicizia e di pace. Non è facile dire che cosa è il Rotary, domanda inaspettata che può essere rivolta da un amico che ha sentito parlare di un’associazione internazionale dai molteplici interessi ed è possibile che molti di noi rotariani possano rimanere un momento titubanti, prima di dare una giusta risposta. In effetti, il Rotary è stato definito in molti modi. La definizione più conosciuta, data dallo stesso Paul Harris nel 1941 fu: “È un modello in miniatura di un mondo di pace, che potrebbe essere studiato con profitto da tutte le nazioni”. Mentre per Cliff Dockterman, Past President International, si tratta di: “Un’organizzazione di espo-nenti delle più svariate attività economiche e professionali che lavorano a livello mondiale per rendere un servizio umanitario alla società, incoraggiare il rispetto di elevati principi etici nel-l’esercizio di ogni professione ed aiutare a costruire un mondo di amicizia e di pace”. Queste risposte potrebbero dare un’idea di che cosa è il Rotary. Bisogna però trovarne l’essenza: tutto deve essere fatto con uno spirito di comprensione verso gli altri, una volontà corale

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a “Servire” l’umanità, la pace. Insomma, “Il Rotary è una maniera di vivere, una filosofia dell’esistenza, una regola di reciproco rispetto, una scuola di libertà e di servizio nei confronti della società umana” (R. Pirisi).

Quando, come e peRchè nasce il RotaRy

Il Rotary nasce da un’idea che il fondatore Paul Harris, giovane avvocato con studio a Chicago, espone in una gelida giornata invernale a tre giovani uomini d’affari. Fonda-re un club, che riproduca il clima di amicizia, quale può ritrovarsi tra professionisti e commercianti di una piccola comunità, dove tutti si conoscono, in contrapposizione al clima di violenza, di odio, di sopraffazione che viveva in quel momento Chicago in balia di bande di gangsters in lotta per il monopolio delle loro losche attività, è stato molto importante. Già nella prima riunione, quattro amici, di diversa nazionalità, di diversa religione, di diversa professione (avvocato, ingegnere meccanico, commerciante di carbone, artigiano sarto), che avevano in comune alcuni principi base insiti e ben radicati nei valori umani-stici, come la democrazia e la solidarietà, inconsapevolmente, posero le fondamenta alla prima e più prestigiosa associazione “no profit” dedita al “servire”, dalla quale tutte le successive associazioni (clubs Service) hanno attinto i principi base.Questa prima riunione “ufficiale” tra Paul Harris, Silvester Schiele, commerciante di car-bone, e il sarto Hiran Shorey, avviene nell’ufficio dell’ingegnere minerario Gus Loehr al-l’Unity Building al n° 127 di Nort Dearborn Street il 23 febbraio 1905. Questo ufficio, restaurato in occasione dell’80° anniversario del Rotary, è oggi un museo di cimeli e ricor-di del Club di Chicago ed è meta di grande interesse per i rotariani di tutto il mondo.Il principio su cui si fondava l’idea di P. Harris era che un gruppo di persone, di diverse professioni, si incontrasse regolarmente all’insegna dell’amicizia per trascorrere qualche ora in compagnia e, attraverso le proprie esperienze, allargare la conoscenza personale. Era la base di un club maschile i cui soci sarebbero stati limitati ad un solo rappresentante per ciascuna professione o ramo di affari. Le riunioni dovevano avvenire ogni settimana, a ro-tazione (da cui Rotary), presso l’ufficio o la sede di ciascun socio. La rotazione era stabilita con il preciso scopo di far conoscere a ciascuno l’attività degli altri soci. I quattro fonda-tori erano i capostipiti più adatti per il movimento internazionale a cui, inconsciamente, davano inizio, che riunisce, come ben si sa, uomini di buona volontà, onesti, professional-mente preparati a prescindere dalla razza, colore della pelle, convinzione religiosa e professione. Dopo l’ammissione di un quinto socio, che pochi ricordano, il tipografo Harry Ruggles, il gruppo prende ufficialmente il nome di Rotary Club di Chicago.Sicuramente nessuno dei cinque soci pensava in quel momento che il movimento a cui

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davano vita potesse avere uno sviluppo mondiale; forse nemmeno Paul Harris. Ciò si de-sume dalla risposta che diede molti anni dopo, alla richiesta se fosse consapevole, quando pose le basi del Rotary, di essere sul punto di fondare un movimento d’importanza mon-diale. La riposta fu: “No, come può un contadino, quando pianta un alberello avere la certez-za che un giorno sarà ricco di fronde? Non può saperlo perché deve fare i conti con la pioggia, il vento, il sole e con l’aiuto della Provvidenza. Solo quando vedrà spuntare le prime gemme allora: si! Potrà pensare al refrigerio che la sua ombra potrà dare nelle giornate estive”.

evoluzione del RotaRy

Il primo Club, il cui primo registro riporta un elenco di trenta soci con Silvester Schiele President, richiamò l’attenzione della stampa e l’interesse di molti. Aumentando però il numero dei soci, diviene poco pratica la riunione negli uffici dei soci stessi da qui l’usanza di fare riunioni settimanali presso ristoranti ed alberghi. L’impressione che molti hanno avuto e ancora hanno che il Rotary serva per far carriera o esclusivamente per incrementa-re i propri interessi, non fu certamente l’idea di P. Harris, che non pensò mai che il riunirsi in un Club servisse a favorire gli affari dei propri soci. Egli credeva con tutte le sue forze nei valori dell’amicizia e, fin dal primo momento, pose la professionalità e l’impegno di tutti a favore della collettività.Già due anni dopo (1907) fu realizzato a spese del Club, il primo progetto a favore della collettività di Chicago. Nel 1908 nacque il secondo club a S. Francisco al quale ne se-guirono molti altri sparsi nei vari Stati americani, tanto che nel 1910 i Clubs diventano 16, con un totale di 1500 soci. Inoltre, nacque l’Associazione nazionale dei Rotary clubs e si tenne il primo Congresso dove si propose il motto: “Profitta di più chi sa rendere agli altri un servizio migliore”, frase un po’ ambigua per molti, ma molto aderente alla realtà affaristica degli uomini di quel tempo. L’anno successivo fu proposta l’idea di organizzare i Clubs in base al principio: Service, not self (Servizio, non profitto personale). Dalle due frasi è derivato il motto che è il simbolo stesso del Rotary:“Servire al di sopra di ogni interesse personale”.Il Rotary diventa internazionale nel 1911 con la costituzione del Club di Winnipeg in Canada e dei primi due clubs al di fuori dell’America, in Inghilterra e Irlanda, per cui nel Congresso di Dluth nel 1912, diventa International Association of Rotary Club. L’espansio-ne del Rotary continua dopo la Prima Guerra Mondiale in Europa: nel 1920 a Madrid e in Francia. Il primo club in Italia nasce a Milano nel 1923, il secondo a Trieste nel 1924, seguiti nel 1925 da quelli di Roma, Napoli, Palermo, Venezia, Torino, Firenze, Genova, Livorno, Bergamo, Parma e Cuneo. Si arriva così a costituire il Distretto Italiano, il primo nell’Europa continentale riconosciuto dal R.I. e classificato con il numero 46. Il nome

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definitivo che noi conosciamo Rotary International fu introdotto nel 1920 e si adottò ufficialmente l’emblema (dopo il passaggio attraverso 5 ruote diverse) della ruota con 24 denti e i 6 raggi, cui è aggiunta al centro una scanalatura a chiave, a significare che la ruota è attiva motrice e non passiva.L’emblema, sotto forma di distintivo da portare all’occhiello della giacca, è oggi il segno che identifica tutti i rotariani del mondo.

come e peRchè le donne entRaRono nel RotaRy

Vorrei ricordare che la regola originaria del Rotary International era: “Possono diventare membri dei Rotary Clubs soltanto gli uomini, intesi come esseri umani di sesso maschile”. Le caratteristiche sono indicate con i termini inglesi men e màle persons. Dal 1989 la regola attuale del Rotary International stabilisce che: “Possono diventare membri di un Rotary Club esseri umani di entrambi i sessi, anche di quello femminile”. Nello Statuto del Rotary Interna-tional, dopo tale modifica, determinata da quanto tra poco dirò, è scritto che le persone che possono entrare a far parte di un Rotary Club, sono indicate solo con la parola persons.Questa modifica permette a ciascun Rotary Club di ammettere soci di sesso femminile in due casi: quando le leggi locali lo impongano (questo è il caso della California, come vedremo) e quando un Club lo scelga liberamente.Come si è arrivati a modificare le primitive regole d’accettazione nei Clubs? Non è stata sicuramente una scelta del Rotary ma un’imposizione dovuta a due sentenze: una della Corte d’Appello della California nel 1986 e una della Corte Suprema degli Stati Uniti nel 1987. La lunga storia inizia nel 1977 quando il Rotary Club di Duarte in California, fece entrare in qualità di socie tre donne. Il Consiglio Direttivo del Rotary International di-chiarò una tale decisione al di fuori dello Statuto per cui, dopo un procedimento interno, dichiarò l’espulsione del Club di Duarte dal Rotary International.Il Club di Duarte e le due donne già ammesse come socie, impugnarono quanto era stato deciso dal Consiglio Centrale del Rotary International per illegittimità, davanti alla Corte Superiore della Contea di Los Angeles, in quanto la decisione era contraria ad una legge californiana del 1959 dove era stabilito che “tutte le persone soggette alla giurisdizione dello Stato della California sono libere ed uguali e devono avere accesso, senza distinzione di sesso, razza, colore, religione, antenati, origine nazionale, ad agevolazioni, vantaggi, privilegi e servizi in tutti i business establishments, di qualunque specie essi siano”.Nel 1983 la Corte rigettò tale ricorso in quanto, pur riconoscendo che qualche rotariano avesse potuto trarre vantaggio sui propri affari nella qualità di socio, tuttavia giudicava ciò un aspetto secondario e accidentale rispetto agli scopi principali dell’associazione che sono appunto quelli di promuovere l’amicizia, la fratellanza e sviluppare attività di ser-

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vizio a vantaggio della società. Concludeva perciò che nessun Rotary Club poteva essere paragonato a business establishment. Ma la vicenda non finisce qui, infatti... Nel ricorso a tale decisione la Corte d’Appello della California, nel 1986, stabilì invece che i Rotary Clubs potevano essere business establishment e perciò ricadevano in quanto stabilito nella legge del 1959, che il Club di Duarte aveva presentato nella prima richiesta alla Corte Superiore della Contea.L’ultima decisione della Corte d’Appello, riguardava in ogni modo solo i Clubs califor-niani, in quanto unici Clubs Rotariani soggetti alla legislazione californiana. In questa decisione si riconosceva che i vantaggi per l’attività personale di affari dei soci dei vari Rotary Clubs non potevano essere considerati accidentali ma erano invece “un fattore che motivava ad aderire ai Clubs locali” e che i vantaggi per gli affari erano “goduti e capitaliz-zati dai rotariani”.Un’ulteriore decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 1987 confermò la de-cisione della Corte d’Appello della California, in quanto la decisione californiana che impose di ammettere soci di genere femminile, non viola il primo emendamento della Costituzione che garantisce tra l’altro la libertà di associazione. Tale decisione poggia su tre punti principali:A) Il Rotary International, essendo un’associazione di migliaia di Clubs locali non poteva vantare i diritti costituzionali che garantivano l’autonomia di un’associazione privata.La relazione tra rotariani non può essere qualificata come intima e privata, perciò non può essere invocata la protezione costituzionale. Ciò è anche dimostrato dalla dimensione dei Clubs da 20 a 900 soci con un movimento annuale in entrata e in uscita del 10% circa dei soci.Si precisa inoltre che lo scopo dei Clubs locali è quello di rappresentare l’attività degli affari e quella professionale della comunità, aiutarla con il servizio, innalzare lo standard degli affari e della professionalità dei soci e migliorare le relazioni internazionali: questi scopi non possono essere riportati all’intimità o riservatezza. Per quanto riguarda lo stile delle attività, bisogna ricordare che molte sono svolte alla presenza di estranei (soci di altri Clubs, ospiti dei soci, familiari dei soci anche di sesso femminile) e questo perché i Clubs intendono essere “porte e finestre aperte su tutto il mondo”.B) Il diritto di associarsi è costituzionalmente garantito: impedimenti al diritto di sceglie-re la propria associazione può costituire una violazione. Non risultava poi che l’ingresso delle donne potesse impedire o limitare gli scopi dei Rotary Clubs locali.C) Infine la Corte Suprema giudicò che la limitazione all’autonomia dei Rotary Clubs fosse giustificata dall’interesse pubblico generale di eliminare discriminazioni nei con-fronti delle donne.

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L’emblema del Rotary International: excursus storicoL’emblema del R.I. è sempre stato rappresentato da una ruota1

, il cui termine deriva da: prime riu-nioni a rotazione, presso i rispettivi luoghi di lavoro dei soci (v. storia del Rotary).Il primo emblema, realizzato nel 1905 da un incisore di Chicago, Montague Bear, riproduceva la ruo-ta di un carro dei pionieri. La forma della ruota venne poi modificata varie volte negli anni successivi e, infine, dal 1923 è rimasta invariata: ruota di un ingranaggio, dotata di 24 denti e di 6 raggi, di colo-re giallo-oro (inteso come ricchezza d’impegno e di continuità nell’Azione), il cerchio interno, diviso in quattro spazi, colorato in blu turchino reale (solidità e modestia nell’universalità dell’Azione), nella parte superiore appare la parola Rotary ed in quell’inferiore International, - entrambe le iscrizioni sono riprodotte in oro e lo spazio fra i raggi della ruota ed il mozzo è bianco-.Poiché, alcuni soci ingegneri osservarono che l’ingranaggio in questione non sarebbe mai potuto essere montato, senza una chiavetta che solidalmente lo unisse all’ipotetico albero, venne eseguita l’ultima modifica, ossia la ruota così come la conosciamo ai giorni nostri che è diventato il simbolo del Rotary International.All’emblema è legato anche il vessillo ufficiale2 del Rotary International, adottata nel 1929 all’As-semblea di Dallas nel Texsas, In Particolare, sulla bandiera è riportato il simbolo della “Ruota” di colore giallo-oro su fondo bianco. Si tratta del vessillo depositato e “piantato”, negli anni trenta, prima al Polo Nord poi al Polo Sud, dall’esploratore nordamericano rotariano Byrd Richard Evelyn (Winchester 1888 – Boston 1952) durante le sue storiche spedizioni e il 20 luglio 1969, Neil Arm-strong, lo ha piantato sulla Luna.

1 L’Emblema o “Distintivo” è uno solo: la ruota dentata adottata nel 1923. I rotariani dovrebbero avvertire il do-vere di portare il distintivo sempre. Emblemi che testimoniano particolari riconoscimenti rotariani vanno portati, assieme al distintivo ufficiale, in occasioni di manifestazioni rilevanti e, in ogni caso, ogni qual volta questi sono consigliati o ufficialmente richiesti. 2 Il vessillo del Rotary va esposto nelle riunioni rotariane ufficiali. Nelle riunioni conviviali, secondo dell’importan-za, devono trovarsi esposti: lo stendardo del Club, la bandiera nazionale, la bandiera della Comunità, il vessillo della città sede del Club e i guidoncini dei Rotary Club in dotazione.

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Dopo tali sentenze nel 1989 il Consiglio di Legislazione del Rotary International fu ob-bligato a modificare alcuni punti del suo Statuto come già ho detto all’inizio, sostituendo il primo punto al principio che solo esseri umani di sesso maschile possono essere soci del Club, con la frase che possono far parte, come soci del Club, esseri umani di entrambi i sessi. Il terzo punto dello Statuto, che riguarda la composizione dei Clubs alla lettera d) stabilisce che, nonostante qualsiasi altra disposizione dello Statuto o del regolamento dei Rotary Clubs, devono essere uguali in tutti i Clubs del mondo, “un Club può limitare il suo effettivo a persone dello stesso sesso, a meno che tale limitazione sia contraria alle leggi del Paese in cui è situato il Club in questione”. Questo punto è molto controverso e male interpretato, ma anche corretto se si pensa che è rivolto anzitutto ai Clubs sotto la giuri-sdizione californiana e ai vari paesi dove la donna non può neanche uscire di casa da sola o mostrare in pubblico il suo volto, e dove sarebbe impossibile farla diventare addirittura socia di un Club formato in assoluta prevalenza da uomini.Oggi in quasi tutti i Paesi del mondo si trovano Clubs misti, molti di sole donne. Nei Clubs italiani, sono presenti donne e in alcuni si sono avuti Presidenti donne. Nel mon-do oltre 30 Distretti hanno un Governatore donna. È il Club nella sua autonomia che dovrà, senza nessun preconcetto o limitazione, vagliare quando o se è possibile accogliere nel suo organico delle donne, scegliendo, come si fa per gli uomini, tra “persone adulte, di buon carattere e di buona reputazione nel campo degli affari o in una professione o attività rispettabile e riconosciuta o ricoprano un’importante posizione con funzioni direttive e auto-rità decisionale”.Vorrei fare una considerazione: ciò che è successo in America sicuramente non sarebbe potuto accadere in Italia. Infatti, il nostro diritto è molto più formale di quello americano e, soprattutto, la linea di confine che separa il “pubblico” dal “privato” è molto diversa da quella che è presente nella società e nel diritto americano.Nel nostro diritto la garanzia dell’eguaglianza senza distinzione di sesso, razza, lingua, reli-gione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali, deve essere rispettata da ogni leg-ge ordinaria. Pertanto, una legge (ma non uno Statuto di un’associazione) che prevedesse discriminazioni in tal senso, sarebbe illegittima. Da considerare poi che negli Stati Uniti l’associazionismo privato è una realtà assolutamente diversa, sul piano sociale, a quella che si può trovare non solo in Italia ma in tutta l’Europa Continentale, in quanto costituisce un aspetto fondamentale nella società. Pertanto, materie che in Italia sono considerate assolutamente private, in America assumono un aspetto di interesse pubblico e perciò tali da prevalere sull’autonomia dei privati cittadini.

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oRGanizzazione del RotaRy

Com’è organizzata l’enorme struttura che tiene uniti tutti i rotariani del mondo? Si basa sulle regole che il Rotary si è dato sin dal 1915 quando fu introdotto il Manuale di Proce-dura dove è precisato che il R.I. è un’associazione i cui soci sono i Clubs che agiscono se-condo una propria autonomia nel rispetto però degli Statuti e dei Regolamenti della Sede centrale. I Clubs sono riuniti in Distretti, con a capo un proprio Governatore e non sono altro che una suddivisione territoriale che raggruppa un certo numero di Clubs per i fini amministrativi del R.I. e che dipendono direttamente dal Consiglio Centrale del R.I. che ha sede ad Evanston. Il suo Dirigente Superiore è il Presidente Internazionale, che dura in carica, come tutti i Dirigenti a qualsiasi livello, un solo anno. I Distretti sono indicati dal Board con un numero a quattro cifre e determinati da ragioni relative al numero dei Clubs esistenti nel territorio, dalla lingua in essi parlata, dalle tradizioni, dai costumi e da ogni altra situazione che sia d’interesse per il R.I.L’embrione di quest’ordinamento si trova già nel 1911, quando i Clubs esistenti erano riuniti nella Associazione Internazionale dei Rotary Clubs. L’effettivo del Rotary compren-deva allora otto “Divisioni”: cinque negli USA, due in Canada, una in Gran Bretagna e Irlanda. Con l’aumentare dei clubs nel mondo, aumentano le “Divisioni” chiamate poi “Distretti” che oggi superano i 530, coordinati da una speciale Commissione del Con-siglio Centrale del R.I. Per comodità i distretti del mondo sono raggruppati in sei regio-ni: Anso (Australia, Nuova Zelanda), Asia, Ceema (Europa continentale, Mediterraneo orientale, Africa), Sacama (Sud America, America centrale, Messico, Antille), Uscb (Stati Uniti, Canada, Bermuda) e in 34 aree. Il distretto 2070 fa parte della 12° area, con 9 Di-stretti e 38.000 soci circa (precisiamo che il Distretto 2060, per equilibrio di soci è stato annesso all’area 19, dal 1° luglio 2008, per decisione della Commissione Centrale)Il Rotary è conosciuto in tutto il mondo: il motivo è solo ciò che propone nel diffondere una coscienza degli ideali universali e di etica nei comportamenti della società? Oppure per l’amicizia che propone o per l’impegno e la serietà professionale che offre disinteres-satamente nella comunità di cui fa parte? Certamente per entrambi i motivi, ma è utile ricordare anche l’attività che il Rotary offre per costruire un mondo migliore attraverso i programmi culturali e assistenziali a favore dei popoli in difficoltà, per migliorare le con-dizioni di salute, alleviare la fame e favorire lo sviluppo umano e sociale come mezzo per la comprensione, la buona volontà e la pace nel mondo. Tutto ciò è possibile attraverso l’opera e l’azione svolte dalla Rotary Foundation.

la RotaRy foundation

L’organismo è nato nel 1917 per intuizione del P.I. Arch Klump durante il Congresso di

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Atlanta, e propone l’idea di un “Fondo” con lo scopo di operare nel settore assistenziale-educativo e, in generale, per il progresso dell’umanità in difficoltà. Il primo versamento fu fatto dal Club di Kansas City nel 1918 con la donazione di 26 dollari e 50 cents. Si stabilì che questo contributo fosse vincolato e non fosse speso fino a che non fosse raggiunto un valore tale da poter essere effettivamente una base utile per un’azione mondiale, com’era stata ideata. Dieci anni dopo, durante il Congresso di Minneapolis, l’istituzione ebbe il riconoscimento di Fondazione e si erogò una prima sovvenzione di 500 dollari a favo-re della Società Internazionale dei bambini handicappati. Il riconoscimento ufficiale di Ente giuridico-morale avvenne nello Stato di Illinois il 12 novembre 1931. I contributi, sempre volontari, perché nessuna regola rotariana obbliga i Clubs o i distretti a versare un loro contributo, sono andati via via aumentando, così come l’operosità della Rotary Foundation si è andata sviluppando verso nuovi e diversificati orizzonti. Dalle prime Bor-se di studio per studenti universitari o giovani laureati di sesso maschile si arrivò al 1966, quando le Borse di studio furono date senza distinzione di sesso, mentre altri contributi vennero destinati per sostenere progetti e assistenza in tutti i paesi in difficoltà.Come opera? Le richieste di aiuto e le segnalazioni arrivano dai Clubs e dagli stessi paesi. La Rotary Foundation, con la struttura capillare dei rotariani sparsi nel mondo, ha la possibilità di far arrivare aiuti e assistenza sanitaria, medicinali, derrate alimentari, acqua potabile attraverso i programmi umanitari ed ha la possibilità, grazie all’opera di volontari rotariani, di dare istruzione e addestramento professionale nei paesi in via di sviluppo. Gli sforzi della Rotary Foundation sono rivolti soprattutto nei settori della fame del mondo, nella protezione dell’ambiente, nella prevenzione dall’alcoolismo e abuso di droga, nel-l’assistenza a favore delle fasce socialmente deboli, dei bambini abbandonati, degli anziani trascurati. È importante ricordare che la Rotary Foundation è la seconda organizzazione non governativa al mondo per importanza nelle azioni umanitarie e nella concessione di Borse di studio internazionali. Per poter portare avanti i suoi programmi la R.F. ha a disposizione tre fondamentali Fondi:

1) Il Fondo dei programmi annuali. Sistema Share, formato dai versamenti annuali senza una precisa destinazione. I versamenti sono vincolati per tre anni in operazioni finanzia-rie e destinati poi per il 60% a favore dei progetti presentati dal distretto da cui proviene il versamento, mentre il 40% viene versato in un fondo mondiale a favore della Rotary Foundation. Il fondo annualmente varia in rapporto ai versamenti effettuati, dagli utili dati dagli investimenti fatti, dal valore delle condizioni dei costi e delle spese.

2) Il Fondo permanente. È determinato dai versamenti volontari fatti dai “Benefattori”, dai

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“Grandi Donatori” e dai “Lasciti”, che vengono capitalizzati. Di questo fondo vengono utilizzati soltanto una parte degli utili dati dal rendimento delle operazioni finanziarie, mentre il resto viene reinvestito per compensare l’inflazione.

3) Il Fondo delle donazioni finalizzate. È dato dai fondi ancora da spendere per ogni iniziativa assistenziale-umanitaria in corso, specie per la Campagna Polio Plus (progetto nato dall’intuizione di un italiano Sergio Militsch, come antipolio già nel 1980, progetto sostenuto e seguito dal suo ideatore fino al 1985 quando diventa progetto del Rotary con il nome di Polio Plus) con termine di scadenza previsto nel 2005, centenario del Rotary ma che oggi, per molteplici ragioni (guerre in corso, motivi religiosi, globalizzazione, fatti che consentono più facilmente la diffusione del virus) non è stato ancora concluso. Co-munque, è in previsione che ciò avvenga entro breve termine. I capitali che fanno parte di questo fondo vengono adoperati in molti e diversificati programmi: Programma delle 3H (Heart, Hunger, Humanity – Salute, Fame, Umanità). Sono sovvenzioni destinate al finanziamento di progetti il cui costo non è sostenibile da un club o da un distretto. Gli importi erogati vanno da 100.000 a 500.000 dollari e vengono dilazionati in periodi che variano da 2 a 5 anni. Ad oggi gli importi erogati, per l’intero progetto, superano gli 800 milioni di dollari.

Programma paritario. Azione di pubblico interesse mondiale (Apim). Sono sovvenzioni per la realizzazione di progetti di grande rilievo a carattere educativo-so-ciale. L’erogazione dei fondi da parte della Rotary Foundation avviene in misura paritaria a quella fatta dai proponenti che possono essere il club o il distretto con il club o il distret-to sponsorizzante. La somma massima erogabile da parte della Fondazione è di 50.000 dollari. La partecipazione del proponente non può superare il 25% del totale. Programma per la Pace. Finanzia l’organizzazione e le Conferenze Internazionali indiriz-zate a promuovere la pace e a studiare possibili interventi in caso di conflitti tra nazioni diverse.Sovvenzioni per Volontari del Rotary. Vengono riconosciute le spese per rotariani e rotarac-tiani, o ex borsisti della R.F. per il soggiorno all’estero in cui vengono svolti progetti di servizio internazionale.Sovvenzioni per la ricerca “Carl Miller”. Sono destinate alla copertura delle spese (rimborso parziale) di viaggio e studio per progetti di servizio internazionale.Borse di studio per gli Ambasciatori del Rotary. Sono riservate a studenti universitari, con al-meno due anni di frequenza, tecnici, artigiani, insegnanti per handicappati e giornalisti.Borse di studio per approfondire gli studi. Sono riservate ai paesi in via di sviluppo oltre a

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Borse di studio per il perfezionamento della lingua Giapponese. I giovani che concorro-no a queste Borse di studio, non possono essere rotariani o parenti di rotariani, condizio-ne questa che rispecchia l’essenza del servire per il bene altrui. Questi giovani, chiamati “Ambasciatori di buona volontà e pace” portano in altri paesi le loro conoscenze e le loro tradizioni, la loro cultura e ne apprendono di nuove. Imparano così a conoscere il Rotary, imparano ad amarlo e ne diffondono gli ideali.Borse di studio, a vari livelli per lo scambio internazionale di giovani. Contributi per i Ryla (incontri rotariani per la formazione di giovani leader); sponsorizzazione di organizzazioni internazionali di servizio di giovani dai 13 ai 18 anni (Interact) e di giovani dai 18 ai 30 anni (Rotaract).Sovvenzioni a Docenti Universitari. Contributi a docenti per partecipare all’estero a corsi d’aggiornamento ed a docenti di Università del Terzo Mondo.Scambio di gruppi di studio (Gse). Il Rotary sovvenziona le spese di viaggio del gruppo, for-mato da quattro giovani professionisti o giovani uomini di affari, a prescindere dal sesso, non rotariani, e di un accompagnatore rotariano, che scambia la sua visita per una durata di 4-5 settimane con altro gruppo di un paese estero. L’ospitalità e il soggiorno sono a carico dei Clubs o del distretto ospitanti.Ultimo, ma certamente il più importante, il Progetto Polio Plus ambizioso ma non im-possibile e qualificante sia per l’impegno economico sia per l’imponente mobilitazione di centinaia di migliaia di rotariani, che si sono impegnati per l’immunizzazione, con il relativo vaccino, di tutti i bambini del mondo, contro la poliomielite e contro altre cinque malattie infettive (morbillo, difterite, pertosse, tetano e tubercolosi) specie nei paesi in via di sviluppo in cui tristemente e pesantemente queste malattie sono presenti.Questa campagna, iniziata nel 1985 dal Rotary con l’Unicef, l’Onu, l’Oms, si prefiggeva di debellare la poliomielite entro il 2005, centenario della nascita del Rotary e, attualmen-te, i risultati sono ottimi: oltre il 99% dei bambini sono stati vaccinati e cioè oltre due miliardi di bambini. I paesi in cui la malattia era presente nel 1985 da 125 si sono ridotti a poche unità e sono limitate le zone in cui sono presenti solo casi sporadici specie in Asia e Africa dove si stanno concentrando gli sforzi per completare l’opera d’immunizzazione.I versamenti, sempre fatti volontariamente e provenienti da tutto il mondo, destinati per la Campagna Polio Plus, sono andati sempre aumentando. Da una previsione di 120 milioni di dollari iniziali del 1985, si è giunti al giugno del 1996 a 275 milioni di dollari. Il Rotary ha già stanziato più di 600 milioni di dollari. Si prevedeva che nel 2005 i versa-menti fatti dai rotariani di tutto il mondo potessero raggiungere i 600 milioni di dollari. Questi importi, oggi, sono stati superati ed altri ancora si aggiungeranno alle somme sopra indicate per raggiungere lo scopo prefissato.

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Da ricordare infine che, nell’ambito della propria autonomia, tutti i clubs nel mondo continuano con progetti propri a lavorare in favore della comunità in cui si trovano, nella propria regione, con azioni a carattere nazionale e internazionale, perciò le realizzazioni che si raggiungono ogni anno non possono essere circoscritte solo con le cifre.L’amicizia, il miglioramento degli affari e delle professioni, l’aiuto ai meno privilegiati e agli handicappati, l’esempio ai giovani, i numerosissimi progetti a livello dei clubs, le attività internazionali, sono altrettante tessere di grandezza diversa e differenti per forma, ma destinate tutte a formare un solo, grande mosaico: il rotary.

espansione del RotaRy in italia. i RappoRti con il ReGime fascista e la chiesa cattolica

Com’è già stato detto, il Rotary è presente in tutto il mondo ma non in tutti i paesi e questo è dovuto a difficoltà, impossibilità e ostracismo dei paesi a regime totalitario, in cui non c’è la democrazia e dove non sono ammessi i principi di libertà e amicizia che il Ro-tary professa. È perciò giusto che sia ricordato che il diffondersi del Rotary in Italia, dopo la nascita del primo club nel 1923 a Milano, non fu senza difficoltà. Erano gli anni in cui in Italia si affermava il regime fascista, che vide subito poco favorevolmente la presenza di un’associazione che aveva contatti internazionali con paesi ad impronta democratica e liberale.A questo si deve aggiungere che da parte del governo fascista venivano contestati i principi di fratellanza (dalla traduzione del termine fellowship) di solidarietà e il carattere di inter-nazionalità, considerati concetti legati alla massoneria.Seguendo quanto riportato nel libro di E. Cianci, autore della storia Il Rotary nella Società Italiana, il fascismo per colpire il Rotary, accusato perciò di essere un’emanazione mas-sonica, si valse di un decreto approvato dal Consiglio Nazionale del Pnf, nel Congresso Nazionale del 1924 con il quale si determinava una “precedenza assoluta, necessaria e pe-renne del concetto nazionale di patria su qualunque ideologia umanistica e universalistica”, concetto questo che era rivolto a colpire e reprimere la massoneria. Si cercò perciò di controllare se gli scopi del Rotary fossero compatibili con quelli del regime e soprattutto se fosse lecito che alcuni gerarchi avessero accettato di far parte del Rotary.Le indagini svolte dal Ministero dell’Interno portarono alla conclusione che gli obblighi dei Clubs con il R.I. erano solo quelli di fedeltà ai principi espressi nel suo Statuto, mentre ogni Club aveva una propria autonomia ed era libero di esprimere tali principi secondo un proprio libero giudizio.Si faceva inoltre presente che erano soci del Club i più importanti nomi dell’industria e del commercio e che non sembrava opportuno ostacolare quanto il Club faceva.Nonostante sembrasse attenuarsi l’attenzione verso il Rotary, le accuse di massoneria con-

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tinuarono, per cui nel 1925 Mussolini decise che i fascisti massoni per rimanere nel parti-to dovevano rinunciare ad appartenere alla loggia, di richiedere gli elenchi dei soci di tutte le associazioni presenti in Italia, e il divieto per i dipendenti dello Stato di aderire a società segrete. La presenza, come soci onorari in molti Clubs, di membri della Casa Savoia, portò ad un tentativo di conciliare lo spirito rotariano e quello fascista facendo sì che il Rotary fosse considerato un “nucleo di italiani desiderosi solo di essere italiani”. Le affermazioni che i rotariani “erano guidati dal più puro patriottismo” e che davano la “loro convinta adesione e fervida collaborazione al regime” attenuarono ma non fecero sparire i sospetti, i dubbi e le insinuazioni, costringendo il Rotary italiano e i suoi Clubs a pensare alla possibilità se con-tinuare o no l’attività. Pochissimi soci uscirono dal Rotary a conferma che le minacce non ebbero effetto nelle convinzioni radicate nei veri rotariani. Tuttavia l’accusa che il Rotary fosse un’organizzazione di origine massonica continuò con articoli sulla stampa nazionale a cui rispose l’allora Governatore Felice Seghezza che spiegava come le attività del Rotary avvenivano “alla luce del sole” e che gli scopi erano opposti a quelli della massoneria. As-sicurava che il Rotary, in Italia, non avrebbe mai potuto cambiare in senso massonico in quanto era un’associazione che “voleva servire il paese ed era degna di tutta la fiducia e tutto il rispetto”. Anche Omero Ranelletti intervenne in difesa del Rotary, mettendosi in contatto con i responsabili del giornale “La Tribuna” che aveva pubblicato gli articoli denigratori, precisando ancora una volta quali erano la natura e le finalità dell’associazione.Ma non solo il fascismo cercò di contrastare l’espandersi del Rotary. La Chiesa di Roma fu anche lei ostile in quanto contraria alla massoneria con la quale il Rotary era identificato. I contatti che Omero Ranelletti, come assistente, accompagnatore e ascoltato consigliere del Presidente Internazionale Sutton, (un messicano, fervente cattolico) ebbe con Padre Rosa, che rappresentava gli organismi superiori del Vaticano, portarono alla promessa da parte di Sutton di “apportare negli Statuti ogni chiarimento che valga ad eliminare equivoche interpretazioni non escludendo la possibilità che nel prossimo congresso mondiale potesse essere annullato il così detto Codice etico-morale tanto avversato dalla Chiesa”.Il fatto che ai soci non fosse richiesta una fede religiosa non significava indifferenza o ne-gazione della religione, in quanto il Rotary esigeva un rispetto rigoroso per il sentimento religioso di ognuno, il che significava che il Rotary, non perseguendo fini religiosi, non influiva, direttamente o indirettamente, su nessuno dei soci. Non chiedendo ai soci una fede religiosa si dava la possibilità di riunire nei Clubs appartenenti a diverse confessioni e ciò non impediva che, alla massima carica di Presidente Internazionale, potesse essere eletto un cattolico o un protestante, un buddista o un ebreo, e questo fatto non avrebbe potuto influenzare le direttive d’azione dell’associazione.Veniva inoltre precisato che “Con queste nobili finalità di affiatamento internazionale il

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Rotary vuole che quanti vi appartengono ispirino la loro azione a sincera fedeltà ai principi religiosi e morali, non meno che a sincera devozione alla loro Patria e rendono un servizio alla propria nazione: i rotariani che attivamente partecipano a congressi e manifestazioni all’estero vi portano e vi affermano il prestigio e l’influenza del proprio paese”.Nonostante i buoni propositi dimostrati all’inizio, si ottenne solo un’assoluzione con-dizionata da parte della Chiesa, che parlava attraverso il padre gesuita Enrico Rosa, in quanto pur riconoscendo le “nobili finalità” che si proponevano i cattolici rotariani a prescindere dalla professione esplicata e dall’apostolato proprio della fede e della religione cattolica, non potevano appagare totalmente. I contrasti, sia col regime fascista, sia con la Chiesa continuarono, ma sarebbe troppo lungo farne una dettagliata cronaca. Il Rotary italiano, quando la persecuzione divenne insostenibile, preferì sospendere ogni sua attività il 31 dicembre 1938.Alla fine della guerra negli anni Quaranta, ritornarono nel paese la democrazia e la libertà: i Clubs risorsero, si moltiplicarono, dando vita ad altri che nacquero in ogni parte d’Italia, sino a raggiungere oggi il numero di oltre 755 riuniti in 10 Distretti con un totale di oltre 42.000 soci. Oggi i Distretti sono diventati 9, per decisione della Commissione Centrale ed i Clubs sono 682 con 37.900 soci.I rapporti nei confronti della Chiesa con l’aiuto di Omero Ranelletti nel 1951 vennero chiariti e, riconosciute valide le finalità rotariane, se ne approvò l’azione missionaria e assistenziale.Alti Prelati divennero soci effettivi o soci onorari in molti Clubs. Padre Federico Weber, della Compagnia di Gesù, socio del Club di Messina di cui fu Presidente, divenne nel-l’annata 1982-83, Governatore del Distretto 211. Ogni anno il Presidente Internazionale viene ricevuto in Vaticano in visita ufficiale dal Santo Padre, inoltre, ogni volta che il nostro Congresso Distrettuale si svolge a Roma è consuetudine che i partecipanti siano ricevuti in udienza privata dal Papa. Ultimo grande raduno il Giubileo del 2000 con la partecipazione di oltre 16.000 rotariani provenienti da tutta Italia con rappresentanze anche di francesi, di portoghesi, di svizzeri e di tedeschi. A chiusura di queste note, consapevole che quanto ho scritto non è altro che una sintesi forse incompleta di quanto possa essere detto sul Rotary, sulle sue finalità, sulla sua espan-sione e sulle difficoltà che può aver incontrato sul suo cammino, ringrazio gli Autori da cui ho potuto attingere tanti dati e notizie che mi hanno consentito di presentare, in breve sintesi, quest’affascinante avventura che il Rotary ha vissuto e continua a vivere.Una nota di orgoglio fra le tante: Una conferenza organizzata dal Rotary a Londra nel 1942 ha creato i presupposti per la creazione dell’Unesco, e circa cinquanta Rotariani hanno servito e servono come delegati e osservatori alle Nazione Unite.

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Un’ultima considerazione che vuole essere anche un messaggio:questo piccolo pin, la rotella che portiamo sulla giacca, è insignificante se non rap-presenta qualcosa. Per noi rappresenta la coscienza del rotary e quella di noi rota-riani.Sono sicuro che, se prendiamo sul serio l’impegno verso il Rotary e accettiamo lo sforzo che esso richiede, l’influenza e il prestigio della nostra associazione di uomini e di donne liberi, affidabili e dediti al servizio, continueranno ad aumentare.Queste brevi note sono solo una piccola parte di cosa è il rotary, ma lo scopo è quello di sollecitare la curiosità di “sapere”, perché nella ricerca e nell’approfondimento della sua storia c’è tanto da imparare.

pRincipali fonti consultate

E. Cianci, Il Rotary nella società italiana, Mursia, Milano 1983. O. Ranelletti, Il Rotary e la Chiesa Cattolica, I.C.R., Milano 1991.P. P. Harris, La mia strada verso il Rotary, (a cura del Governatore 2070 F. Zarri) Ed. G.M.Cardinale, Firenze 1993.

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INDICE

Profilo dei primi cinquant’anni ………………………………………………… 5

Riconoscimenti della Rotary Foundation ……………………………………… 7

Presidenti del Club ……………………………………………………………… 9

Saluto del Presidente Paolo Ampollini …………………………………………11

Franco Mazza, Frammenti (disordinati) di un anno di “governatorato” ………15

Giuseppe Albertini, Cinquantenario della fondazione del nostro Club …………29

Vitaliano Nizzoli, L’anno rotariano caratterizzato per alcune novità culturali …35

Vittorio Corradi, Lavorare in squadra per il bene del prossimo …………………39

Francesco Fornaciari, Divario fra scienza e cultura ……………………………43

Giuseppe Albertini, Una strada non facile ma veramente rotariana ……………49

Gian Paolo Barazzoni, Apertura alla collettività ………………………………55

Ferdinando Del Sante, L’indimenticabile anno del Centenario …………………61

Alberto Lasagni, Reggio nell’Europa unita e nel mondo globale ………………71

Camillo Galaverni, Gli interventi della Rotary Foundation ……………………77

Lauro Sacchetti, Due momenti centrali …………………………………………83

Franco Mazza, Conclusioni ……………………………………………………91

Luigi Zarotti, Breve storia del Rotary internazionale ……………………………93

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Finito di stampare nel mese di marzo 2009presso La Nuova Tipolito - Felina (Reggio Emilia)