40- "Sostanze radiogene" 40pag.

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"SOSTANZE RADIOGENE" 40pag. Ing. Giuseppe Bennardo 2016 Legge 469/61 D.Lgs.230/95 dir EURATOM 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641’ 92/3 Legge 421/96 rete e portali D.Lgs.241/00 e D.Lgs. 257/01 dir EURATOM 96/29 che modificano ed integrano il d.lgs 230/95

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CORSO 818

SOSTANZE RADIOGENE

MINACCIA NUCLEARE

Si intende la minaccia dovuta all’utilizzo di ordigno nucleare.

Per ARMA NUCLEARE si intende il dispositivo che contiene l’esplosivo nucleare.

Gli ordigni nucleari possono essere:

• a fissione (tipo “A”), utilizzanti Uranio e Plutonio;

• a fusione, o termonucleari (tipo “H”), utilizzanti isotopi dell’idrogeno.

MINACCIA RADIOLOGICA

Si intende la deliberata diffusione nell’ambiente di

materiali radioattivi in grado di arrecare danni biologici

all’uomo.

Il danno prodotto può essere dovuto all’irradiazione

corporea esterna causata da sorgenti g-emettitrici,

oppure alla contaminazione interna attraverso

l’inalazione o l’ingestione delle sostanze radioattive

disseminate (quest’ultimo caso è più grave perché al

danno radiologico si associa quello causato dalla

tossicità chimica dei radioisotopi come U e Pu).

Leggi

Legge 469/61

D.Lgs.230/95 dir EURATOM

80/836, 84/467, 84/466, 89/618,

90/641’ 92/3

Legge 421/96 rete e portali

D.Lgs.241/00 e D.Lgs.

257/01 dir EURATOM 96/29 che

modificano ed integrano il d.lgs

230/95

Corpo Nazionale

dei Vigili del Fuoco

I VIGILI DEL FUOCONELL’IMPIEGO DELLA RADIOATTIVITA’

SOCCORSO TECNICO

DIFESA CIVILE

CONTROLLO della RADIOATTIVITA’

REGIME GIURIDICO ed AUTORIZZATIVO

PIANI DI EMERGENZA NUCLEARE

Rete di Rilevamento

della Radioattività

Laboratorio di

Difesa Atomica

Laboratori mobili

Strutture operative e di ricerca VVF per la radioprotezione

Vigili del Fuoco

Misure

gamma

Misure

beta totale

Spettrometria

gamma

Rilevamento

aereo

Squadre Comandi

provinciali VF

Organizzazione VV.F. nel pericolo radioattivo

Laboratorio Difesa Atomica

Studi e ricercheCentro di Taratura

Servizio DosimetricoMisure spettrometriche

Controllo ariaLaboratorio mobile

Comandi VV.F.Misure Gamma,

Squadre specialiBeta,Alfa

Misure Beta Totale

Direzioni RegionaliRete rilevamento r.

Misure spettrometricheLaboratori mobili

Centro OperativoControllo Rete R.CoordinamentoPunto Contatto

Le radiazioni e g emesse nei decadimenti radioattivi hanno una energia ben definita. La

radiazione ha invece uno spettro energetico continuo, che si estende fino ad una energia

massima tipica di ciascun radioisotopo. L'energia media è circa un terzo dell'energia massima

23

alfa beta gamma X

carica carica neutra

corpusc.re corpusc.re elettrom.ca

molto

ionizzante

ionizzante poco

ionizzante

poco

penetrante

poco

penetrante

penetrante

SORGENTE NON SIGILLATA

Sorgente che non

corrisponde ai

requisiti delle

sorgenti sigillate.

SORGENTE SIGILLATA

Sorgente formata da

materie solide radioattive

solidamente incorporate in

materie solide, o sigillate in

involucro inattivo che

presenti una resistenza

sufficiente per evitare

dispersioni di materie

radioattive.

apparecchiatura nelle quali

vengono accelerate

particelle elementari

cariche, che interagendo

su opportuni bersagli

producono i fasci di

radiazione da utiliz-

zare.(Es.: tubi a raggi X,

acceleratori di particelle)

N.B. : IL RISCHIO SI ANNULLA ALLO

SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA

MACCHINE RADIOGENE

G

R

A

N

D

E

Z

Z

E

U

T

I

L

I

24

ATTIVITA’ A = dN / dt

ESPOSIZIONE X = dQ / dM

KERMA K = dEK / dM

DOSE ASSORBITA D = dE / dM

DOSE EQUIVALENTE HT = DT,R WR

DOSE EFFICACE E= (WT* DT,RWR)

ATTIVITA'

Numero di trasformazioni nucleari

spontanee di un radionuclide che si

producono nell'unità di tempo. Si esprime

in Becquerel. (Curie)

1 Ci = 3, 7 x 1010 Bq

G

R

A

N

D

E

Z

Z

E

U

T

I

L

I

TEMPO DI DIMEZZAMENTO

Tempo necessario per il

dimezzamento dell’attività

DOSE ASSORBITA

(D): energia assorbita per

unità di massa.

L’unità di dose assorbita

è il gray.

1 Gy = 100 Rad

DOSE EQUIVALENTE

(E): somma delle dosi equivalenti

nei diversi organi o tessuti,

ponderate nel modo indicato nei

provvedimenti di applicazione,

l’unità di dose efficace è il sievert.

1 Sv = 100 Rem

Impieghi industriali delle sorgenti

di radiazioni ionizzanti

USI E DISPOSITIVI RADIONUCLIDETIPO DI

SORGENTESTATO FISICO

Rilevatori di fumo Am 241 Non Sigillata Solido

Parafulmini Am 241 NonSigillata Solido

Ra 226 Non Sigillata Solido

Ambienti a rischio di esplosione Ionizzazione di atmosfere Am 241 Non Sigillata Solido

Sr 90 Sigillata Solido

K 85 Sigillata Gas

Ir 192 Sigillata Solido

Co 60 Sigillata Solido

Cs 137 Sigillata Solido

Co 60 Sigillata Solido

Cs 137 Sigillata Solido

Ir 192 Sigillata Solido

Co 60 Sigillata Solido

Cs 137 Sigillata Solido

Ir 192 Sigillata Solido

Co 60 Sigillata Solido

Cs 137 Sigillata Solido

Controllo saldatureIndustrie meccaniche e cantieri

mobili

Verifica di spessore o di

granulometria

Depositi, centri di calcolo,

edifici civili ed industriali

Gammagrafie e

calibrazione laminati

Misure di livello

Sterilizzazione

Industria cartaria, tessile, dei

laminati plasitici e cementifici

Industria farmaceutica,

alimentare ed ortomercati

Industria chimica e farmaceutica

Industria metalmeccanica

SORGENTI INDUSTRIALI

Impieghi medici delle sorgenti

di radiazioni ionizzanti

USI E DISPOSITIVI RADIONUCLIDETIPO DI

SORGENTE

STATO

FISICO

PET F 18 Non sigillata Liquido

Scintigrafie Mo 99 - Tc 99 Non sigillata Liquido

Scintigrafie Ga 67 Non sigillata Liquido

Scintigrafie I 123 Non sigillata Liquido

Scintigrafie Tl 201 Non sigillata Liquido

Diagnostica e

radioterapia

I 131 Non sigillata Liquido

Sr 89 Non sigillata Liquido

Re 186 Non sigillata Liquido

Sm 153 Non sigillata Liquido

In 111 Non sigillata Liquido

Diagnostica

Radioterapia

Acceleratori: impiego medicale

Sorgenti orfane

Figure professionali

- Esperto qualificato

(1°, 2° o 3° grado)

- Medico autorizzato

(lavoratori in cat. A)

o medico competente

(lavoratori in cat. B)

2

Gli effetti derivanti dall’offesa radiologica dipendono da:

•Tipo di radioisotopo contaminante utilizzato e relative proprietà

radiotossiche e chemiotossiche;

•Forma fisica del radioisotopo;

•Quantità totale di radioisotopo disperso (attività complessiva);

•Modalità di dispersione.

Nei principali scenari ipotizzabili “non convenzionali” si

possono prevedere bassi valori di dose assorbita a carico dei

colpiti con danni che si manifestano a carattere stocastico e a

distanza di tempo.

Incidenti o sabotaggi degli impianti

nucleari di potenza

Aspetti salienti

• zone contaminate estremamente estese

• attività disperse enormi

• presenza di radionuclidi a vita lunga

• Es. abbattimento delle barriere di contenimento della radioattività in ex centrali nucleari mediante attentato terroristico

Incidenti o sabotaggi a UNPN

In alcuni porti italiani sono

previste aree di attracco e sosta

per unità a propulsione

nucleare (BR, VE, TS, LS, LI)

L’incidente di riferimento è la

fusione immediata e totale del

combustibile.

La principale misura di

protezione è l’allontanamento

dell’unità per mezzo di

rimorchio e, al limite,

l’affondamento della stessa.

Incidenti presso attività industriali

Caratteristiche salienti: sorgenti sigillate,

gamma emettitrici, spesso di elevata

attività.

Tipologie di intervento possibili:

•ricerca e recupero di sorgenti

•incendi

Possibili tipologie d’intervento:

• incendi

• rottura di recipienti con conseguente contaminazione ambientale

• ricerca e recupero di sorgenti

Aspetti negativi:

• difficoltà di contenere gli effetti di incendi e di impedire la

propagazione di fumi contaminati all’interno del fabbricato

• sorgenti non sigillate anche di elevata attività

Aspetti positivi:

• presenza di personale adeguatamente formato (almeno nelle ore

diurne)

• largo uso di radionuclidi a vita breve

Incidenti presso ospedali o centri

di ricerca

L’incidente di trasporto di materiale radioattivo è un evento

complesso della tipologia di cui all’art. 2 comma b della L. 225/92:

pertanto bisogna che sia tenuto in opportuna considerazione nella

pianificazione di provinciale di protezione civile.

Possibili tipologie d’intervento:

•recupero di sorgenti esposte

•rottura di contenitori con conseguente contaminazione

ambientale

•Incendi

Informazioni disponibili:

denunce di trasporto, etichette, pannelli, informazioni dirette, ecc.

Conseguenze dell’evento dipendono da:

tipo di involucro; caratteristiche fisiche e chimiche del materiale

trasportato, radiotossicità, quantità trasportata, modalità di

trasporto, quantità liberata, metodologia dell’attacco

Incidenti durante il trasporto

Possibili tipologie d’intervento:

• ricerca e recupero di sorgenti

• contaminazione in seguito a rottura o fusione dei sistemi di

contenimento

• incendi di discariche, ecc.

Aspetti salienti:

• assenza di informazioni

• rischi di esposizione inconsapevole di personale non dotato di

dosimetro personale o non adeguatamente protetto in caso

d’incendio.

Sorgenti occulte

E’ un ordigno ordinario combinato con isotopi radioattivi in

modo da poter spargere il materiale contaminante

Esplosivo convenzionale + contaminante radioattivo

(un cucchiaino di Cs 137 + due tonnellate di tritolo

contaminerebbero l’intera Washington)?

Aspetti salienti:

•assenza di informazioni

•rischi di esposizione inconsapevole di personale non

protetto e non dotato di dosimetri

•effetti a lungo termine dipendono dal quantitativo e tipo del

radionuclide utilizzato mentre l’estensione dipende dal meteo

Terrorismo: “bombe sporche”(dirty bomb)

Esplosione nucleareRispetto alla superficie del terreno

gli scoppi si diversificano a seconda

che avvengano:

• in aria (altezza dello scoppio non

tocca la superficie con NIGA:

obiettivi estesi ma non consistenti);

• in superficie (sfera di fuoco

interagisce con terreno formando

fungo di detriti e polvere con NIGA

e fall-out: obiettivi consistenti)

• sotterranee (grande cratere con

NIGA e fall-out: obiettivi

concentrati e molto consistenti).

al materiale polverizzato

dall’esplosione si unisce

il materiale radioattivo che

non partecipa alla reazione.

A seguito dello scoppio di un

ordigno nucleare

SCOPPIO SUPERFICIALE

Queste particelle cadendo contaminano la superficie

e sono chiamate fall-out

Strumentazione

•Dosimetri di allarme a lettura diretta

•Dosimetri personali a termoluminescenza

•Radiametri

•Analizzatori multicanali per spettrometria gamma

45

Grazie per

l’attenzione