Post on 23-Jan-2017
LO SVILUPPO COGNITIVO
Lo sviluppo
La chiave dell’intelligenza e dello sviluppo mentale sta nelle prime relazioni e nelle esperienze emotive vissute attraverso l’eccitante reciprocità con la madre e non nella acquisizione di capacità isolate dal contesto relazionale.
Le emozioni• Le emozioni hanno lo scopo fondamentale di
creare organizzare e orchestrare molte delle funzioni principali della mente.
• Intelletto, capacità scolastiche, senso di Sé, coscienza e moralità hanno tutti radici comuni nelle primissime esperienze emotive.
• Le emozioni sono le artefici di una vasta gamma di operazioni cognitive nel corso di tutta la vita e rendono possibile il pensiero creativo in ogni sua forma.
Ricerche in campo neurologico
Studi di imaging del cervello
Ricerche sulle prime fasi dello sviluppo
Stretto legameTra SviluppoAffettivo e cognitivo
Cosa è l’intelligenza• Intelligenza è la capacità di dare una struttura
coerente ad un insieme di dati di conoscenza, o di cambiare la struttura d’insieme con cui certi dati ci appaiono già collegati dando origine ad un’altra struttura che risulti più adeguata.
• Nel primo caso l’intelligenza si manifesta come capacità di capire; nel secondo caso l’intelligenza si manifesta come capacità di risolvere problemi. Noi possiamo risolvere problemi nel presente, nel passato attraverso ricostruzioni e nel futuro attraverso previsioni.
Jean Piaget
Intelligenza: processo di adattamento alla realtà.
La conoscenza come processo piuttosto che uno stato.
Jean Piaget
L’organismo si adatta costruendo forme nuove, l’intelligenza costruisce nuove strutture mentali che servono a comprendere e spiegare l’ambiente.
L’acquisizione della conoscenza è un processo evolutivo.
Conoscenza è adattamento e si costruisce nella relazione individuo-ambiente.
Il modello di Piaget
BAMBINO MONDO
CONOSCENZA
Il modello di Piaget Lo sviluppo cognitivo si realizza in base a tre processi universali:
assimilazione: è il processo per cui si incorporano in schemi propri i dati dell’esperienza
accomodamento: gli schemi posseduti vengono modificati per essere adattati a nuovi dati.
adattamento è l’equilibrio tra assimilazione e accomodamento
L’attivazione di questi processi garantisce l’evoluzione delle strutture mentalistrutture mentali.
Il modello di Piaget Cambiamento delle strutture strutture
mentalimentali.
Cambiamento della modalità con cui il bambino agisce sulla realtà
Cambiamento della conoscenza del mondo.
Gli stadi dello sviluppo
Lo sviluppo cognitivo è un processo continuo in quanto governato da funzioni invarianti di adattamento e equilibrio ma anche discontinuo in quanto con il crescere dell’età si verificano modificazioni strutturali chiamati stadi di sviluppo.Ogni stadio prevede un a forma particolare di organizzazione psicologica con proprie conoscenze ed interpretazioni della realtà.Nel passaggio da uno stadio all’altro le acquisizioni vengono integrate in strutture più evolute.
Il modello di Piaget
Teoria stadiale.
Lo stadio è un periodo in cui il pensiero riflette una particolare struttura mentale.
Periodo senso-motorio da 0 a 2 anni
Periodo preoperazionale da 2 ai 6 anni
Periodo operazioni concrete dai 7 agli 11 anni
Periodo operazioni formali dai 11 fino ai 15 anni
Stadio sensomotorioDalla nascita ai 18 mesiIl bambino conosce il mondo attraverso attività fisiche che può compiere.
Le attività sono mediate da schemi di azione pratici che si coordinano per dar luogo a sequenze.
Questo stadio termina con l’acquisizione del pensiero e del linguaggio
1° stadio : esercizio dei riflessi (0-1mese)
2° stadio: reazioni circolari primarie e primi adattamenti acquisiti (0-4 mesi
3° stadio: le reazioni circolari secondarie (4-8 mesi)
4° stadio: coordinamento degli schemi secondari e applicazione a situazioni nuove (8-12 mesi)
5° stadio: reazioni circolari terziarie e scoperta di mezzi nuovi con sperimentazione attiva (12-18 mesi)
6° stadio: invenzione di mezzi nuovi mediante combinazione mentale (18-24 mesi)
Stadio sensomotorio
Conquiste fondamentali Nozione di oggetto permanente – capacità
di mantenere la conoscenza dell’oggetto nel tempo e di ripetere mentalmente azioni viste
Nozione di spazio, tempo causalità Rappresentazione ossia capacità di
immaginare se stesso e i propri movimenti nello spazio come se li vedesse dall’esterno
Stadio pre-operatorio
Dai 2 ai 6 anni
Imitazione differita, gioco simbolico, linguaggio
Ancora non è acquisito pienamente il pensiero logico
Egocentrismo intellettuale Irreversibilità
Stadio operatorio concreto
Dai 7 ai 12 anni Le azioni mentali si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete Le operazioni sono strutture mentali caratterizzate da reversibilità per cui ad ogni operazione corrisponde una operazione inversa Coordinazione di punti di vista diversi dal proprio
Jean Piaget
Periodo operazioni formali
Questa terza fase assume due forme: pensiero ipotetico- deduttivo: l’atto di intelligenza avviene di soluzione di un problema e generalmente di previsione. Il pensiero ha una possibilità più ampia di muoversi nell'ambito del futuro, Acquisizione della capacità di sviluppare procedimenti induttivi. Scoperta induttiva di un rapporto di dipendenza fra due eventi o nella dimostrazione rigorosa dell'esistenza di un tale rapportopensiero complesso: si manifesta come comprensione di elementi “complessi” che richiedono appunto coordinazione di più eventi che si influenzano a vicenda.
Il modello di Piaget
Le operazioni mentali del ragazzino non sono più limitate a concetti concreti ma anche a ragionamenti astratti, ad affermazioni puramente verbali o logiche, al possibile come al reale, al futuro come al presente (Freeman, 1993).
In questa fase l’adolescente può utilizzare i risultati ottenuti dalle operazioni per formulare ipotesi facendo riferimento alle relazioni logiche tra le diverse preposizioni proprio come uno scienziato.
Il modello di Piaget
La caratteristica del pensiero formale è l’uso di un metodo che si potrebbe definire sperimentale nel trovare la soluzione che consiste nel valutare ogni singola variabile tenendo costanti le altre formulando un piano mentale che riesce a prevedere alcune possibili conseguenze. A questo punto le conoscenze che egli costruirà saranno il frutto di un lavoro deduttivo.
In sintesi, il pensiero formale è un pensiero: intuitivo, ipotetico, flessibile, logico e astratto.
Lev S. VygotskijPsicologo russo, il comportamento umano non può essere compreso se non si tiene conto del contesto in cui esso si sviluppa.
Il contesto secondo l’autore è il tessuto socioculturale che circonda l’individuo.
La cultura racchiude un insieme di credenze, valori, conoscenze, abilità modi convenzionali di entrare in relazione con l’altro e soprattutto la cultura è rappresentata da sistemi simbolici condivisi ossia il linguaggio parlato e scritto, il disegno, il calcolo.
Lev S. Vygotskij
Lo sviluppo individuale è un processo attraverso cui un soggetto si appropria dei significati e degli strumenti della cultura a cui appartiene e li interiorizza in attività e comportamenti che favoriscono la socializzazione e lo scambio.
Lo sviluppo si realizza in un contesto interattivo.
Lev S. Vygotskij
La zona di sviluppo prossimale. rappresenta la distanza tra il livello di sviluppo attualmente posseduto dal bambino e il livello potenziale più elevato che il bambino può raggiungere. In altre parole è la differenza tra ciò che il bambino sa fare e ciò che potrebbe fare.
Lo sviluppo è garantito dalla guida di un adulto che assolve una funzione di scaffolding ossia di strutturazione del compito da eseguire.