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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
“Verso la costruzione
di un sistema nazionale
di certificazione delle competenze”
Dr. Alessandro Ferrucci(Direttore di Tecnostruttura delle Regioni per il FSE)
TORINO, 10 FEBBRAIO 2010
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EVOLUZIONE DELL’AZIONE REGIONALE FINO AL 2004
In mancanza di un QUADRO NAZIONALE DI STANDARD, Regioni e P.A. si sono organizzate per governare sui propri territori, sviluppando sistemi legati alle specifiche caratteristiche del mercato di lavoro locale
SPENDIBILITA’??
FRAMMENTAZIONE DELLE AZIONIINCOMUNICABILITA’ TRA SETTORI I, FP E LDIFFICOLTA’ DI DIALOGO TRA REGIONI
FRAMMENTAZIONE DELLE AZIONIINCOMUNICABILITA’ TRA SETTORI I, FP E LDIFFICOLTA’ DI DIALOGO TRA REGIONI
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EVOLUZIONE DELL’AZIONE REGIONALE DAL 2004
Per dare un respiro nazionale alla frammentarietà delle azioni sui territori,
e anche per valorizzare le esperienze già realizzate,
dal 2004 le Regioni e P.A si sono organizzate nel Progetto interregionale “Descrizione e certificazione delle competenze e famiglie professionali”.
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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
Il Progetto interregionale competenze si è posto quale luogo di confronto e di definizione di metodologie e strategie condivise tra Regioni e P.A, con l’obiettivo di intervenire sui diversi ambiti di attivazione toccati dal tema delle competenze, fino ad allora gestiti in maniera non coordinata tra i tre settori (I, FP e L) all’interno di ogni Regione, tra Regioni, con gli altri soggetti istituzionali (MIUR, MLSPS ecc) e non (Parti sociali, assoc. di categoria, ecc.) coinvolti sulla tematica.
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Standard formativi competenze tecnico-professionali percorsi
triennali
Repertorio Professioni
Libretto formativo
Standard competenze IFTS
Fondi interprofessionali
Certificazione intermedia/finale e passaggi
Apprendistato
Dispositivi comunitari (EQF, Europass, ECVET)
Competenze: ambiti di attivazione presidiati
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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
Tale approccio ha permesso al progetto interregionale di lavorare su tre versanti contemporaneamente:
Interno
Esterno
Metodologico
diventare un punto di riferimento per tutte le Regioniin cui produrre informazione ed una posizione“forte e unitaria”delle Regioni nelle relazioni interistituzionali
costruire un efficace dialogo interistituzionale e con le parti sociali
Definire una piattaforma comune e condivisa che permetta ad ogni Regione e ad ogni sistema
di esplicitare elementi minimi,riconosciuti e riconoscibili da tutti
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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
ACQUISIZIONI MATURATE sul versante interno
il Progetto ha favorito il dialogo intersettoriale (Istruzione, Fp e lavoro)
il Progetto è diventato un laboratorio di condivisione e messa “a sistema” della realtà italiana di Formazione
professionale, Istruzione e Lavoro
il Progetto ha permesso di presidiare tutti i temi legati alle competenze, attraverso una partecipazione trasversale a diversi ambiti/tavoli di attivazione
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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
ACQUISIZIONI MATURATE sul versante esterno
Le Regioni e P.A. si sono confrontate con MIUR, MLPS e Parti Sociali sui diversi tavoli di lavoro collegati al tema delle competenze, garantendo, attraverso il progetto interregionale :
un presidio metodologico ed una gestione forte e coerente che ha portato a numerosi Accordi in Conferenza Stato-Regioni/Unificata
la messa a disposizione a livello nazionale delle acquisizioni metodologiche maturate nella riflessione regionale, sollecitando l’attivazione di un Tavolo per la costruzione del sistema nazionale di standard
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ACQUISIZIONI MATURATE versante metodologico 1/2
adozione di un approccio bottom-up, per la valorizzazione delle esperienze realizzate sui singoli territori
assunzione del concetto di STANDARD MINIMO
distinzione tra 3 tipologie di Standard: professionali, formativi e di certificazione delle competenze
Standard professionali, quale punto di riferimento per gli standard formativi e per gli standard di certificazione delle competenze
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ACQUISIZIONI MATURATE versante metodologico 2/2
Centralità a livello nazionale della figura professionale, descritta per competenze, articolate in abilità e conoscenze. La figura nazionale si articola territorialmente nei profili professionali, nel rispetto delle specificità del mercato del lavoro locale
Definizione di un format condiviso di descrizione delle figure
Riferimento ai livelli EQF
Adozione della definizione convenzionale di “competenza”, tratta dalla Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo su EQF
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Attivazione e risultati
1.Standard formativi
costruzione del Repertorio nazionale di figure e standard formativi minimi delle competenze del sistema di istruzione e formazione professionale, individuato sulla base di quanto di comune certificato dalle Regioni e P.A. in esito ai percorsi triennali sperimentali e ai percorsi quadriennali
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Risultati
05/10/06: Accordo in Conferenza Stato Regioni sugli standard formativi minimi delle competenze tecnico-professionali relativi a 14 figure in uscita dai percorsi sperimentali triennali;
05/02/09: Accordo in Conferenza Stato-Regioni sugli standard formativi minimi delle competenze tecnico-professionali, relativi a 19 figure in esito ai percorsi triennali di I e FP;
E’ in fase di chiusura un ulteriore Accordo in ConferenzaStato-Regioni, per dare una prima attuazione, a partire dal 2010-2011, al dlgs n. 226/2005, per quanto attiene al sistemadi Istruzione e formazione professionale
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Attivazione e risultati
2. Standard professionali
Le Regioni e P.A. hanno partecipato ai lavori del Tavolo unico nazionale sulla costruzione del sistema degli standard minimi, facendo confluire in quella sede i risultati delle riflessioni maturate nel progetto interregionale competenze e mettendo a disposizione i principi metodologici già condivisi.
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Risultati:
Sul Tavolo nazionale è stata definita una metodologia di lavoro, un format descrittivo, e una prima mappatura del mercato italiano in aree economico-professionali.
Dopo l’avvio della sperimentazione su due aree (turismo e metalmeccanica), il Tavolo non si è più riconvocato dal maggio 2008.
Le Regioni hanno sollecitato e investito molto in tale organismo, cardine della effettiva spendibilità nazionale dei titoli e delle competenze certificate.
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Attivazione e risultati
3. Standard di certificazione
E’ stato attivato nel 2007 un gruppo di lavoro di 13
Regioni e P.A che ha avviato una prima riflessione sulle
procedure regionali di certificazione delle competenze, al fine di
definire una proposta regionale di standard minimo di certificazione
da presentare, in prospettiva, come contributo a livello nazionale.
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Risultati:
28/10/04: Accordo in Conferenza Unificata sui dispositivi di certificazione finale ed intermedia e di riconoscimento dei crediti ai fini dei passaggi tra i sistemi;
14/07/05: Accordo in Conferenza Unificata sul Libretto formativo del cittadino
25/11/05: Accordo in Conferenza delle Regioni e P.A per il reciproco riconoscimento dei titoli in uscita dai percorsi sperimentali triennali;
17/12/09: Parere sul modello di certificazione delle competenze in esito al biennio dell’obbligo di istruzione;
Il Gruppo di lavoro sugli standard di certificazione ha avviato il lavoro di individuazione della struttura dello standard minimo nazionale
e di definizione un glossario condiviso
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IFTS e ITS: Un mondo a parte
- Attualmente, il sistema IFTS è in fase di riorganizzazione, a partire dalla ridefinizione delle 49 figure adottate negli anni passati con Accordi in Conferenza Stato Regioni.
- Le Regioni e P.A. alla luce degli evidenti collegamenti con le figure relative ai percorsi integrati di IeFP, propongono un approccio in filiera.
Le Regioni garantiranno il presidio metodologicoai lavori dei gruppi attivati dal MIUR per la revisione e l’aggiornamento degli standard formativi delle 49 figure IFTS e ITS
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Standard professionali/standard formativi
Standard professionali (TUN)
- Denominazione della figura
- Correlazioni con repertori e referenziazione della figura
- Descrizione della figura
- Attività
- Elenco di abilità e conoscenze riferite alle Unità di competenza
Standard formativi (Accordo)
- Denominazione della figura
- Referenziazioni della figura
- Descrizione sintetica della figura
- Elenco delle attività
- Elenco di abilità e conoscenze riferite alle singole competenze
Descrittivi dei Format (elementi comuni)
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Standard professionali/standard formativi
Standard professionali (TUN)
- Descrizione di contesto
- Livello di complessità
- Livello EQF
- Denominazione Unità di competenza
- Risultato atteso
Standard formativi (Accordo)
- Processo di lavoro caratterizzante la figura
- Elenco delle competenze
Descrittivi dei Format (elementi diversi)
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15/01/04: Accordo in Conferenza Stato Regioni sugli standard formativi delle competenze di base
28/10/04: Accordo in Conferenza Unificata sui dispositivi di certificazione finale ed intermedia e di riconoscimento dei crediti ai fini dei passaggi tra i sistemi
14/07/05: Accordo in Conferenza Unificata relativo al Libretto formativo del cittadino (recepito nel Decreto del MLPS del 10/10/05, pubblicato in G.U. n. 256 del 03/11/05)
25/11/05: Protocollo d’intesa in Conferenza delle Regioni e P.A per il reciproco riconoscimento dei titoli in uscita dai percorsi sperimentali triennali
05/10/06: Accordo in Conferenza Stato Regioni sugli standard formativi minimi delle competenze tecnico-professionali relativi a 14 figure in uscita dai percorsi sperimentali triennali
05/02/09: Accordo in Conferenza Stato-Regioni sugli standard formativi minimi delle competenze tecnico-professionali, relativi a 19 figure in esito ai percorsi triennali di I e FP
L’ARCHITETTURA DEGLI ACCORDI
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PROGETTO INTERREGIONALE COMPETENZEPROGRAMMAZIONE 2007-2013
Altre azioni collegate alla tematica delle competenze, altri risultati ….
1) Fondi interprofessionali: Accordo MLPS, Regioni e Province Autonome, Parti Sociali del 15/03/2006
2) Apprendistato professionalizzante:Accordo in Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome del 09/02/2006
3) Collaborazione gruppo tecnico professioni: Accordo in Conferenza Stato-Regioni sull’acconciatore del 29/03/2007.
Su tale collaborazione è posta in futuro grande attenzione, sono infatti in fase di attivazione gruppi di lavoro su : restauratori, buttafuori, i maestri di sci ecc.)